San Valentino in BIANCO E NERO

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San Valentino in BIANCO E NERO
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numero 1 febbraio 2005
N
FOTO FATTE CO
100%
www.makadam.it
IL TELEFONINO
IL TELEFONINO
CON LA MUSERUOLA?
Oliviero Toscani e Mauro
Paissan dicono la loro
BELLE
CON L’ANIMA
CERCASI...
San Valentino
in BIANCO E NERO
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EDITORIALE
Questa foto non s’ha da fare. Quando la legge sulla privacy si aggiorna, a noi di Makadam viene sempre un po’ di
paura. Potremo andare avanti a fotografare con il telefonino e a ricevere immagini dal vostro mondo? La galera
che avevamo evocato nel secondo numero si è avvicinata ancora un po’? Per sapere come districarci tra le regole
appena introdotte, abbiamo chiesto un consiglio a chi se ne intende, Mauro Paissan, componente del Garante per
la protezione dei dati personali. Il mondo è diventato un po’ più difficile, ma non troppo. Restate tranquilli. A noi
piacerebbe un mondo dove fotografare fosse un po’ più facile e non siamo i soli a pensarlo (leggete cosa dice
Oliviero Toscani a proposito). E a pensarlo sono anche i pregiatissimi autori di altri servizi di questo numero: pollastra Fedora che se la prende con il Vintage, la spavalda Mariangela che non nasconde niente del suo San
Valentino, il metafisico Wippa alle prese con una seratina da cyborg fino a Evron, il primo makadamico under 18.
Alle donne piace fotografarsi. L’abbiamo scoperto dal primo giorno di Makadam. A loro è dedicato un progetto
importante. Guardate, partecipate, diffondete.
BY ANGE
Maka N 1-OK INTERNET
COME PUBBLICARE LE VOSTRE FOTOGRAFIE IN UN BATTER D’OCCHIO
Collegatevi al sito
1] www.makadam.it
e registratevi.
Ora potete inviare
2] via MMS gli scatti
fatti con il vostro
telefonino.
Ricordatevi di settare
fotocamera del
vostro cellulare al
massimo della qualità.
Anche l’invio dovrà
essere fatto settando
l’opzione ”invia in alta
qualità”.
3] la
Tutte le foto che la reda-
4] zione giudicherà idonee
verranno pubblicate quotidianamente nel sito.
Molte di quelle verranno
scelte per essere utilizzate nei prossimi numeri di Makadam.
IMPORTANTE Occorre ricordare che tutte le persone ritratte nelle vostre immagini devono dare il loro consenso alla pubblicazione ai sensi di legge
ed in particolare ai sensi dell’art. 10 del codice civile [ Abuso dell’immagine altrui ], della legge 22 aprile 1941 n°633 sulla protezione del diritto d’autore e della legge 31 dicembre 1996 n° 675 sulla tutela dei dati personali. Pur esercitando il massimo controllo Makadam non è responsabile di eventuali false dichiarazioni degli autori, che con l’invio dell’immagine si assumono ogni responsabilità sul contenuto della foto stessa.
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NÉ BOMBE
NÉ CANNONI
SOMMARIO
ANNO 3, NUMERO 1, FEBBRAIO 2005
SOLO UN TELEFONINO
cerchiamo collaboratori
ricchi di famiglia e di idee.
Nessuno sarà pagato,
ma il più bravo vincerà
uno stage a MAKADAM
[email protected]
