Oltre ai cancelli, tanti nuovi mercati
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Oltre ai cancelli, tanti nuovi mercati
10 LA PROVINCIA DOMENICA 26 LUGLIO 2015 Economia TOCCANDOFERRO Cinque anni fa, abbiamo creduto molto nelle casette per l’acqua e abbiamo investito moltissimo, una scelta che ci ha permesso di attraversare la crisi con una crescita costante. Mauro Invernizzi - titolare della Imsa di Garlate - [email protected] Tel. 0341 357411 Fax 0341 368547 Oltre ai cancelli, tanti nuovi mercati In crescita. La Imsa di Garlate negli ultimi anni ha seguito una strategia di investimenti e diversificazione produttiva Dalle porte basculanti ai sistemi elettronici per arrivare alle casette dell’acqua lungo un percorso di sviluppo MARIA G. DELLA VECCHIA LECCO È di nuovo tempo di investimenti per la Imsa di Garlate, azienda con 50 dipendenti specializzata nell’installazione di sistemi di sicurezza e nelle macchine distributrici di acqua che nonostante la crisi ha trovato una propria strada per continuare a crescere. Un quarto di secolo Premiata lo scorso anno da Api Lecco per i 25 anni di attività, l’azienda guidata da Mauro Invernizzi e fondata da suo fratello Giandanilo si prepara ad aprire un nuovo show room con accesso dalla strada statale a Garlate, dove da fine settembre troveranno posto in esposizione campioni di porte basculanti, cancelli e altro. Lo show room è solo l’ultimo di una serie di investimenti grazie ai quali negli ultimi anni l’azienda ha realizzato un’ampia diversificazione di servizi e prodotti che l’hanno messa al riparo, spiega Mauro Invernizzi, dalle nuove incertezze del mercato permettendole di crescere del 20% due anni fa e del 10% l’anno scorso e quest’anno. «Oggi – spiega l’imprenditore – abbiamo in azienda una serie di persone specializzate in installazione e manutenzione di cancelli elettrici, in aggiunta a un’altra squadra che segue il settore delle chiusure per il settore civile e industriale, a un’altra dedicata all’installazione e motorizzazione delle chiusure. E poi il comparto sicurezza per gli impianti antifurto e le telecamere per clientela soprattutto privata e per la rilevazione fumi per l’industriale. Ma da cinque anni – aggiunge Invernizzi – la diversificazione è proprio uscita dal nostro ambito tradizionale visto che abbiamo inserito la produzione di distributori di acqua alla spina. Cinque sono installati a Lecco e per fine luglio ne installiamo un altro a Maggianico. Cinque anni fa – aggiunge – abbiamo creduto molto nelle casette per l’acqua e abbiamo investito moltissimo, una scelta che ci ha permesso di attraversare la crisi con crescita costante». Una produzione, quella delle casette dell’acqua, che Imsa ha affidato per la progettazione a un team di ingegneri esterni, mentre la fabbricazione è esternalizzata a una piccola impresa dell’indotto. Invernizzi spiega le nuove strategie che hanno seguito il cambiamento del mercato: «Negli anni – spiega – l’edilizia è calata e sono aumentati i clienti privati che oggi coprono il 40% del nostro fatturato, mentre il resto è realizzato con le aziende. Noi ci siamo organizzati per comparti di specializzazione fortemente sostenuti da corsi di formazione continua sui mille aspetti del nostro lavoro». Evoluzione tecnologica Corsi che, spiega, sono più frequenti nel comparto sicurezza rispetto all’automazione dei cancelli, «visto che il settore degli antifurti ha un’evoluzione tecnologica molto rapida. In azienda l’aggiornamento è ininterrotto, ogni settore ha una persona responsabile di tutto, formazione compresa». Oggi il mercato di Imsa è di tipo regionale, con i servizi di installazione più diffusi nel nord della Lombardia e le casette dell’acqua diffuse in tutta la regione, mentre l’unico mercato estero riguarda l’automazione ed è nella vicina Svizzera, in Ticino. Mauro Invernizzi, amministratore unico della Imsa di Garlate Mercato della sicurezza D’estate picco di domanda L’estate sta segnando un picco di lavoro per l’installazione e la manutenzione dei sistemi di sicurezza. Soprattutto, spiega il titolare della Imsa di Garlate Mauro Invernizzi, «sembra finita l’epoca in cui si faceva solo l’impianto di allarme. Oggi – aggiunge – l’allarme è quasi sempre accompagnato dall’impianto perimetrale e di videosorveglianza, con control- lo da remoto col cellulare, con l’obiettivo di fermare gli intrusi prima ancora che si avvicinino all’ingresso di casa. Perciò – aggiunge – per una serie di ragioni è fondamentale che questi impianti siano realizzati da persone specializzate e da fornitori che mettano a disposizione numeri verdi di assistenza telefonica attivi sulle 24 ore». In proposito il problema più noto, spiega l’imprenditore, è quello dei falsi allarmi, delle sirene che scattano al primo abbassamento di energia elettrica o comunque in modo inopportuno. «Quando ciò accade – spiega Invernizzi – ha sempre una ragione legata alla manutenzione dell’impianto. La cosa più sbagliata – aggiunge – è spendere soldi per un impianto di sicurezza, o anche per l’automazione di un cancello, e tagliare poi i costi sulla manutenzione. È sbagliato perché, ad esempio nel caso degli impianti di sicurezza, i falsi allarmi quasi sempre dovuti a mancanza di manu- tenzione, portano a lasciare inutilizzato l’impianto, con evidenti sprechi di danaro». Falsi allarmi che, spiega, quasi sempre scattano semplicemente perché le batterie che devono tenere l’allarme in funzione si stanno scaricando. «Per sapere qual è lo stato del proprio impianto – aggiunge Invernizzi – basta anche solo staccare la corrente e se l’operazione fa partire l’allarme allora quelle batterie sono proprio da cambiare, per evitare i soliti problemi di disturbo pubblico quando magari si è partiti per le ferie». M. Del.