N.71 aprile (4,25Mb Pdf)
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N. 71 - APRILE 2007 Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Anno XIII - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20 GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA Affrontare Affrontare le le “barriere” “barriere” IlIl diritto-dovere diritto-dovere dell’impegno dell’impegno politico politico IlIl secolo secolo degli degli Olocausti Olocausti sommario 3 Editoriale - Il diritto-dovere all’impegno politico 5 Il secolo degli Olocausti 6 Affrontare le “barriere” 8 Salute - Infiammazioni ed... 10 Carlo Maccari in Regione 12 Le ricette 16 Cronaca Arte e dintorni 23 Uno sguardo sulla vita 26 Primavera e dintorni 28 Giorgio de Chirico 34 Noi e la legge 35 Noi e il fisco 36 Istituto Statale d’Arte 40 Amministrazione Comunale In copertina: Le rondini ci dicono che la primavera è arrivata 2 Stela la bimba più giovane della nuova squadra del Ciclo Club Guidizzolo TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003 I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. editoriale Graziano Pelizzaro Nel sentimento comune la politica non gode di unanime considerazione. Si può dire che da tangentopoli in poi le quotazioni della politica siano in forte ribasso. Se sulle origini di questo sentimento si sono sprecati fiumi d'inchiostro, più utile può essere l'analisi della attualità e dei possibili rimedi. Nel particolare momento politico nazionale, caratterizzato da un bipolarismo imperfetto, incapace di dare stabilità, ma anche dall'appannamento dei valori e degli ideali tradizionali, torna al centro della scena il ruolo dei cristiani in politica. O forse lo è sempre stato, mentre noi ci eravamo distratti. Eppure tutti coloro che partecipano alla vita sociale, vale a dire tutti gli uomini e le donne, hanno il diritto e il dovere di impegnarsi in campo politico. Naturalmente, ognuno lo può fare con modalità diverse, secondo la sua situazione e le sue attitudini; ma nessuno può rimanere estraneo a questo importante compito. Ciò è particolarmente vero per i cristiani, tanto da potersi definire come “carità politica”, ovvero un servizio al bene comune. L'essere cattolico costituisce, cioè, di fronte alla propria coscienza, un ulteriore motivo per vivere con più responsabilità l'impegno politico. In quest'ottica, la Parrocchia di Guidizzolo ha completato un percorso, durato tre anni, centrato sull'impegno dei cattolici in politica. La conclusione si è avuta con un incontro pubblico in teatro centrato sull'intervento di un ospite d'eccezione, il gesuita direttore della rivista “Aggiornamenti sociali“, padre Bartolomeo Sorge. Dopo una puntuale, attenta ed efficace analisi delle vicende storiche e politiche che hanno portato ai giorni nostri, la sua dissertazione ha affrontato alcuni temi d'attualità che più rispondevano alle aspettative dell'uditorio. Hanno ancora senso le ideologie? E da che parte devono stare i cristiani? Dopo l'ovvia constatazione che le ideologie hanno da tempo esaurito la loro funzione, padre Sorge ha delineato quella che dovrebbe essere la nuova “civiltà della legalità e dell'amore”, in cui i cristiani sono chiamati a professare la fedeltà ai valori, ma con coraggio profetico. Una civiltà caratterizzata da un senso profondo del rispetto e da un laicato maturo, che veda i cristiani assumere responsabilità civili e politiche quali uomini di sintesi, “spiritualmente santi e professionalmente validi”. Una nuova auspicata fase che padre Sorge definisce “neo personalismo solidale”, che può comunque trovare il suo fondamento negli attuali primi undici articoli della nostra Costituzione. Una domanda però è rimasta in sospeso: nel frattempo, in attesa di veder nascere e crescere questa nuova fase politica, il cristiano a chi si deve affidare? Chi nell'attuale momento politico ne interpreta gli auspici? Rutelli, Casini, Mastella o Follini? Probabilmente nessuno di questi, perché “bisogna fare qualcosa per restituire un'anima alla politica, tornare a viverla come progetto ideale, come servizio, come forma di carità, come ricerca leale del bene comune”. Il diritto-dovere all'impegno politico 3 N U M E R I ENTI DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Elisa Corradi Marco Badini Marika Busca Sergio Desiderati Giusi Nobilini Elodio Perani Giovanni Zangobbi COLLABORATORI Giorgio Arienti Giulia Avanzi Francesca Cappa Francesca Cargnoni Cristina Delmenico Francesco Gandellini Martina Grandelli Laura Leorati Francesca Lugoboni Antonio Malagutti Franco Mondadori Luca Piazza Mariavittoria Spina Giulia Stuani Davide Truzzi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale "San Lorenzo" via Bruno Rodella 34-A 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di MN N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: GVM - Volta Mantovana Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 39 € 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 € 65,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 € 100,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 € 160,00 4 Pagina intera: mm 277 x 170 € 260,00 MUNICIPIO - tel. 0376 819201 E-mail: [email protected] CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112 VIGILI URBANI - tel. 0376 840241 ARCALGAS (METANO) - tel. 0376 818443 BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435 TEATRO COMUNALE - tel. 335 422406 ORATORIO SAN LORENZO - tel. 335 1211999 FONDAZIONE “V. RIZZINI” - tel. 0376 819120 ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059 ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023 PARROCCHIA BIRBESI - tel. 0376 819602 PARROCCHIA GUIDIZZOLO - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091 SISAM (ACQUEDOTTO) - 800 859370 - 0376 771869 PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388 PRENOTAZIONE AMBULANZA - tel. 349 8608653 UFFICI COMUN ALI ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13 Sabato: dalle 10 alle 12 Ufficio Tecnico: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30 sabato dalle 10 alle 12 Assistente sociale: martedì e venerdì dalle 10 alle 13 BIBLIO TECA ORARIO DI APERTURA merc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.) lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.) ASSOCIAZIONI Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 AIDO - tel. 0376 223001 AVIS - tel. 0376 840177 Altri Mondi - tel. 0376 819478 Anspi Birbesi - tel. 0376 849602 Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052 Arca - tel. 0376 818417 Associazione Artigiani - tel. 0376 819528 Associazione Commercianti - tel. 0376 818494 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 818291 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 ORATORIO S. LORENZO ORARIO DI APERTURA DOMENICALE Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00 Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30 U T I L I AMBUL AT ORI MEDICI • Dr.ssa Ghisolfi Emi Prenotazione visite: 0376 689604 (8,30-12,30) Ambulatorio 0376 840433 - abitazione 0376 818011 Cell. 333 8356733 Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 • Dr. Galvani Orfeo Valerio Prenotazioni visite: 0376 819794 Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Ponti Giuliano Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30 Giovedì: dalle 16,30 alle 19 • Dr. ssa Gatti Angela presso l’AVIS di Guidizzolo - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12 Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19 • Pediatra di base D.ssa Schena Stella presso l’AVIS di Guidizzolo Per appuntamenti tel. 3491047387 Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30 Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17 • Pediatra di base D.ssa Cavalli Giancarla Per appuntamenti tel. 0376 868173 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 ASL Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713 Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705 Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724 Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737 Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733 Igiene dell'edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733 PIAZZOL A RIFIUTI ORARIO DI APERTURA Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30 SANTE MESSE GUIDIZZOLO Feriali: 7,30 - 18 (invernale 17 - 30) Prefestivi: 19 (invernale 18) Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17) BIRBESI Feriali: Festivi: mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo) prefestivi 18,00 (invernale) 9,30 REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17) CIMITERO Tutti i giorni dalle 8 alle 19 Il secolo degli Olocausti L'esistenza della storia e del divenire è una verità assoluta, un dogma, un semplice assunto metodologico, oppure una fede con cui si guarda tutto ma che non viene mai guardata in faccia? (E. Severino) Gli Armeni, popolazione di lingua indoeuropea, si stanziarono nel VII sec. A.C. nella regione del lago di Van, in Anatolia. Prima vassalli dei medi e dei persiani, poi conquistati dai romani dai persiani dagli arabi, infine incorporati dall'impero ottomano, conservarono sempre una forte identità legata alla lingua e alla religione cristiana, riuscendo a costituire una sorta di stato economicamente sviluppato e ben integrato nell'impero. La prima guerra mondiale aveva aggravato il declino dell'impero e riacutizzato i conflitti etnici e religiosi all'interno, riaperti, a partire dagli anni 1910-1914, dal governo dei Giovani turchi che aveva adottato l'ideologia panturca, ovvero la riunione di tutti i popoli di lingua turca sotto l'egida della Turchia. Il timore che la “nazione” armena rivendicasse, una volta finita la guerra, una qualche forma di autonomia all'interno del nuovo stato, le mire della Russia su quell'area, la crescita di una coscienza nazionale che aveva portato alla costituzione della Federazione rivoluzionaria, indussero il sultano a giudicare pericolosa per l'unità dello stato la presenza armena. L'inizio del genocidio armeno può essere indicato nella retata del 24 aprile 1915 quando a Costantinopoli furono arrestate 2.345 persone, giornalisti medici avvocati sacerdoti scrittori; tutti coloro che costituivano i quadri politici e gli alti dignitari della comunità armena, che occupavano posti nell'esercito e nell'amministrazione. Ufficialmente si trattava di un trasferimento verso i deserti della Siria, in pratica si svolse come un rastrellamento sistematico e lunga ed estenuante marcia verso la morte per sfinimento di 1.000.000 e 5.000 persone. Le testimonianze confermano l'esistenza di almeno 25 campi, ma non con le caratteristiche classiche di quelli nazisti, sovietici o cinesi, la loro funzione è di transito per gli estenuati convogli umani costretti a lunghe marce. Oggi ci sono ancora stati, e la stessa Turchia, che negano l'olocausto armeno ma attribuiscono queste morti alla condizione di insicurezza e di miseria di quegli anni. Sappiamo che non fu così, anzi la autorità turche si spinsero fino a condannare a morte quei musulmani che avessero osato aiutare un armeno, spezzando quel legame di amicizia e di solidarietà che si era instaurato durante la lunga convivenza. Soprattutto non si vuole riconoscere a quei morti l'uso del termine genocidio e olocausto. Ma questi non dipendono da elementi di tipo quantitativo, ma sono indicati dalla Convenzione dei diritti dell'uomo dell'ONU del 1948, secondo la quale devono presentarsi contemporaneamente tre requisiti: un elemento materiale, cioè gli atti criminali; un elemento morale, ovvero l'intenzione di distruggere una parte o tutto un gruppo sociale; un destinatario particolare, identificabile in un gruppo etnico, razziale o religioso. Nello sterminio degli armeni è facile trovare riuniti questi tre elementi, per cui dal punto di vista storico e giuridico, che però non sempre coincide con gli interessi della politica, non si può negare il carattere di genocidio. Stati Uniti e Germania preferiscono evitare di affrontare il problema mentre Israele punta a mantenere l'unicità dell'Olocausto. Papa Giovanni Paolo II ha coraggiosamente dichiarato che il genocidio degli armeni è stato il prologo degli orrori che sarebbero seguiti nel '900. E' necessario ricordare continuamente questi e molti altri orrori perché mai più nessuno possa dire pubblicamente, “Chi mai si ricorda oggi dei massacri degli armeni?” come fece Adolf Hitler nel suo discorso del 22 agosto 1939. Giusi Nobilini 5 Affrontare le “barriere” Chi ha problemi di mobilità, come le persone disabili, gli anziani o chi soffre di malattie croniche, affronta molte difficoltà pratiche. Niente come il racconto dell'esperienza diretta può mettere a conoscenza di una realtà molto vicina a noi tutti, benché troppo spesso ignorata e trascurata. Abbiamo chiesto a persone con diverse disabilità fisiche di raccontare le difficoltà incontrate nella vita di ogni giorno, a partire dalle comuni attività quotidiane, il tempo libero, i viaggi, l'assistenza sanitaria. Le loro risposte compongono il quadro realistico dell'impatto della disabilità sul quotidiano. Il servizio è stato affidato alla cura di Giordano Valbusa che per molti anni è stato in prima “linea” al servizio dei disabili. Spostamenti e vita quotidiana La giornata di una persona disabile spesso è simile a quella di qualunque altra persona, con l'aggiunta di un pesante bagaglio di difficoltà pratiche. Come ovvio, il grado di invalidità aumenta le difficoltà. Sono barriere anche quelle che si incon- Le auto parcheggiate, regolamente, vicino al muro non permettono il passaggio delle carrozzine 6 trano sul percorso per chi, per esempio, è in carrozzella ed è ostacolato da cattivi comportamenti o poca attenzione (come le auto parcheggiate sui marciapiedi). Molte attività (necessarie o desiderate) della vita di ogni giorno per una persona con disabilità, sono spesso ostacolate dalle ben conosciute barriere architettoniche di cui sono piene le città, e anche il nostro paese non ne è indenne. Abbiamo preso in considerazione un percorso abbastanza circoscritto che comprendesse la posta, la scuola, le banca, i negozi e il municipio. Un percorso, direi, quasi obbligato per tutti, ma particolarmente difficile per i disabili. Quando vi sono manifestazioni e le vie del paese vengono chiuse al normale traffico sarebbe opportuno considerare un'apertura di circa 90 cm per permettere il passaggio della carrozzine. Percorso dall’Ufficio postale al Municipio, passando da via Vittorio Veneto e ritorno (compresa Piazza Marconi): - Poste: lo scivolo è corretto ma è difficoltoso l'ingresso, le porte sono molto “dure” e non accessibili da una persona in carrozzina. - Sul lato destro (dal centro verso le scuole), lo spazio tra il parcheggio ed il muro di cinta della banca è utilizzabile solo per un tratto, poi vi è una cabina del metano che lo ostruisce. Sul lato opposto, dalla posta verso il centro, non esiste marciapiedi o altro percorso utile in quanto il parcheggio delle auto è a fianco del muro e non si passa. Quindi si è obbligati ad usare la strada. - Passato l'incrocio con via Rizzini, fino al civico n. 85 tutto bene, qui però la strada si restringe e considerato il parcheggio (sul lato opposto), spesso le auto salgono sul marciapiedi. Il problema si ripropone