Dicembre - associazione vecchia alassio
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Dicembre - associazione vecchia alassio
ANNO XLIX - N. 12 Giovedì 17 Dicembre 2009 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it L’Associazione Vecchia Alassio augura alla cittadinanza e ai graditi ospiti un buon Natale e un felice 2010 Quinta edizione del premio “Sant’Ambrogio patrono di Alassio” CONCORSO DI POESIA, DISEGNI DI GRUPPO, “COLLAGE”, COMPOSIZIONI GRAFICHE, BREVI DIALOGHI TEATRALI Tema: Missione dei Cristiani nel Territorio. La Parrocchia di Sant’Ambrogio, le sue Chiese e suoi Oratori San Rocco sul Poggio di Alassio Madonna di Loreto Regione Loreto Il Concorso, organizzato dalla Parrocchia di Sant’Ambrogio in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche scolastiche del Comune di Alassio ha lo scopo di predisporre gli Alunni e gli Studenti delle Scuole Alassine a vivere, ascoltando il Mondo esterno, il Territorio nella propria Parrocchia, dove, in sintonia con il “sentire” dei Genitori, Insegnanti ed Educatori, è sempre possibile trovare “uno spazio per credere”, per ritrovarsi, (continua a pagina 2) La Consulta Ligure ospite dell’Associazione “A Campanassa” di Savona L’ultima riunione del 2009 della Consulta Ligure si è tenuta a Savona presso la Sala Rossa del Comune, ospiti dell’Associazione “A Campanassa”. Nutrito l’O.d.G. che è stato discusso fin oltre le ore 13 di domenica 29 novembre; giornata caratterizzata da una continua e fitta pioggia battente, specialmente nell’ area savonese. (continua a pagina 2) NUOVAMENTE INSIEME PER LA FESTA D’AUTUNNO A SAN BERNARDO Questa volta “Alassio in Cornice” con tutti i sei gruppi che la compongono, ha organizzato “La camminata d’Autunno” con arrivo a San Bernardo. Con un poco di timore per la giornata uggiosa e un vento umido da libeccio, avevamo impiantato nel primissimo pomeriggio il gazebo per il rinfre- sco e gli Alpini, acceso il fuoco, avevano iniziato a cuocere le castagne. Si pensava che la festa potesse prendere una brutta piega, U NOSCIU LÜNORIU (Il nostro calendario) Anche per quest’anno, l’A.V.A., nel numero natalizio de “L’ALASSINO” offre il tradizionale “Lunoriu”, come sempre corredato oltre che da proverbi, solennità e celebrazioni cittadine, da versi di nostri poeti dialettali e da preziose foto d’archivio illustranti, quale tema dell’anno, testimonianze di realtà ormai svanite: “GLI ORTI DI ALASSIO”... gli splendidi orti dislocati un po’ ovunque, doviziosi di pozzi, agrumi, vigne, alberi da frutta, verdure varie nonché impareggiabili oasi di pace. Quegli stessi sacrificati in nome del progresso e ora rimpianti, dove oggi sorgono centinaia di palazzi, molti dei quali disabitati per la maggior parte dell’anno. Sul giornale, dal mese di Gennaio e per tutto l’arco dell’anno, saranno, inoltre, pubblicati scanzonati versi sui vari mesi liberamente tratti da proverbi dialettali e pertinenti agli stessi con relativa traduzione in lingua il più possibile conforme alle originali rime dialettali. Confidando, come sempre, nel benevolo accoglimento, a tutti i nostri lettori auguriamo un felice e sereno 2010. Alassio in cornice al completo. invece ecco che iniziano ad arrivare da percorsi diversi, molti camminatori, ben oltre le aspettative e in pochissimo il prato antistante il rudere della chiesa si satura di persone chiassose e palesemente soddisfatte della festa. La coreografia degli Alpini nella loro divisa ed il fuoco che arrostiva le castagne creavano A.V.A. (continua a pagina 2) ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Lunedì 14 dicembre 2009 presso la Sede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI Alassio, ex Chiesa Anglicana 27.11.09 - Il sindaco Marco Melgrati presenta al numeroso pubblico intervenuto il pianista Giovanni Allevi. Seguono, seduti, da sinistra, il direttore del Don Bosco Don Colajacomo, l’assessore Monica Zioni e il prof. Franco Gallea. (FOTO SILVIO FASANO) ARTICOLO A PAG.8 ORDINE DEL GIORNO Il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini Sala Carletti dall’8 dicembre al 31 dicembre 2009 alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente 1) Relazione del Presidente; 2) Relazione finanziaria; 3) Dimissioni, per la scadenza del mandato, dei componenti il Consiglio Direttivo, il Collegio dei Probiviri, il Collegio dei Sindaci; 4) Nomina della Commissione Elettorale; 5) Varie ed eventuali. Confidando nella massiccia partecipazione, porgo i migliori saluti. MOSTRE Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Vecchia Alassio invita tutti i Soci, le loro famiglie, tutti i lettori e i loro amici alla tradizionale serata “RITRUVAMMUSE INSEMME” che si terrà nel Palalassio “Ravizza” (g.c.) Venerdì 18 dicembre 2009 alle ore 20,45 La nuova e-mail dell’Associazione Vecchia Alassio è: [email protected] Collettiva d’arte dal 1° gennaio al 15 gennaio 2010 ESPORRÀ Loredana Boccardo La genialità degli artisti merita una visita! Angolo di Daniele La Corte Dialogare per costruire La politica delle carte bollate non paga. Non serve la guerra, occorre il dialogo. È l’unica possibilità per rimettere ordine in quello sfascio che coinvolge, sempre più, le istituzioni. Non c’è neppure più ragione di sparare, ad alzo zero, contro chi, in troppi anni, con l’avvento della Seconda Repubblica, ha messo in gioco la solidità economica di una città che, un tempo, era tra le più “gettonate” dalle correnti turistiche straniere. La crisi investe l’intera penisola, ma le località più attente, siano amministrate dal centrodestra piuttosto che dal centrosinistra, cercano di inventare qualcosa di nuovo per far fronte al disagio della globalizzazione che tutto e tutti mette nel calderone della congiuntura sfavorevole. Sotto l’albero di Natale sarebbe bello trovare proposte, progetti da sottoporre alla collettività per sviscerarne lati positivi e negativi. Il governare con la gente sembra sia svanito nel nulla visto che alla popolazione, quella pensante, nessuno chiede pareri o ascolti. Se l’informazione fosse più capillare, forse, in molti reagirebbero e non si lascerebbero crogiolare nel “tantaleismo” cronico, ma non, fortunatamente, irreversibile. Per farsi accapponare la pelle e iniziare a prendere coscienza della situazione, un esempio sono le notizie fornite dalla “Sca”, la società che gestisce l’acquedotto, che, in un solo anno, ha sborsato oltre 30 mila euro per la riparazione di condotte danneggiate dal passaggio di automezzi pesanti. Di questi 22 mila sono stati pagati soltanto per i problemi creati dai camion sulla strada di cornice Solva-Cavia. Ma le “deroghe” per l’ok al tonnellaggio esagerato continuano a essere firmate come se nulla fosse accaduto. I vigili pensiamo siano ormai sull’orlo dell’esaurimento nervoso. Ma non bastano i “bisonti” per creare scompiglio e danni gravi. Ora anche le ruspe transitano indisturbate sulle strade comunali provocando il dissesto di asfalto, muri di sostegno e condotte idriche. Lo scempio avviene ormai quasi quotidianamente, ma nessun provvedimento viene preso. Da un’attenta “osservazione” emerge però che nessuna delle imprese edili che utilizzano mezzi sproporzionati è di Alassio. Le aziende locali, prevalentemente artigianali, usano camion di piccole e medie dimensioni, mezzi che non creano danni. Perché gli altri no? È evidente che all’impresario nostrano lo stato delle strade sta a cuore. Agli altri, i “foresti”, invece, non frega niente. Intanto a pagare sono sempre gli stessi. Troppi occhi chiusi, troppa insensibilità nei confronti del bene pubblico. E così la città, poco per volta, muore. Non sono le carte bollate e la richiesta continua di intervento della magistratura che potranno porre fine al disastro. Rimbocchiamoci le maniche e mettiamo in cantiere iniziative che permettano alla città di guardare al futuro con più tranquillità lontano da imposizioni dettate da lobby che hanno come unico credo il riempirsi le tasche. Vogliamo veramente prendere con le mani nel sacco chi semina danni? Installiamo telecamere in grado di registrare tutto. In molte città il “grande fratello” individua anche chi abbandona l’auto in divieto di sosta. 2 «L’ALASSINO» Giovedì 17 Dicembre 2009 FESTA A SAN BERNARDO (segue dalla prima pagina) IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… www.alassiosuperpartes.wordpress.com RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. e-mail: [email protected] Gruppo Alpini all’opera. una particolare atmosfera di allegria che ha attirato anche una famiglia di francesi occasionalmente in transito lungo la comunale. Al via definitivo della merenda offerta da “Alassio in Cornice” alle caldarroste degli Alpini si sono aggiunte focaccia, pizza e crostata, particolarmente gradite da tutti i partecipanti. L’AVA, quale punto aggregante di “Alassio in Cornice”, ringrazia tutti per il lavoro svolto in particolare l’associazione Alpini ed il suo presidente Gervasoni, Porcel- la e Valdora , il gruppo Bike per la struttura a gazebo fornita, la SOMS Moglio per l’attrezzatura e gli altri SOAMS Solva, CAI e ARES per l’attiva partecipazione. Complimenti e grazie al Panificio f.lli Biagi di Moglio per la qualità dei prodotti fornitici ed il puntuale servizio. L’attività continua e a chi ci segue diamo l’appuntamento in primavera con un’altra festa per l’inaugurazione di un nuovo sito panoramico. A.V.A. PREMIO SANT’AMBROGIO (segue dalla prima pagina) e per pregare come nell’Oratorio di San Rocco sul Poggio di Alassio, adiacente al Parco omonimo e la Chiesetta della Madonna di Loreto in Regione Loreto. Dopo aver visionato tutti i numerosi Elaborati pervenuti la Giuria ha emesso il suo insindacabile giudizio. La Giuria, Il Comitato Parrocchiale. Il Parroco Mons.Angelo De Canis. L’Assessore alle Politiche Scolastiche Dott.ssa Loretta Zavaroni vogliono con questo comunicato. rendere merito a “Tutti” i “Partecipanti” alla “Quinta Edizione” del Premio S. Ambrogio. per l’Alta qualità delle opere presentate, a dimostrazione del pieno “coinvolgimento” di tutti i “piccoli e giovani artisti” e dei loro Insegnanti ed Educatori in questa iniziativa Culturale e Religiosa messa in risalto dal “tema” del Concorso. Con questo Plauso la Giuria vuole anche rendere merito alla grande professionalità degli Insegnati che operano per rafforzare in tutti Alunni e Studenti della scuola Alassina gli alti valori della FEDE Cristiana base essenziale degli ideali religiosi,civili, sociali e morali che da sempre arricchiscono le coscienze degli “alassini” e sono indispensabili alle donne e agli uomini moderni per portare la nostra Alassio sulle vette più alte del Vivere Civile. I “Riconoscimenti” di merito sono stati assegnati a: Rebecca Cardi - Schivo Viola Campanacci Alessandra - Marchesini Ginevra della Classe 2 a Scuola Primaria Statale - Sez. di Moglio Valerio Gargiulo - GianLuigi Cornelli - Francesco Maffiola - Lunayolanda Melgrati della Classe 2a A della scuola primaria statale di Via Neghelli Alassio. Tutti gli autori del “Collage” sui “Santi Cosma e Damiano” della Classe 2a B della Scuola Primaria di Via Neghelli Alassio Alessandra, Giorgia, Piercarlo e Sveva della Classe 2a C della Scuola Primaria Statale di Via Neghelli di Alassio Per il Monologo Teatrale sui Santi “Cosma e Damiano” premiata Alice Ravaglia della Classe 2a B dell’Istituto d’istruzione Primaria Via Neghelli Alassio. Per la Poesia dal titolo: “Ad Alassio tanti Spazi per Credere” a tutti gli alunni della Classe 3a B dell’Istituto Primario Statale via Neghelli Alassio. Premiati per le Poesie sui Santi: San Rocco, San Sebastiano, San Francesco da Paola, Sant’Apollonia, Sant’Agata venerati nell’Oratorio di San Rocco di Alassio gli alunni della Classe 4a C dell’Istituto d’Insegnamento Primario Via Neghelli di Alassio. in quest’ordine di merito assegnato dalla Giuria: 1a Classificata la Poesia di Marta Forte - Elisa Rosa, Xhesiana Merka 2a Classificata la Poesia di Simone Macheda - Vincenzo Macrì, Luca Piglionica 2a Pari Merito la Poesia di Alessia Massa e Camilla Calandri 3a Classificata la Poesia di Giulia Bergui - Massimo Natucci - Luchino Melgrati 3a Pari Merito la Poesia di Virginia Giraldi, Adam Fiorillo, Giovanna Gelmini 3a Pari Merito la poesia di Ivan Novosad, Luca Santoriello, Elisabetta Guo. Premio per la “Composizione Grafica formata da vari elementi di un Insieme Organico” a tutti gli Alunni della Classe 2a dell’Istituto Parificato di Scuola Primaria “Maria Ausiliatrice” compendiato in una vera e propria “Pubblicazione formata da documenti fotografici e commenti grafici sulla Chiesa della Madonna di Loreto”. Premio per la “Composizione Grafica formata da vari elementi di un Insieme Organico” a tutti gli Alunni della Classe 3a dell’Istituto Parificato d’Istruzione Primaria Maria Ausiliatrice di Alassio Autori di un epitome su “Grande Tabellone Illustrato e commentato” di una Rappresentazione sacra in “autentici costumi da antico ‘pellegrino’ espressa artisticamente all’interno della Chiesetta di San Rocco al Poggio”. I seguenti riconoscimenti di Merito vanno agli studenti della Scuola Media di Via Gastaldi di Alassio denominato Istituto Comprensivo di Scuola Secondaria Statale Margherita Morteo Ollandini Classe 1a A Diploma di Merito a: Islame - Nicole Santoro Classe 1a C Diploma di Merito a: J. Battistini - Riccardo Monticelli Classe 2a A Diploma di merito a: Davide Bologna, Matteo Guida 1° Classificati Classe 2a A Diploma di Merito a: Manuel di Fiore, Nicholas La Porta - Secondi Classificati Classe 2a A Diploma di Merito a: Veronica Lago, Manuela Bonelli- Terzi Classificati Classe 2a A Diploma di Merito a: Marco Milani - Cristian Bagno - Terzo Pari Merito Classe 2a C Diploma di Merito a: Nicolò Robba, Marco Losno. Primi Classificati Classe 2a C Diploma di merito a Riccardo Mazzora, Vittorio Semini Secondi Classificati Classe 2a C Diploma di Merito a Chiara Garabello, Margherita Monticelli, Terzi Classificati: Classe 2 a C Diploma di Merito a Diandra Delfino, Ilaria Mastio Terzo Pari Merito. Diploma Unico con i nomi degli Autori dell’Opera Prima Classificata, studenti della Classe 2 a D Amadori, Brancato, Genovese, Giudici, Nicola. Classe 2a D Diploma di Merito a: Valentina Manca, Beatrice Raimondo. Seconda Classificata Classe 2a D Diploma di Merito a: Samuele Pasqualini, Massimiliano Croce, Stefano Spotorno, Gabriele Enrico Terzo Classificato Diploma unico con i nomi degli Autori dell’Opera Terza Classificata, studenti della classe 2a D: Massimiliano Volpe, Andrea Ortelli, Daniele Costanzo, Marco Cornelli, Mattia Barbero, Alessandro Filona - Terzo Pari merito. Dante Schivo Dicembre, indipendentemente da ogni aspetto economico, dai simboli e dalle immagini con cui siamo soliti identificarlo, è un periodo speciale, è unico, è un mese magico. Dicembre è Natale e Capodanno. Dicembre è l’avvento, è l’attesa dell’ultimo evento dell’anno, con tutto quello scintillio di gioie ed emozioni che solo ogni attesa, ogni “sabato”, porta con sé. È Natale, è l’arrivo dell’evento stesso, la “domenica” tanto attesa; è la nascita, dove le paure, le tensioni, le fatiche, le speranze, le aspettative e le soddisfazioni si fondono insieme. Dicembre è conclusione, è guardarsi indietro, è vedere che cosa si è seminato, è raccogliere quanto si è prodotto. Dicembre è conto alla rovescia, in un affollarsi di nuove idee, progetti ambiziosi, delusioni facilmente, e, forse, troppo velocemente dimenticabili, sogni entusiastici, desideri, solo momenta- neamente, apparentemente raggiungibili. A dicembre niente è completamente impersonale e privo di sentimenti. Dicembre è il mese della sincerità, delle emozioni vere. A dicembre, l’atmosfera non permette di dire bugie, soprattutto a sé stessi. A dicembre “siamo tutti più buoni”, perché ci si guarda dentro, e ci si sente davvero. Dicembre è il mese dei regali e degli auguri; è il mese dei ringraziamenti. Questo dicembre io voglio ringraziare voi, tutti, e augurarvi che ogni 31 dicembre, guardandovi indietro, con un po’ di nostalgia, all’anno che si starà per concludere, possiate