solo ora (a quasi 40 anni) sono me stessa

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solo ora (a quasi 40 anni) sono me stessa
percorsi di vita
Michelle Hunziker
solo ora
(a quasi
40 anni)
sono me
stessa
«Ho imparato a sdrammatizzare
e ho capito di poter contare su cinque
persone. ma non amo appesantirle
e a volte nessuno si accorge dei miei
momenti no», dice la conduttrice, al
debutto come scrittrice di FAVOLE.
e spiega che soltanto il marito tomaso
trussardi sa cogliere ogni sua
sfumatura. Compreso il desiderio di
nuovi progetti (quarta maternità inclusa)
di Michaela K. Bellisario foto di Riccardo Ghilardi
Nella foto, Michelle Hunziker, 40 anni il 24 gennaio 2017. Conduce
Striscia la notizia, su Canale 5, e ora è uscito il suo primo libro
di favole Lole nella valle dell’Emme (Electa Kids e Emmentaler Dops).
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i o donna | 8 o t t ob r e 2016
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ome mi sento? sto per
compiere 40 anni. Grazie, sono serena». michelle Hunziker esplode
in una risata, la stessa,
inconfondibile, che esibisce ogni sera dietro al
bancone di Striscia la
Notizia su Canale 5. il 24
gennaio, entrerà negli anta, età che inquieta
sempre un po’ tutti. Perché all’improvviso ti
ricorda chi sei. e il tempo che passa. anche se
tuttopuòancorasuccedere.«maiononhopaura dell’età, cari miei, non ho mai pensato “oddio, michelle, ora avrai 40 anni”. so solo che ho
ancora voglia di sfidarmi su molte cose».
Dieci del mattino, teatro litta di milano. michelle Hunziker non smette di sorridere, è come ci ha abituati in tv: indossa un rossetto rosso color ciliegia. laccato. È un rosso ipnotico,
ricorda una mela caramellata. Di quelle “stregate” che si vendono nei luna park americani.
in effetti, rimanda a una favola, alla fiaba di
Biancaneve con le sue labbra rosse. Forse non
è un caso: deve presentare il suo primo libro di
favole per bambini, Lole nella valle dell’Emme,
pubblicato da electa Kids e emmentaler Dop.
«lole era il mio diminutivo da piccola, è una
storia moderna, parla di nativi digitali e famiglie allargate, come la mia».
È vero che per addormentare Sole e Celeste
consuomaritoTomasoTrussardifatelunghi
giri in macchina per Milano?
sì, maciniamo chilometri, altro che. la più
grande, sole, che ha tre anni, si rifiuta di fare
ilsonnellinoalpomeriggio.Cosìlacarichiamo
inmacchinafinchénonsiaddormenta.Celeste
invecehailsuorito:biberon,canzoncina,nanna. stiamo combattendo per imporre regole in
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i o do nna | 2 2 ot t ob re 2016
“Ho capito che quando
sei centrato su te
stesso, puoi davvero
tenere tutto controllo.
E che la felicità non è
uno stato permanente,
ma richiede battaglie”
Lalezionepiùimportantediquesti
primi 40 anni.
La ricerca dell’equilibrio. Ho capito
che quando sei centrato, puoi davvero tenere tutto sotto controllo. E
chelafelicitànonèunostatopermanente. Puoi essere chi vuoi, ma la vita ti mette sempre ostacoli davanti.
Non si scappa. Vede il mio sorriso?
Dietro ci sono battaglie.
Benigni ha detto una volta che ha
lo sguardo triste…
Ha detto malinconico, non triste, in
realtà. Quando mi ha abbracciato
per dirmi “tu non mi incanti”, mi ha
stupito. Perché all’epoca conducevo
Zelig, ripetevo battute dalla mattina
alla sera, ma ero anche in un periodo difficile della mia vita. Ha intuito
il mio stato d’animo. Incredibile la
sua sensibilità.
