Ramadan 2015 - Centro Islamico Culturale "La Luce" di Cassino e
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Ramadan 2015 - Centro Islamico Culturale "La Luce" di Cassino e
Ramadan 2015 Evangelista Massimiliano بدر Breve guida al Ramadan 2015 Centro Islamico Culturale “La Luce” Via Virgilio,12 03043 Cassino(FR) h t t p : / / w w w . c e n t r o i s l a m i c o c a s s i n o . i t [email protected] بسم هللا الرمحن الرحيم Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso " "النور- ي ِ اإل ْس ِ ال َم ْر َكز ّ ي الثقاف ّ الم Centro Islamico Culturale “La Luce” http://www.centroislamicocassino.it AṢ-ṢAWM – Il digiuno (Corano, 2:183) ِ َّ ِ َّ ِ ِ ِ ين ِمن قا ْبلِ ُك ْم لا اعلَّ ُك ْم تاتَّ ُقو ان ب اعلاى الذ ا اَي أايُّ اها الذ ا183 ب اعلاْي ُك ُم الصيا ُام اك اما ُكت ا ين اآمنُواْ ُكت ا 183. O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati; 12 Digiuno (aṣ-ṣawm ) nell’Islām significa astenersi completamente dal mangiare, dal bere, dal fumare e dall’avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto.3 (Corano, 2:187) ِ ِ ِ أ ُِح َّل لا ُكم لاي لا اة187 َّ ث إِ اَل نِسآئِ ُكم ُه َّن لِبا اب َّ الصيا ِام ُ الرفا ْ ْ اس ََّّلُ َّن اعل ام اللُ أانَّ ُك ْم ُكنتُ ْم اَتْتانُو ان أان ُف اس ُك ْم فاتا ا ٌ اس ل ُك ْم اوأانتُ ْم لبا ٌ ْ ا ِ اْلاْي ِط ْ ُ ِم ان ْ َّي لا ُك ُم ُ اْلاْي ب اللُ لا ُك ْم اوُكلُواْ اوا ْشاربُواْ اح ََّّت ياتا با َّ ا ُ اعلاْي ُك ْم او اع افا اعن ُك ْم فااآل ان اَبش ُر ُ ط اَأابْيا وه َّن اوابْتا غُواْ اما اكتا ا ِ ِ اشروه َّن وأانتم عاكِ ُفو ان ِِف الْمس ِ اج ِد تِْلك ح ُد ِ ِ ِ اَأ ِ ِ ك وها اك اذل ا ُ ُ ا اس اود م ان الْ اف ْج ِر ُُثَّ أاِتُّواْ الصيا اام إِ اَل الَّ ْلي ِل اوالا تُبا ُ ُ ا ُ ْ ا ود الل فاالا تا ْقاربُ ا ْ اا ِ آَيتِِه لِلن َّاس لا اعلَّ ُه ْم ياتَّ ُقو ان ُ ِ يُبا َّي اللُ ا 187. Nelle notti del digiuno vi è stato permesso di accostarvi alle vostre donne; esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro. Allah sa come ingannavate voi stessi. Ha accettato il vostro pentimento e vi ha perdonati. Frequentatele dunque e cercate quello che Allah vi ha concesso. Mangiate e bevete finché, all'alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera. Ma non frequentatele se siete in ritiro nelle moschee. Ecco i limiti di Allah, non li sfiorate! Così Allah spiega agli uomini i Suoi segni, affinché siano timorati. Il digiuno del mese di Ramadan è un obbligo per tutti i musulmani che abbiano raggiunto l’età della pubertà. Questo particolare mese acquista acquista un significato speciale poiché è il mese in cui il Corano fu rilevato per la prima volta al profeta Muḥammad ()ﷺ. Il profeta Muḥammad ( )ﷺdisse: “Digiunare è uno scudo: quando uno di voi digiuna, deve evitare un linguaggio osceno e un comportamento sconveniente e se qualcuno lo insulta o lo provoca deve dire:’sto digiunando’”. Il profeta Muḥammad ( )ﷺdisse: “Quando il mese di Ramadan inizia, le porte del Paradiso vengono aperte, le porte dell’Inferno vengono chiuse e i diavoli vengono incatenati” 1 “il digiuno” (al-Sawm) si svolge durante il mese di Ramadân (il nono dell'anno). A causa dello sfasamento tra il calendario islamico (anno lunare di 355 giorni) e quello solare (365-366 giorni), ogni anno la data di inizio del Ramadân anticipa di 11-12 giorni rispetto a quella dell'anno precedente 2 Il Sacro Corano - Traduzione interpretativa in italiano a cura di Hamza Piccardo, revisione e controllo dottrinale Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia - UCOII http://www.corano.it/menu_sx.html 