Lecco: l`intera Provincia celebra i cittadini che si

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Lecco: l`intera Provincia celebra i cittadini che si
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Lecco: l'intera Provincia celebra i cittadini che si sono distinti.
Assegnate 16 medaglie d'onore e otto onorificenze al merito
Grande festa quest'oggi a Lecco: accompagnata dalle fanfare dei bersaglieri tutta la Provincia ha voluto rendere in particolare
omaggio ai suoi cittadini che, per ragioni diverse, si sono distinti, nel corso della loro vita.
Edoardo De Bernardi
Giovanni Barlassina
Carlo Colombo RITIRA IL FIGLIO PAOLO
Nell'elegante cornice del Teatro della Società il prefetto Antonia Bellomo ha consegnato infatti 16 medaglie d'onore a coloro che
hanno prestato combattuto durante il conflitto mondiale e 8 onorificenze al merito della Repubblica Italiana ad altrettanti lecchesi
che hanno dato lustro a vari settori della società civile.
Riccardo Rusconi RITIRA IL FIGLIO MAURIZIO
Alfonso Spinelli RITIRA LA FIGLIA GRAZIELLA
Guido Bortolotto RITIRA IL FIGLIO ANGELO
Giuseppe Tamburello RITIRA IL FIGLIO ANTONINO
La cerimonia si è aperta in piazza Cermenati dove, mentre i bersaglieri intonavano l'inno nazionale, sono state issate il Tricolore
e la bandiera europea.
Diverse le autorità che hanno partecipato alla commemorazione: oltre al già citato prefetto Antonia Bellomo, il questore Alberto
Francini, i comandanti dei vari corpi di Polizia, il sindaco Virginio Brivio, i rappresentanti della politica e delle istituzioni lecchesi
insieme a moltissimi sindaci, molti dei quali alla loro prima uscita ufficiale dopo le elezioni della settimana scorsa.
Domenico Fasoli RITIRA ILFIGLIO ALBERTO
Giovanni Invernizzi RITIRA LA NIPOTE LAURA
Luciano Greatti RITIRA LA MOGLIE LINA CORIO
Egidio Fumagalli RITIRA IL FIGLIO RINO
La cerimonia al Teatro della Società è stata infatti un omaggio che l'intera Provincia di Lecco ha voluto offrire ai suoi migliori
concittadini.
A ricevere il riconoscimento tributo loro dalle mani del prefetto e dai sindaco del rispettivo paese sono stati: Edoardo de Bernardi
di Colico, Giovanni Barlassina, Carlo Colombo, Riccardo Rusconi e Alfonso Spinelli di Lecco, Guido Bortolotto di Barzanò,
Giuseppe Tamburello di Cernusco Lombardone, Domenico Fasoli di Mandello, Giovanni Invernizzi di Cremeno, Luciano Greatti
di Monticello Brianza, Egidio Fumagalli di Nibionno, Luigi Crippa di Olgiate Molgora, Antonio Rusconi, Francesco Rusconi e
Francesco Tomio di Valmadrera e infine a Carlo Origgi di Oggiono.
Luigi Crippa RITIRA IL FIGLIO VIRGILIO
Antonio Rusconi RITIRA IL FIGLIO VINCENZO
Francesco Rusconi RITIRA IL NIPOTE PAOLO
Francesco Tomio RITIRA IL FIGLIO SILVANO
Carlo Origgi RITIRA IL SINDACO DI OGGIONO
8 invece, come dicevamo, le Onorificenze al merito della Repubblica Italiana consegnate a quei lecchese che si sono distinti per
le loro "benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche
cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e
militari.".
Giovanni Maggi
Serafino Librizzi
Angelo Sala
Luigi De Bernardi
Quest'anno l'importante riconoscimento è andato a: cav. Giovanni Maggi di Lecco, cav. Librizzi Serafino di Ballabio, cav. Sala
Angelo di Casatenovo, cav. uff. Bernardi Luigi di Colico, comm. Fontana Gerolamo di Monte Marenzo, comm. Fumagalli Cesare
di Oggiono, comm. Galluzzi Carlo di Lecco e infine al grande ufficiale Filippo di Lellio, anch'egli di Lecco.
Gerolamo Fontana
Cesare Fumagalli
Carlo Galluzzi
Filippo di Lelio
A tutti i presenti il prefetto Bellomo ha voluto leggere il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
"Dobbiamo essere tutti più fiduciosi ; sapendo che la fiducia nel futuro è la condizione essenziale per tornare a
crescere e a progredire. Il cammino del nostro paese verso un futuro migliore passa attraverso una lotta senza
quartiere alla corruzione, alla criminalità, all'evasione fiscale. Ed è un cammino che non può essere inquinato e deviato
da violenze, intimidazioni, illegalismi di nessun genere. A tal fine tutte le forze vitali dello Stato e della società sono
chiamate a cooperare".
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