al civico n. 27 fino all'incrocio di via Rodella. - Quando i cittadini si recano nei negozi in biciclet- ta, è abitudine parcheggiare sui marciapiedi questo provoca una strettoia (tra le auto parcheggiate e il muro degli edifici) che obbliga la carrozzina a spostarsi sulla strada. - Pur essendo difficoltosa la curva (sul marciapiedi) per via Rodella, questa è ancora passabile; subito dopo tuttavia se vi sono biciclette (come spesso capita), si è costretti a rasentare il bordo del marciapiedi e questo (mancando la barriera di protezione), può essere molto pericoloso, considerata l'altezza dello stesso. - Da qui, per andare verso la Banca (Popolare) o si percorre il marciapiedi fino alle striscie della Scuola d'Arte, sperando che davanti ai numerosi Bar non vi siano sedie, biciclette e motorini, oppure si attraversa al semaforo. Qui però ci si trova sulla piazza che è piena di buche e avvallamenti e costringe la carrozzina a passare su un percorso molto poco adatto, per la costante presenza di auto e per la mancanza di un passaggio pedonale. - L'ingresso negli uffici (questo vale per tutte e tre le Banche sul percorso -Agricola, Popolare e Credem) è molto difficoltoso: richiede l'assistenza del personale perché si può passare solo dalle porte antipanico (quella girevole è stretta), il prelievo al Bancomat è quasi impossibile perchè molto alto e in qualche caso la presenza di gradini ne impedisce l'accesso. - Per entrare in Municipio è previsto un ingresso posteriore dal cortile, ma come arrivarci? I parcheggi di via Filzi sono addossati al muro e il percorso è molto rischioso dato il traffico a volte poco rispettoso della velocità. Quando si entra nel cortile, il primo tratto (30 m) è impraticabile per la ghiaia e le buche; con la corsia in cemento si arriva facilmente all'ascensore, qui il personale si e dimostrato sollecito nel servizio. - Usciti dal cancello del Municipio, per tornare in via Vittorio Veneto, si deve attraversare via Filzi, questo è molto pericoloso per la scarsa visibilità dovuta alle auto parcheggiate (basterebbe un limitatore di velocità). - Giunti al semaforo, prima dell'attraversamento si deve superare un canalino (scolo dell'acqua) che può bloccare la carrozzina se non vi è una persona che la spinge. Arrivati sul marciapiedi, per andare in via Veneto, lo stesso si restringe (palo del semaforo) ed è difficoltoso accedere alla via anche per la presenza quasi costante di biciclette in sosta. Il problema delle biciclette si presenta Nei punti più stretti di via V. Veneto è difficile il transito sui marciapiedi. Non infrequente il caso di cittadini “disordinati” che parcheggiano impedendo il passaggio alle carrozzine per tutta la via (considerati i molti negozi) e spesso impedisce il passaggio. - Arrivati alla fine di via Vittorio Veneto, per accedere alla Banca Agricola vi è un percorso laterale che con qualche difficoltà si può fare, il problema sorge quando a circa metà dello stesso una siepe ne impedisce il passaggio. Confidiamo che l’Amministrazione Comunale interpelli anche i disabili per il riconoscimento e soddisfacimento delle loro reali necessità e non cali dall’alto provvedimenti che potrebbero risultare non adeguati. Giordano Valbusa Copia di questo servizio è stato consegnato all'Amministrazione comunale che si è dimostrata disponibile ed ha assicurato che darà il via ad un programma di recupero della viabilità esteso alle vie che presentino oggettive difficoltà per i disabili. 7 salute Argomenti medici semplificati da Elodio Perani di Guidizzolo Infiammazione ed immunità: il nostro sistema difensivo Quando agenti patogeni esterni superano la nostra barriera organica (ma possiamo essere aggrediti anche da nemici interni), cellule particolari chiamate MASTOCITI, che non circolano nel sangue ma sono presenti in tutti i tessuti come prima linea di difesa, secernono ISTAMINA che aumenta la circolazione ematica locale creando quel rossore e quel calore che viene definito INFIAMMAZIONE. Tale situazione provoca la fuoriuscita dai capillari di globuli bianchi detti MACROFAGI (i nostri soldati di difesa) che annullano gli agenti patogeni. Questi, così definiti come microrganismi che rilasciano dei veleni dannosi, si suddividono in: - BATTERI, costituiti da una sola cellula, - VIRUS, più piccoli e più semplici, da alcuni sono paragonati a proteine, tanto che per poter vivere devono diventare parassiti di cellule viventi, - FUNGHI o MICETI, si trovano a metà strada tra il regno animale e quello vegetale di cui diventano parassiti. Le infezioni provocate, dette micotiche, si trasmettono facilmente da persona a persona per contatto diretto o attraverso indumenti ed oggetti. Tra quelli più pericolosi cito la Candida e l’Aspergillus, responsabile di micosi profonde. Aggressori comunque possono essere anche sostanze chimiche ed insulti fisici. Quando l’azione infiammatoria non è sufficiente ad annullare gli effetti degli agenti patogeni di ogni tipo, entrano in azione “le truppe corazzate” e cioè il SISTEMA IMMUNITARIO. Il concetto di immunità lo troviamo già in epoche assai remote: Tucidide, descrivendo la peste di Atene del 429 a.C., precisa che i risanati di rado si ammalavano una seconda volta e in ogni caso mai mortalmente. Nel medioevo si era constatato che, se si superava il vaiolo, difficilmente lo si contraeva nuovamente in forma mortale. Queste ed altre osservazioni dimostrarono che determinate infezioni, se non conducono a 8 morte, provocano uno stato di refrattarietà dell’organismo verso lo stesso agente. Jenner (1749-1823) e successivamente Pasteur (1822-1895) furono i primi ad intuire il concetto di vaccinazione inoculando batteri vivi o morti, ma fu successivamente che si scoprì l’estrema difficoltà e a volte l’impossibilità di vaccinarci contro situazioni chimiche o fisiche che di volta in volta ci vengono a contatto. Le difese immunitarie quindi in questa parte non avranno mai un punto di arrivo completo. Ma ritorniamo in argomento specifico: l’immunità è quindi il meccanismo di protezione e di difesa che i LINFOCITI o globuli bianchi, funzionalmente nominabili anche come IMMUNOGLOBULINE o ANTICORPI, attuano contro gli agenti infettivi e le sostanze estranee all’ organismo, denominati ANTIGENI. Entrare nel mondo di questi corpuscoli, che è già materia difficilissima per gli addetti, esula dai nostri intendimenti, quindi, nell’estrema semplificazione che sempre ho tentato di mantenere, parlerò soltanto di LINFOCITI T e di LINFOCITI B tralasciando la tipizzazione delle sottopopolazioni di questa serie. Tutti i linfociti nascono nel midollo osseo e maturano, come in un marsupio, in un organo linfoide mediastinico chiamato TIMO che ha funzione ghiandolare solo nell’infanzia; i linfociti T vengono istruiti a distinguere ciò che fa parte del corpo da ciò che non lo è per cui, in presenza di cellule diverse (es. trapianti) o addirittura tumorali, potendo passare la membrana cellulare, le attaccano direttamente uccidendole. I linfociti B invece si trasformano in anticorpi specifici per combattere le cellule provenienti dall’esterno (microbi, parassiti-virus, ecc.). Entrambi i linfociti T e B, una volta che sono intervenuti, una parte di essi rimane nel corpo per creare una specie di memoria delle caratteristiche degli elementi incontrati che sarà assai utile nel caso si dovesse ripresentare lo stesso nemico (infezione salute secondaria); in questo caso il tempo di risposta sarà molto più breve. E’ su questo principio che si basano le vaccinazioni: aiutare il corpo a riconoscere e fabbricare antigeni per un certo nemico per cui, in questo modo, lo si prepara ad intervenire prontamente qualora lo stesso si dovesse ripresentare. Secondo il loro campo di azione gli anticorpi o immunoglobuline si dividono in: IgM, rappresentano il 10%: sono le prime ad attivarsi, unendosi a quella frazione proteica normalmente presente nel siero ematico e chiamata COMPLEMENTO, per dar luogo alla reazione antigene-anticorpo. IgG o gammaglobuline, sono le più abbondanti nel sangue (75%), le più efficaci contro i batteri e le loro tossine e contro i virus attraverso la fagocitosi. IgA, si dispongono sulle superfici delle mucose (intestino, bronchi, occhi, vescica e vie urinarie) ricoprendole con una specie di patina antisettica che rende difficoltoso l’attacco dei germi. IgE, si scatenano contro antigeni come pollini, latte vaccino, farmaci ecc. liberando istamina che nei casi più gravi porta allo shock anafilattico. Quest’ultime immunoglobuline pertanto causano più problemi quando sono abbondanti (la loro concentrazione normale nel siero dovrebbe essere inferiore a 100.U.I./ml.). Bisogna ora ricordare, perché si tratta di un capitolo importantissimo e molto studiato, che, pur raramente, i linfociti si trasformano al contrario in CELLULE AUTOREATTIVE, cioè con funzione di antigene, creando la malattia AUTOIMMUNE, molto più complicata da dominare. In ogni caso la reazione antigene-anticorpo avviene solo in presenza, come già accennato di una frazione di proteine normalmente presenti nel siero ematico, chiamate univocamente complemento, che è attivato direttamente dal microrganismo ed ha una triplice azione sull’antigene: attrattiva, litica (frammentazione) e opsonizzante (preparatoria alla fagocitosi) che rappresenta l’atto in cui gli anticorpi inglobano gli elementi estranei. Queste reazioni si chiamano univocamente FISSAZIONE del complemento o reazione di Wasserman. Dal punto di vista biologico l’immunità può essere: a) INNATA o NATURALE o ASPECIFICA, che dipende da un’attitudine propria dell’organismo, è stabilmente sempre presente e non aumenta all’aggressione dei patogeni. E’ identificata come barriere chimico-fisiche quali la pelle, le mucose, la saliva, le lacrime. Si realizza attraverso la regolazione acidobase del pH, che impedisce la crescita dei batteri difende l’azione enzimatica battericida del lisozima e l’azione delle citochine e dell’interferone, proteine prodotte dai linfociti che favoriscono l’azione dei macrofagi. b) ACQUISITA o SPECIFICA, trasferita da siero di soggetti già infettati e adeguatamente trattato (vaccinazione), quindi introdotta dalla presenza di patogeni. A sua volta questa immunità può essere UMORALE o CELLULO-MEDIATA: umorale quando un patogeno (antigene) entra nell’organismo e si mantiene extracellulare nel siero ematico ed interstiziale. In tal caso i linfociti B o plasmacellule (cellule del plasma), che possiedono un vario repertorio clonale, si selezionano in immunoglobuline o anticorpi specifici per ogni determinato antigene. Questi anticorpi, dopo aver conosciuto “l’avversario” lo legano e lo distruggono per poi essere eliminato dai fagociti ossia cellule in grado di inglobare gli elementi estranei. L’immunità cellulo-mediata o ISTIOGENA si occupa della difesa dei patogeni intracellulari non potendo essere attaccati dagli anticorpi serici derivati dai suddetti linfociti B. In questo altro caso invece i linfociti T possono passare la membrana cellulare e, con la mediatìzione delle citochine, provocano il fenomeno del rigetto come avviene nei trapianti incompatibili e in presenza di cellule neoplastiche (chemioterapia). Tale immunità può essere trasferita mediante linfociti T prelevati da un individuo immunizzato. 9 Carlo Maccari in Regione Dopo due anni vissuti all’interno del “Parlamento” della Regione Lombardia, abbiamo chiesto a Carlo Maccari di fare il punto sulla sua attività e sulle intenzioni future. Ne è emerso il “quadro” di un politico attivo alla ricerca continua di concrete azioni per la nostra comunità. Altra importante iniziativa è l’apertura di un ufficio, a Guidizzolo, che le permette una maggiore vicinanza al territorio ascoltando direttamente problemi e necessità. Carlo Maccari espone al presidente Roberto Formigoni i problemi del nostro paese Dr. Maccari, dopo quasi due anni di esperienza al Consiglio Regionale della Lombardia cosa ci può dire? Intanto, se sono quasi due gli anni di permanenza in consiglio regionale, devo però dire che la stagione politica regionale dell’ottava legislatura è partita solo dopo le elezioni politiche. Il ruolo della Regione è certamente un ruolo determinante in tantissimi campi. Ha compiti nell’organizzazione sanitaria, della scuola, delle infrastrutture, dell’agricoltura e delle piccole e medie imprese, per fare un esempio. E’ evidente quindi che sia una macchina complessa dove la funzione di legiferare sta ampiamente superando quella di amministrare. Ciononostante mi sono ambientato bene, e spero, lavorando altrettanto bene, in particolare per il nostro territorio. Parliamo un attimo di sanità. La Lombardia è la regione dove i servizi sono tra i migliori. Qualcuno si lamenta dei ticket… Giustamente. Però credo sia doveroso significare ai cittadini lombardi che usufruiscono della migliore sanità europea, di fronte al trasferimento dei fondi dello stato per ogni cittadino della Lombardia, con un meccanismo fortemente penalizzante. In sostanza, meno, molto di altre regioni, 10 come ad esempio la vicina Emilia Romagna. Non solo. A ripetizione, ogni ciclo amministrativo, mentre la Lombardia consegna alla Corte dei Conti l’unico bilancio regionale senza deficit, le altre regioni (quasi tutte) non appongono ticket, consegnano bilanci devastanti, chiedono al Governo il ripiano che, purtroppo avviene regolarmente. Proprio in questi giorni, il Ministro Padoa Schioppa ha annunciato il ripiano del deficit sanitario di sei regioni. In sostanza, cornuti e mazziati. Non tutti sanno che nel dicembre scorso la Lombardia ha approvato una legge contro la povertà attraverso l’attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari? E’ la prima regione italiana che, attraverso una legge, cerca di affrontare concretamente, come è caratteristica di questa terra, il tema della povertà estrema. Purtroppo è vero il fatto che soprattutto nelle province periferiche come Mantova, i provvedimenti non di maggiore portata arrivano alla conoscenza dei cittadini con ritardo. E’ per questo che ho attivato un sito internet (www.carlomaccari.it) da alcuni giorni dove è possibile trovare alcuni provvedimenti. Lei in Regione si occupa di diversi aspetti. Già nei primi mesi di mandato è stato promotore dell’inserimento delle Colline Moreniche nel piano regionale di marketing territoriale. Che opportunità ci sono per le nostre zone? Molteplici ed in due direzioni principali. Con quel mio emendamento è stato possibile rendere eleggibili ad un GAL (progetto comunitario di promozione) i nostri colli morenici. Grazie ad una mozione approvata dalla Provincia dall’amico Giovanni Zangobbi, verrà candidato un progetto per cinque milioni di euro. In seconda istanza, l’opportunità che deriva dalla legge 1- 2007, chiamata della “competitività”. In questa legge, semplice nell’enunciato, si chiede agli imprenditori, o agli aspiranti tali di formulare alla Regione, attraverso anche associazioni d’impresa e di filiera, progetti di sviluppo produttivo ed industriale. Una sorta di partnership che la regione cerca, mettendo a disposizione dei migliori progetti, finanziamento, garanzie bancarie e consulenza. Tocca ora a noi cogliere l’occasione. Un altro aspetto del Suo lavoro riguarda lo sport, importantissimo per la crescita umana e fisica dei