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 LA CARATTERIZZAZIONE PRESTAZIONALE DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI 5 Novembre 2010 Ore 9.30 Benvenuto Ore 9.45 Prove di compattazione e ormaiamento La nuova idea Tecnotest Dr. Mambrini Tecnotest Ore 10,30 Prove di compattazione e ormaiamento Esperienze di laboratorio Ing. Toraldo Politecnico di Milano Ore 11.15 Pausa caffè Ore 11.30 Le prove dinamiche Ore 12.15 Domande e approfondimento Ore 13.00 Buffet e visita azienda Ore 14.00 Dimostrazioni pratiche : Compattazione, ormaiamento, pressa giratoria, macchina dinamica Ore 15.30 Conclusione e saluto Dr. Massimo Fila Presidente Tecnotest Ing. Viola Tecnotest Dr. Mambrini, Ing. Viola, Ing. Nardelli LA CARATTERIZZAZIONE PRESTAZIONALE
DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI
tecnotest
Dott. Mario Mambrini
R&D tecnotest ®
05 Novembre 2010
tecnotest ® S.r.l.
via E. De Nicola, 31
41122 Modena (ITALY)
Tel: +39 059-252025
Fax: +39 059-253848
www.tecnotest.it
[email protected]
Il confezionamento
del provino
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Material Testing Equipment
2
CARATTERISTICHE
 Due in uno: il Roller Compactor ed il Wheel
Tracking
Apparatus
trovano
soluzione
integrata in una macchina in grado di
produrre lastre di conglomerato bituminoso a
densità
controllata
e,
successivamente,
eseguire il test d’ormaiamento
 Sistema
computerizzato controllato in
retroazione
touch screen
 Sistema servo-pneumatico per il movimento
verticale
 Sistema elettro-meccanico per il movimento
orizzontale
 Camera termostatica con termoregolazione
 L’interfaccia utente è un
automatica fino a 60°C
 Conforme alla normativa
EN 12697–33:
“Specimen prepared by roller compactor;
method using a roller running on vertical
sliding steel plates”
 Conforme alla normativa EN 12697-22:
“Wheel tracking; small size devices “
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3
Sistema di
carico
Ruote coassiali
compattazione
Conglomerato
bituminoso
Lamelle
Stampo
Base stampo
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4
Ruota
ormaiamento
Conglomerato
bituminoso
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5
L’integrazione dei due modi d’utilizzo è resa possibile dalla particolare
architettura della macchina (coperta da brevetto)
 La novità riguarda la forma dei coltelli dotati di due appendici laterali,
che forniscono alla lamella stessa una caratteristica forma a T
 Il rullo cilindrico è sostituito da due dischi coassiali che scorrono sulle
appendici laterali dei coltelli
 I due dischi sono disposti a distanza eccedente l’ingombro dello stampo
 Rimuovendo i coltelli, i dischi possono scendere oltre il bordo dello
stampo così da presentare al conglomerato bituminoso la ruota centrale
delegata all’ormaiamento

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6
tecnotest ®
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7
Carico verticale massimo 20 kN a 10 bar
 Corsa orizzontale 500 mm
 Velocità orizzontale 250mm/sec
 Test con controllo in retroazione

 carico
 spostamento
 Confezionamento del provino ad una
specifica o contenuto di vuoti
 Dimensione lastra
densità
 lunghezza
500 mm; larghezza 260 mm;
altezza variabile

Termine prova automatica
 altezza provino settata
 numero cicli settato

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Procedure utente
8
Carico verticale costante 0.7 kN
 Corsa orizzontale 230 mm
 Frequenza orizzontale

26.5cicli/min

Controllo temperatura
fino a 60°C

Termine prova automatico
 profondità solco settata
 numero cicli settato

Procedura automatica
 Metodo A
1000 cicli o 15 mm
 Metodo
B
10000 cicli o 20 mm

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Procedure utente
9
COMPATTATORE A RULLO
 Il continuo controllo in retroazione del carico o dello spostamento determina una
eccellente omogeneità della lastra prodotta
risolvono i problemi ai
bordi, evitano carichi differenziali sul provino e movimenti orizzontali anomali nello
 La compattazione di tipo “kneading” e il confinamento
stampo da parte della miscela
 Gli elementi di metallo preriscaldati hanno l’inerzia termica necessaria per
mantenere la temperatura della miscela pressochè costante durante la
compattazione
 Possibilità di eseguire procedure definite da utente
SISTEMA DI ORMAIAMENTO
 Il continuo controllo in retroazione del carico aiuta nella correzione dei fenomeni
inerziali
 Possibilità di eseguire
procedure definite da utente (differenti livelli di carico)
INSIEME
Due in uno: sistema conveniente sia da un punto di vista economico, sia per
l’ottimizzazione dello spazio in laboratorio

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10
CARATTERISTICHE

Pressione sul provino regolabile da 200 kPa
a 1000 kPa
Numero cicli giratori 0-999
 Angolo giratorio regolabile da 0.5° a 2.0°,
+/- 0.2° (default 1.25°)
 Velocità giratoria 30.0 giri/min +/-0.5
 Velocità del pistone regolabile (default

