Istituto d`Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci”-Lanusei-
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Istituto d`Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci”-Lanusei-
ISTITUTO d'ISTRUZIONE SUPERIORE “LEONARDO DA VINCI” CON SEZIONI ASSOCIATE LICEO SCIENTIFICO E SPORTIVO - LICEO LINGUISTICO - LICEO CLASSICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE - LICEO ARTISTICO - I.T.G. DIURNO E SERALE Via L. da Vinci - 08045 Lanusei (0G)- Tel. 0782/42624- fax 0782/480198 EMail:[email protected] -Posta certificata:[email protected] Cod. F.91005600910 - C.M.NUI01600V Cod. IPAistsc_nuis01600v - Fattura elettronica codice univoco dell'ufficio: UFYL6X Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2018 Approvato dal Collegio dei Docenti il 14/01/2016 Adottato dal Consiglio d’Istituto il 29/01/2016 PREMESSA La Legge 107/2015 di Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ha ridefinito sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del POF, modificando quando previsto dalla normativa precedente. La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di elaborazione del Piano dell’Offerta formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico” (art.1 –comma 14), anziché degli indirizzi del Consiglio di Istituto. Alla luce quindi: della Legge 107 del 13 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56 - 58, 124 dell’art.1, che definiscono i contenuti del POF; della missione degli obiettivi generali così come definiti nei POF annuali dell’ IIS “Leonardo Da Vinci”; delle priorità e dei traguardi, nonché degli obiettivi di processo individuati in via provvisoria dal Nucleo di Valutazione e Autovalutazione di Istituto, sulla base dei dati statistici e della loro lettura; degli indirizzi già individuati dagli incontri collegiali preliminari. di In attesa di eventuali modelli standard di POF definiti a livello ministeriale. Al fine di consentire una progettazione unitaria del PTOF, sono state elaborate le seguenti LINEE che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Si tratta di un progetto educativo non somma di singole iniziative, ma risultato dell’attività del Collegio dei Docenti che, partendo dalla riflessione su valori educativi condivisi, elabora, in momenti successivi, le strategie e gli strumenti atti a conseguirli, cercando di rispondere a bisogni reali e attese legittime di famiglie e studenti, anche in rapporto e in collaborazione con il territorio. Il P.T.O.F. si presenta, dunque, come uno strumento di orientamento e di comunicazione che accompagna lo studente e la famiglia per tutto il percorso 1 scolastico nonché come punto di riferimento indispensabile l’organizzazione didattica e organizzativa della scuola nel suo complesso. per Esso deve essere conosciuto da tutti e tutti devono concorrere alla sua realizzazione ed al suo continuo miglioramento; le attività annuali e la struttura organizzativa che devono sostenerne l'elaborazione hanno, infatti, bisogno di essere annualmente aggiornate, pur mantenendone le scelte educative di fondo. Pertanto deve essere continuamente monitorato, valutato, modificato ed integrato con modalità e strumenti che rispondano a criteri di chiarezza e coerenza, affinché esso contribuisca sempre meglio alla realizzazione del progetto educativo della scuola e risponda adeguatamente alle esigenze formative degli studenti nell’interesse loro e delle famiglie. Nell’Elaborazione di questo importante documento si farà riferimento all’ATTO D’INDIRIZZO predisposto dal dirigente scolastico (art.1 comma 14, LEGGE N°117/2015) e al piano di miglioramento elaborato dalla Commissione RAV. 2 INDICE Premessa Storia dell’Istituto Finalità formative Dal territorio alla scuola, dalla scuola al territorio Formazione dell’alunno come persona Formazione dell’alunno come cittadino Ottimizzazione dell’ambiente scolastico Ruolo della valutazione Prevenzione della dispersione scolastica RAV (Rapporto di Autovalutazione) Parte I: scelte educative e culturali Principi Fondamentali Principi Operativi Finalità Generali Obiettivi Trasversali Obiettivi didattici comuni a tutte le discipline Programmazione delle attività didattiche Metodi Strumenti di lavoro e mezzi didattici Verifica e valutazione Verifica formativa Verifica sommativa Valutazione del profitto Obbligo Scolastico Parte II: Offerta didattica Scansione annuale delle attività didattiche Attività alternative alla religione Cattolica Attività di sostegno e recupero Condizioni per la scrutinabilità degli alunni Scrutini finali Credito scolastico L’INVALSI Tabelle Credito Scolastico Credito formativo Debito formativo Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) Integrazione degli alunni diversamente abili: DSA, BES, Extracom. Alternanza Scuola Lavoro Parte III: L’organizzazione Struttura e utilizzo degli spazi Regolamenti per l’uso degli spazi, dei laboratori e della Biblioteca Regolamento per la pratica laboratorio Linguistico, informatico Scientifico o di attività parascolastiche Regolamento per l’uso delle palestre e dei campi per l’atletica 3 P. 1 P. 5 P. 5 P. 5 P. 7 P. 7 P. 7 P. 8 P. 8 P. 8 P.14 P.14 P.14 P.16 P.18 P.19 P. 20 P. 22 P. 23 P. 23 P. 24 P. 24 P. 26 P. 27 P. 28 P. 29 P. 30 P. 31 P. 33 P. 34 P. 35 P. 35 P. 37 P. 40 P. 41 P. 41 P. 43 P.43 P. 44 P. 45 P. 46 P. 46 P. 47 Regolamento delle LIM Flessibilità organizzativa e didattica Rapporti scuola-famiglia Criteri di formazione delle classi Continuità educativa ed accoglienza Piano nazionale scuola digitale Organizzazione dell’Istituto Funzioni strumentali al P.O.F. Coordinatori di classe Collegio dei Docenti Personale ATA P. 50 P. 53 P. 54 P. 54 P. 55 P. 56 P. 58 P. 58 P. 59 P. 60 P. 62 P. 64 P. 65 Organici Discipline e orario di insegnamento Allegati 1,2,3,4,5,6 (linee guida ed indicazioni nazionali) Allegati A (progetti) Appendici A, B, (regolamento d'istituto, regolamento di disciplina) 4 STORIA DELL’ISTITUTO L’Istituto “Leonardo da Vinci”è il frutto dell’accorpamento, avvenuto nell’anno scolastico 2015/2016, di due istituti che fino a quell’anno avevano seguito percorsi autonomi, sia dal punto di vista giuridico che didattico, il Liceo Artistico e l'ITG. A sua volta il Liceo Scientifico aveva dato avvio ad alcune sperimentazioni al suo interno, tra le quali in particolare si evidenziava la presenza di un Liceo Linguistico; il Liceo Classico, d’altra parte, aveva dato avvio al Liceo delle Scienze Umane. Si può quindi affermare che, di fatto, nel corrente anno scolastico, coesistono sei realtà liceali ben definite e con caratteristiche proprie che le contraddistinguono le une dalle altre: Liceo Scientifico; Liceo Linguistico; Liceo Classico; Liceo delle scienze Umane, Istituto Tecnico Geometri, Liceo Artistico; Liceo Sportivo. FINALITA’ FORMATIVE L’Istituto si configura come polo di istruzione superiore liceale e professionale I differenti percorsi liceali – Classico-Scienze Umane, Scientifico-Linguistico; Artistica e Tecnica - rappresentano modalità specifiche di declinare lo stesso modello formativo, che di ciascuna disciplina privilegia i nuclei essenziali, i fondamenti e le procedure e mira ad integrare le varie aree disciplinari, superando la tradizionale contrapposizione tra le due culture umanistica e scientifica. Le competenze così acquisite assumono una forte valenza formativa generale, stimolando la curiosità intellettuale e potenziando l’autonomia critica. L’identità del percorso professionale si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento. Dal territorio alla scuola, dalla scuola al territorio La città di Lanusei è situata al centro dell’Ogliastra; sede di USL con una struttura ospedaliera, del tribunale, del carcere, del vescovado, di vari istituti scolastici e di un Istituto Salesiano, Lanusei ha sempre rivestito un ruolo centrale nella regione e per lungo tempo ne è stata anche considerata il capoluogo. Il territorio intorno a Lanusei è prevalentemente montuoso, ma la vicinanza del mare (circa 20 chilometri) e il miglioramento delle comunicazioni, hanno permesso in questi ultimi anni l’uscita del territorio dall'isolamento che l’aveva per lungo tempo caratterizzato. L’economia dell’area circostante è prevalentemente agro-pastorale, sebbene abbia conosciuto un certo sviluppo il settore artigianale (con particolare riferimento alla filiera agro-alimentare del paese), quello turistico e in particolar modo quello edilizio. 5 Lanusei si caratterizza invece per una storica vocazione nel settore terziario (Ospedale, Tribunale, Carcere, Ufficio delle entrate, INPS, Provincia, vari Istituti Scolastici Superiori, Ufficio del lavoro, Ufficio del registro etc.). In questo contesto socio economico eterogeneo gli alunni della scuola presentano situazioni familiari e bisogni socio culturali molto diversificati. Lo status socio economico e culturale delle famiglie è medio basso. L'offerta formativa del nostro Istituto si rivolge all'intera comunità ogliastrina; esso opera quindi per un bacino d'utenza piuttosto vasto, che comprende i seguenti comuni: Arbatax Arzana Baunei Barisardo Cardedu Elini Gairo Sant’Elena Girasole Ilbono Jerzu Loceri Lotzorai Osini Santa Maria Navarrese Talana Tertenia Triei Urzulei Ulassai Ussassai Villagrande Strisaili Villanova Strisaili L'ampiezza del bacino d'utenza della nostra scuola e la conseguente varietà e molteplicità di esperienze umane, sociali e culturali di cui i nostri studenti sono portatori, costituisce per il nostro Istituto una risorsa da valorizzare, occasione di crescita e di arricchimento, ai fini di una più profonda integrazione delle varie componenti della realtà Ogliastrina. Varia è altresì l'origine dei docenti che operano nell'’Istituto, provenienti da altre aree della Sardegna e da diverse regioni d’Italia, il cui contributo è fondamentale per l'arricchimento dell'offerta formativa della scuola, sia in termini di approccio metodologico alle varie discipline, sia di impostazione del dialogo formativo. 6 Il nostro Istituto ha avviato varie iniziative di scambio culturale e di accoglienza con giovani di altre nazioni, nella consapevolezza dell'importanza di un confronto con culture differenti dalla nostra e con realtà distanti dalla nostra; ciò consente da una parte una maggiore apertura al mondo dei nostri studenti, dall'altra una riscoperta critica e consapevole del senso di appartenenza alla propria cultura. FORMAZIONE DELL’ALUNNO COME PERSONA L’Istituto si impegna a promuovere lo sviluppo equilibrato dell’alunno nelle seguenti direzioni: potenziamento della fiducia nelle proprie capacità, valorizzazione delle potenzialità per il raggiungimento del proprio successo formativo, sviluppo dell’autocontrollo, capacità di instaurare rapporti costruttivi e collaborativi. FORMAZIONE DELL’ALUNNO COME CITTADINO L’Istituto si propone, anzitutto, di formare l’alunno come cittadino consapevole dei propri diritti e dei propri doveri verso la società, rispettoso dei diritti degli altri, capace di comprendere i fondamenti del vivere democratico e di operare con senso critico nelle proprie scelte, attento ai problemi sociali e ambientali, sensibile ai problemi derivanti dalle varie forme di svantaggio. OTTIMIZZAZIONE DELL’AMBIENTE SCOLASTICO Presupposto per il conseguimento delle precedenti finalità e, più in generale, di tutte le finalità formative, è che la scuola offra un ambiente sereno e stimolante. A questo scopo essa sviluppa in tutte le componenti il senso di responsabilità e di partecipazione ad un progetto comune, attraverso comportamenti improntati alla correttezza e basati su informazione e trasparenza. Fondamentale per la realizzazione di un ambiente scolastico ottimale è porre un'attenzione costante ai bisogni degli alunni, ponendo un particolare occhio di riguardo all'integrazione degli allievi diversamente abili. 7 RUOLO DELLA VALUTAZIONE L’Istituto si preoccupa che il momento della valutazione, spesso vissuto in modo eccessivamente ansioso da parte di molti alunni, avvenga nella massima serenità e trasparenza. La valutazione dell'allievo va al di là della semplice misurazione delle singole prove sostenute e scaturisce da una serie di elementi, anche non strettamente cognitivi, come la progressione rispetto al livello di partenza, l'impegno profuso, l'interesse alle lezioni, la partecipazione al lavoro scolastico, il metodo di studio, la crescita effettivamente realizzata sul piano della cultura e della persona. In questo modo la valutazione diventa momento formativo e permette all’alunno di trarre ragione di progresso dalla conoscenza delle proprie difficoltà. PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Uno dei compiti prioritari dell'Istituto è quello di individuare e affrontare con prontezza le situazioni di disagio, anche attraverso il contributo mirato di esperti, al fine di aiutare i soggetti in difficoltà, orientandoli e rimotivandoli sul piano socio-affettivo e cognitivo. L’Istituto mette in atto tutte le strategie utili alla prevenzione della dispersione scolastica non solo per permettere ai singoli alunni di realizzare il loro percorso formativo, ma anche per svolgere nel modo migliore il proprio ruolo istituzionale. Nei casi di disagio scolastico espresso sul piano didattico e/o su quello relazionale–ambientale, l’Istituto realizza, con diversi strumenti, interventi finalizzati al recupero e al sostegno. Promuove, inoltre, modalità e procedure didattiche e organizzative che consentono, agli alunni che lo desiderano, di passare da un indirizzo all’altro. RAV (Rapporto di Autovalutazione) Autovalutazione d'istituto Nella scuola attuale, all'interno della quale la parola-chiave è autonomia, ci si orienta sempre più verso concetti di efficacia, efficienza e qualità del servizio. Per questo nell'ambito della valutazione viene chiamato in causa non più il solo processo di apprendimento né soltanto quello di insegnamento ma tutto ciò che ruota all'interno del mondo scuola: l'organizzazione di tutto il lavoro scolastico, la metodologia e la didattica che viene sviluppata sulla base di un processo educativo definito nei singoli particolari. Dalla valutazione della qualità del prodotto educativo alla valutazione del sistema scolastico il passo è breve. La via da scegliere è 8 quella della autovalutazione intesa come modello d'indagine basato sulla scelta di indicatori, ambiti, tipologie e contenuti. L'autovalutazione d'istituto tiene conto dei seguenti parametri: 1. risultati formativi, volti a misurare il grado di padronanza acquisito dagli alunni nelle competenze trasversali, sul piano cognitivo e socio-affettivo. 2. risultati professionali, relativi a: personale docente. Vengono prese in considerazione le seguenti capacità professionali: abitudine a lavorare in team ad approfondire e ad aggiornare le proprie competenze professionali attraverso un lavoro di ricerca e di confronto a cogliere i nuovi aspetti di una situazione(di apprendimento/insegnamento, di relazione...) capacità di aggiornarsi di reperire e/o produrre materiali didattici di organizzare attività adeguate ai bisogni formativi autodiagnosi personale amministrativo L'Istituto individua il livello di qualità dei propri servizi amministrativi nei seguenti fattori: correttezza e celerità delle procedure trasparenza informazione flessibilità degli orari per il pubblico tempi di attesa agli sportelli Occorre tuttavia precisare che questi questionari non servono a valutare direttamente la qualità delle azioni (organizzative e formative) della scuola, ma a rendersi conto della percezione che l'utente ha del servizio scolastico che lo riguarda. - - - L’anno scolastico 2014/2015 è stato importante per l’avvio del sistema nazionale di valutazione. L’I.I.S “Da Vinci”, grazie all’elaborazione dei rapporti di autovalutazione, ha individuato le priorità in termini di esiti da raggiungere grazie al perseguimento degli obiettivi di processo. Pertanto , l’elaborazione del POF è fondata su una puntuale ricerca della coerenza tra il POF stesso, il rapporto di autovalutazione e il piano di miglioramento; individuando alcuni punti ineludibili che saranno oggetto di monitoraggio nel prossimo anno scolastico. La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla 9 scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti e ciò si evidenzia nei risultati conseguiti nei corsi linguistico e classico. Il punteggio di italiano della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. In matematica si riscontrano valori leggermente inferiori e i punteggi non si discostano dalla media della scuola, con dato negativo in alcune classi. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano è pressoché allineata alla media nazionale e in matematica risulta decisamente inferiore. La non piena e convinta partecipazione alle prove hanno evidenziato azioni di cheating e condizionato i risultati delle prove. Viene confermata la propensione della scuola per una robusta formazione di base in ambito umanistico e scientifico che permette agli studenti diplomatisi l'accesso alle facoltà universitarie, comprese quelle a numero programmato, ed il conseguimento della laurea. La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attività' sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e' una pratica frequente ma andrebbe migliorata. La Scuola promuove l’utilizzo di modalità didattiche e innovative che vengono esplicitate nei dipartimenti e fatte proprie dai singoli Docenti L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimale alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati in tutte le classi. La scuola promuove l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilità'. La Scuola organizza, nel corso dell’anno e al termine dello stesso, sia corsi di recupero che di accompagnamento all’esame di stato. Nel biennio iniziale questa azione è svolta, con maggiore incisività, per far fronte alle problematiche legate ai diversi livelli di competenze di base evidenziate dai ragazzi. Per le classi terminali è prassi consolidata l’organizzazione di corsi 10 per il potenziamento delle competenze nelle materie di indirizzo, grazie anche alla predisposizione di progetti di collaborazione con l’Università (P.L.S.). Riguardo il monitoraggio delle competenze sono previsti momenti di verifica sull'efficacia dell’intervento. Per la valorizzazione delle eccellenze la Scuola aderisce, ormai da anni, a concorsi a livello Regionale e Nazionale con risultati spesso lusinghieri. Nelle attività di inclusione sono attivamente coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attività didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualità. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati e a seguito di ciò, se necessario, gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente il rispetto delle diversità. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalità di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Nella scuola gli interventi individualizzati non sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d'aula anche in conseguenza delle scarsità di risorse umane disponibili e del n° elevato di alunni per classe specie nelle classi del primo biennio che qui si vuole evidenziare. Le attività di continuità sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è allo stato attuale in via di sviluppo. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attività di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studio universitario, sono coinvolti in attività organizzate nelle scuole dell'ordine successivo o nelle università. La scuola progetta attività di orientamento alle realtà produttive e professionali del territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento. La Scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi attraverso gli Organi Collegiali preposti (Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto, Dipartimenti, Consigli di Classe, Funzioni Strumentali e loro commissioni) ed effettua un monitoraggio costante tramite momenti di verifica programmati. In base ai risultati rilevati si procede ad una rimodulazione delle azioni didattiche pianificate atte a garantire quantomeno il raggiungimento degli obiettivi minimi per tutta la popolazione scolastica. L'organizzazione dell'Istituto prevede un'ampia distribuzione degli incarichi con compiti adeguatamente esplicitati. Tutte le figure previste (Collaboratori del Dirigente, Funzioni Strumentali, Coordinatori di Dipartimento e di Classe, responsabili di settori particolari) collaborano e concorrono, tramite il proprio operato, al raggiungimento degli obiettivi prefissati. 11 Per quanto riguarda la componente ATA il DSGA su direttiva Dirigenziale gestisce la divisione degli incarichi in tutte le sue componenti. Le risorse del programma annuale vengono allocate rispettando le priorità progettuali deliberate dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe. C'è una generale condivisione da parte del Consiglio d'Istituto sia sulla tipologia dei progetti deliberati dal Collegio dei Docenti che sulle priorità a sua volta indicate. L'utilizzo delle risorse viene concentrato sulle tematiche prioritarie individuate nel POF senza trascurare l'accesso alle risorse derivanti da progetti Comunitari quali PON, POR, FSE con la compartecipazione finanziaria quando espressamente richiesta. Le risorse vengono gestite con oculatezza e con continuo monitoraggio valutando sempre il rapporto costo/beneficio in considerazione del personale coinvolto, degli alunni che ne usufruiscono, del raggiungimento degli obiettivi curricolari e/o extrascolastici. Pur nella limitatezza delle risorse la capacità di non perdere le occasioni di reperimento di risorse aggiuntive e di utilizzo degli strumenti programmatori messi a disposizione dagli EE.LL. quali Comune, Provincia e Regione. Sono state avviate iniziative di formazione relative a tematiche attinenti alla sicurezza sul posto di lavoro (legge 81/01 e BLSD) con una partecipazione pressoché totale dell'intero Corpo Docente. Alcuni Docenti, hanno, inoltre, partecipato alla formazione riguardante l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL). Durante il corrente anno scolastico sono stati attivati due interventi di formazione riguardanti tematiche relative alle problematiche BES e all'utilizzo delle nuove tecnologie in ambito didattico (utilizzo LIM). Due ulteriori progetti di formazione, riguardanti la collaborazione in rete con scuole di diverse nazionalità, hanno visto coinvolti alcuni Docenti in qualità di referenti (E Twinning, Erasmus+). Interessante sottolineare che alcuni progetti, ancorché in rete, sono stati frequentati da docenti di altre scuole non facenti parte della rete (la percentuale di partecipazione superiore al 100% si spiega così). La scuola è aperta alla collaborazione e alla valorizzazione delle competenze dei singoli Docenti, sia per l'attribuzione degli incarichi che per ulteriori contributi relativi a proposte progettuali. La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la definizione di iniziative formative. Le proposte formative sono di buona qualità e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Sono presenti spazi per il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualità. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti benché pur presente esso non è diffuso. 12 La Scuola ha partecipato, in qualità di istituto capofila, al progetto di rete relativo al cablaggio e dotazione informatica con L.I.M. per ciascuna classe (Semidas). Ha inoltre partecipato al progetto “Orientarsi in Ogliastra” per facilitare l’incontro tra Istruzione Superiore e Università. Annualmente per il corso delle scienze umane, è previsto un periodo di tirocinio in accordo con le scuole elementari e materne del territorio. Le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa soprattutto in occasione delle riunioni dei vari Organi Collegiali (Consiglio d'Istituto, Consigli di Classe). Da qualche anno è utilizzato in modo sistematico il registro elettronico, sia per quanto riguarda gli aspetti relativi alla valutazione che per le comunicazioni ScuolaFamiglia. L'azione che si vuole intraprendere mira, da un lato, ad ottenere una maggiore partecipazione e consapevolezza attraverso simulazioni programmate, in modo tale da familiarizzare con la prova stessa per superare le criticità e paure di una prova standardizzata, ancora non consueta presso i nostri studenti. Le simulazioni saranno valutate al fine di aumentare la consapevolezza e per dare una dimensione dei risultati attesi. Altresì si mira al conseguimento di risultati omogenei e non inferiori al dato regionale per tutti gli indirizzi. Un team di docenti si incaricherà della correzione e restituzione dei risultati. Le famiglie saranno informate e coinvolte nell'operazione. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione costituiscono risorse formative spendibili anche con i ragazzi normodotati e che seguono il curricolo scolastico. Pertanto le attività di inclusione non si esauriscono con la mera attività di integrazione e socializzazione: diventano patrimonio collettivo spendibile nel curricolo. Le attività di aggiornamento e formazione del personale sono condizione necessaria per migliorare l'offerta formativa e valorizzare le naturali predisposizioni di ogni alunno. Le attività di formazione realizzate col coinvolgimento di docenti di diverse scuole, anche in rete, costituiscono il presupposto per realizzare i percorsi di continuità tra diversi ordini di scuola. Si attiveranno azioni e standard organizzativi, con l'utilizzo delle risorse umane disponibili, per favorire ed incentivare anche le attività formative e di specializzazione messe in essere e/o proposte da singoli docenti: partecipazione a corsi online universitari, attività di aggiornamento metodologici-didattici per singole e specifiche discipline. 13 I: SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI Principi fondamentali Nell’ambito dei principi riconosciuti dalla Costituzione e dalle dichiarazioni dei diritti degli Organismi Internazionali, la scuola garantisce il rispetto per la persona, per l’individuo e per le differenze, nel rispetto dei valori della tolleranza e della convivenza pacifica in una società di eguali. Uguaglianza: non può essere compiuta nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti il sesso, l’etnia, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche e socio-economiche. Imparzialità e regolarità: la Scuola, attraverso le sue componenti, garantisce la continuità e la regolarità del servizio e delle attività educative, nel rispetto delle norme e dei principi sanciti dalla legge e dalle disposizioni contrattuali. L'erogazione del servizio avviene secondo criteri di obiettività e equità. Principi operativi Il progetto culturale e didattico della scuola vede la centralità dell’alunno, soggetto di diritto e al tempo stesso investito di responsabilità e chiamato a condividere l’avventura dell’apprendere e del crescere. Pertanto la nostra azione educativa intende rispondere alle esigenze degli studenti e delle famiglie, promuovendo un clima di stretta collaborazione e condivisione di esperienze. Essa trova la sua ispirazione nei seguenti principi operativi: Accoglienza e integrazione: la scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Nello svolgimento della propria attività ogni operatore scolastico si impegna a rispettare i diritti e gli interessi degli studenti. Particolare cura è posta per la soluzione di problematiche connesse alla presenza, fra gli iscritti, di studenti lavoratori, di degenti negli ospedali, di alunni provenienti dall’estero o figli di emigrati, di affetti da handicap, di detenuti. Al fine di consentire il migliore inserimento possibile di giovani provenienti da realtà sociali, culturali ed economiche problematiche, o da situazioni travagliate di scuola dell’obbligo, la scuola si adopera per promuovere un’accoglienza idonea a garantire pari opportunità di approccio allo studio. Il concetto di integrazione è interpretato anche come opportunità di conoscenza reciproca e di cooperazione tra giovani provenienti da località diverse, per il superamento delle divisioni, delle diffidenze e dei pregiudizi che caratterizzano le relazioni sociali e i rapporti tra i giovani. Sono privilegiate le iniziative, interne ed esterne alla scuola, che favoriscono la cooperazione e l’integrazione. 14 Partecipazione, efficienza e trasparenza: tutti i soggetti operanti all’interno dell’istituzione scolastica (dirigente, docenti, personale non docente, famiglie e alunni) sono i protagonisti e i responsabili dell’attuazione della Carta dei Servizi e del P.O.F., attraverso una gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organismi a ciò preposti dalla legislazione vigente. L’istituto si impegna a promuovere e favorire iniziative di informazione e consulenza rivolte alle famiglie, affinché possano concorrere in maniera più diretta e consapevole all’attività formativa della scuola. Nel corso dell’anno scolastico ciascuna componente, nelle riunioni dei propri organi, si esprime sulle reali possibilità e sui risultati della propria partecipazione, informandone il Consiglio d’Istituto. Per promuovere ogni forma di partecipazione la scuola garantisce un’informazione completa e trasparente e assume l’impegno di favorire attività scolastiche ed extrascolastiche idonee a realizzare la promozione culturale. Ogni operatore, nello svolgimento della propria attività, ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. Qualora i docenti referenti di classe, il Comitato Studentesco o i diretti interessati rilevino comportamenti lesivi dei diritti e degli interessi dello studente, o ritengano che la scuola non si adoperi adeguatamente per il rispetto dei diritti dell’utenza, essi sono tenuti a informarne sollecitamente il Preside per l’individuazione degli strumenti più idonei da utilizzare a garanzia dei diritti eventualmente violati. Libertà di insegnamento: essa costituisce, nel rispetto della programmazione secondo gli obiettivi formativi nazionali e d'Istituto, una garanzia fondamentale dell'attività del docente nella scuola pubblica e lo strumento più efficace per la formazione dell'alunno e lo sviluppo armonico della sua personalità. La programmazione educativa e didattica vede il concorso di tutti i docenti riuniti negli organi collegiali competenti o in commissioni di lavoro appositamente costituite. Nella fase di proposta e di progettazione è assicurato al docente il rispetto della libertà di insegnamento così come essa è contemplata nella vigente normativa. Pertanto ciascun docente è libero di formulare proposte, di esprimere il proprio punto di vista e i propri motivati convincimenti sul processo di apprendimento, sui contenuti e fini del suo insegnamento, sui criteri di valutazione e su tutto quanto attiene all’azione formativa. Poiché l’azione del docente si esplica in un contesto collegiale, egli ha il dovere di confrontare i propri convincimenti con quelli di tutti gli altri docenti nelle sedi previste per la progettazione, per la definizione dei contenuti, metodi e finalità e per le valutazioni. Successivamente alle deliberazioni di approvazione della programmazione e delle progettazioni di indirizzo, ogni docente è tenuto ad uniformarsi e ad agire nel rispetto di finalità, tempi e modi dell’azione 15 educativa deliberati da ciascun Consiglio per la classe nel suo complesso e per i singoli alunni. La libertà di azione del singolo docente viene esercitata nei limiti che derivano dal concetto di “collegialità” e dai criteri deliberati dall’organismo di cui si fa parte, sia nella fase di insegnamento che in quella periodica o finale di valutazione dei risultati conseguiti dall’alunno. Continuità dell’azione didattica, ovvero la continuità educativa tra i diversi gradi del percorso formativo e l'opportunità per gli studenti di fruire sia di un’offerta formativa qualitativamente elevata, sia di tempo libero. Si privilegeranno modalità colloquiali, senza intimidazioni o azioni mortificanti. Aggiornamento e formazione: costituiscono un diritto-dovere dei docenti e non docenti; l’amministrazione scolastica è tenuta ad assicurare la formazione continua al personale scolastico, per migliorarne la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola prefigurato dalla normativa vigente. Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la formazione diviene strumento fondamentale e imprescindibile per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse umane, attraverso qualificate iniziative di prima formazione e in servizio. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un obbligo per tutto il personale scolastico qualora i corsi relativi vengano finanziati con le risorse della scuola. Finalità generali La finalità educativa generale è la formazione del giovane cittadino, inteso come soggetto fornito di cultura in tutte le discipline dell’indirizzo frequentato, capace di riflettere in modo autonomo e di esercitare un maturo senso critico, sia nel consapevole orientamento alle successive scelte di studio che nella partecipazione, creativa e costruttiva, alla vita sociale. Al conseguimento della finalità educativa generale si adoperano tutte le componenti della scuola nei modi e con gli strumenti contemplati dalle normative scolastiche. Possono dare il proprio contributo, con apposite leggi, regolamenti e azioni di sostegno, anche altri soggetti, enti e istituzioni che si propongono di conseguire insieme alla scuola l’ottimale valorizzazione delle capacità degli alunni. L’attività formativa si esplica nell’arco dei cinque anni di ciascun corso di studio, attraverso una prima fase (biennio) prevalentemente esplorativa formativa e di verifica attitudinale, e una successiva (triennale) che diviene anche progressiva elaborazione di un autonomo sistema di riferimenti culturali e di valori, unitamente ad un consapevole orientamento per il proseguimento 16 degli studi. La scuola promuove, incoraggia e sollecita l’applicazione dello studente in tutte le discipline di studio; per facilitarne la produttiva frequenza essa mira alla creazione di un ambiente idoneo all’apprendimento sia nelle scelte organizzative generali che nell’adozione dei metodi di lavoro, oltre che nel clima relazionale e nei comportamenti di tutti coloro che vi operano. Condizione indispensabile per la crescita culturale e sociale dello studente in tutte le discipline è che esse avvengano in un ambiente scolastico ed extrascolastico in cui prevalgano il rispetto per tutti, l’atteggiamento collaborativo, il senso di responsabilità unito a impegno serio e costante, la ricerca di valori comuni all’umanità (pace, tolleranza, solidarietà). In modo particolare la scuola si impegna a favorire l’integrazione, con forme attive di collaborazione nello studio e nell’attività extrascolastica, di giovani appartenenti alle diverse comunità locali del territorio che fanno riferimento a questo istituto, per favorire il superamento di incomprensioni e di divisioni municipalistiche ancora purtroppo frequenti. La scuola favorisce il raccordo fra attività curriculari ed extracurricolari; pertanto l’azione educativa si svolge con iniziative di tipo disciplinare unite ad altre collaterali, ovvero con la realizzazione di attività culturali non comprese nei piani di studio e con attività ricreative e sportive di valenza socializzante. All’inizio di ciascun anno scolastico il Consiglio d’Istituto e il Collegio dei Docenti, sentite tutte le componenti della scuola ed esaminate le proposte che vengono dai Consigli di Classe, approvano il piano delle attività; nell’ambito delle loro rispettive competenze individuano le risorse finanziarie e umane, le proposte culturali e integrative, le scelte educative e gli obiettivi formativi. Il piano organizzativo delle attività indica le risorse ordinarie e straordinarie da utilizzare per il miglioramento dell’offerta formativa. Esso è tempestivamente reso noto a tutte le componenti della scuola e diviene punto di riferimento dei Consigli di Classe per l’elaborazione della programmazione didattica. La scuola quindi si impegna a garantire la qualità delle attività educative e didattiche attraverso le quali conseguire le seguenti finalità: o Padronanza del mezzo linguistico nella produzione orale e scritta o Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica o Acquisizione delle capacità di riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze via conseguite o Ampliamento del proprio orizzonte culturale, attraverso la conoscenza di culture diverse o Percezione dell’importanza della conservazione degli ambienti naturali come patrimonio non rinnovabile o Consapevolezza delle connessioni tra le varie discipline e loro elaborazione al fine di pervenire a risultati che valorizzino l’apprendimento e l’attività disciplinare e interdisciplinare 17 o Raggiungimento di un armonico sviluppo corporeo e motorio attraverso il miglioramento delle qualità fisiche e neuromuscolari o Acquisizione di una competenza comunicativa, in contesti diversificati, sostenuta da un patrimonio linguistico adeguato o Consapevolezza della dimensione storica dei fenomeni e dei sistemi economici o Sviluppo della capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere o Sviluppo, attraverso il processo di astrazione, della capacità di sintetizzare e di sistematizzare o Sensibilizzazione alla conservazione del patrimonio culturale, storico e artistico o Acquisizione degli strumenti di interpretazione e di orientamento nella realtà quotidiana e nel mondo circostante o Comprensione dei problemi del territorio, della società civile e del mondo del lavoro o Consapevolezza della propria autonomia nella pluralità di rapporti naturali e umani o Impiego corretto dei servizi e delle strutture pubbliche o Sviluppo di una cultura fondata sulla tolleranza, la valorizzazione delle differenze, i valori del pluralismo e della libertà o Sviluppo della coscienza democratica, educazione al rispetto delle differenze di religione, di etnia, di condizione sociale e economica Obiettivi trasversali L’attività svolta dovrà garantire a ciascun alunno il raggiungimento degli standard di apprendimento, ossia i livelli minimi di conoscenza, definiti per ciascuna disciplina nel relativo piano di lavoro, ma anche il perseguimento dei seguenti obiettivi: o Comprendere una varietà di messaggi in contesti diversificati trasmessi attraverso vari canali o Acquisire e sviluppare capacità di osservazione, di analisi, di riflessione, di astrazione, logiche e di sintesi o Sviluppare le capacità di discussione o Sapersi esprimere con competenza e chiarezza e saper organizzare la propria attività di studio autonomamente, sia a livello individuale che di gruppo o Saper leggere, redigere, interpretare testi e documenti o Saper documentare adeguatamente il proprio lavoro o Saper comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi 18 o Saper analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere o Partecipare attivamente al lavoro individuale e di gruppo, esercitandone anche il coordinamento o Allargare gli orizzonti socioculturali o Contribuire allo sviluppo armonico della personalità o Educare al rispetto delle idee altrui e alle regole o Sollecitare forme di autovalutazione e di confronto con gli altri o Educare al rispetto dei valori o Sviluppare le capacità valutative e decisionali o Promuovere le capacità di orientamento rispetto alle scelte scolastiche e professionali o Promuovere le capacità di ascolto e di colloquio o Motivare gli alunni al rispetto del disabile e alla collaborazione per il suo inserimento nella comunità scolastica, nella società e nel mondo del lavoro o Accrescere la stima degli alunni verso se stessi e verso i compagni Obiettivi didattici (educativi) comuni a tutte le discipline e gli indirizzi Il Collegio dei Docenti, nelle sue diverse articolazioni, all’inizio di ciascun anno scolastico, elabora la programmazione educativa, tenendo conto dei risultati conseguiti nell’anno precedente e delle trasformazioni intervenute sul piano legislativo e nella cultura dell’educazione nel periodo trascorso dalla precedente programmazione. Il Collegio nella sua programmazione si adopera in particolare per la chiara delineazione del percorso formativo degli obiettivi da raggiungere, delle finalità da perseguire, per la precisa individuazione degli strumenti di verifica e di valutazione (“leggibili” anche per l’utenza); definisce i criteri di coordinamento dell’azione didattico-educativa di tutti i corsi e si adopera affinché siano opportunamente individuati e distribuiti i momenti dell’azione ordinaria e di quella integrativa. Gli obiettivi educativi generali sottoesposti dovranno attuarsi in tutti gli aspetti della programmazione disciplinare, sia nei piani di studio comuni, sia nelle discipline e nelle attività opzionali, tramite tutti gli aspetti della vita della comunità scolastica, in collaborazione con i progetti educativi delle famiglie degli allievi, tramite il dialogo con gli allievi stessi, protagonisti e responsabili della propria crescita culturale e umana: o Consolidare negli allievi il senso della propria autonomia. Dare a tutti la possibilità di mettere a frutto le proprie potenzialità, sia nel campo conoscitivo che in quello delle relazioni umane o Garantire agli studenti una formazione che consenta loro di affrontare con successo il proseguimento degli studi in qualsiasi facoltà universitaria, promuovendo l’abitudine allo studio costante e regolare; una solida cultura di base e un’esercitata capacità di esprimersi e comunicare; un buon 19 o o o o o metodo di lavoro, che permetta di orientarsi in modo rapido ed efficace nei confronti di nuove conoscenze da apprendere e di individuarne con sicurezza la logica, la struttura e i contenuti fondamentali; l’interesse, l’apertura mentale, la creatività e la capacità di confrontarsi con campi nuovi del sapere, della tecnica, del lavoro. Mettere a disposizione degli allievi una gamma ampia e differenziata di contenuti e metodi disciplinari, in modo che a ciascuno sia fornita una cultura non settoriale e limitata, ma ricca e aperta; la possibilità di scegliere in modo consapevole i campi di interesse più confacenti alla propria personalità e alle proprie aspirazioni. Incoraggiare una capacità critica che garantisca autonomia di pensiero e di giudizio. Favorire la capacità e la volontà di conoscenza del mondo e di sé, come condizione di un inserimento responsabile nella vita sociale. Risvegliare la consapevolezza delle radici storiche del presente, della necessità del rispetto della memoria storica, che implica anche rispetto del paesaggio e del patrimonio artistico e naturalistico dell’ambiente in cui viviamo. Incoraggiare lo sviluppo di interessi personali; incoraggiare la cura e valorizzazione di sé, che non va intesa come forma di chiusura e di egoismo, ma come base per un atteggiamento solidale. I contenuti e gli obiettivi di ciascun indirizzo (Scientifico, Linguistico, Classico e delle Scienze umane) saranno realizzati ricalcando i contenuti dei programmi ministeriali, adattandoli, attesa la libertà di insegnamento garantita dalla Carta Costituzionale (art. 33), ai bisogni, alle attitudini e agli interessi degli alunni. Programmazione delle attività didattiche Il Collegio dei Docenti ha stabilito, a partire dall'anno scolastico 2015-2016, la scansione TRIMESTRALE delle attività didattiche che avrà validità per tutto il triennio. I docenti appronteranno la programmazione didattica per ogni disciplina insegnata in ciascuna classe, generalmente entro il 10 Ottobre dell’anno in corso (o secondo prescrizioni con relativa circolare interna). La stesura delle programmazioni didattiche risponde alle linee guida contenute nei documenti programmatori dei vari dipartimenti (tenuto conto e rispettando le linee guida e le Indicazioni Nazionali) e alle scelte metodologiche e culturali di ogni indirizzo di studi, nell'intento di rispondere alle specifiche esigenze degli alunni di ogni singola classe. Le attività didattiche vengono elaborate e approvate dai Consigli di classe i quali, essendo gli organi di diretto coinvolgimento degli alunni, delineano il percorso formativo dei singoli studenti e delle classi nel loro complesso, adeguando ad essi gli strumenti operativi. La programmazione didattica utilizza 20 il contributo delle diverse aree disciplinari per il raggiungimento delle finalità educative e degli obiettivi delineati dal Collegio dei docenti e fatti propri dai Consigli di classe; è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere. Dopo la pubblicazione della delibera del Collegio dei docenti sulla programmazione didattica, il Dirigente Scolastico convoca i Consigli di Classe per gli adempimenti di loro competenza. La programmazione deve comprendere: l’analisi della situazione iniziale di ogni singola classe; gli obiettivi didattici (generali e specifici), le conoscenze, le competenze, le abilità; i contenuti distinti in moduli e/o unità didattiche, e/o unità di apprendimento; i tempi; i metodi; la tipologia delle prove di verifica; i criteri e i mezzi di valutazione; i criteri per le attività di recupero e sostegno; gli strumenti e le attività integrative, nonché le eventuali attività a carattere interdisciplinare; la corrispondenza tra l’attività teorica e quella, là dove è prevista, di laboratorio. I Consigli di classe, prima di adottare la delibera conclusiva di approvazione della programmazione, la illustrano anche agli altri genitori e studenti riuniti in assemblea di classe. Terminata l’opera di informazione, la delibera adottata definitivamente, diviene parte integrante della Carta dei servizi per l’anno scolastico di riferimento. Il Contratto Formativo (leggi Patto di corresponsabilità cfr. allegato n°6 che viene consegnato e fatto firmare ai genitori all’atto dell’iscrizione per la prima volta nella nostra scuola) è la dichiarazione, esplicita e partecipata, delle principali assunzioni di responsabilità concordate dalle diverse componenti che sono protagoniste del processo di formazione dell’alunno. Esso è un indispensabile accordo che si stabilisce fra la scuola, l’alunno e la famiglia, e presuppone il responsabile e continuativo impegno dei genitori. Al suo rispetto concorrono, con tutte le possibili azioni di supporto, l’intero Consiglio di classe, gli organismi dell’istituto, i soggetti esterni e gli enti interessati e preposti al servizio scolastico. Il contratto ha valore etico e impegna tutti coloro che lo “stipulano”. Elaborato in coerenza e nell’ambito degli obiettivi definiti ai diversi livelli istituzionali, coinvolge la responsabilità di tre soggetti, il cui apporto è fondamentale per il rispetto del patto: 1. lo studente deve conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo, il percorso per raggiungerli, le fasi del suo curricolo; 2. il docente deve esprimere con chiarezza la propria offerta formativa, motivare il proprio intervento didattico, rendere espliciti le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; 3. il genitore deve conoscere l’offerta formativa, esprimere pareri e proposte, collaborare nelle attività. 21 Metodi Le strategie saranno finalizzate al recupero dello svantaggio culturale, alla valorizzazione delle eccellenze, all’adeguamento della didattica ai diversi stili cognitivi. o Per rendere attivamente partecipe lo studente al processo di apprendimento si informeranno gli studenti sui contenuti e gli obiettivi disciplinari, illustrando ciò che ci si attende da loro al termine dell'insegnamento ricevuto. o Per facilitare la comprensione della materia e agevolare gli alunni nello studio si tratteranno i diversi argomenti procedendo, con gradualità, dai concetti più semplici verso quelli più complessi, usando un linguaggio chiaro e di facile comprensione, ricorrendo spesso ad esempi, esercizi e eventuali applicazioni. o Per sviluppare l’autonomia nello studio si guideranno gli alunni non solo all'acquisizione delle conoscenze fondamentali, ma anche alla deduzione degli aspetti secondari o particolari della materia, promuovendo un approccio problematico e critico allo studio delle singole discipline e sollecitando i collegamenti interdisciplinari. o Per promuovere l'interesse e la partecipazione degli studenti al dialogo formativo, le lezioni alterneranno momenti puramente informativi, di trasmissione dei contenuti, a momenti di dibattito aperto, lasciando agli alunni la libertà di esprimersi, coinvolgendoli nella risoluzione di problemi, motivandoli all'autonoma investigazione e ricerca. o Per sviluppare le capacità di osservazione, di analisi dei testi e l’autonomia nello studio, si inviteranno gli alunni ad effettuare studi approfonditi su particolari tematiche, anche con ricerche individuali o di gruppo, offrendo griglie per l’osservazione e l’analisi. o Per provvedere al recupero dello svantaggio culturale, alla piena integrazione e alla valorizzazione delle eccellenze, si stabiliranno gli obiettivi minimi validi per tutta la classe; si individualizzerà l’offerta formativa, rispettando i tempi di apprendimento di ciascuno studente, garantendo a tutti gli studenti il raggiungimento degli obiettivi minimi e alle eccellenze l'approfondimento delle conoscenze acquisite e il potenziamento delle proprie capacità. o Per allargare gli orizzonti socio-culturali degli studenti, arricchire il loro patrimonio culturale e contribuire positivamente al processo di maturazione, si integreranno gli strumenti didattici tradizionali con l’utilizzo di ogni metodo o mezzo didattico che possa servire allo scopo. o Per contrarre i tempi del processo di insegnamento-apprendimento, pur rispettando i contenuti e il rigore scientifico, e garantendo comunque il potenziamento delle abilità di base, si adotteranno strategie ad hoc tese 22 alla riconduzione del particolare al generale, alla semplificazione di concetti di particolare complessità, alla sintesi di situazioni articolate. - Strumenti di lavoro e mezzi didattici Libri di testo (obbligatori e regolarmente adottati per un periodo 6-10 anni) Schemi e appunti personali Libri presenti in Biblioteca Strumentazione presente nei vari laboratori Laboratorio di Informatica Laboratorio linguistico Audiovisivi Attrezzature sportive Verifica e Valutazione La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze, abilità e capacità da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previsti dai piani di studio personalizzati. Sulla base degli esiti della valutazione periodica, si predispongono gli interventi educativi e didattici, ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti. Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione dello studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato complessivo (cfr. L.169 del 30/10/2008 artt. 2 e 3; conversione del Decreto Leggen°137 del 01/09/2008 art.6) Comunque, le assenze oltre il limite stabilito dal Regolamento interno d’Istituto, incideranno sulla valutazione finale complessiva. Al termine del quinto anno sono ammessi all’esame di Stato gli studenti classificati nelle singole discipline durante l’apposito scrutinio secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e nel rispetto delle prescrizioni della legge n°133 del 06/08/2008 art. 15/64 (con la valutazione del voto di condotta) . All’esame di Stato sono ammessi i candidati esterni in possesso dei requisiti prescritti dall’articolo 2 della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e dell’articolo 3 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 e nel rispetto delle prescrizioni della legge (cfr. L.169 del 30/10/2008 artt. 2 e 3; conversione del Decreto Leggen°137 del 01/09/2008 artt. 6,7,9,10,11,14). Coloro che chiedano di rientrare nei percorsi liceali e che abbiamo superato l’esame conclusivo del primo ciclo tanti anni prima, quanti ne occorrono per il corso normale degli studi liceali, possono essere ammessi a classi successive alla prima, previa valutazione delle conoscenze, competenze, abilità e capacità possedute, da parte di apposite commissioni costituite presso le istituzioni del sistema dei licei, anche collegate in rete tra loro. Ai fini di tale valutazione le commissioni tengono conto dei 23 crediti acquisiti, debitamente documentati, e possono sottoporre i richiedenti ad eventuali prove per la proficua prosecuzione degli studi. La verifica riguarda in particolare le modalità di controllo del processo di insegnamento-apprendimento ed è volta ad accertare gli obiettivi conseguiti dagli alunni per i seguenti motivi: poter disporre di una obiettiva documentazione del processo di valutazione, sia intermedio che finale; ottenere gli elementi fondamentali per il giudizio valutativo; effettuare una valutazione dell’azione didattico-educativa e, eventualmente, introdurre correttivi; programmare, ove necessario, attività di approfondimento, di sostegno e/o di recupero. Verifica formativa La verifica formativa è finalizzata al controllo in itinere del processo di apprendimento, serve a verificare il conseguimento degli obiettivi intermedi e a recuperare eventuali lacune accumulate nel corso dell’attività didattica. Essa costituisce anche un feed-back (ritorno di informazione) sia per l’alunno sia per l’insegnante. Vengono utilizzati i seguenti strumenti di verifica: controllo del lavoro svolto a casa, indagine in itinere, test oggettivi, questionari, ripetizione dell’argomento trattato a fine lezione o all’inizio della lezione successiva, lezione dialogata, colloquio, risoluzione di esercizi e problemi, etc. Alle verifiche formative non devono necessariamente corrispondere punteggi o voti. Verifica sommativa La verifica sommativa riguarda l’operato e il profitto scolastico degli studenti; consiste in una serie di prove che hanno lo scopo di quantificare il livello delle conoscenze e competenze degli allievi; consente di accertare e di registrare il grado di raggiungimento degli obiettivi da parte degli alunni a conclusione delle varie fasi del processo di insegnamento-apprendimento e al termine dell’anno scolastico. Vengono utilizzati i seguenti strumenti: verifiche orali, verifiche scritte, esercitazioni orali, scritte o grafiche, elaborati specifici scritti o grafici, prove strutturate o semi-strutturate, prove pratiche, relazioni scritte, etc.; tenuto conto della materia e nel rispetto delle prescrizioni ministeriali sulla specifica valutazione (es. solo orale, scritto e orale, scritto orale pratico etc) pur non escludendo le altre tipologie di verifica . Gli alunni devono essere tempestivamente informati sia dei criteri adottati sia dei voti che vengono loro assegnati nei momenti di verifica. Il Collegio ha adottato la seguente tabella di valutazione: 24 CONOSCENZA 1. Scarsa 2. Mediocre 3. Sufficiente 4. Approfondita 5. Articolata non ricorda nessuna informazione frammentaria, superficiale completa, ma non approfondita ricorda in modo completo e approfondito ricorda in modo completo e approfondito ampliando anche le proprie conoscenze COMPRENSIONE 1. Marginale non sa cogliere e spiegare con le proprie parole il significato globale di una comunicazione 2. Approssimativa coglie parzialmente il significato di una comunicazione 3. Corretta coglie e spiega con le proprie parole il significato essenziale di una comunicazione 4. Aderente riformula e riorganizza secondo il punto di vista proposto 5. Puntuale contestualizza le conoscenze e si orienta con sicurezza nella disciplina APPLICAZIONE 1. Errata/Inadeguata non sa utilizzare le conoscenze acquisite 2. Incerta applica le conoscenze parzialmente 3. Accettabile applica le conoscenze con sufficiente correttezza 4. Sicura applica correttamente e con completezza le conoscenze 5. Autonoma sa scegliere le tecniche, i procedimenti, le regole più adeguate e