nostri ragazzi. Novità? Vi sono alcune novità. La prima riguarda la gestione degli impianti sportivi, che con nuova legge, di cui sono stato relatore in Aula, possono essere dati direttamente alle associazioni sportive, dietro compenso e senza gara d’appalto. La seconda, è la promulgazione di un bando regionale per la costruzione di nuovi impianti sportivi. Su mia proposta, si è cercato di ridurre la quota degli interessi al minimo, fino quasi a scomparire. Una sorta di prestito ventennale senza interessi. Lei, lo ricordiamo, è anche presidente provinciale dei Circoli di A.N. Parliamo un po’ di politica. Quali scenari vede a livello locale (sono prossime elezioni amministrative a Castiglione e Goito)? Io credo che sia indispensabile unità per la continuità. Si è lavorato bene e, con qualche aggiustamento, per meglio rafforzare strade già intraprese, si deve proseguire sul percorso avviato. Purtroppo registro alla data di oggi alcune indecisioni, e molti personalismi che certo non fanno bene. E a livello nazionale? Come si muove la politica? Lo scenario è sotto l’occhio di tutti. Il centrosinistra è debole, non per la quantità di consenso al Senato, ma perché non ha motivi di coesistenza, se non il mero potere. La pensano diversamente su quasi tutto, e lo stesso D’Alema, recentemente, ha dichiarato che una certa sinistra è da anni fuori dal tempo, per usare un eufemismo. Ma anche nel centrodestra sono in atto grossi cambiamenti. Purtroppo la precarietà di un governo che ogni giorno sembra al capolinea, non fornisce la tranquillità necessaria ad avviare stagioni nuove ed importanti. Poco prima della sua approvazione Lei aveva giudicato ‘disastrosa’ la Finanzia che si stava profilando. Mantiene il giudizio? Certamente. Avevamo detto che non è possibile prelevare dalle tasche dei cittadini 90.000 miliardi delle vecchie lire, senza pensare di toccare la stragrande maggioranza delle famiglie italiane nel portafoglio. E così è stato. Epifani, segretario generale dalla Cgil e grande sponsor della manovra finanziaria ha ammesso in questi giorni che coloro che hanno in busta paga poco più di mille euro, ci perdono! Allora, a chi serve questa manovra? Un’ultima domanda. Si parla di una nuova legge elettorale. Qual è il ‘modello’ che ritiene più idoneo per la realtà italiana? Il parere è strettamente personale, ma credo che la legge che regola l’elezione del consiglio regionale sia la migliore. Proporzionale per provincia, listino come premio di maggioranza, elezione diretta e collegata del presidente. Semplice, chiara e ampiamente collaudata. Purtroppo credo che si partorirà l’ennesimo topolino. L’ufficio si trova a Guidizzolo, in piazza Marconi (sopra la Banca Popolare di Verona), ed è aperto: Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Per fissare un appuntamento: Tel. 335 6010786 (risponde Dario Castagna, reggente l’ufficio) fax: 178 22 99 309 E-mail: [email protected] 11 Ravioli di porcini al profumo di timo a cura di Donatella Lusenti Ricetta per 4 persone Ingredienti 500/600 g di ravioli 4 foglie di salvia 1/2 cucchiaino di timo fresco o essicato In alternativa si possono usare altre erbe aromatiche - Un battuto di salvia e rosmarino con l’aggiunta di un pizzico di maggiorana (2 foglie di salvia o un rametto di rosmarino) 40 g di parmigiano grattugiato 60 g di burro, sale Per la pasta 300 g di farina bianca 3 uova 1 cucchiaio di olio sale Per il ripieno 200 g di funghi porcini 100 g di ricotta 2 cucchiaiate di parmigiano 1 cucchiaino di prezzemolo 40 g di burro 1 spicchio d’ aglio 1 albume sale pepe Preparazione Vini consigliati Pinot bianco del Collio Vernaccia di San Gimignano 12 Lavare, asciugare e tagliare a lamelle i porcini. Mettere in un pentolino 40 g di burro, lo spicchio d’aglio schiacciato, i funghi, salare e cuocere molto al dente (saranno pronti quando l’acqua di vegetazione si sarà asciugata). In una zuppiera riunire la ricotta, i funghi, il prezzemolo tritato, il parmigiano, spolverare con il pepe e amalgamare bene. Tagliare con la rotella dei quadrati di pasta* precedentemente preparata di 5cm per lato. Disporre nel centro un cucchiaino di ripieno, inumidire i bordi con acqua o albume d’uovo e sigillare saldamente i ravioli a forma di triangolo. Versarli in acqua bollente ben salata, cuocere al dente, scolare 2-3 minuti e disporre i ravioli in piatti caldi. In una padellina mettere 60 g di burro, le foglie di salvia, il timo e far imbiondire. Cospargere i ravioli di parmigiano e versare sopra il burro, dopo averlo passato attraverso un colino fine. Pasta fresca Disporre a mucchietto la farina necessaria su uno spianatoio o su un piano di lavoro e con le dita formare nel centro un piccolo cratere. Versarvi poi le uova intere una per una (1 uovo ogni 100 g di farina), aggiungere il sale e amalgamare le uova con la forchetta. Impastare, usando sempre la forchetta. Lavorare poi la pasta con le mani per circa 10 minuti, per amalgamarla bene. Quando la pasta è morbida lasciarla riposare per 30 minuti, stenderla con il mattarello, dopo aver spolverato di farina il piano di lavoro. Fratelli Favalli: trent’anni di attività Un’Azienda che nei suoi trent’anni ha saputo stare al passo coi tempi, trasformandosi per poter dare alla clientela un servizio di prima “qualità”. Nel 1976, all’età di 22 anni, Silvano decide di tentare l’avventura di aprire una sua azienda. Spinto dalla “molla dell’ideale” che caratterizza la gioventù dell’epoca, Silvano, che desidera “emergere” fare qualcosa di suo, qualcosa che lo stimoli e lo gratifichi parte e... apre in via Tomasina una Carrozzeria. Dopo tre anni, nel 1979 lo spazio è troppo poco, il lavoro non manca e qui si decide il grande passo, vengono coinvolti il papà Ermete ed il fratello Luciano, insieme si costituiscono in una società, si acquista il terreno, si costruisce un moderno capannone e nello stesso anno ci si sposta in via Cavriana ampliando gli spazi per il lavoro e l’organico. Nello stesso anno la Carrozzeria diventa autorizzata Ford raccogliendo consensi e molte soddisfazioni. Nel 1988 ottiene l’autorizzazione Audi Volkswagen e si aumenta il prestigio per l’importanza dei marchi che hanno concesso la loro fiducia. Si lavora “duro” per molti anni, la famiglia si impegna al massimo e continua ad espandersi l’attività grazie all’ottimo lavoro eseguito; perchè è chiaro: il lavoro aumenta perchè i clienti sono soddisfatti altrimenti... Nel 1995 papà Ermete ottiene la pensione e si ritira. Nel 2000, dopo aver rinunciato all’autorizzazione Audi Volkswagen si inizia una nuova avventura entrando nel mondo del Campeggio e relativa commercializzazione, affiancando alla Carrozzeria la Concessionaria di un prestigioso marchio Tedesco la Dethleffs (del Gruppo HYMER). Il 2003 segna, per l’azienda, l’ultima svolta importante e radicale. Viene ceduta l’attività di Carrozzeria e si costituisce la “FZ Motors s.r.l.”, soci: Silvano Favalli, Luciano Favalli e Giuliano Zoetti. Il nuovo entrato, Giuliano Zoetti, ha maturato una notevole capacità ed esperienza nella vendita del prestigioso marchio Audi Volkswagen, attività svolta per diversi anni. La nuova ditta, rimanendo fedele alle precedenti positive esperienze, vende principalmente auto Audi Volkswagen di provenienza ufficiale sia nuove che usate, a questo marchio affianca vei- coli nuovi e usati di tutte le marche. Naturalmente si continua a curare la vendita e l’assistenza di caravan e camper. 13 Orticoltura: tecnica in campo Nello scorso febbraio si è svolta la decima edizione della manifestazione La manifestazione nata come “porte aperte” della Ferrari Costruzioni Meccaniche, ha trovato intese con “Idromeccanica Lucchini” che, con l'allargamento ad altre 20 aziende della filiera orticola, oltre alla Coldiretti, al Consorzio Agrario Lombardo Veneto e al patrocinio del Comune, hanno fatto crescere l'evento fino a farlo diventare un punto di riferimento internazionale della panoramica orticola. La manifestazione è stata visitata da oltre mille operatori specializzati: produttori agricoli, rivenditori, agronomi, tecnici ecc., con una presenza estera di ambito CEE ed extra CEE di oltre 150 addetti. La manifestazione è stata strutturata, in questi ultimi anni, su due aree con due precisi momenti significativi. Al mattino, presso la ditta Ferrari, che dispone di adeguati spazi coperti e non, si sono tenute le prove in campo di attrezzature specifiche di 8 aziende espositrici, dove si è potuto vedere il funzionamento delle macchine e la loro produzione in termini di resa oraria. Nel pomeriggio presso Idromeccanica Lucchini si sono svolti convegni specifici riguardanti temi tecnici sull'importanza delle tecniche colturali, piuttosto che sulla scelta delle materie prime nella 14 concimazione organica come sull'irrigazione in serra, o sulle prospettive future dell'insalata a cespo, per terminare con la nuova normativa agro-farmaci. All'interno dell'azienda Lucchini si è gestita la pausa pranzo con servizio a self-service, inoltre è stato sistemato un idoneo spazio di incontro tra espositori, clienti ed operatori per discutere di quesiti e prezzi; all'esterno dell'azienda è stata allestita una mostra statica di attrezzature specifiche per orticoltura. Oltre alle due aziende guidizzolesi, Ferrari e Lucchini, in ambito mantovano hanno aderito come espositori: Roteritalia di Forigo di Ostiglia, COSMECO di Ostiglia, GREMIZZI VIVAI di Asola; a livello nazionale: ORTOMEC di Padova, COGEV di Rimini, C.A.L.V. Nord Italia New Holland, GOLDONI TRATTORI, CAFFINI di Verona, AGRICOLA ITALIAN di Padova, ISAGRI di Lodi, MINGOZZI di Ferrara, BASSI di Bologna, SATA di Alessandria, PROTEMA di Milano, GRAMEGNA di Alessandria, BASLINI di Milano, TAMINCO Multinazionale chimica, RIJK ZWANN Olandese, LIQUIGAS locale. Dato l'indice di gradimento elevato rilevato dagli operatori, il direttivo organizzativo sta pensando di creare un polo di servizi sul territorio che è a larga vocazione orticola, in cui queste aziende possano disporre di strutture, dove si possa fare sperimentazione varietale, ricerca e innovazione, sia sui materiali, che sulle tecnologie e dove si possa creare nel tempo un importante punto di incontro e di interscambio internazionale tra i più autorevoli tecnici e ricercatori, valorizzando così il territorio come fiore all'occhiello della filiera orticola nel mondo. Rivolgiamo un ringraziamento sentito alla OP Guidizzolese ed in generale agli orticoltori locali che oltre ad aver aderito alla manifestazione come sempre si sono resi disponibili con professionalità nella squadra di organizzazione. Ci auguriamo che questa sinergia possa essere sempre più proficua per tutti. - Ciao! - Ah ciao, non è che per caso mi stai fotografando? - Per chi mi hai preso, per un paparazzo? - No, ma sai… Non ti puoi più fidare di nessuno! - Ma poi, scusa… mica sei famoso, tu…! E non mi risulta che tu sia dedito a stravizi…! - Beh, confesso che qualche volta un bicchierino di più me lo faccio… - L’ho sentito dire, ma pensavo fosse il solito pettegolezzo… - Magari è una maldicenza… - Scusa, ma che differenza c’è tra un pettegolezzo e una maldicenza? -Beh, un pettegolezzo è quando uno rivela una cosa vera, o verosimile, quando ancora non lo sa nessuno, anche se poteva risparmiarsela, magari sapendo che potrebbe danneggiare le persone coinvolte… - E la maldicenza? - E’ quando uno dice una cosa inventata, quando tira delle conclusioni partendo da fatti riferiti, aggiungendoci del suo… - Faccio fatica a seguirti… - Ti faccio un esempio; se io dico: Follini si è fatto eleggere dal centrodestra e poi ha pensato bene di andare col centrosinistra, ecco questo poteva essere un pettegolezzo… - Ma se tu dici che Follini invece… - Ecco, quella poteva essere una maldicenza! - Ma se non ho detto niente! - Però l’hai pensato… - Perché, vale anche il pensiero? - Disse il saggio: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca! - Confucio? - No, Andreotti! - Sai cosa penso, che tutti questi pettegolezzi non fanno altro che distrarci dai problemi reali… - Forse lo fanno apposta… - Già, così la gente guarda le veline, i grandifratelli, i pippibaudi e non pensa ai disservizi, alle guerre, alle tasse che crescono… - A proposito, hai sentito che è aumentata l’addizionale Irpef del comune? - Si, ma… tu sai quanto paga di IRPEF in media ogni guidizzolese allo Stato? Millesettecento euro! Bambini e vecchi compresi… - E allora? - Sai quanto restituisce lo Stato al Comune di Guidizzolo per ogni cittadino? Quindici euro…!!! - E come fa il Comune a pagare tutti i servizi? - Appunto... - Però , qualche spesa superflua si potrà tagliare… - Certo, peccato che tutti vogliano sempre tagliare quelle che riguardano gli altri….! - E allora… - Come diceva il saggio…. Gli è tutto da rifare! - Confucio? - No, Bartali! - Però è vero… ci vuole un cambiamento culturale, una ricostruzione dello stato, una nuova coscienza civica… - Già, hai detto niente… - Magari si potrebbe cominciare con una legge elettorale seria… - E tu come la vedresti… alla francese, all’inglese o alla tedesca? - Basta che non sia… alla cinese!!! 