vedere il percorso che avrete tracciato pieno solo di cose meravigliose. È a voi che vanno i miei più sinceri e affettuosi auguri! Provocatoriamente Anonima CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina) Di prammatica si è dato inizio ai lavori con il saluto ai numerosi convenuti da parte del Presidente dell’ Associazione ospitante, il Sig. Carlo Cerva. A seguire il saluto dell’Assessore in rappresentanza del Sindaco. Ha preso poi la parola il Presidente della Consulta Dott. Elmo Bazzano per alcune comunicazioni di carattere anche tecnico (Modello EAS ed altro). Il Prof Franco Gallea si è soffermato su un progetto di particolare importanza: la diffusione del libro ligure. In sostanza il prof Gallea ha messo in evidenza il fatto che, per mancanza di una intelligente distribuzione, che spesso viene completamente a mancare, buona parte dei libri che vengono editi in Liguria, spesso non viene distribuita, rimanendo nei magazzini di associazioni o enti vari. Il progetto vuole promuovere alcune iniziative tali da essere trainanti nella distribuzione e vendita. A tal proposito verrà anche organizzato un Convegno al quale dovrebbero partecipare editori, distributori, librai, enti locali, biblioteche, associazioni, ecc. Il Presidente Bazzano si è invece soffermato sul Concorso Consultala/Regione/Scuole. Il primo premio assoluto è stato assegnato alle scuole di Recco, mentre per il corrente anno scolastico 2009/2010 il tema sarà: “Le feste tradizionali locali”. Il regolamento e il modulo di partecipazione si possono ritirare nelle sedi delle Associazioni. Altro argomento discusso è stato il censimento dei “monumenti minori”. Questa denominazione susciterà certamente qualche perplessità nei lettori: esistono dei “monumenti minori”? Ebbene sì, le edicole votive, gli steli, le lapidi, le croci, le epigrafi, le fontane e così via, possono essere considerati in tal senso. Molto probabilmente saranno i piccoli centri, quelli dell’entroterra, per esempio, che avranno testimonianze importanti. Il censimento partirà da una scheda che dovrà avere requisiti scientifici, sarà predisposta da esperti e poi discussa da comitati che si riuniranno nelle otto aree operative in cui è stata suddivisa la nostra Regione. Con riferimento, poi, al Dizionario Biografico dei Liguri Illustri (il cosiddetto D.B.L.), sta per essere pubblicato l’ottavo volume. A questo proposito l’Associazione Vecchia Alassio informa i lettori che presso la sede sono disponibili tutti i volumi del Dizionario. Chi volesse acquistarli, non ha che da chiederli. Bisogna evidenziare il fatto che questo Dizionario rappresenta una pubblicazione molto importante (in Italia esiste la famosa Treccani con riferimento, però, a tutto il territorio nazionale). In esso vengono pubblicati i nomi dei personaggi liguri passati a miglior vita che si sono dimostrati degni di essere ricordati dai posteri. Ultimo argomento all’O.d.G. è stato il seminario che si terrà in Sardegna a Carloforte il 12, 13, 14 del prossimo febbraio per discutere “Le colonie liguri nel Mediterraneo - i Tabarkini a Carloforte”. Una rappresentanza della Consulta Ligure sarà presente in quei giorni. Buon Natale a tutti, proprio a tutti. Beppe Rizzo (per l’A VA) IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DI SANTA CATERINA La Confraternita di S. Caterina di Alessandria, guidata dal priore Domenico Martino, ha anticipato il grande evento di mercoledì 25 novembre con una processione solenne per le vie cittadine. Alla presenza del vicario vescovile, mons. Giorgio Brancaleoni, si è svolta nella cappella di S. Caterina, per l’occasione lustrata e addobbata più che mai, una breve funzione religiosa con canti e preghiere e quindi lungo le strade della città si è snodata la processione. Dominava il corteo il crocifisso della Confraternita, splendido e fiammante, arricchito e decorato con i nuovissimi cantonali. Gli sguardi dei fedeli erano tutti rivolti a lei, a quella croce di legno ormai gigantesca, con i tre “canti” decorati con motivi ornamentali in legno, opera di un artigiano della zona di Rapallo. Spiccava la scritta INRI, in legno intarsiato di notevole pregio artistico. Si segnalavano inserite nei cantonali come elementi ornamentali i simboli collegati al martirio di S. Caterina: la ruota, la palma e l’ulivo. La processione ormai rientrava in S. Ambrogio al ritmo lento scandito dalla banda cittadina che creava un’atmosfera di attenta spiritualità. La Cappella Musicale accoglieva al canto del “Laudate Dominum” di Haendel la maestosa teoria di fedeli per il rito della Santa Messa. Come può coesistere in centro città un simile edificio? (FOTO TRAZZI) PONTI D’ORO A VILLANOVA CHE FUGGE… DALLA S.C.A., E ANCHE A LAIGUEGLIA… Quando il Sindaco Avogadro si inventò la S.c.a., con i Comuni di Alassio, Laigueglia e Villanova d’Albenga per gestire il ciclo idrico integrato, peraltro con una dotazione di partenza largamente insufficiente a far partire la società con il piede giusto (200 milioni di lire), con quote societarie divise equamente secondo parametri di popolazione, territorio, utenti, servizi, gli accordi erano che gli investimenti e le spese avrebbero dovuto essere equamente ripartiti. Invece, a fronte di costi sopravvenuti, di investimenti sulle reti dei tre comuni, solo il Comune di Alassio ha fatto gli aumenti di capitale che hanno portato nelle casse della S.c.a. i denari sufficienti per far vivere la società. Ma i comuni di Villanova e di Laigueglia hanno continuato ad usufruire dei servizi e degli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria compiuti dalla S.c.a., praticamente pagati dal Comune di Alassio. Le assicurazioni avute circa gli aumenti di capitale e il pagamento delle fatture dagli amministratori di Laigueglia e di Villanova a quelli del comune di Alassio sono state puntualmente disattese dai fatti. Ora basta. Il comune di Alassio non vuole e non può più pagare per gli altri due Comuni. Siamo stufi di promesse e di rinvii… Se il comune di Villanova vuole uscire dalla società che lo faccia in fretta… poi gli chiederemo conto delle spese sostenute. Se il Comune di Laigueglia vuole farlo anche, si accomodi… verrà trattato da cliente e non più da socio; al 1° di gennaio attiveremo il contatore al confine della città, e verrà fatturata al comune tutta l’acqua erogata, compresa quella che si perde per strada, scalate le bollette che pagano i cittadini… il costo della bolletta per i cittadini sarà diverso… a meno che non si decidano, gli amministratori di Laigueglia, a fare gli aumenti di capitale promessi e sempre rimandati, e a pagare le fatture già emesse… Se l’ufficio della S.c.a. di Villanova è chiuso è solo perché era un costo non più sostenibile, a fronte di aumenti di capitale non sottoscritti e di fatture di lavori effettuati non pagati, e l’ordine di chiuderlo è partito da me… in un incontro con Sindaco e Vicesindaco mi era stato promesso che dopo le elezioni comunali avrebbero pagato le fatture, sottoscritto l’aumento di capitale… nulla di questo è successo… il Comune di Villanova costa alla S.c.a. il doppio di quanto rende, e pagano i cittadini di Alassio… lo stesso, anche se in misura minore, per Laigueglia… ora basta!!!!! Se i due comuni vogliono uscire dalla società, lo facciano subito… i loro concittadini si accorgeranno che, senza il “cappello protettivo” del comune di Alassio le loro bollette aumenteranno in maniera esponenziale… ma non sarà più un problema, per fortuna, dei cittadini di Alassio. Ma per favore, sindaco di Villanova e sindaco di Laigueglia, fatelo in fretta e fatelo davvero!!!!….. Diversamente ci attiveremo per le vie legali, perché abbiamo visto che le parole e le promesse rimangono tali, e a pagare è sempre “Pantalone”, cioè il Comune di Alassio. Il sindaco di Alassio Marco Melgrati Alassio, lì 27 Novembre 2009 ESPOSTO ANONIMO CIRCA I CONCORSI A TEMPO INDETERMINATO NEL COMUNE DI ALASSIO. IL SINDACO MELGRATI DENUNCIA In relazione al concorso pubblico per titoli ed esami per n. 4 posti a tempo indeterminato, 1 per i VV.UU con stabilizzazione, 1 per l’ufficio ambiente, 1 per il turismo e 1 per l’ufficio demanio, in seguito al ricevimento presso il protocollo del Comune di una busta, peraltro non affrancata, quindi non transitata presso il servizio delle Poste Italiane, pur deplorando sia il contenuto sia il modo di questo esposto anonimo, e nel ritenere assolutamente privo di qualunque fondamento quanto sostenuto, che indica inoltre due nomi e cognomi per n. 1 posto in un settore, cadendo in contraddizione (ma non potrebbe essere altrimenti), ho richiesto al Dirigente del Commissariato di Alassio e al Comandante la Compagnia dei Carabinieri di Alassio un coordinamento per poter avere, durante lo svolgimento delle prove d’esame rimanenti, la presenza di almeno un ufficiale di Polizia Giudiziaria. Ho inoltre inviato per conoscenza questa lettera alla Procura della Repubblica. Ho provveduto inoltre a denunciare, ovviamente contro ignoti, l’autore di questa infamante missiva; spero che la Procura potrà, esaminando la busta, rilevare impronte digitali o il D.n.a. dell’autore dalla saliva con cui è stata “leccata” la busta o il francobollo, e una volta tanto si risalga al “colpevole”, che con un atto ignobile insinua il dubbio in un concorso effettuato nella più grande trasparenza e legalità, andando a incidere sul clima già pesante che si respira nel Comune di Alassio vista l’attenzione della Procura per ogni atto del Comune stesso. Rimango sereno come sempre, nella certezza di aver sempre operato per il bene della collettività, con onestà, competenza (per quanto possibile) e spirito di servizio. Il sindaco di Alassio Marco Melgrati Alassio, lì 30 novembre 2009 Giovedì 17 Dicembre 2009 3 «L'ALASSINO» U recantu di nosci diti (a cura di G.C. e G.G.) CRONACA DI ANDATE MESE DI DICEMBRE 2009 Stò delongu a galla cumme l’oriu Quel liquido untuoso, chiamato olio, che si ricava specialmente da sostanze vegetali particolarmente dalle olive e avente un peso specifico inferiore a molti altri liquidi, compresa l’acqua, per sua natura se mischiato ad essi tende inevitabilmente a portarsi in superficie. Tale proprietà divenne facile similitudine da appioppare a coloro i quali, in ogni situazione, tendono sempre a emergere e spesso non già per le loro eccelse qualità civili o morali ma piuttosto per la loro scaltrezza. Ma l’espressione “rimanere sempre a galla come l’olio” viene in particolar modo attribuita ai “voltagabbana” o “banderuole” che dir si voglia, sempre pronti, specie in politica, a cambiare bandiera ad ogni mutar di vento. Lasciò cure u pesciu La locuzione “lasciar correre il pesce”, evocante un pescatore di canna che, preso all’amo l’agognata preda e dopo averne valutato peso e misura, onde evitare spiacevoli sorprese ricorre all’astuto stratagemma di dare “filo” e stancarla, è rivolta a coloro che, ingiuriati e offesi da frasi provocatorie o afflitti da amletiche incertezze, si vorrebbero appunto rasserenare con: “Fai finta di niente, non dargli retta…”“Dai tempo al tempo, tutto si chiarirà…”. UNILEO 4 LIGHT I Leo Club Alassio “Baia del Sole” e il Leo Club Albenga, Associazioni Giovanili del Lions Club International, sono scesi anche quest’anno in piazza, per portare avanti un importante ed impegnativo service: l’Uni Leo 4 Light. sia per la difficoltà di trovare adeguati sbocchi professionali. Per raggiungere tale scopo il nostro progetto prevede tre aree di intervento: 1. Fornire agli atenei universitari la struttura e i materiali, audio libri che permettano al get in più di 400 piazze italiane. Una di queste piazze è stata, Domenica 22 Novembre, la centralissima Piazza Matteotti dove abbiamo conseguito un ottimo risultato anche grazie alla preziosa collaborazione e sensibilità di molti commercianti!! Luca Russo Presidente Leo Club Alassio “Baia del Sole” LETTERA APERTA AL SIGNOR SINDACO DI ALASSIO Questo è un ambizioso Progetto di durata triennale il cui obbiettivo è quello di sostenere ed incentivare lo studio e la crescita professionale dei ragazzi disabili alla vista che decidono di proseguire il loro percorso di studi attraverso il conseguimento di lauree, diplomi o certificati, incrementando il numero di nuovi iscritti e il numero di studenti che completino il loro percorso universitario. Basti pensare che oggi si iscrivono all’università mediamente 5 disabili alla vista ogni anno soprattutto in corsi di laurea umanistici dal momento che richiedono principalmente competenze verbali e di testi scritti. I corsi scientifici sono molto meno frequentati (1-2 disabili ogni 2-3 anni) sia per la mancanza di strumenti per accedere a studi scientifici singolo studente di effettuare gli studi e utilissime postazioni informatiche. 2. Far capire a non vedenti, ipovedenti e dislessici e a chi influenza le loro scelte di studio che oggi è possibile superare il loro handicap nello studio e nel lavoro sia attraverso le nuove tecnologie, sia venendo a conoscenza e condividendo modelli di successo ed esperienza positive di altri ragazzi. 3. Sensibilizzare le aziende, le istituzioni e gli enti all’esistenza di nuove professionalità espletabili dai ragazzi disabili della vista attraverso un portale web in cui ospitare un’area per offerte/richieste di lavoro. I fondi sono reperiti mediante due Giornate Nazionali all’anno di raccolta fondi offrendo pandori e piccoli gad- Egr. Signor Sindaco di Alassio E p.c. al Presidente Regione Liguria – Genova e.p.c. al Presidente della Provincia di Savona e.p.c. Alla redazione dell’Alassino A proposito delle dichiarazioni da Lei rilasciate in occasione degli ultimi Consigli Comunali circa la destinazione d’uso dell’ex Mattatoio. Le ricordiamo la promessa da Lei fatta in campagna elettorale e più volte ribadita in altre occasioni pubbliche- di realizzare un teatro e due sale congressi. In considerazione del fatto che alla promessa ha fatto seguito l’intero iter relativo al progetto, al finanziamento nonché all’assegnazione dell’appalto, attendiamo di vedere finalmente realizzato il Suo slogan: «Marco Melgrati – il Sindaco che ha mantenuto le promesse.» Attendiamo i fatti e La salutiamo. Alassio 30 novembre 2009 Associazione “U Massatoiu” Ed io non so chi va e chi resta L’ordine era arrivato direttamente da Roma, dal Responsabile nazionale del Partito: i vari Politici locali, regionali o nazionali indagati dai giudici devono cercare di non entrare in pubblico conflitto con i medesimi, ma “tenere un basso profilo” il più possibile, per la legge televisiva universale “meno se ne parla, meglio è!” Ma il Sindaco di Andate rifletteva melanconicamente che è facile tenere il “profilo basso” per uno che è alto un metro e sessanta, tacchi e tutto; ma lui, poverino, per un dono non richiesto di natura, veleggiava sopra i due metri di statura; e come fai a tenere il profilo basso? Anche se stai seduto, quelli che ti passano vicino vedono le tue gambe dappertutto, e come gustosamente diceva Govi nella commedia “i Manezzi”: “L’ho visto seduto, ma ho capito subito che quello li era alto, o per lo meno alticcio!” Ed allora alla faccia delle istruzioni di “Roma ladrona” il nostro sindaco continuava le sue belle battaglie sui giornali, litigando con tutti, sindaci vicini, giudici vicini e lontani, progettisti di acquedotti, fognature, depuratori e tutti quelli che non capivano che un bel depuratore sulla sabbia del lago, in un punto panoramico stupendo e a due passi dalla spiaggia dei Vip era la ciliegina su una torta meravigliosa. Ed allora, visto che il Natale è vicino, e in questa rubrica noi siamo soliti fare gli auguri a chi ci Amministra, cogliamo l’occasione per augurare al nostro Primo (e secondo e terzo, perché sembra moltiplicarsi nelle sue atti- farebbero dire come diceva Montanelli del ritornante Fanfani: “il rieccolo”. Modestamente io avrei un quiz sicuro da sottoporre ai candidati sindaci di Andate ed è composto di una sola domanda: “Secondo voi a che cosa serve un albero?”