trae conseguenze e conclusioni personali COMPETENZE LINGUISTICHE ESPRESSIVE 1. Mancano del tutto i prerequisiti per un’espressione corretta 2. Competenza linguistica fragile, superficiale, povera 3. Competenza linguistica accettabile, ma non sempre precisa 4. Competenza linguistica sicura e articolata 5. Livello linguistico alto, articolato, personale SCALETTA DI 5 LIVELLI 1 = scarso / insufficiente 2 = mediocre 3 = sufficiente 4 = discreto / buono 5 = ottimo / eccellente VOTO IN DECIMI 1/4 5 6 7/8 9 / 10 25 Il Collegio dei Docenti, con delibera n° 04 del 25-02-2014, conformemente alle disposizioni della circolare ministeriale n. 89 del 18-10-2012, ha modificato la delibera n°04 del 12/12/2012 reintroducendo il plurivoto (invece del voto unico) nelle valutazioni trimestrali o quadrimestrali intermedie; rimane identica la valutazione infraquadrimestrale dove saranno date le valutazioni per lo scritto e per l’orale e/o pratico per tutte le classi . La scelta avrà durata triennale come da delibera del Collegio dei Docenti . Valutazione del profitto Il giudizio valutativo scaturirà non solo dai risultati delle verifiche, ma dall’interazione tra i suddetti risultati e altre variabili significative relative agli allievi ed altre ancora riconducibili all’ambiente scolastico ed extrascolastico. Terrà conto, pertanto, di ogni elemento che possa servire a definire le abilità e le capacità degli allievi, dell’impegno profuso, della conoscenza e della capacità di valutazione critica dei dati, della produzione orale e scritta, dell’attività di laboratorio, della partecipazione assidua e consapevole al dialogo educativo, dell’attenzione, della puntualità nel lavoro, del contributo personale alle attività curriculari, dello sviluppo della personalità, della frequenza alle lezioni, dei progressi effettuati, delle eventuali attività extracurriculari effettuate durante l’anno scolastico e di condizioni o problemi particolari degli allievi, delle loro famiglie e del loro ambiente di vita. Nell’assegnazione dello studio orale e scritto da svolgere a casa il docente opera in coerenza con la programmazione didattica deliberata dal Consiglio di classe. In sede di verifica periodica della propria programmazione e di quella del Consiglio di classe, ciascun docente informa sulle proprie intenzioni e necessità in merito ai carichi di lavoro domestico da assegnare ai singoli e alla classe, coordinando la propria azione con quella degli altri professori, affinché tutte le discipline siano tenute nella dovuta considerazione e lo studio domestico sia regolare, produttivo e ordinatamente distribuito nel tempo. Nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dalla programmazione educativa e didattica e dall’ordinamento scolastico, si deve operare per assicurare ai giovani, nelle ore trascorse fuori della scuola, il tempo necessario per lo svolgimento delle libere attività formative proprie dell’età; ovvero la scuola crea le condizioni che consentano agli alunni di sviluppare allo stesso tempo il senso del dovere e l’intelligente organizzazione del tempo libero, entrambi utili per la maturazione personale. Nel rapporto con gli alunni i docenti si rivolgono ad essi in modo pacato, mirando al convincimento, evitando ogni forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti, ma esercitano il proprio ruolo di educatori con il dialogo, con intelligente fermezza e con comportamento esemplare, per fare in modo che le necessarie sollecitazioni ai giovani sortiscano l’effetto 26 desiderato non per autoritaria imposizione, ma per l’autorevolezza di chi le esercita. In conformità alle direttive ministeriali, sarà oggetto di valutazione anche la condotta degli studenti durante la loro permanenza in istituto, nella consapevolezza che un buon rendimento scolastico non vada disgiunto dall’assunzione di un comportamento corretto rispettoso delle persone e delle cose. Secondo le disposizioni ministeriali, il voto di condotta acquista valore effettivo e pertanto viene computato nel calcolo della media dei voti e nell’attribuzione del credito scolastico. Pertanto il Collegio dei Docenti, con delibera n°7 del 19-5-2015, ha stabilito di adottare la seguente griglia di valutazione del comportamento in ottemperanza alla Legge (cfr. L.169 del 30/10/2008 artt. 2 e 3; conversione del Decreto Leggen°137 del 01/09/2008 ). 1 0 9 8 7 6 5 Nessuna nota disciplinare, comportamento esemplare, eccellente impegno. Nessuna nota disciplinare, comportamento corretto, distinto impegno. Nessuna nota disciplinare, comportamento non sempre corretto (assenze strategiche, scarsa partecipazione all’attività didattica, mancato rispetto delle regole della vita scolastica). Comportamento non sempre corretto, fino a 2 note disciplinari, impegno discontinuo Note disciplinari (più di 2) e/o sospensioni. Sospensione per più di 15 giorni. Per la valutazione delle note collettive ai fini dell’attribuzione del voto di condotta, si rimanda alla decisione dei singoli Consigli di Classe. Obbligo Scolastico A partire dall’ anno scolastico 2007/2008, secondo le disposizioni indicate all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni, per coloro che hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo nell’anno scolastico 2006/2007. L’istruzione obbligatoria è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età. L’adempimento dell’obbligo di istruzione deve consentire l’acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricoli relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore. I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale, che portano 27 all’acquisizione di saperi fondamentali per una formazione globale dell’individuo, anche ai fini dell’ingresso nel mondo del lavoro. La scuola si impegna a creare tutte le condizioni idonee a garantire l’inserimento dei ragazzi nella realtà scolastica, soprattutto nel corso dei bienni, prevedendo eventualmente il passaggio da un indirizzo a un altro, nel caso in cui gli studenti iscritti rilevino nel corso dell’anno attitudini diverse da quelle scelte all’inizio dell’anno scolastico. Le “passerelle” potranno essere concordate sia durante alcuni momenti dell’anno scolastico in corso, sia da un anno all’altro attraverso esami di idoneità, nella consapevolezza del fatto che talvolta gli alunni all’atto dell’iscrizione non hanno ben chiara la scelta fatta da loro stessi o dalle famiglie. PARTE II: OFFERTA DIDATTICA Introduzione La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e avvalendosi della collaborazione e del concorso delle famiglie, delle istituzioni, della comunità locale e della società civile è responsabile della qualità dell’attività educativa e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi formativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. In tutti gli indirizzi liceali di quest’istituto ci si impegna a fare proprie le esigenze culturali e formative proposte dagli alunni o che provengano dall’esterno, dopo averle esaminate nei competenti organi collegiali e averne verificato la coerenza con gli obiettivi educativi della scuola; la scuola propone inoltre alle istituzioni e alla società civile momenti e forme di collaborazione per il progressivo miglioramento della qualità dell’istruzione e dell’educazione in genere, anche nell’interesse della comunità di appartenenza degli alunni. All’inizio del ciclo di studi superiori l’istituto si adopera per acquisire una esauriente conoscenza del nuovo iscritto, operando in modo tale da assicurare la continuità educativa fra la scuola media dell’obbligo e quella di secondo grado, al fine di garantire uno sviluppo lineare ed armonico della personalità dello studente. Nel corso degli studi il liceo rende noti allo studente e alla famiglia tutti gli elementi di conoscenza di cui dispone che possano orientare l’allievo nella scelta degli studi successivi, definendone con obiettività e precisione la personalità e le attitudini desumibili dai risultati scolastici. Contribuisce inoltre al suo consapevole orientamento sia con un’azione educativa che ne potenzi la capacità definendone le attitudini, sia con il costante confronto con la realtà esterna alla scuola, per mezzo di incontri, visite guidate, scambi di esperienze, 28 apertura di orizzonti in dimensione locale, regionale, nazionale ed extranazionale. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità, con particolare riferimento agli obiettivi formativi dell’indirizzo prescelto e alla rispondenza a tutte le esigenze dell’utenza nel rispetto delle prescrizioni della legge n° 133 del 06/08/2008 ed in particolare la prescrizione della durata della scelta fatta con l’adozione (min 6 anni) . Nell’eventualità di eccessivo avvicendamento dei libri di testo, quando sussiste il dubbio che essi non siano perfettamente conformi alle esigenze didattiche, o che siano superflui o di costo eccessivo rispetto alla loro validità, la scuola adotta le misure di salvaguardia che si rendono necessarie a tutela dei diritti dello studente, mirando comunque a contenere i costi (a parità di validità didattica dello strumento proposto) e a non gravare eccessivamente sul bilancio delle famiglie. La scuola opera in tutti gli indirizzi di studio affinché gli strumenti per l’apprendimento siano utilizzati dai docenti e dagli studenti in modo ottimale e con crescente consapevolezza e senso di responsabilità verso la cosa pubblica e le risorse delle famiglie; opera, in particolare, per sviluppare le capacità e l’autonomia del giovane nella costruzione del proprio sapere con la strumentazione che la scuola gli mette a disposizione. Particolare attenzione viene posta nell’incoraggiare fra gli studenti forme di vigilanza e di responsabilizzazione sui locali, arredi e strumenti a loro disposizione. Negli ultimi anni sono sempre più frequenti gli scambi culturali con studenti stranieri che vengono a frequentare nel nostro istituto, e studenti del nostro istituto che frequentano all’estero, soprattutto tramite l’associazione di Intercultura. L’Istituto incoraggia fortemente tali esperienze, creando favorevoli condizioni a che questi scambi avvengano sempre più spesso, nella convinzione della loro positività ed efficacia per l'educazione al rispetto e alla piena accoglienza delle diversità. In genere si sceglie la modalità di invio di studenti del quarto anno all’estero per soggiorni di un intero anno scolastico, di un semestre, di un trimestre, di un’estate; oppure si accolgono studenti liceali stranieri con le stesse modalità; oppure si effettuano scambi di classe per una o due settimane con Paesi dell’Unione Europea. Scansione annuale delle attività didattiche Il Collegio dei Docenti, con delibera n°6 del 6-5-2015, ha stabilito per i prossimi tre anni scolastici, l’adozione dei trimestri. I trimestre: seconda metà di Settembre, Ottobre, Novembre, prima metà di Dicembre II trimestre: seconda metà di Dicembre, Gennaio, Febbraio, prima metà di Marzo 29 III trimestre: seconda metà di Marzo, Aprile, Maggio, prima metà di Giugno Attività alternative alla religione cattolica La scuola tutela la libertà di ciascuno di aderire a qualsiasi religione o convinzione religiosa, senza alcun tipo di discriminazione. A tal fine, al momento dell'iscrizione, gli studenti scelgono se avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. La scelta effettuata all'atto della prima iscrizione ha valore per l'intero corso di studi, ma può essere modificata ogni anno, entro il termine delle iscrizioni, a piena garanzia e tutela del diritto di scelta degli studenti. In conformità all'art.9.2 del Concordato del 18.02.1984, ratificato con Legge del 25-03-1985, la scuola garantisce i diritti degli studenti che scelgono di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, offrendo loro la possibilità di seguire attività alternative, da indicare al momento dell'iscrizione, o comunque entro l'avvio delle attività didattiche: -Attività didattiche e formative (materia alternativa) -Attività di studio individuale con la guida del docente -Attività di studio individuale libera -Uscita dall'Istituto Sia l'insegnamento della religione cattolica, sia le attività alternative, nella misura in cui determinino un arricchimento culturale certificato dai docenti, possono valere come ulteriori elementi validi a definire il punteggio del credito formativo, nell'ambito della banda di oscillazione. La materia alternativa ai fine della valutazione del credito formativo deve comprendere 33 ore annuali. All'inizio dell'anno scolastico la scuola organizza un incontro con gli studenti che hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica, per recepire le richieste formative degli studenti e organizzare una migliore articolazione delle attività alternative alla religione, che verranno compiutamente definite dal Collegio dei docenti nella programmazione di inizio anno. Per quanto riguarda la materia alternativa gli studenti potranno scegliere tra le quattro proposte individuate dal Collegio: Educazione ai diritti umani, Educazione alla lettura di un film; Cultura della pace ed educazione alla legalità; Laboratorio di lettura creativa. Si rimanda all’allegato n. 5 del POF per l’illustrazione dei contenuti formativi di ciascuna attività alternativa alla religione cattolica. Per quanto riguarda l'attività di studio individuale con la guida del docente, sarà possibile concordare con i docenti disponibili gli argomenti da trattare e la tipologia della ricerca da svolgere. Per quanto riguarda l'attività di studio individuale libero, lo studente potrà scegliere come organizzare l'attività, anche chiedendo consigli ai docenti della classe. 30 La scuola si impegna a predisporre adeguati locali e fornire gli strumenti necessari per lo svolgimento della materia alternativa, dell'attività di studio individuale con la guida del docente e dell'attività di studio individuale libero. Attività di sostegno e di recupero Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell'Offerta Formativa e comprendono interventi di sostegno, finalizzati a prevenire l'insuccesso scolastico, e di recupero, finalizzate al superamento delle carenze nella preparazione degli studenti, rilevate negli scrutini intermedi e finali. Il nostro istituto ottempera alla normativa vigente che contempla l'attivazione di questi servizi, in base alle esigenze, e articolate in un numero di ore pomeridiane di corsi, laboratori e sportelli didattici conciliabili con l'attività scolastica ordinaria e con la disponibilità delle risorse finanziarie. A seconda della scansione, quadrimestrale o trimestrale, delle attività didattiche annuali, il piano di interventi prevede: - I quadrimestre, I trimestre: attività di sostegno e di recupero all'interno delle ore curricolari della mattina. - II quadrimestre, II trimestre: iniziative di sostegno e recupero, rivolte a tutte le classi e attuate tramite diverse tipologie di interventi (di norma dopo la fine del II trimestre o I quadrimestre ed in seguito agli esiti degli scrutini) . La durata delle diverse tipologie di interventi in linea di massima corrisponde all'offerta di 15 ore di recupero indicate dalla normativa come durata minima per le "azioni in cui è articolata l'attività di recupero scolastico" (OM 92/2007, art, 2). L'offerta di 15 ore di recupero è articolata per aree disciplinari: classica (latino e greco), artistico-letteraria (italiano, lingua straniera, arte), scientifica (matematica, scienze e fisica), storico-geografica e storico-filosofica, pedagogica. Questa articolazione non esclude che vengano attivati per le singole materie corsi che portino a un superamento del tetto delle 15 ore per area disciplinare, dal momento che la durata degli interventi di recupero è da commisurare alle esigenze degli alunni (compatibilmente con le risorse finanziarie) . Gli alunni sono tenuti alla frequenza della attività di recupero indicate dai docenti del Consiglio di classe, salvo diversa decisione della famiglia, comunicata formalmente alla scuola. Al termine degli interventi attuati, con l'obiettivo di accertare l'avvenuto recupero, vengono svolte verifiche documentabili, le cui modalità di realizzazione sono deliberate dai Consigli di classe. Gli interventi possono essere: a) di recupero individualizzato, mirati al recupero di specifiche carenze di singoli studenti o piccoli gruppi di studenti che non hanno conseguito un profitto sufficiente al primo trimestre, tramite convocazione degli studenti da parte dei docenti della disciplina; per 31 - l'attivazione di questi interventi viene destinato il pacchetto orario (minimo 15 ore) alle varie aree disciplinari purché i gruppi siano di almeno n.6 studenti anche provenienti da classi parallele; b) attività di sostegno e recupero individualizzato, con accesso tramite prenotazione da parte degli studenti, una sorta di sportello per prevenire l'insuccesso scolastico tramite il sostegno e il recupero delle competenze, attività rivolte a singoli allievi o a piccoli gruppi di allievi che incontrino difficoltà durante il secondo trimestre o quadrimestre. II quadrimestre, III trimestre: corsi di sostegno e recupero e attività di potenziamento per le classi quinte in previsione dell'Esame di Stato (corsi di accompagnamento all’esame), in particolare della II prova; quest'attività si intende svolta da docenti interni. Sono previste anche iniziative di potenziamento, volte al potenziamento delle eccellenze, anche in vista di eventuali partecipazioni ad attività proposte a livello nazionale. Per le attività di recupero i soggetti istituzionali coinvolti sono Il Collegio dei Docenti che definisce: a) i criteri di valutazione degli studenti b) i criteri di composizione dei gruppi di studenti c) i criteri di assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti costituiti d) il calendario delle verifiche finali Il Consiglio di classe che ha il compito di: a) individuare la natura della carenze degli alunni (metodo, conoscenze, competenze) b) fissare gli obiettivi delle azioni di recupero c) predisporre gli interventi di recupero e inviare gli studenti alle attività di recupero più adatte al conseguimento degli obiettivi fissati d) stabilire la necessità di eventuali interventi individualizzati e) valutare le attitudini e le esigenze degli alunni in vista di un possibile riorientamento f) deliberare le modalità di attuazione delle verifiche Il coordinamento dell'organizzazione delle iniziative di sostegno e recupero è affidata al Dirigente Scolastico e suoi collaboratori e/o a propri delegati, allo scopo di garantire l'uniformità delle procedure nella predisposizione e nell'attuazione degli interventi e una rapida ed efficace calendarizzazione complessiva delle attività. La valutazione dell'efficacia delle attività progettate sarà formulata considerando: i risultati ottenuti dagli studenti coinvolti nelle attività di sostegno e recupero; gli esiti di questionari destinati sia ai docenti che agli alunni . 