Granito portoghese e irregolare

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Granito portoghese e irregolare
Granito portoghese e irregolare
Il granito utilizzato la scorsa estate
per la pavimentazione di via Mezzavilla a Carasso è portoghese. E le dimensioni dei dadi posati non rispettano il capitolato d’appalto.
La conferma ai dubbi sollevati
dall’interrogazione del gruppo Ppd in
Consiglio comunale – e a quanto avevamo anticipato nell’edizione del 31
agosto – giunge dal Municipio cittadino. “Il metodo e la tecnica di posa
sono conformi con quanto descritto a
capitolato”, si legge nella risposta dell’esecutivo ai consiglieri azzurri Michele Genini, Nicola Pasteris e cofirmatari. Tuttavia, per quanto riguarda le dimensioni dei dadi, è stato
riscontrato “un difetto di esecuzione”. Invece degli 8-11 centimetri prescritti, sono infatti stati posati dadi di
dimensioni minori: 6-8 centimetri.
Motivo per cui la Città ha avviato una
procedura di accertamento tuttora in
corso e ha aperto un contenzioso con
la ditta che aveva ottenuto la delibera,
la luganese ‘Costruzioni pavimenti
asfalti Sa’ (Cpa), amministrata dalla
consigliera nazionale Roberta Pantani Tettamanti.
«Anche in questo caso, come per tutti
gli altri cantieri in cui è attiva, la Cpa
ha posato il materiale in accordo con
la direzione lavori (rappresentata nella fattispecie dalle Aziende municipalizzate di Bellinzona, ndr)», si limita a
commentare l’amministratrice, da
noi contattata. Pantani Tettamanti
sottolinea inoltre di non essere ancora a conoscenza della presunta ‘irregolarità’ del materiale o di contenziosi aperti nei suoi confronti dalla Città.
A fornire gli esecutori, si apprende
inoltre nella risposta del Municipio di
Bellinzona, è stata la ditta Bassani di
Faggeto Lario (provincia di Como).
Quest’ultima ha messo a disposizione
della Cpa un granito di provenienza
portoghese. Come detto, in sé il concorso non assoggettava alla scelta di
un granito ticinese. Quel che però ha
destato sospetti, inducendo la Città a
esperire delle verifiche, è stato
l’aspetto del materiale. E in effetti lo
stesso si è rivelato non conforme a
quanto richiesto.
La procedura di appalto, sottolinea
la risposta, si è comunque svolta “nel
pieno rispetto” della Legge sulle commesse pubbliche. L’opera, ricordiamo, è stata portata a termine a fine luglio a margine del progetto per il futuro acquedotto intercomunale di Bellinzona.
SIBER
TI-PRESS
Il Municipio conferma: su via Mezzavilla a Carasso posato materiale straniero e con dadi sottodimensionati
‘Un difetto di esecuzione’, proprio come denunciato dal gruppo Ppd