Settembre 2006
Transcript
Settembre 2006
GIORNALE CIVITA SETT 31-08-2006 12:36 Pagina 1 il Giornale di civita Pubblicazione periodica dell’Associazione Civita Anno I, numero 6, settembre 2006 Turismo & Cultura per il rilancio dell’Italia Per una realtà come l’Associazione Civita, che da ormai quasi venti anni ha intrapreso un percorso di sostegno alla cultura, facendosi portatrice di intuizioni innovative, partecipando attivamente alle trasformazioni avvenute nel settore dei beni culturali fino a raggiungere risultati di eccellenza nella gestione e promozione del nostro patrimonio culturale, l’appuntamento annuale costituito dall’Assemblea Generale è diventato un momento fondamentale non solo per gli adempimenti statutari, ma anche per incontrare importanti rappresentanti delle Istituzioni e confrontarsi sullo sviluppo del nostro settore di competenza. Quest’anno l’Assemblea di Civita, tenutasi lo scorso 3 luglio presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, ha anche avuto l’onore di ospitare l’On. Francesco Rutelli. Una presenza importante non solo per il suo ruolo istituzionale di Vice Presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali, ma anche per aver visto Civita muovere i suoi primi passi come operatore privato a servizio di un settore tradizionalmente pubblico come quello culturale. E ancora perché il nuovo Governo, decidendo finalmente di attribuire nell’agenda politica la centralità che meritano a temi quali la cultura e il turismo, inquadrandoli come due facce della stessa medaglia, ha fatto propria una scelta da noi vigorosamente sollecitata, nella consapevolezza che solo il rinnovato connubio fra questi due aspetti possa rafforzare l’identità dell’Italia. La delega al turismo, affidata dal Governo Prodi al Vice Presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali e l’insediamento da poco varato di una Commissione mista economia-beniculturali, segnano l’inizio di un nuovo modo di intendere il patrimonio italiano, identificato come “sistema linfatico” del nostro Paese. In questo ambito, Civita è in grado di dimostrare che assumendo come prassi diffusa l’attitudine a sviluppare sinergie fra turismo e cultura e traducendola in concrete strategie di intervento sul territorio, sarebbe possibile nel breve-medio periodo raddoppiare il contributo relativo prodotto sul PIL nazionale dal turismo culturale, che oggi si attesta sull’11%. Considerata la grande domanda d’Italia che si registra nel mondo ma che non trova un’esauriente capacità d’offerta, questa riflessione deve puntare anche sulla capacità del binomio “turismo &cultura” di agire da vettore di un nuovo modello di sviluppo integrato, che Alcuni momenti dell’Assemblea dei Soci di Civita del 3 luglio 2006. A destra il Ministro Rutelli con il Presidente dell’Associazione Civita Antonio Maccanico; sotto, da sinistra, Gianfranco Imperatori Francesco Rutelli, Antonio Maccanico e Albino Ruberti. coinvolga tutti i settori produttivi tradizionali, dal commercio all’agricoltura, dall’industria ai servizi, all’artigianato. Su ciascuno di questi, che costituiscono la cosiddetta “filiera della valorizzazione culturale”, Civita può dimostrare gli effetti generati in termini di nascita di nuove imprese e creazione di nuovi profili professionali. Le potenzialità legate alla riqualificazione dell’offerta in termini di infrastrutture per il turismo culturale sono infatti enormi: tra i numerosi ambiti di intervento che la nuova cultura del turismo renderà prioritari ci sono ad esempio gli investimenti per i porti, gli aeroporti, ma anche il potenziamento quali/quantitativo di un comparto ricettivo che ad oggi risulta del tutto insufficiente ad accogliere flussi crescenti di visitatori. Il tema della città in trasformazione è un ulteriore indicatore del ruolo catalizzatore svolto dalla cultura: in Italia disponiamo di un patrimonio potenzialmente utilizzabile come “detonatore di crescita”, motore di sviluppo non solo per i centri storici ma anche per quelle periferie che necessitano di una vigorosa iniezione di vivibilità. Questa può essere generata solo dalla capacità di coniugare tradizione e modernità, da un lato, dotando le città italiane di piattaforme informatiche che assicurino la massima governabilità, produttività ed efficienza; dall’altro, attuando strategie di ampio respiro per la riqualificazione e il restyling (recupero delle piazze storiche, predisposizione di strumenti per l’accessibilità e la fruibilità di luoghi e monumenti), anche attraverso la fornitura di servizi differenziati ed efficienti a cittadini e visitatori (segnaletica, strutture per parchi e aree di sosta, per l’igiene urbana, pensiline, illuminotecnica). Un terreno, questo, dove convergono e si coniugano interessi diversi: quelli dei soggetti pubblici, preposti alla tutela dei monumenti e dei patrimoni immobiliari di interesse storico e all’incremento