10 mm/sec)

Altezza del provino misurata in continuo
durante il
+/-0,1 mm
Termine
test
prova
con
approssimazione
automatico:
altezza del
provino settata, Nmax o numero di giri
 Stampo: diametro interno 150 o 100 mm,
altezza 250 mm, costruito in acciaio (durezza
minima Rockwell C 48), spessore minimo
9.5 mm, altezza minima provino 40 mm
 Stampo forato diametro 150 mm opzionale
 Attrezzatura per la misura dello sforzo di
taglio opzionale (per stampo 150 mm)

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11
Grazie per l’attenzione!
Mario Mambrini
tecnotest ® S.r.l.
via E. De Nicola, 31
41122 Modena (ITALY)
Tel: +39 059-252025
Fax: +39 059-253848
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Giornata di studio:
“La caratterizzazione prestazionale dei
conglomerati bituminosi
bituminosi”
Modena, 05/11/2010
Prove di compattazione e ormaiamento:
le esperienze del Laboratorio Sperimentale Stradale
del Politecnico di Milano
Ing. Emanuele Toraldo
ROLLING COMPACTOR & WHEEL TRACKER
Cosa sono? Perché si utilizzano?
Sono delle attrezzature di laboratorio impiegate per la Sono
delle attrezzature di laboratorio impiegate per la
caratterizzazione prestazionale (volumetrica e meccanica) dei conglomerati bituminosi.
conglomerati bituminosi.
Si utilizzano per:
Si
utilizzano per:
RC: realizzare piastre in conglomerato bituminoso aventi
caratteristiche volumetriche controllate, rappresenta il più recente , pp
p
step evolutivo delle attrezzature per la compattazione di laboratorio
WT: valutare in laboratorio, attraverso un test accelerato, l’attitudine
di un conglomerato bituminoso alla formazione di ormaie, è una delle prove richieste nei più recenti protocolli internazionali. Emanuele Toraldo
2
ROLLING COMPACTOR
Emanuele Toraldo
3
ROLLING COMPACTOR: GENERALITA’
ar Gyrato
ory
Shea
Co
ompacto
or
Marshall Hamm
mer
L’evoluzione delle principali metodologie di laboratorio per
la compattazione dei conglomerati bituminosi
bituminosi.
Lab Rolling Compactor
Emanuele Toraldo
4
ROLLING COMPACTOR: GENERALITA’
Quali sono le principali tipologie di compattatori a piastra ad
oggi disponibili? E contemplate dalla Normativa europea?
-Pneumatic tyre method
-Steel roller method
-Sliding plates method
((kneading
g compactors)
p
)
Emanuele Toraldo
5
ROLLING COMPACTOR: GENERALITA’
Perché compattare piastre in conglomerato bituminoso?
-per prove di ormaiamento;
-Per estrarre travetti per prove dinamiche;
-Per estrarre campioni cilindrici per diverse prove:
-Prove (anche dinamiche)
in configurazione di trazione indiretta;
-Prove di taglio.
g
Emanuele Toraldo
6
ROLLING COMPACTOR: GENERALITA’
Quali caratteristiche geometriche e volumetriche è
necessario controllare nelle piastre in conglomerato
bituminoso?
Caratteristiche geometriche: spessore (h);
Caratteristiche volumetriche: massa volumica (MV) e
volume dei vuoti (%v)
… con particolare riferimento all
all’omogeneità!
omogeneità!
Emanuele Toraldo
7
ROLLING COMPACTOR:
IL COMPATTATORE TECNOTEST
La sperimentazione presso il Laboratorio Sperimentale Stradale
del DIIAR
DIIAR-Politecnico
Politecnico di Milano
Milano.
Obi tti i
Obiettivi:
1 D
1.
Definizione
fi i i
d
della
ll migliore
i li
procedura
d
di compattazione
tt i
che soddisfi la Norma EN 12697-33:2003;
2. Calibrazione di detta procedura su diverse
tipologie di C.B.;
3. Definizione degli spessori limite (minimo e massimo)
per piastre con diversi C.B.
Emanuele Toraldo
8
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
D tt N
Detta
Norma d
definisce:
fi i
La massa di materiale da inserire nello stampo
M=L*l*h*TMD*(1-%v)
M=0,50mm*0,26m*0,05m*2500*(1-0,04)
Il range di variabilità del carico da imporre
durante la compattazione ed il numero di passate
F 20% Np=10-30
F±20%;
10 30 (Nc=5-15)
5 15)
Emanuele Toraldo
9
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
Applicando
A
li
d lla N
Normativa,
ti
lla compattazione
tt i
non è
soddisfacente, perché:
-Il contenuto dei vuoti desiderato non viene raggiunto;
-IlIl carico
i non è uniforme
if
((primi
i i cicli,
i li b
bassa F)
-Il numero di passate (o cicli) è estremamente variabile
Si rende quindi necessaria una procedura ottimizzata …
Emanuele Toraldo
10
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
L procedura
La
d
messa a punto
t agisce
i
su:
-metodologia di compattazione
- determinazione del quantitativo di CB da
inserire nello stampo
Emanuele Toraldo
11
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
Metodologia
g di compattazione,
p
, 2 fasi:
-pre-compattazione,
pre compattazione, per permettere ll’uniformità
uniformità del
