quanto e di chi si fidano gli italiani?

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quanto e di chi si fidano gli italiani?
Informazione, tutela e qualità
dei prodotti: quanto
e di chi si fidano gli italiani?
Luglio 2007
INFORMAZIONE, TUTELA E QUALITÀ DEI PRODOTTI:
QUANTO E DI CHI SI FIDANO GLI ITALIANI?
(Indagine questionaria su un campione di mille cittadini)
Qual è il grado di conoscenza e di gradimento dei marchi di qualità dei prodotti?
Quali sono i giudizi sugli strumenti di informazione (dalle etichette ai mass media) e la fiducia negli
organi di controllo?
Per rispondere a queste domande è stata realizzata l’indagine “Informazione, tutela e qualità dei
prodotti: quanto e di chi si fidano gli italiani?”
Sicurezza alimentare, informazione e tutela: l’etichetta quale fonte di informazione
Gli italiani hanno un’alta considerazione (96% del campione) dell’importanza dell’etichetta ai fini
della sicurezza alimentare. A questa realtà non segue però un comportamento sempre coerente: il
28% non controlla l’etichetta, il 27% la controlla spesso e meno di un italiano su due (45%)
dichiara di controllarla in ogni occasione. Sono soprattutto le donne che fanno questo controllo
(50% contro il 39% degli uomini) e persone in età matura (49% degli ultra 55enni contro il 36%
dei più giovani).
D1. Secondo lei, l’indicazione dell’origine in
etichetta, ai fini della sicurezza alimentare, è:
D2. Quando acquista un prodotto controlla in
etichetta l’origine?
Molto
im portante
75%
Spesso
27%
Abbastanza
im portante
Poco/Non
21%
Im portante
4%
Sem pre
45%
Poche
volte / m ai
28%
Ma c’è parecchia confusione sull’obbligo dell’etichetta di origine: oltre l’80% crede che sia
obbligatoria anche per il maiale! Colpisce (negativamente) che siano soprattutto i giovani ad avere
scarsa conoscenza su questi obblighi, con l’88% della fascia di età 18-34 contro il 79% delle
persone sopra i 35 anni. In generale comunque le percentuali di risposte che danno per scontata
l’origine sull’etichetta sono alte per tutti i prodotti presi in considerazione (olio di oliva, pesce,
1
maiale, passata di pomodoro): quindi si può evincere una richiesta di maggiore controllo e maggiore
informazione sull’origine dei prodotti.
Caso a parte l’olio di oliva, oggetto di una lunga diatriba in tema di obbligatorietà dell’origine in
etichetta che potrebbe aver confuso i cittadini. L’Italia aveva tentato di introdurre l’ obbligo
dell’etichettatura di origine delle olive utilizzate per la produzione dell’olio con la legge 204 del 3
agosto 2004 (Art. 1-ter.: “Al fine di assicurare una migliore informazione ai consumatori e
prevenire i fenomeni di contraffazione, nell'etichettatura degli oli di oliva vergini ed extravergini è
obbligatorio riportare l'indicazione del luogo di coltivazione e di molitura delle olive”). Si tratta
però di una legge in contrasto con la normativa attuale della Comunità europea, molto condizionata
dai Paesi del Nord Europa che sono poveri di prodotti di qualità. Proprio in questi giorni il ministro
De Castro ha avviato in Europa la procedura per l’indicazione in etichetta dell’origine dell’olio di
oliva.
D3. Per quali di questi prodotti è obbligatorio indicare l’origine?
Si
No
Olio di oliva
Non Sa
88
Pesce
8
84
Maiale
9
81
Passata di
pomodoro
9
76
0%
20%
16
40%
60%
2
80%
4
7
10
8
10 0 %
D5. Secondo Lei, quale di questi prodotti è un prodotto riconosciuto e controllato
(DOP,IGP,SGT)?
Si
No
Parmigiano reggiano
Non Sa
95
Salame di milano
50
Pizza
23
37
Lasagne
27
46
26
0%
32
17
50
20%
40%
24
60%
80%
100%
D6. Come si riconosce in etichetta un prodotto DOP?
