Dicembre - associazione vecchia alassio

Transcript

Dicembre - associazione vecchia alassio
ANNO XLIX - N. 12
Giovedì 17 Dicembre 2009
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it
L’Associazione Vecchia Alassio
augura alla cittadinanza e ai graditi ospiti
un buon Natale e un felice 2010
Quinta edizione del premio
“Sant’Ambrogio patrono di Alassio”
CONCORSO DI POESIA, DISEGNI DI GRUPPO, “COLLAGE”,
COMPOSIZIONI GRAFICHE, BREVI DIALOGHI TEATRALI
Tema: Missione dei Cristiani nel Territorio.
La Parrocchia di Sant’Ambrogio, le sue Chiese e suoi Oratori
San Rocco sul Poggio di Alassio
Madonna di Loreto Regione Loreto
Il Concorso, organizzato dalla
Parrocchia di Sant’Ambrogio in
collaborazione con l’Assessorato alle Politiche scolastiche
del Comune di Alassio ha lo scopo di predisporre gli Alunni e gli
Studenti delle Scuole Alassine a
vivere, ascoltando il Mondo
esterno, il Territorio nella propria Parrocchia, dove, in sintonia con il “sentire” dei Genitori,
Insegnanti ed Educatori, è sempre possibile trovare “uno spazio per credere”, per ritrovarsi,
(continua a pagina 2)
La Consulta Ligure
ospite
dell’Associazione
“A Campanassa”
di Savona
L’ultima riunione del 2009 della Consulta Ligure si è tenuta a
Savona presso la Sala Rossa del
Comune, ospiti dell’Associazione “A Campanassa”.
Nutrito l’O.d.G. che è stato discusso fin oltre le ore 13 di domenica 29 novembre; giornata
caratterizzata da una continua e
fitta pioggia battente, specialmente nell’ area savonese.
(continua a pagina 2)
NUOVAMENTE INSIEME PER LA FESTA
D’AUTUNNO A SAN BERNARDO
Questa volta “Alassio in Cornice” con tutti i sei gruppi che la
compongono, ha organizzato
“La camminata d’Autunno” con
arrivo a San Bernardo.
Con un poco di timore per la
giornata uggiosa e un vento
umido da libeccio, avevamo
impiantato nel primissimo pomeriggio il gazebo per il rinfre-
sco e gli Alpini, acceso il fuoco,
avevano iniziato a cuocere le
castagne.
Si pensava che la festa potesse prendere una brutta piega,
U NOSCIU LÜNORIU
(Il nostro calendario)
Anche per quest’anno, l’A.V.A.,
nel numero natalizio de “L’ALASSINO” offre il tradizionale “Lunoriu”, come sempre corredato oltre
che da proverbi, solennità e celebrazioni cittadine, da versi di nostri poeti dialettali e da preziose
foto d’archivio illustranti, quale
tema dell’anno, testimonianze di
realtà ormai svanite: “GLI ORTI DI
ALASSIO”... gli splendidi orti dislocati un po’ ovunque, doviziosi di
pozzi, agrumi, vigne, alberi da frutta, verdure varie nonché impareggiabili oasi di pace. Quegli stessi
sacrificati in nome del progresso e
ora rimpianti, dove oggi sorgono
centinaia di palazzi, molti dei quali disabitati per la maggior parte
dell’anno.
Sul giornale, dal mese di Gennaio e per tutto l’arco dell’anno,
saranno, inoltre, pubblicati scanzonati versi sui vari mesi liberamente tratti da proverbi dialettali
e pertinenti agli stessi con relativa
traduzione in lingua il più possibile conforme alle originali rime dialettali.
Confidando, come sempre, nel
benevolo accoglimento, a tutti i
nostri lettori auguriamo un felice e
sereno 2010.
Alassio in cornice al completo.
invece ecco che iniziano ad arrivare da percorsi diversi, molti camminatori, ben oltre le
aspettative e in pochissimo il
prato antistante il rudere della
chiesa si satura di persone
chiassose e palesemente soddisfatte della festa.
La coreografia degli Alpini
nella loro divisa ed il fuoco che
arrostiva le castagne creavano
A.V.A.
(continua a pagina 2)
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO
Lunedì 14 dicembre 2009
presso la Sede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
Alassio, ex Chiesa Anglicana 27.11.09 - Il sindaco Marco Melgrati presenta
al numeroso pubblico intervenuto il pianista Giovanni Allevi. Seguono, seduti, da sinistra, il direttore del Don Bosco Don Colajacomo, l’assessore
Monica Zioni e il prof. Franco Gallea.
(FOTO SILVIO FASANO)
ARTICOLO A PAG.8
ORDINE DEL GIORNO
Il Presidente A.V.A.
Carlo Cavedini
Sala Carletti
dall’8 dicembre
al 31 dicembre 2009
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente
1) Relazione del Presidente;
2) Relazione finanziaria;
3) Dimissioni, per la scadenza del mandato, dei componenti il Consiglio Direttivo, il Collegio dei Probiviri, il
Collegio dei Sindaci;
4) Nomina della Commissione Elettorale;
5) Varie ed eventuali.
Confidando nella massiccia partecipazione,
porgo i migliori saluti.
MOSTRE
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Vecchia Alassio
invita tutti i Soci, le loro famiglie, tutti i lettori
e i loro amici alla tradizionale serata
“RITRUVAMMUSE INSEMME”
che si terrà nel Palalassio “Ravizza” (g.c.)
Venerdì 18 dicembre 2009 alle ore 20,45
La nuova e-mail dell’Associazione Vecchia Alassio è:
[email protected]
Collettiva d’arte
dal 1° gennaio
al 15 gennaio 2010
ESPORRÀ
Loredana Boccardo
La genialità
degli artisti merita
una visita!
Angolo
di
Daniele La Corte
Dialogare
per costruire
La politica delle carte bollate
non paga. Non serve la guerra, occorre il dialogo. È l’unica possibilità per rimettere ordine in quello
sfascio che coinvolge, sempre
più, le istituzioni. Non c’è neppure
più ragione di sparare, ad alzo zero, contro chi, in troppi anni, con
l’avvento della Seconda Repubblica, ha messo in gioco la solidità
economica di una città che, un
tempo, era tra le più “gettonate”
dalle correnti turistiche straniere.
La crisi investe l’intera penisola,
ma le località più attente, siano
amministrate dal centrodestra
piuttosto che dal centrosinistra,
cercano di inventare qualcosa di
nuovo per far fronte al disagio della globalizzazione che tutto e tutti
mette nel calderone della congiuntura sfavorevole. Sotto l’albero di Natale sarebbe bello trovare
proposte, progetti da sottoporre
alla collettività per sviscerarne lati positivi e negativi. Il governare
con la gente sembra sia svanito
nel nulla visto che alla popolazione, quella pensante, nessuno
chiede pareri o ascolti. Se l’informazione fosse più capillare, forse,
in molti reagirebbero e non si lascerebbero crogiolare nel “tantaleismo” cronico, ma non, fortunatamente, irreversibile. Per farsi
accapponare la pelle e iniziare a
prendere coscienza della situazione, un esempio sono le notizie fornite dalla “Sca”, la società che gestisce l’acquedotto, che, in un solo anno, ha sborsato oltre 30 mila
euro per la riparazione di condotte danneggiate dal passaggio di
automezzi pesanti. Di questi 22
mila sono stati pagati soltanto per
i problemi creati dai camion sulla
strada di cornice Solva-Cavia. Ma
le “deroghe” per l’ok al tonnellaggio esagerato continuano a essere
firmate come se nulla fosse accaduto. I vigili pensiamo siano ormai
sull’orlo dell’esaurimento nervoso. Ma non bastano i “bisonti” per
creare scompiglio e danni gravi.
Ora anche le ruspe transitano indisturbate sulle strade comunali
provocando il dissesto di asfalto,
muri di sostegno e condotte idriche. Lo scempio avviene ormai
quasi quotidianamente, ma nessun provvedimento viene preso.
Da un’attenta “osservazione”
emerge però che nessuna delle
imprese edili che utilizzano mezzi
sproporzionati è di Alassio. Le
aziende locali, prevalentemente
artigianali, usano camion di piccole e medie dimensioni, mezzi
che non creano danni. Perché gli
altri no? È evidente che all’impresario nostrano lo stato delle strade sta a cuore. Agli altri, i “foresti”,
invece, non frega niente. Intanto a
pagare sono sempre gli stessi.
Troppi occhi chiusi, troppa insensibilità nei confronti del bene pubblico. E così la città, poco per volta, muore. Non sono le carte bollate e la richiesta continua di intervento della magistratura che
potranno porre fine al disastro.
Rimbocchiamoci le maniche e
mettiamo in cantiere iniziative
che permettano alla città di guardare al futuro con più tranquillità
lontano da imposizioni dettate da
lobby che hanno come unico credo il riempirsi le tasche. Vogliamo
veramente prendere con le mani
nel sacco chi semina danni?
Installiamo telecamere in grado di
registrare tutto. In molte città il
“grande fratello” individua anche
chi abbandona l’auto in divieto di
sosta.
2
«L’ALASSINO»
Giovedì 17 Dicembre 2009
FESTA A SAN BERNARDO (segue dalla prima pagina)
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
www.alassiosuperpartes.wordpress.com
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
e-mail: [email protected]
Gruppo Alpini all’opera.
una particolare atmosfera di allegria che ha attirato anche una famiglia di francesi occasionalmente in transito lungo la comunale.
Al via definitivo della merenda
offerta da “Alassio in Cornice” alle caldarroste degli Alpini si sono
aggiunte focaccia, pizza e crostata, particolarmente gradite da tutti i partecipanti.
L’AVA, quale punto aggregante
di “Alassio in Cornice”, ringrazia
tutti per il lavoro svolto in particolare l’associazione Alpini ed il
suo presidente Gervasoni, Porcel-
la e Valdora , il gruppo Bike per la
struttura a gazebo fornita, la
SOMS Moglio per l’attrezzatura e
gli altri SOAMS Solva, CAI e ARES
per l’attiva partecipazione.
Complimenti e grazie al Panificio f.lli Biagi di Moglio per la qualità dei prodotti fornitici ed il puntuale servizio.
L’attività continua e a chi ci
segue diamo l’appuntamento in
primavera con un’altra festa
per l’inaugurazione di un nuovo sito panoramico.
A.V.A.
PREMIO SANT’AMBROGIO (segue dalla prima pagina)
e per pregare come nell’Oratorio di
San Rocco sul Poggio di Alassio,
adiacente al Parco omonimo e la
Chiesetta della Madonna di Loreto
in Regione Loreto.
Dopo aver visionato tutti i numerosi Elaborati pervenuti la Giuria ha
emesso il suo insindacabile giudizio.
La Giuria, Il Comitato Parrocchiale. Il Parroco Mons.Angelo De
Canis. L’Assessore alle Politiche
Scolastiche Dott.ssa Loretta Zavaroni vogliono con questo comunicato. rendere merito a “Tutti” i
“Partecipanti” alla “Quinta Edizione” del Premio S. Ambrogio. per
l’Alta qualità delle opere presentate, a dimostrazione del pieno “coinvolgimento” di tutti i “piccoli e giovani artisti” e dei loro Insegnanti ed
Educatori in questa iniziativa
Culturale e Religiosa messa in risalto dal “tema” del Concorso.
Con questo Plauso la Giuria vuole
anche rendere merito alla grande
professionalità degli Insegnati che
operano per rafforzare in tutti
Alunni e Studenti della scuola
Alassina gli alti valori della FEDE
Cristiana base essenziale degli ideali religiosi,civili, sociali e morali che
da sempre arricchiscono le coscienze degli “alassini” e sono indispensabili alle donne e agli uomini moderni per portare la nostra Alassio
sulle vette più alte del Vivere Civile.
I “Riconoscimenti” di merito sono stati assegnati a:
Rebecca Cardi - Schivo Viola Campanacci Alessandra - Marchesini Ginevra della Classe 2 a Scuola
Primaria Statale - Sez. di Moglio
Valerio Gargiulo - GianLuigi Cornelli - Francesco Maffiola - Lunayolanda Melgrati della Classe 2a A della scuola primaria statale di Via
Neghelli Alassio.
Tutti gli autori del “Collage” sui
“Santi Cosma e Damiano” della Classe 2a B della Scuola Primaria di Via
Neghelli Alassio
Alessandra, Giorgia, Piercarlo e
Sveva della Classe 2a C della Scuola
Primaria Statale di Via Neghelli di
Alassio
Per il Monologo Teatrale sui Santi
“Cosma e Damiano” premiata Alice
Ravaglia della Classe 2a B dell’Istituto d’istruzione Primaria Via
Neghelli Alassio.
Per la Poesia dal titolo: “Ad Alassio tanti Spazi per Credere” a tutti
gli alunni della Classe 3a B dell’Istituto Primario Statale via Neghelli
Alassio.
Premiati per le Poesie sui Santi:
San Rocco, San Sebastiano, San
Francesco da Paola, Sant’Apollonia,
Sant’Agata venerati nell’Oratorio di
San Rocco di Alassio gli alunni della
Classe 4a C dell’Istituto d’Insegnamento Primario Via Neghelli di Alassio. in quest’ordine di merito assegnato dalla Giuria:
1a Classificata la Poesia di Marta
Forte - Elisa Rosa, Xhesiana Merka
2a Classificata la Poesia di Simone
Macheda - Vincenzo Macrì, Luca
Piglionica
2a Pari Merito la Poesia di Alessia
Massa e Camilla Calandri
3a Classificata la Poesia di Giulia
Bergui - Massimo Natucci - Luchino
Melgrati
3a Pari Merito la Poesia di Virginia
Giraldi, Adam Fiorillo, Giovanna
Gelmini
3a Pari Merito la poesia di Ivan Novosad, Luca Santoriello, Elisabetta
Guo.
Premio per la “Composizione
Grafica formata da vari elementi di
un Insieme Organico” a tutti gli
Alunni della Classe 2a dell’Istituto
Parificato di Scuola Primaria “Maria
Ausiliatrice” compendiato in una
vera e propria “Pubblicazione formata da documenti fotografici e
commenti grafici sulla Chiesa della
Madonna di Loreto”.
Premio per la “Composizione
Grafica formata da vari elementi di
un Insieme Organico” a tutti gli
Alunni della Classe 3a dell’Istituto
Parificato d’Istruzione Primaria
Maria Ausiliatrice di Alassio Autori
di un epitome su “Grande Tabellone
Illustrato e commentato” di una
Rappresentazione sacra in “autentici costumi da antico ‘pellegrino’
espressa artisticamente all’interno
della Chiesetta di San Rocco al
Poggio”.
I seguenti riconoscimenti di
Merito vanno agli studenti della
Scuola Media di Via Gastaldi di Alassio denominato Istituto Comprensivo di Scuola Secondaria Statale
Margherita Morteo Ollandini
Classe 1a A Diploma di Merito a:
Islame - Nicole Santoro
Classe 1a C Diploma di Merito a: J.
Battistini - Riccardo Monticelli
Classe 2a A Diploma di merito a:
Davide Bologna, Matteo Guida 1°
Classificati Classe 2a A Diploma di
Merito a: Manuel di Fiore, Nicholas
La Porta - Secondi Classificati Classe 2a A Diploma di Merito a: Veronica Lago, Manuela Bonelli- Terzi
Classificati Classe 2a A Diploma di
Merito a: Marco Milani - Cristian
Bagno - Terzo Pari Merito Classe 2a
C Diploma di Merito a: Nicolò
Robba, Marco Losno.
Primi Classificati
Classe 2a C Diploma di merito a
Riccardo Mazzora, Vittorio Semini Secondi Classificati Classe 2a C
Diploma di Merito a Chiara Garabello, Margherita Monticelli,
Terzi Classificati: Classe 2 a C
Diploma di Merito a Diandra Delfino,
Ilaria Mastio Terzo Pari Merito.
Diploma Unico con i nomi degli
Autori dell’Opera Prima Classificata, studenti della Classe 2 a D
Amadori, Brancato, Genovese,
Giudici, Nicola.
Classe 2a D Diploma di Merito a:
Valentina Manca, Beatrice Raimondo. Seconda Classificata Classe 2a D
Diploma di Merito a: Samuele Pasqualini, Massimiliano Croce, Stefano Spotorno, Gabriele Enrico
Terzo Classificato
Diploma unico con i nomi degli
Autori dell’Opera Terza Classificata, studenti della classe 2a D:
Massimiliano Volpe, Andrea
Ortelli, Daniele Costanzo, Marco
Cornelli, Mattia Barbero, Alessandro Filona - Terzo Pari merito.
Dante Schivo
Dicembre, indipendentemente
da ogni aspetto economico, dai
simboli e dalle immagini con cui
siamo soliti identificarlo, è un periodo speciale, è unico, è un mese
magico.
Dicembre è Natale e Capodanno.
Dicembre è l’avvento, è l’attesa
dell’ultimo evento dell’anno, con
tutto quello scintillio di gioie ed
emozioni che solo ogni attesa,
ogni “sabato”, porta con sé.
È Natale, è l’arrivo dell’evento
stesso, la “domenica” tanto attesa; è la nascita, dove le paure, le
tensioni, le fatiche, le speranze, le
aspettative e le soddisfazioni si
fondono insieme.
Dicembre è conclusione, è
guardarsi indietro, è vedere che
cosa si è seminato, è raccogliere
quanto si è prodotto.
Dicembre è conto alla rovescia,
in un affollarsi di nuove idee, progetti ambiziosi, delusioni facilmente, e, forse, troppo velocemente dimenticabili, sogni entusiastici, desideri, solo momenta-
neamente, apparentemente raggiungibili.
A dicembre niente è completamente impersonale e privo di
sentimenti.
Dicembre è il mese della sincerità, delle emozioni vere.
A dicembre, l’atmosfera non
permette di dire bugie, soprattutto a sé stessi.