contatto tra lamelle e superficie del CB;
-compattazione con triplo vincolo rispetto:
-alla forza applicata
pp
((F ≈ cost.))
-al numero di passate (tra 10 e 30 passate,
ovvero tra 5 e 15 cicli)
-all’altezza finale (quella desiderata)
Emanuele Toraldo
12
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
Pre-compattazione,
p
, per
p p
permettere l’uniformità del
contatto tra lamelle e superficie del CB.
Metodologia:
N
Numero
di cicli
i li iimposti
ti = 10 (20 passate)
t )
Controllo di spostamento = 0,5 mm/ciclo
Carico iniziale 0,1 kN
Carico massimo 17 kN
Emanuele Toraldo
13
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
C
Compattazione
tt i
i controllo
in
t ll di carico,
i
con ttriplo
i l vincolo
i
l rispetto:
i
tt
alla forza applicata (F = 17 kN ± 20%);
-alla
-al
al numero di passate (massimo 30
30, 15 cicli);
-all’altezza
-all
altezza finale (quella desiderata
desiderata, solitamente 50 mm)
mm).
Emanuele Toraldo
14
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
Determinazione del quantitativo di CB da inserire nello
stampo secondo la procedura:
stampo,
-Piastra
Piastra di primo tentativo
tentativo, secondo le indicazioni della
Normativa:
M=L*l*h*TMD*(1-%vobiettivo)
- Misura di MVreale , calcolo %vreale e misura hreale
Emanuele Toraldo
15
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
1. Definizione della migliore procedura di compattazione che
soddisfi la Norma EN 12697
12697-33:2003;
33:2003;
Se %
S
%vreale = %v
% obiettivo ± 0,5%
0 5%
e se hreale = hobiettivo ± 2 mm
Altrimenti, correzione della massa:
M = MEN ± MCorrezione
M=L*l*h*TMD*(1-%vobiettivo) ± TMD*(L*l*h*(vreali – vobiettivo))
Emanuele Toraldo
16
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI:
MATERIALI: 3 miscele, prodotte in impianto, correntemente
utilizzate per la realizzazione di strati di usura, binder e base:
USURA 0/9; 6,30% Bitume ordinario; TMD = 2476 kg/m3
BINDER 0/15; 5,25% Bitume ordinario; TMD = 2548 kg/m3
Base 0/25; 4,25% Bitume ordinario; TMD = 2605 kg/m3
Emanuele Toraldo
17
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI
Compattazione
p
con massa di p
primo tentativo ((secondo EN))
Materiale
Massa
(EN)
[k ]
[kg]
Altezza
media
reale
l [mm]
[
]
MV media
reale
[k / 3]
[kg/m
% v medi
reali
N° cicli
pre-compattazione
p
p
N° cicli
compattazione
p
Usura
15 450
15,450
51 8
51,8
2 304
2.304
69
6,9
10
5
Binder
15,900
52,9
2.350
7,8
10
15
Base
16,250
54,8
2.379
8,7
10
15
Emanuele Toraldo
18
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI (Massa EN)
Determinazione delle caratteristiche g
geometriche e volumetriche:
suddivisione delle lastre in 15 parti e determinazione di h, MV e %v
SETTORE 1
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 4
52,9
Altezza [mm]
2305
Massa volumica [kg/m ]
6,9
Contenuto di vuoti [%]
53,1
Altezza [mm]
2296
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 2
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
3
3
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [[mm]]
52,9
Massa volumica [kg/m3]
2309
SETTORE 3
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
2297
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
51,6
Altezza [mm]
2291
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 10
51,2
Altezza [mm]
2303
Massa volumica [kg/m ]
7,0
SETTORE 8
3
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 13
51,4
Altezza [mm]
2303
Massa volumica [kg/m ]
7,0
SETTORE 11
51,4
Altezza [mm]
2295
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
2312
6,6
SETTORE 14
51,6
Altezza [mm]
2302
Massa volumica [kg/m ]
51,5
3
Altezza [[mm]]
51,8
Altezza [[mm]]
51,3
Altezza [[mm]]
51,7
Altezza [[mm]]
51,9
Massa volumica [kg/m3]
2302
Massa volumica [kg/m3]
2316
Massa volumica [kg/m3]
2318
Massa volumica [kg/m3]
2311
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 9
7,0
Contenuto di vuoti [%]
7,0
SETTORE 12
6,5
Contenuto di vuoti [%]
Emanuele Toraldo
Contenuto di vuoti [%]
2302
Contenuto di vuoti [%]
7,3
Contenuto di vuoti [%]
51,3
3
7,5
SETTORE 6
6,7
3
7,2
SETTORE 5
7,3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 7
51,6
7,0
SETTORE 15
6,4
Contenuto di vuoti [%]
6,6
19
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI
Correzione della massa:
USURA 0/9: M = MEN + Mcorrezione = 15.450 g + 485 g = 15.935 g
BINDER 0/15: M = MEN + Mcorrezione
= 15.900
15 900 g + 670 g = 16.570
16 570 g
i
BASE 0/25: M = MEN + Mcorrezione
= 16.250
16 250 g + 875 g = 17.125
17 125 g
i
Realizzazione di nuove piastre
Emanuele Toraldo
20
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI
Compattazione
p
