Luglio - Agosto anno VII - numero 1-2

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Luglio - Agosto anno VII - numero 1-2
Gennaio - Febbraio 2005
Anno IX - Numero 1 - 2
2005 Anno Zero ovvero si rimescolano nuovamente le carte
tanto per cambiare...
Siamo di nuovo ancora a parlare, come ogni anno, dei cambiamenti regolamentari che sicuramente porteranno uno sconvolgimento
nel settore delle autostoriche e sinceramente non comprendiamo questo accanimento che alla lunga può portare ad un vero e proprio
impoverimento del campo dei partenti alle gare che tutti noi abbiamo contribuito a creare pezzo per pezzo. Vogliamo qui fare una disamina generale di quelli che sono stati i provvedimenti degli ultimi anni:
Nel 2003 si inizia con la “brillante” iniziativa di togliere il settore turismo e gran turismo di serie fino al 1969 compreso che è completamente in contrasto con quanto previsto dall’annesso K a livello internazionale e che ha contribuito a togliere dal giro diverse persone
che volevano gareggiare senza dover alterare la vettura di pregio con preparazioni più o meno esasperate. Ripeto, a livello Europeo
si può tranquillamente correre ad esempio con una Triumph TR3 nel Gran Turismo di serie; concludo l’argomento affermando che
oltre a quanto sopra detto, all’epoca, (66-69) il Turismo di Serie (Gruppo 1) a livello regolamentare esisteva tranquillamente; come
desunto da un vecchio annuario CSAI del ’67 con relativo allegato J che abbiamo consultato.
Quest’anno poi, secondo noi, si è fatto ancora di più per togliere dai campi di gara vetture che hanno costituito una buona fetta delle
partenze nelle gare di velocità. Ci stiamo riferendo all’accorpamento dei periodi G2 e H1 che secondo noi è una vera e propria assurdità, peraltro, come sempre non prevista a carattere internazionale (FIA) dove le cose sono rimaste esattamente come prima: il
G2 e l’H1 ognuno per suo conto.
Ma nessuno si rende conto che così facendo vanno a sparire alcune vetture per mancanza di competitività: nel Turismo di serie classe 1000, con l’avvento della Autobianchi Abarth 58 HP vogliamo veramente sapere che cosa se ne faranno i piloti delle normali A
112...anche se circola voce che qualcuno vada dicendo in giro che (stiamo parlando di turismo di serie) si può adeguare una
normale A 112 cambiando il monoblocco, la mascherina e quant’altro di diverso abbia con l’Abarth...a noi sembra una vera e
propria assurdità in quanto Turismo di Serie dovrebbe significare assoluta conformità alla vettura di produzione e non un “tarocco”
costruito artigianalmente. Nella classe T 1300 vedremo di begli “scontri” di Alfa Romeo GT Junior e Fiat 128 Rally con delle assai
meno carismatiche ma più performanti Simca Rally 2...presumiamo che alla fine si vada verso due classi mono marca (la 1000 e la
1300) con buona pace della cultura storica dell’automobile che dovrebbe portare a qualcosa che supera i meri limiti sportivi e che è
ben enunciato nell’Annuario CSAI 2004 al NS 14 - Cap. 1 Secondo Capoverso (pag. 409) che di seguito riportiamo: “La competizione storica non è solo un ulteriore formula nella quale possibile acquisire trofei;si tratta, invece, di una disciplina a parte,
in cui uno dei principali ingredienti è il profondo attaccamento alle vetture e alla loro storia. Lo sport automobilistico è, insomma, un tributo attivo alla storia dell’automobile”. Tale enunciazione è in netto contrasto con quanto operato che porta alla
estromissione di una serie di vetture invece che alla loro valorizzazione; il contrasto è quanto meno stridente.
Passando oltre con gli esempi e osservando la Scheda delle classifiche pubblicata dalla CSAI nel sito ufficiale abbiamo notato
un’altra sorpresa: che fine ha fatto la classe 1150 nei periodi “accorpati”(ma che brutta parola!!) G2 - H1 e H2 - I ??? forse i nostri legislatori non si sono rammentati che esiste una Autobianchi A 112 Abarth 70 HP in larghissimo numero e che molti la stavano
preparando per ritrovarsi, con le nuove norme, a correre con la solita Simca Rally 2 con i risultati facilmente prevedibili (stiamo nuovamente parlando del Turismo di Serie).