A dicembre “siamo tutti più
buoni”, perché ci si guarda dentro, e ci si sente davvero.
Dicembre è il mese dei regali e
degli auguri; è il mese dei ringraziamenti.
Questo dicembre io voglio ringraziare voi, tutti, e augurarvi che
ogni 31 dicembre, guardandovi
indietro, con un po’ di nostalgia,
all’anno che si starà per concludere, possiate vedere il percorso
che avrete tracciato pieno solo di
cose meravigliose.
È a voi che vanno i miei più sinceri e affettuosi auguri!
Provocatoriamente Anonima
CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina)
Di prammatica si è dato inizio ai lavori con il saluto ai numerosi convenuti da parte del
Presidente dell’ Associazione
ospitante, il Sig. Carlo Cerva. A
seguire il saluto dell’Assessore
in rappresentanza del Sindaco.
Ha preso poi la parola il
Presidente della Consulta Dott.
Elmo Bazzano per alcune comunicazioni di carattere anche
tecnico (Modello EAS ed altro).
Il Prof Franco Gallea si è soffermato su un progetto di particolare importanza: la diffusione del libro ligure. In sostanza il
prof Gallea ha messo in evidenza il fatto che, per mancanza di
una intelligente distribuzione,
che spesso viene completamente a mancare, buona parte
dei libri che vengono editi in
Liguria, spesso non viene distribuita, rimanendo nei magazzini di associazioni o enti
vari. Il progetto vuole promuovere alcune iniziative tali da essere trainanti nella distribuzione e vendita.
A tal proposito verrà anche
organizzato un Convegno al
quale dovrebbero partecipare
editori, distributori, librai, enti
locali, biblioteche, associazioni, ecc.
Il Presidente Bazzano si è invece soffermato sul Concorso
Consultala/Regione/Scuole. Il
primo premio assoluto è stato
assegnato alle scuole di Recco,
mentre per il corrente anno scolastico 2009/2010 il tema sarà:
“Le feste tradizionali locali”. Il
regolamento e il modulo di partecipazione si possono ritirare
nelle sedi delle Associazioni.
Altro argomento discusso è
stato il censimento dei “monumenti minori”. Questa denominazione susciterà certamente
qualche perplessità nei lettori:
esistono dei “monumenti minori”? Ebbene sì, le edicole votive, gli steli, le lapidi, le croci, le
epigrafi, le fontane e così via,
possono essere considerati in
tal senso. Molto probabilmente
saranno i piccoli centri, quelli
dell’entroterra, per esempio,
che avranno testimonianze importanti. Il censimento partirà
da una scheda che dovrà avere
requisiti scientifici, sarà predisposta da esperti e poi discussa da comitati che si riuniranno
nelle otto aree operative in cui
è stata suddivisa la nostra
Regione.
Con riferimento, poi, al Dizionario Biografico dei Liguri
Illustri (il cosiddetto D.B.L.),
sta per essere pubblicato l’ottavo volume. A questo proposito l’Associazione Vecchia Alassio informa i lettori che presso
la sede sono disponibili tutti i
volumi del Dizionario. Chi volesse acquistarli, non ha che da
chiederli. Bisogna evidenziare
il fatto che questo Dizionario
rappresenta una pubblicazione
molto importante (in Italia esiste la famosa Treccani con riferimento, però, a tutto il territorio nazionale). In esso vengono
pubblicati i nomi dei personaggi liguri passati a miglior vita
che si sono dimostrati degni di
essere ricordati dai posteri.
Ultimo argomento all’O.d.G.
è stato il seminario che si terrà
in Sardegna a Carloforte il 12,
13, 14 del prossimo febbraio
per discutere “Le colonie liguri
nel Mediterraneo - i Tabarkini a
Carloforte”. Una rappresentanza della Consulta Ligure sarà
presente in quei giorni.
Buon Natale a tutti, proprio a
tutti.
Beppe Rizzo (per l’A VA)
IN PREPARAZIONE ALLA FESTA
DI SANTA CATERINA
La Confraternita di S. Caterina
di Alessandria, guidata dal priore
Domenico Martino, ha anticipato
il grande evento di mercoledì 25
novembre con una processione
solenne per le vie cittadine. Alla
presenza del vicario vescovile,
mons. Giorgio Brancaleoni, si è
svolta nella cappella di S.
Caterina, per l’occasione lustrata e addobbata più che mai, una
breve funzione religiosa con canti e preghiere e quindi lungo le
strade della città si è snodata la
processione. Dominava il corteo
il crocifisso della Confraternita,
splendido e fiammante, arricchito e decorato con i nuovissimi
cantonali. Gli sguardi dei fedeli
erano tutti rivolti a lei, a quella
croce di legno ormai gigantesca,
con i tre “canti” decorati con motivi ornamentali in legno, opera
di un artigiano della zona di
Rapallo. Spiccava la scritta INRI,
in legno intarsiato di notevole
pregio artistico. Si segnalavano
inserite nei cantonali come elementi ornamentali i simboli collegati al martirio di S. Caterina: la
ruota, la palma e l’ulivo. La processione ormai rientrava in S.
Ambrogio al ritmo lento scandito
dalla banda cittadina che creava
un’atmosfera di attenta spiritualità. La Cappella Musicale accoglieva al canto del “Laudate
Dominum” di Haendel la maestosa teoria di fedeli per il rito della
Santa Messa.
Come può coesistere in centro città un simile edificio? (FOTO TRAZZI)
PONTI D’ORO A VILLANOVA
CHE FUGGE… DALLA S.C.A.,
E ANCHE A LAIGUEGLIA…
Quando il Sindaco Avogadro si
inventò la S.c.a., con i Comuni di
Alassio, Laigueglia e Villanova
d’Albenga per gestire il ciclo idrico
integrato, peraltro con una dotazione di partenza largamente insufficiente a far partire la società con il
piede giusto (200 milioni di lire),
con quote societarie divise equamente secondo parametri di popolazione, territorio, utenti, servizi,
gli accordi erano che gli investimenti e le spese avrebbero dovuto
essere equamente ripartiti.
Invece, a fronte di costi sopravvenuti, di investimenti sulle reti
dei tre comuni, solo il Comune di
Alassio ha fatto gli aumenti di capitale che hanno portato nelle casse della S.c.a. i denari sufficienti
per far vivere la società.
Ma i comuni di Villanova e di
Laigueglia hanno continuato ad
usufruire dei servizi e degli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria compiuti dalla
S.c.a., praticamente pagati dal Comune di Alassio.
Le assicurazioni avute circa gli
aumenti di capitale e il pagamento
delle fatture dagli amministratori di
Laigueglia e di Villanova a quelli del
comune di Alassio sono state puntualmente disattese dai fatti.
Ora basta. Il comune di Alassio
non vuole e non può più pagare per
gli altri due Comuni. Siamo stufi di
promesse e di rinvii… Se il comune
di Villanova vuole uscire dalla società che lo faccia in fretta… poi gli
chiederemo conto delle spese sostenute.
Se il Comune di Laigueglia vuole
farlo anche, si accomodi… verrà
trattato da cliente e non più da socio; al 1° di gennaio attiveremo il
contatore al confine della città, e
verrà fatturata al comune tutta l’acqua erogata, compresa quella che
si perde per strada, scalate le bollette che pagano i cittadini… il costo della bolletta per i cittadini sarà
diverso… a meno che non si decidano, gli amministratori di Laigueglia, a fare gli aumenti di capitale promessi e sempre rimandati, e a
pagare le fatture già emesse…
Se l’ufficio della S.c.a. di Villanova è chiuso è solo perché era un
costo non più sostenibile, a fronte
di aumenti di capitale non sottoscritti e di fatture di lavori effettuati non pagati, e l’ordine di chiuderlo è partito da me… in un incontro con Sindaco e Vicesindaco
mi era stato promesso che dopo le
elezioni comunali avrebbero pagato le fatture, sottoscritto l’aumento di capitale… nulla di questo è
successo… il Comune di Villanova
costa alla S.c.a. il doppio di quanto
rende, e pagano i cittadini di
Alassio… lo stesso, anche se in misura minore, per Laigueglia… ora
basta!!!!!
Se i due comuni vogliono uscire
dalla società, lo facciano subito… i
loro concittadini si accorgeranno
che, senza il “cappello protettivo”
del comune di Alassio le loro bollette aumenteranno in maniera
esponenziale… ma non sarà più un
problema, per fortuna, dei cittadini
di Alassio.
Ma per favore, sindaco di
Villanova e sindaco di Laigueglia,
fatelo in fretta e fatelo davvero!!!!….. Diversamente ci attiveremo per le vie legali, perché abbiamo visto che le parole e le promesse rimangono tali, e a pagare è sempre “Pantalone”, cioè il Comune di
Alassio.
Il sindaco di Alassio
Marco Melgrati
Alassio, lì 27 Novembre 2009
ESPOSTO ANONIMO CIRCA I CONCORSI A TEMPO
INDETERMINATO NEL COMUNE DI ALASSIO.
IL SINDACO MELGRATI DENUNCIA
In relazione al concorso pubblico per titoli ed esami per n. 4
posti a tempo indeterminato, 1 per i VV.UU con stabilizzazione,
1 per l’ufficio ambiente, 1 per il turismo e 1 per l’ufficio demanio,
in seguito al ricevimento presso il protocollo del Comune di una
busta, peraltro non affrancata, quindi non transitata presso il
servizio delle Poste Italiane, pur deplorando sia il contenuto sia
il modo di questo esposto anonimo, e nel ritenere assolutamente privo di qualunque fondamento quanto sostenuto, che indica
inoltre due nomi e cognomi per n. 1 posto in un settore, cadendo
in contraddizione (ma non potrebbe essere altrimenti), ho richiesto al Dirigente del Commissariato di Alassio e al
Comandante la Compagnia dei Carabinieri di Alassio un coordinamento per poter avere, durante lo svolgimento delle prove
d’esame rimanenti, la presenza di almeno un ufficiale di Polizia
Giudiziaria. Ho inoltre inviato per conoscenza questa lettera alla
Procura della Repubblica.
Ho provveduto inoltre a denunciare, ovviamente contro ignoti, l’autore di questa infamante missiva; spero che la Procura potrà, esaminando la busta, rilevare impronte digitali o il D.n.a.
dell’autore dalla saliva con cui è stata “leccata” la busta o il francobollo, e una volta tanto si risalga al “colpevole”, che con un atto ignobile insinua il dubbio in un concorso effettuato nella più
grande trasparenza e legalità, andando a incidere sul clima già
pesante che si respira nel Comune di Alassio vista l’attenzione
della Procura per ogni atto del Comune stesso.
Rimango sereno come sempre, nella certezza di aver sempre
operato per il bene della collettività, con onestà, competenza
(per quanto possibile) e spirito di servizio.
Il sindaco di Alassio
Marco Melgrati
Alassio, lì 30 novembre 2009
Giovedì 17 Dicembre 2009
3
«L'ALASSINO»
U recantu di nosci diti
(a cura di G.C. e G.G.)
CRONACA DI ANDATE
MESE DI DICEMBRE 2009
Stò delongu a galla cumme l’oriu
Quel liquido untuoso, chiamato olio, che si ricava specialmente da sostanze vegetali
particolarmente dalle olive e avente un peso specifico inferiore a molti altri liquidi, compresa
l’acqua, per sua natura se mischiato ad essi tende inevitabilmente a portarsi in superficie.
Tale proprietà divenne facile similitudine da appioppare a coloro i quali, in ogni situazione,
tendono sempre a emergere e spesso non già per le loro eccelse qualità civili o morali ma
piuttosto per la loro scaltrezza. Ma l’espressione “rimanere sempre a galla come l’olio”
viene in particolar modo attribuita ai “voltagabbana” o “banderuole” che dir si voglia,
sempre pronti, specie in politica, a cambiare bandiera ad ogni mutar di vento.
Lasciò cure u pesciu
La locuzione “lasciar correre il pesce”,
evocante un pescatore di canna che,
preso all’amo l’agognata preda
e dopo averne valutato peso
e misura, onde evitare
spiacevoli sorprese ricorre
all’astuto stratagemma
di dare “filo” e stancarla,
è rivolta a coloro che,
ingiuriati e offesi da frasi
provocatorie o afflitti
da amletiche incertezze,
si vorrebbero appunto
rasserenare con:
“Fai finta di niente,
non dargli retta…”“Dai tempo al tempo, tutto
si chiarirà…”.
UNILEO 4 LIGHT
I Leo Club Alassio “Baia del
Sole” e il Leo Club Albenga,
Associazioni Giovanili del
Lions Club International, sono
scesi anche quest’anno in
piazza, per portare avanti un
importante ed impegnativo
service: l’Uni Leo 4 Light.
sia per la difficoltà di trovare
adeguati sbocchi professionali. Per raggiungere tale scopo il
nostro progetto prevede tre
aree di intervento:
1. Fornire agli atenei universitari la struttura e i materiali,
audio libri che permettano al
get in più di 400 piazze italiane.
Una di queste piazze è stata,
Domenica 22 Novembre, la
centralissima Piazza Matteotti
dove abbiamo conseguito un
ottimo risultato anche grazie
alla preziosa collaborazione e
sensibilità di molti commercianti!!
Luca Russo
Presidente Leo Club Alassio
“Baia del Sole”
LETTERA APERTA
AL SIGNOR SINDACO
DI ALASSIO
Questo è un ambizioso Progetto di durata triennale il cui
obbiettivo è quello di sostenere ed incentivare lo studio e la
crescita professionale dei ragazzi disabili alla vista che decidono di proseguire il loro
percorso di studi attraverso il
conseguimento di lauree, diplomi o certificati, incrementando il numero di nuovi iscritti e il numero di studenti che
completino il loro percorso
universitario.
Basti pensare che oggi si
iscrivono all’università mediamente 5 disabili alla vista ogni
anno soprattutto in corsi di
laurea umanistici dal momento che richiedono principalmente competenze verbali e di
testi scritti. I corsi scientifici
sono molto meno frequentati
(1-2 disabili ogni 2-3 anni) sia
per la mancanza di strumenti
per accedere a studi scientifici
singolo studente di effettuare
gli studi e utilissime postazioni informatiche.
2. Far capire a non vedenti,
ipovedenti e dislessici e a chi
influenza le loro scelte di studio che oggi è possibile superare il loro handicap nello studio e nel lavoro sia attraverso
le nuove tecnologie, sia venendo a conoscenza e condividendo modelli di successo ed
esperienza positive di altri ragazzi.
3. Sensibilizzare le aziende,
le istituzioni e gli enti all’esistenza di nuove professionalità espletabili dai ragazzi disabili della vista attraverso un
portale web in cui ospitare
un’area per offerte/richieste di
lavoro.
I fondi sono reperiti mediante due Giornate Nazionali
all’anno di raccolta fondi offrendo pandori e piccoli gad-
Egr. Signor Sindaco di Alassio
E p.c. al Presidente Regione
Liguria – Genova
e.p.c. al Presidente della
Provincia di Savona
e.p.c. Alla redazione
dell’Alassino
A proposito delle dichiarazioni da Lei rilasciate in occasione
degli ultimi Consigli Comunali
circa la destinazione d’uso
dell’ex Mattatoio. Le ricordiamo
la promessa da Lei fatta in campagna elettorale e più volte ribadita in altre occasioni pubbliche- di realizzare un teatro e due
sale congressi.
In considerazione del fatto
che alla promessa ha fatto seguito l’intero iter relativo al progetto, al finanziamento nonché
all’assegnazione dell’appalto,
attendiamo di vedere finalmente realizzato il Suo slogan:
«Marco Melgrati – il Sindaco che
ha mantenuto le promesse.»
Attendiamo i fatti e La salutiamo.
Alassio 30 novembre 2009
Associazione “U Massatoiu”
Ed io non so chi va e chi resta
L’ordine era arrivato direttamente da Roma, dal Responsabile nazionale del Partito: i vari Politici locali, regionali o nazionali indagati dai giudici devono cercare di non entrare in pubblico conflitto con i medesimi,
ma “tenere un basso profilo” il
più possibile, per la legge televisiva universale “meno se ne parla, meglio è!” Ma il Sindaco di
Andate rifletteva melanconicamente che è facile tenere il “profilo basso” per uno che è alto un
metro e sessanta, tacchi e tutto;
ma lui, poverino, per un dono
non richiesto di natura, veleggiava sopra i due metri di statura; e
come fai a tenere il profilo basso? Anche se stai seduto, quelli
che ti passano vicino vedono le
tue gambe dappertutto, e come
gustosamente diceva Govi nella
commedia “i Manezzi”: “L’ho visto seduto, ma ho capito subito
che quello li era alto, o per lo meno alticcio!” Ed allora alla faccia
delle istruzioni di “Roma ladrona” il nostro sindaco continuava
le sue belle battaglie sui giornali,
litigando con tutti, sindaci vicini,
giudici vicini e lontani, progettisti di acquedotti, fognature, depuratori e tutti quelli che non capivano che un bel depuratore
sulla sabbia del lago, in un punto
panoramico stupendo e a due
passi dalla spiaggia dei Vip era la
ciliegina su una torta meravigliosa. Ed allora, visto che il Natale è
vicino, e in questa rubrica noi
siamo soliti fare gli auguri a chi ci
Amministra, cogliamo l’occasione per augurare al nostro Primo
(e secondo e terzo, perché sembra moltiplicarsi nelle sue atti-
farebbero dire come diceva
Montanelli del ritornante
Fanfani: “il rieccolo”. Modestamente io avrei un quiz sicuro da
sottoporre ai candidati sindaci
di Andate ed è composto di una
sola domanda: “Secondo voi a
che cosa serve un albero?”. Il
candidato può scegliere fra queste risposte: A) Ad adornare le
strade della città, a fare ombra e
a dare un senso di riposo. B) A
produrre ossigeno e ad eliminare anidride carbonica, compiendo una funzione essenziale per
l’esistenza umana. C) Ad essere
tagliato al più presto possibile
non appena si immagina che abbia una piccola malattia (evitando l’accanimento terapeutico)
oppure si scopre che ha le radici (perché un albero deve mettere le radici, poi?) che danno fastidio ai marciapiedi, o i rami
che fanno ombra ai palazzi. Nota
bene: soltanto chi dice che è giusta la risposta “C” potrà candidarsi a Sindaco di Andate. Gli altri vadano a Upega o a Carnino.