della loro fruibilità, nonché al governo della città e all’implementazione dei piani urbanistici; così come quelli del mondo imprenditoriale, composto da aziende che producono, lavorano e commercializzano materiali metallici, resine, vetro, legno, ecc. (la cosiddetta “filiera dell’arredo urbano”). In tutti i settori considerati, Civita, in quanto operatore che si confronta in chiave imprenditoriale con le diverse sfaccettature del sistema-cultura, è impegnata ad accompagnare l’impresa nel tragitto della specializzazione produttiva imposto dall’economia della conoscenza, attraverso la promozione di progetti che coniugano gli interessi dell’industria manifatturiera con le esigenze di valorizzazione espresse dal settore culturale. Inoltre, grazie alla definizione di nuovi distretti culturali e turistici, abbiamo rafforzato la nostra capacità progettuale al servizio di Province e Regioni, incoraggiando l’ampliamento delle partnership fra pubblico e privato, comprese Fondazioni, Camere di Commercio, Associazioni degli imprenditori, Istituti bancari. Il raggiungimento di importanti risultati generati dagli effetti che la cultura ha fatto registrare in termini di investimenti, occupazione e nuove prospettive di mercato per le imprese, assume un significato particolare proprio in una fase di stagnazione per l’economia del Paese, causata dal passaggio obbligato – ma non per questo agile e indolore – da un modello di sviluppo fondato sull’industria manifatturiera ad uno che dall’economia della conoscenza trae la propria linfa vitale. Sulla base di queste premesse, considerando in particolare le attività gestionali nei musei e l’organizzazione di mostre come Tiziano, Gentile da Fabriano e Andrea Mantegna, il consuntivo di Civita presentato all’Assemblea è indubbiamente positivo e i risultati raggiunti ci consentono di impostare un bilancio preventivo incoraggiante, con la volontà di ampliare i campi di intervento e di porre grande attenzione alla necessità di innovazione del settore. Tuttavia, perché a livello di sistemaPaese quest’approccio venga pienamente metabolizzato e possa generare gli effetti auspicati, nutriamo la speranza che il Governo, secondo la nuova linea presentata dallo stesso Ministro anche all’Assemblea di Civita, dia seguito alla inconfutabile crescita di consensi e sensibilità su questi temi, che da sempre vedono Civita impegnata in prima linea, con politiche finanziarie, fiscali e atti di indirizzo per le Regioni e gli Enti locali, finalizzati a garantire la capacità di cogliere e vincere la sfida dello sviluppo. Gianfranco Imperatori Segretario Generale Associazione Civita IN PRIMO PIANO Un articolato percorso espositivo nella casa del Mantegna presenta le architetture di L. B. Alberti, uno dei massimi protagonisti del primo rinascimento italiano. I.P. GIORNALE CIVITA SETT 31-08-2006 12:36 Pagina 2 il Settembre 2006 Giornale di civita LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO VENEZIA NAPOLI Il più bello dei Paradisi Un Leone d’oro al Madre Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale, cuore del potere dell’antica Repubblica di Venezia: sulla parete orientale al di sopra della tribuna, ove un tempo prendevano posto il doge e i suoi consiglieri, si ergeva, almeno fino oltre la metà del secolo XVI, un immenso affresco comunemente noto come il Paradiso, eseguito verso il 1365 dal più famoso artista dell’epoca in questa zona, il padovano Guariento (attivo tra il 1338 e il 1367). Quasi completamente distrutto da un grave incendio scoppiato nel 1577, l’affresco venne coperto dalla grande tela di Tintoretto che, realizzata tra il 1588 e il 1592, rappresenta anch’essa, il Paradiso. Di fronte a quest’opera d’arte, alcuni interrogativi sorgono in noi spontanei: perché un soggetto sacro per la decorazione più importante della sala che ospita la principale magistratura del governo laico della Repubblica? E come giunge la Serenissima, confermando la scelta di questo soggetto oltre duecento anni dopo la prima decorazione, ad affidare l’incarico a Tintoretto? La mostra “Il paradiso di Tintoretto. Un concorso per Palazzo Ducale”, a cura di Giandomenico Romanelli, Jean Habert e Maria del Mar Borobia Guerrero, cerca di rispondere proprio a queste domande. L’esposizione inizia il suo percorso dalla sala in cui sono esposti i resti recuperati dell’antico affresco del Guariento e cerca di ricostruire la singolare vicenda del concorso tra artisti che nel 1582 venne bandito dalla Serenissima per la realizzazione della più grande tela del mondo, il Paradiso del Maggior Consiglio. La gara fu assegnata, curiosamente, non ad uno ma a due artisti, Paolo Veronese e Francesco Bassano, che avrebbero dovuto lavorare insieme, ma l’opera, nel 1588, alla morte improvvisa di Paolo, non si era ancora realizzata. L’incarico venne quindi affidato a Tintoretto, che vi lavorò, con il preponderante