15 cronaca Il semaforo di via Tomasina Un lettore (anonimo) ci ha scritto criticando la recente installazione del semaforo all'incrocio tra via Tomasina, viale Europa e via Donatori di Sangue, asserendo che il semaforo, anziché portare più sicurezza, favorirebbe il comportamento di coloro che si preoccupano più della fretta che della sicurezza. Non è nostra consuetudine dare riscontro alle lettere anonime, ma in considerazione della rilevanza sociale di un argomento come la sicurezza stradale, abbiamo voluto sentire il parere di alcune famiglie che abitano in prossimità dell'incrocio, ritenendoli testimoni privilegiati della vicenda. Gli intervistati hanno unanimemente espresso pareri favorevoli alla nuova situazione che vede l'incrocio regolato dal semaforo, ritenendo questa una soluzione che offra più sicurezza a chi vi transita. Siamo comunque disponibili a confrontarci con il lettore, qualora volesse uscire dall'anonimato. U.N.C.I. all’insegna della solidarietà Il Consiglio Direttivo Provinciale della Sezione di Mantova (UNCI) presieduta da Renzo Dalmaschio, ha deliberato, in linea con i principi statutari dell’associazione, dopo che nello scorso autunno sono stati premiati: l’Associazione giovani diabetici; l’Associazione Nazionale italiana laringectomizzati (AIL) e l’Associazione italiana per la lotta contro l’insufficienza respiratoria (ALIR) di asse- 16 gnare il “Premio Bontà 2007” consistente in due contributi, a favore di altrettante associazioni di volontariato. Il primo è andato al Cepia, il Centro di primo intervento antidroga diretto da don Walter Mariani; il secondo all'Unitalsi, Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e nei santuari internazionali presieduto da Maurizio Moro. «Il nostro intento, come prevede lo statuto dell'Unione - ha precisato il responsabile Unci Comm. Renzo Dalmaschio - è di promuovere attività benefiche e umanitarie attraverso premi e riconoscimenti alla bontà e impegno nel sociale». Nella foto la consegna dei contributi nella sede Unci: Dalmaschio (al centro) con don Mariani e Moro. Una pesca veramente straordinaria Quando le catture sono eccezionali ti ripagano di tanti sforzi, di ore di attesa o di ogni difficoltà. Ciò vale sempre, anche nella pesca. E questo è quanto è accaduto nei giorni scorsi a tre pescasportivi guidizzolesi che sono veramente riusciti ad allamare e tirare a riva alcuni bellissimi esemplare di trote il cui peso variava dai 4 ai 6 chilogrammi. Luciano e Romi Parmeggiani e GianLuca Tedoldi non hanno certo difficoltà ad ammettere che con le loro prede si sono dovuti confrontare con tenacia e grande volontà, ma alla fine il risultato li ha ripagati di tutto. Nella foto mostrano orgogliosi il loro bottino. cronaca Protezione Civile:nuova ambulanza La continua e crescente richiesta di interventi di assistenza alle gare sportive o di trasporti di persone che necessitano di mezzi adeguati ha indot- to il Gruppo guidizzolese de Protezione Civile a dotarsi di una seconda ambulanza presentata proprio nei giorni scorsi durante una cerimonia culminata con la benedizione dei volontari e del nuovo mezzo. L’ambulanza, acquistata dalla Protezione civile con donazioni di aziende ed in parte con fondi propri, è attrezzata con defibrillatore automatico e monitor multiparametri ed è anche, all’occorrenza, funzionante con la presenza di un medico, come hanno spiegato il Direttore Sanitario del Gruppo Dott.ssa Enza Di Marco ed il presidente Luigi Azzini. L’Associazione continua e aumenta la sua disponibilità per vari interventi ad esempio: dimissioni da Pronto soccorso, trasporti da Casa di Riposo a strutture Ospedaliere, trasporto verso l’Ospedale scelto dal paziente (il servizio sanitario nazionale trasporta solo verso l’Ospedale stabilito dal loro regolamento), trasporto da Ospedale a casa per i pazienti dimessi che necessitano di questo mezzo. La sede è aperta al lunedì dalle 21 alle 23, in ogni momento si può contattare: 0376 847388 - 349 8608653. Concludiamo con la tariffa, che è veramente minima e serve a coprire parzialmente i costi di gestione, 1 euro al Km senza alcun diritto di chiamata. Un anno d’oro per l’Atletica Prosegue a pieno ritmo l'attività dell'Atletica Guidizzolese impegnata in diversi settori sportivi. Calcio, ma non solo. Nel primo la società è impegnata nei campionati tanto a 7 che a 11 giocatori; poi va segnalata la preparazione in corso per la partecipazione ai tornei di tamburello, sport molto diffuso in zona, sia nella serie 'D' provinciale che nelle giovanili, con una trentina di giovani impegnati tra ragazzi e ragazze. Nel vivo, data la stagione, è la partecipazione alle campestri dove la società guidizzolese ha primeggiato nella prima prova provinciale di Casaloldo e si è piazzata al secondo posto, per pochissimi punti di differenza con i vincitori, nella recente gara svoltasi nella frazione guidizzolese di Birbesi, in attesa dei campionati provinciali. Facendo invece qualche consuntivo va ricordato come la stagione scorsa sia stata prodiga di allori. Nel calcio, ad esempio, conquista del titolo provinciale CSI con la formazione a 7 giocatori 'A.G. Tomasi Auto'; nell'atletica leggera 3° posto provinciale a squadre; 2° posto nella campestre a squadre e ben 10 atleti vincitori del titolo provinciale di categoria. Da incorniciare infine la premiazione di fine anno 2006 CSI dove all'Atletica Guidizzolese è stato assegnato il 'Discobolo virgiliano' al merito attribuito su di un lotto di 77 formazioni. Un riconoscimento che nasce dai molti anni di attività prima come 'Guidizzolo calcio amatori' ed ora come 'Atletica Guidizzolese', una storia di sport che continua ed un premio da condividere con coloro che iniziarono l'attività più di vent'anni or sono. Il Carnevale 2007 Almeno tremila persone hanno sfilato per le vie del paese. Andava in scena il 'Carnevale 2007' promosso come ogni anno dal circolo Anspi 'La Famiglia' ed ispirato quest'anno ai 4 elementi fondamentali della natura: Aria, Acqua, Terra e Fuoco. Su di un percorso modificato rispetto all'abituale evitando così, in segno di solidarietà e rispetto, di passare proprio davanti alla forneria Morandi colpita dal recente incendio che l'ha completamente distrutta, quasi una ventina tra carri e gruppi mascherati hanno colorato il lunghissimo serpentone che lasciava al suo passaggio coriandoli, stelle filanti e bombolette ormai vuote dopo aver riversato il loro schiumante contenuto in una delle tante 'battaglie' tra giovani mascherine. E sono stati proprio loro, i tantissimi bambini presenti, i veri protagonisti della festa. Qualcuno forse ignaro di quanto gli avveniva intorno chiuso nel suo sgargiante costume, ma per la maggior 17 cronaca parte un'esplosione di gioia che non ha mancato di contagiare genitori e nonni tutti intenti a fermare in qualche scatto fotografico questa o quell'espressione di meraviglia. Ad aprire la sfilata, sotto la guida dei due presentatori Alberto e Federica, l'Anspi Car seguita dei 'Pionieri del West' della banda musicale di Guidizzolo. Poi carri di diverse classi di scuola: Il mare, La terra, Water Wars, L'inferno (alla fine risulterà il carro 1° assoluto) Il paese di Ventilandia, Il Paradiso, Sempre con il pane. Nel mezzo tanti gruppi a piedi e il carro 'I quater elementc di Ghidisol' del Gruppo volontari guidizzolesi. Al termine della sfilata, nuovamente sul piazzale della chiesa parrocchiale da dove era partita un'ora e mezza prima, ci sono state le premiazioni per categoria e soprattutto lattughe per tutti. L'intera sfilata è stata coordinata dagli agenti della Polizia Locale coadiuvati dai volontari della Protezione Civile. Trattoria “Al Monumento” Birbesi, recentemente riaperta la storica trattoria “Al Monumento”! Sonia, il marito Giacomo e le figlie Elisa e Martina portano avanti la tradizione familiare (gestita per oltre 50 anni a Solferino) nella ristorazione, offrendo ai clienti i piatti tipici della nostra zona: Capunsei e bigoli al torchio nonché ogni tipo di pasta rigorosamente fatta in casa! Sonia, che ama la buona e sana cucina, precisa che per la riuscita di un piatto buona parte spetta alla materia prima, proprio per questo motivo gran parte della carne da lei utilizzata proviene da allevamenti del luogo; ad esempio la carne d'asino necessaria per l'ottimo stracotto, viene allevata a Rebecco! Ottima anche la selezione di vini, scelti per poter al meglio accompagnare ed esaltare i sapori della portate. La tagliata di bufalo e la selvaggina son fra le specialità proposte da Sonia e molto gradite alla clientela. E’ disponibile un Menù particolare con “assaggi” di primi e secondi, naturalmente tutti col vino appropriato. Insomma un menù da leccarsi i baffi! Non resta che provare sul “campo” e sicuramente non resterete delusi. Presentati i giovanissimi Tolti i veli domenica scorsa sulla formazione Giovanissimi 2007 del Ciclo Club 77 Guidizzolo. 18 attualmente i piccoli ciclisti che difenderanno i colori della società guidizzolese che quest'anno festeggia il 30° anniversario dalla sua fondazione e lo farà nel migliore dei modo organizzando in Guidizzolo il Campionato Regionale lombardo FCI per Giovanissimi il prossimo 1 luglio. Ma veniamo alla presentazione. Dopo i saluti del presidente del sodalizio Claudio Cervi, del presidente provinciale Corrado Lodi e del vice presidente regionale Bruno Righetti, i ragazzini hanno posato, nei pressi dell'Oratorio duecentesco di San Lorenzo, per le tradizionali foto con un look completamente rinnovato, tanto nell'abbigliamento che nelle attrezzature. Il segretario Adriano Roverselli, nella sua relazione ha invece ricordato i successi ottenuti lo scorso anno, successi andati ben al di là di ogni più rosea aspettativa, tanto sul versante dei risultati che su quello organizzativo dove il Ciclo Club 77 non è secondo a nessuno. Alla cerimonia erano presentii, tra gli altri, il consulente e socio fondatore del sodalizio Franco Marchesini ed il presidente dell'associazione commercianti Riccardo Tenedini. Ed ora gli atleti della prossima stagione. G1 Pasquale Giordano, Elia Aziz, Stela Gjyshja, Mirko Campagnola; G2 Elia Maroni e Simone Turrini (Campione provinciale in carica nella G1); G3 Riccardo Mezzani, Chiara Tosi (Campionessa provinciale in carica nella G2); G4 Davide Bertoletti (Campione provinciale in carica nella G3), Paolo Gualdi e Cristian Bignotti; G5 Simone Cobelli, Omar Gandini, Eliv Gjyshja, Nicola Mazzi; G6 Salvatore Giordano, Flavio Chiarello e Andrea Amico. cronaca Novità da “Misspizza” Da pochi mesi i fratelli Domenico e Pietro gestiscono la Pizzeria al taglio e già si notano i segni del gradimento per i servizi offerti. Da “Misspizza” possiamo gustare le deliziose pizze “trancio” e le classiche rotonde da 33 cm e max da 45 cm (per tre persone). Nel ricco menù sono presenti tutte le pizze tradizionali e alcune novità gustose e accattivanti. In particolare stanno ottenendo un grande successo; la “Montanara” che si presenta con: mozzarella, crema di tartufo, funghi chiodini, pancetta; zucchine e gamberetti; la “Delicata“ con carote, crema di tartufo e formaggio verde. Il locale con comodi tavolini è arredato con gusto e permette, per chi lo desidera, il consumo nel locale stesso dove potremo anche gustare oltre alle classiche bevande una buona birra di qualità superiore. Per evitare attese, specie nelle ore di punta, è gradita la prenotazione Tel. 0376 840494, certi di trovare pronta e calda la nostra pizza al momento richiesto. Gli Alpini in festa Domenica 18 marzo il Gruppo Alpini di Guidizzolo ha festeggiato il settimo anno di fondazione. Alla Santa Messa erano presenti il sindaco Graziano Pelizzaro, il presidente della sezione di Cremona Carlo Fracassi con il labaro, il coordinatore della Protezione Civile Alpina sig. Canal Tarciso, il Tenente Mario Manzia con la moglie (madrina della sezione di Guidizzolo), i rappresentanti delle sezioni di Cremona, Asola, Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo, Casalmaggiore, Goito, Marmirolo e Verona. Molto gradita la presenza della sezione di Cavriana degli Artiglieri d’Italia. Nella pausa del pranzo, organizzato con particola- re cura dai titolari del ristorante “Hostaria della Pace” di Guidizzolo ai quali va il più sentito ringraziamento per tutte le specialità che abbiamo potuto gustare, il Capo Gruppo Virgilio Bignotti ha ringraziato i numerosissimi presenti e illustrato le finalità costitutive e gli impegni assunti a favore della comunità. Il sindaco ha rilevato l’importanza della Associazioni di volontariato e ricordato che è nelle intenzioni dell’Amministrazione intitolare una via agli Alpini. In conclusione il presidente della sezione di Cremona ha rimarcato la grande importanza dell’Associazione Alpini a livello nazionale e confermato che Guidizzolo si sta muovendo in perfetta sintonia e secondo gli impegni più nobili dando lustro a tutti. Quando la strada ti ruba i sogni Mille Miglia 12 maggio 1957 – 2007 – programma della commemorazione Sono trascorsi cinquant’anni da quel 12 maggio 1957, quando un tragico incidente segnò il funesto epilogo della competizione automobilistica delle Mille Miglia. Eppure è ancora vivo nella nostra comunità il ricordo di quell’evento che ha segnato per sempre la vita delle famiglie colpite, ma anche di tutti gli sportivi, rimasti orfani di una delle manifestazioni più sentite e spettacolari. Oltre al pilota Alfonso de Portago ed al copilota PH Umberto Taffettani - Archivio Storico Red PassionTeam La Ferrari 351 era guidata dal pilota Alfonso Cabeza de Vaca, 17° marchese De Portago, al suo fianco, il suo secondo, l’americano Eddy Nelson 20 Edmund Nelson, furono nove le persone che persero la vita quel pomeriggio. Cinque i bambini: Anita Boscaini, Giovanni Conzato, Virginia Rigon, Valentino Rigon e Carmen Tarchini. Quattro gli adulti: Angelo Dobelli, Silvestro Franzini, Pietro Grandelli, Romeo Stancari. L’incidente accadde in territorio di Cavriana, ma gli eventi successivi coinvolsero anche Guidizzolo, così come è frequente l’associazione a Guidizzolo nella memoria storica dell’evento. Genitori, amici e parenti abitano ancora a Guidizzolo o a Cavriana e ne conservano vivo il dolore. L’idea di ricordare questa ricorrenza non poteva, pertanto, che trarre ispirazione da una sofferenza che permane nel tempo, per farne monito ed esortazione alle generazioni presenti. Occorre, cioè, favorire occasioni di riflessione sui temi legati alla sicurezza della strada. Le cronache quotidiane, anche locali, ci offrono purtroppo continue occasioni di riportarci con la memoria a quel tragico 12 maggio 1957. Ma non basta, occorre che in tutti maturi la consapevolezza che la sicurezza stradale è una priorità assoluta. Se da una parte la tecnologia propone soluzioni sempre più orientate alla sicurezza, è necessario lavorare sull’educazione, sulla formazione degli utenti, prima ancora che sulla prevenzione e sulla repressione. Ed i destinatari devono essere in particolare i giovani, visto che sono proprio loro, secondo le statistiche, le vittime più frequenti. Nella convinzione che le istituzioni devono recitare un ruolo da protagonista in questo percorso educativo, nel rispetto dei rispettivi ruoli, le Amministrazioni Comunali di Guidizzolo e Cavriana, insieme, hanno deciso di commemorare il 50° anniversario di quel tragico evento, con un programma che è incentrato soprattutto su iniziative diverse, che hanno appunto come comune denominatore il tema della sicurezza stradale, incontrando peraltro la disponibilità di numerosi soggetti, sia pubblici che privati, quali la Provincia di Mantova, l’Automobile Club di Mantova, l’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo, la Scuderia Ferrari Club, l’Associazione Italiana Famiglie e Vittime della Strada, il Red Passion Team, l’AIDO ed altri sponsor. Contemporaneamente, l’ACI e la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) stanno proponendo a tutti i Comuni l’approvazione di una petizione volta ad invitare l’ONU ad adottare una risoluzione, denominata “strade sicure – make roads safe”, che promuova azioni concrete per ridurre gli effetti dell’incidentalità stradale nel mondo. Il programma, da dettagliare e divulgare, prevede tra l’altro un incontro di allievi dell’Istituto d’Arte di Guidizzolo con rappresentanti dell’Associazione Italiana Famiglie e Vittime della Strada, poi un incontro pubblico in sala civica a Cavriana, destinato a tutti, ragazzi e famiglie, dal titolo “Graffiti dell’anima – un progetto di tutela della vita sulla strada”, con la presentazione di un libro-iniziativa che racconta le numerose poesie, frasi, frammenti di canzoni, centinaia di dediche scritte sui muri fuori dai Centri di Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia, che rappresentano il quotidiano dolore vissuto in tanti nosocomi italiani. I consigli comunali di Guidizzolo e Cavriana, poi, in seduta congiunta nella mattinata del 12 maggio, raccoglieranno l’invito dell’ACI approvando la petizione sopra esposta. Seguirà poi la posa dell’omaggio floreale sul monumento alle vittime delle Mille Miglia e la messa di suffragio, celebrata nella chiesa di Castelgrimaldo. Sulla stele commemorativa nel monumento delle Mille Miglia leggiamo: “Innocenti uomini d’altri tempi, astratta potenza, fuggono la vita e la storia, lasciando dietro a sé la strage di uomini d’oggi, presenti e felici della calda umile vita, innocenti eroi”. Coltiviamo la speranza che presto abbiano a cessare questi lutti e che nessuno abbia più ad erigere lapidi commemorative e che la strada non abbia più a rubare i nostri sogni. Il monumento ai caduti dell’ultima “Mille Miglia” Graziano Pelizzaro Festa dello sport Il direttivo di “Sportiva-mente Guidizzolo”, un’iniziativa nata lo scorso anno per riunire tutti gli sport in un’unica festa, avvisa tutti gli interessati che la macchina organizzativa si è già messa in moto. La manifestazione avrà inizio il 25 maggio e si concluderà il 3 giugno mettendo insieme sport, tempo libero e spettacolo. Tutte le associazioni, le palestre o i singoli che vogliono partecipare e inserirsi per proporre competizioni sportive o altro genere di eventi sono pregati di contattare: - Giorgio Tedoldi (335-7065866) - Ermes Pelizzola (347-6939273) - Luca Bianchera (339-5405807) - Claudia Morselli (340-5827336). 