con massa corretta
Materiale
Massa
corretta
[k ]
[kg]
Altezza
media
reale
l [mm]
[
]
MV media
reale
[k / 3]
[kg/m
% v medi
reali
N° cicli
pre-compattazione
p
p
N° cicli
compattazione
p
Usura
15 935
15,935
51 5
51,5
2 381
2.381
38
3,8
10
14
Binder
16,570
n.d.
n.d.
n.d.
10
n.d.
Base
17,125
n.d.
n.d.
n.d.
10
n.d.
Emanuele Toraldo
21
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI (Massa corretta)
Determinazione delle caratteristiche g
geometriche e volumetriche:
suddivisione delle lastre in 15 parti e determinazione di h, MV e %v
SETTORE 1
SETTORE 4
SETTORE 7
SETTORE 10
SETTORE 13
Altezza [mm]
50,1
Altezza [mm]
50,1
Altezza [mm]
50,8
Altezza [mm]
51,9
Altezza [mm]
53,0
Massa volumica [kg/m3]
2381
Massa volumica [kg/m3]
2378
Massa volumica [kg/m3]
2385
Massa volumica [kg/m3]
2379
Massa volumica [kg/m3]
2386
Contenuto di vuoti [%]
3,8
SETTORE 2
Contenuto di vuoti [%]
4,0
SETTORE 5
Contenuto di vuoti [%]
3,7
SETTORE 8
Contenuto di vuoti [%]
3,9
SETTORE 11
Contenuto di vuoti [%]
3,6
SETTORE 14
Altezza [mm]
50,9
Altezza [mm]
50,4
Altezza [mm]
51,0
Altezza [mm]
52,3
Altezza [mm]
53,8
Massa volumica [kg/m3]
2378
Massa volumica [kg/m3]
2372
Massa volumica [kg/m3]
2373
Massa volumica [kg/m3]
2385
Massa volumica [kg/m3]
2380
Contenuto di vuoti [%]
3,9
SETTORE 3
Altezza [mm]
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
4,2
SETTORE 6
50 6
50,6
3
Contenuto di vuoti [%]
2383
3,8
Altezza [mm]
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
4,2
SETTORE 9
50 5
50,5
3
Contenuto di vuoti [%]
2381
3,9
Altezza [mm]
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
3,7
SETTORE 12
51 1
51,1
3
Contenuto di vuoti [%]
2383
3,8
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
Contenuto di vuoti
3,9
SETTORE 15
52 1
52,1
Altezza [mm]
54 0
54,0
2372
Massa volumica [kg/m3]
2400
4,2
Emanuele Toraldo
Contenuto di vuoti [%]
3,1
22
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI (confronto CB usura)
SETTORE 1
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
Con massa EN
SETTORE 4
52,9
Altezza [mm]
2305
Massa volumica [kg/m ]
6,9
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 2
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
3
Contenuto di vuoti [%]
2296
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
2309
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
3
Contenuto di vuoti [%]
Con massa corretta
2381
Massa volumica [kg/m ]
3,8
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 2
Altezza [[mm]]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
2378
Massa volumica [kg/m ]
3,9
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 3
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
Massa volumica [kg/m ]
2383
Massa volumica [kg/m ]
3,8
3
Contenuto di vuoti [%]
Emanuele Toraldo
2303
Massa volumica [kg/m ]
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
2378
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
Massa volumica [kg/m ]
2372
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
2381
Massa volumica [kg/m ]
3,9
3
Contenuto di vuoti [%]
Massa volumica [kg/m ]
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
2385
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
Massa volumica [kg/m ]
2373
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
2383
Massa volumica [kg/m ]
3,8
3
Contenuto di vuoti [%]
Contenuto di vuoti [%]
2302
7,0
SETTORE 15
Altezza [mm]
2318
Massa volumica [kg/m ]
51,9
3
Contenuto di vuoti [%]
2311
6,6
SETTORE 13
51,9
Altezza [mm]
2379
Massa volumica [kg/m ]
53,0
3
Contenuto di vuoti [%]
2386
3,6
SETTORE 14
52,3
,
Altezza [[mm]]
2385
Massa volumica [kg/m ]
53,8
,
3
3,7
Contenuto di vuoti
52 1
52,1
Altezza [mm]
2372
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 12
51 1
51,1
51,5
3
51,7
SETTORE 11
Altezza [[mm]]
6,6
2302
3,9
51,0
,
2312
SETTORE 14
SETTORE 10
Altezza [mm]
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
6,4
50,8
51,3
3
51,6
7,0
2316
SETTORE 9
Altezza [mm]
2303
SETTORE 12
4,2
50 5
50,5
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
SETTORE 8
Altezza [[mm]]
3
51,3
3,7
50,4
,
Altezza [mm]
7,0
2295
SETTORE 7
Altezza [mm]
SETTORE 13
51,4
SETTORE 11
6,5
50,1
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
7,3
2302
3
51,4
SETTORE 9
SETTORE 6
Altezza [mm]
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
4,2
50 6
50,6
3
51,8
SETTORE 5
Altezza [[mm]]
Altezza [mm]
7,0
2291
4,0
50,9
,
SETTORE 10
51,2
SETTORE 8
SETTORE 4
Altezza [mm]
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
7,0
50,1
3
51,6
SETTORE 6
Altezza [mm]
SETTORE 1
Massa volumica [kg/m ]