3 I testi sono tratti da aṣ-ṣawm (il digiuno) ALBIRR FOUNDATION Il profeta Muḥammad ( )ﷺdisse: ”Chiunque digiuni nel mese di Ramadan avendo fede in Allāh e attendendo la ricompensa da Lui, sarà assolto da ogni suo peccato precedente”4 Il digiuno ispira solidarietà verso i poveri e rafforza i legami di fratellanza. Sperimentare la fame e la sete in prima persona aiuta a comprendere la pena di coloro che lottano per avere il cibo necessario alla sopravvivenza. I musulmani, nel corso di questo mese, donano molto in elemosina e spesso rompono il digiuno insieme, ricchi e poveri, neri e bianchi dividendo tra loro il cibo e l’acqua dopo il tramonto. 4 Tutti questi hadith sono riportati da Al Bukhārī e Muslim Orario preghiere Cassino(FR) / أوقات الصالة Ramadan / رمضان1436 Hijri 1436-09-01 1436-09-02 1436-09-03 1436-09-04 1436-09-05 1436-09-06 1436-09-07 1436-09-08 1436-09-09 1436-09-10 1436-09-11 1436-09-12 1436-09-13 1436-09-14 1436-09-15 1436-09-16 1436-09-17 1436-09-18 1436-09-19 1436-09-20 1436-09-21 1436-09-22 1436-09-23 1436-09-24 1436-09-25 1436-09-26 1436-09-27 1436-09-28 1436-09-29 1436-09-30 Greg (18/06) (19/06) (20/06) (21/06) (22/06) (23/06) (24/06) (25/06) (26/06) (27/06) (28/06) (29/06) (30/06) (01/07) (02/07) (03/07) (04/07) (05/07) (06/07) (07/07) (08/07) (09/07) (10/07) (11/07) (12/07) (13/07) (14/07) (15/07) (16/07) (17/07) العشاء المغرب العصر Isha Maghrib Asr Sera Tramonto Pomeriggio 10:13 PM 8:43 PM 5:09 PM 10:13 PM 8:43 PM 5:09 PM 10:13 PM 8:43 PM 5:10 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:10 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:10 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:10 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:10 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:11 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:11 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:11 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:11 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:11 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:11 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:12 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:12 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:12 PM 10:14 PM 8:44 PM 5:12 PM 10:13 PM 8:43 PM 5:12 PM 10:13 PM 8:43 PM 5:12 PM 10:13 PM 8:43 PM 5:12 PM 10:13 PM 8:43 PM 5:12 PM 10:12 PM 8:42 PM 5:12 PM 10:12 PM 8:42 PM 5:12 PM 10:11 PM 8:41 PM 5:12 PM 10:11 PM 8:41 PM 5:12 PM 10:10 PM 8:40 PM 5:12 PM 10:10 PM 8:40 PM 5:12 PM 10:09 PM 8:39 PM 5:12 PM 10:09 PM 8:39 PM 5:12 PM 10:08 PM 8:38 PM 5:12 PM الظهر الشروق الفجر Zuhr Mezzodì 1:06 PM 1:06 PM 1:06 PM 1:06 PM 1:07 PM 1:07 PM 1:07 PM 1:07 PM 1:08 PM 1:08 PM 1:08 PM 1:08 PM 1:08 PM 1:09 PM 1:09 PM 1:09 PM 1:09 PM 1:09 PM 1:09 PM 1:10 PM 1:10 PM 1:10 PM 1:10 PM 1:10 PM 1:10 PM 1:10 PM 1:11 PM 1:11 PM 1:11 PM 1:11 PM Sunrise Levata 5:29 AM 5:29 AM 5:29 AM 5:29 AM 5:29 AM 5:30 AM 5:30 AM 5:30 AM 5:31 AM 5:31 AM 5:31 AM 5:32 AM 5:32 AM 5:33 AM 5:33 AM 5:34 AM 5:34 AM 5:35 AM 5:36 AM 5:36 AM 5:37 AM 5:38 AM 5:38 AM 5:39 AM 5:40 AM 5:41 AM 5:41 AM 5:42 AM 5:43 AM 5:44 AM Fajer Alba 3:21 AM 3:21 AM 3:21 AM 3:21 AM 3:21 AM 3:22 AM 3:22 AM 3:23 AM 3:23 AM 3:24 AM 3:24 AM 3:25 AM 3:25 AM 3:26 AM 3:27 AM 3:28 AM 3:29 AM 3:30 AM 3:31 AM 3:32 AM 3:33 AM 3:34 AM 3:35 AM 3:36 AM 3:38 AM 3:39 AM 3:40 AM 3:41 AM 3:43 AM 3:44 AM L’orario ufficiale e definitivo per il mese di Ramadan verrà pubblicato insh’allah dopo