generale DSA
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PRESENTAZIONE GENERALE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO E LETTURA DEI GRUMELLO DEL MONTE SINTOMI 23 APRILE 2014 Denise Rossi DA CORNOLDI E’ stato stimato che uno studente su cinque incontra, nella sua carriera scolastica, un momento di particolare difficoltà tale da richiedere l’aiuto da parte di un esperto. In effetti, l’elevata percentuale di studenti che incorre in disavventure scolastiche, in bocciature, in ritiri dalla scuola, conferma come questa valutazione non costituisca una sovrastima delle difficoltà scolastiche riscontrabili nelle scuole italiane. Denise Rossi Le difficoltà scolastiche sono di tanti tipi diversi e spesso non sono la conseguenza di una specifica causa, ma sono dovute al concorso di molti fattori. Tali fattori possono riguardare sia l’individuo che il contesto in cui egli viene a trovarsi. Denise Rossi CONTESTO E’ stato ampiamente dimostrato come l’ambiente socioculturale, il clima familiare e la qualità dell’istituzione scolastica influiscano sugli esiti scolastici. Denise Rossi AMBIENTE E STIMOLI VYGOTSKIJ: 1 lo sviluppo della psiche è guidato ed influenzato dal contesto sociale, quindi dalla cultura del particolare luogo e momento storico in cui l’individuo si trova a vivere (1927) 2 la scuola è l’ambiente IDEALE per potenziare l’intelligenza (1930), fa da tramite tra l’alunno e la conoscenza Denise Rossi ALUNNO IMPARA DA SOLO ZONA DI POTENZIAMENTO IMPARA DALL’ESTERNO Denise Rossi ZONA DI POTENZIAMENTO E’ una zona – una fase PLASTICA: Una parte del cervello con cellule che si modificano al massimo se c’è AIUTO QUINDI INSEGNARE attiva cellule neurologiche INSEGNAMENTO=POTENZIAMENTO NON ESPOSIZIONE PASSIVA MOLTO IMPORTANTE LA DIDATTICA Denise Rossi ATTENZIONE Denise Rossi AMIGDALA L’amigdala scatta come un sorta di grilletto neurale e reagisce inviando segnali di emergenza e tutte le parti principali del cervello; stimola il rilascio degli ormoni che innescano la reazione di combattimento o fuga, (Adrenalina, Dopamina, Noradrenalina), mobilita i centri del movimento, attiva il sistema cardiovascolare, i muscoli e l’intestino.. Denise Rossi DIDATTICA Le funzioni del cervello e quindi dell’intelligenza vengono influenzate dall’ESPERIENZA, dall’ambiente, dall’esposizione a stimoli Se l’apprendimento è PASSIVO non “intacca” minimamente le funzioni dell’intelligere. Denise Rossi DA QUANDO? DA QUANDO? DA SUBITO Così come per il linguaggio Denise Rossi INDIVIDUO Incidenza percentuale dei tipi fondamentali di difficoltà di apprendimento stimata per la fascia 4-21 anni, distinta per sesso Tipo di difficoltà Basso rendimento scolastico Maschi 13 Disturbi specifici dell’apprendimento 4.5 Disturbi del linguaggio 1.5 Disturbi di attenzione (DDAI) 5 Ritardo mentale 1 Disturbi di personalità 1 Disabilità plurime 0 .15 Sordità e ipoacusia 0.1 DATI ISTAT Femmine 7 3.5 1 1.25 1 1 0 .15 0.1 Denise Rossi Disturbo specifico o generale? Consideriamo il seguente caso: R. è un bambino di quinta elementare, con una famiglia di condizione socioculturale media, ma senza particolari problemi. Il bambino ha sempre incontrato grosse difficoltà scolastiche. Nell’apprendimento della lettura ha sempre palesato notevoli incertezze, per cui i suoi attuali livelli di abilità di lettura sono simili a quelli di un bambino di terza elementare. Denise Rossi In matematica commette continuamente errori gravi, anche in compiti di grande semplicità. Sembra incapace di costruire un ragionamento lineare che gli consenta di risolvere un problema o di costruire un discorso, soprattutto se scritto. Quando è interrogato sui contenuti proposti al suo studio è capace solo di fornire risposte vaghe e poco coordinate. Dubbio di ritardo mentale Denise Rossi COSA FA LA SCUOLA? Segnalazione alla famiglia Viene portato da uno specialista Ad un esame clinico non evidenzia alcun indicatore neurologico