Vi ricordate un tempo, quando
in primavera i Sindaci portavano le scolaresche in festa sulle
colline, ed ogni bambino piantava il suo albero? Forse un domani ad ogni bimbo verrà data la
sua seghetta e la sua piccola
ascia, ed ognuno andrà nelle feste comandate, a tagliarsi il suo
albero, e poi potrà raccontarlo
ai suoi nipotini che davanti ai
nuovi alberi di plastica, di facile
manutenzione e senza radici, si
commuoveranno, piangendo lacrime di plastica biologica.
Luca Caravella
Un ricordo della Prof. Maria Gandolfo
“GABRIELE IL PESCATORE”
Gabriele, il pescatore, aveva
lo stesso nome del santo patrono, di quel paese. Ma non era
solo quella l’analogia: fra lui e il
paesaggio aspro e tormentato
degli scogli, non quello dolce
delle spiagge d’argento, c’erano molte cose in comune.
Specialmente adesso che la
gioventù non accompagnava
più i suoi giorni, mentre arrancava con fatica su per i vicoli
con quella bicicletta scassata,
sentiva il peso degli anni. In effetti la sua vita era diventata
molto solitaria da quando erano morte sua madre e sua sorella. La casa dove viveva oltre
al sentire la mancanza di una
presenza femminile era disordinata e sporca e questo costituiva lo specchio del suo animo
e del suo corpo attuale: trascurato e poco pulito esteriormente, confuso nei pensieri di cui
ogni tanto perdeva il filo.
Eppure era in quella casa che
Gabriele si sentiva bene, lì affidava monologhi interminabili
ad oggetti e pareti, senza il timore di essere zittito o deriso
come accadeva, a volte, al bar.
Gabriele pescava ancora e
quando affrontava le prime onde, a remi, partendo dalla
spiaggia sentiva lo stesso vigore, nei bicipiti, di molti anni prima. Il mare era sempre stato
per lui un grande amico, ne conosceva i segreti e a lui aveva,
in ogni momento affidato i suoi
Dedicato a un Carabiniere
Desidero anch’io manifestare il mio compiacimento al generale Giacomo Battaglia per
l’onorificenza ricevuta, raccontando un episodio di cui è
stato protagonista.
Più di trent’anni fa mi trovavo un giorno al mare su un pedalò, con mio figlio ancora
bambino, quando sentimmo il
rombo di un elicottero dei
Carabinieri, sopra le nostre teste. Con le braccia alzate salutammo festosamente e ci parve che l’elicottero si abbassasse su di noi. Anzi, il mio bambino fu sicuro che i Carabinieri
ricambiassero il saluto. Sorrisi
incredula e mio figlio mi disse:
“Mi piacerebbe tanto fare un
giro sull’elicottero!”
Giò, il mio bambino, stava
per affrontare un lungo e doloroso periodo per numerosi interventi, così, il giorno seguente, andai alla Caserma.
vità) cittadino che nessuno lo
ostacoli più nella realizzazione
del suo programma politico e
che “lo lascino lavorare”.
Questo antico e sempre nuovo slogan dovrebbe essere cantato da tutti i cittadini sia in
pubblico, sia, in occasione del
Natale, davanti alla mensa presso la quale si raduna ogni famiglia. Prima di sedersi per l’abbuffata generale, tutti i famigliari riuniti dovrebbero intonare in
coro “Lasciatelo lavorare!” sulla
musica che ciascuno preferisce
(siamo o non siamo il popolo
della libertà?). Proibito invece,
ai biechi oppositori, aggiungere
un secondo verso del tipo:
“Perché non ha già lavorato abbastanza”, né ogni altra espressione che possa avere lontanamente un suono ironico, dimensione non familiare al Nostro.
Voglio chiarire che soprattutto su una cosa il Megagalattico
ha ragione: non ha finito ancora
il suo ultimo mandato (ultimo
non per colpa sua ma in base ad
una norma di regolamento, che
se non verrà cambiata con una
legge ad personam gli impedirà
una sicura riconferma), ha ancora un anno e mezzo di tempo per
terminare alcune cosettine in
sospeso, tipo il Piccolo Albergo,
il Grande Teatro, il Mega Depuratore, il Super Mega Campo
Sportivo, tutte quisquiglie già
pronte e soltanto da rifinire e...
lasciatelo lavorare! Invece non
c’è giorno in cui non si parli già
di chi sarà il suo successore, ed
escono fuori nomi come funghi:
nomi nuovi, nomi seminuovi,
nomi “usato sicuro”, nomi che
Mi ricevette l’allora Tenente
Giacomo Battaglia (bello e cortese), mi feci coraggio e osai
fare la mia richiesta, mi rispose che ci aveva visti davvero in
mare e che, volentieri, avrebbe accontentato mio figlio. Il
giorno dopo, alle dieci in punto, Giò andò alla Caserma, fu
fatto salire su una “Giulietta”
e, a sirene spiegate, accompagnato all’aeroporto di Villanova, da un Brigadiere. Eh sì!
Fece davvero il giro su Alassio
sull’elicottero dei Carabinieri.
Felice, troppo felice e orgoglioso della sua esperienza
unica! Siamo ancora tanto tanto grati al Tenente-Generale
Battaglia. E con gratitudine
vorrei dire: i Carabinieri non
sono soltanto una divisa, una
sicurezza, ma sono anche un
“Cuore”. Grazie.
Jole Barbera
sogni e le sue preghiere, consapevole che quella grande vastità azzurra era benevola e
non l’avrebbe mai tradito.
Eppure c’era un periodo della sua vita in cui aveva fatto il
bagnino, non il pescatore e nei
suoi ricordi, quelle estati erano
state colorate da grandi emozioni e incontri con donne fantastiche.
E poi, d’inverno, anche nei
giorni balbettanti di grigio, al
bar, la sua voce era protagonista dei silenzi attenti degli altri
uomini, quando narrava di questo o quella avventura, arricchendola anche di particolari
fantastici, sempre più esaltanti
per il suo uditorio. Allora non
era poco considerato, anzi le
sue gesta di Casanova riecheggiavano nei vicoli come un’eco
allegra e spensierata.
Solo di due occhi, che si erano fermati in fondo al suo cuore, egli non parlava mai. Di
quella ragazza si era veramente
innamorato e ora, dall’alto della sua solitudine, non più giovane, la nostalgia gli appariva
qualcosa di molto più struggente, nell’irragiungibilità velata dal rimpianto.
Gabriele curvo, cuciva le reti, all’ombra del suo gozzo e
guardando su, verso il paesaggio consueto che amava, verso
le case multicolori del borgo
marinaro, il campanile elegante, barocco, che sovrastava le
abitazioni come a proteggerle,
pensava quanto era mutato
anche il paesaggio della sua
anima senza tante persone a
lui care.
Quelle estati passavano frenetiche come il maestrale che
animava di vortici e mulinelli la
spiaggia, in una danza tribale di
suoni metallici e di onde.
E anche gli inverni non si accordavano più con il suo vivere
fatto di ritmi rallentati e di lunghe attese. Chi frequentava il
bar era ora gente giovane che
preferiva giocare a carte o ai videogiochi che parlare e ascoltare. Azioni queste inghiottite
dallo stress quotidiano del lavoro.
Gabriele, sempre più abbandonato e solo non si sentiva
vecchio e d’estate quando le
belle ragazze lasciavano poco
alla sua immaginazione, in costumi variopinti, non aveva un
cuore brizzolato come le sue
tempie. Era la reciprocità che
mancava alle sue sensazioni e
questo lo pungeva dentro.
Una mattina, un episodio lo
portò a galla, mentre era in bilico fra la depressione e la rassegnazione alla vecchiaia.
Dal mare arrivò l’ancora a cui
Gabriele attraccò la sua sofferta ricerca di compagnia, il suo
tormento. Mentre salpava le reti un oggetto insolito occhieggiò fra i pesci. Una bottiglia particolare fu tirata sulla barca.
Gabriele incuriosito ispezionò
l’oggetto e scoprì che conteneva un foglio. Con la lentezza pacata con cui era avvezzo a togliere le sue prede dalla trappola delle reti aprì la misteriosa missiva e ne lesse il contenuto.
In una minuta grafia femminile la lettera conteneva le tenerissime parole d’amore di una
donna che affidava al caso questo messaggio e il solo fatto che
il caso avesse scelto lui come
destinatario lo fece sentire meno solo.
La missiva era chiaramente
scritta da una innamorata
dell’amore. Una persona che,
come lui, aveva un’immagine di
questo sentimento di tale perfezione per cui non lo aveva
mai trovato e ora lo rimpiangeva. A Gabriele pareva che qualcuno stesse dando un corpo,
delle parole a certe sue sensazioni inesprimibili che, come
tali egli aveva seppellito dentro
di sé come quegli occhi in cui si
era perso e che aveva perso.
Capì che non esisteva un’età
per i sentimenti e una quiete lo
pervase.
Ritornando a riva fece un piccolo proposito, mentre una
nuova speranza s’insinuava
nelle rughe del suo sorriso e del
suo cuore. Quel giorno avrebbe
regalato il suo pesce a Ernestina, che sorrideva a tutti, dal
balcone della sua casa, sulla
piazza.
Maria Gandolfo
LAUREA
La nonna Marisa Boscione e i
famigliari annunciano il conseguimento di laurea (110/110) in
economia specialistica aziendale con indirizzo “GeneraI Management” avvenuto il giorno
12/11 u.sc. presso l'Università
degli studi di Genova sostenuto
dalla concittadina Sara Prati. La
tesi riguardava: “la crisi del settore automobilistico con particolare riferimento alle reazioni
di FIAT”. Relatore: il Ch.mo
Prof.Gianni Cozzi. Alla neodottoressa le più vive felicitazioni
dell'associazione Vecchia Alassio e di quanti la conoscono.
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Passeggiata “A. Ciccione”
Alla redazione dell’Alassino.
All’attenzione
del Consiglio Comunale
ed ai lettori dell’Alassino
Sono iniziati i lavori per il rifacimento totale della passeggiata
Ciccione e delle cabine sottostanti. Il nuovo progetto prevede di lasciare immutato il livello
di base degli stabilimenti balneari e di allargare verso il mare
la passeggiata stessa. Tale progettazione ritengo debba essere
modificata perché l’occasione è
ottima, da non perdere, per alzare l’attuale pavimento delle
cabine rispetto al livello del mare (conseguentemente anche la
passeggiata) per alcuni importanti motivi, tra cui la difesa
dell’arenile. Prima dell’inizio dei
lavori, più volte si è fatto notare
verbalmente ai progettisti che
l’attuale altezza del complesso
“passeggiata-cabine” non fu voluta dai progettisti, ma “suggerita” dagli albergatori di via Roma,
che temevano di perdere una
parte di vista a mare, mettendo
però gli stabilimenti balneari alla mercé delle mareggiate (di
questo si resero conto con il
passare delle stagioni). L’esperienza di tre generazioni di bagnini suggerisce che l’attuale base delle cabine deve essere alzata di circa quaranta cm (conseguentemente anche la passeggiata), senza togliere vista a mare ad alcuno, per alcuni motivi
fondamentali. Il principale è che
ogni inverno, a volte anche in
estate, le mareggiate accumulano sul marciapiede di fronte alle
cabine una media di quaranta
centimetri di sabbia creando un
declivio naturale in salita da mare verso monte. Tale sabbia deve essere ovviamente rimossa
per accedere allo stabilimento
balneare annullando il naturale
andamento in salita dell’arenile.
Le conseguenze sono che avendo abbassato artificialmente il
livello della sabbia, le mareggiate successive “entrano” con più
facilità, asportando verso il largo centinaia di metri cubi di sabbia riducendo l’arenile e sottraendo di conseguenza spazio
a disposizione dei turisti sulla
spiaggia. (Tutti gli Alassini sanno quanti mesi, a volte anni, il
mare calmo impiega a riportare
a riva la sabbia).
Il secondario ma non meno interessante è che si prevede in un
futuro non molto lontano l’innalzamento del livello dei mari.
Se lasciamo il livello di base delle cabine attuale succederà che
i nostri pronipoti pescheranno
polipi dentro le cabine. Un commento devo farlo riguardo all’allargamento della passeggiata
verso il mare: se l’economia
alassina si basa sulla bellezza
della sua spiaggia, accorciarla
anche di un solo centimetro, mi
sembra una pazzia data la mancanza cronica di spazio a disposizione dei turisti. Se la passeggiata è stretta dalla Marinetta
all’altezza dell’ex hotel Londra
perché non si tolgono venti posti macchina e si allarga verso
monte? La spiaggia è importante
o è un optional? Per ultimo devo
ringraziare la generazione di bagnini che non ci sono più. Senza
la loro esperienza e le discussioni che ho fatto in loro compagnia, per decenni, non avrei potuto scrivere questa lettera e dare ai progettisti i suggerimenti
opportuni (a quanto pare inascoltati).
Dall’associazione bagni marini avrei desiderato un maggiore
interessamento.
Grazie per l’ospitalità
gianni garello (ex bagnino)
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Agli amici dell’Unitre
Caro direttore,
approfitto della Sua cortese ed
eventuale ospitalità per rispondere pubblicamente agli amici
di Alassio che da tanti anni mi
onorano della loro simpatia.
Nei giorni scorsi sono stato
avvicinato almeno da una decina di persone (come spesso mi
accade quando passeggio sul
Lungomare alassino o mi siedo
al «Mozart») che si sono stupite
che io tenga un corso di Storia
del Risorgimento all’UNITRE di
Albenga e non di Alassio. Alcuni
allo stupore hanno aggiunto anche qualche parola di critica
non solo nei miei confronti.
Vorrei precisare che io all’Unitre di Alassio venni invitato
una sola volta nel 1998: tenni la
prolusione all’inaugurazione
dell’anno accademico, se non ricordo male, parlando sul ’900
che stava per finire e tentando
un esame complessivo (e provvisorio) del XX secolo. Infatti
l’unico mio intervento appartiene al secolo scorso, quando la
biblioteca era ancora Palazzo
venti del creato non ha la stessa
importanza della vita di un sol
uomo, neppure lontanamente!
Caro M.R., la natura non è
buona, è indifferente alle sorti
dell’uomo. Senza motivo non si
deve neanche calpestare un filo
d’erba. Ma se è utile al progresso ed al miglioramento della
qualità della vita dell’uomo si
possono e si devono abbattere
non UNO ma CENTOMILA alberi. Ci mancherebbe che dovessimo sopportare disagi o rischi
per la nostra incolumità solo per
preservare un albero!
Concludo osservando che
l’invito finale a “...ricostruire un
mondo bello quanto quello che ci
è stato donato...” è assurdo, poiché l’uomo in balia della natura
primordiale era un essere affamato ed infreddolito che ogni
giorno doveva combattere per
la sopravvivenza. L’uomo è progredito fino ad arrivare all’attuale condizione combattendo,
usando e piegando la natura ai
suoi sacrosanti interessi.
Ritengo si debbano contrastare con decisione queste aberrazioni ecologistiche, perché
l’estremismo ambientalista, come il sonno della ragione, genera mostri.
Grazie per l’ospitalità ed ancora una volta complimenti per
il giornale.
Francesco Bogliolo
Era da poco terminata la
performance estiva piena di colori e di rumori assordanti, quando Alassio rimase deserta.
Anch’io, amante di romantici silenzi, ho voluto regalarmi una vacanza. All’inizio ti entusiasma la
scoperta del diverso; se ti trovi in
un deserto ti conquista l’incanto
del sorgere del sole e la notte trapuntata di stelle. Tante “manegge” si sono lasciate a casa, e nella corsa quotidiana che si è costretti a subire per vedere tanto,
sembra di stare bene. Poi un po’
Morteo.
Poi subentrò il silenzio più totale nei miei confronti e certo,
anche a causa dei miei sempre
pressanti impegni, non ho mai
sollecitato una collaborazione
che invece ho prestato e continuerò a prestare con grande entusiasmo al Sindaco, all’Assessore alla Cultura e al Direttore
della Biblioteca Civica che mi ha
avuto tante volte conferenziere.
Quindi la mia – ci tengo a dirlo
– non è stata disattenzione verso la Città di Alassio che amo
profondamente e per la quale
sono e sarò sempre a disposizione. Nel contempo voglio dire
che l’ambiente dell’Unitre ingauna mi ha accolto con simpatia e
gli “allievi” si rivelano numerosi
e molto interessati ai temi risorgimentali. Anzi, voglio aggiungere, ho anche degli “allievi” che in
effetti io considero dei maestri
come l’avvocato Cosimo Costa
figura davvero carismatica da
cui ho solo da imparare.
Con i più cordiali saluti.
Pier Franco Quaglieni
di stanchezza, un sospiro, qualche nostalgico pensiero; avverti
che ti manca qualcosa.
Forse è un insieme di cose che
non hai potuto mettere in valigia;
ti mancano quegli amici con i
quali dividi da sempre le speranze, il “mugugno”, il profumo del
mare e della collina: Forse l’avvicinarsi del Natale accende maggiormente il desiderio di casa.
Alassio con i suoi pregi ed i suoi
difetti è come il primo amore che
non si scorda mai!