TELEFONINI CON LA MUSERUOLA >
6
LA PRIVACY È UN FALSO PROBLEMA >
10
BELLE CON L’ANIMA >
12
TE LO DO IO IL VINTAGE >
14
BIANCA E NERO >
18
SABATO E DOMENICA A ZONZO CON PAPÀ >
20
LA VITA È COME UNA SCACCHIERA >
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VITA DA CANI >
24
VANESSA >
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SCRIPTA VOLANT >
28
BYE BYE INVERNO >
30
SOTTO ESAME >
31
Ideatori Michele Neri e Marcello Mencarini
Editore
EMAGE srl
via Maroncelli 14
20154 Milano
Progetto grafico
MATTEO PETERLINI
Impaginazione
OKIO_DESIGN
Pubblicità
SIMONA RIVAROLLO
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tel. 02.625271
Stampa
G. Canale & C. S.p.a.
Arese (MI)
Web&software engineer
Direttore responsabile
MARCELLO MENCARINI
CRISTIAN POZZER
In copertina una foto di
MARIANGELA GIANNOCCARO
Hanno collaborato a questo numero
Direzione e redazione
via Maroncelli, 14
20154 Milano
[email protected]
LUCA BONESCHI
LIVIA CORBÒ
MONICA DI GIACINTO
MARIANGELA GIANNOCCARO
MARCO PANDOCCHI
BARBARA SEGHEZZI
ANNA GRAZIA SOMMARUGA
FRANCESCA TRESOLDI
ANGELA ULTROCCHI
VANESSA
WIPPA
Makadam è un mensile Free Press
Reg. Trib. Milano n° 550 del 30/09/2003
Distribuzione
Speedy Group srl
via Villa, 14
20091 Bresso Milano
[email protected]
Responsabile trattamento dati
(legge 675/96) Marcello Mencarini
Tutte le immagini pubblicate su questo giornale
sono state scattate con i telefonini e non hanno
subito particolari alterazioni.
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Intervista a Mauro Paissan componente
del Garante per la protezione dei dati personali
- Cosa cambia con le nuove regole decise dal Garante sull’uso dei telefonini?
Le regole di base sono sempre le stesse: nessun problema per l’uso personale, no invece
alla diffusione delle immagini (e dei suoni) a un vasto indirizzario o via Internet. In questo
serve il consenso delle persone
ritratte,
secondo caso
a meno che non si tratti di attività giornalistica.
- Il consenso va richiesto in tutti i casi?
un parco mentre bacio una signora
in
, perché
mai dovrei finire su Internet senza il mio consenso?
è occupato di nuovo
dei videofonini.
Ecco le novità,
ma la prudenza
non è mai troppa
vai
con le pecette!
e allora.......
(Speriamo di non
doverlo fare sempre
di più)
Le nuove regole sulla privacy
ci rendono la vita più difficile.
Manuale di sopravvivenza.
Sì. Se vengo ripreso in un ristorante mentre mangio in modo scomposto con le mani, o
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TELEFONINI CON
LA MUSERUOLA?
Il Garante si
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- Il consenso deve essere scritto?
Il consenso deve essere scritto solo se vengono
(religione,
salute, sesso, opinioni politiche, origini etniche ecc.)
trattati dati sensibili
. Per esem-
pio se riprendo una persona ricoverata in ospedale o che sta pregando. In tutti gli altri casi il consenso deve essere “libero, preventivo, informato”,
ma non scritto.
- Come si concilia questa direttiva con il diritto di
cronaca?
Non c’è alcuna contraddizione, perché se si tratta
di attività giornalistica le regole sono quelle generali che riguardano per l’appunto l’informazione,
dove i vincoli sono ridotti e dove prevale la
responsabilità del giornalista, che deve rispettare
le indicazioni del Codice deontologico. Comunque
dal nostro punto di vista non fa differenza se c’è
l’iscrizione all’Ordine professionale o meno. Il
Codice deontologico si applica a tutti coloro che
fanno attività giornalistica, anche se in modo
estemporaneo.
- Perchè si parla di risarcimento dei danni?
Che danno posso provocare se riprendo una
persona e pubblico la sua immagine su internet?
Probabilmente nessun danno, a meno che –
per fare un esempio
un po’ estremo
- quella per-
sona non dovesse essere in quel momento in
un’altra città a svolgere un certo lavoro. La pubblicazione della sua foto su Internet potrebbe
danneggiarla moltissimo dal punto di vista professionale. Il danno risarcibile è comunque un
caso limite, e deve essere ben provato.
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Intervista con Oliviero Toscani
LA PRIVACY
È UN FALSO PROBLEMA
BY MAKADAM
AUTORITRATTI CON IL TELEFONINO DI OLIVIERO TOSCANI
“Amo i telefonini e sono contrario al copyright”
COSA PENSI DELLE NUOVE NORME SULLA PRIVACY?
Più la legge sulla privacy si inasprisce, meno c’è privacy. La privacy non esiste, non è più possibile.
E’ un falso problema. Si può sapere esattamente dov’è una persona. Non c’è niente da fare.
Nel momento in cui servirà a qualcuno o a qualche sistema sapere cosa fa l’individuo, l’individuo non avrà più
privacy. La privacy è una balla. A meno che tu non sia un uomo del Terzo mondo, dove ti lasciano morire.
Ma se vuoi vivere in uno stato di diritto devi anche rinunciare alla tua privacy.
QUINDI NON TI DÀ FASTIDIO ESSERE FOTOGRAFATO?
No, no, no... Devo dire di no. Perché non mi dà fastidio essere quello che sono.
Dà fastidio alla gente che non si vuole bene.
E SE QUESTA FOTO FINISCE IN INTERNET?
Mi fa sorridere. Non ho di questi problemi.
HAI MAI FOTOGRAFATO CON UN TELEFONINO?
Lo faccio continuamente. Quando si usa per fare le foto è una macchina fotografica. Penso che nel futuro avremo
un piccolo oggetto dove ci sarà tutto, non solo il telefono e la macchina fotografica, ma anche i propri dati, la propria
carta di credito. Farà anche da passaporto. Ci sarà anche il rianimatore in caso di crisi cardiache, ci farà innamorare
quando c’è bisogno, ci farà tirare l’uccello anche quando è difficile...
QUINDI TUTTI, ANCHE MIA ZIA...
Perfetto! Perfetto! Ne abbiamo bisogno. La fotografia è la memoria
storica dell’umanità e se partecipiamo tutti l’umanità starà molto meglio.
MA I PROFESSIONISTI PROTESTANO, TEMONO DI PERDERE IL LAVORO...
Perfetto. Adesso si vede chi è un bravo fotografo. Prima bastava saper
maneggiare una macchina fotografica. Ora no. Bisogna saper guardare.
La macchina fotografica va messa dietro alla testa, non davanti. Tutto sta
cambiando. Anche il diritto d’autore.
COSA VUOI DIRE?
Io sono contrario al copyright. E anche il diritto d’autore così non funziona più.
Le fotografie dovrebbero essere pagate solo la prima volta che vengono
usate e poi essere di tutti.
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BELLE
CON L’ANIMA
BY MONICA DI GIACINTO
Quando le donne si stufano di inseguire
i modelli estetici dominanti e
tirano fuori il carattere...
La bellezza in una donna conta. Eccome.
Tra una racchia e una bonazza in minigonna,
chi ha più probabilità di venire soccorsa se
buca una ruota?
E mica è solo un atteggiamento da superficiali. Essere
attratti dalla bellezza è naturale. Gente per niente ingenua come i greci antichi pensava che bello e bene coincidessero (kalòn kai agathòn, dicevano quelli). D'accordo
che poi c'è stata la rivalutazione cristiana del brutto ma
buono, però suona come una commiserazione compassionevole, un pat pat pietoso.
Il problema è che adesso, per quanto riguarda la bellezza
femminile, quella corrispondenza profonda tra bello e
buono si è dissolta in un banalissimo belle e bone. Cioè le
donne sono considerate belle se e solo perché conformi
ai modelli estetici dominanti. Tipo quelli che ci propinano
la TV - dove passa facilmente il genere tettona labbrona
possibilmente stangona - o certi giornali pieni di modelle
eteree, giovanissime e tanto stupende da sembrare di un
altro pianeta. E' un bombardamento continuo di stereotipi
irraggiungibili. E se non si appartiene alla sparuta schiera
delle super gnocche, ce n'è abbastanza per riderci su
autoironiche (ma mica tanto), deprimersi, diventare anoressiche o correre dal chirurgo plastico. A seconda del
carattere e del conto in banca.
MAKADAM PARTECIPA ALLA CAMPAGNA
“DOVE PER LA BELLEZZA AUTENTICA”
Un'idea di bellezza diversa dagli stereotipi della pubblicità e dei media, più vicina a quello che le donne realmente sentono, comincia a farsi strada. La campagna
Dove Per la bellezza autentica ha colto questo bisogno
di cambiamento. Per raccontare a tutte le donne che la
bellezza si manifesta in forme, taglie, colori, età diversi
e incoraggiare la loro autostima.
E' un progetto a livello mondiale promosso in collaborazione con studiosi, psicologi ed esperti di comunicazio-
ne come Nancy Etcoff della Harvard University e Susie
Orbach docente alla London School of Economics.
Un camper girerà l'Italia per raccogliere foto di donne e
raccontare la bellezza italiana.
L’iniziativa si chiama Un milione di donne per un milione di bellezze. Partirà da Milano il 29 marzo e toccherà,
in poco più di un mese, Torino, Genova, Mestre,
Bologna, Ancona, Frosinone, Napoli e Bari (per conoscere le date: www.perlabellezzaautentica.it).
CERCHIAMO FOTO
Se sentirvi belle senza troppi complessi vi riesce, azionate la fotocamera del telefonino e mandateci le vostre
immagini. Cerchiamo ritratti di donne di ogni età. I volti della bellezza autentica. Per ogni foto raccolta, verrà
O finalmente si può realizzare che forse è meglio infischiarsene dei confronti avvilenti e decidere di accettarsi
amarsi valorizzarsi. Perché imparare a essere contente di
sé stesse fa stare meglio al mondo e con gli altri. E rende
belle veramente. Non è una questione di età, misure
ecc.ecc., ma un'armonia interiore che diventa visibile.
Diversa e mutevole in ogni donna, sempre seducente per
gli occhi e per la mente di chi sa guardare. Spesso distante dalla bellezza imposta di volta in volta dalle mode,
quella delle bambolone omologate che, per chi non ama
l'ovvio, dopo un po' può essere pure noiosa.
versato un contributo al Fondo Dove per l’Autostima che servirà a sostenere, nelle scuole italiane, un programma
di prevenzione dell'anoressia e della bulimia studiato dall'Associazione Minotauro (una cooperativa di psicologi
esperti di disagio adolescenziale, presieduta da Gustavo Pietropolli Charmet, che da anni si
occupa di disturbi dell'alimentazione).
Il sistema è quello solito del sito di Makadam: la spedizione va fatta via mms.
Cambia solo l'indirizzo, che è questo: [email protected]
(Attenzione: è un indirizzo e-mail, ma le foto vanno inviate come mms o verranno cancellate automaticamente dal
server. Per scriverlo, quando inserite il destinatario scegliete la modalità alfabetica.)
E per vedere le immagini pubblicate collegatevi a questo sito: www.makadam.it/bellezzaautentica
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CONTRO IL LOGORIO DELLA MODA MODERNA
Te lo do iO
BY POLLASTRA FEDORA
il VINTAGE
Tentativo di guardaroba indipendente
(con i consigli di un esperto)
Evitare
di scegliere capi
brutti
usati che erano
e di scarsa
qualità già da nuovi
Puntare
sui marchi
Avete il dubbio che fare shopping non significhi per forza investirci uno stipendio
per poi ritrovarsi addosso le solite cose
che portano più o meno tutti perché sono di moda?
E pensate che comprare vestiti usati non sia un comportamento tristemente sinistrorso
- da comunista, se si può dire di quelli che se in apparenza non causano terrore e morte, miseria un po' la fanno.
Ma non vi accontentate della pappa pronta
del vintage, scelto al posto vostro, astutamente presentato e rincarato assai.
Allora quello che mi ha spiegato Sandro
- che a Roma insieme a Claudie ha un negozio di vestiti usati e di questo mestiere se ne intende può tornarvi utile per capire come il mercato dell'usato funziona.
Per scovare qualcosa da mettersi di più originale e meno costoso del solito,
senza farsi imbrogliare con la scusa che il vintage va.
che hanno una
tradizione più che su
griffe e seconde linee
con una storia recente
(è sempre più
difficile trovare
cose fatte
bene).
Non
comprare
capi contraffatti.
Guardare
soprattutto il tessuto
e la qualità
delle rifiniture.
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cari
VECCHI
Jeans
>
Oggi va il jeans fintotutto. Finto usato. Finto strappato. Finto
macchiato. Finto vintage ecc. ecc.
Viene voglia di essere retrò
e rimpiangere modelli come i Levi's 501
che invecchiavano con chi li indossava,
senza tante storie. In Italia i 501 sono stati
molto longevi: di moda dal 1980 al '95 circa,
oggi
Anche come vintage
hanno avuto molta fortuna: un paio di 501 in
buono stato, fatto negli U.S.A., con la cimosa
all'interno ecc. ecc. può tuttora arrivare ai
, ma non c'è più richiesta.
ai teenagers non
piacciono più.
400 euro
La cimosa è l'orlo del tessuto
quando esce dal telaio.
Un tempo, le pezze da cui se ne
ricavava un paio erano pezze da
una yard e la cimosa finiva per
coincidere con i bordi delle
gambe presi nella cucitura esterna.
Oggi invece si usano pezze più grandi
e i bordi della stoffa usata
non coincidono più con quelli dell'intera pezza,
ma vengono rifiniti a macchina.
Un altro particolare da osservare
è il logo LeVI'S sulla targhetta
rossa attaccata a una tasca posteriore. Normalmente la e è minuscola, invece una volta LEVI'S era scritto tutto
maiuscolo: la
dà valore al pezzo.
Valore che aumenta ulteriormente se i rivetti
applicati sulle tasche sono nascosti
big E
(hidden rivets).
Te lo do iO
il VINTAGE
Tutta la faccenda parte dalle donazioni di abiti smessi fatte a istituti di
beneficenza che, soprattutto negli
U.S.A., dipendono da importanti associazioni (tipo l'esercito della salvezza)
molto spesso religiose. Dare in beneficenza gli abiti usati è una tradizione
nei paesi ricchi, dove la gente ha di
che donare e insieme desidera continuamente comprare cose nuove, in
una strana commistione di consumismo e moralismo (fanno eccezione gli
inglesi che portano tutto fino alla consunzione totale, a forza di toppe e
rammendi). Viene donato più di
quanto serve e gli istituti, dopo aver
distribuito i vestiti a chi ne ha bisogno, devono monetizzare quello che
è rimasto (quasi tutto) e lo mettono
in vendita. Il rapporto è diretto: le
associazioni benefiche gestiscono la
vendita nei loro thrift stores, dove si
può trovare di tutto a prezzi bassissimi (l'unico svantaggio è che non c'è
nessuna selezione). Solo quello che
resta invenduto a questo primo livello
viene comprato da grossisti e rimesso
sul mercato.
Invece in Italia la raccolta non viene
fatta direttamente dalle associazioni
benefiche, ma da aziende private che
ne usano il nome e che per questo
riconoscono loro una percentuale sul
guadagno. Il centro più importante di
distribuzione dell'usato è a Prato,
dove gli "stracci" arrivano da tutto il
mondo e dove si sono specializzati nel
riciclaggio dei tessuti. Ma prima di
vendere a peso l'usato destinato al
macero, piazzano la merce migliore ai
rivenditori perché ci guadagnano di
più. Ci sono anche organizzazioni no
profit che si occupano della raccolta.
La più importante è Humana, che ha
quasi monopolizzato il settore.
> >>
Raccoglie i vestiti in appositi contenitori messi in luoghi di passaggio e in
parte li distribuisce in paesi del terzo
mondo, in parte li rivende a grossisti.
Un rivenditore in genere non compra
da singoli privati. Vendono poche cose
e pretendono prezzi troppo elevati,
creerebbero problemi di contabilità
perché spesso non hanno la partita
IVA, ecc.ecc. Piuttosto, in città stanno
aprendo negozi che dai privati prendono merce in conto vendita. Sono
sempre più in ascesa e dimostrano
che oggi la gente più che donare agli
enti di beneficenza preferisce vendere
per ricavarci qualcosa. Altro esempio
di questa tendenza, sono mercati
come quello del Borghetto Flaminio
a Roma, dove privati propongono
direttamente il loro usato. Ma i rivenditori vanno a Prato o a Napoli, o cercano occasioni dagli ambulanti prima
che mettano la merce sul banco.
Il boom dell'usato viene subito dopo
il '68. All'inizio si trova solo nei mercati: a Roma in quelli di Porta Portese
e di Piazza Dante (poi trasferito in Via
Sannio). In seguito anche in negozi,
dove la selezione dei capi è più accurata. A metà anni '70 diventa moda e
conquista i teenagers, a fasi alterne
più o meno fino al '95. Poi i giovani
snobbano l'usato, che torna di moda
solo qualche anno fa con il vintage,
ma la fonte è la stessa e a parte il
nome non cambia niente. In più c'è
solo l'abilità di selezionarlo e di presentarlo come tale. Oggi la clientela
è soprattutto di adulti. E più che una
moda è una necessità soprattutto per
chi, lavorando a contatto con il pubblico, si deve cambiare spesso e vuole
farlo senza spendere cifre assurde: si
riesce a conciliare un basso prezzo
con una buona qualità.
l’usato a
ROMA
<
Mercati - I più grandi sono il mercato delle pulci di Porta Portese e
quello in Via Sannio (dove i banchi dell'abbigliamento usato si alternano a quelli del nuovo e del militare). Si trova di tutto e in genere riuscire a scovare qualche pezzo interessante richiede tempo e fortuna. Da
non sottovalutare i vari mercatini rionali... Negozi - USATO PARADISO,
Via dei Funari 26/a. MICHELE, Via del Governo Vecchio 35. VESTITI
USATI CINZIA, Via del Governo Vecchio 45. OMERO & CECILIA VESTITI
VECCHI, Via del Governo Vecchio 110. MARCOLINO, Via Plauto 16.
>
l’usato a
MILANO
Mercati - Oltre ai più famosi di Senigallia e di San Donato, si
segnalano anche i mercatini di Piazza Amati e di Viale Espinasse
al numero 99.
Negozi - A Milano prevale il vintage e sono pochi i negozi del vero
usato. Provate comunque a fare un giro da NAPOLEONE, al
numero 23 di Via Castaldi Panfilo e allo SPECCHIO DI ALICE al 64
di Corso di Porta Ticinese.
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Bianca e Nero
BY MARIANGELA GIANNOCCARO
Niente cioccolatini,
regalini, messaggini.
A San Valentino, Abdi e Maya
hanno preferito altro...
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BY EVRON
SABATO & DOMENICA
A ZONZO CON PAPÀ
Un weekend di nonni, monopoli, arte, compiti
e giri metropolitani (sorella inclusa)
visti da un dodicenne, cioè da me
anche questa volta Parco
della Vittoria è mio!
sorella alle prese con
I compiti
chi troppi capelli e chi pochi:
nonno e lucia guardano l a tivù
frutta esotica a
casa della mamma
visto che faccia ho? l’auto è storta e in tutta la feltrinelli la cosa più bella era
questo drago (quei due tipi buffi sono mia sorella e il papà)
vi presento onda, il mio cane. Quella sotto è la mia nonna: sono riuscito a paparazzarla.
La cosa migliore del weekend? Forse il megacinema, certo non le torri di Kiefer
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LA MIA
SERATINA...
BY WIPPA
Il cavallo muove e...
LA VITA
È COME UN A SCACCHIERA
...così inizia la nostra
serata...
...Un uomo...una macchina...
un cavallo dei tempi moderni:
...La prima mossa sulla scacchiera...il cavallo muove e si
porta in piazza Vittorio...la
piazza più grande d’Europa...
...Si iniettano liquidi in
corpo...questi scorrono...
il sangue cambia...
...E si fa l’ora della seconda
mossa... ...strutture in
cemento, simili a strutture
neuronali, guidano i nostri
movimenti...
...Mi distraggo un
attimo...improvvisamente non
c’è più nessuno... ...la mente
mi porta verso partite giocate
nel passato...
Il movimento ci porta a
sorvolare altre scacchiere...
...altre piazze...altre pose...
...piazza Castello...
...piazza Solferino...
Altra gente gioca su altri tavoli... ...giochi puliti...
giochi sporchi...
...ignori le regole...perdi la
partita...
Per chi gioca con noi, contro
di noi, cambiano le nostre
espressioni, le nostre
pose...
...forse noi cambiamo per noi stessi, giocando...
...ci nascondiamo ad alcuni, rimaniamo visibili
ad altri...
...verso scacchiere posate su
altri tavoli... ...il “caffè
Elena”
Alimentiamo il nostro corpo, inconsapevoli,
alcune volte, di nutrire anche la nostra
mente...
...ostacolati da torri, costruite
da persone senza prima calcolarne la
spesa...
La vita e’ come una scacchiera, ognuno ha il suo posto, ogn uno ha i suoi movimenti...
...portici e muri forzano il nostro
cammino... ...la mano muove il
cavallo...il braccio è la via... ...ciò
che sta al nostro fianco scorre
con una velocità proporzionale
alla nostra... ...via Po...
...felici comunque di aver
giocato...
con persone che amano giocare...
...rendiamo i movimenti infiniti
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ANIMALIFE
COMICS
BY BBSEZ
VITA
DA CANI
SONO PRIGIONIERO, SONO
PROPRIO
CHIUSO IN
GABBIA
MA NON MI
ARRENDO.....
VOGLIO TROVARE UN
VARCO, UN
VARCO PER
RAGGIUNGERE
LA MIA LULU’.
MA COME
POSSO FARE?
QUI E TUTTO
CHIUSO
SONO DAVVERO
IN TRAPPOLA
VIVA L’AMORE VIVA
LA LIBERTA’
’
CON: YURI, LULU, BILLO E PAPU
M’AMA?
NON M’AMA....
FANCULO,
LO SO CHE MI
AMA .... LO SO CHE
MI AMI, LULU’,
COME HO POTUTO
DUBITARE? SONO
PRONTO, VENGO A
PRENDERTI.... SONO
LIBERO, NON
VOGLIO ESSERE
PRIGIONIERO DI
ME STESSO...
UNA PISCIATINA PER PRENDERE CORAGGIO
E MARCARE IL TERRITORIO.
NON POSSO ARRENDERMI IN QUESTO MODO,
LA FORZA DELL’AMORE MI SOSTIENE...
E TROVO FINALMENTE UN VARCO
ALLORA FUNZIONA DAVVERO,
IL POTERE DELL’AMORE...
M’AMA?
NON M’AMA
OSSO, COME UN PEZZO DI CARNE ARROSTO, DI PIU’ UN’INTERA MACELLERIA...
MA C’E’ UN
PROBLEMA, NON
E’ SOLA.... E I
SUOI AMICI
OSTEGGIANO
IL NOSTRO
AMORE, DICONO
CHE E’ CONTRO
NATURA, PERCHE’ NON
SIAMO DELLA
STESSA RAZZA..
”MA RAGAZZI,
IO LA AMO!”
LULU’ NON
POSSO LOTTARE
DA SOLO PER IL
NOSTRO AMORE...
BISOGNA ESSERE
IN DUE PER
AMARSI...UN
ULTIMO ABBAIO
MA UN MOMENTO, NON E’
COSI’ SEMPLICE....
E SE LEI NON MI AMA?
E VIA VERSO LA LIBERTA’, VERSO LA MIA LULU’
MI AVVICINO ALLA META, ECCO LA MIA LULU’, BELLA COME UN OSSO, PIU’ DI UN
LA MIA CUCCIA E’ DESOLATAMENTE VUOTA...
MA NON MI ARRENDO PERCHE’.....
NON LI HO
CONVINTI,
I MIEI ABBAI
NON GLI
BASTANO ...LULU’,
DIGLIELO
ANCHE TU CHE
MI AMI,
TI PREGO, FAI
QUALCOSA,
MUOVI UNA
ZAMPA PER IL
NOSTRO AMORE
E ME NE TORNO SCORATO VERSO CASA
PRIMA O POI
L’AMORE ARRIVA,
PAROLA DI YURI
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MAKADAMICI
D.O.C.
Gli autori
delle foto
di Makadam
si raccontano
E' iniziato tutto per caso.
In una delle tante notti fiorentine (è a Firenze che
vivo), vidi sopra il bancone di una birreria una rivista
fatta di foto scattate con i cellulari. Foto di gente
comune come me, che voleva raccontare e raccontarsi. Perché è questo lo scopo della fotografia: catturare un’impressione tutta tua in un preciso
momento tutto tuo. E credo che non ci sia modo più
fresco e spontaneo che farlo con il cellulare. Il linguaggio fotografico mi ha sempre affascinato, ma le
foto scattate così, con un mezzo improprio, mi
hanno attratto e divertito ancora di più. Certo, non è
come con una vera e propria macchina digitale. Ma
il telefonino, strumento che ormai ci segue ovunque,
offre la possibilità di fare le istantanee più impensate. Così è nato subito un bel rapporto. Ho iniziato a
fotografare tutto quello che mi attirava, cose utili e
cose inutili. Soprattutto, mi sono divertita a riprendere me stessa. Alcune foto le ho mandate a
Makadam, altre me le sono tenute gelosamente nel PC.
Il regalo più bello è stato che questo mi ha stuzzicato la mente e la fantasia. Ora se cammino per strada ho voglia di fotografare più del solito, per poter
raccontare un mio percorso, una cosa che mi ha
incuriosito, uno scorcio che mi ha colpito. E poi mi
sono fatta conoscere da tutti quelli che amano quel
sito e ho conosciuto loro.
vanessa
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SCRIPTA VOLANT
Prima dell’euro by MM
In un Buffetti... by Sean
Cartello davanti all’asilo... by Alex
Kapito? by Amas
Mitico Andrea Pazienza by Darth Maul Autopromozione by Lele Processo naturale? by Stark
Provincia di? by Ken
Fede e speranza by MM
Altro che sigarette... by Nick Ola
Ridente cittadina! by SeRgio
by Stark
E cos’è by Andy
Al cesso col dizionario by Lampo
Entrata di un negozio a Milano by Camatz
Vai Lemo! by Robespierre
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BYE BYE
INVERNO!
SOTTO ESAME
MR VAMPO...
SIEMENS SF65
Ogni mese un telefonino messo alla prova
da un fotografo professionista
Ricordate i piedi fradici,
le autostrade chiuse
e le sbandate in città...
– Niente.
Ci stiamo arrivando piano piano, la mutazione sta avvenendo: da
telefonino a macchina fotografica e viceversa. É il nuovo Siemens
SF65 che, grazie ad un astuto meccanismo, si trasforma da classico
telefonino a conchiglia a vera e propria macchina fotografica digitale.
I particolari e le rifiniture ne fanno un piccolo ed elegante oggetto
cool, laccato di bianco o di nero. Interessanti le soluzioni tecniche
adottate: lo scatto, lo zoom digitale progressivo a 4x, la rotazione
della fotocamera da orizzontale a verticale e il flash integrato.
Il telefonino permette di vedere immagini in slideshow. Di applicare
filtri all’immagine (bianco e nero, seppia, rilievo, contorni etc.), e la
gestione notturna. Possiede flash, autoscatto e la possibilità di personalizzare il suono dello scatto fotografico
La neve non c’è più,
sono rimaste le vostre foto
CARATTERISTICHE
TECNICHE
GPRS:
(4+2 timeslot)
DISPLAY:
128 x 160 punti
65535 colori TFT
FOTOCAMERA:
1.3 megapixel
FLASH:
a tecnologia LED
ZOOM:
4X a passo continuo
EDITOR IMMAGINI:
SI
BATTERIA:
Li-Ion 650 mAh
INFRAROSSI (IRDA):
SI
PESO:
97 g
DIMENSIONI:
91 x 44 x 23 mm
www.makadam.it Mr Vampo dixit...
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