32 Condizioni per la scrutinabilità degli alunni Il collegio dei docenti, sempre in data 18/02/2011, ha approvato la deliberazione che si uniforma al dettato del ministero per la validità dell’anno scolastico Infatti il MIUR ha indicato che per la validità dell'anno scolastico il limite massimo di assenza è di 50 giorni. Il DPR 122/2009 (regolamento della valutazione) all’art. 14 c. 7 dispone che: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo". Dato che i giorni di lezioni annui sono fissati in numero non inferiore 200 ne discende che i 3/4 dell'orario annuale per la validità dell'anno scolastico equivalgono a 150 giorni di lezione, da qui per differenza il limite massimo di assenza dei 50 giorni indicato dagli organi di informazione. Si dispone quanto segue: • art. 1. definizione. Le attività facenti parte della attività didattica vanno computate nel monte ore delle discipline e regolarmente riportate nel registro di classe e comprendono tutte le attività deliberate dagli OO.CC. ( compreso alternanza scuola- lavoro, uscite didattiche, viaggi). • art. 2. assegnazione di Non Classificato allo scrutinio finale a) La assegnazione di NC anche in una sola disciplina allo scrutinio finale implica la esclusione dal medesimo e l’automatica non ammissione; b) In presenza di valutazioni del II quadrimestre solo parziali, ma largamente negative, si assegna l’insufficienza; in presenza di qualche valutazione sufficiente sono il docente e il CDC ad esprimersi (ammissione o sospensione di giudizio) e tale decisione va comunque motivata; c) Ai sensi dell’art. 4 c. 5 del regolamento sulla valutazione (la valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico) prima di assegnare valutazione di Non Classificato il CDC valuta tutti gli elementi disponibili riferiti all’intero anno. 33 •art. 3. Tipologie di assenza per assegnazione di deroga (Circ. Min. n°20 del 04/marzo/2011. In caso di superamento del tetto di assenze del 25% le tipologie di assenza che consentono di esaminare la eventuale deroga riguardano: 1. gravi ragioni di salute adeguatamente documentate; 2. terapie e/o cure programmate; 3. donazioni di sangue; 4. partecipazioni ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI: 5. adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (L. n° 516/1988.e L. n°101/1989)., Scrutini finali Il Collegio dei Docenti determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe, in conformità alla normativa vigente. A tal fine, facendo preciso riferimento al dettato della Ordinanza Ministeriale 21 maggio 2001, n. 92 art. 6 commi 1-2-3-4-5 e s. m. i. i seguenti criteri, secondo la quale nel caso di alunni che in sede di scrutini finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio di classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico ……., l’alunno viene trattenuto nella stessa classe se nello scrutinio finale riporta le seguenti valutazioni: n. 3 insufficienze gravi; oppure n. 2 insufficienze gravi più n. 2 mediocrità; si rimanda ai rispettivi consigli di classe per ogni altra considerazione (trattenimento o sospensione del giudizio) tesa a valutare i casi in cui l’alunno nello scrutinio finale riporti le seguenti valutazioni: n. 2 insufficienze gravi più n. 1 mediocrità, oppure n. 4 mediocrità, oppure n. 1 insufficienza grave più n. 3 mediocrità; in tutti gli altri casi con valutazioni superiori alla casistica su esposta l’alunno si ritiene promosso in tutte le materie o con sospensione del giudizio nelle materie insufficienti da specificare, ma con un massimo di tre discipline. Per valutazione gravemente insufficiente si intende una valutazione uguale o inferiore a 4/10. Naturalmente il Consiglio ha facoltà di procedere ad una rivalutazione del voto proposto per la singola disciplina quando se ne ravvisi l'opportunità. Al fine di una equa determinazione della media dei voti finali dello studente, qualora il Consiglio di classe dovesse decidere di variare un voto di una materia, il consiglio di classe opererà una compensazione attraverso la variazione di voto in un'altra disciplina (compresa la condotta). Nello scrutinio di riparazione, senza compensazione, in caso di promozione si attribuirà il credito al minimo della banda corrispondente alla media dei voti. 34 Credito scolastico Per le classi terze, quarte e quinte è prevista, oltre la valutazione disciplinare, l’assegnazione di un punteggio, secondo la tabella ministeriale, in base alla media dei voti riportati. Tale punteggio, pari al massimo a 25 punti complessivi, verrà cumulato, in sede d’esame di stato, al voto conseguito nel medesimo esame. Per l’Esame di Stato la Legge n. 425 del 10 dicembre 2007 e il D.P.R. n. 323 del 23 luglio 1998 forniscono gran parte del quadro normativo vigente, in particolare per quanto riguarda la normativa sul sistema dei crediti che lega il voto assegnato all’esame di Stato ai risultati degli ultimi tre anni di scuola. Il punteggio finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi; dei punti che compongono il voto finale, 75 dipendono dalla valutazione delle prove d’esame, 25 costituiscono il “credito scolastico”, ossia un punteggio che dipende dall’andamento degli ultimi tre anni di corso, e si accumula in base alle valutazioni assegnate negli scrutini. Riportiamo la tabella posta in appendice al citato DPR 323-98, che fissa la corrispondenza tra la media dei voti agli scrutini finali degli ultimi tre anni e il credito (dall’anno scolastico 2009/2010 sono in vigore le nuove tabelle di cui al D.M n°99 del 16/12/2009 e al D.M. n°42 del 22/05/2007) L’INVALSI Come altri organismi che in ambito internazionale si occupano di ricerche sui livelli di apprendimento, è partito dalla definizione di quadri di riferimento per la valutazione. Essi rivestono un ruolo fondamentale per la costruzione delle prove standardizzate da somministrare agli allievi. Mediante il quadro di riferimento per la valutazione (QdR) vengono definiti gli ambiti, i processi cognitivi e i compiti oggetto di rilevazione, delimitando quindi il campo rispetto al quale sono costruite le prove. Inoltre il QdR permette di definire e circoscrivere il valore informativo delle prove che in base ad esso vengono costruite, chiarendone la portata e i limiti. Il QdR elaborato dall’INVALSI è il frutto di uno studio articolato su più anni in cui sono stati valutati, anche in chiave comparativa, sia la normativa attualmente vigente in Italia circa i contenuti dell’insegnamento secondario sia i quadri di riferimento prodotti negli ultimi anni dalla IEA e dall’OCSE e, non da ultimo, la 35 prassi didattica, pur nella consapevolezza che quest’ultima è molto varia e differenziata. Il QdR è uno strumento fondamentale per tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nel processo di costruzione e utilizzo delle prove oggettive standardizzate, dove, in questo contesto, per prove oggettive standardizzate si intendono prove costruite in modo che la loro correzione possa avvenire secondo modalità riproducibili e non dipendenti dal soggetto che effettua la correzione stessa. Esse non si basano pertanto solo su domande a risposta chiusa, ma anche a risposta aperta, corrette sulla base di un protocollo pubblico in grado di eliminare l’interferenza di elementi soggettivi legati a chi effettua la correzione stessa, o quanto meno di ridurne fortemente gli effetti. Le prove standardizzate su cui si basano le rilevazioni del SNV sono il frutto di un rigoroso processo scientifico in grado di garantire l’attendibilità dei risultati, tenendo in debito conto che le prove sono rivolte all’intera popolazione scolastica. Anche per questa ragione, le prove cui sono sottoposti gli allievi sono state pretestate su campioni rappresentativi di studenti. In questo modo è possibile mettere a punto un protocollo di somministrazione basato su tempi e modi sperimentati su allievi con caratteristiche molto simili a quelle dell’intera popolazione scolastica che deve sostenere le prove medesime. Le prove per la scuola secondaria di secondo grado sono strutturate per misurare i livelli fondamentali degli apprendimenti alla fine del primo biennio e non richiedono alcuna specifica forma di preparazione o, tanto meno, di addestramento. Il raggiungimento da parte degli allievi destinatari delle prove di livelli adeguati di apprendimento negli ambiti oggetto di indagine è 3 sufficiente per ottenere buoni risultati nelle rilevazioni del SNV. A tal fine, può essere utile consultare anche i fascicoli della Prova nazionale degli anni passati, somministrata all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. L’estensione delle prove del SNV anche al secondo anno della scuola secondaria di secondo grado ha reso necessarie alcune scelte; bisogna infatti tener conto del fatto che queste prove sono proposte a studenti che si trovano al termine dell’obbligo di istruzione, indipendentemente dal tipo di scuola e dall’indirizzo di studio frequentato e che devono quindi possedere competenze di base, sia se continueranno i loro studi sia se si inseriranno nel mondo del lavoro. In questa fase 36 di avvio della rilevazione si è pertanto ritenuto opportuno predisporre prove uniche per tutti i tipi di scuola (licei, istituti tecnici e professionali), volte alla misurazione degli apprendimenti di base relativi a due ambiti fondamentali: 1) la comprensione di testi scritti di varia natura e la riflessione sulla lingua 2) la matematica. La scelta di sottoporre agli studenti prove non differenziate rispetto agli indirizzi di studio implica necessariamente che esse facciano riferimento a contenuti, abilità e competenze comuni a tutti i tipi di scuola e che i quesiti proposti siano in grado di coprire tutta un’ampia gamma di livelli di difficoltà. La scelta di somministrare a tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado prove non differenziate non significa che i loro risultati saranno restituiti alle scuole senza tenere conto dei diversi indirizzi di studio in esse presenti. Ciascuna istituzione scolastica riceverà via web i propri risultati, articolati anche per classe, in modo da poterli confrontare non solo con quelli medi complessivi dell’intero Paese e della regione di appartenenza, ma anche con i livelli medi dei risultati conseguiti dalle scuole della stessa tipologia, sia a livello nazionale sia regionale. Il punteggio di italiano dell’I.I.S. “Da Vinci” alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. In matematica si riscontrano valori leggermente inferiori e i punteggi non si discostano dalla media della scuola, con dato negativo in alcune classi. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano è pressoché allineata alla media nazionale e in matematica risulta decisamente inferiore. La non piena e convinta partecipazione alle prove hanno evidenziato azioni di cheating e condizionato i risultati delle prove. D.M. n. 99 del 16/12/2009 CREDITO SCOLASTICO (D.M. n. 99 del 16/12/2009) Tabella (sostituisce la tabella prevista dell'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Credito scolastico Per le classi terze, quarte e quinte è prevista, oltre la valutazione disciplinare, l’assegnazione di un punteggio, secondo la tabella ministeriale, in base alla media dei voti riportati. Tale 37 punteggio, pari al massimo a 25 punti complessivi, verrà cumulato, in sede d’esame di stato, al voto conseguito nel medesimo esame. Per l’Esame di Stato la Legge n. 425 del 10 dicembre 2007 e il D.P.R. n. 323 del 23 luglio 1998 forniscono gran parte del quadro normativo vigente, in particolare per quanto riguarda la normativa sul sistema dei crediti che lega il voto assegnato all’esame di Stato ai risultati degli ultimi tre anni di scuola. Il punteggio finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi; dei punti che compongono il voto finale, 75 dipendono dalla valutazione delle prove d’esame, 25 costituiscono il “credito scolastico”, ossia un punteggio che dipende dall’andamento degli ultimi tre anni di corso, e si accumula in base alle valutazioni assegnate negli scrutini. Riportiamo la tabella posta in appendice al citato DPR 323-98, che fissa la corrispondenza tra la media dei voti agli scrutini finali degli ultimi tre anni e il credito (dall’anno scolastico 2009/2010 sono in vigore le nuove tabelle di cui al D.M n°99 del 16/12/2009 e al D.M. n°42 del 22/05/2007): CREDITO SCOLASTICO (D.M. n. 99 del 16/12/2009) Tabella (sostituisce la tabella prevista dell'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Media dei voti Classe terza Classe quarta Classe quinta M=6 3-4 3-4 4-5 6<M < 7 4-5 4-5 5-6 7<M <8 5-6 5-6 6-7 8<M < 9 6-7 6-7 7-8 9<M < 10 7-8 7-8 8-9 Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti anche l’assiduità della presenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5) 38 TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) CREDITO SCOLASTICO Media dei voti M=6 6<M <7 7<M<8 8<M<9 9 < M < 10 Candidati interni Credito scolastico (Punti) I anno II anno 3-4 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Esami di idoneità Media dei voti inseguiti in esami di idoneità M=6 6 < M< 7 7<M<8 8<M<9 9 < M < 10 Credito scolastico (Punti) 3 4-5 5-6 6-7 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno. TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'art. 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove preliminari Media dei voti delle prove preliminari M=6 6 < M< 7 7<M<8 8<M<9 9 < M < 10 Credito scolastico (Punti) 3 4-5 5-6 6-7 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero. 39 Dopo aver attribuito in sede di scrutinio finale i voti delle singole discipline, per assegnare all’alunno il credito scolastico dell’anno il Consiglio di Classe procede anzitutto a calcolare la media di tali voti. Il calcolo comprende tutte le discipline tranne l’insegnamento facoltativo di Religione (la cui valutazione non è neppure espressa numericamente). Rientra nel calcolo il voto di condotta. (cfr. nota a piè pagina per esempio pratico).1 Le condizioni per l’assegnazione del punteggio superiore vengono indicate soprattutto nella “assiduità della frequenza”, considerata condizione necessaria perché si riconoscano interesse e impegno concreti, e quindi anche come condizione sufficiente per l’attribuzione del punteggio maggiore. Pur essendo la decisione in proposito demandata ai singoli consigli di classe, l’istituto ha fissato un tetto massimo di assenze. A differenza che negli scrutini degli anni precedenti, nello scrutinio finale dell’ultimo anno la legge prevede che il consiglio di classe possa “motivatamente integrare il punteggio complessivo (di credito) dell’alunno… in considerazione del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presenti negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso che hanno determinato un minore rendimento”. In sintesi, l’integrazione (di uno o due punti, a giudizio del Consiglio di Classe) si applica a quei casi nei quali si può motivatamente ritenere che il credito totalizzato dall’alunno negli anni precedenti l’ultimo sia stato penalizzato e tenuto basso da particolari e temporanee condizioni di difficoltà, indipendenti dalla sua volontà, che in seguito è riuscito a superare. Non viene ammesso all’esame di stato l’alunno che abbia conseguito un voto di condotta inferiore a 6/10 (art.6 e circolare ministeriale n°46 del 07/05/2009) . Credito formativo 1 Osservando la tabella vediamo che vengono stabiliti quattro livelli, o fasce, di media e, conseguentemente, di credito. La più bassa corrisponde alla media esatta del 6. Il segno < = significa “minore o uguale di…”. Perciò, ad esempio, la seconda fascia comprende le medie superiori a 6 (per esempio 6,1) ma minori o uguali a 7 (si noti che la media esatta del 7 rientra nella seconda fascia), e così via per le successive. Ad ogni fascia di media, corrispondono, però, due possibili valori di credito, uno maggiore e uno minore. Ad esempio, per il primo e il secondo anno, una media compresa tra il 7 e l’8 può corrispondere a 5 o a 6 punti di credito. Le fasce di credito vengono perciò dette “bande di oscillazione”: il credito possibile “oscilla” tra un massimo e un minimo. L’assegnazione del punteggio maggiore o minore all’interno della “banda di oscillazione” viene normalizzato dalla legge, per cui si assegna sempre il punteggio minimo quando sono presenti dei debiti per l’anno appena trascorso. Per assegnare il punteggio maggiore non basta, però, la sola mancanza di debiti, ma devono essere prese in considerazione le condizioni di “assiduità della frequenza scolastica, interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative” oltre alla valutazione dei crediti formativi deliberati dai rispettivi C.C. sulla scorta dei criteri generali deliberati dal Collegio dei Docenti ad inizio d’anno scolastico o confermati dall’anno precedente. 