Fernanda
I cittadini protestano
Spett. le redazione
de “L’Alassino”,
In data 01/09 e 06/10 c.a. i residenti di alcune zone di Alassio
hanno segnalato, con lettere
protocollate nelle date di cui sopra e continuamente informato i
vigili di zona, della presenza
continua di topi e pantegane nelle seguenti zone:
• Via Torino (abitazioni poste in
ambo i lati della strada)
• Via Vittorio Veneto e Via XX
Settembre
• Via Dante, nei pressi del fatiscente ex Hotel Ideale
• Via Diaz, vicino all’isola ecologica
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
U me cunturnu (prima parte)
Casa dolce casa
Alberi
Spett.le Redazione
de “L’Alassino”
vi chiedo ospitalità per un doveroso commento relativo
all’articolo “alassiosuperpartes” a firma M.R. pubblicato a
pag. 2 de “L’Alassino” n°
11/2009.
Fino a tre quarti del pezzo,
leggendo di “...vittime a cui non
è stato concesso di scegliere della propria esistenza...” “...vittime che meritano delle scuse da
tutti noi che non abbiamo fatto
niente per salvarle...” e di
“...omicidi commessi contro esseri viventi impotenti e incapaci
di difendersi...” ho pensato si
stesse finalmente parlando
dell’aborto, immensa e scandalosa vergogna del nostro
tempo; invece, giunto alla riga
n° 70, ho scoperto con sconcerto che l’oggetto di tanto lirismo
sono… gli alberi abbattuti!
Mi sono cadute le braccia;
capisco l’amore per le piante,
ma per ogni cosa c’è la giusta
misura!
“...è chiaro che oggi non a tutte
le vite è riconosciuta la stessa importanza...” ma ovviamente NO,
caro M.R. mille volte NO. La vita
di un albero NON ha la stessa
importanza della vita di un uomo, neanche la vita di TUTTI gli
alberi del mondo ha l’importanza della vita di un SOLO uomo, e
lo stesso dicasi degli animali,
perché la vita di tutti gli esseri vi-
Giovedì 17 Dicembre 2009
• Via privata Genova BocchiBianchi dietro all’ex Hotel Bologna
• E soprattutto nelle varie isole
ecologiche e postazioni della
raccolta rifiuti.
Si ribadisce ancora una volta
il grave inconveniente igienico
derivante dalla presenza di topi
e pantegane che nonostante i ripetuti avvertimenti al Comune e
all’Ufficio Ambiente continua ad
infestare le zone suddette.
N.B.: A questo punto ci chiediamo quanto contino i cittadini
per la nostra Amministrazione!
Seguono numerosi firme
Due itinerari nello spazio e nel
tempo. Descrivo il primo ora, il
secondo al numero prossimo.
Parto da Via Cavour da casa mia
il Palma, siamo verso il 1940, e vedo sulla sinistra dal mare il ristorante Cacciatori di Garlaschelli,
l’hotel Nettuno di Tabbò, l’agenzia di Mario Vena e di fronte la
profumeria di Angela Marchiano,
l’estiva bancarella delle collane
di Giuseppe Di Somma, la Banca
San Paolo (dove adesso c’è l’ottico Ottobelli); più su la cartoleria
di Riccarda Pozzi (dove ora c’è lo
studio di Mario Berrino pittore) e
la tipografia dei suoi fratelli
Celestino e Fedele, poi il bar
Roma di Angelo Berrino (prima
che i suoi figli inventassero il muretto). In alto tra le palme c’erano
i taxi, mentre in piazza della stazione stazionavano le carrozzelle
a cavalli. Inizio la passeggiata nel
carruggio (oggi detto stupidamente budello)verso destra e vedo il negozio della Compostella,
quello delle sorelle Schisano,
quello delle scarpe delle Negro
(sorelle del famoso omeopata
prof.Antonio ), rilevato poi da
Guido Tassistro; di fronte la sartoria di Vena, l’abbigliamento di
Nattero (rilevato poi da Camilla
Del Buono), sulla piazzetta
Ferrero il bar di Romanisio, la
Banca d’America, il negozio della
Bice e la pasticceria del “Pippo”;
Carbone con le sue radio, la Mustassina, il giornalaio Pechinotti,
la verduriera “Micca”, il mulitta
Cozzio, la galleria di quadri di
Grandi, il negozio di scarpe della
“Mamà”, il tabaccaio Stevin, la
macelleria Pellocchiù e quella di
Malerba, il pollaiolo Michelin
Ivaldi, il barbiere Testa, la salumeria di Azzini, il sarto Tino
Sardo, il negozio “du Bambinettu”e quello du Rigulìn, il negozio
Singer di Bardellini, il giornalaio
Croce, il barbiere…, l’antica pasticceria di Rinaldo Balzola, la
macelleria di Pelle “u Chìn”, e
l’emporio di Dario Cavalli. Sulla
passeggiata a mare, dopo il bar
Romanisio, il circolo nautico, lo
studio di Giannetto Beniscelli, la
tavernetta di Meluccio, il bar del
mitico “Marino” Sandon, il bar
Aurora e dopo i Tre Mori, il ristorante Ligure, la bottiglieria di
Attilio e il bar Walter, lo svizzero
dei Wùrstel. Salito nel carruggio
dopo Cavalli, Beppe “u Bioddu”,
Mario Bacchetta, il verduriere
Gino, la salumeria Fanali, l’idraulico Jebole, le scarpe di Dino, il
Porto di Mare (oggi Bar Sanlorenzo) e di fronte la “bottega del
caffè” di Bergui. Dalla piazza di
Balzola due vicoli a salire: in uno
la verduriera “Tavina” (Fanolla),
nell’altro le farinate del Toscano
e del Gisto, la pescheria di Nello
Gismondi, la macelleria Valdora e
il mastro fabbro “Scimùn”. In via
Dante a sinistra i grossisti Bria,
verdurieri, la fiaschetteria di
Benvenuti (divenuta u Brecche),
l’emporio di Raimondo e verso
destra i cavalli dei Sibelli; la pasticceria di “pare Ambròxiu”, il
ferramenta Ernestìn Schivo, il
mobilificio di Melgrati, l’idraulico
Jebole Ambrositto, l’orologiaio
Agnasìn, il bar Medaglia d’oro,
l’Alphèe. Salendo invece verso la
chiesa ecco il tappezziere Miòlis,
il mobilificio Briozzo e poi
sull’Aurelia il grande garage degli
Autobus e Corriere, il ferramenta
Sanzone, il cine-teatro Colombo e
il cine Vittoria (dove vidi in avanspettacolo il comico Marzari che
recitava la partita di pallone tra
“misci e mà pigiè”) poi il marmista Pezzolo, la gelateria Simonetti, il barbiere Perfetti Salvatore, le valigerie di Borasi e di
Gianni Polli, la pasticceria Chiappella. Sulla piazza della stazione
l’hotel Excelsior e il negozio
dell’elettricista Moirano, l’hotel
Bristol con dietro l’agenzia-banca Galleani, poi il British Store di
Spagnolo, la gelateria Giacomel
(che aveva anche il carrettino
all’angolo dei giardini), poi la parrucchiera Fanny e il tabaccaio
Ferrara. Più in là (anni prima) ricordo la “Venchi Unica” dei vecchi Sandon; infine la birreria
Dreher di Bottiroli. Torno a casa
attraversando i giardini del municipio, ove rivedo i vigili urbani temutissimi da noi ragazzi: “Pimpirinella, Paccini, Russitto e u
Capu guordia. Nessuno osava
giocare al pallone per strada o andare in bicicletta contro mano e
nel carruggio : ora non è più così
e non incutono più timore i vigili!!!
Arrivo a casa in via Cavour e nel
prossimo numero narrerò il secondo giro.
Silvio Viglietti
PARLANDO DI ALBERI
L’albero del Paradiso
(ailathus altissima)
(Fonte.www.gonhs.org/Vear of Tree.htm)
Si trova ad Alassio ed in molte
altre parti della Liguria (chi ha un
orto o un giardino saprà quanto è
pestifero!) L’Albero del Paradiso,
un albero deciduo, nativo di alcune zone della Cina e di Taiwan, è
coltivato in molti luoghi con climi
diversi. E un bell’albero di corteccia liscia, grigia e di larghe foglie composte (maleodoranti) e
fiori gialli-rossicci seguiti da grandi semi alari che vengono dispersi dal vento. Nonostante gli alberi singoli siano di aspetto gradevole, sono molto proliferi, si riproducono vigorosamente sia
dai semi sia dai polloni delle radici e anche quando tagliati ricrescono in fretta. Non soltanto formano subito un boschetto che
esclude altre piante, ma producono sostanze chimiche velenose che fermano la crescita di altre
specie. A Gibilterra l’Ailathus
Altissima stava colonizzando ve-
locemente delle zone dei Giardini
di Alameda dove non era controllato. Sta creando problemi sul
Monte e sulle dune recentemente
ricuperate dove crescono. Le foglie, le radici e la corteccia sono
stati usati, e tuttora è così, nella
tradizionale medicina cinese come astringente. L’esemplare più
bello di quest’albero a Gibilterra
è probabilmente quello nel
Cimitero di Trafalgar dove comunque si controlla la propagazione.
Leggendo, si capisce che nonostante i controlli, quest’albero dà
ancora dei problemi a Gibilterra e
siccome la medicina tradizionale
cinese da noi non è molto praticata forse è il caso che ci impegniamo nell’eliminare questa
pianta che minaccia la sopravvivenza di tante piante della macchia mediterranea?
Y. Onions
Giovedì 17 Dicembre 2009
Alassio Cinema TV piume
e Budello
È ufficialmente confermato
che del Cinema gli Alassini non
si interessano; almeno, secondo
le dichiarazioni degli Addetti comunali, preposti allo Sport e alla
Cultura! Sarà pur vero. Comunque è dato pensare che gli stessi
Assessori poco si interessino
anche della TV. Infatti:… Domenica 29 novembre è passato sulle reti di MediaSet un documentario che illustrava in maniera
veramente encomiabile le varie
località della Riviera di Ponente
partendo dalla Mortola per
giungere sino alla Gallinara.
Belle immagini, commento interessante.
Appare la nostra Città, ed ecco che il commento nomina il
“budello” recidiva sconcia denominazione dell’antica strada
del paese! più e più volte deprecata dalla popolazione alassina!
Si dice poi del Muretto, delle
Miss, di Hemingway e dei numerosi firmatari di Piastrelle. Tutto
bene e ancora grazie al nostro
grande Mario Berrino.
Poi gli Autori del filmato non
avendo altro di cui essere informati dai nostri Addetti Culturali,
che fanno? Citano ancora il pappagallo di Hemingway!
Starebbe bene, se non ci fossero cose meno frivole da segnalare. Gli Assessori alla
Cultura possibile non segnalino
ai Documentaristi la proda di
santa Croce e l’antica consolare
5
«L'ALASSINO»
Aurelia? La Solva? Il Castello
Celesia? La storica torre di
“Adelasia”, gli imponenti Bàusci, il Porto, la Cappelletta? La
bellissima panoramica Serre
–san Bernardo? Per non dire della Villa Hanbury, del Tennis. per
non tacere ancora dell’importante Galleria Richard West e
quella altrettanto o forse più importante di Carlo Levi?
Assieme alle penne del pappagallo di Hemingway i nostri
Addetti avrebbero dovuto segnalare almeno il film di De Sica
“I bambini ci guardano” girato
sulla riva di ponente nel 1942.
D’accordo, gli Assessori non
erano ancora nati e il Cinema e la
TV a Loro poco interessano. Ciò
non toglie che anche questa è
cosa che dovrebbero sapere,
come non dovrebbero ignorare
che nell’ex English Tea Room
operò negli anni 1946-48 una piccola Società cinematografica
che produsse i primi due cartoni
animati pubblicitari del dopoguerra e il primo mediometraggio disegnato neorealista che appartiene alla Storia del Cinema
Italiano, e non solo. Ma gli
Assessori continuano a non sapere e, in mancanza di notizie
più interessanti, preferiscono i
riferimenti alle variopinte ali del
cocorito del ben più famoso
Scrittore, non alassino!
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Anonimo, ma non troppo
Collegio Salesiano “LA CAGLIERO” anno 1935/36
Festa del Volontariato
Quando alla fine della cerimonia mons. Angelo De Canis,
coadiuvato dall’assessore al
Volontariato, dott.ssa Loretta
Zavaroni, ha consegnato gli attestati di presenza, ci siamo resi conto che le Associazioni che
operano di spontanea iniziativa
a favore della collettività sono
più di trenta, un numero elevato in rapporto alla popolazione
complessiva. Tutti i settori delle attività umane, dalla sicurezza alla salute, dalla musica alle
necessità umanitarie, trovano
un corrispondente ed attivo
gruppo di persone pronte ad offrire il loro contributo di esperienza, di abilità e di impegno.
La festa ha avuto inizio alle
ore 11,00 dell’8 novembre con
una entrata solenne e proces-
sionale nella chiesa di S. Ambrogio. I labari facevano bella
mostra di sé e recavano il nome
dell’Associazione. La Cappella
Musicale intonava il canto di
inizio con solennità e devozione. Prima della conclusione
dell’ufficio divino, veniva letta
la Preghiera del Volontario,
mentre il trombettiere della
banda cittadina, sig. G. Forno,
eseguiva il “Silenzio”. E un silenzio sacro regnava nella chiesa, quel silenzio che indica la
profonda
partecipazione
all’evento.
Terminata la funzione religiosa non vi è stato l’abituale rinfresco. Il denaro impegnato di
solito per questa conclusione
della festa è stato devoluto in
beneficenza.
Chiesa di S. Ambrogio, 8/11/2009 - La Messa speciale del Volontariato
Alassino.
(FOTO SILVIO FASANO)
“Cambio della guardia” al Bar
Ristorante del Circolo Nautico
Dopo alcuni anni di intenso lavoro e grandi soddisfazioni professionali, i coniugi Spitale,
l’amico Emilio e la squisita
Signora Paola hanno lasciato la
conduzione del Bar Ristorante
del Circolo Nautico “Al Mare” di
Alassio.
Sono stati anni importanti sia
per la famiglia Spitale che per i
Soci del Cnam e per i numerosissimi ospiti, che hanno apprezzato le prelibatezze della cucina ligure, sapientemente preparate
dalla bravissima Signora Paola.
A questi amici va il ringraziamento del Consiglio Direttivo e
miei personali per aver saputo
gestire con simpatia e con “gu-
sto” il nostro servizio ristoro sul
porticciolo.
Diamo il “Benvenuto” al nuovo conduttore il Sig. Giorgio
Mazzero e al suo Team, che già
si sono fatti apprezzare in questa prima stagione estiva, per le
loro capacità e cortesia predisponendo anche il servizio serale di ristorazione.
Il Presidente CNAM Alassio
Rinaldo Agostini
Rinaldo Agostini Amministratore Unico Sole Srl
Via Boselli, 33 - 17021 Alassio SV
Tel +39 0182 648714 - Fax +39
0182 649175
SEMINI Filippo – PELLE Lino – MOLINARI Stelvio – BOTTELLI Lino – AONZO Cesare – ALAMI Carlo – SACCHI Attilio - SCHIVO Tommaso
– PICCIOLINI Libero – B. Alessandro.
ITALIA NOSTRA GLI INCONTRI SALUTARI… IL CUORE
Assemblea dei Soci
Un’assemblea “allargata” è stata promossa dalla sezione di
Alassio dell’Associazione “Italia
Nostra” presso la sede della
“Vecchia Alassio” (g.c.) il 17 novembre scorso.
La Presidente professoressa
Giovanna Fazio ha iniziato ringraziando gli intervenuti per la numerosa partecipazione. Quindi
ha elencato alcune iniziative della Sezione: 1) promuovere eventi
con lo scopo di coinvolgere i giovani, recarsi nelle scuole, per
questo ci sono già iniziative avviate; 2) allestire una mostra fotografica; 3) organizzare gite in carattere con gli scopi dell’Associazione. Poi annuncia la visita del
Presidente regionale dott. Roberto Cuneo.
La parola passa agli intervenuti. La professoressa Romana
Rutelli ripropone la mancanza di
cinema ad Alassio. La signora
Chicca Ienca annuncia un ciclo di
proiezioni presso l’Auditorium
dei Salesiani organizzato dal
Cineforum. Il Consigliere comunale di minoranza Leonardo
Nappi parla delle palme: venti sono attaccate dal “punteruolo rosso”, la disinfestazione pone dei
problemi, si stanno studiando soluzioni; l’argomento provoca
un’articolata discussione, si pensa di organizzare un convegno
sull’insetto nefasto; a questo proposito il Presidente dell’AVA
Carlo Cavedini ricorda l’esemplare di punteruolo rosso “atterrato” nel cortile della sede della
Vecchia Alassio. Si parla anche di
Piazza Partigiani e delle indicazioni della Soprintendenza. La signora Aureliana Leppori propone
di formare un gruppo di cittadini
per coadiuvare i giardinieri comunali (scarsi di numero), nella
cura dei giardini pubblici: vengono discusse le iniziative da prendere, anche per le autorizzazioni
da chiedere al Comune, la proposta trova largo seguito. La signora Lina Nattero propone la piantumazione di piante grasse nelle
aiuole lungo le strade di accesso
alla città. Infine la Presidente
Fazio conclude dicendo che occorre andare avanti e cercare di
attuare queste proposte. Si decide di invitare il Vice Sindaco a una
riunione per discuterne e proporne la realizzazione.
C. B.
Circa 50 persone, nel Bar Giacomel, hanno seguito con attenzione
i consigli del Cardiologo Paolo
Bellotti in occasione del 2° incontro della rassegna ideata e voluta
dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Alassio dott.
Zavaroni, ed organizzata dalla GESCO SPA. Il dott. Bellotti ha illustrato i benefici della dieta e del
movimento per il benessere del
cuore e con molta disponibilità si
è sottoposto ad un fuoco di do-
mande riscuotendo da parte dei
presenti un successo al di là di
ogni previsione.