Massa volumica [kg/m ]
7,5
52,9
6,7
Altezza [mm]
2297
SETTORE 5
Altezza [mm]
SETTORE 3
Massa volumica [kg/m ]
Altezza [mm]
7,2
53,1
7,3
Altezza [mm]
SETTORE 7
51,6
2380
3,9
SETTORE 15
4,2
54 0
54,0
3
Contenuto di vuoti [%]
2400
3,1
23
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI (confronto CB binder)
SETTORE 1
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
Con massa EN
SETTORE 4
50,6
Altezza [mm]
2361
Massa volumica [kg/m ]
7,3
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 2
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
3
Contenuto di vuoti [%]
2353
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 5
Altezza [mm]
2352
Massa volumica [kg/m ]
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 3
Massa volumica [kg/m ]
Altezza [mm]
7,7
50,8
7,7
Altezza [mm]
SETTORE 7
50,9
2351
Massa volumica [kg/m ]
7,7
3
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
2348
Massa volumica [kg/m ]
7,8
SETTORE 8
Altezza [mm]
2337
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 6
Altezza [mm]
Contenuto di vuoti [%]
51,0
8,3
50,6
3
SETTORE 10
51,6
3
Contenuto di vuoti [%]
2351
Massa volumica [kg/m ]
7,7
3
Contenuto di vuoti [%]
Altezza [mm]
2362
Massa volumica [kg/m ]
7,3
SETTORE 11
Altezza [mm]
2340
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 9
Altezza [mm]
Contenuto di vuoti [%]
51,9
8,2
50,9
3
SETTORE 13
54,4
3
Contenuto di vuoti [%]
2339
Massa volumica [kg/m ]
8,2
3
Contenuto di vuoti [%]
2350
7,8
SETTORE 14
Altezza [mm]
2355
Massa volumica [kg/m ]
SETTORE 12
Altezza [mm]
Contenuto di vuoti [%]
54,8
7,6
51,9
55,9
3
56,3
3
Contenuto di vuoti [%]
2347
7,9
SETTORE 15
54,9
Altezza [mm]
2362
Massa volumica [kg/m ]
7,3
57,0
3
Contenuto di vuoti [%]
2347
7,9
Con massa corretta
Emanuele Toraldo
24
ROLLING COMPACTOR: IL COMPATTATORE TECNOTEST
SPERIMENTAZIONE DEL LSS-DIIAR-PoliMi
RISULTATI SPERIMENTALI (confronto CB base)
SETTORE 1
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 4
52,5
Altezza [mm]
2363
Massa volumica [kg/m ]
9,3
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 7
52,9
Altezza [mm]
2394
Massa volumica [kg/m ]
8,1
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 10
53,6
Altezza [mm]
2368
Massa volumica [kg/m ]
9,1
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 13
56,0
Altezza [mm]
2394
Massa volumica [kg/m ]
8,1
59,0
3
Contenuto di vuoti [%]
2385
8,4
Con massa EN
SETTORE 2
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 5
52,5
Altezza [mm]
2375
Massa volumica [kg/m ]
8,8
SETTORE 3
Altezza [mm]
3
Massa volumica [kg/m ]
Contenuto di vuoti [%]
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 8
53,0
Altezza [mm]
2381
Massa volumica [kg/m ]
8,6
SETTORE 6
52,3
Altezza [mm]
2404
Massa volumica [kg/m ]
7,7
3
Contenuto di vuoti [%]
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 11
54,0
Altezza [mm]
2363
Massa volumica [kg/m ]
9,3
SETTORE 9
52,9
Altezza [mm]
2375
Massa volumica [kg/m ]
8,8
3
Contenuto di vuoti [%]
3
Contenuto di vuoti [%]
SETTORE 14
56,0
Altezza [mm]
2363
Massa volumica [kg/m ]
9,3
SETTORE 12
53,4
Altezza [mm]
2386
Massa volumica [kg/m ]
8,4
3
Contenuto di vuoti [%]
59,3
3
Contenuto di vuoti [%]
2372
8,9
SETTORE 15
56,0
Altezza [mm]
2388
Massa volumica [kg/m ]
8,3
58,9
3
Contenuto di vuoti [%]
2376
8,8
Con massa corretta
Emanuele Toraldo
25
WHEEL TRACKER
Emanuele Toraldo
26
WHEEL TRACKER: GENERALITA’
Cos’è l’ormaiamento?
L ormaiamento (TIPO 1) è l’accumulo
L’ormaiamento
l accumulo di deformazioni permanenti nei
conglomerati bituminosi per l’effetto combinato dei carichi e delle alte
temperature. È un fenomeno di tipo incrementale.
Si evidenzia con deformazioni superficiali.
L ormaiamento può anche essere dovuto al cedimento della
L’ormaiamento
pavimentazione e non solo dei CB (TIPO 2).
Emanuele Toraldo
27
WHEEL TRACKER: GENERALITA’
Qual è il fenomeno fisico da cui deriva l’ormaiamento?
Emanuele Toraldo
28
WHELL TRACKER:
L’ORMAIATORE TECNOTEST E LA NORMATIVA
Tale fenomeno può essere simulato in laboratorio, mediante test
accelerati in diverse condizioni (secondo EN 12697-22:2003)
accelerati,
12697 22:2003)
Principalmente dimensioni della ruota:
Principalmente,
-Extra Large Size
-Large Size
-Small
Small Size (with slabs or cores):
-Procedure A in air
-Procedure
Procedure B in air
-Procedure B in water
Emanuele Toraldo
29
WHELL TRACKER:
L’ORMAIATORE TECNOTEST
Small Size - Procedure A in air
Small Size Wheel
-Diametro (D): 200÷205 mm
-Larghezza (w): 50±5 mm
-Carico
C i (F)
(F): 700
700+(w/50)
( /50) N ≈ 700 N
Procedure A in air
-Cicli (C): 1000 oppure Profondità del solco = 15 mm
