Altri percorsi di trekking

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Altri percorsi di trekking
Percorsi Trekking sui Monti Alburni
Costa Palomba (1125) e l'Antece in auto da Petina
Lunghezza: 1.500 m andata e ritorno a piedi
Tempo di andata: 30 minuti
Tempo di ritorno: 30 minuti
Dislivello: 130 m
Quota massima: 1125 m
Difficoltà: per tutti T
Dal centro di Petina, a quota 670 percorrere con l'automobile la strada asfaltata in direzione sud
attraverso boschi fittissimi che in alcuni tratti formano degli archi di vegetazione che nascondono il
cielo soprastante, formando dei veri e propri tunnel naturali; boschi ricchi di vegetazione rigogliosa,
con morbidi sentieri tappezzati di foglie cadute dagli alberi che conducono in luoghi ameni,
adattissimi al trekking. In alcuni punti vi sono delle vere e proprie aree attrezzate con barbecue
costruiti in pietra, fontane, piccoli lavabi e tavoli con panche di legno che rendono il luogo un
piccolo paradiso per favolosi picnic. A quota 1160 si transita vicino al Casone dell’Aresta, vecchio
ricovero di pastori e mandriani ora divenuto uno dei più grandi osservatori astronomici d’Italia.
Dopo altri 4 km si ferma l'auto a quota 1020 e si procede a piedi per trenta minuti sul sentiero 313/a
per raggiungere Costa Paloma, alte rocce dove è presente l'enigmatico altorilievo nella roccia del
misterioso guerriero l' Antece posto dall'età del bronzo a guardia delle bellezze naturali circostanti.
Monte Panormo o Alburno (1742) da Sicignano degli Alburni
Lunghezza: 5 km solo andata
Tempo di andata: 4 ore
Tempo di ritorno: 3:30' ore
Dislivello: 1100 m
Quota massima: 1742 m
Difficoltà: per escursionisti allenati E
Morfologicamente, gli Alburni sono un gruppo montuoso più unico che raro, si tratta di un altipiano
calcareo con quota variabile da 1100 a 1700 m. Questa fascia rocciosa poggia su una lunga scarpata
che si presenta uniformemente ripida e contribuisce ad esaltare l’imponenza della montagna. Va
ricordato, inoltre che gli Alburni rappresentano uno dei sistemi carsici più interessanti del
meridione, con 245 cavità naturali presenti nel catasto delle grotte.
Dal campo sportivo di Sicignano parte un tratto del Sentiero Italia che risale in direzione sud. Il
primo chilometro del sentiero attraversa un castagneto, poi risaliamo su una strada sterrata fino a
quota 935, dove possiamo riprendere l’antica mulattiera che collegava Sicignano a Castelcivita. Il
sentiero serpeggia sul pendio ricoperto da faggi, la fascia rocciosa che cinge l’altipiano sommitale
viene superata ingegnosamente con numerosi tornanti sostenuti da muretti a secco. Raggiunto
l’altipiano sommitale in corrispondenza del Vuccolo dell’Arena, seguiamo le indicazioni per Monte
Panormo.
Proseguiamo, quindi su un sentiero più pianeggiante che costeggia numerose doline a imbuto e
inghiottitoi. Proseguendo per le numerose essenze botaniche usciamo dal bosco per prendere la
Cresta terminale che che porta alla cima del monte dove possiamo ammirare la stupenda vista che si
apre ai nostri occhi.
CAI Esperia
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Costa Palomba (1125) e l'Antece a piedi da S. Angelo a Fasanella
Lunghezza: 8 km solo andata
Tempo di andata: 3:30' ore
Tempo di ritorno: 3 ore
Dislivello: 700 m
Quota massima: 1125 m
Difficoltà: per escursionisti di media esperienza E
Da S. Angelo a Fasanella (540) località S. Gennaro si procede verso P.zo Pilieri (680) sul sentiero
313 sino a quota 1099, ove si gira ad sinistra (ovest) sul 313/a per raggiungere Costa Paloma presso
cui si trova la scultura rupestre, scavata nella roccia, che raffigura l' Antece, un antico guerriero.
Monte Cervati (1898) da Monte San Giacomo
Lunghezza: 6 km solo andata
Tempo di andata: 3:30' ore
Tempo di ritorno: 3 ore
Dislivello: 700 m
Quota massima: 1898 m
Difficoltà: per escursionisti allenati E
Da Monte San Giacomo si raggiungerà la località Vallescura, ai piedi del Vallone dell’acqua che
suona (m 1230) ove verranno parcheggiate le automobili. Da questo punto avrà inizio l’escursione.
Si imbocca l’ampio sentiero nel vallone sormontato da costoni rocciosi, in un bosco di faggio d’alto
fusto. Dopo 40 minuti si prosegue tra due impluvi lungo un breve ed erto sentiero fino al Piano
degli Zingari ove è situata una fontana (m 1436).
Si prosegue lungo la traccia di una sterrata che conduce ad un’aperta vallata da cui imboccando la
deviazione sulla sinistra, in pochi minuti si incontra una carrareccia proveniente da Piaggine che si
percorre sul lato sinistro. La sterrata attraversa il bellissimo bosco dei Temponi e dopo circa un ora
sbuca su un pianoro dal quale si scorge la vallata del Rifugio della Forestale (m 1597), ai piedi delle
pareti nord-est del Cervati.
Attraversato il pianoro si risale su sentiero piegando a destra fino ad incontrare il sentiero dei
Pellegrini che conduce al Santuario della Madonna della Neve. Il sentiero sale ripido a mezza costa
e sbuca sulla cresta sommitale a quota 1844 m. Da questo punto si prosegue, con vista spettacolare
verso la Cappella e, superata questa, seguendo una sterrata in direzione ovest proveniente da Sanza
per circa 800 metri e prendendo all’altezza di un tornante un breve sentiero sulla destra, si
raggiunge la zona della Nevera (m 1783) ove è possibile trovare neve all’interno di un inghiottitoio
carsico in tutti i periodi dell’anno.
CAI Esperia
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