Gli incontri sono rivolti alla terza età e affrontano le problematiche legate alla salute e a tutti quegli aspetti che possono essere utili a prevenire e migliorare le condizioni di vita degli anziani.
A seguire, si prevede l’incontro
con il Dott. Giancarlo Abregal responsabile del Pronto Soccorso di
Albenga che illustrerà l’importan-
za di questo servizio e quando diventa necessario.
L’appuntamento è per mercoledì 9 dicembre alle ore 16.30 al
Bar Barusso dove al termine
dell’incontro, come consuetudine, i partecipanti potranno chiedere ulteriori informazioni al medico in un contesto che favorisce
le relazioni e un contatto più amichevole.
G. D.
NATALE… IN PISCINA E CON LA TERZA ETÀ
Come i bambini aspettano il mese
di dicembre per fare festa anche la
GESCO SPA, che si occupa della gestione della piscina, del Centro
Ricreativo “Argento Vivo”, delle attività per la terza età, è pronta con il
calendario per festeggiare insieme
ai bambini e agli anziani l’evento natalizio.
Per la terza età le date da ricordare vanno dalla gita fuori porta, per
visitare i mercatini di Natale di
Nizza il 10 dicembre, alla gara culinaria del 16 dicembre presso il
Centro Ricreativo; dalla super tombolata con panettone ed auguri
presso il centro il 23 dicembre alla
visita a Savona per gustare la farina-
ta alla fine di dicembre.
In piscina, l’appuntamento clou è
per mercoledì 23 dicembre alle ore
16.15 con la festa della scuola nuoto.
I giochi ideati dallo staff tecnico della piscina prevedono anche la partecipazione dei genitori in acqua affinché possano trascorrere una festa
speciale e tornare anche loro un po’
bambini. Le attività in palestra e in
piscina termineranno mercoledì 23
dicembre e si riapriranno giovedì 7
gennaio 2010 con gli orari consueti.
Ai bambini della scuola nuoto e
loro genitori, agli iscritti dei corsi
baby, adulti, acquagym, gestanti e
terza età in piscina e in palestra, agli
utenti del nuoto libero, agli alunni,
Pubblichiamo alcuni versi giovanili
di Antonio Boscione
IMPROVVISO
Ecco, è d’inverno; c’è un silenzio greve
che scivola nell’ombra della via
quasi presagio di inattesa neve;
c’è un senso vago, di non so che sia,
che dal grigiore muto delle cose
mi stringe il cuore di malinconia;
per le deserte strade silenziose
pare ogni tanto sorgere dal niente
un agitarsi d’ombre frettolose;
dentro al giardino muto, consenziente
vedo piegarsi il cespo delle rose...
Strepita un merlo, là, stizzosamente...
Antonio Boscione
studenti, insegnanti, docenti e
Dirigente Scolastico della Scuola
Elementare e Media della città e a
tutti coloro che seguono le attività
della GESCO SPA, la direzione
dell’azienda augura un sereno
Natale e un anno nuovo ricco di
soddisfazioni e di felicità. Alla redazione del giornale che è sempre vicina al cittadino e segue con attenzione tutte le notizie della città, la
GESCO SPA rinnova gli auguri ringraziando di cuore per la preziosa e
proficua collaborazione.
Graziella Danio
Alassio, 30 novembre 2009
6
«L'ALASSINO»
GLI INGLESI, VISTI DAGLI ALTRI E DA NOI
(A cura di Tommaso Schivo)
Cap. 5° In uno stupendo volume recente di Corrado Augias («l segreti di Londra», Oscar Mondadori, 2003), l’autore conclude
il suo lungo e dotto lavoro, fermandosi sul rapporto contrastato fra Inglesi e Italiani, affermando che sempre ci furono
«stima e diffidenza, ammirazione e reciproco fastidio, simpatia
e vaga commiserazione, un fondo di sostanziale estraneità»
(pag. 433). Noi Italiani non abbiamo mai lesinato critiche severe agli Inglesi,
anche senza andare a Vincenzo
Monti, poeta filonapoleonico del
primo Ottocento, quindi poeta
di parte. A noi
che
stavamo
concludendo gli
studi liceali nel
1940 fecero studiare e a memoria il famoso sonetto dedicato
all’Inghilterra
«Albione ignuda», a cui il poeta
ravennate
di
Alfonsine augurava a piena voce… «Luce ti nieghi il sol, erba la
terra!»
Tuttavia anche gli Inglesi ebbero sempre
scarsa considerazione degli Italiani e dell’Italia.
Ne ammirarono
le bellezze naturali, il clima, il mare, il sole, le
colline e le montagne e persino,
spesso, le giovani donne del popolo (specie in Liguria e in modo particolare di Alassio), ma
definirono spregiudicatamente
noi (specie i Napoletani) come
persone vanagloriose, mangiatrici di spaghetti e senza speranza» e nei tempi moderni, a
proposito della guerra lampo
fra Inglesi e Argentini per gli scogli atlantici delle Falkldand, lo
stesso comandante britannico,
interpellato su un pronostico a
proposito di quel conflitto, rispose testualmente (le parole
sono riportate nel libro di
Augias, già citato, a pag. 9): «Se
gli Argentini sono di origine spagnola, resisteranno; se di origine italiana, fuggiranno. E non è
Giovedì 17 Dicembre 2009
NOZZE D’ORO
Gli Inglesi e le loro conquiste
stato simpatico. In genere, tuttavia, essi, spesso superbi e
presuntuosi, non furono mai
molto generosi neppure col resto d’Europa, come se appartenessero ad una razza superiore!
Anzi, spesso snobbarono alquanto l’Europa, proprio perché per secoli la loro meta fu
piuttosto la conquista di tutti i
mari del mondo, tanto che dalla
guerra dei cento anni sino alla
maledizione di Hitler e del terzo
Reich considerarono sempre il
che l’ultimo conflitto, pur con la
potentissima flotta aerea dei
Tedeschi e i terribili bombardamenti su Londra, lo dimostrò
ampiamente. Un’ulteriore prova convincente sta nel fatto che
la Gran Bretagna non si è mai
preoccupata più di tanto di
creare un forte contingente di
truppe e di eserciti. Giustamente Antonio Caprarica cita
un convincimento storico di
Churchill che affermò che la sua
gente «è sgravata dal fardello di
Da Gibilterra irradiò la sua potenza nel Mediterraneo.
(ILLUSTRAZIONE DI GIBBA)
nostro continente una sorgente
continua di guai e di problemi e
non amarono mai buttarsi a capofitto a premiare o a realizzare
particolari rapporti politici col
resto d’Europa. In verità il mare
(l’Atlantico o il Mare del Nord o
lo stesso Canale della Manica) è
stato considerato sempre dagli
Inglesi come una muraglia invalicabile e vivere in un’isola significò per loro costantemente
non avere semplici e difficili
frontiere da difendere, rese fragili da trattati e da convenzioni
internazionali, ma col mare e le
coste veri confini invalicabili e
immodificabili e, del resto, an-
mantenere un esercito e può
concentrare esclusivamente i
suoi sforzi sulle flotte».
Se ripercorriamo, sia pure a
volo d’uccello, la storia dei secoli passati, ci accorgiamo che
gli Inglesi non cercarono mai,
come Alessandro Magno e
Gengiskan, come Cesare e
Carlo Magno, come Napoleone
e gli stessi Hitler e Mussolini, di
conquistare terre sterminate e
difficili da mantenere e che furono, presto o tardi, regolarmente perdute, ma, per così dire, gli Inglesi si accontentarono
sempre di briciole, di piccole
isole apparentemente insignifi-
canti, ma nei punti più strategici del pianeta terra Infatti la colonizzazione inglese non ha
esempi nella storia dei popoli.
In Europa l’impero inglese possedette per lungo tempo le
chiavi del Mediterraneo, comandando all’imboccatura di
Gibilterra e del Mar Nero, come
a quella del Baltico e le sue flotte furono arbitre dovunque.
Nell’America limitò la Russia a
Nord nelle zone polari e gli
stessi Stati Uniti nelle zone temperate del centro America e
con un pugno di
isole tenne a bada anche le terre del Sud. Nelle
zone torride dominò le acque e
le terre delle Antille, dettò a lungo legge nelle
terre del Messico e nel Pacifico.
Persino la «petite
isle
di
Sant’Elena» le
servì come anello di comunicazione non indifferente fra l’Europa e l’Asia e
dallo scoglio di
Malta seppe incutere rispetto
in tutto il Mediterraneo centro orientale, là
dove prima avevano dominato
Fenici, Greci, Romani, Egiziani,
Arabi e persino
Genovesi e Veneziani! Da
Gibilterra irradiò la sua potenza e il rispetto all’Europa e
all’Africa e in Atlantico, con i
forti della Costa d’oro e della
Sierra Leone e con poche isole
a sud del Capo di Buona
Speranza tenne in mano anche
quel punto strategico per gli
scambi sempre più numerosi e
proficui fra l’Europa e l’Oriente
e nei luoghi stessi ove la
Spagna e il Portogallo faticavano a mantenere terre e colonie
e ove l’Olanda curava solo delle piantagioni, l’Inghilterra
fondò una stabile colonia e
formò un nuovo popolo britannico.
E di lì partì per nuove conquiste commerciali e politiche, come vedremo.
Il 5 ottobre u.sc. hanno festosamente celebrato le nozze d’oro, in Alassio PRIMO MARENGO e ANITA DELFORNO con i figli Mara ed Ettore e nipotini.
Non sono mancati numerosi parenti e amici a rallegrare la giornata che si è
svolta all’Hotel dei Fiori.
Anche l’Associazione Vecchia Alassio con i numerosi conoscenti e amici si uniscono alle felicitazioni meritatissime.
FRANCESCO e LUIGINA RUBAUDO hanno felicemente tagliato il traguardo delle nozze d’oro il 24 ottobre u.sc.
Hanno allietato la giornata i figli Laura e Mauro con i nipoti e le famiglie. E
perché non augurare agli “Sposi” ancora molti anni di salute, di serenità e di
felicità?
Giovedì 17 Dicembre 2009
MOSTRE D’ARTE
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
a cura di Carlo Bertolino
Loredana Boccardo
Un gradito ritorno quello di
Loredana Boccardo che ha
esposto l’ultima settimana di
novembre 2009. “Vestire la tela,
rendendola umana, come una
rappresentazione teatrale”: con
trine antiche, gioielli, strass, co-
7
«L'ALASSINO»
descritto gli anni scorsi. Fra le
novità un “clown” con abito ricchissimo, le “Tre Grazie”, coperte di veli trasparenti che le
rendono ancor più conturbanti
che se fossero nude, un “Angelo
Cherubino”, una bambola dipin-
SOCIETÀ OPERAIA MUTUO SOCCORSO
DI ALASSIO
NOZZE D’ORO
Il ricordo della Madonna
del Soccorso collocata
nell’ingresso della sede
Ottavia Mercuri e Rocco Chirivì con i figli.
Ai nonni Rocco e Ottavia - 50 anni di matrimonio... Non tutti hanno
l’occasione di arrivare a questo traguardo, traguardo che avete tagliato insieme mano nella mano dopo una vita di sacrifici e amore.
Cogliamo l’occasione, noi tutti, per ringraziarVi, di tutto quello che
avete fatto per noi, consigli e insegnamenti, prima da genitori e poi
da nonni.
Grazie, infinitamente Grazie
Pino, Antonello, Mariella, Martina e Paolo
Addio Merceria “Esterina”
Opera dell’artista.
ralli, conchiglie; dipingere i volti a olio o applicando maschere,
poi contornate dall’addobbo e
inserirle in cornici antiche; ornare cuscini, ombrellini stile ottocento, con fiori e coccarde di
stoffa. Questa l’opera artistica
della Boccardo che abbiamo già
ta e adornata con un mini ombrellino vero, capolavoro di miniatura. Ci sarebbe da continuare, ma lasciamo la soddisfazione ai visitatori che invitiamo
numerosi alla riproposizione
della mostra dal 1° al 15 gennaio 2010.
Il 3 dicembre u.s. nella Sede
sociale di Via XX Settembre, il
Presidente Claudio Gavaldo in
occasione della benedizione
della Madonna del Soccorso ha
salutato i Soci e gli amici presenti dando loro il benvenuto
anche a nome di tutto il Consiglio di Presidenza.Come è noto nella nicchia predisposta per la collocazione di
un’immagine sacra che era rimasta vuota per molti anni, il
Presidente pro tempore Enzo
Barbera congiuntamente allora
tesoriere Claudio Gavaldo, decisero di colmare il vuoto stesso
sistemandovi una appropriata
immagine di una Santa protettrice dando incarico agli artigiani Alassini, i signori Giuseppe
Mastroianni e Giorgio Gavaldo.I quali, a titolo personale gratuito, hanno prodotto una figura
artistica della Madonna finemente decorata che è stata opportunamente collocata all’ingresso della Sede sociale.Monsignor Angelo De Canis è
intervenuto per la benedizione
e per l’occasione ha formulato
gli auguri per la benemerita
Società Operaia di Mutuo Soccorso che ha promosso l’iniziativa.-
Il Presidente Claudio Gavaldo
ha ringraziato le Autorità ed i
Soci e gli amici dicendosi certo
che con la protezione della
Vergine la Società Operaia an-
E così, dopo 57 anni di onorato servizio (correva l’anno
1952), anche la mitica merceria
“Esterina” di Via Leonardo da
Vinci, chiude i battenti.
Luisa, figlia della titolare e
ideatrice Estherina (con la h
come lei amabilmente teneva a
precisare), rimasta sola dopo
la prematura e dolorosa scomparsa della sorella Lella, avvenuta nel febbraio scorso, non
lascia per stanchezza o per
esaurita voglia di lavorare, peraltro legittima considerati gli
anni passati dietro al bancone,
ma dovendo soggiacere alle
aridi ed ineludibili leggi di mercato!
La merceria è uno dei pochi
“negozi storici” rimasti ad
Nella merceria “Esterina”, nel
corso degli anni, sono passate
migliaia di donne, nostre nonne
e mamme, a farsi rammendare
le calze, quando ancora si rammendavano, a comprare bottoni, cerniere e nastri, mutande e
canottiere, ma anche e soprattutto a fare due chiacchiere, magari in alassino, trovando in
questi incontri un senso di identità e appartenenza!
Per noi del quartiere sarà un
piccolo lutto, difficile da elaborare, vedere le serrande chiuse
dal 31.12.2009 e sapere che
non riapriranno, se non per dare spazio ad un commercio che
non sarà più quello di prima.
Luisa chiude, ma porterà con
sé la dote di questa lunga espe-
cora a lungo nella sua opera meritoria di volontariato e beneficenza.Nomina, infine, i due artigiani
Soci Onorari della S.O.M.S.
M.N.
“Luisa” al lavoro.
A scuola non solo in classe
Dipinto “Immacolata concezione e santi”
della Chiesa dei padri Cappuccini
in mostra al Museo Diocesano di Albenga.
(ARTICOLO A PAG. 8)
Lunedì 19 ottobre siamo andati alla Sala Carletti, presso
la sede dell’A.V.A. (Associazione Vecchia Alassio) a visitare una mostra interessante.
In dialetto alassino si intitola
“E demurette de na’ vota” che
significa “Giochi e giocattoli
di una volta”.
È stata realizzata con pazienza e abilità da un anziano e simpatico signore: Franco Iebole.
Lo abbiamo ascoltato spiegare tutti i “quadretti”, che lui
stesso ha costruito. Ciascuno
rappresentava un gioco che il
signor Franco faceva quando
era bambino.
Allora si giocava molto liberamente, all’aria aperta, per
strada, dove non c’erano tutti i
pericoli di oggi, sulla spiaggia e
in compagnia di altri bambini,
che erano più numerosi di adesso nel paese.
Si organizzavano “battaglie”
e gare di tutti i tipi, tra gruppi di
diversi rioni. A volte qualcuno
tornava “ferito” a casa, ma non
si lamentava con i genitori, perché si era molto divertito.
A quel tempo ci si costruiva
da soli gli “strumenti” per giocare, che erano molto semplici,
perché non era possibile comprare giocattoli per la maggior
parte delle famiglie. Si usava
però molto la FANTASIA, per inventare nuovi giochi e il momento della preparazione o della costruzione del gioco era già
un divertimento.
Il signor Franco ci ha mostrato anche vecchi utensili e macchinari usati un tempo dagli artigiani nelle loro botteghe e tante gabbiette per gli uccellini di
cui lui è un appassionato osservatore.
Noi lo ringraziamo tanto per
la sua disponibilità e per la gentile accoglienza (ci ha offerto
pure la merenda!) e speriamo di
incontrarlo di nuovo presto.
Gli alunni della III B
della Scuola Primaria
di Alassio
Alassio, sostituiti man mano da
sempre più raffinate e scintillanti, quanto anonime ed impersonali boutiques!
La merceria “Esterina” segue
il destino inevitabile (?) di botteghe che hanno fatto la storia
di Alassio e che chi ha una certa età ricorda con rimpianto: la
Torrefazione Bergui, la Olga
Tambuscio, regina dei detersivi, i due negozi di stoffe rivali
Geddo e Porto di Mare, la salumeria Fanali, le Tote di Viale
Hanbury ecc.
rienza, ereditata come testimone dalla madre e siamo certi
che le migliaia di volti delle
persone che sono passate nel
suo negozio, continueranno a
farle compagnia.
Intanto noi, con l’affetto di
sempre, le auguriamo una serena pensione al fianco del marito
Franco, dei figli,delle nuore e
della nipotina Giorgia che, almeno lei, potrà avvantaggiarsi del
forzato pensionamento della
nonna!
