basta scaricare sul mondo del lavoro e sulla
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BASTA SCARICARE SUL MONDO DEL LA VORO E SULLA SCUOLA I COSTI DELLA CRISI! La crisi sta mettendo a dura prova le condizioni di vita di lavoratori dipendenti, pensionati, liberi professionisti, giovani e piccoli imprenditori. In quest’ultimo anno di governo “tecnico” il debito pubblico ha sfondato quota 2.000 miliardi di euro, la disoccupazione è aumentata, il PIL è calato e la produzione industriale dal 2008 è crollata del 24%. In cambio, più tagli e più tasse, aumento dei costi e riduzione dei servizi per tutti. Governo e parlamento sembrano essersi trasformati in istituzioni al servizio di soggetti economici, nazionali e internazionali, che agiscono al di fuori di ogni responsabilità sociale e morale. In questo modo le istituzioni, che dovrebbero operare per il bene dei cittadini, li stanno invece espropriando dei diritti basilari alla salute, al lavoro e all’istruzione, in nome di una logica di puro profitto. Solo per fare un esempio, la scuola italiana, già messa a dura prova dagli 8 miliardi di tagli e dai 150.000 licenziamenti della controriforma Tremonti Gelmini, ha continuato a subire tagli sotto il governo Monti e nel frattempo è stato aumentato il finanziamento pubblico alle scuole private di altri 233 milioni di euro, in sfregio alla Costituzione, che sancisce che l’insegnamento privato deve essere “senza oneri per lo Stato” (art. 33). Per questo noi docenti della Commissione cittadinanza attiva dell’ Istituto ”Einaudi” e del Coordinamento delle scuole di Ferrara. denominato “La scuola è di tutti”, esprimiamo solidarietà a tutte le forze sociali colpite dalla crisi, e vi invitiamo a lasciare subito un messaggio al nostro banchetto su ciò che vorreste vedere realizzato dalle forze politiche per il soddisfacimento dei vostri bisogni in ambito sociale (il lavoro, i servizi, la qualità della vita). I vostri messaggi formeranno un “libro delle idee e delle necessità” che ci impegneremo a recapitare nelle sedi di quei partiti che dopo le elezioni avranno responsabilità di governo per la prossima legislatura. La scuola pubblica è un BENE COMUNE, inalienabile e irrinunciabile, come l'acqua, l'ambiente, la salute e il diritto al lavoro. Perciò vi invitiamo a manifestare con noi docenti sabato 2 febbraio a Roma, nella manifestazione nazionale unitaria in difesa della scuola e dei beni comuni e dove chiederemo di stabilizzare i precari della scuola e di qualunque azienda pubblica o privata, come richiesto dall’Unione Europea; di rifinanziare la scuola statale, a partire dall’annullamento dei tagli di Gelmini–Tremonti; di abolire i finanziamenti pubblici alla scuola privata; e ci opporremo con decisione ai progetti di privatizzazione ed aziendalizzazione della scuola, in nome di una scuola laica, democratica e statale. CITTADINI, LASCIATECI IL VOSTRO MESSAGGIO!