21 ORGANIZZA SERATA INFORMATIVA SU T.F.R. E PREVIDENZA PER LAVORATORI DIPENDENTI E AUTONOMI (GRATUITA E LIBERA) Presso TEATRO COMUNALE DI GUIDIZZOLO LUNEDI' 16 APRILE 2007 ORE 20,30 PROGRAMMA DELLA SERATA 1) Situazione previdenziale pubblica attuale e futura 2) Cos'è il TFR 3) Differenze sostanziali tra “scelta tacita”e “scelta esplicita” 4) Alternative del dipendente 5) Vantaggi fiscali per dipendenti ed lavoratori autonomi PER EVENTUALI CHIARIMENTI IN MERITO CONTATTARE IL NUMERO 340 0912625 Davide Rivera - Via Cantarane, 15/3 - Guidizzolo Giuliano Milani - Via Colli Storici, 15 - Guidizzolo Banca Mediolanum S.p.A. Capitale sociale euro 371.000.000 i.v. Codice Fiscale - Iscr. Registro Imprese di Milano n. 02124090164 Partita Iva 10698820155 Società con unico Socio Capogruppo del Gruppo Bancario Mediolanum Iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari Banca Iscritta all’Albo delle Banche Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia ed al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Sede legale e Direzione 20080 Basiglio (MI) Palazzo Meucci - Milano 3 Via Francesco Sforza Tel. 02.9049.1 www.bancamediolanum.it Uno sguardo sulla vita L’ultimo lavoro pubblicato da Sergio Rizzardi è diviso in due parti, la prima “Incontri” raccoglie una serie di testimonianze di vita vissuta , mentre nella seconda “Profonde riflessioni” sono riunite alcune brevi poesie. Riflettere con lucidità e serenità sul proprio passato non è un'impresa facile; si può cadere nell'errore di ingannarsi pensando che se le cose sono andate male è colpa del destino o dei cattivi incontri, come è invitante, se il bilancio è stato positivo, congratularsi con se stessi per le proprie capacità. In questa trappola non è caduto Sergio Rizzardi che ripercorre importanti esperienze della sua vita con una esemplare lucidità, mantenendo sempre viva la dimensione del colloquio, non solo personale, ma anche in sinergia con gli uomini che ha incontrato e con gli eventi che gli sono accaduti. Ecco allora che si commuove per la malattia di un amico, non nascondendo la sua commozione e la sua apprensione e si indigna con colleghi che non hanno saputo assolvere al loro mandato che li poneva al servizio dei cittadini. Attraverso episodi di vita quotidiana esprime con fermezza e fierezza la sua autentica missione di vita, volta sempre alla realizzazione di uno scopo positivo e soprattutto utile per gli altri; non trascura una valutazione dell'aspetto politico che, proprio in questo periodo, ha il sapore amaro di verità da sempre conosciute. I numerosi incontri descritti ci portano in una storia umana ricca di avvenimenti e sentimenti e testimonia una sensibilità capace di stupirsi di fronte alle bellezze della natura, alle gioie dell'amore e dell'amicizia, ma anche una profonda empatia di fronte alle sofferenze e alle ingiustizie. È sicuramente fortunato il nostro autore che ha potuto apprezzare molte esperienze, godere dell'amicizia di ottime persone, visitare luoghi interessanti, ma spesso tutti abbiamo queste possibilità e non sempre siamo in grado di coglierle. Le poesie ripropongono in modo suggestivo ancora esperienze e sentimenti vissuti, ma con una gradevole sensazione di leggerezza che colpisce il lettore. Sono smorzati i toni, a volte amari o meditativi degli “INCONTRI” per lasciare spazio all'urgere immediato del sentire. PENSIERI I pensieri volano liberi come farfalle; Vanno, vengono e si perdono nell’infinito, recensioni arte & dintorni sanno raccontare verità oppure menzogne; nascondono nel profondo amore ed odio. Così, come il giorno incontra la notte, il pensiero da luce alla vita. L’ALTRO Ti vedo, ti sento, ti ascolto; mille sofferenze non cancellano l’eterno sogno della vita. Orizzonti infiniti appaiono e scompaiono, sembrano fuggire nel nulla, Giusi Nobilini ma il nostro ed il vostro Dio uniti nella preghiera saprà indicarci la strada che conduce al sentiero della pace. 23 la nostra storia arte & dintorni Il principe Carlo Windisch Graetz colonnello dell’ esercito austriaco morto nei pressi di Rebecco Franco Mondadori 24 Epigrafi e iscrizioni: postille e commenti Il libro “Guidizzolo: Epigrafi e Iscrizioni” ha incontrato un buon successo come attestano lettere e telefonate giunte all’editore e all’autore. La diffusione del libro è stata anche occasione di chiarimenti, precisazioni, lamentele per qualche epigrafe tralasciata. Che il libro abbia fatto discutere è cosa assai positiva. Ecco qualche tema discusso. Alle epigrafi si rivolge frequentemente l’accusa di essere false, di lodare ad esempio personaggi non proprio limpidi o esemplari. Ciò dipende dal fatto che i testi sono suggeriti dai famigliari; inoltre le epigrafi rientrano nel genere letterario della retorica e non avrebbero ragione di essere se non si uniformassero al precetto: Del prossimo parla bene oppure taci. Perchè prendersela con le epigrafi quando al presente grondano di retorica e falsità le cronache della stampa quotidiana? e gli elogi sperticati, a volte persino imprudenti, a persone in vita? Altre testimonianze sono pertinenti. Elodio Perani, apprezzato collaboratore della Rivista, auspica che il libro possa contribuire a far conoscere la storia del paese e tramandarla alle generazioni future. Mons. Giovanni Volta, Vescovo emerito di Pavia, vorrebbe addirittura che procurassi una lapide per me “in vista del futuro”, ma saggiamente aggiunge: “la lapide migliore è quella della memoria di Dio”. Nato e cresciuto a Guidizzolo (lo rivedo con la divisa di collegiale, mantella con gli alamari d’oro) è il professor Vittorio Cappa, già Preside della facoltà di Agraria all’università cattolica di Piacenza, dove vive e da dove ha inviato un ricordo della sua adolescenza. Una persona molto anziana nel cortile di casa parlava ai ragazzini della battaglia di Solferino. “El vèc Piassa” (al secolo Piazza Giacomo, morto nel 1953 all’età di 97 anni, è il nonno di Anna, Ermete, Emo e Tina Nicolai) raccontava: “A Guidizzolo prima dell’inizio della battaglia erano accantonati gli austriaci e il generale Windes Graz voleva punire i guidizzolesi perchè si erano dimostrati ostili alla presenza degli austriaci. La mattina del 24 giugno, prima di andare in battaglia il generale aveva lanciato questa minaccia: GUIDIZZOLO, SE CAMPO TI LAMPO, SE MUOIO TI PERDONO.” Il generale è morto e Guidizzolo fu salva! “El vèc Piassa” evidentemente storpiava il vero nome e sbagliava il grado, ma sembra di vederlo circondato dagli occhi curiosi dei bambini. L’episodio è tramandato fino a noi per via orale e non contraddice affatto il testo dell’epigrafe (pag. 99). Per i fratelli Carlo è un eroe pure nella sconfitta. Fossero andate diversamente le cose il principe Carlo Windisch-Graetz sarebbe diventato davvero un incendiario volendo punire i guidizzolesi? Un’ultima annotazione. La Parrocchia fin dal settembre dell’anno scorso ha provveduto a ridipingere e rendere leggibile l’epigrafe (pag. 43) del monumento di don Fortunati e così ha fatto la famiglia Margonari con la lapide (via Chiassi n. 64) che ricorda Cicco, il cavallo del dottor Brazzabeni, vedi a pagina 138. La storia scritta sui muri Da “La Cittadella” del 26 gennaio 2007 La nuova fatica di Franco Mondadori è un libro singolare e appassionante. E’ in distribuzione in questi giorni a Guidizzolo (da notare: in distribuzione gratuita per le famiglie del paese) un libro, ben curato dal Centro Culturale San Lorenzo, intitolato Guidizzolo: Epigrafi e iscrizioni. Ne è autore il prof. Franco Mondadori, infaticabile studioso della storia locale, che tra l’altro ha già delineato in due pregevoli volumi, dedicato il primo a illustrare in ogni aspetto la chiesa parrocchiale, e il secondo le vicende della famiglia più rilevante, i Rizzini. In questo appena uscito, egli considera le vicende del comune da un punto di vista originale, che per completezza e impostazione trova ben pochi riscontri, e anzi, a conoscenza di chi scrive, nessuno in ambito mantovano. Partendo da una precedente parziale ricerca, con certosina pazienza egli ha raccolto tutte le epigrafi esistenti nel capoluogo, nelle frazioni e nelle campagne, riportandole puntualmente e integralmente. Ma, limitato a questo, il volume sarebbe opera specialistica, di interesse ristretto a pochi studiosi; invece l’autore ha voluto fame un testo alla portata di ogni lettore, e allo scopo ha tradotto le scritte in latino, e tutte le ha corredate con spiegazioni e commenti, atti a farne cogliere la rilevanza e tramutarle in altrettanti documenti su uomini e vicende che in vario modo hanno segnato il territorio. Di più: le scritte sono raccolte a gruppi, secondo l'epoca o il luogo in cui si trovano, e anche ogni gruppo è accompagnato da note chiarificatrici. Completa il quadro un'attenta scelta di fotografie correlate. Ne risulta un libro che non esiterei a dire appassionante, e non soltanto per i guidizzolesi; è una dimostrazione di come si fa la storia, di come nascono o dovrebbero nascere i volumi sul nostro passato; non in base a incerte tradizioni o opinabili manipolazioni, ma con l'onesta paziente ricerca delle fonti. Suggerisce inoltre quanto significative siano le tante epigrafi che abbiamo sotto gli occhi, cui pure dedichiamo non più di uno sguardo distratto. Si scrive giustamente nella presentazione: "I muri parlano: anche nell'era di internet le iscrizioni su lapidi e targhe rappresentano una comunicazione tradizionale, che sa rivolgersi al cuore dei cittadini, ne aumenta il senso di identità e arricchisce il significato di muri e strade”. Davvero pregevole, questa nuova fatica del prof. Mondadori. E se tanto si ricava dalle epigrafi di una località non particolarmente ricca di storia, quali risultati darebbe analogo impegno in quei comuni, a cominciare dalla stessa Mantova, dove la storia ha lasciato tante più tracce? Ne deriva l'auspicio che questo libro non resti una stella solitaria, ma sia di stimolo perché altri lo seguano su una così promettente strada. la nostra storia arte & dintorni Roberto Brunelli Storico dell’Arte Direttore del Museo diocesano 25 appunti di viaggio arte & dintorni Francesca Lugoboni Primavera in Liguria È davvero mondiale la fama del monte di Portofino, grandioso bastione di roccia che si protende nel mar Ligure a dividere il golfo del Tigullio dal golfo Paradiso, dando luogo ad un'incredibile varietà di paesaggi. Sul versante occidentale, infatti, il litorale è caratterizzato da pendici ripide e scoscese che, procedendo verso est, lasciano progressivamente spazio ad una costa articolata in numerose insenature ed incantevoli calette, caratterizzate da angoli di straordinario effetto panoramico. Ma procediamo con ordine, iniziando la nostra visita dalla graziosa stazione climatica di Nervi; qui, in una bella cornice di olivi e agrumeti, è possibile camminare lungo la splendida passeggiata “Anita Garibaldi” che si svolge alta, ricavata nella viva roccia battuta dalle onde e che si estende per quasi 2 km fra il piccolo porto e S. Ilario Basso. Lungo la passeggiata è piacevole sostare nel Parco Municipale, magnifico giardino pubblico formato dall'unione di due parchi e ricco di rigogliosi esemplari di palme, lecci, pini e alberi esotici abitati da buffi e divertenti scoiattoli che facilmente si lasciano avvicinare, attirati da qualche nocciolina. Riprendendo l'auto si prosegue lungo la litoranea che da Nervi porta a Camogli. È d'obbligo, però, una sosta culinaria in uno dei tanti panifici del borgo di Recco, ricordato per aver dato origini alla famosa e unica “focaccia ligure”. Il centro marinaro di Camogli è, forse, il più pittoresco fra quelli della Liguria. Affacciato sul golfo Paradiso, sta alla base del promontorio di Portofino. Suggestivo è l'antichissimo porticciolo, chiuso tra il molo seicentesco e le coloratissime case dei pescatori e dominato da uno sperone che porta alla Basilica di Santa Maria Assunta e all'attiguo Castel Dragone, di origini medievali, di cui, però, rimane un'unica torre a sovrastare le poderose mura. Si prosegue lungo la statale e si giunge all'incantevole Portofino. Il panorama del borgo, con le sue case alte e strette raccolte intorno al piccolo porto, è uno tra i più celebri d'Italia. Parcheggiata l'auto ci si dirige verso Piazza Martiri dell'Olivetta, meglio conosciuta come la piazzetta: lungo i suoi lati si susseguono negozi, boutique e ristoranti pronti ad offrire ai numerosi turisti squisiti piatti di specialità liguri, fra cui trofie al pesto e prelibatezze di mare. Che dite? Luoghi tanto incantevoli e nemmeno troppo lontani meritano di essere visitati, soprattutto in questa stagione tanto bella che è la primavera. A Roberto Bollani (Bule) Mi ripetevi: “Hai mai visto Turista per caso? Devi assolutamente vederlo”. Ho sempre rimandato fino ad oggi quando, preso da una curiosità improvvisa, ho cercato il dvd e finalmente l’ho comprato. Forse è stata la curiosità di sapere cosa volevi comunicarmi o forse il desiderio di stabilire una sorta di contatto. Il film parla di Macon Leary un giovane autore di guide turistiche che in realtà non ama molto viaggiare e forse ne ha paura. Le sue guide riscuotono grande successo tra coloro che sono costretti a partire ma detestano sentirsi di passaggio. Infatti contengono utili consigli per sentirsi sempre a casa propria ed evitare spiacevoli contrattempi durante il soggiorno. Ma è ugualmente un film sul viaggio, sul fascino e la scoperta del nuovo. E a te Roberto piaceva viaggiare, eccome! Magari così… un po’ all’avventura. Allora ti sarai chiesto cosa mettere in valigia, quali abiti, oggetti o accessori sono indispensabili, senza ingombrare. E certamente avrai sorriso ai consigli di Maicon: “Un vestito basta e avanza… il vestito dovrà essere grigio. Il grigio non solo copre lo sporco ma è perfetto per un funerale improvviso” o “In viaggio, come d’altronde nella vita, il meno è immancabilmente meglio.” o ancora “non portatevi mai in viaggio niente… di così prezioso o a voi caro… la cui perdita possa gettarvi nella disperazione”. Il film parla anche d’amore. L’amore che capita all’improvviso, inaspettato. Maicon è un scrittore di successo ma la sua vita familiare degenera dopo la perdita dell’unico figlio, in un incidente. Un giorno, di ritorno da uno dei tanti viaggi, la moglie lo accusa di scarsa attenzione nei suoi confronti e se ne va. A lui non resta che la compagnia del cane. La svolta alla sua esistenza avviene in una clinica per animali dove conosce l’esuberanza e