Teresa Villani
8
«L'ALASSINO»
Incontri Culturali 2009 “Parliamo di…”
Una proposta culturale per la scuola, per l’aggiornamento, per il dibattito critico
Organizzato da: Comune di Alassio, Assessorato Turismo e Cultura, Biblioteca
Civica - Liceo Don Bosco – Provincia di Savona – Regione Liguria
Incontro con Giovanni Allevi
Alassio, ex Chiesa Anglicana 27.11.09 - Il pianista Giovanni Allevi durante
l’intervista col prof. Franco Gallea, davanti ad una sala gremita soprattutto
da giovani.
(FOTO SILVIO FASANO)
È stato un inizio “col botto”,
come suol dirsi, quello di quest’anno del ciclo di incontri
“parliamo di...”, il 27 novembre
scorso all’ex Chiesa anglicana
gremita di pubblico. Ne è stato
ospite Giovanni Allevi, pianista e compositore, conosciuto
a livello mondiale, specialmente da parte dei giovani.
Il Sindaco di Alassio arch.
Marco Melgrati inizia la serata: «È un piacere e un onore
ospitare Giovanni Allevi, suono e voce» e lo invita a firmare
la piastrella per il Muretto,
che Mario Berrino gli porge.
Ma, impaziente, Allevi interrompe le presentazioni ed esegue il brano “Lascia che le cose accadano”, per poi dichiarare «ora sono più tranquillo».
Prende così la parola l’Assessore al Turismo e Cultura dott.
Monica Zioni: «Inauguriamo
questi incontri, rivolti principalmente agli allievi delle
scuole; ringrazio il Maestro e
Silvia e Antonio Ricci per la
collaborazione». La parola
passa al Direttore dell’Istituto
Salesiani prof. Don Giorgio
Colaiacomo: «A 150 anni dalla
presenza dei Salesiani ad Alassio e ai 140 dell’Istituto, do il
benvenuto a un insegnante».
A questo punto il prof. Francesco Gallea, in veste di moderatore, presenta l’ospite e
procede con l’intervista: «È diplomato al Conservatorio di
Perugia e laureato, come concilia la musica con la filosofia?»
Alessi (che poi prosegue
con le risposte ai quesiti di
Gallea): «È lo spirito del tempo, è tutto ciò che accade, che
si evolve: l’uomo si trova sempre con le stesse problematiche, l’arte fa parte di questo,
tutto si ripete, avremo sempre
un rinnovamento della musica
classica. Si dice che tutto è già
stato scritto, ma non è così,
c’è spazio per rinnovarsi; bisogna essere un po’ matti. La
musicoterapia è la possibilità
che la musica entri in contatto
con la nostra personalità più
profonda. Grazie alla partecipazione dell’ascoltatore la
mia musica vive. A militare ho
fatto parte della Banda dell’E-
sercito, ma come pianista, è
stata forse la prima volta di
questo inserimento. Ho scritto le musiche di scena per “Le
Troiane” di Euripide, è stata
un’esperienza bellissima. Il
governatore mi ha chiesto di
comporre l’Inno delle Marche,
forse il primo per una regione.
La registrazione della musica
dal vivo (non nello studio) è
molto stressante, ma più immediata, naturale. Ho pubblicato un libro che ha avuto
grande successo, si tratta del
mio diario». Esegue “Monolocale sette e trenta”, esperienza di vita vissuta a Milano, e
prosegue (sempre incalzato
da Gallea): «Ho eseguito un
concerto al Senato, è stata una
gioia particolare. Mi accusano
di alterare la musica classica,
di lesa maestà: la sinfonia è come una scatola vuota, ogni
compositore la riempie con le
sue sensazioni del momento.
Si dice che i musicisti italiani
abbiano successo all’estero e
non in Patria, io ho successo
anche qui. Ho pubblicato gli
spartiti delle mie composizioni, vengono studiati nei Conservatori da parte di insegnanti “ribelli”». Esegue un brano
dedicato all’amore, poi vengono proposte domande al pubblico; ecco alcune risposte significative: «Vivo il presente,
compongo ed eseguo la musica, non penso all’immortalità.
Spero in una maggiore responsabilità delle autorità scolastiche. Ogni esecuzione è diversa
dall’altra, risente delle emozioni del momento. Il FUCS
(Fondo per lo spettacolo, musica compresa, che si vorrebbe
abolire. N.d.r.) è sacrosanto
per la promozione della musica, ma io non chiedo un euro allo Stato».
Giovedì 17 Dicembre 2009
ASSEGNATO IL “PREMIO PANNUNZIO”
AL PROFESSOR STEFANO ZECCHI
LA MOTIVAZIONE
Stefano Zecchi, veneziano di
nascita e milanese d’adozione, è
Ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano ed ha insegnato in molte Università italiane e straniere. È autore di numerosi saggi filosofici – tra i quali ricordiamo “Fenomenologia dell’esperienza” (1972), “La fondazione
utopica dell’arte” (1984), “La bellezza” (1990), “Storia dell’estetica” (1995), “L’uomo è ciò che
guarda. Televisione e popolo”
(2005), “In cammino con l’arte”
(2008) – e di romanzi di successo
che hanno vinto premi letterari
prestigiosi.
Il Premio “Pannunzio per la
Cultura” 2009 vuole premiare nel
prof. Zecchi l’opera dello studioso che si interroga sui problemi filosofici della conoscenza, della
verità e soprattutto dell’arte. Ma
intende anche tributare un riconoscimento per la sua capacità
non comune di rendere accessibile ai più la materia filosofica con i
suoi commenti a fenomeni culturali e sociali attraverso gli scritti e
con la sua partecipazione a dibattiti pubblici, nei quali offre sempre spunti di riflessione originali,
proposte interessanti e, a volte,
provocazioni salutari.
Nel 1980 il Premio “Pannunzio”
venne assegnato a Nicola Abbagnano, filosofo e grande divulgatore. In Stefano Zecchi viene premiato quest’anno uno studioso
che, altrettanto bene, sa trasmet-
tere al grande pubblico concetti
profondi con serietà e semplicità,
senza mai scadere nella banalità.
Queste motivazioni stanno a dimostrare che non sempre è vera
l’affermazione di Ennio Flaiano:
“Troviamo un vincitore e poi facciamogli un premio”. Il giudizio
caustico di Flaiano non si applica
ovviamente a tutti i premi e non si
applica, in particolare, a Stefano
Zecchi che arricchisce, con il suo
valore di studioso, la nostra galleria di insigniti del Premio “Pannunzio”.
L’Associazione Vecchia Alassio
porge all’illustre studioso e scrittore le sue più vive felicitazioni.
Pioggia di una notte invernale
Pioggia, cali
lentamente sui tetti
addormentati.
Le tue dolci note
mi fanno compagnia
in questa notte invernale.
Quanta strada hai fatto
prima di venirmi a trovare!
La tua musica soave mi accompagna
mentre il sonno, piano piano,
mi vince nel buio della
giovane notte.
Oh pioggerellina! Cessi di cantare,
come un soffio scompari lontana,
dove altre persone hanno bisogno
di sognare in una magica notte
invernale.
Agostina Albino Pizzo
NEMO PROFETA IN PATRIA
Carlo Bertolino
IMPORTANTE MOSTRA AL MUSEO DIOCESANO DI ALBENGA
“L’ANGELO CUSTODE DI TOVO FARALDI
E ALTRI TESORI D’ARTE RECUPERATI
NELLA DIOCESI DI ALBENGA-IMPERIA”
(19 dicembre 2009 – 23 gennaio 2010)
La mostra si colloca nel contesto delle festività natalizie e
nell’ambito di molteplici e pluriennali iniziative volte alla valorizzazione e alla fruizione del
patrimonio artistico della nostra Diocesi.
L’esposizione presenterà al
pubblico un ristretto ma significativo corpus di opere di rilevante valore artistico, provenienti in maggioranza da piccoli e poco conosciuti centri
del nostro entroterra e oggetto di importanti interventi di
restauro. Tra essi spicca una
pregevole scultura lignea raffigurante l’Angelo Custode appartenente alla Parrocchiale
del piccolo borgo di Tovo
Faraldi; la scultura, ascrivibile
alla bottega del celeberrimo
Anton Maria Maragliano, è stata sottoposta a un lungo e
complesso intervento di ripristino presso l’Opificio delle
Pietre dure di Firenze (nato come tale nel ‘600, in seguito divenuto un Istituto di restauro
di opere d’arte in genere fra i
più prestigiosi al mondo) e
giungerà ad Albenga proprio
in occasione del presente
evento, per poi ritornare alla
chiesa di origine.
La rassegna offrirà così una
prestigiosa documentazione
dell’importante impegno di riscoperta, conservazione e tutela del nostro patrimonio artistico, svolto in questi anni
dall’Ufficio Diocesano per i
Beni Culturali Ecclesiastici delle varie parrocchie, con la fattiva collaborazione della Soprintendenza per il patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico della Liguria.
All’interno della rassegna
verrà esposta un’importante
opera alassina: la Pala raffigurante l’Immacolata Concezione e Santi, opera del pittore
Giovanni Battista Casoni (Lerici 1610 – Genova 1686) cognato ed allievo del celebre artista Domenico Fiasella. L’opera, attualmente custodita presso la chiesa dell’Immacolata
Concezione dei Padri Cappuccini era anticamente la Pala
dell’Altar maggiore della chiesa dell’antico monastero di
Sant’Andrea delle monache
Clarisse, dove attualmente è
ubicato il Palazzo comunale di
Alassio.
Antonio Rolandi Ricci
e Carlo Bertolino
Inaugurazione sabato 19 dicembre alle ore 16.00 presso la
Sala conferenze della Curia vescovile, via Episcopio 5, Albenga. Seguirà la conferenza “L’Angelo Custode di Tovo Faraldi: il
pregio dell’opera, la complessità
del restauro”, interverranno la
professoressa Franca Franchini
Guelfi dell’Università degli Studi
di Genova e le dottoresse Maria
Donata Mazzoni e Laura Speranza dell’Opificio delle Pietre
dure di Firenze. Sabato 16 gennaio 2010 alle ore 16 presso la
stessa sede: “Il restauro dell’“Ecce Homo” di Vessalico: cronaca
e immagini di un capolavoro salvato”, interverrà la restauratrice
dell’opera signora Anna Rosa
Nicola.
Orario della mostra: dal
martedì al giovedì 10.00 –
12.00 / 15.00 -17.00; venerdì e
sabato 10 – 12.30 / 14.30 –
17.00. Nel periodo della mostra
il Museo rimarrà aperto anche
la domenica pomeriggio dalle
15.00 alle 18.00. Per informazioni e prenotazioni: telefono
0182-50288 int. 8; cellulare
3478085811.
È proprio il caso di dire “Nemo
profeta…”. Il nostro Beppe Rizzo è stato ospite in quel di Merano presso il Centro della Cultura, g.c. dall’Amministrazione
Comunale, dove gli è stata organizzata una serata dedicata alle
sue opere. Folto pubblico, interesse per i lavori presentati,
coinvolgimento dei presenti nel
dibattito che è seguito (con l’intervento di una validissima traduttrice per il pubblico di lingua
tedesca), miriade di domande
all’Autore.
La città tappezzata di locandine e depliant distribuiti in alcuni
ristoranti e negozi che li mette-
vano in bella mostra.
Forse è il caso di porre in evidenza il fatto che Beppe Rizzo,
da più di trent’anni, porta in giro
per l’Italia il nome di Alassio, ma
probabilmente questo nessuno
lo sa, tanto meno gli organi preposti al Turismo. È un vero peccato!
Giovedì 17 Dicembre 2009
CAMMINANDO…
AI SALESIANI DI ALASSIO
Il sistema educativo di don Bosco
esalta la dimensione relazionale
come elemento caratterizzante e
vincente. Esso comprende il clima
generale, lo stile – lo “spirito” –
dell’ambiente educativo.
LA NUOVA SCUOLA MEDIA al
Don Bosco collegata con Scuola
dell’Infanzia e Primaria “Maria
Ausiliatrice”, corso Diaz 60, tel.
0182.642813 uno stile educativo di
famiglia GRATUITO il doposcuola
pomeridiano organizzato e assistito da insegnanti con guida allo
studio personalizzato e corsi di
sostegno per recuperi ed eccellenze.
Verrà proposto a chi lo desidera dal lunedì al venerdi dalle 14.45
alle 16.45
Organizzazione del lavoro programmata con i docenti- verifica
degli impegni degli alunni/e anche
attraverso i registri di classe –
possibilità di lasciare a scuola libri
e materiali. Queste saranno le fasi:
Prima: individuazione dei compiti da svolgere per gli alunni della
stessa classe e impostazione del
lavoro
Seconda: tempo materiale di
esecuzione con lavoro individuale
assistito
Terza: lavoro di controllo – confronto – a coppie – a gruppi con gli
insegnanti dei recuperi
Quarta: attività in collaborazione con l’Oratorio, giochi e merenda
Al termine dello studio, sul diario, verrà comunicato ai genitori
se tutto il lavoro necessario per il
giorno seguente è stato eseguito;
se non lo è stato, quali ne sono le
motivazioni.
Ad orario prefissato gli insegnanti delle varie materie saranno
disponibili per corsi di sostegno
gratuiti finalizzati al recupero o al-
lo sviluppo delle eccellenze.
Con la Riforma Gelmini
I NUOVI LICEI al DON BOSCO
È comunità educativa, ambiente allegro, dove si rispettano le regole e si educa alla responsabilità
settimana corta col sabato libero e senza rientri pomeridiani
orario definitivo dal primo giorno, registro on-line per voti e assenze
doposcuola assistito e personalizzato gratuito con corsi di sostegno per recuperi ed eccellenze
mensa – convitto –mercatino
dei libri di testo
servizio di bus riservato dal
Finalese e dall’Imperiese
consulenza psicologica di
orientamento
Scientifico-Classico-LinguisticoEconomico
una scuola certificata aperta
all’Europa e al mondo del lavoro
Il Liceo Don Bosco ha proposto
in questi anni Scientifico Classico
e Linguistico Aziendale, che continueranno regolarmente, se la Riforma non venisse approvata. Se
invece lo sarà, come si pensa, per
fine dicembre, l’Istituto Salesiano
proporrà 4 nuovi indirizzi: Scientifico, Classico, Linguistico ed Economico Sociale.
Utilizzerà la quota di flessibilità
prevista dal Ministero per innestare sull’impianto orario le modifiche necessarie
° per il potenziamento delle materie di indirizzo (scientifiche nello Scientifico, umanistiche e giuridiche nel Classico, economicoaziendali nell’Economico, turistiche nel Linguistico)
° per l’ECDL (European Computer Driving Licence o patente europea di Informatica, di cui l’istitu-
to è test center, abilitato come sede
dell’esame nei sette moduli, anche
al mattino
° per la dimensione comunicativa delle Lingue - capite e parlate attraverso l’insegnante di madrelingua, gli stage e le Certificazioni
Esterne
PET e First certificate of Cambridge, per l’inglese in ogni indirizzo;
DELF cgf e tcf per il francese
nell’Economico e nel Linguistico,
FIT 1, FIT 2 e Zertifikat Deutsch
dell’Istituto Goethe di Genova per
il tedesco nel Linguistico
° per i corsi di Cultura d’Impresa con stage presso aziende e
certificazioni
(giuridiche nel Classico, grafiche ECDL-CAD allo Scientifico,
turistiche al Linguistico, aziendali nell’Economico)
ABBASSATE LE NUOVE RETTE
Rette abbassate da quest’anno
anche di 500 euro al Don Bosco di
Alassio tramite il rimborso (€
900,00 per la media e € 1.200,00
per il liceo) della Regione e le borse di studio in memoria dell’exallievo Angelo Alfeo, per cui si potrà
fissare, dopo colloquio col direttore, una retta personalizzata anche solo di € 100,00 al mese per
la media e di € 160,00 per il liceo
Per informazioni visita il sito
www.donboscoalassio.it
vieni a vedere: è aperto ogni
giorno
OPEN DAY sempre, anche sabato e domenica
Su Primocanale un’ampia trasmissione televisiva dedicata al
Don Bosco di ALASSIO
Martedì 22 dicembre alle 16,
Venerdì 25 dicembre alle 23.15,
Sabato 26 dicembre alle 13.45
SCUOLA PROFESSIONALE
Negli anni 80 tenevo corsi per
una società tedesca nella città di
Heidelberg, il Nome di questa società è F+U Gemeinnutzige fúr
bildsrichtungenja lettera F Stà per
forbildung e U umschulung (tradotto vuol dire perfezionamento e
riqualificazione.
In questa società si facevano
corsi professionali su richiesta
della Camere di Commercio tedesche. Si preparavano addetti sulle
necessità delle aziende nei vari
settori merceologici. In seguito
questa società aveva installato anche una succursale ad Alassio nel
borgo Coscia, e qui facevamo corsi di cucina e pasticceria italiana
anche per allievi tedeschi e non.
Questa introduzione alfine di confermare nel caso ce ne fosse bisogno la stretta parentela della scuola professionale con l’azienda. È
chiaro che l’industria non risulta
totalmente organizzata per svolgere corsi di formazione, al meglio
produce corsi di perfezionamento
atti a completare esigenze aziendali. Quindi questa incombenza è
resa possibile attraverso le scuole
professionali. Alcuni giorni fa si è
svolto un convegno per ribadire il
“NO” al nuovo progetto del Ministro Gelmini che vuol far sparire
quasi totalmente l’insegnamento
di materie pratiche all’Istituto
Alberghiero.
L’Istituto Alberghiero di Alassio
nasce in pieno sviluppo turistico
negli anni 60. Dopo quello di
Stresa che io ho frequentato, si era
resa la necessità di formare personale specializzato per questa
che è una vera e propria industria
“non inquinante” senza dover attendere tempi tecnici di apprendimento che diversamente sarebbero stati troppo lunghi.
La conoscenza veniva ceduta in
maniera rapida senza trucchi o remore a giovani che diversamente
avrebbero dovuto “rubarli” (si
usa dire rubare il mestiere) con
tempi molto più lunghi e l’industria turistica ne aveva bisogno
subito.