l’avvistamento della nuova luna sul sito web. Informazioni essenziali sul Ramadan (Dio volendo) Quando inizia Ramadan? Il ramadan inizia con l’avvistamento (ad occhio nudo) della nuova luna che quest’anno inizierà il 17 o il 18 Giugno (l’annuncio verrà dato sul sito web dell’associazione la sera del 16 Giugno). Quando finisce il Ramadan? Il Ramadan termina con l’avvistamento della nuova luna che quest’anno ci sarà il 18 Luglio giorno più o giorno meno. Quando inizia il digiuno? Il digiuno inizia con la prima preghiera dell’alba a Cassino(FR) alle 3:30 circa del mattino. Quando termina il digiuno? Il digiuno termina con la preghiera del tramonto a Cassino(FR) alle 20:40 circa. Cosa sono le preghiere serali Tarawih che si svolgono durante il Ramadan? Si tratta di preghiere comunitarie (se possibile) supererogatorie (volontarie e facoltative) si svolgono dopo la preghiera della sera, durano circa 1 ora. Cos’è la notte del destino ? La notte del mese di Ramadan nella quale il Profeta Muḥammad ( )ﷺricevette per la prima volta il messaggio divino, è ricordata come “la Notte del Destino” (Lailat-ul-Qadr). Non si sa con precisione quale fosse, ma secondo la tradizione, essa è una delle notti dispari degli ultimi dieci giorni del mese. Per tradizione, è ricordata nella notte precedente il ventisettesimo giorno di Ramadan (la notte tra il 13 e 14 Luglio giorno più giorno meno dipende dalla data di inizio del Ramadan): In quella notte, è consuetudine vegliare in preghiera tutta la notte e leggere il Corano. Cos’è la Zakāt / l’elemosina? E’ il quarto pilastro dell’islam è un’imposta, si paga una volta l’anno, alla fine del Ramadan, per ridistribuire una quota delle proprie ricchezze a coloro che sono nell’indigenza, è un obbligo per tutti i musulmani che ne abbiano la possibilità. L’Islam ha elaborato nella sua dottrina e fissato nella propria giurisprudenza le norme relative. L’elemosina è calcolata sul risparmio annuale o sul capitale, e può essere versata in denaro o in natura. I Pilastri dell'Islam A cura di AbdulJalil Randellini La versione integrale di questo articolo si trova su http://www.huda.it/cent_it/cent_pilastri_20.htm Il Digiuno Il terzo pilastro Al digiuno facevano ricorso, da sempre, gli uomini pii e i profeti, come atto di adorazione a Dio. Esso abitua alla moderazione, al controllo dei desideri e del carattere. Abbandonarsi senza freni anche a bisogni leciti, come il cibo e i rapporti sessuali, rende gli uomini schiavi delle loro abitudini e delle loro voglie. Il Profeta Muḥammad ( )ﷺha detto: “Il digiuno è uno scudo contro gli atti di disobbedienza in questo mondo e contro il fuoco nell’altro”. Nel digiuno, il ricco prova le ristrettezze che il povero ha quotidianamente, e tutta la comunità vive una comunione di spirito che aumenta il senso di fratellanza, di pazienza e di disciplina fra i musulmani. Dice il Corano: “O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati”. (Corano, 2:183). Il Profeta ha ribadito: “Colui che digiuna nel mese di Ramadan con fede, ricercando la ricompensa di Dio, si vedrà perdonati i peccati commessi in precedenza”. Ramadan è il nono mese del calendario islamico, il mese in cui è disceso il Corano. E’ il mese del digiuno obbligatorio per i musulmani, un mese benedetto, ricco di benefici e doni divini: “E’ nel mese di Ramadan che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione fra il vero ed il falso. Chi di voi ne testimoni l’inizio, digiuni...”