Passando al Turismo e Gran Turismo Competizione non è che la cosa migliori moltissimo, anzi, per niente, in quanto ci si trova a
far correre vetture che sono collegate e preparate con riferimento ad allegati J diversi con un notevole vantaggio per quanto riguarda
il periodo H1 (72/75) dove le norme sono assai più permissive oltre al fatto che si troveranno a correre insieme vetture tecnicamente
molto più moderne (H1) rispetto ad altre (G2) . Ma il bello deve ancora venire...se è vero che le vetture del G2 non potranno
(giustamente) montare le slick (non previste nell’allegato J del ‘71) ; in questo caso oltre al danno della maggiore anzianità e tecnologia più obsoleta, avranno anche la beffa delle gomme che, fanno guadagnare secondi a chilometro...a meno che non si vada verso
un altro pateracchio all’Italiana ovvero la “deroga” (ma anche questa che brutta parola!) per le gare nazionali Italiane con possibilità
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Anno IX - Numero 1-2
Sempre in merito alla Riunione informale di Porrena...
Alessandro Bartoli ci invia una sua lettera di precisazione che pubblichiamo
volentieri cui replichiamo secondo i nostri principi e convincimenti
Pubblichiamo, di seguito, integralmente il testo della lettera che abbiamo ricevuto da Alessandro Bartoli per quanto da noi
affermato in merito alla riunione di Porrena sul numero 12/2004 di Road Book: pagina 3:
1
Leggo con profondo rammarico e stupore sul vostro giornalino un resoconto dell’incontro avvenuto dall’amico Franco Naldini
in data 12 Dicembre 2004 e, se possibile vorrei adoperare il vostro giornale per alcune doverose puntualizzazioni.
2
L’intervento degli amici piloti condotto dal sottoscritto e da Stefano De Santi, ha avuto come relatore il Dott. Adriano Gradi,
che vista la mia presenza, mi ha ripetutamente pregato di sedere accanto a lui per poter testimoniare ciò che è emerso nella precedente
riunione, tenutasi a Magione la settimana prima, in occasione della 2 ore.
3
Mi sono permesso a questo punto di comunicare agli amici intervenuti, facendo solo da portavoce, ciò che il sig. Gianfranco
Pucci e il sig. Domenico Cifaldi, della Sottocommissione Autostoriche, avevano esternato nella riunione sopramenzionata.
4
Inevitabilmente i problemi sono sorti e ci siamo scambiati pareri sicuramente costruttivi fermo restando che tutti noi abbiamo
sicuramente una idea di ciò che vogliamo e dobbiamo fare.
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Risolto questo, il tutto si è orientato sulla problematica dei bonus che uno dei relatori (Stefano De Santi) non so per quale motivo, aveva molto a cuore.
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Mi fa specie che uno “sportivo” sia così imperativo nel catalogare alcune vetture, quando, una norma ben precisa, gli attribuisce dei privilegi che giusti o sbagliati vanno rispettati.
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Mi sembra oltremodo offensivo dire che i piloti si “presentano con la macchina della spesa”, perché tutti noi abbiamo diritto
sportivo e morale di partecipare alle gare come preferiamo e nessuno può né criticare ne quantomeno giudicare ciò che gli altri decidono.
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Non voglio entrare in particolari incresciosi, ma ricordo che stiamo parlando di autostoriche, quindi vetture anziane, e che è
assolutamente falso scrivere che io avrei detto riguardo le vetture più prestigiose, che debbono essere premiate, non è assolutamente
vero, in quanto il periodo di una vettura storica non implica prestigio ma solo storicità ed inoltre altra contraddizione, come posso elogiare vetture prestigiose, quando in campionato è giunta seconda una vettura da gita fuori porta da me posseduta in passato e di cui
attualmente ne ho due esemplari?