. Il candidato può scegliere fra queste risposte: A) Ad adornare le strade della città, a fare ombra e a dare un senso di riposo. B) A produrre ossigeno e ad eliminare anidride carbonica, compiendo una funzione essenziale per l’esistenza umana. C) Ad essere tagliato al più presto possibile non appena si immagina che abbia una piccola malattia (evitando l’accanimento terapeutico) oppure si scopre che ha le radici (perché un albero deve mettere le radici, poi?) che danno fastidio ai marciapiedi, o i rami che fanno ombra ai palazzi. Nota bene: soltanto chi dice che è giusta la risposta “C” potrà candidarsi a Sindaco di Andate. Gli altri vadano a Upega o a Carnino. Vi ricordate un tempo, quando in primavera i Sindaci portavano le scolaresche in festa sulle colline, ed ogni bambino piantava il suo albero? Forse un domani ad ogni bimbo verrà data la sua seghetta e la sua piccola ascia, ed ognuno andrà nelle feste comandate, a tagliarsi il suo albero, e poi potrà raccontarlo ai suoi nipotini che davanti ai nuovi alberi di plastica, di facile manutenzione e senza radici, si commuoveranno, piangendo lacrime di plastica biologica. Luca Caravella Un ricordo della Prof. Maria Gandolfo “GABRIELE IL PESCATORE” Gabriele, il pescatore, aveva lo stesso nome del santo patrono, di quel paese. Ma non era solo quella l’analogia: fra lui e il paesaggio aspro e tormentato degli scogli, non quello dolce delle spiagge d’argento, c’erano molte cose in comune. Specialmente adesso che la gioventù non accompagnava più i suoi giorni, mentre arrancava con fatica su per i vicoli con quella bicicletta scassata, sentiva il peso degli anni. In effetti la sua vita era diventata molto solitaria da quando erano morte sua madre e sua sorella. La casa dove viveva oltre al sentire la mancanza di una presenza femminile era disordinata e sporca e questo costituiva lo specchio del suo animo e del suo corpo attuale: trascurato e poco pulito esteriormente, confuso nei pensieri di cui ogni tanto perdeva il filo. Eppure era in quella casa che Gabriele si sentiva bene, lì affidava monologhi interminabili ad oggetti e pareti, senza il timore di essere zittito o deriso come accadeva, a volte, al bar. Gabriele pescava ancora e quando affrontava le prime onde, a remi, partendo dalla spiaggia sentiva lo stesso vigore, nei bicipiti, di molti anni prima. Il mare era sempre stato per lui un grande amico, ne conosceva i segreti e a lui aveva, in ogni momento affidato i suoi Dedicato a un Carabiniere Desidero anch’io manifestare il mio compiacimento al generale Giacomo Battaglia per l’onorificenza ricevuta, raccontando un episodio di cui è stato protagonista. Più di trent’anni fa mi trovavo un giorno al mare su un pedalò, con mio figlio ancora bambino, quando sentimmo il rombo di un elicottero dei Carabinieri, sopra le nostre teste. Con le braccia alzate salutammo festosamente e ci parve che l’elicottero si abbassasse su di noi. Anzi, il mio bambino fu sicuro che i Carabinieri ricambiassero il saluto. Sorrisi incredula e mio figlio mi disse: “Mi piacerebbe tanto fare un giro sull’elicottero!” Giò, il mio bambino, stava per affrontare un lungo e doloroso periodo per numerosi interventi, così, il giorno seguente, andai alla Caserma. vità) cittadino che nessuno lo ostacoli più nella realizzazione del suo programma politico e che “lo lascino lavorare”. Questo antico e sempre nuovo slogan dovrebbe essere cantato da tutti i cittadini sia in pubblico, sia, in occasione del Natale, davanti alla mensa presso la quale si raduna ogni famiglia. Prima di sedersi per l’abbuffata generale, tutti i famigliari riuniti dovrebbero intonare in coro “Lasciatelo lavorare!” sulla musica che ciascuno preferisce (siamo o non siamo il popolo della libertà?). Proibito invece, ai biechi oppositori, aggiungere un secondo verso del tipo: “Perché non ha già lavorato abbastanza”, né ogni altra espressione che possa avere lontanamente un suono ironico, dimensione non familiare al Nostro. Voglio chiarire che soprattutto su una cosa il Megagalattico ha ragione: non ha finito ancora il suo ultimo mandato (ultimo non per colpa sua ma in base ad una norma di regolamento, che se non verrà cambiata con una legge ad personam gli impedirà una sicura riconferma), ha ancora un anno e mezzo di tempo per terminare alcune cosettine in sospeso, tipo il Piccolo Albergo, il Grande Teatro, il Mega Depuratore, il Super Mega Campo Sportivo, tutte quisquiglie già pronte e soltanto da rifinire e... lasciatelo lavorare! Invece non c’è giorno in cui non si parli già di chi sarà il suo successore, ed escono fuori nomi come funghi: nomi nuovi, nomi seminuovi, nomi “usato sicuro”, nomi che Mi ricevette l’allora Tenente Giacomo Battaglia (bello e cortese), mi feci coraggio e osai fare la mia richiesta, mi rispose che ci aveva visti davvero in mare e che, volentieri, avrebbe accontentato mio figlio. Il giorno dopo, alle dieci in punto, Giò andò alla Caserma, fu fatto salire su una “Giulietta” e, a sirene spiegate, accompagnato all’aeroporto di Villanova, da un Brigadiere. Eh sì! Fece davvero il giro su Alassio sull’elicottero dei Carabinieri. Felice, troppo felice e orgoglioso della sua esperienza unica! Siamo ancora tanto tanto grati al Tenente-Generale Battaglia. E con gratitudine vorrei dire: i Carabinieri non sono soltanto una divisa, una sicurezza, ma sono anche un “Cuore”. Grazie. Jole Barbera sogni e le sue preghiere, consapevole che quella grande vastità azzurra era benevola e non l’avrebbe mai tradito. Eppure c’era un periodo della sua vita in cui aveva fatto il bagnino, non il pescatore e nei suoi ricordi, quelle estati erano state colorate da grandi emozioni e incontri con donne fantastiche. E poi, d’inverno, anche nei giorni balbettanti di grigio, al bar, la sua voce era protagonista dei silenzi attenti degli altri uomini, quando narrava di questo o quella avventura, arricchendola anche di particolari fantastici, sempre più esaltanti per il suo uditorio. Allora non era poco considerato, anzi le sue gesta di Casanova riecheggiavano nei vicoli come un’eco allegra e spensierata. Solo di due occhi, che si erano fermati in fondo al suo cuore, egli non parlava mai. Di quella ragazza si era veramente innamorato e ora, dall’alto della sua solitudine, non più giovane, la nostalgia gli appariva qualcosa di molto più struggente, nell’irragiungibilità velata dal rimpianto. Gabriele curvo, cuciva le reti, all’ombra del suo gozzo e guardando su, verso il paesaggio consueto che amava, verso le case multicolori del borgo marinaro, il campanile elegante, barocco, che sovrastava le abitazioni come a proteggerle, pensava quanto era mutato anche il paesaggio della sua anima senza tante persone a lui care. Quelle estati passavano frenetiche come il maestrale che animava di vortici e mulinelli la spiaggia, in una danza tribale di suoni metallici e di onde. E anche gli inverni non si accordavano più con il suo vivere fatto di ritmi rallentati e di lunghe attese. Chi frequentava il bar era ora gente giovane che preferiva giocare a carte o ai videogiochi che parlare e ascoltare. Azioni queste inghiottite dallo stress quotidiano del lavoro. Gabriele, sempre più abbandonato e solo non si sentiva vecchio e d’estate quando le belle ragazze lasciavano poco alla sua immaginazione, in costumi variopinti, non aveva un cuore brizzolato come le sue tempie. Era la reciprocità che mancava alle sue sensazioni e questo lo pungeva dentro. Una mattina, un episodio lo portò a galla, mentre era in bilico fra la depressione e la rassegnazione alla vecchiaia. Dal mare arrivò l’ancora a cui Gabriele attraccò la sua sofferta ricerca di compagnia, il suo tormento. Mentre salpava le reti un oggetto insolito occhieggiò fra i pesci. Una bottiglia particolare fu tirata sulla barca. Gabriele incuriosito ispezionò l’oggetto e scoprì che conteneva un foglio. Con la lentezza pacata con cui era avvezzo a togliere le sue prede dalla trappola delle reti aprì la misteriosa missiva e ne lesse il contenuto. In una minuta grafia femminile la lettera conteneva le tenerissime parole d’amore di una donna che affidava al caso questo messaggio e il solo fatto che il caso avesse scelto lui come destinatario lo fece sentire meno solo. La missiva era chiaramente scritta da una innamorata dell’amore. Una persona che, come lui, aveva un’immagine di questo sentimento di tale perfezione per cui non lo aveva mai trovato e ora lo rimpiangeva. A Gabriele pareva che qualcuno stesse dando un corpo, delle parole a certe sue sensazioni inesprimibili che, come tali egli aveva seppellito dentro di sé come quegli occhi in cui si era perso e che aveva perso. Capì che non esisteva un’età per i sentimenti e una quiete lo pervase. Ritornando a riva fece un piccolo proposito, mentre una nuova speranza s’insinuava nelle rughe del suo sorriso e del suo cuore. Quel giorno avrebbe regalato il suo pesce a Ernestina, che sorrideva a tutti, dal balcone della sua casa, sulla piazza. Maria Gandolfo LAUREA La nonna Marisa Boscione e i famigliari annunciano il conseguimento di laurea (110/110) in economia specialistica aziendale con indirizzo “GeneraI Management” avvenuto il giorno 12/11 u.sc. presso l'Università degli studi di Genova sostenuto dalla concittadina Sara Prati. La tesi riguardava: “la crisi del settore automobilistico con particolare riferimento alle reazioni di FIAT”. Relatore: il Ch.mo Prof.Gianni Cozzi. Alla neodottoressa le più vive felicitazioni dell'associazione Vecchia Alassio e di quanti la conoscono. 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Passeggiata “A. Ciccione” Alla redazione dell’Alassino. All’attenzione del Consiglio Comunale ed ai lettori dell’Alassino Sono iniziati i lavori per il rifacimento totale della passeggiata Ciccione e delle cabine sottostanti. Il nuovo progetto prevede di lasciare immutato il livello di base degli stabilimenti balneari e di allargare verso il mare la passeggiata stessa. Tale progettazione ritengo debba essere modificata perché l’occasione è ottima, da non perdere, per alzare l’attuale pavimento delle cabine rispetto al livello del mare (conseguentemente anche la passeggiata) per alcuni importanti motivi, tra cui la difesa dell’arenile. Prima dell’inizio dei lavori, più volte si è fatto notare verbalmente ai progettisti che l’attuale altezza del complesso “passeggiata-cabine” non fu voluta dai progettisti, ma “suggerita” dagli albergatori di via Roma, che temevano di perdere una parte di vista a mare, mettendo però gli stabilimenti balneari alla mercé delle mareggiate (di questo si resero conto con il passare delle stagioni). L’esperienza di tre generazioni di bagnini suggerisce che l’attuale base delle cabine deve essere alzata di circa quaranta cm (conseguentemente anche la passeggiata), senza togliere vista a mare ad alcuno, per alcuni motivi fondamentali. Il principale è che ogni inverno, a volte anche in estate, le mareggiate accumulano sul marciapiede di fronte alle cabine una media di quaranta centimetri di sabbia creando un declivio naturale in salita da mare verso monte. Tale sabbia deve essere ovviamente rimossa per accedere allo stabilimento balneare annullando il naturale andamento in salita dell’arenile. Le conseguenze sono che avendo abbassato artificialmente il livello della sabbia, le mareggiate successive “entrano” con più facilità, asportando verso il largo centinaia di metri cubi di sabbia riducendo l’arenile e sottraendo di conseguenza spazio a disposizione dei turisti sulla spiaggia. (Tutti gli Alassini sanno quanti mesi, a volte anni, il mare calmo impiega a riportare a riva la sabbia). Il secondario ma non meno interessante è che si prevede in un futuro non molto lontano l’innalzamento del livello dei mari. Se lasciamo il livello di base delle cabine attuale succederà che i nostri pronipoti pescheranno polipi dentro le cabine. Un commento devo farlo riguardo all’allargamento della passeggiata verso il mare: se l’economia alassina si basa sulla bellezza della sua spiaggia, accorciarla anche di un solo centimetro, mi sembra una pazzia data la mancanza cronica di spazio a disposizione dei turisti. Se la passeggiata è stretta dalla Marinetta all’altezza dell’ex hotel Londra perché non si tolgono venti posti macchina e si allarga verso monte? La spiaggia è importante o è un optional? Per ultimo devo ringraziare la generazione di bagnini che non ci sono più. Senza la loro esperienza e le discussioni che ho fatto in loro compagnia, per decenni, non avrei potuto scrivere questa lettera e dare ai progettisti i suggerimenti opportuni (a quanto pare inascoltati). Dall’associazione bagni marini avrei desiderato un maggiore interessamento. Grazie per l’ospitalità gianni garello (ex bagnino) riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Agli amici dell’Unitre Caro direttore, approfitto della Sua cortese ed eventuale ospitalità per rispondere pubblicamente agli amici di Alassio che da tanti anni mi onorano della loro simpatia. Nei giorni scorsi sono stato avvicinato almeno da una decina di persone (come spesso mi accade quando passeggio sul Lungomare alassino o mi siedo al «Mozart») che si sono stupite che io tenga un corso di Storia del Risorgimento all’UNITRE di Albenga e non di Alassio. Alcuni allo stupore hanno aggiunto anche qualche parola di critica non solo nei miei confronti. Vorrei precisare che io all’Unitre di Alassio venni invitato una sola volta nel 1998: tenni la prolusione all’inaugurazione dell’anno accademico, se non ricordo male, parlando sul ’900 che stava per finire e tentando un esame complessivo (e provvisorio) del XX secolo. Infatti l’unico mio intervento appartiene al secolo scorso, quando la biblioteca era ancora Palazzo venti del creato non ha la stessa importanza della vita di un sol uomo, neppure lontanamente! Caro M.R., la natura non è buona, è indifferente alle sorti dell’uomo. Senza motivo non si deve neanche calpestare un filo d’erba. Ma se è utile al progresso ed al miglioramento della qualità della vita dell’uomo si possono e si devono abbattere non UNO ma CENTOMILA alberi. Ci mancherebbe che dovessimo sopportare disagi o rischi per la nostra incolumità solo per preservare un albero! Concludo osservando che l’invito finale a “...ricostruire un mondo bello quanto quello che ci è stato donato...” è assurdo, poiché l’uomo in balia della natura primordiale era un essere affamato ed infreddolito che ogni giorno doveva combattere per la sopravvivenza. L’uomo è progredito fino ad arrivare all’attuale condizione combattendo, usando e piegando la natura ai suoi sacrosanti interessi. Ritengo si debbano contrastare con decisione queste aberrazioni ecologistiche, perché l’estremismo ambientalista, come il sonno della ragione, genera mostri. Grazie per l’ospitalità ed ancora una volta complimenti per il giornale. Francesco Bogliolo Era da poco terminata la performance estiva piena di colori e di rumori assordanti, quando Alassio rimase deserta. Anch’io, amante di romantici silenzi, ho voluto regalarmi una vacanza. All’inizio ti entusiasma la scoperta del diverso; se ti trovi in un deserto ti conquista l’incanto del sorgere del sole e la notte trapuntata di stelle. Tante “manegge” si sono lasciate a casa, e nella corsa quotidiana che si è costretti a subire per vedere tanto, sembra di stare bene. Poi un po’ Morteo. Poi subentrò il silenzio più totale nei miei confronti e certo, anche a causa dei miei sempre pressanti impegni, non ho mai sollecitato una collaborazione che invece ho prestato e continuerò a prestare con grande entusiasmo al Sindaco, all’Assessore alla Cultura e al Direttore della Biblioteca Civica che mi ha avuto tante volte conferenziere. Quindi la mia – ci tengo a dirlo – non è stata disattenzione verso la Città di Alassio che amo profondamente e per la quale sono e sarò sempre a disposizione. Nel contempo voglio dire che l’ambiente dell’Unitre ingauna mi ha accolto con simpatia e gli “allievi” si rivelano numerosi e molto interessati ai temi risorgimentali. Anzi, voglio aggiungere, ho anche degli “allievi” che in effetti io considero dei maestri come l’avvocato Cosimo Costa figura davvero carismatica da cui ho solo da imparare. Con i più cordiali saluti. Pier Franco Quaglieni di stanchezza, un sospiro, qualche nostalgico pensiero; avverti che ti manca qualcosa. Forse è un insieme di cose che non hai potuto mettere in valigia; ti mancano quegli amici con i quali dividi da sempre le speranze, il “mugugno”, il profumo del mare e della collina: Forse l’avvicinarsi del Natale accende maggiormente il desiderio di casa. Alassio con i suoi pregi ed i suoi difetti è come il primo amore che non si scorda mai! Fernanda I cittadini protestano Spett. le redazione de “L’Alassino”, In data 01/09 e 06/10 c.a. i residenti di alcune zone di Alassio hanno segnalato, con lettere protocollate nelle date di cui sopra e continuamente informato i vigili di zona, della presenza continua di topi e pantegane nelle seguenti zone: • Via Torino (abitazioni poste in ambo i lati della strada) • Via Vittorio Veneto e Via XX Settembre • Via Dante, nei pressi del fatiscente ex Hotel Ideale • Via Diaz, vicino all’isola ecologica In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. U me cunturnu (prima parte) Casa dolce casa Alberi Spett.le Redazione de “L’Alassino” vi chiedo ospitalità per un doveroso commento relativo all’articolo “alassiosuperpartes” a firma M.R. pubblicato a pag. 2 de “L’Alassino” n° 11/2009. Fino a tre quarti del pezzo, leggendo di “...vittime a cui non è stato concesso di scegliere della propria esistenza...” “...vittime che meritano delle scuse da tutti noi che non abbiamo fatto niente per salvarle...” e di “...omicidi commessi contro esseri viventi impotenti e incapaci di difendersi...” ho pensato si stesse finalmente parlando dell’aborto, immensa e scandalosa vergogna del nostro tempo; invece, giunto alla riga n° 70, ho scoperto con sconcerto che l’oggetto di tanto lirismo sono… gli alberi abbattuti! Mi sono cadute le braccia; capisco l’amore per le piante, ma per ogni cosa c’è la giusta misura! “...