l’allegria di Muriel, istruttrice di cani. E’ la fortuna a determinare gran parte del corso della nostra vita. Non è facile da ammettere ma è così. Ci sono delle volte in cui un oggetto a noi molto caro e fragile ci sta per sfuggire dalle mani. E mentre sta per cadere rovinosamente a terra siamo già consci delle conseguenze. E allora un sentimento di paura, rabbia e disperazione ci prende. Vorremmo che il tempo tornasse magicamente indietro. Ma questo non è possibile. Chissà com’è rendersi conto che stai per perdere la vita, lasciare d’un colpo fidanzata, fratelli, genitori, amici, tutto quello che hai realizzato o sognato. Io non credo, come dicono, che tutta l’esistenza ti scorra dinanzi, in un solo istante. Non ce n’è il tempo. Forse non c’è il tempo nemmeno per chiudere gli occhi. A volte mi metto in sella a quello scooter, quel maledetto giorno, a quella maledetta ora. Un corpo inerte sbattuto contro ferraglia impazzita, lanciata a tutta velocità. Percepisco solo un infinitesimo di quell’impatto ed è già insopportabilmente troppo. Rimane il rammarico di non aver potuto sfruttare tutto il tempo a disposizione, di non averti potuto salutare un’ultima volta. L’unica consolazione è ricordare tutte le cose che abbiamo fatto, tutte le cose che ci siamo detti e quell’esortazione amichevole... In ogni film amato c’è una parte di noi e quel titolo sarà sempre per me il tramite verso di te, una porta aperta direttamente nell’aldilà. Ciao Bule, mio grande amico. cinema arte & dintorni Luca Piazza 27 mostre arte & dintorni 1948. Olio su tela, cm 70x50 Roma, Fondazione Giorgio e Isa De Chirico Francesca Cargnoni 28 Giorgio De Chirico Tra le grandi personalità di artisti che più hanno contribuito a dare un corso completamente nuovo all’arte del Novecento, de Chirico figura nelle vette di un’ideale classifica. Giorgio de Chirico nasce in Grecia, a Volos nel 1888 da una famiglia benestante di origine italiana. Assecondato dai genitori nella sua inclinazione al disegno inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Atene. La sua formazione continua poi fuori della Grecia, poiché nel 1905, con la morte del padre, Giorgio si trasferisce a Monaco di Baviera, al seguito della mamma e di Andrea, il fratello minore che diventerà il celebre musicista e pittore meglio conosciuto con lo pseudonimo di Alberto Savinio, e con il quale Giorgio stringerà per tutta la vita un vivace sodalizio intellettuale. L’iscrizione all’Accademia di Monaco influisce profondamente sulla maturazione dell’artista, attratto fortemente in questo frangente dalle immagini visionarie dello svizzero Arnold Böcklin. Dalla Germania De Chirico si sposta in Italia e quindi a Parigi: qui inizia a farsi conoscere esponendo i suoi quadri alla manifestazione del Salon d’Automne nel 1912. È questo l’avvio di una carriera, favorita inizialmente dal noto mercante d’arte Paul Guillaume e dal dibattito con il poeta e critico d’arte Apolinnaire, durante la quale egli sarà prima incompreso e poi fortemente acclamato dalla critica. In Francia De Chirico ritorna successivamente stabilendosi nella capitale tra gli anni Venti e Trenta, dopo aver trascorso il periodo del conflitto e del primo dopoguerra in Italia, tra Ferrara e Roma, città in cui abita definitivamente, insieme alla compagna Isabella Far, dal 1944. Scomparso all’età di novant’anni De Chirico ci ha lasciato, oltre ad alcuni scritti, una produzione pit- torica vastissima che sta alle origini del Surrealismo. Universalmente noti sono soprattutto i quadri “metafisici”: la Metafisica, una tendenza che nasce grazie all’incontro con un altro grande del ‘900, Carlo Carrà, è quell’atmosfera desolata e malinconica che De Chirico ci trasmette con la rappresentazione di piazze, architetture ad arcate, esili figure umane, nature morte che vedono accostate senza logicità busti classici, frutta, libri, giocattoli, biscotti… La Metafisica è un modo di De Chirico di leggere il mondo “al di là della fisica”, Metafisica significa proporre dei soggetti apparentemente privi di senso che però sono in realtà lo specchio di un complesso mondo interiore: il treno che spesso appare sullo sfondo dei suoi paesaggi onirici evoca ad esempio il mondo familiare, il ricordo del padre, ingegnere impegnato nella costruzione di ferrovie, e della natia Volos dotata di una piccola stazione ferroviaria. La stagione metafisica è quella più nota al pubblico, decisamente meno conosciuto è invece il resto della produzione: visitare la mostra di Padova è un modo per avvicinarsi alla complessità di un pittore così enigmatico il cui pensiero è tutto intriso di pensieri filosofici e delle teorie di Nietzsche. L’esposizione ripercorre gli esordi di De Chirico con i primi quadri di sapore mitologico e arcaico che richiamano il mondo greco, propone quindi una vasta rassegna di quadri metafisici, i celebri manichini, si sofferma anche sulla pittura classicheggiante dei primi anni Venti, su quella barocca del decennio successivo e sull’attività di scenografo. La mostra si chiude con una successione di quadri “neometafisici” e con la serie dei “Bagni Misteriosi”: strani paesaggi con piscine d’acquaparquet disseminati di cabine da mare e curiosi bagnanti. De Chirico raccontava che l’idea gli era venuta una volta che trovandosi in una casa il cui parquet era lucidissimo di cera aveva visto riflesse le gambe di un signore che camminava davanti a lui. Ebbe l’impressione che egli avrebbe potuto affondarvi, come in una piscina, e persino nuotare. Arthur e il popolo dei Minimei Luc Besson colpisce ancora. Dopo aver inaugurato con “Il quinto elemento” la stagione dei film di fantascienza creati in Europa, il noto regista francese sfida i colossi americani su un diverso campo di battaglia: l’animazione computerizzata. Ed è di nuovo centro. “Arthur e il popolo dei Minimei” si rivela una favola deliziosa, portata sulle scene con tecniche ambiziose e innovative. Il film, che alterna senza strappi animazione 3D e azione dal vivo, ha richiesto una lavorazione di cinque anni e la collaborazione di ben trecentocinquanta esperti di grafica e animazione; per meglio sostenere la continuità tra scene vere e animate alcune parti della scenografia sono state ricostruite realmente. Il notevole impegno tecnico ha portato alla realizzazione di un lungometraggio d’avanguardia, già titolo di punta della recente edizione del Future Film Festival di Bologna, e che si è aggiudicato l’Imagina Award 2007, un premio prestigioso, assegnato ogni anno a Montecarlo, per il miglior utilizzo degli effetti visivi realizzati con tecnologie digitali, non solo sulla base delle qualità tecniche ma anche sulle emozioni che essi suscitano. In effetti, “Arthur e il popolo dei Minimei” rappresenta un mirabile esempio di “stile europeo”non solo per la raffinata sceneggiatura e l’accuratezza dell’animazione, ma anche e soprattutto per il contenuto emotivo e la delicatezza della sua espressione, che ha saputo integrare la semplicità poetica dell’immaginario infantile, gli slanci e i contrasti dal sapore preadolescenziale dei protagonisti e la mera realtà degli adulti senza mai perdere in armonia e poeticità. Significativa, sia dal punto di vista tecnico che contenutistico, la scelta di dividere le vicende del protagonista tra il mondo visibile e quello microscopico dei Minimei, affidato alla creatività dei tecnici d’animazione tridimensionale, dove Arthur assume a sua volta l’aspetto di un minuscolo folletto africano, appunto un Minimeo. La separazione, anche fisica, del mondo reale dalla meraviglio- sa dimensione dei Minimei, quasi invisibile e accessibile solo a pochi, diventa aperta allegoria del divario tra realtà e fantasia. Allo stesso tempo, l’inscindibilità di queste due dimensioni strettamente complementari risalta come lezione cardine della storia, un esito tanto semplice quanto illuminato, oltre ai sempre graditi messaggi ecologisti e di fratellanza interrazziale che colorano la vicenda. L’intreccio, tratto dai primi due libri di Besson sulle avventure di Arthur (“Arthur e il popolo dei Minimei”, e “Arthur e la città proibita”, per l’occasione prontamente ristampati da Mondatori in accattivanti versioni illustrate), trae spunto dal vasto immaginario fiabesco e leggendario, specialmente dai temi della celeberrima “Spada nella roccia”, con una disinvoltura quasi spudorata, ma conserva una straordinaria freschezza nella caratterizzazione dei personaggi, permeati da una sottile vena poetica, nonché da una connaturata simpatia, che si riflette sull’ambientazione e sull’azione, colorandole con quel tratto di delicatezza e nostalgia quasi esoterica implicitamente derivate dalle vette del romanticismo e dalle ombre della sua caduta decadentista, auree culturali del tutto estranee al Nuovo Continente, che conferiscono alle produzioni europee uno stile inconfondibile, specialmente laddove la fantasia può esprimersi liberamente. Consapevole, e orgoglioso, della portata innovatrice delle sue imprese cinematografiche, Besson già si prepara a dirigere il seguito del film, probabilmente condensando la storia di almeno uno degli altri due libri sulle avventure dell’intraprendente bambino amico dei folletti, nuovamente alle prese con il perfido epicureo Maltazard in “La vendetta di Maltazard”. Le prospettive della storia si stanno ulteriormente ampliando: Arthur esplora anche il mondo virtuale con l’omonimo videogioco e un sito grazioso, altamente fotorealistico. recensioni arte & dintorni Mariavittoria Spina 29 Psicologia a cura della Dott.ssa Giulia Stuani I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Disturbi ossessivo-compulsivo Capita, ad ognuno di noi di soffrire, a volte, di quelle che, nel senso comune, chiamiamo “manie”; ovvero ci capita di essere particolarmente suscettibili a certi fatti o a certe situazioni e di sviluppare nei loro confronti dei veri e propri pattern comportamentali, sequenze di azioni, tipici solo ed esclusivamente di noi stessi. Ad esempio, può capitarci di volere che la piega del letto sia messa in un determinato modo, o di volere che i libri sui nostri scaffali siano disposti in ordine crescente di altezza, e, se così non fosse, ci innervosiremmo parecchio. Questi comportamenti sono del tutto normali, fintanto che non arrivano ad impedire un sereno svolgimento della nostra vita. La patologia subentra, appunto, nel momento in cui queste nostre “manie” diventano talmente importanti da non riuscire a pensare ad altro; in questo caso si sviluppano delle ossessioni e/o delle compulsioni, che insieme vanno a creare il disturbo ossessivo-compulsivo, un disturbo annoverato tra i disturbi d’ansia. Tale disturbo si caratterizza per la presenza di ossessioni e di compulsioni, ma non sempre di entrambe. Le prime sono dei pensieri intrusivi, ripetitivi, persistenti, che la persona non è in grado di scacciare e di controllare; il soggetto che li esperisce sa che sono irrazionali e che non hanno senso, ma non è capace di allontanarli. Le ossessioni possono essere viste come una forma estrema di indecisione o di dubbio e le più diffuse riguardano l’aggressività, gli impulsi sessuali o l’ipocondria. Ad esempio, un soggetto può credere improvvisamente di potersi scagliare con tutta la violenza di cui è capace contro chiunque egli incontri, senza il benché minimo motivo, e per questo, probabilmente svilupperà un comporta- 30 mento di evitamento sociale, rifugiandosi in casa e temendo di relazionarsi a chiunque, evitando, appunto, il contatto sociale. Questi comportamenti che si mettono in atto in seguito alle ossessioni, sono le compulsioni, ovvero dei veri e propri comportamenti ripetitivi che la persona si sente costretta ad eseguire per ridurre il disagio causato dai pensieri ossessivi; tali comportamenti sono spesso estremamente eccessivi e rientrano in un disturbo mentale perché occupano talmente tanto tempo della vita della persona, da impedirle di poter fare altro. Le compulsioni più comuni riguardano l’igiene e l’ordine; ad esempio, una persona che creda di potersi sporcare o infettare anche solo osservando un luogo o un oggetto, potrà passare anche tre quarti della propria giornata lavandosi, arrivando addirittura a crearsi delle escoriazioni per l’eccessivo sfregamento. Si vuole ricordare che, per essere considerate un disturbo vero e proprio, le ossessioni e le compulsioni devono impedirci di vivere normalmente, quindi non preoccupiamoci se a volte siamo un po’ fissati con l’ordine e la pulizia di casa nostra. Esistono vari tipi di terapie per il disturbo ossessivo-compulsivo, da quelle psicanalitiche, quelle psicologiche, quelle farmacologiche ed addirittura quelle chirurgiche, in cui si va a distruggere una parte di una zona del cervello chiamata giro del cingolo, ma che non ha ancora provato la sua effettiva efficacia. Si ricorda ai lettori che, se avessero particolari curiosità inerenti alle dinamiche comportamentali o dubbi e domande di interesse pubblico, possono farle pervenire alla redazione e sarà loro risposto quanto prima. Games area a cura di Davide Truzzi I lettori possono suggerire consigli che siano di interesse generale GOD OF WAR 2 - Ps2 Dalla sua uscita nel 2005 God of War, videogame action a sfondo mitologico per Ps2, ha rivoluzionato a sorpresa l’intero panorama videoludico grazie a suoi ritmi sfrenati, nuove soluzioni giocabili e un carismatico protagonista, Kratos, risoluto combattente spartano e futuro dio della guerra, dotato di armi e poteri divini. In questa nuova ed attesissima avventura, prevista per la metà di aprile, Kratos, spodestato dal proprio trono divino duramente guadagnato nell’ episodio precedente, sfogherà tutta la sua ira sui propri eterni nemici, gli dei stessi, impegnato a sconfiggere terribili e giganteschi titani, in perfetta linea con la tradizione greca. Parlando dell’aspetto prettamente tecnico, God of War 2 si presenta ancora più solido e brillante del predecessore, con una grafica capace di spremare al massimo l’hardware ps2, nuove abilità, originali missioni e una migliorata longevità. DEVIL MAY CRY 4 - Ps3 Sono passati parecchi anni dall’uscita su Ps2 del primo capitolo di una delle saghe più gettonate degli ultimi tempi: Devil may cry, esperienza videoludica fondata su veloci azioni all’ arma bianca ed armi pesanti, nonché sul proprio protagonista assoluto, Dante, irriverente e sbruffone cacciatore di demoni che ora si prepara a compiere un importante salto generazionale, sbarcando sulla neonata di casa sony Ps3. Nel quarto capito- lo il nostro amatissimo Dante sembra sul punto di andare in “pensione“, o meglio, sembra diventare malvagio, opponendosi aspramente ad un nuovo e giovane protagonista: Nero, agile e potente guerriero dotato di uno straordinario revolver, nonché di un vero e proprio asso nella manica, e cioè il proprio braccio destro, capace di allungarsi e dalla forza straordinaria. Se la trama non è ancora definata non si può dire la stessa cosa dell’ apparato tecnico, capace di regalare, grazie al nuovo processore a disposizione e ad una enorme potenza di calcolo, emozioni uniche. HALO 3 - Xbox 360 Parlando di Microsoft, e quindi di Xbox, non si può fare a meno di parlare di uno dei videogame più famosi e giocati in tutto il mondo, sia in modalità singola che in multigiocatore tramite internet: Halo, futuristico sparatutto in prima persona con protagonista Master Chief, soldato facilmente riconoscibile dalla sua sfolgorante e tecnologica armatura. Dopo i primi 2 episodi videogiocatori di tutto il mondo attendono con trepidazione l’uscita del terzo capitolo, su cui anche la software house americana fonda le proprie speranze; anche se l’uscita di questo videogame è ancora lontana, le poche immagini trapelate dalla rete sembrano promettere molto bene, mantenendo l’alto livello di qualità riscontrabile nei capitoli precedenti. 