. (Corano, 2:185). Il digiuno consiste nell’astenersi dal cibo, dalle bevande, dai rapporti sessuali e da atti illeciti, dall’alba al tramonto, aumentando gli atti di devozione, la lettura del Corano e le buone azioni. Digiunare durante Ramadan è obbligatorio per ogni musulmano, uomo o donna, in età di poterlo effettuare, con alcune eccezioni specificate più avanti. Oltre al mese di Ramadan, il credente può digiunare volontariamente quando vuole, sempre dall’alba al tramonto. Il digiuno superrogatorio è consigliato in giorni ben precisi dell’anno, quali sei giorni del mese di Shawwal in qualsiasi ordine, il 9, 10 e 11 del mese di Muharram, il 15 del mese di Shaban, ecc., e in tutti quei giorni raccomandati dal Profeta. Egli ha però consigliato ai musulmani di non digiunare per lunghi periodi: “Avete degli obblighi anche verso voi stessi”. Ha inoltre specificato i giorni nei quali il digiuno non è permesso, come ad esempio il solo venerdì, se questo non è collegato al digiuno effettuato il giovedì o il sabato. Lo ha vietato pure in occasione delle due feste, “Eid-ul-Fitr”, alla fine del digiuno di Ramadan, e “Eid-ulAdha, la festa del Sacrificio, e nei tre giorni che la seguono. Il calendario Islamico e il mese di Ramadan Il calendario islamico si succede secondo le rivoluzioni lunari, della durata di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 2,8 secondi, e non secondo l’orbita solare. Esso ha 354 giorni e si compone di dodici mesi, di 29 o 30 giorni, che iniziano con l’avvistamento della luna nuova. Essendo l’anno lunare formato di 354 giorni, quindi 11 giorni in meno dell’anno solare (12 giorni nel caso di un anno bisestile), il mese di Ramadan anticipa ogni anno il suo inizio di 11 giorni, e si sposta gradualmente attraverso tutte le stagioni dell’anno, ritornando, dopo trentatré anni, allo stesso giorno. In questo modo, tutti i musulmani che abitano l’emisfero nord e quello sud, hanno la possibilità, nel corso della loro esistenza, di digiunare in stagioni diverse. In certi paesi, durante l’inverno, le giornate sono corte e fredde e il digiuno di Ramadan è certamente meno impegnativo da rispettare che nella stagione estiva. In tutto questo, il credente intravede la saggezza, la giustizia e la misericordia di Dio. L’avvistamento della luna nuova di Ramadan, che ne segna l’inizio, può essere fatto da chiunque. Nei paesi islamici, esso è affidato a due incaricati scelti per la loro affidabilità e per il provato timore di Dio. A occhio nudo, senza l’aiuto di mezzi ottici, alla fine del mese di Shaban iniziano a scrutare l’orizzonte per dare alla comunità l’annuncio dell’inizio del digiuno. Le regole del Digiuno Il digiuno si effettua nel periodo che va dall’alba al tramonto. L’inizio coincide con l’orario d’inizio della preghiera dell’alba e la fine con l’orario di quella del tramonto. Nei paesi islamici, l’inizio e la fine sono scanditi dalla chiamata alla preghiera dell’alba e da quella del tramonto. Durante questo periodo, non si può né mangiare, né bere, né fumare, né avere rapporti sessuali. E’ pure vietato prendere dei medicinali per naso o per bocca, parlare in modo osceno e mantenere un comportamento non islamico. Dal tramonto fino a poco prima dell’alba, i digiunanti possono riprendere ad alimentarsi e ad avere rapporti sessuali. Mangiare e bere inavvertitamente, inghiottire la propria saliva, utilizzare profumi, pomate o creme e medicamenti ad uso esterno, lavarsi, pulirsi i denti e la bocca senza