particolare e , soprattutto, si mette in luce un livello intellettivo generale ‘normale’ (il QI ottenuto da R., di 90, vicino al QI medio di 100 e ben lontano dal QI di 70 che dovrebbe costituire il criterio sotto il quale è consentita una diagnosi di ritardo mentale. Denise Rossi LA DIAGNOSI Diagnosi conseguente per R.: ‘disturbo specifico di apprendimento’ Denise Rossi Disturbo di Apprendimento (non specifico) CONSENSUS CONFERENCE 2007 si riferisce ad un gruppo eterogeneo di disturbi manifestati da significative difficoltà nell'acquisizione e nell'uso di abilità di ascolto, espressione orale, lettura, ragionamento e matematica, presumibilmente dovuti a disfunzioni del sistema nervoso centrale. Possono coesistere con il D.A. problemi nei comportamenti di autoregolazione, nella percezione sociale e nell'interazione sociale, ma non costituiscono di per sé un DISTURBO SPECIFICO. I D.A. possono verificarsi in concomitanza con altri fattori di handicap o con influenze estrinseche (culturali, d'istruzione, ecc.), ma non sono il risultato di quelle condizioni o influenze. Denise Rossi Disturbo SPECIFICO di Apprendimento DIFFICOLTA’ RELATIVE AD ALCUNE ABILITA’ SCOLASTICHE: SPECIFICHE IN QUANTO INTERESSANO SOLO UN’ABILITA’ CIRCOSCRITTA MENTRE IL FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO GLOBALE E’ INTATTO Denise Rossi LA DISCREPANZA CONSENSUS CONFERENCE 2007 Il principale criterio per stabilire la diagnosi di DSA è quello della “discrepanza” tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitario in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica). Denise Rossi DISLESSIA DISLESSIA: gravi difficoltà ad automatizzare il processo di lettura. Nello specifico, la lettura appare lenta e talvolta incomprensibile perché le lettere vengono omesse, sostituite e/o invertite Denise Rossi Denise Rossi DISORTOGRAFIA Impossibilità a tradurre correttamente in parole scritte i suoni che compongono le parole. Gli errori sono tipici: le doppie. Lettere simili nella forma, inversione di grafemi, uso dell’H, dell’apostrofo, la sostituzione si suoni simili, l’omissione di lettere,… ESEMPI: pala/palla, lanelo/l’anello, foco/fuoco. f/v, t/d, l/r,… Denise Rossi Denise Rossi Denise Rossi DISGRAFIA DA NON CONFONDERE CON LA DISORTOGRAFIA DISTURBO RELATIVO ALLA COMPONENTE GRAFICA DELLA SCRITTURA Nello specifico: 1) eccessiva lentezza di scrittura e difficoltà a scrivere parole leggibili 2) scrittura irregolare e difficilmente comprensibile 3) Utilizzo inadeguato dello SPAZIO 4) DIFFICOLTA NELLA RIPRODUZIONE GRAFICA DI FIGURE geometriche e nel disegno in generale 5) Scarsa armonia nel gesto Denise Rossi Denise Rossi Denise Rossi DISCALCULIA DIFFICOLTA’ NELL’ELABORAZIONE DEL MODULO NUMERICO Nello specifico: difficoltà nel calcolo, nel memorizzare le tabelline e le procedure dei fatti numerici (operazioni), scarsa comprensione dei termini o segni matematici, difficoltà nell’incolonnamento,… ERRORI FREQUENTI: conteggio ed enumerazione (1,2,5,8), duemilanove 20009 Denise Rossi Denise Rossi Dal criterio della “discrepanza” derivano importanti implicazioni sul piano diagnostico: 1) Necessità di usare test standardizzati (sia per misurare l’intelligenza generale che l’abilità specifica); 2) Necessità di escludere la presenza di altre condizioni: - menomazioni sensoriali e neurologiche, disturbi significativi della sfera emotiva; - situazioni ambientali di svantaggio socioculturale Denise Rossi D. S. A. Caratteristiche in sintesi • Carattere EVOLUTIVO •Quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità) •Compromissione significativa e persistente della funzione interessata • Capacità intellettive nella norma • Assenza di deficit sensoriali • Assenza di disturbi psicologici (primari) • Presenza di normali opportunità educative e sociali Denise Rossi CAUSE Alterazioni di natura neurobiologica Caratteristica genetica con cui si nasce MA si manifesta in modo chiaro quando