Q Tribunali ecclesiastici solo per ricchi? Ecco i costi reali S Don
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Q Tribunali ecclesiastici solo per ricchi? Ecco i costi reali S Don
10 DOMENICA 4 DICEMBRE 2011 l’attività Con i fondi provenienti dall’8xmille vengono finanziati anche i Tribunali ecclesiastici regionali. Uno stanziamento che rientra nel settore "esigenze di culto e pastorale della popolazione" LA CHIESA CHE AIUTA L’INCHIESTA/7 na delle destinazioni meno note dell’8xmille è U quella di cui parliamo in questa settima tappa del nostro "Giro d’Italia". Questa volta la bussola è puntata sui Tribunali ecclesiastici regionali, quelli per intenderci dove si trattano le cause di nullità matrimoniale. Un fenomeno che coinvolge (come si spiega più diffusamente in questa pagina) dalle 15mila alle 20mila persone ogni anno. L’apporto dell’8xmille consente il funzionamento di queste strutture e permette così a quanti vi si rivolgono per sapere se il proprio matrimonio è nullo o valido di risparmiare sui costi della causa. Come ci raccontano, secondo il metodo del "chiedilo a loro", i diretti protagonisti. (M.Mu.) Sono 19 i Tribunali ecclesiastici regionali presenti nel nostro Paese e competenti per le cause di nullità matrimoniale I fondi provenienti dall’8xmille hanno prodotto un deciso abbattimento dei costi a carico degli utenti e permesso ai non abbienti di ottenere il patrocinio interamente gratuito Nozze nulle, esistenze rimesse in gioco Don Signorile: fare chiarezza sulla validità di un matrimonio è un servizio all’intera società DA ROMA MIMMO MUOLO uando Giulia è arrivata al Tribunale ecclesiastico del Piemonte era già oltre la sessantina e aveva alle spalle un’esistenza difficile. In orfanotrofio al Cottolengo fino a 21 anni, poi una vita a sbarcare il lunario. E quando finalmente sembrava che un po’ di felicità toccasse anche a lei, ecco che il sogno di un matrimonio si era trasformato in un incubo. Il suo “lui”, alcolista e disoccupato, più che a lei era interessato alla sua pensione. Così a don Ettore Signorile è bastato poco per capire che il matrimoIl Vicario giudiziale: nio di Giulia (il nome è di fanferite psicologiche tasia) poteva non essere vache scavano lido. E infatti tale coscienze le è risultato. Don Ettore è Perciò il nostro dal 2008 il Vicaè un impegno rio giudiziale (o, per dirla in pastorale termini di giue civile stizia civile, il presidente) del Q Tribunale ecclesiastico piemontese. In precedenza, per 20 anni ha fatto il giudice. E la sua lunga esperienza non l’ha tradito neanche quella volta. Simulazione totale da parte del “marito”. Questo l’esito della causa. In pratica l’uomo davanti all’altare aveva recitato come un attore. Non intendeva affatto sposarsi. Mirava solo ad impadronirsi del (pur magro) reddito della donna. Che, date le sue precarie condizioni economiche, per la causa di nullità non ha pagato niente. Le spese sono state coperte con la quota di 8xmille che ogni anno va ai Tribunali ecclesiastici regionali (quelli competenti proprio per le cause di nullità matrimoniale). E così adesso Giulia è una donna nuovamente libera. Ma la sua non è l’unica storia che don Ettore potrebbe raccontare. Ne ha viste tante in quasi un quarto di secolo da poter scrivere molti romanzi. Ma la vita delle persone e la sofferenza che resta dentro, in seguito a un matrimonio fallito, non sono roba da fiction o da teatro. «È dolore vero – sottolinea il sacerdote – che scava la coscienza e può rovinare una o più esistenze. Ecco perché il nostro lavoro ha, dal punto di vista della Chiesa, un carattere pastorale; e più laicamente una valenza anche sociale». Don Signorile è infatti convinto che pure in tempi di divorzi e separazioni più o meno “facili”, «le ferite psicologiche restino». E dunque, «se si può fare chiarezza sulla validità o meno di un matrimonio, senza scambiare questo mezzo con una sorta di divorzio cattolico, si rende un servizio non solo alle persone direttamente interessate, ma a tutta la società». La riprova è in un’altra storia capitatagli qualche anno fa. «Venne da me un signore già anziano. “Don Ettore – mi disse –, io non stata una rivoluzione – dice