P o s t e It a l Ia n e . s .P .a . - s P e d Iz Io n e In
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Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 22/11 - € 1,00 Sommario Edizioni Uniart Redazione: via Demetrio Castelli 13 RODDI D’ALBA (Cn) Tel. (0173) 615282 Ufficio marketing: (0173) 615283 Fax (0173) 615311 E-mail: [email protected] www.rivistaidea.it www.ideawebtv.it 8 10-11 12 16-17 18 ART DIRECTOR Simona Borsalino RESPONSABILE MARKETING Davide Borsalino 20-21 GRAFICA E IMPAGINAZIONE Tiziana Bisson - Romina Ferrero 24-25 FOTOGRAFIE Claudio Agosti - Carlo Bertino Enrico Necade - Alberto Cucchietti Bullphotos - Bruno Murialdo Bruno Costamagna - Foto Lanteri Olycom - Severino Marcato Clic Foto - Guido Galleano COPERTINA Guido Galleano STAMPA Stamperia Artistica Nazionale Trofarello (To) Reg. Tribunale Alba n. 445 del 26-5-86 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN NR. 22/11 Prezzo di copertina € 1,00 Iva assolta dall’editore ai sensi art. 74 DPR 663/72 Dichiarazione di riservatezza La informiamo che i dati personali da Lei fornitici o comunque già esistenti nei nostri archivi, nonché i dati che vorrà comunicarci, saranno custoditi con assoluta riservatezza e utilizzati esclusivamente dalla UNIART-Rivista IDEA. La informiamo, inoltre, che ha il diritto in qualsiasi momento, di chiederne l’aggiornamento oppure la cancellazione scrivendo alla UNIART-Rivista IDEA via D. Castelli 13, 12060 RODDI D’ALBA. Il mancato conferimento di dati aggiuntivi o aggiornati, nonché la richiesta di cancellazione saranno privi di conseguenze pregiudizievoli á 9 giugno 2011 fatti EDITORE Carlo Borsalino DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Puppione ([email protected]) anno XXVI 26-27 28 30 34-35 20 REFERENDUM DEL 12 E DEL 13 GIUGNO Si vota per acqua, nucleare e legittimo impedimento I 65 ANNI DELLA REPUBBLICA A CUNEO Il 2 giugno celebrato con il Prefetto FESTA PROVINCIALE DELL’AVIS Attesi mille donatori di sangue nel capoluogo provinciale BANCA INTERMOBILIARE Un punto di riferimento per il territorio PASSAGGIO IN INDIA AD ALBA Per crescere occorre guardare ai mercati emergenti CONVENTION AZIENDALE MIROGLIO I nomi e le foto di tutti i premiati IN CATTEDRA PER L’AMBIENTE CON EGEA Protagoniste le scuole partecipanti STUDENTI IN GARA CON “MANAGERS” Primeggiano gli alunni del “Bonelli” LA FORMAZIONE PROFESSIONALE D’ECCELLENZA AD ALBA Le stiliste crescono grazie all’Apro ALPINA PARQUET Quando il legno diventa autentica arte RIVAROSSA TEAM Alla ricerca del sorriso perduto 54 á LA MIROGLIO PUNTA SULL’ORIENTE Il gruppo Miroglio, che nei giorni scorsi ha festeggiato i collaboratori con 25 anni di attività e ha premiato i figli dei dipendenti laureati, ha confermato tramite il suo amministratore delegato, Giuseppe Miroglio (foto), l’intenzione di potenziare la presenza in Cina 36 42-43 46-51 54-57 58-59 64-65 PRESENTATO “CAPOSALDO CAVOUR” Il secondo Reggimento alpini di Cuneo salutato a “’L Caprissi” DA BRA ALLE “NOVE COLLI” Intrepidi in bici a Cesenatico NEWS DAL PIEMONTE Notizie ed eventi della settimana I GIOIELLI DEL NOSTRO PIEMONTE Enogastronomia e molto altro BORGATA PARALUP RIVIVE Lavoro di recupero della fondazione Nuto Revelli a Rittana BILANCIO POSITIVO PER “COLLISIONI” Quando la cultura produce reddito rubriche á IL PIEMONTE, NON SOLO ENOGASTRONOMIA... Una variegata offerta di percorsi e scoperte che da Torino accompagna il visitatore all’approfondimento degli aspetti culturali offerti dai tanti musei e dalle tradizioni di una regione capace di restare al passo con i tempi á 6-7 52 66 82 L’EDITORIALE Berlusconi, il male assoluto? CARA ZIA GIUGI Eh sì, il sesso è... come il bungee yumping AL CINEMA Emozioni con gli X-Men CUCINARE Vince la praticità! Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 6 giugno alle 13,55 á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet, www.ideawebtv.it. Punta la fotocamera dello smartphone sul codice: sarai subito collegato con www.ideawebtv.it! persone 14-15 22-23 32-33 38-39 44-45 60-63 GIANCARLO DROCCO «Abbiamo aderito alla Confcommercio nazionale per contare ancora di più» EZIO FERRERO Accanto ai clienti per offrire loro massima libertà d’azione SILVANO VALSANIA Intervista al primo cittadino di Montà AURELIO E FRANCA BERTOLINO Un angolo di paradiso a Lurisia Terme SERGIO PARATO Ecco la differenza tra minerale e potabile AMALIA GUGLIELMINETTI Una donna che amò Gozzano, stregò D’Annunzio con la poesia e si innamorò di Cravanzana www.ideawebtv.it Il quotidiano on-line che ti offre in tempo reale notizie, interviste, avvenimenti e tutto lo sport della provincia di Cuneo eventi 40-41 67 68-69 70-71 70 á DA SABATO 11 PASSEPARTOUT AD ASTI La quindicesima edizione del festival letterario (e non solo) astigiano analizzerà l’universo femminile in una serie di dibattiti animati da ospiti di eccezionale rilievo, tra cui Edoardo Raspelli (nella foto a sinistra) lettere á Questa settimana trovate Parola ai nostri lettori da pag. 80 72-73 74 76-77 78-79 AL VIA IL MEMORIAL NAZIONALE “MARIO PRETTE” Giovani tennisti in lizza allo Sporting club di Mondovì UN’ESTATE DA NON PERDERE, PIENA DI APPUNTAMENTI E DI GRANDI NOMI Tantissimi gli eventi in programma tra Langhe e Roero ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO I cacciatori di leggende in Valle Grana sono già all’opera LA PROVINCIA A FIANCO Il festival “Passepartout” con al centro le donne ad Asti PEVERAGNO CELEBRA LA FRAGOLA 54a edizione della sagra con madrina Fiammetta Cicogna FRABOSA SOPRANA RISCOPRE IL SUO PREZIOSO MARMO Tante le attività in programma con l’Ecomuseo (anche a Bossea) FIERA DELLE “TERRE ROSSE” Un’invitante vetrina per il Roero promossa a Ceresole d’Alba FOSSANO E LE SUE “MIRABILIA” Sino a domenica il quinto Festival internazionale di teatro urbano á RICEVI IDEA A CASA TUA! Versamento su c/c postale n. 58370305 intestato a Uniart Snc di Borsalino Carlo & C., via Demetrio Castelli 13, 12060 Roddi (Cn). Causale: «Abbonamento annuale rivista IDEA» (decorrenza a partire dalla data del versamento). Oppure telefonare allo 0173-615282 L’editoriale BERLUSCONI, MALE ASSOLUTO? Claudio Puppione Q LA VIGNETTA DI DANILO PAPARELLI AFFRONTA UNO DEI TANTI TEMI DI SCONTRO: IL RIMPASTO GOVERNATIVO Come riferiamo in altra pagina, Simona Borsalino, dell’editrice Uniart, è stata ricevuta nel municipio di Alba e ringraziata per aver ideato il marchio delle Olimpiadi della città gemelle. Siamo orgogliosi di aver contribuito, in forza delle nostre professionalità, a dare una mano alla splendida iniziativa uesta è un’edizione “extralarge” dello spazio dedicato all’editoriale, nel quale molto volentieri ospitiamo tre interventi di lettori suscitati dai temi politici affrontati nelle scorse settimane. Cominciamo, com’è doveroso, da Gian Piero Ferrero di Bra, il quale è piuttosto critico. «Egregio direttore, leggo “IDEA” con interesse. Però, quando vedo il suo editoriale, è forte la tentazione di pregarvi di sospendere l’invio. Sì! Faccio parte di quegli italiani per i quali (come per Bersani) è un incubo la prospettiva di vivere altri due anni (forse più...) in un Paese berlusconizzato. Trovo incredibile come il centro-destra si meravigli perché non abbia vinto le amministrative, quando basterebbe prendere atto che il “leader maximo” ha colmato la misura. Sarebbe già tardi, perché, se usiamo la memoria, la considerazione si sarebbe potuta fare anni fa. Cito alcuni esempi: show al Parlamento europeo, con offesa del parlamentare tedesco paragonato a un “kapò”; insolentire definendo “coglioni” e “senza cervello” chi avrebbe votato a sinistra; livore contro chi ha votato contro: “Ve ne pentirete”; eliminazione di coloro che hanno criticato il suo comportamento (Follini, Casini, Fini, ma toccherà ad altri); ha scaricato in un amen i suoi candidati, che ha fatto perdere con le proprie esternazioni; bunga bunga, Ruby, Minetti, ecc.; definire “cancro” e “metastasi” parte della magistratura; apologia dell’illegalità (case abusive, multe); metodo Boffo; la colpa è sempre altrui. Si potrebbe continuare: la qualità è questa, anche se la quantità potrebbe aumentare. Direi che c’è qualche ragione per votare altrove. Indro Montanelli diceva: «Turatevi il naso e votate Dc» (un po’ di marcio c’era). Turandosi il naso si poteva salvare il Paese dal comunismo (allora reale: anni ‘70). Ora, oltre alla puzza, c’è la rabbia di subire l’arroganza di chi (il leader e suoi tifosi) vuole piegare lo Stato al suo tornaconto. Basta per capire come mai anche chi aveva votato convinto sia amareggiato (al pericolo comunista, ormai, credono Berlusconi e altri tre...). Lei mi dirà che Berlusconi è l’argine contro la sinistra (mi pare che lei sia più di pancia contro la sinistra, che non convinto sostenitore della destra: l’intuisco dal godimento che sta dietro al suo commento sull’incubo di Bersani). Per me non è più così, ritengo che Berlusconi sia diventato un’arma in più per la sinistra. Nel 2006, io, moderato, ho votato Bertinotti pur di non votare Berlusconi. Ora, ad altri, è successo lo stesso con Pisapia. La destra dovrebbe riflettere: o si cambia leader e modo o l’erosione proseguirà. Quando una squadra arranca, si cambia l’allenatore. Finora si è cambiato di tutto, si vuol mutare anche la Costituzione pur di salvare l’allenatore. Basta! Quanto alla minaccia di Berlusconi capo dello Stato, le reazioni sono due: emotiva, perché l’ipotesi è stomachevole in quanto chi ha appoggiato (e praticato) l’immoralità e l’illegalità non può ambire a un incarico così alto; politica, perché l’istituzione Presidenza della Repubblica ha il compito primario di unire il Paese e non può essere lasciata a chi ha fatto della contrapposizione la propria missione. Berlusconi diede n «QUELLI DEL PARADISO SOVIETICO DEI LAVORATORI...» L’intervento di Benito Mascarello, lettore di La Morra Gentile direttore, avevo letto con piacere l’editoriale “Quelli dell’odio di ricino” con le acute e argute osservazioni, da lei condivise, di Carlo Passone sul caso Ciancimino junior che hanno suscitato lo sdegno di Ugo Minini. Sentire persone che solo fino a qualche decennio fa forse osannavano il “paradiso sovietico dei lavoratori”, 6 á 9 giugno 2011 godendo però degli agi del detestato mondo capitalistico, mi fa uscire dai gangheri. E ancor più il vederli salire in cattedra e dar lezioni di democrazia, di moralità e di buon governo. Alla lettera del signor Minini lei ha replicato in modo adeguato anche se schematico. Io penso che qualcuno meriterebbe, però, risposte meno diplomatiche. È proprio vero: il doppiopesismo di certa sinistra fa venire il voltastomaco. Ho pure trovato interessanti un messaggio esplicito: “Entro in politica contro la sinistra”. Poi si è schierato sempre contro qualcuno». Signor Ferrero, anche se mi permetto di dubitare del suo “moderatismo”, lei ha ragione su un fatto: sono soprattutto schifato dalla politica, da tutti i politici. Ma, in tale ambito, quel che sopporto meno è il doppiopesismo e il falso moralismo della sinistra. Quanto alle pecche di Berlusconi che lei elenca, potrei farne io uno per ogni leader suo avversario. Qui mi limito a citare il D’Alema ministro degli esteri a braccetto con un capo Hezbollah. A me ciò basta e avanza. E se lei mi tira fuori Gheddafi, le dico che secondo me è cosa ben diversa: almeno il dittatore libico gli integralisti li impalava. n ECCO LE OPINIONI DELL’ALBESE PIER GRECO Gentile signor Ugo Minini, il suo intervento su “IDEA” del 26 maggio mi ha lasciato perplesso: io non condivido nulla delle sue convinzioni. Purtroppo in occidente viviamo con gli occhi bendati, siamo pieni di buonismo e riteniamo che l’accoglienza ai musulmani sia una cosa doverosa. Purtroppo non è così perché l’islam ha nel Dna l’idea fissa di sottomettere il mondo alla sua fede e, quindi, alla sua dittatura. Noi parliamo di democrazia; loro parlano di conquista e la storia ce lo insegna, con le invasioni musulmane in Spagna, Francia, Sicilia, Sardegna e Balcani, per non parlare dell’oriente. Per fortuna sono stati sconfitti in tutta Europa. Adesso si stanno insinuando nelle nostre società sfruttando le Costituzioni che permettono la libertà di culto e di credo. Peccato che tali libertà siano applicate solo ai musulmani, mentre per gli ebrei c’è la caccia all’uomo (in Francia, nei Paesi scandinavi e in Inghilterra). Lei lo sa che in Olanda degli ebrei sono stati aggrediti per la strada? Lo sa che nel sud della Scozia un’autorità provinciale ha bandito i libri stampati in Israele? I nazisti hanno iniziato bruciando i libri degli ebrei tedeschi, poi sono passati allo sterminio... In Inghilterra in ospedali e scuole pubbliche frequentati da gente di tutte le religioni o atei, comunque luoghi pubblici, hanno imposto il ramadan a tutti e, quando non c’è il ramadan, sono obbligati a mangiare secondo i dettami dell’islam, cioè niente carne suina. Le sembra giusto imporre ai non islamici queste limitazioni? Rilegga i libri di Oriana Fallaci per avere un riscontro di quanto profetizzato dalla scrittrice. Se mi permette, le invierei due video tratti da tv di Paesi musulmani in cui viene istigata la violenza sugli ebrei, arrivando a sostenere che violentare un’israeliana è giusto e doveroso, tanto più che, dove vige l’islam, lo stupro non è reato e una bambina al compimento dei 12 anni può legalmente essere oggetto di atti sessuali. Tramite la redazione di “IDEA” posso farle avere le due trasmissioni o, se preferisce, mi dia il suo indirizzo e-mail e gliele invierò io stesso. le riflessioni di Francesco Sobrero, ex sindaco di Alba, sul mondo islamico dopo l’eliminazione di Osama Bin Laden. Ci voleva un democristiano vecchia maniera per fare un’analisi obiettiva dei rapporti storici tra l’islam e il mondo occidentale cristiano. Nelle considerazioni dell’on. Sobrero ho scorto le stesse preoccupazioni di Oriana Fallaci per la cieca arrendevolezza dei governanti europei verso l’aggressività del fondamentalismo islamico. IZ IO ERV RIVATI S L DE IP ONE OGGETT I T S GE O A S rma a no rC l I R e r ID l me cella su an ito di c mettere e d Amb ( ie i h d o t c Si ente 64 A lo idrico cons tioni di ic e ra h c del c e ges l anco a e l o m i n o t t n t a o ca izio riale e non h el serv o t i r ter ) ch tione d cietà rato a so s g e o e t g t a n i la affid ato nno a h affid . o ool blico ssa o idric ale pub r pit a a ca hed sc sch eda gia lla TA R IF ID R I F A D E L CO I N TE G S E R V IZ I O RAT Si ch O ied norm e di c a otte a che co ncellare nere nsen la p tarif fa d profitti te al ge arte di el se s to r e rand gara r o tale la rem vizio idr ntiti su di u ic in l La ta vestito. nerazion o, assic la uriffa e de i cos l cap ti de comunq iue d l ser o vrà vizio . copr ire Giuliano Belfiori D omenica 12 e lunedì 13 giugno gli italiani maggiorenni saranno chiamati a esprimersi su quattro quesiti referendari. Nei box affrontiamo più nello specifico ciascuna questione, ma qui ci corre l’obbligo di ricordare alcune indicazioni di massima, a partire agli orari: i seggi rimarranno aperti dalle 8 alle 22 della domenica e dalle 7 alle 15 del lunedì. Per far sì che il risultato di ogni quesito referendario sia valido è necessario che si raggiunga il quorum, ovvero che almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto vada a votare (nel totale degli aventi diritto vengono conteggiati anche gli italiani al’estero, circa 3 milioni). I referendum su cui siamo chiamati a esprimerci sono abrogativi: contrassegnando il “sì” si sostiene la posizione di chi vuole cancellare la norma in vigore oggetto di consultazione, chi vota “no” intende lasciare le cose così come stanno. Chi vuole esprimersi solo su uno o alcuni dei referendum, può ritirare la o le schede relative ai quesiti che lo interessano, lasciando le altre. L’ultima volta in cui i referendum hanno raggiunto il quorum risale al 1995, quando gli italiani furono chiamati a esprimersi su 12 temi. Nel 1987 la popolazione fu consultata anche sulla localizzazione delle centrali nucleari: votò il 65 per cento degli aventi diritto e il “sì” raccolse circa l’80 per cento gia scheda gri 8 á 9 giugno 2011 á aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ncel perm lazio et t e non ne d a Pr part ell e e m cipa si in i e r e m a legge re a voca i u nistr di ndo sent i di l'imp enze di arsi p d o roce s avan conc s i b silità ti ai omit d g anti impe iudici p i pree gni i stitu r via di zion ali. ver eda a parte del cancellare un i d e d ie ch i S la costruche permette e g g le to re ec d e centrali lizzo di nuov queste ti u l’ e e on zi rità alia. Per la ve nucleari in It cellate da n ca e già stat norme sono i cassazioma la Corte d Parlamento, nsultazione to che la co ne ha ritenu . gersi lo stesso dovesse svol sch NE REALIZZAZIO NUCLEARI DI CENTRALI LE RIO NAZIONA SUL TERRITO IL LE G PER ITTIMO IL PR IMPE DEL CON ESIDENT DIMENTO SIGL IO E E Si ch I MIN iede ISTR la ca che I de Acqua, nucleare REFERENDUM 2011 e legittimo impedimento CUNEO, 2 GIUGNO CELEBRATO CON IL PREFETTO La festa della Repubblica caratterizzata dalla consegna delle medaglie a numerosi ex deportati della Granda nei lager nazisti Il fotoservizio si riferisce ai diversi appuntamenti che, giovedì 2 giugno, hanno caratterizzato la festa nazionale a Cuneo. In virtù del ruolo svolto, quello di rappresentante diretto del Governo sul territorio, il prefetto, Patrizia Impresa, è stata al centro di ognuno degli eventi, ai quali hanno partecipato le massime autorità civili, militari e religiose della Granda. Era presente anche il consorte del Prefetto, dottor Flavio Caggiula Lorenzo Vallese 10 I l prefetto di Cuneo, Patrizia Impresa, ha gestito al meglio la prima esperienza nella conduzione della festa nazionale del 2 giugno, in qualità di rappresentante dello Stato nella nostra provincia. Le celebrazioni indette nel capoluogo hanno avuto inizio con l’alzabandiera in piazza Audifreddi, con l’interven- á 9 giugno 2011 á una ricorrenza ancor più sentita to di un picchetto del secondo Reggimento alpini. Poi, nella sala “San Giovanni”, presente il sottosegretario agli interni Michelino Davico, il Prefetto ha consegnato le medaglie d’onore a ex deportati o internati nei lager nazisti, destinati al lavoro coatto. Hanno ritirato il doveroso riconoscimento: Antonio Airaudo, Secondo Ansaldi, Gio- vanni Arnaudo, Attilio Badino, Lorenzo Bersano, Andrea Besso, Guglielmo Borda, Andrea Botta, Michele Bruno, Luigi Buffa, Eros Capponi, Bartolomeo Castagno, Giulio Cesana, Pietro Crosetti, Pietro Dalmasso, Domenico Dellerba, Battista Fenoglio, Chiaffredo Fenoglio, Michele Fenoglio, Mario Giuseppe Ferreri, Stefano Gerbaldo, Luigi Gollo, Giuseppe Longo, Luigi Macario, Bernardo Milanesio, Egidio Paccardi, Battista Possetto, Pierino Ravera, Paolo Silvio Rosa, Martino Rosso, Francesco Scotto, Pietro Testa, Dome- nico Vassallo, Aldo Vercellino, Lorenzo Viglietti e Riccardo Vinai. Sono stati insigniti alla memoria (e hanno ritirato la medaglia i familiari): Giuseppe Alberto, Lorenzo Alberto, Matteo Anfossi, Giovanni Aragno, Lorenzo Arnolfo, Giovanni Barberis, Albino Barra, Giovanni Battaglieri, Luigi Bergese, Giovanni Beriachetto, Armando Bertola, LANGHE E ROERO NEL PRINCIPATO DI MONACO Giovedì 2 giugno per gli italiani del Principato di Monaco è stato un intenso momento di festeggiamenti grazie al ricevimento offerto a 1.300 invitati dall’ambasciatore Antonio Morabito. Ha partecipato il sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto (foto sotto, con l’assessore provinciale Roberto Russo e Roberto Cerrato, responsabile del Comitato per la candidatura Unesco). L’Ambasciatore ha sottolineato l’eccellenza delle regioni intervenute alla manifestazione. Per il Piemonte è stata evidenziata la presenza dei territori vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, candidati a divenire patrimonio dell’umanità Unesco. Oltre alle eccellenze dei vini rossi e bianchi, sono stati proposti i rinomati prodotti dell’azienda “Inalpi” di Ambrogio Invernizzi, una selezione di cioccolatini “Amedei” dedicati ai 150 anni dell’unità d’Italia e delizie di “Agrimontana”. Bartolomeo Bollati, Domenico Bongiovanni, Michele Bongiovanni, Chiaffredo Bosio, Pietro Botasso, Aurelio Bracco, Luigi Bracco, Luca Castellino, Giovanni Battista Cavallo, Giacomo Chiapello, Giacomo Chiappero, Mario Cigliutti, Pierino Cigna, Francesco Cocca, Domenico Collino, Pietro Collino, Agostino Cometto, Giovanni Dao Ormena, Ambrogio Dardanelli, Guglielmo Demiche- Mandrile, Antonio Martina, Giuseppe Mina, Marcello Monacelli, Francesco Monasterolo, Andrea Noello, Luigi Pasta, Bartolomeo Piola, Giovanni Battista Ravera, Mario Ravera, Pietro Ravera, Stefano Romano Ravotti, Chiaffredo Valentino Re, Franco Robotti, Pietro Salvatico, Giacomo Servetti, Sebastiano Servetti, Olimpio Tallone, Antonio Tomatis, Giovanni Vada e Tomaso Vaira. lis, Domenico Dompè, Claudio Eliotropio, Arnaldo Fagliano, Andrea Falco, Giuseppe Fea, Antonio Ferrero, Giovanni Ferrero, Pietro Ferrero, Bernardino Garrone, Michele Gasco, Giovanni Gerbaldo, Pietro Ghione, Rodolfo Giraudo, Giovanni Battista Giuliano, Francesco Lenta, Antonio Michele Lerda, Giusto Majocchi, Bartolomeo I festeggiamenti per l’anniversario della Repubblica si sono chiusi con il tradizionale ricevimento presso il palazzo del Governo, presenti le autorità civili, militari e religiose della Granda e i 250 sindaci della provincia. In quella occasione il Prefetto ha dato lettura del messaggio di saluto del presidente Giorgio Napolitano. CERCASI MISS Sono aperte le iscrizioni al concorso che cerca la più bella della Val Maira Sono aperte le iscrizioni al concorso di bellezza della Val Maira che mette palio per la vincitrice 500 euro, sponsorizzati dalla Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei fiori. L’evento si terrà il 17 settembre al palasport del centro sportivo “Val Maira”. Sono in palio anche i titoli di miss “Centro sportivo” (miglior fisico), “Val Maira web” (la più cliccata su www.centrosportivovalmaira.it) e “La mia miss Val Maira” (la più apprezzata dal pubblico). L’iscrizione è gratuita. Il termine per iscriversi scade il 15 luglio. Per info o iscrizioni: 328-2176403. Nella foto: miss “Val Maira” in carica, Stefania Baruffa (con la corona), con chi l’ha preceduta, Laura Morano. Mille donatori di sangue a Cuneo DOMENICA LA FESTA PROVINCIALE Lorenzo Vallese I n occasione della Giornata nazionale annuale del donatore di sangue, il Centro servizi per il volontariato“Società solidale” organizza la quinta festa provinciale dei volontari attivi in questo campo, socialmente così importante, per domenica 12 giugno a Cuneo. L’iniziativa è indetta in collaborazione con l’Avis, la Fidas, i donatori di sangue della Croce rossa italiana, l’Sos e il Gruppo autonomo sangue Mombracco, con il patroci- nio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Cuneo. La Giornata nazionale del donatore, proclamata con la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 aprile 2006 e indetta per il 14 giugno di ogni anno, oltre a rappresentare una grande opportunità per arrivare a toccare le coscienze e coinvolgere chi non è ancora donatore, è anche un’occasione per ricordare che, senza i donatori di sangue, non avremmo l’attuale eccellenza sanitaria che contraddistingue il sistema sanitario nazionale. La scelta di far sfilare i volontari in questo periodo non è casuale: proprio in estate, quando i volontari vanno in vacanza, gli ospedali aumentano le esigenze di sangue per i degenti, anche a seguito degli incidenti stradali registrati Le immagini si riferiscono alla quarta festa provinciale del donatore di sangue che, nel giugno del 2010, richiamò a Saluzzo oltre novecento volontari e una quarantina di sindaci di tutta la Granda, a riprova di come tale impegno sia sentito 12 á 9 giugno 2011 á l’orgoglio della solidarietà disinteressata nella Granda. I donatori di sangue della provincia di Cuneo, come dimostrano i dati dello scorso anno, sono generosi, ma è importante continuare l’opera di sensibilizzazione perché, nonostante l’attento utilizzo del sangue, il fabbisogno, in seguito all’aumento dell’età media della popolazione e ai continui progressi in campo medico, è in crescita costante. Giorgio Groppo, presidente del Csv-“Società solidale” di Cuneo, afferma: «Anche quest’anno un esercito della solidarietà, silenzioso, ma determinato, sfilerà per le vie del capoluogo in nome della fratellanza, della gratuità e del dono. C’è sempre più bisogno di persone che sappiano portare nella società il loro contributo per costruire una società solidale, realizzata sull’amore, sulla sobrietà e sulla solidarietà». In base alle stime degli organizzatori, arriveranno a Cuneo oltre mille volontari, i quali marceranno all’insegna dello slogan “Più sangue, più vita”. L’ACA RAFFORZA IL SUO IMPEGNO PER IL TERRITORIO L’Associazione commercianti albesi, con le oltre 2.500 aziende iscritte, ha aderito direttamente a Confcommercio nazionale Elena Bottini L ’Associazione com mercianti albesi (Aca) ha ufficializzato lunedì 30 maggio, presso la sede di piazza San Paolo, alla presenza dei vertici di Conf- In alto, da sinistra: Giovanni Deodato, Giacomo Errico, Francesco Rivolta, Renato Borghi, Giancarlo Drocco, Giovanni Bosticco e Tomaso Zanoletti. Nella pagina a fianco, a sinistra: seduti, da sinistra, Renato Borghi e Francesco Rivolta, vicepresidente e direttore generale di ConfcommercioImprese per l’Italia; in piedi, da sinistra, Giovanni Deodato, presidente del Collegio dei probiviri di Confcommercio, il presidente dell’Aca, Giancarlo Drocco, Giacomo Errico, presidente della Commissione consiliare politiche per le aree urbane di Confcommercio, e Angelo Patrizio, responsabile del settore urbanistica e progettazione urbana. Nelle altre due foto: al centro, Giancarlo Drocco, con, a sinistra, Renato Borghi e, a destra, l’assessore al commercio del Comune di Alba, Giovanni Bosticco; il Presidente dell’Aca a fianco del presidente onorario, ed ex primo cittadino della capitale delle Langhe, commendator Gian Giacomo Toppino 14 commercio-Imprese per l’Italia, la propria adesione diretta in qualità di socio alla Confederazione nazionale. Tale ingresso è stato deliberato il 2 marzo a Roma dal Consiglio confederale. L’Aca mantiene tuttavia l’adesione all’Unione provinciale del commercio di Cuneo e all’Unione regionale. Nel corso della conferenza stampa sono state presentate le “Linee guida del progetto di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione economica della città di Alba”, a cura del responsabile del settore urbanistica e progettazione urbana di Confcommercio, architetto Angelo Patrizio. Un doppio risultato per l’Associazione commercianti albesi: á 9 giugno 2011 á in prima linea per una crescita armonica un importante e atteso riconoscimento e un progetto che investirà tutto il territorio. «Un rapporto diretto con la Confederazione nazionale», ha affermato il presidente dell’Aca, Giancarlo Drocco, «consentirà di operare e affrontare le problematiche di categoria con un’efficacia ancor maggiore, nell’interesse delle imprese associate. L’Aca è un’associazione dinamica, che annovera oltre 2.500 aziende e rappresenta trentaquattro categorie, alle quali fornisce tutti i servizi necessari allo svolgimento e allo sviluppo delle proprie attività, a partire dalla consulenza fiscale fino ad arrivare al fondamentale ambito della formazione. Può contare sull’Ascom fidi “Langhe e Roero”, attualmente gestito insieme all’Ascom di Bra, una cooperativa di garanzia a sostegno del credito in favore dei suoi 3.726 soci. Siamo una realtà che, con il proprio Ente mutuo di assistenza sanitaria, al quale aderiscono 3.275 associati, eroga ogni anno 40.000 prestazioni sanitarie tramite il poliambulatorio “San Paolo”. Il Settore turismo impiega in media dieci dipendenti, alcuni dei quali lavorano direttamente all’ente turismo territoriale “Alba, Bra, Langhe e Presentate le “Linee guida del progetto di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione economica della città di Alba” riguardanti anche i paesi delle Langhe e del Roero Roero”, alla cui compagine sociale l’Aca partecipa in misura importante». «Che Alba fosse un esempio per molte realtà confederali», ha sostenuto il vicepresidente di Confcommercio, Renato Borghi, «era da tempo riconosciuto. Oggi più che mai dobbiamo soffermarci a riflettere sulle forme distributive del commercio. I nuovi luoghi del commercio artificiale vanno a colmare ciò che manca alle città, ai bisogni di un preciso momento storico. Il commercio al dettaglio tradizionale ha pagato l’incedere di queste nuove forme. Non dobbiamo dimenticare che i negozi sono la nostra ricchezza sociale. Le vetrine sono un segno forte d’identità. Noi vogliamo che si possa contare sullo sviluppo territoriale attraverso una programmazione partecipata dal pubblico». «Avendo l’Aca contribuito alla fondazione dell’Unione regionale del commercio del Piemonte», ha affermato il presidente del Collegio dei probiviri Confcommercio, onorevole Giovanni Deodato, «lo Statuto prevede la possibilità di adesione diretta. Tale risultato viene consacrato con un progetto importante per la città di Alba e il territorio». «Questa», ha ribadito il direttore generale Confcommercio, Francesco Rivolta, «è la Confcommercio che vogliamo: che difende gli interessi delle categorie, ma che è anche capace di progetti. Il sindacato fine a se stesso è finito. Ormai deve avere una visione strategica». Anche il Comune di Alba si è impegnato a collaborare. Lo ha assicurato l’assessore al commercio, Giovanni Bosticco: «Siamo molto vicini all’Aca e continueremo a lavorare insieme. Alba ha visto il tempo della qualità, poi quello dell’eccellenza. Ora dobbiamo contribuire a portare l’armonia: non si può più crescere perseguendo il paradigma consumistico fine a se stesso. Dobbiamo concorrere a migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Il progetto presentato oggi è un punto di partenza fondamentale». «Ora», ha dichiarato il senatore Tomaso Zanoletti, «la città avrà maggiori servizi attraverso il nuovo progetto di riqualificazione urbana e di rivitalizzazione economica. L’Aca è protagonista attiva nel proprio territorio, non è un mero sindacato assistenziale. Tutto questo è stato possibile Il presidente dell’Aca, Giancarlo Drocco, ha sottolineato come la sua associazione al momento sia l’unica in Italia che, seppur non operando in un capoluogo provinciale, abbia ottenuto l’adesione diretta alla Confederazione nazionale. grazie al lavoro svolto negli anni da Gian Giacomo Toppino e da Giancarlo Drocco». «Le città senza commercio», ha detto il presidente della Commissione urbanistica Confcommercio, Giacomo Errico, «sono senz’anima. Dobbiamo convincere la politica che i nostri paesi devono vivere. Abbiamo città vere e dobbiamo impegnarci a ridare dignità al commercio tradizionale». Entusiasmo ed emozioni sono emerse nelle parole del presidente onorario dell’Aca, Gian Giacomo Toppino: «Ce l’abbiamo fatta. Alba è sempre stata crocevia dei tanti interessi economici di tutto il territorio, per il cui sviluppo riveste un ruolo determinante. Grazie a questo nuovo riconoscimento, intendiamo consolidare questa posizione attraverso un nuovo studio di valorizzazione e rilancio del territorio». Nel corso della presentazione dello studio per la valorizzazione del territorio e dei sistemi economici, curato dal responsabile del Settore urbanistica e progettazione urbana Confcommercio, Angelo Patrizio, è emerso che in molti Comuni della zona non c’è alcuna bottega. La sfida sarà proprio quella di fornire proposte utili e innovative per valorizzare il ruolo delle attività economiche nel contesto cittadino e sul territorio, sviluppando strumenti che permettono di unire strategie di marketing commerciale e strategie di marketing urbano mediante analisi finalizzate a rinnovare e migliorare gli spazi pubblici, l’architettura e l’habitat locale, con l’obiettivo di promuovere gli aspetti vincenti della città. Il tutto si concretizzerà sul campo, attraverso il lavoro di un team composto da giovani architetti, ingegneri, economisti e altre professionalità anche locali. Il progetto sarà realizzato attraverso il sistema della progettazione partecipata, insieme agli attori locali pubblici e privati che vorranno convergervi. 9 giugno 2011 Ü 15 BIM, un punto di riferimento Simona Amerio A CUNEO E AD ALBA LA BANCA INTERMOBILIARE GARANTISCE LA MASSIMA PROFESSIONALITÀ NELLA GESTIONE DEL PATRIMONIO DEI PROPRI CLIENTI ’evoluzione del private banking in Italia negli ultimi dieci anni ha portato i principali istituti del settore a sviluppare modelli organizzativi basati sul rapporto fiduciario tra banca e cliente. Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni Spa, a partire dall’esperienza di commissionaria di Borsa (1981), è stata tra le prime realtà nel nostro Paese a specializzarsi nel private banking e a creare, nel 1997, una banca italiana mutuando i propri valori dalle migliori esperienze estere. Oggi la sua struttura specializzata e dedicata unicamente al private banking facilita risposte immediate ai mutamenti delle condizioni dei mercati finanziari, innovazione nei prodotti e formazione dei relationship manager. I dati del bilancio 2010 appena approvato (utile netto consolidato a quota 10,25 milioni, +19,6% sugli 8,6 milioni del 2009; rac- L BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI SPA È OPERATIVA A CUNEO, IN CORSO NIZZA 2, DAL 1999 (NELLA FOTO DI GRUPPO IN ALTO A SINISTRA: I FUNZIONARI CHE LAVORANO NEL CAPOLUOGO) E AD ALBA, IN VIA PIERINO BELLI 1, ANGOLO VIA MAESTRA, DA DIECI ANNI (I CONSULENTI ATTIVI NELLA SEDE ALBESE SONO RITRATTI NELLA PAGINA ACCANTO 16 colta consolidata a 13,9 miliardi e quella gestita cresciuta a 5,8 miliardi, +14,2%; il rafforzamento della solidità patrimoniale indicato dal Tier1 all’11,5%) confermano l’eccellente stato di salute di Banca Intermobiliare. Inoltre nel 2011 Bim, com’è comunemente chiamata, compie trent’anni. Questo dà l’occasione per tracciare un primo bilancio. Ne parliamo con i direttori delle filiali di Alba e di Cuneo, due delle trenta sedi operative in Italia. «Si tratta senza dubbio di un traguardo significativo che la Banca sente come un momento importante della propria storia. Siamo soddisfatti dei risultati del 2010, ma lo siamo soprattutto del lavoro fatto in questi anni che ci ha portato a essere tra le prime dieci società italiane del private banking. Ad Alba siamo presenti in via Pierino Belli 1, angolo via Maestra (tel. 0173-445813), dal á 9 giugno 2011 á i.p. á la sicurezza nel campo del private banking 2001, mentre a Cuneo siamo in corso Nizza 2 (tel. 0171-467100) dal 1999. La crescita delle filiali è stata costante, nonostante la difficoltà attraversate dai mercati finanziari in questo decennio». L’altra grande novità è l’ingresso del nuovo azionista Veneto Banca. Cosa cambia per Bim? «Il cambiamento sarà solo positivo. Infatti, pur mantenendo una forte autonomia, ci consentirà di far parte di un gruppo in rapida crescita sotto la guida di Vincenzo Consoli e ci permetterà di migliorare l’offerta dei servizi ai clienti». Veniamo proprio al rapporto con i clienti. Cosa offre Banca Intermobiliare alle persone che desiderano mantenere e rafforzare il proprio patrimonio? «Esperienza, affidabilità e la forza di un rapporto assolutamente personalizzato con il cliente. Il private banking è giustappunto relazionare con il cliente, accompagnamento puntuale nel perseguimen- to delle performance di risultato, tutt’altro che la vendita di prodotti “mordi e fuggi” che spesso molti investitori privati hanno dovuto subire negli ultimi anni da parte di alcuni operatori». Quali sono gli obiettivi futuri delle filiali di Alba e Cuneo? «Continuare a crescere, ma sempre insieme ai nostri clienti. Banca Intermobiliare, la cui sede è a Torino, ha già trenta filiali in tutta Italia, di cui sei in Piemonte, comprese le nostre di Alba e Cuneo. Sia ad Alba che a Cuneo ci sono dei dipendenti (non promotori finanziari) che hanno come unico scopo quello di curare il rapporto con il cliente, supportati anche da condizioni economiche di primissimo piano da poter offrire e mai condizionate da budget di vendita di prodotti finanziari. Ad Alba siamo nel palazzo “Serralunga” (risalente al XIV secolo) e a Cuneo sopra la pasticceria “Arione”: oltre alla cassa e a tutti i servizi bancari ogni cliente vi può conoscere il proprio Rm (relationship manager) che nei nostri accoglienti uffici gli potrà dedicare tutto il tempo necessario a pianificare la situazione patrimoniale personale, per di più, con la massima riservatezza, concetto molto caro a noi della provincia Granda». UN ALTRO PUNTO DI FORZA, ACCANTO ALLA SERIETÀ, È L’ASSOLUTA RISERVATEZZA WWW.BANCAINTERMOBILIARE.COM Per crescere, guardiamo ai mercati emergenti AD ALBA SI PARLA DEI RAPPORTI CON L’INDIA “P Elena Elia A sinistra: Massimo Scalari dell’omonimo studio legale torinese (con un recapito ad Alba) che ha organizzato il convegno “Passaggio in India” in collaborazione con l’associazione “Albaeventi”, presieduta da Roberto Cerrato (ritratto a destra) 18 assaggio in India” è il titolo di un romanzo del britannico Edward Morgan Forster, pubblicato nel 1924. Ad accomunare il libro al convegno in programma sabato 11 giugno ad Alba, presso l’auditorium del centro ricerche “Ferrero”, non è solo il nome, ma anche il desiderio di conoscenza della realtà indiana, benché, per quanto riguarda l’evento imminente, si tratti di un interesse diverso da quello che impregna l’opera narrativa. Il forum albese verterà infatti sui rapporti tra il nostro Paese e quello asiatico esaminati sotto l’aspetto economico, giuridico e fiscale. Presentato alla stampa presso la tenuta “Monsordo Bernardina”, della famiglia Ceretto, l’incontro è organizzato dallo studio dell’avvocato Massimo Scalari (con sede a Torino e un recapito nella capitale delle Langhe), sponsorizzato dalla fondazione “Crt” e á 9 giugno 2011 á le nuove frontiere patrocinato dal Ministero dello sviluppo economico e dall’ambasciata indiana in Italia (non a caso è prevista la partecipazione dell’ambasciatore a Roma, Shri Debabrata Saha). «Questo progetto nasce dal “fil rouge” inaugurato nel 2005», spiega l’avvocato Scalari, «quando, insieme all’associazione “Albaeventi”, curammo un convegno sulla Cina in fondazione “Ferrero”. Poiché nell’ultimo decennio l’India ha conosciuto uno sviluppo rapidissimo (è la dodicesima economia al mondo in termini nominali e la quarta quanto a potere d’acquisto, ndr) e possiede eccellenze in moltissimi campi, risulta appetibile per le medie e le grandi realtà economiche italiane sotto il profilo industriale e commerciale. Così, di nuovo in collaborazione con “Albaeventi” e la “Ferrero”, abbiamo pensato di promuovere il convegno dell’11 giugno allo scopo di fornire agli imprenditori interessati informazioni e suggerimenti per intraprendere con il minor rischio possibile un’attività nello Stato indiano». Il convegno, che si svolgerà dalle 9 alle 13, sarà diviso in due parti: la prima (dopo i saluti delle auto- rità) prevede quattro relazioni sviluppate da docenti universitari e avvocati dello studio legale “Chiomenti” di Milano, mentre la seconda, a cui interverrà un rappresentante del Governo, sarà costituita da una tavola rotonda che vedrà dibattere imprenditori con esperienze produttive e commerciali in India. «Al convegno», prosegue Scalari, «figureranno molti personaggi di spicco, tra cui relatori indiani che hanno vissuto esperienze importanti in Italia e daranno un tocco di internazionalità all’iniziativa, come il professor Narinder Sharma dell’università “Carlo Cattaneo-Liuc” di Castellanza e l’avvocato Mayank Kumar dello studio “Chiomenti”». Aggiunge Roberto Cerrato, presidente di “Albaeventi”: «Molte aziende del territorio hanno rapporti con i Paesi emergenti del mondo. Non si poteva trascurare l’India e “Albaeventi” ha contribuito all’organizzazione di questo forum specialistico. Ma la collaborazione con lo studio “Scalari” non terminerà qui: ci sono altri mercati di cui parlare... Per il futuro abbiamo già in mente qualcosa». Per info: tel. 011595003 o www.inindiaforum.it. Sabato 11 giugno, nel centro ricerche “Ferrero”, il convegno verterà sulle relazioni commerciali e imprenditoriali con il grande Paese asiatico fsdfsafsafdafaRures iocari Pompeii.Bellus zothecas conubium santetAquae Sulis prae La Miroglio supporterà le aziende cinesi in cui investirà per rafforzarne le competenze “core” e accelerarne lo sviluppo. Mandarin supporterà i partner individuati per migliorare la gestione contabile e finanziaria e la “corporate governance”. Elena Bottini Le immagini sono relative alla consueta convention del gruppo Miroglio organizzata pochi giorni fa a Verduno. In basso: il discorso di Giuseppe Miroglio, amministratore delegato, al cui fianco si riconosce il presidente onorario, Carlo Miroglio. Sopra: i vertici aziendali con, a sinistra, i lavoratori premiati per i venticinque anni di attività all’interno del gruppo tessile albese e, a destra, con i neolaureati figli di dipendenti destinatari delle borse di studio per i voti conseguiti al termine dei corsi universitari 20 MIROGLIO DÀ LA SUA FIDUCIA ALLA CINA Il gruppo tessile potenzierà la propria presenza in estremo oriente. E alla convention aziendale... I l gruppo Miroglio (che, con oltre 12 mila addetti e 58 società in 36 Paesi, ogni anno produce 20 milioni di capi confezionati, 20 milioni di chili di filo e 30 milioni di metri di tessuto, distribuendoli a 12.500 clienti business e a milioni di consumatori attraverso una rete di oltre 2.000 punti vendita e la partnership con alcuni dei più importanti department store del mondo) accentuerà la presenza sul mercato cinese. A questo fine ha stretto un’alleanza strategica con Mandarin Capital Partners, il più grande fondo di private equity euro-cinese, costituito da Intesa San Paolo, China Development Bank e á 9 giugno 2011 á da Alba ai mercati mondiali The Export-Import Bank of China. Mandarin Capital investirà fino a 40 milioni di euro nel capitale Miroglio, acquisendo una quota fino al 4% e riconoscendo così al gruppo un valore globale di circa un miliardo di euro. Tali risorse saranno destinate all’acquisizione di aziende cinesi del fashion per promuoverne la crescita e rafforzare l’attività diretta del gruppo Miroglio in quello che è destinato a diventare il più grande mercato del mondo. La notizia è stata diramata pochi giorni dopo la convention annuale organizzata presso il ristorante “La cascata” di Verduno, durante la quale l’amministratore delegato del gruppo tessile albese, Giuseppe Miroglio, affiancato dall’88enne presidente onorario, Carlo Miroglio, e dai vertici aziendali, ha tracciato le linee guida dell’attività in Italia e all’estero. È stata anche l’occasione per premiare i dipendenti al lavoro in Miroglio da cinque lustri e per premiare i figli dei collaboratori che hanno conseguito la laurea con ottime votazioni nei dodici mesi passati. Eccone i nomi. 25 ANNI DI FEDELTÀ Cinzia Ambrosano, Eligio Giuseppe Arnaudo, Luigi Asteggia- no, Daniele Boffa, Valter Boffa, Gabriella Brasca, Bruno Capello, Pier Luigi Conterno, Renato Costa, Angelo Cravanzola, Mario Degiacomi, Luciano Diglaudi, Maria Drapant, Antonio Emanato, Gian Luca Ferraro, Andrea Ferrero, Filippo Fusaro, Franco Gozzellino, Domenico Macrì, Angelo Mantovani, Luigi Martinengo, Michele Merlo, Paolo Neri, Giampiero Novara, Mario Padula, Livio Paolini, Livio Partiti, Piermario Pastorelli, Antimo Pierabella, Maurizio Quassolo, Piero Rivetti, Claudio Sandri, Claudio Sarotto, Francesco Scanavino, Piero Sobrero, Gabriella Susenna, Elvio Vaschetto, Giancarlo Veglio e Luigi Giovanni Voglino. LAUREE TRIENNALI Valentina Politanò (scienze e tec- niche psicologiche), Monica Devalle (scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali). LAUREE MAGISTRALI Viviana Bonetto (scienze dell’economia), Alice Briozzo (psicologia), Alberto Corino (ingegneria meccanica), Tiziana Gobino (relazioni internazionali), Gabriele Pace (scienze dell’economia) e Chiara De Angelis (biologia). Simona Amerio zio Ferrero, il private banker di Banca Mediolanum, per sua stessa definizione, «anagraficamente più vecchio della provincia di Cuneo» si presenta ai lettori della rivista “IDEA”. «Sono entrato nel gruppo oltre 24 anni fa e oggi, forte di una consolidata affermazione, con orgoglio presento i successi e la crescita di un gruppo dinamico e E EZIO FERRERO, PRIVATE BANKER DI BANCA MEDIOLANUM È ENTRATO NEL GRUPPO DELLA FAMIGLIA DORIS OLTRE 24 ANNI FA: VANTA L’ATTIVITÀ PIÙ LUNGA NELLA GRANDA PRESSO LA BANCA. NELLA FOTO DELLA PAGINA ACCANTO È IN POSA CON I COLLABORATORI GIULIANO RICHIARDI E JURI COTTONE EZIO FERRERO DI BANCA MEDIOLANUM Accanto ai clienti per offrire massima libertà d’azione in continua evoluzione che ha fatto dei servizi, ma soprattutto della qualità, il suo valore aggiunto. Noi non abbiamo sportelli eppure negli anni abbiamo raccolto un consenso crescente e soprattutto rispondente alle necessità di mercato». È per questo che comunicate con il claim, “Banca Mediolanum, costruita intorno a te”... «L’idea del cerchio, simbolo di perfezione, omogeneità, assenza di distinzione o di divisione è la perfetta sintesi del nostro operare. Al centro del nostro cerchio c’è il cliente, senza distinzioni di età, professione, cultura, il quale può gestire una 22 serie di servizi personalizzati e concreti. Accanto al cliente si pone il volto umano della Banca, il “family banker” la cui specializzazione ulteriore è il “private banker”, di cui faccio parte. Questa figura professionale, che io amo paragonare all’avvocato di famiglia o al medico di famiglia, è sempre disponibile a consigliare e seguire negli anni e direttamente gli “interessi” dei propri clienti. Per noi quindi è basilare il rapporto umano, con quella conoscenza approfondita del cliente che nel tempo diventa vera fiducia». Voi però non potete “trattare” denaro contante. á 9 giugno 2011 á informazione professionale «Vero. Dal 2005 abbiamo instaurato un accordo con Poste italiane e Intesa San Paolo, su tutto il territorio italiano, che consente ai nostri clienti di effettuare versamenti o prelievi di denaro in contante presso questi due enti accreditati. E, per sottolineare la comodità, dico di più: mi trovo in vacanza in Sicilia e ho bisogno di 5.000 euro in contanti? Bene, chiamo il Banking Centre di Banca Mediolanum, avviso che il giorno seguente ho bisogno di questa somma all’ufficio postale di Taormina e il gioco è fatto! Il tutto a costo zero!». Non crede che questi servizi siano indirizzati soprattutto a un pubblico giovane? «Penso sia un’affermazione da sfatare. È vero che una serie di servizi sono più “allettanti” per un pubblico medio-giovane, ma la nostra banca, comunque, effettua ogni operazione anche con metodi più tradizionali come il cartaceo. Per noi la vera rivoluzione è portare a casa di tutti, grazie agli strumenti tecnologici di questi tempi, una serie di servizi innovativi, veloci ed effettuabili in momenti della giornata decisi direttamente dal cliente in base alle sue abitudini, alle personali comodità...». Come è organizzata la vostra struttura bancaria? «Partiamo da un semplice ed elementare concetto: offrire al cliente la massima libertà d’azione per ogni tipo di operazione. Grazie a tutti gli strumenti tecnologici al giorno d’oggi disponibili, ad esempio Internet o i telefoni cellulari, permettiamo loro di effettuare le attività dispositive semplici in perfetta “Estote Parati” (cioè “Siate pronti”) è il titolo dell’evento nazionale di Banca Mediolanum svoltosi a Rimini, il primo e il 2 maggio che ha registrato la partecipazione straordinaria di Hunter “Patch” Adams, Steve Wozniak (Apple) e Lech Wałęsa. autonomia 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma affidiamo al rapporto umano con il proprio Family Banker la gestione del rapporto consulenziale. Perché prima di tutto siamo una banca di persone per le persone e ogni cliente è unico, con esigenze e aspettative diverse da ciascun altro». Parliamo del conto “In Mediolanum” e dei suoi vantaggi? «Si tratta del nuovo conto deposito a dodici mesi senza costi che garantisce il tasso d’interesse più alto del mercato: il 3,50% annuo lordo sulle somme depositate per un anno che corrisponde al 2,55% netto. Riusciamo ad assicurare redditività così vantaggiose perché, dal punto di vista industriale, usufruiamo di un vantaggio: non affrontiamo le spese di gestione degli sportelli, di sedi enormi e dispendiose». Libertà, tecnologia e attenzione alla persona sono le basi su cui si fonda la professionalità di Ezio Ferrero, private banker di Banca Mediolanum, disponibile a informare e a illustrare le tante vantaggiose opportunità offerte da un gruppo di preparati professionisti che guardano al futuro con determinazione, nell’interesse dei clienti. Giuliano Belfiori T anti aspetti interessanti e altrettanti motivi di soddisfazione hanno caratterizzato il progetto “Per l’ambiente... sali in cattedra con Egea” ideato dalla multiservizi albese con il supporto tecnico della cooperativa “Erica”, concluso con la premiazione dei ragazzi partecipanti. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento diretto di cinquanta giovani provenienti da quattro istituti superiori albesi (il liceo scientifico “Leonardo Cocito”, il liceo classico “Generale Govone”, la scuola enologica “Umberto I” e il liceo linguistico e psicopedagogico “Leonardo da Vinci”) in un percorso formativo dedicato all’ambiente, dalla riflessione a livello planetario sul futuro del pianeta alle “buone pratiche” concretizzabili da ognuno nel quotidiano, passando per l’esperienza di un’azienda, l’Egea, che fa della sostenibilità ambientale una condizione imprescindibile su cui improntare la propria azione e il proprio sviluppo. Fulcro della proposta è stata la capacità degli studenti partecipanti di coinvolgere centinaia di 24 PER L’AMBIENTE... SALI IN CATTEDRA COL GRUPPO EGEA Premiate le scuole partecipanti all’iniziativa formativa promossa dall’azienda multiservizi coetanei, condividendo, con il supporto dei docenti, quanto appreso e trasformandosi in testimoni e formatori di coscienze civiche e ambientali consapevoli. In prima posizione si sono classificati, pari merito, gli studenti del liceo “Da Vinci” e dell’Enologica; ex aequo, al secondo posto, gli alunni del Classico e dello Scientifico. I dirigenti dei primi due istituti hanno ricevuto, nel corso AD ALBA, TRASLOCO PRESSO LA SEDE IN CORSO NINO BIXIO Venerdì 10 giugno, alle 16, avrà luogo l’inaugurazione dei locali della società con circa 5.000 metri quadri di uffici, a uso di oltre cinquecento collaboratori La multiservizi “Egea” cambia sede, spostandosi da via Vivaro a corso Nino Bixio, in attesa della sistemazione definitiva nei pressi di via dell’Acquedotto, sempre ad Alba. Presso le strutture che un tempo ospitavano il quartier generale di zona dell’Enel sono collocati gli uffici centrali del gruppo: dalla direzione ai reparti amministrativi e commerciali, passando attraverso i vari uffici che svolgono le competenze che fanno capo all’azienda (ciclo idrico integrato, vendita e distribuzione gas, vendita e produzione energia elettrica, teleriscaldamento, energie rinnovabili e servizi ambientali) per arrivare ai comparti prettamente tecnici e operativi. Si tratta di uno spazio di circa 5.000 metri quadrati di uffici e di 2.000 metri quadrati di magazzini a disposizione degli oltre 500 collaboratori e dipendenti. L’inaugurazione della sede si svolgerà venerdì 10 giugno, alle 16, alla presenza dei vertici aziendali, degli esponenti delle società che fanno capo al gruppo e delle autorità cittadine e sarà aperta alla cittadinanza. á 9 giugno 2011 á le nuove generazioni e il mondo che ci circonda Le due scuole albesi che si sono aggiudicate ex aequo il primo posto. Da sinistra: gli studenti del liceo delle scienze sociali “Leonardo da Vinci” e quelli della scuola enologica “Umberto I”. Sotto: le immagini delle altre due scuole della città che hanno partecipato all’iniziativa, classificandosi al secondo posto pari merito. Sempre da sinistra: gli alunni del liceo classico “Generale Govone” e quelli del liceo scientifico “Leonardo Cocito” della premiazione, dal presidente del Consiglio di sorveglianza di Egea, Fulvio Baratella, un premio in denaro pari a 4.000 euro; i secondi classificati hanno ottenuto 3.500 euro. I fondi erogati dall’azienda dovranno essere destinati all’acquisto di materiale didattico guardando in particolare alle esigenze dei laboratori scolastici e costituiscono, accanto a un e-book consegnato a ciascun partecipante, il premio per gli studenti che hanno preso parte al progetto formativo. La scelta di riconoscere il loro impegno destinando un contributo economico alle scuole frequentate è tutt’altro che casuale: si colloca a pieno titolo negli obiettivi dell’iniziativa, la quale Il progetto, articolato in più fasi, è iniziato a ottobre con la partecipazione degli studenti ad alcune sessioni del forum internazionale “People building future-Confini e valori per un vivere sostenibile” organizzato da “Greeenaccord”. mirava a invogliare le nuove generazioni a operare scelte orientate alla collettività. Questo atteggiamento è parte integrante della filosofia d’azione che da sempre contraddistingue il gruppo Egea e si concretizza nella piena sinergia con il territo- rio e con le realtà che vi operano, con cui l’azienda collabora anche contribuendo al loro sviluppo. Così commenta l’ingegner Baratella: «Proprio sulle nuove generazioni abbiamo voluto scommettere con questa iniziativa e non ne siamo rimasti delusi. Anzi! Del resto i giovani sono i futuri cittadini, dunque interlocutori importanti per un’azienda che punta sempre a rafforzare il legame con il territorio e che ha voluto, con questa iniziativa, renderli protagonisti, informandoli sui temi legati all’ambiente, favorendo un primo contatto tra il mondo della scuola e quello del lavoro, promuovendo un confronto tra i vari istituti superiori cittadini. Particolarmente inte- ressante mi è parso il “training trainer” che ha stimolato gli studenti non solo ad apprendere, ma anche a comunicare quanto acquisito. Ringrazio il gruppo Egea, specie l’ingegner Pierpaolo Carini, che ha consentito la realizzazione di questa attività per la quale, visti i positivi risultati ottenuti, valuteremo un’eventuale prosecuzione il prossimo anno, magari coinvolgendo anche altri istituti scolastici albesi». GLI STUDENTI IN GARA CON Il progetto promosso dal Gruppo giovani imprenditori di Confindustria ha visto primeggiare gli alunni dell’istituto “Bonelli” di Cuneo S i è svolta in ConfinL’iniziativa, dustria Cuneo la che ha potuto contare premiazione delsul contributo della “FerreroLegno” di Magliano le scuole della Alpi, è volta a formare la futura Granda che hanno preso forza lavoro delle aziende, parte all’edizione 2011 fungendo da ponte tra il mondo di “Managers”, il torneo imprenditoriale provinciale dedicato agli e quello scolastico. studenti del quarto e del quinto anno delle superiori, promosso dal Gruppo giovani imprenditori di Confindustria grazie al contri- Corrado Franco e Isabella Tacito) e sull’itc “Ernesto Guala” di Bra buto della “FerreroLegno” spa. A vincere è stata la squadra del- (Cecilia Ansaldi, Alda Peci, Gesl’istituto tecnico commerciale sica Pennacchia, Elisa Migliore, “Franco Andrea Bonelli” di Cu- Valentina Volpato e Michela Marneo, composta da Luca Giordano, tino). Quarto posto per l’istituto Niccolò Bodino, Leonardo Curet- d’istruzione superiore “Sebastiati e Davide Martina, i quali hanno no Grandis” di Cuneo (Francesca prevalso sull’istituto di istruzione Mazzaresi, Floriana Qahajaj, superiore “Luigi Einaudi” di Alba Claudia Martini ed Erica Viada), (Giulia Bordone, Noemi Avezza, mentre in quinta posizione si so- 26 á 9 giugno 2011 á così si costruisce il futuro Attilio Casetta “MANAGERS” Sopra, da sinistra: gli studenti dell’istituto cuneese primi classificati e gli allievi del “Luigi Einaudi” di Alba, giunti secondi. Sotto: i terzi, provenienti dall’itc “Ernesto Guala” di Bra no piazzate le studentesse dell’istituto di istruzione superiore “Aimone Cravetta” di Savigliano (Debora Grande, Federica Gramaglia, Giulia Racca, Federica Rei ed Elisa Manassero). Prima delle premiazioni è intervenuto Piermario Lucchini della “L-Gest”, uno degli ideatori del software, il quale ha tenuto un interessante intervento sul “Disorientamento dopo gli studi”. Erano presenti, per il Gruppo giovani imprenditori, la presidentessa Elena Lovera e il vicepresidente con delega alla scuola, Pietro Putetto, che hanno presentato le scuole partecipanti a “Managers 2011”, premiandole insieme a Piermario Lucchini. “Managers 2011” si è ispirato a un’azienda reale, la “FerreroLe- gno” di Magliano Alpi, sviluppando, grazie alle informazioni fornite dagli amministratori dell’impresa, un software molto vicino alla realtà. «Crediamo molto nel progetto», ha detto Elena Lovera, «perché è un’iniziativa rivolta a formare la futura forza lavoro delle nostre aziende. Siamo sorpresi dall’entusiasta accoglienza degli istituti scolastici e dei docenti che hanno partecipato a “Managers”. Tramite il progetto offriamo un ponte tra il mondo imprenditoriale e quello scolastico». Ai primi classificati, che andranno in visita alla “FerreroLegno”, è andato un premio di 700 euro, 300 ai secondi classificati, mentre la terza squadra ha ricevuto i dolci omaggi offerti dalla “Ferrero” spa di Alba. ALBA: LE STILISTE CRESCONO GRAZIE ALL’APRO! Sfilata dedicata al jeans. Intanto 37 ragazzi pronti per gli stage all’estero Elena Bottini A fronte dell’ottima qualità dell’offerta formativa, l’Apro di Alba (ex Inapli) vive fasi societarie molto difficili. Per riequilibrare la situazione nei giorni scorsi l’assessore comunale albese Olindo Cervella (foto in alto), che aveva già dato ottima prova di sé alla casa di riposo “Ottolenghi”, è stato chiamato a presiedere il Cda del Centro 28 T utti siamo abituati a vedere il jeans come un tessuto o un capo d’abbigliamento informale, a volte scontato e banale, ma, con un pizzico di fantasia e creatività, si possono ottenere risultati incredibili. Questa è la tesi sostenuta quest’anno dal Settore abbigliamento di Apro, ad Alba, realizzando un evento glamour in cui il protagonista indiscusso è stato proprio il jeans. Durante la sfilata di fine corso, si sono susseguite in passerella le allieve che hanno indossato capi da loro realizzati e pensati per ogni tipo di contesto, dalla scuola, al lavoro, alla spesa, alla spiaggia e alla cerimonia. In un turbinio di minigonne, abiti eleganti, top slim, borse e baschi, sono stati premiati anche gli allievi delle medie e delle superiori che hanno partecipato al concorso “Giovani stilisti emergenti” per la prima volta promosso da Apro, in collaborazione con “Miroglio fashion”. Michela Amerio, di 15 anni, e Giulia Gullino, di 17, rispettivamente del liceo artistico “Pinot Gallizio” di Alba e dell’Apro di Alba, hanno vinto per le categorie “giovanissimi” (12-15 anni) e “giovani” (16-19 anni) la realizzazione del loro capo, uno stage presso “Miroglio fashion” e un á 9 giugno 2011 á la formazione professionale d’eccellenza buono acquisto presso i negozi “Miroglio Fashion”. Le hanno premiate il neopresidente Apro, l’assessore comunale albese Olindo Cervella, il direttore, Antonio Bosio, e la giuria composta da Manuela Ideo (stilista “Miroglio fashion”), Fabiola Ciofani (modellista “D&G”), Mari Barroero (esperta di moda e di costume), Monica Ciaccio (formatrice stilista di Apro) ed Emiliana Conace (docente e responsabile del Settore abbigliamento di Apro). Nell’aula magna sono stati allestiti tre stand per mostrare il lavoro realizzato dal Settore abbigliamento con i corsi operatore dell’abbigliamento e progettista moda. Durante l’evento è stato possibile effettuare una visita guidata ai laboratori dell’Agenzia formativa, per vedere i ragazzi all’opera con figurini, modelli e capi in costruzione. Un ringraziamento particolare va al Settore acconciatura che ha realizzato la messa in piega delle “modelle”. Nei giorni precedenti si era svolta la settimana europea di Apro, le cui attività internazionali sono ormai una solida realtà che permette di portare sul territorio decine di studenti europei. Apro ha accolto i partner del progetto di orientamento finanziato dalla Commissione europea provenienti da Romania, Finlandia, Francia, Grecia, Turchia e Polonia. Sono 37 gli studenti Apro che andranno in mobilità all’estero quest’estate con il programma di mobilità “Leonardo da Vinci”. n secolo di amore per il legno. Il legno che tocchi e quello su cui ogni giorno cammini. Quella che a inizio Novecento era una delle maggiori segherie attive tra Liguria e Piemonte, oggi è tra le più importanti aziende produttrici di pavimenti in legno. Il viaggio imprenditoriale della U Simona Amerio strato e massiccio, con i migliori legni europei: rovere, noce, olivo, frassino. «Selezioniamo con particolare attenzione le fonti di approvvigionamento delle materie prime privilegiando quelle gestite in modo socialmente responsabile», evidenzia Loser. «I legni europei vengono acquistati nei Paesi dove la politica forestale è meglio particolare all’estero, a partire dagli anni ’80, hanno contribuito una tecnologia sempre aggiornata e una manodopera efficiente. «Dagli anni ’90 il parquet multistrato ha sostituito il massiccio», spiega Angelo Loser. «Vengono così velocizzati i tempi di posa e il cliente ha il prodotto pronto in pochi giorni». Alpina Parquet, oltre Quando il parquet diventa autentica arte DA “ALPINA PARQUET” A MAGLIANO ALPI L’AZIENDA DEI FRATELLI LOSER HA ALLE SPALLE UN’ESPERIENZA ULTRASECOLARE NELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO. FRA I FIORI ALL’OCCHIELLO DELLA POLITICA IMPRENDITORIALE, OLTRE ALL’ECCEZIONALE QUALITÀ DEI PRODOTTI PROPOSTI, FIGURA LA RICERCA DIRETTA DI LEGNAMI SOLO ECOSOSTENIBILI IN EUROPA E IN AFRICA 30 Alpina Parquet di Magliano Alpi è un cammino sul legno diventato molto più di una passione, anche se quest’ultima resta fondamentale ispiratrice. Da novant’anni l’azienda fondata dai fratelli Loser, di origine austriaca, con una storia familiare secolare di esperti produttori di botti per il porto di Venezia, coltiva i valori tradizionali della lavorazione del legno. «All’inizio del secolo scorso», spiega Angelo Loser, «realizzavamo manici per utensili, forme per scarpe e tavolame. Negli anni ’50 la grande svolta è stata costituita dalla produzione di parquet. Da allora, il progresso, in volumi e in quantità, è stato continuo». Oggi l’Alpina, con i 60 dipendenti, è specializzata in parquet multi- regolata e controllata da leggi comunitarie e da associazioni internazionali che attestano la provenienza da foreste gestite in modo ecosostenibile». Negli anni ’60 Alpina Parquet è diventata importatrice diretta di legnami esotici. «Siamo arrivati ad acquistare senza intermediari, in particolare in Africa», spiega il Presidente dell’azienda di Magliano Alpi. «Iroko, doussié, wengé, teak, ipé vengono comprati nei Paesi che forniscono certificati forestali e in regioni dove il tasso di taglio è più basso di quello di crescita». L’acquisto diretto del legno nei Paesi d’origine permette all’Alpina Parquet di ridurre i costi di mediazione, collaudo e trasporto. Alla crescita del mercato, in á 9 giugno 2011 á massima esperienza nel mondo del legno al retail contract, si occupa, nelle province di Cuneo e Savona, della vendita diretta a privati e a imprese locali. Sono notevoli gli investimenti effettuati, negli ultimi anni, in tecnologia e nel profilo ecologico, prima e durante la produzione. «Siamo attenti alla scelta di colle, vernici e abbiamo metodi di produzione che riducono al minimo l’impatto ecologico, sia durante la realizzazione in azienda, sia nel comportamento futuro dei nostri manufatti, una volta installati nell’ambiente abitativo. Il rovere è il legno che soddisfa questi criteri e con esso abbiamo sviluppato una gamma vasta di offerte, per l’interno e per l’esterno. Molte creazioni sono artigianali e personalizzabili. I nostri parquet sono unici, con una manutenzione annuale semplice ed efficace per la conservazione nel tempo». Qualità ed eleganza, passo dopo passo! «I parquet sono elementi di arredo, come i mobili», conclude Angelo Loser. «Anche per questo l’Alpina Parquet ha una tensione continua verso l’innovazione, la sicurezza e il miglioramento tecnologico. Solo così siamo pronti a raggiungere nuovi orizzonti commerciali, con il parquet che diventa arte, dal grande valore artigianale». Silvano Valsania, 52 anni, maestro, ha iniziato la carriera amministrativa a Montà nel 1990 come consigliere comunale, poi è stato vicesindaco dal 1995 al 2004, quando ha assunto l’incarico di sindaco che gli è stato confermato nel 2009. Il paese vanta edifici di pregio: il castello del 1300; la torre campanaria risalente al 1200 e rifatta nel 1750; il complesso monumentale del sacro monte dei piloni, con l’antica chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, il tempio del santo Sepolcro, datato al 1400, le cappelle di fine ’800 con i gruppi statuari e altre costruzioni posteriori Elena Elia È l’ultimo paese della Granda solo dal punto di vista geografico: Montà d’Alba, centro roerino al confine con le province di Torino e Asti, presenta numerose caratteristiche positive, come si evince dalla nostra conversazione con il sindaco, Silvano Valsania. In campo economico, qual è il connotato principale? «Abbiamo una componente agricola storica che ci ha portato ad avere autentiche eccellenze soprattutto nel settore vitivinicolo, nonché validi produttori di miele, senza dimenticare le realtà legate all’ortofrutticoltura. Vantiamo u- 32 per riqualificare il luogo in cui abitiamo, mantenendo elementi propri del nostro passato. Un’analisi storico-critica è stata realizzata anche riguardo al sacro monte dei piloni: una pluralità di esperti ha studiato i vari edifici che lo compongono. Il sito ora è ancor più importante nell’offerta di Montà. Attraverso l’Ecomuseo sono usciti inoltre documentati testi relativi all’intero territorio roerino: uno sul repertorio storico, curato da Baldassarre Molino; un altro, di Franco Rota, sulla flora; infine uno, a cura di Walter Accigliaro, sui beni architettonici A MONTÀ D’ALBA UNA VIVACITÀ CHE DÀ FRUTTI! Silvano Valsania amministra un paese in cui fioriscono le aziende e le iniziative culturali e ambientali, con molti giovani alla ribalta na buona attività manifatturiera, concentrata in una zona artigianale importante, ricca di imprese. Quanto ai servizi, siamo un centro di riferimento per altri paesi più piccoli. Infine abbiamo giocato la carta del turismo che, trainato dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero, rappresenta un settore in ascesa». Nella chiacchierata con il primo cittadino emerge un tema importante: la forte attenzione tributata all’ambito culturale. Come vi distinguete sotto tale aspetto? «Abbiamo incentivato in particolare questo campo ospitando manifestazioni di alto livello. Il premio nazionale “Carlo Cocito”, á 9 giugno 2011 á la stanza del Sindaco che la prima domenica di settembre festeggerà la venticinquesima edizione, è un concorso volto a presentare la nuova letteratura italiana, con la presenza di autori talentuosi e di personalità di spicco. Il “Cortodams festival”, nato nove anni fa, consiste in una rassegna del cinema universitario che fa convergere a Montà le prove di gran livello di molti giovani cineasti dal linguaggio interessante. Si teneva a luglio, ma dal 2010 rientra nella Sagra di settembre. È stata poi svolta un’attività di ricerca sulla storia locale con volumi editati dal Comune, come quello sul Piano colore: un’indagine sulla nostra architettura e sul nostro edificato Foto di Andrea Cauda e artistici. Poi l’Unitré, con i suoi 250 iscritti, da quindici anni propone valide iniziative. E come non citare la compagnia teatrale giovanile “L’angelo azzurro”? Il gruppo ci aiuta moltissimo nell’attività di animazione dell’Ecomuseo, contribuendo a far crescere l’affluenza turistica». Ha menzionato la Sagra di settembre, il principale evento del paese. Può illustrarlo meglio? «È un’occasione di festa e rievocazione di momenti salienti della storia locale e gode di ampia partecipazione. Montà assume connotazioni proprie di un insediamento seicentesco: si mangia, si svolgono attività riconducibili al XVI secolo, si porta in scena la rappresentazione del processo alla masca Fiorina, a cura de “L’angelo azzurro”, e si allestisce la rievocazione della battaglia combattuta contro le truppe assedianti francesi». Dunque la popolazione è dinamica, anche a livello giovanile... «Sono fiero dei nostri ragazzi, entusiasti e collaborativi. Per loro esiste una sala prove comu- da realizzare, come procedono i lavori per la costruzione della piscina comunale? «Sono in corso. Contiamo di aprire a ottobre le due vasche al coperto, mentre la parte all’aperto sarà pronta per l’estate 2012». Quali sono gli altri progetti realizzati, in via di realizzazione o in cantiere? «È da completare il comparto degli impianti sportivi: entro l’anno vogliamo dare un ordine generale a tutti gli interventi che costituiscono l’area. Abbiamo un piano di qualificazione urbana che prevede soprattutto la costruzione di parcheggi e interventi di “maquillage” in corso Alcide De Gasperi. A essi si sommano quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria. Infine stiamo portando avanti il progetto di realizzazione del Museo del tartufo bianco, importante per il turismo dell’albese, che vede il nostro Comune collaborare con la città di Alba, l’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e le fondazioni bancarie». Un elemento su cui lavorare? «Mi sta a cuore promuovere anche tra gli abitanti una maggiore conoscenza di Montà, nella consapevolezza che, se si conosce il nale ed è stato creato il “Tavolo delle politiche giovanili”, progetto in cui associazioni, istituzioni, scuola e parrocchia lavorano insieme per affrontare i problemi e creare opportunità». Riguardo alle opere pubbliche contesto in cui si vive, lo si rispetta e tutela di più. Abbiamo energie e possibilità importanti: sono tante le associazioni attive, ma si può fare ancora di più. Se tutti danno una mano, il bene del paese è assicurato». Edoardo Curtis Alla ricerca del sorriso perduto OTTIMI I RISULTATI DELL’IMPLANTOLOGIA A i dice che il viso sia l’espressione dell’anima. Ancor più lo è il sorriso, considerato uno dei più importanti canoni di bellezza perché in grado di attestare il carattere e la personalità di un individuo. Però con il trascorrere del tempo anche il sorriso subisce trasformazioni, e non in meglio: il colore dei denti cambia, si scurisce; la gengiva si ritira e la piorrea può portare alla perdita degli elementi dentari stessi. La principale causa della perdita dei denti dopo i 35 anni d’età è rappresentata dalla parodontite. A dispetto di quello che ancora oggi molti ritengono, questa malattia è facilmente curabile nella sua fase iniziale e nella stragrande maggioranza dei casi, attraverso l’utilizzo della terapia laser. Ma, se è trascurata come sovente avviene per incuria, la parodontite, malattia causata da batteri che inducono una risposta di tipo infiammatorio da parte dell’organismo, porta alla diretta conseguenza della distruzione dell’ancoraggio osseo del dente. La soluzione dunque più indicata appare l’implantologia che è poi, più semplicemente, quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti S con radici sintetiche in titanio ancorate nell’osso. Una soluzione facile, immediata e definitiva che aiuta a ritrovare il piacere di sorridere. L’implantologia a carico immediato risulta, dunque, la soluzione ottimale nel caso in cui la situazione dentale sia molto compromessa: sovente il protrarsi di lunghe terapie genera una dispersione di tempo e denaro che non giustifica il risultato finale. La metodologia ALL ON 4 riduce tempi e costi, garantendo stabilità, funzionalità ed estetica. Esiste inoltre un secondo, e quanto mai comune, problema: la funzionalità masticatoria. Come riporta il canale Salute dell’Adnkronos, una ricerca americana condotta dal National Institute of dental research sostiene che almeno quattro anziani su dieci soffrano di edentulia (la mancanza di denti totale o parziale). Questa condizione può provocare problemi di cattiva digestione, ma anche mal di testa ed evidenti difficoltà nelle relazioni sociali. Quali sono oggi le soluzioni per chi soffre di edentulia? Il rimedio più diffuso, adottato da oltre due milioni di italiani, è rappresentato dalla classica dentiera. Non va dimenticato, però, che questo tipo di protesi può risultare instabile, può richiedere l’uso di colle per fissarla e spesso crea arros- www.rivarossa.net 34 á 9 giugno 2011 á informazione promozionale CARICO IMMEDIATO samenti e indolenzimento a livello gengivale, oltre a essere fonte di disagio psicologico. Oggi, per tornare di nuovo a sorridere e per risolvere i problemi causati da una non corretta masticazione, bastano poche ore, grazie alle nuove tecnologie che consentono di effettuare interventi di implantologia a carico immediato, con ottimi risultati. L’estrazione dei denti e/o la perdita degli stessi per problemi parodontali seri (piorrea grave, denti mobili) influiscono sull’osso della bocca che si abbassa e si restringe. La perdita ossea si accentua con l’uso di protesi dentali che ne causano riassorbimento per compressione. In cosa consiste l’implantologia a carico immediato? Vengono inseriti nell’osso mascellare quattro impianti (a volte anche cinque-sei) a supportare una protesi fissa immediatamente fun- zionante, anche quando l’osso residuo è molto basso e sottile, con un ripristino ottimale della masticazione, della fonetica e del sorriso. Oltre che sulle funzioni digestive, questa ritrovata integrità della bocca ha enormi ripercussioni positive sull’estetica del viso (effetto ringiovanimento, effetto lifting) e, quindi, sul benessere psicofisico del paziente. In breve, una protesi completa fissa, senza palato o altri ingombri, come fossero denti naturali: una vera e propria “terza dentizione”. Alla luce di tanti positivi riscontri appare importante affidarsi a mani sicure per effettuare questo intervento indolore e privo di rischi operatori, eseguito I tre passaggi principali del trattamento implantare ALL ON 4 in un paio d’ore in anestesia locale e che permette un recupero funzionale ed estetico molto rapido, così come una veloce ripresa della vita sociale e dell’attività lavorativa sin dal giorno successivo all’intervento. Cure e rimedi efficaci che la moderna odontoiatria, supportata dalle tecnologie, consente di realizzare: risultati immediati funzionali ed estetici per soddisfare le esigenze e le aspettative di chi ha perso il proprio sorriso. LO STUDIO ODONTOIATRICO RIVAROSSA TEAM DI VIA OGNISSANTI 30, AD ALBA (TEL. 0173-362757, FAX 0173-362757) È SPECIALIZZATO NELLA TERAPIA LASER DELLA PARODONTITE E OFFRE LE SOLUZIONI MIGLIORI, DURATURE E VELOCI PER TORNARE A SORRIDERE E PER RISOLVERE I PROBLEMI CAUSATI DALLA SCORRETTA MASTICAZIONE DIAGNOSI: si acquisiscono i dati del paziente e viene svolta la diagnosi, corredata da radiografia digitale, per verificare la qualità e la quantità ossea. In seguito si procede con la fase delle imp ronte e con lo studio virtuale del caso con elaborazione al computer, si effettuano una serie di fotograf ie per il futuro confronto e si orga nizza il giorno dell’intervento. NEI prim MESI SU ) enti i pun a settim CCESSIV no e pres pianti o a t I o n g i : s n g m per visit di sut a veng dopo gior stra si ( li i l’intea di cont ura e vie ono tolt la : il o: si e romes to deg prove esina Y A i p r t r n (tre grazione ollo. In ne svolt D-D terven ui com erime alcune esi in L a I m s s t o e n u d e o n s o g i i na ’ r si uito, e le pe si), s sea d ’i n dell nti res de all fettua te la p a 4 or prote ato. a sos rsonali e i può pr egli imp dopo e e f a c n n l i d proc . Si e ame o cir ata ermi in ce tituire l sigenze ocedere, ianti e si itanio comod ta dop giorn oro è t tutte ramica pa prima del paz seguend in t ttare inseri A fine il lav per u le esige er otten protesi c iente, o ada verrà vento. tata e o n e n ris ultat ze esteti re e soddn una de che l’inter à avvi c o est f i dal a verr rema he e fun sfare initiva z men fiss te na ionali 9 giugno 2011 Ü tural e. 35 Elena Bottini Alpini in Afghanistan salutati a Cuneo “CAPOSALDO CAVOUR” AL CIRCOLO “’L CAPRISSI” A destra: il colonnello Massimo Biagini, comandante dal secondo Reggimento alpini di Cuneo, accanto al maggiore Matteo Mineo e al direttore di “IDEA”, Claudio Puppione. Sotto: il folto pubblico, tra il quale si riconoscono i sindaci di Cuneo, Alberto Valmaggia, e di Valdieri, Emanuel Parracone A Cuneo, presso la sede dello storico circolo “’L caprissi” che fu fondato nel 1875 si è svolta la presentazione del libro “Caposaldo Cavour” del colonnello Massimo Biagini e del maggiore Matteo Mineo, edito dalla Uniart di Carlo Borsalino, lo stesso editore della rivista “IDEA”. Introdotti dal presidente del sodalizio ospitante, Marco Allocco, di AGOSTO, INVITO A MEDJUGORJE In occasione del Festival dei giovani sarà organizzato un pullman in partenza dalla Granda Dal 31 luglio al 7 agosto a Medjugorje si terrà il Festival dei giovani. È organizzato un pullman in partenza dal cuneese nella notte del 1o agosto. Il programma prevede soste in autogrill per la colazione e il pranzo liberi, con arrivo a Medjugorje in serata, cena e pernottamento. Dal 2 al 5 agosto con visita ai luoghi delle prime apparizioni della Regina della pace: partecipazione alla processione, eventuali incontri con i veggenti, visita a una comunità di accoglienza dei bambini orfani, pellegrinaggio sul Krisevac, il monte della grande croce, e all’alba Messa conclusiva del Festival dei giovani. Per chi lo desidera, sarà possibile passare la notte in veglia sul Krisevac. Il 6 agosto prima colazione e partenza per il rientro in Italia, con arrivo previsto nella mattinata del 7. Quote di partecipazione (minimo 25 partecipanti): fino a 35 anni non compiuti, 315 euro; per chi ha più di 35 anni, 365 euro. Supplemento camera singola: 95 euro (disponibilità limitata). Per le prenotazioni (entro il prossimo 15 giugno, versando un acconto di 100 euro a persona): tel. 0171-338066 (“Valligiana viaggi”). 36 fronte a un pubblico numeroso e attento, nel quale figuravano i primi cittadini del capoluogo, Alberto Valmaggia, e di Valdieri (Emanuel Parracone, appena confermato alla guida del paese), gli autori del volume fotografico dedicato ai sei mesi trascorsi in Afghanistan dal secondo Reggimento alpini di Cuneo da aprile a ottobre 2010 hanno relazionato sulla vita quotidiana in missione e sui risultati conseguiti, non solo a livello militare, ma soprattutto nel campo dell’aiuto ai civili. Il volume, che si fregia della prefazione del sottosegretario di Stato alla difesa, Guido Crosetto, è il primo dedicato a una missione militare italiana all’estero e quest’ultima ha avuto la particolarità significativa di essere stata á 9 giugno 2011 á il libro dedicato all’eroismo quotidiano delle “penne nere” la prima, dalla fine della seconda guerra mondiale, durante la quale un’intera brigata del nostro esercito, la “Taurinense”, è stata dispiegata all’estero. La permanenza delle “penne nere” partite da Cuneo nella base avanzata di Bala Murghab è stata caratterizzata da un’altra reminiscenza storica: come accadde nel primo conflitto mondiale, gli alpini hanno dovuto scavare trincee e attestarvisi giorno e notte a difesa dei caposaldi realizzati man mano che strappavano territori agli insorti. L’esperienza, ha sottolineato il colonnello Biagini, ha messo a dura prova il coraggio e la preparazione degli uomini e delle donne al suo comando, i quali però hanno dimostrato il loro grandissimo valore, prima di tutto in termini di umanità. Il bilancio, che non comprende vittime, né feriti gravi, è positivo soprattutto per il rapporto stretto con la popolazione locale, la quale spesso ha avvisato i militari italiani riguardo ad agguati o attentati in preparazione. E questo dice tutto. A Lurisia Terme c’è un angolo di paradiso! Simona Amerio L’HOTEL REALE DELLA FAMIGLIA BERTOLINO DA POCHI MESI HA INAUGURATO IL MODERNISSIMO E ULTRACONFORTEVOLE CENTRO DI ESTETICA E BENESSERE NIVOLANO SPA. TRASCORRERVI UN FINE SETTIMANA O UNA GIORNATA SIGNIFICA RITEMPRARSI E AFFRONTARE LE SFIDE QUOTIDIANE CON MAGGIORE GRINTA (TEL. 0174-583005) 38 oglia, a pochi giorni dalla prova bikini, di trovare serenità e relax in un angolo di paradiso tra le montagne di Lurisia Terme, a un passo dal Parco naturale della Valle Pesio e dal famoso comprensorio sciistico del Mondolè Ski? L’Hotel Reale, con annesso il nuovissimo centro di estetica e benessere Nivolano Spa, è davvero la mèta indicata per regalarsi un soggiorno magico, ma anche per ritagliarsi una giornata tutta all’insegna della “sensorialità ritrovata”. L’Hotel Reale, ubicato nel grazioso e raccolto paesino di Lurisia Terme (via delle Terme 13, tel. 0174-583005), affonda le proprie radici storiche nel lontano 1881, quando era conosciuto come Trattoria Reale. È di proprietà della famiglia Bertolino, la quale V á 9 giugno 2011 á per il relax e per la bellezza da ormai quattro generazioni accoglie i turisti in questa confortevole struttura, frutto di continue ristrutturazioni architettoniche che hanno mantenuto l’hotel sempre al passo con i tempi fino a oggi. Un’attualità e un desiderio continuo di soddisfare i clienti che hanno dato origine, da pochi mesi, al centro benessere Nivolano Spa che incuriosisce, per la stagione 2011, con uno slogan di forte impatto: “Con noi sarà un’estate bellissima”. Cosa significhi in concreto, la rivista “IDEA” l’ha chiesto a Franca e Aurelio, proprietari della struttura, insieme ai genitori Margherita e Andrea. «Abbiamo pensato fosse per noi un segno distintivo, affidarci alle virtù della scienza e al fascino della cosmesi grazie a un alleato di alta professionalità quale il marchio Reneve di Monaco. La sinergia ha dato origine al metodo Beauty Concept Reneve, strumento straordinario per interventi estetici, adatto per affrontare con successo tutti gli inestetismi del corpo, con risultati evidenti sin dalle prime sedute. Il nostro centro, merito anche di uno staff di valenti professioniste della bellezza, ha messo a punto strategie mirate per affrontare con la massima determinazione tutti gli inestetismi del corpo con risultati subito evidenti e duraturi». Dunque quali sono i trattamenti più richiesti? «Cellulite, adipe, ipotonia: per ogni inestetismo abbiamo un protocollo specifico in grado di fornire risposte certe e veloci. Il segreto risiede nel sapiente mix di tecnologie di ultimissima generazione con prodotti cosmetici di alta qualità. Le nostre estetiste sapranno consigliare il rimedio più efficace, definendo una vera e propria strategia d’attacco ai vari in estetismi. Le soluzioni hanno nomi semplici quanto efficaci: Minceur cellulite, Minceur adipe, Renelle drenante, Isocell cellulite e Adipe mix, Lipomer rimodellante, Bioenegie ristrutturante corpo, Bioenergie rassodante seno». È curiosa anche l’idea di chiamare le forme per ritrovare il benessere “sentieri”… «In fondo raggiungere una perfetta forma fisica è un viaggio percorribile attraversando tanti sentieri. E noi, gente di montagna, ben lo sappiamo. Ecco perché abbiamo immaginato e dato forma al “sentiero della luna”, al “sentiero del viso”, al “sentiero dell’addio al nubilato”, al “sentiero del cielo”, al “sentiero della roccia”, al “sentiero del sale e dell’aquatouch”, al “sentiero della bellezza”, al “sentiero coccole e sole”, al “sentiero percorso Nivolano”, al “sentiero del benessere”. Insomma, un lungo viaggio per donare al corpo e alla mente il giusto relax». Il centro benessere ed estetica Nivolano Spa, grazie all’innovativa progettazione e concezione degli spazi, mette in luce diverse e piacevoli particolarità! «Verissimo! Sono sempre più richieste l’area relax e il meditario, dove luci, aromi e sensazioni aiutano a ritemprarsi per vivere a fondo i momenti da dedicare solo al piacere di stare bene. Un altro luogo assai ricercato è il calidario, più conosciuto come bagno turco. L’ambiente è saturo di vapore acqueo al 98% e forma una nebbia stratificata che varia dai 20-25 gradi al livello dei piedi fino a 40-50 gradi all’altezza del- la testa. L’aggiunta di essenze naturali, mescolate al vapore, permette di ottenere un piacevole e benefico bagno aromatico. Il nostro bagno di vapore ha un esclusivo sistema che miscela aria con il vapore, in modo da garantire la perfetta ossigenazione, nonché una perfetta omogeneità di vapore e temperatura. Un’altra particolarità del centro è la losiera, con pietre di Lurisia, una “dolce” variante della sauna, dove le temperature raggiunte sono meno alte e il grado di umidità maggiore rispetto alla sauna. Una miscela di acqua ed essenza alla lavanda viene nebulizzata nella cabina, mentre il calore naturale dell’infrarosso trasmette una piacevole sensazione di calore non invasivo. Dopo alcuni minuti di permanenza all’interno della losiera, inizia una piacevole traspirazione cutanea, intensa e o- mogenea». Le virtù dell’acqua, non soltanto quella termale sono note universalmente. È con questo spirito che è stata concepita la Riviera Nivolano? «Sì, esatto. Alle proprietà dell’acqua abbiamo sommato le virtù dell’idromassaggio che genera bollicine in grado di “colpire” il corpo, comprimendo e decomprimendo alternativamente i tessuti, stimolando la circolazione sanguigna e linfatica, quindi la diuresi. È altrettanto efficace per combattere le tensioni e perfetta cura nel defaticamento dei muscoli». Regalarsi un fine settimana o anche una semplice giornata nella Spa è facilissimo: basta una telefonata e il benessere ed il relax saranno solo l’inizio di un viaggio alla scoperta di un legittimo desiderio di educazione alla sensorialità! 9 giugno 2011 Ü 39 Lo Sporting club Mondovì dispone di sei campi da tennis di cui uno, dal 2007, coperto in terra battuta. Il circolo vuol dire tennis a Mondovì, ma nel tempo ha voluto offrire ai soci altre opportunità per fare sport. Fiore all’occhiello della struttura è la piscina all’aperto, con spettacolare vista sull’arco alpino GIOVANI TENNISTI ALLO SPORTING DI MONDOVÌ Roberto Cavallo (foto sopra), presidente dell’associazione sportiva Mondovì Sporting club (la società per azioni proprietaria del circolo, con 230 azionisti, è presieduta da Ferruccio Giusta, uno dei soci fondatori), annuncia che si ripeterà l’Estate ragazzi. Le iscrizioni, per periodi settimanali, andranno dal 10 giugno al 15 Settembre. Per avere informazioni si può telefonare allo 0174-554665 oppure al 331-6084666. Intanto grande è l’attesa per il torneo tennistico a cui parteciperanno 150 “under 14” provenienti da tutta Italia. Vuol dire che arriveranno nel monregalese non meno di 500 persone Ilaria Blangetti 40 Il club, aperto a tutta la cittadinanza e ottimamente attrezzato, dall’11 giugno ospiterà il memorial “Mario Prette” S port e natura vicino alla città. Lo Sporting club Mondovì è una realtà nata quarant’anni fa sulla collina di San Lorenzo. Pensato come un circolo esclusivo di tennis, ora il club è molto di più. Non solo tennis, quindi, ma anche nuoto, calcio e possibilità di pranzare su una splendida terrazza. E, soprattutto, lo Sporting non è più un circolo riservato a pochi, bensì una struttura fruibile da tutti. Roberto Cavallo, presidente dell’associazione sportiva Mondovì Sporting club, illustra a “IDEA” le tante novità del club e ci invita a un appuntamento con il grande tennis. Presidente, l’attività principale rimane il tennis, ma lo Sporting club Mondovì ha differenziato e ampliato la sua offerta... «L’attività prevalente è indubbiamente il tennis, grazie ai sei campi da tennis, di cui uno coperto in terra battuta, aperto nel 2007. Ma il circolo sportivo dispone anche di una piscina all’aperto con una spettacolare vista sull’arco alpino, di un campo da calcetto in erba naturale, di campi da beach-volley e da beach-tennis e di un parco giochi per i più piccoli. Lo Sporting club Mondovì, inoltre, dall’autunno a- á 9 giugno 2011 á quando lo sport non è solo agonismo vrà una nuova struttura, ossia un campo polivalente coperto, in erba sintetica, per il calcio a 5 e il tennis. Così faremo un ulteriore salto di qualità, potendo utilizzare il circolo dodici mesi l’anno». Quando è nato lo Sporting club Mondovì? «È stato fondato 40 anni fa, sulla collina di San Lorenzo di Mondovì, una posizione fantastica dalla quale si gode un gran panorama. I soci fondatori hanno fatto crescere con passione il circolo di tennis. Oggi lo Sporting è una spa con 230 azionisti, presieduta da Ferruccio Giusta, uno dei soci fondatori. Ma è anche l’associazione sportiva da me presieduta. Una realtà importante per il territorio, in continua evoluzione. Circa vent’anni fa, grazie all’avvocato Mario Prette e al contributo dei soci, è stata realizzata la piscina all’aperto. In tempi più recenti sono stati eseguiti ulteriori interventi, nella direzione di offrire una maggiore offerta a un pubblico sempre più ampio. Nel 2008 è stato inaugurato il campo da tennis coperto in terra battuta, primo passo per frequentare lo Sporting anche durante i mesi invernali. Così è iniziata anche la collaborazione con la scuola di tennis che conta una cinquantina di bambini, dall’attività propedeutica a quella di livello agonistico: una nuova generazione per dare linfa alla nostra attività». Lo Sporting club Mondovì non è un luogo riservato a pochi, bensì una struttura aperta a tutti. «Nato come club esclusivo, è diventato molto di più. Abbiamo voluto allargarne la fruizione, ovviamente compatibilmente con il numero di soci presenti, per aprire lo Sporting a un bacino d’utenza più ampio. Le strutture sportive del club possono quindi essere utilizzate anche da chi non è socio. Così come il bar e il ristorante, che possono essere frequentati dagli esterni per pranzare sulla terrazza panoramica, organizzare cene a tema, ricevimenti, feste di compleanno e banchetti. Anche il nuovo campo polivalente, che dovrebbe aprire a settembre, sarà a disposizione della comunità, che potrà così usufruire di una struttura unica nel monregalese. Inoltre, in estate, è possibile godere della piscina e i ragazzi potranno partecipare a “Holiday”, il programma vacanziero pensato per loro». Dall’11 al 19 giugno lo Sporting ospiterà un importante appuntamento. Di cosa si tratta? «È il memorial “Mario Prette”, torneo nazionale giovanile di tennis valido come prova di qualificazione del master “Nike junior tour” 2011, riservato agli “under” 10, 12 e 14, maschili e femminili. Organizzato dal Mondovì sporting club con il patrocinio del Comune, porterà circa 150 ragazzi sui nostri campi. I giovani atleti, divisi in sei categorie (“under 10” maschile e femminile, “under 12” maschile e femminile e “under 14” maschile e femminile), si sfideranno per dieci giorni molto intensi. Tra atleti, staff e familiari contiamo di portare, durante il memorial, quasi cinquecento persone nel territorio monregalese». Tutte le gare saranno a ingresso libero. Per avere maggiori informazioni: tel. 0174-554665. IL PANATHLON CLUB E LO SPORT PER I PIÙ GIOVANI Presso la “Tenuta Carretta” di Piobesi il Panathlon club di Alba ha dedicato una serata all’attività motoria in età evolutiva (dai 5 ai 13 anni), usufruendo di una ricerca condotta, per la Asl Cn2, dalla vicepresidente Alessandra Borgogno, in collaborazione con le Università di Torino e Novara e con il Centro sportivo italiano (Csi) e con il supporto del Panathlon di Alba, sotto il patrocinio del Comune. L’accattivante titolo della ricerca è: “Sportiva-Mente. Un ‘progetto scommessa’ sull’importanza dell’attività motoria in età minorile”. La ricerca si è svolta nel 2005-2008 con l’obiettivo di verificare, nell’ambito dell’età prescolare e scolare (bimbi di 5 anni e alunni di elementari e medie di Alba e Bra) il tipo di alimentazione e la qualità/frequenza di attività motoria. Sono emersi dati abbastanza sconvolgenti che dovrebbero far riflettere genitori e formatori: il 90% dei giovani consuma per colazione merendine industriali, passa in media 5 ore giornaliere davanti alla tv e/o ai videogiochi e solo il 5% effettua una corretta e regolare attività motoria. È intervenuto anche Olindo Cervella, assessore allo sport del Comune di Alba, il quale ha illustrato il programma delle Olimpiadi delle città gemelle Da Bra alla “Nove colli” IN 12.000 A CESENATICO D ieci portacolori dell’Ac Bra hanno preso parte alla “Nove colli”. Lasciamo a uno di loro, Pietro Barazzetta, il compito di raccontare l’impresa: «Il sole sta sorgendo: sono le 5,50. Noi, temerari dell’Ac Bra, siamo già tutti in griglia e “friggiamo” per partire. In omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia, ecco le note dell’inno di Mameli e ascoltarlo con il sole che sorge sopra quei 12.000 caschi di diversi colori fa un certo effetto. Il via è alle 6 in punto. La 42 griglia rossa è la prima a partire e, a seguire, la bianca, la blu, la gialla, la rosa, l’arancione e la verde. Il tracciato più breve è di 130 chilometri: l’abbiamo percorso con lo spirito sereno, solo per partecipare; non è stata per noi una gara, ma una gita in quel di Cesenatico. Ma è stata dura e il passaggio al colle del Barbotto non è stato un’impresa semplice. Comunque, una pedalata alla volta, ce l’abbiamo fatta tutti e dieci a tagliare il traguardo, stanchi ma felici per questa splendida giornata della bicicletta». á 9 giugno 2011 á la gioia di pedalare che si terranno dal 27 al 31 luglio nella capitale delle Langhe con il coinvolgimento di 1.300 tra giovani atleti e accompagnatori provenienti da varie parti d’Europa, dall’Olanda alla Turchia. Per la riuscita della manifestazione saranno fondamentali una sapiente logistica e il supporto di volontari preparati e ben organizzati. È stato proiettato un video sulle gare di monosci effettuate a marzo a Limone da numerosi giovani diversamente abili organizzate dall’associazione “SportAbili” di Alba con la collaborazione del Panathlon Alba junior che si è impegnato a raccogliere 1.000 euro per far fronte alle spese. La serata ha dato anche Lorenzo Vallese l’occasione per accogliere due nuove socie: per il Panathlon la fondatrice e presidente onoraria di “SportAbili”, Cristiana Gilardi, e per il Panathlon junior la dottoressa in psicologia Claudia Lavagna. Il club albese ha un numero considerevole di “quote rosa”: nel settore junior le donne sono oltre il 60% dei soci. Nella foto a sinistra, da sinistra: Piera Pascale e Alessandra Borgogno (vicepresidenti del Panathlon Alba), l’assessore Olindo Cervella, la nuova socia Cristiana Gilardi, il presidente Vincenzo Pizzorni e il governatore Ennio Chiavolini. A destra, seconda da sinistra: la nuova socia junior Claudia Lavagna. I partecipanti alla manifestazione ciclistica, che fin dal 1971 richiama tutti i più grandi sportivi, partiti da Bra: Pietro Barazzetta, Piero Boffa, Giacomo Bosio, Paolo Campolo, Angelo Cappai, Franco Chiesa, Leo Luca Columbro, Lorenzo Goitre, Beppe Ternavasio e Salvatore Varvaro. Al rientro, in coro, esclamano: «Evviva lo sport, evviva la bicicletta e arrivederci alla prossima!» l dibattito da tempo divide l’opinione pubblica. Esperti del settore, chimici e professori universitari si confrontano in base a tesi di parere opposto sulla qualità dell’acqua del rubinetto e di quella in bottiglia. Per approfondire il tema “IDEA” ha intervistato Sergio Parato (foto), patron della Fonte Vallechiara, disponibile, come nel suo stile, ad aiutare i consumatori a comprendere le differenze tra queste due tipologie di acqua. Premessa doverosa: qual è il consumo medio di acqua giornaliera? «In Italia, circa 200 litri per bere, cucinare, lavarsi e per svolgere molte altre attività. Se moltiplichiamo questo valore per il numero di cittadini in un’area, abbiamo un’idea del fabbisogno che un acquedotto deve riuscire a soddisfare. Le risorse a disposizione della rete idrica devono pertanto essere numerose, ab- I Edoardo Curtis bondanti e costanti, proprio per garantire un giusto apporto al servizio della popolazione. Quindi l’acquedotto attinge da diverse fonti quali sorgenti, laghi, fiumi, pozzi, raccogliendo un’acqua che durante il suo percorso potrebbe essere stata “contaminata” (da allevamenti, inquinamento, ecc.). È necessaria pertanto un’opera di potabilizzazione che prevede la decantazione, la clorazione o il filtraggio, al termine dei quali l’acqua risulta salubre e pulita, ma soprattutto pronta per essere immessa nelle tubature. Dal nostro rubinetto indubbiamente esce un’acqua “sicura”, potabile, ma noi, quanto la conosciamo realmente? In questa società in cui la cultura gastronomica esige sempre di più la tracciabilità e la sicurezza qualitativa del prodotto, perché qualche volta beviamo l’elemento principale per la nostra vita senza conoscerne bene tutte le caratteristiche?». Appare allora corretto l’approccio all’acqua come alimento... «Esatto. Infatti, nonostante sia un elemento indispensabile al nostro organismo, spesso viene considerata “tutta uguale”, anche perché è difficile identificarne proprietà e composizione. L’acqua minerale è, per legge e definizione, microbiologicamente pura, Fra minerale e potabile qual è la differenza? “TERME VALLECHIARA”, UNA CERTEZZA INCONTRI CON I CONSUMATORI CONSAPEVOLI... DI DOMANI Dagli scolari di Alba e di Bra numerose e pertinenti domande sul ciclo idrico, sul consumo e sulla purezza dell’“oro blu” NONOSTANTE SIA UN ELEMENTO INDISPENSABILE AL NOSTRO ORGANISMO, SPESSO L’ACQUA VIENE CONSIDERATA “TUTTA UGUALE”, ANCHE PERCHÉ È DIFFICILE IDENTIFICARNE PROPRIETÀ E COMPOSIZIONE 44 L’acqua potabile è diversa da quella minerale e Terme Vallechiara ha voluto affrontare questo argomento con i bambini perché rappresentano il pubblico più attento e critico su un argomento che è e sarà oggetto di dibattito in diversi ambiti, da quello ecologico a quello economico e sociale. Il primo ciclo di incontri si è svolto in due classi delle scuole elementari di Alba e di Bra e gli alunni hanno mostrato interesse ed esperienza nell’utilizzo e nella distinzione tra acqua minerale e potabile. Dal ciclo dell’acqua alla sua potabilizzazione negli acquedotti, dalle caraffe filtranti al riciclo del vetro come contenitore alimentare, le domande sono state numerose e pertinenti, mettendo in luce come la generazione che si affaccia al futuro abbia la voglia, e gli strumenti, per vivere in una società di consumatori consapevoli. á 9 giugno 2011 á informazione promozionale LA LUNGA STRADA VERSO IL RUBINETTO... I controlli a cui viene sottoposta l’acqua potabile sono effettuati nell’acquedotto e in alcuni punti intermedi della rete. La rete idrica che arriva nelle nostre case ha tubature che possono rilasciare sostanze estranee nell’acqua durante il suo percorso verso il rubinetto, nonché disperderne significative quantità a causa di guasti o di falle. Per il cittadino è difficile reperire i risultati delle analisi e le informazioni sullo stato dell’acqua che riceve in casa. Dal momento che è sottoposta a trattamenti di potabilizzazione per poter essere utilizzata e non ha un profilo chimico costante, la legge non consente di attribuire all’acqua potabile proprietà favorevoli alla salute. proveniente da una falda acquifera profonda e dev’essere imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, senza subire nessun tipo di trattamento. Le rocce che la filtrano nella sua risalita in superficie ne impediscono la contaminazione e le conferiscono un giusto equilibrio di sali minerali. Questi elementi disciolti caratterizzano e classificano i diversi tipi di acque minerali e ne determi- nano eventuali effetti benefici, riconosciuti dal Ministero della salute in seguito a studi medici». Sono queste le informazioni che considerate basilari per scegliere una buona acqua? «Per noi è una questione di mentalità e di cultura. Desideriamo che i valori della qualità siano il fondamento su cui basiamo il nostro operare a vantaggio dei consumatori. Il nostro intento prioritario è garantire un prodotto sano e integro, che rispetti la natura in tutto il processo che porta l’acqua dalla sorgente allo stabilimento, alla tavola». Sintetizzando, quali sono i con- sigli per il consumatore? «Valga come prima regola imparare a leggere l’etichetta nella quale è riportata la data delle analisi: la legge impone di aggiornare almeno ogni cinque anni le analisi riportate in etichetta, effettuate in un laboratorio ufficiale accreditato dal Ministero della salute. A noi il compito di verificare costantemente che questi parametri rimangono invariati svolgendo controlli giornalieri su ogni lotto di produzione. Seconda regola il luogo di imbottigliamento. Per legge deve essere il più vicino possibile alla sorgente, in modo da ridurre Ministero della salute». Oggi si sente spesso parlare di filtri domestici. Funzionano? «Caraffe e apparecchi per uso quotidiano possono indubbiamente eliminare una parte di cloro e di sostanze che entrano in contatto con l’acqua mentre scorrono nelle tubature. Però, per contro, necessitano di una manutenzione costante dei filtri e di un loro tempestivo ricambio quando hanno esaurito il ciclo di utilizzo (che dev’essere indicato nella cartuccia). In caso contrario, il filtro potrebbe rilasciare nell’acqua le sostanze in precedenza trattenute, peggiorandone quindi la ACQUA MINERALE UNA QUALITÀ SOLO ITALIANA L’ATTENTA LETTURA DELLE ETICHETTE (CHE DEVONO ESSERE SEMPRE AGGIORNATE) CONTRIBUISCE A COMPRENDERE COME L’ACQUA IN BOTTIGLIA POSSEGGA PROPRIETÀ CHE ALTROVE NON SONO REPERIBILI qualità e mettendo a rischio la salute del consumatore. I filtri possono migliorare solo l’acqua che è già stata potabilizzata. In più, non è ancora del tutto chiaro come si debbano smaltire i rifiuti, ossia i filtri esauriti». Torniamo all’acqua Fonte Vallechiara, che è un prodotto di eccellenza... «È una qualità che ci ha permesso di vincere il confronto con la concorrenza più famosa, sia italiana che straniera, riuscendo a superare le resistenze, da parte di albergatori e ristoratori, verso un marchio meno conosciuto rispetto a quelli delle multinazionali. Un impegno che vediamo sempre più riconosciuto anche a livello internazionale». al minimo il rischio di contaminazione. Occorre badare, inoltre, al lotto di produzione, alla data di scadenza e alla segnalazione degli eventuali effetti benefìci sulla salute. L’acqua Fonte Vallechiara ha effetti diuretici e favorisce l’eliminazione dell’acido urico. Inoltre è indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati, come riconosciuto dal 9 giugno 2011 Ü 45 NEWS DAL PIEMONTE aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it n BOVES GRANDE FESTA PER I SESSANTA ANNI DEL GRUPPO ALPINI Il Gruppo alpini bovesano, (in foto a lato) con oltre duecentocinquanta iscritti, ha festeggiato i sessanta anni di vita. Oltre al presidente di sezione, Antonio Franza, erano presenti rappresentanze di vari gruppi provinciali, regionali, della Liguria e della Lombardia, i tenenti colonnelli Giovanni Pezzo ed Enrico Ciucci, il vicepresidente della Cassa rurale di Boves, Michele Baudino, il sindaco (e sodale), Mario Giuliano, e il suo vice, Maurizio Paoletti. a progetti che possano consolidare il rapporto con il lavoratore nella sua dimensione privata e familiare. n ALBA SIMONA BORSALINO RICEVUTA DALL’AMMINISTRAZIONE L’assessore Olindo Cervella, con la vicesindaco, Mariangela Roggero Domini, ha incontrato Simona Borsalino (prima da destra nella foto in basso a sinistra, opera di Beppe Malò), art director di “IDEA” e Uniart, autrice del logo delle Olimpiadi delle città gemelle che si terranno ad Alba nel mese di luglio. 19-23,30). L’evento, promosso da Go wine, sarà ospitato presso gli ambienti del “Golden palace hotel”. Sarà una due giorni di degustazioni speciali con un vero e proprio omaggio al Moscato, vitigno ricco di storia e di cultura. Per maggiori informazioni e dettagli sull’evento torinese: www.gowinet.it. n SAVIGLIANO PERGAMENE PER I “PRIMARI EMERITI” FONTANA E GAZZERA Sono state consegnate a Savigliano, di fronte allo Stato maggiore dell’Asl Cn1 e a una rappresentanza di colleghi, le pergamene n CUNEO “POSTEAPERTE” AI BAMBINI E ALLA SOLIDARIETÀ Anche presso la sede del Centro postale operativo di Cuneo è andato in scena “Posteaperte”, un’iniziativa a carattere nazionale che ha aperto le porte “I GIOVANI, L’ITALIA, L’EUROPA” A MONDOVÌ A Mondovì, presso il palazzetto dello sport “Nino Manera”, ha avuto luogo l’atto conclusivo del progetto “I giovani, l’Italia, l’Europa” (foto) che ha visto protagonisti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado della città e quelli dei territori limitrofi aderenti al “Piano locale giovani” di cui Mondovì è capofila. L’appuntamento presso la struttura sportiva è culminato con la consegna ai neodiciottenni della Costituzione italiana da parte del sindaco di Mondovì, Stefano Viglione. Il lavoro svolto su tali tematiche è stato impegnativo e il Comune di Mondovì intende ringraziare tutti gli istituti coinvolti nell’organizzazione di questi eventi, in particolare le scuole aderenti al progetto “Cittadinanza e Costituzione” finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca scientifica e quelle aderenti al progetto “Europa a scuola-A scuola d’Europa”, finanziato dalla fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo”. dell’azienda ai figli dei dipendenti e alla solidarietà L’evento (sopra, nella foto in mezzo: un momento della festa), a cui hanno partecipato una cinquantina di bambini, proponendosi l’obiettivo di dare continuità 46 á 9 giugno 2011 á succede intorno a noi n TORINO APPUNTAMENTO CON IL “MOSCATO WINE FESTIVAL” Il “Moscato wine festival” giunge all’undicesima edizione: si svolgerà a Torino domani, venerdì 10, e sabato 11 giugno (orario di nomina a “primario ospedaliero emerito” agli ex direttori di urologia, Gabriele Fontana (terzo da sinistra nella foto sopra) e di psichiatria, Giuseppe Gazzera (secondo da destra). COME DUE “GOCCE DI VINO” Quelle proposte questa settimana sono gocce di vino che potremmo definire “da primo impatto”. Ovvero: alla prima occhiata non si può che rilevare una certa qual somiglianza tra il fossanese Giuseppe Lo Brutto (foto sopra) e il cantante Riccardo Fogli (foto sotto). I capelli lunghi e brizzolati, in ogni caso, sono soltanto gli elementi più evidenti che accomunano i tratti somatici dei due. Anche la fronte e la fascia centrale del volto contribuiscono a far propendere per la validità della segnalazione giunta in redazione, senza tacere, poi, degli occhi scuri e dello sguardo. Se anche voi conoscete persone uguali come... una goccia di vino, non esitate a segnalarcele, inviando possibilmente le fotografie dei sosia dei Vip individuati all’indirizzo di posta elettronica: claudio.puppione@ rivistaidea.it. n MONTALDO ROERO BENVENUTA, GIULIA! Lo scorso 27 maggio è nata Giulia, primogenita di Tiziana Bisson e Gianni Scaglia (nella foto, la famiglia al completo). Tiziana è una delle più preziose “colonne” della rivista “IDEA”. La famiglia Borsalino, la direzione e la redazione del nostro settimanale rivolgono le più sincere congratulazioni ai neogenitori e danno il benvenuto alla piccola, bellissima Giulia! n MÖCKMÜHL CHERASCHESI IN VISITA AI “GEMELLI” TEDESCHI Sono tanti i cheraschesi che hanno trascorso un fine settimana in terra tedesca con il sindaco, Claudio Bogetti (foto sotto, a destra, mentre brinda), gli assessori Massimo Rosso, Paolo Monchio, Sergio Barbero e Carlo Davico e i consiglieri Antonio Lenta e Gianrenzo Lamberti. L’occasione è stata ancora una volta la Stadtfest di Möckmühl, centro del BadenWürttemberg gemellato con la “città delle paci”, un rapporto di amicizia di cui quest’anno cade il decennale. Prossimo appuntamento a settembre, a Cherasco con la festa delle cinque città gemelle. n ALBA FIRMATO IL PROTOCOLLO PER PROMUOVERE IL VOLONTARIATO In Comune, ad Alba, Giorgio Groppo, presidente del Csv-“Società solidale” e il sindaco, Maurizio Marello (in foto da sinistra, mentre si stringono la delle Langhe sud occidentali. La sua storia, scritta vent’anni fa da Ernesto Cardone, è stata integrata da Chiara Viglietti con le vicende più recenti del Consorzio. Sotto, nella foto, un momento della presentazione. mano), alla presenza dell’assessore al volontariato, Mariangela Roggero Domini, e del presidente della Consulta comunale del volontariato albese, Sergio Taricco, hanno siglato un protocollo di intesa per sostenere, valorizzare e promuovere le organizzazioni di volontariato, attraverso una serie di iniziative, attività e servizi realizzati in stretta collaborazione tra i due enti. n BARGE NUOVO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Mercoledì 15 giugno alle 21, presso il cinema comunale di Barge, è in programma la serata per la presentazione del nuovo Piano comunale di Protezione civile, uno strumento fondamentale per la sicurezza del territorio, elaborato in conformità alle più recenti disposizioni normative in materia di Protezione civile, redatto su incarico dell’ente dalla ditta “Technical design” srl di Cuneo, tramite il coordinamento del Servizio tecnico comunale e con il contributo del gruppo Ana di Protezione civile di Barge che si è occupato dell’impegnativo lavoro di raccolta dati in merito alle risorse presenti sul territorio comunale. n MONDOVÌ PRESENTATO IL LIBRO PER I 60 ANNI DEL CALSO Al centro de “La grande sete”, il testo presentato in Comune a Mondovì, ci sono i 60 anni di vita di un’infrastruttura idrica che ha portato l’acqua nel “deserto” della Langa: il Calso, acquedotto CORSO PER AMMINISTRATORI PDL L unedì 13 giugno a Cuneo si svolgerà la prima delle tre lezioni del quarto corso per consiglieri e amministratori comunali, organizzato dal Coordinamento provinciale del Popolo della libertà, in collaborazione con il gruppo parlamentare del Pdl, al fine di ampliare il bagaglio di conoscenze degli amministratori locali. Il primo incontro, che avrà per relatori Piero Golinelli, Angelo Mana ed Emanuele Rossi, sarà dedicato all’urbanistica e alla valorizzazione energetica del territorio, con particolare riferimento al ruolo dei consiglieri comunali. Tutte le serate (gli altri incontri sono previsti il 20 e il 27 giugno) si svolgeranno presso il Centro incontri della Provincia, a partire dalle 21. 48 á 9 giugno 2011 á succede intorno a noi BUONI NUMERI PER LA BCC CHERASCO N onostante un quadro economico generale ancora incerto, il bilancio 2010 della Banca di credito cooperativo di Cherasco si conferma in crescita. Accanto all’aumento dei volumi del 2,7%, per 2.219 milioni di euro, si registra il segno positivo anche per la raccolta, che sale del 2,3%, attestandosi a 1.250 milioni. È notevole anche il progresso del 2,3% degli impieghi, a 913 milioni. L’utile netto, oltre 3 milioni di euro, certifica il buon operato dell’istituto, che nel 2010 ha visto crescere i soci del 10% superando quota settemila. Un altro dato significativo è relativo al patrimonio netto, in crescita dell’11%, a 74 milioni di euro. Nel riquadro, da sinistra: il direttore, Giovanni Bottero, e il vicedirettore, Giovanni Garesio. n TORINO PREMIATE 20 AZIENDE CUNEESI CON STORIA ULTRACENTENARIA Presso il teatro “Carignano” di Torino ha avuto luogo “Commercio-Che storia!”, con premiazione delle oltre 150 imprese commerciali e della ristorazione del Piemonte che vantano più di cent’anni di vita e sono tuttora attive, di cui venti operanti in Granda. Nella foto in alto si riconoscono Mauro e Sergio Costa (rispettivamente secondo e terzo da destra) mentre ritirano il premio per “Costa arredamenti” di Vezza d’Alba, mentre sotto è immortalata la premiazione di Carlo Comino della pasticceria-bar “Comino” di Mondovì. Oltre a queste due attività hanno ricevuto l’attestato: “Fratelli Cappa” di Cortemilia, albergo ristorante “Ponte di Nava” di Ormea, “Oddero poderi e cantine” di La Morra, albergo “Italia” di Moretta, “Candela calzature” di Ceva, hotel “La font” di Castelmagno, “Rinaldi bilance” di Cuneo, caffè “Italia” di Murello, merceria “Monge” di Saluzzo, alimentari “Testa” di Marene, profumeria coltelleria “Luigi Viano” di Cuneo, “Luca Mazzucchi” di Mondovì, pasticceria “Converso” di Bra, “Do Albasport” di Alba, “Ristorante albergo del mercato” di Cravanzana, “Trattoria del peso” di Belvedere Langhe, “Giovanni Ravera” di Fossano e “Cappelleria Cerati” di Cuneo. IN ESCLuSIVA A MENToNE A DuE pASSI DAL MArE... Ampio 3/4 vani in elegante palazzo d’epoca dominante la città con vista mare panoramica. Terrazzino, cucina attrezzata, 2 camere , studio con soppalco, molto “charme, bei parquets, soffitti alti, muri in pietra. 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Relazionerà Pierluigi Bruno e interverrà Antonio Daniele, medico di base e assessore comunale di Caramagna. Seguirà un rinfresco... analcolico. n NARZOLE UN BILANCIO POSITIVO DEL GRUPPO AVIS CITTADINO Si è tenuta la festa annuale del gruppo Avis di Narzole, con la benedizione del nuovo orologio digitale dedicato ai donatori di sangue con il motto “Avis: è ora di donare”. Il Direttivo del gruppo, guidato da Guglielmo Bertola insieme a Giovanni Boggione, coadiuvato dal consigliere della Sezione braidese Maurizio Torta, ha presentato gli incoraggianti dati delle donazioni dell’ultimo anno, con oltre 220 prelievi e 17 nuovi donatori. In foto, a sinistra, il Direttivo con le autorità. l’attività di cooperazione internazionale seguita da don Max Lafia, da poco tornato nel Paese d’origine dopo essere stato per cinque anni parroco nella città della Zizzola. 50 á 9 giugno á succede intorno a noi n DOGLIANI PARTE “APERI...GIOVANI” Venerdì 10 giugno prende il via “Aperi... giovani”, l’iniziativa organizzata dalla condotta Slow Food Langhe-Dogliani-Carrù in collaborazione con il “Mercato dei contadini delle Langhe” e la Bottega del vino di Dogliani, la quale ospiterà le serate. Dalle19,30 alle 21,30 “Carrù incontra Somano”, con i vini bianchi di Fausto Cellario, associati ai salumi di Marco Pecchenino. Gli appuntamenti sono dedicati agli “under 30”, ma sono aperti a tutti! n LODI UNA GRAN BELLA PROVA DELLE ATLETE DEL “VAL MAIRA” Il centro sportivo “Val Maira” di Roccabruna si gode il risultato ottenuto al “The square hip hop contest” di Lodi dal gruppo “New generation”, coreografato da Massimo Rosano e composto da: Marta Einaudi (10 anni), Letizia Laurenti (10 anni) e Marta Terranova (8 anni), classificatosi al primo posto (sono ritratte nella foto sotto). Un risultato meritato per l’impegno e le capacità delle giovani protagoniste che hanno gareggiato nella categoria “junior”, superiore alla loro età. n BRA PC PER IL CENTRO ANZIANI Tre personal computer, dismessi dagli uffici comunali, saranno installati presso il Centro d’incontro anziani di Bra, in via Montegrappa. Le nuove postazioni, collegate tramite connessioni senza fili alla rete internet, saranno a disposizione degli ultrasessantenni, molti dei quali hanno partecipato a un corso propedeutico di informatica. presenti istituzioni ed enti di promozione turistica delle province di Cuneo e Imperia e del dipartimento francese di Nizza, sarà l’occasione per definire linee comuni di promozione del prodotto turistico, migliorare lo scambio di informazioni e materiali tra i territori, favorire la nascita di progetti turistici comuni. n LIMONE PIEMONTE TAVOLA ROTONDA SUL TURISMO Domani, venerdì 10 giugno, alle 10,30 è in programma una tavola rotonda transfrontaliera a Limone Piemonte, presso il teatro alla Confraternita. L’incontro, che vedrà MILANESIO È NEOCAVALIERE P resso la Prefettura di Cuneo, alla presenza del prefetto, Patrizia Impresa, del questore, Ferdinando Palombi, e del sottosegretario alla difesa, Guido Crosetto, è stato consegnato il diploma di cavaliere al merito della Repubblica Italiana a Stefano Milanesio di Bra (foto sopra, con il Prefetto). Milanesio ha lavorato per 35 anni in una storica azienda di Bra, la Cmb, è socio del Circolo filatelico e vicepresidente Fidca di Bra (Federazione italiana dei combattenti alleati). n ONEGLIA CLAMS E “AUTOSTORY & C.” DI IMPERIA SI GEMELLANO Il Clams (Circolo delle Langhe auto moto storiche) di Alba, in occasione del terzo “Raid della Riviera dei fiori”, ha stretto un importante gemellaggio culturale con il prestigioso sodalizio ligure presieduto da Giuseppe Lo Sicco. Il cerimoniale è avvenuto presso lo stabilimento “Fratelli Carli” di Oneglia, in occasione dei 100 anni della fondazione. Alla manifestazione hanno partecipato ottanta veicoli, dei quali una quindicina di soci Clams, coadiuvati dal vicepresidente, Giuseppe Renzo Marengo. In alto, da sinistra: il presidente del club “Auto moto storiche Val d’Ossola”, Cesare Zanzi (a sinistra), con Gino Bertolini, presidente del Clams. Sotto: il presidente del circolo “Autostory & C.” di Imperia, Giuseppe Lo Sicco (a sinistra), con Renzo Marengo. Eh sì, il sesso è... COME IL BUNGEE JUMPING H Cara zia Giugi... Consigli semiseri per ragazze semiserie Questa rubrica ogni sette giorni ospita la “posta non solo del cuore” delle nostre lettrici L’indirizzo a cui scrivere è: [email protected] C o sempre difeso la facoltà di ognuno di tornare sopra le proprie scelte, perché tutto cambia in continuazione. Credo nell’influenza degli astri sull’umore. Nella luna nuova che fa crescere più in fretta i capelli e gli ortaggi e partorire le gestanti. Abbraccio gli alberi per farli sentire amati e trovo geniale che i “vigneron” illuminati diffondano tra i filari la musica di Mozart, perché la vite ne goda e di conseguenza il vino. Persa nella soggettività, figuriamoci se posso pensare che datesse. Solo le femmine oneste condivideranno, le altre si scaglieranno in difese ugualitarie sterili. Sappiamo tutte che in quei giorni siamo capaci di piangere a dirotto vedendo un gatto ammazzato in strada o reagire con rabbia inaudita se un pedone attraversa fuori dalle strisce. I disastri provocati dallo scompenso ormonale delle donne mestruate sono un fenomeno sottaciuto. So di un signore che in quei giorni dorme con il coltello sotto il cuscino perché lei si sveglia urlando che lo vuole uccidere, salvo poi, una volta immobilizzata e fatta sfoga- ara zia Giugi, il mio nuovo ragazzo se l’è presa perché, imbranato com’è, dopo un po’ m’è passata la voglia, sono scesa dal letto e mi sono messa a leggere Muccino. Gina ci sia il giusto e l’errore assoluto e che le scelte siano prive di possibilità di ripensamento. In particolare, con milioni di maschi, sono conscia dell’instabilità femminile. Ogni volta che lo dico, sollevo un vespaio e neanche ora mi salverò: ho qualche dubbio che il ciclo mestruale, con gli scompensi che genera, consenta di rimanere equilibrate, per qualche giorno al mese, alle donne che hanno poteri di vita e di morte sugli altri, come le giudici o le sol- 52 á 9 giugno 2011 á cara zia Giugi... re, chiedere perdono tra le lacrime (si spera che non sia troppo tardi). Un altro che si addormenta solo se il dobermann è sul tappetino accanto al letto, perché già una volta si è svegliato con la moglie attaccata al suo collo, nel tentativo di punirlo per un’improvvisa allucinazione di tradimento. Io stessa ho combinato disastri accecata dall’ormone squilibrato, lasciato fidanzati fantastici, fatto telefonate anonime, tinto i capelli di nero corvino con la frangia rossa a metà. Guai alle scelte prese in quei giorni, dal contrarre matrimonio a prendere i voti. Proprio per ovviare ai cambiamenti di idea, sono nati i contratti. Con relative clausole di risarcimento se uno torna sulla decisione presa. Su una cosa, però, non è lecito tornare indietro, care ragazze. Non si può ammiccare, sedurre con gli occhi, arrivare al dunque, starci per un po’ e poi... decidere d’improvviso che non vi va. Qualsiasi sia il motivo, un po’ di mal di testa o non vi piace come il vostro partner sgrufola. Da un certo punto in avanti, è fatta. Non è vero che in ogni momento si può cambiare idea. Esistono gli istinti e quello dell’accoppiamento è nel maschio uno dei più feroci. Non si toglie la bistecca al cane che mangia, lo insegnano anche gli addestratori. Non si sfida la natura. Se l’avete lasciato fare fino a quel momento, dovrete sopportare sino alla fine. Ovviamente, al benché minimo segno di violenza, dategli un calcio ben assestato nei testicoli. Ma, a meno che sia educato come un lord d’Inghilterra, se ci tenete a uscirne sane e salve, guardate il soffitto e la tortura finirà presto. Come nel bungee jumping: una volta iniziato il salto, sembra di poter tornare su con il rimbalzo, ma si va a finire sempre di sotto. Simona Amerio IL PIEMONTE: ENOGASTRONOMIA E MOLTO ALTRO Da Torino, con le sue prerogative sempre più variegate, al resto della regione: un’infinita possibilità di scelta e relax T orino, elegante e dinamica, è la città del barocco e delle Residenze reali dei Savoia, ma anche punto di riferimento europeo dell’arte contemporanea e del design, sede del secondo Museo egizio al mondo, del Museo nazionale del cinema e del Museo dell’automobile, riaperto in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia nello splendido riallestimento curato dall’eclettico architetto franco-svizzero François Confino. Ma l’intero Piemonte, e ormai è una certezza conclamata come testimoniano le tante presenze turistiche, è un circuito di affascinanti e uniche città e paesi: Alba, conosciuta come la città delle “cento” torri, ma famosa per il suo profumato Tuber magnatum Pico, autentico re della cucina planetaria; Asti, medievale e settecentesca, deve la sua notorietà al Palio e agli eventi settembrini; Casale Monferrato, dal raccolto centro storico barocco e sede di una splendida sinagoga; Cherasco “più bel lembo d’Italia”, noto per gli antichi palazzi, le lumache e i famosissimi “baci”, specialità dolciaria con cioccolato e nocciole; Saluzzo, contornata dalle antiche mura e città natale del patriota, scrittore e poeta Silvio Pellico; Novara con il museo di storia naturale “Faggiana Ferrandi” o il 54 museo “Rognoni Salvaneschi”; Vercelli con la cattedrale di San Eusebio e la chiesa di San Marco, sede di rilevanti mostre d’arte. Sono altrettanto splendide Varallo con il Sacro Monte, Biella e il Ricetto medievale di Candelo, Cuneo con le chiese, i palazzi, le boutique e il viale degli Angeli; Acqui Terme, nota per caratteristica piazza della Bollente dove sgorga l’acqua sulfurea termale. Dalle città di charme della provincia di Torino ai gioielli sui laghi, Qui si respira la storia dell’Italia e la cultura di un territorio che sa coltivare le tradizioni pur restando al passo con i tempi á 9 giugno 2011 á una terra unica, piena di richiami Fra i maggiori protagonisti del potenziamento dell’offerta turistico-culturale del nostro Piemonte figura François Confino, al quale si devono gli allestimenti del Museo del cinema e di quello dell’auto a Torino e del WiMu di Barolo (nelle foto qui sotto) quali le isole Borromee e il borgo d’Orta, il Piemonte presenta uno straordinario patrimonio architettonico, insaporito da creatività e arte del buon vivere, oltre a un crescente numero di musei e attrazioni, come il WiMu (Wine Museum) di Barolo, incastonato tra gli splendidi paesaggi collinari candidati a diventare patrimonio mondiale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco. Si tratta di un museo trasversale, unico nel suo genere, dal nome internazionale, peraltro perfetto per il Museo del vino a Barolo, ospitato nelle sale del castello “Falletti” di proprietà comunale. Non è una semplice collezione antropologica di memorie vitivinicole, bensì un percorso emozionale, interattivo e avvincente tra la produzione, la cultura e la tradizione del vino, ideato anch’esso dall’architetto Confino. Attraverso un susseguirsi di suggestioni che partono dal ruolo che la vite riveste da millenni nella storia e nell’immaginario collettivo, il viaggio nel mondo enologico non è scandito da una classica successione di contadinerie e cimeli, ma ha la forza di stupire e di coinvolgere con installazioni mobili, giochi di luci e suoni, filmati e musica come nessun altro Museo del vino del panorama nazionale. La struttura conta venticinque sale e si articola su cinque piani, per un totale di duemila metri quadrati di superficie. Ci sono voluti 31 mesi di studi scientifici e di fattibilità museografici per realizzarlo; 44 mesi di lavoro per la progettazione architettonica, impiantistica, scenografica e per la realizzazione dei lavori edili e di allestimento; 42 esperti sono stati impegnati per la definizione dei contenuti scientifici (tecnici in museologia, storici, archeologi, enologi, studiosi della storia e delle tradizioni delle Langhe, esperti di musica, letteratura e cinema); 270 professionisti si sono impegnati nella progettazione e nell’allestimento tra ingegneri, architetti, registi teatrali, registi e produttori di video, scenografi, esperti di marketing museale, esperti in comunicazione, pittori, illustratori, elettricisti, carpentieri, operai, illuminotecnici, registi del suono, restauratori, fotografi e grafici. A rendere unico il WiMu sono i numeri e il gradimento del pubblico: dal giorno dell’apertura, il 12 settembre 2010, l’allestimento permanente ideato da Confino ha accolto oltre 30mila tra turisti italiani e stranieri: perlopiù famiglie, anche con bambini, coppie e gruppi di amici d’età compresa fra i 30 e i 60 anni. Il castello di Barolo inoltre, è sede del dell’Enoteca regionale e del centro di formazione professionale “Apro formazione” che dall’autunno scorso vi organizza corsi di cucina per turisti. Le numerose richieste nell’ambito didattico, turistico e ristorativo giunte anche dall’estero hanno spinto gli organizzatori a strutturare i corsi al fine di promuovere i prodotti tipici, le ricette tradizionali e la ricerca di nuove formule per rielaborare la tradi- www.piemonteitalia.eu 9 giugno 2011 Ü 55 Il Piemonte, con i suoi 160.000 ettari di aree protette, offre la possibilità di conoscere paesaggi unici e habitat tipici del territorio alpino, collinare e di pianura. Sintesi ideale di arte, cultura e paesaggio, le quindici Residenze reali sabaude sono state riconosciute dall’Unesco “patrimonio dell’umanità” nel 1997 A LUGLIO, I MONDIALI DI TIRO CON L’ARCO zione piemontese e delle Langhe e del Roero in particolare. L’Apro mette a disposizione la professionalità di ottimi chef che trasmetteranno i segreti della cultura enogastronomica locale e, soprattutto, la passione, i valori e la fantasia d’una tradizione gastronomica d’eccellenza. Il La nuovissima cucina, riPiemonte, da strutturata con il preciso sempre porta d’accesso scopo di destinarla a verso l’Europa, è punteggiato questa particolare didatda numerose antiche abbazie, chiese e dai famosi sette Sacri tica, della vecchia ScuoMonti, anch’essi presenti, la alberghiera, dispone fin dal 2003, nelle lista di sedici postazioni autodei “tesori” stilata nome e attrezzate per cordall’Unesco. sisti più l’unità centrale per il 56 á 9 giugno 2011 á una terra unica, piena di richiami Stupinigi e Torino (piazza Castello) ospitano sia le sfide per i normodotati, sia quelle per i diversamente abili Torino è pronta a ospitare un grande evento che unisce lo sport olimpico e quello paraolimpico. Dal 3 al 10 luglio, infatti, si svolgeranno i campionati mondiali di tiro con l’arco, validi anche come qualificazione olimpica e paraolimpica per Londra 2012. Nella settimana successiva, dal 10 al 17 luglio, si terranno i campionati mondiali di para-archery. Presenzieranno all’evento i più grandi Paesi del mondo, ma anche tante nazionali esordienti. Per citare solo pochi numeri: 653 atleti per il campionato normodotati, circa 120 in più rispetto all’ultimo torneo di qualificazione olimpica. Aggiungendo gli iscritti ai campionati mondiali di para-archery, si arriva a più di mille partecipanti. Saranno 87 i Paesi partecipanti (39 per il campionato di para-archery). Torino, inoltre, ospiterà il 1° e il 2 luglio il congresso Fita (Federazione internazionale tiro con l’arco). Due le sedi di gara torinesi, entrambe storiche e suggestive: la palazzina di caccia, a Stupinigi, e piazza Castello, a Torino. Per avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.turismotorino.org. docente. Ogni corsista avrà a disposizione l’attrezzatura utilizzata dai professionisti e naturalmente stoviglie, pentole, elettrodomestici e materie prime che permettano la realizzazione dei piatti del territorio. Riceverà un abbigliamento monouso e una dispensa con le ricette e a fine corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione. La cucina di Langhe e Roero è di antichissima tradizione e ha preservato quel carattere di arte culinaria di alta classe, abbinata a sapori talvolta rudi, proprio della L’offerta turistica del Piemonte è caratterizzata dall’estrema varietà delle proposte. In queste pagine ospitiamo immagini caratteristiche di alcuni centri che meritano una visita e/o un soggiorno. A sinistra: Vercelli; sotto, da sinistra: il Sacro Monte di Varallo Sesia, un gruppo di bicituristi (la natura è uno dei maggiori punti di forza del Piemonte) e il Lago Maggiore APPUNTAMENTI (FRA I TANTI POSSIBILI) DA NON PERDERE Dall’11 al 19 giugno Raduno folkloristico internazionale - Galliate Per informazioni: www.turismonovara.it Sino al 12 giugno Mirabilia - Festival internazionale di teatro urbano Quinta edizione - Fossano Per informazioni: www.fossanomirabilia.com Ne parliamo in altra parte del giornale Dal 17 giugno al 20 agosto Pavese festival - Santo Stefano Belbo Per informazioni: fondazionecesarepavese.it Ne parliamo in altra parte del giornale Il 18 e il 19 giugno Rievocazione storica dell’assedio di Canelli Per informazioni : www.comune.canelli.at.it Il 18 e il 19 giugno Fiera del tartufo nero e dei prodotti tipici - Cortemilia Per informazioni: www.langheroero.it Dal 21 al 28 giugno Mostra del vino Sizzano Doc - Sizzano Per informazioni: www.turismonovara.it Dal 22 al 26 giugno “LetterAltura” - V Festival di letteratura di montagna, viaggio e avventura - Sedi varie (Verbano Cusio Ossola) Per informazioni: www.letteraltura.it Dal 25 giugno al 31 luglio XXXIII Festival internazionale della danza e arti integrateVignale Monferrato Per informazioni: www.vignaledanza.it civiltà contadina. Ricette nobili e povere si mischiano dando vita a una delle proposte enogastronomiche più eclettiche d’Italia. Del resto in Piemonte troviamo prodotti caratteristici che rendono squisita e inimitabile la sua cucina. I corsisti avranno occasione di sperimentarsi nella preparazione di: “bagna caoda”, carne cruda battuta al coltello, fonduta, “tajarin” alla langarola, tajarin e sugo di salsiccia, coniglio al Barolo, zabaglione... Gli ingredienti utilizzati,va da sé, saranno di prima scelta e tutti legati al territorio e alle radicate tradizioni locali. La conoscenza del prodotto e l’abilità nella sua preparazione sono, infatti, elementi fondamentali che permettono di offrire un servizio di alta qualità. Per avere maggiori informazioni: tel. 0173-284922; indirizzi email [email protected] oppure [email protected] . Il castello “Falletti” di Barolo ospita il Museo del vino e i corsi di gastronomia piemontese indetti dall’Apro per turisti italiani e stranieri Sino al 26 giugno Festival delle colline torinesi - XVI edizione - Torino Per Informazioni: www.festivaldellecolline.it Sino a fine giugno Le fioriture di primavera - Riserva naturale speciale Parco Burcina e area naturalistica oasi Zegna Per Informazioni: www.oasizegna.com 28 giugno Giostra de l’oca e Palio dei borghi - Fossano Per informazioni: www.cuneoholiday.com Dall’8 al 17 luglio Alpàa 35 - Varallo Sesia Per informazioni: www.alpaa.org Dal 29 luglio al 5 agosto Cinquantesima edizione Stresa festival - Sedi varie (Verbano Cusio Ossola) Per informazioni: www.stresafestival.eu Sino ad agosto Italy & Usa Alba music festival - Alba e sedi varie Per informazioni: www.albamusicfestival.com 9 giugno 2011 Ü 57 PARALUP RIVIVE (E CON ESSA LA RESISTENZA) La fondazione “Nuto Revelli” Onlus sta curando il recupero della borgata di Rittana, tra le valli Stura e Grana San Damiano d’Asti. Costantino interrogava, poneva questioni, leggeva brani di Nuto Revelli, di cui aleggia costante in questi luoghi la memoria. Luigi raccontava. Raccontava non le storie, ma “la storia” della Resistenza. Di quei quaranta mesi in cui tanti giovani, e meno, alcuni dell’età di coloro che quel giorno si trovavano di fronte a lui, salirono in montagna per combattere il fascismo e il nazismo, «decisi a riscattare la vergogna e il terrore del Grazie al sostegno economico della Regione, della Compagnia di San Paolo, della fondazione “Crc” e della fondazione “Crt” nel 2009 è stato completato il primo lotto del progetto di recupero del luogo che fu sede della prima banda di Giustizia e libertà del cuneese, in cui militarono importanti capi partigiani fra cui Dante Livio Bianco, Duccio Galimberti e lo stesso Nuto Revelli I Fabrizio Gardinali 58 n una giornata di fine maggio dell’anno scorso un gruppo di studenti proveniente dell’istituto “Cravetta-Marconi” di Savigliano raggiunse a piedi, dalla località Gorre, la frazione Paralup di Rittana. Ad attenderli c’erano Nino Costantino e Luigi Ramello, quest’ultimo partigiano in quei luo- á 9 giugno 2011 á la nostra storia, le nostre vallate ghi dal febbraio 1944, con il nome di battaglia di “Vigin”, in seguito diventato comandante di banda della terza divisione Giustizia e libertà “Langhe”, quella guidata da Alberto Bianco. I giovani si sedettero attorno all’anziano combattente (classe 1923), un uomo gentile e molto disponibile, tornato lassù fin da mondo», come scrisse Piero Calamandrei. L’esperienza qui riferita è tratta da G. Marzola, “Sulle orme della libertà”, ne “Il presente e la storia”, n. 78, dicembre 2010. Perpetuare la memoria quindi, specie alle giovani generazioni, ma non solo. Anche riportare in vita un pezzo di una civiltà per- duta: la civiltà montanara, fatta di fatiche inumane, di fame, di miseria, ma anche di un rapporto intenso con la natura, in un insieme di valori positivi di collettività. L’idea, come riporta Marco Revelli (in “Paralup-Storia di un progetto”, in “Quaderni di Paralup”, numero zero, maggio 2007), nasce il 25 aprile del 2006, lanciata da Teo De Luigi, autore di un bellissimo film-documentario su Duccio Galimberti appena proiettato al castello di Verduno, a un gruppo di amici della fondazione “Nuto Revelli”. La proposta, difficile quanto inattesa, fu colta con un entusiasmo tale che, nel giro di pochi mesi, divenne un “progetto”, elaborato dagli architetti Giovanni Barberis, Dario Castellino, Valeria Cottino e Daniele Regis, che prevede il recupero delle baite della borgata, abbandonate e in rovina, con rispetto della struttura e sostenibilità, nell’intento di salvaguardare la tipicità dell’insediamento e il rapporto col territorio. Nonostante i molti problemi, riguardanti due baite, mentre sono in corso d’opera quelli della seconda parte che dovrebbe interessare anche uno stabile da destinare a centro di accoglienza. Ma perché Paralup? Cos’è che ne fa un “luogo della memoria” per eccellenza? È presto detto. Dopo che il 12 settembre 1943 Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco e i loro compagni si ritrovarono a Madonna del Colletto, fra le valli Gesso e Stura, fondando la prima banda partigiana “Italia libera”, le formazioni combattenti di Giustizia e libertà, il 20 dello stesso mese si spostarono a Paralup, luogo che divenne sede del Comando partigiano fino alla primavera del 1944. Qui si formò una sorta di centro di reclutamento: in totale si arruolarono 220 giovani, dei quali 149 erano in forza nel marzo del 1944. Paralup divenne così anche un “centro di formazione” per cittadini, una scuola di democrazia e di libertà. Farla rivivere è mantenere vive e legati anche alla difficoltà nel risalire alle proprietà delle abitazioni e dei terreni, molto parcellizzate e disperse, grazie al contributo di fondi stanziati dalla Regione Piemonte, dalla Compagnia di San Paolo, dalle fondazioni “Cassa di risparmio di Cuneo” e “Crt”, nel 2009 si sono conclusi i lavori del primo lotto, rinfocolare le basi stesse della nostra Repubblica nata dalla Resistenza, seguendo, in un certo senso, quanto scrisse Gino Giordanengo: «Ma noi crediamo a quel tempo/che non è il passato/è il futuro/perché i fiori e le idee/che hanno radici/rinascono» (cfr. Gino Giordanengo, “Costarossa”). Paola Agosti Patrizia Deabate U n’immagine ricorre nei libri di storia sulla Torino del primo Novecento. È una foto del 1911: compie cent’anni ed è l’icona di un’epoca che toccò l’apice sotto la Mole con la commedia “Addio, giovinezza!” di Sandro Camasio e Nino Oxilia (ispiratrice della canzone “Piemontesina”), con la pubblicazione de “I colloqui” di Guido Gozzano, con la favolosa Esposizione dell’industria e del lavoro per il 50o dell’unità d’Italia, con la tragica fine (si suicidò in modo orrendo) di Emilio Salgari, di cui il 25 aprile è stato ricordato il centenario da un francobollo dedicato. Nell’immagine posano Guido Gozzano, il poeta crepuscolare che cantò la nostalgia del Risorgimento nei versi de “La signorina Felicita” e “L’amica di nonna Speranza”, la poetessa Amalia Guglielminetti e l’attrice Lyda Borelli. L’occasione: una pubblica lettura di poesie, tenuta dalla famosa attrice, che focalizzò un evento cultural-mondano, è il caso di dire, da rivista patinata. La foto infatti finì sulla copertina della rivista femminile “La donna” del 20 maggio 1911, di cui una preziosa copia è conservata a “Villa Meleto” di Agliè, la casa-museo di Gozzano. Lyda Borelli era una delle più acclamate primedonne di teatro in Italia, modello di femminilità, fenomeno di costume: la “diva”. Fu per lei e per la sua antagonista, Francesca Bertini, primissime dive del cinema muto, che fu riconiato quel termine classico, attribuendogli un nuovo signifi- 60 AMALIA, DONNA CHE HA LASCIATO UN SEGNO FORTE Le vicende letterarie (e personali) della poetessa che stregò D’Annunzio, amò Gozzano e... si innamorò di Cravanzana cato. In quegli anni, Hollywood anche se c’era non contava ancora granché e la capitale mondiale del cinema era Torino. Amalia Guglielminetti, poetessa d’ispirazione dannunziana (“Le vergini folli”, 1907; “Le seduzioni”, 1909), fu anche autrice di novelle, romanzi, opere teatrali. Scrisse per più di vent’anni su “La stampa” e il suo salotto era uno dei ritrovi più esclusivi dell’intellighenzia torinese e non solo. Ebbe con Gozzano una tormentata storia d’amore, di cui si L’ITALIA UNITA DICE GRAZIE ANCHE A UNA BORRACCIA! “Pietro Guglielminetti: un artigiano nel Risorgimento”: così s’intitola il percorso didattico realizzato per le scuole superiori torinesi nel 150o dell’unità d’Italia per iniziativa dell’Uciim (Associazione professionale cattolica di dirigenti, docenti e formatori della scuola e della formazione professionale) di Torino, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino e il contributo della fondazione “Crt”, a cura di Chiara Acciarini. Lo studio, basandosi su documenti originali d’epoca, ricostruisce l’epopea della dinastia Guglielminetti e della borraccia in legno usata dall’esercito sabaudo in rapporto alla storia d’Italia. á 9 giugno 2011 á eroine di cento anni fa trovano rivelazioni (gossip, Alla diremmo noi) nelle opere morte del padre, poetiche di entrambi. nel 1886, la famiglia di Lei ebbe un forte legaAmalia si trasferì dal nonno Lorenzo, «vecchio parsimonioso me con le Langhe. industriale, rigido clericale A Cravanzana esiste, e severo custode del focolare infatti, la località Gudomestico» che la fece glielminetti e non è una studiare in scuole coincidenza: ancora a inireligiose. zio ’900, Amalia vi soggiornava in estate, amando quei paesaggi in cui ambientò anche un romanzo sul quale torneremo. Il podere di famiglia ai Guglielminetti, chiamato “Turnin” per la presenza di un tornio per la lavorazione del legno, fu uno dei primi laboratori di quella produzione che segnò la fortuna della famiglia e anche il successo dell’epopea risorgimentale. Infatti il bisnonno di Amalia, Pietro, inventò (e ne fu il primo produttore) la borraccia in legno, in grado di mantenere la freschezza dell’acqua. La borraccia tipo “Guglielminetti” fu usata dai soldati del Regno di Sardegna a partire dalla metà del XIX secolo ed accompagnò i soldati sabaudi nelle guerre d’indipendenza, per poi essere adottata dall’esercito dell’Italia unita. Nel 1865 Vittorio Emanuele II, durante l’inaugurazione della caserma torinese intitolata alla battaglia della Cernaia (anche in Crimea l’opera di Guglielminetti aveva seguito i soldati), ebbe modo di apprezzarne le virtù alla presenza dello stesso produttore. Da allora un esemplare speciale della borraccia “Guglielminetti” fu sempre con il primo Re d’Italia durante le frequenti battute di caccia. E acquistò una grande fama anche all’estero: fu scelta da Napoleone III per la guerra del 1870 e l’anno dopo fu commissionata dal Governo della regina Vittoria d’Inghilterra, cui in seguito si aggiunsero la Russia e la Repubblica d’Argentina. Nel 1884 la ditta “Guglielminetti” fu insignita della medaglia d’oro all’Esposizione generale di Torino, quella che ci ha lasciato in eredità il castello medievale del Valentino (che di medievale ha soltanto lo stile). Il padre di Amalia stava progettando di aprire una fabbrica proprio nell’impero degli zar, quando una tormenta di neve lo sorprese durante un’ispezione ai boschi, fonte della preziosa materia prima. Fu stroncato da una broncopolmonite nel pieno della gioventù, nel 1886. Amalia aveva 5 anni e, insieme al fratello e alle due sorelle, passò sotto la tutela del nonno paterno. All’inizio del XX secolo il successo della borraccia in legno era in declino, essendo entrati in uso i materiali metallici. Il censimento industriale del 1911 registrò in Torino la presenza di una ditta “Fratelli Guglielminetti” per la tornitura del legno, di dimensioni modeste. Tuttavia la famiglia aveva raggiunto e saputo mantenere una grande agiatezza e un posto nell’alta borghesia piemontese. Quanto a mantenerne viva la fama, provvide la poetessa. La giovane Amalia, affacciandosi all’età adulta, potè avvalersi di una posizione solida, un’indipendenza che la portò a una vita fuori dagli schemi dell’epoca, come fu per altre donne d’eccezione: Sibilla Aleramo, Ada Negri, Maria Montessori... Erano i tempi delle emancipazio- Amalia Guglieminetti aveva due sorelle, Emma ed Erminia, e un fratello, Ernesto. I suoi genitori erano Pietro Guglielminetti e Felicita Lavezzato. Il bisnonno, Pietro Guglielminetti, si era trasferito da Cravanzana (dove esiste la borgata Guglielminetti, molto frequentata da Amalia) a Torino, dove avviò un’industria di materiali in legno: fu lui, fornitore dell’esercito del Regno di Sardegna, l’inventore della borraccia, appunto in legno, che fu adottata anche in Francia, nel Regno Unito, in Argentina e nella Russia zarista Nella foto sotto a destra: al centro, Dorina Ronga nei primi anni del ’900, attorniata dai familiari. Accanto: rose da lei dipinte, opera conservata nella villa di famiglia a Nizza Monferrato. Il commediografo Sandro Camasio, innamorato di lei, diede il nome di Dorina alla protagonista della commedia “Addio, giovinezza!” (1911) che, nel 1939, ispirò al maestro Giovanni Raimondo di Diano d’Alba la celeberrima canzone “Piemontesina”. La Ronga, come Amalia Guglielminetti, morì a Torino a causa dei bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale “VORTICE” Tratto da “Le seduzioni” di Amalia Guglielminetti (pubblicato nel 1909) Noi ci fissammo, con un folgorio d’occhi tenace. Io so che in quel momento il cuore ti tremò del tremor mio. Eravamo seduti con il mento nella mano, in un’ombra di veranda, in qual tempo, in qual giorno, io non rammento. Rammento che giungeva a ondate, blanda, una lontana musica e che spesso ripeteva un motivo di domanda. A un tratto ci trovammo così presso da provarne vertigini, e smarriti impallidimmo del pallore stesso come su un buio vortice che inviti. 62 niste, del primo femminismo, delle rivendicazioni per il diritto di voto. Amalia partecipò a Roma al primo Congresso delle donne italiane, nel 1908. Fu autrice di opere letterarie il cui tema ricorrente era il tentativo della donna di ribaltare il gioco dei poteri sessuali con l’uomo. Fu cofondatrice della rivista satirica “Numero” con Guido Gozzano e il loro amico Golia, uno dei maggiori cartellonisti e caricaturisti italiani del ’900. Lo stesso Golia, al secolo Eugenio Colmo, ha nelle Langhe una prestigiosa parentela: la pittrice, poetessa e donna del vino Claudia Ferraresi di La Morra è sua pronipote. Ironia della sorte: Amalia, nella famosa fotografia in copertina de “La donna” ha, appuntate sul petto, quattro rose bianche. E «Non amo che le rose/che non colsi»: anche questi versi di Gozzano, tratti dalla poesia “Cocotte”, furono letti proprio in quell’occasione. Nonostante la vita dorata e la gloria letteraria, Amalia non fu fortunata in amore, dal dissolversi dell’idillio con Guido Gozzano (morto precocemente nel 1916, la madre di lui le impedì di stargli accanto negli ultimi giorni di vita) alle angherie del suo ex, lo scrittore Pitigrilli (Dino Segre che le dedicò nel 1924 lo scandaloso romanzo “Cocaina”), che la portarono sull’orlo della follia. La sua fine, nel 1941, a Torino, sotto le bombe della guerra, fu stranamente simile e quasi contemporanea a quella di un’altra musa di Torino “belle époque”: Dorina Ronga. La quale, avendo fatto innamorare il commediografo Sandro Camasio durante una villeggiatura galeotta a Nizza á 9 giugno 2011 á eroine di cento anni fa Monferrato, era stata da lui immortalata nel 1911 in “Addio, giovinezza!”: la protagonista ebbe infatti il suo nome, Dorina. Fu quindi lei, in origine, la “piemontesina” della celeberrima canzone composta nel 1939 dal maestro Giovanni Raimondo, originario di Diano d’Alba. Chi, almeno dalle nostre parti, non conosce «Non ti potrò scordare/piemontesina bella/sarai la sola stella/che brillerà per me?». Esiste un monumentale ritratto di Amalia Guglielminetti, datato 1913, opera dell’artista Mario Reviglione. Il volto della poetessa vi appare in tutto il suo magnetismo, mentre il suo corpo avvolto in un abito verde-acqua è semiabbandonato su un divano dorato , in una postura da donna fatale dannunziana. Infatti Gabriele D’Annunzio fu il suo nume poetico, da cui ricevette anche lusinghieri riconoscimenti: Amalia, infatti, ne ebbe in dono una copia di “Forse che sì forse che no”, con la dedica: «Ad Amalia Guglielminetti che con sì fiera melodia canta la sua novità». Pare che nel 1912 il Vate, mentre l’attendeva all’“Hotel d’Europa”, a Torino, abbia detto a Tito Ricordi: «Aspetto l’unica poetessa che abbia oggi l’Italia». Oggi a Torino c’è una via intitola- ta ad Amalia Guglielminetti. A Cravanzana e a Torino è ambientato un suo romanzo, edito da Mondadori nel 1927, la cui protagonista, bruna, fiera e superba, abitante nel “Castello” del paese, pare l’alter ego dell’autrice. Vi troviamo il paesaggio intatto dell’alta Langa negli anni ’20 del Novecento: «Non un’officina aveva mai offuscato col suo ansimante e fumoso respiro lo specchio limpido di quel cielo, né mai una fugace locomotiva (...) aveva attraversato la sinuosa pianura tra i prati costellati di colchici e i campi arati di fresco, dove incominciava a spuntare il giovine grano. I piccoli paesi disseminati quasi da una mano sbadata qua e là in quella fertile terra, sotto i campanili che gettavano al QUEL “TERZETTO MERAVIGLIOSO”... Da “I colloqui” di Guido Gozzano, ecco “Il buon compagno (dedicata ad Amalia Guglielminetti): «Non fu l’Amore, no. Furono i sensi/curiosi di noi, nati pel culto/del sogno... E l’atto rapido, inconsulto/ci parve fonte di misteri immensi./Ma poi che nel tuo bacio ultimo spensi/ l’ultimo bacio e l’ultimo sussulto,/non udii che quel rapido singulto/ di te, perduta nei capelli densi./E fu vano accostare i nostri cuori/già riarsi dal sogno e dal pensiero;/amor non lega troppo eguali tempre./ Scenda l’oblio; immuni da languori/si prosegua più forti pel sentiero,/ buoni compagni e alleati: sempre». L’amica comune Carola Prosperi molti anni dopo scrisse a proposito della redazione de “La donna”: «Venivan Camasio e Oxilia, che portavano in giro con giovanile baldanza il trionfo della loro commedia “Addio, giovinezza!” e non sapevano che la loro giovinezza sarebbe stata davvero senza domani (...). Veniva Gozzano, adesso famoso davvero, dopo il successo dei “Colloqui”. E veniva anche Amalia Guglielminetti che aveva ottenuto pur ella un grande successo dopo aver pubblicato due volumi di liriche (...). Vi fu gran festa il giorno in cui Lyda Borelli venne a leggere “L’amica di nonna Speranza” di Gozzano. (...) A festa finita vedemmo uscire il poeta tra la bionda attrice e la bruna poetessa, un terzetto meraviglioso, che sembrava l’immagine stessa del successo e della felicità. Si allontanarono lentamente e dileguarono per piazza Solferino, verso il Qui teatro “Alfieri”». accanto: una delle borracce tipo “Guglielminetti” in dotazione all’esercito sabaudo. Per i dati sulla storia della borraccia l’autrice ringrazia lo scrittore, piemontesista, e medico Giacomo Giamello di Cravanzana. vento i loro cantanti richiami, tra qualche oscuro avanzo di muraglione feudale, vivevano ancora nella primitiva semplicità di cent’anni innanzi». Cravanzana non viene nominata, ma è inconfondibile l’accenno alla grande fiera del 1o settembre, pure citata da Fenoglio nel racconto “Ma il mio amore è Paco”: «Rimaneva la diligenza che passava ogni giorno, annunziandosi al tintinnio delle sonagliere, attesa sulla piazza da una piccola folla impaziente di ricevere gli ospiti o la posta; (...) rimaneva la gran fiera di ogni anno a cui le ragazze da marito compravano la prima veste di lana e la riponevano con cura nel vecchio cofano di legno intagliato appartenuto alla nonna e alla bisnonna e destinato agli oggetti del corredo». L’amore per Cravanzana e le Langhe è racchiuso in questo panorama che forse Amalia contemplava dalla sua stanza al “Turnin”, mentre scriveva le let- tere d’amore al suo Guido, indirizzandole al “Meleto” di Agliè: «Lo sguardo di lassù spaziava sul calmo paesaggio autunnale delle Langhe, di quella terra fra Piemonte e Liguria che non è ancora marittima e non è più alpestre, ma ha della vicina montagna la glauca ombra delle conifere e del mare non lontano la blanda mitezza del cielo che la sovrasta». In alto: Guido Gozzano, Lyda Borelli e Amalia Guglielminetti sulla copertina della rivista “La donna” del 20 maggio 1911 (Si ringraziano le signore Giovanna e Litita Conrieri, proprietarie di “Villa Meleto” di Agliè). Scrisse Luigi di San Giusto (pseudonimo di Luisa Macina): «Due donne, due amiche, due anime elette, moderne, ipersensibili e così diverse e affini; creature d’ombra e di luce (...) Soavissima l’una, delicata, bianca e bionda (la Borelli, nda). L’altra con quegli strani occhi neri ammaliatori (non per nulla si chiamava Amalia, nda), sotto quei capelli corvini, con quel suo corpo di serpe, serrato nella guaina sottile a riflessi metallici. Se fossi un pittore vorrei dipingere l’aurora e la notte, così». 9 giugno 2011 Ü 63 COLLISIONI: LA CULTURA CHE PRODUCE REDDITO In tre giorni di festival, Novello ha accolto circa 50.000 persone, con positive ricadute economiche per il territorio Raffaele Viglione Per giovedì 9 giugno, alle 21, a Cherasco “Collisioni”, con l’associazione “People”, propone al teatro “Salomone” un incontro con Luciano Violante che parlerà del suo libro “Viaggio verso la fine del tempo” con suor Giuliana Galli e don Antonio Rizzolo. Sopra, da sinistra, le foto di Pierangelo Vacchetto ritraggono: Caparezza e l’incontro con Piergiorgio Gay e Luciano Ligabue (i tre sono stati ospitati presso “Il Boscareto resort & spa” di Serralunga d’Alba). Sotto l’immagine di Ligabue sono immortalati: a destra, Luciana Littizzetto con Filippo Taricco di “Collisioni”; il regista Michel Cimino e, a sinistra, l’incontro con Salman Rushdie. Sotto, a destra: un momento della conferenza di Elio e Luca Scarlini 64 L a cultura costa, ma ogni tanto ripaga. In termini di gratificazione e accrescimento personale di chi vi partecipa e, aspetto di primaria importanza, anche sotto il profilo economico. Ecco perché, a pochi giorni dalla terza edizione di “Collisioni”, festival di letteratura e musica che ha portato a Novello artisti di fama internazionale, contano forse più i numeri di tante parole. Filippo Taricco, direttore artistico dell’evento, fornisce cifre che rendono piuttosto evidente la misura del successo riscontrato: «Secondo la stima, prudenziale, che abbiamo fatto con le Forze dell’ordine, nei tre giorni del festival si so- á 9 giugno 2011 á un bilancio in attivo no registrate 50 mila presenze, con picchi in occasione dell’incontro con Ligabue (20 mila persone) e Caparezza (15 mila solo nel prato). È stato molto seguito anche l’incontro con Luciana Littizzetto, ma ha stupito piacevolmente anche la partecipazione ad altri eventi meno “popolari”, come la conferenza di Elio e Luca Scarlini sul poeta russo Danil Charms. All’incontro con Salman Rushdie c’erano 2.500 persone: la sera successiva, a Torino, erano in 500, a dimostrazione della forza attrattiva di “Collisioni”». «Adesso bisogna aprire una riflessione», aggiunge Taricco, «perché è diventato un evento anche economico del territorio, che produ- ce ricchezza. Basti pensare che tutti i pernottamenti sono stati fuori Novello, dove erano ospitati solo gli autori, e hanno riguardato La Morra, Barolo, Monforte, Alba... Solo le prenotazioni passate attraverso l’organizzazione, senza contare Ente turismo territoriale e “Turismo in Langa”, sono state 3.000 con 20.000 pasti serviti. In pratica, la manifestazione ha prodotto almeno tre-quattro volte quel che è costata. A fronte di 200.000 euro investiti, stimando anche solo in 10 euro la spesa per ogni partecipante, tra bere, mangiare e altro, significa almeno 500 mila euro incassati». «Non esistono manifestazioni che funzionano e su cui non si inve- ste», prosegue Taricco. «Quest’anno ci siamo dotati di un palco di un certo livello, abbiamo accresciuto lo staff tecnico e acquistato un ledwall (megaschermo, ndr) che ci è costato molto, ma senza di esso Ligabue e Caparezza li avrebbero visti in pochi. Calcolando che un 70 per cento dei fondi arriva dal privato e il pubblico, con la Regione, incide per un terzo, possiamo dire che ogni spettatore è costato ai cittadini meno di 1,5 euro e ha lascia- to sul territorio 10 euro. “Collisioni” è una manifestazione del territorio e va sostenuta a livello territoriale, in termini economici, ma anche di promozione. Se vogliamo creare un turismo più forte ed essere concorrenziali con un evento di Roma, per esempio, si deve lavorare sui trasporti, creando collegamenti diretti con l’aeroporto di Caselle, in modo tale che da qualunque parti si arrivi si riesca a raggiungere con facilità Novello». Al cinema EMOZIONI CON GLI X-MEN a cura di Mario Rosa IL QUINTO FILM DELLA SAGA DEI SUPEREROI CREATI PER I FUMETTI NARRA COME NACQUERO I FAMOSI MUTANTI n 6 GIORNI SULLA TERRA (Italia, 2010); drammaticofantascienza; regia di Varo Venturi; con Massimo Poggio, Laura Glavan, Marina Kazankova, Varo Venturi e Ludovico Fremont. Davide Piso è uno scienziato esperto di Ufo e di rapimenti alieni che arriva alla conclusione che da migliaia di anni gli extraterrestri rapiscono gli umani e si impossessano dei loro cervelli nutrendosi dell’energia delle loro anime... 66 á 9 giugno 2011 G li X-Men sono gli eroi mutanti che hanno dato vita a una delle serie tratte dai fumetti più coinvolgenti di Hollywood (e redditizie). Con “X-Men: l’inizio” arriviamo alla quinta pellicola ispirata ai comics di casa Marvel, dopo “X-Men: il film”, “X-Men 2”, “X-Men: conflitto finale” e lo “spin-off” del 2009 “X-Men: le origini-Wolverine”. Il film in uscita, attraverso il quale scopriamo com’è nata l’epica inimicizia tra gli X-Men del professor X (Charles Xavier) e la Confraternita di Magneto (Eric Lehnsherr), è ambientato negli anni Sessanta, all’alba dell’era spaziale, l’epoca di John Fitzgerald Kennedy, un periodo storico caratterizzato dalla guerra fredda, con il pianeta minacciato dalle crescenti tensioni fra Stati Uniti e Urss. Quella è l’era in cui, secondo la “storia parallela” narrata dalle nuvole parlanti, il mondo scoprì l’esistenza dei mutanti. Il regista, Matthew Vaughn, ci fa conoscere Xavier e Lehnsherr, interpretati da James McAvoy e Michael Fassbender (Patrick Stewart e Ian McKellen nei film precedenti) quando scoprono i loro poteri, diventano grandi amici e con altri mutanti (alcuni già visti, altri nuovi) lavorano per evitare la fine del pianeta. Ma le loro strade si separano poiché Xavier immagina una coesistenza pacifica tra uomini e mutanti, mentre Lehnsherr inizia a sognare di dominare il pianeta. January Jones, Jennifer Lawrence, Rose Byrne e Nicholas Hoult sono alcuni dei nuovi X-Men allievi della scuola per mutanti creata da Xavier, qui impersonato da quel James McAvoy (“Wimbledon”, “Le cronache di Narnia”, “L’ultimo Re di Scozia”, “Espiazione”, “Wanted” e “The last station”, che, scrive Claudia Laffranchi su “Il giornale”, «coi suoi occhioni azzurri e la sua aria da ragazzino sembra molto più giovane dei suoi trentadue anni». n LE DONNE DEL 6O PIANO (Francia, 2011); commedia; regia di Philippe Le Guay; con Fabrice Luchini, Sandrine Kiberlain, Natalia Verbeke e Carmen Maura. Parigi, anni ‘60. Un agente di cambio rigoroso e padre di famiglia “rigido” scopre che un’allegra banda di domestiche spagnole vive al sesto piano del suo immobile borghese. La ragazza che lavora in casa sua gli rivela un mondo esuberante, l’opposto del suo ambiente educato e austero... n LONDON BOULEVARD (Usa-Regno Unito, 2010); thriller; regia di William Monahan; con Keira Knightley, Colin Farrell, Stephen Graham e Jamie Campbell. Uscito di prigione, un criminale da quattro soldi è deciso a cambiare vita, così si mette alla ricerca di un impiego. Trova lavoro come maggiordomo di una ricca attrice londinese. Nonostante la donna sia molto “generosa” con lui, il suo passato da delinquente torna a prendere il soppravvento... Carlo Bottero è tempo di musica, di grandi eventi e di appuntamenti che caratterizzano l’estate di Langhe e Roero, confermandone le grandi attrattive. Dal ricchissimo calendario evidenziamo alcune kermesse di assoluto rilievo. A Santo Stefano Belbo, nell’ambito del “Pavese festival” (in programma sino al 26 agosto), sarà protagonista Antonella Ruggiero Festival antidogma musica e domenica 10 luglio, nella barricaia “Fratelli Martini-Sant’Orsola” di Cossano Belbo, si terrà un tributo a Piero Umiliani. Lunedi 11 luglio Castiglione Tinella ospiterà lo spettacolo “Ogni promessa” con Andrea Bajani e Giorgio Li Calzi. Per informazioni sugli appuntamenti (tutti a ingresso gratuito, con inizio alle 21,30) è consultabi- Sabato 11, dalle 18, “pacifica invasione musicale” per le vie cittadine di “P-Funking band”: momenti d’intrattenimento con musica jazz ma anche funky, rythm & blues, disco... Alle 21,30, in piazza Risorgimento, grande concerto degli “Idea 6”, i quali vedono in veste di leader il trombonista italiano Dino Piana. Domenica 12, a partire dalle 11, “happy hour” con gli ormai con- Langhe & Roero sono imperdibili le il sito internet www.fondazionecesarepavese.it. Passiamo ad Alba: da oggi, giovedì 9 giugno, sino a domenica 12, la città delle cento torri, famosa per la meravigliosa gastronomia e per il vino, sarà meta irrinunciabile per gli appassionati grazie ad “Alba & Jazz” che ha deciso di festeggiare il 150o anniversario dell’unità d’Italia invitando diversi e quotati mu- Enrico Ruggeri e Andrea Mirò. Tutti gli artisti partecipanti all’evento si sono riuniti a scopo benefico per dare sostegno, con le loro performance, alla realizzazione di un importante progetto dedicato ai bambini malati di tumore e alle loro famiglie. Non si può dimenticare, inoltre, che sono in fase di definizione i programmi di due altre eccellenti manifestazioni musicali: “Monforte in jazz” (a luglio) e la quinta edizione estiva dell’“Alba music festival” (15-31 luglio). Per informazioni sugli eventi in calendario: ente turismo “Alba, Bra, Langhe e Roero” (tel. 017335833) o il sito internet www.langheroero.it. sueti aperitivi in jazz tra locali, piazze e vie della città e, alle 21, conclusione di “Alba jazz festival” con Flavio Boltro, grande, storico e attualissimo batterista in scena con Gegé Munari in veste di leader della formazione “Gegé Munari & new talent”. Ricordiamo infine che dal 20 al 28 giugno andrà in scena, a Govone, “La collina degli elfi Live”, rasse- MUSICA ED ECCEZIONALI OSPITI SULLE COLLINE (sabato 9 luglio alle 21,30), mentre venerdì 26 agosto si esibirà Shel Shapiro, con uno spettacolo sulla “beat generation” e sulla cultura americana. Domenica 19 giugno, presso la tenuta di Fontanafredda, a Serralunga d’Alba, si esibirà l’ensemble “Taki-Bolivia” per il XXXIV sicisti a rendere omaggio al jazz del Belpaese. La kermesse prevede per questa sera l’esibizione in piazza Savona del contrabbassista Rosario Bonaccorso e del suo quartetto con il progetto musicale “In cammino”. Con lui suoneranno Andrea Pozza (pianoforte), Nicola Angelucci (batteria) e, ospite d’ eccezione, Fabrizio Bosso (tromba e flicorno). Venerdì 10, sempre piazza Savona sarà il palcoscenico naturale per un doppio concerto: alle 20, il trio di Felice Reggio, apprezzato trombettista; alle 21,30, Dado Moroni e Bert Joris si esibiranno in “Gianni Basso tribute band”. gna benefica di arte e musica. Il cartellone include attività di diversa intensità: dagli spettacoli teatrali per bambini e adulti alle lezioni di cucina alla presenza di chef stellati capitanati da Davide Palluda, a lezioni di danza con la presenza di Steve La Chance, al cabaret con Gianpiero Perone, dai concerti blues di Paolo Bonfanti a quelli di band locali come gli “Orange project”, a quelli di musica folk (“Yo Yo Mundi” e “Lou Dalfin”) per passare a musicisti del calibro di Paolo Conte, artisti internazionali come Hevia, alle serate culturali in compagnia di Giorgio Faletti e Massimo Cotto, seguiti da Alba e il suo territorio in queste settimane propongono una serie impressionante di iniziative, non solo musicali, con la presenza di artisti di eccezionale valore, da Antonella Ruggiero a Paolo Conte, in un caleidoscopio di proposte in grado di interessare ogni età e gusto un’estate all’insegna di grandissimi eventi Ü 9 giugno 2011 Ü 67 I cacciatori di sono al lavoro QUATTRO MESI PER SCATTARE S e nei prossimi mesi vi capitasse di incontrare, sui sentieri della Valle Grana, strane persone che si aggirano con una mappa rappresentante luoghi arcaici e demoni misteriosi e scattano foto... non preoccupatevi: sono i partecipanti al concorso “La valle delle leggende” (e-mail: [email protected]), indetto dall’ecomuseo “Terra del Castelmagno”, che anche quest’anno offre agli iscritti la possibilità di scoprire nuovi luoghi e nuove leggende. Per unirsi a loro basta iscriversi 68 presso Beico, Filatoio rosso di Caraglio (il sabato e la domenica, dalle 15 alle 19) o rivolgendosi alla trattoria “L’aquila nera” di Monterosso Grana. Al momento dell’iscrizione riceverete il racconto di Jacques, cataro avventuriero che nel medioevo percorse la valle imbattendosi in GUSTO E VISTA INAUGURANO Un fine settimana all’insegna di gusto e vista: sono le prime proposte del programma “La cultura a cinque sensi” della Comunità montana Valli Grana e Maira, avviato nell’ambito del á 9 giugno 2011 á alla scoperta del territorio Lorenzo Vallese leggende in Val Grana FOTO DA... GRAN PREMIO! Il concorso è iniziato il 5 giugno e dà quattro mesi di tempo per trovare e fotografare i quattro siti indicati (ma basta individuarne due per aspirare ai premi). Le foto vanno consegnate entro il 25 settembre. L’iscrizione costa 7 euro. Per informazioni: 333-3234452 (Cristiano) oppure 339-1205832 (Simona) bestie malefiche e personaggi oscuri, e una speciale mappa che vi aiuteranno a trovare i siti leggendari. A questo punto non dovrete far altro che trovare i luoghi indicati da Jacques, scatenare la fantasia e scattare una fotografia bella, fantasiosa, originale, del sito trovato. Entrerete così anche voi a far parte dei “cacciatori di leggende”, imbattendovi sul vostro percorso con altri concorrenti che non saranno soltanto avversari, bensì persone con cui condividere, oltre alla voglia di scoprire, le passioni dell’escursionismo, della fotografia e l’attaccamento al territorio e alle sue tradizioni. La premiazione avverrà a novembre, durante la festa annuale dell’associazione culturale “La Cevitou”, e i vincitori saranno premiati con formaggio Castelmagno, cene nei ristoranti della valle, libri e altri prodotti locali. IL PROGETTO “LA CULTURA A CINQUE SENSI” progetto “Le identità visibili”. Il 12 giugno “La domenica del Castelmagno” renderà protagonista il noto formaggio in dodici ristoranti della Valle Grana. Inoltre saranno visitabili gratuitamente nei ventuno siti romanico-gotici del circuito “Mistà”. Sabato 11, alle 15, nella chiesa di San Paolo, a Caraglio, aprirà la mostra di pittura “I colori di una valle”. Info: www.vallemaira.cn.it. Rita Balistreri “Passepartout” pensa alle donne Ad Asti l’universo femminile analizzato in tutte le sue sfaccettature in una serie di dibattiti animati da ospiti di eccezionale rilievo Sopra: scorcio del pubblico della passata edizione di “Passepartout”. Quest’anno gli eventi si terranno nel cortile del palazzo del Collegio, in via Carducci 64. In alto, da sinistra, alcuni degli ospiti: Angelo Benessia, avvocato torinese esperto di musica classica, Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e direttore scientifico di “Passepartout”, Sandro Cappelletto, critico musicale, e Inge Feltrinelli, presidente della “Feltrinelli editore”. Le foto sono di Franco Rabino 70 DA SABATO, INCONTRI STIMOLANTI A d Asti torna puntuale, come ogni anno, ed è il quindicesimo, “Passepartout: pensiero e parole”, collaudato festival organizzato dalla Biblioteca Astense i cui appuntamenti (tutti gratuiti) fra pubblico e scrittori, politici, giornalisti e saggisti si terranno dall’11 al 19 giugno presso il palazzo del Collegio, in via Carducci 64. Per il 2011 è stato scelto un tema tutto al femminile, da cui anche il titolo della rassegna: “1911-2011: il secolo della donna-Dall’esclusione alle pari opportunità”. «Il riferimento cronologico pren- á 9 giugno 2011 á la provincia accanto de le mosse dal marzo 1911», spiegano gli organizzatori, «perché in quell’anno in numerosi Paesi europei, fra i quali Germania, Austria, Svizzera, Danimarca e Francia, si celebrò per la prima volta la Giornata internazionale della donna, sul modello americano del “Women’s day” promosso negli Stati Uniti dai movimenti progressisti a favore del diritto di voto per le donne. È questo lo spunto da cui decollerà “Passepartout”, per un confronto vivace e costruttivo sul ruolo svolto dalla figura femminile in questi cento anni, abbracciando tutti i settori, dalla cultura alla politica e, ancora, dal teatro e dall’arte all’economia». Il nutrito programma ha avuto un’anteprima mercoledì pomeriggio, 8 giugno, con la relazione del professor Stefano Zecchi, docente di estetica all’Università di Milano, autore di numerosi saggi e romanzi, il quale ha ufficialmente aperto l’edizione del 2011 di “Passepartout”. Gli appuntamenti successivi sono i seguenti. Sabato 11 giugno Ore 18,30: anteprima astigiana, “Il doppio margine-Donne tra esclusione e cambiamento”, con Natascia Curto, Giulia Fassio, Arianna Santero, Valentina Porcellana e Lia Zola. Ore 21: “L’anello forte-Storie di vita e di lavoro di donne astigiane 1860-1960”, testi a cura di Nicoletta Fasano, Franco Rabino e Mario Renosio; testimonianze recitate da Simona Codrino. Domenica 12 giugno Ore 11: “Ma adesso parliamo noi”, incontro con le giornaliste piemontesi Emanuela Banfo, Marisa Bianco, Alessandra Comazzi, Silvia Rosa Brusin e Marina Verna. Ore 17: “La lezione della donna tigre”, con Marta Dassù e Carlo Cerrato . Ore 18: “Regine di carta: l’editoria al femminile”, con Rosellina Archinto, Inge Feltrinelli e Mariella Enoc. Ore 21: “Viaggio verso la fine del tempo-L’apocalisse di Lilith”, con Luciano Violante (autore del romanzo-saggio omonimo, edito da Piemme) e Alberto Sinigaglia. Ore 22,30: “A case of you: donne fra le canzoni di Joni Mitchell”, testi di Alexander Macinante, voce e pianoforte Elisa Casile, chitarra Federico Zola, voce narrante Chiara Buratti. Lunedì 13 giugno Ore 18: “Lavorare stanca”, con Isabella Bossi Fedrigotti e Marisa Fumagalli. Ore 21: “Seconde ai fornelli, prime sul campo”, con Edoardo Raspelli e Beppe Rovera. Martedì 14 giugno Ore 18: “Il Risorgimento e la donna”, con Emilia Sarogni e Valerio Zanone. Ore 21: “Se la escort entra in un romanzo” con Maria Venturi e Bice Biagi. Mercoledì 15 giugno Ore 18: “Confessioni reporters”, con Anais Ginori, Monica Maggioni e Stella Pende. Ore 21: “Muse inquietanti? Donne e arte nel XX secolo”, con Philippe Daverio. Giovedì 16 giugno Ore 18: “Quando indossano le stellette: le donne nelle forze armate” con il generale Luigi Francesco De Leveran, Vincenzo Tessandori e una folta delegazione di donne-soldato dell’esercito italiano. Ore 21: “L’ora di pietra”, con Antonia Arslan, Margherita Oggero e Marina Verna. Venerdì 17 giugno Ore 17,30: “Imprenditrici di cultura”, con Caterina Bottari Lattes, Giovanna Cattaneo Incisa, Alessandra Pivato, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Renato Izzo. Ore 19: “Le ferite della scuola”, con Paola Mastrocola e Vera Slepoj. Ore 21: “Le mie chimere”, con Sebastiano Vassalli e Giovanni Tesio. Sabato 18 giugno Ore 11,30: “A ogni costo, l’amore”, con Laura Calosso, Federica Magro e Giulia Ichino. Ore 16,30, nella sala “Pastrone” del teatro “Alfieri”: “Donne, stereotipi e televisione”, con Wilma Malucelli, Stefano Mosti, Dina Nani, Francesca Paci, senatrice Maria Rizzotti e Alberto Sinigaglia. Ore 18: “Perché, perché ho dovuto ucciderle (quasi) tutte?”, con Angelo Benessia e Sandro Cappelletto. Ore 19: “Donne d’islam: rivoluzione e transizione democratica”, con Francesca Paci, Lilia Zaouali e Younis Tawfik. Ore 21: “Regine delle scene”, con Debora Caprioglio, Paola Quattrini, Baba Richerme e Corrado Tedeschi. Domenica 19 giugno Ore 12: “Signore in rosso, bianco, rosé”, con Anna Abbona, Raffaella Bologna, Roberta Ceretto, Chiara Soldati e Sergio Miravalle. Ore 17,30: “Filosofia è un sostantivo maschile?”, con Silvia Ronchey, Nicla Vassallo e Giulio Giorello. Ore 19: “Donne di mare e di savane”, con Folco Quilici. Ore 21: “Potere rosa”, con Maria Teresa Armosino, Angela Motta, Giovanna Quaglia, Rosanna Valle e Giorgio Galvagno. Conclusioni di suor Giuliana Galli e di Emanuela Banfo. Ogni serata di “Passepartout”, a fine dibattito, cioè dalle 22,30 circa in poi, sarà allietata dall’appuntamento musicale “Suonala ancora, Sam” con il pianoforte di Federico De Martino il quale, di volta in volta, accompagnerà il pubblico in una passeggiata informale tra jazz, bossa, musica popolare e brani classici. A PEVERAGNO TORNA LA SAGRA DELLA FRAGOLA Un fine settimana all’insegna dell’edizione numero 54 dell’evento, impreziosito da tanti appuntamenti e dall’attesa elezione della miss 2011 C on quella di quest’anno sono 54 le edizioni della sagra che Peveragno dedica a una delle eccellenze del territorio. La fragola, infatti, sarà al centro di una girandola di appuntamenti che permetteranno sia di assaporare il delizioso frutto, sia vivere attimi di allegra spensieratezza, con tanti momenti in musica e non solo. 72 Si comincerà sabato 11 giugno, in piazza Pietro Toselli (in caso di maltempo la manifestazione si svolgerà al palatenda “Bisalta”): alle 20,30 è in programma il concerto dei bambini della scuola dell’infanzia di Peveragno, con l’esecuzione di alcuni brani riguardanti i 150 anni dell’unità d’Italia. Seguirà la premiazione della vincitrice del concorso “Miss Peveragno oggi”, la ragazza del paese più votata tramite il tagliando che le famiglie hanno trovato all’interno del giornale “Peveragno oggi”. Quindi le aspiranti miss, coordinate dalla bravissima Martina Diaspro, cominceranno a sfilare verso le 21 e saranno giudicate da una giuria popolare. La serata verrà presentata da Valentina Marfulli. La madrina dell’evento sarà la bellissima Fiammetta Cicogna, apprezzata conduttrice di “Wild-Oltrenatura”, alle prese in questo periodo con un nuovo programma, á 9 giugno 2011 á i gusti naturali della Granda “Tamarreide”, sempre su Italia1. Ospite della serata, organizzata dalla Pro loco in collaborazione con l’associazione culturale “All4U”, sarà Andrea Di Marco, mentre la mascotte sarà Rocco Gigolò, i quali assicureranno un gradito apporto comico all’evento. Le ragazze premiate saranno quattro: oltre a miss “Fragola”, verranno incoronate miss “Sorriso”, miss “Belle gambe” e miss “Eleganza”. Dopo la proclamazione della vincitrice, grande concerto live con il gruppo musicale “Yo Yo band”. Domenica 12 giugno si entrerà nel vivo dei festeggiamenti della sagra: a partire dalle 9,30 la Pro loco di Peveragno organizza una visita guidata alla scoperta del mondo fragola. In mattinata si potrà vedere e toccare con mano il percorso compiuto dalla fragola di Peveragno dal campo alla tavola, attraverso visite e chiacchierate con produttori e addetti alla com- Attilio Casetta L’attrice e conduttrice di “Wild-Oltrenatura” Fiammetta Cicogna (foto) sarà la madrina della serata di sabato, durante la quale sfileranno le bellezze in concorso. La Cicogna avrà il gradito ruolo che negli anni passati fu di apprezzate donne dello spettacolo, come Elisa Isoardi e Giuliana Moreira IL FASCINO DEI “NOTTURNI NELLE ROCCHE” Per tutta l’estate (ad eccezione di agosto) il martedì e il venerdì sarà tempo delle passeggiate roerine Anche quest’anno l’estate del Roero si movimenta di natura, aggregazione e spettacoli con i “Notturni nelle Rocche”, passeggiate notturne con animazioni teatrali, racconti al chiaro di luna, approfondimenti botanici ed enologici che fanno dei sentieri del Roero i posti più esotici per una bella serata estiva. Il filo conduttore che accompagnerà la rassegna sarà costituito dai racconti di Stefano Benni, messi in scena tra torce, lumini e musica dal vivo, ma non mancheranno curiose serate a cavallo tra enologia e superstizione. Un articolato e colorato programma per scoprire gli itinerari più belli, rilassarsi in compagnia e assaporare le tisane calde e lo spuntino della buonanotte che chiudono ogni serata. Quest’anno si potrà partecipare non solo a piedi (e muniti di torcia), ma anche in bici. Le passeggiate (costo: 5 euro) avranno luogo il martedì e il venerdì, da giugno a settembre (agosto escluso), con partenza alle 21 e toccheranno dieci paesi roerini. Prossimi appuntamenti: domani, venerdì 10, a Sommariva Perno e martedì 14 a Montaldo Roero. Per il dettaglio delle serate: www.ecomuseodellerocche.it (tel. 0173-976181). mercializzazione. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione al 339-3540285 o all’indirizzo email [email protected]. Alle 10,30 la Cassa rurale e artigiana di Boves offrirà l’“Aperitivo in terrazza” presso la sua filiale di Peveragno. In piazza Toselli si potranno acquistare le fragole e degustarle nelle varie preparazioni lungo il percorso “Fragolosità” grazie alle associazioni di Peveragno e agli “Amici del cioccolato” (esempi: macedonia con panna, gelato del bar “Corso”, pirottini, granite, drink, mousse di fragole con cioccolato, fragole e cioccolato, yogurt, torte, formaggio, ecc.). Le si potranno conoscere meglio visitando la mostra “Pomologia” realizzata in collaborazione con il Creso e i consorzi di tutela, a cura di “Assortofrutta”, e la mostra fotografica “Le fragole di Peveragno”, una raccolta molto simpatica. In cartellone c’è anche “Fragole di ieri e di oggi a confronto”: un gruppo di qualificati assaggiatori, in collaborazio- ne con Onafrut e Creso, si incontreranno per proclamare la fragola più buona. Nelle vie del paese ci saranno hobbysti ed espositori, la presentazione della Federazione italiana cronometristi e l’esposizione di macchine d’epoca. Si svolgeranno il mercatino a tema di prodotti tipici, artigianali, il mercatino di scambio di vecchi giocattoli dei bambini e il mercato degli ambulanti. Ci saranno intrattenimenti per adulti e bambini quali lo spettacolo di ballo country music, il concerto della Banda musicale di Peveragno con il gruppo majorette e altri gruppi musicali, quali i “Fuori rotta”, “Mariella e Luigi” e “I musici del sorriso”. A “Casa Ambrosino” si svolgeranno la mostra “Ambrosino e dintorni”, con l’esposizione dei lavori dell’associazione “Arte da parte”, e la quinta mostra di tavole originali a fumetti “PeveComics” allestita dalla Consulta giovani. In piazza XXX martiri si svolgerà il torneo di pallanovanta organizzato dall’Aspe Peveragno. Nel palatenda “Bisalta” domenica sera gran ballo liscio con l’orchestra “Ennio Chendi” e ventiquattr’ore dopo bis con l’orchestra “Scacciapensieri”. LA GALLERIA D’ARTE “GALEASSO” COMPIE CINQUANT’ANNI Domenica 12 giugno, alle 11, presso la sede di via Mazzini 2, ad Alba, festa con l’inaugurazione di una mostra dedicata anche all’unificazione italiana Sopra: l’opera del maestro Alfredo Levo di Torino, pittore novantenne amico di Alba e degli albesi, dedicata al mezzo secolo di attività della galleria d’arte “Galeasso”. A destra: una suggestiva immagine delle grotte di Bossea, in cui si terranno alcuni eventi Carlo Gramaglia, decano dei giornalisti della provincia di Cuneo, ha diramato il seguente comunicato sulla galleria d’arte “Galeasso” di Alba. «È la galleria più anziana della Granda, e forse del Piemonte. Nacque nella primavera del 1961, in via Mazzini 2, dove si trova tuttora. La cerimonia ufficiale del cinquantenario si svolgerà domenica 12 giugno, alle 11, presenti autorità istituzionali, giornalisti, collezionisti, artisti e amici. Con l’occasione sarà inaugurata una mostra che ricorda i 50 anni di attività, un’esposizione culturale dedicata anche ai 150 anni dell’unità d’Italia, attraverso le opere degli artisti Accigliaro, Albanese, Bellini, Borgogno, Borsato, Buccolo, Colombotto Rosso, Crepaldi, Daniela Denti, Frigo, Gallo, Garino, Girotti, Levi, Alfredo Levo, Marchesini, Giovanni Pascoli, Prina, Scremin, Sismonda e Francesco Tabusso. Nel 1961 non si parlava ancora di arte in Alba. A poco a poco, il cavalier ufficiale Angelo Galeas- so, grazie alla sua preparazione artistica, iniziò a organizzare le prime mostre, le estemporanee nelle patronali dell’albese, delle Langhe e del Roero, indisse i raduni di artisti delle accademie di Torino e Milano, invitò i grandi maestri contemporanei italiani e anche stranieri. Nella sua bottega, il cavalier ufficiale Galeasso ha diffuso, attraverso “il salotto”, lezioni e dibattiti sulla storia dell’arte e sulla bravura degli artisti contemporanei. Poco a poco spiegò a collezionisti e amici come si legge un’opera, gli stili delle opere. È un mestiere difficile il suo, con il quale ha trasmesso cultura artistica, con il cuore, l’anima e i sentimenti in una città che l’ha seguito nel lungo cammino dell’arte con l’amicizia schietta e sincera per artisti, clienti e amici. Tanti auguri a te, Angelo Galeasso, e a tuo figlio Adalberto, che da qualche anno opera al tuo fianco, per diffondere l’arte contemporanea, l’accoglienza e l’amicizia verso tutti». Mario Rosa FRABOSA RISCOPRE IL SUO MARMO «C onosciuto per qualità e versatilità d’impiego già dai romani, che qui aprirono le prime cave di pietra e marmo bianco, il marmo di Frabosa è stato il grande protagonista dei più importanti edifici barocchi del Piemonte. Peculiarità che risiede nell’aver rilevato la singolarità storica del rapporto tra centro e periferia, la presenza cioè di tecnici e progettisti “in situ” per la scelta dei marmi frabosani destinati alle costruzioni barocche (e non solo) del Piemonte, avendo le cave mantenuto carattere di indipendenza e non essendo mai divenute cave regie (come invece altre nel cuneese). Lo studio e la documentazione dell’impiego di questi materiali, riconoscibili ad esempio nel santuario di Vicoforte, a Torino nella cappella della Sindone, a Superga, alla Gran Madre e in San Carlo, costituiscono una delle finalità specifiche del progetto ecomuseale. Operando in sinergia con le grotte di Bossea, l’Ecomuseo del marmo di Frabosa Soprana ha l’obiettivo di riaprire come percorsi di visita gli antichi luoghi di cava e tutelare le forme tradizionali di artigianato locale. In particolare, vengono organizzate attività didattiche e divulgative nella cava di Serro, suggestivo anfiteatro calcareo scavato nei boschi di castagno all’ingresso del paese». Fin qui il sito http://ecomuseipiemonte.wordpress.com a proposito dell’Ecomuseo del marmo che ha sede in piazza del municipio, a Frabosa Soprana. In occasione della seconda Giornata di promozione degli ecomusei piemontesi, dall’11 al 19 giugno sono in programma 74 interessanti attività. Nella sala polivalente delle grotte, da sabato 11 a domenica 19, in orario 9-18, “Scatti d’artista” della fotografa Resy Bruno e “Arte in grotta”, visita guidata a un emozionante percorso artistico allestito in ambiente ipogeo (tel. 0174-349240). Mercoledì 15, dalle 9 a mezzogiorno, in località Mongrosso di Frabosa, presso il caseificio, incontro sulla filiera del Raschera Dop (tel. 348-2529971, Gianni Siccardi). Venerdì 17, dalle 15 alle 17, in piazza del municipio, dimostrazione dell’arte dei coltellai “Frabusan” (tradizionale forgiatura a mano; informazioni presso il municipio, tel. 0174-244024). á 9 giugno 2011 á l’arte e le meraviglie della natura A CERESOLE SI PRESENTANO LE TERRE ROSSE Nel fine settimana la prima fiera tutta dedicata al territorio roerino valorizzerà l’alta qualità dell’enogastronomia locale “F n 9 GIUGNO TRA CINEMA E CUCINA Oggi, giovedì, a Saluzzo inizierà “Cécucine”, la rassegna di cinema e cucina per l’educazione ai diritti umani, alla multiculturalità e alla cooperazione, promossa dall’associazione “i313” e dal consorzio “Monviso solidale”, che proseguirà il 17 e il 19 giugno rispettivamente a Savigliano e a Fossano. Presso le antiche scuderie della fondazione “Amleto Bertoni” alle 17,30 sarà proiettato il film di animazione “Il mio vicino Totoro” (immagine sopra); alle 19 si terrà la “marenda sinòira” a cura dell’associazione “La scintilla” e alle 20,30 verrà proposto il documentario “Quali altri?”. Si potrà visitare l’esposizione di manufatti e tessuti curata dal gruppo “Penelope”. 76 iera delle terre rosse”, in omaggio al colore scarlatto dell’argilloso suolo roerino: così si chiama l’iniziativa volta a valorizzare i sapori e la realtà produttiva e artigianale di quest’angolo della Granda. In programma venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 giugno a Ceresole d’Alba, la kermesse, alla prima edizione, prevede eventi enogastronomici che consentiranno di gustare i pregiati prodotti locali (tinche, asparagi, carni bovine, fragole, salumi, salsiccia e il biscotto Pampavia) a prezzi accessibili e in versioni adatte anche ai più piccoli. Venerdì, alle 20, in piazza Vittorio Emanuele II avranno luogo la prima serata enogastronomica e lo spettacolo “Bmx show” di free style acrobatico con il campione Alessandro Barbero e altri rider. Sabato, a partire dalle 9, nei locali del cinema di piazza Vittorio Emanuele II avrà luogo l’incontro “Dall’allevamento alla tavola-Produzione di qualità delle carni e benefici per i consumatori”, con la partecipazione di Carlo Angelo Sgoifo Rossi, specialista della nutrizione, e di Silvia Ceriani, di Slow Food Italia, autrice, scrittrice e direttrice della rivista del movimento fondato da Carlo Petrini. Dalle 15 fino al termine del giorno seguente, l’eccellenza delle produzioni alimentari sarà in piazza con le bancarelle dei sapori e del gusto (info e adesioni gratuite allo 0172-574135). Alla stessa ora apriranno la rassegna dei prodotti delle aziende locali e dell’eccellenza artigiana e, in piazza Caccia e lungo via Artuffi, l’esposizione delle macchine agricole e delle attrezzature per il lavoro e il giardinaggio. Ci sarà spazio anche per la cultura: la chiesetta della Madonna dei prati ospiterà la mostra di pittura della ceresolese Francesca Arata, il cui incasso sarà devoluto al Gruppo volontari del paese. Alle 17 sarà il momento del taglio del nastro che avverrà presso il cinema di piazza Vittorio Emanuele II, alla presenza delle autorità. Seguirà un rinfresco nel cortile del castello. La serata inizierà con una tappa all’“Osteria delle terre rosse”, nella tensostruttura montata in via Artuffi, e proseguirà alle 21, in piazza Vittorio Emanuele II, con il divertente spettacolo dei “Trelilu”, riratti nella foto in alto (ingresso gratuito). Ai bambini sarà dedicata la “Fiera dei piccoli”. Sabato, dalle 9, in piazza Caccia saranno esposti i piccoli animali della cascina “Festa” di Panca- á 9 giugno 2011 á da non perdere n 11 E 12 GIUGNO TAPPE DI GUSTO A GARESSIO Sabato e domenica Garessio ospiterà, nel borgo maggiore, “PassaggiandoEmozioni d’acqua” (nella pagina a lato, a destra, una foto delle scorse edizioni), passeggiata enogastromica che prevede tappe presso le fontane più suggestive, dove si potranno degustare le prelibatezze locali servite dai migliori chef della valle. L’evento rientrerà nell’ambito della festa dedicata all’acqua, il cui programma contempla momenti ricreativi e culturali. Info allo 0174805644 o sul sito internet www.comune.garessio.cn.it. La fiera ceresolese vedrà riproporre la mostra zootecnica che, dopo molti decenni di pausa, viene di nuovo promossa in paese. In parallelo il mondo agricolo e i suoi prodotti saranno protagonisti degli eventi gastronomici. La manifestazione è proposta da: Comune, Pro loco e Biblioteca civica di Ceresole, società Bocciofila e “Roero Vespa club”, con il contributo di Regione, Provincia, ente turismo “Alba, Bra, Langhe e Roero”, Cassa di risparmio di Bra, Banca d’Alba e Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero. DA SABATO A CUNEO TRIONFA L’ARTE Fino al 24 luglio la fondazione “Peano” promuove una mostra dedicata ai giovani talenti piemontesi Da sabato 11 giugno a domenica 24 luglio la sala mostre e il giardino della fondazione “Peano” di Cuneo (in corso Francia 47) ospiteranno la mostra collettiva “Italia giovane Stato”. Organizzata dalla Fondazione stessa, l’esposizione rappresenta un percorso esplorativo all’interno delle espressioni artistiche giovanili del Piemonte, emerse o emergenti nelle province di Torino e di Cuneo, attraverso la presentazione di opere realizzate con vari media (grafica, pittura, fotografia, video, scultura, installazione). Curata da Enrico Perotto e aperta dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 19, la rassegna sarà inaugurata sabato alle 18. Interverranno Angelo Mistrangelo e Ivana Mulatero. Ecco i nomi degli artisti coinvolti: Ariaudi, Caretto e Spagna, Cerutti, Coniglioviola, Costa, De Serio, Eula e Dalmasso, Giansiracusa, Lerda, Gioiello, Isola & Norzi, Isola, Pugno, Rapello, Rovero, Scroppo, Tealdi, The Bounty, Killart, Turco, Turzeniecka e Viale. Per avere maggiori info: [email protected]. n DALL’11 GIUGNO MONDOVÌ E LA FATA VERDE Da sabato sarà visitabile, presso l’antico palazzo di città, a Mondovì Piazza, la mostra “La fata verdePerdersi nella magia di un orizzonte interiore” (sotto, una delle opere esposte), inaugurata venerdì 10 alle 18 e aperta dal martedì alla domenica dalle 15 alle 19. È un’esposizione di scultura, poesia, pittura e fotografia con opere di Giovanni Maunero, Gianni Bava, Bruno Capellino e Alessandro Dattola (residenti nella Granda), dedicata all’assenzio, il potente liquore tanto amato da artisti e “poeti maledetti” nel 1800 (ingresso libero). Info: 0174-40389. n 12 GIUGNO AUTO D’EPOCA A MONTOSO Domenica, alle 10, a Montoso, frazione di Bagnolo Piemonte, si terrà un raduno d’auto d’epoca organizzato dalla Pro loco. Info al 346-6751552. lieri. Domenica nello stesso luogo ci sarà la “Fattoria didattica”, con gli animali presenti nelle nostre cascine e stazionerà il “Ludobus” della cooperativa “Alice”, gestrice del micronido comunale “Zucchero filato”, che proporrà attività per i più piccini. Alle 17 si svolgerà uno spettacolo di giocoleria. Nel cortile del castello saranno visibili i lavori realizzati dalle scuole sui prodotti, gli scorci e i personaggi del paese. Alle 15 piazza Donatori di sangue sarà animata dalla musica e dai balli occitani dei suonatori del saluzzese. La manifestazione si chiuderà con un altro appuntamento all’“Osteria delle terre rosse”, seguito, alle 21, dal musical “Verso l’isola che non c’è” del “Gruppo Qip”. Per info e adesioni degli espositori alla fiera: 0172-574135 o 0172-574027. n 9 GIUGNO IL PIONIERE DEL CINEMA Giovedì 9, alle 21, nella sala “Multilanghe” di Dogliani, si terrà la serata per i 140 anni della nascita di Giovanni Tomatis, doglianese pioniere del cinema. Sarà proiettato il cortometraggio del 1923 “Inaugurazione tranvia Dogliani-Monchiero”, seguito dal kolossal “Maciste” (1915). L’ingresso sarà gratuito. Info: tel. 0173-70210. n DAL 10 GIUGNO MOSTRA A FOSSANO Venerdì alle 18,30 il centro congressi “Sant’Agostino”, presso la Il festival è membro riconosciuto dei circuiti europei, grazie soprattutto all’elevato livello qualitativo che riesce a proporre e che riscuote interesse in tutta Europa. Da ciò gli deriva il supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali. chiesa dei Battuti neri di Fossano (in via Giovanni Negri 20), ospiterà l’inaugurazione della mostra “I sette graffiti capitali + uno”, indetta da “Stradedarts-writing and street art experience” all’interno del festival internazionale di teatro urbano “Mirabilia 2011” di cui parliamo qui sotto. L’esposizione resterà aperta fino a domenica 10 luglio. n 11 GIUGNO CORALI IN VALLE MACRA Sabato, con inizio alle 21, Fossano ripropone le sue “Mirabilia” Festival internazionale di teatro urbano fino a domenica prossima ALBA DIFENDE LE DONNE AGGREDITE Dopo aver fatto tappa nelle principali città piemontesi, giunge ad Alba “Voci nel silenzio-La violenza nega l’esistenza”, il primo grande evento di piazza sulla violenza domestica. L’inaugurazione è prevista per le 10,30 di sabato 11 giugno, in piazza Savona con l’apertura della “Maratona di letture” da parte delle autorità locali che presteranno la propria voce, con alcuni studenti e studentesse delle superiori, per leggere storie e testimonianze di violenza domestica. La “Maratona” proseguirà dalle 17,30 con la partecipazione di esponenti della società civile, rappresentanti di enti e di associazioni, giornalisti, operatori del territorio, volontari e semplici cittadini che abbiano voglia di prestare la propria voce alle vittime di violenza domestica. Alle 9, in municipio, l’evento sarà preceduto dalla firma del protocollo d’intesa per la costituzione della “Rete territoriale a tutela delle donne vittime di violenza e dei loro bambini” 78 n DAL 10 AL 12 GIUGNO SPETTACOLO A SAVIGLIANO Venerdì, sabato e domenica alle 21 nel palazzetto dello sport in via Giolitti, a Savigliano, si terrà “150Centocinquanta buone ragioni per amare la nostra Italia”, lo spettacolo di fine anno delle allieve di “Bv gym”, con la partecipazione del coro polifonico “Città di Savigliano” diretto da Sergio Daniele. n 11 GIUGNO GRANDE MUSICA A CUNEO Sabato, alle 21,15, la sala “San Giovanni” a Cuneo sarà sede del concerto di apertura della quinta edizione di “Musica & musica”, stagione di musica cameristica organizzata dall’associazione “Musica dei Sylphes”, con il patrocinio dell’Assessorato ai servizi socioeducativi del Comune, sotto la direzione artistica dell’arpista Rosanna Bagnis (foto nella pagina accanto, in alto). Si esibirà al pianoforte il maestro Massimo Anfossi. á 9 giugno 2011 á da non perdere D ue chapiteaux, 15 aree di spettacolo, 8 coproduzioni, 22 prime, 45 compagnie, vetrina catalana, vetrina di circo belga, mostre e convegni, mercato artigiano, percorsi d’arte, area “chill-out” (prenotazioni e biglietti su www.fossanomirabilia.com). Questi sono i dati essenziali, molto espliciti, della quinta edizione del festival internazionale di teatro urbano “Mirabilia”, iniziato mercoledì 8, proposto dalla città degli Acaja fino al 12 giugno. Per il 2011 l’orientamento artistico della manifestazione, come sempre ideata, gestita e organizzata dall’associazione “IdeAgorà”, è decisamente indirizzato verso il circo-teatro, il circo di ricerca, il circo-sociale e il circo contemporaneo. Il programma prevede ben undici tra coproduzioni e residenze del Festival. Attorno a questo nucleo portante si sviluppano le vetrine europee integrate nelle varie sezioni: quella culturale catalana, realizzata in collaborazione con il Governo della Catalogna, l’Icic (Istituto delle attività culturali catalane), l’“Institut Ramon Llull” e la “Fira de Tarrega”, e la vetrina belga, frutto della collaborazione con le istituzioni del Belgio. A Fossano sono in arrivo alcune fra le migliori compagnie europee, selezionate ad Avignone, Chalon, Tarrega e nei centri internazionali di creazione. Non mancheranno “incursioni” nel mondo (Etiopia, Mongolia, Cile e Australia) e una selezione di ottime compagnie italiane. Fra le iniziative collaterali figurano convegni internazionali, incontri di formazione per i giovani, mostre tematiche e le “cucine solidali”. nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, a San Damiano Macra, si terrà la rassegna corale “Chantén mai…”, proposta a cura del gruppo corale “La reis”. Saranno ospiti il coro Ana (Associazione nazionale alpini) “Montenero” di Alessandria e la Corale alpina savonese della città ligure (ingresso libero). Info allo 0171-900210. n 11 GIUGNO ACCIGLIARO ESPONE AD ACQUI Da sabato fino a domenica 3 luglio la galleria d’arte “Artanda” di Acqui Terme ospiterà “Sguardo bifronte”, mostra personale di Walter Accigliaro (foto nella pagina accanto). Il titolo indica la facoltà dell’autore di proporre contenuti che all’unisono vanno da antichi simbolismi agli impulsi contemporanei. L’esposizione presenta opere pittoriche e grafiche dell’artista albese dagli anni Ottanta al 2011. L’inaugurazione si terrà alle 17,30 di sabato e, alle 19, sarà seguita da un rinfresco nell’Enoteca regionale di palazzo “Robellini”. “NEIVE IN BOLLICINE”, ATTO VI La Confraternita dei pumpör domenica riproporrà la degustazione degli spumanti “Alta Langa” La Compagnia dei pumpör d’Neive, presieduta da Carlo Messoirano (sotto: il marchio ufficiale disegnato da Gianfranco Bergadano), avvalendosi del patrocinio e della collaborazione del Consorzio dell’Alta Langa Docg, del Comune, della Regione, della fondazione “Crc”, della Scuola enologica di Alba, della Camera di commercio e del mondo imprenditoriale locale, propone la sesta edizione di “Neive in bollicine”, degustazione di spumanti brut metodo classico “Alta Langa”. L’appuntamento è per le 16 nell’auditorium “San Giuseppe”, a Borgonuovo. L’iniziativa, spiega Messoirano, vuole contribuire a far apprezzare un vino prodotto con le uve di Langa, assaporandone magari per la prima volta la fragranza. che proseguirà sino al 10 luglio, sarà inaugurata sabato, alle 18. La pittrice interverrà al vernissage. I locali di via Vittorio Emanuele 56 saranno visitabili dal mercoledì alla domenica, con orario 16-19, o su appuntamento, per fissare il quale occorre telefonare allo 0172-489508. n DALL’11 GIUGNO CHERASCO IN GRAN FERMENTO Sono molti gli eventi previsti a Cherasco (foto a sinistra). Sabato alle 17,30 nella chiesa di San Gregorio sarà inaugurata la mostra di Paola Rattazzi “Pieghe della memoria”, aperta fino a domenica 10 luglio (sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 e venerdì dalle 14,30 alle 18,30; ingresso libero). Domenica il centro storico ospiterà il tredicesimo Mercato della ceramica e del vetro d’arte, la quinta Mostra-mercato dell’orologio d’epoca e da collezione e la nona Mostra-scambio di auto, cicli e motocicli d’epoca, ricambi e accessori. Info allo 0172-427050. n 10-12 GIUGNO APPUNTAMENTO CON ABBADO Il maestro Marcello Abbado (foto sotto) interverrà a Santo Stefano Belbo per la tre giorni del diciassettesimo concorso internazionale per cantanti lirici “Giulietta Simionato”. Presiede la giuria alle selezioni di venerdì nell’auditorium della fondazione “Cesare Pavese”; interverrà al concerto dei semifinalisti dell’11 giugno nella chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo e, domenica, al relais “San Maurizio-Luxury Spa resort”, alla premiazione, con esibizione dei finalisti. I concerti e la premiazione saranno aperti al pubblico. n DALL’11 GIUGNO L’ARTE DI JOY MOORE L’inglese Joy Moore torna in mostra con i suoi quadri alla galleria “Evvivanoé” di Cherasco. L’esposizione, ALBA E MONDOVÌ: CALCIO A 5 E BASKET Il 12 giugno eventi agonistici a sfondo sociale del Panathlon junior albese e del Leo club Carrù-Dogliani (a Mondovì) Domenica sono in programma due eventi sportivi che, oltre a garantire divertimento per giocatori e spettatori, sono all’insegna dell’impegno sociale. Ad Alba, con inizio alle 14,30 e premiazioni alle 17,30, si svolgerà il primo trofeo “Panathlon junior” di calcio a 5, ospitato dal quartiere “Moretta due” presso il parco “Alcide De Gasperi”, con la collaborazione del centro sportivo e ricreativo “Edmondo Stroppiana”. A Mondovì il palazzetto dello sport “Nino Manera” ospiterà la manifestazione di basket “Fai canestro nella vita... per far crescere la speranza”, giornata di sensibilizzazione per la donazione di sangue e midollo osseo promossa dal Leo club CarrùDogliani. Il programma prevede: alle 9,30, Tirreno Power Riviera Vado basket-Torino basket; alle 11,30, Cestistica Biella-Rappresentativa provinciale Cuneo; alle 15,30 un incontro di sensibilizzazione con l’Admo; alle 17, finale e premiazioni. 9 giugno 2011 Ü 79 Parola ai nostri lettori TOSELLI INVITA LA REGIONE A CONTRASTARE LA RIDUZIONE DEGLI ORARI TUTELIAMO GLI UFFICI POSTALI scrivete a: [email protected] R accogliendo l’appello lanciato dai pensionati Cisl preoccupati per la riorganizzazione annunciata in otto uffici postali nella Granda, chiedo alla Regione di schierarsi contro la riduzione del servizio postale nei piccoli centri. Essi sono quelli che ne hanno più bisogno, avendo meno collegamenti di mezzi pubblici e una popolazione anziana che spesso non ha alternative. Le ulteriori riduzioni, che si aggiungono a quelle già verificatesi negli anni scorsi, indeboliscono ancora di più la funzione pubblica del servizio postale che dev’essere garantito a tutti i cittadini. Forse, a livello nazionale, i dirigenti delle Poste non si rendono conto di avere a che fare con un territorio molto particolare, a residenza diffusa, con difficoltà di collegamenti che impediscono di recarsi nei centri vicini. Le riduzioni del servizio d’ufficio postale penalizzano anche le piccole imprese del territorio. Ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere che, insieme a Provincia e Comuni interessati, sia avviata una trattativa con Poste italiane, per evitare che la rete territoriale sia indebolita. Gli uffici postali sono anche un patrimonio delle comunità locali, non possiamo accettare che, in una logica dettata puramente da esigenze economiche, si taglino attività che hanno una funzione di presidio sociale. La stessa Regione potrebbe avvalersi degli uffici postali periferici per offrire servizi ai cittadini, come ad esempio le prenotazioni di visite specialistiche ed esami medici, per valorizzare questa presenza. Pietro Francesco Toselli (consigliere regionale del Pdl, Cavallermaggiore) A PROPOSITO DEL NUOVO SCANDALO SANITARIO PIEMONTESE Q uando sono venuto a conoscenza delle indagini, degli arresti e dell’avviso di garanzia all’assessore Caterina Ferrero, sono rimasto molto sorpreso. Un amministratore pubblico, un consulente deve avere come obiettivo primario l’interesse generale e non il proprio. Ho apprezzato il senso di responsabilità dell’assessore Ferrero che ha immediatamente restituito le deleghe al presidente Roberto Cota e confido in un’azione celere da parte degli inquirenti, affinché sia fatta piena luce sui fatti e perché le eventuali colpe siano severamente giudicate. In un settore così delicato come la sanità, che tocca uno dei diritti costituzionali fondamentali, cioè il diritto alla salute, ogni speculazione è da condannare fosse anche soltanto speculazione politica. Per questo, non mi sento di unirmi al coro di quanti chiedono dimissioni indiscriminate, comprese quelle del presidente della Giunta regionale. Tuttavia, non posso non far rilevare che il clima pesante creatosi all’interno dell’Assessorato alla sanità non abbia giovato a nessuno. Né alla politica regionale né tanto meno ai cittadini. 80 á 9 giugno 2011 La delicata fase della gestione del piano di rientro 2011 e la prospettiva del nuovo piano sanitario richiedono un’assunzione di responsabilità politica forte. Pertanto non è che l’eventuale scelta di un tecnico esterno ai partiti nella responsabilità di assessore possa come d’incanto risolvere i problemi o far dimenticare quelli aperti. Eventuali responsabilità penali sono individuali, ma è pur vero che si pone un problema politico complessivo che non può essere tralasciato. Io credo che il presidente Cota debba fare lo sforzo di assumere le deleghe in questa difficile fase di trasformazione della sanità regionale, individuando in un lavoro di corresponsabilizzazione delle forze politiche presenti nel Consiglio regionale del Piemonte il metodo per dare dignità alla politica e, nello stesso tempo, per costruire percorsi di condivisione in questo delicato momento. Così facendo non diamo ragione a quanti, alle volte strumentalmente, rivendicano alla propria parte politica l’esclusiva dell’etica pubblica e della moralità dell’impegno politico. Giovanni Negro (presidente del gruppo Udc in Consiglio regionale del Piemonte, Monteu Roero) n NON SPRECHIAMO L’ESTATE CHE ARRIVA! Ha scritto Victor Hugo: «L’estate che fugge è un amico che parte». Riporto la citazione del grande scrittore all’inizio della stagione calda, mentre si preparano per le vacanze, si studiano itinerari e si scelgono le mete o, più semplicemente, si organizza come e dove trascorrere il tempo libero. Mare o montagna, città o colline: ovunque si vada si faranno incontri, si scambieranno opinioni... In una parola, si perpetuerà quel miracolo di vedere le idee a confronto, non più mediate da esigenze di lavoro o anche solo dal rapportarsi alla realtà di tutti i giorni: è un’occasione da capitalizzare. Il turismo mette in rapporto persone diverse in situazioni di rilassamento e consente quindi di aprire il nostro bagaglio mentale, di avventurarci in praterie sconosciute, di confrontarci con modi di vedere le cose finora a noi estranei. È capitato molte volte, e soprattutto quando si è all’estero e s’incontrano persone provenienti da Paesi diversi. Ci si accorge che ognuno vive in un proprio microcosmo, ma che la realtà è ben più complessa e che, molte volte, le facce della medaglia sono più d’una. È il miracolo del turismo, soprattutto di quello all’aria aperta, che libera spazi e, soprattutto, offre alla mente originali occasioni per aprirsi e per aggiungere esperienze e conoscenze al nostro bagaglio culturale. Capitalizzare i valori dell’estate e la libertà di pensiero che porta dentro di sé fa bene, aiuta a crescere, invoglia a conoscere, fa conoscere realtà che la vita di tutti i giorni ci ha impedito di vivere. Aiuta anche a comprendere i nostri errori: in un’epoca nella quale la comunicazione svolge un ruolo primario, troppo spesso ci estraniamo per vivere realtà minori, quasi che tutto si fermasse nei nostri confini privati: le mura domestiche, l’ufficio, il bar o il circolo che frequentiamo. Viaggiare fa bene: non solo perché libera dallo stress, ma perché ci apre a nuove conoscenze. Il miracolo del turismo, soprattutto quello all’aria aperta, sta proprio qui: nell’aiutare a crescere. Non sprechiamola, dunque, l’estate che si sta affacciando, anzi aiutiamola ad aiutarci: ne abbiamo bisogno per quando, alla ripresa autunnale, dovremo di nuovo confrontarci con le realtà quotidiane e potremo farlo molto meglio grazie alle esperienze maturate parlando, ascoltando, discutendo, conoscendo realtà, usi e costumi diversi. Saremo migliori e, soprattutto, attueremo l’invito dell’Ulisse dantesco all’umanità: «Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza». Beppe Tassone (presidente del Consiglio comunale di Cuneo, Partito democratico)-Foto CUCINARE INVOLTINI DI PEPERONI INGREDIENTI Acciughe sotto sale |uno spicchio d’aglio tre foglie di basilico | un cucchiaino di capperi 20 g di mozzarella a cubetti | due cucchiai di pan grattato | pepe macinato q.b. | peperoni di media taglia | prezzemolo tritato | sale q.b. Dolci o piccanti, ricchi di vitamina C e di vitamina A, soprattutto quelli maturi, di colore rosso o giallo 1. Mandaci le tue ricette! Le pubblicheremo su www.ideawebtv.it PREPARAZIONE Pulite i peperoni con un panno umido, poneteli in una teglia e metteteli in forno a 250° per 20-25 minuti. Preparate il ripieno amalgamando in una ciotola il pangrattato, lo spicchio d’aglio schiacciato, i capperi tritati, le acciughe dissalate, il basilico e il prezzemolo tritato, il sale e il pepe. 2. Togliete dal forno i peperoni e spellateli facendo attenzione a non romperli. Ricavate otto falde che adagerete ben aperte su di un piano e che cospargerete con il composto di pan grattato preparato in precedenza. Nel centro di ogni falda adagiate un paio di piccoli cubetti di mozzarella, poi arrotolate tutte le falde così preparate, formando degli involtini che sistemerete in una piccola pirofila poco unta. 3. Infornate, in forno già caldo, gli involtini di peperoni per circa 10 minuti a circa 200°, poi serviteli tiepidi. Vince la praticità!