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Purtroppo nell’articolo di Road Book noto una forma poco corretta nello scrivere che io ho esposto, ma tutto ciò non importa,
io mi ritengo uno sportivo, corretto e democratico, e questi gratuiti attacchi, che possono in qualche modo dispiacermi, li trovo assolutamente inutili.
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Esempio piccolo ma pratico, non si è detto che ci siamo battuti in passato per valorizzare le gare di sole autostoriche, ed oggi
puntualmente,ai piloti che partecipano a queste gare verrà moltiplicato il punteggio acquisito per il coefficiente due, questo non è importante o colui che scrive omette la corretta informazione?
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Per continuare ad analizzare l’articolo, vedo che viene anche menzionato il fatto che la Ford Anglia del sig Giovanni Angelo
apparteneva a me, certo! Voi sapete che io sono, insieme a mio fratello Alvaro, un simpatizzante di vetture Ford, il sig. Giovanni Angelo ha manifestato la volontà della cessione della vettura ed io stato molto contento di darla ad una persona della semplicità ed onestà di Giovanni e non ho nessun interesse ad ostentare le mie vetture visto che mi occupo e vivo di tutt’altro settore merceologico.
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Una piccola ulteriore parentesi, solo sportiva, per colui che ha scritto l’articolo , è che sulle vetture che vengono criticate e descritte come “vetture della spesa” come la Ford Anglia, ha debuttato un certo Jim Clark, il quale non mi sembra proprio uno da trascurare , e, aimé sulla 1100 103 della “gita fuori porta” ha debuttato anche un certo Franco Naldini , che guardacaso, ci ha ospitato in
quell’evento.
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Una nota doverosa anche riguardo la mia candidatura a rappresentante dei piloti.
Ricordo che andrò a proporla come rappresentante dei piloti e non degli organizzatori in quanto la norma prevede diverse candidature, quindi in questo caso c’è una cattiva informazione di quelli che sono i parametri in seno alla CSAI e di quelli che sono i problemi che gli eletti dovranno cercare di risolvere.
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Forse l’amico Stefano non ricorda o non sa che in seno alla CSAI esistono più rappresentanti dei piloti e che io mi sono candidato per poter seguire l’interesse del settore delle autostoriche, fermo restando che altri piloti possano essere eletti per altre discipline,
vedi l’amico Marco Poponi, questo per esatta corretta e generale esposizione dei fatti e della mia specifica volontà.
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Non esistono infatti conflitti di interessi e quantomeno non esistono interessi specifici, anche perché io mi ritengo uno sportivo
in quanto l’automobilismo non è la mia occupazione.
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Posso solo dire che sono un appassionato, che dal 1978 nho la licenza di conduttore concorrente, che ho dato vita al CART Racing Campionato Toscano, ho istituito il premio Alessandro Fracastoroche da alcuni anni insieme al mio fratello Alvaro organizza la
Camucia Cortona, che sono promotore della Due Ore di Magione intitolata a mio padre e che ho sempre dato molto a questa disciplina.
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Per quanto riguarda poi, l’essere al di sopra delle parti, non è una questione di interessi ma solo una questione di moralità visto
che si può essere corretti anche quando siamo coinvolti, basta essere persone serie.
18 Detto ciò mi scuso per questo mio intervento ma era mio dovere dire, ciò che è vero e ciò che è falso, visto che la chiarezza
è prerogativa a cui non possiamo sfuggire e per la quale dobbiamo farci carico per gli impegni che andremo a prendere.
Mi sembra ovvio che desidererei che questa mia lettera venga pubblicata.
Alessandro Bartoli
La nostra replica a pagina 3
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Anno IX - Numero 1-2
Replica alla lettera di Alessandro Bartoli
a cura di Stefano De Santi
Devo convenire che onestamente, nella mia lunga “carriera di pseudogiornalista dilettante” non mi ero ma ritrovato a dover rispondere
ad una lettera di una tale prolissità e lunghezza, quando i concetti erano facilmente enunciabili con poche semplici e chiare frasi...passo
ad analizzare quanto esposto dall’amico Alessandro Bartoli.