40 Per le classi terze, quarte e quinte nell’assegnazione del credito scolastico potranno essere valutate nella misura max di un punto (dentro i limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene il punteggio calcolato dalla media dei voti) le attività esterne alla scuola seguite dallo studente (credito formativo), quali esperienze culturali e artistiche, l’impegno sportivo, le attività lavorative, i corsi di lingua, le attività di tipo sociale, coerenti con il corso di studi e debitamente documentate, in coerenza col preventivo deliberato dal Consiglio di classe oltre alla religione cattolica o alla materia alternativa . Debito formativo A conclusione dell’anno scolastico per gli studenti che riportino carenze gravi e meno gravi in una o più discipline, è prevista la sospensione del giudizio sino agli esami di riparazione che si effettueranno entro fine agosto di ogni anno. Sia durante l’anno che dopo lo scrutinio finale di giugno si svolgeranno in istituto i corsi di recupero, alla luce del D.M. n. 80 del 3/10/07 e della O.M. n. 92 del 5/11/2007, secondo le seguenti modalità: i corsi di recupero si attiveranno solo in presenza della disponibilità dei docenti curriculari; ogni alunno non potrà seguire più di due corsi contemporaneamente; ogni corso dovrà essere costituito con non meno di sei alunni e con non più di dodici; gli alunni che devono seguire i corsi saranno individuati dai docenti delle diverse discipline che proporranno i relativi elenchi ai rispettivi Consigli di Classe, perché vengano deliberati; i corsi durante l’anno si terranno di norma dopo la fine del secondo trimestre o I quadrimestre; ogni corso avrà di norma una durata massima di 15 - 20 ore; i corsi durante il periodo estivo di norma si terranno dal 16 giugno al 15 luglio per concludersi con tutte le attività compresi gli esami finali entro il 20 luglio di ogni anno scolastico; eventuali oneri a carico delle famiglie saranno stabiliti dal Consiglio d’Istituto PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P.A.I.) (Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e C.M. n.8 del 06/03/2013) (Nota ministeriale del 27/06/13 prot. n. 1551) Il PAI, Piano annuale per l’Inclusività, come richiesto dalla normativa (nota del Miur n. 1551del 27/06/2013),“ strumento, nel nostro Istituto, per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno, finalizzata alla realizzazione di obiettivi comuni, indispensabile per individuare linee guida per un concreto impegno programmatico; prevede la realizzazione di un documento, inteso come strumento per una progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo di ogni ordinamento scolastico. Il PAI risulta, pertanto, un vero e proprio impegno programmatico per l’inclusione, basato su un’ attenta lettura del grado di inclusività dell’Istituto e sugli obiettivi di 41 miglioramento delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Il Piano Annuale per l’Inclusività è indirizzato a tutti gli alunni: • la cui disabilità e difficoltà è certificata ai sensi della Legge 104/92; • a coloro che manifestano disturbi evolutivi specifici o problematiche, che non vengono o non possono essere certificate ai sensi della L.104/92, come i disturbi specifici di apprendimento (DSA), certificati ai sensi della Legge 170/2010; • a bambini e ragazzi che vivono in situazioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale (BES, Direttiva Miur del 27 dicembre 2012 e C.M. n.8 del 2013), con disagio comportamentale e/o relazionale o con altre difficoltà anche temporanee (malattie, traumi, dipendenze…). • a studenti con disturbi specifici del linguaggio, con deficit delle abilità non verbali, deficit da disturbo di attenzione e iperattività (DDAI e ADHD) anche di tipo lieve, e quelli con funzionamento cognitivo limite. Sono parte integrante del documento anche la struttura dei piani di lavoro specifici utilizzati (PEP, PEI, PDP), le azioni di formazione-informazione sui Bisogni educativi speciali (BES) e sulle difficoltà specifiche di apprendimento degli alunni (DSA), i progetti pensati per migliorare il livello di inclusività dell’Istituto che utilizzano strumenti e strategie inclusive, nonché le chek-list utilizzate per il rilevamento di situazioni problematiche. A conclusione del documento vi è poi la scheda tecnica riassuntiva del PAI, composta sostanzialmente da tre sezioni: la prima parte riguarda l’analisi dei punti di forza e di criticità, nella seconda vi è l’indicazione del livello di inclusività dell’Istituto e nella terza parte sono esplicitati gli obiettivi del suo incremento. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, DSA, BES ED EXTRACOMUNITARI E’ compito della scuola inserire ed integrare socialmente i soggetti in situazione di handicap e di provenienza extracomunitaria progettando itinerari didattici e procedure affettivo – relazionali al fine di alleviare i disagi. L’intervento degli insegnanti mirerà innanzitutto a suscitare negli alunni la motivazione, il bisogno e la volontà di apprendere attraverso pratiche didattiche diversificate. Si valorizzeranno, in questo modo, le capacità di ogni singolo alunno, le potenzialità, le inclinazioni, per orientarle a fini informativi e far acquisire al soggetto che apprende fiducia in se stesso e nelle proprie possibilità. Si provvederà dunque a: Rilevare le capacità e i bisogni specifici di apprendimento per elaborare percorsi didattici individualizzati. Prevenire situazioni di rifiuto, di non accettazione. Sviluppare la socializzazione. 42 Sviluppare le capacità di esprimersi mediante verbali. linguaggi verbali e non Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, l’insegnante di sostegno, sarà, con le sue competenze specifiche il coordinatore di tutte le attività programmate. Inoltre, i docenti dei Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione interessati, terranno costanti rapporti con le equipe socio – psico – pedagogiche che assistono i bambini. Ci si potrà valere anche della collaborazione di assistenti ad personam, personale esperto in attività presso gli Enti Locali. Un’apposita commissione, il Gruppo H, in conformità alla Legge 104/92 seguirà questi alunni diversamente abili. I Consigli di classe interessati propongono e attivano all’inizio dell’anno Piani Didattici Personalizzati (PDP) con lo scopo di definire, documentare e monitorare, attraverso un’elaborazione collegiale, sia le strategie d’intervento più idonee, sia i criteri di valutazione. I percorsi personalizzati già previsti per gli alunni diversamente abili, per i DSA e ADHD, saranno estesi a tutti gli altri alunni con Bisogni Educativi Specifici anche quando le difficoltà sono transitorie (gli strumenti compensativi e le misure dispensative potranno avere in questi casi solo carattere transitorio). I percorsi individualizzati, attenti alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi, saranno calibrati sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e monitorati in itinere per eventuali riadattamenti, per garantire a tutti gli alunni il diritto all’apprendimento. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO La legge 13 luglio 2015, n.107, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", ha inserito obbligatoriamente il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola-lavoro quale nuova strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dal corrente anno scolastico 2015/16 coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione e precisamente 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei nell’arco del triennio. L’alternanza quindi,quale 43 modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, assicura agli studenti, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione, lo sviluppo e l'applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi, culturali e professionali dei diversi corsi di studio e l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Sulla base dei progetti messi a punto dalla scuola in collaborazione con i soggetti ospitanti, l'inserimento degli studenti nei contesti operativi verrà organizzato, tutto o in parte, nell'ambito dell'orario annuale dei piani di studio oppure nei periodi di sospensione delle attività didattiche come sviluppo di attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi previsti nel progetto educativo personalizzato. In particolare nell’Istituto Tecnologico C.A.T. (ex geometri) tale esperienza risponde in maniera attiva e propositiva alla esigenza di una preparazione professionale coerente con la formazione di un tecnico del territorio e con la domanda espressa dal mondo del lavoro. PARTE III: L’ORGANIZZAZIONE Risorse economiche, materiali e strutturali dell’Istituto La disponibilità finanziaria dell’Istituto deriva da trasferimenti dello Stato e da assegnazioni deliberate della Regione Sarda su specifici progetti elaborati dalla scuola; altri contributi vengono occasionalmente erogati dal Comune di Lanusei e dall’Amministrazione provinciale. Il liceo adotta da molti anni una politica di ricerca delle risorse e ha ottenuto costantemente benefici finanziari che gli hanno consentito di realizzare attività significative dal punto di vista didattico. Ormai da anni questa scuola ha intrapreso una politica di responsabilizzazione dell’utenza, mirata alla salvaguardia dei locali e dei beni, che ha ottenuto esiti alterni. I regolamenti (in fase di nuova redazione) contemplano che l’utenza assuma responsabilità dei locali e delle strumentazioni a sua disposizione, in forme di incoraggiamento e di sollecitazione all’accantonamento, da parte degli studenti, di risorse per iniziative di mutuo soccorso, per rifusione di danni e per lo svolgimento di attività che tornano a loro beneficio. Il liceo considera importante impegnarsi in un’azione di coinvolgimento dei giovani e delle loro famiglie contro il preoccupante fenomeno del vandalismo e della noncuranza nei confronti della cosa pubblica; considera altrettanto utile, e di possibile realizzazione attraverso il convinto concorso delle famiglie, avviare un processo educativo che abitui i giovani alla spesa responsabile e alla compartecipazione ai costi dei servizi pubblici. 44 L’Istituto è in possesso di locali ordinari e speciali, sufficienti per quantità e spesso anche per qualità. L’unificazione, durante l’anno scolastico 2000/2001, con il Liceo Classico non ha prodotto problemi di sovraffollamento, poiché anche il Classico dispone di locali propri e adeguati alle necessità. La presenza di aule adeguate, la rete telematica interna e la sua connessione con l’esterno, la buona dotazione di laboratori, la progressiva formazione di aule speciali e l’esistenza di ampi locali per la biblioteca sono condizioni fondamentali per un produttivo modo di essere scuola. Gli spazi per l’educazione fisica e quelli per riunioni e convegni sono all’altezza delle necessità, hanno già consentito forme di collaborazione con l’esterno e un uso a beneficio di iniziative del territorio. Struttura e utilizzo degli spazi I vari indirizzi liceali hanno a disposizione due edifici distinti, posti l’uno di fronte all’altro e appartenenti rispettivamente al liceo scientifico e al liceo classico. Entrambi gli edifici soddisfano i requisiti e le esigenze di funzionalità di una scuola moderna; i loro ambienti offrono, in particolare, spazi e mezzi adeguati all’articolazione e allo sviluppo dell’attività didattica. All’ingresso del corpo principale (liceo scientifico) è situato l’ ufficio del Dirigente Scolastico; al primo piano leggermente rialzato sono situati tutti gli uffici di segreteria e l’ufficio studenti; nei piani successivi, sempre leggermente rialzati, ma che in genere sono accessibili anche dalla strada attraverso porte antipanico, sono ubicate le varie aule normali e speciali. Un ampio locale, a cui accedono anche salette più piccole, è la sede della Biblioteca d’Istituto e della Biblioteca Comunale, dotata di un elevato numero di libri e di videocassette didattiche, che permettono una conoscenza sempre aggiornata degli argomenti di qualunque disciplina; essa è anche dotata di attrezzature audiovisive per il sussidio didattico, quali televisore, videoregistratore, lettore DVD e video proiettore. Un’ampia e moderna Aula Magna accoglie attività di vario tipo: teatrali, riunioni, convegni, proiezioni, concerti; l’aula è spesso aperta per iniziative anche esterne alla scuola. L’edificio già sede del liceo classico è suddiviso in vari piani con numerose aule e vari laboratori; tutto l’edificio da diversi anni è stato organizzato come aula museo attraverso arredi negli anditi che testimoniano la storia geologica e la preistoria della Sardegna; è inoltre fornito di un planetario e di un’ampia sala annessa. L’ampio locale in origine sede della Biblioteca del Classico oggi ospita una moderna Aula Marte ed è dotato di un maxischermo. Disponendo di locali in numero sufficiente, la scuola si attrezza in genere per le innovazioni e per l’uso di strumentazioni adeguate alle necessità. Le tradizionali “classi” possono utilizzare non solo le proprie “aule”, ma anche altri locali attrezzati per vari tipi di attività: laboratori linguistici, di informatica, di biologia, 45 di chimica, di fisica; aule Marte, di musica, di disegno, di religione; aule video; due palestre, campi esterni per atletica leggera e attività polivalenti. Regolamenti per l’uso degli spazi, dei laboratori, della Biblioteca Gli spazi scolastici, i laboratori, la biblioteca e gli oggetti in essa contenuti sono beni pubblici e il loro uso è soggetto a separate regolamentazioni che mirano, allo stesso tempo, a evitarne il degrado o l’abbandono e ad agevolarne il potenziamento e la funzionalità per l’uso ottimale. L’Istituto, nello spirito della Direttiva Ministeriale P. I. n. 133/1996, si adopera affinché gli studenti pervengano ad una responsabile autogestione di spazi, arredi, attrezzature e risorse di cui la scuola può disporre e affinché essi siano effettivamente coinvolti in tutti i momenti e luoghi della vita scolastica. Il principio generale a cui si ispirano i Regolamenti di settore è quello di consentire l’effettivo uso, al maggior numero possibile di studenti, del materiale di cui il liceo ha la diretta responsabilità o disponibilità. Gradualmente la scuola opera per dotare anche le singole aule di lezione di tutta la strumentazione necessaria per la pratica di laboratorio, per la lettura e per la comunicazione, per l’innovazione tecnologica. Ai regolamenti sono collegate le disposizioni sulla responsabilità della vigilanza, descritte in altra parte della Carta dei servizi. Regolamento per la pratica di laboratorio (linguistico, informatico, scientifico o di attività parascolastica). L’accesso degli alunni ai laboratori può avvenire solo con l’accompagnamento del docente responsabile e con l’obbligo del rispetto del posto-allievo assegnato. Il docente predispone, su apposito tabulato che gli viene dato dall’ufficio tecnico, la pianta della classe valida per tutto l’anno scolastico; l’aiutante tecnico ne riproduce due copie, di cui una è custodita nel proprio ufficio, l’altra viene affissa nel laboratorio. L’alunno deve essere esplicitamente informato sulla sua diretta e personale responsabilità della buona tenuta del posto che gli viene assegnato; è pertanto suo interesse vigilare con la massima cura sull’efficienza della postazione e delle attrezzature e segnalare al docente, tempestivamente e prima dell’uso, le anomalie eventualmente riscontrate. Il docente, dopo avere verificato il funzionamento delle postazioni degli allievi e delle apparecchiature (o avere informato il tecnico di eventuali anomalie), firma per l’ingresso in sala con gli alunni ed effettua la lezione. Al termine dell’attività è tenuto a compiere la verifica dello stato di ciascun posto allievo e dei materiali ricevuti in consegna, segnalando nel registro dell’accesso al laboratorio eventuali difetti o guasti imputabili a normale usura, per consentire al tecnico di provvedere a quanto di sua competenza. Se rileva dei guasti eccezionali, è utile che li segnali anche verbalmente e con la massima sollecitudine. 46 Nel caso che guasti, manomissioni o sottrazioni di beni siano imputabili a comportamenti arbitrari degli alunni, il docente individua il responsabile (anche attraverso l’attenta lettura della pianta della classe) e lo segnala immediatamente alla presidenza. Nei laboratori, in particolare in quello di informatica, è consentito solo l’uso del materiale didattico fornito dalla scuola e preventivamente verificato, dai docenti, per integrità e idoneità. L’impiego di materiale diverso può essere consentito dal docente che si assume, in tal caso, la responsabilità di eventuali conseguenze negative, alla cui eliminazione deve provvedere di persona e senza oneri straordinari per la scuola. La duplicazione di materiale informatico, audiovisivo e librario può avvenire nel rispetto dei limiti stabiliti dalla S.I.A.E., dalle case editrici e dalle leggi dello Stato. Le licenze d’uso, unici documenti che attestano l’originalità del materiale informatico e l’autorizzazione o le limitazioni per il suo impiego nella scuola, devono essere custodite dal Dirigente Scolastico; le fotocopie di esse sono invece tenute negli armadi di deposito dei materiali. Il docente coordinatore del laboratorio, designato all’inizio dell’anno scolastico, è responsabile della custodia e della distribuzione dei materiali d’uso e di eventuali riproduzioni. Periodicamente egli coordina le proposte di acquisto e di rinnovo delle attrezzature e degli strumenti per la didattica, segnalandole al Dirigente. Regolamento per l’uso delle palestre e dei campi per l’atletica Lo svolgimento dell’attività di Educazione fisica nelle palestre e nei campi per l’atletica è consentito agli studenti solo in presenza del docente; per nessun motivo gli alunni possono svolgere attività da soli. Le classi hanno cura del materiale e degli arredi; i docenti annotano su apposito registro eventuali episodi significativi attinenti all’uso improprio delle attrezzature, distinguendo i danni provocati da incuria nell’uso da quelli determinati da normale degrado. Gli studenti, per andare e tornare dalla palestra, effettuano gli spostamenti sotto la responsabilità del docente di Educazione fisica che, preliminarmente, farà in aula l’appello dei presenti. Tutti gli studenti sono tenuti a partecipare alle attività programmate dalla scuola, compresi coloro che fanno parte di società sportive esterne; compete al docente individuare cariche di lavoro differenziati per gli alunni che praticano anche attività extrascolastica agonistica, con opportune intese fra la scuola e le società sportive di appartenenza. Coloro che hanno diritto, per esonero motivato o per occasionale impedimento, a non partecipare all’attività di impegno fisico prevista nella lezione, devono comunque trattenersi all’interno della palestra sotto la sorveglianza e responsabilità del docente. 