Il Trierenberg Super Circuit premia gli italiani
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Il Trierenberg Super Circuit premia gli italiani
Concorsi Il Trierenberg Super Circuit premia gli italiani Il Trierenberg Super Circuit è un concorso molto apprezzato per la ricchezza dei premi, ma non solo. La partecipazione è molto ampia a livello internazionale ed è quindi un interessante luogo di confronto tra diversi stili fotografici. Massimo Merlini, Italia, Goldfish. In aprile si chiudono le iscrizioni al Trierenberg Super Circuit, il concorso internazionale che può vantare una quantità di premi che lo rendono assolutamente unico, ben 165, a partire dai 5000 euro del Grand Prix; inoltre ad ogni partecipante viene inviato il catalogo della manifestazione, un volume di 256 pagine con un migliaio di immagini. Numerose le sezioni a cui si può partecipare: General, Nature, Experimental, Phototravel, 114 Landscape, Nude, Portrait, Water, Panorama, Architecture & Sights, Series & Sequences, Emotion & Human Relations, Fun & Humour, Sports, Dynamics & Movement, Seasons, Trees, Children of the World, China. Ma per maggiori dettagli, così come per il bando di partecipazione, rimandiamo al sito internet www.supercircuit.at. In queste pagine presentiamo una selezione di immagini premiate nell’edizione 2008, con una particolare attenzione agli autori italiani che come sempre ottengono risultati di grande rilievo, e una serie di interviste per conoscere meglio gli autori e le situazioni in cui le foto sono state scattate. Iniziamo da Massimo Merlini. Il suo lavoro principale si svolge nell’ambito della progettazione architettonica e del design, come ben Marcello Libra, Italia, Emperor penguins family. 115 Alfred Weissenegger, Austria, Born to kill. Hsieh Li Chu, Taiwan, Feeding. traspare dalla composizione dell’immagine. Massimo Merlini partecipa regolarmente a concorsi fotografici nazionali ed internazionali ed ha ricevuto diversi riconoscimenti; ha all’attivo anche mostre personali e collettive presso sedi qualificate come il Centro della Fotografia d’Autore di Bibbiena e sue immagini sono state pubblicate da riviste tra le quali anche Il Venerdì di Repubblica e Max. La fotografia premiata al Super Circuit, “Goldfish”, è certamente originale e fa parte di un progetto di divertissement surreale sul mondo dell’alimentazione, non ancora concluso. L’immagine è stata realizzata con due scatti, uno per il bicchiere con il vino, l’altro per il pesciolino rosso; entrambi gli scatti sono stati eseguiti in studio utilizzando una Canon Eos 5D con il 100mm f/2,8 macro. Come illuminazione Massimo Merlini ha utilizzato flash a torcia Elinchrom con filtri Heavy Frost della Lee come diffusori. Il file Raw è stato sviluppato con Apple Aperture mentre gli interventi di fotoritocco sono stati realizzati con Photoshop. Marcello Libra è photo editor e fotografo di reportage di viaggio per la casa editrice 116 Jose Ramon Moreno Fernandez, Spagna, Zebra. White Star, ma la sua specializzazione è la fotografia naturalistica che, come ci racconta, “mi trasmette emozioni e sensazioni che nessun altro genere di fotografia è in grado di darmi. Penso di sentirmi veramente bene solo quando mi trovo, solo, completamente immerso in un ambiente selvaggio e incontaminato a contatto degli animali che lo abitano. E’ qualcosa di inspiegabile, una grande pace interiore. E poi la concentrazione con l’adrenalina che sale in attesa di cogliere quell’attimo che spesso e volentieri è unico e irripetibile”. Da alcuni anni Marcello Libra lavora a un progetto editoriale finalizzato a documentare alcune delle aree più fredde della terra. Naturalmente è impensabile fotografarle tutte, per cui seleziona immagini di animali e paesaggi che possano essere una sintesi visiva, espressione di quel mondo. Da qui è nato il viaggio in Antartico e l’immagine premiata al Super Circuit. La foto è stata scattata ai primi di novembre del 2006; in quel periodo nel mare di Gianni Maitan, Italia, Zebras. 