Premetto che stimo come uomo e come organizzatore Alessandro e non volevo assolutamente creare degli attriti fra noi...solo che non
lo riteniamo adatto a ricoprire la carica di “rappresentante dei piloti storici in seno alla CSAI” per i motivi che andremo ad analizzare replicando punto per punto (o almeno ai più significativi dato che sono molti tanto che ho dovuto addirittura numerare i vari capoversi…).
Tralasciamo i primi 4 capoversi che non entrano in argomento, risolto questo, passando al quinto, il sottoscritto ha introdotto, oltre al
problema dei “bonus” anche quello altrettanto spinoso degli accorpamenti delle vetture G2 e H1 che, secondo il nostro Club espellono
dalle gare un buon numero di vetture, anche di buon valore storico. Devo dire che sei stato molto abile nella tua lettera, che sembra un
vero e proprio proclama elettorale, a enfatizzare unicamente le mie definizioni di vetture per la “gita fuori porta” riferite al Fiat 1100 e alla
Ford Anglia: mi dispiace, non volevo offendere nessuno, tutti hanno diritto a correre con cosa preferiscono, era solo un modo di dire che
le famose vetture di pregio non sono venute fuori. Ribatto, che in almeno due occasioni (testimoni reperibili all’uopo) hai preso decisamente la difesa sostenendo che i bonus erano più che giusti perché contribuivano a far partecipare belle ed antiche vetture, pezzi rari,
che altrimenti sarebbero rimaste in garage. Tale affermazione fra l’altro l’hai esposta battendoti con tutte le tue forze all’inizio dello scorso anno durante la stesura del regolamento del “Challenge Salita Autostoriche” dove noi avevamo proposto di prendere, per il conteggio dei punti, quanto previsto dalla CSAI togliendo solo il discorso dei “bonus”. Ti accanisti talmente adducendo il fatto che le vetture più
antiche e prestigiose avevano diritto ad un vantaggio altrimenti non avrebbero partecipato che alla fine lo accettammo col risultato che
tutti abbiamo davanti agli occhi e che si è dimostrato una vera ingiustizia rispetto agli altri piloti non titolari di bonus. Onestamente non
mi sembra una buona posizione di uno che vorrebbe curare gli interessi dei piloti che nel 95% corrono ad handicap; forse è giusto
tutelare solo quel 5%??? Ho delle perplessità.
Riguardo al punto 10 cerca di non trarre vantaggio dal fatto che abbiamo ottenuto validità doppia per le gare di sole storiche;
credo che il nostro Club sia stato sempre all’avanguardia in questa campagna da molti anni e con vari presidenti di sottocommissioni;
per cui ci fa piacere il tutto ma non “personalizziamolo” più di tanto per favore.
Condivido che il grande Jimmy Clark, che ho conosciuto personalmente ed apprezzato a livello di fenomeno puro, abbia cominciato con una Ford Anglia ma ti posso assicurare che anche il mio ex suocero a Firenze scorrazzava tranquillamente la famigliola con
una analoga vettura ...penso sia più raro di famigliole scarrozzate su una Fiat Abarth 850 TC, 1000 BA, o Lotus Elan (le eccezioni sono
d’obbligo). Nessuno vuole sostenere che non sei un appassionato e che dal 78 hai la licenza (c’è chi purtroppo ce l’à assai prima di
te…); non si tratta di misure o di parametri; pure siamo a conoscenza che ci sono diversi rappresentanti dei piloti e che te ambisci alle
storiche, sono tutte cose che si sanno benissimo ma che riteniamo non siano sufficienti, secondo il nostro modestissimo parere, (non
crediamo di essere infallibili...ma quanto ad esperienza crediamo di averne ben donde…) a ricoprire la carica sopra descritta; ripeto è
solo un nostro modestissimo parere e, dato che le polemiche proprio non ci piacciono, ti comunichiamo che per noi la cosa finisce qui in
quanto non siamo disponibili ad ulteriori repliche.