è chiaro che oggi non a tutte le vite è riconosciuta la stessa importanza...” ma ovviamente NO, caro M.R. mille volte NO. La vita di un albero NON ha la stessa importanza della vita di un uomo, neanche la vita di TUTTI gli alberi del mondo ha l’importanza della vita di un SOLO uomo, e lo stesso dicasi degli animali, perché la vita di tutti gli esseri vi- Giovedì 17 Dicembre 2009 • Via privata Genova BocchiBianchi dietro all’ex Hotel Bologna • E soprattutto nelle varie isole ecologiche e postazioni della raccolta rifiuti. Si ribadisce ancora una volta il grave inconveniente igienico derivante dalla presenza di topi e pantegane che nonostante i ripetuti avvertimenti al Comune e all’Ufficio Ambiente continua ad infestare le zone suddette. N.B.: A questo punto ci chiediamo quanto contino i cittadini per la nostra Amministrazione! Seguono numerosi firme Due itinerari nello spazio e nel tempo. Descrivo il primo ora, il secondo al numero prossimo. Parto da Via Cavour da casa mia il Palma, siamo verso il 1940, e vedo sulla sinistra dal mare il ristorante Cacciatori di Garlaschelli, l’hotel Nettuno di Tabbò, l’agenzia di Mario Vena e di fronte la profumeria di Angela Marchiano, l’estiva bancarella delle collane di Giuseppe Di Somma, la Banca San Paolo (dove adesso c’è l’ottico Ottobelli); più su la cartoleria di Riccarda Pozzi (dove ora c’è lo studio di Mario Berrino pittore) e la tipografia dei suoi fratelli Celestino e Fedele, poi il bar Roma di Angelo Berrino (prima che i suoi figli inventassero il muretto). In alto tra le palme c’erano i taxi, mentre in piazza della stazione stazionavano le carrozzelle a cavalli. Inizio la passeggiata nel carruggio (oggi detto stupidamente budello)verso destra e vedo il negozio della Compostella, quello delle sorelle Schisano, quello delle scarpe delle Negro (sorelle del famoso omeopata prof.Antonio ), rilevato poi da Guido Tassistro; di fronte la sartoria di Vena, l’abbigliamento di Nattero (rilevato poi da Camilla Del Buono), sulla piazzetta Ferrero il bar di Romanisio, la Banca d’America, il negozio della Bice e la pasticceria del “Pippo”; Carbone con le sue radio, la Mustassina, il giornalaio Pechinotti, la verduriera “Micca”, il mulitta Cozzio, la galleria di quadri di Grandi, il negozio di scarpe della “Mamà”, il tabaccaio Stevin, la macelleria Pellocchiù e quella di Malerba, il pollaiolo Michelin Ivaldi, il barbiere Testa, la salumeria di Azzini, il sarto Tino Sardo, il negozio “du Bambinettu”e quello du Rigulìn, il negozio Singer di Bardellini, il giornalaio Croce, il barbiere…, l’antica pasticceria di Rinaldo Balzola, la macelleria di Pelle “u Chìn”, e l’emporio di Dario Cavalli. Sulla passeggiata a mare, dopo il bar Romanisio, il circolo nautico, lo studio di Giannetto Beniscelli, la tavernetta di Meluccio, il bar del mitico “Marino” Sandon, il bar Aurora e dopo i Tre Mori, il ristorante Ligure, la bottiglieria di Attilio e il bar Walter, lo svizzero dei Wùrstel. Salito nel carruggio dopo Cavalli, Beppe “u Bioddu”, Mario Bacchetta, il verduriere Gino, la salumeria Fanali, l’idraulico Jebole, le scarpe di Dino, il Porto di Mare (oggi Bar Sanlorenzo) e di fronte la “bottega del caffè” di Bergui. Dalla piazza di Balzola due vicoli a salire: in uno la verduriera “Tavina” (Fanolla), nell’altro le farinate del Toscano e del Gisto, la pescheria di Nello Gismondi, la macelleria Valdora e il mastro fabbro “Scimùn”. In via Dante a sinistra i grossisti Bria, verdurieri, la fiaschetteria di Benvenuti (divenuta u Brecche), l’emporio di Raimondo e verso destra i cavalli dei Sibelli; la pasticceria di “pare Ambròxiu”, il ferramenta Ernestìn Schivo, il mobilificio di Melgrati, l’idraulico Jebole Ambrositto, l’orologiaio Agnasìn, il bar Medaglia d’oro, l’Alphèe. Salendo invece verso la chiesa ecco il tappezziere Miòlis, il mobilificio Briozzo e poi sull’Aurelia il grande garage degli Autobus e Corriere, il ferramenta Sanzone, il cine-teatro Colombo e il cine Vittoria (dove vidi in avanspettacolo il comico Marzari che recitava la partita di pallone tra “misci e mà pigiè”) poi il marmista Pezzolo, la gelateria Simonetti, il barbiere Perfetti Salvatore, le valigerie di Borasi e di Gianni Polli, la pasticceria Chiappella. Sulla piazza della stazione l’hotel Excelsior e il negozio dell’elettricista Moirano, l’hotel Bristol con dietro l’agenzia-banca Galleani, poi il British Store di Spagnolo, la gelateria Giacomel (che aveva anche il carrettino all’angolo dei giardini), poi la parrucchiera Fanny e il tabaccaio Ferrara. Più in là (anni prima) ricordo la “Venchi Unica” dei vecchi Sandon; infine la birreria Dreher di Bottiroli. Torno a casa attraversando i giardini del municipio, ove rivedo i vigili urbani temutissimi da noi ragazzi: “Pimpirinella, Paccini, Russitto e u Capu guordia. Nessuno osava giocare al pallone per strada o andare in bicicletta contro mano e nel carruggio : ora non è più così e non incutono più timore i vigili!!! Arrivo a casa in via Cavour e nel prossimo numero narrerò il secondo giro. Silvio Viglietti PARLANDO DI ALBERI L’albero del Paradiso (ailathus altissima) (Fonte.www.gonhs.org/Vear of Tree.htm) Si trova ad Alassio ed in molte altre parti della Liguria (chi ha un orto o un giardino saprà quanto è pestifero!) L’Albero del Paradiso, un albero deciduo, nativo di alcune zone della Cina e di Taiwan, è coltivato in molti luoghi con climi diversi. E un bell’albero di corteccia liscia, grigia e di larghe foglie composte (maleodoranti) e fiori gialli-rossicci seguiti da grandi semi alari che vengono dispersi dal vento. Nonostante gli alberi singoli siano di aspetto gradevole, sono molto proliferi, si riproducono vigorosamente sia dai semi sia dai polloni delle radici e anche quando tagliati ricrescono in fretta. Non soltanto formano subito un boschetto che esclude altre piante, ma producono sostanze chimiche velenose che fermano la crescita di altre specie. A Gibilterra l’Ailathus Altissima stava colonizzando ve- locemente delle zone dei Giardini di Alameda dove non era controllato. Sta creando problemi sul Monte e sulle dune recentemente ricuperate dove crescono. Le foglie, le radici e la corteccia sono stati usati, e tuttora è così, nella tradizionale medicina cinese come astringente. L’esemplare più bello di quest’albero a Gibilterra è probabilmente quello nel Cimitero di Trafalgar dove comunque si controlla la propagazione. Leggendo, si capisce che nonostante i controlli, quest’albero dà ancora dei problemi a Gibilterra e siccome la medicina tradizionale cinese da noi non è molto praticata forse è il caso che ci impegniamo nell’eliminare questa pianta che minaccia la sopravvivenza di tante piante della macchia mediterranea? Y. Onions Giovedì 17 Dicembre 2009 Alassio Cinema TV piume e Budello È ufficialmente confermato che del Cinema gli Alassini non si interessano; almeno, secondo le dichiarazioni degli Addetti comunali, preposti allo Sport e alla Cultura! Sarà pur vero. Comunque è dato pensare che gli stessi Assessori poco si interessino anche della TV. Infatti:… Domenica 29 novembre è passato sulle reti di MediaSet un documentario che illustrava in maniera veramente encomiabile le varie località della Riviera di Ponente partendo dalla Mortola per giungere sino alla Gallinara. Belle immagini, commento interessante. Appare la nostra Città, ed ecco che il commento nomina il “budello” recidiva sconcia denominazione dell’antica strada del paese! più e più volte deprecata dalla popolazione alassina! Si dice poi del Muretto, delle Miss, di Hemingway e dei numerosi firmatari di Piastrelle. Tutto bene e ancora grazie al nostro grande Mario Berrino. Poi gli Autori del filmato non avendo altro di cui essere informati dai nostri Addetti Culturali, che fanno? Citano ancora il pappagallo di Hemingway! Starebbe bene, se non ci fossero cose meno frivole da segnalare. Gli Assessori alla Cultura possibile non segnalino ai Documentaristi la proda di santa Croce e l’antica consolare 5 «L'ALASSINO» Aurelia? La Solva? Il Castello Celesia? La storica torre di “Adelasia”, gli imponenti Bàusci, il Porto, la Cappelletta? La bellissima panoramica Serre –san Bernardo? Per non dire della Villa Hanbury, del Tennis. per non tacere ancora dell’importante Galleria Richard West e quella altrettanto o forse più importante di Carlo Levi? Assieme alle penne del pappagallo di Hemingway i nostri Addetti avrebbero dovuto segnalare almeno il film di De Sica “I bambini ci guardano” girato sulla riva di ponente nel 1942. D’accordo, gli Assessori non erano ancora nati e il Cinema e la TV a Loro poco interessano. Ciò non toglie che anche questa è cosa che dovrebbero sapere, come non dovrebbero ignorare che nell’ex English Tea Room operò negli anni 1946-48 una piccola Società cinematografica che produsse i primi due cartoni animati pubblicitari del dopoguerra e il primo mediometraggio disegnato neorealista che appartiene alla Storia del Cinema Italiano, e non solo. Ma gli Assessori continuano a non sapere e, in mancanza di notizie più interessanti, preferiscono i riferimenti alle variopinte ali del cocorito del ben più famoso Scrittore, non alassino! Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Anonimo, ma non troppo Collegio Salesiano “LA CAGLIERO” anno 1935/36 Festa del Volontariato Quando alla fine della cerimonia mons. Angelo De Canis, coadiuvato dall’assessore al Volontariato, dott.ssa Loretta Zavaroni, ha consegnato gli attestati di presenza, ci siamo resi conto che le Associazioni che operano di spontanea iniziativa a favore della collettività sono più di trenta, un numero elevato in rapporto alla popolazione complessiva. Tutti i settori delle attività umane, dalla sicurezza alla salute, dalla musica alle necessità umanitarie, trovano un corrispondente ed attivo gruppo di persone pronte ad offrire il loro contributo di esperienza, di abilità e di impegno. La festa ha avuto inizio alle ore 11,00 dell’8 novembre con una entrata solenne e proces- sionale nella chiesa di S. Ambrogio. I labari facevano bella mostra di sé e recavano il nome dell’Associazione. La Cappella Musicale intonava il canto di inizio con solennità e devozione. Prima della conclusione dell’ufficio divino, veniva letta la Preghiera del Volontario, mentre il trombettiere della banda cittadina, sig. G. Forno, eseguiva il “Silenzio”. E un silenzio sacro regnava nella chiesa, quel silenzio che indica la profonda partecipazione all’evento. Terminata la funzione religiosa non vi è stato l’abituale rinfresco. Il denaro impegnato di solito per questa conclusione della festa è stato devoluto in beneficenza. Chiesa di S. Ambrogio, 8/11/2009 - La Messa speciale del Volontariato Alassino. (FOTO SILVIO FASANO) “Cambio della guardia” al Bar Ristorante del Circolo Nautico Dopo alcuni anni di intenso lavoro e grandi soddisfazioni professionali, i coniugi Spitale, l’amico Emilio e la squisita Signora Paola hanno lasciato la conduzione del Bar Ristorante del Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio. Sono stati anni importanti sia per la famiglia Spitale che per i Soci del Cnam e per i numerosissimi ospiti, che hanno apprezzato le prelibatezze della cucina ligure, sapientemente preparate dalla bravissima Signora Paola. A questi amici va il ringraziamento del Consiglio Direttivo e miei personali per aver saputo gestire con simpatia e con “gu- sto” il nostro servizio ristoro sul porticciolo. Diamo il “Benvenuto” al nuovo conduttore il Sig. Giorgio Mazzero e al suo Team, che già si sono fatti apprezzare in questa prima stagione estiva, per le loro capacità e cortesia predisponendo anche il servizio serale di ristorazione. Il Presidente CNAM Alassio Rinaldo Agostini Rinaldo Agostini Amministratore Unico Sole Srl Via Boselli, 33 - 17021 Alassio SV Tel +39 0182 648714 - Fax +39 0182 649175 SEMINI Filippo – PELLE Lino – MOLINARI Stelvio – BOTTELLI Lino – AONZO Cesare – ALAMI Carlo – SACCHI Attilio - SCHIVO Tommaso – PICCIOLINI Libero – B. Alessandro. ITALIA NOSTRA GLI INCONTRI SALUTARI… IL CUORE Assemblea dei Soci Un’assemblea “allargata” è stata promossa dalla sezione di Alassio dell’Associazione “Italia Nostra” presso la sede della “Vecchia Alassio” (g.c.) il 17 novembre scorso. La Presidente professoressa Giovanna Fazio ha iniziato ringraziando gli intervenuti per la numerosa partecipazione. Quindi ha elencato alcune iniziative della Sezione: 1) promuovere eventi con lo scopo di coinvolgere i giovani, recarsi nelle scuole, per questo ci sono già iniziative avviate; 2) allestire una mostra fotografica; 3) organizzare gite in carattere con gli scopi dell’Associazione. Poi annuncia la visita del Presidente regionale dott. Roberto Cuneo. La parola passa agli intervenuti. La professoressa Romana Rutelli ripropone la mancanza di cinema ad Alassio. La signora Chicca Ienca annuncia un ciclo di proiezioni presso l’Auditorium dei Salesiani organizzato dal Cineforum. Il Consigliere comunale di minoranza Leonardo Nappi parla delle palme: venti sono attaccate dal “punteruolo rosso”, la disinfestazione pone dei problemi, si stanno studiando soluzioni; l’argomento provoca un’articolata discussione, si pensa di organizzare un convegno sull’insetto nefasto; a questo proposito il Presidente dell’AVA Carlo Cavedini ricorda l’esemplare di punteruolo rosso “atterrato” nel cortile della sede della Vecchia Alassio. Si parla anche di Piazza Partigiani e delle indicazioni della Soprintendenza. La signora Aureliana Leppori propone di formare un gruppo di cittadini per coadiuvare i giardinieri comunali (scarsi di numero), nella cura dei giardini pubblici: vengono discusse le iniziative da prendere, anche per le autorizzazioni da chiedere al Comune, la proposta trova largo seguito. La signora Lina Nattero propone la piantumazione di piante grasse nelle aiuole lungo le strade di accesso alla città. Infine la Presidente Fazio conclude dicendo che occorre andare avanti e cercare di attuare queste proposte. Si decide di invitare il Vice Sindaco a una riunione per discuterne e proporne la realizzazione. C. B. Circa 50 persone, nel Bar Giacomel, hanno