31 Ti regalerò una rosa A cura di Martina Grandelli 32 Ho navigato in Internet finchè ho trovato il testo. E il motivetto continua a balenarmi nella mente. Parlo della canzone “Ti regalerò una rosa” di Cristicchi. Vincitrice della 57esima edizione del Festival di Sanremo. In questo numero la voglio citare perché: primo, penso sia una delle poche canzoni serie che ti fanno riflettere, e, secondo, perché devo ammettere di sentirmi un po’ in colpa: non mi ero mai fermata a pensare ai “matti”. E sinceramente non so cosa provare. Curiosità? Indifferenza? Pena? Che dire di loro. Sono chiusi tra mura bianche di un luogo neutro. In mezzo a pensieri contorti, domande e sensi di colpa di chissà quale lontano reato. Stanno ai bordi della società tra bavaglie, badanti e camicie di forza. Loro che hanno bisogno di aiuto o di chiarimenti almeno. Lo so, è quasi impossibile. Perché certe malattie si curano lentamente o non si può e basta. Cosa gira mai nella testa dell’uomo… E tutto questo può fare un po’ paura, (dovrebbe?), ma alla fine sono persone come noi, solo un po’… diversi. Non so se sia il termine giusto. Meno fortunati? No, neanche… sono e basta. Sono loro. Hanno cuori come i nostri. Cuori che battono forte e chiaro. Solo con più paura di questo mondo che cambia così velocemente. E dopo questa breve e contorta prefazione, vi lascio con il testo della canzone che, per qualche minuto, ha fermato il mio mondo e mi ha fatto riflettere su Loro, su queste “migliaia di astronavi che poche volte tornano alla base”. Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perché non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare "Spùse mè nona" Serata a teatro con l'Associazione Donna per Donna Nella splendida cornice del Teatro Sociale di Castiglione delle Stiviere, sabato 17 marzo è andata in scena la commedia comica in tre atti "Spùse mè nona", con la compagnia teatrale La Beffa di Guidizzolo, per la regia di Carlo Zuanon. Grande successo di pubblico per una serata di beneficenza a favore dell'Associazione Donna per Donna. La serata è stata organizzata dall'Associazione Donna per Donna, associazione di volontariato con sede in Desenzano in via Achille Papa 30, ed attiva anche nel mantovano. Donna per Donna si propone di sostenere e rafforzare la volontà della donna operata di tumore al seno per poter trasformare un'esperienza che potrebbe evolversi in una disarmonia di tutta la persona, in un miglioramento ottimale del suo equilibrio generale, che si configura elemento indispensabile anche per la profilassi della malattia, ed in particolare, attraverso l'attività psicosocio-sanitaria. Donna per Donna si propone come "luogo" dove l'argomento tumore della mammella può essere affrontato e chiarito in tutte le sue implicazioni, attraverso incontri, seminari e pubblicazioni. Fortunatamente possiamo contare su consulenti specialisti di fama come il dott. Carlo Baroni, il dott. Enrico Micheletti, il dott. Luciano Cirelli, il Prof. Lorenzo Magno, il dott. Privato Fenaroli, dice Ines Micucci, Presidente dell'Associazione Donna per Donna. Chiunque può contattarci telefonicamente al numero 030-9142545 o inviarci una e-mail: [email protected] Nel sito www.donnaperdonna.it si trovano tutte le iniziative dell'Associazione. La serata si è potuta realizzare grazie alla solidarietà della Bcc di Bedizzole-Turano Valvestino, il Lions Club Sirmione, Reale Mutua Assicurazioni, Stagnoli T.G. di Lonato, Armonia, centro benessere di Desenzano, G.P. Gnesato Padovan di Desenzano, Il Gazzettino Nuovo di Castiglione, Fa Fashion prodotti per capelli di Castiglione, Centro Gamma Termosanitaria spa di Desenzano, Lago Fiorito vivaio di Desenzano, trattoria Da Milani di La Presidente Ines Micucci e Clara Polato Consegna omaggi alla Compagnia Teatrale Compagnia Teatrale Guidizzolese “La Beffa” Centenaro di Lonato, ADS Viadotto di Desenzano, Il Forno di Gozzi di Desenzano, Fiorista Roberto di Desenzano, la compagnia teatrale La Beffa di Guidizzolo, al regista ed amico dell'Associazione Carlo Zuanon e La Notizia periodico di Guidizzolo. Ed infine un caloroso grazie va a tutto il pubblico presente. Clara Polato 33 Noi e la legge a cura di Laura Leorati, dottore in legge I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Oltre il diritto: tra “spettacolo” e realtà Al termine di Valencia-Inter, partita di Coppa Campioni, una rissa indecorosa ha guastato la serata, lo spettacolo e... il buonsenso. Quando i giocatori inizieranno a dare il “buon esempio” evitando ogni violenza in campo? 34 Prevenzione e repressione contro la violenza connessa a competizioni calcistiche: un binomio per voltare pagina, almeno sulla carta. Il decreto sulle misure urgenti prevede lo svolgimento di partite senza la partecipazione del pubblico, per gli impianti non rispondenti alle norme di sicurezza. E’ stata parzialmente rivista la disciplina sul “divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive” (DASPO) introdotta dalla L. 401/89, la quale contempla la facoltà per il questore di disporre il suddetto divieto a coloro che risultano, nel corso degli ultimi cinque anni, denunciati o condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per violenza commessa in occasione o a causa di manifestazioni sportive. A norma del decreto in argomento, il DASPO può ora essere disposto anche nei confronti di chi, pur non essendo stato raggiunto da denuncia o da sentenza, abbia in occasione o a causa di manifestazioni sportive e sulla base di elementi oggettivi (ad esempio filmati) tenuto una condotta volta a partecipare attivamente a episodi di violenza o, comunque, idonea a porre in pericolo la sicurezza pubblica. Per garantire l’effettiva osservanza del divieto, è altresì previsto l’obbligo di presentarsi ad un ufficio di polizia durante la manifestazione vietata. Altro elemento di novità è rappresentato dalla previsione di un limite minimo di durata del DASPO equivalente a tre mesi. La precedente normativa indicava, invece, solo la durata massima di tre anni. Misure di prevenzione sono adottabili anche nei confronti di coloro che sono indagati (non ancora rinviati a giudizio), per aver agevolato (non già causato) manifestazioni di violenza. E’ applicabile la confisca in relazione ai beni idonei a facilitare la commissione di altri illeciti. In capo alle società organizzatrici della competi- zione è stato posto il divieto di vendere o cedere, a qualsiasi titolo direttamente o indirettamente, alle società calcistiche biglietti destinati ai tifosi in trasferta. La finalità di responsabilizzare i club sportivi è perseguita altresì vietando agli stessi di agevolare sotto qualsiasi forma i destinatari di un DASPO, ovvero coloro che siano stati comunque condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati connessi a manifestazioni sportive. Le violazioni sono punite con sanzione pecuniaria da 50.000 a 200.000 euro. La strategia repressiva è contrassegnata da un inasprimento delle pene: reclusione da cinque anni (anziché tre) a quindici anni per i reati di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale ad opera di gruppi armati composti da più di cinque persone, ovvero da più di dieci pur senza armi; reclusione da uno a quattro anni per chi negli stadi o nelle immediate adiacenze lancia o utilizza, in modo da generare pericolo per le persone, oggetti contundenti o comunque atti ad offendere; reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 500 a 2.000 euro per chi e’ trovato in possesso di razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile, ovvero di bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti o comunque atti ad offendere. Infine, è stato ampliato il segmento temporale della “quasi flagranza” di reato dilatandolo a 48 ore anziché 36 dal fatto. In altri termini: quando non è possibile arrestare immediatamente il soggetto, quest’ultimo si considera comunque in stato di flagranza (cioè colto sul fatto) quando risulta, sulla base di riprese video fotografiche o da altri elementi dai quali emerge con evidenza il fatto, autore del reato. Per i suddetti reati si procede con il rito direttissimo che consente al p.m. di presentare direttamente l’imputato davanti al giudice del dibattimento. Auspichiamo che una puntuale applicazione della normativa restituisca una dignitosa certezza al diritto ed alla pena. Noi e il fisco a cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale La riforma del TFR: le scelte possibili Il nostro sistema previdenziale sta diventando non più sostenibile; per tale motivo il legislatore ha emanato alcuni provvedimenti, con i quali si introduce o si incentiva il ricorso alla previdenza complementare o all’assicurazione individuale. Dal primo gennaio 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare. Perno di tale riforma è la destinazione del trattamento di fine rapporto (Tfr) che ne diventa la principale fonte di finanziamento. Cercheremo di chiarire punti principali. Prima di tutto occorre precisare che la riforma non tocca le quote di Tfr maturate fino al 31 dicembre 2006, che continueranno e rimanere presso le aziende e verranno rivalutate ai sensi di legge. Per quanto riguarda le quote che maturano dal primo gennaio 2007, i lavoratori hanno tempo fino al 30 giugno 2007 (per i lavoratori assunti dopo tale data, i sei mesi decorrono dalla data di assunzione) per manifestare la propria scelta su dove destinarlo; se entro il termine previsto il lavoratore non esercita alcuna scelta entrerà in funzione il “silenzio-assenso”. E’ necessario fare alcune distinzioni in relazione alle dimensioni delle aziende ed all’anzianità contributiva dei lavoratori: Soggetti assunti prima del 31.12.2006 e neoassunti dopo l’1.01.2007 - Scelte esplicite: Il lavoratore può decidere espressamente di destinare il proprio Tfr al fondo pensione scelto (in tal caso la scelta è irrevocabile); Il lavoratore può decidere di lasciare il proprio Tfr presso l’azienda (scelta revocabile); in quest’ultimo caso però è necessario operare una seconda distinzione: se l’azienda ha fino a 49 dipendenti il Tfr rimane interamente in azienda; se l’azienda ha più di 50 dipendenti il Tfr maturando verrà fatto confluire interamente in un apposito fondo gestito dall’INPS. - Scelta tacita: il datore di lavoro trasferirà il Tfr futuro a un Fondo pensione previsto dal contratto collettivo individuato con accordo aziendale o, in assenza di accordo al fondo pensione a cui ha aderito il maggior numero di lavoratori in azienda; o in mancanza delle altre due possibilità al fondo pensione costituito presso l’Inps (fondo residuale da non confondersi con il Fondo dello Stato gestito dall’Inps che invece gestirà il Tfr per le sole imprese con almeno 50 dipendenti quando si scelga di non optare per una delle forme di previdenza complementare). Soggetti assunti prima del 29.04.1993 Chi è stato assunto prima del 29 aprile 1993 si trova di fronte a una rosa di opportunità: nell’ipotesi in cui abbia già aderito a un fondo pensione può continuare a contribuire con la stessa quota versata in precedenza, mantenendo presso il datore di lavoro il resto del Tfr maturando; oppure può versare ai fondi l’intera liquidazione futura. Se, al contrario, non è ancora iscritto a fondi pensione può scegliere di trasferire il Tfr futuro anche solo nella misura fissata dagli accordi collettivi o, in assenza di questi, in misura non inferiore al 50% oppure di mantenerlo in azienda. E’ doveroso precisare, infine, che sono al momento esclusi dal campo dell’applicazione della riforma i pubblici dipendenti ai quali continua ad applicarsi la disciplina previdente. "Fino a pochi anni fa si andava in pensione col sistema retributivo, cioè i contributi di coloro che stavano lavorando servivano per pagare le pensioni in essere. Chi andava in pensione riscuoteva mensilmente circa l'80% della retribuzione media degli ultimi 5 anni. Tale sistema era in grado di funzionare in presenza di tre lavoratori per ogni pensionato. A causa dell'allungamento della vita media tale rapporto non è piu stato rispettato e dal 1996 è stato introdotto il sistema contributivo; con tale sistema l'individuo percepirà la pensione calcolata sui contributi effettivamente versati in tutto l'arco della vita lavorativa. Poichè i contributi versati dall'azienda sono circa il 40% della retribuzione lorda mensile, ne consegue che chi andrà in pensione con questo sistema percepirà una pensione pari a circa il 40% dell'ultimo stipendio. Da ciò deriva la necessità di creare una fonte integrativa alla pensione utilizzando il TFR dei dipendenti." 