Resoconto dell`esecuzione della Misa Criolla da parte del Coro

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Resoconto dell`esecuzione della Misa Criolla da parte del Coro
Resoconto dell’esecuzione della Misa Criolla da parte del Coro Bocconi - 14
Aprile 2013
La S. Messa di oggi, domenica 14 Aprile 2013, celebrata nella cappella universitaria di S.
Ferdinando è stata arricchita dall’esecuzione veramente magistrale della Misa Criolla
dell’argentino Ariel Ramirez, sotto la sapiente direzione del M° Martina Zambelli,
plurilaureata al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
Prima dell’inizio della celebrazione, presente il celebrante, è stato eseguito il Kyrie in cui
solisti e coro spesso si sono alternati, i primi con il canto, il secondo come coro muto.
L’accorata richiesta “Senor ten piedad de nosotros” ha suscitato una forte emozione,
sottolineata da una musica molto ritmata su vidala e baguala, due ritmi tipici della musica
popolare creola argentina, con l’alternarsi di bombo e violoncello. Un brano molto vibrante.
Iniziata la Messa e recitato il Kyrie dal celebrante e dall’assemblea, il coro è passato al canto
del Gloria, un brano molto vivace che ricalca il carnavalito e in cui il coro in parte canta con i
solisti e in parte accompagna eseguendo un coro muto; ripetutamente la voce dei solisti è
accompagnata e ritmata dal bombo.
Prima della lettura del brano del Vangelo di Giovanni, il coro, accompagnato da tutti gli
strumenti, ha intonato per tre volte l’Alleluia.
Con il procedere della celebrazione, al momento del Credo, è partito un ritmo andino, la
chacarera trunca, molto ritmato, in cui sono impegnati tutti gli strumenti con un vivace
dialogo fra solisti e coro. La sonorità del brano musicale pone un forte accento sulle singole
affermazioni del Credo, dando sottolineatura a quanto la liturgia esprime.
L’ultimo brano eseguito è il Sanctus che si ispira al ritmo del Carnaval de Cochabamba, cioè
al folklore boliviano. Partono alcuni strumenti, poi si uniscono gli altri, entra in campo un
solista e segue il coro, poi si aggiunge il secondo solista e il brano assume una sonorità
accesa, potente.
Probabilmente per non distrarre l’assemblea durante la distribuzione dell’Eucarestia,
momento di grande raccoglimento individuale e al tempo stesso collettivo, il complesso non
esegue l’Agnus Dei, che si ispira ai ritmi della pampa argentina.
Al termine della Messa, dopo un caloroso applauso, il complesso ha concesso generosamente
due bis: il Gloria e il Sanctus.
L’impressione generale è che un conto è ascoltare musica religiosa in forma di concerto e ben
altro è ascoltarla in concomitanza con la celebrazione: l’emozione creata dall’esecuzione si
estrinseca in una maggiore concentrazione sul mistero che viene celebrato.
Auguriamoci di poter presto avere il piacere di ospitare nuovamente questo complesso di
grande maturità artistica.