si è esposti all’apprendimento Si modifica (evolutiva) MA non scompare Denise Rossi LETTURA DEI “SINTOMI” Denise Rossi SCUOLA DELL’INFANZIA Intorno ai 4 anni OSSERVARE: Sviluppo del linguaggio Frasi incomplete Sintassi inadeguata Inadeguata padronanza fonologica: sostituzione di lettere s/z – s/t – r/l – p/b (es. dice tole x sole) Omissione di lettere e parti di parola (es. voio x voglio) Parole usate in modo inadeguato al contesto Parole sostitutive (es. cicci x carne) Denise Rossi Scarsa abilità nell’utilizzo delle parole (es. mamma casa x mamma andiamo a casa) Mancata memorizzazione in varie situazioni di nomi di oggetti conosciuti e sempre usati Inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle inventate, nei giochi di parole, nel riconoscimento e nella costruzione di rime, nell’isolare il primo suono della parola o l’ultimo Difficoltà a compiere esercizi metafonologici (es. “Ottobre” : se tolgo “bre” cosa rimane? Se da “lana” tolgo “la” cosa rimane?) Difficoltà nella copia da modello e disordine nello Denise Rossi spazio del foglio SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMO ANNO SCUOLA PRIMARIA Disturbo della memoria a breve termine Difficoltà ad imparare filastrocche Difficoltà di attenzione Manualità fine difficoltosa Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Denise Rossi Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo SCUOLA PRIMARIA ENTUSIASMO PRIMO APPROCCIO CON LA SCRITTURA E LA LETTURA FORMALE MA: PRIME FRUSTRAZIONI Denise Rossi PRIMI GIORNI NEI PRIMI GIORNI DI SCUOLA IL TEAM DOCENTE VALUTA TANTISSIME ABILITA’, AD ESEMPIO: LA COMPRENSIONE LA CAPACITA’ DI TRASCRIZIONE L’ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE ESEMPI Denise Rossi Modalità Proporre al bambino l’immagine ORSO e chiedere: - COS’E’? - MI SCRIVI QUELLO CHE HAI DETTO? OMRPLSSOPP Denise Rossi Si accetta ovviamente la sua denominazione Stesso procedimento per l’immagine COCCINELLA … -COS’E’? -MI SCRIVI QUELLO CHE HAI DETTO? OEA Denise Rossi QUESTA PROVA CI PERMETTE DI OSSERVARE SE IL BAMBINO UTILIZZA IL CANALE VISIVO O UDITIVO a) LA COCCINELLA E’ UN ANIMALE PICCOLO POCHI GRAFEMI L’ORSO E’ UN ANIMALE GRANDE TANTI GRAFEMI PREDOMINANZA DEL CANALE VISIVO b) COCCINELLA TANTI GRAFEMI – ORSO POCHI GRAFEMI PREDOMINANZA DEL CANALE UDITIVO Denise Rossi ALTRE OSSERVAZIONI STADIO LOGOGRAFICO: SCRIVI IL TUO NOME LA BAMBINA SCRIVE “MARIA” ORA SCRIVI “MARIO” LA BAMBINA SCRIVE “TGMAIAAS” Denise Rossi OSSERVARE SE SONO PRESENTI DA FINE SECONDA IN POI Lentezza e scorrettezza nella letto-scrittura Difficoltà evidente di copia dalla lavagna Distanza dal testo, voce molto bassa e postura particolare per leggere Omissione o aggiunta di sillabe nella parola in lettura Cambiamento totale della parola (a volte è corretta solo la prima sillaba) in lettura Perdita della riga e/o salto della parola in lettura Difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio Disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura Denise Rossi Omissione delle maiuscole Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici Confusione e sostituzione di lettere in particolare con l’uso dello stampato minuscolo Lettere e numeri scambiati : 31/13 – p/b – sc/cs – a/e – u/n … Difficoltà ad imparare le tabelline Sostituzione di suoni simili: p/b – d/t – m/n – r/l – s/z…e dissimili p/r Difficoltà nell’ortografia: chi/che – ghi/ghe – gn/gl … Errori lessicali Doppie Punteggiatura ignorata o inadeguata Denise Rossi SOSPETTI: CHE FARE? PROVE OGGETTIVE DI OSSERVAZIONE: CL1 DETTATO 16 PAROLE LETTURA M.T. (CORRETTEZZA E VELOCITA’) COMPRENSIONE M.T. DETTATO DI PAROLE AD ALTA E BASSA FREQUENZA DETTATO DI NON PAROLE DETTATO ORTOGRAFICO AUTODETTATO DI FRASI (MEMORIA BREVE TERMINE) Denise Rossi COME SI PROCEDE CONDIVISIONE DEI SOSPETTI CON IL TEAM DI DOCENTI OSSERVAZIONE SPECIFICHE E ANNOTAZIONI IL TEAM VALUTA LE DIFFICOLTA’ OSSERVATE E PROGETTA UN PERCORSO PER MIGLIORARE LE CAPACITA’ Denise