aiuto del figlio Domenico, tra il 1588 e il 1592. Al giovane Palma (1548-1628), fu invece affidato dalla Repubblica l’incarico di realizzare, nella contigua sala dello Scrutinio, che allora precedeva nell’accesso quella del Maggior Consiglio, un Giudizio Universale, prima tappa di un ideale percorso di redenzione verso la meta finale rappresentata da questo particolare Paradiso veneziano, così tipicamente oscillante tra passioni umane, anelito spirituale e ragioni politiche. Grazie alla collaborazione delle Istituzioni che oggi li conservano (tra cui il Louvre e il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, coorganizzatori dell’esposizione) è stato possibile riunire di nuovo, dopo oltre quattro secoli, alcuni dei dipinti presentati alla gara da pittori del calibro di Paolo Veronese, Francesco Bassano, Jacopo Palma il Giovane e naturalmente dal vincitore, Tintoretto, presente con varie interpretazioni del tema. Per la prima volta la mostra consente di confrontare i dipinti e di verificare come la personalità di ogni artista abbia saputo offrire approcci ed esiti assai diversi a un tema rigidamente definito dalla committenza. Grazie ad una postazione informatica, sarà inoltre possibile esprimere, come in un gioco, il proprio parere su quale avrebbe dovuto essere il vincitore. IL PARADISO DI TINTORETTO. Un concorso per Palazzo Ducale Venezia, Palazzo Ducale, Piazza San Marco 1 Dal 9 settembre al 3 dicembre 2006 Tutti i giorni 9.00 – 19.00 fino al 31 ottobre; 9.00 – 17.00 dal 1 novembre (ultimo ingresso alle 18.00 fino al 31 ottobre; alle 16.00 dal 1 novembre) Informazioni e prenotazioni: 0415209070 Biglietti: intero € 12,00; ridotto € 6,50 Catalogo: 5 Continents Sito internet: www.museiciviciveneziani.it PARMA Viaggio nel Medioevo quotidiano Com’era Parma al tempo della dedicazione della Cattedrale? Come vivevano i suoi cittadini? Che monete circolavano, quali attrezzi da cucina si usavano, come si pregava? Ecco un’insolita e accattivante esposizione, per raccontare la vita della gente comune nel Medioevo. Un modo per entrare davvero nella storia attraverso “i segreti quotidiani di un’epoca”. Promossa dal Comune di Parma e dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Parma e Piacenza e organizzata con le istituzioni culturali della città (Archivio di Stato, Biblioteca Palatina, Museo Archeologico Nazionale, Università, Casa della Musica), la mostra – che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 900 anni della Cattedrale – racconta la realtà di tutti i giorni, pubblica e privata, a Parma, dagli albori del Medioevo all’instaurarsi della signoria viscontea nel 1347. In un caleidoscopio d’aspetti: culturali, spirituali, sociali, politici ed economici; dai più seri ai più curiosi. Un’impresa complessa e singolare. Si conosce ancora poco di questo periodo storico ed è impegnativo ricostruire la quotidianità delle persone comuni: a parte chi detiene il potere religioso e politico, la vita degli altri scorre anonima, quasi senza lasciare traccia. Per creare un percorso espositivo scientifico, ma coinvolgente, in grado di trasmettere conoscenze, ma anche di stupire ed emozionare, i vari reperti, oggetti e documenti vengono presentati, sempre nel rispetto della rigorosa ricostruzione storica, avvalendosi delle nuove e sofisticate tecnologie multimediali. Questo grazie alle ricostruzioni multimediali ed alle installazioni di Studio Azzurro e Cineca, che faranno “vivere il Medioevo” nella Piazza del Comune dove proiezioni e ricostruzioni tridimensionali consentiranno di immergersi nel mercato, di assistere alle lotte tra diverse fazioni, di partecipare ad un corteo che festeggia la vittoria dei parmigiani su Federico II. Un’esposizione che, narrando anche del dualismo tra potere papale e imperiale, dell’assetto urbanistico della città, delle arti e dei mestieri, delle feste religiose e di quelle laiche e di quel misticismo che attraversa l’esistenza di ciascuno e permette la costruzione di opere imponenti come la Cattedrale, offre a tutti i visitatori, attraverso un coinvolgimento non solo visivo ma anche fisico, l’opportunità d’appassionarsi a questa straordinaria epoca storica, vedendola “materializzarsi”. VIVERE IL MEDIOEVO Parma al tempo della Cattedrale Parma, Palazzo della Pilotta, Voltoni del Guazzatoio Dall’8 ottobre 2006 al 14 gennaio 2007 Da martedì a domenica 9.00 – 19.00 (ultimo ingresso 18.30) Informazioni: 0521218889 – 199199111 Biglietti: intero € 7,00; ridotto € 5,00; ridotto scuole € 3,00 Catalogo: Silvana Editoriale Sito internet: www.cattedrale.parma.it L’AGENDA DELLE MOSTRE PADOVA (Musei Eremitani) VERONA (Gran Guardia) MANTOVA (Palazzo Te) dal 16 settembre 2006 al 14 gennaio 2007 Mantegna 1506-2006 PERUGIA, TERNI, FOLIGNO, SPOLETO, CITTÀ DI CASTELLO, ORVIETO dal 23 settembre 2006 al 7 gennaio 2007 Arte in Umbria nell'Ottocento MANTOVA Casa del Mantegna dal 16 settembre 2006 al 14 gennaio 2007 Leon Battista Alberti e l'architettura ORVIETO Palazzi Papali e chiesa di Sant’Agostino fino al 7 gennaio 2007 Le stanze delle meraviglie Verso il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto VERONA Museo di Castelvecchio fino al 3 settembre Carlo Scarpa a Castelvecchio Centenario Carlo Scarpa NAPOLI Museo Madre fino al 18 settembre Jannis Kounellis Il Museo d’Arte Donnaregina di Napoli, MADRE si prepara ad ospitare, dopo la grande retrospettiva dedicata al maestro Jannis Kounellis, un altro esponente dell’arte contemporanea, universalmente considerato uno degli artisti più cruciali ed influenti del dopoguerra: Bruce Nauman. Nato a Fort Wayne, Indiana, nel 1941 realizza la sua prima personale nel 1966 alla Galleria Nicolas Wilder di Los Angeles. Tra le grandi retrospettive a lui dedicate si ricordano la mostra itinerante al Walzer Art Center di Minneapolis, al Hirshhorn Museum di Washington e al Reina Sofia di Madrid negli anni 90. E’ stato inoltre insignito del Leone d’oro alla 48a Biennale di Venezia nel 1999. La mostra “Make Me Think Me”, organizzata in collaborazione con la Tate Liverpool, riunisce sessanta lavori, tra sculture, neons, video, performance e disegni, eseguiti tra 1966 ed il 2005. In una lucida e spietata analisi della condizione umana, Nauman utilizza il processo artistico creando una serie continua di attività sperimentali che inglobano i più disparati campi di attività come gli studi sul comportamento e il linguaggio scritto e parlato. E proprio il linguaggio - paradossalmente per un artista tanto restio a parlare del suo lavoro - è stato scelto da Nauman come base della sua opera, espressione di un’attenta disamina delle nostre emozioni e dei nostri stati psicologici più nascosti, attraverso cui, servendosi di semplici stratagemmi, peculiari della sua arte, l’artista riesce ad indurre il suo pubblico a profonde riflessioni e a dimostrare la tensione e la pressione del nostro vivere contemporaneo. MAKE ME THINK ME Napoli, Museo Madre, Via Settembrini 79 Dal 7 ottobre 2006 al 19 gennaio 2007 Dal lunedì al giovedì e la domenica 10.00 – 21.00; venerdì e sabato 10.00 – 24.00; martedì chiusa Informazioni e prenotazioni: 0815624561 Biglietti: intero € 7,00; ridotto € 3,50; lunedì gratuito Catalogo: Electa Sito Internet: www.museomadre.it TURISMO CULTURALE Le guide di Civita ai Distretti Culturali Nel mese di luglio è stato presentato nel castello svevo di Melfi il terzo volume della collana di guide ai Distretti culturali realizzate da Civita. Questo volumetto abbraccia il Vulture Alto Bradano, un territorio lucano poco noto, ma di alte valenze paesaggistiche, architettonico-monumentali ed eno-gastronomiche. Il primo volume di questa serie è stato la Guida al Distretto dell’Area Grecanica, nell’estremità più meridionale della provincia di Reggio Calabria, di cui si è voluto mettere in luce lo straordinario patrimonio dovuto ai contatti con la Grecia, che hanno avuto inizio con le colonie magno greche, sono stati rinnovati con l’arrivo dei monaci basiliani nell’alto medioevo. Il secondo volumetto è stato invece dedicato al Distretto archeologico della provincia di Salerno, un’area in cui le popolazioni greche, romane e italiche hanno lasciato ricche testimonianze dei loro abitati e necropoli, intorno ai ben noti poli di Paestum e Velia. Nonostante oggi vadano affiancate con strumenti di comunicazione informatici, le guide al territorio rimangono uno strumento di grande importanza per rendere riconoscibile una destinazione turistica, perché raccolgono in un’unica pubblicazione le informazioni pratiche, i suggerimenti di itinerario e una cornice storico-culturale in cui sarà possibile, per il visitatore, inquadrare quello che vede. Rispettando questa impostazione, le guide di Civita non sono mai settoriali ed anche quando partono da un tema prevalente, l’archeologia ad esempio, danno sempre anche cenni sulle altre ricchezze dell’area, proprio nell’ottica di integrazione delle risorse che è alla base del concetto stesso di Distretto culturale. Questa collana rappresenta quindi un progetto pilota per avviare la realizzazione di offerte di turismo culturale che accrescano la consapevolezza dei residenti del valore del proprio patrimonio e possano orientare le scelte di visitatori curiosi in cerca di nuove mete. GIORNALE CIVITA SETT 31-08-2006 12:36 Pagina 3 il Settembre 2006 LE ATTIVITÀ DEGLI Giornale di civita ASSOCIATI AURORA In progetto il Museo della Scrittura Si chiama “Museo del Segno e della Penna” il grande progetto culturale di Aurora. Presso l’area Bertolla, dove Aurora possiede i chiostri di uno dei più antichi complessi abbaziali del XII secolo piemontese, si opererà un significativo intervento di restauro e recupero funzionale. Gli obiettivi sono, da un lato, riqualificare il degradato territorio della zona Bertolla, dall’altro recuperare il bene storico e artistico, l’Abbazia benedettina di San Giacomo di Stura, fondata nel 1146. Lo scopo è quello di trasformare l’entità industriale per realizzare un polo museale polifunzionale che ospiti beni e strumenti quali testimonianze dell’evoluzione della scrittura, intesa come principale strumento di comunicazione e trasmissione del sapere. Non si tratterà solo di un museo aziendale, ma sarà aperto a donazioni e conferimenti di beni e collezioni storiche. Si prevedono spazi dedicati ad attività didattiche, laboratori e convegni al fine di coinvolgere enti scientifici e culturali. Sarà una struttura dinamica e coinvolgente, dotata di strumentazioni tecnologicamente avanzate. Una finestra sul mondo del segno scritto lasciato dall’uomo. L’istituzione dell’Associazione Aurea Signa, ha consentito di iniziare a svolgere il fondamentale lavoro di ricerca e di catalogazione dei beni oggetto delle future esposizioni e a sviluppare i contatti presso Enti e Fondazioni, volgendo all’interazione tra Istituzioni pubbliche e private a sostegno della nascita dell’ente museale. Non solo penne e oggetti di lusso, dunque, per la storica manifattura torinese, ma un patrimonio di quasi cento anni dedicati al fascino della scrittura che Aurora trasmette, con successo, attraverso gli eventi e l’impegno costante di Aurea Signa. In attesa della realizzazione di questo ambizioso progetto, l’attenzione crescente di Aurora verso il mondo culturale si concretizza nella partecipazione ad altri eventi: di recente l’azienda ha riscosso la curiosità dei visitatori al Salone del Libro di Torino, grazie alla collaborazione con Stefano Arte e dallo Statens Museum for Kunst di Copenaghen e promossa dalla Cassa di Risparmio di Ferrara, dalla Fondazione Carife, dal Comune di Ferrara e dall’Amministrazione Provinciale di Ferrara, è la prima retrospettiva a lui dedicata in Italia negli ultimi trent’anni. È una rassegna che ricostruisce l’intero arco dell’attività di Derain, a partire dalle brillanti prove giovanili, testimoni della riflessione sull’impressionismo e sulla pittura di Van Gogh e Gauguin. Negli abbaglianti paesaggi fauves eseguiti a partire dal 1905, così come nei folgoranti ritratti coevi, un’autentica esplosione di colori puri sovverte i canoni della rappresentazione naturalistica, dando forma all’universo di emozioni che agitano l’animo dell’artista. Il fascino dell’arte primitiva, insieme alla grande lezione di Cézanne, sono la chiave della successiva svolta di Derain: a partire dal 1907 egli sperimenta una semplificazione geometrica delle forme che affianca le prime ricerche cubiste di Braque e Picasso. La parte centrale della rassegna è dedicata ai ritratti e alle nature morte degli anni 1912-14, maestose e ascetiche icone che esercitarono una misteriosa seduzione su generazioni di artisti e poeti. Dopo la prima guerra mondiale, Derain non cessò più di interrogare i maestri del passato, reinterpretando in chiave moderna la pittura di Tiziano, dei grandi olandesi, di Renoir e, ancora, l’arte romana. La mostra si chiude con le grandi composizioni decorative eseguite a partire dal 1935, spettacolari “messinscene” teatrali che testimoniano una rara qualità di luce e di materia. ANDRÉ DERAIN Ferrara, Palazzo dei Diamanti Dal 24 settembre 2006 al 7 gennaio 2007 Tutti i giorni 9.00 - 19.00 Call Center Ferrara Mostre e Musei: 0532.244949 Biglietti: intero € 9,00 - ridotto € 7,50 - scuole € 4,00 Catalogo: Ferrara Arte Siti internet: www.palazzodiamanti.it - www.studioesseci.net FONDAZIONE BANCA AGRICOLA MANTOVANA Faravelli, il quale ha mostrato in diretta come nascono gli acquarelli dei suoi raffinati e coinvolgenti Carnets de voyage. L’artista infatti, come ha spiegato Cesare Verona, direttore generale di Aurora, è considerato un testimonial non solo dell’azienda ma dei valori di manifattura, di precisione, di fantasia e nello stesso tempo di internazionalità in cui Aurora crede. CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA La prima volta di Derain Pioniere delle più audaci avanguardie artistiche del primo Novecento, dal fauvisme al cubismo, precursore del classicismo degli anni Venti e Trenta, André Derain (18801954) è una figura chiave nella storia dell’arte moderna, un maestro che ebbe grande seguito in tutta Europa e anche nel nostro paese. Questa mostra, organizzata da Ferrara Nuove erogazioni a sostegno della cultura Un milione e 230 mila euro per l’arte, gli interventi in campo sociale, la cultura e lo spettacolo: una pioggia di soldi che la Fondazione Banca Agricola Mantovana ha deciso di stanziare nel corso dei primi quattro mesi del 2006 per finanziare 36 progetti in vari settori. In particolare, novantamila euro sono stati destinati al Comitato Organizzatore del Festivaletteratura ed al Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te di Mantova per i concerti che in settembre vedranno la direzione di Ryuichi Sakamoto, grande compositore e musicista, già Premio Oscar per le musiche del film “Il piccolo imperatore” di Bernardo Bertolucci. Gli appuntamenti musicali si inseriscono nell’ambito delle celebrazioni del cinquecentenario della morte del grande pittore Andrea Mantegna, per le quali le città di Mantova (dove l’artista si spense il 13 settembre 1506), Padova e Verona sono impegnate nell’organizzazione di mostre, itinerari, dibattiti e iniziative, che andranno avanti fino al 2007. Si tratta di un progetto, ideato dalla Fondazione Banca Agricola Mantovana in collaborazione con Ars Creazione e Spettacolo ed esteso al Festivaletteratura e al Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, che prevede due performances musicali – teatrali con la regia di Federica Restani, create dal compositore nipponico per l’anno del Mantenga. Il primo evento si terrà mercoledì 6 settembre 2006 in Piazza Castello (Cortile di Palazzo Ducale), in apertura del Festivaletteratura, con una serata di musica classica diretta da Sakamoto, accompagnato dall’Orchestra da camera di Mantova e con la recitazione degli attori di Ars Creazione e Spettacolo su testi riferiti al Mantegna, elaborati da alcuni importanti scrittori che parteciperanno al Festivaletteratura. Il secondo concerto si terrà martedì 12 settembre 2006 in Piazza Castello per inaugurare la mostra del Mantegna al Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, sempre con la direzione musicale di Sakamoto, con brani di musica elettronica e con testi recitati dal poeta Edoardo Sanguinetti e dello scrittore Giuseppe Genna, integrati da apparati di grafica luminosa dell’artista internazionale Marco Nereo Rotelli. LISTONE GIORDANO-MARGARITELLI Pinturicchio, testimonial d’eccezione di “Artevita” Magnifico dipinto di Pinturicchio, recentemente acquisito dal gruppo Margaritelli e affidato alla Fondazione Guglielmo Giordano che ne ha in cura lo studio e la divulgazione, il “Bambin Gesù delle mani” sarà esposto per la prima volta a Perugia nella Sala Podiani della Galleria Nazionale, il 16 settembre, nell’ambito della mostra “Artevita”. Quest’ultimo è un evento, promosso dalla Fondazione Guglielmo Giordano in collaborazione con il Comune di Perugia e curato da Aldo Iori, dedicato all’arte contemporanea, il cui ricavato sarà interamente devoluto alle associazioni impegnate nella ricerca contro le malattie rare dell’infanzia. Come testimonianza del legame fortissimo esistente tra sei aziende del territorio umbro (tra cui figurano Listone Giordano ed Emu, soci di Civita) e altrettanti noti artisti contemporanei, alcune significative opere, al termine della mostra, verranno ospitate presso le sedi stesse delle aziende promotrici dell’iniziativa dando vita ad un ulteriore circuito illustrativo di grande valore simbolico. L’opera “Bambin Gesù delle mani”, proveniente dallo smembramento di un dipinto murale realizzato attorno al 1492 dal pittore umbro negli Appartamenti Borgia in Vaticano e solo recentemente riapparsa, con grande clamore, dopo oltre 500 anni di oblio, è stata presentata in giugno in anteprima presso la sede di Civita dal segretario generale Gianfranco Imperatori, da Claudio Strinati, soprintendente per il polo museale di Roma, e da Franco Ivan Nucciarelli, storico dell’arte tra i massimi esperti del Pinturicchio, che ha individuato nel circuito antiquario il prezioso dipinto, riconoscendovi l’inconfondibile mano del maestro quattrocentesco. Dopo circa un mese di esposizione a Perugia, il dipinto sarà concesso in prestito per altre mostre in Italia e all’estero, cosa che permetterà di conoscere l’affascinante storia di questo capolavoro e accendere i riflettori sul suo autore, in attesa della grande manifestazione dedicata a Pinturicchio che l’Umbria si appresta ad organizzare per la fine del 2007. GIORNALE CIVITA SETT 31-08-2006 12:36 Pagina 4 il Settembre 2006 Giornale di civita IN PRIMO PIANO Rivista mensile dell’Associazione Civita Iscrizione N.5933 del 17.01.2006 Direttore Responsabile Gianfranco Imperatori Comitato Scientifico Antonio Paolucci (Presidente), Umberto Allemandi, Francesco Aloisi de Larderel, Armida Batori, Enrico Bellezza, Paolo Galluzzi, Adriano La Regina, Luca Odevaine, Pietro A. Valentino “L’eccezionalità della figura di Leon Battista Alberti (1404-1472) nel primo Rinascimento risiede nella sua cultura umanistica, ampia e rivolta anche alle matematiche e alle tecniche oltre che alla sua capacità di costruire su questa base una nuova figura di architetto, che interpreta dopo la metà del secolo distinguendosi fortemente da quelle tradizionali dei costruttori e uomini di cantiere del suo tempo. Fonte principale dei suoi progetti sono le architetture antiche di Roma, dove spende la maggior parte della vita come abbreviatore presso la curia papale. Di una generazione più giovane di Brunelleschi, Alberti, di illustre