Benvenuto, monsignor Gristina - Provincia Regionale di Catania

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Benvenuto, monsignor Gristina - Provincia Regionale di Catania
ISTITUZIONI
Benvenuto, monsignor Gristina
ons. Salvatore Gristina,
nuovo
Arcivescovo
Metropolita di Catania,
si è insediato ufficialmente nella Diocesi
etnea lo scorso 6 agosto nel corso di una solenne
concelebrazione eucaristica alla quale hanno partecipato i vescovi siciliani, il Card. Salvatore
Pappalardo e il Nunzio Apostolico in Italia Mons.
Paolo Romeo, e numerose autorità fra cui il
Presidente della Regione Salvatore Cuffaro, il presidente della Provincia Nello Musumeci e il sindaco di Catania Umberto Scapagnini.
“ Mi inserisco nel cammino della Chiesa di
Catania – afferma Mons. Gristina – vivendo la
forte esperienza che è l’inizio del mio servizio episcopale ma questo momento dovrà essere vissuto ogni giorno. La Trasfigurazione, il giorno in cui
mi insedio, ci indica questo: una contemplazione
del volto del Signore, come il Papa ci ha esortato
a continuare a fare dopo il Giubileo, una contemplazione intensa, amorosa, personale e comunitaria del suo volto, e un riprendere con entusiasmo il cammino”.
Nato a Sciara, in provincia di Palermo, il 23
giugno 1946, Salvatore Gristina è stato ordinato
sacerdote nel 1970 da Paolo VI. Laureato in
Filosofia e diplomato sia in Diritto Canonico che
in Scienze diplomatiche, prima di essere nominato alla sede episcopale di Catania Mons. Gristina
è stato impegnato in diverse missioni diplomatiche in Costa d’Avorio, a Trinidad e Tobago e in
Brasile nonchè, a Palermo, come parroco, vicario
generale e vescovo ausiliare prima di essere chiamato, nel 1999, alla guida della Chiesa di Acireale.
La sua nomina ad Arcivescovo di Catania è giunta lo scorso 7 giugno ed è stata annunciata
dall’Arcivescovo Emerito Luigi Bommarito.
“Il fatto di incontrare una realtà sociale
totalmente diversa da quella che ho conosciuto
ad Acireale – ci dice riferendosi alla diocesi di
Catania – comporta innanzi tutto che io mi metta
in ascolto e che conosca. Questa è la prima cosa
che voglio fare, e in ciò chiedo un aiuto un po’ da
tutti. Da parte mia, sarò lieto di ascoltare e di essere aiutato ad accostarmi con rispetto e con tutta
l’attenzione possibile alla nuova realtà”.
Nonostante la giovane età (per un certo
tempo è stato il vescovo più giovane d’Italia),
Mons. Gristina ha accumulato un bagaglio notevolissimo di esperienze, prima come “inviato” in
Africa e in America e poi come vicario generale e
M
Società civile
e comunità
cattolica
accolgono
con speranza
e fiducia
il nuovo
arcivescovo
metropolita
di Catania
vescovo ausiliare di
Palermo, tutti incarichi
che lo hanno messo
non solo davanti a gravosi problemi, ma
anche continuamente a
contatto con le persone. “Il mio animo –
aggiunge – è sempre
stato, è ancora e spero
sarà anche nel futuro
sempre improntato a
un rapporto particolare
con la gente. Mi piace
poter riservare alle persone con le quali collaboro la stessa fiducia, lo
stesso affetto, che io ho
ricevuto dai miei superiori e mi aspetto da loro quello stile di responsabilità e di libertà che agevola il rapporto”.
Ma è naturalmente con i suoi più diretti collaboratori, vale a dire con i sacerdoti, che l'’rcivescovo intende da subito avere rapporti di lavoro
proficui. "“Il Vescovo -–spiega – agisce e raggiunge le singole comunità attraverso i sacerdoti:
quanto più intensa è la conoscenza della comunità e della corresponsabilità nel presbiterio, tanto
più efficacemente il Vescovo agisce e raggiunge le
comunità parrocchiali. La parrocchia costituisce la
espressione più immediata, più diretta, della localizzazione della Chiesa. Basta ricordare l’esempio
di don Pino Puglisi: nella parrocchia di Brancaccio
egli ha trovato l’ambiente in cui annunciare il
vangelo e proclamare la forza liberante, dove educare le coscienze, occuparsi dei più piccoli e degli
abbandonati, dire chiaramente a chi non rispetta
certi valori che il territorio e la comunità vanno
rispettati… Ecco, io voglio valorizzare la grande
ricchezza umana, il che significa aggregazione
ecclesiali, gruppi di volontariato ed istituzioni culturali, che vive ed opera nelle nostre parrocchie e
che spesso supplisce a quello che le istituzioni
non sanno fare”.
Di cose da fare e problemi da affrontare non
ne mancheranno di certo a Mons. Gristina dopo
la pausa estiva. Non ci resta che augurargli di
cuore buon lavoro.
Salvo Nibali
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