Dimenticate Douglas, c`è la crisi Meglio copiare l`eleganza «dandy»
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Dimenticate Douglas, c`è la crisi Meglio copiare l`eleganza «dandy»
16 Mode e Modi Giovedì 28 Febbraio 2008 Corriere della Sera GLI A CCOSTAMENTI ‘ La moda è ciò che uno indossa. Ciò che è fuori moda è ciò che indossano gli altri LUI U OMINI& V ANITÀ Dimenticate Douglas, c’è la crisi Meglio copiare l’eleganza «dandy» DI GIUSEPPE SCARAFFIA C Giuseppe Scaraffia, francesista, insegna all'Università di Roma La Sapienza. Studioso di mode e di stili ha scritto il «Dizionario del dandy» edito da Sellerio Oscar Wilde on l’economia che procede a piccoli passi e i guadagni che si riducono, la moda si adegua. Le cravatte si restringono, addio quindi alle bretelle autostradali a vivaci colori lanciate da Michael Douglas in «Wall Street» nei lontani anni Ottanta. Assolutamente out le bretelle a bottone, tornano quelle strette e sobrie degli anni Settanta con clip finale. Addio alle rigature regimental o alle fantasie stelle e strisce, riecco il nero, il bianco, il grigio, il bordeaux e al limite il rosso. Nello stesso spirito si assottigliano sensibilmente anche le cinture. Addio alle fibbie imponenti, al cinturone da guerrigliero metropolitano, alle borchie nordafricane, le cinture moderne devono potersi sfilare rapidamente ai controlli areoportuali, e quindi essere semplici, morbide e leggere. Come che portava Drieu La Rochelle a Maior- L’accessorio di tendenza ca e, soprattutto, come quelle di Massimo Piombo, che ha resuscitato per l’estate la fibbia ovale dei playboy anni Sessanta. Tra le esotiche le uniche ancora ammesse, in quanto basse e leggere, quelle Masai trapuntate di perline colorate, in omaggio a Karen Blixen. Impossibile ormai girare con le sneakers, riservate ai liceali. Ritornano le morbide scarpe scamosciate. Grigie come le portavano i futuristi di Marinetti o in tutte le tonalità del marrone, del nero e persino blu notte. L’altra tendenza, ancora più sofisticata è quella incarnata dal duca di Westminster amato da Chanel, che prediligeva le scarpe logorate dall’uso. Chi non ha un maggiordomo per fargliele portare può trovarne una serie dall’aria sapientemente vintage, come quelle di Piombo. Per le cene scintillano le scarpe di vernice e solo così possono riemergere le sneakers da sera, come quelle di Prada. Buon Buon Confessiamolo: l’accostamento degli accessori ha creato qualche grattacapo a ciascuno di noi. Cinture e scarpe dello stesso colore? Cappelli e sciarpe coordinate? Ton sur ton o tinte contrastanti? Il mondo globalizzato di oggi sembrerebbe scardinare qualsiasi principio d’eleganza e regola di «Wall Street » Da evitare L’economia stenta, le bretelle di Michael Douglas sono «out» Invecchiate Scarpe in pelle «grattata» di Piombo con calze di cashmere Icone dello stile IMPROPONIBILI 1 Le scarpe gialle. benché fossero preferite da Igor Stravinsky. Depero e Marinetti I due esponenti del Futurismo, qui in una foto del 1909, tornano in auge per le morbide scarpe scamosciate e i panciotti in tutte le tonalità 2 Le scarpe a punta quadrata e cuciture in evidenza. 3 Il portafoglio gonfio di carte di credito e di documenti. 4 Cinture e scarpe dello stesso colore. Pierre Drieu la Rochelle Il duca di Westminster Il romanziere, drammaturgo e saggista francese (1893-1945) è il simbolo di uno stile «rilassato» e leggero che mostrava anche nelle cinture Hugh Richard Arthur Grosvenor, secondo Duca di Westminster (1879 – 1953) aveva colpito anche Coco Chanel con il suo look logorato ma sofisticato 5 Fare schioccare nervosamente le bretelle.