P o s t e It a l Ia n e . s .P .a . - s P e d Iz Io n e In

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P o s t e It a l Ia n e . s .P .a . - s P e d Iz Io n e In
Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 22/11 - €
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ART DIRECTOR
Simona Borsalino
RESPONSABILE MARKETING
Davide Borsalino
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GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Tiziana Bisson - Romina Ferrero
24-25
FOTOGRAFIE
Claudio Agosti - Carlo Bertino
Enrico Necade - Alberto Cucchietti
Bullphotos - Bruno Murialdo
Bruno Costamagna - Foto Lanteri
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COPERTINA
Guido Galleano
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á 9 giugno 2011
fatti
EDITORE
Carlo Borsalino
DIRETTORE RESPONSABILE
Claudio Puppione
([email protected])
anno XXVI
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REFERENDUM DEL 12 E DEL 13 GIUGNO
Si vota per acqua, nucleare
e legittimo impedimento
I 65 ANNI DELLA REPUBBLICA A CUNEO
Il 2 giugno celebrato con il Prefetto
FESTA PROVINCIALE DELL’AVIS
Attesi mille donatori di sangue
nel capoluogo provinciale
BANCA INTERMOBILIARE
Un punto di riferimento per il territorio
PASSAGGIO IN INDIA AD ALBA
Per crescere occorre guardare
ai mercati emergenti
CONVENTION AZIENDALE MIROGLIO
I nomi e le foto di tutti i premiati
IN CATTEDRA PER L’AMBIENTE CON EGEA
Protagoniste le scuole partecipanti
STUDENTI IN GARA CON “MANAGERS”
Primeggiano gli alunni del “Bonelli”
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
D’ECCELLENZA AD ALBA
Le stiliste crescono grazie all’Apro
ALPINA PARQUET
Quando il legno diventa
autentica arte
RIVAROSSA TEAM
Alla ricerca del sorriso perduto
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á LA MIROGLIO PUNTA SULL’ORIENTE
Il gruppo Miroglio, che nei giorni scorsi
ha festeggiato i collaboratori con 25 anni
di attività e ha premiato i figli dei
dipendenti laureati, ha confermato
tramite il suo amministratore delegato,
Giuseppe Miroglio (foto), l’intenzione
di potenziare la presenza in Cina
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PRESENTATO “CAPOSALDO CAVOUR”
Il secondo Reggimento alpini
di Cuneo salutato a “’L Caprissi”
DA BRA ALLE “NOVE COLLI”
Intrepidi in bici a Cesenatico
NEWS DAL PIEMONTE
Notizie ed eventi della settimana
I GIOIELLI DEL NOSTRO PIEMONTE
Enogastronomia e molto altro
BORGATA PARALUP RIVIVE
Lavoro di recupero della
fondazione Nuto Revelli a Rittana
BILANCIO POSITIVO PER “COLLISIONI”
Quando la cultura produce reddito
rubriche
á IL PIEMONTE, NON SOLO
ENOGASTRONOMIA...
Una variegata offerta di percorsi
e scoperte che da Torino accompagna
il visitatore all’approfondimento
degli aspetti culturali offerti
dai tanti musei e dalle tradizioni
di una regione capace di restare
al passo con i tempi
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L’EDITORIALE
Berlusconi, il male assoluto?
CARA ZIA GIUGI
Eh sì, il sesso è... come
il bungee yumping
AL CINEMA
Emozioni con gli X-Men
CUCINARE
Vince la praticità!
Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 6 giugno alle 13,55
á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet,
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persone
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GIANCARLO DROCCO
«Abbiamo aderito alla
Confcommercio nazionale
per contare ancora di più»
EZIO FERRERO
Accanto ai clienti per offrire loro
massima libertà d’azione
SILVANO VALSANIA
Intervista al primo cittadino
di Montà
AURELIO E FRANCA BERTOLINO
Un angolo di paradiso
a Lurisia Terme
SERGIO PARATO
Ecco la differenza tra minerale
e potabile
AMALIA GUGLIELMINETTI
Una donna che amò Gozzano,
stregò D’Annunzio con la poesia
e si innamorò di Cravanzana
www.ideawebtv.it
Il quotidiano on-line
che ti offre in tempo reale
notizie, interviste,
avvenimenti e tutto
lo sport della provincia
di Cuneo
eventi
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á DA SABATO 11
PASSEPARTOUT AD ASTI
La quindicesima edizione
del festival letterario
(e non solo) astigiano
analizzerà l’universo
femminile in una serie di
dibattiti animati da ospiti
di eccezionale rilievo, tra
cui Edoardo Raspelli
(nella foto a sinistra)
lettere
á Questa settimana trovate
Parola ai nostri lettori da pag.
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AL VIA IL MEMORIAL NAZIONALE “MARIO PRETTE”
Giovani tennisti in lizza allo Sporting club di Mondovì
UN’ESTATE DA NON PERDERE, PIENA DI APPUNTAMENTI E DI GRANDI NOMI
Tantissimi gli eventi in programma tra Langhe e Roero
ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO
I cacciatori di leggende in Valle Grana sono già all’opera
LA PROVINCIA A FIANCO
Il festival “Passepartout” con al centro le donne ad Asti
PEVERAGNO CELEBRA LA FRAGOLA
54a edizione della sagra con madrina Fiammetta Cicogna
FRABOSA SOPRANA RISCOPRE IL SUO PREZIOSO MARMO
Tante le attività in programma con l’Ecomuseo (anche a Bossea)
FIERA DELLE “TERRE ROSSE”
Un’invitante vetrina per il Roero promossa a Ceresole d’Alba
FOSSANO E LE SUE “MIRABILIA”
Sino a domenica il quinto Festival internazionale di teatro urbano
á RICEVI IDEA
A CASA TUA!
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L’editoriale
BERLUSCONI, MALE ASSOLUTO?
Claudio Puppione
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LA VIGNETTA DI
DANILO PAPARELLI
AFFRONTA UNO
DEI TANTI TEMI
DI SCONTRO:
IL RIMPASTO
GOVERNATIVO
Come riferiamo in altra pagina,
Simona Borsalino, dell’editrice Uniart,
è stata ricevuta nel municipio di Alba
e ringraziata per aver ideato il marchio
delle Olimpiadi della città gemelle.
Siamo orgogliosi di aver contribuito,
in forza delle nostre professionalità, a
dare una mano alla splendida iniziativa
uesta è un’edizione “extralarge” dello spazio dedicato all’editoriale, nel
quale molto volentieri ospitiamo tre interventi di lettori suscitati dai temi
politici affrontati nelle scorse settimane. Cominciamo, com’è doveroso, da
Gian Piero Ferrero di Bra, il quale è piuttosto critico.
«Egregio direttore, leggo “IDEA” con interesse. Però, quando vedo il suo editoriale, è forte
la tentazione di pregarvi di sospendere l’invio. Sì! Faccio parte di quegli italiani per i quali
(come per Bersani) è un incubo la prospettiva di vivere altri due anni (forse più...) in un
Paese berlusconizzato. Trovo incredibile come il centro-destra si meravigli perché non
abbia vinto le amministrative, quando basterebbe prendere atto che il “leader maximo”
ha colmato la misura. Sarebbe già tardi, perché, se usiamo la memoria, la considerazione
si sarebbe potuta fare anni fa. Cito alcuni esempi: show al Parlamento europeo, con offesa
del parlamentare tedesco paragonato a un “kapò”; insolentire definendo “coglioni” e
“senza cervello” chi avrebbe votato a sinistra; livore contro chi ha votato contro: “Ve ne
pentirete”; eliminazione di coloro che hanno criticato il suo comportamento (Follini,
Casini, Fini, ma toccherà ad altri); ha scaricato in un amen i suoi candidati, che ha fatto
perdere con le proprie esternazioni; bunga bunga, Ruby, Minetti, ecc.; definire “cancro” e
“metastasi” parte della magistratura; apologia dell’illegalità (case abusive, multe); metodo
Boffo; la colpa è sempre altrui. Si potrebbe continuare: la qualità è questa, anche se la
quantità potrebbe aumentare. Direi che c’è qualche ragione per votare altrove. Indro
Montanelli diceva: «Turatevi il naso e votate Dc» (un po’ di marcio c’era). Turandosi il naso
si poteva salvare il Paese dal comunismo (allora reale: anni ‘70). Ora, oltre alla puzza, c’è
la rabbia di subire l’arroganza di chi (il leader e suoi tifosi) vuole piegare lo Stato al suo tornaconto. Basta per capire come mai anche chi aveva votato convinto sia amareggiato (al
pericolo comunista, ormai, credono Berlusconi e altri tre...). Lei mi dirà che Berlusconi
è l’argine contro la sinistra (mi pare che lei sia più di pancia contro la sinistra, che non convinto sostenitore della destra: l’intuisco dal godimento che sta dietro al suo commento
sull’incubo di Bersani). Per me non è più così, ritengo che Berlusconi sia diventato un’arma in più per la sinistra. Nel 2006, io, moderato, ho votato Bertinotti pur di non votare
Berlusconi. Ora, ad altri, è successo lo stesso con Pisapia. La destra dovrebbe riflettere: o
si cambia leader e modo o l’erosione proseguirà. Quando una squadra arranca, si cambia
l’allenatore. Finora si è cambiato di tutto, si vuol mutare anche la Costituzione pur di salvare l’allenatore. Basta! Quanto alla minaccia di Berlusconi capo dello Stato, le reazioni
sono due: emotiva, perché l’ipotesi è stomachevole in quanto chi ha appoggiato (e praticato) l’immoralità e l’illegalità non può ambire a un incarico così alto; politica, perché l’istituzione Presidenza della Repubblica ha il compito primario di unire il Paese e non può
essere lasciata a chi ha fatto della contrapposizione la propria missione. Berlusconi diede
n «QUELLI DEL PARADISO SOVIETICO DEI LAVORATORI...»
L’intervento di Benito Mascarello, lettore di La Morra
Gentile direttore, avevo letto con piacere l’editoriale “Quelli dell’odio
di ricino” con le acute e argute osservazioni, da lei condivise,
di Carlo Passone sul caso Ciancimino junior che hanno suscitato
lo sdegno di Ugo Minini. Sentire persone che solo fino a qualche
decennio fa forse osannavano il “paradiso sovietico dei lavoratori”,
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á 9 giugno 2011
godendo però degli agi del detestato mondo capitalistico,
mi fa uscire dai gangheri. E ancor più il vederli salire in cattedra
e dar lezioni di democrazia, di moralità e di buon governo.
Alla lettera del signor Minini lei ha replicato in modo adeguato
anche se schematico. Io penso che qualcuno meriterebbe, però,
risposte meno diplomatiche. È proprio vero: il doppiopesismo
di certa sinistra fa venire il voltastomaco. Ho pure trovato interessanti
un messaggio esplicito: “Entro in politica contro la sinistra”. Poi si
è schierato sempre contro qualcuno».
Signor Ferrero, anche se mi permetto di dubitare del suo “moderatismo”, lei ha ragione su un fatto: sono soprattutto schifato dalla politica, da tutti i politici. Ma, in tale ambito, quel che sopporto meno è
il doppiopesismo e il falso moralismo della sinistra. Quanto alle
pecche di Berlusconi che lei elenca, potrei farne io uno per ogni leader suo avversario. Qui mi limito a citare il D’Alema ministro degli
esteri a braccetto con un capo Hezbollah. A me ciò basta e avanza. E
se lei mi tira fuori Gheddafi, le dico che secondo me è cosa ben diversa: almeno il dittatore libico gli integralisti li impalava.
n ECCO LE OPINIONI
DELL’ALBESE PIER GRECO
Gentile signor Ugo Minini,
il suo intervento
su “IDEA” del 26 maggio
mi ha lasciato perplesso:
io non condivido
nulla delle sue convinzioni.
Purtroppo in occidente
viviamo con gli occhi
bendati, siamo pieni
di buonismo e riteniamo che
l’accoglienza ai musulmani
sia una cosa doverosa.
Purtroppo non è così perché
l’islam ha nel Dna l’idea
fissa di sottomettere il mondo
alla sua fede e, quindi,
alla sua dittatura.
Noi parliamo di
democrazia; loro parlano
di conquista e la storia
ce lo insegna, con
le invasioni musulmane
in Spagna, Francia, Sicilia,
Sardegna e Balcani,
per non parlare dell’oriente.
Per fortuna sono stati
sconfitti in tutta Europa.
Adesso si stanno insinuando
nelle nostre società
sfruttando le Costituzioni che
permettono la libertà di culto
e di credo. Peccato che tali
libertà siano applicate solo
ai musulmani, mentre per gli
ebrei c’è la caccia all’uomo
(in Francia, nei Paesi
scandinavi e in Inghilterra).
Lei lo sa che in Olanda degli
ebrei sono stati aggrediti per
la strada? Lo sa che nel sud
della Scozia un’autorità
provinciale ha bandito i libri
stampati in Israele? I nazisti
hanno iniziato bruciando i
libri degli ebrei tedeschi, poi
sono passati allo sterminio... In Inghilterra in ospedali e
scuole pubbliche frequentati
da gente di tutte le religioni
o atei, comunque luoghi
pubblici, hanno imposto
il ramadan a tutti e, quando
non c’è il ramadan, sono
obbligati a mangiare
secondo i dettami dell’islam,
cioè niente carne suina.
Le sembra giusto imporre
ai non islamici queste
limitazioni? Rilegga i libri
di Oriana Fallaci per avere
un riscontro di quanto
profetizzato dalla scrittrice.
Se mi permette, le invierei
due video tratti da tv
di Paesi musulmani in cui
viene istigata la violenza
sugli ebrei, arrivando
a sostenere che violentare
un’israeliana è giusto
e doveroso, tanto più
che, dove vige l’islam,
lo stupro non è reato
e una bambina
al compimento dei 12 anni
può legalmente essere
oggetto di atti sessuali.
Tramite la redazione
di “IDEA” posso farle
avere le due trasmissioni
o, se preferisce, mi dia
il suo indirizzo e-mail
e gliele invierò io stesso.
le riflessioni di Francesco Sobrero, ex sindaco di Alba, sul mondo
islamico dopo l’eliminazione di Osama Bin Laden.
Ci voleva un democristiano vecchia maniera per fare un’analisi
obiettiva dei rapporti storici tra l’islam e il mondo occidentale
cristiano. Nelle considerazioni dell’on. Sobrero ho scorto le stesse
preoccupazioni di Oriana Fallaci per la cieca arrendevolezza dei
governanti europei verso l’aggressività del fondamentalismo islamico.
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omenica 12 e lunedì 13 giugno gli italiani maggiorenni
saranno chiamati a
esprimersi su quattro quesiti referendari. Nei box affrontiamo più
nello specifico ciascuna questione, ma qui ci corre l’obbligo di
ricordare alcune indicazioni di
massima, a partire agli orari: i
seggi rimarranno aperti dalle 8
alle 22 della domenica e dalle 7
alle 15 del lunedì.
Per far sì che il risultato di ogni
quesito referendario sia valido è
necessario che si raggiunga il quorum, ovvero che almeno il 50 per
cento più uno degli aventi diritto
vada a votare (nel totale degli
aventi diritto vengono conteggiati anche gli italiani al’estero, circa
3 milioni). I referendum su cui
siamo chiamati a esprimerci sono
abrogativi: contrassegnando il
“sì” si sostiene la posizione di chi
vuole cancellare la norma in vigore oggetto di consultazione, chi
vota “no” intende lasciare le cose
così come stanno. Chi vuole
esprimersi solo su uno o alcuni
dei referendum, può ritirare la o
le schede relative ai quesiti che lo
interessano, lasciando le altre.
L’ultima volta in cui
i referendum hanno
raggiunto il quorum
risale al 1995, quando gli
italiani furono chiamati
a esprimersi su 12 temi.
Nel 1987 la popolazione
fu consultata anche
sulla localizzazione delle
centrali nucleari: votò il
65 per cento degli aventi
diritto e il “sì” raccolse
circa l’80 per cento
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Acqua, nucleare REFERENDUM 2011
e legittimo impedimento
CUNEO, 2 GIUGNO
CELEBRATO
CON IL PREFETTO
La festa della Repubblica caratterizzata
dalla consegna delle medaglie a numerosi
ex deportati della Granda nei lager nazisti
Il fotoservizio si riferisce
ai diversi appuntamenti
che, giovedì 2 giugno,
hanno caratterizzato
la festa nazionale
a Cuneo. In virtù del ruolo
svolto, quello
di rappresentante diretto
del Governo sul territorio,
il prefetto, Patrizia
Impresa, è stata
al centro di ognuno degli
eventi, ai quali hanno
partecipato le massime
autorità civili, militari
e religiose della Granda.
Era presente anche
il consorte del Prefetto,
dottor Flavio Caggiula
Lorenzo Vallese
10
I
l prefetto di Cuneo, Patrizia
Impresa, ha gestito al meglio la prima esperienza
nella conduzione della festa
nazionale del 2 giugno, in qualità
di rappresentante dello Stato nella
nostra provincia. Le celebrazioni
indette nel capoluogo hanno avuto inizio con l’alzabandiera in
piazza Audifreddi, con l’interven-
á 9 giugno 2011 á una ricorrenza ancor più sentita
to di un picchetto del secondo Reggimento alpini. Poi, nella sala “San
Giovanni”, presente il sottosegretario agli interni Michelino Davico, il Prefetto ha consegnato le medaglie d’onore a ex deportati o internati nei lager nazisti, destinati al
lavoro coatto. Hanno ritirato il doveroso riconoscimento: Antonio
Airaudo, Secondo Ansaldi, Gio-
vanni Arnaudo, Attilio Badino,
Lorenzo Bersano, Andrea Besso,
Guglielmo Borda, Andrea Botta,
Michele Bruno, Luigi Buffa, Eros
Capponi, Bartolomeo Castagno,
Giulio Cesana, Pietro Crosetti,
Pietro Dalmasso, Domenico Dellerba, Battista Fenoglio, Chiaffredo
Fenoglio, Michele Fenoglio, Mario
Giuseppe Ferreri, Stefano Gerbaldo, Luigi Gollo, Giuseppe Longo, Luigi Macario, Bernardo Milanesio, Egidio Paccardi, Battista
Possetto, Pierino Ravera, Paolo
Silvio Rosa, Martino Rosso, Francesco Scotto, Pietro Testa, Dome-
nico Vassallo, Aldo Vercellino, Lorenzo Viglietti e Riccardo Vinai.
Sono stati insigniti alla memoria (e
hanno ritirato la medaglia i familiari): Giuseppe Alberto, Lorenzo Alberto, Matteo Anfossi, Giovanni Aragno, Lorenzo Arnolfo, Giovanni
Barberis, Albino Barra, Giovanni
Battaglieri, Luigi Bergese, Giovanni Beriachetto, Armando Bertola,
LANGHE E ROERO NEL PRINCIPATO DI MONACO
Giovedì 2 giugno per gli italiani del Principato di Monaco è stato un intenso
momento di festeggiamenti grazie al ricevimento offerto a 1.300 invitati
dall’ambasciatore Antonio Morabito. Ha partecipato il sottosegretario di
Stato ai rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto (foto sotto, con l’assessore
provinciale Roberto Russo e Roberto Cerrato, responsabile del Comitato per
la candidatura Unesco). L’Ambasciatore ha sottolineato l’eccellenza delle
regioni intervenute alla manifestazione. Per il Piemonte è stata evidenziata
la presenza dei territori vitivinicoli
di Langhe, Roero e Monferrato,
candidati a divenire patrimonio
dell’umanità Unesco. Oltre alle
eccellenze dei vini rossi e bianchi,
sono stati proposti i rinomati prodotti dell’azienda “Inalpi” di
Ambrogio Invernizzi, una selezione di cioccolatini “Amedei” dedicati ai 150 anni dell’unità d’Italia
e delizie di “Agrimontana”.
Bartolomeo Bollati, Domenico
Bongiovanni, Michele Bongiovanni, Chiaffredo Bosio, Pietro Botasso, Aurelio Bracco, Luigi Bracco, Luca Castellino, Giovanni Battista Cavallo, Giacomo Chiapello,
Giacomo Chiappero, Mario Cigliutti, Pierino Cigna, Francesco
Cocca, Domenico Collino, Pietro
Collino, Agostino Cometto, Giovanni Dao Ormena, Ambrogio
Dardanelli, Guglielmo Demiche-
Mandrile, Antonio Martina, Giuseppe Mina, Marcello Monacelli,
Francesco Monasterolo, Andrea
Noello, Luigi Pasta, Bartolomeo
Piola, Giovanni Battista Ravera,
Mario Ravera, Pietro Ravera,
Stefano Romano Ravotti, Chiaffredo Valentino Re, Franco Robotti, Pietro Salvatico, Giacomo Servetti, Sebastiano Servetti, Olimpio
Tallone, Antonio Tomatis, Giovanni Vada e Tomaso Vaira.
lis, Domenico Dompè, Claudio Eliotropio, Arnaldo Fagliano, Andrea Falco, Giuseppe Fea, Antonio
Ferrero, Giovanni Ferrero, Pietro
Ferrero, Bernardino Garrone, Michele Gasco, Giovanni Gerbaldo,
Pietro Ghione, Rodolfo Giraudo,
Giovanni Battista Giuliano, Francesco Lenta, Antonio Michele Lerda, Giusto Majocchi, Bartolomeo
I festeggiamenti per l’anniversario
della Repubblica si sono chiusi con
il tradizionale ricevimento presso
il palazzo del Governo, presenti le
autorità civili, militari e religiose
della Granda e i 250 sindaci della
provincia. In quella occasione il
Prefetto ha dato lettura del messaggio di saluto del presidente
Giorgio Napolitano.
CERCASI MISS
Sono aperte le iscrizioni
al concorso che cerca
la più bella della Val Maira
Sono aperte le iscrizioni al concorso
di bellezza della Val Maira che mette
palio per la vincitrice 500 euro,
sponsorizzati dalla Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei
fiori. L’evento si terrà il 17 settembre
al palasport del centro sportivo “Val
Maira”. Sono in palio anche i titoli di
miss “Centro sportivo” (miglior fisico), “Val Maira web” (la più cliccata
su www.centrosportivovalmaira.it) e
“La mia miss Val Maira” (la più
apprezzata dal pubblico). L’iscrizione è gratuita. Il termine per iscriversi
scade il 15 luglio. Per info o iscrizioni: 328-2176403. Nella foto: miss
“Val Maira” in carica, Stefania
Baruffa (con la corona), con
chi l’ha preceduta, Laura Morano.
Mille donatori
di sangue a Cuneo
DOMENICA LA FESTA PROVINCIALE
Lorenzo Vallese
I
n occasione della Giornata
nazionale annuale del donatore di sangue, il Centro
servizi per il volontariato“Società solidale” organizza la
quinta festa provinciale dei volontari attivi in questo campo,
socialmente così importante, per domenica 12
giugno a Cuneo. L’iniziativa è indetta in
collaborazione con
l’Avis, la Fidas, i
donatori di sangue
della Croce rossa
italiana, l’Sos e il
Gruppo autonomo
sangue Mombracco, con il patroci-
nio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Cuneo.
La Giornata nazionale del donatore, proclamata con la direttiva
del Presidente del Consiglio dei
ministri del 12 aprile 2006 e
indetta per il 14 giugno di ogni
anno, oltre a rappresentare una
grande opportunità per arrivare a
toccare le coscienze e coinvolgere chi non è ancora donatore, è
anche un’occasione per ricordare
che, senza i donatori di sangue,
non avremmo l’attuale eccellenza sanitaria che contraddistingue
il sistema sanitario nazionale.
La scelta di far sfilare i volontari
in questo periodo non è casuale:
proprio in estate, quando i volontari vanno in vacanza, gli ospedali aumentano le esigenze di sangue per i degenti, anche a seguito
degli incidenti stradali registrati
Le immagini si riferiscono alla quarta
festa provinciale del donatore di sangue
che, nel giugno del 2010, richiamò
a Saluzzo oltre novecento volontari e una
quarantina di sindaci di tutta la Granda, a
riprova di come tale impegno sia sentito
12
á 9 giugno 2011 á l’orgoglio della solidarietà disinteressata
nella Granda.
I donatori di sangue della provincia di Cuneo, come dimostrano i
dati dello scorso anno, sono generosi, ma è importante continuare l’opera di sensibilizzazione perché, nonostante l’attento
utilizzo del sangue, il fabbisogno,
in seguito all’aumento dell’età
media della popolazione e ai continui progressi in campo medico,
è in crescita costante.
Giorgio Groppo, presidente del
Csv-“Società solidale” di Cuneo,
afferma: «Anche quest’anno un
esercito della solidarietà, silenzioso, ma determinato, sfilerà
per le vie del capoluogo in nome
della fratellanza, della gratuità e
del dono. C’è sempre più bisogno
di persone che sappiano portare
nella società il loro contributo
per costruire una società solidale, realizzata sull’amore, sulla
sobrietà e sulla solidarietà».
In base alle stime degli organizzatori, arriveranno a Cuneo oltre
mille volontari, i quali marceranno all’insegna dello slogan “Più
sangue, più vita”.
L’ACA RAFFORZA
IL SUO IMPEGNO
PER IL TERRITORIO
L’Associazione commercianti albesi, con
le oltre 2.500 aziende iscritte, ha aderito
direttamente a Confcommercio nazionale
Elena Bottini
L
’Associazione com mercianti albesi (Aca)
ha ufficializzato lunedì 30 maggio, presso
la sede di piazza San Paolo, alla
presenza dei vertici di Conf-
In alto, da sinistra: Giovanni Deodato, Giacomo Errico,
Francesco Rivolta, Renato Borghi, Giancarlo Drocco, Giovanni
Bosticco e Tomaso Zanoletti. Nella pagina a fianco, a sinistra:
seduti, da sinistra, Renato Borghi e Francesco Rivolta,
vicepresidente e direttore generale di ConfcommercioImprese per l’Italia; in piedi, da sinistra, Giovanni Deodato,
presidente del Collegio dei probiviri di Confcommercio,
il presidente dell’Aca, Giancarlo Drocco, Giacomo Errico,
presidente della Commissione consiliare politiche per le aree
urbane di Confcommercio, e Angelo Patrizio, responsabile
del settore urbanistica e progettazione urbana. Nelle altre
due foto: al centro, Giancarlo Drocco, con, a sinistra, Renato
Borghi e, a destra, l’assessore al commercio del Comune
di Alba, Giovanni Bosticco; il Presidente dell’Aca a fianco
del presidente onorario, ed ex primo cittadino della capitale
delle Langhe, commendator Gian Giacomo Toppino
14
commercio-Imprese per l’Italia,
la propria adesione diretta in
qualità di socio alla Confederazione nazionale.
Tale ingresso è stato deliberato
il 2 marzo a Roma dal Consiglio
confederale. L’Aca mantiene
tuttavia l’adesione all’Unione
provinciale del commercio di
Cuneo e all’Unione regionale.
Nel corso della conferenza stampa sono state presentate le “Linee
guida del progetto di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione
economica della città di Alba”, a
cura del responsabile del settore
urbanistica e progettazione urbana di Confcommercio, architetto
Angelo Patrizio.
Un doppio risultato per l’Associazione commercianti albesi:
á 9 giugno 2011 á in prima linea per una crescita armonica
un importante e atteso riconoscimento e un progetto che investirà tutto il territorio.
«Un rapporto diretto con la Confederazione nazionale», ha affermato il presidente dell’Aca,
Giancarlo Drocco, «consentirà
di operare e affrontare le problematiche di categoria con un’efficacia ancor maggiore, nell’interesse delle imprese associate.
L’Aca è un’associazione dinamica, che annovera oltre 2.500 aziende e rappresenta trentaquattro categorie, alle quali fornisce
tutti i servizi necessari allo svolgimento e allo sviluppo delle
proprie attività, a partire dalla
consulenza fiscale fino ad arrivare al fondamentale ambito
della formazione. Può contare
sull’Ascom fidi “Langhe e Roero”, attualmente gestito insieme
all’Ascom di Bra, una cooperativa di garanzia a sostegno del
credito in favore dei suoi 3.726
soci. Siamo una realtà che, con il
proprio Ente mutuo di assistenza sanitaria, al quale aderiscono
3.275 associati, eroga ogni anno 40.000 prestazioni sanitarie
tramite il poliambulatorio “San
Paolo”. Il Settore turismo impiega in media dieci dipendenti,
alcuni dei quali lavorano direttamente all’ente turismo territoriale “Alba, Bra, Langhe e
Presentate le “Linee guida del progetto
di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione
economica della città di Alba” riguardanti
anche i paesi delle Langhe e del Roero
Roero”, alla cui compagine sociale l’Aca partecipa in misura
importante».
«Che Alba fosse un esempio per
molte realtà confederali», ha
sostenuto il vicepresidente di
Confcommercio, Renato Borghi,
«era da tempo riconosciuto.
Oggi più che mai dobbiamo soffermarci a riflettere sulle forme
distributive del commercio. I
nuovi luoghi del commercio
artificiale vanno a colmare ciò
che manca alle città, ai bisogni
di un preciso momento storico.
Il commercio al dettaglio tradizionale ha pagato l’incedere di
queste nuove forme. Non dobbiamo dimenticare che i negozi
sono la nostra ricchezza sociale.
Le vetrine sono un segno forte
d’identità. Noi vogliamo che si
possa contare sullo sviluppo territoriale attraverso una programmazione partecipata dal
pubblico».
«Avendo l’Aca contribuito alla
fondazione dell’Unione regionale del commercio del Piemonte», ha affermato il presidente
del Collegio dei probiviri Confcommercio, onorevole Giovanni Deodato, «lo Statuto prevede
la possibilità di adesione diretta.
Tale risultato viene consacrato
con un progetto importante per
la città di Alba e il territorio».
«Questa», ha ribadito il direttore
generale Confcommercio, Francesco Rivolta, «è la Confcommercio che vogliamo: che difende gli interessi delle categorie,
ma che è anche capace di progetti. Il sindacato fine a se stesso è
finito. Ormai deve avere una
visione strategica».
Anche il Comune di Alba si è
impegnato a collaborare.
Lo ha assicurato l’assessore al
commercio, Giovanni Bosticco:
«Siamo molto vicini all’Aca e
continueremo a lavorare insieme. Alba ha visto il tempo della
qualità, poi quello dell’eccellenza. Ora dobbiamo contribuire a
portare l’armonia: non si può
più crescere perseguendo il paradigma consumistico fine a se
stesso. Dobbiamo concorrere a
migliorare la qualità della vita
dei nostri cittadini. Il progetto
presentato oggi è un punto di
partenza fondamentale».
«Ora», ha dichiarato il senatore
Tomaso Zanoletti, «la città avrà
maggiori servizi attraverso il
nuovo progetto di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione
economica. L’Aca è protagonista
attiva nel proprio territorio, non
è un mero sindacato assistenziale. Tutto questo è stato possibile
Il
presidente dell’Aca,
Giancarlo Drocco, ha
sottolineato come la sua
associazione al momento sia
l’unica in Italia che, seppur non
operando in un capoluogo
provinciale, abbia ottenuto
l’adesione diretta
alla Confederazione
nazionale.
grazie al lavoro svolto negli anni da Gian
Giacomo Toppino e da
Giancarlo Drocco».
«Le città senza commercio», ha
detto il presidente della Commissione urbanistica Confcommercio, Giacomo Errico, «sono
senz’anima. Dobbiamo convincere la politica che i nostri paesi
devono vivere. Abbiamo città
vere e dobbiamo impegnarci a
ridare dignità al commercio tradizionale».
Entusiasmo ed emozioni sono
emerse nelle parole del presidente onorario dell’Aca, Gian
Giacomo Toppino: «Ce l’abbiamo fatta. Alba è sempre stata
crocevia dei tanti interessi economici di tutto il territorio, per
il cui sviluppo riveste un ruolo
determinante. Grazie a questo
nuovo riconoscimento, intendiamo consolidare questa posizione attraverso un nuovo studio di valorizzazione e rilancio
del territorio».
Nel corso della presentazione dello
studio per la valorizzazione del territorio e dei sistemi
economici, curato dal
responsabile del Settore
urbanistica e progettazione
urbana Confcommercio, Angelo
Patrizio, è emerso che in molti
Comuni della zona non c’è alcuna bottega. La sfida sarà proprio
quella di fornire proposte utili e
innovative per valorizzare il
ruolo delle attività economiche
nel contesto cittadino e sul territorio, sviluppando strumenti
che permettono di unire strategie di marketing commerciale e
strategie di marketing urbano
mediante analisi finalizzate a
rinnovare e migliorare gli spazi
pubblici, l’architettura e l’habitat locale, con l’obiettivo di promuovere gli aspetti vincenti
della città.
Il tutto si concretizzerà sul campo, attraverso il lavoro di un
team composto da giovani architetti, ingegneri, economisti e
altre professionalità anche locali. Il progetto sarà realizzato
attraverso il sistema della progettazione partecipata, insieme
agli attori locali pubblici e privati che vorranno convergervi.
9 giugno 2011 Ü
15
BIM, un punto
di riferimento
Simona Amerio
A CUNEO E AD ALBA
LA BANCA
INTERMOBILIARE
GARANTISCE LA MASSIMA
PROFESSIONALITÀ
NELLA GESTIONE
DEL PATRIMONIO
DEI PROPRI CLIENTI
’evoluzione del private
banking in Italia negli
ultimi dieci anni ha portato i principali istituti
del settore a sviluppare modelli
organizzativi basati sul rapporto
fiduciario tra banca e cliente.
Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni Spa, a partire dall’esperienza di commissionaria di Borsa (1981), è stata tra
le prime realtà nel nostro Paese a
specializzarsi nel private banking
e a creare, nel 1997, una banca
italiana mutuando i propri valori
dalle migliori esperienze estere.
Oggi la sua struttura specializzata
e dedicata unicamente al private
banking facilita risposte immediate ai mutamenti delle condizioni dei mercati finanziari, innovazione nei prodotti e formazione
dei relationship manager.
I dati del bilancio 2010 appena
approvato (utile netto consolidato a quota 10,25 milioni, +19,6%
sugli 8,6 milioni del 2009; rac-
L
BANCA INTERMOBILIARE
DI INVESTIMENTI
E GESTIONI SPA
È OPERATIVA A CUNEO, IN
CORSO NIZZA 2, DAL 1999
(NELLA FOTO DI GRUPPO
IN ALTO A SINISTRA:
I FUNZIONARI
CHE LAVORANO
NEL CAPOLUOGO)
E AD ALBA, IN VIA PIERINO
BELLI 1, ANGOLO
VIA MAESTRA, DA DIECI
ANNI (I CONSULENTI ATTIVI
NELLA SEDE
ALBESE SONO RITRATTI
NELLA PAGINA ACCANTO
16
colta consolidata a 13,9 miliardi
e quella gestita cresciuta a 5,8
miliardi, +14,2%; il rafforzamento della solidità patrimoniale
indicato dal Tier1 all’11,5%)
confermano l’eccellente stato di
salute di Banca Intermobiliare.
Inoltre nel 2011 Bim, com’è
comunemente chiamata, compie trent’anni. Questo dà l’occasione per tracciare un primo
bilancio. Ne parliamo con i direttori delle filiali di Alba e di
Cuneo, due delle trenta sedi
operative in Italia.
«Si tratta senza dubbio di un traguardo significativo che la Banca
sente come un momento importante della propria storia. Siamo
soddisfatti dei risultati del 2010,
ma lo siamo soprattutto del lavoro fatto in questi anni che ci ha
portato a essere tra le prime dieci
società italiane del private banking. Ad Alba siamo presenti in
via Pierino Belli 1, angolo via
Maestra (tel. 0173-445813), dal
á 9 giugno 2011 á i.p. á la sicurezza nel campo del private banking
2001, mentre a Cuneo siamo in
corso Nizza 2 (tel. 0171-467100)
dal 1999. La crescita delle filiali è
stata costante, nonostante la difficoltà attraversate dai mercati
finanziari in questo decennio».
L’altra grande novità è l’ingresso
del nuovo azionista Veneto Banca. Cosa cambia per Bim?
«Il cambiamento sarà solo positivo. Infatti, pur mantenendo una
forte autonomia, ci consentirà di
far parte di un gruppo in rapida
crescita sotto la guida di Vincenzo
Consoli e ci permetterà di migliorare l’offerta dei servizi ai clienti».
Veniamo proprio al rapporto con
i clienti. Cosa offre Banca Intermobiliare alle persone che desiderano mantenere e rafforzare il
proprio patrimonio?
«Esperienza, affidabilità e la forza
di un rapporto assolutamente personalizzato con il cliente. Il private
banking è giustappunto relazionare con il cliente, accompagnamento puntuale nel perseguimen-
to delle performance di risultato,
tutt’altro che la vendita di prodotti
“mordi e fuggi” che spesso molti
investitori privati hanno dovuto
subire negli ultimi anni da parte
di alcuni operatori».
Quali sono gli obiettivi futuri delle filiali di Alba e Cuneo?
«Continuare a crescere, ma sempre insieme ai nostri clienti. Banca
Intermobiliare, la cui sede è a
Torino, ha già trenta filiali in tutta
Italia, di cui sei in Piemonte, comprese le nostre di Alba e Cuneo.
Sia ad Alba che a Cuneo ci sono
dei dipendenti (non promotori
finanziari) che hanno come unico
scopo quello di curare il rapporto
con il cliente, supportati anche da
condizioni economiche di primissimo piano da poter offrire e mai
condizionate da budget di vendita
di prodotti finanziari. Ad Alba
siamo nel palazzo “Serralunga”
(risalente al XIV secolo) e a Cuneo
sopra la pasticceria “Arione”: oltre
alla cassa e a tutti i servizi bancari
ogni cliente vi può conoscere il
proprio Rm (relationship manager)
che nei nostri accoglienti uffici gli
potrà dedicare tutto il tempo necessario a pianificare la situazione
patrimoniale personale, per di più,
con la massima riservatezza, concetto molto caro a noi della provincia Granda».
UN ALTRO PUNTO DI FORZA,
ACCANTO ALLA SERIETÀ,
È L’ASSOLUTA RISERVATEZZA
WWW.BANCAINTERMOBILIARE.COM
Per crescere, guardiamo
ai mercati emergenti
AD ALBA SI PARLA DEI RAPPORTI CON L’INDIA
“P
Elena Elia
A sinistra: Massimo
Scalari dell’omonimo
studio legale torinese
(con un recapito ad Alba)
che ha organizzato il
convegno “Passaggio in
India” in collaborazione
con l’associazione
“Albaeventi”, presieduta
da Roberto Cerrato
(ritratto a destra)
18
assaggio in
India” è il titolo di un romanzo del britannico Edward Morgan Forster,
pubblicato nel 1924.
Ad accomunare il libro al convegno in programma sabato 11 giugno ad Alba, presso l’auditorium
del centro ricerche “Ferrero”,
non è solo il nome, ma anche il
desiderio di conoscenza della
realtà indiana, benché, per quanto riguarda l’evento imminente,
si tratti di un interesse diverso da
quello che impregna l’opera narrativa. Il forum albese verterà
infatti sui rapporti tra il nostro
Paese e quello asiatico esaminati
sotto l’aspetto economico, giuridico e fiscale.
Presentato alla stampa presso la
tenuta “Monsordo Bernardina”,
della famiglia Ceretto, l’incontro
è organizzato dallo studio dell’avvocato Massimo Scalari (con
sede a Torino e un recapito nella
capitale delle Langhe), sponsorizzato dalla fondazione “Crt” e
á 9 giugno 2011 á le nuove frontiere
patrocinato dal Ministero dello
sviluppo economico e dall’ambasciata indiana in Italia (non a
caso è prevista la partecipazione
dell’ambasciatore a Roma, Shri
Debabrata Saha).
«Questo progetto nasce dal “fil
rouge” inaugurato nel 2005»,
spiega l’avvocato Scalari, «quando, insieme all’associazione “Albaeventi”, curammo un convegno sulla Cina in fondazione
“Ferrero”. Poiché nell’ultimo
decennio l’India ha conosciuto
uno sviluppo rapidissimo (è la
dodicesima economia al mondo
in termini nominali e la quarta
quanto a potere d’acquisto, ndr) e
possiede eccellenze in moltissimi
campi, risulta appetibile per le
medie e le grandi realtà economiche italiane sotto il profilo industriale e commerciale. Così, di
nuovo in collaborazione con “Albaeventi” e la “Ferrero”, abbiamo pensato di promuovere il
convegno dell’11 giugno allo
scopo di fornire agli imprenditori
interessati informazioni e suggerimenti per intraprendere con il
minor rischio possibile un’attività nello Stato indiano».
Il convegno, che si svolgerà dalle
9 alle 13, sarà diviso in due parti:
la prima (dopo i saluti delle auto-
rità) prevede quattro relazioni
sviluppate da docenti universitari
e avvocati dello studio legale
“Chiomenti” di Milano, mentre la
seconda, a cui interverrà un rappresentante del Governo, sarà
costituita da una tavola rotonda
che vedrà dibattere imprenditori
con esperienze produttive e commerciali in India.
«Al convegno», prosegue Scalari,
«figureranno molti personaggi di
spicco, tra cui relatori indiani che
hanno vissuto esperienze importanti in Italia e daranno un tocco
di internazionalità all’iniziativa,
come il professor Narinder Sharma dell’università “Carlo Cattaneo-Liuc” di Castellanza e l’avvocato Mayank Kumar dello studio
“Chiomenti”».
Aggiunge Roberto Cerrato, presidente di “Albaeventi”: «Molte aziende del territorio hanno rapporti con i Paesi emergenti del
mondo. Non si poteva trascurare
l’India e “Albaeventi” ha contribuito all’organizzazione di questo forum specialistico. Ma la collaborazione con lo studio “Scalari” non terminerà qui: ci sono
altri mercati di cui parlare... Per il
futuro abbiamo già in mente
qualcosa». Per info: tel. 011595003 o www.inindiaforum.it.
Sabato 11 giugno, nel centro
ricerche “Ferrero”, il convegno
verterà sulle relazioni
commerciali e imprenditoriali
con il grande Paese asiatico
fsdfsafsafdafaRures iocari
Pompeii.Bellus zothecas conubium
santetAquae Sulis prae
La
Miroglio supporterà
le aziende cinesi in cui
investirà per rafforzarne le
competenze “core” e accelerarne
lo sviluppo. Mandarin supporterà i
partner individuati per migliorare
la gestione contabile e
finanziaria e la “corporate
governance”.
Elena Bottini
Le immagini sono relative
alla consueta convention
del gruppo Miroglio
organizzata pochi giorni
fa a Verduno. In basso:
il discorso di Giuseppe
Miroglio, amministratore
delegato, al cui fianco si
riconosce il presidente
onorario, Carlo Miroglio.
Sopra: i vertici aziendali
con, a sinistra,
i lavoratori premiati
per i venticinque anni
di attività all’interno
del gruppo tessile albese
e, a destra, con
i neolaureati figli
di dipendenti destinatari
delle borse di studio per i
voti conseguiti al termine
dei corsi universitari
20
MIROGLIO DÀ
LA SUA FIDUCIA
ALLA CINA
Il gruppo tessile potenzierà la propria presenza
in estremo oriente. E alla convention aziendale...
I
l gruppo Miroglio (che, con
oltre 12 mila addetti e 58
società in 36 Paesi, ogni
anno produce 20 milioni di
capi confezionati, 20 milioni di
chili di filo e 30 milioni di metri di
tessuto, distribuendoli a 12.500
clienti business e a milioni di consumatori attraverso una rete di
oltre 2.000 punti vendita e la partnership con alcuni dei più importanti department store del mondo)
accentuerà la presenza sul mercato cinese. A questo fine ha stretto
un’alleanza strategica con Mandarin Capital Partners, il più grande fondo di private equity euro-cinese, costituito da Intesa San Paolo, China Development Bank e
á 9 giugno 2011 á da Alba ai mercati mondiali
The Export-Import Bank of China.
Mandarin Capital investirà fino a
40 milioni di euro nel capitale
Miroglio, acquisendo una quota
fino al 4% e riconoscendo così al
gruppo un valore globale di circa
un miliardo di euro.
Tali risorse saranno destinate all’acquisizione di aziende cinesi del
fashion per promuoverne la crescita e rafforzare l’attività diretta del
gruppo Miroglio in quello che è
destinato a diventare il più grande
mercato del mondo.
La notizia è stata diramata pochi
giorni dopo la convention annuale
organizzata presso il ristorante “La
cascata” di Verduno, durante la
quale l’amministratore delegato
del gruppo tessile albese, Giuseppe
Miroglio, affiancato dall’88enne
presidente onorario, Carlo Miroglio, e dai vertici aziendali, ha tracciato le linee guida dell’attività in
Italia e all’estero.
È stata anche l’occasione per premiare i dipendenti al lavoro in
Miroglio da cinque lustri e per premiare i figli dei collaboratori che
hanno conseguito la laurea con
ottime votazioni nei dodici mesi
passati. Eccone i nomi.
25 ANNI DI FEDELTÀ
Cinzia Ambrosano, Eligio Giuseppe Arnaudo, Luigi Asteggia-
no, Daniele Boffa, Valter Boffa,
Gabriella Brasca, Bruno Capello,
Pier Luigi Conterno, Renato Costa, Angelo Cravanzola, Mario
Degiacomi, Luciano Diglaudi,
Maria Drapant, Antonio Emanato, Gian Luca Ferraro, Andrea
Ferrero, Filippo Fusaro, Franco
Gozzellino, Domenico Macrì,
Angelo Mantovani, Luigi Martinengo, Michele Merlo, Paolo
Neri, Giampiero Novara, Mario
Padula, Livio Paolini, Livio Partiti, Piermario Pastorelli, Antimo
Pierabella, Maurizio Quassolo,
Piero Rivetti, Claudio Sandri,
Claudio Sarotto, Francesco Scanavino, Piero Sobrero, Gabriella
Susenna, Elvio Vaschetto, Giancarlo Veglio e Luigi Giovanni
Voglino.
LAUREE TRIENNALI
Valentina Politanò (scienze e tec-
niche psicologiche), Monica Devalle (scienze e tecnologie agrarie,
agroalimentari e forestali).
LAUREE MAGISTRALI
Viviana Bonetto (scienze dell’economia), Alice Briozzo (psicologia), Alberto Corino (ingegneria
meccanica), Tiziana Gobino (relazioni internazionali), Gabriele
Pace (scienze dell’economia) e
Chiara De Angelis (biologia).
Simona Amerio
zio Ferrero, il private
banker di Banca Mediolanum, per sua
stessa
definizione,
«anagraficamente più vecchio
della provincia di Cuneo» si presenta ai lettori della rivista
“IDEA”.
«Sono entrato nel gruppo oltre
24 anni fa e oggi, forte di una
consolidata affermazione, con
orgoglio presento i successi e la
crescita di un gruppo dinamico e
E
EZIO FERRERO, PRIVATE
BANKER DI BANCA
MEDIOLANUM È ENTRATO
NEL GRUPPO
DELLA FAMIGLIA DORIS
OLTRE 24 ANNI FA: VANTA
L’ATTIVITÀ PIÙ LUNGA
NELLA GRANDA
PRESSO LA BANCA.
NELLA FOTO DELLA PAGINA
ACCANTO È IN POSA
CON I COLLABORATORI
GIULIANO RICHIARDI
E JURI COTTONE
EZIO FERRERO DI BANCA MEDIOLANUM
Accanto ai clienti per offrire
massima libertà d’azione
in continua evoluzione che ha
fatto dei servizi, ma soprattutto
della qualità, il suo valore aggiunto. Noi non abbiamo sportelli eppure negli anni abbiamo
raccolto un consenso crescente
e soprattutto rispondente alle
necessità di mercato».
È per questo che comunicate
con il claim, “Banca Mediolanum, costruita intorno a te”...
«L’idea del cerchio, simbolo di
perfezione, omogeneità, assenza di distinzione o di divisione è
la perfetta sintesi del nostro
operare. Al centro del nostro
cerchio c’è il cliente, senza
distinzioni di età, professione,
cultura, il quale può gestire una
22
serie di servizi personalizzati e
concreti. Accanto al cliente si
pone il volto umano della Banca,
il “family banker” la cui specializzazione ulteriore è il “private
banker”, di cui faccio parte.
Questa figura professionale, che
io amo paragonare all’avvocato
di famiglia o al medico di famiglia, è sempre disponibile a consigliare e seguire negli anni e
direttamente gli “interessi” dei
propri clienti. Per noi quindi è
basilare il rapporto umano, con
quella conoscenza approfondita
del cliente che nel tempo diventa vera fiducia».
Voi però non potete “trattare”
denaro contante.
á 9 giugno 2011 á informazione professionale
«Vero.
Dal 2005 abbiamo
instaurato un accordo con Poste
italiane e Intesa San Paolo, su
tutto il territorio italiano, che
consente ai nostri clienti di effettuare versamenti o prelievi di
denaro in contante presso questi
due enti accreditati. E, per sottolineare la comodità, dico di più:
mi trovo in vacanza in Sicilia e
ho bisogno di 5.000 euro in contanti? Bene, chiamo il Banking
Centre di Banca Mediolanum,
avviso che il giorno seguente ho
bisogno di questa somma all’ufficio postale di Taormina e il
gioco è fatto! Il tutto a costo
zero!».
Non crede che questi servizi
siano indirizzati soprattutto a
un pubblico giovane?
«Penso sia un’affermazione da
sfatare. È vero che una serie di
servizi sono più “allettanti” per
un pubblico medio-giovane, ma
la nostra banca, comunque, effettua ogni operazione anche
con metodi più tradizionali come
il cartaceo. Per noi la vera rivoluzione è portare a casa di tutti,
grazie agli strumenti tecnologici
di questi tempi, una serie di servizi innovativi, veloci ed effettuabili in momenti della giornata
decisi direttamente dal cliente in
base alle sue abitudini, alle personali comodità...».
Come è organizzata la vostra
struttura bancaria?
«Partiamo da un semplice ed
elementare concetto: offrire al
cliente la massima libertà
d’azione per ogni tipo di operazione. Grazie a tutti gli strumenti
tecnologici al giorno d’oggi
disponibili, ad esempio Internet
o i telefoni cellulari, permettiamo loro di effettuare le attività
dispositive semplici in perfetta
“Estote
Parati” (cioè “Siate
pronti”) è il titolo dell’evento
nazionale di Banca Mediolanum
svoltosi a Rimini, il primo
e il 2 maggio che ha registrato
la partecipazione straordinaria
di Hunter “Patch” Adams,
Steve Wozniak (Apple)
e Lech Wałęsa.
autonomia 24 ore su 24, 7 giorni
su 7. Ma affidiamo al rapporto
umano con il proprio Family
Banker la gestione del rapporto
consulenziale. Perché prima di
tutto siamo una banca di persone per le persone e ogni cliente
è unico, con esigenze e aspettative diverse da ciascun altro».
Parliamo del conto “In Mediolanum” e dei suoi vantaggi?
«Si tratta del nuovo conto deposito a dodici mesi senza costi
che garantisce il tasso d’interesse più alto del mercato: il 3,50%
annuo lordo sulle somme depositate per un anno che corrisponde al 2,55% netto.
Riusciamo ad assicurare redditività così vantaggiose perché, dal
punto di vista industriale,
usufruiamo di un vantaggio:
non affrontiamo le spese di
gestione degli sportelli, di
sedi enormi e dispendiose».
Libertà, tecnologia e attenzione alla persona sono le basi
su cui si fonda la professionalità
di Ezio Ferrero, private banker di
Banca Mediolanum, disponibile
a informare e a illustrare le tante
vantaggiose opportunità offerte
da un gruppo di preparati professionisti che guardano al futuro con determinazione, nell’interesse dei clienti.
Giuliano Belfiori
T
anti aspetti interessanti e altrettanti motivi di soddisfazione
hanno caratterizzato
il progetto “Per l’ambiente... sali
in cattedra con Egea” ideato dalla
multiservizi albese con il supporto tecnico della cooperativa “Erica”, concluso con la premiazione dei ragazzi partecipanti.
L’iniziativa ha visto il coinvolgimento diretto di cinquanta giovani provenienti da quattro istituti
superiori albesi (il liceo scientifico “Leonardo Cocito”, il liceo
classico “Generale Govone”, la
scuola enologica “Umberto I” e il
liceo linguistico e psicopedagogico “Leonardo da Vinci”) in un
percorso formativo dedicato all’ambiente, dalla riflessione a
livello planetario sul futuro del
pianeta alle “buone pratiche”
concretizzabili da ognuno nel
quotidiano, passando per l’esperienza di un’azienda, l’Egea, che
fa della sostenibilità ambientale
una condizione imprescindibile
su cui improntare la propria azione e il proprio sviluppo.
Fulcro della proposta è stata la
capacità degli studenti partecipanti di coinvolgere centinaia di
24
PER L’AMBIENTE...
SALI IN CATTEDRA
COL GRUPPO EGEA
Premiate le scuole partecipanti all’iniziativa
formativa promossa dall’azienda multiservizi
coetanei, condividendo, con il
supporto dei docenti, quanto appreso e trasformandosi in testimoni e formatori di coscienze civiche e ambientali consapevoli.
In prima posizione si sono classificati, pari merito, gli studenti del
liceo “Da Vinci” e dell’Enologica;
ex aequo, al secondo posto, gli
alunni del Classico e dello Scientifico. I dirigenti dei primi due
istituti hanno ricevuto, nel corso
AD ALBA, TRASLOCO PRESSO LA SEDE IN CORSO NINO BIXIO
Venerdì 10 giugno, alle 16, avrà luogo l’inaugurazione dei locali della società
con circa 5.000 metri quadri di uffici, a uso di oltre cinquecento collaboratori
La multiservizi “Egea” cambia sede, spostandosi da via Vivaro a corso Nino Bixio, in attesa della sistemazione definitiva nei pressi di via dell’Acquedotto, sempre ad Alba. Presso le strutture che un tempo
ospitavano il quartier generale di zona dell’Enel sono collocati gli uffici centrali del gruppo: dalla direzione ai reparti amministrativi e commerciali, passando attraverso i vari uffici che svolgono le competenze che fanno capo all’azienda (ciclo idrico integrato, vendita e distribuzione gas, vendita e produzione energia elettrica, teleriscaldamento, energie rinnovabili e servizi ambientali) per arrivare ai comparti
prettamente tecnici e operativi. Si tratta di uno spazio di circa 5.000 metri quadrati di uffici e di 2.000
metri quadrati di magazzini a disposizione degli oltre 500 collaboratori e dipendenti. L’inaugurazione
della sede si svolgerà venerdì 10 giugno, alle 16, alla presenza dei vertici aziendali, degli esponenti
delle società che fanno capo al gruppo e delle autorità cittadine e sarà aperta alla cittadinanza.
á 9 giugno 2011 á le nuove generazioni e il mondo che ci circonda
Le due scuole albesi che si sono aggiudicate ex aequo il primo
posto. Da sinistra: gli studenti del liceo delle scienze sociali
“Leonardo da Vinci” e quelli della scuola enologica “Umberto I”.
Sotto: le immagini delle altre due scuole della città che hanno
partecipato all’iniziativa, classificandosi al secondo posto pari
merito. Sempre da sinistra: gli alunni del liceo classico
“Generale Govone” e quelli del liceo scientifico “Leonardo Cocito”
della premiazione, dal presidente
del Consiglio di sorveglianza di
Egea, Fulvio Baratella, un premio in denaro pari a 4.000 euro;
i secondi classificati hanno ottenuto 3.500 euro. I fondi erogati
dall’azienda dovranno essere destinati all’acquisto di materiale
didattico guardando in particolare alle esigenze dei laboratori
scolastici e costituiscono, accanto a un e-book consegnato a ciascun partecipante, il premio per
gli studenti che hanno preso
parte al progetto formativo.
La scelta di riconoscere il loro
impegno destinando un contributo economico alle scuole frequentate è tutt’altro che casuale:
si colloca a pieno titolo negli
obiettivi dell’iniziativa, la quale
Il
progetto, articolato
in più fasi, è iniziato a
ottobre con la partecipazione
degli studenti ad alcune sessioni
del forum internazionale “People
building future-Confini e valori
per un vivere sostenibile”
organizzato da
“Greeenaccord”.
mirava a invogliare le nuove generazioni a operare scelte orientate alla collettività.
Questo atteggiamento è parte integrante della filosofia d’azione
che da sempre contraddistingue
il gruppo Egea e si concretizza
nella piena sinergia con il territo-
rio e con le realtà che vi operano,
con cui l’azienda collabora anche
contribuendo al loro sviluppo.
Così commenta l’ingegner Baratella: «Proprio sulle nuove generazioni abbiamo voluto scommettere con questa iniziativa e
non ne siamo rimasti delusi.
Anzi! Del resto i giovani sono i
futuri cittadini, dunque interlocutori importanti per un’azienda
che punta sempre a rafforzare il
legame con il territorio e che ha
voluto, con questa iniziativa, renderli protagonisti, informandoli
sui temi legati all’ambiente, favorendo un primo contatto tra il
mondo della scuola e quello del
lavoro, promuovendo un confronto tra i vari istituti superiori
cittadini. Particolarmente inte-
ressante mi è parso il “training
trainer” che ha stimolato gli studenti non solo ad apprendere, ma
anche a comunicare quanto acquisito. Ringrazio il gruppo Egea,
specie l’ingegner Pierpaolo Carini, che ha consentito la realizzazione di questa attività per la
quale, visti i positivi risultati ottenuti, valuteremo un’eventuale
prosecuzione il prossimo anno,
magari coinvolgendo anche altri
istituti scolastici albesi».
GLI STUDENTI
IN GARA CON
Il progetto promosso
dal Gruppo giovani
imprenditori
di Confindustria
ha visto primeggiare
gli alunni dell’istituto
“Bonelli” di Cuneo
S
i è svolta in ConfinL’iniziativa,
dustria Cuneo la
che ha potuto contare
premiazione delsul contributo della
“FerreroLegno” di Magliano
le scuole della
Alpi, è volta a formare la futura
Granda che hanno preso
forza lavoro delle aziende,
parte all’edizione 2011
fungendo da ponte tra il mondo
di “Managers”, il torneo
imprenditoriale
provinciale dedicato agli
e quello
scolastico.
studenti del quarto e del quinto anno delle superiori, promosso
dal Gruppo giovani imprenditori
di Confindustria grazie al contri- Corrado Franco e Isabella Tacito)
e sull’itc “Ernesto Guala” di Bra
buto della “FerreroLegno” spa.
A vincere è stata la squadra del- (Cecilia Ansaldi, Alda Peci, Gesl’istituto tecnico commerciale sica Pennacchia, Elisa Migliore,
“Franco Andrea Bonelli” di Cu- Valentina Volpato e Michela Marneo, composta da Luca Giordano, tino). Quarto posto per l’istituto
Niccolò Bodino, Leonardo Curet- d’istruzione superiore “Sebastiati e Davide Martina, i quali hanno no Grandis” di Cuneo (Francesca
prevalso sull’istituto di istruzione Mazzaresi, Floriana Qahajaj,
superiore “Luigi Einaudi” di Alba Claudia Martini ed Erica Viada),
(Giulia Bordone, Noemi Avezza, mentre in quinta posizione si so-
26
á 9 giugno 2011 á così si costruisce il futuro
Attilio Casetta
“MANAGERS”
Sopra, da sinistra:
gli studenti
dell’istituto cuneese
primi classificati
e gli allievi del
“Luigi Einaudi”
di Alba, giunti
secondi. Sotto:
i terzi, provenienti
dall’itc “Ernesto
Guala” di Bra
no piazzate le studentesse dell’istituto di istruzione superiore
“Aimone Cravetta” di Savigliano
(Debora Grande, Federica Gramaglia, Giulia Racca, Federica Rei ed
Elisa Manassero).
Prima delle premiazioni è intervenuto Piermario Lucchini della
“L-Gest”, uno degli ideatori del
software, il quale ha tenuto un
interessante intervento sul “Disorientamento dopo gli studi”.
Erano presenti, per il Gruppo giovani imprenditori, la presidentessa Elena Lovera e il vicepresidente con delega alla scuola, Pietro
Putetto, che hanno presentato le
scuole partecipanti a “Managers
2011”, premiandole insieme a
Piermario Lucchini.
“Managers 2011” si è ispirato a
un’azienda reale, la “FerreroLe-
gno” di Magliano Alpi, sviluppando, grazie alle informazioni fornite dagli amministratori dell’impresa, un software molto vicino
alla realtà. «Crediamo molto nel
progetto», ha detto Elena Lovera,
«perché è un’iniziativa rivolta a
formare la futura forza lavoro
delle nostre aziende. Siamo sorpresi dall’entusiasta accoglienza
degli istituti scolastici e dei docenti che hanno partecipato a
“Managers”. Tramite il progetto
offriamo un ponte tra il mondo
imprenditoriale e quello scolastico». Ai primi classificati, che andranno in visita alla “FerreroLegno”, è andato un premio di 700
euro, 300 ai secondi classificati,
mentre la terza squadra ha ricevuto i dolci omaggi offerti dalla
“Ferrero” spa di Alba.
ALBA: LE STILISTE
CRESCONO GRAZIE
ALL’APRO!
Sfilata dedicata al jeans.
Intanto 37 ragazzi pronti
per gli stage all’estero
Elena Bottini
A fronte dell’ottima qualità
dell’offerta formativa, l’Apro
di Alba (ex Inapli) vive fasi
societarie molto difficili.
Per riequilibrare la situazione
nei giorni scorsi l’assessore
comunale albese Olindo
Cervella (foto in alto), che
aveva già dato ottima prova
di sé alla casa di riposo
“Ottolenghi”, è stato chiamato
a presiedere il Cda del Centro
28
T
utti siamo abituati a
vedere il jeans come
un tessuto o un capo
d’abbigliamento informale, a volte scontato e banale,
ma, con un pizzico di fantasia e
creatività, si possono ottenere
risultati incredibili. Questa è la
tesi sostenuta quest’anno dal Settore abbigliamento di Apro, ad
Alba, realizzando un evento glamour in cui il protagonista indiscusso è stato proprio il jeans.
Durante la sfilata di fine corso, si
sono susseguite in passerella le
allieve che hanno indossato capi
da loro realizzati e pensati per
ogni tipo di contesto, dalla scuola, al lavoro, alla spesa, alla spiaggia e alla cerimonia.
In un turbinio di minigonne, abiti eleganti, top slim, borse e
baschi, sono stati premiati anche
gli allievi delle medie e delle
superiori che hanno partecipato
al concorso “Giovani stilisti
emergenti” per la prima volta
promosso da Apro, in collaborazione con “Miroglio fashion”.
Michela Amerio, di 15 anni, e
Giulia Gullino, di 17, rispettivamente del liceo artistico “Pinot
Gallizio” di Alba e dell’Apro di
Alba, hanno vinto per le categorie “giovanissimi” (12-15 anni) e
“giovani” (16-19 anni) la realizzazione del loro capo, uno stage
presso “Miroglio fashion” e un
á 9 giugno 2011 á la formazione professionale d’eccellenza
buono acquisto presso i negozi
“Miroglio Fashion”.
Le hanno premiate il neopresidente Apro, l’assessore comunale albese Olindo Cervella, il direttore, Antonio Bosio, e la giuria
composta da Manuela Ideo (stilista “Miroglio fashion”), Fabiola
Ciofani (modellista “D&G”), Mari Barroero (esperta di moda e di
costume), Monica Ciaccio (formatrice stilista di Apro) ed Emiliana Conace (docente e responsabile del Settore abbigliamento
di Apro). Nell’aula magna sono
stati allestiti tre stand per mostrare il lavoro realizzato dal Settore
abbigliamento con i corsi operatore dell’abbigliamento e progettista moda. Durante l’evento è
stato possibile effettuare una visita guidata ai laboratori dell’Agenzia formativa, per vedere i
ragazzi all’opera con figurini,
modelli e capi in costruzione.
Un ringraziamento particolare va
al Settore acconciatura che ha
realizzato la messa in piega delle
“modelle”.
Nei giorni precedenti si era svolta
la settimana europea di Apro, le
cui attività internazionali sono
ormai una solida realtà che permette di portare sul territorio decine di studenti europei. Apro ha
accolto i partner del progetto di
orientamento finanziato dalla
Commissione europea provenienti da Romania, Finlandia,
Francia, Grecia, Turchia e Polonia. Sono 37 gli studenti Apro
che andranno in mobilità all’estero quest’estate con il programma
di mobilità “Leonardo da Vinci”.
n secolo di amore per il
legno. Il legno che tocchi e quello su cui ogni
giorno cammini.
Quella che a inizio Novecento era
una delle maggiori segherie attive
tra Liguria e Piemonte, oggi è tra le
più importanti aziende produttrici
di pavimenti in legno.
Il viaggio imprenditoriale della
U
Simona Amerio
strato e massiccio, con i migliori
legni europei: rovere, noce, olivo,
frassino. «Selezioniamo con particolare attenzione le fonti di approvvigionamento delle materie
prime privilegiando quelle gestite
in modo socialmente responsabile», evidenzia Loser. «I legni europei vengono acquistati nei Paesi
dove la politica forestale è meglio
particolare all’estero, a partire
dagli anni ’80, hanno contribuito
una tecnologia sempre aggiornata
e una manodopera efficiente.
«Dagli anni ’90 il parquet multistrato ha sostituito il massiccio»,
spiega Angelo Loser. «Vengono
così velocizzati i tempi di posa e il
cliente ha il prodotto pronto in pochi giorni». Alpina Parquet, oltre
Quando il parquet
diventa autentica arte
DA “ALPINA PARQUET” A MAGLIANO ALPI
L’AZIENDA DEI FRATELLI
LOSER HA ALLE SPALLE
UN’ESPERIENZA
ULTRASECOLARE
NELLA LAVORAZIONE
DEL LEGNO. FRA I FIORI
ALL’OCCHIELLO
DELLA POLITICA
IMPRENDITORIALE, OLTRE
ALL’ECCEZIONALE
QUALITÀ DEI PRODOTTI
PROPOSTI, FIGURA
LA RICERCA DIRETTA
DI LEGNAMI SOLO
ECOSOSTENIBILI
IN EUROPA E IN AFRICA
30
Alpina Parquet di Magliano Alpi è
un cammino sul legno diventato
molto più di una passione, anche
se quest’ultima resta fondamentale ispiratrice. Da novant’anni l’azienda fondata dai fratelli Loser, di
origine austriaca, con una storia
familiare secolare di esperti produttori di botti per il porto di Venezia, coltiva i valori tradizionali
della lavorazione del legno.
«All’inizio del secolo scorso», spiega Angelo Loser, «realizzavamo
manici per utensili, forme per
scarpe e tavolame. Negli anni ’50
la grande svolta è stata costituita
dalla produzione di parquet. Da
allora, il progresso, in volumi e in
quantità, è stato continuo».
Oggi l’Alpina, con i 60 dipendenti,
è specializzata in parquet multi-
regolata e controllata da leggi comunitarie e da associazioni internazionali che attestano la provenienza da foreste gestite in modo
ecosostenibile».
Negli anni ’60 Alpina Parquet è
diventata importatrice diretta di
legnami esotici. «Siamo arrivati ad
acquistare senza intermediari, in
particolare in Africa», spiega il Presidente dell’azienda di Magliano
Alpi. «Iroko, doussié, wengé, teak,
ipé vengono comprati nei Paesi
che forniscono certificati forestali
e in regioni dove il tasso di taglio è
più basso di quello di crescita».
L’acquisto diretto del legno nei
Paesi d’origine permette all’Alpina Parquet di ridurre i costi
di mediazione, collaudo e trasporto. Alla crescita del mercato, in
á 9 giugno 2011 á massima esperienza nel mondo del legno
al retail contract, si occupa, nelle
province di Cuneo e Savona, della
vendita diretta a privati e a imprese locali. Sono notevoli gli investimenti effettuati, negli ultimi anni,
in tecnologia e nel profilo ecologico, prima e durante la produzione.
«Siamo attenti alla scelta di colle,
vernici e abbiamo metodi di produzione che riducono al minimo
l’impatto ecologico, sia durante la
realizzazione in azienda, sia nel
comportamento futuro dei nostri
manufatti, una volta installati nell’ambiente abitativo. Il rovere è il
legno che soddisfa questi criteri e
con esso abbiamo sviluppato una
gamma vasta di offerte, per l’interno e per l’esterno. Molte creazioni sono artigianali e personalizzabili. I nostri parquet sono unici,
con una manutenzione annuale
semplice ed efficace per la conservazione nel tempo». Qualità ed
eleganza, passo dopo passo!
«I parquet sono elementi di arredo,
come i mobili», conclude Angelo
Loser. «Anche per questo l’Alpina
Parquet ha una tensione continua
verso l’innovazione, la sicurezza e
il miglioramento tecnologico. Solo
così siamo pronti a raggiungere
nuovi orizzonti commerciali, con il
parquet che diventa arte, dal grande valore artigianale».
Silvano Valsania, 52 anni,
maestro, ha iniziato
la carriera amministrativa
a Montà nel 1990 come
consigliere comunale, poi è
stato vicesindaco dal 1995
al 2004, quando ha assunto
l’incarico di sindaco che gli
è stato confermato nel 2009.
Il paese vanta edifici
di pregio: il castello del
1300; la torre campanaria
risalente al 1200 e rifatta nel
1750; il complesso
monumentale del sacro
monte dei piloni, con l’antica
chiesa dei Santi Filippo e
Giacomo, il tempio del santo
Sepolcro, datato al 1400,
le cappelle di fine ’800
con i gruppi statuari e altre
costruzioni posteriori
Elena Elia
È
l’ultimo paese della
Granda solo dal punto di vista geografico:
Montà d’Alba, centro
roerino al confine con le province di Torino e Asti, presenta
numerose caratteristiche positive, come si evince dalla nostra
conversazione con il sindaco,
Silvano Valsania.
In campo economico, qual è il
connotato principale?
«Abbiamo una componente agricola storica che ci ha portato ad
avere autentiche eccellenze soprattutto nel settore vitivinicolo,
nonché validi produttori di miele,
senza dimenticare le realtà legate
all’ortofrutticoltura. Vantiamo u-
32
per riqualificare il luogo in cui
abitiamo, mantenendo elementi
propri del nostro passato. Un’analisi storico-critica è stata realizzata anche riguardo al sacro
monte dei piloni: una pluralità di
esperti ha studiato i vari edifici
che lo compongono. Il sito ora è
ancor più importante nell’offerta
di Montà. Attraverso l’Ecomuseo
sono usciti inoltre documentati
testi relativi all’intero territorio
roerino: uno sul repertorio storico, curato da Baldassarre Molino;
un altro, di Franco Rota, sulla
flora; infine uno, a cura di Walter
Accigliaro, sui beni architettonici
A MONTÀ D’ALBA
UNA VIVACITÀ
CHE DÀ FRUTTI!
Silvano Valsania amministra un paese in cui
fioriscono le aziende e le iniziative culturali
e ambientali, con molti giovani alla ribalta
na buona attività manifatturiera,
concentrata in una zona artigianale importante, ricca di imprese.
Quanto ai servizi, siamo un centro di riferimento per altri paesi
più piccoli. Infine abbiamo giocato la carta del turismo che, trainato dall’Ecomuseo delle Rocche
del Roero, rappresenta un settore
in ascesa».
Nella chiacchierata con il primo
cittadino emerge un tema importante: la forte attenzione tributata all’ambito culturale.
Come vi distinguete sotto tale
aspetto?
«Abbiamo incentivato in particolare questo campo ospitando manifestazioni di alto livello. Il premio nazionale “Carlo Cocito”,
á 9 giugno 2011 á la stanza del Sindaco
che la prima domenica di settembre festeggerà la venticinquesima edizione, è un concorso volto
a presentare la nuova letteratura
italiana, con la presenza di autori
talentuosi e di personalità di spicco. Il “Cortodams festival”, nato
nove anni fa, consiste in una rassegna del cinema universitario
che fa convergere a Montà le
prove di gran livello di molti giovani cineasti dal linguaggio interessante. Si teneva a luglio, ma
dal 2010 rientra nella Sagra di
settembre. È stata poi svolta
un’attività di ricerca sulla storia
locale con volumi editati dal
Comune, come quello sul Piano
colore: un’indagine sulla nostra
architettura e sul nostro edificato
Foto di Andrea Cauda
e artistici. Poi l’Unitré, con i suoi
250 iscritti, da quindici anni propone valide iniziative. E come
non citare la compagnia teatrale
giovanile “L’angelo azzurro”? Il
gruppo ci aiuta moltissimo nell’attività di animazione dell’Ecomuseo, contribuendo a far crescere l’affluenza turistica».
Ha menzionato la Sagra di settembre, il principale evento del
paese. Può illustrarlo meglio?
«È un’occasione di festa e rievocazione di momenti salienti della
storia locale e gode di ampia partecipazione. Montà assume connotazioni proprie di un insediamento seicentesco: si mangia,
si svolgono attività riconducibili al XVI
secolo, si porta in
scena la rappresentazione del
processo alla masca Fiorina, a cura de
“L’angelo azzurro”, e si
allestisce la rievocazione della
battaglia combattuta contro le
truppe assedianti francesi».
Dunque la popolazione è dinamica, anche a livello giovanile...
«Sono fiero dei nostri ragazzi,
entusiasti e collaborativi. Per
loro esiste una sala prove comu-
da realizzare, come procedono
i lavori per la costruzione della
piscina comunale?
«Sono in corso. Contiamo di aprire a ottobre le due vasche al coperto, mentre la parte all’aperto
sarà pronta per l’estate 2012».
Quali sono gli altri progetti realizzati, in via di realizzazione o
in cantiere?
«È da completare il comparto
degli impianti sportivi: entro l’anno vogliamo dare un ordine generale a tutti gli interventi che costituiscono l’area. Abbiamo un piano di qualificazione urbana che
prevede soprattutto la costruzione di parcheggi e interventi di
“maquillage” in corso Alcide De
Gasperi. A essi si sommano quelli
di manutenzione ordinaria e straordinaria. Infine stiamo portando
avanti il progetto di realizzazione
del Museo del tartufo bianco, importante per il turismo
dell’albese, che vede il nostro
Comune collaborare con la città
di Alba, l’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e le
fondazioni bancarie».
Un elemento su cui lavorare?
«Mi sta a cuore promuovere anche tra gli abitanti una maggiore
conoscenza di Montà, nella consapevolezza che, se si conosce il
nale ed è stato creato il “Tavolo
delle politiche giovanili”, progetto in cui associazioni, istituzioni,
scuola e parrocchia lavorano insieme per affrontare i problemi e
creare opportunità».
Riguardo alle opere pubbliche
contesto in cui si vive, lo si rispetta
e tutela di più. Abbiamo energie e
possibilità importanti: sono tante
le associazioni attive, ma si può
fare ancora di più. Se tutti danno
una mano, il bene del paese è
assicurato».
Edoardo Curtis
Alla ricerca
del sorriso perduto
OTTIMI I RISULTATI DELL’IMPLANTOLOGIA A
i dice che il viso sia
l’espressione dell’anima. Ancor più lo è il
sorriso, considerato uno dei più importanti canoni di
bellezza perché in grado di attestare il carattere e la personalità
di un individuo. Però con il trascorrere del tempo anche il sorriso subisce trasformazioni, e
non in meglio: il colore dei denti
cambia, si scurisce; la gengiva
si ritira e la piorrea può portare
alla perdita degli elementi dentari stessi.
La principale causa della perdita
dei denti dopo i 35 anni d’età è
rappresentata dalla parodontite.
A dispetto di quello che ancora
oggi molti ritengono, questa
malattia è facilmente curabile
nella sua fase iniziale e nella
stragrande maggioranza dei
casi, attraverso l’utilizzo della
terapia laser.
Ma, se è trascurata come sovente avviene per incuria, la parodontite, malattia causata da batteri che inducono una risposta di
tipo infiammatorio da parte
dell’organismo, porta alla diretta
conseguenza della distruzione
dell’ancoraggio osseo del dente.
La soluzione dunque più indicata
appare l’implantologia che è poi,
più semplicemente, quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti
S
con radici sintetiche in titanio
ancorate nell’osso.
Una soluzione facile, immediata
e definitiva che aiuta a ritrovare
il piacere di sorridere.
L’implantologia a carico immediato risulta, dunque, la soluzione ottimale nel caso in cui la
situazione dentale sia molto
compromessa: sovente il protrarsi di lunghe terapie genera
una dispersione di tempo e
denaro che non giustifica il risultato finale.
La metodologia ALL ON 4 riduce
tempi e costi, garantendo stabilità, funzionalità ed estetica.
Esiste inoltre un secondo, e
quanto mai comune, problema:
la funzionalità masticatoria.
Come riporta il canale Salute dell’Adnkronos, una
ricerca americana condotta dal National
Institute of dental
research sostiene che almeno quattro
anziani su
dieci soffrano di edentulia (la mancanza di denti totale o
parziale). Questa condizione
può provocare problemi di
cattiva digestione, ma anche mal di testa ed evidenti
difficoltà nelle relazioni
sociali. Quali sono oggi le soluzioni per chi soffre di edentulia?
Il rimedio più diffuso, adottato da
oltre due milioni di italiani, è
rappresentato dalla classica dentiera.
Non va dimenticato, però, che
questo tipo di
protesi può risultare instabile, può richiedere l’uso
di colle per fissarla e spesso
crea arros-
www.rivarossa.net
34
á 9 giugno 2011 á informazione promozionale
CARICO IMMEDIATO
samenti e indolenzimento a
livello gengivale, oltre a essere
fonte di disagio psicologico.
Oggi, per tornare di nuovo a sorridere e per risolvere i problemi
causati da una non corretta
masticazione, bastano poche
ore, grazie alle nuove tecnologie
che consentono di effettuare
interventi di implantologia a
carico immediato, con ottimi
risultati. L’estrazione dei denti
e/o la perdita degli stessi per
problemi parodontali seri (piorrea grave, denti mobili) influiscono sull’osso della bocca che
si abbassa e si restringe.
La perdita ossea si accentua con
l’uso di protesi dentali che ne
causano riassorbimento per
compressione.
In cosa consiste l’implantologia a carico immediato?
Vengono inseriti nell’osso
mascellare quattro impianti
(a volte anche cinque-sei)
a supportare una protesi
fissa immediatamente fun-
zionante, anche quando l’osso
residuo è molto basso e sottile,
con un ripristino ottimale della
masticazione, della fonetica e
del sorriso.
Oltre che sulle funzioni digestive, questa ritrovata integrità
della bocca ha enormi ripercussioni positive sull’estetica del
viso (effetto ringiovanimento,
effetto lifting) e, quindi, sul
benessere psicofisico del paziente.
In breve, una protesi completa
fissa, senza palato o altri ingombri, come fossero denti naturali:
una vera e propria “terza dentizione”. Alla luce di tanti positivi
riscontri appare importante affidarsi a mani sicure per effettuare questo intervento indolore e
privo di rischi operatori, eseguito
I tre passaggi principali
del trattamento implantare
ALL ON 4
in un paio d’ore in anestesia
locale e che permette un recupero funzionale ed estetico
molto rapido, così come una
veloce ripresa della vita sociale
e dell’attività lavorativa sin dal
giorno successivo all’intervento.
Cure e rimedi efficaci che la
moderna odontoiatria, supportata dalle tecnologie, consente di
realizzare: risultati immediati
funzionali ed estetici per soddisfare le esigenze e le aspettative
di chi ha perso il proprio sorriso.
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CAUSATI DALLA SCORRETTA
MASTICAZIONE
DIAGNOSI: si acquisiscono
i dati del paziente e viene
svolta la diagnosi, corredata
da radiografia digitale,
per verificare la qualità
e la quantità ossea. In seguito
si procede con la fase delle imp
ronte
e con lo studio virtuale del caso
con elaborazione al computer,
si effettuano una serie di fotograf
ie
per il futuro confronto e si orga
nizza
il giorno dell’intervento.
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ada verrà vento. tata e
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9 giugno 2011 Ü
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35
Elena Bottini
Alpini in Afghanistan
salutati a Cuneo
“CAPOSALDO CAVOUR” AL CIRCOLO “’L CAPRISSI”
A destra: il colonnello
Massimo Biagini,
comandante dal secondo
Reggimento alpini di Cuneo,
accanto al maggiore
Matteo Mineo e al direttore
di “IDEA”, Claudio Puppione.
Sotto: il folto pubblico,
tra il quale si riconoscono
i sindaci di Cuneo, Alberto
Valmaggia, e di Valdieri,
Emanuel Parracone
A
Cuneo, presso la sede
dello storico circolo
“’L caprissi” che fu
fondato nel 1875 si è
svolta la presentazione del libro
“Caposaldo Cavour” del colonnello Massimo Biagini e del maggiore Matteo Mineo, edito dalla
Uniart di Carlo Borsalino, lo stesso
editore della rivista “IDEA”.
Introdotti dal presidente del sodalizio ospitante, Marco Allocco, di
AGOSTO, INVITO A MEDJUGORJE
In occasione del Festival dei giovani sarà
organizzato un pullman in partenza dalla Granda
Dal 31 luglio al 7 agosto a Medjugorje si terrà il Festival
dei giovani. È organizzato un pullman in partenza dal cuneese nella notte del 1o agosto. Il programma prevede
soste in autogrill per la colazione e il pranzo liberi, con
arrivo a Medjugorje in serata, cena e pernottamento.
Dal 2 al 5 agosto con visita ai luoghi delle prime apparizioni della Regina della pace: partecipazione alla
processione, eventuali incontri con i veggenti, visita a una comunità di accoglienza dei bambini orfani, pellegrinaggio sul Krisevac, il monte della grande croce, e all’alba Messa conclusiva del Festival dei giovani. Per chi lo
desidera, sarà possibile passare la notte in veglia sul
Krisevac. Il 6 agosto prima colazione e partenza per il
rientro in Italia, con arrivo previsto nella mattinata del 7.
Quote di partecipazione (minimo 25 partecipanti): fino a
35 anni non compiuti, 315 euro; per chi ha più di 35
anni, 365 euro. Supplemento camera singola: 95 euro
(disponibilità limitata). Per le prenotazioni (entro il prossimo 15 giugno, versando un acconto di 100 euro a persona): tel. 0171-338066 (“Valligiana viaggi”).
36
fronte a un pubblico numeroso e
attento, nel quale figuravano i
primi cittadini del capoluogo,
Alberto Valmaggia, e di Valdieri
(Emanuel Parracone, appena confermato alla guida del paese), gli
autori del volume fotografico dedicato ai sei mesi trascorsi in Afghanistan dal secondo Reggimento
alpini di Cuneo da aprile a ottobre
2010 hanno relazionato sulla vita
quotidiana in missione e sui risultati conseguiti, non solo a livello
militare, ma soprattutto nel campo
dell’aiuto ai civili. Il volume, che si
fregia della prefazione del sottosegretario di Stato alla difesa, Guido
Crosetto, è il primo dedicato a una
missione militare italiana all’estero e quest’ultima ha avuto la particolarità significativa di essere stata
á 9 giugno 2011 á il libro dedicato all’eroismo quotidiano delle “penne nere”
la prima, dalla fine della seconda
guerra mondiale, durante la quale
un’intera brigata del nostro esercito, la “Taurinense”, è stata dispiegata all’estero.
La permanenza delle “penne nere”
partite da Cuneo nella base avanzata di Bala Murghab è stata caratterizzata da un’altra reminiscenza
storica: come accadde nel primo
conflitto mondiale, gli alpini hanno dovuto scavare trincee e attestarvisi giorno e notte a difesa dei
caposaldi realizzati man mano che
strappavano territori agli insorti.
L’esperienza, ha sottolineato il
colonnello Biagini, ha messo a
dura prova il coraggio e la preparazione degli uomini e delle donne al
suo comando, i quali però hanno
dimostrato il loro grandissimo
valore, prima di tutto in termini di
umanità.
Il bilancio, che non comprende vittime, né feriti gravi, è positivo
soprattutto per il rapporto stretto
con la popolazione locale, la quale
spesso ha avvisato i militari italiani
riguardo ad agguati o attentati in
preparazione. E questo dice tutto.
A Lurisia Terme
c’è un angolo
di paradiso!
Simona Amerio
L’HOTEL REALE
DELLA FAMIGLIA
BERTOLINO DA POCHI MESI
HA INAUGURATO
IL MODERNISSIMO
E ULTRACONFORTEVOLE
CENTRO DI ESTETICA
E BENESSERE NIVOLANO SPA.
TRASCORRERVI UN FINE
SETTIMANA O UNA GIORNATA
SIGNIFICA RITEMPRARSI
E AFFRONTARE LE SFIDE
QUOTIDIANE CON MAGGIORE
GRINTA (TEL. 0174-583005)
38
oglia, a pochi giorni
dalla prova bikini, di
trovare serenità e relax
in un angolo di paradiso
tra le montagne di Lurisia Terme,
a un passo dal Parco naturale
della Valle Pesio e dal famoso
comprensorio sciistico del Mondolè Ski?
L’Hotel Reale, con annesso il
nuovissimo centro di estetica e
benessere Nivolano Spa, è davvero la mèta indicata per regalarsi un soggiorno magico, ma anche per ritagliarsi una giornata
tutta all’insegna della “sensorialità ritrovata”.
L’Hotel Reale, ubicato nel grazioso e raccolto paesino di Lurisia
Terme (via delle Terme 13, tel.
0174-583005), affonda le proprie
radici storiche nel lontano 1881,
quando era conosciuto come
Trattoria Reale. È di proprietà
della famiglia Bertolino, la quale
V
á 9 giugno 2011 á per il relax e per la bellezza
da ormai quattro generazioni
accoglie i turisti in questa confortevole struttura, frutto di continue
ristrutturazioni architettoniche
che hanno mantenuto l’hotel
sempre al passo con i tempi fino
a oggi.
Un’attualità e un desiderio continuo di soddisfare i clienti che
hanno dato origine, da pochi mesi, al centro benessere Nivolano
Spa che incuriosisce, per la stagione 2011, con uno slogan di
forte impatto: “Con noi sarà
un’estate bellissima”.
Cosa significhi in concreto, la
rivista “IDEA” l’ha chiesto a
Franca e Aurelio, proprietari
della struttura, insieme ai genitori Margherita e Andrea.
«Abbiamo pensato fosse per noi
un segno distintivo, affidarci alle
virtù della scienza e al fascino
della cosmesi grazie a un alleato
di alta professionalità quale il
marchio Reneve di Monaco. La
sinergia ha dato origine al metodo Beauty Concept Reneve, strumento straordinario per interventi
estetici, adatto per affrontare con
successo tutti gli inestetismi del
corpo, con risultati evidenti sin
dalle prime sedute. Il nostro centro, merito anche di uno staff di
valenti professioniste della bellezza, ha messo a punto strategie
mirate per affrontare con la massima determinazione tutti gli inestetismi del corpo con risultati
subito evidenti e duraturi».
Dunque quali sono i trattamenti
più richiesti?
«Cellulite, adipe, ipotonia: per
ogni inestetismo abbiamo un protocollo specifico in grado di fornire risposte certe e veloci. Il
segreto risiede nel sapiente mix
di tecnologie di ultimissima generazione con prodotti cosmetici
di alta qualità. Le nostre estetiste
sapranno consigliare il rimedio
più efficace, definendo una vera
e propria strategia d’attacco ai
vari in estetismi. Le soluzioni
hanno nomi semplici quanto efficaci: Minceur cellulite, Minceur
adipe, Renelle drenante, Isocell
cellulite e Adipe mix, Lipomer
rimodellante, Bioenegie ristrutturante corpo, Bioenergie rassodante seno».
È curiosa anche l’idea di chiamare le forme per ritrovare il
benessere “sentieri”…
«In fondo raggiungere una perfetta forma fisica è un viaggio percorribile attraversando tanti sentieri. E noi, gente di montagna,
ben lo sappiamo. Ecco perché
abbiamo immaginato e dato forma al “sentiero della luna”, al
“sentiero del viso”, al “sentiero
dell’addio al nubilato”, al “sentiero del cielo”, al “sentiero della
roccia”, al “sentiero del sale e
dell’aquatouch”, al “sentiero della bellezza”, al “sentiero coccole
e sole”, al “sentiero percorso
Nivolano”, al “sentiero del benessere”. Insomma, un lungo viaggio
per donare al corpo e alla mente
il giusto relax».
Il centro benessere ed estetica
Nivolano Spa, grazie all’innovativa progettazione e concezione
degli spazi, mette in luce diverse e piacevoli particolarità!
«Verissimo! Sono sempre più
richieste l’area relax e il meditario, dove luci, aromi e sensazioni
aiutano a ritemprarsi per vivere a
fondo i momenti da dedicare solo
al piacere di stare bene. Un altro
luogo assai ricercato è il calidario, più conosciuto come bagno
turco. L’ambiente è saturo di vapore acqueo al 98% e forma una
nebbia stratificata che varia dai
20-25 gradi al livello dei piedi
fino a 40-50 gradi all’altezza del-
la testa. L’aggiunta di essenze
naturali, mescolate al vapore,
permette di ottenere un piacevole
e benefico bagno aromatico. Il
nostro bagno di vapore ha un
esclusivo sistema che miscela
aria con il vapore, in modo da
garantire la perfetta ossigenazione, nonché una perfetta omogeneità di vapore e temperatura.
Un’altra particolarità del centro è
la losiera, con pietre di Lurisia,
una “dolce” variante della sauna,
dove le temperature raggiunte
sono meno alte e il grado di umidità maggiore rispetto alla sauna.
Una miscela di acqua ed essenza
alla lavanda viene nebulizzata
nella cabina, mentre il calore naturale dell’infrarosso trasmette una piacevole sensazione di calore
non invasivo. Dopo alcuni minuti
di permanenza all’interno della
losiera, inizia una piacevole traspirazione cutanea, intensa e o-
mogenea».
Le virtù dell’acqua, non soltanto
quella termale sono note universalmente. È con questo spirito
che è stata concepita la Riviera
Nivolano?
«Sì, esatto. Alle proprietà dell’acqua abbiamo sommato le virtù dell’idromassaggio che genera bollicine in grado di “colpire” il corpo,
comprimendo e decomprimendo
alternativamente i tessuti, stimolando la circolazione sanguigna e
linfatica, quindi la diuresi. È altrettanto efficace per combattere le
tensioni e perfetta cura nel defaticamento dei muscoli».
Regalarsi un fine settimana o
anche una semplice giornata
nella Spa è facilissimo: basta una telefonata e il benessere ed il
relax saranno solo l’inizio di un
viaggio alla scoperta di un legittimo desiderio di educazione alla
sensorialità!
9 giugno 2011 Ü
39
Lo Sporting club Mondovì
dispone di sei campi da
tennis di cui uno, dal 2007,
coperto in terra battuta.
Il circolo vuol dire tennis a
Mondovì, ma nel tempo ha
voluto offrire ai soci altre
opportunità per fare sport.
Fiore all’occhiello della
struttura è la piscina
all’aperto, con spettacolare
vista sull’arco alpino
GIOVANI TENNISTI
ALLO SPORTING
DI MONDOVÌ
Roberto Cavallo (foto
sopra), presidente
dell’associazione sportiva
Mondovì Sporting club
(la società per azioni
proprietaria del circolo,
con 230 azionisti, è
presieduta da Ferruccio
Giusta, uno dei soci
fondatori), annuncia
che si ripeterà l’Estate
ragazzi. Le iscrizioni, per
periodi settimanali,
andranno dal 10 giugno
al 15 Settembre.
Per avere informazioni
si può telefonare
allo 0174-554665
oppure al 331-6084666.
Intanto grande è l’attesa
per il torneo tennistico
a cui parteciperanno 150
“under 14” provenienti
da tutta Italia. Vuol dire
che arriveranno
nel monregalese non
meno di 500 persone
Ilaria Blangetti
40
Il club, aperto a tutta la cittadinanza
e ottimamente attrezzato, dall’11 giugno
ospiterà il memorial “Mario Prette”
S
port e natura vicino alla
città. Lo Sporting club
Mondovì è una realtà
nata quarant’anni fa
sulla collina di San Lorenzo.
Pensato come un circolo esclusivo di tennis, ora il club è molto di
più. Non solo tennis, quindi, ma
anche nuoto, calcio e possibilità
di pranzare su una splendida terrazza. E, soprattutto, lo Sporting
non è più un circolo riservato a
pochi, bensì una struttura fruibile da tutti. Roberto Cavallo, presidente dell’associazione sportiva Mondovì Sporting club, illustra a “IDEA” le tante novità del
club e ci invita a un appuntamento con il grande tennis.
Presidente, l’attività principale
rimane il tennis, ma lo Sporting
club Mondovì ha differenziato e
ampliato la sua offerta...
«L’attività prevalente è indubbiamente il tennis, grazie ai sei
campi da tennis, di cui uno coperto in terra battuta, aperto nel
2007. Ma il circolo sportivo
dispone anche di una piscina
all’aperto con una spettacolare
vista sull’arco alpino, di un
campo da calcetto in erba naturale, di campi da beach-volley e da
beach-tennis e di un parco giochi
per i più piccoli. Lo Sporting club
Mondovì, inoltre, dall’autunno a-
á 9 giugno 2011 á quando lo sport non è solo agonismo
vrà una nuova struttura, ossia un
campo polivalente coperto, in
erba sintetica, per il calcio a 5 e il
tennis. Così faremo un ulteriore
salto di qualità, potendo utilizzare il circolo dodici mesi l’anno».
Quando è nato lo Sporting club
Mondovì?
«È stato fondato 40 anni fa, sulla
collina di San Lorenzo di Mondovì, una posizione fantastica
dalla quale si gode un gran panorama. I soci fondatori hanno fatto
crescere con passione il circolo di
tennis. Oggi lo Sporting è una spa
con 230 azionisti, presieduta da
Ferruccio Giusta, uno dei soci
fondatori. Ma è anche l’associazione sportiva da me presieduta.
Una realtà importante per il territorio, in continua evoluzione.
Circa vent’anni fa, grazie all’avvocato Mario Prette e al contributo dei soci, è stata realizzata la
piscina all’aperto. In tempi più
recenti sono stati eseguiti ulteriori interventi, nella direzione di
offrire una maggiore offerta a un
pubblico sempre più ampio. Nel
2008 è stato inaugurato il campo da tennis coperto in terra battuta, primo passo per frequentare
lo Sporting anche durante i mesi
invernali. Così è iniziata anche la
collaborazione con la scuola di
tennis che conta una cinquantina
di bambini, dall’attività propedeutica a quella di livello agonistico: una nuova generazione per
dare linfa alla nostra attività».
Lo Sporting club Mondovì non è
un luogo riservato a pochi, bensì
una struttura aperta a tutti.
«Nato come club esclusivo, è diventato molto di più. Abbiamo
voluto allargarne la fruizione, ovviamente compatibilmente con il
numero di soci presenti, per aprire lo Sporting a un bacino d’utenza più ampio. Le strutture sportive del club possono quindi essere utilizzate anche da chi non è
socio. Così come il bar e il ristorante, che possono essere frequentati dagli esterni per pranzare sulla terrazza panoramica, organizzare cene a tema, ricevimenti, feste di compleanno e
banchetti. Anche il nuovo campo
polivalente, che dovrebbe aprire
a settembre, sarà a disposizione
della comunità, che potrà così
usufruire di una struttura unica
nel monregalese. Inoltre, in estate, è possibile godere della piscina e i ragazzi potranno partecipare a “Holiday”, il programma vacanziero pensato per loro».
Dall’11 al 19 giugno lo Sporting
ospiterà un importante appuntamento. Di cosa si tratta?
«È il memorial “Mario Prette”,
torneo nazionale giovanile di
tennis valido come prova di qualificazione del master “Nike junior tour” 2011, riservato agli
“under” 10, 12 e 14, maschili e
femminili. Organizzato dal Mondovì sporting club con il patrocinio del Comune, porterà circa
150 ragazzi sui nostri campi. I
giovani atleti, divisi in sei categorie (“under 10” maschile e femminile, “under 12” maschile e
femminile e “under 14” maschile e femminile), si sfideranno per
dieci giorni molto intensi. Tra
atleti, staff e familiari contiamo
di portare, durante il memorial,
quasi cinquecento persone nel
territorio monregalese».
Tutte le gare saranno a ingresso
libero. Per avere maggiori informazioni: tel. 0174-554665.
IL PANATHLON CLUB
E LO SPORT
PER I PIÙ GIOVANI
Presso la “Tenuta Carretta”
di Piobesi il Panathlon club
di Alba ha dedicato una serata
all’attività motoria in età
evolutiva (dai 5 ai 13 anni),
usufruendo di una ricerca
condotta, per la Asl Cn2,
dalla vicepresidente Alessandra
Borgogno, in collaborazione
con le Università di Torino e
Novara e con il Centro sportivo
italiano (Csi) e con il supporto
del Panathlon di Alba,
sotto il patrocinio del Comune.
L’accattivante titolo della
ricerca è: “Sportiva-Mente.
Un ‘progetto scommessa’
sull’importanza dell’attività
motoria in età minorile”.
La ricerca si è svolta nel
2005-2008 con l’obiettivo di
verificare, nell’ambito dell’età
prescolare e scolare (bimbi
di 5 anni e alunni di elementari
e medie di Alba e Bra)
il tipo di alimentazione e la
qualità/frequenza di attività
motoria. Sono emersi dati
abbastanza sconvolgenti che
dovrebbero far riflettere genitori
e formatori: il 90% dei giovani
consuma per colazione
merendine industriali, passa in
media 5 ore giornaliere davanti
alla tv e/o ai videogiochi e solo
il 5% effettua una corretta
e regolare attività motoria.
È intervenuto anche Olindo
Cervella, assessore allo sport
del Comune di Alba, il quale
ha illustrato il programma delle
Olimpiadi delle città gemelle
Da Bra alla
“Nove colli”
IN 12.000 A CESENATICO
D
ieci portacolori dell’Ac Bra hanno preso
parte alla “Nove colli”. Lasciamo a uno
di loro, Pietro Barazzetta, il compito di raccontare l’impresa: «Il sole
sta sorgendo: sono le 5,50. Noi,
temerari dell’Ac Bra, siamo già
tutti in griglia e “friggiamo” per partire. In omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia, ecco le note dell’inno di Mameli e ascoltarlo con il
sole che sorge sopra quei 12.000
caschi di diversi colori fa un certo
effetto. Il via è alle 6 in punto. La
42
griglia rossa è la prima a partire e, a
seguire, la bianca, la blu, la gialla, la
rosa, l’arancione e la verde. Il tracciato più breve è di 130 chilometri: l’abbiamo percorso con lo spirito sereno, solo per partecipare; non
è stata per noi una gara, ma una
gita in quel di Cesenatico. Ma è
stata dura e il passaggio al colle del
Barbotto non è stato un’impresa
semplice. Comunque, una pedalata alla volta, ce l’abbiamo fatta tutti
e dieci a tagliare il traguardo, stanchi ma felici per questa splendida
giornata della bicicletta».
á 9 giugno 2011 á la gioia di pedalare
che si terranno dal 27 al 31
luglio nella capitale delle
Langhe con il coinvolgimento
di 1.300 tra giovani atleti
e accompagnatori provenienti
da varie parti d’Europa,
dall’Olanda alla Turchia. Per
la riuscita della manifestazione
saranno fondamentali una
sapiente logistica e il supporto
di volontari preparati
e ben organizzati.
È stato proiettato un video sulle
gare di monosci effettuate a
marzo a Limone da numerosi
giovani diversamente abili
organizzate dall’associazione
“SportAbili” di Alba con la
collaborazione del Panathlon
Alba junior che si è impegnato
a raccogliere 1.000 euro
per far fronte alle spese.
La serata ha dato anche
Lorenzo Vallese
l’occasione per accogliere due
nuove socie: per il Panathlon
la fondatrice e presidente
onoraria di “SportAbili”,
Cristiana Gilardi, e per
il Panathlon junior la
dottoressa in psicologia Claudia
Lavagna. Il club albese
ha un numero considerevole
di “quote rosa”: nel settore
junior le donne sono oltre
il 60% dei soci.
Nella foto a sinistra, da sinistra:
Piera Pascale e Alessandra
Borgogno (vicepresidenti del
Panathlon Alba), l’assessore
Olindo Cervella, la nuova socia
Cristiana Gilardi, il presidente
Vincenzo Pizzorni
e il governatore Ennio
Chiavolini. A destra, seconda
da sinistra: la nuova socia
junior Claudia Lavagna.
I partecipanti alla manifestazione ciclistica,
che fin dal 1971 richiama tutti i più grandi
sportivi, partiti da Bra: Pietro Barazzetta,
Piero Boffa, Giacomo Bosio, Paolo Campolo,
Angelo Cappai, Franco Chiesa, Leo Luca
Columbro, Lorenzo Goitre, Beppe
Ternavasio e Salvatore Varvaro. Al rientro,
in coro, esclamano: «Evviva lo sport, evviva
la bicicletta e arrivederci alla prossima!»
l dibattito da tempo divide
l’opinione pubblica. Esperti
del settore, chimici e professori universitari si confrontano in base a tesi di parere opposto sulla qualità dell’acqua del
rubinetto e di quella in bottiglia.
Per approfondire il tema “IDEA”
ha intervistato Sergio Parato (foto), patron della Fonte Vallechiara, disponibile, come nel
suo stile, ad aiutare i consumatori
a comprendere le differenze tra
queste due tipologie di acqua.
Premessa doverosa: qual è il
consumo medio di acqua giornaliera?
«In Italia, circa 200 litri per bere,
cucinare, lavarsi e per svolgere
molte altre attività. Se moltiplichiamo questo valore per il numero di cittadini in un’area, abbiamo un’idea del fabbisogno che
un acquedotto deve riuscire a
soddisfare. Le risorse a disposizione della rete idrica devono
pertanto essere numerose, ab-
I
Edoardo Curtis
bondanti e costanti, proprio per
garantire un giusto apporto al
servizio della popolazione. Quindi
l’acquedotto attinge da diverse
fonti quali sorgenti, laghi, fiumi,
pozzi, raccogliendo un’acqua che
durante il suo percorso potrebbe
essere stata “contaminata” (da
allevamenti, inquinamento, ecc.).
È necessaria pertanto un’opera di
potabilizzazione che prevede la
decantazione, la clorazione o il
filtraggio, al termine dei quali
l’acqua risulta salubre e pulita,
ma soprattutto pronta per essere
immessa nelle tubature. Dal nostro rubinetto indubbiamente
esce un’acqua “sicura”, potabile,
ma noi, quanto la conosciamo
realmente? In questa società in
cui la cultura gastronomica esige
sempre di più la tracciabilità e la
sicurezza qualitativa del prodotto, perché qualche volta
beviamo l’elemento principale per la nostra vita senza
conoscerne bene tutte le
caratteristiche?».
Appare allora corretto l’approccio all’acqua come alimento...
«Esatto. Infatti, nonostante sia un
elemento indispensabile al nostro
organismo, spesso viene considerata “tutta uguale”, anche perché è difficile identificarne proprietà e composizione. L’acqua
minerale è, per legge e definizione, microbiologicamente pura,
Fra minerale e potabile
qual è la differenza?
“TERME VALLECHIARA”, UNA CERTEZZA
INCONTRI CON I CONSUMATORI
CONSAPEVOLI... DI DOMANI
Dagli scolari di Alba e di Bra numerose
e pertinenti domande sul ciclo idrico,
sul consumo e sulla purezza dell’“oro blu”
NONOSTANTE SIA
UN ELEMENTO
INDISPENSABILE AL NOSTRO
ORGANISMO, SPESSO
L’ACQUA VIENE
CONSIDERATA “TUTTA
UGUALE”, ANCHE PERCHÉ
È DIFFICILE IDENTIFICARNE
PROPRIETÀ
E COMPOSIZIONE
44
L’acqua potabile è diversa da quella minerale e Terme
Vallechiara ha voluto affrontare questo argomento con i
bambini perché rappresentano il pubblico più attento e critico su un argomento che è e sarà oggetto di dibattito in diversi ambiti, da quello ecologico a quello economico e sociale.
Il primo ciclo di incontri si è svolto in due classi delle scuole
elementari di Alba e di Bra e gli alunni hanno mostrato interesse ed esperienza nell’utilizzo e nella distinzione tra acqua
minerale e potabile. Dal ciclo dell’acqua alla sua potabilizzazione negli acquedotti, dalle caraffe filtranti al riciclo del vetro come contenitore alimentare, le domande sono state
numerose e pertinenti, mettendo in luce come la generazione che si affaccia al futuro abbia la voglia, e gli strumenti,
per vivere in una società di consumatori consapevoli.
á 9 giugno 2011 á informazione promozionale
LA LUNGA STRADA VERSO IL RUBINETTO...
I controlli a cui viene sottoposta l’acqua potabile sono effettuati nell’acquedotto e
in alcuni punti intermedi della rete. La rete idrica che arriva nelle nostre case ha
tubature che possono rilasciare sostanze estranee nell’acqua durante il suo percorso verso il rubinetto, nonché disperderne significative quantità a causa di guasti o
di falle. Per il cittadino è difficile reperire i risultati delle analisi e le informazioni
sullo stato dell’acqua che riceve in casa.
Dal momento che è sottoposta a trattamenti di potabilizzazione per poter essere
utilizzata e non ha un profilo chimico costante, la legge non consente di attribuire
all’acqua potabile proprietà favorevoli alla salute.
proveniente da una falda acquifera profonda e dev’essere imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, senza subire nessun tipo
di trattamento. Le rocce che la
filtrano nella sua risalita in superficie ne impediscono la contaminazione e le conferiscono un giusto equilibrio di sali minerali.
Questi elementi disciolti caratterizzano e classificano i diversi tipi
di acque minerali e ne determi-
nano eventuali effetti benefici,
riconosciuti dal Ministero della
salute in seguito a studi medici».
Sono queste le informazioni che
considerate basilari per scegliere una buona acqua?
«Per noi è una questione di mentalità e di cultura. Desideriamo
che i valori della qualità siano il
fondamento su cui basiamo il
nostro operare a vantaggio dei
consumatori. Il nostro intento
prioritario è garantire un prodotto
sano e integro, che rispetti la
natura in tutto il processo che
porta l’acqua dalla sorgente allo
stabilimento, alla tavola».
Sintetizzando, quali sono i con-
sigli per il consumatore?
«Valga come prima regola imparare a leggere l’etichetta nella
quale è riportata la data delle analisi: la legge impone di aggiornare almeno ogni cinque anni le
analisi riportate in etichetta,
effettuate in un laboratorio ufficiale accreditato dal Ministero
della salute. A noi il compito di
verificare costantemente che
questi parametri rimangono invariati svolgendo controlli giornalieri su ogni lotto di produzione. Seconda regola il luogo di
imbottigliamento. Per legge deve essere il più vicino possibile
alla sorgente, in modo da ridurre
Ministero della salute».
Oggi si sente spesso parlare di
filtri domestici. Funzionano?
«Caraffe e apparecchi per uso
quotidiano possono indubbiamente eliminare una parte di
cloro e di sostanze che entrano in
contatto con l’acqua mentre
scorrono nelle tubature. Però, per
contro, necessitano di una manutenzione costante dei filtri e di un
loro tempestivo ricambio quando
hanno esaurito il ciclo di utilizzo
(che dev’essere indicato nella
cartuccia). In caso contrario, il filtro potrebbe rilasciare nell’acqua
le sostanze in precedenza trattenute, peggiorandone quindi la
ACQUA MINERALE
UNA QUALITÀ
SOLO ITALIANA
L’ATTENTA LETTURA
DELLE ETICHETTE
(CHE DEVONO
ESSERE SEMPRE
AGGIORNATE)
CONTRIBUISCE
A COMPRENDERE
COME L’ACQUA
IN BOTTIGLIA
POSSEGGA PROPRIETÀ
CHE ALTROVE NON
SONO REPERIBILI
qualità e mettendo a rischio la
salute del consumatore. I filtri
possono migliorare solo l’acqua
che è già stata potabilizzata. In
più, non è ancora del tutto chiaro
come si debbano smaltire i rifiuti,
ossia i filtri esauriti».
Torniamo all’acqua Fonte Vallechiara, che è un prodotto di
eccellenza...
«È una qualità che ci ha permesso di vincere il confronto con la
concorrenza più famosa, sia italiana che straniera, riuscendo a
superare le resistenze, da parte
di albergatori e ristoratori, verso
un marchio meno conosciuto
rispetto a quelli delle multinazionali. Un impegno che vediamo
sempre più riconosciuto anche a
livello internazionale».
al minimo il rischio di contaminazione. Occorre badare, inoltre, al
lotto di produzione, alla data di
scadenza e alla segnalazione
degli eventuali effetti benefìci
sulla salute. L’acqua Fonte
Vallechiara ha effetti diuretici e
favorisce l’eliminazione dell’acido urico. Inoltre è indicata per la
preparazione degli alimenti dei
neonati, come riconosciuto dal
9 giugno 2011 Ü
45
NEWS
DAL PIEMONTE
aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it
­n BOVES
GRANDE FESTA PER I SESSANTA
ANNI DEL GRUPPO ALPINI
Il Gruppo alpini bovesano,
(in foto a lato) con oltre
duecentocinquanta iscritti,
ha festeggiato i sessanta
anni di vita. Oltre
al presidente di sezione,
Antonio Franza, erano
presenti rappresentanze
di vari gruppi provinciali,
regionali, della Liguria
e della Lombardia, i tenenti
colonnelli Giovanni Pezzo
ed Enrico Ciucci,
il vicepresidente della
Cassa rurale di Boves,
Michele Baudino,
il sindaco (e sodale), Mario
Giuliano, e il suo vice,
Maurizio Paoletti.
a progetti che possano
consolidare il rapporto
con il lavoratore
nella sua dimensione
privata e familiare.
­n ALBA
SIMONA BORSALINO RICEVUTA
DALL’AMMINISTRAZIONE
L’assessore Olindo Cervella,
con la vicesindaco,
Mariangela Roggero
Domini, ha incontrato
Simona Borsalino (prima
da destra nella foto in
basso a sinistra, opera di
Beppe Malò), art director di
“IDEA” e Uniart, autrice del
logo delle Olimpiadi delle
città gemelle che si terranno
ad Alba nel mese di luglio.
19-23,30). L’evento,
promosso da Go wine,
sarà ospitato presso gli
ambienti del “Golden palace
hotel”. Sarà una due giorni
di degustazioni speciali con
un vero e proprio omaggio
al Moscato, vitigno ricco
di storia e di cultura.
Per maggiori informazioni
e dettagli sull’evento
torinese: www.gowinet.it.
n SAVIGLIANO
PERGAMENE PER I “PRIMARI
EMERITI” FONTANA E GAZZERA
Sono state consegnate
a Savigliano, di fronte allo
Stato maggiore dell’Asl Cn1
e a una rappresentanza
di colleghi, le pergamene
­n CUNEO
“POSTEAPERTE” AI BAMBINI
E ALLA SOLIDARIETÀ
Anche presso la sede del
Centro postale operativo
di Cuneo è andato in scena
“Posteaperte”, un’iniziativa
a carattere nazionale
che ha aperto le porte
“I GIOVANI, L’ITALIA, L’EUROPA” A MONDOVÌ
A
Mondovì, presso il palazzetto dello sport “Nino Manera”, ha avuto luogo l’atto conclusivo del progetto “I giovani, l’Italia, l’Europa” (foto) che ha visto protagonisti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado della città e quelli dei territori limitrofi aderenti al “Piano locale
giovani” di cui Mondovì è capofila. L’appuntamento presso la struttura sportiva è culminato
con la consegna ai neodiciottenni della Costituzione italiana da parte del sindaco di Mondovì,
Stefano Viglione. Il lavoro svolto su tali tematiche è stato impegnativo e il Comune di
Mondovì intende ringraziare tutti gli istituti coinvolti nell’organizzazione di questi eventi, in
particolare le scuole aderenti al progetto “Cittadinanza e Costituzione” finanziato dal
Ministero dell’università e della ricerca scientifica e quelle aderenti al progetto “Europa a
scuola-A scuola d’Europa”, finanziato dalla fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo”.
dell’azienda ai figli dei
dipendenti e alla solidarietà
L’evento (sopra, nella foto
in mezzo: un momento
della festa), a cui hanno
partecipato una cinquantina
di bambini, proponendosi
l’obiettivo di dare continuità
46
á 9 giugno 2011 á succede intorno a noi
n TORINO
APPUNTAMENTO CON
IL “MOSCATO WINE FESTIVAL”
Il “Moscato wine festival”
giunge all’undicesima
edizione: si svolgerà a
Torino domani, venerdì 10,
e sabato 11 giugno (orario
di nomina a “primario
ospedaliero emerito”
agli ex direttori di urologia,
Gabriele Fontana (terzo
da sinistra nella foto sopra)
e di psichiatria,
Giuseppe Gazzera
(secondo da destra).
COME DUE
“GOCCE
DI VINO”
Quelle proposte questa
settimana sono gocce
di vino che potremmo
definire “da primo
impatto”. Ovvero: alla
prima occhiata non si
può che rilevare una
certa qual somiglianza
tra il fossanese Giuseppe
Lo Brutto (foto sopra)
e il cantante Riccardo
Fogli (foto sotto).
I capelli lunghi
e brizzolati, in ogni
caso, sono soltanto
gli elementi
più evidenti
che accomunano i tratti
somatici dei due. Anche
la fronte e la fascia
centrale del volto
contribuiscono
a far propendere
per la validità
della segnalazione
giunta in redazione,
senza tacere, poi,
degli occhi scuri
e dello sguardo.
Se anche voi conoscete
persone uguali come...
una goccia di vino, non
esitate a segnalarcele,
inviando possibilmente
le fotografie dei sosia
dei Vip individuati
all’indirizzo
di posta elettronica:
claudio.puppione@
rivistaidea.it.
­n MONTALDO ROERO
BENVENUTA, GIULIA!
Lo scorso 27 maggio è
nata Giulia, primogenita
di Tiziana Bisson e Gianni
Scaglia (nella foto,
la famiglia al completo).
Tiziana è una delle più
preziose “colonne” della
rivista “IDEA”. La famiglia
Borsalino, la direzione
e la redazione del nostro
settimanale rivolgono le
più sincere congratulazioni
ai neogenitori e danno
il benvenuto alla piccola,
bellissima Giulia!
­n MÖCKMÜHL
CHERASCHESI IN VISITA
AI “GEMELLI” TEDESCHI
Sono tanti i cheraschesi che
hanno trascorso un fine
settimana in terra tedesca
con il sindaco, Claudio
Bogetti (foto sotto, a destra,
mentre brinda), gli assessori
Massimo Rosso, Paolo
Monchio, Sergio Barbero e
Carlo Davico e i consiglieri
Antonio Lenta e Gianrenzo
Lamberti. L’occasione è
stata ancora una volta
la Stadtfest di Möckmühl,
centro del BadenWürttemberg gemellato
con la “città delle paci”,
un rapporto di amicizia
di cui quest’anno cade
il decennale. Prossimo
appuntamento a settembre,
a Cherasco con la festa
delle cinque città gemelle.
­n ALBA
FIRMATO IL PROTOCOLLO PER
PROMUOVERE IL VOLONTARIATO
In Comune, ad Alba,
Giorgio Groppo, presidente
del Csv-“Società solidale”
e il sindaco, Maurizio
Marello (in foto da sinistra,
mentre si stringono la
delle Langhe sud
occidentali. La sua storia,
scritta vent’anni fa da
Ernesto Cardone, è stata
integrata da Chiara Viglietti
con le vicende più recenti
del Consorzio. Sotto,
nella foto, un momento
della presentazione.
mano), alla presenza
dell’assessore al
volontariato, Mariangela
Roggero Domini, e del
presidente della Consulta
comunale del volontariato
albese, Sergio Taricco,
hanno siglato un protocollo
di intesa per sostenere,
valorizzare e promuovere
le organizzazioni
di volontariato, attraverso
una serie di iniziative,
attività e servizi realizzati
in stretta collaborazione
tra i due enti.
n BARGE
NUOVO PIANO COMUNALE
DI PROTEZIONE CIVILE
Mercoledì 15 giugno
alle 21, presso il cinema
comunale di Barge,
è in programma la serata
per la presentazione
del nuovo Piano comunale
di Protezione civile, uno
strumento fondamentale per
la sicurezza del territorio,
elaborato in conformità
alle più recenti disposizioni
normative in materia
di Protezione civile, redatto
su incarico dell’ente dalla
ditta “Technical design”
srl di Cuneo, tramite
il coordinamento del
Servizio tecnico comunale e
con il contributo del gruppo
Ana di Protezione civile
di Barge che si è occupato
dell’impegnativo lavoro
di raccolta dati in merito
alle risorse presenti
sul territorio comunale.
n MONDOVÌ
PRESENTATO IL LIBRO
PER I 60 ANNI DEL CALSO
Al centro de “La grande
sete”, il testo presentato
in Comune a Mondovì,
ci sono i 60 anni di vita
di un’infrastruttura
idrica che ha portato
l’acqua nel “deserto” della
Langa: il Calso, acquedotto
CORSO PER AMMINISTRATORI PDL
L
unedì 13 giugno a Cuneo si svolgerà la prima delle tre lezioni del
quarto corso per consiglieri e amministratori comunali, organizzato dal Coordinamento provinciale del Popolo della libertà, in collaborazione con il gruppo parlamentare del Pdl, al fine di ampliare il bagaglio
di conoscenze degli amministratori locali. Il primo incontro, che avrà
per relatori Piero Golinelli, Angelo Mana ed Emanuele Rossi, sarà dedicato all’urbanistica e alla valorizzazione energetica del territorio, con
particolare riferimento al ruolo dei consiglieri comunali. Tutte le serate
(gli altri incontri sono previsti il 20 e il 27 giugno) si svolgeranno presso il Centro incontri della Provincia, a partire dalle 21.
48
á 9 giugno 2011 á succede intorno a noi
BUONI NUMERI PER LA BCC CHERASCO
N
onostante un quadro economico generale ancora incerto, il
bilancio 2010 della Banca di credito cooperativo di Cherasco si
conferma in crescita. Accanto all’aumento dei volumi del 2,7%, per
2.219 milioni di euro, si registra il segno positivo anche per la raccolta, che sale del 2,3%, attestandosi a 1.250 milioni. È notevole
anche il progresso del 2,3% degli impieghi, a 913 milioni. L’utile
netto, oltre 3 milioni di euro, certifica il buon operato dell’istituto,
che nel 2010 ha visto crescere i soci del 10% superando quota settemila. Un altro dato significativo è relativo al patrimonio netto, in
crescita dell’11%, a 74 milioni di euro. Nel riquadro, da sinistra: il
direttore, Giovanni Bottero, e il vicedirettore, Giovanni Garesio.
n TORINO
PREMIATE 20 AZIENDE CUNEESI
CON STORIA ULTRACENTENARIA
Presso il teatro “Carignano”
di Torino ha avuto luogo
“Commercio-Che storia!”,
con premiazione delle oltre
150 imprese commerciali
e della ristorazione del
Piemonte che vantano più
di cent’anni di vita e sono
tuttora attive, di cui venti
operanti in Granda. Nella
foto in alto si riconoscono
Mauro e Sergio Costa
(rispettivamente secondo
e terzo da destra) mentre
ritirano il premio per “Costa
arredamenti” di Vezza
d’Alba, mentre sotto
è immortalata la premiazione
di Carlo Comino della
pasticceria-bar “Comino”
di Mondovì. Oltre a queste
due attività hanno ricevuto
l’attestato: “Fratelli Cappa”
di Cortemilia, albergo
ristorante “Ponte di Nava”
di Ormea, “Oddero poderi
e cantine” di La Morra,
albergo “Italia” di Moretta,
“Candela calzature” di Ceva,
hotel “La font” di
Castelmagno, “Rinaldi
bilance” di Cuneo, caffè
“Italia” di Murello, merceria
“Monge” di Saluzzo,
alimentari “Testa”
di Marene, profumeria
coltelleria “Luigi Viano”
di Cuneo, “Luca Mazzucchi”
di Mondovì, pasticceria
“Converso” di Bra, “Do
Albasport” di Alba, “Ristorante
albergo del mercato”
di Cravanzana, “Trattoria
del peso” di Belvedere
Langhe, “Giovanni Ravera”
di Fossano e “Cappelleria
Cerati” di Cuneo.
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Gruppo
ARRIVA SUL MERCATO “BIANCO ECOTEST”
D
opo il successo ottenuto alla fiera “Autopromotec 2011” di Bologna, la “Bianco Engineering”
di Alba ha partecipato alla fiera Ngv2011 di Berlino, presentando al mercato tedesco ed europeo la macchina “Bianco Ecotest” (foto a lato) per lo svuotamento e il recupero del gas metano su
autovetture, bus, furgoni e mezzi pesanti. “Bianco Ecotest” è interamente sviluppata e realizzata
dalla “Bianco” al proprio interno e permette, tramite un pannello touch-screen, il collaudo delle valvole delle bombole e delle linee di collegamento, garantendo semplicità di utilizzo, risparmio, sicurezza e rispetto per l’ambiente evitando dispersione di gas nell’atmosfera. “Bianco Ecotest” è un prodotto destinato a tutte le autofficine e agli installatori di impianti metano.
­n PARAKOU
UNA DELEGAZIONE BRAIDESE
IN VISITA NEL BENIN
Una delegazione di Bra
(erano presenti, tra gli altri,
l’assessore Giovanni
Fogliato, il presidente del
Consiglio comunale, Fabio
Bailo, e il consigliere
delegato ai gemellaggi,
Lino Ferrero, immortalati
nella foto sotto) ha visitato
nei giorni scorsi l’importante
centro sanitario realizzato
a Parakou, in Benin, grazie
al contributo regionale
e comunale del progetto
“Primavera africana”,
n CARAMAGNA PIEMONTE
UNA SERATA SULL’ALCOLISMO
Venerdì 10 giugno alle 21,
nella sala consiliare di
Caramagna Piemonte avrà
luogo un incontro sul tema
dell’alcolismo. “Alcol...
piacere di conoscerti”
è un evento aperto a tutti
i cittadini, organizzato
dall’Acat di Savigliano con
lo “Sportello del cittadino” e
promosso dall’associazione
“La torre” con il Csv“Società solidale” di Cuneo.
Relazionerà Pierluigi Bruno
e interverrà Antonio
Daniele, medico di base
e assessore comunale
di Caramagna. Seguirà
un rinfresco... analcolico.
n NARZOLE
UN BILANCIO POSITIVO
DEL GRUPPO AVIS CITTADINO
Si è tenuta la festa annuale
del gruppo Avis di Narzole,
con la benedizione
del nuovo orologio digitale
dedicato ai donatori
di sangue con il motto
“Avis: è ora di donare”.
Il Direttivo del gruppo,
guidato da Guglielmo
Bertola insieme a Giovanni
Boggione, coadiuvato dal
consigliere della Sezione
braidese Maurizio Torta, ha
presentato gli incoraggianti
dati delle donazioni
dell’ultimo anno, con oltre
220 prelievi e 17 nuovi
donatori. In foto, a sinistra,
il Direttivo con le autorità.
l’attività di cooperazione
internazionale seguita da
don Max Lafia, da poco
tornato nel Paese d’origine
dopo essere stato per cinque anni parroco nella città
della Zizzola.
50
á 9 giugno á succede intorno a noi
n DOGLIANI
PARTE “APERI...GIOVANI”
Venerdì 10 giugno prende
il via “Aperi... giovani”,
l’iniziativa organizzata
dalla condotta Slow Food
Langhe-Dogliani-Carrù in
collaborazione con
il “Mercato dei contadini
delle Langhe” e la Bottega
del vino di Dogliani, la
quale ospiterà le serate.
Dalle19,30 alle 21,30
“Carrù incontra Somano”,
con i vini bianchi di Fausto
Cellario, associati ai salumi
di Marco Pecchenino. Gli
appuntamenti sono dedicati
agli “under 30”,
ma sono aperti a tutti!
n LODI
UNA GRAN BELLA PROVA
DELLE ATLETE DEL “VAL MAIRA”
Il centro sportivo “Val
Maira” di Roccabruna si
gode il risultato ottenuto al
“The square hip hop
contest” di Lodi dal gruppo
“New generation”,
coreografato da Massimo
Rosano e composto da:
Marta Einaudi (10 anni),
Letizia Laurenti (10 anni)
e Marta Terranova (8 anni),
classificatosi al primo posto
(sono ritratte nella foto
sotto). Un risultato meritato
per l’impegno e le capacità
delle giovani protagoniste
che hanno gareggiato
nella categoria “junior”,
superiore alla loro età.
n BRA
PC PER IL CENTRO ANZIANI
Tre personal computer,
dismessi dagli uffici
comunali, saranno installati
presso il Centro d’incontro
anziani di Bra, in via
Montegrappa. Le nuove
postazioni, collegate
tramite connessioni
senza fili alla rete internet,
saranno a disposizione
degli ultrasessantenni, molti
dei quali hanno partecipato
a un corso propedeutico
di informatica.
presenti istituzioni ed enti
di promozione turistica delle
province di Cuneo e Imperia
e del dipartimento francese
di Nizza, sarà l’occasione
per definire linee comuni
di promozione del prodotto
turistico, migliorare
lo scambio di informazioni
e materiali tra i territori,
favorire la nascita
di progetti turistici comuni.
n LIMONE PIEMONTE
TAVOLA ROTONDA SUL TURISMO
Domani, venerdì 10
giugno, alle 10,30 è
in programma una tavola
rotonda transfrontaliera
a Limone Piemonte, presso
il teatro alla Confraternita.
L’incontro, che vedrà
MILANESIO È
NEOCAVALIERE
P
resso la Prefettura di
Cuneo, alla presenza
del prefetto, Patrizia
Impresa, del questore,
Ferdinando Palombi, e del
sottosegretario alla difesa,
Guido Crosetto, è stato
consegnato il diploma
di cavaliere al merito
della Repubblica Italiana
a Stefano Milanesio di Bra
(foto sopra, con il Prefetto).
Milanesio ha lavorato per 35
anni in una storica azienda
di Bra, la Cmb, è socio
del Circolo filatelico e
vicepresidente Fidca di Bra
(Federazione italiana
dei combattenti alleati).
n ONEGLIA
CLAMS E “AUTOSTORY & C.”
DI IMPERIA SI GEMELLANO
Il Clams (Circolo delle
Langhe auto moto storiche)
di Alba, in occasione del
terzo “Raid della Riviera dei
fiori”, ha stretto un importante
gemellaggio culturale con
il prestigioso sodalizio ligure
presieduto da Giuseppe
Lo Sicco. Il cerimoniale
è avvenuto presso
lo stabilimento “Fratelli Carli”
di Oneglia, in occasione dei
100 anni della fondazione.
Alla manifestazione hanno
partecipato ottanta veicoli,
dei quali una quindicina
di soci Clams, coadiuvati
dal vicepresidente,
Giuseppe Renzo Marengo.
In alto, da sinistra:
il presidente del club “Auto
moto storiche Val d’Ossola”,
Cesare Zanzi (a sinistra), con
Gino Bertolini, presidente del
Clams. Sotto: il presidente
del circolo “Autostory & C.”
di Imperia, Giuseppe
Lo Sicco (a sinistra),
con Renzo Marengo.
Eh sì, il sesso è...
COME IL BUNGEE JUMPING
H
Cara zia Giugi...
Consigli semiseri per
ragazze semiserie
Questa rubrica ogni
sette giorni ospita
la “posta non solo
del cuore”
delle nostre lettrici
L’indirizzo a cui
scrivere è:
[email protected]
C
o sempre difeso
la facoltà di ognuno di tornare sopra le proprie scelte, perché tutto cambia in continuazione.
Credo nell’influenza degli
astri sull’umore.
Nella luna nuova che fa crescere più in fretta i capelli e
gli ortaggi e partorire le
gestanti. Abbraccio gli alberi
per farli sentire amati e trovo
geniale che i “vigneron” illuminati diffondano tra i filari
la musica di Mozart, perché
la vite ne goda e di conseguenza il vino.
Persa nella soggettività, figuriamoci se posso pensare che
datesse. Solo le femmine oneste condivideranno, le altre si
scaglieranno in difese ugualitarie sterili. Sappiamo tutte
che in quei giorni siamo capaci di piangere a dirotto vedendo un gatto ammazzato in
strada o reagire con rabbia
inaudita se un pedone attraversa fuori dalle strisce.
I disastri provocati dallo
scompenso ormonale delle
donne mestruate sono un
fenomeno sottaciuto.
So di un signore che in quei
giorni dorme con il coltello
sotto il cuscino perché lei si
sveglia urlando che lo vuole
uccidere, salvo poi, una volta
immobilizzata e fatta sfoga-
ara zia Giugi, il mio nuovo ragazzo se l’è presa perché, imbranato com’è, dopo un po’
m’è passata la voglia, sono scesa dal letto e mi sono messa a leggere Muccino.
Gina
ci sia il giusto e l’errore assoluto e che le scelte siano prive
di possibilità di ripensamento. In particolare, con milioni
di maschi, sono conscia dell’instabilità femminile.
Ogni volta che lo dico, sollevo un vespaio e neanche ora
mi salverò: ho qualche dubbio che il ciclo mestruale, con
gli scompensi che genera,
consenta di rimanere equilibrate, per qualche giorno al
mese, alle donne che hanno
poteri di vita e di morte sugli
altri, come le giudici o le sol-
52
á 9 giugno 2011 á cara zia Giugi...
re, chiedere perdono tra le
lacrime (si spera che non sia
troppo tardi). Un altro che si
addormenta solo se il dobermann è sul tappetino accanto
al letto, perché già una volta
si è svegliato con la moglie
attaccata al suo collo, nel tentativo di punirlo per un’improvvisa allucinazione di tradimento. Io stessa ho combinato disastri accecata dall’ormone squilibrato, lasciato
fidanzati fantastici, fatto
telefonate anonime, tinto i
capelli di nero corvino con la
frangia rossa a metà.
Guai alle scelte prese in quei
giorni, dal contrarre matrimonio a prendere i voti.
Proprio per ovviare ai cambiamenti di idea, sono nati i
contratti. Con relative clausole di risarcimento se uno
torna sulla decisione presa.
Su una cosa, però, non è lecito tornare indietro, care
ragazze. Non si può ammiccare, sedurre con gli occhi, arrivare al dunque, starci per un
po’ e poi... decidere d’improvviso che non vi va.
Qualsiasi sia il motivo, un
po’ di mal di testa o non vi
piace come il vostro partner
sgrufola. Da un certo punto
in avanti, è fatta. Non è vero
che in ogni momento si può
cambiare idea. Esistono gli
istinti e quello dell’accoppiamento è nel maschio uno dei
più feroci. Non si toglie la
bistecca al cane che mangia,
lo insegnano anche gli addestratori. Non si sfida la natura. Se l’avete lasciato fare
fino a quel momento, dovrete
sopportare sino alla fine.
Ovviamente, al benché minimo segno di violenza, dategli
un calcio ben assestato nei
testicoli. Ma, a meno che sia
educato come un lord
d’Inghilterra, se ci tenete a
uscirne sane e salve, guardate
il soffitto e la tortura finirà
presto. Come nel bungee
jumping: una volta iniziato il
salto, sembra di poter tornare
su con il rimbalzo, ma si va a
finire sempre di sotto.
Simona Amerio
IL PIEMONTE:
ENOGASTRONOMIA
E MOLTO ALTRO
Da Torino, con le sue prerogative sempre
più variegate, al resto della regione:
un’infinita possibilità di scelta e relax
T
orino, elegante e dinamica, è la città del
barocco e delle Residenze reali dei Savoia, ma anche punto di riferimento europeo dell’arte contemporanea e del design, sede del
secondo Museo egizio al mondo,
del Museo nazionale del cinema e
del Museo dell’automobile, riaperto in occasione dei 150 anni
dell’unità d’Italia nello splendido
riallestimento curato dall’eclettico architetto franco-svizzero
François Confino.
Ma l’intero Piemonte, e ormai è
una certezza conclamata come
testimoniano le tante presenze
turistiche, è un circuito di affascinanti e uniche città e paesi: Alba,
conosciuta come la città delle
“cento” torri, ma famosa per il
suo profumato Tuber magnatum
Pico, autentico re della cucina
planetaria; Asti, medievale e settecentesca, deve la sua notorietà
al Palio e agli eventi settembrini;
Casale Monferrato, dal raccolto
centro storico barocco e sede di
una splendida sinagoga; Cherasco
“più bel lembo d’Italia”, noto per
gli antichi palazzi, le lumache e i
famosissimi “baci”, specialità dolciaria con cioccolato e nocciole;
Saluzzo, contornata dalle antiche
mura e città natale del patriota,
scrittore e poeta Silvio Pellico;
Novara con il museo di storia
naturale “Faggiana Ferrandi” o il
54
museo “Rognoni Salvaneschi”;
Vercelli con la cattedrale di San
Eusebio e la chiesa di San Marco,
sede di rilevanti mostre d’arte.
Sono altrettanto splendide Varallo con il Sacro Monte, Biella e il
Ricetto medievale di Candelo,
Cuneo con le chiese, i palazzi, le
boutique e il viale degli Angeli;
Acqui Terme, nota per caratteristica piazza della Bollente dove
sgorga l’acqua sulfurea termale.
Dalle città di charme della provincia di Torino ai gioielli sui laghi,
Qui si respira
la storia dell’Italia
e la cultura
di un territorio
che sa coltivare
le tradizioni pur
restando al passo
con i tempi
á 9 giugno 2011 á una terra unica, piena di richiami
Fra i maggiori protagonisti
del potenziamento dell’offerta
turistico-culturale del nostro
Piemonte figura François Confino,
al quale si devono gli allestimenti
del Museo del cinema e di quello
dell’auto a Torino e del WiMu
di Barolo (nelle foto qui sotto)
quali le isole Borromee e il borgo
d’Orta, il Piemonte presenta uno
straordinario patrimonio architettonico, insaporito da creatività e
arte del buon vivere, oltre a un
crescente numero di musei e
attrazioni, come il WiMu (Wine
Museum) di Barolo, incastonato
tra gli splendidi paesaggi collinari
candidati a diventare patrimonio
mondiale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco.
Si tratta di un museo trasversale, unico nel suo genere, dal
nome internazionale, peraltro
perfetto per il Museo del vino a
Barolo, ospitato nelle sale del
castello “Falletti” di proprietà
comunale. Non è una semplice
collezione antropologica di memorie vitivinicole, bensì un percorso emozionale, interattivo e
avvincente tra la produzione, la
cultura e la tradizione del vino,
ideato anch’esso dall’architetto
Confino.
Attraverso un susseguirsi di suggestioni che partono dal ruolo
che la vite riveste da millenni
nella storia e nell’immaginario
collettivo, il viaggio nel mondo
enologico non è scandito da una
classica successione di contadinerie e cimeli, ma ha la forza di
stupire e di coinvolgere con
installazioni mobili, giochi di luci
e suoni, filmati e musica come
nessun altro Museo del vino del
panorama nazionale.
La struttura conta venticinque
sale e si articola su cinque piani,
per un totale di duemila metri
quadrati di superficie. Ci sono
voluti 31 mesi di studi scientifici
e di fattibilità museografici per
realizzarlo; 44 mesi di lavoro per
la progettazione architettonica,
impiantistica, scenografica e per
la realizzazione dei lavori edili e
di allestimento; 42 esperti sono
stati impegnati per la definizione
dei contenuti scientifici (tecnici
in museologia, storici, archeologi, enologi, studiosi della storia e
delle tradizioni delle Langhe,
esperti di musica, letteratura e
cinema); 270 professionisti si
sono impegnati nella progettazione e nell’allestimento tra ingegneri, architetti, registi teatrali,
registi e produttori di video, scenografi, esperti di marketing
museale, esperti in comunicazione, pittori, illustratori, elettricisti, carpentieri, operai, illuminotecnici, registi del suono, restauratori, fotografi e grafici.
A rendere unico il WiMu sono i
numeri e il gradimento del pubblico: dal giorno dell’apertura, il
12 settembre 2010, l’allestimento permanente ideato da
Confino ha accolto oltre 30mila
tra turisti italiani e stranieri: perlopiù famiglie, anche con
bambini, coppie e gruppi di
amici d’età compresa fra i
30 e i 60 anni.
Il castello di Barolo inoltre, è
sede del dell’Enoteca regionale
e del centro di formazione professionale “Apro formazione”
che dall’autunno scorso vi organizza corsi di cucina per turisti.
Le numerose richieste nell’ambito didattico, turistico e ristorativo giunte anche dall’estero hanno spinto gli organizzatori a
strutturare i corsi al fine di promuovere i prodotti tipici, le ricette tradizionali e la ricerca di
nuove formule per rielaborare la tradi-
www.piemonteitalia.eu
9 giugno 2011 Ü
55
Il Piemonte, con i suoi
160.000 ettari di aree
protette, offre
la possibilità
di conoscere paesaggi
unici e habitat tipici del
territorio alpino,
collinare e di pianura.
Sintesi ideale di arte,
cultura e paesaggio,
le quindici Residenze
reali sabaude sono
state riconosciute
dall’Unesco “patrimonio
dell’umanità” nel 1997
A LUGLIO, I MONDIALI DI TIRO CON L’ARCO
zione piemontese e delle Langhe
e del Roero in particolare.
L’Apro mette a disposizione la
professionalità di ottimi chef che
trasmetteranno i segreti della
cultura enogastronomica locale
e, soprattutto, la passione, i valori e la fantasia d’una tradizione
gastronomica d’eccellenza.
Il
La nuovissima cucina, riPiemonte, da
strutturata con il preciso
sempre porta d’accesso
scopo di destinarla a
verso l’Europa, è punteggiato
questa particolare didatda numerose antiche abbazie,
chiese e dai famosi sette Sacri
tica, della vecchia ScuoMonti, anch’essi presenti,
la alberghiera, dispone
fin dal 2003, nelle lista
di sedici postazioni autodei “tesori” stilata
nome e attrezzate per cordall’Unesco.
sisti più l’unità centrale per il
56
á 9 giugno 2011 á una terra unica, piena di richiami
Stupinigi e Torino (piazza Castello) ospitano sia le sfide
per i normodotati, sia quelle per i diversamente abili
Torino è pronta a ospitare un grande evento che unisce
lo sport olimpico e quello paraolimpico. Dal 3 al 10
luglio, infatti, si svolgeranno i campionati mondiali di tiro
con l’arco, validi anche come qualificazione olimpica e
paraolimpica per Londra 2012. Nella settimana successiva, dal 10 al 17 luglio, si terranno i campionati mondiali di para-archery. Presenzieranno all’evento i più
grandi Paesi del mondo, ma anche tante nazionali esordienti. Per citare solo pochi numeri: 653 atleti per il
campionato normodotati, circa 120 in più rispetto all’ultimo torneo di qualificazione olimpica. Aggiungendo gli
iscritti ai campionati mondiali di para-archery, si arriva
a più di mille partecipanti. Saranno 87 i Paesi partecipanti (39 per il campionato di para-archery).
Torino, inoltre, ospiterà il 1° e il 2 luglio il congresso Fita
(Federazione internazionale tiro con l’arco).
Due le sedi di gara torinesi, entrambe storiche e suggestive: la palazzina di caccia, a Stupinigi, e piazza
Castello, a Torino. Per avere maggiori informazioni è
possibile consultare il sito www.turismotorino.org.
docente. Ogni corsista avrà a
disposizione l’attrezzatura utilizzata dai professionisti e naturalmente stoviglie, pentole, elettrodomestici e materie prime che
permettano la realizzazione dei
piatti del territorio. Riceverà un
abbigliamento monouso e una
dispensa con le ricette e a fine
corso sarà rilasciato un attestato
di partecipazione.
La cucina di Langhe e Roero è di
antichissima tradizione e ha preservato quel carattere di arte culinaria di alta classe, abbinata a
sapori talvolta rudi, proprio della
L’offerta turistica
del Piemonte
è caratterizzata
dall’estrema varietà
delle proposte.
In queste pagine
ospitiamo immagini
caratteristiche di alcuni
centri che meritano
una visita e/o
un soggiorno. A sinistra:
Vercelli; sotto,
da sinistra:
il Sacro Monte di Varallo
Sesia, un gruppo
di bicituristi (la natura
è uno dei maggiori punti
di forza del Piemonte)
e il Lago Maggiore
APPUNTAMENTI
(FRA I TANTI POSSIBILI)
DA NON PERDERE
Dall’11 al 19 giugno
Raduno folkloristico internazionale - Galliate
Per informazioni: www.turismonovara.it
Sino al 12 giugno
Mirabilia - Festival internazionale di teatro urbano
Quinta edizione - Fossano
Per informazioni: www.fossanomirabilia.com
Ne parliamo in altra parte del giornale
Dal 17 giugno al 20 agosto
Pavese festival - Santo Stefano Belbo
Per informazioni: fondazionecesarepavese.it
Ne parliamo in altra parte del giornale
Il 18 e il 19 giugno
Rievocazione storica dell’assedio di Canelli
Per informazioni : www.comune.canelli.at.it
Il 18 e il 19 giugno
Fiera del tartufo nero e dei prodotti tipici - Cortemilia
Per informazioni: www.langheroero.it
Dal 21 al 28 giugno
Mostra del vino Sizzano Doc - Sizzano
Per informazioni: www.turismonovara.it
Dal 22 al 26 giugno
“LetterAltura” - V Festival di letteratura di montagna,
viaggio e avventura - Sedi varie (Verbano Cusio Ossola)
Per informazioni: www.letteraltura.it
Dal 25 giugno al 31 luglio
XXXIII Festival internazionale della danza e arti integrateVignale Monferrato
Per informazioni: www.vignaledanza.it
civiltà contadina. Ricette nobili e
povere si mischiano dando vita a
una delle proposte enogastronomiche più eclettiche d’Italia.
Del resto in Piemonte troviamo
prodotti caratteristici che rendono squisita e inimitabile la sua
cucina. I corsisti avranno occasione di sperimentarsi nella preparazione di: “bagna caoda”, carne cruda battuta al coltello, fonduta, “tajarin” alla langarola, tajarin e sugo di salsiccia, coniglio
al Barolo, zabaglione...
Gli ingredienti utilizzati,va da sé,
saranno di prima scelta e tutti
legati al territorio e alle radicate
tradizioni locali.
La conoscenza del prodotto e
l’abilità nella sua preparazione
sono, infatti, elementi fondamentali che permettono di offrire
un servizio di alta qualità.
Per avere maggiori informazioni:
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Il castello “Falletti” di Barolo
ospita il Museo del vino
e i corsi di gastronomia
piemontese indetti dall’Apro
per turisti italiani e stranieri
Sino al 26 giugno
Festival delle colline torinesi - XVI edizione - Torino
Per Informazioni: www.festivaldellecolline.it
Sino a fine giugno
Le fioriture di primavera - Riserva naturale speciale
Parco Burcina e area naturalistica oasi Zegna
Per Informazioni: www.oasizegna.com
28 giugno
Giostra de l’oca e Palio dei borghi - Fossano
Per informazioni: www.cuneoholiday.com
Dall’8 al 17 luglio
Alpàa 35 - Varallo Sesia
Per informazioni: www.alpaa.org
Dal 29 luglio al 5 agosto
Cinquantesima edizione Stresa festival - Sedi varie
(Verbano Cusio Ossola)
Per informazioni: www.stresafestival.eu
Sino ad agosto
Italy & Usa Alba music festival - Alba e sedi varie
Per informazioni: www.albamusicfestival.com
9 giugno 2011 Ü
57
PARALUP RIVIVE
(E CON ESSA
LA RESISTENZA)
La fondazione “Nuto Revelli” Onlus sta
curando il recupero della borgata
di Rittana, tra le valli Stura e Grana
San Damiano d’Asti.
Costantino interrogava, poneva
questioni, leggeva brani di Nuto
Revelli, di cui aleggia costante in
questi luoghi la memoria.
Luigi raccontava.
Raccontava non le storie, ma “la
storia” della Resistenza.
Di quei quaranta mesi in cui tanti
giovani, e meno, alcuni dell’età
di coloro che quel giorno si trovavano di fronte a lui, salirono in
montagna per combattere il fascismo e il nazismo, «decisi a riscattare la vergogna e il terrore del
Grazie al sostegno
economico della Regione,
della Compagnia di San
Paolo, della fondazione
“Crc” e della fondazione
“Crt” nel 2009 è stato
completato il primo lotto
del progetto di recupero
del luogo che fu sede
della prima banda
di Giustizia e libertà del
cuneese, in cui militarono
importanti capi partigiani
fra cui Dante Livio
Bianco, Duccio Galimberti
e lo stesso Nuto Revelli
I
Fabrizio Gardinali
58
n una giornata di fine maggio dell’anno scorso un
gruppo di studenti proveniente dell’istituto “Cravetta-Marconi” di Savigliano raggiunse a piedi, dalla località Gorre, la frazione Paralup di Rittana.
Ad attenderli c’erano Nino Costantino e Luigi Ramello, quest’ultimo partigiano in quei luo-
á 9 giugno 2011 á la nostra storia, le nostre vallate
ghi dal febbraio 1944, con il
nome di battaglia di “Vigin”, in
seguito diventato comandante di
banda della terza divisione Giustizia e libertà “Langhe”, quella
guidata da Alberto Bianco.
I giovani si sedettero attorno
all’anziano combattente (classe
1923), un uomo gentile e molto
disponibile, tornato lassù fin da
mondo», come scrisse Piero Calamandrei.
L’esperienza qui riferita è tratta
da G. Marzola, “Sulle orme della
libertà”, ne “Il presente e la storia”, n. 78, dicembre 2010.
Perpetuare la memoria quindi,
specie alle giovani generazioni,
ma non solo. Anche riportare in
vita un pezzo di una civiltà per-
duta: la civiltà montanara, fatta
di fatiche inumane, di fame, di
miseria, ma anche di un rapporto intenso con la natura, in un
insieme di valori positivi di collettività. L’idea, come riporta
Marco Revelli (in “Paralup-Storia
di un progetto”, in “Quaderni di
Paralup”, numero zero, maggio
2007), nasce il 25 aprile del
2006, lanciata da Teo De Luigi,
autore di un bellissimo film-documentario su Duccio Galimberti appena proiettato al castello di
Verduno, a un gruppo di amici
della fondazione “Nuto Revelli”.
La proposta, difficile quanto inattesa, fu colta con un entusiasmo
tale che, nel giro di pochi mesi,
divenne un “progetto”, elaborato
dagli architetti Giovanni Barberis, Dario Castellino, Valeria Cottino e Daniele Regis, che prevede
il recupero delle baite della borgata, abbandonate e in rovina,
con rispetto della struttura e sostenibilità, nell’intento di salvaguardare la tipicità dell’insediamento e il rapporto col territorio.
Nonostante i molti problemi,
riguardanti due baite, mentre
sono in corso d’opera quelli della
seconda parte che dovrebbe interessare anche uno stabile da destinare a centro di accoglienza.
Ma perché Paralup?
Cos’è che ne fa un “luogo della
memoria” per eccellenza?
È presto detto.
Dopo che il 12 settembre 1943
Duccio Galimberti, Dante Livio
Bianco e i loro compagni si ritrovarono a Madonna del Colletto,
fra le valli Gesso e Stura, fondando la prima banda partigiana “Italia libera”, le formazioni combattenti di Giustizia e libertà, il 20
dello stesso mese si spostarono a
Paralup, luogo che divenne sede
del Comando partigiano fino alla
primavera del 1944.
Qui si formò una sorta di centro
di reclutamento: in totale si arruolarono 220 giovani, dei quali
149 erano in forza nel marzo del
1944. Paralup divenne così anche un “centro di formazione”
per cittadini, una scuola di democrazia e di libertà.
Farla rivivere è mantenere vive e
legati anche alla difficoltà nel
risalire alle proprietà delle abitazioni e dei terreni, molto parcellizzate e disperse, grazie al contributo di fondi stanziati dalla
Regione Piemonte, dalla Compagnia di San Paolo, dalle fondazioni “Cassa di risparmio di Cuneo” e “Crt”, nel 2009 si sono
conclusi i lavori del primo lotto,
rinfocolare le basi stesse della
nostra Repubblica nata dalla Resistenza, seguendo, in un certo
senso, quanto scrisse Gino Giordanengo: «Ma noi crediamo a
quel tempo/che non è il passato/è il futuro/perché i fiori e le
idee/che hanno radici/rinascono» (cfr. Gino Giordanengo, “Costarossa”).
Paola Agosti
Patrizia Deabate
U
n’immagine ricorre
nei libri di storia
sulla Torino del
primo Novecento.
È una foto del 1911: compie cent’anni ed è l’icona di un’epoca
che toccò l’apice sotto la Mole
con la commedia “Addio, giovinezza!” di Sandro Camasio e
Nino Oxilia (ispiratrice della canzone “Piemontesina”), con la
pubblicazione de “I colloqui” di
Guido Gozzano, con la favolosa
Esposizione dell’industria e del
lavoro per il 50o dell’unità
d’Italia, con la tragica fine (si suicidò in modo orrendo) di Emilio
Salgari, di cui il 25 aprile è stato
ricordato il centenario da un
francobollo dedicato.
Nell’immagine posano Guido
Gozzano, il poeta crepuscolare
che cantò la nostalgia del
Risorgimento nei versi de “La
signorina Felicita” e “L’amica di
nonna Speranza”, la poetessa
Amalia Guglielminetti e l’attrice
Lyda Borelli. L’occasione: una
pubblica lettura di poesie, tenuta
dalla famosa attrice, che focalizzò un evento cultural-mondano,
è il caso di dire, da rivista patinata. La foto infatti finì sulla copertina della rivista femminile “La
donna” del 20 maggio 1911, di
cui una preziosa copia è conservata a “Villa Meleto” di Agliè, la
casa-museo di Gozzano.
Lyda Borelli era una delle più
acclamate primedonne di teatro
in Italia, modello di femminilità,
fenomeno di costume: la “diva”.
Fu per lei e per la sua antagonista, Francesca Bertini, primissime dive del cinema muto, che fu
riconiato quel termine classico,
attribuendogli un nuovo signifi-
60
AMALIA, DONNA
CHE HA LASCIATO
UN SEGNO FORTE
Le vicende letterarie (e personali) della
poetessa che stregò D’Annunzio, amò
Gozzano e... si innamorò di Cravanzana
cato. In quegli anni, Hollywood
anche se c’era non contava ancora granché e la capitale mondiale
del cinema era Torino.
Amalia Guglielminetti, poetessa
d’ispirazione dannunziana (“Le
vergini folli”, 1907; “Le seduzioni”, 1909), fu anche autrice di
novelle, romanzi, opere teatrali.
Scrisse per più di vent’anni su
“La stampa” e il suo salotto era
uno dei ritrovi più esclusivi dell’intellighenzia torinese e non
solo. Ebbe con Gozzano una tormentata storia d’amore, di cui si
L’ITALIA UNITA DICE
GRAZIE ANCHE
A UNA BORRACCIA!
“Pietro Guglielminetti:
un artigiano nel Risorgimento”:
così s’intitola il percorso
didattico realizzato
per le scuole superiori torinesi
nel 150o dell’unità d’Italia
per iniziativa dell’Uciim
(Associazione professionale
cattolica di dirigenti, docenti
e formatori della scuola e della
formazione professionale)
di Torino, in collaborazione con
l’Archivio di Stato di Torino
e il contributo della fondazione
“Crt”, a cura di Chiara
Acciarini. Lo studio, basandosi
su documenti originali d’epoca,
ricostruisce l’epopea
della dinastia Guglielminetti
e della borraccia in legno usata
dall’esercito sabaudo
in rapporto alla storia d’Italia.
á 9 giugno 2011 á eroine di cento anni fa
trovano rivelazioni (gossip,
Alla
diremmo noi) nelle opere
morte del padre,
poetiche di entrambi.
nel 1886, la famiglia di
Lei ebbe un forte legaAmalia si trasferì dal nonno
Lorenzo, «vecchio parsimonioso
me con le Langhe.
industriale, rigido clericale
A Cravanzana esiste,
e severo custode del focolare
infatti, la località Gudomestico» che la fece
glielminetti e non è una
studiare in scuole
coincidenza: ancora a inireligiose.
zio ’900, Amalia vi soggiornava in estate, amando quei paesaggi in cui ambientò anche un
romanzo sul quale torneremo. Il podere di famiglia ai
Guglielminetti, chiamato
“Turnin” per la presenza di un
tornio per la lavorazione del
legno, fu uno dei primi laboratori
di quella produzione che segnò la
fortuna della famiglia e anche il
successo dell’epopea risorgimentale. Infatti il bisnonno di
Amalia, Pietro, inventò (e ne fu il
primo produttore) la borraccia in
legno, in grado di mantenere la
freschezza dell’acqua. La borraccia tipo “Guglielminetti” fu usata
dai soldati del Regno di Sardegna
a partire dalla metà del XIX secolo ed accompagnò i soldati sabaudi nelle guerre d’indipendenza,
per poi essere adottata dall’esercito dell’Italia unita.
Nel 1865 Vittorio Emanuele II,
durante l’inaugurazione della
caserma torinese intitolata alla
battaglia della Cernaia
(anche in Crimea l’opera
di Guglielminetti aveva
seguito i soldati), ebbe
modo di apprezzarne le
virtù alla presenza dello stesso produttore.
Da allora un esemplare
speciale della borraccia “Guglielminetti” fu
sempre con il primo
Re d’Italia durante le
frequenti battute di
caccia.
E acquistò una grande
fama anche all’estero: fu scelta
da Napoleone
III per la guerra del 1870 e l’anno dopo fu commissionata dal
Governo della regina Vittoria
d’Inghilterra, cui in seguito si
aggiunsero la Russia e la Repubblica d’Argentina. Nel 1884
la ditta “Guglielminetti” fu insignita della medaglia d’oro all’Esposizione generale di Torino,
quella che ci ha lasciato in eredità
il castello medievale del Valentino (che di medievale ha soltanto lo stile).
Il padre di Amalia stava progettando di aprire una fabbrica proprio
nell’impero degli zar, quando una
tormenta di neve lo sorprese
durante un’ispezione ai boschi,
fonte della preziosa materia prima.
Fu stroncato da una broncopolmonite nel pieno della gioventù,
nel 1886. Amalia aveva 5 anni e,
insieme al fratello e alle due
sorelle, passò sotto la tutela del
nonno paterno.
All’inizio del XX secolo il successo della borraccia in legno era in
declino, essendo entrati in uso i
materiali metallici.
Il censimento industriale del
1911 registrò in Torino la presenza di una ditta “Fratelli
Guglielminetti” per la tornitura
del legno, di dimensioni modeste. Tuttavia la famiglia aveva
raggiunto e saputo mantenere
una grande agiatezza e un posto
nell’alta borghesia piemontese.
Quanto a mantenerne viva la
fama, provvide la poetessa.
La giovane Amalia, affacciandosi
all’età adulta, potè avvalersi di
una posizione solida, un’indipendenza che la portò a una vita
fuori dagli schemi dell’epoca,
come fu per altre donne d’eccezione: Sibilla Aleramo, Ada
Negri, Maria Montessori...
Erano i tempi delle emancipazio-
Amalia Guglieminetti aveva due sorelle, Emma
ed Erminia, e un fratello, Ernesto. I suoi genitori
erano Pietro Guglielminetti e Felicita Lavezzato.
Il bisnonno, Pietro Guglielminetti, si era
trasferito da Cravanzana (dove esiste la borgata
Guglielminetti, molto frequentata da Amalia)
a Torino, dove avviò un’industria di materiali
in legno: fu lui, fornitore dell’esercito del Regno
di Sardegna, l’inventore della borraccia, appunto
in legno, che fu adottata anche in Francia, nel
Regno Unito, in Argentina e nella Russia zarista
Nella foto sotto a destra: al
centro, Dorina Ronga nei primi
anni del ’900, attorniata
dai familiari. Accanto: rose da
lei dipinte, opera conservata
nella villa di famiglia a Nizza
Monferrato. Il commediografo
Sandro Camasio, innamorato
di lei, diede il nome di Dorina
alla protagonista
della commedia “Addio,
giovinezza!” (1911) che,
nel 1939, ispirò al maestro
Giovanni Raimondo di Diano
d’Alba la celeberrima canzone
“Piemontesina”. La Ronga,
come Amalia Guglielminetti,
morì a Torino a causa dei
bombardamenti alleati durante
la seconda guerra mondiale
“VORTICE”
Tratto da “Le seduzioni”
di Amalia Guglielminetti
(pubblicato nel 1909)
Noi ci fissammo, con un folgorio
d’occhi tenace.
Io so che in quel momento
il cuore ti tremò del tremor mio.
Eravamo seduti con il mento
nella mano, in un’ombra
di veranda, in qual tempo,
in qual giorno, io non rammento.
Rammento che giungeva
a ondate, blanda,
una lontana musica e che spesso
ripeteva un motivo di domanda.
A un tratto ci trovammo così
presso
da provarne vertigini, e smarriti
impallidimmo del pallore stesso
come su un buio vortice che inviti.
62
niste, del primo femminismo,
delle rivendicazioni per il diritto
di voto. Amalia partecipò a Roma
al primo Congresso delle donne
italiane, nel 1908. Fu autrice di
opere letterarie il cui tema ricorrente era il tentativo della donna
di ribaltare il gioco dei poteri sessuali con l’uomo. Fu cofondatrice della rivista satirica “Numero”
con Guido Gozzano e il loro
amico Golia, uno dei maggiori
cartellonisti e caricaturisti italiani del ’900. Lo stesso Golia, al
secolo Eugenio Colmo, ha nelle
Langhe una prestigiosa parentela: la pittrice, poetessa e donna
del vino Claudia Ferraresi di La
Morra è sua pronipote.
Ironia della sorte: Amalia, nella
famosa fotografia in copertina de
“La donna” ha, appuntate sul
petto, quattro rose bianche.
E «Non amo che le rose/che non
colsi»: anche questi versi di
Gozzano, tratti dalla poesia
“Cocotte”, furono letti proprio in
quell’occasione.
Nonostante la vita dorata e la gloria letteraria, Amalia non fu fortunata in amore, dal dissolversi
dell’idillio con Guido Gozzano
(morto precocemente nel 1916,
la madre di lui le impedì di stargli
accanto negli ultimi giorni di
vita) alle angherie del suo ex, lo
scrittore Pitigrilli (Dino Segre che
le dedicò nel 1924 lo scandaloso
romanzo “Cocaina”), che la portarono sull’orlo della follia.
La sua fine, nel 1941, a Torino,
sotto le bombe della guerra, fu
stranamente simile e quasi contemporanea a quella di un’altra
musa di Torino “belle époque”:
Dorina Ronga. La quale, avendo
fatto innamorare il commediografo Sandro Camasio durante
una villeggiatura galeotta a Nizza
á 9 giugno 2011 á eroine di cento anni fa
Monferrato, era stata da lui
immortalata nel 1911 in “Addio,
giovinezza!”: la protagonista
ebbe infatti il suo nome, Dorina.
Fu quindi lei, in origine, la “piemontesina” della celeberrima
canzone composta nel 1939 dal
maestro Giovanni Raimondo,
originario di Diano d’Alba.
Chi, almeno dalle nostre parti,
non conosce «Non ti potrò scordare/piemontesina bella/sarai la
sola stella/che brillerà per me?».
Esiste un monumentale ritratto
di Amalia Guglielminetti, datato
1913, opera dell’artista Mario
Reviglione. Il volto della poetessa
vi appare in tutto il suo magnetismo, mentre il suo corpo avvolto
in un abito verde-acqua è semiabbandonato su un divano dorato , in
una postura da donna fatale dannunziana.
Infatti Gabriele D’Annunzio fu il
suo nume poetico, da cui ricevette anche lusinghieri riconoscimenti: Amalia, infatti, ne ebbe in
dono una copia di “Forse che sì
forse che no”, con la dedica: «Ad
Amalia Guglielminetti che con sì
fiera melodia canta la sua novità». Pare che nel 1912 il Vate,
mentre l’attendeva all’“Hotel
d’Europa”, a Torino, abbia detto
a Tito Ricordi: «Aspetto l’unica
poetessa che abbia oggi l’Italia».
Oggi a Torino c’è una via intitola-
ta ad Amalia Guglielminetti.
A Cravanzana e a Torino è
ambientato un suo romanzo,
edito da Mondadori nel 1927, la
cui protagonista, bruna, fiera e
superba, abitante nel “Castello”
del paese, pare l’alter ego dell’autrice. Vi troviamo il paesaggio
intatto dell’alta Langa negli anni
’20 del Novecento: «Non un’officina aveva mai offuscato col suo
ansimante e fumoso respiro lo
specchio limpido di quel cielo, né
mai una fugace locomotiva (...)
aveva attraversato la sinuosa pianura tra i prati costellati di colchici e i campi arati di fresco, dove
incominciava a spuntare il giovine grano. I piccoli paesi disseminati quasi da una mano sbadata
qua e là in quella fertile terra,
sotto i campanili che gettavano al
QUEL “TERZETTO MERAVIGLIOSO”...
Da “I colloqui” di Guido Gozzano, ecco “Il buon compagno (dedicata
ad Amalia Guglielminetti): «Non fu l’Amore, no. Furono i sensi/curiosi
di noi, nati pel culto/del sogno... E l’atto rapido, inconsulto/ci parve
fonte di misteri immensi./Ma poi che nel tuo bacio ultimo spensi/
l’ultimo bacio e l’ultimo sussulto,/non udii che quel rapido singulto/
di te, perduta nei capelli densi./E fu vano accostare i nostri cuori/già
riarsi dal sogno e dal pensiero;/amor non lega troppo eguali tempre./
Scenda l’oblio; immuni da languori/si prosegua più forti pel sentiero,/
buoni compagni e alleati: sempre».
L’amica comune Carola Prosperi molti anni dopo scrisse a proposito
della redazione de “La donna”: «Venivan Camasio e Oxilia, che portavano in giro con giovanile baldanza il trionfo della loro commedia
“Addio, giovinezza!” e non sapevano che la loro giovinezza sarebbe
stata davvero senza domani (...). Veniva Gozzano, adesso famoso davvero, dopo il successo dei “Colloqui”. E veniva anche Amalia
Guglielminetti che aveva ottenuto pur ella un grande successo dopo
aver pubblicato due volumi di liriche (...). Vi fu gran festa il giorno in
cui Lyda Borelli venne a leggere “L’amica di nonna Speranza” di
Gozzano. (...) A festa finita vedemmo uscire il poeta tra la bionda attrice e la bruna poetessa, un terzetto meraviglioso, che sembrava l’immagine stessa del successo e della felicità. Si
allontanarono lentamente e dileguarono per piazza Solferino, verso il
Qui
teatro “Alfieri”».
accanto: una delle
borracce tipo
“Guglielminetti” in dotazione
all’esercito sabaudo. Per i dati
sulla storia della borraccia
l’autrice ringrazia lo scrittore,
piemontesista, e medico
Giacomo Giamello di
Cravanzana.
vento i loro cantanti richiami, tra
qualche oscuro avanzo di muraglione feudale, vivevano ancora
nella primitiva semplicità di
cent’anni innanzi».
Cravanzana non viene nominata,
ma è inconfondibile l’accenno alla
grande fiera del 1o settembre, pure
citata da Fenoglio nel racconto
“Ma il mio amore è Paco”: «Rimaneva la diligenza che passava
ogni giorno, annunziandosi al
tintinnio delle sonagliere, attesa
sulla piazza da una piccola folla
impaziente di ricevere gli ospiti o
la posta; (...) rimaneva la gran
fiera di ogni anno a cui le ragazze
da marito compravano la prima
veste di lana e la riponevano con
cura nel vecchio cofano di legno
intagliato appartenuto alla nonna
e alla bisnonna e destinato agli
oggetti del corredo».
L’amore per Cravanzana e le
Langhe è racchiuso in questo
panorama che forse Amalia contemplava dalla sua stanza al
“Turnin”, mentre scriveva le let-
tere d’amore al suo Guido, indirizzandole al “Meleto” di Agliè:
«Lo sguardo di lassù spaziava sul
calmo paesaggio autunnale delle
Langhe, di quella terra fra Piemonte e Liguria che non è ancora
marittima e non è più alpestre, ma
ha della vicina montagna la glauca
ombra delle conifere e del mare
non lontano la blanda mitezza del
cielo che la sovrasta».
In alto: Guido Gozzano, Lyda Borelli
e Amalia Guglielminetti sulla
copertina della rivista “La donna”
del 20 maggio 1911 (Si ringraziano
le signore Giovanna e Litita
Conrieri, proprietarie di “Villa
Meleto” di Agliè). Scrisse Luigi
di San Giusto (pseudonimo di Luisa
Macina): «Due donne, due amiche,
due anime elette, moderne,
ipersensibili e così diverse e affini;
creature d’ombra e di luce (...)
Soavissima l’una, delicata, bianca
e bionda (la Borelli, nda). L’altra
con quegli strani occhi neri
ammaliatori (non per nulla si
chiamava Amalia, nda), sotto quei
capelli corvini, con quel suo corpo
di serpe, serrato nella guaina
sottile a riflessi metallici. Se fossi
un pittore vorrei dipingere l’aurora
e la notte, così».
9 giugno 2011 Ü
63
COLLISIONI:
LA CULTURA
CHE PRODUCE
REDDITO
In tre giorni di festival, Novello
ha accolto circa 50.000
persone, con positive ricadute
economiche per il territorio
Raffaele Viglione
Per
giovedì 9 giugno, alle
21, a Cherasco “Collisioni”,
con l’associazione “People”,
propone al teatro “Salomone” un
incontro con Luciano Violante che
parlerà del suo libro “Viaggio
verso la fine del tempo” con
suor Giuliana Galli e don
Antonio Rizzolo.
Sopra, da sinistra, le foto
di Pierangelo Vacchetto
ritraggono: Caparezza
e l’incontro con Piergiorgio Gay
e Luciano Ligabue (i tre sono stati
ospitati presso “Il Boscareto resort
& spa” di Serralunga d’Alba).
Sotto l’immagine di Ligabue sono
immortalati: a destra, Luciana
Littizzetto con Filippo Taricco di
“Collisioni”; il regista Michel
Cimino e, a sinistra, l’incontro con
Salman Rushdie. Sotto, a destra:
un momento della conferenza
di Elio e Luca Scarlini
64
L
a cultura costa, ma ogni tanto ripaga. In termini di gratificazione e
accrescimento personale di chi vi partecipa e, aspetto
di primaria importanza, anche
sotto il profilo economico.
Ecco perché, a pochi giorni dalla
terza edizione di “Collisioni”,
festival di letteratura e musica
che ha portato a Novello artisti di
fama internazionale, contano forse più i numeri di tante parole.
Filippo Taricco, direttore artistico
dell’evento, fornisce cifre che rendono piuttosto evidente la misura
del successo riscontrato: «Secondo la stima, prudenziale, che abbiamo fatto con le Forze dell’ordine, nei tre giorni del festival si so-
á 9 giugno 2011 á un bilancio in attivo
no registrate 50 mila presenze,
con picchi in occasione dell’incontro con Ligabue (20 mila persone) e Caparezza (15 mila solo
nel prato). È stato molto seguito
anche l’incontro con Luciana Littizzetto, ma ha stupito piacevolmente anche la partecipazione ad
altri eventi meno “popolari”, come la conferenza di Elio e Luca
Scarlini sul poeta russo Danil
Charms. All’incontro con Salman
Rushdie c’erano 2.500 persone:
la sera successiva, a Torino, erano
in 500, a dimostrazione della
forza attrattiva di “Collisioni”».
«Adesso bisogna aprire una riflessione», aggiunge Taricco, «perché
è diventato un evento anche economico del territorio, che produ-
ce ricchezza. Basti pensare che
tutti i pernottamenti sono stati
fuori Novello, dove erano ospitati
solo gli autori, e hanno riguardato
La Morra, Barolo, Monforte, Alba... Solo le prenotazioni passate
attraverso l’organizzazione, senza contare Ente turismo territoriale e “Turismo in Langa”, sono
state 3.000 con 20.000 pasti
serviti. In pratica, la manifestazione ha prodotto almeno tre-quattro volte quel che è costata. A
fronte di 200.000 euro investiti,
stimando anche solo in 10 euro
la spesa per ogni partecipante, tra
bere, mangiare e altro, significa
almeno 500 mila euro incassati».
«Non esistono manifestazioni che
funzionano e su cui non si inve-
ste», prosegue Taricco. «Quest’anno ci siamo dotati di un palco di
un certo livello, abbiamo accresciuto lo staff tecnico e acquistato un ledwall (megaschermo,
ndr) che ci è costato molto, ma
senza di esso Ligabue e Caparezza li avrebbero visti in pochi.
Calcolando che un 70 per cento
dei fondi arriva dal privato e il
pubblico, con la Regione, incide
per un terzo, possiamo dire che
ogni spettatore è costato ai cittadini meno di 1,5 euro e ha lascia-
to sul territorio 10 euro.
“Collisioni” è una manifestazione
del territorio e va sostenuta a livello territoriale, in termini economici, ma anche di promozione.
Se vogliamo creare un turismo
più forte ed essere concorrenziali
con un evento di Roma, per esempio, si deve lavorare sui trasporti,
creando collegamenti diretti con
l’aeroporto di Caselle, in modo
tale che da qualunque parti si arrivi si riesca a raggiungere con facilità Novello».
Al cinema
EMOZIONI CON GLI X-MEN
a cura di Mario Rosa
IL QUINTO FILM
DELLA SAGA
DEI SUPEREROI
CREATI PER
I FUMETTI NARRA
COME NACQUERO
I FAMOSI MUTANTI
n 6 GIORNI SULLA TERRA
(Italia, 2010); drammaticofantascienza; regia di Varo Venturi;
con Massimo Poggio, Laura
Glavan, Marina Kazankova,
Varo Venturi e Ludovico Fremont.
Davide Piso è uno scienziato esperto
di Ufo e di rapimenti alieni che arriva
alla conclusione che da migliaia
di anni gli extraterrestri rapiscono
gli umani e si impossessano
dei loro cervelli nutrendosi
dell’energia delle loro anime...
66
á 9 giugno 2011
G
li X-Men sono gli eroi mutanti che hanno dato vita a una delle serie
tratte dai fumetti più coinvolgenti di Hollywood (e redditizie). Con
“X-Men: l’inizio” arriviamo alla quinta pellicola ispirata ai comics di
casa Marvel, dopo “X-Men: il film”, “X-Men 2”, “X-Men: conflitto finale” e lo “spin-off” del 2009 “X-Men: le origini-Wolverine”. Il film in uscita, attraverso il quale scopriamo com’è nata l’epica inimicizia tra gli X-Men del professor X (Charles Xavier) e la Confraternita di Magneto (Eric Lehnsherr), è ambientato negli anni Sessanta, all’alba dell’era spaziale, l’epoca di John Fitzgerald Kennedy, un periodo storico caratterizzato dalla guerra fredda, con il pianeta minacciato dalle crescenti tensioni fra Stati Uniti e Urss.
Quella è l’era in cui, secondo la “storia parallela” narrata dalle nuvole parlanti, il
mondo scoprì l’esistenza dei mutanti. Il regista, Matthew Vaughn, ci fa conoscere
Xavier e Lehnsherr, interpretati da James McAvoy e Michael Fassbender (Patrick
Stewart e Ian McKellen nei film precedenti) quando scoprono i loro poteri, diventano grandi amici e con altri mutanti (alcuni già visti, altri nuovi) lavorano per
evitare la fine del pianeta. Ma le loro strade si separano poiché Xavier immagina
una coesistenza pacifica tra uomini e mutanti, mentre Lehnsherr inizia a sognare
di dominare il pianeta. January Jones, Jennifer Lawrence, Rose Byrne e Nicholas
Hoult sono alcuni dei nuovi X-Men allievi della scuola per mutanti creata da Xavier, qui impersonato da quel James McAvoy (“Wimbledon”, “Le cronache di Narnia”, “L’ultimo Re di Scozia”, “Espiazione”, “Wanted” e “The last station”, che,
scrive Claudia Laffranchi su “Il giornale”, «coi suoi occhioni azzurri e la sua aria
da ragazzino sembra molto più giovane dei suoi trentadue anni».
n LE DONNE DEL 6O PIANO
(Francia, 2011); commedia; regia
di Philippe Le Guay; con Fabrice
Luchini, Sandrine Kiberlain, Natalia
Verbeke e Carmen Maura.
Parigi, anni ‘60. Un agente di
cambio rigoroso e padre di famiglia
“rigido” scopre che un’allegra banda
di domestiche spagnole vive al sesto
piano del suo immobile borghese. La
ragazza che lavora in casa sua gli
rivela un mondo esuberante, l’opposto
del suo ambiente educato e austero...
n LONDON BOULEVARD
(Usa-Regno Unito, 2010); thriller;
regia di William Monahan; con
Keira Knightley, Colin Farrell,
Stephen Graham e Jamie Campbell.
Uscito di prigione, un criminale da
quattro soldi è deciso a cambiare vita,
così si mette alla ricerca di un impiego.
Trova lavoro come maggiordomo di
una ricca attrice londinese. Nonostante
la donna sia molto “generosa”
con lui, il suo passato da delinquente
torna a prendere il soppravvento...
Carlo Bottero
è
tempo di musica, di
grandi eventi e di
appuntamenti che caratterizzano l’estate di
Langhe e Roero, confermandone le
grandi attrattive.
Dal ricchissimo calendario evidenziamo alcune kermesse di assoluto
rilievo. A Santo Stefano Belbo, nell’ambito del “Pavese festival” (in
programma sino al 26 agosto), sarà protagonista Antonella Ruggiero
Festival antidogma musica e
domenica 10 luglio, nella barricaia
“Fratelli Martini-Sant’Orsola” di
Cossano Belbo, si terrà un tributo
a Piero Umiliani.
Lunedi 11 luglio Castiglione Tinella ospiterà lo spettacolo “Ogni
promessa” con Andrea Bajani e
Giorgio Li Calzi.
Per informazioni sugli appuntamenti (tutti a ingresso gratuito,
con inizio alle 21,30) è consultabi-
Sabato 11, dalle 18, “pacifica invasione musicale” per le vie cittadine
di “P-Funking band”: momenti
d’intrattenimento con musica jazz
ma anche funky, rythm & blues,
disco... Alle 21,30, in piazza
Risorgimento, grande concerto
degli “Idea 6”, i quali vedono in
veste di leader il trombonista italiano Dino Piana.
Domenica 12, a partire dalle 11,
“happy hour” con gli ormai con-
Langhe & Roero
sono imperdibili
le il sito internet www.fondazionecesarepavese.it.
Passiamo ad Alba: da oggi, giovedì
9 giugno, sino a domenica 12, la
città delle cento torri, famosa per la
meravigliosa gastronomia e per il
vino, sarà meta irrinunciabile per
gli appassionati grazie ad “Alba &
Jazz” che ha deciso di festeggiare il
150o anniversario dell’unità d’Italia invitando diversi e quotati mu-
Enrico Ruggeri e Andrea Mirò.
Tutti gli artisti partecipanti all’evento si sono riuniti a scopo
benefico per dare sostegno, con le
loro performance, alla realizzazione di un importante progetto dedicato ai bambini malati di tumore e
alle loro famiglie.
Non si può dimenticare, inoltre,
che sono in fase di definizione i
programmi di due altre eccellenti
manifestazioni musicali: “Monforte in jazz” (a luglio) e la quinta
edizione estiva dell’“Alba music
festival” (15-31 luglio).
Per informazioni sugli eventi in
calendario: ente turismo “Alba,
Bra, Langhe e Roero” (tel. 017335833) o il sito internet www.langheroero.it.
sueti aperitivi in jazz tra locali,
piazze e vie della città e, alle 21,
conclusione di “Alba jazz festival”
con Flavio Boltro, grande, storico e
attualissimo batterista in scena
con Gegé Munari in veste di leader
della formazione “Gegé Munari &
new talent”.
Ricordiamo infine che dal 20 al 28
giugno andrà in scena, a Govone,
“La collina degli elfi Live”, rasse-
MUSICA ED ECCEZIONALI OSPITI SULLE COLLINE
(sabato 9 luglio alle 21,30), mentre venerdì 26 agosto si esibirà
Shel Shapiro, con uno spettacolo
sulla “beat generation” e sulla cultura americana.
Domenica 19 giugno, presso la
tenuta di Fontanafredda, a Serralunga d’Alba, si esibirà l’ensemble “Taki-Bolivia” per il XXXIV
sicisti a rendere omaggio al jazz del
Belpaese.
La kermesse prevede per questa
sera l’esibizione in piazza Savona
del contrabbassista Rosario Bonaccorso e del suo quartetto con il progetto musicale “In cammino”. Con
lui suoneranno Andrea Pozza (pianoforte), Nicola Angelucci (batteria) e, ospite d’ eccezione, Fabrizio
Bosso (tromba e flicorno).
Venerdì 10, sempre piazza Savona
sarà il palcoscenico naturale per un
doppio concerto: alle 20, il trio di
Felice Reggio, apprezzato trombettista; alle 21,30, Dado Moroni e
Bert Joris si esibiranno in “Gianni
Basso tribute band”.
gna benefica di arte e musica.
Il cartellone include attività di
diversa intensità: dagli spettacoli
teatrali per bambini e adulti alle
lezioni di cucina alla presenza di
chef stellati capitanati da Davide
Palluda, a lezioni di danza con la
presenza di Steve La Chance, al
cabaret con Gianpiero Perone, dai
concerti blues di Paolo Bonfanti a
quelli di band locali come gli
“Orange project”, a quelli di musica folk (“Yo Yo Mundi” e “Lou
Dalfin”) per passare a musicisti del
calibro di Paolo Conte, artisti internazionali come Hevia, alle serate
culturali in compagnia di Giorgio
Faletti e Massimo Cotto, seguiti da
Alba e il suo territorio
in queste settimane
propongono una serie
impressionante
di iniziative, non solo musicali,
con la presenza di artisti
di eccezionale valore,
da Antonella Ruggiero
a Paolo Conte,
in un caleidoscopio
di proposte in grado
di interessare ogni età e gusto
un’estate all’insegna di grandissimi eventi Ü 9 giugno 2011 Ü
67
I cacciatori di
sono al lavoro
QUATTRO MESI PER SCATTARE
S
e nei prossimi mesi vi
capitasse di incontrare,
sui sentieri della Valle
Grana, strane persone
che si aggirano con una mappa rappresentante luoghi arcaici e demoni misteriosi e scattano foto... non
preoccupatevi: sono i partecipanti
al concorso “La valle delle leggende” (e-mail: [email protected]), indetto dall’ecomuseo “Terra del Castelmagno”, che
anche quest’anno offre agli iscritti
la possibilità di scoprire nuovi luoghi e nuove leggende.
Per unirsi a loro basta iscriversi
68
presso Beico, Filatoio rosso di
Caraglio (il sabato e la domenica,
dalle 15 alle 19) o rivolgendosi
alla trattoria “L’aquila nera” di
Monterosso Grana.
Al momento dell’iscrizione riceverete il racconto di Jacques, cataro
avventuriero che nel medioevo
percorse la valle imbattendosi in
GUSTO E VISTA INAUGURANO
Un fine settimana all’insegna di gusto
e vista: sono le prime proposte del
programma “La cultura a cinque
sensi” della Comunità montana Valli
Grana e Maira, avviato nell’ambito del
á 9 giugno 2011 á alla scoperta del territorio
Lorenzo Vallese
leggende
in Val Grana
FOTO DA... GRAN PREMIO!
Il concorso è iniziato il 5 giugno
e dà quattro mesi di tempo
per trovare e fotografare
i quattro siti indicati (ma basta
individuarne due per aspirare
ai premi). Le foto vanno
consegnate entro il 25
settembre. L’iscrizione costa
7 euro. Per informazioni:
333-3234452 (Cristiano)
oppure 339-1205832 (Simona)
bestie malefiche e personaggi
oscuri, e una speciale mappa che vi
aiuteranno a trovare i siti leggendari. A questo punto non dovrete
far altro che trovare i luoghi indicati da Jacques, scatenare la fantasia
e scattare una fotografia bella, fantasiosa, originale, del sito trovato.
Entrerete così anche voi a far parte
dei “cacciatori di leggende”, imbattendovi sul vostro percorso con
altri concorrenti che non saranno
soltanto avversari, bensì persone
con cui condividere, oltre alla
voglia di scoprire, le passioni dell’escursionismo, della fotografia e
l’attaccamento al territorio e alle
sue tradizioni.
La premiazione avverrà a novembre, durante la festa annuale dell’associazione culturale “La
Cevitou”, e i vincitori saranno premiati con formaggio Castelmagno,
cene nei ristoranti della valle, libri
e altri prodotti locali.
IL PROGETTO “LA CULTURA A CINQUE SENSI”
progetto “Le identità visibili”. Il 12 giugno “La domenica del Castelmagno”
renderà protagonista il noto formaggio
in dodici ristoranti della Valle Grana.
Inoltre saranno visitabili gratuitamente
nei ventuno siti romanico-gotici del
circuito “Mistà”. Sabato 11, alle 15,
nella chiesa di San Paolo, a Caraglio,
aprirà la mostra di pittura “I colori di
una valle”. Info: www.vallemaira.cn.it.
Rita Balistreri
“Passepartout”
pensa alle donne
Ad Asti
l’universo
femminile
analizzato in
tutte le sue
sfaccettature
in una serie
di dibattiti
animati
da ospiti di
eccezionale
rilievo
Sopra: scorcio del pubblico
della passata edizione
di “Passepartout”. Quest’anno
gli eventi si terranno nel cortile
del palazzo del Collegio,
in via Carducci 64. In alto, da sinistra, alcuni
degli ospiti: Angelo Benessia,
avvocato torinese esperto
di musica classica, Alberto
Sinigaglia, presidente
dell’Ordine dei giornalisti del
Piemonte e direttore scientifico
di “Passepartout”, Sandro
Cappelletto, critico musicale,
e Inge Feltrinelli, presidente
della “Feltrinelli editore”.
Le foto sono di Franco Rabino
70
DA SABATO, INCONTRI STIMOLANTI
A
d Asti torna puntuale, come ogni anno,
ed è il quindicesimo,
“Passepartout: pensiero e parole”, collaudato festival organizzato dalla Biblioteca
Astense i cui appuntamenti (tutti
gratuiti) fra pubblico e scrittori,
politici, giornalisti e saggisti si
terranno dall’11 al 19 giugno
presso il palazzo del Collegio, in
via Carducci 64. Per il 2011 è
stato scelto un tema tutto al femminile, da cui anche il titolo della
rassegna: “1911-2011: il secolo
della donna-Dall’esclusione alle
pari opportunità”.
«Il riferimento cronologico pren-
á 9 giugno 2011 á la provincia accanto
de le mosse dal marzo 1911»,
spiegano gli organizzatori, «perché in quell’anno in numerosi
Paesi europei, fra i quali Germania, Austria, Svizzera, Danimarca e Francia, si celebrò per la
prima volta la Giornata internazionale della donna, sul modello
americano del “Women’s day”
promosso negli Stati Uniti dai
movimenti progressisti a favore
del diritto di voto per le donne. È
questo lo spunto da cui decollerà
“Passepartout”, per un confronto
vivace e costruttivo sul ruolo
svolto dalla figura femminile in
questi cento anni, abbracciando
tutti i settori, dalla cultura alla
politica e, ancora, dal teatro e dall’arte all’economia».
Il nutrito programma ha avuto
un’anteprima mercoledì pomeriggio, 8 giugno, con la relazione
del professor Stefano Zecchi,
docente di estetica all’Università
di Milano, autore di numerosi
saggi e romanzi, il quale ha ufficialmente aperto l’edizione del
2011 di “Passepartout”.
Gli appuntamenti successivi sono i seguenti.
Sabato 11 giugno
Ore 18,30: anteprima astigiana,
“Il doppio margine-Donne tra
esclusione e cambiamento”, con
Natascia Curto, Giulia Fassio,
Arianna Santero, Valentina Porcellana e Lia Zola.
Ore 21: “L’anello forte-Storie di
vita e di lavoro di donne astigiane 1860-1960”, testi a cura di
Nicoletta Fasano, Franco Rabino
e Mario Renosio; testimonianze
recitate da Simona Codrino.
Domenica 12 giugno
Ore 11: “Ma adesso parliamo
noi”, incontro con le giornaliste
piemontesi Emanuela Banfo, Marisa Bianco, Alessandra Comazzi,
Silvia Rosa Brusin e Marina
Verna.
Ore 17: “La lezione della donna
tigre”, con Marta Dassù e Carlo
Cerrato .
Ore 18: “Regine di carta: l’editoria al femminile”, con Rosellina
Archinto, Inge Feltrinelli e Mariella Enoc.
Ore 21: “Viaggio verso la fine del
tempo-L’apocalisse di Lilith”, con
Luciano Violante (autore del romanzo-saggio omonimo, edito da
Piemme) e Alberto Sinigaglia.
Ore 22,30: “A case of you: donne
fra le canzoni di Joni Mitchell”,
testi di Alexander Macinante,
voce e pianoforte Elisa Casile,
chitarra Federico Zola, voce narrante Chiara Buratti.
Lunedì 13 giugno
Ore 18: “Lavorare stanca”, con
Isabella Bossi Fedrigotti e Marisa
Fumagalli.
Ore 21: “Seconde ai fornelli,
prime sul campo”, con Edoardo
Raspelli e Beppe Rovera.
Martedì 14 giugno
Ore 18: “Il Risorgimento e la
donna”, con Emilia Sarogni e
Valerio Zanone.
Ore 21: “Se la escort entra in un
romanzo” con Maria Venturi e
Bice Biagi.
Mercoledì 15 giugno
Ore 18: “Confessioni reporters”,
con Anais Ginori, Monica Maggioni e Stella Pende.
Ore 21: “Muse inquietanti? Donne e arte nel XX secolo”, con Philippe Daverio.
Giovedì 16 giugno
Ore 18: “Quando indossano le
stellette: le donne nelle forze
armate” con il generale Luigi
Francesco De Leveran, Vincenzo
Tessandori e una folta delegazione di donne-soldato dell’esercito
italiano.
Ore 21: “L’ora di pietra”, con Antonia Arslan, Margherita Oggero
e Marina Verna.
Venerdì 17 giugno
Ore 17,30: “Imprenditrici di cultura”, con Caterina Bottari Lattes, Giovanna Cattaneo Incisa,
Alessandra Pivato, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Renato
Izzo.
Ore 19: “Le ferite della scuola”,
con Paola Mastrocola e Vera
Slepoj.
Ore 21: “Le mie chimere”, con
Sebastiano Vassalli e Giovanni
Tesio.
Sabato 18 giugno
Ore 11,30: “A ogni costo, l’amore”, con Laura Calosso, Federica
Magro e Giulia Ichino.
Ore 16,30, nella sala “Pastrone” del teatro “Alfieri”: “Donne, stereotipi e televisione”,
con Wilma Malucelli, Stefano
Mosti, Dina Nani, Francesca
Paci, senatrice Maria Rizzotti e
Alberto Sinigaglia.
Ore 18: “Perché, perché ho dovuto ucciderle (quasi) tutte?”, con
Angelo Benessia e Sandro Cappelletto.
Ore 19: “Donne d’islam: rivoluzione e transizione democratica”, con Francesca Paci, Lilia
Zaouali e Younis Tawfik.
Ore 21: “Regine delle scene”, con
Debora Caprioglio, Paola Quattrini, Baba Richerme e Corrado
Tedeschi.
Domenica 19 giugno
Ore 12: “Signore in rosso, bianco, rosé”, con Anna Abbona,
Raffaella Bologna, Roberta Ceretto, Chiara Soldati e Sergio
Miravalle.
Ore 17,30: “Filosofia è un sostantivo maschile?”, con Silvia
Ronchey, Nicla Vassallo e Giulio
Giorello.
Ore 19: “Donne di mare e di savane”, con Folco Quilici.
Ore 21: “Potere rosa”, con Maria
Teresa Armosino, Angela Motta,
Giovanna Quaglia, Rosanna
Valle e Giorgio Galvagno. Conclusioni di suor Giuliana Galli e
di Emanuela Banfo.
Ogni serata di “Passepartout”, a
fine dibattito, cioè dalle 22,30
circa in poi, sarà allietata dall’appuntamento musicale “Suonala
ancora, Sam” con il pianoforte di
Federico De Martino il quale, di
volta in volta, accompagnerà il
pubblico in una passeggiata informale tra jazz, bossa, musica popolare e brani classici.
A PEVERAGNO
TORNA LA SAGRA
DELLA FRAGOLA
Un fine
settimana
all’insegna
dell’edizione
numero 54
dell’evento,
impreziosito
da tanti
appuntamenti
e dall’attesa
elezione della
miss 2011
C
on quella di quest’anno sono 54 le
edizioni della sagra
che Peveragno dedica a una delle eccellenze del territorio. La fragola, infatti, sarà al
centro di una girandola di appuntamenti che permetteranno sia di
assaporare il delizioso frutto, sia
vivere attimi di allegra spensieratezza, con tanti momenti in
musica e non solo.
72
Si comincerà sabato 11 giugno,
in piazza Pietro Toselli (in caso di
maltempo la manifestazione si
svolgerà al palatenda “Bisalta”):
alle 20,30 è in programma il
concerto dei bambini della scuola dell’infanzia di Peveragno, con
l’esecuzione di alcuni brani
riguardanti i 150 anni dell’unità
d’Italia. Seguirà la premiazione
della vincitrice del concorso
“Miss Peveragno oggi”, la ragazza del paese più votata tramite il
tagliando che le famiglie hanno
trovato all’interno del giornale
“Peveragno oggi”.
Quindi le aspiranti miss, coordinate dalla bravissima Martina
Diaspro, cominceranno a sfilare
verso le 21 e saranno giudicate
da una giuria popolare.
La serata verrà presentata da
Valentina Marfulli. La madrina
dell’evento sarà la bellissima
Fiammetta Cicogna, apprezzata
conduttrice di “Wild-Oltrenatura”, alle prese in questo periodo con un nuovo programma,
á 9 giugno 2011 á i gusti naturali della Granda
“Tamarreide”, sempre su Italia1.
Ospite della serata, organizzata
dalla Pro loco in collaborazione
con l’associazione culturale
“All4U”, sarà Andrea Di Marco,
mentre la mascotte sarà Rocco
Gigolò, i quali assicureranno un
gradito apporto comico all’evento. Le ragazze premiate saranno
quattro: oltre a miss “Fragola”,
verranno incoronate miss “Sorriso”, miss “Belle gambe” e miss
“Eleganza”. Dopo la proclamazione della vincitrice, grande
concerto live con il gruppo musicale “Yo Yo band”.
Domenica 12 giugno si entrerà
nel vivo dei festeggiamenti della
sagra: a partire dalle 9,30 la Pro
loco di Peveragno organizza
una visita guidata alla scoperta del mondo fragola.
In mattinata si potrà vedere e
toccare con mano il percorso
compiuto dalla fragola di Peveragno dal campo alla tavola,
attraverso visite e chiacchierate
con produttori e addetti alla com-
Attilio Casetta
L’attrice e conduttrice
di “Wild-Oltrenatura”
Fiammetta Cicogna
(foto) sarà la madrina
della serata di sabato,
durante la quale
sfileranno le bellezze
in concorso. La Cicogna
avrà il gradito ruolo
che negli anni passati
fu di apprezzate donne
dello spettacolo,
come Elisa Isoardi
e Giuliana Moreira
IL FASCINO DEI “NOTTURNI NELLE ROCCHE”
Per tutta l’estate (ad eccezione di agosto) il martedì
e il venerdì sarà tempo delle passeggiate roerine
Anche quest’anno l’estate del Roero si movimenta di natura, aggregazione e spettacoli con i “Notturni nelle Rocche”, passeggiate notturne con animazioni teatrali, racconti al chiaro di luna, approfondimenti botanici ed enologici che fanno dei sentieri del Roero i posti
più esotici per una bella serata estiva. Il filo conduttore che accompagnerà la rassegna sarà costituito dai racconti di Stefano Benni,
messi in scena tra torce, lumini e musica dal vivo, ma non mancheranno curiose serate a cavallo tra enologia e superstizione. Un articolato e colorato programma per scoprire gli itinerari più belli, rilassarsi in compagnia e assaporare le tisane calde e lo spuntino della
buonanotte che chiudono ogni serata. Quest’anno si potrà partecipare non solo a piedi (e muniti di torcia), ma anche in bici. Le passeggiate (costo: 5 euro) avranno luogo il martedì e il venerdì, da giugno a settembre (agosto escluso), con partenza alle 21 e toccheranno dieci paesi roerini. Prossimi appuntamenti: domani, venerdì 10,
a Sommariva Perno e martedì 14 a Montaldo Roero. Per il dettaglio
delle serate: www.ecomuseodellerocche.it (tel. 0173-976181).
mercializzazione.
La partecipazione è gratuita, ma
è necessaria la prenotazione al
339-3540285 o all’indirizzo email [email protected].
Alle 10,30 la Cassa rurale e artigiana di Boves offrirà l’“Aperitivo in terrazza” presso la sua
filiale di Peveragno.
In piazza Toselli si potranno
acquistare le fragole e degustarle
nelle varie preparazioni lungo
il percorso “Fragolosità” grazie alle associazioni di Peveragno e agli “Amici del
cioccolato” (esempi: macedonia con panna, gelato del bar “Corso”, pirottini, granite, drink,
mousse di fragole con
cioccolato, fragole e
cioccolato, yogurt, torte, formaggio, ecc.).
Le si potranno conoscere
meglio visitando la mostra “Pomologia” realizzata in collaborazione con
il Creso e i consorzi di tutela, a cura di “Assortofrutta”,
e la mostra fotografica “Le fragole di Peveragno”, una raccolta molto simpatica.
In cartellone c’è anche “Fragole di ieri e di oggi a confronto”: un gruppo di qualificati
assaggiatori, in collaborazio-
ne con Onafrut e Creso, si incontreranno per proclamare la fragola più buona.
Nelle vie del paese ci saranno
hobbysti ed espositori, la presentazione della Federazione italiana cronometristi e l’esposizione
di macchine d’epoca. Si svolgeranno il mercatino a tema di prodotti tipici, artigianali, il mercatino di scambio di vecchi giocattoli
dei bambini e il mercato degli
ambulanti. Ci saranno intrattenimenti per adulti e bambini quali
lo spettacolo di ballo country
music, il concerto della Banda
musicale di Peveragno con il
gruppo majorette e altri gruppi
musicali, quali i “Fuori rotta”,
“Mariella e Luigi” e “I musici del
sorriso”. A “Casa Ambrosino” si
svolgeranno la mostra “Ambrosino e dintorni”, con l’esposizione dei lavori dell’associazione
“Arte da parte”, e la quinta mostra di tavole originali a fumetti
“PeveComics” allestita dalla
Consulta giovani.
In piazza XXX martiri si svolgerà
il torneo di pallanovanta organizzato dall’Aspe Peveragno.
Nel palatenda “Bisalta” domenica sera gran ballo liscio con l’orchestra “Ennio Chendi” e ventiquattr’ore dopo bis con l’orchestra “Scacciapensieri”.
LA GALLERIA D’ARTE “GALEASSO” COMPIE CINQUANT’ANNI
Domenica 12 giugno, alle 11, presso la sede di via Mazzini 2, ad Alba, festa
con l’inaugurazione di una mostra dedicata anche all’unificazione italiana
Sopra: l’opera
del maestro Alfredo Levo
di Torino, pittore
novantenne amico
di Alba e degli albesi,
dedicata al mezzo secolo
di attività della galleria
d’arte “Galeasso”.
A destra: una suggestiva
immagine delle grotte
di Bossea, in cui
si terranno alcuni eventi
Carlo Gramaglia, decano dei giornalisti della provincia di Cuneo, ha diramato il seguente comunicato sulla galleria d’arte “Galeasso” di Alba.
«È la galleria più anziana della Granda, e forse
del Piemonte. Nacque nella primavera del 1961,
in via Mazzini 2, dove si trova tuttora. La cerimonia ufficiale del cinquantenario si svolgerà domenica 12 giugno, alle 11, presenti autorità istituzionali, giornalisti, collezionisti, artisti e amici.
Con l’occasione sarà inaugurata una mostra che
ricorda i 50 anni di attività, un’esposizione culturale dedicata anche ai 150 anni dell’unità d’Italia,
attraverso le opere degli artisti Accigliaro, Albanese, Bellini, Borgogno, Borsato, Buccolo, Colombotto Rosso, Crepaldi, Daniela Denti, Frigo,
Gallo, Garino, Girotti, Levi, Alfredo Levo, Marchesini, Giovanni Pascoli, Prina, Scremin, Sismonda
e Francesco Tabusso.
Nel 1961 non si parlava ancora di arte in Alba.
A poco a poco, il cavalier ufficiale Angelo Galeas-
so, grazie alla sua preparazione artistica, iniziò a
organizzare le prime mostre, le estemporanee
nelle patronali dell’albese, delle Langhe e del
Roero, indisse i raduni di artisti delle accademie
di Torino e Milano, invitò i grandi maestri contemporanei italiani e anche stranieri.
Nella sua bottega, il cavalier ufficiale Galeasso
ha diffuso, attraverso “il salotto”, lezioni e dibattiti sulla storia dell’arte e sulla bravura degli artisti contemporanei. Poco a poco spiegò a collezionisti e amici come si legge un’opera, gli stili
delle opere. È un mestiere difficile il suo, con il
quale ha trasmesso cultura artistica, con il cuore,
l’anima e i sentimenti in una città che l’ha seguito nel lungo cammino dell’arte con l’amicizia
schietta e sincera per artisti, clienti e amici.
Tanti auguri a te, Angelo Galeasso, e a tuo figlio
Adalberto, che da qualche anno opera al tuo fianco, per diffondere l’arte contemporanea, l’accoglienza e l’amicizia verso tutti».
Mario Rosa
FRABOSA RISCOPRE
IL SUO MARMO
«C
onosciuto per qualità e versatilità d’impiego già dai
romani, che qui aprirono le prime cave di pietra e
marmo bianco, il marmo di Frabosa è stato il grande
protagonista dei più importanti edifici barocchi del
Piemonte. Peculiarità che risiede nell’aver rilevato la singolarità storica del rapporto tra centro e periferia, la presenza cioè di tecnici e progettisti “in situ” per la scelta dei marmi frabosani destinati alle costruzioni barocche (e non solo) del Piemonte, avendo le cave mantenuto
carattere di indipendenza e non essendo mai divenute cave regie
(come invece altre nel cuneese). Lo studio e la documentazione dell’impiego di questi materiali, riconoscibili ad esempio nel santuario di
Vicoforte, a Torino nella cappella della Sindone, a Superga, alla Gran
Madre e in San Carlo, costituiscono una delle finalità specifiche del
progetto ecomuseale. Operando in sinergia con le grotte di Bossea, l’Ecomuseo del marmo di Frabosa Soprana ha l’obiettivo di riaprire come
percorsi di visita gli antichi luoghi di cava e tutelare le forme tradizionali di artigianato locale. In particolare, vengono organizzate attività
didattiche e divulgative nella cava di Serro, suggestivo anfiteatro calcareo scavato nei boschi di castagno all’ingresso del paese».
Fin qui il sito http://ecomuseipiemonte.wordpress.com a proposito
dell’Ecomuseo del marmo che ha sede in piazza del municipio, a Frabosa Soprana. In occasione della seconda Giornata di promozione
degli ecomusei piemontesi, dall’11 al 19 giugno sono in programma
74
interessanti attività. Nella sala polivalente delle grotte, da sabato 11 a
domenica 19, in orario 9-18, “Scatti d’artista” della fotografa Resy
Bruno e “Arte in grotta”, visita guidata a un emozionante percorso artistico allestito in ambiente ipogeo (tel. 0174-349240). Mercoledì 15,
dalle 9 a mezzogiorno, in località Mongrosso di Frabosa, presso il caseificio, incontro sulla filiera del Raschera Dop (tel. 348-2529971, Gianni Siccardi). Venerdì 17, dalle 15 alle 17, in piazza del municipio, dimostrazione dell’arte dei coltellai “Frabusan” (tradizionale forgiatura a
mano; informazioni presso il municipio, tel. 0174-244024).
á 9 giugno 2011 á l’arte e le meraviglie della natura
A CERESOLE
SI PRESENTANO
LE TERRE ROSSE
Nel fine settimana la prima fiera tutta
dedicata al territorio roerino valorizzerà
l’alta qualità dell’enogastronomia locale
“F
­n 9 GIUGNO
TRA CINEMA E CUCINA
Oggi, giovedì, a Saluzzo
inizierà “Cécucine”,
la rassegna di cinema e
cucina per l’educazione
ai diritti umani, alla
multiculturalità e alla
cooperazione, promossa
dall’associazione “i313”
e dal consorzio “Monviso
solidale”, che proseguirà
il 17 e il 19 giugno
rispettivamente a
Savigliano e a Fossano.
Presso le antiche scuderie
della fondazione “Amleto
Bertoni” alle 17,30 sarà
proiettato il film di
animazione “Il mio vicino
Totoro” (immagine
sopra); alle 19 si terrà
la “marenda sinòira” a
cura dell’associazione
“La scintilla” e alle
20,30 verrà proposto il
documentario “Quali
altri?”. Si potrà visitare
l’esposizione di manufatti
e tessuti curata
dal gruppo “Penelope”.
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iera delle terre rosse”, in omaggio al colore scarlatto
dell’argilloso suolo roerino: così si chiama l’iniziativa volta a valorizzare i sapori e la realtà produttiva
e artigianale di quest’angolo della Granda.
In programma venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 giugno a Ceresole d’Alba, la kermesse, alla prima edizione, prevede eventi enogastronomici che consentiranno di gustare i pregiati prodotti locali (tinche, asparagi, carni bovine, fragole, salumi, salsiccia e il biscotto Pampavia) a prezzi accessibili e in versioni adatte anche ai più piccoli.
Venerdì, alle 20, in piazza Vittorio Emanuele II avranno luogo la
prima serata enogastronomica e lo spettacolo “Bmx show” di free
style acrobatico con il campione Alessandro Barbero e altri rider.
Sabato, a partire dalle 9, nei locali del cinema di piazza Vittorio Emanuele II avrà luogo l’incontro “Dall’allevamento alla tavola-Produzione di qualità delle carni e benefici per i consumatori”, con la partecipazione di Carlo Angelo Sgoifo Rossi, specialista della nutrizione,
e di Silvia Ceriani, di Slow Food Italia, autrice, scrittrice e direttrice
della rivista del movimento fondato da Carlo Petrini.
Dalle 15 fino al termine del giorno seguente, l’eccellenza delle produzioni alimentari sarà in piazza con le bancarelle dei sapori e del gusto
(info e adesioni gratuite allo 0172-574135). Alla stessa ora apriranno la rassegna dei prodotti delle aziende locali e dell’eccellenza artigiana e, in piazza Caccia e lungo via Artuffi, l’esposizione delle macchine
agricole e delle attrezzature per il lavoro e il giardinaggio.
Ci sarà spazio anche per la cultura: la chiesetta della Madonna dei prati
ospiterà la mostra di pittura della ceresolese Francesca Arata, il cui incasso sarà devoluto al Gruppo volontari del paese. Alle 17 sarà il momento del taglio del nastro che avverrà presso il cinema di piazza
Vittorio Emanuele II, alla presenza delle autorità. Seguirà un rinfresco
nel cortile del castello. La serata inizierà con una tappa all’“Osteria
delle terre rosse”, nella tensostruttura montata in via Artuffi, e proseguirà alle 21, in piazza Vittorio Emanuele II, con il divertente spettacolo dei “Trelilu”, riratti nella foto in alto (ingresso gratuito).
Ai bambini sarà dedicata la “Fiera dei piccoli”. Sabato, dalle 9, in piazza
Caccia saranno esposti i piccoli animali della cascina “Festa” di Panca-
á 9 giugno 2011 á da non perdere
­n 11 E 12 GIUGNO
TAPPE DI GUSTO A GARESSIO
Sabato e domenica
Garessio ospiterà, nel borgo
maggiore, “PassaggiandoEmozioni d’acqua” (nella
pagina a lato, a destra, una
foto delle scorse edizioni),
passeggiata enogastromica
che prevede tappe presso
le fontane più suggestive,
dove si potranno degustare
le prelibatezze locali servite
dai migliori chef della valle.
L’evento rientrerà nell’ambito
della festa dedicata
all’acqua, il cui programma
contempla momenti ricreativi
e culturali. Info allo 0174805644 o sul sito internet
www.comune.garessio.cn.it.
La fiera ceresolese vedrà riproporre
la mostra zootecnica che,
dopo molti decenni di pausa, viene
di nuovo promossa in paese.
In parallelo il mondo agricolo e i
suoi prodotti saranno protagonisti
degli eventi gastronomici.
La manifestazione è proposta
da: Comune, Pro loco e Biblioteca
civica di Ceresole, società Bocciofila
e “Roero Vespa club”, con
il contributo di Regione, Provincia,
ente turismo “Alba, Bra, Langhe
e Roero”, Cassa di risparmio di Bra,
Banca d’Alba e Ordine dei Cavalieri
di San Michele del Roero.
DA SABATO A CUNEO TRIONFA L’ARTE
Fino al 24 luglio la fondazione “Peano” promuove
una mostra dedicata ai giovani talenti piemontesi
Da sabato 11 giugno a domenica 24 luglio la sala mostre e il giardino della fondazione “Peano” di Cuneo (in
corso Francia 47) ospiteranno la mostra collettiva “Italia
giovane Stato”. Organizzata dalla Fondazione stessa,
l’esposizione rappresenta un percorso esplorativo all’interno delle espressioni artistiche giovanili del Piemonte,
emerse o emergenti nelle province di Torino e di Cuneo,
attraverso la presentazione di opere realizzate con vari
media (grafica, pittura, fotografia, video, scultura, installazione). Curata da Enrico Perotto e aperta dal martedì
alla domenica, dalle 16 alle 19, la rassegna sarà inaugurata sabato alle 18. Interverranno Angelo Mistrangelo
e Ivana Mulatero. Ecco i nomi degli artisti coinvolti: Ariaudi, Caretto e Spagna, Cerutti, Coniglioviola, Costa,
De Serio, Eula e Dalmasso, Giansiracusa, Lerda, Gioiello, Isola & Norzi, Isola, Pugno, Rapello, Rovero, Scroppo,
Tealdi, The Bounty, Killart, Turco, Turzeniecka e Viale.
Per avere maggiori info: [email protected].
n DALL’11 GIUGNO
MONDOVÌ E LA FATA VERDE
Da sabato sarà visitabile,
presso l’antico palazzo
di città, a Mondovì Piazza,
la mostra “La fata verdePerdersi nella magia di un
orizzonte interiore” (sotto,
una delle opere esposte),
inaugurata venerdì 10 alle
18 e aperta dal martedì alla
domenica dalle 15 alle 19.
È un’esposizione di scultura,
poesia, pittura e fotografia
con opere di Giovanni
Maunero, Gianni Bava,
Bruno Capellino e
Alessandro Dattola (residenti
nella Granda), dedicata
all’assenzio, il potente liquore
tanto amato da artisti e “poeti
maledetti” nel 1800 (ingresso
libero). Info: 0174-40389.
n 12 GIUGNO
AUTO D’EPOCA A MONTOSO
Domenica, alle 10,
a Montoso, frazione di
Bagnolo Piemonte, si terrà
un raduno d’auto d’epoca
organizzato dalla Pro loco.
Info al 346-6751552.
lieri. Domenica nello stesso luogo ci sarà la “Fattoria didattica”, con gli
animali presenti nelle nostre cascine e stazionerà il “Ludobus” della
cooperativa “Alice”, gestrice del micronido comunale “Zucchero filato”, che proporrà attività per i più piccini. Alle 17 si svolgerà uno spettacolo di giocoleria. Nel cortile del castello saranno visibili i lavori realizzati dalle scuole sui prodotti, gli scorci e i personaggi del paese.
Alle 15 piazza Donatori di sangue sarà animata dalla musica e dai balli
occitani dei suonatori del saluzzese. La manifestazione si chiuderà con
un altro appuntamento all’“Osteria delle terre rosse”, seguito, alle 21,
dal musical “Verso l’isola che non c’è” del “Gruppo Qip”. Per info e adesioni degli espositori alla fiera: 0172-574135 o 0172-574027.
­n 9 GIUGNO
IL PIONIERE DEL CINEMA
Giovedì 9, alle 21, nella
sala “Multilanghe” di
Dogliani, si terrà la serata
per i 140 anni della
nascita di Giovanni Tomatis,
doglianese pioniere
del cinema. Sarà proiettato
il cortometraggio del 1923
“Inaugurazione tranvia
Dogliani-Monchiero”,
seguito dal kolossal
“Maciste” (1915).
L’ingresso sarà gratuito.
Info: tel. 0173-70210.
n DAL 10 GIUGNO
MOSTRA A FOSSANO
Venerdì alle 18,30 il centro
congressi “Sant’Agostino”,
presso la
Il
festival è membro
riconosciuto dei circuiti
europei, grazie soprattutto
all’elevato livello qualitativo che
riesce a proporre e che riscuote
interesse in tutta Europa. Da ciò
gli deriva il supporto del
Ministero dei beni e delle
attività culturali.
chiesa dei Battuti neri
di Fossano (in via Giovanni
Negri 20), ospiterà
l’inaugurazione della mostra
“I sette graffiti capitali +
uno”, indetta da
“Stradedarts-writing
and street art experience”
all’interno del festival
internazionale di teatro
urbano “Mirabilia 2011”
di cui parliamo qui sotto.
L’esposizione resterà aperta
fino a domenica 10 luglio.
n 11 GIUGNO
CORALI IN VALLE MACRA
Sabato, con inizio alle 21,
Fossano ripropone
le sue “Mirabilia”
Festival internazionale
di teatro urbano
fino a domenica prossima
ALBA DIFENDE LE DONNE AGGREDITE
Dopo aver fatto tappa nelle principali città piemontesi, giunge ad
Alba “Voci nel silenzio-La violenza nega l’esistenza”, il primo grande
evento di piazza sulla violenza domestica. L’inaugurazione è prevista
per le 10,30 di sabato 11 giugno, in piazza Savona con l’apertura
della “Maratona di letture” da parte delle autorità locali che presteranno la propria voce, con alcuni studenti e studentesse delle superiori, per leggere storie e testimonianze di violenza domestica. La
“Maratona” proseguirà dalle 17,30 con la partecipazione di esponenti della società civile, rappresentanti di enti e di associazioni,
giornalisti, operatori del territorio, volontari e semplici cittadini che
abbiano voglia di prestare la propria voce alle vittime di violenza
domestica. Alle 9, in municipio, l’evento sarà preceduto dalla firma
del protocollo d’intesa per la costituzione della “Rete territoriale a
tutela delle donne vittime di violenza e dei loro bambini”
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n DAL 10 AL 12 GIUGNO
SPETTACOLO A SAVIGLIANO
Venerdì, sabato e domenica
alle 21 nel palazzetto
dello sport in via Giolitti,
a Savigliano, si terrà “150Centocinquanta buone
ragioni per amare la nostra
Italia”, lo spettacolo di fine
anno delle allieve di “Bv
gym”, con la partecipazione
del coro polifonico “Città
di Savigliano” diretto
da Sergio Daniele.
n 11 GIUGNO
GRANDE MUSICA A CUNEO
Sabato, alle 21,15, la sala
“San Giovanni” a Cuneo
sarà sede del concerto
di apertura della quinta
edizione di “Musica &
musica”, stagione di musica
cameristica organizzata
dall’associazione “Musica
dei Sylphes”, con il
patrocinio dell’Assessorato
ai servizi socioeducativi del
Comune, sotto la direzione
artistica dell’arpista Rosanna
Bagnis (foto nella pagina
accanto, in alto).
Si esibirà al pianoforte
il maestro Massimo Anfossi.
á 9 giugno 2011 á da non perdere
D
ue chapiteaux, 15 aree di spettacolo, 8 coproduzioni,
22 prime, 45 compagnie, vetrina catalana, vetrina di
circo belga, mostre e convegni, mercato artigiano, percorsi d’arte, area “chill-out” (prenotazioni e biglietti su
www.fossanomirabilia.com).
Questi sono i dati essenziali, molto espliciti, della quinta edizione del
festival internazionale di teatro urbano “Mirabilia”, iniziato mercoledì
8, proposto dalla città degli Acaja fino al 12 giugno.
Per il 2011 l’orientamento artistico della manifestazione, come sempre ideata, gestita e organizzata dall’associazione “IdeAgorà”, è decisamente indirizzato verso il circo-teatro, il circo di ricerca, il circo-sociale
e il circo contemporaneo. Il programma prevede ben undici tra coproduzioni e residenze del Festival. Attorno a questo nucleo portante si
sviluppano le vetrine europee integrate nelle varie sezioni: quella culturale catalana, realizzata in collaborazione con il Governo della
Catalogna, l’Icic (Istituto delle attività culturali catalane), l’“Institut
Ramon Llull” e la “Fira de Tarrega”, e la vetrina belga, frutto della collaborazione con le istituzioni del Belgio. A Fossano sono in arrivo alcune fra le migliori compagnie europee, selezionate ad Avignone,
Chalon, Tarrega e nei centri internazionali di creazione.
Non mancheranno “incursioni” nel mondo (Etiopia, Mongolia, Cile e
Australia) e una selezione di ottime compagnie italiane.
Fra le iniziative collaterali figurano convegni internazionali, incontri
di formazione per i giovani, mostre tematiche e le “cucine solidali”.
nella chiesa
parrocchiale dei Santi
Cosma e Damiano,
a San Damiano Macra,
si terrà la rassegna
corale “Chantén mai…”,
proposta a cura del gruppo
corale “La reis”. Saranno
ospiti il coro Ana
(Associazione nazionale
alpini) “Montenero”
di Alessandria e la Corale
alpina savonese della
città ligure (ingresso libero).
Info allo 0171-900210.
n 11 GIUGNO
ACCIGLIARO ESPONE AD ACQUI
Da sabato fino a domenica
3 luglio la galleria d’arte
“Artanda” di Acqui Terme
ospiterà “Sguardo bifronte”,
mostra personale di Walter
Accigliaro (foto nella
pagina accanto).
Il titolo indica la facoltà
dell’autore di proporre
contenuti che all’unisono
vanno da antichi simbolismi
agli impulsi contemporanei.
L’esposizione presenta
opere pittoriche e grafiche
dell’artista albese dagli anni
Ottanta al 2011.
L’inaugurazione si terrà alle
17,30 di sabato e, alle 19,
sarà seguita da un rinfresco
nell’Enoteca regionale
di palazzo “Robellini”.
“NEIVE IN BOLLICINE”, ATTO VI
La Confraternita dei pumpör domenica riproporrà
la degustazione degli spumanti “Alta Langa”
La Compagnia dei pumpör d’Neive, presieduta da Carlo Messoirano
(sotto: il marchio ufficiale disegnato da Gianfranco Bergadano), avvalendosi del patrocinio e della collaborazione del Consorzio
dell’Alta Langa Docg, del Comune, della Regione, della fondazione
“Crc”, della Scuola enologica di Alba, della Camera di commercio e
del mondo imprenditoriale locale, propone la sesta edizione di “Neive in bollicine”, degustazione di spumanti brut metodo classico
“Alta Langa”. L’appuntamento è per le 16 nell’auditorium “San Giuseppe”, a Borgonuovo. L’iniziativa, spiega Messoirano, vuole contribuire a far apprezzare un vino prodotto con le uve di Langa,
assaporandone magari per la prima volta la fragranza.
che proseguirà sino al 10
luglio, sarà inaugurata
sabato, alle 18. La pittrice
interverrà al vernissage.
I locali di via Vittorio
Emanuele 56 saranno
visitabili dal mercoledì
alla domenica, con orario
16-19, o su appuntamento,
per fissare il quale
occorre telefonare
allo 0172-489508.
n DALL’11 GIUGNO
CHERASCO IN GRAN FERMENTO
Sono molti gli eventi previsti
a Cherasco (foto a sinistra).
Sabato alle 17,30 nella
chiesa di San Gregorio
sarà inaugurata la mostra
di Paola Rattazzi “Pieghe
della memoria”, aperta
fino a domenica 10 luglio
(sabato e domenica dalle
10 alle 12,30 e dalle
14,30 alle 18,30 e venerdì
dalle 14,30 alle 18,30;
ingresso libero). Domenica
il centro storico ospiterà il
tredicesimo Mercato della
ceramica e del vetro d’arte,
la quinta Mostra-mercato
dell’orologio d’epoca
e da collezione e la nona
Mostra-scambio di auto,
cicli e motocicli d’epoca,
ricambi e accessori.
Info allo 0172-427050.
n 10-12 GIUGNO
APPUNTAMENTO CON ABBADO
Il maestro Marcello Abbado
(foto sotto) interverrà a
Santo Stefano Belbo per la
tre giorni del diciassettesimo
concorso internazionale per
cantanti lirici “Giulietta
Simionato”. Presiede
la giuria alle selezioni
di venerdì nell’auditorium
della fondazione “Cesare
Pavese”; interverrà
al concerto dei semifinalisti
dell’11 giugno nella chiesa
dei Santi Giacomo e
Cristoforo e, domenica, al
relais “San Maurizio-Luxury
Spa resort”, alla
premiazione, con esibizione
dei finalisti. I concerti
e la premiazione saranno
aperti al pubblico.
n DALL’11 GIUGNO
L’ARTE DI JOY MOORE
L’inglese Joy Moore torna
in mostra con i suoi quadri
alla galleria “Evvivanoé” di
Cherasco. L’esposizione,
ALBA E MONDOVÌ: CALCIO A 5 E BASKET
Il 12 giugno eventi agonistici a sfondo sociale del Panathlon
junior albese e del Leo club Carrù-Dogliani (a Mondovì)
Domenica sono in programma due eventi sportivi che, oltre a
garantire divertimento per giocatori e spettatori, sono all’insegna dell’impegno sociale. Ad Alba, con inizio alle 14,30 e premiazioni alle 17,30, si svolgerà il primo trofeo “Panathlon
junior” di calcio a 5, ospitato dal quartiere “Moretta due” presso
il parco “Alcide De Gasperi”, con la collaborazione del centro
sportivo e ricreativo “Edmondo Stroppiana”.
A Mondovì il palazzetto dello sport “Nino Manera” ospiterà la
manifestazione di basket “Fai canestro nella vita... per far crescere la speranza”, giornata di sensibilizzazione per la donazione di sangue e midollo osseo promossa dal Leo club CarrùDogliani. Il programma prevede: alle 9,30, Tirreno Power Riviera
Vado basket-Torino basket; alle 11,30, Cestistica Biella-Rappresentativa provinciale Cuneo; alle 15,30 un incontro di sensibilizzazione con l’Admo; alle 17, finale e premiazioni.
9 giugno 2011 Ü
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Parola ai nostri lettori
TOSELLI INVITA
LA REGIONE
A CONTRASTARE
LA RIDUZIONE
DEGLI ORARI
TUTELIAMO GLI UFFICI POSTALI
scrivete a: [email protected]
R
accogliendo l’appello lanciato dai pensionati Cisl preoccupati per la
riorganizzazione annunciata in otto uffici postali nella Granda, chiedo alla Regione di schierarsi contro la riduzione del servizio postale
nei piccoli centri. Essi sono quelli che ne hanno più bisogno, avendo
meno collegamenti di mezzi pubblici e una popolazione anziana che spesso non
ha alternative. Le ulteriori riduzioni, che si aggiungono a quelle già verificatesi
negli anni scorsi, indeboliscono ancora di più la funzione pubblica del servizio
postale che dev’essere garantito a tutti i cittadini. Forse, a livello nazionale, i dirigenti delle Poste non si rendono conto di avere a che fare con un territorio molto
particolare, a residenza diffusa, con difficoltà di collegamenti che impediscono di
recarsi nei centri vicini. Le riduzioni del servizio d’ufficio postale penalizzano
anche le piccole imprese del territorio.
Ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere che, insieme
a Provincia e Comuni interessati, sia avviata una trattativa con Poste italiane, per
evitare che la rete territoriale sia indebolita. Gli uffici postali sono anche un patrimonio delle comunità locali, non possiamo accettare che, in una logica dettata
puramente da esigenze economiche, si taglino attività che hanno una funzione di
presidio sociale. La stessa Regione potrebbe avvalersi degli uffici postali periferici
per offrire servizi ai cittadini, come ad esempio le prenotazioni di visite specialistiche ed esami medici, per valorizzare questa presenza.
Pietro Francesco Toselli (consigliere regionale del Pdl, Cavallermaggiore)
A PROPOSITO DEL NUOVO SCANDALO SANITARIO PIEMONTESE
Q
uando sono venuto a conoscenza delle indagini, degli
arresti e dell’avviso di garanzia all’assessore Caterina
Ferrero, sono rimasto molto sorpreso.
Un amministratore pubblico, un consulente deve avere come
obiettivo primario l’interesse generale e non il proprio.
Ho apprezzato il senso di responsabilità dell’assessore Ferrero
che ha immediatamente restituito le deleghe al presidente Roberto Cota e confido in un’azione celere da parte degli inquirenti, affinché sia fatta piena luce sui fatti e perché le eventuali
colpe siano severamente giudicate.
In un settore così delicato come la sanità, che tocca uno dei diritti costituzionali fondamentali, cioè il diritto alla salute, ogni
speculazione è da condannare fosse anche soltanto speculazione politica.
Per questo, non mi sento di unirmi al coro di quanti chiedono
dimissioni indiscriminate, comprese quelle del presidente della Giunta regionale.
Tuttavia, non posso non far rilevare che il clima pesante creatosi all’interno dell’Assessorato alla sanità non abbia giovato a
nessuno. Né alla politica regionale né tanto meno ai cittadini.
80
á 9 giugno 2011
La delicata fase della gestione del piano di rientro 2011 e la
prospettiva del nuovo piano sanitario richiedono un’assunzione di responsabilità politica forte.
Pertanto non è che l’eventuale scelta di un tecnico esterno ai
partiti nella responsabilità di assessore possa come d’incanto
risolvere i problemi o far dimenticare quelli aperti.
Eventuali responsabilità penali sono individuali, ma è pur vero
che si pone un problema politico complessivo che non può essere tralasciato. Io credo che il presidente Cota debba fare lo
sforzo di assumere le deleghe in questa difficile fase di trasformazione della sanità regionale, individuando in un lavoro di
corresponsabilizzazione delle forze politiche presenti nel
Consiglio regionale del Piemonte il metodo per dare dignità
alla politica e, nello stesso tempo, per costruire percorsi di condivisione in questo delicato momento.
Così facendo non diamo ragione a quanti, alle volte strumentalmente, rivendicano alla propria parte politica l’esclusiva
dell’etica pubblica e della moralità dell’impegno politico.
Giovanni Negro (presidente del gruppo Udc
in Consiglio regionale del Piemonte, Monteu Roero)
n NON SPRECHIAMO
L’ESTATE CHE ARRIVA!
Ha scritto Victor Hugo:
«L’estate che fugge
è un amico che parte».
Riporto la citazione
del grande scrittore
all’inizio della stagione
calda, mentre si preparano
per le vacanze, si studiano
itinerari e si scelgono le
mete o, più semplicemente,
si organizza come e dove
trascorrere il tempo libero.
Mare o montagna, città
o colline: ovunque
si vada si faranno incontri,
si scambieranno opinioni...
In una parola, si
perpetuerà quel miracolo di
vedere le idee a confronto,
non più mediate da
esigenze di lavoro o anche
solo dal rapportarsi
alla realtà di tutti i giorni:
è un’occasione da
capitalizzare. Il turismo
mette in rapporto persone
diverse in situazioni
di rilassamento e consente
quindi di aprire il nostro
bagaglio mentale, di
avventurarci in praterie
sconosciute, di confrontarci
con modi di vedere le cose
finora a noi estranei.
È capitato molte volte, e
soprattutto quando si
è all’estero e s’incontrano
persone provenienti
da Paesi diversi.
Ci si accorge che ognuno
vive in un proprio
microcosmo, ma che la
realtà è ben più complessa
e che, molte volte, le facce
della medaglia sono più
d’una. È il miracolo
del turismo, soprattutto di
quello all’aria aperta, che
libera spazi e, soprattutto,
offre alla mente originali
occasioni per aprirsi e per
aggiungere esperienze
e conoscenze al nostro
bagaglio culturale.
Capitalizzare i valori
dell’estate e la libertà di
pensiero che porta dentro
di sé fa bene, aiuta
a crescere, invoglia a
conoscere, fa conoscere
realtà che la vita di tutti
i giorni ci ha impedito
di vivere. Aiuta anche a
comprendere i nostri errori:
in un’epoca nella quale
la comunicazione svolge
un ruolo primario, troppo
spesso ci estraniamo
per vivere realtà minori,
quasi che tutto si fermasse
nei nostri confini privati: le
mura domestiche, l’ufficio,
il bar o il circolo che
frequentiamo. Viaggiare fa
bene: non solo perché
libera dallo stress, ma
perché ci apre a nuove
conoscenze. Il miracolo
del turismo, soprattutto
quello all’aria aperta,
sta proprio qui: nell’aiutare
a crescere. Non
sprechiamola, dunque,
l’estate che si sta
affacciando, anzi
aiutiamola ad aiutarci:
ne abbiamo bisogno
per quando, alla ripresa
autunnale, dovremo
di nuovo confrontarci
con le realtà quotidiane e
potremo farlo molto meglio
grazie alle esperienze
maturate parlando,
ascoltando, discutendo,
conoscendo realtà,
usi e costumi diversi.
Saremo migliori e,
soprattutto, attueremo
l’invito dell’Ulisse dantesco
all’umanità: «Considerate
la vostra semenza: fatti non
foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute
e canoscenza».
Beppe Tassone
(presidente del Consiglio
comunale di Cuneo,
Partito democratico)-Foto
CUCINARE
INVOLTINI DI PEPERONI
INGREDIENTI
Acciughe sotto sale |uno spicchio d’aglio
tre foglie di basilico | un cucchiaino di capperi
20 g di mozzarella a cubetti | due cucchiai
di pan grattato | pepe macinato q.b. | peperoni
di media taglia | prezzemolo tritato | sale q.b.
Dolci o piccanti, ricchi
di vitamina C e di vitamina A,
soprattutto quelli maturi,
di colore rosso o giallo
1.
Mandaci le tue ricette!
Le pubblicheremo
su www.ideawebtv.it
PREPARAZIONE
Pulite i peperoni con un panno umido, poneteli in una
teglia e metteteli in forno a 250° per 20-25 minuti.
Preparate il ripieno amalgamando in una ciotola
il pangrattato, lo spicchio d’aglio schiacciato, i capperi
tritati, le acciughe dissalate, il basilico
e il prezzemolo tritato, il sale e il pepe.
2.
Togliete dal forno i peperoni e spellateli facendo
attenzione a non romperli. Ricavate otto falde
che adagerete ben aperte su di un piano e che
cospargerete con il composto di pan grattato preparato
in precedenza. Nel centro di ogni falda adagiate
un paio di piccoli cubetti di mozzarella, poi arrotolate
tutte le falde così preparate, formando degli involtini
che sistemerete in una piccola pirofila poco unta.
3.
Infornate, in forno già caldo, gli involtini di peperoni
per circa 10 minuti a circa 200°, poi serviteli tiepidi.
Vince la praticità!