35 Istituto Statale d’Arte A cura della Proff.ssa Fiorenza Travagliati Laboratorio teatrale “In-soliti Attori” all’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo Il progetto di laboratorio teatrale “In-soliti attori” ha avuto inizio con un concorso bandito dalla Provincia di Mantova; il Dirigente Scolastico dell’Istituto Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato “ di Guidizzolo e le docenti Prof.sse Tommasa Burgio e Giulia dell’Aringa ne hanno illustrato l’elevato valore sociale all’Amministrazione Comunale di Guidizzolo ed alla Fondazione “Non solo Arte”, che hanno creduto nell’iniziativa, sostenendola economicamente. Il Teatro Magro di Mantova ha poi curato tutti gli aspetti tecnici del laboratorio, infatti la regia è stata realizzata da Flavio Cortellazzi, mentre Alessandro Pezzali si è interessato della consulenza artistica. I ragazzi delle scuole mantovane conoscono molto bene i loro nomi ed i loro volti, perchè con essi sono da sempre impegnati ad allestire attività teatrali e drammatizzazioni. Insieme alle insegnanti ed alle educatrici Maria Rosa Marani e Raffaella Gialdini hanno coordinato il lavoro di sedici alunni dell’Istituto d’Arte e di quattro ragazzi del Centro Diurno Disabili ANFFAS di Rebecco. Molto significativi sono stati gli obiettivi fissati dai referenti del progetto che hanno puntato priorita- 36 riamente alla valorizzazione delle risorse espressive individuali e di gruppo e all’ampliamento delle capacità di comunicazione con il diverso da sé. Lo spettacolo preparato da questi insoliti attori, e frutto di sei mesi di incontri, è stato messo in scena il 7 marzo scorso presso il Teatro Comunale di Guidizzolo, che ha dato piena disponibilità e sostegno alla manifestazione. ..Anche Il Grande Fratello ha voluto andare da Cenerentola... “70v.7” In-soliti attori all’Istituto Statale d’Arte Gli in-soliti attori dell’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo insieme ai ragazzi del Centro Diurno Disabili di Rebecco hanno così concluso il loro percorso laboratoriale, coronandolo con un grande successo. Due gli appuntamenti con il pubblico: un matiné riservato alle scuole ed una performance serale dedicata alla cittadinanza. Applausi fragorosi a scena aperta hanno salutato questo spettacolo molto gradevole, ma di grande significato morale. Rappresentazione dal titolo intrigante “70 v.7” perchè sette sono i vizi capitali su cui si è centrato il tema proposto dal regista, un valente Flavio Cortellazzi, supportato da Alessandro Pezzali che ha curato la scenografia. I ragazzi hanno proposto testi recitati, tratti da Beckett, Salomone, Shakespeare, Marx, che hanno imparato nei sei mesi di prove pomeridiane. Particolarmente suggestiva é stata la lettura in chiave analitica della “superbia” riservata alla fiaba di Cenerentola con tanto di voce fuori campo e presentazione grafica con proiezione estemporanea sullo schermo, ma decisamente accattivanti sono risultate le visioni finali dell’Inferno e del Paradiso combinate insieme quasi ad offrire allo spettatore una scelta personalizzata del proprio aldilà. I contenuti hanno motivato questi in-soliti attori a partecipare attivamente, ed essi sono riusciti a liberare le loro emozioni e superare le loro insicu- Istituto Statale d’Arte A cura della Proff.ssa Fiorenza Travagliati rezze attraverso la riflessione ed il gioco sul palcoscenico. Gli esperti del Teatro Magro sono intervenuti con esercizi finalizzati alla percezione di sé e dell’altro e gli attori si sono posti come spettatori invisibili, ma allo stesso tempo partecipi e disponibili a mettersi in gioco attraverso l’esperienza diretta nel lungo e faticoso cammino che conduce all’integrazione. La realizzazione di tutto ciò é stata possibile grazie all’intervento combinato di tante persone che hanno garantito la loro piena disponibilità ed é a queste persone che l’Istituto Statale d’Arte porta il suo ringraziamento: Dott. Federici Canova, Provincia di Mantova, Graziano Pelizzaro, Sindaco di Guidizzolo, Biblioteca e Teatro Comunale di Guidizzolo, Centro Culturale San Lorenzo e Desirèe Bombana presidente della Fondazione “Non Solo Arte Franco Bombana”. Lo spettacolo, conclusivo di un intenso percorso laboratoriale, non é esaustivo, ma é stato molto significativo e il Dirigente Scolastico dell’Istituto d’ Arte Prof. Antonio Piazza, le insegnanti referenti del progetto Prof.sse Giulia Dell’Aringa e Tomasa Burgio, insieme alle educatrici del CDD di Rebecco Marisa Marani, Raffaella Gialdini e alla coordinatrice del Centro Laura Baccaro auspicano con tutto il personale docente che si presenti un’altra occasione per poter ripetere una simile esperienza. 37 38 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa Lettera da una neo bandista Ciao. Mi chiamo Marialuigia, ho quattordici anni, frequento il Liceo d'arte di Guidizzolo e suono nel corpo bandistico di questo paese. Proprio di quest'ultima cosa volevo parlarvi... Suono nella banda da quasi due anni, anche se con qualche interruzione! Sono felicissima di stare con questo gruppo. Tutti i venerdì sera ci troviamo per provare i pezzi che si suoneranno poi ad un concerto; beh... queste serate sono fantastiche, oltre a suonare ci divertiamo con battute al cambio d'ogni brano, e tutti ridono e scherzano. Io credo che in qualunque cosa si faccia, almeno un pizzico di divertimento ci vuole sempre! La banda non ha uno di quei soliti maestri noiosi e pesanti, ma il contrario, il nostro maestro "Nicola Ferraresi" non è così, lui riesce ad insegnare ma nello stesso momento a farti divertire, per trascorrere allegramente insieme quei momenti stupendi d'ogni serata. Però c’è da affermare che non è solo merito del maestro, la causa di questo divertimento, che credo tutti come me provano, ma penso che è un lavoro che esegue la maggior parte delle persone che compone questa mitica banda. Quando suoniamo ad un concerto le persone che ci osservano non possono immaginare il divertimento trascorso insieme per prepararlo e che si nasconde dietro i nostri occhi, mentre leggiamo gli spartiti. Tramite queste serate, i servizi o il campo estivo, ho avuto l'opportunità di fare nuove conoscenze o di approfondire un'amicizia che a stento c'era con persone giovani o anziane del mio stesso paese. Oltretutto una cosa importante che ho notato è che ci sono molto spesso dialoghi tra ragazzi e anziani, a questi giorni è molto raro vedere ciò; con questo ho capito che spesse volte anche il consiglio di un anziano può essere utile, cosa che i ragazzi d'oggi ignorano completamente. Ringrazio tutti i componenti della banda, che mi fanno vivere questi bellissimi momenti di felicità, e per tutti i ragazzi: la felicità non è solo il sentimento che si prova quando si è insieme a un ragazzo o una ragazza, o quando prendi un bel voto a scuola o altro, ma anche quando trovi serenità e riuscite a essere voi stessi in gruppo di persone più grandi o meno grandi di voi! Marialuigia Maffei Carnevale 2007 Visto che l'anno scorso la Banda Bassotti ha avuto un enorme successo, abbiamo deciso di replicare! Quest'anno il tema erano i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco e noi con un po' di fantasia ci siamo trasformati nei “padroni del deserto” i cowboys! Il carro è stato intitolato “I Pionieri del West” e portava a spasso sceriffi, malviventi, gentil donzelle tutti, quanti armati fino ai denti di pistole e strumenti! Sulle note del grande M° Ennio Morricone è stato inscenato un vero duello dove i tre protagonisti, il buono, il brutto e il cattivo si sono sfidati a colpi di pistola. E' stato un Carnevale divertente, accompagnato da uno splendido sole e da altrettanto favolosi carri. Speriamo che l'anno venturo i nostri bassotti trasformati in cow-boys si inventino qualcos'altro!!! Un ringraziamento speciale va alle persone che si sono impegnate all'allestimento del carro, senza di loro e il loro duro lavoro non sarebbe stato lo stesso carnevale! 39 Notizie dall’Amministrazione A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO Notizie dal Consiglio Comunale Inizia da questo numero la rubrica “Notizie dal Consiglio Comunale”, con la quale si intende far conoscere ai cittadini di Guidizzolo l'attività, riguardo le sedute e le deliberazioni, del nostro Consiglio Comunale. Questo fu un mio preciso impegno, assunto nella seduta del 29 Settembre 2006, quando venni eletto Presidente del Consiglio Comunale. Ritengo sia un modo utile per valorizzare il Consiglio Comunale e il lavoro che esso svolge al servizio di tutta la nostra comunità. Ricordo che il nostro Consiglio Comunale è composto da 17 componenti, 16 Consiglieri, più il Sindaco, suddivisi in tre gruppi: “Lista per Guidizzolo” (Graziano Pelizzaro, Giovanni Zangobbi, Renato Azzini, Claudio Busca, Emi Ghisolfi, Gianfranco Gobbi, Massimo Grassi, Cesare Maccari, Luca Madella, Giacomino Milani, Giovanni Milani, Laura Toniato), per la maggioranza; “Guidizzolo al Centro” (Fabio Azzini, Giorgio Gandini, Stefania Fontanesi) e “L'Unione” (Matteo Cappa, Elena Zaccagni), per la minoranza, perché tre erano i candidati a sindaco, con le rispettive liste, presenti alle elezioni. E’ possibile consultare il testo completo delle Delibere sul sito: www.comune.guidizzolo.mn.it. Il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Zangobbi CONSIGLIO COMUNALE DEL 24 GENNAIO 2007, ORE 20.30. - LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE. Si trattava di approvare i Verbali della seduta di Consiglio Comunale del 29/09/2006. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER LE ESPROPRIAZIONI ALL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA. Si proponeva di approvare lo schema di Convenzione con la quale il Comune di Guidizzolo trasferisce la titolarità della propria funzione espropriativa all’Ufficio per le Espropriazioni della Provincia di Mantova, attribuendo allo stesso i compiti di Ufficio Comune per le Espropriazioni. Per i Comuni non dotati di un Ufficio Espropri, la forma associativa della Convenzione permette un contenimento dei costi e garantisce una procedura corretta. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. 40 - ESAME ED APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA URBANA. Essendo il precedente Regolamento di Polizia Urbana risalente al 1956 e, quindi, ormai superato nel contenuto, veniva proposto questo nuovo Regolamento. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE. Il Regolamento disciplina la materia dell’alienazione dei beni immobili di proprietà comunale, mediante le procedure dell’asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata o diretta. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Con l’approvazione del Regolamento viene avviato il percorso per arrivare all’elezione del Consiglio Comunale dei Ragazzi (quarta e quinta elementare e Scuola Media). Lo scopo è di coinvolgere i ragazzi nella via democratica del Comune. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - ESAME ED APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DI SOLFERINO, DESENZANO DEL GARDA, LONATO, POZZOLENGO, CASTIGLIONE DELLE STIVIERE, GUIDIZZOLO, CAVRIANA, MEDOLE, MONZAMBANO, PONTI SUL MINCIO, VOLTA MANTOVANA E GOITO, PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE ED ARCHITETTONICO DEI TERRITORI INTERESSATI DALLA BATTAGLIA DI SOLFERINO E SAN MARTINO. Siccome il territorio di Guidizzolo è stato interessato dalla battaglia del 24 Giugno 1859, l’Amministrazione Comunale ha proposto l’approvazione del Protocollo al fine di promuovere la creazione di un “Parco culturale integrato” della battaglia, e questo per ottenere adeguati finanziamenti per un’opera che possa durare nel tempo, nell’imminenza delle celebrazioni del 150° anniversario. presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - DETERMINAZIONE PERCENTUALE DEL COSTO DI COSTRUZIONE PER INTERVENTI CON DESTINAZIONE COMMERCIALE, DEL TERZIARIO DIRETTIVO, TURISTICO – ALBERGHIERO – RICETTIVO, AI SENSI DELL’ART. 48, COMMA 4, L.R. n. 12/2005. Il contributo proposto è pari al 10% del costo di costruzione; ad eccezione delle strutture commerciali (negozi di vicinato) fino a 150 mq ubicate in zona A di PRGC o in frazione (8%); e per le strutture turistico alberghiero ricettive (5%). Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - INTEGRAZIONE CONVENZIONE CON IL TENNIS CLUB DI GUIDIZZOLO. E’ integrato l’art. 6 della Convenzione al fine di dare la possibilità al gestore di effettuare interventi migliorativi o di manutenzione straordinaria. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. CONSIGLIO COMUNALE DEL 06 FEBBRAIO 2007, ORE 18.30. - LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE. Vengono approvati i Verbali della seduta del 24/01/2007. Presenti: 14. Assenti: 3. Favorevoli: unanimità dei presenti. 41 - ESAME ED APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF; DETERMINAZIONE ALIQUOTE ANNO 2007. Il Consiglio era invitato ad approvare il Regolamento e a determinare l’aliquota per l’addizionale Irpef per l’anno 2007. L’Amministrazione Comunale ha proposto l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,4% allo 0,7%. Questo punto ha avuto due distinte votazioni. Per l’approvazione del Regolamento: Presenti: 16. Assenti: 1. Favorevoli: unanimità dei presenti. Per l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,4% allo 0,7%: Presenti: 16. Assenti: 1. Favorevoli: 11. Contrari: 5 (Fabio Azzini, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Matteo Cappa, Elena Zaccagni). - DETERMINAZIONE DELLE AREE EDIFICABILI AI FINI ICI ANNO 2007. E’ determinato il valore venale delle aree fabbricabili del Comune, suddiviso in macro-zone. Su questo valore dovrà essere calcolata l’ICI. Presenti: 16. Assenti: 1. Favorevoli: unanimità dei presenti. - DETERMINAZIONE IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (ICI) PER L’ANNO 2007. L’Amministrazione Comunale ha proposto di mantenere invariate le aliquote dell’anno precedente. Presenti: 16. Assenti: 1. Favorevoli: unanimità dei presenti. - DETERMINAZIONE DEI GETTONI DI PRESENZA AI CONSIGLIERI COMUNALI PER L’ANNO 2007. Il gettone di presenza per l’anno 2007 è determinato nella misura di € 16,27 (lordi) a seduta, per ciascun consigliere, pari a quella dell’anno precedente. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - ESAME E APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO TARIFFA RIFIUTI – ANNO 2007. Riguarda la tariffa relativa al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Dal 2006 il servizio è affidato alla gestione della SIEM, della quale il Comune di Guidizzolo è socio. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - DETERMINAZIONE QUALITA’ E QUANTITA’ DELLE AREE DA DESTINARE ALL’EDILIZIA ECONOMICO – POPOLARE, ANNO 2007. Al momento, nel nostro Comune, non esistono aree da destinare all’edilizia residenziale in diritto di proprietà e in diritto di superficie. Presenti: tutti. Favorevoli: 12. Astenuti: 5 (Fabio Azzini, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Matteo Cappa, Elena Zaccagni). 42 - ESAME E APPROVAZIONE BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE 2007, RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA, BILANCIO 2007 – 2009. Il Consiglio Comunale era chiamato ad approvare, o meno, il Bilancio del nostro Comune, che pareggia (per le entrate e le uscite) sulla cifra di € 7.702.477,00. Presenti: tutti. Favorevoli: 12. Contrari: 5 (Fabio Azzini, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Matteo Cappa, Elena Zaccagni). - ESAME E APPROVAZIONE DEL CAPITOLATO D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD). Essendo scaduto il contratto d’appalto con la Coop. Sinergie, si deve procedere a una nuova gara d’appalto triennale. Il valore presunto dell’appalto è di € 306.900,00, iva inclusa, considerando a base d’asta il prezzo orario di € 16.00, iva inclusa, a fronte di un numero massimo di ore 4.375 annue. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - RECEPIMENTO DELLE MODIFICHE PER L’AGGIORNAMENTO DEL TITOLO III DEL VIGENTE REGOLAMENTO LOCALE D’IGIENE, CONCERNENTE DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA CADUTE DELLALTO. Riguarda il recepimento della proposta di modifica pervenuta dall’ASL di Mantova. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - AUTORIZZAZIONE PER L’ALIENAZIONE AREE IN ZONA P.I.P. (N. 2 LOTTI). Si tratta di autorizzare l’alienazione di aree standard all’interno del P.I.P.. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - APPROVAZIONE DEFINITIVA ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI CUI AL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE. Era da approvare definitivamente la variante alle Norme Tecniche deliberata nel Consiglio del 29/09/2006. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - ADOZIONE VARIANTE SEMPLIFICATA AL VIGENTE PRGC AI SENSI DELL'ART. 2 EX L.R. 23/97 E DELLA L. 12/2005 ART. 25. Essendo necessario ampliare l'attuale area feste di Rebecco, si propone la variazione di due aree, una attigua all'area feste di Rebecco e una nel Capoluogo, cambiando le rispettive destinazioni urbanistiche. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. - PRESA D'ATTO DELLA TRASFORMAZIONE DELLA FORMA GIURUDICA DELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA DA CONVENZIONE A CONSORZIO, ED APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE ISTITUTIVA. E' la presa d'atto della trasformazione dell'ATO in Consorzio. Presenti: tutti. Favorevoli: unanimità. 43