Abbiamo continuato questa tradizione
dell’insegnamento
BARRIERE ARCHITETTONICHE
Alassio 29 novembre 2009
Spettabile Redazione
Dell’Alassino
Leggo sul quotidiano La
Stampa del 4 novembre 2009,
“scontro in Consiglio Comunale
sulle barriere architettoniche”.
Egregio Signor Sindaco, ha mai
pensato che magari un bambino
disabile in carrozzina, giocando
a rincorrersi nella nostra splendida agorà, non abbia potuto
scappare sul palco (come gli altri
suoi amichetti più fortunati) perché questa amministrazione
provvederà a sistemare uno scivolo provvisorio qualora dovesse servire a qualche ospite disabile per gli spettacoli? Violando
oltretutto la legge 104 e l’articolo
3 della nostra Costituzione. Non
sto scrivendo perché politicamente non condividiamo le stesse idee, ma, come le dissi 3 anni
fa,dotare il palco di uno scivolo
permanente sarebbe stato un segno di civiltà da parte della Sua
amministrazione. Sono oltremodo conscia che Lei, non avendo il
dono dell’ubiquità, non può sopperire a tutto, pertanto bastereb-
9
«L'ALASSINO»
be che i tecnici collaboratori predisposti all’assolvimento di tali
compiti facessero rispettare la
sopra citata legge. Desidero inoltre rammentarle la dichiarazione
che fece il 18 di aprile del 2006 sul
Secolo XIX: “l’accesso per i disabili agli stabilimenti balneari di
Piazza dei Partigiani riguarda i
gestori dei bagni. Trovandosi in
quest’area uno stabilimento balneare comunale, sarà mia premura provvedere ad attrezzare
la scala d’accesso con una piattaforma servo scale, attrezzatura
che donerò personalmente per
dimostrare quanto sia sensibile
ai problemi dei disabili”. A distanza di 3 anni e sette mesi non
è stato fatto nulla, né da parte dei
gestori privati né da parte del
Comune.
Chi ci amministra, ha il dovere
di tutelare tutti cittadini, e, quando dico tutti, intendo tutti.
Resto a Sua disposizione con
molta umiltà, qualora ritenesse
opportuno avvalersi dei miei
suggerimenti riguardo a questa
materia.
Cordiali saluti
Carmela Gallistru Turbiglio
nell’ambito alberghiero con tutte
le modifiche che ogni Ministro
che si è succeduto ha apportato,
nel bene e nel male, ma a questo
punto ci devono dire: se l’industria del turismo ha un futuro bisogna avere il buon senso di non
scassare tutto. Diversamente, gli
alberghi e le strutture turistiche
dove andranno a cercare il personale? L’istituzione e l’organizzazione che ne fa capo è fondamentale nello sviluppo di un paese e
questo concetto penso che nessuno lo possa smentire crearlo
non é stato facile le risorse umane
e i mezzi economici sono stati notevoli. Alassio è una città turistica
con un patrimonio alberghiero
siamo anche in attesa della “corazzata” Grand Hotel quindi è lecito ribadire che abbiamo bisogno di una scuola di formazione
per la nostra industria diversamente non riusciremo più a vendere il nostro prodotto e saremo
costretti ad importare anche le risorse umane per la gestione delle
nostre attività economiche. Sarà
opportuno e senza indugiare che
le autorità cittadine si facciano carico dí questo problema a livello
provinciale, regionale, e oltre non
dimenticando che l’istituto Alberghiero di Alassio è l’unica scuola
superiore di Stato.
Leonardo Nappi
di Dante Schivo
Camminando... non passeggiando (ormai ci abbiamo fatto... la gamba) per la spiaggia, in
questa lunga “Estate di S. Martino” (ci sono stati dei giorni, a
metà del Mese di Novembre
che, al sole, il termometro segnava ben 30°!) non ho potuto
far a meno di constatare che,
con determinate condizioni meteo, non da un giorno all’altro,
ma da un’ora all’altra, quell’obbrobrioso canalone in cemento, simile ad un molo, che davanti alla “Sirenetta”, occupando il lido e la sabbia, si getta in
Mare, veniva ricoperto dalla
sabbia, a ten chi ten fino ad
scomparire insabbiato.
(Contemporaneamente lo
stesso fenomeno si verificava,
poco più a Levante con il “nascondimento” delle pietre
dell’antico “estuario” del Rio
Cardellino da parte di milioni e
milioni granelli di sabbia, che
come piccole, infinitesime ruote, rotolando una sull’altra si
spostavano seguendo una percorso ben preciso, imposto loro
dall’agente marino più importante). A questo punto, quel
giorno invece di “Camminare”
mi sono messo a correre. Prima
di accedere alla scaletta del
Molo, mi sono riempito le tasche
di sabbia non asciutta, poi, venendo meno al divieto d’accesso (ma chiesto permesso), al
fondo, in mezzo e in cima, da tre
diverse posizioni ho gettato in
mare la sabbia che avevo immagazzinato e... ho pruvau a currente. Un’operazione che avevo visto fare tante volte da mio
Nonno Luigin, quando doveva
decidere dove puntare la prora
della sua “gondola ligure” (o
Levante o a Punente) per andare
a “distendere” la rete per la “prima volta” della giornata. Questa
facilissima operazione l’ho vista
compiere da un grande Uomo di
Mare alassino, il Comandante
Pozzo il quale mi aveva detto:
«Abbiamo, un’opportunità rispetto a tutti gli altri paesi liguri davvero unica, abbiamo un “pontile
a giorno” che per 150 mt. si allunga sul mare, sfruttiamolo almeno
per monitorare la corrente litoranea tanto importante per il nostro
arenile...)».
II giorno della prova di “deriva” (non dello scaroccio...) il
mare era in bonaccia e... il vento
spirava da NNE, camminando...
ho pensato che tutti i tecnici,
operatori, propugnatori ed esecutori e loro finanziatori (per
rappresentare quest’ultimi
(...quelli che ci mettono i soldi,
pagando tasse e imposte come
di... diritto... quel giorno (mi sono auto eletto), quelli che progettano barriere subacquee,
pontili in opere concrete, ripascimenti e risanamenti ecologici
riguardanti il nostro arenile, ho
pensato che fossero già a conoscenza di quelle semplici nozioni riguardanti il rapporto tra correnti marine litoranee, stato del
mare ed linea di costa ed era per
questo motivo, che quel giorno,
a... “Camminare” sulla sabbia
bagnata della battigia... non
c’erano.
Camminando... ripensavo alle
qualità tecniche, che deve possedere “Tartiere”, colui che darà
quel famoso “giro di vite” contro
la “Pesca a strascico” effettuata
sui fondali dove ci sono praterie
di posidonia. I pescatori, infatti
che danneggiano l’ecosistema
marino, d’ora in avanti, ne risponderanno non solo civilmente (per danno ambientale), ma
anche penalmente perché si vedranno contestare il reato di distruzione o deturpamento di
bellezze naturali previsto
dall’articolo 734 del Codice penale. «La pesca a strascico è consentita solo su fondali con
profondità superiore ai 50 mt...
(dove nel fondo fangoso, i rizomi (peocci) delle posidonie marciscono e puzzano fastidiosamente). Ma se una rete trascinata in mare da un’imbarcazione,
che “ara” (una parola di chiara
origine rurale tipica dell’idioma
di un esiguo drappello di pastori-contadini poco espanto sul
territorio che in seguito ha fondato un Impero ben dodici volte
più grande dell’odierna Francia)
il fondo sabbioso di un posidonieto, (e sono pienamente d’accordo!!!), è considerata uno strumento delittuoso; che dire allora del materiale originato dallo
PESCAÙI DE CANNA
Ogni sabato pomeriggio io e il
Mario si andava a pesca… con
qualsiasi tempo.Era il periodo
in cui i “monelli” erano soliti appostarsi all’imbocco degli ésci
per canzonare i pescaùi de canna, gli ujellaùi de viscu e i sèrcaùi de scavéne .... “abelinài cuscì e nul’ammu mai visti!”... ma
noi poca importanza davamo a
quelle oramai abituali cantilene... troppo forte era la nostra
passione per la pesca!
Alternavamo il nostro campo
d’azione tra le poco praticabili
scogliere di capo Mele e quelle
decisamente più agibili della
Cappelletta.
L’attrezzatura era importante: una canna fissa, molto lunga,
per insidiare i mùseri, ed una
corta, robusta, con tanto di mu-
INVITO
ai Dirigenti scolastici e loro collaboratori,
ai Docenti, particolarmente agli Incaricati dell’Orientamento
e ai Coordinatori delle terze medie, ai Genitori e Studenti,
specialmente delle terze medie
Convegno educativo-didattico sui Nuovi Licei
venerdì 18 dicembre 2009
dalle ore 15 alle ore 18
nell’auditorium dell’Istituto Salesiano
di ALASSIO,
nel giorno del 150° di fondazione dei Salesiani
e all’avvio del 140° dell’istituto.
Hanno accettato l’invito ad intervenire
don Carlo Nanni, Rettor Magnifico dell’Università Pontificia
Salesiana di Roma, sulla dimensione educativa
e il dr. Max Bruschi, consigliere del ministro Gelmini
e presidente della Cabina di Regia dei Nuovi Licei,
sui percorsi e contenuti della Riforma.
Sono stati anche invitati il Sindaco di Alassio,
il Presidente della Provincia di Savona,
i direttori dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale,
il Vipresidente della Regione
02/12/2009
sfaldamento delle rocce o dei
depositi alluvionali che impropriamente viene gettato in mare
per rinascere gli esausti arenili?
L’acqua di mare colorata (del
colore della terra e del fango)
l’abbiamo vista lungo il litorale
di Alassio e Laigueglia ma nessuno ha pagato (a termini di codici Civile e Penale) per i danni
subiti dalle nostre piante acquatiche! (Ci sono stati eccome!!!)
E cosi contro le opere di difficile sgombero posizionate sul
fondo del mare di Alassio, se è
vero che innescano continue e
forti (a seconda della provenienza del moto ondoso) correnti
verticali tali da scalzare i rizomi
delle piante acquatiche che, (un
tempo...?) prosperano lungo tutto il litorale, alassino l’articolo
734 del Codice penale é applicabile? Camminando... per la
spiaggia, pensavo, a proposito
del “marine enviroment” (tanto
caro ai nostri “Amministratori”... eletti e da eleggere!!!) dal
quale sono sempre dipese le
“fortune” turistiche di Alassio, a
quell’Atlante degli Habitat
Marim (Grafiche Amato Editore
22 Euro il libro, 28 Euro
Cofanetto completo della cartografia) che potrebbe essere utile
consultare in previsioni di futuri
progetti. Autori Stefano Coppo
del settore Ecosistema Costiero
e Giovanni Diviacco del servizio
Parchi e Aree protette della
Regione Liguria, l’Atlante potrebbe essere uno strumento
per garantire la migliore integrazione tra interventi sul nostro
Territorio (qualcuno li dice già
sicuri...) e Tutela dell’Ambiente.
Le Tavole Cartografiche dell’opera, riportano anche informazioni su condotte fognarie a mare, presenza di impianti di maricoltura, grotte sottomarine e i
cosiddetti Sic.
P.S - Sui fondali della Liguria ci
sono 4850 ettari di Posidonia
(quanto è estesa la “Posidonia”
nel mare di Alassio?) e rappresentano un patrimonio ambientale in grado di conservare l’ecosistema marino in una situazione di equilibrio tale da garantire
acque pulite e limpide (anche ad
Alassio).
linello per i luàssi. Inoltre mollica di pane con formaggio per i
céfali... inoltre l’arenicola, ossia, le scavéne per i branzini.
La cerca delle scavéne era importantissima ed avveniva soltanto nella rena umida in mezzo
agli scogli del Torrione. Che faticaccia! Si trattava di spostare
grosse pietre cercando di evitare i sciaccadenti taglienti come
rasoi per frugare nella sabbia alla ricerca dei lunghi vermetti.
Rendevano più difficoltosa la ricerca frammenti di cuggétte,
pietruzze, qualche culo di bottiglia... un chiodo arrugginito.
Intanto da ogni dove accorrevano decine di bavose a disputarsi
le
scavéne che
sfuggivano
alle nostre
dita...
Il pomeriggio è giunto al
termine. Ed è
stato abbastanza proficuo...: - nel
carniere abbiamo una
decina
di
splendidi mùseri, un bel
sàrago con
dei denti che
pare un cavallo, una larga
sorpia e una
spigoletta
che pare tutta
spaurita.
Le ore sono
trascorse veloci ed è subito sera – come dice il
poeta – e noi
ci imbarchiamo sulle biciclette ancora mezzo storditi dal sole pomeridiano.
La dinamo del Mario fa i capricci ed il fanale della sua bicicletta rimane ostinatamente
spento. Attraverstamo i carruggi, quasi furtivamente arènte ai
muri, vigili e timorosi per l’apparire dell’inflessibile Pimpirinella, la guardia municipale!...
All’angolo dell’èsciu da gexa
ci si saluta: “Ciau Mariu e se veghemmu!”, “Bona, Ensu… datte
recattu!...”
Vincenzo Moirano
10
«L'ALASSINO»
Giovedì 17 Dicembre 2009
MINI BASKET
VELA
Il Camp basket
e l’avvio della nuova stagione
Memorial Fosco Agostini - Coppa Pino
Zucchinetti - Coppa Lillo Gaibisso - Coppa
Manfredo Audisio - Coppa Beppe Barnao
Dopo il bellissimo Camp a Calizzano (nella foto il gruppo al
completo) svoltosi a Settembre
e che ha visto la partecipazione
di 48 bambini è iniziata da due
mesi l’attività della Pallacanestro Alassio che quest’anno vede le iscrizioni, sempre aperte,
dai 4 ai 14 anni.
Nell’ottica di accompagnare i
nostri ragazzi e ragazze ad una
futura prima squadra sia maschile che femminile, si aggiunge una nuova categoria a quelle
già esistenti: oltre ai collaudati
pulcini – paperine (4-5-6 anni),
Scoiattoli - Libellule (7-8 anni),
Aquilotti – Gazzelle (9-10 anni),
Esordienti Maschili (11 anni),
Esordienti Femminili (11-10 an-
Da Sibello… a Broccanello
Si sono svolte Domenica 6
Settembre ad Alassio, nello spazio acqueo antistante la Scuola di
Vela presso il Porticciolo Luca
Ferrari, le regate del tradizionale
Memorial Fosco Agostini, che da
quest’anno vedeva anche l’assegnazione delle coppe intitolate
alla memoria di grandi personaggi del CNAM Alassio, tra cui Pino
Zucchinetti, Lillo Gaibisso, Manfredo Audisio e l’amico del Cnam
anche lui recentemente scomparso il giornalista genovese
Beppe Barnao.
per la premiazione di ritorno dal
vincente Campionato Europeo
della Classe 49er in Croazia, in effetti Pietro è stato il vincitore della edizione 2008 del memorial.
Vincitore di questa edizione è risultato Bruno Broccanello (nella
foto premiato dal Presidente
Agostini), al secondo posto premiato con la Coppa Pino Zucchinetti, per l’occasione consegnata
dalla figlia Roberta, anche lei grande campionessa di Vela è risultato
il genovese Gimba Barnao, al terzo
classificato Rinaldo Agostini è sta-
Sulle tipiche imbarcazioni
Optimist, utilizzate normalmente
dai bambini della Scuola di Vela,
si sono dati battaglia in due appassionanti regate gli ex ragazzini del CNAM, ovvero adulti grandi e grossi che sull’Optimist ci andavano sì, ma 30 anni fa, e pure
bene dato che la maggior parte di
loro ha partecipato ai Campionati Mondiali.
E così si sono ritrovati in acqua
per ricordare i grandi personaggi
del CNAM che li hanno allevati e
cresciuti e che purtroppo ci han-
ta consegnata la Coppa intitolata a
Lillo Gaibisso, consegnata dal nipote Cesare Fui, mentre a
Fabrizio Priolo quarto classificato è andata la Coppa Manfredo
Audisio e ad Andrea Magni quinto la Coppa Beppe Barnao.
Per il prossimo anno, il Cnam
Alassio cercherà di far diventare
questa regata internazionale,
con l’invito a grandi campioni
stranieri che anche loro hanno
iniziato la carriera di velisti proprio sugli Optimist.
Sono stati festeggiati a lungo
no lasciato alcuni proprio recentemente come l’ex Presidente
Pino Zucchinetti nello scorso mese di giugno. Insieme all’attuale
Presidente del CNAM Rinaldo
Agostini ideatore del Memorial
dedicato al padre Fosco ex Vice
Presidente per molti anni, hanno
regatato Claudio Betti, Andrea
Magni, Alessandro Zampori, Gianpiero Dotti, Mario Nattero, Fabrizio Priolo, Marco Marchesi, Gimba Barnao, Bruno Broccanello.
Assenti giustificati i fratelli
Sibello che sono giunti proprio
anche i fratelli Pietro e Gianfranco Sibello, recenti vincitori
del Campionato Europeo e secondi in Coppa del Mondo della
classe olimpica acrobatica 49er
per il 2009, i quali si stanno già
preparando per il prossimo
evento olimpico a Londra 2012,
vero obiettivo della loro comunque splendida carriera di velisti.
Mai Alassio ha avuto simili campioni, in qualunque disciplina
sportiva, peccato che a volte ci
se ne dimentichi…
“Grazie Alassio” dalla
Federazione Italiana Pallavolo
Roma, 13 ottobre2009
AL COMUNE DI ALASSIO
All’attenzione del Sindaco
Dr. Marco Melgrati
Carissimo Sindaco
Nel momento in cui la Nazionale Seniores Femminile di
Pallavolo ha vinto per la seconda volta consecutiva i
Campionati Europei e si appresta a volare in Giappone
per disputare la Grand Champions Cup volevamo condividere questo grande successo
insieme a tutti quelli che hanno collaborato con noi per ottenerlo.
