Presentato il nuovo Piano dell`Offerta Formativa per l`Anno

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Presentato il nuovo Piano dell`Offerta Formativa per l`Anno
“ ITCG – LC “
Via D. Alighieri - snc
87018 SAN MARCO ARGENTANO (CS)
Tel. 0984 / 512523 - 512529 - Fax 0984 / 513011
Codice Mecc. CSIS06700R
www.iissanmarco.it
CSPC067025
CSTD067013
CSTD06751C
CSPC067014
L. CLASSICO
I.T.C.G.
I.T.C.G.
L. CLASSICO
“P. CANDELA”
“E. FERMI ”
“E. FERMI ” (Corso Serale )
SAN MARCO ARGENTANO
SAN MARCO ARGENTANO
SAN MARCO ARGENTANO
FAGNANO CASTELLO
E-Mail : [email protected]
(SEZ. ASSOC.)
(SEZ. ASSOC.)
(SEZ. ASSOC.)
(SEZ. ASSOC.)
C.F. 98094090788
P
O
Anno Scolastico
2014/2015
F
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Veltri Maria Saveria
1
Indice
Indice .......................................................................................................................................pag. 2
Premessa del Dirigente............................................................................................................pag.3
Il Piano dell’ Offerta Formativa
Analisi del contesto……………………………………………………………………………………pag.8
Vision e Mission dell’Istituto
Analisi dei bisogni formativi dell’utenza
Identità dell’Istituto
Organigramma…………………………………………………………………………………………pag.26
I soggetti Responsabili
Le risorse
Spazi e Attrezzature
I dipartimenti Disciplinari………………………………………………………………………………pag.51
PEI
Finalità
Curricolo
Competenze di base
Monte ore settimanali
Assegnazione dei docenti alle classi………………………………………………………………….pag.87
Scelte organizzative
Progetti……………………………………………………………………………………………………pag.92
Aggiornamento Docenti
Viaggi
Rapporti Scuola-Famiglia………………………………………………………………………………pag.102
Valutazione………………………………………………………………………………………………pag.106
Sicurezza…………………………………………………………………………………………………pag.118
Allegati al POF............................................................................................................................. pag125
Piano Annuale delle Attivita’
Regolamento d’Istituto – Patto di corresponsabilità
Regolamento Viaggi d’Istruzione e Visite Guidate
Statuto delle Studentesse e degli Studenti
(DPR 249 del 1998)
Carta dei Servizi
2
P. O. F.
Premessa del Dirigente
Il Piano dell’’ Offerta Formativa
Premessa
“Il reciproco amore fra chi apprende
e chi insegna è il primo e il più importante
gradino verso la conoscenza”
Erasmo da Rotterdam
3
Il Regolamento sull’ Autonomia individua, all’art. 3, il Piano dell’Offerta Formativa
dell’identità culturale e progettuale della Scuola nel territorio in cui opera.
come documento
In particolare, è un documento di:
-
-
mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale;
programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema
scolastico nazionale;
progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed
arricchire l’offerta formativa aprendo la comunità scolastica all’utenza, alle associazioni e agli enti
locali;
identità dell’Istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica;
riferimento che regola la vita interna ed organizza le proprie risorse di organici, strumenti e spazi,
impegno di cui l’Istituto si fa carico nei riguardi del personale e del bacino d’utenza.
Dal 01 Settembre dirigo l’ ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE IIS -“ ITCG – LC” di San Marco
Argentano.
L’Istituto, che è frequentato da circa 512 alunni vuole caratterizzarsi quale "scuola di servizio" nel
territorio; quale scuola che si pone come fulcro culturale ed organizzativo, attento alle risorse del territorio e
alle sue prospettive di sviluppo.
Partendo dal presupposto che la scuola viene classificata come una organizzazione sistemica complessa,
mi sono proposta, fra i primi obiettivi da raggiungere, quello della promozione della cultura
dell’organizzazione che si deve diffondere all’interno della nostra Istituzione Scolastica e che deve favorire
una serie di regole e di comportamenti comuni.
Sono fermamente convinta che bisogna rendere la Scuola un reale ambiente vitale, dove tante persone, in
relazione al loro ruolo ed alle funzioni esercitate, si sentano a loro agio, stimolati ad agire in modo
collaborativo.
Per avere buoni risultati nella Scuola, infatti, si deve promuovere Benessere e Identità di ognuno; valori,
questi, che cerco di attuare giorno per giorno…
Mi propongo sempre di armonizzare e valorizzare la qualità e le competenze di tutto il personale, in modo
particolare del corpo docente, ben consapevole dell’importanza del loro ruolo che è quello, in primo luogo, del
raggiungimento del successo formativo dei loro alunni, utilizzando metodi e strategie che stimolino il loro
impegno e che tengano conto dei loro bisogni, delle loro motivazioni, dei loro ritmi e stili cognitivi.
E’ assolutamente necessario, dunque, che ogni docente tiri fuori la “specialità” che ogni studente ha dentro di
sé e la metta al servizio della comunità scolastica.
Le attività di insegnamento-apprendimento tendono, pertanto, non solo e non tanto a fornire conoscenze,
quanto a motivare allo studio, così da favorire negli alunni abilità e capacità di iniziativa e compartecipazione
alla vita sociale organizzata.
Sono fermamente convinta che il desiderio del sapere deve essere un atto spontaneo e vitale e solo se
si istaura un rapporto di stima reciproca tra Studente e Docente c’è la speranza, anzi la certezza di un
progresso intellettivo e morale.
Il mio augurio, in qualità di Dirigente Scolastico, è che il presente Piano dell’Offerta Formativa possa
rappresentare uno strumento nell’ ottica di una corresponsabilità educativa; un progetto valido e
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concreto per la comunità e che possa rispondere ai tanti bisogni del contesto sociale in cui opera la nostra
Istituzione Scolastica.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa VELTRI MARIA SAVERIA
Il Piano dell’Offerta Formativa
Nell’ambito dell’autonomia, riconosciuta alle Istituzioni Scolastiche dall’articolo 21 della legge n° 59 del
15/3/97, si inserisce il D.P.R. 275/99 che, all’articolo 3 recita. Ogni istituzione scolastica predispone, con la
partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e
indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta
formativa.
Secondo il Regolamento (D.P.R. n. 275/99, Art. 3), ogni Istituto determina la propria Identità Formativa, il
P.O.F.
Il P.O.F., PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA , è il documento che delinea e illustra in assoluta
trasparenza l’offerta formativa delle Scuole dell’Istituto, costituendo anche la sua “memoria
storica”.
5
Partendo dall’analisi dei bisogni e
delle risorse del territorio ed
all’attenta valutazione delle risorse
interne e delle competenze
professionali
del
personale
scolastico, il P.O.F. dell’ Istituto
di Istruzione Secondaria ITCGLC è stato redatto tenendo conto
de:

Il Piano governativo “La
Buona Scuola” di M. Renzi

Documento di Lisbona
dell’Unione Europea che ha
posto l’istruzione tra i punti
strategici.

L’integrazione e la
progettazione, tenendo
conto dei risultati formativi
dell’anno scolastico
precedente.

La rendicontabilità
(accountability).
Il P.O. F è flessibile e aperto, come tale è soggetto ad aggiornamenti nel corso
dell’anno scolastico in funzione dell’evoluzione del sistema formativo e
organizzativo della Scuola.
Il P.O.F. è, dunque, il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale dell’ Istituto che trova la sua unitarietà nella finalità cardine della
Scuola:
“La promozione del pieno sviluppo della personalità”.
Indicatori e criteri
Nell’elaborare il P.O.F. la Scuola ha fatto propri gli indicatori individuati nella C.M. n. 194 del
04 Agosto 1999 sulla sperimentazione dell’autonomia:
6
Flessibilità
Che riguarda le scelte innovative
compiute da ciascuna Scuola
rispetto alle attività didattiche
organizzative, curriculari ed
extracurriculari.
POF
Integrazione
Che riguarda la coerenza progettuale
delle diverse iniziative, nonché gli aspetti
di relazione costruttiva e funzionale della
Scuola con le comunità locali.
Responsabilita’
Che investe tutti i processi decisionali attivati da
ciascuna Scuola nell’ambito della propria
discrezionalità e attraverso il coinvolgimento di
tutte le componenti.
P. O. F.
7
L’Istituto
di Istruzione Secondaria
Superiore ITCG – LC
Analisi del Contesto
Vision e Mission dell’Istituto
Analisi dei bisogni Formativi dell’utenza
Identità dell’Istituto
ontesto.
Mission - Vision
Analisi dei Bisogni Formativi dell
’utenza
Identità dell ’ Istituto
8
In
seguito
al
riorganizzazione
Piano
di
e
di
r a z i o n a l i z z a z i o n e d e l l a r e t e scolastica
e
dell'offerta
formativa
2012 -2013
il
Liceo classico P. Candela di San Marco
Argentano
Fagnano
con
la
Castello
sezione
è
staccata
stato
di
accorpato
a l l ' I T CG " Fer m i" d i S a n Ma r c o Ar g ent ano .
Pertanto
ora
il
nuovo
Istituto
di
Istruzione Secondaria scaturito dal
d im e ns i on am e nt o ch e pr en d e i l n om e d i
I T CG - LI C EO C LA SS I CO ac cog l ie r aga zzi
p r o ve n ie nt i
da
San
Mar co
e
dai
paesi
lim itr of i ubicat i pr evalentem ent e nella Valle
dell’Esar o, q uali Malvit o, Sant a Caterina
Albanese, Sant ’Ag at a d’Esar o , Cer vicat i,
San Sost i .
9
Liceo Classico di Fagnano Castello
10
Liceo Classico “P. Candela” e ITCG “E. Fermi”
di S. Marco Argentano
11
12
13
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15
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17
18
P.O.F.
ANALSI DEL
CONTESTO
CONTESTO
NORMATIVO
CONTESTO
TERRITORIALE
CONTESTO SOCIOECONOMICO - CULTURALE
Contesto Normativo
La scuola, e più in generale le Pubbliche Amministrazioni, sono state oggetto, negli ultimi dieci anni, di
profondi cambiamenti indotti da una serie di nuove normative che hanno letteralmente “rivoluzionato” il quadro
di riferimento entro cui si collocano le azioni di tali istituzioni. L’ 'Autonomia scolastica elevata a rango
costituzionale, il decentramento di poteri, risorse e funzioni dal centro alla periferia, determinano la necessità
di padroneggiare una solida cultura e pratica dell'integrazione inter-istituzionale, finalizzata a migliorare la
qualità del servizio scolastico in relazione alla specificità del contesto.
Il Piano dell’ Offerta Formativa deriva dalla lettura e rielaborazione dei seguenti testi normativi che si sono
succeduti nel corso degli anni:
 D.P.C.M. 7 Giugno 1995 (Carta dei servizi) – Sancisce il coronamento e la sistematizzazione in un
quadro organizzativo unitario e coerente dei vari documenti educativi e didattici fondanti l’identità di
una Scuola.

Legge n. 59/97 - Legge "Bassanini" - (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti
alle Regioni ed agli Enti Locali per la riforma della P.A. e per la semplificazione amministrativa).

D.lsg.vo n. 112/98 - (Decentramento alle Regioni ed agli Enti Locali).


D.P.R.N 275/99 - (Regolamento recante norme per l’attuazione dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche).
Legge n. 3 /01 - (Riforma Titolo V della Costituzione).

D.P.R. 15/O3/2010 N.88 a norma dell’art.64 , comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 ).

D.P.R. 15/03/2010 N. 89, a norma dell’art.64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112.
Il Contesto Territoriale
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Si interpreta la scuola come "sistema complesso, aperto ed integrato", orientata sempre più verso una
valorizzazione della propria autonomia e della propria identità, ma fortemente interconnessa nel contesto
socio-economico- culturale del territorio.
È, quindi, indispensabile “indagare” il territorio, i bisogni che emergono dalle sue caratteristiche peculiari, dalle
sue difficoltà e potenzialità.
Dal contesto emergono le risorse, così come le urgenze formative, le problematiche, le criticità sulle quali si
deve fare focus e concentrare l’impegno.
Il primo passo è stato, quindi, indagare il territorio, cioè attivare procedure per analizzare tutto ciò che il
territorio offre nella sua complessa articolazione: risorse umane, ricchezze ambientali, proposte formative,
servizi, articolazioni urbanistiche, attività produttive, valori e tradizioni storiche, linguistiche e religiose.
Si sono, dunque, acquisiti dati per leggere il territorio, per interpretare i bisogni, le proposte e le concrete
possibilità formative che la Scuola offre ai suoi allievi.
L’ Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di San Marco Argentano ha un’importante posizione
strategica e il proprio bacino di utenza include ed accoglie alunni provenienti dall’Istituto di Istruzione
Secondaria di I grado dell’omonima San Marco, oltre ad accogliere alunni provenienti da Cerzeto,
Mongrassano, Cervicati, Malvito, Mottafollone, San Sosti, Santa Caterina Albanese e Sant’Agata
d’Esaro.
Per quanto riguarda il Comune di San Marco Argentano , esso si estende su un territorio vasto,
diviso in numerose contrade, di st anti fra l oro e non coll ega te da aut obus di li nea per
l'intera giornata.
N e g l i u l t i m i a n n i s o n o n a t i s u p e r m e r c a t i e d i p e r m e r c a t i , s o n o s t a t i c h i u s i alcuni negozi a
conduzione familiare, sono state costituite delle cooperative, , è diminuita la popolazione
scolastica nella scuola seco ndaria di primo grado. Il tenore economico delle famiglie non è
cambiato rispetto all'anno precedente, ma tutte ancora risentono negativamente della grave
recessione economica che ha colpito il Nostro paese. La maggior parte di esse vive in
abitazione propria, da non dimenticare che buona parte risiede nelle zone rurali ed ha costruito.
sul. terreno di proprietà
un'abitazione. La maggior parte dei ragazzi possiede
beni di consumo
(ciclomotori, videogiochi, t e l e f o n i n i ecc.), frequentano scuole di ballo di musica, di calcio.
L’ ambiente di provenienza degli alunni è formato da professionisti, operai, impiegati, imprenditori agricoli,
disoccupati, lavoratori precari
Il Contesto socio-economico culturale
20
Permangono, dunque, dislivelli di carattere economico, s ociale e culturale. Per a lc u n
r a g a z z i , c o n s i t u a z i o n i f a m i l i a r i p r e c a r i e , l a S c u o l a è l a s o l a a g e n z i a formativa present
sul territorio.
P e r m o l t i a d o l e s c e n t i c e n t r i d i r i t r o v o s o n o , i n g e n e r e , i b a r , l a s a l a g i o c h i , l a villetta sita i
piazza Rif orma.
L e a t t i v i t à c u l t u r a l i e / o r i c r e a t i v e s o n o p r o p o s t e d a l s i s t e m a b i b l i o t e c a r i o intercomunal
d e l l a V a l l e d e l l ' E s a r o , d a l l e p a r r o c c h i e , d a a l c u n e s c u o l e p r i v a t e di m usica , ballo, spor t .
E presente sul territorio una Biblioteca Comunale.
S a n M a r c o A r g e n t a n o è s e d e V e s c o v i l e e d i u n S e m i n a r i o c h e a c c o g l i e ragazzi, del luogo
centri diversi , da considerarsi polo di attrazione per i paesi viciniori, in quanto sede di servizi rilevanti quali
Ospedale, alcune Agenzie Bancarie, la Pretura, il Comando d i C o m p a g n i a e i l C o m a n d o d i S t a z i o n
d e l l ' A r m a d e i C a r a b i n i e r i , i l S e m i n a r i o Diocesano, la Sede Vescovile, il Centro Studi Normanno-Svevo
l'Accademia V. Se l vag g i" , l' Acc ad em i a m us i ca l e, l a Pr o - Lo co.
I l C o m u n e d i S a n M a r c o A r g e n t a n o è i n s e r i t o n e l P a t t o T e r r i t o r i a l e U n i o n e d e l l e Va l li A r e a de l l a C om un it à Mo nt an a di Ma l vit o.
Nel Comune di San Marco Argentano opera un'area industriale sorta da pochi anni
che sta diventando luogo di insediamenti produttivi sia industriali che commerciali.
E ' p r e s e n t e , i n o l t r e , u n o s v i l u p p o a g r i c o l o a b b a s t a n z a a v a n za t o .
La scuola afferma ed esalta lo spessore e l’impostazione culturale, critica e consapevole dello
studio.
Nell’accettare il valore e il dovere della "trasparenza", la scuola si impegna all’ esplicitazione
dei propri obiettivi, criteri e procedure, alla informazione puntuale a vantaggio dell’utenza, alla
democratica discussione sul proprio ruolo e operato. In tale prospettiva, grande valore si
riconosce agli Organi collegiali, alla partecipazione, alla collaborazione con i giovani, alle
famiglie.
La scuola è altresì impegnata per una concreta integrazione col territorio attraverso il
coinvolgimento degli Enti Locali, Banche e di altri organismi pubblici e privati, mediante stage
aziendali.
21
La Scuola ha la chiara e piena consapevolezza dell’identità e del complesso dei valori su cui
costruire l’azione formativa, si definiscono allora le seguenti linee guida e i principi ispiratori
della Scuola.
I
TRE
PRINCIPI
ISPIRATORI
DELLA
SCUOLA SONO:
LIBERTA’
Il principio di libertà si concretizza nel rispetto della identità di ciascun alunno nella sfera delle
proprie convinzioni religiose, della propria ideologia , delle proprie scelte culturali, dei propri
bisogni
formativi,
delle
proprie
aspirazioni
e
attitudini
RESPONSABILITA’
Il principio di responsabilità si concretizza nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, nel rispetto
delle regole, nella consapevolezza dell’appartenenza ad una comunità con i diritti ed i doveri
connessi
all’esercizio
della
cittadinanza
attiva.
SOLIDARIETA’
Il principio di solidarietà si concretizza nell’attenzione per i soggetti deboli, nel rispetto delle
diversità , nell’impegno etico a contribuire alla soluzione dei bisogni non soddisfatti ed alla
valorizzazione delle diversità personali, sociali e culturali.
LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
La realizzazione dell’offerta formativa che l’istituto assicura, sulla base dei principi ispiratori
indicati, troverà svolgimento lungo tre linee guida:
La dimensione dell’identità tenderà a favorire negli alunni la consapevolezza delle proprie
radici, della propria storia, del proprio progetto di vita e del proprio destino individuale.
La dimensione dell’appartenenza tenderà a far maturare negli alunni la consapevolezza di
appartenere alla comunità nella dimensione locale, nazionale, europea, mondiale, con le
responsabilità comuni e con le speranze condivise.
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La dimensione della conservazione guiderà l’ azione dei docenti e di tutto il personale
scolastico, a far maturare negli alunni il rispetto di sé, la consapevolezza della conservazione
della specie, la coscienza dello sviluppo sostenibile. (FINALITA’)
LA MISSION
La MISSION, ossia la ragione d’essere dell’Istituto, tiene conto
delle richieste del sistema formativo nazionale riferite al tipo e all’indirizzo
dell’istituto
a.
dei bisogni formativi del territorio
b.
delle caratteristiche dei potenziali utenti dell’istituto
c.
delle risorse e i vincoli presenti nell’istituto e nel territorio
d.
dell’attuale società sempre più multiculturale e multirazziale organizzata su un
modello di diffusa responsabilità , caratterizzata da una forte componente tecnologica
ed informatica, con una organizzazione produttiva sempre più spinta verso la
globalizzazione dei mercati , in un paese che si colloca in una prospettiva economica,
giuridica e politica europea .
La Mission dell’Istituto, quindi, nel rispetto della specificità di contesto e di indirizzi
dell’IIS: Liceo Classico di San Marco Argentano e Fagnano Castello e della ragioneria e
Geometra di San Marco nonché nella unitaria linea di indirizzo e di sistema valoriale a
cui ispira la
propria attività, è racchiusa nel motto:
"IL FUTURO MEGLIO COSTRUIRLO CHE SUBIRLO, LA SCUOLA
PROTAGONISTA DEL TERRITORIO"
“L’apprendimento è sempre un atto volontario: al docente il compito di stimolarlo e
orientarlo efficacemente” rappresentano la filosofia a cui tutti gli operatori scolastici
23
devono
rivolgere
la
propria
attività
lavorativa.
L'Istituto di Istruzione Superiore, dunque:

Si impegna a favorire il raggiungimento del successo formativo di ciascuno ponendo in
campo tutte le iniziative intese a superare le difficoltà di apprendimento e di relazionalità con
interventi individualizzati, di orientamento e di tutoraggio; o
Garantisce la trasparenza dei
processi valutativi;

Si impegna ad organizzare un ambiente di apprendimento e di formazione improntato al
senso della collaborazione, della responsabilità, del rispetto della identità di ciascuno.
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
1. Coinvolgere sempre più il personale docente e non docente, attraverso una continua
formazione/informazione, alla comprensione dell'importanza del proprio
ruolo/mansione per la gestione di un sistema per la qualità dell'Istituto che abbia nel
miglioramento continuo e nell'attenzione al cliente (studenti, famiglie, territorio), la
propria finalità;
2. Instaurare un rapporto di assoluta trasparenza e piena comprensione delle
problematiche reciproche tra le varie aree scolastiche, e tra l'istituto e gli
alunni/famiglie, quali uniche e necessarie condizioni per costruire una gestione della
qualità sempre crescente
La scuola ,perciò, intende offrire una preparazione di base tale da consentire:
1.
l’acquisizione delle conoscenze e competenze delle tecnologie informatiche e
multimediali
2. l’acquisizione di una buona conoscenza di almeno una lingua straniera e delle abilità
fondamentali della lingua inglese come lingua veicolare
3. l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze fondamentali delle discipline
caratterizzanti l’indirizzo prescelto in previsione del loro fattivo uso per gli studi universitari.
Analisi dei bisogni dell’Utenza
Dall’analisi dell’ambiente in cui opera l’Istituto di Istruzione Secondaria ITCG -LG, dall’esperienza
maturata, dalla considerazione che esso è ormai dislocato, a partire dall’anno scolastico
2012/2013, su due Comuni (San Marco Argentano, Fagnano Castello), sono state desunte le
principali informazioni circa la domanda formativa che genitori e alunni pongono alla scuola.
Gli studenti frequentanti provengono da ceti sociali differenziati. Nella maggioranza dei casi le
famiglie sono molto presenti nella vita scolastica dei propri figli; accorti alle problematiche tipiche
24
dell’età, partecipano alle riunioni e collaborano con l’Istituzione Scolastica per una loro corretta
formazione. La prima considerazione che si ricava è che l’utenza esprime bisogni formativi assai
diversi. Inoltre in questi ultimi anni si registra la presenza, anche se non numerosa, di alunni
stranieri: si va quindi da chi ha bisogno di potenziare gli strumenti di base della comunicazione in
lingua italiana, a chi manifesta ritardi o difficoltà nell’esercizio delle abilità fondamentali, o chi infine
desidera come accanto alla preparazione di base, sia data concreta possibilità di arricchire ed
ampliare il proprio percorso formativo.
Il P.O.F. di Istituto cerca di fornire risposte concrete a questi variegati e importanti bisogni,
impegnandosi a :

porre al centro l’alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento;

mantenere in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani;

fornire a tutti una formazione indispensabile per continuare con profitto il proprio percorso
formativo, ponendo particolare attenzione alla cura dei curricoli disciplinari, al potenziamento di
un metodo di studio, allo sviluppo di tutte le potenzialità dell’allievo e alla maturazione di piena
e consapevole autonomia, attraverso:








Migliorare la qualità del processi formativi, adeguarli alle reali
p o s s i b i l i t à e p o t e n zi a l i t à d e g l i a l l i e v i , a l f i n e d i i n n a l za r e i l l o r o l i ve l l o d i
a p p r e n d i m e n t o e ass i c u r a r n e i l s uc c e s so s c o l a s t i c o
Ampliare ed arricchire l'offerta formativa con attività curriculari,
extracurriculari ed integrative al fine di favorire l'acquisizione di
c o n o s c e n ze , a b i l i t à e c o m p et e n ze ;
Favorire l'integrazione cognitiva e socio -comportamentale di tutti
organizzando interventi di sostegno, recupero e potenziam ento.
Pr om uover e lo s vilu ppo di capacit à dec i siona li .
Far comprendere di essere cittadini non solo ital iani, ma anche far
acquisire il concetto di cittadinanza europea attiva .
F a vo r i r e g l i s c a m b i i n t e r c u l t u r a l i i n d i v i d u a l i e d i g r u p p o a t t r a ve r s o l a
mobilità studentesca promossa da enti senza fi ni di lucro, quali
Intercultura.
Acquisire delle competenze e de lle abilità linguistiche di livello
pari ad A2/B1 del “Common European Framework of Reference”
R e nd er e la q u a l it à de i s ap er i a l l' a lt e zza de l l e n ec es s it à de l la
s oc i et à.

Ottimizzare le risorse umane, strumentali e finanziarie in termini di efficacia,
ed economicità.
L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ITCG - LC, pur nell’identità e nella specificità
individuale di ciascuno dei tre indirizzi, ha condiviso e consolidato alcune linee educativo-didattiche
25
che possono identificare il percorso di Scuola; sono aspetti che vengono considerati essenziali per
favorire il percorso quinquennale di crescita personale e sociale degli alunni.
I principi fondamentali su cui è fondato e continuerà a fondarsi l’Istituto sono identificabili in:
Imparzialità e
regolarità
Uguaglianza e
Accoglienza e
integrazione
diversità
PRINCIPI
FONDAMENTALI
Diritto di scelta, obbligo
scolastico nel primo
Partecipazione,
efficienza e trasparenza
biennio
Libertà di insegnamento
ed aggiornamento del
personale
Uguaglianza e diversità
26
I principi su cui si basa l’azione educativa sono il riconoscimento delle differenze e l’uguaglianza
delle opportunità per cui la scuola garantisce l’assenza di discriminazioni per motivi riguardanti
sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
Imparzialità e regolarità
La scuola nel rispetto dei bisogni emersi si impegna a garantire la regolarità e la continuità del
servizio, nel rispetto dei diritti sindacali del personale, e l’imparzialità:

nella formazione delle classi e delle sezioni

nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra genitori e insegnanti

nell’assegnazione degli insegnanti

nella formulazione degli orari dei docenti
Accoglienza e integrazione
La scuola predispone azioni atte a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni affinché si
realizzi completamente l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, sia nella fase iniziale che in
ogni occasione di difficoltà o disagio.
La scuola deve essere una “Scuola per tutti”; gli allievi devono essere considerati delle
”personalità singolari”, degli “individui” diversi tra loro per capacità, attitudini, ambienti di
provenienza, stili di apprendimento e, pertanto, richiedono approcci metodologici e didattici
fortemente differenziati. Un’attenzione particolare sarà riservata agli alunni diversamente abili per i
quali saranno redatti piani educativi personalizzati in collaborazione tra il docente di sostegno e i
docenti della classe, per condividere le azioni educative e didattiche, l’equipe socio/psico/
pedagogica, per stabilire attività di supporto, le famiglie, al fine di acquisire tutte le informazioni atte
a promuovere il recupero. Il fine ultimo di tutte le azioni rivolte all’integrazione è di sviluppare
sempre più l’interazione tra scuola e servizi del territorio e far crescere una cultura dell’inclusione e
di valorizzazione della diversità. Le attività di integrazione mireranno soprattutto a:
• Recuperare attraverso lo svolgimento di determinate attività (accoglienza, orientamento, supporto
psicologico).
• Compensare lacune espressive, logiche, strutturali, operative attraverso la predisposizione di
itinerari specifici elaborati dai docenti della classe cui appartiene l’alunno diversamente abile di
intesa con il docente di sostegno.
• Sviluppare la socialità attraverso l’organizzazione di momenti di aggregazione e la partecipazione ad attività la
allievi della propria classe e non .
Diritto di scelta, obbligo scolastico nel primo biennio.
La scuola garantisce ai genitori il loro diritto di scelta in riferimento alle sedi o plessi
dell’istituto e alle opportunità formative facoltative offerte dalla scuola.
27
Partecipazione, efficienza e trasparenza.
La scuola garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione efficiente,
completa e trasparente degli atti in cui è interessata, al fine di facilitare e promuovere la
partecipazione dell’utenza coinvolta.
Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.
La libertà di insegnamento è assicurata dalla progettazione educativo-didattica che ogni docente
elabora in rapporto alle caratteristiche degli alunni per garantirne la loro formazione, favorendone
le potenzialità e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità nel rispetto degli obiettivi
formativi generali e specifici.
L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico ed un
compito per l’Amministrazione, che pone in essere interventi organici e regolari.
28
P. O. F.
Organigramma d‘Istituto
I Soggetti Responsabili
Le Risorse
Spazi e Attrezzature
29
Organigramma d’Istituto
Il personale scolastico si divide in due aree distinte per competenza.
L’area educativo - didattica è gestita dal Dirigente Scolastico il quale, avvalendosi dell’ aiuto
dello Staff di direzione, sovrintende alle attività disciplinari, formative e organizzative della scuola.
L’area amministrativa, coordinata dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi si occupa
dell’organizzazione del personale in servizio e degli aspetti finanziari della vita scolastica
30
GIUNTA ESECUTIVA
ORGANO DI GARANZIA
COLLEGIO DOCENTI
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
ASSEMBLEE
DEI GENITORI
DSGA
ASSISTENTI
AMMINISTRATI
VI
S
E
G
R
E
T
E
R
I
A
CONSIGLI DI
CLASSE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
STAFF
COLLABORATORI
SCOLASTICI
ALTRE
FIGURE
DOCENTI REFERENTI
COMMISSIONI DI LAVORO
COLLABORATORE VICARIO
COMITATO DI VALUTAZIONE
SECONDO COLLABORATORE
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
FUNZIONI STRUMENTALI
RESPONSABILI LABORATORI
COORDINATORI DI PLESSO
31
Soggetti Responsabili
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ITCG - LC, in quanto luogo in cui molti soggetti
interagiscono per realizzare un progetto formativo, rappresenta un sistema organizzativo
complesso.
Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali ( Consiglio d’Istituto, Collegio Docenti, Consigli di
Classe), le figure gestionali intermedie (Vicari, Coordinatori di Plesso, Funzioni Strumentali, docenti
coordinatori, responsabile amministrativo), i singoli docenti operano in modo collaborativo e si
impegnano nell’obiettivo di offrire all’alunno un servizio scolastico di qualità.
Tutto questo richiede modalità di collegamento atte a favorire uno stile di lavoro fondato sulla
collegialità e sulla condivisione, sull’impegno al rispetto delle intese raggiunte pur nel
riconoscimento dei differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale nonché della diversità di
opinioni e valori mirati ad individuare un terreno e scopi comuni di lavoro.
Fanno parte dello Staff di Direzione le collaboratrici con funzioni Vicarie, il collaboratore del
dirigente e il DSGA.
Dirigente Scolastico
Prof.ssa
Veltri Maria Saveria
Direttore S.G.A.
Dott.
Mantello Domenico
Collaboratori del DS
Prof.sse
Iervolino Anna – Gallo Mariella
Lo Staff di Dirigenza, individuato direttamente dal Dirigente Scolastico, viene periodicamente
convocato per decidere in merito ai seguenti aspetti della vita scolastica:










Esame di decreti e circolari ministeriali.
Individuazione delle Linee Guida del POF.
Predisposizione del calendario scolastico.
Organizzazione delle Attività delle Sedi.
Predisposizione dei mansionari del personale in servizio.
Individuazione dei Criteri per la formazione delle Classi.
Individuazione dei Criteri per l’attribuzione di compiti, funzioni a docenti e personale ATA.
Redazione del Piano di Formazione del personale per l’anno in corso.
Gestione del Budget annuale.
Verifiche periodiche del POF e del Budget d’istituto.
Allo stesso possono essere chiamati a partecipare, a seconda delle problematiche all’ordine del
giorno, i docenti coordinatori di plesso, i docenti referenti di commissioni, i docenti incaricati delle
Funzioni strumentali.
32
I Responsabili di Sede
I Responsabili di sede sono Individuati dal Dirigente Scolastico e rappresentano l’ istituzione
scolastica in sua vece, nei modi e nei tempi stabiliti dal Dirigente stesso.
Liceo Classico – San Marco Argentano
Prof.ssa GIORDANO CINZIA
Liceo Classico –Fagnano Castello
Prof.ssa DE ROSA IMMACOLATA
COMPITI DEI RESPONSABILE DI PLESSO
1. Coordinamento delle attività educative e didattiche.



Coordina e indirizza tutte quelle attività educative e didattiche che vengono svolte
nell'arco dell'anno scolastico da tutte le classi secondo quanto stabilito nel POF e
secondo le direttive del Dirigente.
Gestisce la prima parte del provvedimento disciplinare nei confronti degli alunni
(richiamo verbale, segnalazione alla famiglia, note sul libretto personale, ecc.) e
informa il Dirigente Scolastico.
Vigila e fa rispettare il Regolamento d’Istituto Personale Docente, Alunni e ATA.
2. Coordinamento delle attività organizzative:


Predispone il piano di sostituzione dei docenti assenti e, se necessario, procede alla
divisione della/e classe/i sulla base dei criteri indicati dal Dirigente.
Riferisce ai colleghi le decisioni della Dirigenza e si fa portavoce di comunicazioni.
telefoniche ed avvisi urgenti.
33



Inoltra all'ufficio di Segreteria segnalazioni di guasti, richieste di interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria, disservizi e mancanze improvvise.
Controlla il funzionamento del fotocopiatore e il rispetto delle regole per l’utilizzo
dello stesso.
Presenta a detto ufficio richieste di materiale di cancelleria, di sussidi didattici e di
quanto necessiti.
3. Coordinamento " Salute e Sicurezza ":




Ricopre il ruolo di Collaboratore del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Segnala tempestivamente le emergenze e problematiche inerenti la sicurezza ai
sensi del D. Lgs. N.81/08 e successive modifiche ed integrazioni.
Controlla il regolare svolgimento delle modalità di ingresso, di uscita degli alunni e
della ricreazione e organizza l'utilizzo degli spazi comuni e non.
Sovrintende al controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnala eventuali
anomalie al DSGA.
4. Cura delle relazioni:




Facilita le relazioni tra le persone dell'ambiente scolastico, accoglie gli insegnanti
nuovi mettendoli a conoscenza della realtà del plesso, riceve le domande e le
richieste di docenti e genitori, collabora con il personale A.T.A.
Non fa accedere all'edificio scolastico persone estranee se non opportunamente
autorizzato.
Fa affiggere avvisi e manifesti; fa distribuire agli alunni materiale informativo e
pubblicitario, se autorizzato dal Dirigente.
Relaziona con gli enti locali in caso di urgenze o emergenze del plesso in assenza
del Dirigente o del Vicario. Per alcune esigenze resta comunque necessario
contattare direttamente il Dirigente.
5. Cura della documentazione:





Fa affiggere all'albo della scuola atti, delibere, comunicazioni, avvisi,… rivolti alle
famiglie e al personale scolastico.
Annota in un registro i nominativi dei docenti che hanno usufruito di permessi brevi
e la data del conseguente recupero.
Raccoglie i materiali relativi ai progetti e alla relativa documentazione e li invia alla
F. S. - Gestione POF.
Ricorda scadenze utili.
Mette a disposizione degli altri: libri, opuscoli, depliant, materiale informativo arrivati
nel corso dell'anno.
34
Funzioni Strumentali al Piano dell’offerta Formativa
Per la realizzazione delle finalità istituzionali delle scuole in regime di autonomia, dall’ a.s.
2003/2004 (CCNL 14/08/2003) sono previste alcune “Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta
Formativa”. Gli incarichi di "Funzione strumentale" sono conferiti dal dirigente scolastico su
delibera del "Collegio dei docenti". I docenti incaricati sono responsabili di uno specifico processo o
di
un
particolare
settore
che
può
essere
organizzativo
o
didattico.
I docenti incaricati hanno l'obbligo di:
 partecipare a tutte le riunioni dello Staff di dirigenza.
 collaborare con le altre Funzioni strumentali nonchè con le varie componenti dell'istituzione
al fine di migliorare effettivamente la qualità del servizio scolastico
 svolgere il proprio incarico in orario extrascolastico o in ore libere da impegni di servizio non
essendo prevista alcuna riduzione dell'orario per la funzione svolta.
A conclusione dell'anno scolastico, in sede di verifica delle attività del P.O.F., presenteranno al
Collegio dei docenti apposita relazione scritta sulle attività svolte e sui risultati ottenuti.
Nel nostro Istituto sono presenti le seguenti Funzioni Strumentali all’ Offerta Formativa:
Area di Intervento
Funzione Strumentale
AREA 1Gestione P.O.F.E INVALSI
Prof.ssa Paola GUZZO
Prof.ssa Rita MELONI
COMPITI e ATTRIBUZIONI



Aggiornamento, revisione e integrazione del POF 2014/2015.
Rilevazione in merito alla composizione delle classi.
Rilevazione dei Progetti da realizzare sulla base delle delibere
del Collegio Docenti.
 Presa visione dei nuovi incarichi per la redazione del nuovo
organigramma.
 Incontri e definizioni con DS e/o Collaboratrice vicaria.
 Interazione con le altre Funzioni Strumentali.
 Incontri e definizioni lavorative con i responsabili di progetti.
 Stampa e consegna del POF agli uffici e al personale ausiliario
per metterlo a disposizione dell’utenza e di tutto il personale
scolastico.
 Presentazione del POF a genitori e alunni.
 Consegna del materiale per un’ottimale fruizione del POF in rete
alla F.S AREA 2.
35

Provvedere a tutte le operazioni d’iscrizione e somministrazione
relative al Servizio Nazionale di Valutazione, anche mediante gli
aggiornamenti che vengono messi periodicamente sul sito
INVALSI.
 Coordinamento di
tutte le azioni legate alla
somministrazione delle Prove del Sistema di Valutazione
Nazionale (Invalsi) per le classi del biennio della Scuola
Secondaria di Secondo Grado.

AREA 2:
Gestione Sito Web della
Scuola.


Prof. Paolo ANTONUCCI









Aggiornamento del sito Web della Scuola con materiale messo a
disposizione dai docenti e/o dalla segreteria.
Fornire assistenza e supporto ai docenti nelle attività di
elaborazione delle programmazioni elettroniche in formato
digitale.
Organizzare la consegna delle programmazioni in formato
digitale e l’archiviazione dei files su supporto CD-ROM con
suddivisione degli stessi in classi.
Predisporre materiali e modulistica ai docenti sul sito web della
Scuola.
Aggiornare periodicamente la banca dati del sito relativo alla
didattica.
Coordinare e gestire le attrezzature per l’uso delle lavagne
interattive.
Ricercare e mettere a disposizione materiali informativi ed
innovativi inerenti soprattutto la metodologia e la didattica.
Coordinare i docenti per la stampa dei documenti di valutazione.
Fornire supporto, per la parte di competenza, al Progetto Qualità
dell’Istituto.
Fornire supporto allo staff di dirigenza per la parte di
competenza.
Curare il raccordo sistematico con il Dirigente Scolastico affinchè
possa coordinare efficacemente il lavoro delle funzioni
strumentali.
Interagire e collaborare con le altre F.S., i Referenti dei vari
progetti per la realizzazione degli stessi.
AREA 3 –
ORIENTAMENTO INFORMATIVO
- Continuità e Orientamento
Attività
Proff. Selene FALCONE –
Concetta RIPOLI.

Fornire informazioni sugli indirizzi di studio presenti in
Istituto in ordine a percorsi formativi e sbocchi
occupazionali
L’incaricata
della
funzione
strumentale,
prof.ssa Falcone
Selene, sarà disponibile per  Fornire materiale informativo sul P.O.F.
colleghi
ed
alunni,
per
 Attuare uno o più Open Day in dicembre – gennaio
consulenza/informazioni/consigli,
tutti i martedi dalle ore 10:15 alle Destinatari: alunni delle classi terze di scuola media (per il
36
ore 11:15 nella sala professori del corso diurno); adulti interessati alla frequenza dei corsi serali.
Liceo classico “P. Candela”.
ORIENTAMENTO ACCOGLIENZA
Attività

Presentazione dei docenti e di ogni alunno del gruppo
classe

Attività didattiche finalizzate alla comunicazione,
socializzazione e partecipazione

Visita dell’edificio scolastico (spazi, strutture, servizi)

Presentazione del POF e del regolamento d’Istituto

Conoscenza degli Organi collegiali

Informazioni sul profilo professionale e sugli obiettivi
generali del biennio

Esplicitazioni sul metodo di insegnamento del docente

Presentazione della Programmazione di classe, degli
obiettivi e dei criteri di valutazione

Definizione col gruppo classe di strategie per acquisire un
corretto metodo di studio (abilità di lettura, ascolto,
organizzazione delle informazioni)

Collaborazione con lo Sportello di ascolto e la psicologa
nel Progetto Star bene a scuola .
Destinatari: alunni delle classi prime.
ORIENTAMENTO USCITA
L’orientamento in uscita sarà finalizzato essenzialmente
alla conoscenza di sé e delle personali inclinazioni e
interessi, alla formazione post-scolastica e alla
conoscenza e all’orientamento nel mondo lavorativo.
Attività

Somministrazione di un questionario per il “bilancio delle
competenze” degli alunni Orientamento professionale

Incontri con esperti del mercato del lavoro e della
37
formazione professionale

Consultazione di repertori sulle professioni on line (per
valutare le tendenze occupazionali)

Somministrazione di test attitudinali

Approfondimenti curricolari delle discipline di indirizzo

Visite ad aziende del territorio

giornate di campus presso l’Unical

distribuzione di materiale informativo
formativa universitaria di altri atenei

simulazione test di logica e psico-attitudinali per
l’accesso al numero programmato delle facoltà
universitarie

Visita Centro per l’Impiego di Castrovillari
sull’offerta
Destinatari: alunni delle classi terze
AREA 4 –
- Interventi e Supporto agli
alunni (BES-DSA).
Proff.
Pasquale SPADAFORA –
Maria NICCOLI
La funzione strumentale “Interventi e Supporto agi studenti”
ha come obiettivo quello di offrire alla scuola servizi di
supporto organizzativo, di animazione, di consulenza ai
colleghi, di collegamento con i servizi territoriali per rendere
più incisiva l'azione didattica soprattutto in situazioni di
difficoltà e disagio degli alunni. In particolare:
 si occupa dell’accoglienza degli alunni delle classi in
ingresso collaborando all’attuazione del “Progetto
Accoglienza” e preparando alcuni test di screening con
specifiche
prove
standardizzate,
costruite
appositamente per l’utilizzo scolastico, volte
all’individuazione
di
disturbi
che
possano
compromettere il processo di apprendimento;
 opera un monitoraggio degli alunni con DSA o con BES
presenti nell’Istituto;
 promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione
didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare
38
l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione;
 coordina lo “Sportello d’ascolto”, spazio dedicato ai
ragazzi, per esprimere situazioni di disagio e
condividere esperienze con adulti disposti all’ascolto;
 cura il progetto “Star bene a scuola” che prevede
attività di educazione socio-affettiva finalizzate al
benessere
in
adolescenza,
all’inclusione
e
all’apprendimento significativo con la collaborazione
della psicologa dell’ASP dott. Mariangela Martirani;
 coordina incontri formativi rivolti ai docenti incentrati
sui metodi e sulle tecniche di facilitazione della
relazione educativa;
 collabora con la Dirigenza e le altre funzioni
strumentali, mediando eventualità conflittualità o
disagi all’interno delle classi e dell’intera comunità
scolastica.
Aggiornamento dati con monitoraggio
a l u n n i s t r a n i e r i , con di ffi col t à di
apprendim ento ,alunni con BES, presenti nella
scuola,,
R i c o gn i z i o n e r i so r se p r e s e n t i s ul t e r r i t o r i o
u t i l i z z a bi l i com e support o al l 'az i one del l a
scuol a,
Il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva
Il Consiglio di Istituto, con popolazione scolastica di circa 510 alunni, è costituito da 19
componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, 2 alunni, il Dirigente
Scolastico.
I rappresentanti del personale docente sono eletti dal collegio dei docenti nel proprio seno; quelli
del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario dal corrispondente personale di ruolo o non di
ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto; quelli dei genitori degli alunni sono eletti dai genitori stessi
o da chi ne fa legalmente le veci.
39
Il Dirigente Scolastico - Prof.ssa
Componente - Docente
Veltri Maria Saveria
Componente- Genitori
Componente -ATA
1.
Di Cianni Anna Maria
1. Francesco Greco (Presidente)
1. Sinimarco Franco
2.
Guzzo Paola
2.
2. Mantello Domenico
3.
Falcone Selene
3. Voltarelli Margaret
4.
Caparelli Francesco
4. Barbieri Santo Tonino
Petrasso Carmela
(v.presidente)
5. De Rosa Immacolata
6. Fasano Antonietta
7. Iervolino Anna
8. Terranova Giuseppe
Componente Alunni
Cupone Margherita
Scarpelli Valentina
Stumpo Luca
Amatuzzo Giuseppe
40
Il consiglio di istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta da un docente, da un
impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario e da due genitori. Della giunta fanno parte di diritto
il dirigente scolastico ed ha la rappresentanza del circolo o dell'istituto, ed il capo dei servizi
di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa.
I consigli di istituto e la giunta esecutiva durano in carica per tre anni scolastici.
GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente scolastico
Prof.ssa
Direttore S.G.A
Dott.
Docenti
Falcone Selene -Guzzo Paola
Non docente
Sinimarco Francesco
Genitori
Petrasso Carmela
Il Collegio Docenti
Veltri Maria Saveria
Mantello Domenico
(Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297)
Il collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel
circolo o nell'istituto, ed è presieduto dal preside.
Fanno altresì parte del collegio dei docenti i docenti di sostegno che ai sensi del successivo
articolo 315, comma 5, assumono la contitolarità di classi dell’Istituto.
Esso ha la competenza esclusiva dell’azione didattica:
• delibera il Piano dell’offerta Formativa;
• stabilisce le linee generali della programmazione educativa e didattica;
• valuta l’azione educativa;
• individua le funzioni strumentali all’offerta formativa;
• delibera le commissioni di lavoro e gli incarichi individuali;
• provvede all’adozione dei libri di testo.
I.T.C.G. CORSO
DIURNO
LICEO CLASSICO SAN
MARCO
LICEO CLASSICO
FAGNANO C.
Antonucci Paolo
Avolio Eleonora
Celestino Luigi
Avolio Lorenzo
Avolio Mario
Costa Angelo
41
Bisignano Romano
Bossio Giuseppina
Cundari Silvana
Calatafini Luca
Cervarolo Rocco
De Rosa Immacolata
Caparelli Francesco
De Luca Serafina
Di Matteo Raffaella
Castriota Marco
De Rose Loredana
Ferraro Elena
Conticchio Maria Filippa
Di Cianni Anna Maria
Fusaro Sandra
Coschignano Gianluca
Falcone Selene
Mastroianni Lucia
Cozza Fiorina
Gentile Carla
Pecora Elvira
Crea Francesco Antonio
Giordano Cinzia
Pepe Maria Bernadette
Cristiano Ninetta
Guido Pina
Perrone Ginetta
Damis Filomena
Guzzo Paola
De Maio Itali
Meloni Rita
Derito Flora Liliana
Niccoli Maria
Fasano Antonietta
Palopoli Paolo
Gagliardi Barbara
Ricca Roberta
Gallo Mariella
Scarniglia Serenella Rosa
Gargano Stefano
Tarsitano Anna Maria
Genzano Rosalba
Vena Luigi
Giglio Gioiella
Gordano Eugenio Francesco
Iervolino Anna
Lanzillotta Walter
Mandarino Franco
Martorelli Daniela
42
Mastrangelo Giovanni Francesc
Mauro Cristina
Mete Giovanni
Monaco Manuela
Morrone Anna
Murolo Isabelle
Noia Matilde
Perrone Angelina
Pisani Brunella Carmen
Prezioso Gina
Ripoli Concetta
Romano Francesco
Salerno Ferruccio
Santoro Emilia
Scorza Vincenzo
Siciliano Francesca
Spadafora Pasquale
Terranova Giuseppe
Tocci Nicolina
Vita Carino Ersilia
43
I.T.C.G. CORSO
SERALE
Avolio Sebastiano
Caldiero Raffaella
Carnevale Simona
De Marco Antonio
Graziadio Giuseppe
Maiarota Maria
Parodi Annalisa
Pasqua Tiziana
Russo Maria Grazia
Componente RSU
I rappresentanti sindacali (RSU) rappresentano i lavoratori della Scuola e hanno il compito di
vigilare e di salvaguardare i diritti dei lavoratori all’interno della Istituzione Scolastica; si rapportano
con il dirigente scolastico e ricercano mediazione all’interno della Scuola per favorire un clima
lavorativo sereno.
COMPONENTE R.S.U.
RAPPRESENTANTE CISL
Prof. Carmelo Bruno
Cozzolino Palmiro
RAPPRESENTANTE
Prof. Romano Franco
c.s. Di Scianni Luigi
44
Prof.ssa Rita Meloni
RAPPRESENTANTE ANIEF
Componenti GIO
Il Gruppo GIO (Gruppo Interno Operativo) è composto da un docente rappresentante del Consiglio
di Classe che accoglie l’allievo diversamente abile, il docente di sostegno della scuola, il genitori, i
rappresentanti dei servizi territoriali (ASL- Comune), con il compito di promuovere e coordinare il
processo di integrazione dell’alunno.
Il gruppo GIO si occupa dei seguenti punti:





Analisi situazione e proposte assegnazione ore alunno disabile in base al docente di
sostegno
Predisposizione del PDF e del PEI.
Verifiche in itinere.
Proposte di acquisto di materiali e testi.
Verifiche finali.
Componenti GIO
Referente
Prof.ssa Eleonora AVOLIO
Il Comitato di Valutazione dei Docenti neo assunti
COMITATO di VALUTAZIONE dei DOCENTI NEO ASSUNTI
Il Dirigente Scolastico - Prof.ssa VELTRI Maria Saveria
MEMBRI EFFETTIVI
45
Prof. Pasquale Spadafora
Prof. Gordano Eugenio
Prof.ssa Guzzo Paola
Prof.ssa Niccoli Maria
MEMBRI SUPPLENTI
Prof. ssa Iervolino Anna
Prof. Terranova Giuseppe
Prof.ssa Giordano Cinzia
Prof.ssa Pepe Maria B.
Previsto dal T.U. 297/94 di durata annuale, Il Comitato di Valutazione valuta il servizio degli
insegnanti ed esprime un parere sul periodo di prova dei docenti neo-immessi in ruolo in
apposita seduta. Esso è presieduto dal Dirigente scolastico.
Docenti Tutor
Il docente Tutor si impegna a seguire, sostenere ed aiutare il docente neo-assunto nell‟anno di
formazione per ciò che attiene agli aspetti organizzativi dell’ attività didattica;
segue il docente neo-assunto nel processo di elaborazione della tesi finale;
presenta il docente alla commissione di valutazione al termine dell‟anno di prova, evidenziandone
l‟ idoneità all‟esercizio della professione.
I Docenti Tutor che si occupano di seguire gli insegnanti neo-assunti sono individuati in base ai
seguenti criteri:
• è insegnante della stessa disciplina, o di disciplina affine, o ha comprovate competenze
nella disciplina del neo-assunto;
• opera nella stessa sede scolastica del docente interessato alla formazione;
• ha manifestato la disponibilità a seguire i docenti neo-assunti.
DOCENTI Tutor
DOCENTI Neoassunti
Prof.ssa DAMIS Filomena
Prof. Crea Francesco
Prof.ssa Gallo Mariella
Prof.ssa Onorina Cozza
Docenti Referenti di Progetto
Per alcuni temi specifici sono identificati docenti referenti con il compito di curare l’informazione e
la diffusione di notizie riferite a progetti e iniziative mettendo inoltre a disposizione dell’istituto le
proprie specifiche competenze per progettazione e/o realizzazione di percorsi e/o progetti riferiti
all’ambito di interesse.
46
I Docenti referenti svolgono i compiti di seguito elencati:
• Coordinano progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione degli ambiti per i quali
sono stati nominati
• Convocano, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di
istituto, i componenti della eventuale commissione cui sono preposti.
• Verbalizzano gli incontri e registrano le presenze.
Coordinatori-Segretari dei Consigli di Classe
Il Coordinatore di Classe è il punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno
della classe e per le azioni da mettere in atto.
a) Facilita il processo di interazione fra docenti, la circolarità delle informazioni, la ricerca di
integrazione delle competenze professionali e di progettazione condivisa.
b) Agevola la costruzione dei percorsi educativi e didattici volti al raggiungimento del successo
formativo degli studenti, sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e
capacità che di crescita morale e civile.
c) Collabora con la Presidenza nella gestione del rapporto dei Consigli di Classe con le
famiglie (comunicazioni sugli esiti didattici), ivi compresa la rilevazione e la segnalazione
delle assenze e dei ritardi troppo numerosi o ingiustificati degli studenti.
d) Si informa sugli alunni della propria classe, in particolare sulle situazioni a rischio ed in
generale sul loro coinvolgimento nelle attività scolastiche.
e) Controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia e tiene i
rapporti con i rappresentanti degli alunni diventando il tramite di questi con il CdC e la
Dirigenza.
In relazione al Consiglio di Classe
a) Presiede, in assenza del Dirigente Scolastico, il Consiglio della Classe di cui è coordinatore.
b) Promuove la realizzazione inter/pluridisciplinare dei progetti cui il consiglio ha aderito.
c)Predispone le schede utili alla registrazione del percorso didattico, dei progressi
comportamentali e di apprendimento conseguiti dagli alunni.
d) In collaborazione con i colleghi rileva le istanze della classe e delle diverse componenti del
suo Consiglio; segnala al Dirigente gli eventuali problemi emersi al fine di proporre opportune
strategie di soluzione.
e) Opera per fornire al Consiglio gli elementi di valutazione delle condizioni della classe e per
individuare gli studenti che presentano rischi di insuccesso formativo. Raccorda gli interventi di
recupero e potenziamento.
f) Coordina e collabora con la commissione apposita le procedure riguardanti le visite guidate e
ad viaggi di istruzione per la classe.
47
g) Coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale.
h) Cura la verbalizzazione durante le sedute dei Consigli di Classe e consegna il verbale al
Dirigente Scolastico o al vicario. Registra in modo sintetico ed incisivo le informazioni e le
dichiarazioni da inserire nel verbale. Procede alla stesura del verbale in forma compiuta e
definitiva.
LICEO CLASSICO – Corso A
San Marco Argentano
Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Classe 4°
Classe 5°
De Rose Loredana
Bossio Giuseppina
Meloni Rita
Guzzo Paola
Di Cianni Annamaria
LICEO CLASSICO – Corso B
San Marco Argentano
Classe 1°
Classe 4°
Classe 5°
Niccoli Maria
Guido Pina
Cervarolo Rocco
LICEO CLASSICO – Fagnano Castello
Classe 1°
Pepe Maria Bernadette
Classe 2°
De Rosa Immacolata
Classe 4°
Classe 5°
Perrone Ginetta
Vena Luigi
48
ITCG - Corso A di San Marco Argentano
Classe 1°
Antonucci Paolo
Classe 2°
Classe 3°
Classe 4°
Caparelli Francesco
Spadafora Pasquale
Mete Giovanni
Classe 5°
Iervolino Anna
ITCG - Corso B di San Marco Argentano
Classe 1°
Classe 2°
Mandarino
Francesco
Pisani Brunella
Classe 3°
Tocci Nicolina
Classe 4°
Murolo Isabelle
Classe 5°
Gallo Mariella
ITCG - SETTORE ECONOMICO
Indirizzo Turistico
San Marco Argentano
Classe 2°
Derito Flora
Classe 3°
Lanzillotta
Walter
Classe 4° AT
Conticchio
Maria Filippa
Classe 4° C
Fasano
Antonietta
Classe 5°
Giglio Gioiella
ITCG - Corso SERALE
Indirizzo: CPIA
San Marco Argentano
49
Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Classe 4°
I Servizi Amministrativi
Il Direttore S.G.A. sovrintende ai servizi amministrativi-contabili e ne cura l’organizzazione
svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal
Personale ATA posto alle sue dirette dipendenze.
Gli assistenti amministrativi hanno il compito di predisporre tutti gli atti amministrativi; di curare
la documentazione scolastica degli allievi e del personale della scuola e di gestire i beni e i sussidi
dell’Istituto. Uno degli assistenti ha anche la funzione di sostituire il direttore dei servizi generali e
amministrativi in caso di assenza o di legittimo impedimento.
I collaboratori Scolastici effettuano servizi di sorveglianza, pulizia, interventi di primo soccorsoemergenza, piccola manutenzione, stampa e copia, giro posta, collegamento con uffici esterni
(Comune, Posta, CSA, altri enti).
Direttore S. G. A
Dott. Domenico Mantello
(SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI)
PERSONALE ATA
Profilo
Nominativo
Sede di Servizio
Assistente amministrativo
Barbieri Santo Tonino
I.T.C.G. di San Marco Argentano
Assistente amministrativo
Lucibello Mario
I.T.C.G. di San Marco Argentano
Assistente amministrativo
Borrelli Francesco
I.T.C.G. di San Marco Argentano
Assistente amministrativo
Arena Giovanni Ernesto
I.T.C.G. di San Marco Argentano
Assistente amministrativo
Schella Giuseppe
I.T.C.G. di San Marco Argentano
50
Criteri per l’organizzazione
Sono individuate per l’area organizzativa dei servizi amministrativi i seguenti criteri da applicare
alle procedure :
CELERITA’
• La distribuzione della modulistica relativa ai vari adempimenti è rilasciata a vista.
• Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al
pubblico entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi.
• Gli attestati sono rilasciati entro 10 giorni dalla pubblicazione dei risultati finali.
• I documenti relativi alla valutazione vengono consegnati dai docenti incaricati entro 10
giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.
FLESSIBILITA’ ORARIA
Gli Uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo,
garantiscono un orario flessibile, funzionale alle esigenze dell’utenza.
Orario di apertura al pubblico:
• Ufficio di segreteria: dalle ore 10,30 alle ore 13.00 dal lunedì al sabato.
• Ufficio di direzione: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
INFORMAZIONI
La scuola assicura la tempestività del contatto telefonico con modalità di risposta che garantisce
il diritto di informazione.
Ogni Scuola è dotata di bacheca per l’affissione di:
• P.O.F
• Carta dei servizi
• Regolamento di istituto
• Piano di evacuazione
• Circolari
• Informativa sindacale
All’ingresso sono presenti operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni sul
servizio.
51
Risorse Umane e Professionali
Plesso
LICEO
CLASSICO
SAN
ARGENTANO
Alunni
PRIMO ANNO
29
8
SECONDO ANNO
20
8
TERZO ANNO
25
11
QUARTO ANNO
27
11
31
11
MARCO QUINTO ANNO
Totale
LICEO CLASSICO
SEDE DI
FAGNANO
CASTELLO
Docenti
132
49 (alcuni insegnanti lavorano su
due plessi)
Plesso
Alunni
Docenti
I ANNO
20
8
II ANNO
10
8
III ANNO
IV ANNO
11
III ANNO
14
Totale
55
11
11
38 (alcuni insegnanti lavorano su
due plessi)
52
SPAZI E ATTREZZATURE
Spazi “speciali” presenti nell’Istituto e il loro utilizzo:
-
Aule di Informatica
Le aule multimediali sono presenti in tutti i plessi dell’Istituto. Sono fornite di computer, scanner,
stampanti; le postazioni consentono l’uso contemporaneo di 15/20 alunni.
-
Palestra
La palestra è presente nello spazio adiacente l’Istituto Liceo Classico di San Marco Argentano. E’
ampia, nuova, luminosa e ben attrezzata, dotata di spogliatoi.
- Spazi Verdi
-
solo in parte alberato .
-
Laboratorio linguistico
I.T.C.G. “FERMI
CORSO DIURNO
E SERALE
Plesso
Alunni
Docenti
CORSO SERALE
88
10
CORSO DIURNO
258
Totale
346
40
50 (alcuni insegnanti lavorano su più
scuole)
53
-
Biblioteche di Plesso
Nei plessi del liceo classico e dell’IT.C:G: di San Marco Argentano è presente la biblioteca per gli
alunni fornita di librerie e libri. Queste si arricchiscono frequentemente grazie a progetti specifici o
a donazioni.
- Aule con LIM in tutti i plessi
Le lezioni vengono effettuate mediante l’ausilio di lavagne multimediali con collegamenti a internet.
L’uso di lavagne multimediali influisce sull’attenzione, sulla motivazione e il coinvolgimento degli
studenti; inoltra stimola la partecipazione degli alunni attraverso l’uso di contenuti multimediali
( testi, immagini, video,
P. O. F.
I Dipartimenti Disciplinari
Il Progetto educativo
dell’Istituto
Finalità Generali
Principi e Finalità dei tre ordini di scuola.
Il Curricolo proposto dall’Istituto
Competenze di base riferite agli assi
culturali
I Traguardi per lo sviluppo delle
Competenze
54
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Modello organizzativo
Premessa
Abilità e conoscenze delle singole discipline fanno acquisire specifiche competenze disciplinari le
quali concorrono, anche incrociandosi, all’acquisizione delle competenze generali di ciascun asse
culturale.
E’ necessario pertanto provvedere ad una nuova ripartizione delle discipline in DIPARTIMENTI e
delinearne funzioni e responsabilità.
Regolamento Generale dei Dipartimenti Disciplinari
Composizione e prerogativa dei dipartimenti
I Dipartimenti Disciplinari sono sedi deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica e
disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi
di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.
I lavori vengono coordinati da un docente nominato dal Dirigente scolastico, previa
autocandidatura proposte dal dipartimento stesso e dello stesso DS, tenendo conto anche di
esperienze e competenze di organizzare e promuovere attività di lavoro finalizzate al
miglioramento della didattica.
Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano:
l’ individuazione e il raggiungimento degli obiettivi trasversali agli Assi Culturali;
l'articolazione didattica della disciplina e i criteri di valutazione;
la costruzione di un archivio di verifiche;
la scelta dei libri di testo e dei materiali didattici;
la scelta delle modalità di verifica e la costruzione di verifiche comuni;
il confronto delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla disciplina;
l'innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e autoaggiornamento;
la promozione di proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale
la promozione, la sperimentazione di metodologie didattiche plurime.
Il dipartimento disciplinare è composto da tutti i docenti delle discipline d’ambito e dai docenti di
sostegno, secondo aggregazioni funzionali.
I Dipartimenti Disciplinari sono così costituiti:
DIPARTIMENTO ASSE DEI LINGUAGGI
(Lingua Italiana, Lingue comunitarie, lingua latina, lingua greca, arte, storia, geografia, filosofia,
religione, discipline giuridiche )
AREA DIPARTIMENTO MATEMATICO E SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
((Matematica, Scienze e Tecnologia, scienze naturali, chimica, fisica, discipline economiche,
itp,topografia, costr.rur., tecnologia applicata , informatica ,scienze motorie e sportive)
55
AREA STORICO- SOCIALE
(storia, geografia e filosofia)
Funzionamento dei dipartimenti disciplinari
1) Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 27 del C.C.N.L. vigente, non
superando di norma 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del
collegio docenti;
2) ciascun incontro si svolge con le seguenti modalità:
discussione, moderata dal coordinatore, che assegna la parola sulla base dell’ordine di
prenotazione;
delibera sulle proposte;
3) le delibere:
vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti;
non possono essere in contrasto con il P.O.F. e con il P.E.I., pena la loro validità;
una volta approvate divengono parte delle delibere del collegio docenti;
le delibere così assunte non possono essere modificate né rimesse in discussione, fino a che non
si presentino elementi di novità che richiedano nuova discussione, nuova elaborazione e
procedura deliberante.
4) ciascun docente:
ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 27 C.C.N.L.vigente) di partecipare alle riunioni di dipartimento.
in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare l’assenza per
iscritto al dirigente;
ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno argomenti da
discutere.
RESPONSABILE GENERALE DEI
DIPARTIMENTI
Prof. Pasquale Spadafora
Area Linguistico-letteraria
Coordinatore
Prof.ssa Bossio Giuseppina
Area Storico – sociale
Coordinatore
Prof.ssa Serafina De Luca
Area Matematico - Scientifico - Tecnologica
Coordinatore
Prof.ssa Nicolina Tocci e prof.ssa Rita
56
Meloni
Funzioni del coordinatore






Rappresenta il proprio dipartimento.
Fissa l’ordine del giorno, raccolte e analizzate le necessità didattiche, sulla scorta delle
indicazioni del comitato didattico e delle richieste presentate da singoli docenti.
Su delega del dirigente scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono
verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul
registro generale dei verbali del dipartimento.
E’ punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di
ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del
dipartimento;
Verifica eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento. Quando il dialogo, il confronto
e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al dirigente scolastico.
Le riunioni del dipartimento sono convocate dalla dirigenza. Il coordinatore, su propria
iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del dipartimento,
può richiedere la convocazione del dipartimento
Il coordinatore di dipartimento riceverà una retribuzione dalle risorse del Fondo di Istituto, stabilito
annualmente in sede di contrattazione d’istituto.
Le riunioni di Dipartimento si svolgeranno presso la Sede Centrale.
È consentito ai Responsabili dei Dipartimenti l’uso delle L.I.M. presenti nelle aule, se
preventivamente richiesto e autorizzato dal D.S. e dal D.S.G.A.
Le riunioni serviranno per:
1. Consolidare la ricerca sulla formulazione di ipotesi per la costruzione di significati condivisi di
competenza.
2. Individuare i criteri e gli ambiti per l’analisi epistemologico - formativa delle discipline.
3. Sostenere l’analisi disciplinare e la ricerca sui nuclei fondanti delle discipline/campi di
esperienza in riferimento ai criteri individuati.
4. Individuare il profilo formativo in uscita al termine del I biennio obbligatorio .
5. Individuare il profilo formativo in uscita con relativa certificazione delle competenze , come
previsto dal D.M. 139/2007.
6. Individuare il profilo formativo in uscita delle classi terminali.
7. Progettare percorsi formativi funzionali allo sviluppo delle competenze.
57
8. Concordare i criteri da seguire per la verifica e la valutazione in itinere e finale per ciascun
Modulo di Apprendimento.
9. Avviare pratiche di ricerca/studio sugli aspetti teorici relativi alle aree non cognitive.
10. Avviare l’analisi delle aree non cognitive (prosocialità – imprenditorialità – problem solving) e
pratiche di ricerca sui nuclei fondanti in riferimento ai criteri individuati.
11. Analizzare i risultati conseguiti nell’apprendimento e nelle proposte di insegnamento e
progettare il miglioramento.
I docenti referenti dei dipartimenti, nonché i docenti incaricati delle FS si riuniranno anche al di
fuori degli incontri previsti nei punti che precedono, in date non coincidenti con quelle previste nel
piano annuale delle attività dei docenti ed eventuali successive variazioni. I predetti docenti sono
tenuti ad adempiere compiutamente agli incarichi ricevuti e formalmente loro affidati. Le riunioni,
promosse dal dirigente scolastico ovvero dai due docenti incaricati del coordinamento delle attività,
si terranno con la partecipazione di tutti gli incaricati ovvero dei soli docenti interessati
all’argomento da trattare ed avranno finalità operative (es.: analisi delle attività svolte, monitoraggio
sulle attività in corso, coordinamento, definizione di interventi per migliorare eventuali punti deboli).
I docenti destinatari dei diversi incarichi sosterranno i colleghi per facilitare la comunicazione e il
coordinamento tra i diversi ambiti di indirizzo e tra i diversi ambiti (discipline, ecc.) di intervento.
Le attività aggiuntive di insegnamento potranno essere calendarizzate dai docenti in date non
coincidenti con quelle previste nel presente piano annuale ed eventuali successive variazioni.
Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico:
1^ riunione per AMBITI DISCIPLINARI (prima dell’inizio delle attività didattiche):
- definire gli obiettivi partendo dall’analisi e delle competenze per approdare alla
individuazione delle abilità , delle competenze e delle conoscenze;
- definire gli obiettivi partendo dalla individuazione delle competenze e delle abilità per
approdare alle conoscenze;
- definizione degli obiettivi partendo dalla individuazione delle conoscenze per approdare
alle competenze;
- progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e
di prove di verifica di competenza in uscita ;
- individuare compiti in base alle seguenti competenze dei docenti: organizzative,
informatiche, ecc.
2^ riunione PER AMBITI DISCIPLINARI (dopo l’inizio delle attività didattiche; prima delle
progettazioni dei Consigli e di quelle individuali):
- I dipartimenti si riuniranno nella sede centrale per esaminare i seguenti argomenti:
operare le scelte didattiche che, in base all’analisi delle macroaree, definiscono le singole
competenze delle varie discipline proponendo percorsi formativi (Progettazione didattica
del Docente) per una didattica più efficace.
- Progettazione analitica (discipline coinvolte, tempi, contenuti, modalità didattiche) di
percorsi di continuità tra le classi III della scuola secondaria di I grado e le classi prime
della scuola secondaria di secondo grado ( programmare come parte integrante e
qualificante dei percorsi formativi).
58
-
individuare le tipologie di prove e/o di attività adeguate alla verifica delle singole
competenze;
-
creare un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai docenti
(documento che sia un punto di riferimento della progettazione formativa dell’Istituto).
3^ riunione PER AMBITI DISCIPLINARI (alla fine del 1° quadrimestre).
I dipartimenti si riuniranno nella sede centrale per esaminare i seguenti argomenti:
-
verifica dei percorsi formativi attuati;
-
progettare interventi di recupero e potenziamento didattico.
I dipartimenti si riuniranno nella sede centrale per esaminare i seguenti argomenti:
1) Verifica e valutazione dei risultati relativi ai percorsi formativi relativi al I°
Quadrimestre (i coordinatori di classe provvederanno alla raccolta dei dati e
alla presentazione dell’ apposita griglia di rilevamento Quadrimestrale, così
come acquisita nei consigli di classe e di interclasse).Attivazione di eventuali
corsi di recupero (IDEI)
2) Predisposizione Percorsi Formativi relativi al II° Quadrimestre.
4^ riunione per AMBITI CULTURALI
I dipartimenti si riuniranno nella sede centrale per esaminare i seguenti argomenti:
-
proporre l’adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici.
Le sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene
inviato al Dirigente Scolastico.
Si ricorda che delle sedute si dovrà redigere verbale sull’apposito registro ed inviare copia all’ufficio
di Presidenza.
59
Il progetto Educativo dell’Istituto
Il progetto educativo dell’Istituto pone al centro dell’azione formativa l’alunno nella sua
globalità, tenendo ben presenti le numerose sfaccettature che lo caratterizzano:
 Il difficile periodo evolutivo;
 L‟appartenenza ad un proprio tessuto sociale e famigliare ;
 Il bisogno di conoscenza e di supporto nel processo di apprendimento;
 Le legittime aspirazioni per un futuro gratificante.
La consapevolezza del delicato momento evolutivo della nostra utenza, unita alla conoscenza dei
bisogni degli alunni e delle famiglie ci spinge quindi a proporre un modello scolastico che dia
risposte concrete.
Il perseguimento del successo formativo di ogni alunno non può non tener conto della presenza
di situazioni di svantaggio cognitivo. Nella nostra scuola, la presenza di alunni diversamente abili
o con DSA O CON BES viene opportunamente curata in sinergia con gli insegnanti di sostegno ,
con le funzioni strumentali preposte , oltre all’equipe psico-socio-pedagogica. Anche la sempre
maggiore presenza di alunni stranieri necessita l’investimento di risorse ed energie per favorirne
l’integrazione e il pieno esercizio del diritto all‟istruzione.
Tenuto conto della realtà sociale e culturale del nostro territorio e dei principi educativi esplicitati
nella mission d’istituto, la progettazione del piano dell‟offerta formativa prevede che accanto alla
didattica disciplinare curricolare, vengano proposte attività formative di approfondimento
supportate da un‟azione volta all’innovazione metodologica e articolate nelle quattro aree di
progetto dedicate agli alunni:
1. approfondimento di tematiche culturali,
2. accoglienza, continuità e orientamento
3. successo formativo e inclusione
4. scuola e comunità.
L’attività didattico-formativa curriculare, collocata nelle tre aree culturali disciplinari descritte
dalle Indicazioni per il Curricolo, utilizza sempre più una metodologia laboratoriale e si
concretizza seguendo almeno tre momenti di progettazione specifica:
1) la progettazione annuale degli apprendimenti disciplinari.
All’inizio dell’anno i docenti della scuola, individuano le finalità e gli obiettivi specifici di
apprendimento relativi alla loro disciplina, per le classi di competenza. L’ azione di progettazione,
condotta nelle linee essenziali nei dipartimenti, si personalizza successivamente sugli alunni
seguiti, concretizzando quella flessibilità organizzativa e didattica volta al raggiungimento del
successo formativo di ciascuno di loro.
60
2) La progettazione degli obiettivi formativi da parte dell’équipe educativa.
L’analisi dei bisogni cognitivi ed educativi specifici del gruppo classe insieme alla puntuale
ricognizione delle risorse disponibili, permettono la progettazione dell‟azione educativa dei docenti
per il raggiungimento degli obiettivi educativi e formativi di tutti gli alunni della classe.
Si individuano le modalità di gestione della classe, le necessità di sostegno affettivo ed
organizzativo dei singoli alunni e si condividono le strategie educative volte al raggiungimento del
successo di tutti.
I Laboratori facoltativi di Approfondimento e Recupero
A completamento dell’offerta formativa vengono offerte ore settimanali pomeridiane destinate al
recupero e all’approfondimento. I laboratori pomeridiani sono facoltativi e coinvolgono gli studenti
in modo mirato, per singole classi o in modo trasversale, a classi aperte.
I progetti effettuati in queste ore scaturiscono dalle indicazioni del Collegio dei Docenti sulla base
dei bisogni formativi individuati dagli insegnanti e degli interessi emersi dai colloqui con gli alunni e
con i genitori.
61
Finalita’
L’ Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “I.T.C.G.-LC “FERMI-CANDELA” di San
Marco Argentano e Fagnano Castello, facendo espressamente riferimento alle “Indicazioni
del D.P.R. 88/ del 15/03/2010” ( regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici ,
e il D.P.R. 89 del 15/03/2010 ( regolamento recante revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei)delinea quelle che sono le sue Finalità Generali partendo
dalla “centralità della persona” che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale di
crescita e di maturazione umana, morale e spirituale:
 promuovere le capacità di dare senso alla varietà delle esperienze favorendo la
creatività come strategia metodologica ;
 favorire lo sviluppo di una identità consapevole e piena attraverso supporti e strumenti
adeguati “apprendere ad essere”;
 agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione;
 utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi,
anche ai fini dell’apprendimento permanente;
 favorire autonomia di pensiero costruendo percorsi formativi che partono da concreti
bisogni formativi;
62
 riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e
le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
 educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici
culturali di ogni persona;
 continua alleanza educativa con le famiglie e con il territorio circostante.
 Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per
interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
 Padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica ;
 Possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per
la comprensione delle discipline scientifiche ;
Obiettivi Formativi
L’Istituto scolastico pone alla base della propria identità e della propria azione educativa i seguenti
Obiettivi Formativi:
Obiettivi Formativi Comportamentali
Sono gli obiettivi che si riferiscono principalmente all’acquisizione delle capacità di mettere
in atto comportamenti coscienti a livello individuale e corretti e condivisibili a livello
relazionale:
-
sviluppare le capacità di ascolto e di attenzione.
-
Promuovere l’acquisizione dell’autocontrollo negli atteggiamenti e nei linguaggi.
-
Rispettare le consegne e impegnarsi nell’assolverle.
-
Rafforzare l’autonomia personale verso se stessi e nella gestione delle proprie cose.
-
Promuovere l’acquisizione di comportamenti responsabili e consapevoli nei confronti della
salute e della sicurezza proprie ed altrui.
-
Favorire lo sviluppo dell’autovalutazione.
Obiettivi Formativi Sociali
Sono gli obiettivi che si riferiscono principalmente all’acquisizione delle capacità di mettere in atto
comportamenti di relazione positive e costruttive con gli altri.
-
Vivere la scuola con partecipazione e fiducia
63
-
Assumere l’impegno a capire, progettare ed operare costruttivamente con gli altri per il
bene comune.
-
Scoprire
e
gestire
le
difficoltà
nei
rapporti
interpersonali
e
riconoscere
la
necessità/importanza dell’ascolto delle ragioni altrui.
-
Favorire
l’acquisizione
progressiva
di
valori
sociali
(solidarietà,
amicizia,
lealtà,
partecipazione, responsabilità).
-
Conoscere e rispettare le diversità (personali, linguistiche e culturali, sociali, religiose) come
fonte di arricchimento e occasione di confronto costruttivo.
-
Sviluppare le proprie capacità critiche per migliorare le proprie scelte.
-
Condividere e rispettare le regole comuni.
Obiettivi Formativi Cognitivi
Sono gli obiettivi che si riferiscono allo sviluppo e all’acquisizione di capacità, abilità e competenze
personali nei diversi campi di esperienza e di apprendimento per poter disporre di adeguati
strumenti di indagine, conoscenza e comprensione della realtà.
-
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali , per una loro corretta
fruizione e valorizzazione;
-
Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed
esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo
-
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica,
filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere , degli autori e delle
correnti di pensiero ed acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e
culture;
-
Stimolare la “curiosità cognitiva” e lo spirito critico.
-
Acquisire un efficace metodo personale di studio.
-
Agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione che al suo
adeguamento organizzativo.
-
Analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali
acquisiti.
-
Analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e
sociali.
64
-
Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali.
-
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie, del
territorio e delle tecniche negli specifici ambiti professionali di riferimento.
-
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
-
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi.
-
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si
studiano le lingue.
-
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da
quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa,
precisione e ricchezza lessicale), modulando tali competenze a seconda dei diversi
contesti.
Principi e finalità dei quattro percorsi formativi
quinquennali
Nell’alveo delle finalità generali della Scuola, i quattro segmenti scolastici dell’Istituto perseguono
finalità specifiche declinando, all’interno e in sintonia con il Piano dell’Offerta Formativa, il percorso
formativo delle discipline sulla base dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento prescritti a
livello nazionale.
IL SÉ
E
L’ALTRO
65
Le grandi domande
Il senso morale
Il vivere insieme
IL CORPO
IN
MOVIMENTO
Identità
Auia
Salute
LINGUAGGI
CREATIVITÀ
ESPRESSIONE
Gestualità
Arte
Musica
Multimedialità
66
I DISCORSI E LE
PAROLE
Comunicazione
Lingua
Cultura
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Ordine
Misura
Spazio-Tempo
Natura
67
Obiettivi
Comuni
Cognitivi
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, concetti (
territorio, regione, localizzazione, mobilità, relazione) e strumenti ( carte
geografiche, sistemi informativi geografici,, dati statistici) per la lettura dei
processi storici e per l’analisi della società contemporanea..
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai
personaggi più importanti, la storia d’ ltalia inserita nel contesto europeo e
internazionale.
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche,
giuridiche, sociali ed economiche , con particolare riferimento all’Europa , e
comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei
paesi in cui si studiano le lingue.
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica , saper
utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) ,
padroneggiandone le procedure e i metodi d’indagine
Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale.
Utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti.
Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni di carattere territoriale e socioculturale.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare
.
Indicazioni Metodologiche
Si utilizzeranno il metodo deduttivo, comunicativo, oltre al metodo induttivo, basato
sull’osservazione e raccolta di informazioni, e sulle riflessioni conseguenti. Si manterrà un costante
e aperto dialogo con gli alunni. Momenti fondamentali del percorso saranno la lettura, l’ascolto, la
consultazione di fonti, correzioni individuali e collettive, ricerche guidate, sperimentazioni, l’uso di
tecnologie multimediali, indagini sul territorio, visite guidate.
Saranno promosse attività di laboratorio per incoraggiare la sperimentazione e il coinvolgimento. Si
realizzeranno percorsi formativi e cognitivi, valorizzando l’esperienza degli alunni, adeguati alle
diversità personali, culturali, sociali, stimolando la curiosità e il gusto della ricerca e della scoperta,
stimolando gli alunni alla collaborazione, ai lavori di gruppo. Saranno svolte attività finalizzate al
recupero delle carenze riscontrate nelle diverse discipline, in concomitanza al consolidamento e al
potenziamento. I metodi saranno adattati alle esigenze di ogni classe e dei singoli alunni.
68
La Scuola Secondaria di 2° Grado
Come dichiarato dalle Norme Ordinamentali contenute nei D.P.R. 15/03/2010 N. 88 e N.89 “la
scuola secondaria di secondo grado fornisce, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i
percorsi, i contenuti letterari, umanistici, scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di
indirizzo. L’organizzazione dei percorsi a carattere economico permette di acquisire agli studenti
un’adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a
livello di istruzione e formazione superiore con particolare riferimento all’esercizio delle professioni
tecniche. Il percorso formativo liceale , invece, è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo
delle conoscenze, delle competenze e delle abilità caratterizzanti il liceo classico, nella
prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito
delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e
trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e
per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono
promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando
opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.”
A differenza di altre “agenzie educative” che concorrono alla crescita e alla formazione della
persona in quanto tale, la scuola ha il compito fondamentale , specifico ed esclusivo di insegnare i
contenuti disciplinari utili alla formazione culturale degli alunni. Questo compito viene affrontato
dai docenti, professionisti dell’ educazione, che, superando l‟approccio nozionistico, coinvolgono
gli alunni in percorsi stimolanti e adeguati all‟età .
FINALITA’ EDUCATIVE
Portare l’alunno a riflettere in modo
autonomo e critico
Favorire l’acquisizione e lo sviluppo
delle capacità logiche e di
astrazione concettuale in tutte le
discipline
Promuovere la pratica consapevole
della cittadinanza attiva
OBIETTIVI FORMATIVI
Favorire la progressiva consapevolezza delle proprie
potenzialità e risorse.
Trasmettere i concetti chiave del sapere umanistico,
scientifico ed economico in chiave diacronica e sincronica.
Promuovere il senso di responsabilità.
Far riflettere sui comportamenti di gruppo.
Acquisire un metodo di studio autonomo e critico.
Acquisire una approfondita padronanza delle discipline.
Sviluppare una competenza ampia e sicura dei linguaggi
specifici nei diversi ambiti disciplinari.
Acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale.
Decodificare la realtà attraverso i codici culturali appresi.
Organizzare le conoscenze nella prospettiva delle
elaborazione di un sapere integrato.
Apprendere il concreto, prendersi cura di sé, degli altri e
dell’ambiente.
Aderire in modo consapevole a valori condivisi.
69
Sviluppare atteggiamenti cooperativi e collaborativi.
Costruire il senso di legalità.
Sviluppare un’etica della responsabilità.
Imparare a riconoscere e a rispettare i fondamentali valori
sanciti dalla Costituzione Italiana.
OBIETTIVI COMUNI EDUCATIVI





Educare al rispetto delle norme.
Educare al rispetto di sé e degli altri, alla tutela della propria salute e dell’ambiente.
Acquisire comportamenti corretti e responsabili.
Avere fiducia nelle proprie possibilità per superare le difficoltà e operare scelte autonome.
Seguire le attività con interesse e partecipazione attiva, eseguendo i compiti con
precisione.
 Favorire lo sviluppo della personalità per formare l’uomo e il cittadino.
OBIETTIVI COMUNI COGNITIVI
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI I BIENNIO LICEO CLASSICO








Approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base nei diversi ambiti
disciplinari.
Arricchire il proprio repertorio lessicale.
Avviare all’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro autonomo.
Consolidare e ampliare le conoscenze nei vari ambiti disciplinari.
Sapersi esprimere oralmente con un linguaggio chiaro, corretto ed appropriato rispetto
alla situazione comunicativa.
Sviluppare capacità di analisi e di sintesi a livello di apprendimento dei contenuti.
Studio della civiltà classica e della cultura umanistica.
Avvio all’acquisizione di una discreta competenza comunicativa in lingua straniera.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI II BIENNIO E ULTIMO ANNO LICEO CLASSICO





Leggere, comprendere e interpretare testi e documenti di varia natura nei differenti
ambiti disciplinari.
Esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando il lessico specifico delle varie
discipline.
Acquisire strumenti
di osservazione ed analisi nell’area metodologica, logicoargomentativa, linguistica, storico-umanistica e scientifico-matematica.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
Aver acquisito in lingua inglese strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
70




Saper fruire delle espressioni creative delle arti e saper riconoscere rapporti e stabilire
raffronti tra la lingua italiana e le altre lingue moderne e antiche.
Consolidare capacità di analisi e di sintesi a livello di apprendimento dei contenuti.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni
e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il
relativo contesto storico e culturale.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI I BIENNIO CARATTERIZZANTI L’ISTITUTO TECNICO
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING






Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni
che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica.
Esprimersi in modo chiaro, logico e pertinente, utilizzando un lessico appropriato alla
situazione comunicativa e di contenuto.
Analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici ed informatici, i fenomeni economici e
sociali.
Padroneggiare l’uso degli strumenti tecnologici in modo corretto ed appropriato al
contesto.
Avvio all’analisi di problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti
culturali acquisiti.
Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio letterario europeo ed italiano .
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI II BIENNIO E ULTIMO ANNO
CARATTERIZZANTI L’ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E
MARKETING








Consolidare e ampliare le conoscenze nei vari ambiti disciplinari.
Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale.
Elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a
strumenti informatici e software gestionali.
Acquisire delle discrete competenze comunicative in lingua straniera.
Utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti.
Padroneggiare pienamente la lingua italiana utilizzando differenti registri linguistici.
Collocare il pensiero economico nell’ambito più vasto della macro economia.
Attuazione del Progetto europeo sul “Coding” inteso come attuazione di percorsi di
programmazione visuale in un ambiente di sviluppo commercialmente diffuso (secondo
biennio); alcuni esempi sono stati inseriti anche all’interno di lezioni del primo biennio,
soprattutto per valutare l’impatto sugli alunni, in vista di future modifiche delle
programmazioni.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI I BIENNIO
CARATTERIZZANTI
L’ISTITUTO TECNICO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
71





Abituare agli alunni ad esercitare l’arte di documentarsi ed in particolare a saper
consultare vocabolari. enciclopedie, atlanti, giornali, riviste e documenti di ogni genere.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico.
Operare le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Saper leggere e comprendere testi letterari di varia natura, decodificando le informazioni
contenute nei testi.
Potenziare capacità di analisi e di sintesi a livello di apprendimento dei contenuti.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI II BIENNIO E ULTIMO ANNO CARATTERIZZANTI
ISTITUTO TECNICO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

Sviluppare la capacità di valutazione delle decisioni da assumere. attraverso giudizi
fondati su criteri motivati.
 Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio.
 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
 Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio , per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali.
 Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI I BIENNIO ISTITUTO SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO TURISTICO





Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per
coglierne le ripercussioni nel contesto turistico.
Utilizzare i sistemi informativi , disponibili a livello nazionale e internazionale, per
proporre servizi turistici anche innovativi.
Acquisire delle discrete competenze comunicative scritte e orali in lingua italiana e
straniera.
Avvio all’intervento nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi,
contabili e commerciali.



OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI II BIENNIO E ULTIMO ANNO ISTITUTO
SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO TURISTICO
Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio
culturale, sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile.
72







Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di
imprese o prodotti turistici.
Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.
Saper curare l’esposizione scritta e orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito in una lingua straniera moderna strutture, modalità e competenze
comunicative adeguate.
Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
Curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Saper leggere e comprendere testi complessi di varia natura.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Per costruire un percorso ottimale di acquisizione del “ Metodo di studio” da parte degli allievi, si
ritiene opportuno procedere alla costruzione di un percorso “ottimale” di interventi da parte dei
docenti che punti alla conoscenza e applicazione sperimentale in classe di accreditate strategie
didattiche che permettono di realizzare uno spazio educativo in cui l’alunno possa avere un ruolo
attivo nella costruzione dei saperi e sia capace di esercitare il proprio controllo sui contenuti da
apprendere.
Gli obiettivi che ci si propone di conseguire possono essere così declinati:
• Omogeneizzare sistemi e stili di insegnamento/apprendimento
• Tarare il processo di insegnamento/apprendimento sulle caratteristiche di ciascun allievo
• Implementare il proprio piano strategico.
Per poter raggiungere i succitati obiettivi tutti i docenti concordano sugli atteggiamenti da
tenere nei confronti degli alunni :
• Dialogo aperto con ogni alunno
• Rispetto dell’opinione altrui
• Disponibilità all’autocritica
• Coerenza nelle richieste
• Piena collaborazione con le famiglie
• Fermezza e solidarietà tra docenti.
73
Il Curricolo proposto dall’Istituto
Il nostro Istituto Comprensivo, nell’ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, ha
elaborato un proprio Curricolo al fine di realizzare in modo ancora più consapevole la continuità tra
i diversi ordini di scuola attraverso l’individuazione delle competenze e degli indicatori essenziali
del percorso di apprendimento disciplinare.
I Curricoli disciplinari d’Istituto, redatti in sede dipartimentale, nel rispetto degli indirizzi di carattere
nazionale (D.P.R. 88 e 89/2010) costituiscono il punto di riferimento per la progettazione didattica
di ogni settore formativo.
Inoltre, considerando anche l’incidenza degli sviluppi internazionali (Raccomandazioni del
Parlamento e del Consiglio Europeo 2006) sul Sistema d’istruzione e formazione nazionale, si è
ritenuto opportuno partire dalle otto competenze chiave di cittadinanza europea per
l’apprendimento permanente così individuati :
1 – Imparare ad imparare
2 – Progettare
3 – Comunicare
4 – Collaborare e partecipare
5 – Agire in modo autonomo e responsabile
6 – Risolvere i problemi
7 – Individuare collegamenti e relazioni
8 – Acquisire ed interpretare l’informazione
Le “competenze chiave” sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e
servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della
formazione permanente.
Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:
la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);
la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale);
la capacità di inserimento professionale (capitale umano).
Da quanto detto si evince che tutti i percorsi, pur nella specificità dei singoli indirizzi di studio,
devono fornire in uscita alla fine del I ciclo le seguenti competenze declinate all’interno dei quattro
assi culturali.
COMPETENZE DI BASE RIFERITE AGLI ASSI CULTURALI
ASSE
MATEMATICO
E
SCIENTIFICOTECNOLOGICO
- discipline afferenti: matematica,
discipline economiche, topografia,
ASSE DEI LINGUAGGI:
- discipline afferenti: lingua italiana,
lingua greca e latina, discipline
74
costruzione e scienze.
giuridiche e lingue comunitarie, arte.
Padronanza della lingua italiana:
aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica
argomentativi indispensabili per gestire l'interazione
comunicativa verbale in vari contesti;
individuando invarianti e relazioni.
di vario tipo;
soluzione di problemi
scopi comunicativi
deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO:
discipline afferenti: scienze, tecnologia,
informatica.
per i principali scopi
comunicativi ed operativi
fruizione consapevole del Patrimonio artistico e
letterario
ASSE STORICO-SOCIALE:




Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente
fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale
in cui vengono applicate.


discipline
religione.
afferenti:
storia,
geografia,
Comprendere il cambiamento e la diversità dei
tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali.
Collocare l'esperienza personale in un sistema
di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell'ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del
sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio.
Aree Disciplinari e Culturali
Sulla base delle Indicazioni per il Curricolo, le singole discipline sono considerate nella loro
specificità, ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree:
- Linguistico- Artistico- Espressiva.
- Matematico- Scientifico- Tecnologica.
- Storico-Sociale.
Viene così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace
di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria
della conoscenza.
Si favoriscono perciò:
75
-
L’interdisciplinarietà;
Il lavoro collegiale tra docenti di disciplina diversa;
Lo sviluppo di competenze trasversali.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
(Lingua Italiana, Lingua Greca e latina, Lingue comunitarie, discipline giuridiche, Arte )
L’area linguistico-artistico-espressiva è articolata in più ambiti linguistici, quali latino, greco, italiano,
lingua straniera comunitaria, arte , che dal punto di vista didattico si devono intendere collegati e
interagenti fra loro, ma anche con le altre aree culturali. Essa prevede l’apprendimento e la
padronanza delle lingue ( nativa e comunitaria ) e dei linguaggi non verbali (iconici, sonori e
corporei).
Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la
crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza. Allo stesso modo, le immagini, le
opere d’arte, la musica e le espressioni corporee e motorie sono linguaggi universali che
costituiscono strumenti potenti sia per lo sviluppo della propria identità personale e culturale sia per
la conoscenza e il confronto fra culture diverse.
Pertanto, l’area ha come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di
gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di
produrre lavori scritti con molteplici finalità. Considera, inoltre, la conoscenza delle lingue
comunitarie, la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della
comunicazione e dell’informazione.
76
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
((Matematica, Scienze naturali, chimica, fisica, informatica, discipline economiche, scienze
motorie e sportive)
Quest'area si realizza con il concorso di più discipline: matematica, scienze , fisica, scienze
motorie, le quali contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità,
sviluppando le capacità di mettere in rapporto il pensare e il fare e offrendo strumenti adatti a
percepire, interpretare e collegare fra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti, costruiti
dall’uomo, eventi quotidiani. Lo sviluppo di un’adeguata competenza scientifica, matematica,
tecnologica di base consente di acquisire capacità di critica e di giudizio e di leggere e valutare le
informazioni che la società di oggi offre in abbondanza. Elemento fondamentale di tutte le
discipline dell’area è il laboratorio inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno
opera attivamente.
 Coinvolgimento della famiglia dell’alunno nell’attuazione del PEI.
 Ottimale utilizzazione delle risorse esistenti.
AREA STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE
L’area storico-geografica è composta, dalle scienze che si occupano dello studio delle società
umane nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro. Il loro
apprendimento è uno degli assi portanti del percorso formativo in quanto concorre a far acquisire
agli studenti competenze civiche e culturali, che permettano loro di svolgere, consapevolmente e
con riferimento ai valori personali e sociali sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione
universale dei diritti umani, un ruolo attivo nella società e, poi, di continuare a imparare per tutto
l'arco della vita. Nell’ambito di tale area, recependo la normativa vigente, l’Istituto ha attivato
un’ora settimanale di lezione, finalizzata all’acquisizione di conoscenze relative a “Cittadinanza e
Costituzione” per porre le basi dell’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando
gli apprendimenti attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto
prendersi cura di se stessi, degli altri, dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di
solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità,
lo sviluppo di un’ etica della responsabilità che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in
modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al
miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
Gli allievi imparano, dunque, a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della
Repubblica Italiana, in particolare:
77

i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2),

il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3),

il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art. 4),

la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21).

il diritto alla parola (art. 21).
AREA ETICO -RELIGIOSA/ ATTIVITA’ ALTERNATIVA
Ruolo fondamentale all’interno del curricolo dell’Istituto riveste l’insegnamento della Religione.
L’I.R.C. favorisce il processo di maturazione dell’identità personale, l’interiorizzazione dei valori
della propria cultura, promuove lo sviluppo delle capacità sociali (comprensione,aiuto,
condivisione, cooperazione), ed inoltre orienta al rispetto delle diversità. Tutto questo attraverso un’
adeguata conoscenza delle fonti dei contenuti e della storia della fede cristiana, con opportuni
confronti con altre religioni e sistemi di significato.
Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica seguiranno attività
strutturate volte allo sviluppo dell’esercizio consapevole della cittadinanza attiva.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Scuola Secondaria di 2° Grado
Traguardi per lo
sviluppo delle
Competenze al
termine del I
-
Interagire in modo efficace
diverse situazioni comunicative.
-
Usare la comunicazione orale per
collaborare con gli altri.
-
Ascoltare e comprendere testi di
vario tipo “diretti” e trasmessi dai
“media”, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro
gerarchia, l’intenzione dell’emittente
e destinatario.
in
78
biennio
-
Esporre oralmente argomenti di
studio
e
di
ricerca,
anche
avvalendosi di supporti specifici:
mappe
concettuali,
schemi,
presentazioni al computer,…
-
Usare i manuali delle discipline o
testi divulgativi nelle attività di studio
personali
e
collaborative
per
ricercare, raccogliere e rielaborare
dati, informazioni e concetti.
-
Leggere testi letterari di vario tipo
(narrativi, poetici, teatrali) e costruire
una interpretazione, collaborando
con compagni e docenti.
-
Scrivere correttamente testi di tipo
diverso adeguati a situazione,
argomento, scopo, destinatario.
-
Produrre testi corretti e coesi
-
Saper utilizzare le tecnologie
dell’informazione
e
della
comunicazione individuandone e
comprendendone
le
caratteristiche e le potenzialità
espressive.
Monte ore settimanale delle discipline
Scuola Secondaria di II grado
Il Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR N. 275/99) e i D..P.R. 88 e 89 del 2010
consentono alle istituzioni scolastiche di definire i curricoli , le attività e gli insegnamenti obbligatori
79
nelle differenti aree di indirizzo e le quote di flessibilità ed autonomia del 20% riservate alle diverse
discipline in modo autonomo ed indipendente sulla base delle reali esigenze formative degli
alunni.
Con riferimento al DPR n. 88 e 89 del 15/03/2010, il quadro orario settimanale delle discipline è
così articolato:
QUADRO ORARIO LICEO CLASSICO
DISCIPLINA
ORE
1^ ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^
anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
5
5
4
4
4
Lingua e cultura greca
4
4
3
3
3
Lingua straniera : Inglese
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Storia
Storia e Geografia
3
3
Filosofia
Matematica con informatica
al biennio
3
3
Fisica
Scienze naturali (Biologia,
Chimica Scienze della
Terra )
2
2
Storia dell'arte
Scienze motorie e sportive
2
2
2
80
Religione cattolica o Attività
alternative
1
1
1
1
1
Totale ore
27
27
31
31
34
Quadro orario indirizzo: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
DISCIPLINA
ORE
1^ ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^ anno
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
lingua straniera inglese
3
3
3
3
3
2 lingua comunitaria(
francese)
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Geografia economica
3
2
3
3
3
Economia Aziendale
6
8
7
7
7
Religione
1
1
1
1
1
Diritto ed economia politica
2
2
Scienza integrate (fisica)
-2
-
Scienza integrate(biologia e
scienze della terra)
-2
2
Geografia
-3
3
Economia aziendale
-2
2
6
7
8
Economia politica
-
-
-3
2
3
Informatica
2
2
2
2
2
-
Diritto
81
Totale ore
32
32
32
QUADRO ORARIO E INDIRIZZI Dl STUDIO ITCG
quadro orario IGEA- COMMERCIALE
17
DISCIPLINA
ORE
1^ ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^ anno
Scienze motorie e
s
2
2
2
2
2
Lingua e
letteratura italiana
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
lingua straniera
inglese
3
3
3
3
3
2 lingua straniera
francese
3
3
3
3
3
Matematica,
informatica
4
3
3
3
3
Geografia
economica
3
2
3
Economia
Aziendale
6
8
7
Diritto
3
3
3
Economia politica
2
2
Scienza delle
Finanze
2
82
Scienza della
Materia
Scienze della
Natura
Religione
1
1
1
1
1
32
32
32
32
32
Trattamento Testi
e dati
Totale ore
QUADRO ORARIO GEOMETRA PNI
disciplina
ore
1^ ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^ anno
Religione
____ ____
1
1
1
1
1
Scienze
motorie e
sportive
2.
2.
2.
2
2
Lingua e
letteratura
italiana
3
3
3
3
3
2
2
2
3
3
2
Storia
Lingua
straniera
Fisica
3
Matematica, 3
informatica
Scienze
naturali e
geografia
Chimica
2
83
Disegno
Tecnico
Topografia
Diritto
4
=
2
7
6
2
3
3
Tecnologia
rurale
3
Tecnologia
delle
costruzioni
2
4
Economia e
contabilità
3
2
Estimo
Costruzioni
Totale ore
32
2
4
4
4
6
32
32
32
Quadro orario corso serale commerciale
disciplina
ore
19
1^
ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^ anno
Lingua e
letteratura
italiana
4
4
4
4
4
Storia
-2
-2
2
2
2
Lingua
Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze
integrate
2
2
-
-
-
Scienze
integrate
2
2
-
-
-
84
2' lingua
straniera
3
3
3
3
3
Economia
Aziendale
2
2
6
7
8
Diritto
-
-
3
3
3
Economia
politica
-
-
3
2
3
Trattamento 2
Testi
2
-
-
-
Totale ore
25
25
25
25
25
85
86
Settore economico
Indirizzo
TURISMO
Quadro orario
disciplina
Ore
1^ ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^ anno
Religione
1
1
1
1
1
Scienze
motorie e
sportive 2
2
2
2
2
2
Lingua e
letteratura
italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua
Inglese
3
3
3
3
3
Seconda
lingua
comunitaria
(francese)
3
3
3
3
3
Terza lingua
comunitaria
-
-
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed
Economia
politica
2
2
-
-
Scienze
integrate
(Fisica)
2
-
-
-
Scienze
integrate
2
-
-
-
2
2
-
chimica
Scienze
integrate
87
(Biologia
Geografia
3
3
Geografia
turistica
-
-
Informatica
2
2
Economia
Aziendale
2
Discipline
turistiche e
aziendali
Diritto e
legislazione
turistica
2
2
2
2
-
-
-
-
-
4
4
4
-
-
3
3
3
-
2
2
2
32
32
32
32
Arte e
territorio
Totale ore
32
Quadro orario indirizzo: Costruzione, Ambiente e Territorio
Disciplina
Ore
1^ ANNO
2^ ANNO
3^ ANNO
4^anno
5^ anno
Religione
1
1
1
1
1
Scienze motorie e
sportive
2
2
2
2
2
Lingua e
letteratura
italiana
4
4
4
4
4
Storia,
cittadinanza e
costituzione
2
2
2
2
2
23
88
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto Economia
politica
2
2
Scienze integrate
(Fisica)
3
3
Scienze integrate
(Chimica)
3
3
Scienze integrate 2
(Biologia e
scienze della terra
2
Tecnologia e
3
tecniche di
rappresentazione.
Grafica
3
Geopedologia
ecologia ed
estimo
3
4
4
Gestione del
cantiere e
sicurezza
ambiente di
lavoro
2
2
2
Progettazione,
Costruzioni e
Impianti
7
6
7
Topografia
4
4
4
32
32
32
Tecnologie
informatiche
3
Scienze e
tecnologie
applicate
___
3
Geologia,
ecologia ed
34
4
Totale ore
32
32
89
DISCIPLINE
TEMPO
ORDINARIO
SPAZI ORARI
SPAZI ORARI
Materie Letterarie
9
14
Approfondimento
1
1
Scienze – Matematica
6
8
Tecnologia
2
2
Inglese
3
3
Seconda lingua comunitaria
2
2
Arte e Immagine
2
2
Musica
2
2
Scienze Motorie
2
2
Religione/Attività
Alternativa
1
1
(francese)
Cittadinanza & Costituzione
L’ insegnamento di Cittadinanza & Costituzione, previsto
dall’articolo 1 del Decreto Legge n. 137 del 2008, convertito con
modificazioni dalla legge 169 del 2008, è inserito nell’area
disciplinare storico-geografica.
90
P. O. F.
A
Assegnazione dei Docenti alle
Classi
Scelte organizzative delle scuole
e orari di funzionamento
Assegnazione dei Docenti alle classi
I.T.C.G. CORSO SERALE CPIA
n°
Docente
Classe
91
5
6
7
8
9
10
1
Avolio Lorenzo (economia aziendale)
2
Avolio Sebastiano (matematica)
3
4
Caldiero Raffaella ( itp informatica)
De Marco Antonio ( economia aziendale)
Graziadio Giuseppe (geografia)
Maiarota Maria (francese)
Mandarino Francesco ( scienze naturali e chimica)
Parodi Annalisa (inglese)
Pasqua Tiziana (lettere)
Russo Maria Grazia (dattilografia)
1^Sez. A-3^A
afm
1^ sez.A-3^A
afm
3^A afm
2^A -3^ A afm
1^A
1^A-3^A afm
1^A-2^A afm
1^ A- 4^A afm9
1^A-3^A afm
1^A afm
I.T.C.G. SAN MARCO ARGENTANO
n°
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
Docente
Classe
Antonucci Paolo
(Informatica)
Avolio Lorenzo
(Economia Aziendale)
Avolio Mario (Storia
dell’Arte)
Calatafini Luca (ITP)
Caparelli Francesco
(Economia Aziendale)
Conticchio Maria
Filippa ( Discipline
Giuridiche ed
Economiche)
Cozza Fiorina (inglese)
Crea Francesco ( scienze
motorie)
Cristiano Ninetta
(geografia)
Damis Filomena
(scienze motorie)
De Maio (inglese)
Derito Flora (
topografia, costr.rur.
disegno, tecnica
rapp.graf. e tecn.appl.)
Fasano Antonietta (
Economia Aziendale)
Gallo Mariella (inglese)
Genzano Rosalba
(matematica)
Giglio Gioiella (
Lettere)
Gordano Eugenio
(Economia Aziendale)
CORSI A/B/C
4^ B CPIA
4^AT
2^A CAT 3^A CAT
1^A, 2^-3^-5^ A AFM
2^A cat 4^ at, 4^B
Corso A afm 5^A cat
2^a,3^a, 5^a afm-4^at, 5° cat
1^, a, 2^a , B afm, 4^AT
Corso B -1^A, 2A,^A, 3^A, 4^A afm
2^ A cat, 4^ AT
2^A ,3^A, 5^A CAT
1^B, 2^B, 4^A, 4^C afm)
Corso B AFM-4^ C-3^A CAT)
Corso cat+ 1^B AFM
Corso cat
3^B, 5^B afm, 4^ cat
92
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38
39
Iervolino Anna (lettere)
Lanzillotta Walter (
Costruzioni)
Mandarino Francesco (
scienze naturali,
chimica, geografia)
Mauro Cristina (cinese)
Mete Giovanni (
Discipline Giuridiche ed
Economiche)
Monaco Emanuela (
Sostegno)
Murolo Isabelle
(francese)
Noia Matilde (sostegno)
Perrone Angela
(religione)
Pisani Brunella (
Lettere)
Prezioso Gina ( Chimica
e Tec. Chimiche)
Ripoli Concetta
(matematica)
Romano Francesco(itp)
Salerno Ferruccio
(francese)
Santoro
Emilia(discipline
giuridiche ed
economiche)
Scorza Vincenzo(fisica)
Siciliano Francesca (
sostegno)
Spadafora Pasquale
(lettere)
Terranova Giuseppe
(lettere)
Tocci Nicolina
Coschignano Gianluca
4^b, 4^c, 5^a afm
3^A, 5^A cat
1^A, 2^A , 2^B afm
3^A-5^A cat
4^ A AT
Corso A afm
5^ B afm
Corso B afm
3A afm-4^A AT
Corso A/b/corso cat
1^-2^-3^ B afm
2^a cat
1^a, 2^a, 4^a, 5^a,2^b afm
Corso cat
Corso afm +4^ at
Corso b afm
Fisica 1^ a 1^b afm 2^a cat
2^ afm 2^ a cat
3^a 4^a 5^b afm
1^ a 2^ a afm 4^at
3^ a 3^b 4^b 5^b 4^c afm+4^at
2^ a cat
LICEO
CLASSICO
DI SAN
93
MARCO
ARGENTANO
N°
Docente
Classe
1.
De Rose Loredana
IVA (4 greco - 5 latino – 3 geostoria)
VA (3 geostoria)
IIA (3 greco)
2.
Bossio Giuseppina
3.
Niccoli Maria
4.
Falcone Selene
5.
Di Cianni Anna Maria
6.
Guido Pina
7.
8.
9.
Guzzo Paola
Celestino Luigi
De Luca Serafina
10.
Vena Luigi
11.
12.
13.
Avolio Mario
Meloni Rita
Cervarolo Rocco
14.
15.
De Rosa Immacolata
16.
17.
18.
Giordano Cinzia
Scarniglia Serenella
Perrone Angelina
IVA (4 italiano)
IVB (5 latino)
VA ( 5 latino – 4 greco) x cont.
IVB (4 italiano – 4 greco – 3 geostoria)
IIIB (4 latino/3 greco) x cont.
VA (4 italiano) x cont.
IA (3 greco)
IIIA(3 greco)
IIB (3 greco)
IIA (4 italiano – 4 latino)
IIB(4 italiano)
IIIA (4 italiano x cont. – 4 latino)
IA(4 italiano – 4 latino)
IIIB (4 italiano)
IIB (4 latino)
IVB (3) – VA (3) – IIA (3)- IIB (3) – IIIA(3) – IIIB (3) inglese
IVA (3) – IA (3) inglese
IA (3 st./3 filosofia) x cont.
IIIA (3 st./3 filosofia) x cont.
IIIB (3 st./3 filosofia)
IIB (3 st./3 filosofia)
IIA (3 st./3 filosofia)
IA (2) – IIA (2) - IIB (2) – IIIA (2) – IIIB (2) storia dell’arte
Tutte le classi (scienze naturali, chimica e fisica)
IVA (3 mat.)
IVB (3 mat.)
IA (2 mat./ 2 fisica) x cont.
IIB (2 mat./ 2 fisica) x cont.
IIIB(2 mat./ 2 fisica) x cont.
IIA (2 mat./ 2 fisica)
VA (3 mat.)
IIA (2 mat./2 fisica)
Tutte le classi (scienze motorie e sportive)
(religione) quasi tutte le classi
(religione) due classi
Plesso –Liceo Classico sede di Fagnano Castello
n°
Docente
1
Celestino Luigi (inglese)
Classe
Tutte le classi
94
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Costa Angelo ( lettere, latino e greco)
Cundari Silvana (scienze naturali)
De Rosa Immacolata (matematica e fisica)
Di Matteo Raffaella (lettere, latino e greco)
Ferraro Elena ( storia dell’arte)
Vena Luigi ( storia e filosofia)
Mastroianni Lucia (sostegno)
Pecora Elvira ( lettere, latino e greco)
Pepe Maria Bernadette ( lettere, latino e greco)
Perrone Ginetta ( lettere e latino)
Tutte le classi
Tutte le classi
Tutte le classi
II A
2^A, 3^A
IV^ V^ III
Tutte le classi
Organizzazione I.T.C.G.-LC SAN MARCO ARGENTANO E
FAGNANO CASTELLO
In base ai DPR 88 e 89 del 15 marzo 2010,, il modello orario è quello che scaturisce dalle
indicazioni nazionali.
95
P. O. F.
La Progettualità nella Scuola
Progetti curricolari
Progetti extracurricolari
Piano di Formazione e
Aggiornamento dei docenti
Viaggi d’istruzione e visite
guidate
La Progettualità nella Scuola
Le scelte progettuali
96
Il nostro Istituto vanta una spiccata tradizione progettuale che ha consolidato nei docenti e negli
alunni la capacità di “fare” ricerca, sperimentazione e innovazione didattico -metodologica in
numerosi ambiti: da quello dei nuovi linguaggi di comunicazione, a quello dell’educazione
ambientale e stradale, dall’educazione alla salute alla cittadinanza attiva.
Il Collegio Docenti ritiene inoltre prioritario dedicare ogni anno una parte dell’attività progettuale
dell’Istituto a tematiche che promuovano l’educazione all’integrazione e all ’intercultura, intese nei
loro molteplici aspetti quali educazione alla cittadinanza, alla legalità, al rispetto dell’ambiente,…
Nell’Istituto la “competenza” progettuale” è intesa come capacità di realizzare contesti di
conoscenza che si traducono in un ulteriore arricchimento ed articolazione dei saperi acquisiti
attraverso le discipline; il “saper” progettare è, quindi, una strategia che contribuisce a raggiungere
gli obiettivi formativi attesi, a dar loro ulteriore significato e rilievo educativo.
Lungi, quindi, dall’idea di “Progetto” come ampliamento “numerico” dell’Offerta Formativa, come
“qualcosa” da aggiungere al curriculum con il rischio di inflazionare e frammentare l’azione
formativa, perdendo di vista le esigenze prioritarie dell’alunno che apprende, le sue motivazioni e
l’effettivo livello di integrabilità con le scelte educativo-didattiche operate. Nel nostro Istituto
l’apprendimento dei saperi, delle competenze e delle abilità si esplica anche attraverso il confronto
con altre culture per l’acquisizione di una cittadinanza attiva europea .Vengono anche promosse
tutte quelle attività finalizzate alla mobilità studentesca individuale e di gruppo, senza tralasciare
l’alternanza scuola- lavoro attraverso molteplici attività progettuali.
I criteri di ammissibilità dei Progetti/Attività al POF
Molteplici e variegate le proposte, le indicazioni, le opportunità che arrivano alla scuola dall’interno
e dall’esterno; ognuna, di per sé, può considerarsi valida ed interessante. Su queste è necessario,
dunque, operare delle scelte che privilegino quelle proposte che contribuiscono a dare ulteriore
significato e rilievo educativo a quelle curricolari.
Di particolare rilievo è, invece, la progettualità che nasce all’interno dell’ambiente scuola, dalla
capacità degli insegnanti e degli alunni di cogliere stimoli e interesse dall’esperienza di
“conoscenza” che vivono quotidianamente.
L’intero impianto progettuale è stato organizzato in:
 Progetti.
 Attività di ricerca, sperimentazione, innovazione didattica e metodologica.
 Adesioni ad attività o progetti promossi da altri Enti.
Sono stati approvati dal Collegio Docenti, per l’anno scolastico in corso, i seguenti Progetti di
ampliamento all’Offerta Formativa:
97
a.s. 2014/2015
TITOLO
Progetto
1 Intercultura
PROGETTO IN
RETE CON
L’UNIVERSITA’
2
LA
FINALITÀ
RESPONSABILE
DESTINATARI
Promozione degli scambi culturali tra
studenti di diverse nazionalità.
Acquisizione di una cittadinanza attiva
europea responsabile.
Acquisizione di competenze trasversali di
carattere relazionale, linguistico e socioculturale.
Approccio ad altre metodologie didattiche .
Descrizione del nuovo contesto socioculturale e promozione delle capacità
critiche di confronto.
Conoscenza e valorizzazione del nostro
patrimonio naturalistico e culturale.
Prof.ssa Paola
Guzzo
Alunni delle classi
di tutto l’Istituto
Alunni di tutto
l’Istituto
Sapienza
3 Progetto Star
Bene a Scuola
4 Progetto
Cineforum
Promozione di un clima relazionale sereno
nel contesto scolastico.
Favorire il pieno sviluppo delle potenzialità,
spesso recondite , di tutti gli alunni .
Prevenzione del disagio giovanile e
supporto motivazionale e psicologico agli
alunni con problematiche di varia natura.
Sviluppare la capacità di osservazione
negli
alunni
attraverso
proiezioni
cinematografiche incentrate su tematiche
di attualità.
Riflessione sulle tematiche socio-culturali
attraverso la visione di un film.
Uso delle tecnologie multimediali per
sollecitare l’acquisizione di competenze
critiche
Prof. Pasquale
Tutti gli alunni
Spadafora
Referente Prof.ssa
Maria Niccoli
Referente Asp del
territorio dott.ssa
Martirani
Tutti gli alunni
dell’Istituto
Prof. Pasquale
Spadafora e
Prof.ssa Selene
Falcone
Obiettivi dell’Attività di Orientamento
sostenere la formazione all’identità dell’alunno;
 educare alla scelta e favorire comportamenti improntati ad una progettualità esistenziale;
 rinforzare il senso della realtà;
 educare al lavoro come espressione, valorizzazione e sperimentazione di sé;
 sviluppare competenze strategiche forti in sinergia, in relazione all’acquisizione e
 gestione del sapere.
La scuola durante tutto il quinquiennio guida e orienta la crescita formativa e l’apprendimento
dell’alunno. Nelle classi terminali l ’attività assume un particolare significato in vista della scelta degli

98
studi futuri; tutti i docenti sono coinvolti, a seconda delle loro competenze, a favorire e sviluppare i
suddetti obiettivi.
Attività di orientamento per le Classi Terminali
Prima dei termini previsti per le iscrizioni gli insegnanti elaborano i consigli orientativi che poi
vengono consegnati alle famiglie, inoltre essi prendono in esame con gli alunni i dépliants inviati dai
vari Atenei, annotando la giornata di scuola aperta.
Il gruppo Orientamento ha concordato le seguenti attività ed uscite per le classi terminali
sottolineando che il programma è legato alle scelte degli alunni:
- Attività di gruppo volte ad accrescere l’autostima,ad accrescere la capacità di collaborare e
cooperare al fine di potenziare le capacità di tutti e di ciascuno.
- Visita all’Unical.
Progetto Continuità Educativo – Didattica
Ogni progetto di continuità educativa deve aiutare lo studente non solo a conoscere la realtà
nuova in cui dovrà inserirsi, ma, partendo dalla didattica, deve favorire la proposta di significative
attività di apprendimento che favoriscano, tra i diversi ordini di scuola coinvolti, una reciproca
conoscenza in termini di metodologie, contenuti, linguaggi specifici, in modo tale che vi sia proprio
una “continuità” tra i diversi livelli di esperienze che un alunno può vivere e realizzare .
COMMISSIONE Continuità - Orientamento
Responsabile
Prof.ssa Selene Falcone
Prof.ssa Concetta Ripoli
In base all’art.5, lettera D, del D.P.R. 88 del 2010 , le istituzioni scolastiche possono dotarsi di un
Comitato Tecnico Scientifico, composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro e delle
professioni, con funzioni consultive e di proposte inerenti l’attivazione di percorsi formativi mirati atti
all’arricchimento dell’offerta riguardante l’alternanza scuola lavoro. La sua presenza permette,
inoltre, all’Istituto, di aggiornare il Piano dell’Offerta Formativa alle esigenze del territorio. Esso è
così costituito:
COMITATO Tecnico - Scientifico
Responsabile
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Veltri Maria Saveria
99
Componenti
Prof.ssa Anna Iervolino
Prof.ssa Mariella Gallo
Prof.ssa Selene Falcone
Prof. Sebastiano Avolio
Prof. Eugenio Gordano
Prof. ssa Maria Niccoli
Prof.ssa Flora Derito
Prof. Eugenio Caparelli
La nostra scuola, per favorire il buon inserimento di ciascun alunno al suo interno predispone, nel
primo periodo dell’anno, attività volte ad offrire agli allievi, un ambiente accogliente ed organizzato
che sollecita ed allarga le relazioni interpersonali.
Per la scuola secondaria di secondo grado il progetto serve a rendere più facile e meno
traumatico per gli alunni delle prime classi, il passaggio da un ordine di scuola all’altro , dura
la prima settimana dell’inizio dell’anno scolastico, al termine della quale si organizza una
piccola festicciola in cui i ragazzi dell’Istituto offrono piccoli doni ai nuovi compagni.
Altri progetti extracurricolari che si intendono realizzare sulla base dei bisogni espressi dagli
alunni e dal territorio sono i seguenti:
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
a.s. 2014/2015
TITOLO
Progetto
Alternanza
1 Scuola-Lavoro
Progetto
Sportiva….
FINALITÀ
Acquisizione di competenze spendibili nel
mondo del lavoro. Interazione tra ambiente
formativo e contesti lavorativi.
Realizzare un organico collegamento delle
istituzioni scolastiche con il mondo del
lavoro e correlare l’offerta formativa allo
sviluppo culturale ed economico del
territorio
Sollecitare gli alunni allo sviluppo psicofisico attraverso attività motorie di varia
natura.
Educazione ai valori etici e morali che
RESPONSABILE
DESTINATARI
Proff.Gordano,
Niccoli, Fasano,
Gallo, Caparelli e
Derito
Gli alunni del
secondo biennio e
ultimo anno
Referente
prof.ssa Cinzia
Tutti gli alunni
100
2 mente
caratterizzano lo sport.
Progetto
3 Lettura
E Incontro con
l’autore
Educare gli alunni alla fruizione dell’attività
Tutti gli Alunni
di
lettura
come modalità di
apprendimento amena e produttiva..
Referente Prof.ssa dell’Istituto.
Anna Iervolino
Progetto
4 “Laboratorio
Teatrale”
Offrire ai ragazzi l’opportunità di un
percorso formativo, che li aiuti a sviluppare
i linguaggi espressivi, la mimica, la
gestualità e le abilità artistiche.
Acquisire
delle
competenze
drammaturgiche
attraverso
la
rappresentazione teatrale di un’opera tratta
da autori latini o greci
5
Giordano
Referenti
Proff.Maria
Bernadette Pepe e
Ginetta Perrone
dell’Istituto
Alunni del Liceo
Classico di
Fagnano Castello
IL TERRITORIO: RISORSE DA CONOSCERE E DA VALORIZZARE
(Progetto curriculare ed extra-curriculare)
Referente prof.ssa Flora Derito
Piano di Formazione e Aggiornamento dei Docenti
Aggiornarsi è una scelta, un impegno professionale che occorre coltivare costantemente.
Occorre creare le condizioni affinché gli operatori scolastici riflettano sulle proprie esperienze di
insegnamento, valutino le strategie progettuali e relazionali, la metodologia e gli strumenti didattici
scelti, per ricercare le soluzioni più efficaci, per far fronte alle difficoltà e agli insuccessi, per offrire
risposte "mirate" ai bisogni formativi degli alunni.
Il piano di Formazione e aggiornamento prevede per quest’anno scolastico :



Un corso di formazione “I Nuovi Destini della Scuola e i Temi della Sicurezza e
dell’Edilizia Scolastica”, rivolto ai Docenti dell’Istituto, con la finalità di fornire indicazioni di
carattere teorico e pratico sulla tematica del d.lgs.81/2008.
Corso di
formazione su “IL CLIL :dimensione europea della comunicazione o
testimonianza di retroguardia culturale?, per adottare e concordare nuove strategie
didattiche e metodologiche connesse a questa tematica.
Corso di formazione riguardante La valutazione del sistema e della persona –Correggere
il Taylorismo Valutativo.
101
Rete Provinciale di Scuole per l’Inclusività
L’I.T.C.G. -LC, fa parte della “Rete di scuole per l’Inclusività”, promossa dal Centro Territoriale
di Supporto per l’Handicap (CTS) per la provincia di Cosenza. Il CTS ha il compito di promozione e
supporto alle azioni per l’inclusività.
La Rete ha una validità triennale ed è composta da 43 istituti scolastici dislocati a Cosenza e
provincia.
Scuola – polo della Rete è l ’ITES “V. Cosentino” in quanto titolare e sede del CTS per la prov. di
Cosenza.
La finalità di tale aggregazione, come si desume dal Regolamento Gestionale della Rete, redatto il
30 settembre 2013, è la seguente:

Condividere risorse e prassi per l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali
(Rif. MIUR: Direttiva 27/12/2012 e Circ. n° 8, prot. n° 561 del 6/03/13):
o alunni con disabilità
o alunni con disturbi evolutivi specifici
o alunni con disagio socio-economico, linguistico, culturale.
Le attività della Rete:
a) Formazione del personale scolastico



La LIM per la didattica inclusiva
L’apprendimento cooperativo
Linee guida per l’inclusività: cultura, normativa, strutture organizzative, prassi,
strumenti
b) Assistenza ai docenti con alunni con BES.
c) Erogazione di servizi di informazione, documentazione, counseling per docenti, alunni, famiglie.
d) Gestione integrata delle risorse professionali, strumentali, infrastrutturali.
e) Supporto, mediante specifici gruppi di lavoro, nell’elaborazione dei documenti scolastici per
l’inclusione:
 Piano Educativo Individualizzato (PEI), per gli alunni con Disabilità (1ª sotto-categoria
di BES)
 Piano Didattico Personalizzato (PDP), per gli alunni con Disturbi Evolutivi Specifici (2ª
sotto-categoria di BES), e per gli alunni con Svantaggio socio-economico, linguistico,
culturale (3ª sotto-categoria di BES); il PDP prevede il coinvolgimento di tutta la
classe.
 Interventi pedagogico-didattici personalizzati, anche temporanei, per gli alunni non
certificati e/o senza PDP, e con il coinvolgimento di tutta la classe.
 Piano Annuale per l’Inclusività (PAI).
f) Supporto nella gestione, ove possibile anche condivisa, di piani di acquisto ed uso di strumenti,
ausili e sussidi per la didattica, la comunicazione, l’autonomia. La gestione può essere a livello di
singolo comune, distretto, o di provincia.
102
g) Gestione di interventi di orientamento e di accompagnamento per gli alunni con BES nel
passaggio fra ordini e gradi di scuola, e nella prosecuzione degli studi post - diploma.
h) Ricerca e sperimentazione didattica:






Raccolta e analisi dei documenti scolastici per l’inclusione ai fini di una formulazione
standard di base utile per tutte le scuole della Rete.
Raccolta e diffusione delle migliori pratiche inclusive attuate dalla scuole della Rete.
Indagine e promozione delle risorse professionali presenti nelle scuole della Rete, utili
per la costituzione dei gruppi di lavoro dedicati e l’attuazione degli interventi promossi
dalla Rete.
Aggiornamento del Vademecum per l’Integrazione - Guida per le famiglie;
Coinvolgimento dei Dipartimenti Disciplinari attivati nelle scuole della Rete, utili per la
ricerca didattica , la produzione di materiali, l’adozione di approcci metodologici.
Coinvolgimento / coordinamento delle strutture organizzative per l’inclusione presenti
nelle scuole della Rete: GLI, GLHO, Referenti d’Istituto per la Dislessia, altri.
Viaggi d’istruzione/Visite guidate/
Partecipazione ad attività culturali
L’attività riferita ai viaggi e visite d’istruzione rappresenta un momento didattico a tutti gli effetti. In
base alla tipologia si distinguono:
 Viaggi d’integrazione culturale, finalizzati alla conoscenza degli aspetti paesaggistici e
monumentali di località diverse dalla propria realtà territoriale.
 Uscite didattiche, visite guidate che implicano la partecipazione a manifestazioni
diverse(conferenze, spettacoli teatrali, mostre, gare sportive, …) oppure visite ad aziende,
laboratori, scuole, edifici e strutture pubbliche ubicati o che si svolgono nel territorio dei tre
comuni nei quali sono ubicate le scuole.
Sia i viaggi d’istruzione che le uscite didattiche sono regolamentate dall’apposita normativa
emanata dagli organi centrali di legislazione.
I criteri per il loro svolgimento possono essere riassunti come segue:
 vanno programmate a inizio anno dai vari consigli di classe;
 le proposte dei consigli di classe confluiscono nel piano annuale deliberato dal Collegio
Docenti;
 il piano annuale, con gli eventuali aggravi di spesa, va deliberato dal Consiglio di Istituto;
 l’intero progetto va inserito nel Programma annuale.
L’attuale normativa stabilisce una durata massima di 5 giorni (Regolamento d’Istituto).
Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado viene deciso:
 massimo 5 giorni per tutte le classi.
103
L’organizzazione di dette attività è affidata ai responsabili nominati dal Collegio Docenti,
proff Anna Iervolino, Loredana De Rose e Concetta Ripoli.
Organizzazione pratica
Le visite guidate vicine saranno effettuate in orario scolastico.
La data delle visite sarà stabilita di volta in volta in base alle unità didattiche svolte e da svolgere.
PROGRAMMAZIONE VIAGGIO D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
Visite guidate
Per tutti gli alunni dell’Istituto .
A tale fine i docenti di ogni ordine e classe propongono i seguenti Itinerari:
 Visite guidate nel nostro territorio;
 Tarsia: Riserva Naturalistica:
 Ferramonti: Campi di concentramento;
 Sibari (CS): Museo e Scavi archeologici;

Museo dei Brettii e degli Enotri;
Classi II E ultimoanno dell’Istituto
Viaggio d’istruzione di cinque giorni da scegliere tra i seguenti itinerari:
1^ proposta
UMBRIA e TOSCANA( 5 gg )
104
2° proposta
SPAGNA ( 3 gg ) e Rappresentazioni teatrali a Siracusa
3^ proposta
IRLANDA ( 3 gg )
P. O. F.
Rapporti Scuola -Famiglia
105
Rapporti Scuola-Famiglia
Il rapporto scuola-famiglia è di importanza rivelante ed acquista un significato reale ed effettivo
quando, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli, le due agenzie cooperano ed interagiscono nel
complesso processo educativo dei ragazzi. Ciò richiede, da parte di tutti, condivisione di intenti e
disponibilità a collaborare, in modo che i momenti di incontro tra docenti e genitori non si
esauriscano nella sola comunicazione delle note di profitto (pur importante), ma siano occasione di
confronto, di conoscenza e di approfondimento delle esperienze scolastiche e delle eventuali
problematiche connesse.
In questa ottica è importante che la scuola faccia conoscere ai genitori il proprio lavoro, la propria
attività didattica ed educativa sollecitando, in ogni modo, il coinvolgimento dei genitori stessi.
L’impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto scuola-famiglia è sancito dal “Patto educativo di
corresponsabilità” stilato dall’Istituto coerentemente con il D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 e allegato
al Regolamento d’Istituto.
Scuola e famiglia sono cointeressate, dunque, ciascuna con la propria specifica funzione e
competenza, a collaborare ad un progetto di formazione dell’alunno, coerente e condiviso; la
collaborazione rende reciprocamente efficaci ed incisivi gli interventi che promuovono questo
processo formativo e l’inserimento “in progress” dell’alunno nella società.
Nell’ intendimento di rendere visibili i reciproci compiti e le conseguenti assunzioni di responsabilità,
riteniamo che la scuola debba impegnarsi a:
 condividere e comunicare le linee essenziali della progettazione educativo- didattica e
dell'organizzazione della scuola;
 ricercare ed accogliere dalle famiglie informazioni circa la storia, i problemi, gli interessi
extrascolastici dei singoli alunni al fine di rendere più adeguati interventi e percorsi didattici;
 informare e discutere di eventuali problemi che gli alunni incontrano nel loro percorso
formativo, accogliere suggerimenti per migliorare l'organizzazione dell’attività scolastica;
 adeguare la proposta formativa e le richieste alle caratteristiche personali di ogni alunno, in
modo da favorire un percorso di crescita rispettoso della personalità e delle potenzialità
originali;
 farsi carico di informare e dialogare con i genitori sugli esiti scolastici e di apprendimento al
fine di sollecitare la corresponsabilità educativa;
 promuovere e attuare attività educative e didattiche mirate a favorire un'interazione con il
territorio e a suscitare in particolare la collaborazione della famiglia;
 offrire disponibilità per incontri personali con i genitori per problematiche di particolare
rilevanza che coinvolgono gli alunni.
106
La famiglia, invece, si impegna a:
 coinvolgersi attivamente nella co-progettazione dell’intero impianto educativo, didattico ed
organizzativo dell’Istituto;
 partecipare alle assemblee, ai colloqui individuali, agli incontri a carattere informativo, al fine di
conoscere la proposta formativa scolastica ed essere informati dei comportamenti, delle
dinamiche relazionali, dei problemi del gruppo classe;
 fornire ai docenti, informazioni essenziali ad una più approfondita conoscenza dell’alunno;
 intervenire, da un punto di vista educativo, in occasione di eventuali segnalazioni da parte degli
insegnanti;
 informarsi presso i docenti dell'andamento scolastico del figlio;
 dialogare con il figlio sulle attività e sull'esperienza scolastica;
 accogliere e collaborare con la scuola in quelle attività ed iniziative di arricchimento della
proposta educativa;
 discutere eventuali problemi, conflitti o mancanze, riguardanti i propri figli o la classe, con chi di
competenza, tramite il rappresentante di classe, insegnanti e Dirigente Scolastico;
 richiedere, con proposta di ordine del giorno da discutere, assemblee dei genitori da tenere nei
locali della scuola.
La sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità implica il rispetto dello Statuto delle studentesse e
degli studenti, riprendendo il Regolamento d’Istituto.
Le famiglie sono anche coinvolte, su dichiarata e volontaria disponibilità, in alcune attività
integrative.
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ITCG –LC ha programmato per l’anno scolastico
2014/2014 i seguenti incontri:
 Incontri Assembleari:
 entro i primi 15 giorni di settembre per la discussione del Patto educativo e la scelta delle
attività di arricchimento del curricolo;
 entro il mese di ottobre per il rinnovo degli organi collegiali (elezioni e rappresentanza dei
genitori) e la rappresentazione del progetto educativo-didattico di ogni singola scuola;
 Dicembre 2014: Incontro scuola-famiglia.
 In coincidenza con il termine del primo quadrimestre per la presentazione del documento
di valutazione degli alunni;
 Marzo/Aprile 2015 – Incontro Scuola-Famiglia;
 Al termine delle attività didattiche per la consegna e la presentazione del Documento
di valutazione.
Inoltre, i genitori eletti partecipano ai consigli di classe e vengono tempestivamente informati
sull’andamento scolastico e sull’organizzazione delle attività. Ogni alunno è fornito di un libretto per
le giustificazioni e per le comunicazioni con le famiglie.
I genitori eletti partecipano ai consigli di classe e vengono tempestivamente informati
sull’andamento scolastico e sull’organizzazione delle attività. Ogni alunno è fornito di un libretto per
le giustificazioni e per le comunicazioni con le famiglie . Le assenze devono essere giustificate e i
107
permessi d’uscita anticipata devono essere firmati dal Dirigente o, in sua assenza,
collaboratrice vicaria.
dalla
Rapporti Scuola – Extrascuola
I rapporti con extrascuola, sia con le associazioni presenti sul territorio, sia con le istituzioni saranno
improntati alla collaborazione e all’interazione.
In particolare con l’Amministrazione Comunale esiste già una stretta collaborazione che si esplica
attraverso incontri tra il Sindaco e il Dirigente Scolastico allo scopo di migliorare i servizi offerti agli
alunni e, quindi, attraverso la qualità del servizio scolastico in generale (attenzione alla
manutenzione e alla sicurezza degli edifici scolastici, servizio di trasporto, servizio di refezione,
disponibilità all’uso dello scuolabus in occasione di visite guidate o di altre attività extrascolastiche).
ASSOCIAZIONI - ENTI - STRUTTURE SOCIALI E SPORTIVE in CONTATTO CON
IL NOSTRO ISTITUTO
1.ASS0CIAZI0NI

PROTEZIONE CIVILE

AGESCI

C.S.I. SAN MARCO

ARS NOVA

IUBILATE DEO

E.N.S.A.(Ente-Nazionale- Sal v ag ua rd i a - A mbi e nt e)

SPORTIME

CIRCOLO "Le aquile"

CIRCOLO anziani "Terza età "

MISERICORDIA

ASSOC IA Z IO N E CA R AB I NI ER I
VOLONTARI

CITTADINANZATTIVA

A.T.C. (Associazione
T u m o r i Calabria)
2.ENTI

SISTEM A BIBLIOTECARIO-
108
VALLE DELL'ESARO
• M US E O C IV IC O
" M .M OR E LLI" • P R O - L O C O
• CENTRO STUDI NORMANNOSVEVO
• Centro
d i a s c o l t o "DON
BOSCO'
•
• Centro di assistenza diurna
• A c c a d e m i a " V . S E LV A G G I"
• Biblioteca comunale. 'E.CONTI"
MUSEO CIVICO DEI BRETTII E DEGLI ENOTRI
1 S TRUTTURE
Cupola Geodetica
• A. S. P. d i C os en z a
• Giudice di pace
• Comando
Carabinieri • Curia
vescovile
• Consultorio
familiare • Azienda
Sanitaria
Con le associazioni, gli enti e le Parrocchie, saranno programmati incontri
per discutere di eventuali progetti formativi da sviluppare in collaborazione.
La scuola resta il più importante centro di aggregazione nel territorio, in
grado di of f r ir e strut t ur e, ser vizi e occasion i di r eale c r escit a cult ur ale
anche se, considerata l'eccessiva frammentazione del territorio,
l'impossibilità da parte dell'ente locale a garantire un servizio di trasporti
adeguato, la scuola può offrire il suo servizio solo in ore
a n t i m e r i d i a n e . S i r e n d e n e c e s s a r i a l a collaborazione delle famiglie, che
partecipi della crescita morale ed intellettiva dei f igli pr opri e altr ui, si
facciano carico del trasporto al termine dell'attività pomeridiana. Spetta
alla scuola riconciliare la dimensione competitiva di una società che
promuove l'eccellenza, l'efficienza, le diversità con la dimensione
cooperativa che sostiene la giustizia sociale, le pari opportunità, la solidarietà
e la tolleranza.
7
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
P. O. F.
Verifica e Valutazione degli
Apprendimenti
Criteri Indicatori Valutativi del
Rendimento
Valutazione del Comportamento
Indicatori di Riferimento
La Valutazione del POF
110
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
Premessa
Riflettere sul problema della valutazione della qualità in contesti educativi , significa anzitutto
promuovere un processo di crescita che parta da una sistematica analisi di quello che si è costruito
per incrementare le possibilità di cambiamento e di miglioramento.
In tal senso, il processo di valutazione di costituisce come garanzia di qualità di un servizio perché
chiama in causa le competenze di tutti coloro che vi lavorano per mettere a punto obiettivi e
parametri di riferimento caratterizzanti la proposta pedagogica.
In rapporto al sistema di valutazione si può preveder un duplice livello di analisi:

una valutazione interna (valutazione degli allievi, dei docenti,…) funzionale a tenere sotto
controllo il processo di insegnamento/apprendimento.

una valutazione esterna (valutazione del servizio) funzionale a tenere sotto controllo la
produttività complessiva del sistema.
Verifica e Valutazione dei processi di Apprendimento
Le attività di verifica, mirate ad accertare l’efficienza delle diverse strategie e dei metodi usati,
saranno formative in modo da fornire informazioni sufficienti e precise sul processo di
apprendimento di ciascun alunno, puntuali e diversificate per ogni abilità da acquisire, continue e
periodiche a seconda degli argomenti e delle difficoltà riscontrate.
Intrinsecamente correlata alla verifica sarà la valutazione la quale rappresenta un momento
fondamentale del processo formativo ed è finalizzata a modificare e a rendere efficace il percorso
didattico rispetto alle diverse esigenze degli alunni. Essa, esplicandosi attraverso un percorso che
muove dalla conoscenza dell’alunno, considera gli apprendimenti conseguiti e si conclude con la
valutazione complessiva del processo di apprendimento.
Si valuteranno, dunque:
 le competenze educative generali:
- aspetti motivazionali (partecipazione, impegno, senso di responsabilità);
- aspetti relazionali (collaborazione con gli altri, socializzazione).
 gli
obiettivi
cognitivi
trasversali
(metodo
di
studio,
capacità
operative,comprensione, ascolto e attenzione);
 le conoscenze e le abilità disciplinari.
logico-
Gli esiti della valutazione formativa affidata all’equipe pedagogica responsabile delle attività
educative e didattiche previste da piani collegialmente definiti, saranno comunicati regolarmente
agli alunni ed alle famiglie e si tradurranno in esiti della valutazione sommativa. Questa
evidenzierà (sulla base dei livelli di apprendimenti rilevati), attraverso la “Scheda di valutazione
111
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
infraquadrimestrale ”, il personale processo formativo di ogni alunno della classe e l’avvenuto
conseguimento degli obiettivi formativi individuati.
Il processo di verifica/valutazione, pur essendo continuo perché
accompagna ogni fase dell’azione didattica, prevede delle scansioni
convenzionali:
Valutazione
Iniziale
Serve ad individuare,
attraverso la
somministrazione delle
prove di ingresso, il
livello
di partenza del singolo
e
del gruppo rispetto alle
competenze e ai
comportamenti, al fine di
orientare l’intervento
educativo- didattico in
funzione dei bisogni
di ogni singolo
alunno.
Valutazione
Formativa
(in itinere)
Valutazione
Sommativa
(finale)
E’ finalizzata a cogliere
il percorso didattico e
formativo compiuto in
rapporto alle reali capacità
ed all'impegno.
112
del livello di apprendimento
raggiunto.
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
Scadenze della Valutazione
Si procede alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio solo dopo aver verificato che l’alunno
ha frequentato 3/4 dell’orario annuale La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del
comportamento viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, ai sensi
del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti e di seguito
riportati.
Sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del ciclo tutti gli alunni che
hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento.
Ogni docente assegna un voto relativo alla propria disciplina, desunto da un congruo numero di
verifiche. Per quanto concerne il voto di Comportamento e l’insegnamento “Cittadinanza &
Costituzione”, essendo questi valutati collegialmente, ogni docente propone un voto; se non vi è
dissenso tra tutti i voti proposti, questi si intendono approvati, altrimenti le deliberazioni vengono
approvate a maggioranza e in caso di parità prevale il voto del Presidente.
Criteri di Valutazione
I criteri di fondo della valutazione si baseranno su:









acquisizione delle conoscenze e competenze;
qualità delle conoscenze;
capacità espositive adeguate alla situazione comunicativa;
ordine, precisione e puntualità nella presentazione dei lavori;
impegno nell'esecuzione dei lavori;
capacita di lavorare in gruppo;
attenzione e partecipazione alle attività;
processo di maturazione individuate dalla situazione di partenza;
valorizzazione degli interessi, delle attitudini e potenzialità nelle diverse aree disciplinari.
LIVELLO DI
CONSEGUIMENTO
DELLE COMPETENZE
NON RAGGIUNTO
NON RAGGIUNTO
PARZIALE
VOTO
INDICATORI
3
Non riesce a produrre elementi validi per la valutazione.
4
Comprensione e produzione disorganiche.
Non sa applicare conoscenze e procedure.
Metodo di lavoro inefficace.
Conoscenze generiche ed imprecise.
Commette errori e spesso non sa correggersi
nell’esecuzione dei compiti.
Non sa applicare procedure come richieste.
Non è autonomo nella rielaborazione delle conoscenze.
Il metodo di studio è approssimativo.
Conoscenze di base semplici ed essenziali.
5
113
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
6
ESSENZIALE
MEDIO
7
COMPLETO
8
ALTO
9
10
ECCELLENTE
LIVELLO DI
CONSEGUIMENTO
DELLE COMPETENZE
NON RAGGIUNTO
ESSENZIALE
MEDIO
Comprensione a volte incompleta.
L’applicazione
delle
procedure
(saper
generalmente adeguata.
Produzione non sempre coerente e organica.
Metodo di lavoro in via di acquisizione.
fare)
è
Comprensione globale e conoscenze per lo più complete
anche se poco approfondite.
Produzione coerente.
Metodo di studio efficace.
Conoscenze complete ed espresse in modo corretto.
Produzione coerente e corretta.
Metodo di lavoro efficace e valido.
Padronanza dei contenuti espressi in modo preciso ed
esauriente.
Comprensione globale ed analitica e
produzione
coerente, organica, corretta.
Impegno costante e lavoro con metodo costruttivo ed
efficace.
Padronanza completa dei contenuti espressi in modo
preciso ed esauriente con valutazioni personali.
Comprensione globale ed analitica e
produzione
coerente, organica, corretta, personale.
Impegno sempre costante e lavoro con
metodo autonomo, efficace e produttivo.
VOTO
INDICATORI
5
Conoscenze lacunose ed incerte.
Abilità e Capacità mediocri, insufficienti per la risoluzione di
compiti semplici.
Metodo di studio approssimativo.
6
7
Conoscenze semplici ed essenziali.
Abilità e Capacità che gli permettono di eseguire compiti
semplici.
Metodo di studio da consolidare.
Conoscenze per lo più complete ma poco approfondite.
Abilità e Capacità adeguate alla risoluzione di compiti non
particolarmente complessi.
Metodo di lavoro consolidato.
114
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
COMPLETO
ALTO
ECCELLENTE
8
9
10
Conoscenze completa e sicura dei contenuti disciplinari.
Abilità e Capacità a adeguate alla risoluzione di compiti
complessi.
Metodo di lavoro consolidato e valido.
Conoscenze ampie e complete dei contenuti disciplinari.
Abilità e Capacità adeguate alla risoluzione di compiti
complessi; rielaborazione sicura delle conoscenze.
Metodo di studio autonomo e sicuro.
Conoscenze complete, approfondite e ricche di contenuti
disciplinari; rielaborazione critica.
Abilità e Capacità tali da consentire l’organizzazione delle
conoscenze con sicurezza e autonomia.
Metodo di lavoro autonomo produttivo.
Per la Religione Cattolica, considerando che la normativa prevede che non sia espressa con voto
numerico ma con giudizio,sarà utilizzata per la scuola primaria, la seguente corrispondenza
livello/giudizio:
LIVELLO DI CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE
GIUDIZIO
Non raggiunto
Non Sufficiente
Essenziale
Sufficiente
Medio
Buono
Completo
Distinto
Alto/ Eccellente
Ottimo
Valutazione alunni con DSA
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, le
modalità e i contenuti delle prove di valutazione e di verifica degli apprendimenti, compresi quelli
effettuati in sede di esame conclusivo dl ciclo, vengono stabiliti dai Consigli di Interclasse/Classe e
dalle commissioni d’esame sulla base delle indicazioni dei PDP (Piano Didattico personalizzato).
Le prove di verifica possono prevedere eventuali strumenti (anche tecnologici; calcolatrici,
personal computer, …) che “compensino” le difficoltà neurologiche dell’alunno o lo “dispensino”
formalmente dall’effettuazione che, per le caratteristiche delle sue difficoltà risulterebbero
irraggiungibili.
Valutazione del Comportamento
Il Decreto Legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in Legge, introduce il voto in condotta in
condotta come elemento che “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina,
115
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
se inferiore a 6/10, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del
ciclo” (Art. 2).
La valutazione del comportamento
terrà conto di quanto stabilito dal REGOLAMENTO
D’ISTITUTO; dunque di tutti quei comportamenti non conformi alle regole disciplinari vigenti
nell’istituto stesso e ai quali corrispondono anche sanzioni disciplinari:
-
Frequenza regolare delle lezioni.
Avere, nei riguardi del Capo d’Istituto, dei docenti e del personale ATA, dei loro compagni
correttezza e rispetto formali.
Non falsificare, in tutto o in parte, il libretto personale delle giustificazioni.
Mantenere un comportamento dignitoso.
Rispetto e osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza predisposte dalla
scuola.
Non utilizzare il cellulare durante l’orario scolastico.
Utilizzare strutture, sussidi scolastici e tecnologie in modo corretto e comportarsi in maniera
da non arrecare danno al patrimonio dell’Istituto.
Collaborare a rendere accogliente l’ambiente scolastico e a migliorare la qualità della vita.
VOTO LIVELLO DI CONSEGUIMENTO DELLE
INDICATORI DI RIFERIMENTO
COMPETENZE RAGGIUNTO DA
PARTE DELL’ALUNNO.
RISPETTO AL PATTO DI RESPONSABILITÀ
RELATIVAMENTE A:

Comportamento irreprensibile nei
tre ambiti di riferimento, con punte
di eccellenze.
9

Comportamento corretto nei tre
ambiti di riferimento.
8

Comportamento
generalmente
corretto
nei
tre
ambiti
di
riferimento.
7

Comportamento
generalmente
adeguato nei tre ambiti di
riferimento, ma senza una vera
interiorizzazione delle regole.

Complessivamente sufficiente il
rispetto degli indicatori di
10
1. RISPETTO VERSO SE STESSI
- Impegno e costanza nel lavoro
scolastico.
- Cura della persona e del linguaggio.
- Uso responsabile del proprio materiale.
2. RISPETTO VERSO GLI ALTRI
-
-
Rispetto del personale scolastico.
Rispetto e correttezza nel rapporto con i
compagni.
Rispetto dell’art. 8 del Regolamento
d’Istituto relativo alle norme di vita
scolastica degli alunni.
Rispetto del materiale altrui.
Partecipazione attiva alle iniziative
scolastiche comuni.
3. RISPETTO VERSO L’AMBIENTE
116
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
-
-
6
Utilizzo responsabile delle strutture e del
materiale della scuola.
Utilizzo appropriato degli spazi comuni.
Comportamento responsabile ovunque,
anche durante le visite guidate.
INDICATORI DI
RIFERIMENTO
LA VALUTAZIONE DEL
COMPORTAMENTO TIENE CONTO
DEI SEGUENTI INDICATORI:
3/5
GIUDIZIO
OTTIMO
A) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’
SCLASTICHE .
B)RISPETTO DELLE REGOLE.
DISTINTO
C) AUTONOMIA
(ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO/
TEMPI).
D) IMPEGNO.
BUONO
SUFFICIENTE
117
riferimento.

Mancato ravvedimento, nonostante
le sanzioni di natura educativa e
riparatoria ricevute.
LIVELLO DI CONSEGUIMENTO DELLE
COMPETENZE RAGGIUNTO DA
PARTE DELL’ALUNNO.
 Partecipazione e apporto di contributi
personali alla vita scolastica e sociale.
 Consapevolezza del proprio dovere
scolastico; responsabile e rispettoso
delle norme che regolano la vita
sociale.
 Organizzazione del
proprio lavoro
sempre in assoluta autonomia nel
rispetto delle consegne date.
 Impegno lodevole.
 Partecipazione propositiva alla vita
scolastica e sociale.
 Responsabilità e rispetto delle norme
che regolano la vita sociale.
 Organizzazione del proprio lavoro in
autonomia,
nel rispetto delle
consegne date.
 Impegno costante.
 Partecipazione non sempre attiva:
 comportamento abbastanza rispettoso
delle regole.
 Organizzazione del proprio lavoro con
discreta autonomia, quasi sempre nel
rispetto delle consegne date.
 Impegno soddisfacente.
 Partecipazione alle attività scolastiche
incostante.
 Comportamento non sempre rispettoso
delle norme che regolano la vita
sociale.
 Organizzazione non sempre autonoma
nel lavoro scolastico.
 Impegno appena accettabile.
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
NON
SUFFICIENTE
 Poca consapevolezza del proprio
dovere.
 Scarsa partecipazione alle attività
scolastiche.
 Organizzazione non autonoma nel
lavoro scolastico.
 Impegno assente.
Criteri per la motivata
deroga del Consiglio di Classe alla frequenza
necessaria per la validazione dell’anno scolastico (in applicazione del D.Lgvo
del 19 Febbraio 2004., n. 59)
Nella Scuola Secondaria di 2° Grado, fermo restando la frequenza richiesta dall’art. 11, comma 1
del D. L.gvo del 19 Febbraio 2004., n. 59 e successive modificazioni il quale dispone che ai fini
della validità dell’anno scolastico ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di ¾
dell’orario annuale obbligatorio e facoltativo prescelto, il Collegio Docenti ha stabilito le seguenti
deroghe ai limiti massimi di assenza:
- Nel caso di studenti con cittadinanza non italiana iscritti nel corso dell’anno scolastico, il
monte annuo minimo di frequenza nella misura di ¾ viene calcolato in proporzione al totale
dei giorni conteggiabili a partire dal momento dell’iscrizione.
- In caso di malattie certificate che comportino l’assoluta incompatibilità con la frequenza.
- In tutti i casi in cui, essendo la mancata o discontinua frequenza riconducibile a
problematiche familiari o di disagio personale, il Consiglio di Classe, sentiti gli “operatori”
che seguono il caso, consideri specificamente , nell’interesse del minore, l’opportunità che
questi venga ammesso alla classe successiva in considerazione dell’età, delle abilità di
base e delle concrete potenzialità di recupero, anche al fine di non interrompere il processo
di socializzazione e maturazione avviato.
L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o
all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminari accertamenti del Consiglio di
Classe e debitamente verbalizzate.
Certificazione finale delle Competenze.
Il nostro Istituto ha predisposto un modello per le certificazioni relative alle competenze acquisite
dagli alunni del primo biennio conformemente a quanto specificato nel Decreto Legge recante
disposizioni in materia.
Tenendo conto del profilo culturale , educativo e professionale dello studente è certificato, al
termine del I biennio della scuola secondaria di II grado, il livello delle competenze maturate
dall’alunno.
In caso di mancato conseguimento minimo della competenza prevista, non si procede alla relativa
certificazione.
118
Ist. Istr. Sec. Sup. IIS ITCG –LC di San Marco Argentano – Fagnano C. - P. O. F. – A. S. 2014/2015
Monitoraggio e Valutazione del POF
La cultura della qualità del sistema scuola
L’autonomia delle scuole ha ampliato i poteri decisionali e gli spazi di flessibilità a disposizione
delle singole unità scolastiche e nello stesso tempo ha aumentato le responsabilità richieste agli
operatori della scuola ed alla comunità scolastica nel suo insieme.
Un sistema complesso, come la scuola di oggi, che eroga un servizio deve essere valutato
sistematicamente, per misurarne l'efficacia e garantirne l'efficienza .
I frequenti momenti di confronto fra tutte le varie componenti della scuola e soprattutto tra alunni,
insegnanti e genitori, ci hanno abituati ad una attenta rilevazione dei problemi e delle cose che si
possono migliorare. Comprendiamo, infatti, che siamo chiamati a rendere conto delle nostre scelte
e delle nostre azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale in cui operiamo.
Un primo passo verso la cultura della valutazione della scuola è rappresentato dall’autoanalisi
d’istituto, un’espressione entrata ormai nel nostro linguaggio per indicare modalità autovalutative
gestite direttamente dagli attori scolastici (docenti, studenti, genitori, operatori della scuola) utili ad
analizzare criticamente le proprie pratiche professionali ed a produrre “miglioramento”.
Condurre un’autovalutazione significa fare un bilancio delle proprie capacità sia in termini
progettuali che operativi e significa, anche, avere la possibilità di correggere e ricostruire i processi
di erogazione dei servizi mediante una verifica costante di quanto la qualità erogata coincida con la
qualità “percepita”.
L’ Istituto è consapevole delle difficoltà connesse con l’attuazione dei processi di valutazione, ma
ha scelto di impegnarsi in questo percorso per evitare che l’improvvisazione e l’arbitrio, negli
aspetti connessi alla conoscenza delle procedure valutative, allontani gli operatori scolastici dal
difficile processo verso la cultura della qualità.
L’autovalutazione e la valutazione di Istituto
Va sottolineato che la valutazione non ha uno scopo censorio, ma è uno strumento fondamentale
finalizzato ad evidenziare le condizioni del contesto scolastico, attraverso la individuazione di una
serie di indicatori rivolti e rilevare la validità del sistema e la sua efficacia.
Gli indicatori, che riguarderanno il contesto dell’azione formativa, le risorse utilizzate, i processi
condotti e i risultati ottenuti e il grado di gradimento degli utenti, serviranno a stabilire l’efficacia in
funzione degli obiettivi, la funzionalità delle risorse impiegate e mettere in luce i punti di forza e di
debolezza per consolidare i primi e proporre soluzione per i secondi. Per tali motivi la valutazione
deve essere: trasparente, oggettiva, condivisa.
Il processo di valutazione della qualità dell’Offerta Formativa coinvolgerà i destinatari del servizio
scolastico (famiglia e alunni), gli erogatori(scuola) per verificare dell’Offerta Formativa:
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
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Efficacia
Efficienza
Gradimento.
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Gli obiettivi che con la valutazione si intendono perseguire sono i seguenti:

Valorizzare il processo formativo
o Porre attenzione alla qualità dell’attività educativa e didattica
 Consentire un controllo sistematico dei risultati
o Dotarsi di strumenti di controllo dei risultati è espressione di competenza
professionale
 Valorizzare l’identità della scuola
o Riconoscere, come scuola, le proprie peculiarità, i punti di forza e di debolezza
 Legittimare l’autonomia della scuola nei confronti dell’utenza
o Assumersi le responsabilità in merito alla qualità dei processi erogati
 Promuovere un’azione di miglioramento.
o Valutare criticamente il proprio operato per apprendere dall’esperienza
o Regolare, attraverso la valutazione, il proprio il operato.
Tempi e modalità dell’Autovalutazione d’Istituto

Durante l’anno scolastico
Monitoraggio delle varie attività e dei progetti:
 Analisi e monitoraggio delle attività presenti nel POF mediante strumenti concordati con
le altre funzioni strumentali
 Predisposizione di apposite procedure e strumenti per il controllo dei livelli di coerenza
della progettazione curriculare con l’impianto complessivo del POF
 Questionari di valutazione del Sistema Scolastico
 Monitoraggio delle attività attraverso compilazione questionari
 Raccolta e tabulazione dati.

A fine anno scolastico


Adeguamento del P. O. F. sulla base dei bisogni emersi perché il POF sia sempre più
rispondente alle attese dell’utenza.
L’autovalutazione, permette un bilancio consuntivo dell’attività formativa, dell’efficacia e
dell’efficienza dell’azione della scuola.
Tale valutazione è effettuata mediante:
 Questionari relativi agli indicatori di qualità.
Oggetto di osservazione e valutazione saranno:
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Aspetti organizzativi della scuola
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
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Funzionalità di strutture e attrezzature
Significatività e funzionalità delle risposte formative(attività curriculari ed extra) ai
bisogni culturali e sociali dell’utenza
Programmazione di interventi migliorativi sulla base delle criticità emerse
Valutazione delle risultanze dei progetti
Monitoraggio tramite somministrazione di questionari a genitori - alunni- personale
scolastico
Elaborazione dei dati per appurare la ricaduta delle attività sugli alunni e
individuare elementi utili per la scelta delle attività del prossimo anno scolastico
I Criteri di valutazione dei Progetti/Attività
La valutazione dei Progetti/Attività segue i momenti di monitoraggio e verifica in itinere: attraverso
quest'ultimi si ottengono le evidenze oggettive e i risultati, mentre la valutazione è un momento,
molto più importante, durante il quale, oltre i risultati delle verifiche devono essere considerati
diversi e molteplici aspetti, in particolare:
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


il processo che è stato attivato e le modalità di svolgimento dell'intera attività; per la scuola, a
volte, può risultare più proficuo il metodo utilizzato per procedere piuttosto che l'esito, perché si
sono ottenuti risultati in termini di maggiore produttività dei gruppi di lavoro, oppure migliore
organizzazione, maggior coesione tra gli operatori e sviluppo del senso d'appartenenza;
i prodotti e gli esiti, verificando se essi hanno giustificato l'impegno, il lavoro, le energie e le
risorse impiegate;
la ricaduta sulla scuola, sia per quanto riguarda una migliore erogazione del servizio, sia per
l'innalzamento del successo scolastico e formativo;
la capacità di indurre "cambiamento attivo" nei confronti dei problemi affrontati e dei
comportamenti.
Una volta valutato il progetto, nel caso che tale valutazione non sia completamente positiva,
occorrerà procedere ad una riprogettazione, anche solo parziale, e ad una nuova attuazione. Se
invece, la valutazione è positiva si procederà alla valorizzazione del progetto, facendolo diventare
una "procedura standard" della scuola, aumentando il livello di coinvolgimento di docenti, classi,
studenti, famiglie e soggetti esterni.
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P. O. F.
Sicurezza nell ‘ Istituto
Premessa
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L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ITCG –LC di San Marco Argentano e Fagnano
Castello è impegnato da anni a diffondere all’interno di esso la
cultura della sicurezza,
sollecitando la partecipazione attiva di tutte le componenti scolastiche in un processo organico e
progressivo di crescita collettiva.
Le tematiche sulla sicurezza e i comportamenti che coerentemente vanno adottati, hanno una forte
valenza, non solo educativa, ma anche sociale, perché i ragazzi che oggi si formano, potranno
essere domani cittadini e lavoratori più attenti, per sé e per gli altri, alla protezione della salute e
alla prevenzione degli incidenti.
Le attività didattiche, motivanti, varie e piacevoli, rivolte ai ragazzi del nostro Istituto consistono
essenzialmente nell’informazione sui comportamenti corretti da attuare per evitare i pericoli
presenti nell’ambiente e nell’esercitazione periodica d’evacuazione dell’edificio scolastico.
E’ “in corso d’opera” il curriculum della Sicurezza, una serie di attività permanenti che si
snoderanno dal primo anno, proseguendo in modo organico e sistematico, per tutto il corso di
studi.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle famiglie nell’educazione alla sicurezza, viene data ai
rappresentanti dei genitori un’informazione generale, nell’ambito delle riunioni di classe, e all’inizio
dell’anno scolastico l’informazione sulla localizzazione delle zone di raccolta e sui comportamenti
consigliati per agevolare il lavoro del personale della scuola.
Il DIRIGENTE SCOLASTICO, prof.ssa Maria Saveria Veltri, come datore di lavoro, adotta le
misure previste dalla legge o suggerite dall’opportuna cautela, per assicurare che le attività
scolastiche avvengano in condizioni di sicurezza.
Strumenti Gestionali
1.Documento di Valutazione dei rischi.
 Individuazione misure di Prevenzione e Protezione.
 Programma di attuazione.
 Procedure aziendali.
 Piano di Evacuazione.
2. Formazione e Informazione Docenti - Personale A.T.A. - Alunni e Genitori.
3. Consultazione.
4. Riunioni periodiche.
Il Documento di Valutazione dei Rischi
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Il documento di valutazione dei rischi, predisposto dal Dirigente Scolastico in collaborazione con
il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, contiene tutte le indicazioni in merito
alla valutazione e stima dei vari rischi presenti all’ interno dell’ edificio scolastico: il piano si trova
depositato presso la Direzione per attivare le necessarie misure di tutela degli alunni e dei
lavoratori della scuola.
Scopo del documento di Valutazione dei rischi è quello di individuare i rischi all‟interno dei vari
plessi scolastici, valutando sia la Probabilità che la Gravità del danno. Parte centrale del
documento di valutazione dei rischi è il Piano di Miglioramento che non è altro che il
cronoprogramma degli interventi che Ente Proprietario (Comune) ed ente gestore (Istituto
Comprensivo), devono mettere in atto per ridurre i rischi all’ interno dell’ ambiente scolastico.
Il Piano di Emergenza
Il Piano di emergenza è invece il documento che deve essere redatto per ogni plesso scolastico.
La procedura deve essere una guida di facile consultazione per tutti i dipendenti della scuola in
tutte quelle occasioni di emergenza che si possono determinare durante l‟attività lavorativa.
Il Piano contiene :




le azioni che il personale della scuola è tenuto a svolgere in caso di incendio;
le procedure che il personale della scuola è tenuto a svolgere in caso di incendio;
le procedure per l‟evacuazione efficace di tutti gli occupanti l‟edificio scolastico;
le disposizioni per chiedere l‟intervento dei vigili del fuoco e per fornire le necessarie
informazioni al loro arrivo;
 l‟elenco dei controlli e degli interventi periodici affinché nel corso della gestione non
vengano alterate le condizioni di sicurezza.
Scopo del piano di emergenza, di evacuazione e di pronto soccorso è di ridurre le conseguenze di
un incidente, in ambito scolastico, mediante il razionale impiego di risorse umane e materiali. Deve
quindi contenere una chiara e semplice indicazione sulle modalità delle operazioni, di evacuazione
e di pronto intervento in situazioni di pericolo.
Obiettivi del Piano:
 Affrontare l‟emergenza fin dal primo insorgere per contenere gli effetti sulla popolazione
scolastica.
 Pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni.
 Coordinare i servizi di emergenza, lo staff tecnico e la direzione didattica.
 Fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente e non e
degli alunni.
 Sapersi orientare nel caso di presenza di persone disabili.
 Essere in grado di percepire il pericolo e/o l‟allarme.
Strumenti Organizzativi
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I Referenti per la Sicurezza sono i componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP –
Dirigente Scolastico, Responsabile della sicurezza, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
e Medico competente)
Per l’anno scolastico 2012/2013 gli addetti al servizio di prevenzione antincendio, primo soccorso
ed evacuazione sono:
 RSPP – (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
- Ing. ANGELO BRUNO
RLS –(Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori)
-
Gli Addetti al Pronto Soccorso.
Gli Addetti all’ Evacuazione.
Gli Addetti all’ Antincendio.
Piano di Evacuazione
Diffusione dell'ordine di evacuazione



La diffusione dell’ordine di evacuazione si verifica con tre suoni consecutivi della
campanella
Il suono dovrà essere ripetuto ad intermittenza per una certa durata.
Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo il Preside o il suo sostituto,
una volta avvertito, valuterà l'opportunità di diramare l'ordine di evacuazione. In caso di
situazione di grave pericolo, che richiede l'abbandono immediato dei locali, sarà diramato
dal personale che per primo viene a conoscenza dell'evento. Il segnale di evacuazione sarà
diffuso attraverso il campanello usato normalmente per altri servizi, il cui suono dovrà
essere ripetuto tre volte ad intermittenza per una certa durata onde che sia
inequivocabilmente riconosciuto come segnale di allarme e di avvio delle operazioni di
evacuazione. In caso di mancanza di corrente elettrica verrà utilizzato un idoneo segnale
acustico alternativo.
Assegnazione di incarichi
In ogni classe dovranno essere individuati dei ragazzi cui attribuire le seguenti mansioni:
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
2 ragazzi apri-fila ,con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona
di raccolta;

2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e
chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli
stessi faranno da tramite con l'insegnante e la direzione delle operazioni per la
trasmissione del modulo di evacuazione;

2 ragazzi / insegnanti di sostegno / personale non docente con il compito di aiutare i
disabili ad abbandonare l'aula ed a raggiungere il punto di raccolta.
Durante una emergenza, tutti dovranno attenersi alle disposizioni dei vigili del fuoco e degli
organi di soccorso.
Il personale docente dovrà:
 informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle
procedure indicate nel piano al fine di assicurare l’incolumità a se stessi ed agli altri;
 illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere lezioni tecnico pratiche sulle
problematiche derivanti dall'instaurarsi di una situazione di emergenza nell'ambito
dell'edificio scolastico;
 intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a
condizioni di panico;
 controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti
 in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un
controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta. Una volta raggiunta la zona di
raccolta farà pervenire alla direzione dalle operazioni , tramite i ragazzi individuati come
serra - fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed
evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti .
Tale modulo dovrà essere sempre custodito all'interno del registro.
Gli insegnanti di sostegno se presenti o gli alunni incaricati, con l'aiuto ove occorra di altro
personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni handicappati
loro affidanti, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà.
Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non
motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. considerate
le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di
una evacuazione è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe.
Personale non docente.
Alcuni addetti di segreteria saranno nominativamente incaricati di seguire specifici aspetti del
piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l'esterno.
Uno o più operatori avranno l'incarico di disattivare gli impianti ( energia elettrica, gas, centrale
termica, impianto idrico) e successivamente, controllare che nei vari piani dell'edificio tutti gli
alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi, laboratori, ecc.).
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Tutti coloro che utilizzano e\o frequentano i locali dell’edificio scolastico anche temporaneamente o
occasionalmente sono tenuti a prendere visione del PIANO di EVACUAZIONE e a segnalare, in
forma scritta al referente di plesso per la sicurezza, eventuali situazioni di pericolo non
contemplate da tale documento che è appeso all'albo della Scuola.
NORME PER L’EVACUAZIONE
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Interrompere tutte le attività
Lasciare gli oggetti personali dove si trovano.
Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare
Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro gli "apri fila" .
Procedere in fila indiana con una mano sulla spalla di chi precede
Rispettare le precedenze derivanti dalla priorità dell’evacuazione
Seguire le vie di fuga indicate.
Non usare mai l’ascensore.
Raggiungere l’area di raccolta assegnata.
Interrompere tutte le attività
Lasciare gli oggetti personali dove si trovano
Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare
Uscire ordinatamente incolonnandosi dietro gli "apri fila"
Procedere in fila indiana con una mano sulla spalla di chi precede
Rispettare le precedenze derivanti dalla priorità dell’evacuazione
Seguire le vie di fuga indicate
Non usare mai l‟ascensore se presente
Raggiungere l‟area di raccolta assegnata.
In caso di Evacuazione per incendi ricordarsi di :
 Camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi
sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga.
 Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi da fumo, non uscire dalla
classe, sigillare ogni fessura della porta, mediante tessuti bagnati; segnalare la propria
presenza dalle finestre.
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NORME PER L’INCENDIO
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Il presente Piano dell’Offerta Formativa, per l’anno scolastico 2014/2015, è stato
approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 21 Novembre 2014.
Il medesimo è stato adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del
21 Novembre
2014.
II Piano dell'Offerta Formativa nella sua versione integrale potrà
esser e consultato presso gli Uffici amministrativi o sul Sito Internet
dell'Istituto, nat o per i nf or m ar e st ud ent i, f am ig l ie, t er r it or io, p er
creare spazi collaborativi, favorire la coesione tr a le componenti
s o l l e c i t a n d o i l s e n s o a p p a r t e n e n za a d u n ' i s t i t u z i o n e .
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