-WTRate = 10,4*TRm*(w/F); TRm è la media di due letture della
profondità del solco in un intervallo tra 100 cicli,, dipende
p
p
dal
numero di letture
-R
RD = 15000/n
15000/ 15, dove
d
n15 è il numero di cicli
i li necessario
i a
formare un solco da 15 mm
Emanuele Toraldo
30
WHELL TRACKER:
L’ORMAIATORE TECNOTEST
Small Size
Procedure B in air
-Cicli (C): 10.000 oppure profondità del solco = 20 mm
-WTSlope = (d10000 - d5000)/5; dove d10000 e d5000 sono le
profondità dei solchi dopo 5000 e 10000 cicli; se la durata
della prova è inferiore a 10000 cicli il WTS si calcola con
riferimento alla parte lineare della curva di evoluzione del
solco, includendo almeno 2000 cicli.
Emanuele Toraldo
31
WHELL TRACKER:
L’ORMAIATORE TECNOTEST
La sperimentazione presso il Laboratorio Sperimentale Stradale
del DIIAR
DIIAR-Politecnico
Politecnico di Milano.
Milano
Obiettivo: valutare la conformità dell’attrezzatura
alla Norma EN 12697-22:2003
12697 22:2003, secondo i metodi A e B
B.
Emanuele Toraldo
32
WHELL TRACKER:
L’ORMAIATORE TECNOTEST
La sperimentazione presso il Laboratorio Sperimentale Stradale del DIIARPolitecnico di Milano.
Procedura A su un CB: Usura 0/9
RISULTATI: Curva degli Abbassamenti (ogni 100 cicli)
0.7
0.660
0.628
0.584
0.6
0.546
500
600
0.489
0.5
A
Abbassamen
nto [mm]
0.539
0.596
0.444
0.4
0.381
0.292
0.3
0.2
0.1
0
0
100
200
300
400
700
800
900
1000
Cicli
Emanuele Toraldo
33
WHELL TRACKER:
L’ORMAIATORE TECNOTEST
La sperimentazione presso il Laboratorio Sperimentale Stradale
del DIIAR
DIIAR-Politecnico
Politecnico di Milano
Milano.
RISULTATI:
TRm = 3rn + rn-1 - rn-2 - 3rn-3 = 0,26 μm/ciclo
WTR = 10,4 * TRm * (w/L)
WTR = 10,4 * 0,26 * (50/700) = 0,19 μm/ciclo
L’attrezzatura è in grado di seguire la Procedura A della
Norma EN 12697-22:2003
Emanuele Toraldo
34
CONCLUSIONI
La validazione di attrezzature di nuova realizzazione è un elemento di
forza nella garanzia della qualità di un prodotto.
Ciò deve avvenire prima e non durante la commercializzazione.
A tal fine l’azienda può percorrere due strade, ugualmente efficaci:
-effettuare la validazione in proprio, disponendo quindi di personale
qualificato e in grado di gestire l’iter di validazione;
-cercare le competenze all’esterno, ad esempio rivolgersi a centri di
ricerca come le università
ricerca,
università.
Questo è ciò che Tecnotest sta facendo!
Emanuele Toraldo
35
LA CARATTERIZZAZIONE PRESTAZIONALE
DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI
tecnotest
Ing. Pierpaolo Viola
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05 Novembre 2010
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al minor costo...
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2
 Tipo di infrastruttura
 Tipo di pavimentazione
 Tipo di miscela
 Ambiente
 Temperatura
 Gelo
 Disgelo
 Umidità
 Vita utile stimata
 Tipo di traffico
 Distribuzione del traffico
 Ripetizioni del carico
 Velocità dei veicoli
 E molto altro ancora...
tecnotest ®
Material Testing Equipment
3
 Fessurazioni per fatica (alligator)
 Ormaiamento
 Fessurazioni trasversali (termiche)
 Fessurazioni longitudinali
 Fessurazioni a blocchi
 Fessurazioni nei giunti
 Fessurazioni di scorrimento
 Buche
 Ondulazioni
 Depressioni
 Rigonfiamenti
 Rappezzi
 Scagliatura della superficie
 Disgregazione e distacco di inerti
 Levigatura degli inerti
 Essudazione di bitume
 Pompaggio
 E molto altro ancora...
tecnotest ®
Material Testing Equipment
4
Fattori di
input
Manutenzione
Materiali
Pavimentazione
Progetto
della miscela
Test e
validazione
Progetto
strutturale
tecnotest ®
Material Testing Equipment
5
tecnotest ®
Material Testing Equipment
6
Il metodo MARSHALL
 I concetti base del
metodo Marshall
furono
originariamente
sviluppati
intorno al 1939
 Fu sviluppato per essere semplice,
rapido e sufficientemente accurato per i
carichi del tempo
 È stato utilizzato e implementato per
rispondere alle nuove esigenze, ma il
sistema base di test e il criterio di
selezione sono rimasti gli stessi
tecnotest ®
Material Testing Equipment
7
È fondamentale testare i materiali
in condizioni di prova
che simulino quelle reali:
caratterizzazione prestazionale
tecnotest ®
Material Testing Equipment
8
È necessario sfruttare al meglio le proprietà meccaniche dei materiali stradali per
non vanificare il potenziale in qualunque condizione d’esercizio
 Nasce l’esigenza di sottoporre i materiali stradali a sollecitazioni che meglio
rappresentino i carichi reali d’esercizio, sia per intensità, sia per frequenza di
applicazione
 I carichi stradali sono di tipo dinamico, ciclico o casuale