Ha confessato che a volte va da una
psicologa. Perché non chiama le
sue amiche?
Sono una persona selettiva e con
gli anni - i primi 40 anni insegnano
molto, appunto - si crea una scrematura naturale. Capisci che sono cinque le persone intorno a te su cui
poter contare, quelle sincere, da
chiamare alle tre di notte. Di amici ne ho pochissimi. Non amo appesantirli. Ho solo una migliore amica da sedici anni. A volte, nessuno si
accorge dei miei momenti “no”.
Neppure suo marito?
Tomaso mi capisce al volo, coglie
ogni sfumatura. Non riesco a nascondergli nulla. Mi scopre subito.
Per contro, ha un milione di follower su Instagram
Sono tremendamente “social”, lo
so. Documento ogni momento della
miavita.Sonodiventatatecnologica
per seguire Aurora.
Parla sempre della Svizzera, mai
dell’Olanda di sua madre Ineke.
Le confido un segreto: quando non
voglio farmi capire dalle persone,
parlo in olandese con mia madre.
Ci divertiamo. Perché il tedesco ormai lo sanno un po’ tutti.
Mi colpisce perché anch’io sono
mezza olandese.
Praat je ook nederlands? (parli anche tu olandese, ndr). Invece, penso di essere molto olandese: è una
mentalità che mi ha insegnato a non
temere il giudizio degli altri. Sono
cresciuta con diverse ragazze alla
pari olandesi. Ormai, come personaggio pubblico, mi sono ritagliata
addosso il cliché della Svizzera. Del
resto, sono anche svizzera.
Diane von Fürstenberg ha intitolato il suo memoir La donna che volevoessere:leièdiventataladonna
che voleva essera?
Non sono cresciuta con un’idea prestabilita di me stessa. Sono però gratadiessereladonnachesonoadesso.
Dopo il libro di favole, un memoir?
«Perché no, la vita inizia a 40 anni,
giusto?».
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Il servizio è dell’agenzia Contour by Getty Images
casa, alle 20.30 a letto.
Il suo rito qual è?
Non ho più riti da quando ho le bambine. Arrivo a sera distrutta, come
tutte le mamme. L’unica cosa a cui
non rinuncio mai: la pulizia del viso. Qualunque cosa accada, questo
è il mio rituale. Anche alle quattro
del mattino.
Indossa un blazer blu e jeans bianchi. Non pensa mai “non ho niente
da mettermi”?
Quelle giornate che iniziano male,
non trovi il tuo abito e trascorri minuti di vuoto davanti all’armadio?
Sì, mi succede. E dico va bene, oggi va così.
Lei,lamogliediTomasoTrussardi?
Appunto. Eppure succede. Giuro.
Come, in effetti, a tutte le donne. È
una questione di ormoni, no?
Il suo adesso. Se si guarda allo
specchio chi vede?
Sono più consapevole. Ho imparato a dare il giusto peso alle cose. A
sdrammatizzare. Credo di non essere mai stata davvero me stessa
come adesso. Mi sento una persona
che fa ancora progetti, il libro di favole volevo scriverlo da tempo. E poi
desidero altri figli…
Altri figli?
Sì, certo. Non abbiamo ancora finito
con Tomaso, i lavori sono sempre in
corso. Non si fermano mai.
Mamma a 20 e a quasi 40 anni.
Con Aurora ho vissuto una maternità diversa rispetto a quella con Sole e Celeste. Non avevo esperienza
ederomoltorigorosa.L’hocresciuta
come un soldatino. Auri mi dice che
oggisonounamollacciona.Quando
è nata Sole, ho vissuto ogni attimo
come fosse l’ultimo, ma con tranquillità. Se adesso le bambine non
usano il vasino, pazienza. Se mangiano ancora la pappa, non è un problema. Crescono lo stesso.
Sole e Celeste piangono se la vedono in Tv.
Non capiscono. Guardano me e lo
schermo, poi di nuovo la mamma e
la Tv e scoppiano in un pianto.