117 Gabriela Staebler, Germania, Gepardfreundschaft. Weddell vicino all’isola di Snow Hill è possibile trovare una colonia di circa 4000 coppie di Pinguino Imperatore impegnate ad allevare i loro piccoli. Fra bianchi paesaggi mozzafiato Marcello Libra è stato a contatto per tre giorni con la colonia di pinguini e ha potuto documentare le attività di adulti e piccoli tra la curiosità degli animali. “Ero emozionantissimo, in quei momenti ti dimentichi di freddo, fame e problemi di ogni genere.” Come hai scattato la foto premiata? Non ci sono particolari difficoltà tecniche per uno scatto come questo, più difficile è trovarsi nelle condizioni per poterlo fare. Il rompighiaccio si era “ancorato” fra i ghiacci ben distante dalla colonia, poi sono stati necessari dieci minuti di elicottero per arrivare ad un campo base; da qui ho camminato per circa un’ora sul mare ghiacciato. Questo per non disturbare i pinguini. Gli adulti si alternano a portare cibo al Miljenko Marotti, Croazia, Fist. 118 Chian Tsun-Hsiung, Taiwan, Impression of the water town. Maurizio Landriscina, Italia, A Mursi woman. piccolo, quindi è raro trovare tutta la famiglia riunita, inoltre in una colonia di migliaia di individui che vanno e vengono è difficile non avere disturbi davanti o dietro l’immagine. Per cui ci vuole tanta pazienza, un po’ di fiuto e anche fortuna; componente questa sempre necessaria nella fotografia naturalistica. Quel giorno il sole era velato dalle nuvole, ciò mi ha permesso di avere una luce più fredda e con contrasti meno duri, ideale per l’atmosfera di questa immagine. Quali fotocamere usi normalmente? “Lavoro con attrezzatura Canon digitale; per questo scatto ho utilizzato un corpo Canon Eos 5D con obiettivo Canon 300mm f/4 IS a sensibilità 100 Iso, 1/500s a f/8. Uso sempre il treppiede, ma questo scatto è stato fatto a mano libera. Viaggi estremi come questo devono essere preparati con molta cura sia per quel che riguarda l’attrezzatura che per l’abbigliamento; una volta sul posto e in simili condizioni la superficialità in fase organizzativa può essere pagata a caro prezzo.” Esegui interventi in post-produzione? Scatto sempre in Raw per memorizzare il maggior numero di informazioni possibile; la post-produzione è quindi obbligatoria e pongo una particolare attenzione ai livelli, ai toni, al contrasto, alla nitidezza e alla temperatura colore. Gianni Maitan è un appassionato di fotografia naturalistica che può vantare un prestigioso curriculum; è autore del libro “Parchi 120 Roland Steffen, Svizzera, Schmuck. Africani” edito da Giorgio Mondadori e con Sassi Editore sta realizzando un nuovo libro sulla natura africana che uscirà a breve. Sue foto sono state pubblicate poi su molti libri, calendari e sulle più apprezzate riviste specializzate italiane ed estere. Ha partecipato a numerose mostre fotografiche personali e collettive in Italia e all’estero oltre a conseguire numerosi premi in concorsi fotografici internazionali. Gianni Maitan tiene anche corsi di fotografia naturalistica presso circoli ed associazioni fotografiche del vicentino. L’immagine premiata al Super Circuit non nasce quindi per caso ed è stata premiata anche al concorso del Qatar The Al Thani2007. Dove hai scattato questa immagine? L’ho fatta nel Serengeti (Tanzania) alla luce naturale del mattino; ero davanti ad una pozza dove si stavano abbeverando delle zebre e gnu ed ho colto l’attimo in cui per qualche secondo le tre zebre hanno bevuto insieme. Chan Kwok, Hung Hong Kong, Fearless. Mi trovavo in automobile ed ho appoggiato il teleobiettivo su un sacchetto di sabbia posto sul finestrino. Che tipo di attrezzatura hai usato? Una Nikon F5 con obiettivo Nikkor 500mm f/4 e messa a fuoco manuale, pellicola Velvia 50 Iso, diaframma f/4 e tempi tra 1/125s e 1/250s. Come post-produzione ho effettuato solo un leggero ritaglio rispetto all’inquadratura della diapositiva. Miljenko Marotti è un medico radiologo croato, professore alla facoltà di medicina di Zagabria. E’ un fotoamatore membro del Foto-klub Zagreb e il suo interesse si rivolge ovviamente alla fotografia naturalistica, ma anche a quella di architettura e still life. Ha all’attivo sei mostre personali oltre a diverse collettive (in questo periodo sta organizzando una mostra a Zagabria sul viaggio in Botswana e Namibia) e molte delle sue fotografie sono state accettate nelle esposizioni FIAP; numerosi anche i riconoscimenti, in Slovenia, in India, in Croatia, in Francia e in Ungheria. La foto premiata al Super Circuit è espressione del suo interesse per la natura, anche se non fa parte di un progetto particolare; è stata scattata al Bronx Zoo di New York nella luce di una mattina soleggiata e mostra una femmina di gorilla in atteggiamenti affettuosi con il suo piccolo. La situazione era molto rilassata e Miljenko Marotti ha scattato proprio nel momento in cui cucciolo alzava il pugno. Come attrezzatura ha usato una Nikon D200 con obiettivo Sigma 70-200mm f/ 2.8, impostando una sensibilità di 200 Iso. In post-produzione è intervenuto solo per modificare l’inquadratura ed eseguire una leggera correzione in termini di contrasto e colore, con Photoshop. L’immagine “Impression of the water