47 Si accede alla palestra indossando l’attrezzatura di rito e idonee calzature; nello spogliatoio si effettua il cambio delle scarpe, nel rispetto delle norme igieniche atte ad evitare l’introduzione nella palestra di polvere e sporcizia. Nei campi per l’atletica si resta all’interno di settori assegnati dal docente, evitando nella maniera più assoluta di trattenersi nelle rampe e scale di accesso e di sedersi sui muri perimetrali o divisori. Regolamento della Biblioteca Responsabile della Biblioteca, del suo ordinato funzionamento e della conservazione dei materiali e degli arredi è la Coordinatrice dei servizi di biblioteca, che può avvalersi di docenti collaboratori, operanti sotto la sua responsabilità e secondo le direttive che ella ritiene più opportuno emanare, sentito il Dirigente, nell’interesse del buon funzionamento del servizio. L’utenza della Biblioteca è individuata negli studenti e nel personale del liceo. Gli esterni all’istituzione possono accedere ai servizi bibliotecari con apposita convenzione, approvata dal Consiglio d’Istituto, che indichi modalità e oneri relativi. Sono beni della biblioteca i libri, le pubblicazioni diverse, le riviste, il materiale audiovisivo e i software informatici acquistati o ricevuti a qualunque titolo dalla scuola. Essi sono, di norma, custoditi e reperibili nei locali di lettura e di consultazione; fanno eccezione i materiali allogati negli uffici, in sala presidenza, o nei laboratori, di cui rispondono direttamente i subconsegnatari. Anche queste ultime dotazioni sono, comunque, comprese nel catalogo generale delle opere dell’istituto, con l’indicazione per il pubblico dei locali in cui può esserne presa visione. Fanno capo ai servizi di biblioteca le strumentazioni per la comunicazione telematica fra le istituzioni comprese nel sistema informatico; i relativi materiali acquisiti dalla scuola sono compresi negli appositi cataloghi. La biblioteca assolve a tutti i compiti che la normativa contempla o promuove in questo settore e in quello più generale della comunicazione a distanza; è inoltre ufficio di proposizione autonoma di progetti per il miglioramento del settore e della generale offerta formativa. Modalità di accesso al servizio Sono a disposizione del pubblico il Catalogo generale delle opere e quelli di sezione; del primo se ne producono più copie, che sono lasciate a disposizione nei locali di riunione dei docenti e degli studenti. Il lettore, all’atto della concessione delle opere in consultazione o prestito, riceve una scheda in cui è invitato ad indicare le voci più significative incontrate nella lettura; il materiale raccolto con le schede di lettura concorre a formare il Catalogo per “voci” e per “soggetto”. L’utente richiede l’opera indicandone il titolo e l’autore; 48 all’atto della consegna del testo deve firmare in modo leggibile, fornendo tutte le notizie che gli sono richieste. La Coordinatrice del servizio concede l’opera in prestito esterno o per la consultazione in sala, concordandone con l’utente la durata, che deve essere rispettata. Dell’avvenuta restituzione si dà atto con la firma apposta dall’utente nell’apposito registro e con il riscontro dell’ufficio, che indica la data e le eventuali annotazioni. La mancata restituzione dell’opera o i danni ad essa arrecati sono notificati tempestivamente all’utente, affinché egli provveda al reintegro, se questi non adempie entro il termine che gli viene indicato, si dà corso all’azione di recupero o di rivalsa nei modi di legge. L’accesso agli armadi in cui sono custodite le opere è riservato alla Coordinatrice e ai suoi collaboratori. Rilascio di copie Il rilascio di copia delle pagine di opere custodite in biblioteca avviene sotto la diretta responsabilità della Coordinatrice e nel rispetto delle leggi che regolano i diritti di autore; nella copia deve sempre essere indicata la fonte da cui essa è estratta. Il materiale necessario per la fotoriproduzione deve essere esclusivamente del tipo indicato dall’ufficio tecnico della scuola e compatibile con le caratteristiche tecniche della macchina fotocopiatrice a disposizione. L’utenza concorre alle spese secondo le tabelle deliberate dal Consiglio d’Istituto e affisse nella sala (0,10 formato A4 e 0,20 formato A3). Le copie devono essere richieste con il preavviso indicato dall’ufficio. Accesso di gruppi Gli studenti che desiderano accedere in gruppo o per classe devono prenotare la visita, concordandone il giorno, l’ora di consultazione e la durata con il personale della Biblioteca. Essi devono inoltre indicare in anticipo autori e opere da consultare, in modo da consentire che il materiale sia predisposto per una ordinata e produttiva consultazione, e devono essere accompagnati da un docente, il quale è tenuto a guidarli nella ricerca e prestare l’assistenza e la collaborazione per tutta la durata della permanenza nel locale. Il prestito di opere da consultare nelle aule di lezione può essere autorizzato, previa indicazione della sua durata. Orario Gli orari di accesso alla Biblioteca sono i seguenti: ore 8,30 – 13,30 Modifiche tecniche al regolamento della Biblioteca La coordinatrice del servizio può apportare modifiche tecniche ai regolamenti di accesso e uso dei locali e del materiale della Biblioteca, comprese quelle relative all’adattamento dell’orario, per conciliare i diritti dell’utenza con gli obblighi dell’ufficio di Biblioteca nel disbrigo delle pratiche e degli adempimenti quotidiani a cui esso è tenuto. Segnalazioni 49 Gli utenti formulano a voce o per iscritto i propri suggerimenti per il miglioramento del servizio e per il suo potenziamento; possono indicare eventuali esigenze e segnalare opere da acquistare. Il personale preposto alla Biblioteca raccoglie e coordina periodicamente le richieste, che vengono successivamente inoltrate agli uffici competenti alle forniture. Regolamento delle LIM Ogni kit è costituito da: 1 Lavagna interattiva; 1 PC portatile; 1 penna interattiva; 1 videoproiettore 1 telecomando per il video proiettore; 2 casse audio Regolamento La lavagna interattiva multimediale deve essere usata osservando scrupolosamente il presente regolamento. 1. L’uso della LIM e delle annesse dotazione del kit è riservato ai Docenti della classe in cui la LIM è inserita. L’utilizzo in condizioni particolari (sostituzione Colleghi assenti, supplenze etc.) andrà opportunamente concordato con il responsabile/i nominato/i. 2. L’uso da parte degli alunni è consentito esclusivamente per scopi didattici e sempre in presenza di un Docente. 3. La manutenzione ordinaria e l’assistenza tecnica delle LIM è affidata ad un assistente tecnico. 4. Il Dirigente Scolastico può nominare uno o più Docenti quali referenti d’Istituto per le LIM con i compiti di: Promuovere l’utilizzo delle LIM Prendere visione dei materiali, accogliere proposte ed iniziative provenienti dall’esterno sull’utilizzo delle LIM Vigilare sull’applicazione del regolamento d’utilizzo e sulla sua funzionalità. Informare ed aggiornare la Dirigenza sulle iniziative riguardanti le LIM o sulle problematiche che dovessero evidenziarsi, proporre soluzioni per un miglior utilizzo. Comunicare e collaborare con l’ufficio tecnico e con l’assistente tecnico di riferimento per le problematiche tecniche e di funzionamento che potrebbero presentarsi. 5. Ogni Docente è tenuto a segnalare sul registro di classe l’utilizzo della LIM (la dicitura “uso LIM” è sufficiente), deve inoltre verificare all’inizio della sessione di lavoro che le attrezzature da utilizzare siano funzionanti ed in 50 ordine e, ove riscontrasse dei problemi, questi devono essere immediatamente comunicati all’assistente tecnico o al referente. 6. E’ previsto l’utilizzo di un registro firme. Il Docente della prima ora firmerà per il ritiro della chiave dell’attrezzatura. Il Docente dell’ultima ora firmerà invece alla riconsegna della chiave. 7. Il Docente della prima ora preleva la chiave dall’apposito armadietto e, in caso di utilizzo, predispone la procedura di accensione di seguito elencata: Verificare la presenza dei materiali ed accessori Accendere la scatola delle prese ( mettere su I il tasto di alimentazione) Accendere il Proiettore utilizzando il telecomando (cliccare sul tasto rosso una volta, la spia del videoproiettore diventa verde) Non toccare il videoproiettore per nessun motivo, ogni contatto potrebbe modificare le impostazioni e dare luogo a problemi di calibratura. Accendere la lavagna Accendere il PC ed attendere il completo caricamento del sistema. Iniziare la sessione di lavoro Se nella lavagna si attiva la funzione di calibratura, premere con un dito al centro del cerchio che compare, spostarlo quando questo scompare, seguire la stessa procedura per gli altri punti di calibrazione. 8. Il Docente dell’ultima ora deve spegnere le attrezzature seguendo la procedura di seguito elencata: Spegnere il proiettore cliccando una prima volta sul tasto rosso, una videata sulla LIM chiederà la conferma di spegnimento con un ulteriore clic sul tasto rosso. Spegnere la LIM Spegnere il PC come di consueto, aspettare la chiusura del sistema. Spegnere la penna interattiva Riporre i materiali nell’apposito stipetto e chiudere con la chiave La chiave va riappesa nell’apposito armadietto 9. La Lavagna va spenta durante la pausa della ricreazione a meno che il Docente non si trattenga in classe, va inoltre spenta durante le assemblee di classe e la chiave va custodita dal Docente in orario. 10.I Docenti che durante lo svolgimento dell’attività consentono l’utilizzo della LIM agli studenti devono ovviamente controllare che l’utilizzo da parte dei ragazzi avvenga in modo appropriato e rispettoso delle indicazioni del presente regolamento. 51 11.I Docenti sono tenuti a non modificare in alcun modo le impostazioni predefinite della LIM e del PC. 12.Per quanto riguarda il Personal Computer, è assolutamente vietato sia per Docenti che per gli alunni: Alterare la configurazione del desktop Installare, modificare, scaricare software. (ove i dipartimenti deliberino per l’adozione di un particolare software didattico, l’installazione sarà eseguita dall’assistente tecnico che verificherà le relative licenze di utilizzo) Spostare o modificare file altrui. A tale proposito sarà cura di ciascun Docente creare sulla cartella “Documenti” ( non sul desktop) una cartella col proprio nome, all’interno della quale salvare i propri file. Creare delle password aggiuntive per bloccare o disabilitare qualsiasi funzione o documento. Tutti i documenti dovranno essere salvati in chiaro, non protetti e non criptati. 13.E’ vietato l’uso della rete internet (e-mail, forum, chat, blog, siti vari) per scopi non strettamente legati allo studio o all’attività didattica. 14.Eventuali lavori di qualsiasi tipo, creati dagli Alunni e dai Docenti, vanno salvati su un apposita cartella intestata al Docente o, nel caso contengano file “pesanti” quali video di lunga durata o un alto numero di immagini, si consiglia l’utilizzo di penne usb o hard disk esterni verificando preventivamente che gli stessi non contengano virus o altre forme di attacchi informatici. Entro la fine dell’anno scolastico gli Insegnanti dovranno far “pulizia” nelle proprie cartelle. Qualsiasi file altrove memorizzato o presente sul desktop verrà cancellato nel corso delle sessioni periodiche di “pulizia”. 15.E’ assolutamente vietata la riproduzione delle chiavi degli armadietti. 16.Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, incluso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Casi particolari nel corso della mattinata 1. Nel caso di ritardi al cambio dell’ora (con l’esigenza di dover lasciare la propria classe per recarsi in un’altra), il Docente può adottare due soluzioni: Prima opzione chiudere il coperchio del PC, staccare il cavo USB (posto a sx nel p.c.), chiudere l’armadietto e lasciare la chiave al personale ATA con la raccomandazione di consegnarla al Docente in entrata. Seconda opzione: 52 Con la stessa procedura della prima opzione, il Docente sceglie però di lasciare la chiave ad un alunno particolarmente affidabile (uno dei rappresentanti di classe ad esempio) il quale si assume, per il breve tempo necessario, la responsabilità di garantire il non utilizzo delle attrezzature. 2. Nel caso di assenza improvvisa del Docente dell’ora successiva seguire la stessa procedura sopra descritta. Conclusioni Lo scopo principale del presente regolamento ha la funzione di salvaguardare il materiale didattico installato. L’auspicio è che se ne faccia un uso diffuso e intensivo, ma sempre nel rispetto delle norme su elencate. E’ evidente che la complessità di gestione di un così alto numero di attrezzature suggerisce che tra i Docenti si debba avere una comunicazione tempestiva e continua, avendo sempre cura di non lasciare incustoditi i componenti del kit LIM, si fa notare inoltre che tutte le attività compiute sui PC lasciano tracce in vari file all’interno delle cartelle di sistema, è il caso di informare anche gli alunni sulla possibilità di riscontro immediato su qualsiasi tipo di manomissione o modifica apportata. Il Dirigente Scolastico Ing. Antonio Piroddi Flessibilità organizzativa e didattica. Nel corrente anno scolastico il calendario scolastico è stato suddiviso in trimestri; le lezioni sono state organizzate per ragioni ambientali e per esigenze dovute a scelte autonome nell’attivazione delle sperimentazioni didattiche, in sei giorni settimanali con unità di insegnamento di 60 minuti, dalle 8,30 alle 13,30. (per il Liceo Artistico dalle 8.15 alle 13.45 con unità di insegnamento di 50 minuti)quando l’unità oraria di lezione è inferiore ai 60 minuti, per ragioni legate alle sperimentazioni, il docente è tenuto al recupero delle frazioni orarie. E’ emersa tuttavia una precisa richiesta, in seno al Consiglio d’Istituto da parte della componente studentesca, che tutti gli indirizzi si uniformino alla stessa scansione oraria, così come prevede il DPR n. 165 del 1999. Tuttavia, con l'attuazione della riforma della Scuola Secondaria (cfr. Allegato 3) l'orario settimanale prevede ore di 60 minuti per tutti gli indirizzi liceali (tuttavia , nel rispetto della autonomia organizzativa e didattica, è prevista la possibilità di unità didattiche da 50 minuti purchè venga rispettato l’orario annuale per ogni singola disciplina); le classi successive alla prime e/o anche le prime, che ancora si conformano al precedente assetto scolastico, avranno ore di 50 minuti. L’autonomia scolastica costituisce il presupposto per introdurre elementi di modularità e di flessibilità nel sistema educativo e grazie ad essa si possono 53 realizzare interventi integrativi e di raccordo che si affiancano alla didattica ordinaria. La scuola prevede, accanto alle materie tradizionali, percorsi integrativi di approfondimento, recupero, orientamento e riorientamento progettati sulla base delle esigenze e delle caratteristiche degli studenti: per realizzarli si potrà ritagliare una quota oraria fino al 20 % del monte orario annuale di ciascuna disciplina, secondo le programmazioni dei singoli Consigli di classe all’inizio dell’anno scolastico. Rapporti scuola-famiglia Il raggiungimento degli obiettivi educativi è vincolato all’esistenza di una stretta collaborazione tra scuola e famiglia, pertanto la scuola, attraverso diverse modalità, deve favorire il coinvolgimento dei genitori e la responsabilità dei medesimi nella scelta di attività e iniziative educative. Vengono attivati canali di comunicazione tra scuola e famiglia tesi a mantenere costantemente informati i genitori sulla frequenza, sul comportamento e sulla crescita culturale ed educativa dei propri figli. La collaborazione con le famiglie avverrà attraverso: la valorizzazione, la frequenza e la partecipazione dei genitori agli organi collegiali (consigli di classe e d’istituto); assemblee d’Istituto; colloqui; comunicazioni scritte; giustificazioni personali delle assenze (quinta assenza); partecipazione ad attività integrative quali visite guidate, viaggi d’istruzione; programmazione degli incontri e dei colloqui. Per aggiornare costantemente le famiglie e gli studenti, al fine di renderli consapevoli e riceverne la necessaria partecipazione e collaborazione sarà comunicato alle famiglie e agli allievi un quadro valutativo di ogni singolo alunno tramite la consegna di una scheda. Tale scheda sarà compilata, in sede di consiglio di classe, da ogni singolo docente, in base ai criteri di valutazione già indicati nell’apposito paragrafo, e sarà consegnata, alla fine di ogni trimestre, ai genitori in sede di colloquio. Criteri di formazione delle classi Alle classi si accede a domanda, indicando l’indirizzo prescelto. Per un proficuo inserimento dei giovani la scuola fornisce le informazioni necessarie all’orientamento degli alunni che provengono dalla scuola media inferiore. A ciò provvedono il Dirigente e i suoi collaboratori, che forniscono notizie dettagliate sugli indirizzi della scuola invitando ad apposito incontro, in tempo utile per la diffusione delle informazioni, alunni, genitori e docenti preposti all’orientamento nelle scuole medie. Si effettua in tale occasione la visita ai 54 locali e alle attrezzature della scuola, possibilmente incontrando gli operatori scolastici ed illustrando l’attività che si svolge in ciascun ambiente. I criteri a cui si fa riferimento nella formazione delle classi sono i seguenti, indicati in ordine di priorità: individuazione delle attitudini per il corso prescelto, facendo riferimento al giudizio espresso dalla scuola media (se esso perviene al liceo in tempo utile per la formazione delle classi) equa distribuzione tra le classi degli alunni in considerazione dei livelli; integrazione fra i due sessi con la formazione di classi miste; raggruppamento di studenti appartenenti a diversa località, evitando di riunire nella stessa classe un numero eccessivo di provenienti dallo stesso comune o dalla medesima classe di scuola media; le richieste di deroga a questo criterio possono essere accolte, ma solo se adeguatamente giustificate (presenza di alunni della stessa famiglia, risparmio nelle spese per libri o trasporti, difficoltà a comunicare e studiare con i compagni, nel pomeriggio, a causa delle distanze, esigenze derivanti da motivi di salute o altre cause di particolare rilevanza, da documentare); attitudini di coloro che ripetono l’anno o provengono da altra scuola superiore; equilibrio numerico di iscritti alle diverse classi. Continuità educativa La continuità tra una classe e l’altra sarà curata attraverso il coordinamento dei curricoli degli anni ponte, la comunicazione di informazioni utili sugli allievi e sui percorsi didattici effettuati, la connessione fra i rispettivi impianti metodologici e didattici e la eventuale organizzazione di attività comuni. Saranno effettuati scambi di informazioni e di esperienze fra i livelli immediatamente contigui di scuola nel rispetto delle reciproche specificità. Uno strumento importante per realizzare queste prospettive è la programmazione coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e verifica. Saranno attivati raccordi che consentano di fruire delle risorse umane, culturali e didattiche presenti nella scuola, nelle famiglie, nel territorio e di quelle messe a disposizione dagli enti locali, dalle associazioni e dalla comunità. Accoglienza Alla luce del delicato momento dell’ingresso e dell’inserimento degli studenti delle prime classi nel nuovo ambiente scolastico, il progetto di accoglienza si propone di attivare tutte le condizioni per consentire agli alunni di superare le difficoltà e le ansie iniziali dovute al contatto con una nuova realtà. Per questo motivo il primo periodo dell’anno