inghiottire, non costituiscono un’interruzione del digiuno. Mangiare, bere, fumare, od interrompere il digiuno volontariamente in Ramadan, senza una scusa valida, quale una malattia, un viaggio, o l’inizio delle mestruazioni, costituiscono una violazione del digiuno, e comportano una pena per l’inosservante. Essa consiste nell’offrire a sessanta persone l’equivalente di un pasto, oppure nel digiunare sessanta giorni, per compensare il giorno d’interruzione del digiuno. Se per una scusa valida, non si digiunasse in un giorno di Ramadan, si è obbligati a compensarlo con un giorno di digiuno per ogni giorno di interruzione, da effettuarsi prima dell’inizio del Ramadan successivo. All’orario della preghiera del tramonto si fa la rottura del digiuno, “Iftàr”. Il Profeta era solito mangiare uno o tre datteri e bere un sorso d’acqua o di latte. Prima di portare il cibo alla bocca, si recita, sempre secondo la tradizione del Profeta: “Allahumma, laka sumtu, wa bika amantu, wa ‘ala rizqika aftartu. Bismillah ar-Rahman ar-Rahim”,(O Dio, per Te ho digiunato, ho creduto in Te, e con il cibo che mi dai, rompo il digiuno. In nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso). La rottura del digiuno precede la preghiera del tramonto, cui segue una cena. E’ anche abitudine mangiare durante la notte, fino ad alcuni minuti prima della preghiera dell’alba. Questa colazione è chiamata “Suhur”. All’alba, bisogna esprimere intimamente l’intenzione di digiunare, dicendo, per esempio: “O Dio, ho intenzione di digiunare oggi, nello spirito dell’obbedienza al Tuo comandamento e con l’unico scopo di compiacerti”. Si può passare il tempo fra la fine della colazione e l’alba leggendo il Corano o altre letture islamiche, e, appena giunge l’orario, eseguire la preghiera dell’alba. Esenzioni dal Digiuno Sono esentate dal digiuno: a) Le persone malate, la cui salute rischia di peggiorare ulteriormente se digiunassero. Esse possono rinviare il digiuno finché sono malate e fare un giorno di digiuno per ogni giorno mancato, prima del Ramadan successivo. b) Le persone che sono in viaggio e che, una volta giunti a destinazione, hanno l’intenzione di ripartire entro pochi giorni. Possono sospendere il digiuno per la durata dell’intero viaggio. Devono, prima del Ramadan successivo, recuperare i giorni in cui non hanno digiunato, un giorno di digiuno per ogni giorno mancato. E’ però consigliabile osservare il digiuno durante il viaggio, se può essere sopportato senza difficoltà. c) Le donne in cinta e le madri che allattano possono anche digiunare, se lo desiderano e lo sopportano, però se non osservano il digiuno, devono recuperare, prima del Ramadan successivo, un giorno di digiuno per ogni giorno mancato. d) Le donne nel loro periodo di mestruazione, un massimo di dieci giorni, o nel periodo susseguente il parto, un massimo di quaranta giorni, non devono digiunare. Devono rinviare il digiuno dopo tali periodi, e soltanto allora recuperarlo, un giorno di digiuno per ogni giorno mancato. e) Uomini e donne, se troppo anziani e deboli per affrontare il digiuno, sono esentati. Se possono, devono offrire ad almeno un musulmano povero un pasto completo, oppure il suo controvalore, per ogni giorno di Ramadan in cui non hanno digiunato. f) I bambini che non hanno ancora raggiunto l’età della pubertà sono esentati dal digiuno. Prima ancora che raggiungano tale età, è buona cosa incoraggiarli a digiunare almeno qualche ora o qualche giorno durante