seguito con attenzione i consigli del Cardiologo Paolo Bellotti in occasione del 2° incontro della rassegna ideata e voluta dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Alassio dott. Zavaroni, ed organizzata dalla GESCO SPA. Il dott. Bellotti ha illustrato i benefici della dieta e del movimento per il benessere del cuore e con molta disponibilità si è sottoposto ad un fuoco di do- mande riscuotendo da parte dei presenti un successo al di là di ogni previsione. Gli incontri sono rivolti alla terza età e affrontano le problematiche legate alla salute e a tutti quegli aspetti che possono essere utili a prevenire e migliorare le condizioni di vita degli anziani. A seguire, si prevede l’incontro con il Dott. Giancarlo Abregal responsabile del Pronto Soccorso di Albenga che illustrerà l’importan- za di questo servizio e quando diventa necessario. L’appuntamento è per mercoledì 9 dicembre alle ore 16.30 al Bar Barusso dove al termine dell’incontro, come consuetudine, i partecipanti potranno chiedere ulteriori informazioni al medico in un contesto che favorisce le relazioni e un contatto più amichevole. G. D. NATALE… IN PISCINA E CON LA TERZA ETÀ Come i bambini aspettano il mese di dicembre per fare festa anche la GESCO SPA, che si occupa della gestione della piscina, del Centro Ricreativo “Argento Vivo”, delle attività per la terza età, è pronta con il calendario per festeggiare insieme ai bambini e agli anziani l’evento natalizio. Per la terza età le date da ricordare vanno dalla gita fuori porta, per visitare i mercatini di Natale di Nizza il 10 dicembre, alla gara culinaria del 16 dicembre presso il Centro Ricreativo; dalla super tombolata con panettone ed auguri presso il centro il 23 dicembre alla visita a Savona per gustare la farina- ta alla fine di dicembre. In piscina, l’appuntamento clou è per mercoledì 23 dicembre alle ore 16.15 con la festa della scuola nuoto. I giochi ideati dallo staff tecnico della piscina prevedono anche la partecipazione dei genitori in acqua affinché possano trascorrere una festa speciale e tornare anche loro un po’ bambini. Le attività in palestra e in piscina termineranno mercoledì 23 dicembre e si riapriranno giovedì 7 gennaio 2010 con gli orari consueti. Ai bambini della scuola nuoto e loro genitori, agli iscritti dei corsi baby, adulti, acquagym, gestanti e terza età in piscina e in palestra, agli utenti del nuoto libero, agli alunni, Pubblichiamo alcuni versi giovanili di Antonio Boscione IMPROVVISO Ecco, è d’inverno; c’è un silenzio greve che scivola nell’ombra della via quasi presagio di inattesa neve; c’è un senso vago, di non so che sia, che dal grigiore muto delle cose mi stringe il cuore di malinconia; per le deserte strade silenziose pare ogni tanto sorgere dal niente un agitarsi d’ombre frettolose; dentro al giardino muto, consenziente vedo piegarsi il cespo delle rose... Strepita un merlo, là, stizzosamente... Antonio Boscione studenti, insegnanti, docenti e Dirigente Scolastico della Scuola Elementare e Media della città e a tutti coloro che seguono le attività della GESCO SPA, la direzione dell’azienda augura un sereno Natale e un anno nuovo ricco di soddisfazioni e di felicità. Alla redazione del giornale che è sempre vicina al cittadino e segue con attenzione tutte le notizie della città, la GESCO SPA rinnova gli auguri ringraziando di cuore per la preziosa e proficua collaborazione. Graziella Danio Alassio, 30 novembre 2009 6 «L'ALASSINO» GLI INGLESI, VISTI DAGLI ALTRI E DA NOI (A cura di Tommaso Schivo) Cap. 5° In uno stupendo volume recente di Corrado Augias («l segreti di Londra», Oscar Mondadori, 2003), l’autore conclude il suo lungo e dotto lavoro, fermandosi sul rapporto contrastato fra Inglesi e Italiani, affermando che sempre ci furono «stima e diffidenza, ammirazione e reciproco fastidio, simpatia e vaga commiserazione, un fondo di sostanziale estraneità» (pag. 433). Noi Italiani non abbiamo mai lesinato critiche severe agli Inglesi, anche senza andare a Vincenzo Monti, poeta filonapoleonico del primo Ottocento, quindi poeta di parte. A noi che stavamo concludendo gli studi liceali nel 1940 fecero studiare e a memoria il famoso sonetto dedicato all’Inghilterra «Albione ignuda», a cui il poeta ravennate di Alfonsine augurava a piena voce… «Luce ti nieghi il sol, erba la terra!» Tuttavia anche gli Inglesi ebbero sempre scarsa considerazione degli Italiani e dell’Italia. Ne ammirarono le bellezze naturali, il clima, il mare, il sole, le colline e le montagne e persino, spesso, le giovani donne del popolo (specie in Liguria e in modo particolare di Alassio), ma definirono spregiudicatamente noi (specie i Napoletani) come persone vanagloriose, mangiatrici di spaghetti e senza speranza» e nei tempi moderni, a proposito della guerra lampo fra Inglesi e Argentini per gli scogli atlantici delle Falkldand, lo stesso comandante britannico, interpellato su un pronostico a proposito di quel conflitto, rispose testualmente (le parole sono riportate nel libro di Augias, già citato, a pag. 9): «Se gli Argentini sono di origine spagnola, resisteranno; se di origine italiana, fuggiranno. E non è Giovedì 17 Dicembre 2009 NOZZE D’ORO Gli Inglesi e le loro conquiste stato simpatico. In genere, tuttavia, essi, spesso superbi e presuntuosi, non furono mai molto generosi neppure col resto d’Europa, come se appartenessero ad una razza superiore! Anzi, spesso snobbarono alquanto l’Europa, proprio perché per secoli la loro meta fu piuttosto la conquista di tutti i mari del mondo, tanto che dalla guerra dei cento anni sino alla maledizione di Hitler e del terzo Reich considerarono sempre il che l’ultimo conflitto, pur con la potentissima flotta aerea dei Tedeschi e i terribili bombardamenti su Londra, lo dimostrò ampiamente. Un’ulteriore prova convincente sta nel fatto che la Gran Bretagna non si è mai preoccupata più di tanto di creare un forte contingente di truppe e di eserciti. Giustamente Antonio Caprarica cita un convincimento storico di Churchill che affermò che la sua gente «è sgravata dal fardello di Da Gibilterra irradiò la sua potenza nel Mediterraneo. (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA) nostro continente una sorgente continua di guai e di problemi e non amarono mai buttarsi a capofitto a premiare o a realizzare particolari rapporti politici col resto d’Europa. In verità il mare (l’Atlantico o il Mare del Nord o lo stesso Canale della Manica) è stato considerato sempre dagli Inglesi come una muraglia invalicabile e vivere in un’isola significò per loro costantemente non avere semplici e difficili frontiere da difendere, rese fragili da trattati e da convenzioni internazionali, ma col mare e le coste veri confini invalicabili e immodificabili e, del resto, an- mantenere un esercito e può concentrare esclusivamente i suoi sforzi sulle flotte». Se ripercorriamo, sia pure a volo d’uccello, la storia dei secoli passati, ci accorgiamo che gli Inglesi non cercarono mai, come Alessandro Magno e Gengiskan, come Cesare e Carlo Magno, come Napoleone e gli stessi Hitler e Mussolini, di conquistare terre sterminate e difficili da mantenere e che furono, presto o tardi, regolarmente perdute, ma, per così dire, gli Inglesi si accontentarono sempre di briciole, di piccole isole apparentemente insignifi- canti, ma nei punti più strategici del pianeta terra Infatti la colonizzazione inglese non ha esempi nella storia dei popoli. In Europa l’impero inglese possedette per lungo tempo le chiavi del Mediterraneo, comandando all’imboccatura di Gibilterra e del Mar Nero, come a quella del Baltico e le sue flotte furono arbitre dovunque. Nell’America limitò la Russia a Nord nelle zone polari e gli stessi Stati Uniti nelle zone temperate del centro America e con un pugno di isole tenne a bada anche le terre del Sud. Nelle zone torride dominò le acque e le terre delle Antille, dettò a lungo legge nelle terre del Messico e nel Pacifico. Persino la «petite isle di Sant’Elena» le servì come anello di comunicazione non indifferente fra l’Europa e l’Asia e dallo scoglio di Malta seppe incutere rispetto in tutto il Mediterraneo centro orientale, là dove prima avevano dominato Fenici, Greci, Romani, Egiziani, Arabi e persino Genovesi e Veneziani! Da Gibilterra irradiò la sua potenza e il rispetto all’Europa e all’Africa e in Atlantico, con i forti della Costa d’oro e della Sierra Leone e con poche isole a sud del Capo di Buona Speranza tenne in mano anche quel punto strategico per gli scambi sempre più numerosi e proficui fra l’Europa e l’Oriente e nei luoghi stessi ove la Spagna e il Portogallo faticavano a mantenere terre e colonie e ove l’Olanda curava solo delle piantagioni, l’Inghilterra fondò una stabile colonia e formò un nuovo popolo britannico. E di lì partì per nuove conquiste commerciali e politiche, come vedremo. Il 5 ottobre u.sc. hanno festosamente celebrato le nozze d’oro, in Alassio PRIMO MARENGO e ANITA DELFORNO con i figli Mara ed Ettore e nipotini. Non sono mancati numerosi parenti e amici a rallegrare la giornata che si è svolta all’Hotel dei Fiori. Anche l’Associazione Vecchia Alassio con i numerosi conoscenti e amici si uniscono alle felicitazioni meritatissime. FRANCESCO e LUIGINA RUBAUDO hanno felicemente tagliato il traguardo delle nozze d’oro il 24 ottobre u.sc. Hanno allietato la giornata i figli Laura e Mauro con i nipoti e le famiglie. E perché non augurare agli “Sposi” ancora molti anni di salute, di serenità e di felicità? Giovedì 17 Dicembre 2009 MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) a cura di Carlo Bertolino Loredana Boccardo Un gradito ritorno quello di Loredana Boccardo che ha esposto l’ultima settimana di novembre 2009. “Vestire la tela, rendendola umana, come una rappresentazione teatrale”: con trine antiche, gioielli, strass, co- 7 «L'ALASSINO» descritto gli anni scorsi. Fra le novità un “clown” con abito ricchissimo, le “Tre Grazie”, coperte di veli trasparenti che le rendono ancor più conturbanti che se fossero nude, un “Angelo Cherubino”, una bambola dipin- SOCIETÀ OPERAIA MUTUO SOCCORSO DI ALASSIO NOZZE D’ORO Il ricordo della Madonna del Soccorso collocata nell’ingresso della sede Ottavia Mercuri e Rocco Chirivì con i figli. Ai nonni Rocco e Ottavia - 50 anni di matrimonio... Non tutti hanno l’occasione di arrivare a questo traguardo, traguardo che avete tagliato insieme mano nella mano dopo una vita di sacrifici e amore. Cogliamo l’occasione, noi tutti, per ringraziarVi, di tutto quello che avete fatto per noi, consigli e insegnamenti, prima da genitori e poi da nonni. Grazie, infinitamente Grazie Pino, Antonello, Mariella, Martina e Paolo Addio Merceria “Esterina” Opera dell’artista. ralli, conchiglie; dipingere i volti a olio o applicando maschere, poi contornate dall’addobbo e inserirle in cornici antiche; ornare cuscini, ombrellini stile ottocento, con fiori e coccarde di stoffa. Questa l’opera artistica della Boccardo che abbiamo già ta e adornata con un mini ombrellino vero, capolavoro di miniatura. Ci sarebbe da continuare, ma lasciamo la soddisfazione ai visitatori che invitiamo numerosi alla riproposizione della mostra dal 1° al 15 gennaio 2010. Il 3 dicembre u.s. nella Sede sociale di Via XX Settembre, il Presidente Claudio Gavaldo in occasione della benedizione della Madonna del Soccorso ha salutato i Soci e gli amici presenti dando loro il benvenuto anche a nome di tutto il Consiglio di Presidenza.Come è noto nella nicchia predisposta per la collocazione di un’immagine sacra che era rimasta vuota per molti anni, il Presidente pro tempore Enzo Barbera congiuntamente allora tesoriere Claudio Gavaldo, decisero di colmare il vuoto stesso sistemandovi una appropriata immagine di una Santa protettrice dando incarico agli artigiani Alassini, i signori Giuseppe Mastroianni e Giorgio Gavaldo.I quali, a titolo personale gratuito, hanno prodotto una figura artistica della Madonna finemente decorata che è stata opportunamente collocata all’ingresso della Sede sociale.Monsignor Angelo De Canis è intervenuto per la benedizione e per l’occasione ha formulato gli auguri per la benemerita Società Operaia di Mutuo Soccorso che ha promosso l’iniziativa.- Il Presidente Claudio Gavaldo ha ringraziato le Autorità ed i Soci e gli amici dicendosi certo che con la protezione della Vergine la Società Operaia an- E così, dopo 57 anni di onorato servizio (correva l’anno 1952), anche la mitica merceria “Esterina” di Via Leonardo da Vinci, chiude i battenti. Luisa, figlia della titolare e ideatrice Estherina (con la h come lei amabilmente teneva a precisare), rimasta sola dopo la prematura e dolorosa scomparsa della sorella Lella, avvenuta nel febbraio scorso, non lascia per stanchezza o per esaurita voglia di lavorare, peraltro legittima considerati gli anni passati dietro al bancone, ma dovendo soggiacere alle aridi ed ineludibili leggi di mercato! La merceria è uno dei pochi “negozi storici” rimasti ad Nella merceria “Esterina”, nel corso degli anni, sono passate migliaia di donne, nostre nonne e mamme, a farsi rammendare le calze, quando ancora si rammendavano, a comprare bottoni, cerniere e nastri, mutande e canottiere, ma anche e soprattutto a fare due chiacchiere, magari in alassino, trovando in questi incontri un senso di identità e appartenenza! Per noi del quartiere sarà un piccolo lutto, difficile da elaborare, vedere le serrande chiuse dal 31.12.2009 e sapere che non riapriranno, se non per dare spazio ad un commercio che non sarà più quello di prima. Luisa chiude, ma porterà con sé la dote di questa lunga espe- cora a lungo nella sua opera meritoria di volontariato e beneficenza.Nomina, infine, i due artigiani Soci Onorari della S.O.M.S. M.N. “Luisa” al lavoro. A scuola non solo in classe Dipinto “Immacolata concezione e santi” della Chiesa dei padri Cappuccini in mostra al Museo Diocesano di Albenga. (ARTICOLO A PAG. 8) Lunedì 19 ottobre siamo andati alla Sala Carletti, presso la sede dell’A.V.A. (Associazione Vecchia Alassio) a visitare una mostra interessante. In dialetto alassino si intitola “E demurette de na’ vota” che significa “Giochi e giocattoli di una volta”. È stata realizzata con pazienza e abilità da un anziano e simpatico signore: Franco Iebole. Lo abbiamo ascoltato spiegare tutti i “quadretti”, che lui stesso ha costruito. Ciascuno rappresentava un gioco che il signor Franco faceva quando era bambino. Allora si giocava molto liberamente, all’aria aperta, per strada, dove non c’erano tutti i pericoli di oggi, sulla spiaggia e in compagnia di altri bambini, che erano più numerosi di adesso nel paese. Si organizzavano “battaglie” e gare di tutti i tipi, tra gruppi di diversi rioni. A volte qualcuno tornava “ferito” a casa, ma non si lamentava con i genitori, perché si era molto divertito. A quel tempo ci si costruiva da soli gli “strumenti” per giocare, che erano molto semplici, perché non era possibile comprare giocattoli per la maggior parte delle famiglie. Si usava però molto la FANTASIA, per inventare nuovi giochi e il momento della preparazione o della costruzione del gioco era già un divertimento. Il signor Franco ci ha mostrato anche vecchi utensili e macchinari usati un tempo dagli artigiani nelle loro botteghe e tante gabbiette per gli uccellini di cui lui è un appassionato osservatore. Noi lo ringraziamo tanto per la sua disponibilità e per la gentile accoglienza (ci ha offerto pure la merenda!) e speriamo di incontrarlo di nuovo presto. Gli alunni della III B della Scuola Primaria di Alassio Alassio, sostituiti man mano da sempre più raffinate e scintillanti, quanto anonime ed impersonali boutiques! La merceria “Esterina” segue il destino inevitabile (?) di botteghe che hanno fatto la storia di Alassio e che chi ha una certa età ricorda con rimpianto: la Torrefazione Bergui, la Olga Tambuscio, regina dei detersivi, i due negozi di stoffe rivali Geddo e Porto di Mare, la salumeria Fanali, le Tote di Viale Hanbury ecc. rienza, ereditata come testimone dalla madre e siamo certi che le migliaia di