town” del taiwanese Chian Tsun-Hsiung è affascinante e gli abbiamo chiesto in che occasione l’abbia scattata. “E’ stato durante un viaggio di tre anni fa in Cina, in una zona di villaggi sull’acqua. Lo scenario era bellissimo, ma lo sfondo confuso per cui non ero in grado di rendere l’atmosfera del luogo; per questo sono intervenuto in Photoshop sfumando lo sfondo. Per la ripresa ho usato una Nikon D200 con obiettivo 18-200mm.” Chian Tsun-Hsiung insegna fotografia all’università ed è possibile vedere altre sue immagini nel sito http://photochian.myweb .hinet.net Tra i premi principali vinti si segnalano il PSA 4° Galaxy nella sezione Color Projected Image e and PSA 2° Galaxy nella sezione Nature. Con la sua immagine “A Mursi woman” Maurizio Landriscina ha vinto la medaglia d’oro della sezione “The fascination colours”. E’ un’immagine di viaggio perché, come egli stesso ci dice “la fotografia è diventata inscindibile da un’altra mia passione, viaggiare. Attraverso le mie 121 Le Bu, Vietnam, To come back. fotografie cerco di trasmettere sensazioni ed emozioni, le stesse situazioni da me provate. Sono affascinato degli esseri umani e cerco di cogliere la loro spontaneità, facendo in modo, per quanto è possibile, che le persone non mi percepiscano come un estraneo ma mi permettano di fotografarli come realmente sono. Ritengo che quando si fotografa il rispetto dei soggetti sia di massima importanza perché la macchina fotografica è pur sempre uno strumento invasivo.” Oltre al successo al Trierenberg Super Circuit, nel 2008 ha ricevuto il primo premio all’International Photoghapy Awards nella sezione phototravel riservata ai fotografi non professionisti. L’abbiamo intervistato per approfondire il contesto della ripresa. La foto premiata è parte di un progetto più ampio? L’immagine è parte di un reportage fatto in Per partecipare al Trierenberg Super Circuit La data di chiusura è il 27 aprile, ed il bando di concorso si può scaricare al sito www.supercircuit.at Il costo varia a seconda del numero di sezioni a cui si intende partecipare; per una sezione è di 35 euro. 122 Etiopia nel 2007; è stata scattata in un piccolo villaggio nella valle del fiume Omo e ritrae una giovane donna di etnia Mursi. Era il tramonto e quindi la luce era scarsa; tuttavia era radente ed ha creato un riflesso particolare sui monili d’argento che contrastano con la pelle scura della ragazza; è stata una questione di un attimo, ho colto la situazione ed ho scattato istintivamente.” Che tipo di attrezzatura usi? La mia è una collaudata Nikon D200, con l’inseparabile 80-200mm f/2.8 D. Anche se poteva essere d’aiuto una leggera “schiarita” non ho utilizzato il flash poiché non volevo essere troppo “invadente” nei confronti del soggetto. In post-produzione ho eseguito una leggera regolazione dei livelli e del contrasto con Photoshop CS. Progetti per il futuro? Nei prossimi mesi ho in programma di realizzare un progetto fotografico sulla realtà multietnica di Milano. Roland Steffen è un fotoamatore svizzero di lunga esperienza abituato a partecipare a concorsi internazionali in Austria, Germania, Francia, Spagna, Taiwan e Giappone, e proprio in Giappone è stato recentemente invitato per partecipare ad una mostra a Kyoto. L’immagine del Trierenberg Super Circuit è uno scatto “rubato” nel sud dell’Etiopia con una reflex Sony e l’obiettivo 16-300mm. Chan Kwok Hung ha comprato la sua prima reflex digitale alla fine del 2005, e da allora la fotografia è diventata la sua droga. Nel 2006 ha aderito alla Hong Kong Art of Photographic Association e l’anno successivo ha partecipato per la prima volta al Super Circuit vincendo la medaglia d’argento della sezione Cina. La foto che pubblichiamo è stata scattata appunto in Cina, a Gansu: nevicava e i monaci erano intenti ad ascoltare una lezione. Chan Kwok Hung ha usato una Canon Eos 1D che normalmente affianca ad una Eos 30D, con obiettivi 24-105mm e 70200mm. Le Bu è un fotoamatore vietnamita, membro dell’associazione degli artisti fotografi del Vietnam. E’ proprietario di un albergo dove ha creato una galleria dove espone immagini, prevalentemente bianconero. La foto premiata fa parte di un lavoro più ampio; è stata scattata nel dicembre 2006 a Binh Thuan, sulla strada per il villaggio vietnamita Cham. “La scena che mi si è presentata è una tradizionale immagine delVietnam e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione, grazie anche alle favorevoli condizioni offerte dalla luce del pomeriggio.” Dal punto di vista tecnico la foto è stata scattata con una Canon Eos 5D e obiettivo 70-200mm, su treppiedi.