il Vicario giudiziale del Piemonte –. Prima, infatti, il ricorso alle nostre strutture era considerato roba da ricchi, poiché le spese erano completamente a carico degli utenti. Oggi invece l’8xmille ha abbattuto le tariffe. E la possibilità del patrocinio gratuito per i non abbienti consente a tutti di avvicinarsi ai nostri uffici». A Torino, dove ha sede il Tribunale regionale del Piemonte (che è competente in primo grado per le diocesi piemontesi e per Aosta e in se- DA SAPERE Don Ettore Signorile,Vicario giudiziale ho molto tempo”. Quindici anni prima aveva ottenuto da un altro Tribunale regionale la nullità del matrimonio. Ma poiché la colpa era stata a attribuita a lui, la sentenza gli vietava di sposarsi nuovamente in Chiesa. Subito dopo, aveva conosciuto una donna e viveva con lei da 15 anni. Ora aveva scoperto di avere un tumore. “Non ho più di due mesi di vita – mi confidò scoppiando in lacrime –. Vorrei sposare la mia compagna in Chiesa”». Era accaduto infatti, continua don Ettore, che dopo un viaggio a Lourdes quell’uomo avesse ritrovato la fede smarrita in seguito alla vicenda del suo matrimonio nullo. «Abbiamo riesaminato il caso, constatato che l’impedimento al matrimonio canonico non esisteva più e gli abbiamo consentito di sposarsi in Chiesa. È morto un mese dopo il matrimonio, felice dell’abbraccio ritrovato con Santa Madre Chiesa». L’8xmille dato ai Tribunali ecclesiastici regionali consente anche queste storie. «Per noi è IL PROCESSO IN BREVE I processi di nullità matrimoniale vengono di solito preceduti da una consulenza, che ha lo scopo di verificare la sussistenza o meno della nullità stessa. Se si ritiene di sì, viene individuato il Tribunale competente e presentato il libello, cioè la domanda da parte di chi ha il diritto di impugnare il matrimonio, con le ragioni per cui lo si impugna (il diritto canonico stabilisce tutti i possibili casi). Durante la successiva fase istruttoria, vengono raccolte le prove si giunge così alla fase discussoria, che termina quando le parti, generalmente tramite gli avvocati, espongono per iscritto le proprie argomentazioni a favore o contro la dichiarazione di nullità. Il collegio dei tre giudici si riunisce quindi per la fase decisoria. Per la nullità servono due sentenze conformi (1° grado e appello). Se però queste due sentenze sono difformi, le cause giungono alla Rota Romana in terzo grado. Di solito le cause hanno una durata media di due anni in primo grado e dai sei mesi in appello. (M.Mu.) condo grado per la Liguria), questo ha significato un aumento sensibile del lavoro. Specie considerando, fa notare don Signorile, che negli ultimi 10 anni il numero dei matrimoni in chiesa in Piemonte si è dimezzato e che le cause di separazione e divorzio crescono con un ritmo dell’8 per cento annuo. In incremento soprattutto le cause che hanno come motivazione l’impossibilità ad assumersi gli obblighi matrimoniali. «Un segno dei tempi e della grande fragilità umana di molti giovani», commenta il vicario giudiziale, che però precisa: «Non tutte le immaturità sono cause di nullità». Per questo, prima di iniziare La storia di Giulia: una causa, c’è credeva di poter un colloquio con un esperto, essere felice onde stabilire sposandosi, ma lui se esistono motivi fondati di puntava alla sua dubitare della pensione. La nullità di quel dato matrimocausa di nullità nio. «I nostri 3 l’ha salvata patroni stabili (in parte assimilabili agli avvocati d’ufficio, ndr) compiono circa 600 colloqui previ all’anno – dice il sacerdote –. Nel 2010, inoltre, delle 130 cause iniziate, 46 sono state esenti anche dal pagamento dei 525 euro a carico del coniuge che chiama in giudizio. E questi costi sono stati coperti dall’8xmille». Quanto all’individuazione delle persone cui concedere l’esenzione, si procede caso per caso. «Abbiamo preferito non stabilire criteri rigidi, tipo fasce di reddito o simili, ma prendere in esame la reale situazione delle persone, sentito anche il parere del parroco». A ciascuno il suo, insomma. Con l’8xmille a fare da strumento di equità. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tribunali ecclesiastici solo per ricchi? Ecco i costi reali milioni del 2010 e del carico è di 262,50 euro; se invece 2011. partecipa all’istruttoria senza L’apporto dell’8xmille ha patrocinio, non è tenuto a pagare prodotto un deciso niente, anche in caso di acquisizione, abbattimento dei costi di su sua richiesta, di prove ammesse causa a carico degli dal giudice. utenti. Oggi al coniuge In sostanza si può dire che l’8xmille che inizia la causa copre più dell’80 per cento dei costi vengono richiesti per le processuali. Un intervento che Il tribunale ecclesiastico del Piemonte spese processuali 525 diventa del 100 per cento per chi si euro. Per quanto trova in serie (e documentate) riguarda invece il difficoltà economiche. In questo DA ROMA coniuge che viene chiamato in caso, infatti, sono previsti sia la giudizio le possibilità sono due: se dispensa totale o parziale dalle spese, ono 101,5 i milioni di euro nomina un patrono di fiducia o sia la possibilità del gratuito destinati negli ultimi 14 anni dai usufruisce dell’assistenza di un patrocinio, oltre che del patrocinio vescovi italiani al patrono stabile, il contributo a suo del patrono stabile, che non riceve funzionamento dei 19 Tribunali alcun compenso dai ecclesiastici regionali presenti nel fedeli, nemmeno per la nostro Paese e competenti per le consulenza previa. cause di nullità matrimoniale. Una Un secondo effetto cifra considerevole, interamente positivo riguarda le spese Negli ultimi quattordici anni proveniente dai fondi 8xmille. Gli sostenute dalle parti per stanziamenti sono iniziati nel 1998 (3 gli avvocati. Secondo le i vescovi hanno destinato al loro milioni) e hanno avuto un regolare tariffe stabilite dalla Cei funzionamento 101,5 milioni incremento fino a raggiungere i 12 l’onorario dei legali (salva S gli stanziamenti come abbiamo visto la possibilità del gratuito patrocinio) è compreso tra un minimo di 1.575 e un massimo di 2.992 euro, se l’appello termina con un decreto di conferma della sentenza di primo grado. Se invece, in appello c’è il rinvio ad esame ordinario (cioè la causa viene trattata di nuovo), alla cifra precedente bisogna aggiungere un onorario compreso tra un minimo di 604 e un massimo di 1.207 euro, più gli oneri fiscali previsti dalla legge (per maggiori informazioni www.tribunaliecclesiastici.it). La voce Tribunali ecclesiastici rientra nel settore "esigenze di culto e pastorale della popolazione" (gli altri due grandi settori dell’8xmille sono la carità e il sostentamento del clero). E in effetti, come sottolinea monsignor Adolfo Zambon, dal 2009 direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi giuridici della Cei, «questa finalità ha un impatto pastorale e sociale notevolissimo, poiché sono molte le persone che entrano in contatto, ogni sicuramente approssimata per anno, con gli operatori dei Tribunali difetto». L’importanza pastorale si ecclesiastici». riferisce anzitutto, sottolinea il Le statistiche dicono infatti che ogni sacerdote, «alla possibilità per i anno, nell’ultimo coniugi che hanno quinquennio, sono ottenuto la Zambon (Cei): «Ogni state decise circa dichiarazione di nullità anno vengono 3mila cause in del matrimonio di primo grado, cui contrarre un valido decise 3mila cause e gli vanno aggiunte matrimonio e di operatori, laici e chierici, partecipare quelle che in appello richiedono un alla vita vengono a contatto con pienamente supplemento cristiana». Ma non è più di 15mila persone d’istruttoria. assolutamente da «Considerato che sottovalutare, per ogni causa conclude monsignor vengono sentite in media almeno Zambon, la possibilità offerta agli cinque persone (i due coniugi e tre operatori, sacerdoti e laici, dei testimoni) - fa notare monsignor tribunali, di incontrare, nel corso Zambon, che prima dell’attuale della causa, molte persone che non incarico è stato per 6 anni giudice nel hanno rapporti con la Chiesa. E tribunale ecclesiastico del Triveneto offrire di essa e del Vangelo ne risulta che ogni anno circa 15mila un’immagine reale e positiva, lontana persone vengono a contatto con gli da certi stereotipi». operatori (laici e chierici) dei Mimmo Muolo © Tribunali ecclesiastici). E la cifra è RIPRODUZIONE RISERVATA