volti delle persone che sono passate nel suo negozio, continueranno a farle compagnia. Intanto noi, con l’affetto di sempre, le auguriamo una serena pensione al fianco del marito Franco, dei figli,delle nuore e della nipotina Giorgia che, almeno lei, potrà avvantaggiarsi del forzato pensionamento della nonna! Teresa Villani 8 «L'ALASSINO» Incontri Culturali 2009 “Parliamo di…” Una proposta culturale per la scuola, per l’aggiornamento, per il dibattito critico Organizzato da: Comune di Alassio, Assessorato Turismo e Cultura, Biblioteca Civica - Liceo Don Bosco – Provincia di Savona – Regione Liguria Incontro con Giovanni Allevi Alassio, ex Chiesa Anglicana 27.11.09 - Il pianista Giovanni Allevi durante l’intervista col prof. Franco Gallea, davanti ad una sala gremita soprattutto da giovani. (FOTO SILVIO FASANO) È stato un inizio “col botto”, come suol dirsi, quello di quest’anno del ciclo di incontri “parliamo di...”, il 27 novembre scorso all’ex Chiesa anglicana gremita di pubblico. Ne è stato ospite Giovanni Allevi, pianista e compositore, conosciuto a livello mondiale, specialmente da parte dei giovani. Il Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati inizia la serata: «È un piacere e un onore ospitare Giovanni Allevi, suono e voce» e lo invita a firmare la piastrella per il Muretto, che Mario Berrino gli porge. Ma, impaziente, Allevi interrompe le presentazioni ed esegue il brano “Lascia che le cose accadano”, per poi dichiarare «ora sono più tranquillo». Prende così la parola l’Assessore al Turismo e Cultura dott. Monica Zioni: «Inauguriamo questi incontri, rivolti principalmente agli allievi delle scuole; ringrazio il Maestro e Silvia e Antonio Ricci per la collaborazione». La parola passa al Direttore dell’Istituto Salesiani prof. Don Giorgio Colaiacomo: «A 150 anni dalla presenza dei Salesiani ad Alassio e ai 140 dell’Istituto, do il benvenuto a un insegnante». A questo punto il prof. Francesco Gallea, in veste di moderatore, presenta l’ospite e procede con l’intervista: «È diplomato al Conservatorio di Perugia e laureato, come concilia la musica con la filosofia?» Alessi (che poi prosegue con le risposte ai quesiti di Gallea): «È lo spirito del tempo, è tutto ciò che accade, che si evolve: l’uomo si trova sempre con le stesse problematiche, l’arte fa parte di questo, tutto si ripete, avremo sempre un rinnovamento della musica classica. Si dice che tutto è già stato scritto, ma non è così, c’è spazio per rinnovarsi; bisogna essere un po’ matti. La musicoterapia è la possibilità che la musica entri in contatto con la nostra personalità più profonda. Grazie alla partecipazione dell’ascoltatore la mia musica vive. A militare ho fatto parte della Banda dell’E- sercito, ma come pianista, è stata forse la prima volta di questo inserimento. Ho scritto le musiche di scena per “Le Troiane” di Euripide, è stata un’esperienza bellissima. Il governatore mi ha chiesto di comporre l’Inno delle Marche, forse il primo per una regione. La registrazione della musica dal vivo (non nello studio) è molto stressante, ma più immediata, naturale. Ho pubblicato un libro che ha avuto grande successo, si tratta del mio diario». Esegue “Monolocale sette e trenta”, esperienza di vita vissuta a Milano, e prosegue (sempre incalzato da Gallea): «Ho eseguito un concerto al Senato, è stata una gioia particolare. Mi accusano di alterare la musica classica, di lesa maestà: la sinfonia è come una scatola vuota, ogni compositore la riempie con le sue sensazioni del momento. Si dice che i musicisti italiani abbiano successo all’estero e non in Patria, io ho successo anche qui. Ho pubblicato gli spartiti delle mie composizioni, vengono studiati nei Conservatori da parte di insegnanti “ribelli”». Esegue un brano dedicato all’amore, poi vengono proposte domande al pubblico; ecco alcune risposte significative: «Vivo il presente, compongo ed eseguo la musica, non penso all’immortalità. Spero in una maggiore responsabilità delle autorità scolastiche. Ogni esecuzione è diversa dall’altra, risente delle emozioni del momento. Il FUCS (Fondo per lo spettacolo, musica compresa, che si vorrebbe abolire. N.d.r.) è sacrosanto per la promozione della musica, ma io non chiedo un euro allo Stato». Giovedì 17 Dicembre 2009 ASSEGNATO IL “PREMIO PANNUNZIO” AL PROFESSOR STEFANO ZECCHI LA MOTIVAZIONE Stefano Zecchi, veneziano di nascita e milanese d’adozione, è Ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano ed ha insegnato in molte Università italiane e straniere. È autore di numerosi saggi filosofici – tra i quali ricordiamo “Fenomenologia dell’esperienza” (1972), “La fondazione utopica dell’arte” (1984), “La bellezza” (1990), “Storia dell’estetica” (1995), “L’uomo è ciò che guarda. Televisione e popolo” (2005), “In cammino con l’arte” (2008) – e di romanzi di successo che hanno vinto premi letterari prestigiosi. Il Premio “Pannunzio per la Cultura” 2009 vuole premiare nel prof. Zecchi l’opera dello studioso che si interroga sui problemi filosofici della conoscenza, della verità e soprattutto dell’arte. Ma intende anche tributare un riconoscimento per la sua capacità non comune di rendere accessibile ai più la materia filosofica con i suoi commenti a fenomeni culturali e sociali attraverso gli scritti e con la sua partecipazione a dibattiti pubblici, nei quali offre sempre spunti di riflessione originali, proposte interessanti e, a volte, provocazioni salutari. Nel 1980 il Premio “Pannunzio” venne assegnato a Nicola Abbagnano, filosofo e grande divulgatore. In Stefano Zecchi viene premiato quest’anno uno studioso che, altrettanto bene, sa trasmet- tere al grande pubblico concetti profondi con serietà e semplicità, senza mai scadere nella banalità. Queste motivazioni stanno a dimostrare che non sempre è vera l’affermazione di Ennio Flaiano: “Troviamo un vincitore e poi facciamogli un premio”. Il giudizio caustico di Flaiano non si applica ovviamente a tutti i premi e non si applica, in particolare, a Stefano Zecchi che arricchisce, con il suo valore di studioso, la nostra galleria di insigniti del Premio “Pannunzio”. L’Associazione Vecchia Alassio porge all’illustre studioso e scrittore le sue più vive felicitazioni. Pioggia di una notte invernale Pioggia, cali lentamente sui tetti addormentati. Le tue dolci note mi fanno compagnia in questa notte invernale. Quanta strada hai fatto prima di venirmi a trovare! La tua musica soave mi accompagna mentre il sonno, piano piano, mi vince nel buio della giovane notte. Oh pioggerellina! Cessi di cantare, come un soffio scompari lontana, dove altre persone hanno bisogno di sognare in una magica notte invernale. Agostina Albino Pizzo NEMO PROFETA IN PATRIA Carlo Bertolino IMPORTANTE MOSTRA AL MUSEO DIOCESANO DI ALBENGA “L’ANGELO CUSTODE DI TOVO FARALDI E ALTRI TESORI D’ARTE RECUPERATI NELLA DIOCESI DI ALBENGA-IMPERIA” (19 dicembre 2009 – 23 gennaio 2010) La mostra si colloca nel contesto delle festività natalizie e nell’ambito di molteplici e pluriennali iniziative volte alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio artistico della nostra Diocesi. L’esposizione presenterà al pubblico un ristretto ma significativo corpus di opere di rilevante valore artistico, provenienti in maggioranza da piccoli e poco conosciuti centri del nostro entroterra e oggetto di importanti interventi di restauro. Tra essi spicca una pregevole scultura lignea raffigurante l’Angelo Custode appartenente alla Parrocchiale del piccolo borgo di Tovo Faraldi; la scultura, ascrivibile alla bottega del celeberrimo Anton Maria Maragliano, è stata sottoposta a un lungo e complesso intervento di ripristino presso l’Opificio delle Pietre dure di Firenze (nato come tale nel ‘600, in seguito divenuto un Istituto di restauro di opere d’arte in genere fra i più prestigiosi al mondo) e giungerà ad Albenga proprio in occasione del presente evento, per poi ritornare alla chiesa di origine. La rassegna offrirà così una prestigiosa documentazione dell’importante impegno di riscoperta, conservazione e tutela del nostro patrimonio artistico, svolto in questi anni dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici delle varie parrocchie, con la fattiva collaborazione della Soprintendenza per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico della Liguria. All’interno della rassegna verrà esposta un’importante opera alassina: la Pala raffigurante l’Immacolata Concezione e Santi, opera del pittore Giovanni Battista Casoni (Lerici 1610 – Genova 1686) cognato ed allievo del celebre artista Domenico Fiasella. L’opera, attualmente custodita presso la chiesa dell’Immacolata Concezione dei Padri Cappuccini era anticamente la Pala dell’Altar maggiore della chiesa dell’antico monastero di Sant’Andrea delle monache Clarisse, dove attualmente è ubicato il Palazzo comunale di Alassio. Antonio Rolandi Ricci e Carlo Bertolino Inaugurazione sabato 19 dicembre alle ore 16.00 presso la Sala conferenze della Curia vescovile, via Episcopio 5, Albenga. Seguirà la conferenza “L’Angelo Custode di Tovo Faraldi: il pregio dell’opera, la complessità del restauro”, interverranno la professoressa Franca Franchini Guelfi dell’Università degli Studi di Genova e le dottoresse Maria Donata Mazzoni e Laura Speranza dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze. Sabato 16 gennaio 2010 alle ore 16 presso la stessa sede: “Il restauro dell’“Ecce Homo” di Vessalico: cronaca e immagini di un capolavoro salvato”, interverrà la restauratrice dell’opera signora Anna Rosa Nicola. Orario della mostra: dal martedì al giovedì 10.00 – 12.00 / 15.00 -17.00; venerdì e sabato 10 – 12.30 / 14.30 – 17.00. Nel periodo della mostra il Museo rimarrà aperto anche la domenica pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Per informazioni e prenotazioni: telefono 0182-50288 int. 8; cellulare 3478085811. È proprio il caso di dire “Nemo profeta…”. Il nostro Beppe Rizzo è stato ospite in quel di Merano presso il Centro della Cultura, g.c. dall’Amministrazione Comunale, dove gli è stata organizzata una serata dedicata alle sue opere. Folto pubblico, interesse per i lavori presentati, coinvolgimento dei presenti nel dibattito che è seguito (con l’intervento di una validissima traduttrice per il pubblico di lingua tedesca), miriade di domande all’Autore. La città tappezzata di locandine e depliant distribuiti in alcuni ristoranti e negozi che li mette- vano in bella mostra. Forse è il caso di porre in evidenza il fatto che Beppe Rizzo, da più di trent’anni, porta in giro per l’Italia il nome di Alassio, ma probabilmente questo nessuno lo sa, tanto meno gli organi preposti al Turismo. È un vero peccato! Giovedì 17 Dicembre 2009 CAMMINANDO… AI SALESIANI DI ALASSIO Il sistema educativo di don Bosco esalta la dimensione relazionale come elemento caratterizzante e vincente. Esso comprende il clima generale, lo stile – lo “spirito” – dell’ambiente educativo. LA NUOVA SCUOLA MEDIA al Don Bosco collegata con Scuola dell’Infanzia e Primaria “Maria Ausiliatrice”, corso Diaz 60, tel. 0182.642813 uno stile educativo di famiglia GRATUITO il doposcuola pomeridiano organizzato e assistito da insegnanti con guida allo studio personalizzato e corsi di sostegno per recuperi ed eccellenze. Verrà proposto a chi lo desidera dal lunedì al venerdi dalle 14.45 alle 16.45 Organizzazione del lavoro programmata con i docenti- verifica degli impegni degli alunni/e anche attraverso i registri di classe – possibilità di lasciare a scuola libri e materiali. Queste saranno le fasi: Prima: individuazione dei compiti da svolgere per gli alunni della stessa classe e impostazione del lavoro Seconda: tempo materiale di esecuzione con lavoro individuale assistito Terza: lavoro di controllo – confronto – a coppie – a gruppi con gli insegnanti dei recuperi Quarta: attività in collaborazione con l’Oratorio, giochi e merenda Al termine dello studio, sul diario, verrà comunicato ai genitori se tutto il lavoro necessario per il giorno seguente è stato eseguito; se non lo è stato, quali ne sono le motivazioni. Ad orario prefissato gli insegnanti delle varie materie saranno disponibili per corsi di sostegno gratuiti finalizzati al recupero o al- lo sviluppo delle eccellenze. Con la Riforma Gelmini I NUOVI LICEI al DON BOSCO È comunità educativa, ambiente allegro, dove si rispettano le regole e si educa alla responsabilità settimana corta col sabato libero e senza rientri pomeridiani orario definitivo dal primo giorno, registro on-line per voti e assenze doposcuola assistito e personalizzato gratuito con corsi di sostegno per recuperi ed eccellenze mensa – convitto –mercatino dei libri di testo servizio di bus riservato dal Finalese e dall’Imperiese consulenza psicologica di orientamento Scientifico-Classico-LinguisticoEconomico una scuola certificata aperta all’Europa e al mondo del lavoro Il Liceo Don Bosco ha proposto in questi anni Scientifico Classico e Linguistico Aziendale, che continueranno regolarmente, se la Riforma non venisse approvata. Se invece lo sarà, come si pensa, per fine dicembre, l’Istituto Salesiano proporrà 4 nuovi indirizzi: Scientifico, Classico, Linguistico ed Economico Sociale. Utilizzerà la quota di flessibilità prevista dal Ministero per innestare sull’impianto orario le modifiche necessarie ° per il potenziamento delle materie di indirizzo (scientifiche nello Scientifico, umanistiche e giuridiche nel Classico, economicoaziendali nell’Economico, turistiche nel Linguistico) ° per l’ECDL (European Computer Driving Licence o patente europea di Informatica, di cui l’istitu- to è test center, abilitato come sede dell’esame nei sette moduli, anche al mattino ° per la dimensione comunicativa delle Lingue - capite e parlate attraverso l’insegnante di madrelingua, gli stage e le Certificazioni Esterne PET e First certificate of Cambridge, per l’inglese in ogni indirizzo; DELF cgf e tcf per il francese nell’Economico e nel Linguistico, FIT 1, FIT 2 e Zertifikat Deutsch dell’Istituto Goethe di Genova per il tedesco nel Linguistico ° per i corsi di Cultura d’Impresa con stage presso aziende e certificazioni (giuridiche nel Classico, grafiche ECDL-CAD allo Scientifico, turistiche al Linguistico, aziendali nell’Economico) ABBASSATE LE NUOVE RETTE Rette abbassate da quest’anno anche di 500 euro al Don Bosco di Alassio tramite il rimborso (€ 900,00 per la media e € 1.200,00 per il liceo) della Regione e le borse di studio in memoria dell’exallievo Angelo Alfeo, per cui si potrà fissare, dopo colloquio col direttore, una retta personalizzata anche solo di € 100,00 al mese per la media e di € 160,00 per il liceo Per informazioni visita il sito www.donboscoalassio.it vieni a vedere: è aperto ogni giorno OPEN DAY sempre, anche sabato e domenica Su Primocanale un’ampia trasmissione televisiva dedicata al Don Bosco di ALASSIO Martedì 22 dicembre alle 16, Venerdì 25 dicembre alle 23.15, Sabato 26 dicembre alle 13.45 SCUOLA PROFESSIONALE Negli anni 80 tenevo corsi per una società tedesca nella città di Heidelberg, il Nome di questa società è F+U Gemeinnutzige fúr bildsrichtungenja lettera F Stà per forbildung e U umschulung (tradotto vuol dire perfezionamento e riqualificazione. In questa società si facevano corsi professionali su richiesta della Camere di Commercio tedesche. Si preparavano addetti sulle necessità delle aziende nei vari settori merceologici. In seguito questa società aveva installato anche una succursale ad Alassio nel borgo Coscia, e qui facevamo corsi di cucina e pasticceria italiana anche per allievi tedeschi e non. Questa introduzione alfine di confermare nel caso ce ne fosse bisogno la stretta parentela della scuola professionale con l’azienda. È chiaro che l’industria non risulta totalmente organizzata per svolgere corsi di formazione, al meglio produce corsi di perfezionamento atti a completare esigenze aziendali. Quindi questa incombenza è resa possibile attraverso le scuole professionali. Alcuni giorni fa si è svolto un convegno per ribadire il “NO” al nuovo progetto del Ministro Gelmini che