scolastico sarà dedicato, da parte di tutti i docenti, all’accoglienza degli alunni attraverso la presentazione della scuola, 55 allo scopo di facilitare le conoscenze sia della struttura dell’edificio scolastico che della sua organizzazione spaziale e funzionale. Obiettivi prioritari sono: conoscere spazi, strutture, organismi, personale e relative funzioni della nuova realtà scolastica; conoscere le regole generali di funzionamento della scuola; conoscere i nuovi curricoli scolastici e le opportunità offerte dai vari indirizzi di studio; favorire la conoscenza fra studenti e sviluppare il senso di appartenenza alla nuova realtà scolastica. Ciascun docente dovrà presentare la propria disciplina, gli obiettivi programmati per il primo anno, le principali difficoltà della materia e gli eventuali interventi di sostegno all’apprendimento. Inoltre si cercherà di sviluppare un clima di fiducia e collaborazione fra docenti e studenti favorendo la socializzazione e la partecipazione responsabile alla vita scolastica. PNSG (Piano Nazionale Scuola Digitale) Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – è una delle linee di azione della legge 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il suo obiettivo è quello di guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione che porti ad introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. L’azione #28 del PNSD prevede la nomina di un docente ad animatore digitale, nel nostro Istituto il prof. Andrea Rubiu, ovvero una figura il cui compito è quello di elaborare progetti ed attività per diffondere l’innovazione nella scuola secondo le linee guida del PNSD, accompagnando e monitorando lo svolgimento di tali attività. Il suo profilo è rivolto a: - stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PSDN, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza necessariamente essere un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative; - favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti 56 nell’organizzazione di workshop ed altre attività, anche strutturate, sui temi del PSDN, attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e alla comunità territoriale, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa; - individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa. I docenti che già utilizzano le nuove tecnologie nella didattica hanno una formazione per lo più autonoma, raramente però inserita in una visione di insieme e di lungo termine. Tutto ciò ha generato delle dinamiche molto positive e che hanno portato all’adozione di buone pratiche che purtroppo però, in molti casi, non sono state condivise o rese sistematiche. Il piano nazionale richiede alle scuola maggiore sistematicità e coerenza e suggerisce di iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio da riflessione comuni sui punti di forza delle esperienze fatte. Nel nostro Istituto, in linea quindi con quanto previsto dal PNSD, sono attivate o in fase di attivazione una serie di iniziative: - accesso alla rete internet.-aggiornamento continuo del sito di Istituto - progetti e-twinning; - partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche; - analisi dei bisogni interni; - ricognizione delle buone pratiche già in atto nell’Istituto soprattutto in relazione a quelle che necessitano di potenziamento; - registro elettronico; - sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali personali (BYOD); - utilizzo delle Google Apps for Education; - utilizzo di piattaforme di e-learning e di strumenti per la didattica digitale; - pianificazione di interventi di formazione ad hoc in relazione alle necessità rilevate; - coinvolgimento della comunità scolastica; 57 Organizzazione dell’Istituto L’organizzazione interna dell’Istituto durante l’anno scolastico 2015/2016 prevede le seguenti figure di riferimento e organi collegiali (naturalmente Collegio Docenti e C.C. riferiti all’anno scolastico in corso) : Figure Dirigenziali Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente Scolastico Direttore dei servizi generali Presidente del Consiglio d’Istituto Consiglio d’Istituto - Dirigente Scolastico Professori - Genitori ing. Antonio Piroddi prof. Andrea Rubiu prof. Carlo Pisci sig. ra Sanna Gesuina sig. Marongiu Barbara Antonio Piroddi Asuni Cinzia Di Lorenzo Lucia Lai Patrizio Pili David Piras Francesco Piroddi Maria Erminia Pisano Giuseppa Seu Giulia Marcialis Roberto Balsamo Vincenza Marongiu Barbara Depau Lisa - Personale A.T.A. Marongiu Francesca Ligas Carmen Rosaria - Studenti Demurtas Daniele Stochino Riccardo Balloi Giulia Franceschi Stefano Funzioni strumentali al P.O.F. Funzione n. 1: docente David Pili Gestione del Piano dell’Offerta Formativa 1. coordinamento delle attività del Piano 58 2. coordinamento della progettazione curriculare 3. valutazione delle attività del Piano 4. coordinamento dei rapporti scuola-famiglia Funzione n. 2: docente Fadda Giuseppina Interventi e servizi per studenti 1. coordinamento delle attività extracurricolari e di valutazione 2. coordinamento e gestione continuità, orientamento e tutoraggio 3. coordinamento attività di compensazione, integrazione e recupero Funzione n. 3: docente Marongiu Anna RAV: Invalsi, Ocse-Pisa, Piano di miglioramento 1. coordinamento delle attività per il piano di miglioramento 2. coordinamento e promozione delle attività didattiche dei docenti in relazione alle attività di miglioramento, prove Invalsi, prove Ocse-Pisa 3. aggiornamento e formazione dei docenti sulle tematiche RAV Funzione n. 4: docente Giannachi Antonio Nuove Tecnologie e ass. alla funzione docente, Sito WEB: gestione e aggiorn. 1. coordinamento delle attività con la formazione professionale 2. coordinamento e promozione delle attività formative docenti sulle nuove tecnologie 3. sito WEB: realizzazione, gestione aggiornamento Funzione n. 5: docente Lai Patrizia - Piroddi Erminia Piano Inclusività: Handicap, DSA, BES 1. coordinamento delle attività e gestione adempimenti sulle problematiche 2. coordinamento e promozione delle attività didattiche dei docenti in relazione alle problematiche 3. aggiornamento e formazione dei docenti sulle tematiche inclusive Funzione n. 6: docente Piras Franco Gestione Alternanza Scuola - Lavoro: Stage, Visite, Attività formative 59 Coordinatori di classe CLASSE 1^ A Scientifico 2^ A Scientifico 3^ A Scientifico 4^ A Scientifico 5^ A Scientifico 1 ^ B Scientifico 2 ^ B Scientifico 3 ^ B Scientifico 4 ^ B Scientifico 5^ B Scientifico 1^ C Scientifico 2^ C Scientifico 3^ C Scientifico 5 C Scientifico 1^E Sportivo 1^ D Linguistico 2^ D Linguistico 3^ D Linguistico 4^ D Linguistico 5^D Linguistico IV A Ginnasio V A Ginnasio I A Classico II A Classico IIIA Classico 1^ A Pedagogico 2^ A Pedagogico 3^ A Pedagogico 4^ A Pedagogico 5^ A Pedagogico 5^ B Pedagogico DOCENTE Asuni Cinzia Sirigu Laura Murino Paola Pili David Pace Paola Murino Paola Asuni Cinzia Lai Luciana Balsamo Vincenza Pili David Pisci Carlo Lai Luciana Rabissoni Giovanna Peana Manuela Marongiu Anna Stocchino Anna Rita Peana Manuela Rabissoni Giovanna Marongiu Anna Nieddu Lucia Onida M.Luisa Cubadda Daniela Murino Paola Depau Mariano Melis Cristina Tavera Barbara Lai Maria Giovanna Giannachi Antonio Fiori Anna Maria Fadda Giuseppina Fadda Giuseppina Loi M. R. Giannachi Antonio Pili David Cubadda Daniela Rivara Paola Podda Niccolo' I.T.G. e SERALE CLASSE Basoccu M.Gabriella Deidda Franca Piras Francesco Aresu Giovanni Francesco Pisanu Giuseppa Biscu Antonio Piccitto Marcello Marcello Andrea IA II A III A IV A V ^A V SERALE IV SERALE III SERALE 60 LICEO ARTISTICO CLASSE Piselli Claudio Picciau Ignazio Fancello Rossana Piroddi Erminia Marci Antonella Murru Giampietro IA II A II B III A IV A VA Collegio dei Docenti N. O. COGNOME E NOME CL. CONC. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 A051 A346 A037 A036 A029 POT. A061 REL. A049 A346 A060 A037 A051 A049 A051 C032 A061 A049 A060 A052 A049 A049 A037 REL. A546 A049 A051 A052 A025 A246 C031 A051 C034 A037 A047 A051 A029 A019 A051 A049 A060 ASUNI CINZIA BALSAMO VINCENZA MARIA BRANDAS ANNA PAOLA CANNAS GIAN MARIO CAREDDU GIOVANNI CERVELLONI MARCO COMIDA PIETRINA COSSU ANNA CUBADDA DANIELA CUCCA MARIO DEIANA MARIA LAURA DELUSSU SIMONETTA DEPAU ANTONIO MARIANO FADDA GIUSEPPINA FANCELLO MARIA FAZIO MARIAGRAZIA FERRAI ITALO FERRERO WANDA FIORI ANNA MARIA FLOREDDU M. BARBARA GIANNACHI ANTONIO GUAIA ETTORE IBBA MIRIA LADU ROBERTA LAI ENRICO LAI LUCIANA LAI M. GIOVANNA LAI PATRIZIO LODDO GISELLA LOI ANNA LOI ROSINA/Sirigu Laura LORRAI SARA MARCI ANTONELLA MARONGIU ANNA MARONGIU EMANUELA/ Puddu Fabiana MARTINELLI BRUNELLO MASTINU ANTONIO M. MELIS ANNA MARIA CRISTINA MELIS ANTONIO MEREU ANNA MARIA 61 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 MURGIA BONARIA MURGIA M. GEROLAMA MURINO PAOLA NIEDDU LUCIA PAOLA ONIDA MARIA LUISA PACE PAOLA PEANA MANUELA PILI DAVID PIRAS ALBERTO PIRAS BRUNO CONIGIU M. DINA PIRODDI VITTORIA PISCI CARLO PISU ILARIA PODDA NICOLO' RABISSONI GIOVANNA M.D. RIVARA PAOLA RUBIU ANDREA SEU GIULIA STOCHINO ANNA RITA TAVERA BARBARA VACCA CRISTINA AGOSTARO ROSARIO AMMIRATA FLORENZIO ANNIS CRISTIANO ARESU GIAN MARCO ARESU GIOVANNI FRANCESCO BARONE ANNA LUCIA BARTOLI ANNA MARIA BASOCCU MARIA GABRIELLA BISCU ANTONIO RAIMONDO BOERO PATRIZIA CABIDDU GIAMPIETRO CIMINO ROBERTO DEI PAOLA MARIA FAUSTA DEIDDA FRANCA DEPLANO AMBRA DI LORENZO LUCIA FANCELLO ROSSANA FIERA MARIA ANTONIETTA FLOREDDU MARIA BARBARA A. GAVIANO CRISTIANA GHIRONI PIERA PAOLA LAI PATRIZIA LIBERATORE PATRIZIA LOI MARIA ROSARIA LOVICARIO GIUSEPPE NICOLA MARCELLO GIOVANNI ANDREA MARCI ANTONELLA MASCIA ANNA RITA MEREU ANNA MARIA MORO CABIRIA RACHELE MORO GRAZIA MURGIA GUERINO MURRU GIAMPIETRO MURRU PASQUALE MURRU PIER GIORGIO MURRU WALTER LUIGI NIEDDU MAURO OLIVIERI GIOVANNA A029 C260 A051 A346 A051 A060 A051 A025 A029 A047 pot. A060 A049 A051 A246 A036 A346 A051 A029 SOST. A346 A052 A037 D618 SOST. A013 C430 A016 A049 A022 A346 A072 A060 SOST. POT. A022 UTIL. A050 SOST. A DISP. POT. A018 A346 A049 A061 A050 SOST. A029 A346 D618 A016 A037 A DISP. A060 C430 C300 A038 A050 C430 A047 SOST. A042 A047 62 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 ORRU' ANGELA MARIA PICCIAU IGNAZIO MARIA PICCITTO MARCELLO PINNA VINCENZO PIRAS ALBERTO PIRAS FRANCESCO PIRAS LORENZO PIRAS MATTEO PIRODDI MARIA ERMINIA PISANO STEFANIA PISANU GIUSEPPA PISELLI CLAUDIO PORCU SEVERINO SCATTU ANNA RITA SCATTU MARCO SPATARA FRANCESCO STOCHINO ROSA MARIA MULAS CRISTIAN C240 A018 A058 A047 A029 A016 C320 A038/A072 SOST. A050 A058 A050 A019 C430 A016 A021 IRC C290 Personale ATA COGNOME 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. BUTTAU CARDIA CONGIU COTTU EVANGELISTA FRAU LAI LEONI LIGAS LOBINA MARONGIU MARONGIU MAZZETTE MURGIONI ORGIANA PILI RABISSONI SALE SANNA SANNA SECCI SULIS USAI ZUDDAS NOME BASILIA ROMANA MARIA ROSARIA PAOLA MADDALENA FABIANA ANGELA FRANCESCO GIANCARLO CARMEN ROSARIA SILVANA SONIA MARIA FRANCESCA SANDRA R. PIETRINA GIOVANNI M. ANTONIETTA ORNELLA ROMOLO FRANCESCO GESUINA MARIA PAOLA LAURETTA MIRELLA MARCELLO ANTONIO 63 PROFILO A.A. A.A. A.A. A.A. C.S. C.S. A.T. A.T. C.S. A.T. A.A. C.S. A.A. A.T. C.S. C.S. C.S. C.S. DSGA A.A. C.S. C.S. C.S. C.S. ORGANICI Gli Organici distinti per tipologia (diritto-fatto, sostegno, potenziamento) saranno una diretta conseguenza del n° di iscritti nelle varie classi dell'Istituto distinti per indirizzi e per corsi oltre al n° di alunni portatori di handicap (in situazione di gravità o non). Pertanto, come peraltro prevede la legge n°107, per la determinazione specifica si deve fare riferimento al DM sugli organici di competenza del superiore Ministero. Una base attendibile a cui potremo riferirci è l'organico di fatto dell'anno scolastico 2015-2016 in corso con la previsione a regime della attivazione dell'ufficio tecnico (personale di ruolo nella classe di concorso C assegnate alla scuola cfr. NOTA MIUR 27.02.2015, PROT. N. 6753) in considerazione dell'appartenenza dell'Istituto all'area tecnologica in presenza dell'indirizzo del tecnico per geometri (C.A.T.). Nell'anno scolastico in corso abbiamo: A.S. 2015-2016 Licei: A051(13)-A052(3)-A346(5)-A037(5) A036(2)-A049(7+)-A047(2+)-A060(3+)A029(3+)-A546(1)-A246(1)-A025(2) Organico di diritto-fatto: Art-Geometri: D618(2)-C430(3)-A016(3+)-A049(1+)A047(2)-A346(2+)-A072(1)-A050(3)A058(2)-A061(1)-A029(1) Organico di sostegno: 9 (7+2) Organico di potenziamento: 8 (5+3) Per l'anno scolastico 2016-2017 e successivi per il triennio si richiede l'organico di potenziamento in n°10 unità così ripartite negli ambiti disciplinari: 1) ambito letterario n°3 (A051e/o A052) 2) ambito scientifico n°3 (A047 e/o A049 e/o A048 e/o A061) 3) ambito linguistico n°1 (A246 e/o A346 e/o A546) 4) ambito professionalizzante n°2 (A016 e/o A058 e/o A018) 5) ambito sportivo n°1 (A029) 64 DISCIPLINE E ORARIO DI INSEGNAMENTO LICEO CLASSICO Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura greca Lingua e cultura straniera Storia Storia e Geografia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore 1° biennio 1° 2° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 5 (S/O) 5 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 27 2 (O/P) 1 (O) 27 2° biennio 3° 4° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 5° anno 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 2 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 31 3 (O) 2 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 1 (O) 31 3 (O) 2 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 31 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. LICEO DELLE SCIENZE UMANE (ex PEDAGOGICO) Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Storia e geografia Storia Filosofia Scienze umane* Diritto ed Economia Lingua e cultura straniera Matematica** Fisica Scienze naturali*** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore 1° biennio 1° 2° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 4 2 3 3 (S/O) (O) (S/O) (S/O) 4 2 3 3 (S/O) 2° biennio 3° 4° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 5° anno 4 (S/O) 2 (S/O) 2 (O) 3 (O) 5 (S/O) 2 (O) 3 (O) 5 (S/O) 2 (O) 3 (O) 5 (S/O) 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 30 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 30 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 30 (O) (S/O) (S/O) 2 (O) 2 (O) 2 (O/P) 1 (O) 27 2 (O/P) 1 (O) 27 * Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato 65 LICEO SCIENTIFICO Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore 1° biennio 1° 2° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 5 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (G/O) 2 (O/P) 1 (O) 27 5 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (G/O) 2 (O/P) 1 (O) 27 2° biennio 3° 4° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 5° anno 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (O) 3 (O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (G/O) 2 (O/P) 1 (O) 30 2 (O) 3 (O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 2 (G) 2 (O/P) 1 (O) 30 2 (O) 3 (O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (G/O) 2 (O/P) 1 (O) 30 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. LICEO SPORTIVO Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Diritto ed economia dello sport Scienze motorie e sportive Discipline sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore 1° biennio 1° 2° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 5 (S/O) 2 (S/O) 3 (S/O) 5 (S/O) 2 (S/O) 3 (S/O) 3 (O/P) 3 (o/p) 1 (O) 27 3 (O/P) 3 (o/p) 1 (O) 27 2° biennio 3° 4° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 5° anno 4 (S/O) 3 (S/O) 2 (O) 2 (O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O/P) 2 (o/p) 1 (O) 30 2 (O) 2 (O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3(S/O) 3 (O/P) 2 (o/p) 1 (O) 30 2 (O) 2 (O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O/P) 2 (o/p) 1 (O) 30 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 66 LICEO LINGUISTICO Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° biennio 1° 2° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (O) 3 (O) 2° biennio 3° 4° anno anno 4 (S/O) 4 (S/O) 5° anno 4 (S/O) Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura straniera 1* 3 (S/O) 3 (S/O) 3 (S/O) Lingua e cultura straniera 2* 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) Lingua e cultura straniera 3* 4 (S/O) 4 (S/O) 4 (S/O) Storia e geografia Storia 2 (O) 2 (O) 2 (O) Filosofia 2 (O) 2 (O) 2 (O) Matematica** 3 (S/O) 3 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) 2 (S/O) Fisica 2 (O) 2 (O) 2 (O) Scienze naturali*** 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) 2 (O) Storia dell’arte 2 (O) 2 (O) 2 (O) Scienze motorie e sportive 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) 2 (O/P) Religione cattolica o Attività alternative 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) 1 (O) Totale ore 27 27 30 30 30 * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. ISTITUTO TECNOLOGICO PER LE COSTRUZIONI, L'AMBIENTE E IL TERRITORIO (ex GEOMETRI) Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana Storia Geografia Lingua i nglese Diritto ed economia Matematica Scienze integrate, Scienze della terra e biologia Scienze integrate, Fisica Scienze integrate, Chimica Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Scienze e tecnologie applicate Complementi di mat ematica Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambi ente di lavoro. Progettazione, costruzione ed impianti Geopedologia, economia ed estimo Topografia Totale ore *Ore di compresenza degli ITP 4 2 1 3 2 4 2 3 (1) * 3 (1) * 4 2 4 2 4 2 4 2 3 2 4 2 3 (1) * 3 (1) * 3 3 3 3 3 3 3 (1) * 3 (1) * 3 (2) * 2 1 33(5)* 67 2 1 3 32(3)* Scritto Orale Pratico Grafico SO O O SO O SO O O OP SOP 2 1 2 1 2 1 1 1 2(1) * 2(1) * 2(1) * 7(3) * 3(2) * 4(2) * 32 (8)* 6(3) * 4(2) * 4(3) * 32(9)* 7(4) * 4(2) * 4(3) * 32(10)* SP PO O SO SO OG OG SO OPG LICEO ARTISTICO Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana Lingua st raniera Storia e geografia Storia Filosofia Matematica Fisica Scienze naturali (Biologia) Chimica Storia dell'arte Discipline grafiche e pittoriche Discipline geometriche Discipline plastiche e scultoree Laboratorio artistico Scienze motorie e sportive Laboratorio della progettazione Discipline progettuali Archit. /Design/Ambiente Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 4 3 3 4 3 3 4 3 4 3 4 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 2 3 3 2 6 6 1 35 2 6 6 1 35 2 8 6 1 35 68 3 3 2 2 3 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 34 1 34 Scritto Orale Pratico Grafico SO SO O O O SO O O O SO PG G P PG PO GP G O