Di seguito ti elenchiamo alcune nostre osservazioni su quanto sopra argomentato e che portano la preferenza del Club verso la candidatura di Marco Poponi, che oltre ad avere esperienza e grinta da vendere è veramente al di sopra delle parti:
Sei l’organizzatore di una delle gare più famose a livello nazionale; questo ti pone in una posizione particolare di fronte alla
CSAI, non voglio dire di dipendenza ma certamente non di completa libertà. Ti voglio portare un piccolo esempio: nel 2003 a Radicondoli successe qualcosa di spiacevole alle verifiche tecniche; alcune vetture non erano in regola per le cinture, gli estintori...il regolamento era stato pubblicato sul sito il giorno prima (era la prima gara) etc etc. In particolare vennero respinte diverse svariate vetture e trattati quanto meno bruscamente diversi “signori piloti” ho detto signori nel senso di persone veramente educate che alla richiesta, forse
un po’ ripetitiva di spiegazioni, si sentirono rispondere “se ne vada non ho tempo da perdere con Lei” . Presi decisamente la difesa dei
piloti e feci presente la cosa alla premiazione. Per tutta replica, venimmo puniti togliendoci la validità del Campionato Italiano per
l’anno successivo. Io credo che non farei più una cosa del genere in quanto per forza un organizzatore ha degli interessi completamente contrastanti e pertanto assolutamente non al di sopra delle parti.
Mi dispiace ripetermi ma la tua difesa sulle questione dei bonus non ti mette assolutamente dalla parte dei piloti che, come già
detto, nella stragrande maggioranza la ritengono una vera e propria ingiustizia .
Infine voglio inserire anche un altro punto: mi riferisco alla lettera, molto gradita da tutti i soci del Club, inviata dal presidente
dell’ACI Dott. Franco Lucchesi con una serie di questionari riteniamo atti a migliorare l’operatività della CSAI e dei suoi organismi...
bene, la domanda 5 recita: ”gli organismi della CSAI(…) sono composti da operatori del settore a volte portatori di interessi specifici.
Ritiene che in tale sistema si possano verificare problemi di “conflitto di interessi”…il nostro Club ha risposto SI e nella frase successiva
ha scelto l’opzione “scegliendo rappresentanti che non abbiano interessi diretti” … non vogliamo creare ulteriori malintesi in quanto è
grande la stima che riserviamo nei tuoi confronti ma la metà dei nostri piloti porta le Vostre ottime tute ed abbigliamento ignifugo.
Ripeto questa vuole solo essere la espressione di un nostro convincimento e pertanto ti rivolgo un caro saluto a nome mio e del Club
che rappresento significandoti che, anche se abbiamo visioni diametralmente opposte, niente deve intaccare la stima e l’amicizia e la
collaborazione che ci lega da anni; ci vedremo senz’altro, come sempre in massa, a Camucia.
Stefano De Santi
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Anno IX - Numero 1 - 2
Dalla prima pagina 2005 Anno Zero….
di montare gomme slick anche per il G2. Ci sembra veramente che, non si stia assolutamente agendo in favore delle autostoriche ma in
senso contrario e non comprendiamo per niente questo atteggiamento che porta solo un continuo sconcerto di molti che si sono avvicinati a questo sport.
Sarebbe molto semplice adeguarsi all’annesso K della FIA come la CSAI dichiara di aver fatto (Annuario 2004 - NS 14 - Cap. 1 - primo
capoverso pag. 409) : “La CSAI ha elaborato il presente NS 14 (che fra l’altro recepisce integralmente l’allegato K ….” ma che non
ci sembra proprio rispondere a realtà per i principi già esposti: a livello FIA non vi è stato nessun “accorpamento”, continuano tranquillamente e giustamente a coesistere sia il G2 che l’H1 oltre, come già detto, il Turismo e Gran Turismo di serie nel primo gruppo (1919 1969) …
Non riusciamo a capire il perché di tutte queste continue modifiche regolamentari che hanno come risultato certo l’allontanamento dei
piloti dalle gare o, almeno il rischio c’è ed è assai forte. Ma forse il motivo è più semplice di quanto possa sembrare; ipotizziamo che si
tratti di lamentele esternate da uno…(o più?) organizzatori di gare miste che appunto ha (hanno) fatto presente il problema dell’acquisto
di un numero notevole di coppe rispetto alle poco più di tre decine di storici partenti.