Come da alcuni anni a questa parte la nostra Nazionale
Femminile trova in Alassio un
posto ideale per poter preparare al meglio le competizioni
in programma.
Le strutture alberghiere e
sportive sono ottimali alle nostre necessità e tutti i cittadini
mostrano nei nostri confronti
una grande cordialità facendoci sentire a casa.
Con la convinzione e l’augurio che il sodalizio con il comune di Alassio possa proseguire a lungo vogliamo porgerle i ringraziamenti della Nazionale Femminile, dello sfaff e di
tutta la Federazione.
Alberto Rabiti
SEGRETARIO GENERALE
ni) si aggiungono gli Under 13,
categoria di passaggio dal minibasket al vero basket giovanile!
In occasione delle imminenti
festività La Pallacanestro Alassio coglie l’occasione per porgere gli AUGURI DI BUONE FESTE
a tutta la cittadinanza!
WWW.PALLACANESTRO
ALASSIO.IT
La Nazionale Femminile di Pallavolo al Palasport di Alassio.
N.d.r.
La GRAND CHAMPIONS CUP è
già terminata con la vittoria a
punteggio pieno delle nostre
pallavoliste. Evidentemente
Alassio è propizia alle vittorie
delle nostre Nazionali in campo
Sportivo.
ALASSIO BIKE
CICLISMO
Festa per il 39° anniversario
dell’Unione Ciclistica Alassio
Domenica 29 novembre, a chiusura di una stagione ancora una
volta ricca di soddisfazioni sia a livello agonistico che organizzativo, si è tenuto presso l’Hotel dei
Fiori il pranzo sociale dell’UC
Alassio con graditi ospiti il
Sindaco Arch. Marco Melgrati, il
presidente provinciale del CONI
Sig. Lelio Speranza, il presidente
FCI di Savona Sig. Piero Zangani e
il vice presidente regionale Sig.
Alessio Baudone giudice di gara
internazionale.
Genitori e nonni mescolati a
sponsors della società, dirigenti,
tecnici e personaggi di ciclismo
del passato, hanno festeggiato
l’ottimo rendimento dei giovanissimi blu-senape, che ricordiamo,
quest’anno decimi assoluti ai
campionati italiani tenutisi a
Cuneo, nonché di esordienti e allievi che nel corso della stagione
si sono sempre impegnati al massimo delle loro possibilità; qualcuno di loro assaporando più volte il gusto della vittoria.
Per questa volta non faremo i
nomi dei plurivittoriosi perché
quella di domenica è stata la festa
di tutti i ragazzi tesserati; naturalmente i premi consegnati durante
l’allegro convivio sono stati proporzionati ai risultati individuali,
ma tutti hanno ricevuto un riconoscimento al loro impegno.
Emilio Colombo, grande diret-
tore della Gazzetta negli anni del
ciclismo eroico scriveva: “Tutti
primi al traguardo del mio cuore”:
è esattamente lo spirito che anima ancor oggi l’UC Alassio e che
dovrebbe animare sempre lo
sport giovanile a partire dai dirigenti.
Per l’UC ALASSIO
RB
R. A.
Luca Zingariello atleta di Alassio Bike si conferma vincitore del Giro della
Provincia di Savone e campione provinciale di mountain-bike.
Giovedì 17 Dicembre 2009
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
EMANUELE ABATE
GILDA NOVEMBRINO
VED. ENRICO
Anniversari
1922 - 2009
ELISA FAZIO
IN GHIGLIONE
NANDO COLLINA
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
30/12/2004 - 30/12/2009
Associazione Volontari Baia del Sole
A brevissima distanza dalla
morte della moglie Emanuela
Schivo, è deceduto in Alassio,
dopo breve malattia, il 17 novembre u.sc. EMANUELE (Ino)
ABATE, a 85 anni, un altro
Alassino di Barusso, molto noto, di antico stampo che ha dedicato la vita alla famiglia, al lavoro ed al grande “hobby” della
pesca. Un alassino universalmente amato e stimato. Ne danno il triste annuncio il figlio prof.
Celeste con Irene e Manuel, il
fratello Antonio e famiglia, i numerosi cognati e i nipoti con le
rispettive famiglie.
Anche l’Associazione Vecchia Alassio si associa al dolore
dei famigliari.
ORIETTA BENISCELLI
1913 - 2009
Nello scorso mese di Ottobre è
mancata GILDA NOVEMBRINO
vedova ENRICO (a 87 anni), una
Mamma e una Nonna ben conosciuta ed amata per le sue doti
esemplari. Al ricordo dei parenti
l’Associazione Vecchia Alassio
aggiunge le condoglianze al Socio
Franco e famiglia.
Cara mamma, non dimenticheremo mai il tuo amore e la tua generosità. Hai dedicato la tua vita
alla famiglia con dedizione e semplicità e ora hai raggiunto in cielo
il tuo caro marito Serafino, con cui
avevi condiviso gli affetti più cari,
i momenti di gioia, difficoltà e
l’amore infinito per il lavoro della
tua campagna.
Guidaci da lassù a percorrere la
strada della serenità, così difficile
da trovare in questo mondo.
Con eterno amore tuo figlio
Franco, la cara Giliana, i tuoi nipoti la tua adorata pronipote Federica e parenti tutti.
GIUSEPPINA
(ELENA) VITALI
VED. FAUSTELLI
Nata nel 1913 ad Alassio, dove è
rimasta per tutto il tempo della
sua lunga vita, Orietta è stata l’attenta e sensibile custode delle
memorie e degli affetti familiari.
La ricordiamo nella sua Casa
Gialla, a Vegliasco, intenta a curare le vigne, gli orti, i fiori. Nello studio di pittura del padre Alberto, a
fianco dell’amatissimo fratello
Giannetto, mentre riordinava e
conservava i dipinti paterni e fraterni che “narravano” le onde e le
campagne. Nella sua casa sul mare, al piano di sopra, occupata a
crescere ed educare nipoti e pronipoti unendo le generazioni, ad
accogliere i loro amici con generosità e con spirito sempre aperto
al nuovo. Soprattutto nel periodo
della giovinezza e della maturità
Orietta si è dedicata anche ad attività nel campo sociale e culturale: per molti anni ha prestato aiuto presso il centro pubblico della
Maternità e Infanzia, e ha contribuito, insieme ad altri meritevoli
volontari, ad animare la vecchia
Biblioteca di Viale Hanbury, prima che diventasse comunale.
Lascia un grande vuoto.
L’A.V.A. partecipa al dolore della famiglia e porge le più sentite
condoglianze.
FELICE TORASSA
14/12/2007
MINGHITTA BADANO
VED. SESSA
23/12/2008 - 23/12/2009
Due anni fa Felice è mancato
all’affetto dei suoi parenti e degli amici.
Gli dedichiamo questo ricordo in occasione dell’anniversario, consapevoli che in ogni singolo giorno continueremo a rivolgergli con nostalgia il nostro
pensiero affettuoso.
Te ne sei andata da un anno, dopo
un lungo cammino, spesso in salita.
Sei stata per noi una guida sicura,
sempre pronta a dare, col sorriso e
la dolcezza. Vogliamo ricordarti ringraziando il Signore per il tempo che
ci ha concesso di vivere con Te.
Il tempo non cancellerà mai il nostro ricordo.
I tuoi figli e famiglie
I Suoi cari
CLAUDIO TOMATI
17/12/2004 - 17/12/2009
DR. CARLO FERRARI
1999 - 2009
Deceduta il 29 Settembre u.sc.
presso l’Ospedale di Albenga.
La ricordano i figli, nipoti e parenti tutti.
L’Associazione Vecchia Alassio
porge a nome dei Soci le sue più
sentite condoglianze.
A MIA MADRE
Le tue sofferenze
non le dimenticherò mai,
Il tuo viso è un ricordo nitido nella mia mente.
Mi manca il tuo tempo,
quello che ti dedicavo
tra gli impegni di lavoro
e la famiglia.
Ciao, Mamma, Ti voglio bene.
Fausto con Marzia e Cristina
MESE DI NOVEMBRE 2009
BENISCELLI Orietta
anni 96
BOLIA Maria
anni 76
BOSIO Piera
anni 62
CAPOMOLLA Giuseppe Antonio anni 74
CLIFFORD Stephen Romano anni 61
FRANDI Gina
anni 99
GULLI Maruzza
anni 82
Sono già trascorsi cinque anni
da quando la nostra affettuosa
Elisa ci ha lasciato e noi tutti la ricordiamo sempre con lo stesso
amore.
Un anno è passato ma la sensazione è che tu possa arrivare come
sempre dai tuoi pomeriggi alla
Bocciofila o dalla Messa con la
Corale; entrare in casa e accoglierci
con il tuo indimenticabile sorriso e
buon umore.
Quel tuo cappello e sciarpa rimasti lì appesi, e che noi guardiamo in
silenzio per non interrompere un
sogno di un istante, è un’illusione
che scalda il cuore.
La verità è che manchi a tutti.
Ciao
I tuoi cari
ODDO Arrigo
OMOÈ Pietro
PENNACINO Carlo
SCAVIA Giovanni
VERO Giovanni
ZANCANARO Modesto
anni 87
anni 95
anni 89
anni 84
anni 80
anni 73
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari.
Sono trascorsi 5 anni da quando ci hai lasciato, ma il nostro affetto è immutato. Sei sempre nei
nostri cuori.
I tuoi cari
Il vuoto che da 10 anni hai lasciato è immenso, ma tu vivi e vivrai
sempre nei nostri cuori.
Continua a proteggere chi nel tuo
ricordo vive.
Mamma, papà,
Claudia, Carlotta
e Roberto
MICHELE BONIFAI
Il 16 dicembre 2008, mentre una mareggiata
rabbiosa divorava tutta la spiaggia, la vita del
nostro caro Michele si spense. Ebbi la sensazione che il mare impetuoso fosse venuto a
portarselo via... quel mare tanto amato e rispettato, dove desiderava che le sue ceneri
fossero disperse. In una meravigliosa giornata
di metà ottobre siamo finalmente riusciti a realizzare la sua volontà. Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la collaborazione e
tutti gli amici che hanno contribuito a rendere
l’evento speciale, come Michele l’avrebbe voluto. Grazie!
12
«L'ALASSINO»
Giovedì 17 Dicembre 2009
E… SONO ARRIVATI
I 70… ANNI
I Fiori di Bach
WALNUT Juglans regia (Noce)
“Per coloro che nella vita hanno ideali e ambizioni ben definiti e
li soddisfano, ma che in rare occasioni sono tentati di deviare della loro proprie idee, obiettivi e impegni, spinti dall’entusiasmo,
dalle convinzioni o dalle forti opinioni di altri. Il rimedio dona costanza e protezione dalle influenze esterne”.
Domenica 29 novembre i coscritti del 1939, hanno festeggiato (organizzata dal
trio Boidi, Briozzo e Zenari) la ricorrenza del 70° anno. Al termine della Santa
Messa celebrata da Mon. Angelo De Canis il folto gruppo dei partecipanti ha
raggiunto a bordo del trenino, il ristorante Regina dove ha avuto modo di gustare l’ottimo pranzo preparato dai fratelli Macheda nella terrazza dell’Hotel
con vista sul mare. La giornata è stata allietata dalla musica del nostro concittadino Mario Meli, che con la sua meravigliosa voce ha fatto rivivere fino a tarda sera i bellissimi ricordi della gioventù. Un ringraziamento a tutti, e augurando un felice e Santo Natale a tutti i coscritti e alle loro famiglie, danno appuntamento per un’altra giornata di convivialità al prossimo anno.
La festa ha visto la partecipazione di: Franco DATRINO, Ornella BONAVIA,
Tomaso ALBESIANO, Rachele NATTERO, Sergio ZENARI, Ezio FRANCESCHINA, Irma SASSO, Gualtiero LAZZARI, Giancarlo TODDE, Matteo
GIRAUDO, Anna CREMASCHI, Antonio TURATI, Silvio CHIAPUZZO, Iole
AVERAME, Fernanda FORMENTIN, Anita DAGNINO, Maria Rosa MADERNA, Roberto MERCURI, Mauro CECCHINI, Enzo PIRALDO, Bianca FENOGGIO, Caterina SIMONE, Lina PIESTRASANTA, Edda ENRICO, Leandro
GOLLO, Angelo ONISCODI, Gianna CHIESA, Silvana BALDI, Curzio MARTINO, Carlo CAVEDINI e Gianni SIRI.
(FOTO SILVIO FASANO)
Un ringraziamento all’Amministrazione
Comunale di Alassio
HOLLY Ilex aquifolium (Agrifoglio).
“Per coloro che a volte sono attaccati da pensieri come la gelosia,
la vendetta, il sospetto. Per la varie forme di vessazione.
In loro stessi possono soffrire molto, spesso senza che vi sia alcuna causa reale per la loro infelicità”.
L’essenza di questo fiore nutre il cuore consentendo alla persona di
riconoscere e trascendere questi sentimenti. Di questo fiore Bach
dice “Holly ci protegge
da tutto ciò che non è
Amore Universale.
Holly ci apre il cuore
all’amore divino”.
Holly è molto utile
quando nasce il fratellino o la sorellina, se il
primogenito mostra
segni di gelosia sotto
forma di malumore, dispetti, ostinazione e simili.
“LE RAGAZZE COSCIARELLE”
Ecco qui ritratte con la “divisa” sociale del CNAM Alassio le ragazze cosciarelle. Da sinistra a destra: Lina, Anna, Rina, Marisa, Anna ritratte sull’arenile del Circolo Nautico alla Coscia, di cui sono assidue frequentatrici e memoria storica.
Rinaldo Agostini
Presidente Cnam Alassio
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
NOVEMBRE 2009
a cura di Caterina Maggi
È il rimedio per coloro che non riescono a
difendersi dalle influenze altrui. Il problema fondamentale
di Walnut è l'eccessiva sensibilità, proprio
perché è così aperto
rischia di accogliere
dentro se i sentimenti
di tutti finendo col lasciar passare anche le
influenze negative.
Spesso questo fiore
viene prescritto nei
momenti di grande
cambiamento es: divorzio, trasferimento
in un'altra città, gravidanza, pubertà, menopausa, nuovo lavoro ecc. Ogni cambiamento provoca uno
stato di stress per cui
diventa facile essere
instabili ed influenzabili.
Meteorologia
Alassina
Novembre 2009 ha mantenuto fede alla
tradizione: poco sole – cielo assai triste –
acqua abbondante (anche se non distribuita in modo omogeneo): 84,2 millimetri di pioggia nella
prima decade (sei giorni con precipitazioni e quattro senza
pioggia); 1,4, millimetri nella seconda decade (in data 14 novembre); tutto il resto (117,4 millimetri) registrato negli ultimi due giorni del mese con 66,8 mm il giorno 29 e 50,6 mm
il giorno 30. Bisogna mai dimenticare che il giorno meteorologico inizia e si conclude alle ore 19,00. Ciò vuol dire che
una precipitazione registrata alle ore 20 o 21 di oggi risulta
sul registro come fenomeno del giorno dopo. I 117,4 millimetri complessivi sono indicati come avvio del fenomeno
verso le ore 5,30 del giorno 29 e conclusione alle ore 19 dello stesso giorno con i 66,8 mm già indicati. La pioggia ha continuato a cadere anche dopo le ore 19, cessando verso le ore
120 del mattino dopo; il tutto però (50,6 mm) fa parte del
giorno 30 novembre.
Dopo questa utile precisazione, posso tranquillamente
presentare tutti gli altri dati della nostra meteorologia autunnale.
Pressione media: 757,1 mmHg. La pressione minima assoluta è stata registrata alle ore 9 del giorno 11 con 742,4
mmHg.
Temperatura media mensile: 15,3 °C; le medie decadali:
14,3 °C nella prima (la minima assoluta 9,8 °C è del giorno 9
alle ore 7); 15,9 °C nella seconda; 15,7 °C nell’ultima decade:
La temperatura media giornaliera più bassa è in data 9 con
11,4 °C.
Umidità media: 68%; i valori medi decadali sono; 56%;
71%; 76%. L’umidità più alta è stata registrata il giorno 14
con una media del 90%.
Giorni Sereni: 11; giorni coperti: 9 (valore insolito per la
nostra città).
Pochi giorni sereni vuol dire anche “poco sole”!
Sono 107,4 le ore di limpido sole in tutto il mese. Le medie
decadali sono: 3,5 ore nella prima; 3,9 nella seconda; 3,4 ore
nella terza.
Sappiamo che, con le nuvole, vi è anche la diminuzione
della durata del giorno che collabora a ridurre progressivamente il valore dell’eliofania: dal primo giorno del mese al 30
novembre la durata del giorno è diminuita esattamente di
un’ora: Ciò non sorprende perché tutti conosciamo cosa voglia dire fare ogni anno un giro completo attorno al sole.
Il direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Nel mese di ottobre, appena
trascorso, è stato realizzato un
marciapiede a fronte degli esercizi commerciali situati all’incrocio tra le vie Neghelli e
Ignazio dell’Oro, marciapiede
che si estende verso levante fino al sottopasso ferroviario di
via Diaz.
Questo consente la sicurezza
dei tanti pedoni che quotidianamente transitano in questo tratto di strada, servendosi anche
dei nostri esercizi.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
Pertanto, vogliamo ringraziare il Signor Sindaco e la Sua
Giunta per aver finanziato l’opera, soprattutto in un momento
difficile per le Amministrazioni
Pubbliche per reperire i fondi
necessari e il Sig. Mainetto titolare della Ditta esecutrice dei lavori per aver eseguito un “bel
marciapiede” e in tempi brevi.
Grazie dai titolari degli esercizi di via Neghelli e via Ignazio
dell’Oro.
Seguono firme
DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: Archivio A.V.A.
Associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana