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Realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio – I Stralcio
Relazione finale
Quadro di riferimento normativo e legislativo
La valutazione d'incidenza è uno degli strumenti introdotti dalla direttiva 92/43 “Habitat” per
garantire la conservazione della biodiversità nel continente attraverso la creazione di un sistema di
aree i Siti Natura 2000 designati sulla base di un elenco preciso di specie ed habitat di interesse
comunitario. In particolare l'art. 6 della direttiva prevede che per tutti i piani e progetti che interessano i
siti vada valuto se essi incidono negativamente sullo stato di conservazione delle risorse per i quali
sono stati designati. In Italia il recepimento della direttiva è avvenuto attraverso il D.P.R. 357/97 che
all'art. 5 indica le modalità per lo svolgimento della valutazione. Quest'articolo è stato confermato da
Codice dell'Ambiente (Dlgs 152/06 Art. 6 comma 2 punto b). In Toscana la valutazione d'incidenza è
stata introdotta con l'articolo 15 della L.R. 56/00 “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat
naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche”. Sotto il profilo metodologico il documento
di riferimento è; "Valutazione di piani e progetti aventi un'incidenza significativa sui siti della rete
Natura 2000: Guida metodologica alle disposizioni dell'articolo 6, paragrafi 3 e 4 della direttiva
.Habitat. 92/43/CEE" pubblicato dalla Comunità Europea nel 2002.
Progetto definitivo
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Realizzazione della cassa di espansione di Campo Regio – I Stralcio
Relazione faunistica
Descrizione del SIR
SIR n°B20 Campo Regio
COMUNE
CODOCE
NOME SIR
ESTENSION
POSIZIONE
E
Orbetello
IT51A010
1
Campo Regio
262.67 ha
Compreso nel territorio
comunale
Tab.1: Siti presenti nell'area
SIR non incluso nella rete ecologica europea Natura 2000 e nel sistema delle aree protette.
Area di pianura con seminativi e incolti, caratterizzata da un fitto reticolo di siepi e alberature e da
un sistema di dune fossili e depressioni umide, allagate stagionalmente o in modo permanente, con
formazioni di elofite e boschi ripariali e mesoigrofili.
Il sito rappresenta uno degli ultimi rarissimi lembi relitti dela vegetazione decidua subcostiera delle
pianure maremmane con carattere caldo umido, dominata da Fraxinus oxycarpa e Ulmus minor. I
boschi, frequentemente allagati, presentano aree acquitrinose ad elevata ricchezza floristica. Sito di
nidificazione e sosta per specie ornitiche rare e minacciate.
Il sistema di dune e interdune fossili costituisce un’emergenza geomorfologica; infatti il sito
rappresenta un esempio di area planiziale naturale relitta in un contesto agricolo.
Progetto Definitivo
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Relazione faunistica
Fig.1 – Localizzazione SIR- B20 Campo Regio
Emergenze Floristiche
Nell’area non vengono segnalate emergenze floristiche; le uniche fitocenosi segnalate come
emergenze sono i Frassineti ripariali delle lame interdunali fossili di Campo Regio.
Emergenze Faunistiche
Area di discreta importanza per specie legate ai boschi umidi, ospita piccole popolazioni di specie
minacciate legate al paesaggio agricolo planiziale tradizionale.
Vengono segnalate l’Averla cenerina (Lanius minor) e l’Occhione (Burhinus oedicnemus).
Progetto Definitivo
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Relazione faunistica
SCHEDE DELLE SPECIE FAUNISTICHE PRESENTI NELL’AREA DI INTERESSE
CONSERVAZIONISTICO
1.
UCCELLI
AVERLA CENERINA - Lanius minor
DISTRIBUZIONE: nidifica in Europa sud-orientale e nell’Asia sud-occidentale e centrale. Specie
migratrice, in Italia nidifica con una distribuzione irregolare e discontinua.
PREFERENZE AMBIENTALI: Frequenta formazioni prative con presenza di vegetazione arborea
sparsa sia in zone pianeggianti che collinari.
CONSERVAZIONE: Negli ultimi decenni si è registrata una forte contrazione dell’areale europeo
della specie e anche per il nostro Paese vengono segnalate fluttuazioni preoccupanti. Le cause di
questa rarefazione sono probabilmente da cercare nei siti di svernamento in Africa.
OCCHIONE - Burhinus oedicnemus
DISTRIBUZIONE: Europa occidentale e meridionale, Asia sud-orientale, Africa settentrionale,
Medio Oriente, sub-continente indiano. La sua distribuzione italiana comprende i greti fluviali del
settore occidentale della pianura padana (Emilia Romagna, Piemonte) e del Friuli-Venezia Giulia, le
aree costiere e interne delle regioni centrali tirreniche (Toscana, Lazio), la Basilicata, le estreme
regioni meridionali e le due isole maggiori.
PREFERENZE AMBIENTALI: zone coltivate aperte, brughiere, semi-deserti.
CONSERVAZIONE: In forte declino nella porzione centro-occidentale del suo areale distributivo
paleartico e in particolare in Italia, a causa della messa a coltura di vaste aree a vegetazione pioniera
e steppica, per la riduzione delle superfici a pascolo e l’erosione artificiale dei greti fluviali, per il
bracconaggio, il prelievo di uova e pulli e il disturbo ai siti riproduttivi.
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Progetto Definitivo
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Relazione faunistica
METODOLOGIA
Per la redazione dello studio d'incidenza sono state previste le seguenti fasi:
A. Fase di screening: dall'analisi contestuale delle previsioni di piano e delle risorse (habitat e
specie) elencate nelle schede ministeriali si procederà all'individuazione delle norme che per la loro
natura possono interagire (positivamente o negativamente) con lo stato di conservazione delle risorse
del Sito. Tramite la carte delle previsioni del R.U. e S.I.R. e l’uso dei sistemi GIS, viene
contestualmente individuato se le previsioni effettivamente ricadono nelle aree interessate dalla
presenza di specie o habitat di interesse comunitario.
B. Fase di valutazione appropriata: è questa la fase di analisi dell’incidenza del Piano più
puntuale, svolta attraverso l'uso di matrici, riguardanti le pressioni presenti e le specie di interesse
comunitario, entrambi rapportate agli habitat comunitari. Verrà eseguita solo sulle previsioni che al
punto precedente sono emerse avere un possibile effetto negativo. Verranno misurate in dettaglio le
pressioni anche in rapporto ai singoli habitat e specie e, tenendo conto delle diverse vulnerabilità,
verrà definita l'incidenza sullo stato di conservazione.
C. Definizione delle eventuali misure alternative: ove dalle fasi precedenti emergesse un
incidenza negativa del piano sui Siti Natura 2000 verranno proposte opportune variazione alle
previsioni presenti.
Verifica delle interazione potenziali
L’opera ricade completamente fuori dal SIR per cui l’unica interferenza ipotizzabile è il disturbo
prodotto in fase di cantiere. Dalla valutazione della localizzazione dell’intervento e delle caratteristiche
tecniche progetto emerge come la pressione esercitata sia modesta come intensità e ridotta nel tempo
per cui si ritiene che, anche in considerazione della distanza esistente tra fonti di emissione e SIR
essa non incida in modo significativo sullo stato di conservazione delle specie presenti nel sito.
Paolo Perna
Progetto Definitivo
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