Il pacchetto stradale
 Ogni strato della pavimentazione ha la sua
funzione e le sue caratteristiche
 È fondamentale conoscere le performance di
tutti
i
componenti
per
un’adeguata
progettazione del pacchetto stradale
I materiali
 I materiali rispondono alle sollecitazioni in
maniera diversa
tecnotest ®
Material Testing Equipment
9
 È
necessario
valutare
e
discriminare
i
comportamenti elastici, viscosi e plastici; quelli
reversibili da quelli irreversibili
 La risposta è funzione della temperatura e delle
modalità di applicazione del carico
E* Modulo Complesso
Modello Kelvin-Voigt: comportamento visco-elastico
 0 sen( t )

(t )

 0 e i  E * e i
 ( t )  0 sen( t   )  0
E*  E * ( cos  isin )  E1  iE 2
E* 
tecnotest ®
Material Testing Equipment
E1  E * cos
Parte Reale
E2  E * sin
Parte Immaginaria
Dove:
σ0= tensione max
ε0 = deformazione max
E* 
E* 
0
0
( E1  E2 )
2
 E2
 E1
  arctan
2



ω = 2πf = velocità angolare
φ = ωt = angolo di fase
10
 Sottoponendo il C.B. ad un carico ciclico o dinamico
ripetuto nel tempo, si enfatizzano le differenze tra
comportamento reversibile e irreversibile
 La risposta rimane funzione della
temperatura e delle modalità di
applicazione del carico:
 tipo di controllo
 velocità e frequenza
 forma d’onda
 energia immessa
 Si devono valutare ed investigare, in
particolare, i seguenti fenomeni:
deformazione permanente
 comportamento a fatica
 proprietà auto-riparante (healing)

tecnotest ®
Material Testing Equipment
11
SPECIFICHE
Prove avanzate su materiali
stradali: dai campioni di

conglomerato bituminoso a
materiali non legati e terra
 Sistema con servocontrollo in
retroazione, elettro-idraulico,
digitale
 Capacità di carico statico e
dinamico 25 kN
 Frequenze fino a 60 Hz
 Elettronica e software accurati
e semplici da usare
 Conforme
alle
normative
AASHTO (Superpave), ASTM,
EUROPEE (EN 13108,EN 12697)
 Camera
Termostatica con
campo temperature -20/+80°C

tecnotest ®
Material Testing Equipment
Disegno modulare
12
tecnotest ®
Material Testing Equipment
13
tecnotest ®
Material Testing Equipment
14
PROCEDURA DI PROVA
 Normativa di riferimento: UNI EN 12697-26 (C)
 Provino cilindrico (Φ = 100÷150 mm; h = 30÷75 mm)
 Target: deformazione orizzontale picco 0,005% di Φ
 Temperatura: costante (20°C)
 Numero cicli calibrazione: ≥10
 Numero cicli di prova: 5
 Test per provino: 2 con diametro ruotato di 90°
Modulo di rigidezza
Sm 
tecnotest ®
Material Testing Equipment
F  (  0.27)
( z  h)
Valore assoluto modulo complesso
|E*| o valore del modulo secante
15
PROCEDURA DI PROVA
 Normativa di riferimento: UNI EN 12697-24 (D)
 Provino prismatico: B,H ≥ 3D; L ≥ 6max(B,H)
 Test in controllo di:
 controllo di carico (pav. sottili)
 controllo di deformazione (pav. spesse)
 Variabili di prova:
 Tipo forma d’onda
 Frequenza di carico
 Temperatura: costante (20°C)
 Numero cicli: a “rottura” secondo il criterio scelto (S=50%S0 ; εt=2ε0)
Equazione fatica
N  k1    k 2  E  k 3
tecnotest ®
Material Testing Equipment
1
N  K 
 