Ramadan. g) Le persone insane sono esentate dall’obbligo del digiuno. Le preghiere serali Tarawih Si tratta di preghiere supererogatorie (volontarie e facoltative) eseguite durante il mese di Ramadan, dopo la preghiera della notte. Queste preghiere sono formate da otto, dieci o venti rakàt, eseguite due a due. Queste preghiere non sono obbligatorie, però sono molto raccomandate, secondo la pratica del Profeta. La notte del Destino La notte del mese di Ramadan nella quale il Profeta Muḥammad ( )ﷺricevette per la prima volta il messaggio divino, è ricordata come “la Notte del Destino” (Lailat-ul-Qadr). Non si sa con precisione quale fosse, ma secondo la tradizione, essa è una delle notti dispari degli ultimi dieci giorni del mese. Per tradizione, è ricordata nella notte precedente il ventisettesimo giorno di Ramadan: “In verità, lo abbiamo fatto discendere nella Notte del Destino, e chi potrà farti comprendere cos’è la Notte del Destino? La Notte del Destino è migliore di mille mesi. In essa discendono gli angeli e lo Spirito, col permesso del loro Signore, per fissare ogni decreto. E’ pace, fino al levarsi dell’alba”. (Corano, 97:1-5). In quella notte, è consuetudine vegliare in preghiera e leggere il Corano. Il Profeta Muḥammad ()ﷺ disse: “Quando giunge la Notte del Destino, Gabriele discende in compagnia di angeli che invocano benedizioni per tutti coloro che ritti o prostrati, evocano Dio, l’Onnipotente, il Glorioso”. ‘Aisha, la sposa del Profeta, riferì che il Messaggero di Dio, durante le ultime dieci notti di Ramadan, era solito intensificare le proprie devozioni. L'imposta Zakàt-ul-Fitr E’ dovere di tutti i musulmani fare in modo che i poveri della comunità non siano trascurati ed abbandonati, soprattutto durante il mese del digiuno. L’Islam richiede che tutti coloro che ne abbiano i mezzi, debbano versare un contributo ai poveri prima del giorno dell’Eid che segue la fine di Ramadan, oppure nel giorno stesso della celebrazione, prima dell’inizio della preghiera congregazionale. Questa imposta è chiamata Zakàt-ul-fitr, oppure Sadaqàt-ul-fitr. Il Profeta ha detto: “Il digiuno del mese di Ramadan non è accettato da Dio senza Sadaqàt-ul-fitr”, e “Sadaqàt-ul-fitr è un mezzo di purificazione per colui che digiuna”. L’ammontare della cifra deve corrispondere almeno al valore di un pasto, calcolato nel paese dove sarà consumato. La festività Eid-ul-Fitr Il primo giorno del mese di Shawwal, dopo la fine del digiuno di Ramadan, si celebra l’Eid-ulfitr, la festa per la fine del digiuno. L’Eid è un giorno di festeggiamenti, di felicità e di gioia. Un giorno di ringraziamento a Dio per aver completato il digiuno, secondo il Suo comandamento, per aver partecipato alla grande messe di doni e grazie che Egli ha promesso a tutti coloro che con obbedienza e fede hanno digiunato. Al mattino, in un ora qualsiasi compresa fra il sorgere del sole e mezzodì, dopo canti di lode a Dio, viene eseguita la preghiera congregazionale, all’aperto, composta di due rakàt, preceduta da sei a sedici takbìr (“Allahu Akbàr”, “Dio è il Più Grande”), seguita da un sermone pronunciato dall’Imam che guida la preghiera. Seguono momenti di gioia e di felicità, nell’incontro coi fratelli, nello scambio degli auguri, e nel ringraziare Dio della Sua bontà e generosità. Il Profeta ha detto: “Colui che digiuna avrà la gioia e la felicità in due occasioni: quando interrompe il digiuno e quando incontrerà il suo Signore il Giorno del Giudizio”.