vuol far sparire quasi totalmente l’insegnamento di materie pratiche all’Istituto Alberghiero. L’Istituto Alberghiero di Alassio nasce in pieno sviluppo turistico negli anni 60. Dopo quello di Stresa che io ho frequentato, si era resa la necessità di formare personale specializzato per questa che è una vera e propria industria “non inquinante” senza dover attendere tempi tecnici di apprendimento che diversamente sarebbero stati troppo lunghi. La conoscenza veniva ceduta in maniera rapida senza trucchi o remore a giovani che diversamente avrebbero dovuto “rubarli” (si usa dire rubare il mestiere) con tempi molto più lunghi e l’industria turistica ne aveva bisogno subito. Abbiamo continuato questa tradizione dell’insegnamento BARRIERE ARCHITETTONICHE Alassio 29 novembre 2009 Spettabile Redazione Dell’Alassino Leggo sul quotidiano La Stampa del 4 novembre 2009, “scontro in Consiglio Comunale sulle barriere architettoniche”. Egregio Signor Sindaco, ha mai pensato che magari un bambino disabile in carrozzina, giocando a rincorrersi nella nostra splendida agorà, non abbia potuto scappare sul palco (come gli altri suoi amichetti più fortunati) perché questa amministrazione provvederà a sistemare uno scivolo provvisorio qualora dovesse servire a qualche ospite disabile per gli spettacoli? Violando oltretutto la legge 104 e l’articolo 3 della nostra Costituzione. Non sto scrivendo perché politicamente non condividiamo le stesse idee, ma, come le dissi 3 anni fa,dotare il palco di uno scivolo permanente sarebbe stato un segno di civiltà da parte della Sua amministrazione. Sono oltremodo conscia che Lei, non avendo il dono dell’ubiquità, non può sopperire a tutto, pertanto bastereb- 9 «L'ALASSINO» be che i tecnici collaboratori predisposti all’assolvimento di tali compiti facessero rispettare la sopra citata legge. Desidero inoltre rammentarle la dichiarazione che fece il 18 di aprile del 2006 sul Secolo XIX: “l’accesso per i disabili agli stabilimenti balneari di Piazza dei Partigiani riguarda i gestori dei bagni. Trovandosi in quest’area uno stabilimento balneare comunale, sarà mia premura provvedere ad attrezzare la scala d’accesso con una piattaforma servo scale, attrezzatura che donerò personalmente per dimostrare quanto sia sensibile ai problemi dei disabili”. A distanza di 3 anni e sette mesi non è stato fatto nulla, né da parte dei gestori privati né da parte del Comune. Chi ci amministra, ha il dovere di tutelare tutti cittadini, e, quando dico tutti, intendo tutti. Resto a Sua disposizione con molta umiltà, qualora ritenesse opportuno avvalersi dei miei suggerimenti riguardo a questa materia. Cordiali saluti Carmela Gallistru Turbiglio nell’ambito alberghiero con tutte le modifiche che ogni Ministro che si è succeduto ha apportato, nel bene e nel male, ma a questo punto ci devono dire: se l’industria del turismo ha un futuro bisogna avere il buon senso di non scassare tutto. Diversamente, gli alberghi e le strutture turistiche dove andranno a cercare il personale? L’istituzione e l’organizzazione che ne fa capo è fondamentale nello sviluppo di un paese e questo concetto penso che nessuno lo possa smentire crearlo non é stato facile le risorse umane e i mezzi economici sono stati notevoli. Alassio è una città turistica con un patrimonio alberghiero siamo anche in attesa della “corazzata” Grand Hotel quindi è lecito ribadire che abbiamo bisogno di una scuola di formazione per la nostra industria diversamente non riusciremo più a vendere il nostro prodotto e saremo costretti ad importare anche le risorse umane per la gestione delle nostre attività economiche. Sarà opportuno e senza indugiare che le autorità cittadine si facciano carico dí questo problema a livello provinciale, regionale, e oltre non dimenticando che l’istituto Alberghiero di Alassio è l’unica scuola superiore di Stato. Leonardo Nappi di Dante Schivo Camminando... non passeggiando (ormai ci abbiamo fatto... la gamba) per la spiaggia, in questa lunga “Estate di S. Martino” (ci sono stati dei giorni, a metà del Mese di Novembre che, al sole, il termometro segnava ben 30°!) non ho potuto far a meno di constatare che, con determinate condizioni meteo, non da un giorno all’altro, ma da un’ora all’altra, quell’obbrobrioso canalone in cemento, simile ad un molo, che davanti alla “Sirenetta”, occupando il lido e la sabbia, si getta in Mare, veniva ricoperto dalla sabbia, a ten chi ten fino ad scomparire insabbiato. (Contemporaneamente lo stesso fenomeno si verificava, poco più a Levante con il “nascondimento” delle pietre dell’antico “estuario” del Rio Cardellino da parte di milioni e milioni granelli di sabbia, che come piccole, infinitesime ruote, rotolando una sull’altra si spostavano seguendo una percorso ben preciso, imposto loro dall’agente marino più importante). A questo punto, quel giorno invece di “Camminare” mi sono messo a correre. Prima di accedere alla scaletta del Molo, mi sono riempito le tasche di sabbia non asciutta, poi, venendo meno al divieto d’accesso (ma chiesto permesso), al fondo, in mezzo e in cima, da tre diverse posizioni ho gettato in mare la sabbia che avevo immagazzinato e... ho pruvau a currente. Un’operazione che avevo visto fare tante volte da mio Nonno Luigin, quando doveva decidere dove puntare la prora della sua “gondola ligure” (o Levante o a Punente) per andare a “distendere” la rete per la “prima volta” della giornata. Questa facilissima operazione l’ho vista compiere da un grande Uomo di Mare alassino, il Comandante Pozzo il quale mi aveva detto: «Abbiamo, un’opportunità rispetto a tutti gli altri paesi liguri davvero unica, abbiamo un “pontile a giorno” che per 150 mt. si allunga sul mare, sfruttiamolo almeno per monitorare la corrente litoranea tanto importante per il nostro arenile...)». II giorno della prova di “deriva” (non dello scaroccio...) il mare era in bonaccia e... il vento spirava da NNE, camminando... ho pensato che tutti i tecnici, operatori, propugnatori ed esecutori e loro finanziatori (per rappresentare quest’ultimi (...quelli che ci mettono i soldi, pagando tasse e imposte come di... diritto... quel giorno (mi sono auto eletto), quelli che progettano barriere subacquee, pontili in opere concrete, ripascimenti e risanamenti ecologici riguardanti il nostro arenile, ho pensato che fossero già a conoscenza di quelle semplici nozioni riguardanti il rapporto tra correnti marine litoranee, stato del mare ed linea di costa ed era per questo motivo, che quel giorno, a... “Camminare” sulla sabbia bagnata della battigia... non c’erano. Camminando... ripensavo alle qualità tecniche, che deve possedere “Tartiere”, colui che darà quel famoso “giro di vite” contro la “Pesca a strascico” effettuata sui fondali dove ci sono praterie di posidonia. I pescatori, infatti che danneggiano l’ecosistema marino, d’ora in avanti, ne risponderanno non solo civilmente (per danno ambientale), ma anche penalmente perché si vedranno contestare il reato di distruzione o deturpamento di bellezze naturali previsto dall’articolo 734 del Codice penale. «La pesca a strascico è consentita solo su fondali con profondità superiore ai 50 mt... (dove nel fondo fangoso, i rizomi (peocci) delle posidonie marciscono e puzzano fastidiosamente). Ma se una rete trascinata in mare da un’imbarcazione, che “ara” (una parola di chiara origine rurale tipica dell’idioma di un esiguo drappello di pastori-contadini poco espanto sul territorio che in seguito ha fondato un Impero ben dodici volte più grande dell’odierna Francia) il fondo sabbioso di un posidonieto, (e sono pienamente d’accordo!!!), è considerata uno strumento delittuoso; che dire allora del materiale originato dallo PESCAÙI DE CANNA Ogni sabato pomeriggio io e il Mario si andava a pesca… con qualsiasi tempo.Era il periodo in cui i “monelli” erano soliti appostarsi all’imbocco degli ésci per canzonare i pescaùi de canna, gli ujellaùi de viscu e i sèrcaùi de scavéne .... “abelinài cuscì e nul’ammu mai visti!”... ma noi poca importanza davamo a quelle oramai abituali cantilene... troppo forte era la nostra passione per la pesca! Alternavamo il nostro campo d’azione tra le poco praticabili scogliere di capo Mele e quelle decisamente più agibili della Cappelletta. L’attrezzatura era importante: una canna fissa, molto lunga, per insidiare i mùseri, ed una corta, robusta, con tanto di mu- INVITO ai Dirigenti scolastici e loro collaboratori, ai Docenti, particolarmente agli Incaricati dell’Orientamento e ai Coordinatori delle terze medie, ai Genitori e Studenti, specialmente delle terze medie Convegno educativo-didattico sui Nuovi Licei venerdì 18 dicembre 2009 dalle ore 15 alle ore 18 nell’auditorium dell’Istituto Salesiano di ALASSIO, nel giorno del 150° di fondazione dei Salesiani e all’avvio del 140° dell’istituto. Hanno accettato l’invito ad intervenire don Carlo Nanni, Rettor Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, sulla dimensione educativa e il dr. Max Bruschi, consigliere del ministro Gelmini e presidente della Cabina di Regia dei Nuovi Licei, sui percorsi e contenuti della Riforma. Sono stati anche invitati il Sindaco di Alassio, il Presidente della Provincia di Savona, i direttori dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, il Vipresidente della Regione 02/12/2009 sfaldamento delle rocce o dei depositi alluvionali che impropriamente viene gettato in mare per rinascere gli esausti arenili? L’acqua di mare colorata (del colore della terra e del fango) l’abbiamo vista lungo il litorale di Alassio e Laigueglia ma nessuno ha pagato (a termini di codici Civile e Penale) per i danni subiti dalle nostre piante acquatiche! (Ci sono stati eccome!!!) E cosi contro le opere di difficile sgombero posizionate sul fondo del mare di Alassio, se è vero che innescano continue e forti (a seconda della provenienza del moto ondoso) correnti verticali tali da scalzare i rizomi delle piante acquatiche che, (un tempo...?) prosperano lungo tutto il litorale, alassino l’articolo 734 del Codice penale é applicabile? Camminando... per la spiaggia, pensavo, a proposito del “marine enviroment” (tanto caro ai nostri “Amministratori”... eletti e da eleggere!!!) dal quale sono sempre dipese le “fortune” turistiche di Alassio, a quell’Atlante degli Habitat Marim (Grafiche Amato Editore 22 Euro il libro, 28 Euro Cofanetto completo della cartografia) che potrebbe essere utile consultare in previsioni di futuri progetti. Autori Stefano Coppo del settore Ecosistema Costiero e Giovanni Diviacco del servizio Parchi e Aree protette della Regione Liguria, l’Atlante potrebbe essere uno strumento per garantire la migliore integrazione tra interventi sul nostro Territorio (qualcuno li dice già sicuri...) e Tutela dell’Ambiente. Le Tavole Cartografiche dell’opera, riportano anche informazioni su condotte fognarie a mare, presenza di impianti di maricoltura, grotte sottomarine e i cosiddetti Sic. P.S - Sui fondali della Liguria ci sono 4850 ettari di Posidonia (quanto è estesa la “Posidonia” nel mare di Alassio?) e rappresentano un patrimonio ambientale in grado di conservare l’ecosistema marino in una situazione di equilibrio tale da garantire acque pulite e limpide (anche ad Alassio). linello per i luàssi. Inoltre mollica di pane con formaggio per i céfali... inoltre l’arenicola, ossia, le scavéne per i branzini. La cerca delle scavéne era importantissima ed avveniva soltanto nella rena umida in mezzo agli scogli del Torrione. Che faticaccia! Si trattava di spostare grosse pietre cercando di evitare i sciaccadenti taglienti come rasoi per frugare nella sabbia alla ricerca dei lunghi vermetti. Rendevano più difficoltosa la ricerca frammenti di cuggétte, pietruzze, qualche culo di bottiglia... un chiodo arrugginito. Intanto da ogni dove accorrevano decine di bavose a disputarsi le scavéne che sfuggivano alle nostre dita... Il pomeriggio è giunto al termine. Ed è stato abbastanza proficuo...: - nel carniere abbiamo una decina di splendidi mùseri, un bel sàrago con dei denti che pare un cavallo, una larga sorpia e una spigoletta che pare tutta spaurita. Le ore sono trascorse veloci ed è subito sera – come dice il poeta – e noi ci imbarchiamo sulle biciclette ancora mezzo storditi dal sole pomeridiano. La dinamo del Mario fa i capricci ed il fanale della sua bicicletta rimane ostinatamente spento. Attraverstamo i carruggi, quasi furtivamente arènte ai muri, vigili e timorosi per l’apparire dell’inflessibile Pimpirinella, la guardia municipale!... All’angolo dell’èsciu da gexa ci si saluta: “Ciau Mariu e se veghemmu!”, “Bona, Ensu… datte recattu!...” Vincenzo Moirano 10 «L'ALASSINO» Giovedì 17 Dicembre 2009 MINI BASKET VELA Il Camp basket e l’avvio della nuova stagione Memorial Fosco Agostini - Coppa Pino Zucchinetti - Coppa Lillo Gaibisso - Coppa Manfredo Audisio - Coppa Beppe Barnao Dopo il bellissimo Camp a Calizzano (nella foto il gruppo al completo) svoltosi a Settembre e che ha visto la partecipazione di 48 bambini è iniziata da due mesi l’attività della Pallacanestro Alassio che quest’anno vede le iscrizioni, sempre aperte, dai 4 ai 14 anni. Nell’ottica di accompagnare i nostri ragazzi e ragazze ad una futura prima squadra sia maschile che femminile, si aggiunge una nuova categoria a quelle già esistenti: oltre ai collaudati pulcini – paperine (4-5-6 anni), Scoiattoli - Libellule (7-8 anni), Aquilotti – Gazzelle (9-10 anni), Esordienti Maschili (11 anni), Esordienti Femminili (11-10 an- Da Sibello… a Broccanello Si sono svolte Domenica 6 Settembre ad Alassio, nello spazio acqueo antistante la Scuola di Vela presso il Porticciolo Luca Ferrari, le regate del tradizionale Memorial Fosco Agostini, che da quest’anno vedeva anche l’assegnazione delle coppe intitolate alla memoria di grandi personaggi del CNAM Alassio, tra cui Pino Zucchinetti, Lillo Gaibisso, Manfredo Audisio e l’amico del Cnam anche lui recentemente scomparso il giornalista genovese Beppe Barnao. per la premiazione di ritorno dal vincente Campionato Europeo della Classe 49er in Croazia, in effetti Pietro è stato il vincitore della edizione 2008 del memorial. Vincitore di questa edizione è risultato Bruno Broccanello (nella foto premiato dal Presidente Agostini), al secondo posto premiato con la Coppa Pino Zucchinetti, per l’occasione consegnata dalla figlia Roberta, anche lei grande campionessa di Vela è risultato il genovese Gimba Barnao, al terzo classificato Rinaldo Agostini è sta- Sulle tipiche imbarcazioni Optimist, utilizzate normalmente dai bambini della Scuola di Vela, si sono dati battaglia in due appassionanti regate gli ex ragazzini del CNAM, ovvero adulti grandi e grossi che sull’Optimist ci andavano sì, ma 30 anni fa, e pure bene dato che la maggior parte di loro ha partecipato ai Campionati Mondiali. E così si sono ritrovati in acqua per ricordare i grandi personaggi del CNAM che li hanno allevati e cresciuti e che purtroppo ci han- ta consegnata la Coppa intitolata a Lillo Gaibisso, consegnata dal nipote Cesare Fui, mentre a Fabrizio Priolo quarto classificato è andata la Coppa Manfredo Audisio e ad Andrea Magni quinto la Coppa Beppe Barnao. Per il prossimo anno, il Cnam Alassio cercherà di far diventare questa regata internazionale, con l’invito a grandi campioni stranieri che anche loro hanno iniziato la carriera di velisti proprio sugli Optimist. Sono stati festeggiati a lungo no lasciato alcuni proprio recentemente come l’ex Presidente Pino Zucchinetti nello scorso mese di giugno. Insieme all’attuale Presidente del CNAM Rinaldo Agostini ideatore del Memorial dedicato al padre Fosco ex Vice Presidente per molti anni, hanno regatato Claudio Betti, Andrea Magni, Alessandro Zampori, Gianpiero Dotti, Mario Nattero, Fabrizio Priolo, Marco Marchesi, Gimba Barnao, Bruno Broccanello. Assenti giustificati i fratelli Sibello che sono giunti proprio anche i fratelli Pietro e Gianfranco Sibello, recenti vincitori del Campionato Europeo e secondi in Coppa del Mondo della classe olimpica acrobatica 49er per il 2009, i quali si stanno già