El nos paes n. 2 Dicembre 2008

Transcript

El nos paes n. 2 Dicembre 2008
EL NÒS PAÉS
DIRETTORE RESPONSABILE:
Sandro de Manincor
COORDINAMENTO:
supplemento n. 2 al periodico Nos Magazine n. 9 del 2008 - taxe perçue - Poste Italiane SpA
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Trento
NUMERO 2 - DICEMBRE 2008 - PERIODICO DEL COMUNE DI SARNONICO
PERIODICO INFORMATIVO DELLA COMUNITÀ DI SARNONICO E SEIO
GLI AUGURI DEL SINDACO
Alberto Larcher
COMITATO DI REDAZIONE:
Sergio Tomasi, Francesca Abram, Luisa Mottes,
Donatella Abram, Carlo Martini, Giuliana Visintin.
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Enzo Leonardi, Abram Francesca, Don Mauro, Don Ezio, gli alunni della
classe 5° della scuola Elementare con le maestre Marcella e Valeria,
Livio Pifferi, Marialetizia Abram, Roberto Callovini, il gruppo Giovani
“Smile”, Marco Romano.
REALIZZAZIONE:
SOMMARIO
Agenzia Nitida Immagine - Cles
PAG 1
PAG 2
PAG 3
PAG 4
PAG 5
PAG 6
PAG 7
PAG 8
PAG 9
PAG 10
PAG 11
PAG 12
PAG 13
PAG 14
Gli auguri del Sindaco
Tanti auguri scomodi
CamminAlberi
Dal nido di Sarnonico
Sono già due mesi che siamo qui!
Dalla classe 5° elementare
Casa Bolego a Sarnonico tra ‘800 e ‘900
Ho aperto quella porta... ho conosciuto un’altra vita
Poesia “La notte di San Lorenzo”
Dal “Klafter” al “GPS”
200 anni del campanile della Chiesa di San Lorenzo
in Sarnonico (1808-2008)
Don Guido Zendron nominato Vescovo
Paese fiorito
Gruppo Smile
I ragazzi incontrano gli anziani: un tuffo nella memoria
Ma perché venite all’oratorio?
San Giorgio
San Lorenzo
Funzionamento del Comune
Bilancio di previsione e rendiconto
Commissioni comunali
Tre anni di amministrazione
Principali acquisti, servizi e incarichi
Interventi in collaborazione con la Provincia
Opere realizzate
Sono passati più di tre anni da quando, grazie alla vostra fiducia, ho assunto la guida dell’Amministrazione Comunale. Un impegno non facile che cerco di assolvere con dedizione e serietà, in un periodo di richiesta sempre più differenziata e qualificata di servizi da parte del cittadino e nel quale si deve tener conto del fragile quadro economico
internazionale che ha ridotto la capacità di spesa delle nostre famiglie e dei nostri comuni.
In questi tre anni di legislatura penso però di poter affermare che l’Amministrazione ha comunque tenuto fede alle
linee generali del proprio programma di governo investendo in modo significativo sia sulle risorse umane che sulle
strutture.
L’anno scorso, tra le iniziative rivolte all’informazione abbiamo dato vita, grazie all’aiuto di molte associazioni, al
periodico “EL NÒS PAÉS” che vuole essere, insieme al sito comunale già attivo e in via di perfezionamento, un mezzo
per comunicare con la Comunità. Nella prima edizione si è ritenuto privilegiare le associazioni, le manifestazioni
e gli svariati ed interessanti progetti che queste, sostenute dalla Amministrazione Comunale, hanno promosso. In
questo secondo numero viene dato spazio anche a testi dei singoli cittadini e agli interventi più significativi realizzati
dall’Amministrazione nei primi tre anni di legislatura.
Desidero in questa sede ringraziare la Giunta, i Consiglieri Comunali ed i dipendenti per l’impegno dimostrato in
questo periodo ed il Vicesindaco ed il comitato di redazione per il sapiente lavoro di preparazione dei testi del periodico.
Non posso far mancare il mio sentito grazie a tutti i volontari che si adoperano individualmente o all’interno delle
associazioni, con vero spirito di solidarietà in favore dei giovani, degli anziani e in generale a beneficio della Comunità. Sono principalmente loro che mi danno la forza per un impegno ad un’amministrazione aperta e dinamica, che
ci permetta di guardare al futuro con fiducia e serenità.
Un sincero grazie anche a chi, per vari motivi non può dedicarsi in prima persona alle varie attività, ma ci è comunque vicino. Il mese di dicembre per il Comune è periodo di bilanci e di rendiconti ma per ognuno di noi è momento
di festa e di riflessione, per un anno passato ed un altro che verrà. Colgo così l’occasione per augurare a tutti voi,
cari concittadini e lettori, i migliori auguri per un sereno Natale ed un Anno nuovo nel quale possiate condividere le
vostre speranze e le vostre gioie insieme alle persone a voi più care.
Il Sindaco
Sandro Abram
1
TANTI AUGURI
Natale è sicuramente la festa più bella, non solo per i bambini che attendono con ansia il presepio e i doni sotto l’albero, ma anche
per i grandi che vivono questo giorno con sentimenti di gioia e speranza. In questi anni però è anche facile notare quanto poco sia
rimasto della festa religiosa che fu. Potrei dilungarmi parlando del marketing natalizio, del consumismo o dell’erosione dei simboli
tradizionali, dell’onnipresente Babbo con le renne e gli alberi addobbati che hanno preso il posto della natività. Ma mi fermo qui.
Scriverò invece di una mia piccola passione che da anni mi segue e mi da grandi soddisfazioni. Raccogliere poesie di ogni genere e
provenienza. Ne conservo una certa quantità sul tema degli alberi, dell’amore, della guerra… Non potevo non interessarmi al tema
in oggetto, il Natale appunto. La produzione sull’argomento è sterminata. Si sono cimentati poeti e scrittori illustri, ma anche tanti piccoli poeti sconosciuti che si applicano con amore e passione. Troviamo anche tanti detti popolari, canzoncine e filastrocche.
Difficile citare tutta questa enorme produzione letteraria, mi limito a quelle che più mi hanno colpito. “È nato il sovrano bambino, è
nato! Alleluia, alleluia!...” è l’inizio della poesia di Guido Gozzano, È nato! Alleluia!, versi dolcissimi che chiamano a raccolta tutte le
genti per salutare “l’astro divino”. Ma ecco il presepio nell’altra sua prosa La Notte Santa, “…La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto
per due?/ Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!/ Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue.../ Maria già trascolora,
divinamente affranta.../ Il campanile scocca/ La Mezzanotte Santa”. Ma anche Salvatore Quasimodo nella lirica, Il Presepio “…Pace nella
finzione e nel silenzio/delle figure in legno ed ecco i vecchi/del villaggio e la stalla che risplende/e l’asinello di colore azzurro…”. Rainer
Maria Rilke con La nascita di Gesù, esprime la meraviglia del cambiamento “…Quel Dio, vedi, che sopra i popoli tuonava si fa mansueto e viene al mondo in te…”. Diverso il Natale di Giuseppe Ungaretti che passa il Natale da soldato sul fronte italiano nel 1916 “…
Lasciatemi così/come una/cosa/posata/in un/angolo/e dimenticata…”. Federico Garcìa Lorca scrive: “…Dio in fasce, Cristo minuscolo ed
eterno…” tenerissima ed affettuosa espressione, nella poesia Dio in fasce. Stupendo il finale della poesia del poeta francese di Arthur Rimbaud, Natale sulla
terra, “…Quando ce ne andremo di là dalle rive e dai monti, a salutare la nascita
del nuovo lavoro, la saggezza nuova, la fuga dei tiranni e dei demoni, la fine
della superstizione, ad adorare - per primi! - Natale sulla terra!” Juan Ramon Jimenez nella lirica “L’Agnello Belava Dolcemente” si sveglia nella notte di Natale
esce e “...Un soffio tiepido e soave/velava l’alberata/la luna andava declinando/
in un occaso d’oro e di seta/apersi la stalla per vedere se Egli/era là…/C’era…”.
Immancabili inoltre queste altre poesie: Verso la Messa di Mezzanotte, di Maria
Luisa Spaziani; I buoi, di Thomas Hard; Natale un giorno, di Hirokazu Ogura; È
Natale, di Madre Teresa di Calcutta; Mentre il silenzio fasciava la terra, di David
Turoldo; L’albero di Natale di Nazim Hikmet; Notte Santa, di Diego Valeri; Una
stella sulla strada di Natale, di Boris Pasternak; Canto di Natale, di Gilbert Keith
Chesterton; I tre santi Magi dall’oriente, di Heinrich Heine; A Gesù Bambino, di
Umberto Saba. Segnalo anche un libro, Poesie di Natale, di Iosif Brodskij, poeta russo premio Nobel nel 1987. Da qui raccolgo un piccolo frammento dalla
poesia, 25.XII.1993: “Per un miracolo, quali gli ingredienti? Il vello/del pastore,
un pizzico appena di presente, un briciolo/di ieri, e alla manciata del giorno che
verrà aggiungi/a occhio una fetta di cielo più quell’assaggio di pura vastità...”.
Per quanto riguarda i racconti da non perdere, Un Canto di Natale, di Charles
Dickens; Il Natale di Martin, di Leone Tolstoj; Sogno di Natale, di Luigi Pirandello; Il dono di Natale, di Grazia Deledda.
Non possono mancare inoltre le incantevoli filastrocche di Gianni Rodari: Il pianeta degli alberi di Natale; Il pellerossa nel presepe; L’abete di Natale; L’albero
dei poveri; Filastrocca di Babbo Natale; Gli zampognari; Il mago di Natale.
Per finire voglio augurare a tutti un buon Natale con questo testo di Don Tonino Bello vescovo di Molfetta, Uomo fedele al Vangelo, persona straordinaria
sensibile e coerente, scomparso prematuramente nel 1993 lasciando un grande
vuoto.
Il Vicesindaco
Alberto Larcher
TANTI AUGURI SCOMODI
Non obbedirei mai al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non posso, infatti, sopportare l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla “routine” di calendario.
Mi lusinga, addirittura, l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di
inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il bambino che dorme sulla paglia vi
tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a
uno sfrattato, a un povero marocchino, a un povero di passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni
volta che la carriera diventa l’idolo della vostra vita; il sorpasso progetto dei vostri giorni: la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate. Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto
del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la
vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di
tutte le delusioni paterne, disturbi tutte le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi
cortocircuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti
genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro. Gli angeli che annunciano
la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con
l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza
la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio della fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano
capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce”, dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle
della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura
ma non scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge” scrutando l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza
delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l’unico modo
per morire ricchi. Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza!
Don Tonino Bello
2
CAMMINALBERI
L’Alta Valle di Non è un’oasi di biodiversità e mantiene un ambiente ancora bello,
sano, che permette ai suoi abitanti di vivere bene e proprio per queste caratteristiche
è scelto con piacere anche da molti turisti.
Con la convinzione che questo straordinario patrimonio naturale vada preservato,
l’Amministrazione Comunale, sostenuta dalla Provincia di Trento, ha steso un
progetto per la salvaguardia delle vecchie
piante da frutto, dell’ambiente e della biodiversità chiamato “Ambiente Prezioso”.
La diversità genetica di piante e animali
costituisce una parte del patrimonio culturale delle popolazioni Alpine; la biodiversità si crea nel corso di secoli ma spesso
si perde in un attimo, con qualche colpo di
scure, per ignoranza, per superficialità, per
fretta; perché chi possiede alberi centenari
che appartengono a varietà antiche, talvolta rarissime, non è consapevole di custodire un tesoro. Queste varietà, spesso
autoctone, sono già oggi patrimonio inestimabile e potrebbero diventare in futuro
risorse ricercatissime.
Del progetto “Ambiente Prezioso” fa parte anche la pubblicazione di un libro che
vuole contribuire alla salvaguardia delle
vecchie piante da frutto di antiche varietà
così venerdì 17 ottobre è nato ed è stato
presentato alla popolazione di SarnonicoSeio il libro “CamminAlberi”.
“CamminAlberi” ha preso forma su di un
itinerario tracciato da Rodolfo Ortler; l’itinerario parte dal centro di Sarnonico, entra
nel verde della campagna, nel bosco, nel
paese di Seio per poi tornare nuovamente a
Sarnonico. Seguendo questo percorso, poi
descritto nel libro, Marco Romano, con la
sua consueta professionalità e con fantasia
ha dato vita agli alberi, ha raccolto le loro
voci e le loro storie; si è soffermato a lungo vicino agli alberi per coglierne l’energia,
per dare loro un nome ed immaginare storie e racconti. Magicamente hanno preso
forma delle piacevoli fiabe che contribuiscono a rendere l’opera di gradevole lettura e ancora più affascinante il percorso.
Le fiabe, le foto di Bruno Battisti, i disegni
di Sara Covi rendono il libro bello e invita-
no le persone al rispetto, alla salvaguardia
e alla contemplazione della bellezza degli
alberi; il percorso diviene una sorta di pellegrinaggio di albero in albero, e ci invita a
scoprire non solo il valore storico, naturalistico e paesaggistico di alcune di queste
piante centenarie ma anche la loro anima
più profonda. Ogni albero è un essere vivente, è unico e ha una sua individualità
e una sua storia. Questi vecchi patriarchi,
che vivono ancora intorno a noi, con le loro
cortecce piene di cicatrici, con i loro rami
contorti e le forti radici, hanno scandito
il ritmo delle stagioni per decine e decine
di anni, hanno resistito ai venti, alla neve,
sono sopravvissuti a generazioni di uomini, e ad eventi di ogni sorta. Hanno ascoltato in silenzio le vicende, i fatti quotidiani,
le gioie e i dolori di centinaia di persone che
ai loro piedi hanno sostato, per raccogliere
i frutti, o solo per riposarsi all’ombra, perciò dovremmo visitarli e ascoltarli con il
rispetto che si riserva agli anziani saggi e
soprattutto riflettere prima di abbatterli. Il
tranquillo e silenzioso tragitto che si snoda tra la campagna e il bosco e ci conduce
da un albero all’altro ci permetterà anche
di ammirare il paesaggio e cogliere i segni
del passato e del futuro e riflettere così sul
rapporto profondo dell’uomo con la natura. Ognuno, camminando lentamente lungo questo itinerario, potrà accorgersi con
stupore della ricchezza e varietà di forme
di vita che ancora può incontrare ed osservare nonostante gli interventi e le trasformazioni di vario genere avvenute nel
corso degli anni. Ognuno potrà scoprire e
diventare consapevole che qualsiasi forma
di vita, qualsiasi manifestazione della natura ha un significato, e che ogni piccola
cosa può essere fonte, oltre che di analisi,
di sentimenti ed emozioni.
Con l’augurio di una piacevole e istruttiva
passeggiata Vi invito a ritirare una copia
del libro in Comune ed a scoprire l’itinerario coltivando la lentezza, l’osservazione, la fantasia, lo stupore ed il respiro della
natura.
Enzo Leonardi
L’Assessore all’Ambiente e al Turismo
del Comune di Sarnonico
Le parti in corsivo
sono tratte dalle pagine
del libro “CamminAlberi”.
IL NIDO DI SARNONICO
L’asilo nido di Sarnonico, primo tra i servizi
educativi per la prima infanzia istituiti nell’alta Val di Non, ha alle spalle quasi 7 anni di attività. Aperto nel 2002 e da allora gestito dalla Cooperativa Sociale “La Coccinella”, il nido
intende rispondere alle esigenze di sostegno e
confronto emergenti nell’essere genitori oggi,
ponendosi come luogo di cura ed educazione
dei bambini nei primi tre anni di vita, integrativo alla famiglia ed in costante dialogo con
essa. All’interno del nido, i bambini incontrano
spazi, tempi e relazioni in grado di rispettare
e favorire i processi individuali di sviluppo fisico, cognitivo, affettivo e sociale; i genitori
incontrano opportunità e personale qualificato per condividere gioie e fatiche del loro
difficile compito educativo. Negli anni, grazie
anche alle convenzioni stipulate con i Comuni
limitrofi, l’asilo nido di Sarnonico ha visto un
crescente numero di iscrizioni, raggiungendo
stabilmente, negli ultimi due anni, la capienza
massima di 25 bambini. Le dimensioni contenute e la presenza di numerosi spazi comuni all’interno del nido permettono la conoscenza reciproca e favoriscono momenti di
interazione tra bambini di età diverse, in grado di stimolare i più piccoli verso nuove conquiste evolutive e di rinforzare, nei più grandi,
competenze acquisite e senso di efficacia. La posizione tranquilla ed immersa nel verde assicura ai bambini la possibilità di entrare
in contatto con ambienti ed elementi naturali, utilizzati sia come “cornice” alle attività proposte, sia come veri e propri “protagonisti”
della programmazione educativa, resi oggetto di osservazione, scoperta, trasformazione da parte dei bambini. Uno dei principi della
programmazione educativa al nido è il coinvolgimento delle famiglie, che si concretizza nella condivisione delle proposte didattiche,
in un impegno per la documentazione e la presentazione delle attività svolte e nella attiva partecipazione dei familiari dei bambini ad
alcuni momenti di vita del nido (esperienze di gioco, laboratorio...). Oltre a coinvolgere le famiglie che si avvalgono del servizio, il nido
si apre all’intera comunità, favorendo occasioni di incontro e promuovendo la diffusione di conoscenze ed attenzioni in ambiti quali la
genitorialità, l’educazione e lo sviluppo nella prima infanzia. Tra le ultime opportunità create, il Nani Kama Mama: un percorso rivolto
a neo-mamme e papà con bambini nel primo anno di vita, durante il quale è possibile condividere la recente esperienza della nascita e
sperimentare nuove e diverse forme di interazione e comunicazione con il bambino (massaggio neonatale, coccole sonore...). Nell’ottica di valorizzare l’inserimento del servizio-asilo nido nel suo territorio e nella comunità, sono inoltre mantenuti contatti e rapporti
con le amministrazioni pubbliche e con gli altri servizi educativi ed assistenziali (scuola materna, servizio sociale, servizi sanitari…). In
particolare, il nido si impegna, insieme a questi servizi, nella costruzione di una rete di sostegno per le persone in difficoltà, ma anche
nella progettazione di interventi di promozione e facilitazione dei percorsi evolutivi individuali e familiari.
ASILO ESTIVO “GIROTONDO”
Per la prima volta nell’estate 2008, per 5 settimane, è stata realizzata l’attività estiva rivolta ai bambini delle Scuole dell’Infanzia del
territorio organizzata e gestita dalla Cooperativa “La Coccinella” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il numero ristretto dei partecipanti (in media 5 a settimana) ha permesso che i bambini fossero ospitati all’interno dell’asilo nido trovando comunque
proposte di gioco e attività specifiche per questa fascia d’età. Il tempo ha permesso di vivere molto all’aperto a contatto con la natura;
il giardino del nido è stato allestito con una piccola tenda da campeggio che, fra le altre cose, è servita anche come “stanza sonno” per
il riposino pomeridiano. Il buon esito dell’iniziativa fa sì che si stia progettando per riproporre nell’estate 2009 l’attività.
Francesca Abram
L’Assessore all’Istruzione
28 settembre - 28 novembre
SONO GIÀ DUE MESI CHE SIAMO QUI!
