L`Aquila, sequestro al megastore Ipercina per vendita di

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L`Aquila, sequestro al megastore Ipercina per vendita di
L'Aquila, sequestro al megastore Ipercina per vendita di prodotti tossici
Erica Benedettelli
L’AQUILA, 18 APRILE 2014 – Sono circa 1.200 i prodotti ritirati dal megastore Ipercina de L’Aquila
composti da elevatissime quantità di cromo, sostanza nociva e cancerogena per la salute. Le analisi sui
prodotti, sequestrati dalla polizia e dal personale dell’Ufficio Antifrode della Dogana, hanno permesso di
scoprire l’utilizzo di questo prodotto soprattutto nei materiali destinati ai bambini, quali plastilina e
giocattoli di vario genere ma anche abbigliamento infantile e da uomo.
Il Blizt era avvenuto lo scorso 16 aprile, quando il megastore nel nucleo industriale di Pile, di oltre 400
metri quadrati, venne scelto per una verifica riguardante il rispetto delle leggi comunitarie sui loro
prodotti. Il dubbio nasceva dalla divergenza legislativa che esiste sulla quantità accetabile di determinate
sostanze in Italia e in Cina: in quell’occasione, grazie al difrattometro a raggi X, un sofisticato strumento
di investigazione sui materiali, moltissimi prodotti vennero ritirati e analizzati.
Non è stato solo l’abbigliamento quello preso in considerazione. Infatti, bilance da cucina, da peso,
frullatori, calcolatori e altro contenevano, nel colorante, il cromo già rilevato nei capi di abbigliamento,
oltre che il marchio CE contraffatto. Inoltre, molti altri prodotti come specchietti, tettarelle o
confezioni di salviettine erano completamente privi di marchio e altra merce, soprattutto capi di
abbigliamento, era stata falsificata nella dichiarazione d’origine.
Il primo denunciato è L.Y. di 46 anni, uno dei gestori del negozio. L'uomo, di etnia cinese con permesso
di soggiorno lungo rilasciato dalla procura di Pescara, dovrà rispondere di contraffazione, alterazione di
prodotti industriali, commercio di prodotti falsificati e ricettazione.
Erica Benedettelli
[immagine da paper-project.it]
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