preparando per il prossimo evento olimpico a Londra 2012, vero obiettivo della loro comunque splendida carriera di velisti. Mai Alassio ha avuto simili campioni, in qualunque disciplina sportiva, peccato che a volte ci se ne dimentichi… “Grazie Alassio” dalla Federazione Italiana Pallavolo Roma, 13 ottobre2009 AL COMUNE DI ALASSIO All’attenzione del Sindaco Dr. Marco Melgrati Carissimo Sindaco Nel momento in cui la Nazionale Seniores Femminile di Pallavolo ha vinto per la seconda volta consecutiva i Campionati Europei e si appresta a volare in Giappone per disputare la Grand Champions Cup volevamo condividere questo grande successo insieme a tutti quelli che hanno collaborato con noi per ottenerlo. Come da alcuni anni a questa parte la nostra Nazionale Femminile trova in Alassio un posto ideale per poter preparare al meglio le competizioni in programma. Le strutture alberghiere e sportive sono ottimali alle nostre necessità e tutti i cittadini mostrano nei nostri confronti una grande cordialità facendoci sentire a casa. Con la convinzione e l’augurio che il sodalizio con il comune di Alassio possa proseguire a lungo vogliamo porgerle i ringraziamenti della Nazionale Femminile, dello sfaff e di tutta la Federazione. Alberto Rabiti SEGRETARIO GENERALE ni) si aggiungono gli Under 13, categoria di passaggio dal minibasket al vero basket giovanile! In occasione delle imminenti festività La Pallacanestro Alassio coglie l’occasione per porgere gli AUGURI DI BUONE FESTE a tutta la cittadinanza! WWW.PALLACANESTRO ALASSIO.IT La Nazionale Femminile di Pallavolo al Palasport di Alassio. N.d.r. La GRAND CHAMPIONS CUP è già terminata con la vittoria a punteggio pieno delle nostre pallavoliste. Evidentemente Alassio è propizia alle vittorie delle nostre Nazionali in campo Sportivo. ALASSIO BIKE CICLISMO Festa per il 39° anniversario dell’Unione Ciclistica Alassio Domenica 29 novembre, a chiusura di una stagione ancora una volta ricca di soddisfazioni sia a livello agonistico che organizzativo, si è tenuto presso l’Hotel dei Fiori il pranzo sociale dell’UC Alassio con graditi ospiti il Sindaco Arch. Marco Melgrati, il presidente provinciale del CONI Sig. Lelio Speranza, il presidente FCI di Savona Sig. Piero Zangani e il vice presidente regionale Sig. Alessio Baudone giudice di gara internazionale. Genitori e nonni mescolati a sponsors della società, dirigenti, tecnici e personaggi di ciclismo del passato, hanno festeggiato l’ottimo rendimento dei giovanissimi blu-senape, che ricordiamo, quest’anno decimi assoluti ai campionati italiani tenutisi a Cuneo, nonché di esordienti e allievi che nel corso della stagione si sono sempre impegnati al massimo delle loro possibilità; qualcuno di loro assaporando più volte il gusto della vittoria. Per questa volta non faremo i nomi dei plurivittoriosi perché quella di domenica è stata la festa di tutti i ragazzi tesserati; naturalmente i premi consegnati durante l’allegro convivio sono stati proporzionati ai risultati individuali, ma tutti hanno ricevuto un riconoscimento al loro impegno. Emilio Colombo, grande diret- tore della Gazzetta negli anni del ciclismo eroico scriveva: “Tutti primi al traguardo del mio cuore”: è esattamente lo spirito che anima ancor oggi l’UC Alassio e che dovrebbe animare sempre lo sport giovanile a partire dai dirigenti. Per l’UC ALASSIO RB R. A. Luca Zingariello atleta di Alassio Bike si conferma vincitore del Giro della Provincia di Savone e campione provinciale di mountain-bike. Giovedì 17 Dicembre 2009 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI EMANUELE ABATE GILDA NOVEMBRINO VED. ENRICO Anniversari 1922 - 2009 ELISA FAZIO IN GHIGLIONE NANDO COLLINA LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. 30/12/2004 - 30/12/2009 Associazione Volontari Baia del Sole A brevissima distanza dalla morte della moglie Emanuela Schivo, è deceduto in Alassio, dopo breve malattia, il 17 novembre u.sc. EMANUELE (Ino) ABATE, a 85 anni, un altro Alassino di Barusso, molto noto, di antico stampo che ha dedicato la vita alla famiglia, al lavoro ed al grande “hobby” della pesca. Un alassino universalmente amato e stimato. Ne danno il triste annuncio il figlio prof. Celeste con Irene e Manuel, il fratello Antonio e famiglia, i numerosi cognati e i nipoti con le rispettive famiglie. Anche l’Associazione Vecchia Alassio si associa al dolore dei famigliari. ORIETTA BENISCELLI 1913 - 2009 Nello scorso mese di Ottobre è mancata GILDA NOVEMBRINO vedova ENRICO (a 87 anni), una Mamma e una Nonna ben conosciuta ed amata per le sue doti esemplari. Al ricordo dei parenti l’Associazione Vecchia Alassio aggiunge le condoglianze al Socio Franco e famiglia. Cara mamma, non dimenticheremo mai il tuo amore e la tua generosità. Hai dedicato la tua vita alla famiglia con dedizione e semplicità e ora hai raggiunto in cielo il tuo caro marito Serafino, con cui avevi condiviso gli affetti più cari, i momenti di gioia, difficoltà e l’amore infinito per il lavoro della tua campagna. Guidaci da lassù a percorrere la strada della serenità, così difficile da trovare in questo mondo. Con eterno amore tuo figlio Franco, la cara Giliana, i tuoi nipoti la tua adorata pronipote Federica e parenti tutti. GIUSEPPINA (ELENA) VITALI VED. FAUSTELLI Nata nel 1913 ad Alassio, dove è rimasta per tutto il tempo della sua lunga vita, Orietta è stata l’attenta e sensibile custode delle memorie e degli affetti familiari. La ricordiamo nella sua Casa Gialla, a Vegliasco, intenta a curare le vigne, gli orti, i fiori. Nello studio di pittura del padre Alberto, a fianco dell’amatissimo fratello Giannetto, mentre riordinava e conservava i dipinti paterni e fraterni che “narravano” le onde e le campagne. Nella sua casa sul mare, al piano di sopra, occupata a crescere ed educare nipoti e pronipoti unendo le generazioni, ad accogliere i loro amici con generosità e con spirito sempre aperto al nuovo. Soprattutto nel periodo della giovinezza e della maturità Orietta si è dedicata anche ad attività nel campo sociale e culturale: per molti anni ha prestato aiuto presso il centro pubblico della Maternità e Infanzia, e ha contribuito, insieme ad altri meritevoli volontari, ad animare la vecchia Biblioteca di Viale Hanbury, prima che diventasse comunale. Lascia un grande vuoto. L’A.V.A. partecipa al dolore della famiglia e porge le più sentite condoglianze. FELICE TORASSA 14/12/2007 MINGHITTA BADANO VED. SESSA 23/12/2008 - 23/12/2009 Due anni fa Felice è mancato all’affetto dei suoi parenti e degli amici. Gli dedichiamo questo ricordo in occasione dell’anniversario, consapevoli che in ogni singolo giorno continueremo a rivolgergli con nostalgia il nostro pensiero affettuoso. Te ne sei andata da un anno, dopo un lungo cammino, spesso in salita. Sei stata per noi una guida sicura, sempre pronta a dare, col sorriso e la dolcezza. Vogliamo ricordarti ringraziando il Signore per il tempo che ci ha concesso di vivere con Te. Il tempo non cancellerà mai il nostro ricordo. I tuoi figli e famiglie I Suoi cari CLAUDIO TOMATI 17/12/2004 - 17/12/2009 DR. CARLO FERRARI 1999 - 2009 Deceduta il 29 Settembre u.sc. presso l’Ospedale di Albenga. La ricordano i figli, nipoti e parenti tutti. L’Associazione Vecchia Alassio porge a nome dei Soci le sue più sentite condoglianze. A MIA MADRE Le tue sofferenze non le dimenticherò mai, Il tuo viso è un ricordo nitido nella mia mente. Mi manca il tuo tempo, quello che ti dedicavo tra gli impegni di lavoro e la famiglia. Ciao, Mamma, Ti voglio bene. Fausto con Marzia e Cristina MESE DI NOVEMBRE 2009 BENISCELLI Orietta anni 96 BOLIA Maria anni 76 BOSIO Piera anni 62 CAPOMOLLA Giuseppe Antonio anni 74 CLIFFORD Stephen Romano anni 61 FRANDI Gina anni 99 GULLI Maruzza anni 82 Sono già trascorsi cinque anni da quando la nostra affettuosa Elisa ci ha lasciato e noi tutti la ricordiamo sempre con lo stesso amore. Un anno è passato ma la sensazione è che tu possa arrivare come sempre dai tuoi pomeriggi alla Bocciofila o dalla Messa con la Corale; entrare in casa e accoglierci con il tuo indimenticabile sorriso e buon umore. Quel tuo cappello e sciarpa rimasti lì appesi, e che noi guardiamo in silenzio per non interrompere un sogno di un istante, è un’illusione che scalda il cuore. La verità è che manchi a tutti. Ciao I tuoi cari ODDO Arrigo OMOÈ Pietro PENNACINO Carlo SCAVIA Giovanni VERO Giovanni ZANCANARO Modesto anni 87 anni 95 anni 89 anni 84 anni 80 anni 73 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. Sono trascorsi 5 anni da quando ci hai lasciato, ma il nostro affetto è immutato. Sei sempre nei nostri cuori. I tuoi cari Il vuoto che da 10 anni hai lasciato è immenso, ma tu vivi e vivrai sempre nei nostri cuori. Continua a proteggere chi nel tuo ricordo vive. Mamma, papà, Claudia, Carlotta e Roberto MICHELE BONIFAI Il 16 dicembre 2008, mentre una mareggiata rabbiosa divorava tutta la spiaggia, la vita del nostro caro Michele si spense. Ebbi la sensazione che il mare impetuoso fosse venuto a portarselo via... quel mare tanto amato e rispettato, dove desiderava che le sue ceneri fossero disperse. In una meravigliosa giornata di metà ottobre siamo finalmente riusciti a realizzare la sua volontà. Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la collaborazione e tutti gli amici che hanno contribuito a rendere l’evento speciale, come Michele l’avrebbe voluto. Grazie! 12 «L'ALASSINO» Giovedì 17 Dicembre 2009 E… SONO ARRIVATI I 70… ANNI I Fiori di Bach WALNUT Juglans regia (Noce) “Per coloro che nella vita hanno ideali e ambizioni ben definiti e li soddisfano, ma che in rare occasioni sono tentati di deviare della loro proprie idee, obiettivi e impegni, spinti dall’entusiasmo, dalle convinzioni o dalle forti opinioni di altri. Il rimedio dona costanza e protezione dalle influenze esterne”. Domenica 29 novembre i coscritti del 1939, hanno festeggiato (organizzata dal trio Boidi, Briozzo e Zenari) la ricorrenza del 70° anno. Al termine della Santa Messa celebrata da Mon. Angelo De Canis il folto gruppo dei partecipanti ha raggiunto a bordo del trenino, il ristorante Regina dove ha avuto modo di gustare l’ottimo pranzo preparato dai fratelli Macheda nella terrazza dell’Hotel con vista sul mare. La giornata è stata allietata dalla musica del nostro concittadino Mario Meli, che con la sua meravigliosa voce ha fatto rivivere fino a tarda sera i bellissimi ricordi della gioventù. Un ringraziamento a tutti, e augurando un felice e Santo Natale a tutti i coscritti e alle loro famiglie, danno appuntamento per un’altra giornata di convivialità al prossimo anno. La festa ha visto la partecipazione di: Franco DATRINO, Ornella BONAVIA, Tomaso ALBESIANO, Rachele NATTERO, Sergio ZENARI, Ezio FRANCESCHINA, Irma SASSO, Gualtiero LAZZARI, Giancarlo TODDE, Matteo GIRAUDO, Anna CREMASCHI, Antonio TURATI, Silvio CHIAPUZZO, Iole AVERAME, Fernanda FORMENTIN, Anita DAGNINO, Maria Rosa MADERNA, Roberto MERCURI, Mauro CECCHINI, Enzo PIRALDO, Bianca FENOGGIO, Caterina SIMONE, Lina PIESTRASANTA, Edda ENRICO, Leandro GOLLO, Angelo ONISCODI, Gianna CHIESA, Silvana BALDI, Curzio MARTINO, Carlo CAVEDINI e Gianni SIRI. (FOTO SILVIO FASANO) Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Alassio HOLLY Ilex aquifolium (Agrifoglio). “Per coloro che a volte sono attaccati da pensieri come la gelosia, la vendetta, il sospetto. Per la varie forme di vessazione. In loro stessi possono soffrire molto, spesso senza che vi sia alcuna causa reale per la loro infelicità”. L’essenza di questo fiore nutre il cuore consentendo alla persona di riconoscere e trascendere questi sentimenti. Di questo fiore Bach dice “Holly ci protegge da tutto ciò che non è Amore Universale. Holly ci apre il cuore all’amore divino”. Holly è molto utile quando nasce il fratellino o la sorellina, se il primogenito mostra segni di gelosia sotto forma di malumore, dispetti, ostinazione e simili. “LE RAGAZZE COSCIARELLE” Ecco qui ritratte con la “divisa” sociale del CNAM Alassio le ragazze cosciarelle. Da sinistra a destra: Lina, Anna, Rina, Marisa, Anna ritratte sull’arenile del Circolo Nautico alla Coscia, di cui sono assidue frequentatrici e memoria storica. Rinaldo Agostini Presidente Cnam Alassio a cura dell'Osservatorio Don Bosco NOVEMBRE 2009 a cura di Caterina Maggi È il rimedio per coloro che non riescono a difendersi dalle influenze altrui. Il problema fondamentale di Walnut è l'eccessiva sensibilità, proprio perché è così aperto rischia di accogliere dentro se i sentimenti di tutti finendo col lasciar passare anche le influenze negative. Spesso questo fiore viene prescritto nei momenti di grande cambiamento es: divorzio, trasferimento in un'altra città, gravidanza, pubertà, menopausa, nuovo lavoro ecc. Ogni cambiamento provoca uno stato di stress per cui diventa facile essere instabili ed influenzabili. Meteorologia Alassina Novembre 2009 ha mantenuto fede alla tradizione: poco sole – cielo assai triste – acqua abbondante (anche se non distribuita in modo omogeneo): 84,2 millimetri di pioggia nella prima decade (sei giorni con precipitazioni e quattro senza pioggia); 1,4, millimetri nella seconda decade (in data 14 novembre); tutto il resto (117,4 millimetri) registrato negli ultimi due giorni del mese con 66,8 mm il giorno 29 e 50,6 mm il giorno 30. Bisogna mai dimenticare che il giorno meteorologico inizia e si conclude alle ore 19,00. Ciò vuol dire che una precipitazione registrata alle ore 20 o 21 di oggi risulta sul registro come fenomeno del giorno dopo. I 117,4 millimetri complessivi sono indicati come avvio del fenomeno verso le ore 5,30 del giorno 29 e conclusione alle ore 19 dello stesso giorno con i 66,8 mm già indicati. La pioggia ha continuato a cadere anche dopo le ore 19, cessando verso le ore 120 del mattino dopo; il tutto però (50,6 mm) fa parte del giorno 30 novembre. Dopo questa utile precisazione, posso tranquillamente presentare tutti gli altri dati della nostra meteorologia autunnale. Pressione media: 757,1 mmHg. La pressione minima assoluta è stata registrata alle ore 9 del giorno 11 con 742,4 mmHg. Temperatura media mensile: 15,3 °C; le medie decadali: 14,3 °C nella prima (la minima assoluta 9,8 °C è del giorno 9 alle ore 7); 15,9 °C nella seconda; 15,7 °C nell’ultima decade: La temperatura media giornaliera più bassa è in data 9 con 11,4 °C. Umidità media: 68%; i valori medi decadali sono; 56%; 71%; 76%. L’umidità più alta è stata registrata il giorno 14 con una media del 90%. Giorni Sereni: 11; giorni coperti: 9 (valore insolito per la nostra città). Pochi giorni sereni vuol dire anche “poco sole”! Sono 107,4 le ore di limpido sole in tutto il mese. Le medie decadali sono: 3,5 ore nella prima; 3,9 nella seconda; 3,4 ore nella terza. Sappiamo che, con le nuvole, vi è anche la diminuzione della durata del giorno che collabora a ridurre progressivamente il valore dell’eliofania: dal primo giorno del mese al 30 novembre la durata del giorno è diminuita esattamente di un’ora: Ciò non sorprende perché tutti conosciamo cosa voglia dire fare ogni anno un giro completo attorno al sole. Il direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Nel mese di ottobre, appena trascorso, è stato realizzato un marciapiede a fronte degli esercizi commerciali situati all’incrocio tra le vie Neghelli e Ignazio dell’Oro, marciapiede che si estende verso levante fino al sottopasso ferroviario di via Diaz. Questo consente la sicurezza dei tanti pedoni che quotidianamente transitano in questo tratto di strada, servendosi anche dei nostri esercizi. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». Pertanto, vogliamo ringraziare il Signor Sindaco e la Sua Giunta per aver finanziato l’opera, soprattutto in un momento difficile per le Amministrazioni Pubbliche per reperire i fondi necessari e il Sig. Mainetto titolare della Ditta esecutrice dei lavori per aver eseguito un “bel marciapiede” e in tempi brevi. Grazie dai titolari degli esercizi di via Neghelli e via Ignazio dell’Oro. Seguono firme DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana