Milano cambia - Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi

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Milano cambia - Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi
Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno V. N° 19 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.
IN CORSO
Opinioni e notizie in CMB
NUMERO
19
Milano cambia
Il volto avveniristico
di Porta Nuova Varesine
A 05 / N 17 / P 02
INDICE / COLOPHONE
INDICE / COLOPHONE
Scripta
Scripta
manent
manent
Parola
di verbale.
Parola di verbale.
"Il Presidente informa che è stata vinta
la gara dell'Ospedale di Crotone…
“Il Segretario, dice che, come da
Le altre gare cui si è partecipato
incarico avuto dal Consiglio, e dopo
e di cui si conosce l'esito sono state
attento esame dello Statuto, per
perdute… Presidente e Vice Presidente
quanto riguarda i soci impiegati, si
riferiscono al Consiglio sullo stato di
potrebbe modificare l’art.7 alla voce
disagio in cui si trovano gli operai di
decadenza, in modo che il nuovo
Carpi a Milano per quanto riguarda
articolo dicesse così: a) quando abbia
i viaggi. Siccome ora ci sono due
cessato di esercitare l’arte muraria o
cantieri: uno a Milano Gallaratese
affine, escluso il caso in cui al socio per
e uno a Monza, con la previsione di
studio o capacità venisse riconosciuta
aprirne poi un altro a Pieve Emanuele,
la qualifica di impiegato tecnico od
… essi vanno a sostenere, pro capite,
amministrativo. In tale caso potrà
una spesa di molto superiore a quella
mantenere la sua posizione di socio”.
da loro sostenuta in passato".
IN QUESTO NUMERO
IN QUESTO NUMERO
PAG. 5 / PRIMO PIANO
PAG. 5 / INTERVENTO IN DETTAGLIO
Livorno, tutto un altro porto
Un
waterfront d’eccellenza,
e il futuro a portata di mano.
Milano
cambia
Il volto avveniristico di Porta Nuova Varesine.
PAG. 9 / PRIMO PIANO / APPROFONDIMENTO
PAG. 10 / NUOVE PROSPETTIVE
Waterfront, tra terra e mare
Tutti gli occhi sull'estero
I mercati cambiano. E anche Cmb.
PAG. 13 / SETTORE OSPEDALIERO
PAG. 13 / NUOVO CORSO
Orizzonte
Puglia
La cooperativa pianta i cantieri in una regione complessa,
Cambio
diinteressanti
passoprospettive di sviluppo.
ma
in grado di offrire
Necessario innovare e diversificare le strategie di investimento.
Tratto dal Verbale
Tratto
dal Verbale
del Consiglio
Direttivo
del
Consiglio
Direttivo
della
Cooperativa
Muratori
della
Cooperativa
27 agosto 1962Muratori
29 maggio 1967
A 05 / N 19 / P 02
IN
CORSO
IN CORSO
Opinioni e notizie in CMB
Opinioni e notizie in CMB
NUMERO
18
19
NUMERO
IN CORSO
Periodico trimestrale di opinioni e notizie
Anno
V. N° 18
inCorso
Periodico trimestrale di opinioni e notizie
Direttore
Paolo Zaccarelli
Anno V. responsabile:
N° 19
Segretaria di redazione: Francesca Martinelli
Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli
Spedizione
inFrancesca
Abbonamento
Redazione:
Martinelli,
Postale
- 70% - DCB
MOLelii,
. Luca Padovano,
Paolo Andreoli,
Sara
Proprietario:
CMB Società Cooperativa
Federico Sarti
Via
Carlo Marx,
101, CARPI
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Contatti:
Martinelli.
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Registrato
al Tribunale
di Modena il 26/06/2006
Spedizione
in Abbonamento
con
il n° 1810.
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- 70% - DCB MO .
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Società Cooperativa
Progetto
grafico:CMB
hicadv
Via Carlo
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101, CARPI (MO) .
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Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006
con il n° 1810.
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PAG. 16 / NUOVE NORME
PAG. 20 / EDILIZIA PUBBLICA
10 in condotta
Uno
per riconoscere
i diritti di ciascuno
Il strumento
carcere
modello
e prevenire la discriminazione.
Inaugurato a Trento, con 365 giorni di anticipo
rispetto ai tempi contrattuali.
http://www.cmbcarpi.it/
comunicazione_houseorgan.
php?categoria=house
Codice alfanumerico
Ecco cosa significano i codici
inCodice
testa ad alfanumerico
ogni pagina
AEcco
= anno
di
pubblicazione
cosa significano
i codici
Nin= testa
numero
dellapagina
rivista
ad ogni
PA= =numero
pagina
anno didi
pubblicazione
N = numero della rivista
P = numero di pagina
PAG. 18 / MERCATO
PAG. 22 / IMPEGNO GLOBALE
Chi sale e chi scende
La
Classifica 2010donna
del mensile "Costruire"
Essere
in Malawi
Racconto di viaggio di Flavia Bissoli.
Il marchio della gestione
PAG. 20 / AUTOSTRADE
Collaborazioni
inCorso
Oltre a personale interno CMB,
la redazione di inCorso si avvale
di collaboratori alcuni esterni
IRENE RUSSO
Copywriter dell'agenzia Hicadv,
aaaa bbbb ccccc, suo l'articolo a
pag.9
PAOLO LORENZI
Fotografo professionista dal 19XX,
e accanito sostenitore del Modena
Calcio. I suoi scatti corredano
l'articolo su l'autostrada A28 alle
pag. 20, 21 e 22
CAMBIO DI PASSO
Assemblea dei soci CMB
Il servizio a pagina 13
Prossima uscita
Conegliano Veneto
forestale
responsabile
Stampato
su cartacertificata
FSC
proveniente da foreste gestite in maniera
corretta e responsabile secondo rigorosi
standard ambientali, sociali ed economici.
Per info: www.fsc-italia.it
L’autostrada A28 è destinata a cambiare in meglio la mobilità
in un’area ad alta densità abitativa e di traffico.
RUBRICHE IN CORSO
PAG. 3 / CORREVA L’ANNO
PAG. 12 / INCURSIONI
Il mondo oltre CMB
RUBRICHE IN CORSO
Millenovecentoventotto
PAG. 4 / CARTA BIANCA
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE
Dalla redazione di Incorso
Notizie flash dalle sedi CMB
PAG. 3 / CORREVA L’ANNO
Millenovecentosessantanove
PAG. 10 / PAGINE I.T.
Il sistema che cambia
PAG. 12 / INCURSIONI
Il mondo oltre CMB
PAG. 18 / PAGINE I.T.
PAG. 23 / BREVI MA INTENSE
Il sistema che cambia
News dalla nostra cooperativa
TERNO AL LOTTO
Gioca
i nostri
TERNO
AL numeri
LOTTO
Gioca i nostri numeri
CMB impegnato nel
25 Personale
cantiere dell'Autostrada A28
I nuovi consiglieri
2 Percentuale
ai vertici CMB
32
di donne soci
Milioni di persone registrate
nella prima fase
80Gli
suincontri
Facebook
70
del progetto "Linneo"
del "Diamantone", la
30 Piani
torre delle ex Varesine
A 05 / N 19 / P 03
STORIA / MAESTRA DI VITA
Correva l’anno

Immagini da un altro secolo
1969
Crotone, viadotto di ingresso delle Ferrovie dello Stato.
Alla fine degli anni Sessanta la Cooperativa Muratori fa rotta verso
il Meridione. Fra gli altri progetti anche l'Ospedale di Crotone (1972).
La nuova parola d’ordine:
ampliare i territori e dedicarsi alle grandi opere complesse.
A cura di:
Francesca
Martinelli
A 05 / N 19 / P 04
ORGANIGRAMMA / CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI
Novità
ai vertici
Nella seduta del Consiglio di Amministrazione dello scorso 15 marzo
sono stati nominati i nuovi dirigenti ai vertici di CMB, come stabilito
nell'Assemblea dei Soci del 26 febbraio e in base al percorso di sviluppo
organizzativo delineato dal Piano Industriale.
L'ing. Roberto Davoli è stato nominato Consigliere Delegato e Direttore della
Divisione Centrale, subentrando in tale ruolo a Carlo Zini. L'arch. Antonio
Borruso è stato nominato Consigliere Delegato e Direttore della Divisione
Lazio, subentrando a Luigi Francesco Mancini che, compiuti 65 anni, ha
rassegnato le dimissioni dalla carica. Il dott. Aldo Tognetti, Consigliere
Delegato e Direttore della Divisione Lombardia, è stato nominato Vice
Presidente della cooperativa.
Il Consiglio di Amministrazione, a nome di tutti i Soci, formula i migliori
auguri di buon lavoro ai dirigenti neoeletti ed esprime un sentito e caloroso
ringraziamento al Vice Presidente Mancini per l'impegno, la professionalità e
il grande senso di responsabilità profusi in oltre trent'anni di attività.
Cambia la governance di CMB
Roberto Davoli nasce 49 anni fa a Correggio (RE) sotto il
segno dell'Acquario. Fin da ragazzo dimostra una grande
passione per gli studi; frequenta il Liceo Classico della sua
città, che termina con ottimi risultati. Ottenuto il diploma,
decide di proseguire iscrivendosi al corso di Ingegneria,
prima al biennio dell'Università di Modena, poi a Bologna,
dove nel marzo 1987 si laurea presso la facoltà di Ingegneria Civile a indirizzo edile.
Nel settembre del 1987, appena conclusi gli studi, viene assunto in CMB e dopo una breve gavetta come assistente
tecnico diventa Direttore di Cantiere per opere infrastrutturali in Divisione Sede e successivamente Responsabile
di Commessa nel settore immobiliare. Appena ottenuti i requisiti, nel 1989 si fa socio della cooperativa.
Dal 1992 ottiene anche il ruolo di Responsabile del Punto
Vendita e dei Reparti produttivi cemento, marmo e impianti. È allora che viene eletto per la prima volta, a 30 anni,
Consigliere d’Amministrazione di CMB.
Nel 1995 sposa la sua fidanzata storica, Monica, sua concittadina e artista figurativa, dalla quale nel 1996 ha il figlio Alessandro.
Dal marzo del 1995, grazie alla qualifica di Direttore Tecnico, risulta iscritto all'Albo Nazionale dei Costruttori. Nel
1997, a soli 35 anni, dopo la fusione tra l’ex Divisione Sede
e la ex Divisione Grandi Lavori viene chiamato dal Presidente Zini a guidare come Capo Progetto le commesse
dell'Area Sede, in collaborazione con l’Ing. Bonfatti, Responsabile Tecnico della neonata Divisione Centrale. Da
allora l’Area si è sviluppata contribuendo alla crescita della Divisione, che nel 2009 arriva a fatturare oltre 290 milioni
di euro. Nello stesso anno viene avviato un nuovo percorso che porta all’identificazione, all’interno della Divisione,
delle due aree Corporate e Divisionale, ciascuna dotata di
ampie deleghe datoriali sotto la guida unitaria del Presidente Zini, Direttore di Divisione e presidente della ANCPL.
Davoli dirige l’area Divisionale; in questi ultimi anni assume anche altre cariche di amministratore in società consortili nel settore costruzioni e in alcune nuove società immobiliari e di progetto, dove subentra allo stesso Zini e al
Consigliere Delegato Ruben Saetti.
Nel marzo 2011, dopo oltre 23 anni trascorsi in CMB e grazie alla fase di ricambio generazionale in atto in cooperativa, viene nominato Direttore della Divisione Centrale e
Consigliere Delegato di CMB.
Roberto ha la passione per l’arte e, in particolare, per l’architettura contemporanea.
Antonio Borruso nasce 56 anni fa a Castrovillari (CS), il comune più grande del Parco Nazionale del Pollino sull'Appennino Calabro-Lucano. Frequenta il Liceo Scientifico
Statale del suo paese. Fin da ragazzo il suo sogno è quello
di costruire cose nuove utili alla collettività.
Antonio si trasferisce a Roma per proseguire gli studi e lavorare. Nel 1981 si laurea in Architettura all'Università La
Sapienza con una tesi in urbanistica e pianificazione territoriale. Dal 1981 al 1987 comincia un percorso lavorativo come Capo Cantiere e poi come Direttore di Cantiere
per la Cooperativa CIMA e Edilfornaciai, per cui si dedica
a iniziative immobiliari promosse da cooperative di abitazione e si occupa di edilizia scolastica e sociale per il Comune di Roma. Nel 1983 si sposa con Elisabetta e nel 1986
ha un figlio, Ivan.
Nel 1987 viene assunto in CMB, prima con il ruolo di Direttore di Cantiere per il cantiere SVEBO, poi di Responsabile
di Commessa, Capo Progetto e Direttore Tecnico nell'ambito dell'edilizia pubblica, immobiliare, commerciale e
successivamente anche infrastrutturale. Negli ultimi anni,
a Roma, ha seguito lavori importanti come l'Ospedale San
Camillo, la realizzazione delle nuove degenze della Fondazione Santa Lucia, il primo lotto della Stazione Termini di
Roma, il project financing Nuovo Mercato Andrea Doria,
la costruzione del padiglione D dell'Ospedale San Filippo
Neri e dei lavori di riqualificazione della Stazione Centrale di Napoli e dell’Ospedale di Altamura. Dal 2008 segue la
realizzazione della Nuova Tangenziale Tiburtina di Roma,
tuttora in corso.
Dal 2009 è Consigliere di Amministrazione di CMB, mentre
nel marzo 2011 è nominato Consigliere Delegato per la Divisione Lazio.
Quando non lavora, Antonio si dedica alla pesca di mare
in Calabria.
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
Porta Nuova Varesine
è un avveniristico
complesso immobiliare e
commerciale che muterà
il volto della zona
di Piazza della Repubblica.
Nel 2013
il taglio del nastro.
A cura di Francesco Chiabrando
A 05 / N 19 / P 05
Porta Nuova
Varesine:
Milano
cambia
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
PIENO CENTRO
Lavorare nel cuore della città
richiede un’attenzione supplementare
nella gestione degli spazi,
soprattutto nel trasporto dei materiali.
L
a riqualificazione dell’ex Varesine – affidata a CMB in associazione con UNIECO
- è uno dei maggiori progetti urbani attivati a Milano e in Lombardia. Il quartiere è tanto centrale quanto controverso: prima
stazione ferroviaria che organizzava i trasporti verso Varese, già dagli anni Sessanta area di
sosta per giostrai girovaghi e poi campo stabile abitato da Rom e Sinti.
L'organizzazione del cantiere è stata impostata per ottenere la certificazione LEED:
una difficoltà che si è aggiunta ad altre criticità derivate dalla complessità del progetto, dalla sua collocazione nel centro di Milano e da
tempi di consegna molto ridotti. Lavorare in
una posizione così prestigiosa provoca conseguenze importanti durante le fasi costruttive dell'iniziativa, per la limitata disponibilità
di aree per il cantieramento e l'approvvigionamento dei materiali. Viene richiesta maggiore
attenzione nella gestione degli spazi a disposizione in modo tale da poter ottimizzare tempi
e zone per evitare interferenze con le lavorazioni e predisponendo piani di carico e scarico materiali in orari notturni o poco trafficati.
I risultati attesi? Una ritrovata funzionalità,
ampi spazi destinati a verde pubblico, il miglioramento dei trasporti cittadini con nuove linee
di metropolitana. Alla fine del 2013 si potrà passeggiare da Corso Como all’Isola e da qui fino a
Piazza della Repubblica senza attraversare un
incrocio o incontrare un semaforo.
NUMERI
SU NUMERI
Superficie totale:
87.000 mq
Uffici:
42.000 mq
Residenziale:
33.000 mq
Commerciale:
7.000 mq
Spazi culturali:
3.000 mq
Posti auto:
2.000 mq
A 05 / N 19 / P 06-07
Focus Tecnico
> LOTTO 1
IL "DIAMANTONE"
È una torre di 30 piani alta 150 m, di circa 35x50 m di lato, chiamata così
perché la sagoma richiama le sfaccettature dei diamanti. Sarà realizzata
con struttura mista in acciaio e calcestruzzo; il core è costituito da 5 setti
principali in cemento armato che irrigidiscono la struttura e partecipano
a sopportare le spinte orizzontali nate dall’inclinazione delle colonne metalliche. In particolare, al nono piano si concentrano le azioni di trazione
derivanti dal carico dei venti piani superiori; pertanto le travature in acciaio sono state rinforzate con una serie di tiranti aggiuntivi ancorati nel
getto del nucleo. La prima parte di struttura che evidenzia le dimensioni
delle forze in gioco è la platea: infatti al piede dei 5 setti che compongono
il nucleo ci sono delle armature aggiuntive inserite nello spessore di platea (220 cm); in totale 350 barre del diametro di 40 mm che sopportano gli
effetti del carico di tutta la struttura soprastante.
EDIFICI BASSI
Si tratta di due edifici di 9 piani di circa 75x20 m di lato, a destinazione
commerciale. Saranno costruiti in calcestruzzo ad alta resistenza Rck85,
per la prima volta utilizzato in Italia: le sue elevate prestazioni hanno
consentito ai progettisti di limitare le dimensioni dei pilastri, nonostante
un’approfondita fase di studio preliminare e la particolare attenzione sul
campo durante i getti.
Tutti gli edifici sono dotati di facciate a cellule totalmente in vetro, frangisole orizzontali e verticali a seconda dell’orientamento rispetto ai punti cardinali (in modo da garantire un migliore impiego della luce naturale).
> LOTTO 2
L’intervento prevede la costruzione di tre edifici a torre a destinazione
residenziale e rispettivamente di 34, 17 e 15 piani destinati ad uso abitativo più 4 piani destinati a servizi comuni. I due edifici di maggior altezza presentano un megaframe, una struttura a travi e pilastri in acciaio
che “avvolge” i fabbricati, inizialmente ideata per svolgere una funzione
strutturale di sostegno ai balconi, ma che in seguito a problematiche evidenziate dai progettisti è stata limitata a una funzione solamente architettonica. Tutti gli edifici residenziali, tre torri e sei ville urbane, avranno
rivestimenti di tipologia mista: facciate ventilate, inserti in vetro, elementi prefabbricati e finiture interne di alto pregio, con impianti di climatizzazione efficienti e compatibili con le tematiche ambientali.
Loading:
stato di avanzamento
> LOTTO 1
Lavorazioni iniziate nell'agosto 2009. Già realizzate le strutture del basement e in fase di esecuzione le opere civili e impiantistiche, che si concluderanno ad agosto 2011. Le palazzine sono in fase di completamento
per quanto riguarda le opere strutturali, mentre per l'edificio a torre chiamato "Diamantone" si è giunti alla realizzazione di metà struttura. L’avanzamento degli impianti di distribuzione al piano prosegue ed è iniziata
la posa delle cellule di facciata. Conclusione prevista: 31 gennaio 2012.
> LOTTO 2
Lavorazioni cominciate nell’aprile del 2010. Nel mese di gennaio si è giunti alla chiusura del basement in area e alla realizzazione delle elevazioni
del piano terra delle ville. Conclusione prevista: 31 marzo 2013.
A 05 / N 19 / P 08
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
APPROFONDIMENTO
LEED,
certificazione
energetica
L
'intero progetto Porta Nuova Varesine è
stato sviluppato secondo i requisiti della Certificazione internazionale LEED
un sistema per la valutazione del livello
delle prestazioni energetiche e ambientali degli edifici. Ciò ha comportato la necessità di
sviluppare una sensibilità nuova nella gestione della quotidianità lavorativa e della filiera
dei materiali necessari alla costruzione edilizia. Al fine di ottenere la certificazione LEED,
gli edifici sono stati considerati in base alla
loro elevazione fuori terra e della destinazione d’uso in tre distinti processi di certificazione. Ad oggi l'intero intervento ha superato la
fase preliminare, che attesta l’adeguamento
del progetto ai requisiti e alle prescrizioni di
sostenibilità ambientale LEED.
La Certificazione LEED sarà attribuita in
via definitiva solo alla conclusione delle attività costruttive e dopo un'attenta verifica dell'intera documentazione prodotta da parte del
U.S. Green Building Council, sia in fase progettuale che di cantiere.
Sono in piena fase di implementazione una
serie di strategie mirate al raggiungimento degli obiettivi, indicati dalla committenza nelle
specifiche contrattuali e indispensabili al processo di certificazione LEED.
CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI
• posizionamento di teli protettivi sul terreno
stoccato in attesa di riutilizzo
• utilizzo di vaporizzatori a fondo scavo
• stoccaggio di materiali in luogo coperto
• copertura dei canali di ventilazione
• inumidimento della viabilità interna
• raccolta differenziata in area di cantiere
e negli edifici
Etimologia / LEED
È l’acronimo del termine americano Leadership
in Energy and Environmental Design, È stato
coniato nel 1998 dall’USGBC (US Green
Building Council) per identificare un insieme
di standard tramite cui valutare costruzioni
ambientalmente sostenibili.
http://it.wikipedia.org/wiki/Leadership_in_Energy_and_Environmental_Design
Operare LEED in Italia
richiede al General
Contractor
un'attenzione e
un impegno aggiuntivi
rispetto alla gestione di
un cantiere tradizionale.
Ma CMB ha accettato
la sfida.
Le condizioni ambientali in cantiere permettono un controllo diretto della gestione dei
crediti da parte degli esperti LEED, che assicurano la correttezza di tutte le strategie messe
in opera: in questa fase si svolgono audit periodici che verificano la situazione di cantiere e
riportano le eventuali correzioni da effettuare.
Sono state adottate alcune procedure per
rendere più controllabile l’intero processo di
informazione e di raccolta dei dati:
> formazione/informazione a fornitori e appaltatori su tavoli di confronto continui
> richiesta documentazione aggiuntiva: contenuto di riciclato - VOC - provenienza regionale
> monitoraggio attività quotidiane e visite
ispettive di cantiere a cadenza settimanale
> risorse umane (operatori di cantiere e impiegati)
> gestione dei tempi (sovrapposizione attività
e orari-clausole, iter certificativo LEED)
ZOOM / INTERVENTO IN DETTAGLIO
A 05 / N 19 / P 09
APPROFONDIMENTO
Breve storia
di un quartiere
Un’area “sospesa”
oggi riabilitata.
Nel XIX secolo, quando la Stazione Centrale di Milano era in Piazza della Repubblica, i treni che percorrevano la Lombardia in
direzione di Varese e Como attraversavano
le aree che oggi conosciamo come Garibaldi,
Varesine e Isola.
Nei primi decenni del XX secolo la stazione Centrale fu spostata nella sede attuale e lasciò spazio a quella di Porta Nuova,
che solo nel 1964 venne a sua volta sostituita dalla stazione di Porta Garibaldi. Fu così
che quest'area rimase sospesa per oltre quarant’anni.
Sul finire degli anni Sessanta vennero installate le prime giostre e lì rimasero fino al
1998, quando vennero chiuse definitivamente tramite un provvedimento di sfratto.
Negli anni Sessanta e Settanta la fama
dell'Isola non era tra le migliori, e alcuni
l'avevano soprannominata la "casbah" di Milano. In tempi più recenti, l'apertura di qualche locale notturno di tendenza, di ristoranti etnici e il persistere di qualche bottega di
quartiere l'hanno reso una zona popolare
della Vecchia Milano.
(fonte: vecchiamilano.wordpress.com)
A 05 / N 19 / P 10
MERCATO / NUOVE PROSPETTIVE
Tutti gli occhi
sull’estero
Puntiamo sui mercati esteri, ma nel frattempo gli scenari mutano a gran velocità.
Un’azienda come CMB può fare appello al proprio know-how per costruire strategie
ad ampio raggio. Ne parliamo con l’architetto Ruben Saetti.
A
partire dal 2009 CMB ha
avviato un'intensa attività di monitoraggio
dell'andamento dei mercati esteri, con la volontà di avviare un processo di espansione
delle aree di intervento della cooperativa.
Le attività sono state affidate
alla Direzione Marketing, sotto
la responsabilità dell'arch. Ruben
Saetti, e hanno portato alla definizione di un gruppo di lavoro dedicato composto dall'ing. Davide
Vaggi, dall'arch. Gianni Occhi e
dalla dott.ssa Desirée Conese.
Un gruppo che è confluito, nella primavera 2010, nel team unitario di Eureca International, costituito in modo paritario fra CMB
e Unieco.
Conclusa una prima fase di
scouting, ci si è mossi partecipando a diverse gare d'appalto,
fra cui l'Ospedale di Chambéry in
Francia, un Depuratore in Montenegro, un Ospedale per conto di
ENI-Libia a Tripoli e il primo lotto dell'Autostrada Libica Costiera
finanziata dall'Italia.
Per saperne di più, abbiamo pensato di rivolgere qualche domanda
direttamente a Ruben Saetti.
Su quali settori di attività
CMB ha intenzione di orientarsi per lo sviluppo di acquisizioni all'estero nei prossimi anni?
Ripartire con una significativa
attività sui mercati esteri - dopo
quasi due decenni di completo
abbandono, con un conseguente impoverimento delle risorse umane con consolidata esperienza e specifiche competenze
sull'estero - presenta certamente
notevoli criticità e diversi rischi.
A questo si deve aggiungere l'agguerrita concorrenza delle imprese di tutto il mondo, fra cui quelle dei Paesi cosiddetti emergenti,
che possono contare su un costo
del lavoro nemmeno confrontabile con il nostro.
L'approccio a questo nuovo
mercato deve quindi partire dal
confronto con quei settori di nostra elevata specializzazione, che
incorporino maggiori componenti di valore aggiunto derivanti da
un know how fuori dalla portata dei più. Per questo le specializzazioni su cui abbiamo deciso di
orientarci sono quelle delle strutture ospedaliere, delle grandi infrastrutture viarie e ferroviarie,
degli interventi ambientali legati al ciclo delle acque e dei rifiuti.
Che importanza potrà assumere per lo sviluppo di lavori
all'estero la politica di alleanze
strategiche che CMB, da anni,
sta strutturando con imprese
affini per valori e obiettivi?
In primo luogo si deve segnalare la scelta di un’alleanza strategica con il gruppo Unieco. Essa è
nata per avvantaggiarsi delle ricadute che l'Expo 2015 genererà sul
mercato del nord ovest. Si è progressivamente allargata al mercato delle grandi infrastrutture ed è
giunta a ricomprendere, con un
orientamento ancora più "organico", il Mercato Estero, portando
alla formazione di un team unitario che abbiamo chiamato Eureca International.
L'idea condivisa è quella di trasformare Eureca International in
una "nuova Divisione" partecipata dalle due Cooperative, che acquisisca progressivamente una
propria autonomia organizzativa
e imprenditoriale attraverso l'assunzione delle professionalità sia
dall'interno delle "case-madri",
sia dal mercato.
Si tratta quindi della messa a
punto di un progetto industriale
unitario che nei nostri obiettivi
dovrebbe portare già dal prossimo anno all'attivazione dei primi
cantieri e alla ricaduta in termini
di fatturato. Naturalmente la scelta strategica fatta con Unieco non
impedisce, su singoli appalti di
dimensioni rilevanti, di ricercare
accordi con le principali imprese già presenti sui mercati esteri
e con cui spesso proficuamente
collaboriamo in Italia (quali Impregilo, Astaldi, Ghella o Salini).
Un discorso a parte meriterebbe
la collaborazione con CMC, la cui
consolidata e positiva esperienza
all'estero può facilitare un più rapido inserimento in settori di nostra particolare specializzazione,
in un rapporto di valorizzazione e
vantaggio reciproci.
Difatti abbiamo stretto un accordo di collaborazione al fine di
tentare l'acquisizione di un grande contratto per la realizzazione
di strutture scolastiche prefabbricate in Sud Africa, Paese nel quale CMC opera da anni.
Quali variazioni organizzative, anche all'interno di CMB,
potrebbero essere necessarie
nel caso in cui Eureca International vincesse una gara d'appalto all'estero?
I problemi legati alla realizzazione di commesse all'estero avranno certamente ricadute organizzative non solo sulla
nascente "nuova Divisione", che
dovrà dotarsi di autonoma capacità tecnica e produttiva. Ma anche sulle due cooperative, che saranno chiamate a fornire servizi e
A 05 / N 19 / P 11
MERCATO / NUOVE PROSPETTIVE
EURECA
CONSORZIO STABILE
Solidità e sinergia nel settore delle
costruzioni
CMB di Carpi,
Unieco di Reggio Emilia
e CLF di Bologna hanno creato
il Consorzio Stabile EURECA.
Nasce così il terzo player italiano
del settore delle costruzioni.
Obiettivo: i grandi progetti in Italia
e all’estero.
funzioni non immediatamente allocabili in Eureca International,
per un periodo non breve.
Si prevede di mettere a punto
nei prossimi mesi un progetto industriale che individui, per l'immediato, quali funzioni devono
essere prestate e da chi (in riferimento, per esempio, all'ufficio
gare, all'assistenza legale e societaria, alla gestione del personale,
agli acquisti e così via).
Per ora, con un apprezzabile
sforzo e una generosa disponibilità degli Uffici di CMB e Unieco,
si ottengono tutti i supporti necessari, ma con il passaggio a una
condizione di completa operatività l'attuale approccio volontaristico non sarà sufficiente.
L'obiettivo finale del Progetto è quello di definire, con un approccio sistemico e strutturato, un Piano Strategico di Azione
che focalizzi alcuni aspetti chiave quali lo sviluppo strutturato
dell’organizzazione, il miglioramento della capacità analitica di
approccio ai mercati internazionali, l'interazione prospettica con
le organizzazioni delle due cooperative e la capitalizzazione delle competenze professionali esistenti. Per dare all'elaborazione
del progetto una guida adeguata,
l'obiettivo più urgente è quello di
inserire un Direttore Area Este-
ro con solida esperienza e competenze adeguate, che possa dedicarsi a tempo pieno a questo
compito. Per supportarci nell'elaborazione del progetto stiamo infine individuando una Società di
Consulenza qualificata.
Su quali paesi stranieri si
sta maggiormente orientando
il monitoraggio dei mercati effettuato dal gruppo di lavoro di
CMB e Unieco?
La scelta fatta inizialmente è
stata quella di concentrarci sui
Paesi più vicini e meglio dotati in
termini di risorse finanziarie, sia
dirette che grazie ad aiuti e azioni di cooperazione allo sviluppo.
Per questi motivi i nostri sforzi si
sono orientati sia ad alcuni Paesi
dell'Est (Romania, Albania, Serbia, Bosnia e Kosovo), destinatari
di ingenti finanziamenti europei
per favorire la infrastrutturazione e consentire l’inserimento nel
mercato comune europeo, sia
all'area del Maghreb e della Penisola Arabica, caratterizzati da
forti fenomeni di investimento e
di ammodernamento grazie agli
enormi proventi derivanti dalla
vendita del petrolio e del gas.
La grande crisi mondiale del
2008 ha però fortemente ridotto
gli investimenti nei Paesi dell'Est,
costretti a politiche restrittive fe-
roci per rientrare dell'enorme debito pubblico cumulato in pochi
anni. Solo da qualche mese si assiste a una timida ripresa di bandi, soprattutto nel campo infrastrutturale e sanitario.
Lo shock maggiore è comunque quello cui siamo sottoposti
in questi giorni. I sommovimenti e le situazioni di vera e propria
guerra civile cui sono sottoposti
diversi paesi arabi del Nord Africa - Libia in testa - hanno in poco
tempo completamente sconvolto quei mercati, determinando il
blocco dei cantieri e la fuga immediata di tutti gli operatori stranieri. È difficile oggi fare previsioni sugli sviluppi in questa area
e sul possibile "contagio" che potrebbe estendersi anche alla Penisola Arabica. Quello che è certo è che un ritorno a una qualche
normalità richiederà tempi lunghi e che le attività attualmente in
corso subiranno dei blocchi o, nella migliore delle ipotesi, rinvii non
quantificabili. Purtroppo a oggi
devono considerarsi vanificati gli
sforzi prodotti in Libia, dove risultavamo in short list per l'Ospedale
Cardiologico di Tripoli e ben piazzati per uno dei prossimi tre lotti
della Autostrada Costiera finanziata dal Governo Italiano sulla
base del Trattato di Amicizia Italia-Libia, oggi sospeso.
Alla luce di questi avvenimenti, come cambiano le prospettive e le strategie di sviluppo sui mercati esteri?
Nell'immediato i nostri sforzi
si stanno concentrando su Romania, Albania e Serbia, dove stiamo intensificando la partecipazione alle gare, in particolare su
strade e ospedali, mentre stiamo
allargando la ricerca alla Turchia,
che ha messo in campo un ingente piano di edilizia ospedaliera in
Project Finance.
Se nei prossimi mesi si consolidasse la previsione di uno sviluppo negativo nell'area del Nord
Africa, dovremmo però ripensare a diverse ulteriori opzioni finora accantonate, in particolare in
Sud America, che presenta caratteristiche ambientali e culturali
molto affini alle nostre e conferma tassi di sviluppo di grandissimo interesse.
Comunque, una cosa è certa: gli sconvolgimenti in corso
in Libia, totalmente inaspettati, rendono più problematico il
raggiungimento dell'obiettivo di
acquisizione sull'estero, che prevedrebbe 100 milioni di euro entro la fine del 2011.
A 05 / N 19 / P 12
ALTRE STORIE / NON SOLO CALCIO
Incursioni
1000 parole
scritte da
Rudi
Ghedini
✎ Argomenti a tema libero
L’America, tra mito e trash
RASSEGNA DELLE STRANEZZE POSSIBILI NEGLI USA
Un uomo di 84 anni si perde nel
deserto, a nord di Phoenix, Arizona. Non ha acqua né provviste, eppure riesce a sopravvivere per 5
giorni, finché non lo trovano alcuni
escursionisti. Che ci faceva nel deserto? E come ha fatto a cavarsela?
Pare stesse guidando la sua
vecchia auto, ha sbagliato strada,
non si è accorto di essere entrato nel deserto e quando ha cercato di fare inversione a U, l’auto è
finita in una profonda buca. Il cellulare si è scaricato quasi subito,
l’uomo è sopravvissuto per 5 giorni bevendo l’acqua del tergicristalli filtrata con il fazzoletto.
Notizie come questa non possono che venire dall’America. Di
fronte a certe stranezze, bizzarrie, assurdità assortite, siamo soliti chiamarle “americanate”. Come
se si trattasse di fatti riferibili a uomini primitivi, e non – il più delle
volte - dell’anticipazione di quanto
potrà accaderci.
Da tempo, alcune agenzie di
viaggi propongono itinerari stravaganti attraverso gli Stati Uniti,
fuori dai percorsi consolidati. Mi è
tornato alla mente un libro di Carlo Masi (That’s America!, Cooper
Castelvecchi), che contiene un divertente catalogo di monumenti al
kitsch e al trash. Oltre a descriverli, l’autore offre tutte le indicazioni logistiche: indirizzi postali, siti
Internet, prezzi, persino qualche
RUDI GHEDINI collabora con Red
Tv, Carta e il Guerin Sportivo.
Ha pubblicato il romanzo Semifinale (1999), le Confessioni di un interista ottimista (2006), una biografia
generazionale di Andrea Pazienza
(I segni di una resa invincibile,
2005) e una ricostruzione del più
grave incidente sul lavoro del dopoguerra (Nel buio di una nave,
2007). Da ultimo, per Malatempora, Il compagno Tommie Smith,
racconti all’incrocio fra sport e
politica.
immagine utile a conferire realismo a situazioni inverosimili. Con
un duplice filo conduttore: passione e business. Pressoché ovunque
campeggia la scritta: “Si accettano
indifferentemente carte di credito
e contanti”.
Questa America ruota intorno
a quattro pulsioni elementari - sesso, morte, cibo e religione – che si
sovrappongono e confondono tramite il mezzo televisivo, perfetto
miscelatore delle culture pop. Nel
libro, Masi descrive musei fondati da persone variamente ossessionate, collezionisti e catalogatori della loro ossessione (un museo
dedicato alle mestruazioni, un
museo di soli water, un altro che
espone solo vibratori). Nella cultura pop, qualunque cosa può diventare oggetto di studio e venerazione. Qualunque collezione può
partorire shops e souvenirs, per il
collezionismo indotto.
Seguendo le tracce della ordinary people, la gente comune che
va ospite in certi programmi televisivi di grande successo, ci si
convince che gli americani sono
un popolo di esibizionisti, privi
di senso del ridicolo. Perché una
donna può decidere di fare sesso
con 251 uomini diversi per 10 ore
consecutive, e andare a raccontarlo? “Annabel, con candore, semplicità e disinvoltura risponde: «Perché non è mai stato fatto prima»”.
Poi, lo sappiamo, l’America è
anche la terra promessa degli inventori. Di qualsiasi cosa: prodotti
superflui, ma irresistibilmente originali, possono consentire immensi guadagni in breve tempo, per
poi essere accantonati da un nuovo prodotto, altrettanto inutile e
altrettanto irresistibile. Sono i 15
minuti di celebrità profetizzati da
Andy Warhol, una delle forme del
Sogno Americano.
Fra le “americanate” che stanno imponendosi anche dalle nostre parti, c’è il “bricolage”. Meglio, il ”fai da te”. Questo segmento
dell’industria del tempo libero (distrarsi senza allontanarsi da casa)
invita a unire l’utile al dilettevole;
per esempio, si può imparare a costruirsi una bara. Chi ci ha pensato,
ha confezionato un catalogo riccamente illustrato, dove sono esposti
decine di modelli di casse da morto per persone e animali domestici. Insieme alle istruzioni, l’autore
vende per corrispondenza legname e chiodi, decorazioni e imbottitura interna, con la più tradizionale
delle formule commerciali: “prendi tre, paghi due”. L’artefice di questo nuovo mercato non manca di
suggerire come utilizzare l’oggetto dopo averlo costruito: in attesa
dell’uso definitivo, la bara può fare
bella figura in salotto, come tavola,
meglio se coperta da una tovaglia a
colori sgargianti.
Il confine fra trash e mito può
essere sottilissimo. Circa 40 milioni di donne presentano i cosmetici Avon casa per casa: si tratta di
uno dei maggiori datori di lavoro
per donne nel mondo, presente in
Europa, Russia, Cina, Giappone,
Thailandia e Nigeria. Tutto nasce
nel 1878 a New York, dove un certo
David McConnel vendeva libri casa per casa e pensò di regalare bottiglie di profumo a chi acquistava
i classici. Finché si accorse che le
clienti erano interessate più ai profumi che alle opere di Shakespeare
(nato a Stratford-upon-Avon).
In una società dominata da
consumismo e moralismo, era
inevitabile sorgessero movimenti
per l’astinenza sessuale. Riemergono veri e propri retaggi puritani, che impongono regole ridicolmente liberticide: “A Harrisburg,
Pennsylvania, la legge proibisce
ai camionisti di fare sesso nelle
biglietterie delle autostrade. In
Nevada è legalmente vietato fare l’amore senza preservativo... A
Tremonton, Utah, la legge proibisce di fare l’amore in ambulanza.
A Newcastle, Wyoming, è proibito fare l’amore nella cella frigori-
fera delle macellerie”.
La lettura di certe notizie porta
in un territorio delirante: sembra
di entrare in un mondo dominato
dallo “strano ma vero”, al punto da
rendere assurda la distinzione fra
verità e leggende (metropolitane).
Il più delle volte, questi fatti sono
collocati nella provincia profonda, e una teoria potrebbe spiegare
questo infinito catalogo di stranezze: forse si tratta di forme utili ad
affrontare l’angoscia, lo stress, il
disperato bisogno di identità, l’infelicità, tanto più insopportabile in
un Paese - l’unico - che ha inserito
la “ricerca della felicità” nella sua
Costituzione.
Bisognerebbe parlarne con chi
avverte il bisogno di avere il prato del giardino sempre verde, e
comunque più verde di quello del
vicino, arrivando a usare la vernice… Nel suo libro, Masi descrive la Nobel Prize Sperm Bank, dove un gruppo di ginecologi lavora
“per generare una razza intellettualmente dominante”, e la diffusione della pratica del body freezing, il congelamento dei cadaveri,
“nella speranza che future tecnologie ne permettano il ritorno in
vita e il ringiovanimento”.
Nessuno stupore se un Paese
così attento alle apparenze, così
ingenuamente fiducioso nelle promesse tecnologiche, è arrivato a
porsi il problema di come modernizzare il look del simbolo più celebre: la Statua della Libertà. Costruita in acciaio e rame su un
progetto di Frédéric Bartholdi e
Gustave Eiffel, venne donata dalla Francia agli Stati Uniti nel 1886.
La grande torcia, ormai vecchia e
corrosa, fu sostituita nel 1995. Da
anni si discute dell’opportunità di
gonfiarle le tette, a Liberty, per farla aderire al nuovo ideale estetico.
L’America ha una soluzione per
tutto: si stanno valutando varie
ipotesi, la più accreditata è quella delle iniezioni di calcestruzzo,
l’equivalente del silicone.
A 05 / N 19 / P 13
NUOVO CORSO / ASSEMBLEA DEI SOCI
Cambio
di passo
Lo scorso 26 febbraio a Carpi l'Assemblea Generale dei Soci
ha concordato sulla necessità di innovare
e diversificare le strategie di investimento.
Per CMB inizia un nuovo corso.
A cura della Redazione
NUOVO CORSO / ASSEMBLEA DEI SOCI
1
RICAVI NETTI
610 milioni di euro
605
600
595
L
a crisi economica e finanziaria che ha
investito l'economia internazionale nel
2008 sta continuando a produrre effetti
negativi particolarmente pesanti per il
settore costruzioni, che in questi anni ha visto
ridursi in modo significativo gli investimenti,
il fatturato e l'occupazione. In questo quadro
negativo, CMB può ritenersi soddisfatta per
la crescita realizzata negli ultimi anni, con
un equilibrio patrimoniale e finanziario che
ha consentito di salvaguardare un'impresa di
qualità.
Tuttavia i prossimi anni saranno duri. Occorrerà innovare e diversificare le strategie
d'investimento per tutelare la dimensione e la
qualità imprenditoriale della cooperativa, ripristinando prospettive di buona redditività.
In particolare, il mercato nazionale delle
costruzioni, sia pubblico che privato, da solo
non sarà in grado di sostenere CMB nel superamento della crisi. Sarà necessario progettare
l'espansione verso i segmenti delle concessioni e della finanza di progetto in ambito autostradale e ospedaliero, ma anche l'ingresso sui
mercati esteri.
607
603
590
585
580
2
Preconsuntivo
2010
Budget
2011
UTILE NETTO
7 milioni di euro
6
5
4
3
6,5
4,3
2
1
0
Preconsuntivo
2010
Budget
2011
A 05 / N 19 / P 14-15
3
BUDGET 2011
VENDITE IMMOBILIARI
5
PATRIMONIO NETTO
210 milioni di euro
12,9
205
Divisione
Centrale
205,2
200
195
Divisione
Lombardia
Divisione
Lazio
47,3
190
18,4
185
180
4
AGG. PIANO 2009-2011
RICAVI DELLE DIVISIONI
6
196,6
190,2
2009
Preconsuntivo
2010
BUDGET 2011
ACQUISIZIONE LAVORI
Infrastrutture
160 Edilizia
660,9
Divisione
Lombardia
Divisione
Lazio
378,2
Divisione
Centrale
Budget
2011
811,9
20
General Contractor
80
Grandi Infrastrutture
122,5 Immobiliare
Produzione - Project
80
105
A 05 / N 19 / P 16
NUOVO CORSO / ASSEMBLEA DEI SOCI
Le costruzioni
Il comparto costruzioni chiude il Preconsuntivo 2010 con 466,2 milioni di euro e prevede una sostanziale tenuta del mercato con un monte lavori di 493,7 milioni per il Budget 2011. L'utile lordo stimato
per il 2011 si prospetta di 12,1 milioni di euro, pari al 2,45% dei ricavi, registrando una lieve crescita
della redditività rispetto al Preconsuntivo 2010 (10,8 milioni al 2,32%).
L'attività immobiliare
La riduzione della domanda verificatasi negli ultimi anni si è riflessa in una contrazione del volume
delle vendite, che si prevede a 78,6 milioni di euro con un calo rispetto al Preconsuntivo 2010 (89,9
milioni).
Project financing e servizi
L'attività del comparto Project-Servizi completa tra il 2010 e il 2011 l'entrata in gestione di gran parte delle iniziative. Negli ospedali di Niguarda, Ferrara e Thiene si è raggiunto un livello elevato di
complessità organizzativa. Il giro d'affari previsto per il 2011 si attesta a quota 39,2 milioni di euro,
leggermente in calo rispetto al Preconsuntivo 2010 (44,8 milioni).
Le Divisioni
Nello scenario messo in luce, che registra la tenuta dei ricavi e la flessione dell'utile, la Divisione
Lombardia è stata capace di raggiungere e superare gli obiettivi di Piano (660,9 milioni contro i 605,9
previsti). Nella Divisione Centrale si registra una stagnazione (811,9 rispetto ai 854,4 del Piano), mentre la Divisione Lazio è in difficoltà nel mantenere le previsioni sia sul piano dei ricavi che dell'utile
(378,2 rispetto ai 529,5 previsti).
Acquisizioni e portafoglio lavori
Nel corso del 2011 si prevede un’ulteriore riduzione degli investimenti in opere pubbliche in Italia
che, sommata a quella degli scorsi anni, fa registrare una contrazione complessiva del - 20% nel
mercato dei lavori pubblici. CMB mantiene tuttavia l'ammontare delle nuove acquisizioni per il Budget 2011 a 567,5 milioni di euro, in linea con un Preconsuntivo di 563 milioni, ponendosi per il 2011 lo
sfidante obiettivo di acquisire opere per 100 milioni di euro sul mercato estero.
In questo senso, il 2011 va interpretato
come il primo anno di un nuovo corso che
porterà CMB al traguardo del 2015. Saranno fondamentali le idee innovative, la capacità di migliorare l'efficienza dell'organizzazione nell'impiego delle risorse, di trovare
sistemi di gestione efficaci, prodotti e processi ad alto contenuto tecnologico e di innovazione, e infine un utilizzo sostenibile delle risorse
finanziarie. In questo contesto spicca il valore
dell'alleanza strategica con Unieco, volta ad affermare un Gruppo dalle eccellenti specializzazioni in ambito costruttivo e una grande attitudine alla gestione di interventi complessi.
Opinioni
Diversi relatori
hanno animato la mattinata.
Ecco alcuni passaggi chiave
degli interventi.
CARLO
ZINI
ENRICO
CAMPEDELLI
Presidente CMB
Sindaco di Carpi
Nei prossimi anni assisteremo ad un processo di polarizzazione delle cooperative di costruzioni, necessario per contrastare il drastico calo di domanda. Un
processo innovativo, simile a quello affrontato dalla cooperazione di consumo molti anni fa, da cui far emergere realtà eccellenti anche e soprattutto nella competizione internazionale. Soggetti in grado di inserirsi sul
mercato con una proposta integrata che, partendo dalla
progettazione e realizzazione di prodotti e sistemi complessi, si caratterizzi sempre più per i contenuti gestionali e i servizi offerti, quando possibile in regime di
concessione. In questo senso si auspica la creazione di
una o più concessionarie di sistema a partire dall'esperienza del settore autostradale con Holcoa.
Per quel che ci riguarda, riteniamo che l'esperienza di
Eureca vada in questa direzione ed anzi, per certi versi, ne sia stata un vero e proprio precursore. Lavoreremo quindi per rafforzarla ed estenderla.
Come enti locali non siamo contrari al federalismo, ma
se è un federalismo reale con principi di autonomia e
responsabilità. Fate i conti voi: noi siamo una regione che, come livello dei servizi, è definita con un quoziente del 100%. Non so se avete sentito o letto che lo
Stato si impegna a definire dei livelli standard di servizi: bene! Se questi livelli standard, così come saranno sicuramente, risulteranno inferiori, sarà finanziato
meno del nostro attuale 100%. Per il resto ci diranno:
"voi enti locali, per mantenere quel 100%, dovete chiedere più risorse ai cittadini", ovvero aumentare l’imposizione fiscale sui cittadini non per aumentare i servizi, ma per mantenere quelli esistenti. E questo è il
"giochino". Quello di dare la pistola ai sindaci e dire di
sparare. Punto.
A 05 / N 19 / P 17
NUOVO CORSO / ASSEMBLEA DEI SOCI
RISORSE
UMANE
E ORGANIZZAZIONE
Strumenti per gestire
la crisi dei mercati
In un anno di grave crisi del settore, CMB
è riuscita a tutelare il lavoro e il reddito di
soci e dipendenti attivando un modello di
monitoraggio delle Risorse Umane in grado di cogliere le nuove dinamiche delle politiche del personale. In tale contesto proseguiranno i processi di mobilità geografica
tra le diverse unità organizzative e le pianificate azioni di ricambio generazionale.
Il quadro di incertezza diffuso e la riduzione delle attività nel 2011 determina il
rallentamento dei processi di inserimento
di nuove risorse ed evidenzia la difficoltà
di collocamento di circa 20 unità nell’area
sede della Divisione Centrale, rendendo necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali. Per sostenere la capacità competitiva
di CMB e rafforzare i saperi d'impresa, sono
proseguite le azioni sviluppate nel corso del
2010 e pianificate per il 2011.
Investimento
in attività formative
Nel 2010 sono proseguite le attività di
sviluppo delle risorse umane per operai e impiegati, con oltre 11.000 ore di
formazione.
Sviluppo del Sistema
di Gestione Integrato
Il 2011, oltre a prevedere la conferma
delle certificazioni sui Sistemi di Gestione Qualità, Sicurezza e Ambiente, sarà impegnato nel miglioramento delle performance aziendali, volte
a rispondere alle esigenze di committenze sempre più sensibili ed esigenti.
Sarà inoltre completata la revisione del
Modello di Organizzazione, Gestione e
Controllo che andrà a svolgere una funzione di integrazione fra i Sistemi.
Progetto Linneo di rinnovamento Tecnologico e Applicativo
Con l'introduzione di un Sistema ERP
per integrare dati e processi, la sostituzione totale dell’attuale sistema informativo aziendale è entrato in fase di realizzazione e test.
MAURO
CASOLI
Presidente Unieco
Questa alleanza con CMB, che è partita quasi completamente come opportunità commerciale, l’abbiamo iniziata dicendo: "per farci meno male, per far meglio sul
mercato, diamoci questa struttura che è Eureca". Credo però che il progetto, nonostante siamo ancora "molto giovani", stia andando avanti. E anche nelle note di
Zini ho trovato la ricerca di un linguaggio comune, il
definire gli strumenti collegiali. Perché noi crediamo
che questa non sia una partnership, come quella con altre cooperative e altri privati, ma sia una scelta di fondo attraverso cui le nostre imprese debbano vedere unitariamente su segmenti fondamentali e caratterizzanti
il futuro della loro attività.
ALDO
TOGNETTI
PIERO
COLLINA
Qui il tempo non perdona: sappiamo che la cooperativa non è nostra, sappiamo che noi la prendiamo, la gestiamo, sperando di farlo decentemente, e di produrre
ricchezza di tutto: valori e patrimonio. Quindi sia molto chiaro questo discorso, per chi verrà e per chi ci sostituirà. Però è un tema molto delicato perché si possono generare fraintendimenti, cioè si può creare l’idea
che di per sé giovane sia meglio e vecchio sia brutto, che
se vengo io tu vai via, oppure io sto qui e tu stai fuori.
Il tema fondamentale intorno a cui questo concetto dovrebbe esprimersi è quello dell'inclusione: noi dobbiamo fare in modo che ci sia una riproduzione delle capacità imprenditoriali, professionali, culturali. L’idea
che ci sostiene sta nel mettere insieme. Noi, le cooperative rappresentiamo un fattore di coesione sociale, quindi questa ambizione dobbiamo averla.
Per quel che riguarda le prospettive che vi siete dati tra
il 2011 e addirittura il 2015, credo esista un segno di
prospettiva sicuramente importante: voi siete nelle condizioni di poter competere nella fascia alta del mercato.
Come Consorzio ci puntiamo molto: l’alleanza che abbiamo costruito nel corso di questi ultimi anni è decisamente efficace. Con le maggiori cooperative riusciamo
a essere presenti sulle fasce maggiori di mercato, mentre il Consorzio rimane un importante veicolo per le cooperative medie. È un intreccio solidale, che riesce a costruire un percorso per le grandi cooperative, ma non
trascura le piccole e le medie includendole in un rapporto più di tipo solidaristico, concetto base del mondo
cooperativo, ma che sviluppa imprenditorialità, costruisce occupazione e dà possibilità di avere una prospettiva a tutti.
Consigliere Delegato CMB
Presidente Consorzio Cooperative di Costruzione
PAGINE IT / INTERVISTA
PAGINE I.T.

A cura di:
Luca
Padovano
Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove relazioni
CMB UPGRADE
Competitività, innovazione e tecnologia dell'informazione:
così si concretizza il "cambio di passo".
Due parole con Andrea Rosa, Consigliere di Amministrazione
A
ndrea, all'ultima Assemblea di Divisione
ti sei presentato sul
palco tenendo gli appunti sul tablet che recentemente ti è stato
fornito in dotazione come Consigliere. Una provocazione?
regolati, di sistemi di comunicazione veloci e affidabili che permettano di governare l'impresa
nella pianificazione strategica
e nel suo continuo sviluppo. Insomma, si potrebbe sintetizzare il concetto in "l'informazione
è potere".
Nessuna provocazione. Semplicemente credo che il "cambio di passo" auspicato dal Presidente si concretizzi anche
nell'utilizzo di strumenti e tecnologie moderne, che permettono di pensare in modo più moderno. E questo si trasforma
immediatamente in un aumento della competitività.
Diventa quindi importante gestire il cambiamento come "nuova normalità" della vita di un'impresa. In questo vedo la necessità
di porre particolare attenzione al
tema del Digital Divide.
Ti do qualche dato. Nel 2010 la
marca leader di questo segmento
ha venduto più di 15 milioni di tablet e conta di venderne 35 milioni nel 2011. Andando all'estero si
vedono ovunque persone di ogni
età che usano tablet, smartphone e computer portatili ai tavolini
del bar o in mezzo alle piazze. Qui
da noi questi oggetti vengono ancora visti come gadget superflui
e un po' modaioli. Non credi che
questo sia il segnale di una certa
arretratezza?
Senz'altro. Purtroppo il Sistema Paese è arretrato sia culturalmente sia per quanto riguarda le infrastrutture. E anche
noi, come CMB, facciamo parte
di questo Sistema e ne paghiamo
il prezzo, sempre più caro. Come
Consigliere di CMB sento forte l'impegno di uscire da questi
schemi per esplorare nuovi mo-
delli e nuovi modi di lavorare.
Parliamo di questo. Lo stimolo che come IT è necessario dare
all'impresa è che non è possibile
governare l'impresa senza sistemi e tecnologie di supporto al Business. Tu cosa ne pensi?
Questi sono temi a me particolarmente cari. L'impresa ha
davanti due sfide molto impegnative: crescere nelle dimensioni e garantire la redditività, anche attraverso la riduzione
percentuale delle spese generali.
E questo vuol dire che nel prossimo periodo dovremo lavorare
di più a parità di risorse, ovvero lavorare meglio, alla ricerca
dell'efficienza e non solo dell'efficacia.
Ecco quindi che diventa im-
portante affrontare i temi dei sistemi, dell'organizzazione, delle
economie di scala, della formazione e dello sviluppo delle competenze. In due parole, fare innovazione.
In questo scenario, quale credi sia il ruolo delle tecnologie informatiche?
Stiamo vivendo diverse trasformazioni importanti. I cantieri sono sempre più grandi e
più lontani e in futuro saranno anche all'estero. Le condizioni di mercato variano improvvisamente. Per dominare questa
complessità è necessario disporre di tecnologie che "abilitino"
il cambiamento, ovvero un insieme di strumentazioni informatiche, di processi di gestione
Sono d'accordo. Ai tradizionali meccanismi di governo del
business (relazioni personali, politica, esperienza) si deve
necessariamente affiancare un
nuovo rapporto con le tecnologie,
che dovrà diventare più intenso
e fruttuoso. Dovremo essere tutti
più competenti, più veloci e consapevoli dell'importanza dell'informazione come strumento
di generazione della conoscenza e del valore. Quindi, bisogna
prendere atto che una delle responsabilità sociali dell'impresa
è quella di fornire a tutti i soci
e dipendenti di CMB la capacità di accedere a questi strumenti di cambiamento continuo, in
modo da raggiungere il duplice
scopo di fornire ai soci più strumenti formativi e di consapevolezza del mondo in cui vivono e
vivranno, e di creare i presupposti per una impresa sempre più
competitiva, a partire dal valore più importante: le donne e
gli uomini che l'impresa la fanno vivere e prosperare. Il Digital
A 05 / N 19 / P 18-19
"Per dominare questa complessità è necessario disporre
di tecnologie che facilitino il cambiamento"
Glossario ////////////////////////////////////////////////////
Web 2.0
Termine utilizzato per indicare genericamente l'evoluzione di internet verso
le "reti sociali", caratterizzate da uno spiccato livello di interazione sitoutente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Twitter,
Gmail). Nel Web 2.0, ciascuno è in grado di produrre contenuti che possono
poi essere pubblicati sulla rete.
Facebook
È il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google con più di
500 milioni di abbonati (18 milioni in Italia). Il nome del sito si riferisce agli
annuari con le foto di ogni singolo soggetto (facebook) che alcuni college e
scuole preparatorie statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno accademico e
distribuiscono ai nuovi studenti e al personale della facoltà come mezzo per
conoscere le persone del campus. Viene utilizzato per condividere con amici
e conoscenti informazioni, immagini e video.
Divide va quindi affrontato dal
punto di vista strategico e, oserei dire, come priorità.
Questi aspetti andrebbero anche a favorire un naturale ricambio generazionale?
In questi anni il tema del ricambio generazionale è stato
un tratto qualificante del dibattito interno a CMB. È cresciuta
la consapevolezza che il cosiddetto ricambio non sia da intendere come subentro nella gestione dell'impresa di soci giovani a
sfavore di soci anziani, ma è un
processo più ampio e profondo
che porterà a innovare, realizzabile soltanto attraverso azioni
di allargamento del gruppo dirigente attuale. Ragionare quindi
per inclusione e non per esclusione. Il ricambio generazionale è funzionale allo sviluppo
e all’innovazione: l’ingresso di
nuove generazioni di cooperatori e la formazione di una nuova leva di dirigenti cooperativi
sono elementi che manterranno
adeguate le competenze e le energie necessarie al governo della
nostra cooperativa, assicurandole un futuro.
A proposito del mondo moderno… In Lombardia ci sono più di
1.800.000 utilizzatori di Facebook. Di questi, quanti credi siano
coloro i quali lavorano in CMB?
Guarda, nel poco tempo libero che ho a disposizione, qualche "viaggio" nel mondo dei Social Network me lo concedo. Non
Tablet
Dispositivo pensato per accedere velocemente a Internet. Le sue
caratteristiche principali sono: essere sempre connesso alla rete, durata
prolungata della batteria, utilizzo delle dita per attivare i comandi (interfaccia
"touch").
Digital Divide
Divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione
(in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo
parziale o totale. I motivi di esclusione comprendono diverse variabili:
condizioni economiche, livello d'istruzione, qualità delle infrastrutture,
differenze di età o di sesso, appartenenza a diversi gruppi etnici, provenienza
geografica. Oltre a indicare il divario nell'accesso reale alle tecnologie, la
definizione include anche disparità nell'acquisizione di risorse o capacità
necessarie a partecipare alla società dell'informazione. Il digital divide può
essere inteso sia rispetto a un singolo paese sia a livello globale.
Economia della conoscenza
Si occupa di studiare le caratteristiche della conoscenza e delle informazioni,
con particolare attenzione a natura, creazione, diffusione, trasformazione,
trasferimento e utilizzo della conoscenza in ogni sua forma. L'economia della
conoscenza evidenzia i legami tra i processi di apprendimento, l'innovazione
e la competitività, sempre più basata sulla conoscenza e di conseguenza
sulle risorse intangibili, sul know-how e sulle competenze distintive. Alla
base della conoscenza vi sono i processi cognitivi e di apprendimento
dell'uomo: l'economia è fatta di scelte e le scelte sono il risultato dei processi
neurobiologici che avvengono nella mente dell'uomo. Dunque, alla base della
teoria economica vi devono essere i "meccanismi che guidano il lavoro della
mente umana" (Rizzello, 1999).
saprei darti un numero preciso.
Diciamo che sono molti più di
quelli che tanti si aspetterebbero.
cambiato il nostro modo di lavorare. E siamo ancora all'inizio
di un percorso.
Ti lancio una sfida. Come potremmo utilizzare le nuove tecnologie - quelle che si chiamano
web 2.0, social network e così via
- per migliorare la competitività
dell'impresa?
Torniamo a temi più business.
Tu sei anche un membro attivo e
prezioso del gruppo che sta lavorando sul Progetto Linneo. Vuoi
dirci qualcosa su come vedi il
Progetto?
Probabilmente nessuno lo sa
ancora. Diciamo che è importante porsi il problema e prestare attenzione a quello che succede nel
mondo su questi aspetti. Quello
che è certo, è che internet ha già
Non nascondo che credo molto nel Progetto Linneo e non solo
come un sistema di governo basato su misure e regole di tipo
economico-finanziario, ma anche e soprattutto come strumento
di previsione attraverso il quale
sia possibile, a partire dai dati
disponibili oggi, ricavare le informazioni necessarie a "vedere" il domani. L'idea di fondo
del Progetto Linneo è, secondo
me, quella di mettere a disposizione degli indicatori che segnalino prontamente e facilmente i
punti su cui intervenire e le conseguenze che questi interventi
possono provocare all'interno e
all'esterno di CMB.
Il compito più difficile sarà
quello di mettere ordine tra tutti
i possibili indicatori, con l'obiettivo di integrarli e bilanciarli, ossia di definire le connessioni logiche esistenti tra di essi e
creare un complesso efficace e affidabile. La vera sfida consiste
quindi nel graduale passaggio
da un sistema di governo basato sul rispetto di regole formali,
a un sistema orientato alla gestione della dinamica del business, proiettato al futuro, veloce
e rapido ad assorbire i cambiamenti.
Una sfida tanto culturale quanto tecnologica.
Una sfida che dobbiamo raccogliere, se vogliamo continuare
sulla strada tracciata da chi ci
ha preceduto, in un modo diverso nei metodi ma sempre uguale nel perseguimento dello spirito cooperativo.
In bocca al lupo al top management di CMB, allora.
In bocca al lupo a tutti noi.
TRENTO / EDILIZIA PUBBLICA
Il carcere
modello
A 05 / N 19 / P 20-21
TAGLIO DEL NASTRO
Il Ministro Alfano
inaugura il carcere
U
na folla numerosa si è riunita lo scorso 31 gennaio a Spini di Gardolo per
l'inaugurazione del nuovo Carcere di
Trento. Nato per rispondere alle esigenze di rinnovo del sistema carcerario italiano, è stato realizzato da CMB con 365 giorni di
anticipo rispetto ai tempi contrattuali.
Il complesso ospita già 150 detenuti ed è
considerato di media sicurezza, quindi destinato a coloro che non debbano scontare una
pena superiore ai cinque anni.
Si propone di rispettare elevati standard
di gestione e di evitare il sovraffollamento, in
modo da garantire lo svolgimento al suo interno delle funzioni rieducative e di recupero sociale dei detenuti.
Dal punto di vista progettuale, si è cercato di fornire una risposta non banale a tre esigenze specifiche e distinte, ma tra loro correlate: la vivibilità delle strutture di detenzione,
il massimo contenimento nell'impiego del personale di vigilanza, il comfort e l'efficienza delle strutture dedicate al personale di custodia.
Il progetto della struttura carceraria si è
articolato in due sezioni: "dentro le mura" e
"fuori le mura". Nel primo ambito trovano
collocazione tutte le strutture destinate alla
detenzione, compresi gli spazi comuni per le
attività sportive e di recupero; all'esterno sono
previste tutte le attività amministrative, i servizi generali e gli spazi a servizio del personale di custodia. L'intera superficie occupata è di
circa 110.000 mq.
All'evento, oltre alle numerose autorità locali e regionali, era presente il Ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano, che si è complimentato per i tempi effettivi in cui è stato
realizzato il Carcere. "Inauguriamo un carcere modello", ha continuato il Ministro, "che
rappresenta un segno di speranza e che, così
concepito, renderà più agevole il servizio degli agenti di polizia penitenziaria, grazie anche all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia".
In chiusura della cerimonia ufficiale, il Ministro Alfano ha annunciato la firma dell'atto di
chiusura del pre-esistente Carcere di Rovereto (TN).
A 05 / N 19 / P 22
IMPEGNO GLOBALE / COOPERARE IN AFRICA
Essere
donna
in Malawi
Le donne di CMB e le donne di
"Andiamo" aprono un confronto sui
nuovi sviluppi del progetto.
L'8 Marzo si sono scambiate anche
gli auguri via Skype.
Ce ne parla Flavia Bissoli,
di ritorno dalla sua esperienza
in Africa.
Di Flavia Bissoli
Q
uest'anno il gruppo "storico" di CMB in missione in Malawi si è
arricchito di due presenze femminili: me e Giovanna Bellia. Abbiamo aderito con piacere all'invito di partecipare alla missione,
perchè avevamo voglia di capire meglio di cosa si trattava e di
constatare di persona cosa era stato fatto. Come era prevedibile, le sensazioni che abbiamo provato durante quella settimana hanno superato di
gran lunga le aspettative prima della partenza…
Lì a Balaka abbiamo avuto modo di conoscere la realtà della popolazione del posto e di comprendere quanto sia importante il lavoro portato
avanti negli anni da Padre Mario.
Abbiamo intervistato delle donne che lavorano all'interno della Cooperativa Andiamo e che attraverso il progetto di solidarietà di CMB hanno ricevuto un aiuto alimentare (farina, zucchero, fagioli e olio).
Queste donne ci hanno raccontato la loro storia: molte di loro sono
donne sole, per la maggior parte vedove, hanno 4 o 5 figli a carico e nessun tipo di aspettativa per il futuro se non quella di avere cibo per sfamarsi e la speranza di poter mandare a scuola i loro figli. Sono loro il motore
delle famiglie: coltivano i campi, vanno a lavorare, si occupano dei figli.
Abbiamo poi conosciuto i bambini che frequentano le scuole materne
di Padre Mario e le loro insegnanti: tutti sempre con il sorriso… Siamo
stati nella scuola femminile Tiyende, che attraverso dei corsi di formazione cerca di istruire le giovani donne in attività quali l'economia domestica e la sartoria. E poi abbiamo visto i bambini di "strada", orfani che vivono lungo le vie di Balaka.
Al rientro dal viaggio è nata in noi la voglia di poter sostenere, attraverso un micro-progetto di solidarietà, le donne da noi conosciute e le
loro famiglie. In particolare, con il contributo di Lara Mossa della Cooperativa Lama, abbiamo cominciato a ipotizzare alcuni progetti:
• borse di studio per le ragazze di Balaka o dei villaggi vicini da inserire
nella scuola Tiyende
• altre iniziative di sostegno alla scuola Tiyende, come forniture di materiale o di eventuali animali da allevare al suo interno
• ricerca di informazioni in merito al Progetto "Casa per i bambini di strada, Tigawane Nyumba Ya Ana".
A 05 / N 19 / P 23
FLASH / DAL MONDO CMB
Brevi ma intense
✄ Ritagli di vita cooperativa
MILANO
GECO 2011
MODENA
Giornate
dell'economia
cooperativa
Nello scorso mese di gennaio
si è tenuta a Milano la seconda
edizione di GECO, le Giornate dell’Economia Cooperativa:
l'evento, promosso da Legacoop, ha riscosso un grande successo e un’alta partecipazione.
Il suo slogan "Cooperare per
crescere" ha guidato le diverse
sessioni di lavoro, i cui argomenti di dibattito hanno spaziato da riflessioni sull’economia
cooperativa ai suoi rapporti con
le imprese e la società italiana.
Numerosi e di alto profilo gli
ospiti che hanno animato gli
incontri, conclusi dall'intervento di Michael Spence, Premio
Nobel per l’Economia nel 2001.
Lo studioso si è soffermato sulle opportunità di sviluppo per
l'economia cooperativa, evidenziando come questo tipo di
impresa non risenta di aspetti
negativi nelle sfide imposte dalla globalizzazione, nonostante
sia ormai indispensabile fare un
nuovo passo avanti.
Parlando dell'Italia e della crisi
internazionale Spence ha messo in evidenza la necessità per
il nostro Paese di puntare sulla
formazione, la ricerca e l'innovazione, promuovendo l'investimento degli utili nello sviluppo
dell'azienda, come già avviene
nel sistema cooperativo.
Il premio Nobel Spence ospite a GECO 2011
A ricordo di Giuseppe Caffarra
Paolo VI con Giuseppe Caffarra visita i cantieri di Pietralata - 1965
LEGACOOP
LEGACOOP
MODENA:
CAMBIO AL
VERTICE
Lauro Lugli, già Presidente della Cooperativa di abitazione Abitcoop,
è stato eletto Presidente di Legacoop Modena durante l'Assemblea
Congressuale tenutasi lo scorso 25 febbraio. Lugli è subentrato nella
carica in precedenza affidata a Roberto Vezzelli, che ha concluso il
settenale mandato.
Lauro Lugli ha 56 anni e dal 1975, concluso il diploma di geometra, è
legato al mondo della cooperazione modenese. Vive a Soliera, dove
ha ricoperto il ruolo di Consigliere Comunale e di Assessore alle Politiche Economiche, da vent'anni è componente della Direzione Provinciale di Legacoop Modena.
Il neo eletto Presidente di Legacoop Modena
Rispettando la volontà di discrezione
della famiglia, a distanza di alcuni giorni dal decesso, il Consiglio di Amministrazione di CMB desidera ricordare la
figura dell'ing. Giuseppe Caffarra, Direttore della Cooperativa Muratori di Carpi
dal 1956 al 1977 e di CMB fino al 1979.
L'ing. Caffarra, uomo profondamente
dedito al lavoro e allo sviluppo della Cooperativa, insieme all'allora Presidente
Tervano Gualdi è stato uno dei fautori
della crescita della Muratori nel Secondo Dopoguerra, dirigendo con grande
umanità e competenza e impegnandosi
in particolare nella gestione di lavori
fuori sede e nell'area laziale. Negli ultimi anni Sessanta, tra i tanti, ha diretto i
lavori sull'Autostrada della CISA dando
un contributo essenziale al processo di
fusione delle Cooperative Muratori e
Braccianti tra il 1976-77.
Da sempre legato alla Cooperativa, in
qualità di Socio Sovventore, ha continuato a frequentare le Assemblee e gli
eventi dedicati ai Soci di CMB manifestando sempre affetto e apprezzamento
per i progressi della Cooperativa che
aveva contribuito a costruire.
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