Non sappiamo se dar credito o meno a questa voce che circola insistentemente fra gli appassionati toscani ma i più la danno per certa.
Senza togliere niente a nessuno, inteso come modo di considerare le storiche, se complemento al budget della gara o qualcosa da valorizzare nello spirito enunciato anche sull’annuario, possiamo affermare, da organizzatori per quindici anni di gare a livello nazionale ed
internazionale, che mai abbiamo avuto niente da obbiettare sul numero dei premi occorrenti per gestire la gara consci, essendo culturalmente preparati, che per rispettare la storia stessa dell’auto sportiva e per un inderogabile senso di equità erano indispensabili le classi inerenti i vari periodi storici, altrimenti si sarebbe rischiato di mischiare qualcosa che all’epoca era stato costruito,
studiato e classificato in modo logico. Da una piccola indagine presso altri organizzatori di gare di sole storiche siamo stati confortati
dal fatto che anche a loro il problema di alcune decine di coppe in più, proprio non pesava.
Con l’esperienza quindicennale nel settore, confortati dal parere dei piloti, riteniamo che i regolamenti dovrebbero essere unici in tutta
Europa conformi a quanto previsto dall’annesso K della FIA tendenti comunque a favorire i piloti attuali e quelli futuri che potranno entrare a far parte della grande famiglia delle autostoriche e che contribuiscono in modo fattivo sia alla salvaguardia delle vetture altrimenti
destinate alla rottamazione sia alla rievocazione di gare che facciano rivivere le antiche lotte già viste, per i più attempati, sulle stesse
vetture negli anni 50 e 60 e non favorire solo un (o più?) organizzatore che si lamenta perché ha dovuto acquistare troppe coppe per
meno di quaranta concorrenti...nessuno certamente lo (li) obbliga ad inserire le storiche fra le vetture partenti...ma è un po’ difficile
rinunciare al beneficio economico (solo quello) che se ne trae; per concludere noi speriamo che la CSAI abbia fatto o farà certe considerazioni per la salvagurdia stessa del settore e nell’interesse dei piloti che ci sembrano proprio le ultime ruote del carro per non dire qualcosa di peggio.
La 7^ Salita Al Castello di Radicondoli
La gara apre la stagione delle salite ed ha validità
sia per il Campionato Italiano della Montagna che
per il Trofeo e si correrà sui 3800 metri del percorso che dal bivio di Anqua porta a Radicondoli il 18,
19 e 20 Marzo 2005. Siamo certi che assai numerosi saranno i piloti a darsi battaglia sul guidato
percorso toscano che, come di consueto, sarà anche sede della verifica generale 2005, mentre per
le gare a venire basterà, se non ci sono state variazioni sulla vettura, la sola autocertificazione.
Quindi si raccomanda a tutti di seguire le eventuali
nuove norme tecniche al fine di non trovarsi in difficoltà proprio alla prima verifica rischiando di dover tornare a casa.
Vi ricordiamo il nostro sito
www.valdelsaclassic.it
La nostra casella di posta elettronica
[email protected]
ed il nostro indirizzo
Casella Postale 45 - 53036 Poggibonsi (SI)
Hanno collaborato a questo numero: Bruno Corsani, Stefano De Santi, Patrizio Salerno,
Folco Gamberucci
La nostra Festa Sociale
Il consueto convivio in cui saranno
premiati tutti i nostri piloti che hanno calcato i campi di gara nel 2004 si
terrà sabato 26 febbraio alle ore 20
presso l’Hotel Garden di Siena.
Nella stessa occasione verrà distribuito a tutti i presenti la nuova edizione
2003
2004
di
“Gialloblucollection” che raggiunge
così il numero sei e che contiene due
anni di fotostoria dei nostri piloti sui
vari campi di gara dove hanno tenuto
alti i nostri colori.
Road Book - supplemento mensile a “Gialloblucollecion”. Non è in libera vendita, è offerto
gratuitamente ai simpatizzanti del Club, alle scuderie automobilistiche e alle associazioni
di autostoriche.