5 dom di Pasqua C 6 mag 2007 - Parrocchia di Santa Bertilla
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5 dom di Pasqua C 6 mag 2007 - Parrocchia di Santa Bertilla
Settimana dal 6 al 13 maggio In Sala Papa Giovanni Mercatino missionario, il ricavato andrà a p.Andrea Onestini e ad altri missionari. Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì ore 20.30 preparazione prossima dei fanciulli alla S.Prima Comunione nel Giorno del Signore VENERDI’ 11: ore 20.30 Confessioni Genitori e bambini Prima Comunione. Ore 20.30 Incontro genitori dei bambini del GREST. SABATO 12 : ore 11.00 matr. di RICCI DANIELA e SPOLVERATO MASSIMO ore 16.00 matr. di DI SUMMA MARINA e NALIN ALESSANDRO DOMENICA 13: ore 10.00 S. Messa di Prima comunione di: ALBA MANUEL - BETTINI ANTONIO - BEVILACQUA HELENE BISORTOLE LUCA - BURLINA ALICE - COLASANTO BEATRICE COMACCHIO NICCOLO’ - DONA’ ANDREA - FASOLATO SARA FORNASIER CAMILLA - FRAGNITO MICHELE - GIACOMELLO FEDERICO GIRARDI FEDERICO - GRACEFFO EUGENIO - MACULAN MARCO MERLIN ELENA - MORO ALBERTO - RASCHIETTI MARCO - RENZI ILARIA SANSONE ALESSIA - ZORDAN GIULIA Catechiste: Paola Zangirolami - Barbara Totti - Paola Cortorillo • Ore 16.00 in cattedrale: Diaconato • Il 12 maggio si terra' a Roma una manifestazione nazionale a sostegno dei principi espressi nel manifesto "Più famiglia". Anche da Vicenza si stanno organizzando dei pulman gratuiti, da parte della Diocesi. L'Ufficio Pellegrinaggi è aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 (tel. 0444 327146). La partenza è fissata per la domenica mattina 12 maggio ore 5.00 dal piazzale di Casa Immacolata a Vicenza • La Parrocchia organizza un Gita al Santuario di Pietralba (Bz) Domenica 3 giugno p.v. Le iscrizioni in sacrestia o in canonica. • Ogni domenica dopo la Messa la «festa» continua in Oratorio. Il Circolo “NOI” tiene aperto il Bar fino alle ore 12.00 per favorire l’incontro delle persone nello spirito del “Giorno del Signore”. 6 maggio 2007 DOMENICA V DI PASQUA Orari messe: 8,30 / 10,00 / 11,30 / 18,30 L’EUCARISTIA AL CENTRO DELLA VITA CRISTIANA L'eucaristia è la celebrazione sacramentale della nostra identità, in quanto persone che si mettono alla sequela di Cristo, in quanto comunità cristiana e in quanto Chiesa. E anche una celebrazione di rendimento di grazie per tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo ricevuto da Dio attraverso Cristo e gli uni a favore degli altri. È. ascolto e risposta alla Parola di Dio, comunitariamente e non solo individualmente. È offerta nella quale, insieme a Cristo, ci abbandoniamo al Padre come gesto di ringraziamento per tutto quello che ci ha dato. È un pasto nel quale il pane e il vino sono benedetti e condivisi, nella memoria della morte e della risurrezione di Cristo e come segno di ciò che siamo chiamati noi stessi a realizzare. Per le comunità cristiane è importante celebrare un' esistenza nella quale, alla sequela di Gesù, nell' abbandono fiducioso al Padre, nella condivisione fraterna e nel rendimento di grazie, ma anche davanti all'incognita del futuro, ai conflitti e alla morte, davanti alle tensioni personali e sociali, gli uomini possano dire: «Questo è il mio corpo, la mia vita, offerta per voi». Ed è appunto questa realtà che l'eucaristia celebra attraverso il memoriale della passione di Gesù e della liberazione offerta a tutti gli uomini, nella condivisione del suo corpo e del suo sangue. Così gli uomini possono vivere una comunione ed una solidarietà che appaiono come le primizie del Regno e della sua giustizia. . Dal vangelo secondo Giovanni (13,31-33.34-35) Quando Giuda fu uscito dal cenacolo, Gesù disse: “Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”. Gesù sembra lasciare il suo testamento ai discepoli riuniti nella stessa stanza nel momento più importante di tutta la vicenda terrena di Gesù di Nazareth: l’ultima cena. Giuda è uscito, con lui è uscito il male e Gesù parla ai discepoli della glorificazione che gli spetta, che sarà per tutti i discepoli. Cos’è questa gloria di cui parla Gesù? E’ forse la croce, la sofferenza, il soffrire per gli altri? No, la croce è un passaggio verso la resurrezione, è il motivo per cui Gesù invita ad andare, ad proclamare la novità, il messaggio, il Vangelo: Andate ad annunciare al mondo! Amatevi gli uni gli altri! Ecco il succo del suo testamento: AMARE. E’ un messaggio antico forse, ma che sconvolge ed apre gli orizzonti all’infinito: “Come io vi ho amato.” Non ci sono limiti, fino al dono prezioso della propria esistenza, della vita. Gesù lo ha fatto, ha sacrificato sulla croce il suo essere Dio. In questo tempo pasquale l’annuncio della resurrezione di Gesù diventa sempre più concreto: capiamo che il messaggio passa attraverso il nostro modo di agire, le nostre azioni, il nostro rivolgerci al prossimo con attenzione, premura, affetto invece che pregiudizio, distanza e distrazione. Preghiamo: O Dio, che nel Cristo tuo Figlio rinnovi gli uomini e le cose, fa' che accogliamo come statuto della nostra vita il comandamento della carità, per amare te e i fratelli come tu ci ami, e così manifestare al mondo la forza rinnovatrice del tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio... LUNEDÌ 7 MAGGIO ore 8.30: ANGELINA Carta - VITTORIO Costi ore 18.30: GIULIANA Marin MARTEDI 8 MAGGIO ore 8.30: MARIO Scuccato ore 18.30: FRANCESCO Rizzo (30°) - ANNAMARIA Slaviero (30°) MERCOLEDÌ 9 MAGGIO ore 8.30: ore 18.30: GIORGIO Thombel GIOVEDÌ 10 MAGGIO ore 8.30: ore 18.30: VENERDÌ 11 MAGGIO ore 8.30: ore 18.30: BRUNO Castagna - ALDO Polo SABATO 12 MAGGIO ore 8.30: ELISABETTA Peruffo - Def.Fam. Tonini ore 18.30: RICARDO Gennara Cristo fiorito, sangue di viole, pietà degli occhi chiari di Cristiani! Fiore fiorente, s ul monte lontano come possiamo piangerti, o Cristo? Il cielo è un lago che mugge intorno al muto Calvario. O crocifisso, lasciaci fermi a contemplarti. Pier Paolo Pisolini L’Amma Teodora disse: «Lottate per entrare per la porta stretta: Come gli alberi, infatti, se non patiscono l’inverno e le piogge, non npossono portare frutti, così pure per noi questa vita terrena è simile ad un inverno e non potremo diventare eredi del regno dei cielio se non per mezzo di affanni e di cure». Dai Detti di Amma Teodora Finchè l’uomo non sarà capace di riprodurre un filo d’erba, la natura potrà ridere della sua cosiddetta conoscenza scientifica. Thomas Edison Abbiamo conquistato il cielo come gli uccelli e il mare come i pesci, ma dobbiamo imparare di nuovo il semplice gesto di camminare sulla terra come fratelli. Martin Luther King