famiglia fiorentina, tiene anche perciò conto delle innovazioni fiorentine ma le intreccia con le esperienze romane, scrive il primo trattato rinascimentale d’architettura e si presenta grazie a questo come innovatore alle più importanti famiglie italiane, con le quali tiene contatti e fra le quali sceglie i suoi committenti d’architettura. La mostra mantovana, che conclude le celebrazioni organizzate dal Comitato Nazionale per il VI centenario della nascita dell’artista, è diretta alla conoscenza filologica e critica della sua intera produzione architettonica che, dopo gli studi connessi alle celebrazioni del centenario, appare in una maggiore complessità di rapporti con la storia della cultura, della letteratura e dell’arte, ed esamina i diretti influssi delle architetture albertiane su pittori e scultori sino agli anni conclusivi della sua attività a Mantova, dove si trova a confronto con Mantegna, chiamato come lui a rispondere, dal 1460, alla committenza di Ludovico Gonzaga” Francesco Paolo Fiore, Presidente del Comitato Nazionale delle Celebrazioni del VI Centenario della nascita di Leon Battista Alberti Coordinamento Editoriale Albino Ruberti, Giovanna Castelli, Alberto Rossetti, Dario Zerboni Caporedattore Maria Rita Delli Quadri Redazione Arianna Diana Hanno collaborato a questo numero Lucia Bianco, Francesca Neri, Allegra Pazienti, Giovanna Scanu, Candida Vivalda Progetto grafico Claudio Zito Impaginazione Laura Salomone www.civita.it Presidente Antonio Maccanico Segretario Generale Gianfranco Imperatori Direttore Albino Ruberti Direttore Marketing e Sviluppo Dario Zerboni Responsabile Rapporti Istituzionali Rita Cerri Direttore Civita Servizi Alberto Rossetti Direttore Consorzio Civita Giovanna Castelli Tempio di San Sebastiano, Mantova, progettato da Leon Battista Alberti GLI ASSOCIATI MANTOVA Le architetture di Alberti nella casa di Mantegna Leon Battista Alberti, scrittore, trattatista e architetto, è una delle maggiori e più originali personalità del Quattrocento. Il sesto centenario della nascita (2004), ha suscitato numerose iniziative di studio e convegni organizzati dal Comitato Nazionale che ne hanno approfondito l’opera nel suo insieme e, nel 2005, le mostre “La Roma di Leon Battista Alberti” (Roma, Musei Capitolini) e “La biblioteca di Leon Battista Alberti”, (Firenze, Biblioteca Laurenziana) che hanno permesso di presentare ad un più ampio pubblico i risultati della ricerca. Le esposizioni sinora realizzate, ivi compresa quella dedicata a “Leon Battista Alberti e le arti a Firenze” (Firenze, Palazzo Strozzi, 2006) con il patrocinio del Comitato Nazionale, hanno illustrato i legami dell’opera di Alberti sotto diversi punti di vista e con le fonti e le arti del suo tempo, ma non hanno affrontato l’insieme della sua opera architettonica, capace di ispirare la produzione europea sino a tutto il secolo XIX. La mostra Leon Battista Alberti e l’architettura viene perciò organizzata dal Comitato Nazionale in collaborazione con la Provincia, il Comune di Mantova, la Fondazione Banca Agricola Mantovana e il Centro Studi Leon Battista Alberti come mostra conclusiva di questo felice momento di interesse per il primo Rinascimento italiano che vede Alberti fra i massimi protagonisti, in particolare in architettura, e intende documentare e discutere criticamente le vicende di tutti i principali edifici riconosciuti all’artista, seguendone le vicende anche attraverso le proposte di completamento e le più importanti opere di restauro intervenute sino ad oggi. All’iconografia più antica e a parti della decorazione architettonica, ormai ricoverate nei musei, il Comitato Scientifico - presieduto da Francesco Paolo Fiore e composto da Marcello Balzani, Arnaldo Bruschi, Massimo Bulgarelli, Howard Burns, Arturo Calzona, Matteo Ceriana, Marco Collareta, Carla Di Francesco, Christoph L. Frommel, Charles Hope, Livio Volpi Ghirardini - ha previsto l’accostamento, per ognuno dei monumenti considerati, di dipinti e sculture che testimonino gli stretti rapporti di Alberti architetto con le novità artistiche del suo tempo e come gli artisti abbiano a loro volta reagito di fronte alle sue architetture nei diversi centri italiani del Rinascimento. Il novero di tali opere, che potrebbe risultare assai vasto, è stato limitato a quelle che sono sembrate più strettamente e giustificatamente legate alle architetture di Alberti, o perché direttamente inserite nei suoi stessi edifici, o perché portatrici di evidenti riprese figurative e di particolari soluzioni, tanto da testimoniare la prima fortuna artistica dell’architettura albertiana. Verranno inoltre presi in considerazione numerosi disegni dei secoli XIX e XX e modelli utili a discutere l’originalità degli edifici e storicizzarne le trasformazioni, a fronte di nuovi rilievi di precisione eseguiti in occasione della mostra con la collaborazione dell’Università