n
1
N  C 
 
m
16
Numero Cicli (N)
Numero Cicli (N)
 Rapporto Modulo Rigidezza vs. N Cicli in
controllo di deformazione
2  Energia Dissipata vs. N Cicli in controllo di
deformazione
wi     i   i  seni
3  Rapporto Energia (N·w0/wi) vs. N Cicli:
 in controllo di deformazione N/S
 in controllo di tensione N·S
tecnotest ®
Material Testing Equipment
3
N/S – Rapporto Energia
1
2
w – Energia Dissipata (psi)
S/S0 – Rapporto Modulo Rigidezza
1
Numero Cicli (N)
17
Numero Cicli (N)
Numero Cicli (N)
 Rapporto Modulo Rigidezza vs. N Cicli in
controllo di deformazione
2  Energia Dissipata vs. N Cicli in controllo di
deformazione
wi     i   i  seni
3  Rapporto Energia (N·w0/wi) vs. N Cicli:
 in controllo di deformazione N/S
 in controllo di tensione N·S
tecnotest ®
Material Testing Equipment
3
N*S – Rapporto Energia
1
2
w – Energia Dissipata (psi)
S/S0 – Rapporto Modulo Rigidezza
1
Numero Cicli (N)
18
CURVA DI FATICA O DI WÖHLER
log σ/ Tensione
-ε
Deformazione
10000
1000
100
10
1
10
100
1000
10000
100000
1000000
log N (cicli a rottura)
Cicli a rottura
tecnotest ®
Material Testing Equipment
19
PROCEDURA DI PROVA
 Normativa di riferimento: UNI EN 12697-25 (A)
 Provino cilindrico: Φ = 148±5 mm; h = 60±2 mm
 Test in controllo di carico
 Temperatura: costante (40°C)
 Carico di condizionamento: 10 kPa (10 min.)
 Carico di prova: 100 kPa
 Numero cicli di carico: 3600 (2 h.)
Deformazione permanente
 h0  hn 

 h0 
 n  100  
Pendenza di creep
fc 
 n1   n 2
n1  n2
Modulo di creep
En 
tecnotest ®
Material Testing Equipment

n
20
SCON-1500
 Condizionamento e controllo del segnale
 Generatore di funzioni
 Acquisizione dati
 Servocontrollo avanzato digitale in retroazione
 Chiusura del loop su ciascun canale
 Commutazione sicura tra ciascun canale
 Porta ethernet per comunicazione remota
 Microprocessore 850 MHz
 Risoluzione 16 bit
 Frequenza ciclo massima 6 kHz
 Frequenza conversione canali 100 kHz
 8 canali di input e 4 di output
tecnotest ®
Material Testing Equipment
21
SOFTWARE C.A.T.S.
 Procedure automatiche standard
 Procedure avanzate di ricerca e sviluppo
 Procedure di configurazione e calibrazione dei sensori e
dei dispositivi
 Controllo PID avanzato adattivo e monitoraggio in
tempo reale
 Controllo e gestione remota del sistema
 Trasferimento del controllo da o
verso ogni sensore o canale
 Controllo
indipendente
e
simultaneo
di
più
canali
di
pilotaggio digitale
tecnotest ®
22
 EN 13108-1, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 1:
Conglomerato bituminoso prodotto a caldo
 EN 13108-2, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 2:
Conglomerato bituminoso per strati molto sottili
 EN 13108-3, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 3:
Conglomerato con bitume molto tenero
 EN 13108-4, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 4:
Conglomerato bituminoso chiodato
 EN 13108-5, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 5:
Conglomerato bituminoso antisdrucciolo chiuso (Stone Mastic Asphalt)
 EN 13108-6, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 6:
Asfalto colato
 EN 13108-7, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 7:
Conglomerato bituminoso ad elevato tenore di vuoti
 EN 13108-8, Miscele bituminose - Specifiche del materiale Parte 8:
Conglomerato bituminoso di recupero
 EN 13108-20, Miscele bituminose
Specifiche
del
Prove di tipo
materiale
Parte
20:
 EN
13108-21, Miscele bituminose
Specifiche del materiale Parte 21:
Controllo di produzione di fabbrica
Marcatura CE
tecnotest
®
Material Testing Equipment
Obbligatoria dal Marzo 2008
23
Grazie per l’attenzione!
Pierpaolo Viola - [email protected]
tecnotest ® S.r.l.
via E. De Nicola, 31
41122 Modena (ITALY)
Tel: +39 059-252025
Fax: +39 059-253848
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