Rossi ATTIVITA’ CORPOREE METODOLOGIA DI LAVORO CLIMA DELLA CLASSE MATERIALE CARTACEO LIBRI SOFTWARE Denise Rossi IL PROBLEMA PERSISTE? CONTATTO CON LA FAMIGLIA: CONDIVISIONE DEL DISAGIO Denise Rossi E’ LA FAMIGLIA CHE DECIDE SE APPROFONDIRE IL DISCORSO ALL’ESTERNO L’80% DEI “PAZIENTI” SONO STATI INVIATI PER SOSPETTI RILEVATI DAGLI INSEGNANTI, MA SECONDO PROF. PROFUMO CE N’E’ UN ALTISSIMO NUMERO “SOMMERSO” IL 15% DI SEGNALAZIONI ARRIVA DALLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO… IL 92 % DEI SEGNALATI RISULTA POI POSITIVO Denise Rossi SCUOLA SECONDARIA I GRADO Attivare il percorso per il passaggio informazioni Denise Rossi SECONDARIA PRIMO GRADO SENZA DIAGNOSI DSA CON DIAGNOSI DISLESSIA Vedi percorso scuola primaria PRIMA FASE: Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA. Concordare le modalità d'incontro e collaborazione con la famiglia e gli specialisti di riferimento. Denise Rossi CON DIAGNOSI DSA Osservare Lentezza se sono presenti: e scorrettezza nella letto- scrittura Difficoltà evidente di copia dalla lavagna Distanza dal testo, voce molto bassa e postura particolare per leggere Omissione o aggiunta di sillabe nella parola in lettura Cambiamento totale della parola (a volte è corretta solo la prima sillaba) in lettura Denise Rossi Perdita della riga e/o salto della parola in lettura Difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio Disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura Omissione delle maiuscole Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici Denise Rossi Confusione e sostituzione di lettere in particolare con l’uso dello stampato minuscolo Lettere e numeri scambiati : 31/13 – p/b – sc/cs – a/e – u/n … Sostituzione di suoni simili: p/b – d/t – m/n – r/l – s/z… Molti errori ortografici: chi/che – ghi/ghe – gn/gl - … Errori lessicali Inadeguata padronanza fonologica generale Doppie Punteggiatura ignorata o inadeguata Difficoltà ad imparare le tabelline Denise Rossi MA SOPRATTUTTO Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche Difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline Difficoltà ad imparare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte Difficoltà di attenzione Difficoltà marcate nelle lingue straniere, in particolare lo scritto Denise Rossi FASI SUCCESSIVE Nell'ambito del Consiglio di Classe definire un Percorso Personalizzato che contenga: la situazione di partenza desunta dalla lettura e dall'interpretazione della diagnosi, dalle informazioni ricevute dallo specialista e dalla famiglia Attivare gli interventi didattico-educativi della scuola (percorso formativo, strategie didattiche, metodologie specifiche, strumenti compensativi e misure dispensative) desumibili anche dalle note ministeriali (LEGGE 170 -2011) Denise Rossi Stabilire i criteri e le modalità di verifica e valutazione. Porre attenzione all'autostima e al concetto di sé dell'alunno. Insegnare l'uso degli strumenti compensativi: strumenti informatici, sintesi vocale, registrazione delle lezioni, mappe concettuali, dizionari informatici, ... Nella didattica utilizzare schemi e mappe per favorire l'apprendimento. Denise Rossi ALCUNE ATTENZIONI: Evitare di sovraccaricare di compiti l'alunno. Ricercare strategie di compensazione adeguate al singolo. Esplicitare sempre in maniera chiara le consegne. Condivisione del problema con la classe (con l'accordo del ragazzo e della famiglia). Denise Rossi Riconoscere i complessi problemi di frustrazione dell'adolescente con difficoltà di apprendimento. Predisporre il passaggio informazioni, avendo cura di trasmettere le informazioni di carattere scolastico. Per i dati relativi alla diagnosi sentire il parere della famiglia. Denise Rossi CONCLUSIONE I segnali, i sintomi sono molti e spesso diversificati tra i singoli casi; la competenza, la preparazione e l’esperienza dei docenti sono i primi strumenti di rilevazione dei disturbi Denise Rossi Denise Rossi