di Ferrara. Luogo della mostra saranno gli ambienti della Casa del Mantegna, di proprietà della Provincia di Mantova, che si trova di fronte alla chiesa di San Sebastiano, una delle massime architetture di Alberti. L’ospitalità della Casa del Mantegna permette, già di per sè, di accostare la mostra a quelle che saranno contemporaneamente aperte a Mantova per illustrare l’opera di Andrea Mantegna, permettendo di rinnovare idealmente il tempo della illuminata committenza di Ludovico Gonzaga, che volle impiegare entrambi gli artisti nella sua città. Né va dimenticato che il Mantegna, al momento del suo arrivo a Mantova nel 1460, sia impegnato dal marchese Gonzaga nella progettazione dell’architettura oltre che nella realizzazione delle opere pittoriche per la Cappella di San Giorgio, sfortunatamente distrutta. L’esposizione della prima fortuna artistica delle architetture di Alberti troverà dunque nelle opere di Mantegna raccolte per l’occasione alle Fruttiere di Palazzo Te, oltre che nella sua stessa casa e nelle architetture mantovane, un diretto e più ampio termine di paragone, mentre la mostra su Mantegna si gioverà a sua volta del confronto con le opere degli altri artisti esposte in relazione con l’architettura di Alberti. Insieme a Luca Fancelli, Mantegna si può infatti annoverare fra i possibili continuatori delle architetture di Alberti a Mantova. L’interpretazione del linguaggio albertiano sarà approfondita in catalogo anche per quanto riguarda gli altri più noti esecutori delle architetture di Alberti, quali Matteo de’ Pasti e Bernardo Rossellino, ma anche per quanto riguarda i rapporti con gli architetti Antonio Manetti Ciaccheri, Michelozzo, Francesco del Borgo e i numerosi altri artisti attivi nei centri dove Alberti fu presente come consulente oltre che come autore di architettura. DAL 16 SETTEMBRE 2006 AL 14 GENNAIO 2007 Leon Battista Alberti e l’Architettura Mantova, Casa del Mantegna, Via Giovanni Acerbi 47 Dal 16 settembre 2006 al 14 gennaio 2007 Tutti i giorni 9,30 – 19,00 (la biglietteria chiude alle 18,00) Informazioni e prenotazioni: 199.199.111 Biglietti: intero € 7,00 ridotto € 5,00 ridotto scuole € 3,00 Catalogo: Silvana Editoriale Sito internet: www.fondazioneleonbattistaalberti.it ABB ABN AMRO ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE ACCENTURE ACEA AEROPORTI DI ROMA AIR ONE ALD AUTOMOTIVE ALL MEDIA ALMAVIVA AMERICAN EXPRESS ANAS ANDIL ANIE ANSA API APOGEO AREA ARNALDO CAPRAI ARTICOLO 1 ASSOCARTA ASSOCIAZIONE FRA LE BANCHE POPOLARI ITALIANE ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VITERBO ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DEGLI INDUSTRIALI DI SIRACUSA AURORA AUTOSTRADE AXA ART BANCA DELLA CIOCIARIA BANCA ESPERIA BANCA FIDEURAM BANCA INTESA BENETTON BENI STABILI BLUEFIN BNP PARIBAS BODINO BOSCOLO HOTELS BOWNE INTERNATIONAL BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA BULGARI CAMERA DI COMMERCIO DI SIRACUSA CAPITALIA CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA CENTRO SERENA CLASS EDITORI CNR COLACEM CONFCOMMERCIO COSMIT COSTA EDUTAINMENT DAIMLERCHRYSLER ITALIA D’AMICO SOCIETÀ DI NAVIGAZIONE DOMINA TRAVEL EDIZIONI METRO EGG EVENTI E SPONSORIZZAZIONI ELETTRONICA EMU ENEA ENEL ENTE CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO ENTERPRISE ERG ERICSSON EULER HERMES SIAC EUR FASTWEB FEDERALBERGHI ROMA FEDERAZIONE ITALIANA TABACCAI FERROVIE DELLO STATO FINCANTIERI FINMECCANICA FMR - ART’È FONDAZIONE BANCA AGRICOLA MANTOVANA FONDAZIONE BANCO DI SICILIA FONDAZIONE CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO FONDAZIONE CASSA RISPARMIO PERUGIA FONDAZIONE DI VENEZIA FONDAZIONE MEDIOLANUM FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA FONDAZIONE PER L’ARTE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO FONDAZIONE PFIZER FRATELLI ALINARI GAMBERO ROSSO GENERALI GESTIT SERVICES GIUNTI GRUPPO EDITORIALE GRUPPO FINELCO GRUPPO MERIDIANO GRUPPO SANTARELLI HACHETTE RUSCONI HERMÈS ITALIE H3G IBM ITALIA IGEMAS iGUZZINI IMPRESA PIEMONTE INGHIRAMI COMPANY ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO ITAL BROKERS ITALGAS ITALICA TV IULM JAGUAR ITALIA JOHN CABOT UNIVERSITY KPMG LISTONE GIORDANO-MARGARITELLI LLOYD ADRIATICO LOTTOMATICA MATER DEI MEDIASET MP MIRABILIA NETSYSTEM NISSAN ITALIA NORMAN 95 OPEN CARE OPUS PROCLAMA PENTA SOLUZIONI PHILIP MORRIS PIRELLI RE PORRO & C POSTE ITALIANE PRESTIGE HOTELS PRODEST PROGRESS INSURANCE BROKER PUBBLI A QUI! TICKET SERVICE RADIO DIMENSIONE SUONO RAI RCS PUBBLICITÀ SAC SAP ITALIA SCALA GROUP SEATRAIN SIEMENS MOBILE COMMUNICATIONS SILVANA EDITORIALE SIT SKY ITALIA SUN MICROSYSTEMS TARGETTI GROUP TELECOM ITALIA TELEPERFORMANCE ITALIA TELESIA SISTEMI TENUTA CAPARZO TIPOGRAFIA OSTIENSE TRA.VI.S. UNICAB ITALIA UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA UNIVERSITÀ LA SAPIENZA - ROMA UVET VEDUTE D’INSIEME VENTAGLIO VIACOM OUTDOOR VODAFONE