Bandiera
Europea
4%
Non Sa
18%
Dicitura Dop
com unitaria
60%
Bandiera
Europea e
italiana
6%
Tricolore
Italiano
12%
E il bisogno di una migliore informazione sui prodotti a origine controllata viene confermata dalle
risposte alla domanda su come si riconosce un DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Solamente il 60% ha una chiara percezione di come si possa riconoscerlo, il 18% (ossia un italiano
su 5) non ne ha la minima idea, ed il restante 22% ha delle idee confuse al riguardo del simbolo,
cercando di trovare in etichetta bandiere italiane od europee. Tra i prodotti DOP riconosciuti come
tali, il Parmigiano Reggiano è noto alla quasi totalità degli italiani, certamente in seguito alla forte
attività di informazione e tutela messa in atto dal consorzio (il 95% degli intervistati ne conosce la
natura DOP).
3
L’origine e la tracciabilità di un prodotto alimentare è importante sia in ottica di tutela del
consumatore, sia in ottica di mercato: infatti l’86% degli intervistati si dichiara disposto a spendere
un po’ di più per acquistare un prodotto italiano, ed il 78% per un prodotto DOP; anche il biologico
riesce a incrementare la disponibilità a spendere di più da parte di un 55% degli intervistati, ma si
tratta di una percentuale notevolmente inferiore a quella degli altri due prodotti. Quest’ultimo dato
fa infatti riflettere sulla diffusione e la stabilizzazione del mercato del bio: un settore che si sta
espandendo da anni ma sembra non affermarsi nella spesa alimentare dei consumatori nonostante
sia conosciuto come cibo sano e genuino.
D4. Sarebbe disposto a spendere di più per acquistare un prodotto….
Si
100%
80%
7
No
6
16
Non Sa
4
10
38
60%
40%
78
86
55
20%
0%
Biologico
Riconosciuto (DOP,IGP,STG)
4
Made in Italy
Sicurezza alimentare, informazione e tutela: le fonti di informazione
Le etichette sono la fonte d’informazione principale per un terzo degli italiani (33%), segue la
televisione, per il 21%, i giornali (per il 17%), il medico (per il 9%) e la pubblicità (per il 7%). I
media rivestono quindi un ruolo importante nel dare le informazioni, anche se per il 45% spesso
sono troppo allarmisti e disorientanti (mentre solo per il 39% forniscono un’informazione chiara ed
utile). I mezzi di comunicazione dovrebbero riconquistare la fiducia dei cittadini soprattutto
in campo alimentare. Il caso influenza aviaria, che scatenò, una vera e propria psicosi tra gli
italiani ne è una riprova. Il settore avicolo subì una flessione enorme delle vendite e a poco
servirono le rassicurazioni del Ministero della salute e delle istituzioni. Eppure sembra che la
percezione dell’influenza che i media abbiano nei consumatori riveli una situazione diversa. Il 65%
del campione ha dichiarato di essere poco o per nulla influenzato dalle informazioni dei
media.
D7. Quale è la sua principale fonte di informazione sull’alimentazione?
33
21
17
7
S
on
Al
tr
o
a
1
Fa
m
ig
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Am
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In
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G
Te
le
vi
si
on
e
Et
ic
he
tte
6
5
1
N
9
Maggiore fiducia è riscontrabile nell’informazione fornita da istituti scientifici ed organismi
di controllo, seguiti dalle associazioni di consumatori, che superano istituzioni pubbliche e
mass media. In particolare, il 44% del campione ha dichiarato di avere un’alta fiducia verso gli
5
istituti scientifici o di medicina. Al secondo posto troviamo gli organismi di controllo come i Nas
(37%), seguiti dalle associazioni dei consumatori (32%) che conquistano la fiducia degli italiani più
delle istituzioni.
D8. Come definirebbe l’informazione dei mass media in tema di
sicurezza alimentare?
C hi ar a e ut i l e
p er d i f end er si
d ai r i schi
39%
A l l ar mi st a e
d i so r i ent ant e
4 5%
N o n Sa
16 %
D9. Quanto le informazioni dei media influiscono sui suoi comportamenti alimentari?
Non Sa
1%
Molto
7%
Abbastanza
27%
Per nulla
25%
Poco
40%
Rispetto alle azioni effettuate dagli organismi di tutela domina una sostanziale fiducia, solo poche
persone non si sentono protette, anche se in generale c’è la percezione che di più potrebbe essere
fatto. Per quanto riguarda il giudizio dell’operato delle azioni a tutela della salute in materia di
controlli ai primi posti ci sono sempre gli organismi preposti e gli istituti scientifici: gli italiani
6
definiscono rispettivamente le loro azioni come ottime, efficienti e tempestive nel 19% dei casi e
nel 18%. Seguono le associazioni a tutela dei consumatori con una valutazione massima per il 14%
e buona per il 62%. Fiducia a parte, se si cade vittima di una frode alimentare a chi si rivolgono i
cittadini? In primis ai Carabinieri per la salute (34%), al medico di famiglia (19%), alle Asl (17%) e
alle associazioni a tutela dei consumatori (16%).
D10. Quanta fiducia ha nell’ informazione delle seguenti istituzioni….?
Alta
Media
Bassa
Istituti scientifici – di medicina
Nulla
41
37
Associazioni dei consumatori
47
32
Istituzioni (Ministero della Salute, ecc.)
0%
4 6
11
3 7
20%
6
15
36
38
5
12
18
48
23
Mass media
8 2 7
39
44
Organismi di controllo
Non Sa
40%
60%
80%
5
6
100%
D11. Come definirebbe l’operato delle azioni a tutela della salute alimentare da parte di…
Organismi di controllo
19
Istituti scientifici – di medicina
18
Associazioni consumatori
Istituzioni italiane
Istituzioni europee
55
61
14
14
54
10
25
47
20%
22
40%
60%
7
2 8
11 1 9
62
10
0%
16
3
80%
2 9
Ottim o, è efficiente e
tem pestivo
Buono, m a si potrebbe
fare di più
Scarso, non m i sento
tutelato
Nullo del tutto assente
3 8
Non Sa
18
100%
co
ns
um
A
sl
at
or
i
U
na
ig
lia
8
on
Sa
1
N
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2
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2
N
eg
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ili
3
Vi
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17
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ri
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M
ed
ic
o
C
D12. Se rimanesse vittima di una frode alimentare, si rivolgerebbe subito a…
34
16
1
5
GLOSSARIO
•
Prodotti di origine protetta (DOP): si definiscono tali in quanto hanno ottenuto un
“riconoscimento che viene assegnato solo ai prodotti agricoli ed alimentari le cui fasi del
processo produttivo vengono realizzate in un’area geografica delimitata e il cui processo
produttivo risulta essere conforme ad un disciplinare di produzione. Queste caratteristiche
sono dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico, comprensivo dei
fattori naturali ed umani (Reg. CEE 2081/92)”.
•
Prodotti d’indicazione geografica protetta (IGP) è “relativo al nome di una regione, di un
luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto
agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese e di
cui una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica possa essere attribuita
all’origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengano
nell’area geografica determinata (Reg. CEE 2081/92)”.
•
Prodotti a Specialità Tradizionale Garantita (STG) sono prodotti agricoli o alimentare
deve essere ottenuto utilizzando materie prime tradizionali oppure essere caratterizzato da
una composizione tradizionale o aver subito un metodo di produzione e/o di trasformazione
che rispecchia un tipo tradizionale di produzione e/o di trasformazione.
9
Public Affairs S.r.l.
Via Mauro Macchi, 61
20124 MILANO
SONDAGGIO IPSOS – Movimento Difesa del Cittadino
“Tutela e Made in Italy”
(in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di
pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 153/02/CSP,
allegato A, art. 2, pubblicato su G.U. 185 del 8/8/2002)
Autore: Ipsos Public Affairs s.r.l.
Committente e Acquirente: Movimento Difesa del Cittadino Onlus
Tipo e metodo di rilevazione: sondaggio di opinione tramite interviste telefoniche (CATI)
Oggetto del Sondaggio: “Tutela del Consumatore e Made in Italy”
Universo di riferimento: popolazione italiana residente (fonte: annuario ISTAT 2004)
Tipo di campione: campione casuale rappresentativo dell’universo di riferimento; campionamento
per quote di genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di
residenza.
Estensione territoriale: nazionale
Numerosità campionaria:
Numero di contatti:
- interviste complete:
- rifiuti/sostituzioni:
- totale contatti effettuati:
1,000 (5,9%)
15,971 (94,1%)
16,971 (100,0%)
Data di realizzazione sondaggio: 4 Luglio 2007 e 9 Luglio 2007
Testo integrale delle domande rivolte agli intervistati:
DOMANDE
Sezione: QUALITA’ E MADE IN ITALY
•
Secondo lei, l’indicazione dell’origine in etichetta, ai fini della sicurezza alimentare, è:
1.
2.
3.
4.
5.
Molto importante
Abbastanza importante
Poco importante
Non importante
Non so
•
Quando acquista un prodotto controlla in etichetta l’origine?
1.
Sempre
10
2.
3.
4.
Spesso
Qualche volta
Mai
•
Per quali di questi prodotti è obbligatorio indicare l’origine?
¾
¾
¾
¾
Olio di oliva
Passata di pomodoro
Pesce
Maiale
1.
2.
Si
No
•
Sarebbe disposto a spendere di più per acquistare un prodotto…
¾ Made in Italy
¾ Riconosciuto (DOP, IGP e STG)
¾ Biologico
1.
2.
Si
No
•
Secondo lei, quale di questi è un prodotto riconosciuto e controllato (DOP, IGP SGT)?
¾
¾
¾
¾
Lasagne
ReggianoParmigiano
Salame di Milano
Pizza
1.
2.
Si
No
•
Come si riconosce in etichetta un prodotto DOP?
1.
2.
3.
4.
5.
Deve riportare la bandiera europea
Deve riportare il tricolore italiano
Deve riportare la bandiera europea e italiana
Deve riportare la dicitura “denominazione d’origine protetta” o il simbolo comunitario
Non so
Sezione: SICUREZZA ALIMENTARE, INFORMAZIONE E TUTELA: LA FIDUCIA DEGLI
ITALIANI
11
•
Quale è la sua principale fonte di informazione sull’alimentazione?
1.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Le etichette
La televisione
Giornali e riviste
La pubblicità
Il medico
Altro
Non so
•
Come definirebbe l’informazione dei mass media in tema di sicurezza alimentare?
1.
2.
3.
Chiara e utile per difendersi dai rischi
Allarmista e disorientante
Non so
•
Quanto le informazioni dei media influiscono sui suoi comportamenti alimentari?
1.
2.
3.
4.
Molto
Poco
Per niente
Non so
•
Fiducia nell’informazione delle…Istituzioni (Ministero della Salute, ecc.)
Organismi di controllo (Nas, Icq, ecc.)
¾ Associazioni dei consumatori
¾ Istituti scientifici – di medicina
¾ Mass media
1.
2.
3.
4.
5.
Alta
Media
Bassa
Nulla
Non so
•
Come definirebbe l’operato delle azioni a tutela della salute alimentare da parte di…
¾
¾
¾
¾
¾
Istituzioni europee (Commissione Ue, Efsa, ecc.)
Istituzioni italiane (Ministero della Salute, ecc.)
Organismi di controllo (Nas, Icq, ecc.)
Associazioni dei consumatori
Istituti scientifici – di medicina
12
1.
2.
3.
4.
5.
Ottimo, è efficiente e tempestivo
Buono, ma si potrebbe fare di più
Scarso, non mi sento tutelato
Per Nulla
Non so
•
Se rimanesse vittima di una frode alimentare, si rivolgerebbe subito a…(Indica una
scelta)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Un’associazione a tutela dei consumatori
Una Asl
Carabinieri (NAS)
Istituzioni (Ministero della Salute, ecc.)
Medico di famiglia
Stampa e tv
Vigili urbani
Altro
Non Sa
Il documento informativo completo riguardante il sondaggio sarà inviato sul sito del Garante per le
Comunicazioni www.agcom.it
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