Chi vi scrive sono don Mauro e don Ezio, ci è stato chiesto se volevamo dire qualcosa per il periodico “Sarnonico e Seio el nòs paés”,
ecco veramente possiamo dire “El nòs Paés”! Per prima cosa vorremo ringraziare veramente di cuore per la grande accoglienza che ci
avete fatto, ma sopratutto per il grande clima di aiuto, di collaborazione, di accettazione e di apertura che ci avete regalato e donato
i questi primi giorni che siamo in mezzo a voi. È sempre bello iniziare una nuova avventura, anche se ci sono le immancabili difficoltà
(ma che vita sarebbe se tutto fosse piatto e non ci fosse ogni tanto qualche sussulto…sperando che
siano sempre pochi…) e questo è quello che vale anche per noi perché ogni giorno scopriamo tante
cose e realtà nuove e belle! Di questo dobbiamo ringraziare Dio e tutti voi, ma anche, in modo speciale, chi ci ha preceduti e particolarmente don Giuseppe Betta e Padre Palcido Pircari ai quali facciamo
i migliori auguri per i loro impegni pastorali sicuri che li svolgeranno in modo egregio come hanno
fatto fra noi! In questi giorni abbiamo potuto conoscerci e desideriamo approfondire sempre meglio
la nostra conoscenza e collaborazione con tutti, nessuno deve sentirsi escluso dalla vita cristiana e
dalla Parrocchia perché Gesù è venuto e viene per tutti e con tutti! Fra pochi giorni sarà Natale e
anche tutto il paesaggio si sta preparando creando un alone di romanticismo con il suo bellissimo
manto bianco che copre tutto e rende la natura bella, come sempre d’altronde! Il Natale è bello però
dipende da noi viverlo bene! Noi siamo felici di poter vivere il Natale insieme a voi e ringraziamo
Dio e tutti voi per questa opportunità! Tutti facciamo parte di questa grande famiglia e come una
famiglia vogliamo vivere preparandoci al meglio al Santo Natale nell’accoglienza reciproca! Ognuno
di noi ha le proprie capacità, il proprio carattere, le proprie idee, i propri ideali, se li mettiamo tutti
insieme formeremo una grande famiglia che cammina verso un unico fine che è la ricerca della FELICITÀ nella vita (ed è ciò che Dio desidera per ognuno di noi), senza rinunciare alle nostre specificità,
ma arricchendoci invece gli uni gli altri e forse facendo anche meno fatica. Beh basta altrimenti vi
facciamo una predica e non ci sembra il caso! Grazie mille di cuore a tutti nessuno escluso, ma in
modo speciale a chi, per qualsiasi motivo, si trova in difficoltà o è triste! Grazie a tutti e Buon Natale
e Felice Anno nuovo! Che il 2009 porti ad ognuno ciò che spera o desidera!
Don Mauro e Don Ezio
3
DALLA CLASSE
5° ELEMENTARE
Caro diario,
oggi sono andato a scuola come sempre e non mi aspettavo niente di diverso
dal solito. Alle nove invece abbiamo avuto una piacevole sorpresa: le maestre ci hanno comunicato che saremmo andati a visitare palazzo Morenberg,
attuale municipio. Per niente dispiaciuti per aver perso parte delle lezioni, ci siamo avviati verso il Comune. Li ci aspettava Alberto, zio di Damiana
e Vicesindaco. Come dame e cavalieri del Cinquecento abbiamo raggiunto
l’attuale sala del Consiglio attraverso l’imponente scala esterna. In questa
stanza abbiamo ammirato stemmi e oggetti dipinti sulle pareti. Attraverso
queste decorazioni i Morenberg volevano impressionare gli ospiti facendo
sfoggio del loro potere e della loro cultura. Ci sono piaciute particolarmente
la stube, la sala dei levrieri e quella delle mele. Ci ha incuriosito la sala delle
figlie per lo stile dei dipinti e per il mistero della data scritta alla rovescia.
Questa visita oltre a illustrarci questo tesoro rimasto a lungo sotto l’intonaco
ci ha fatto capire che anche i piccoli paesi come il nostro hanno un passato
e una storia.
Gli alunni della classe quinta di Sarnonico
Gli alunni della classe quinta con le maestre Marcella e Laura
CASA BOLEGO A SARNONICO TRA ‘8OO E ‘9OO
“Quando muore un vecchio e come se bruciasse una biblioteca”: e ciò che pensava sicuramente il cortese amico pregandomi di mettere nero su bianco i miei ricordi di Casa Bolego,
il palazzotto che delimita il lato ovest della piazza principale del paese, quando durante
tutto l’’800 e la prima metà del ‘900, rappresentò con i suoi proprietari, i Bolego, I’intera
comunità di Sarnonico. L’ultimo nato in casa Bolego, che sarei io, risulta ora all’anagrafe
anche il più vecchio del paese e perciò, dice I’amico, metta nero su bianco i suoi ricordi...
prima che sia troppo tardi! Casa Bolego, con l’annesso “broilo”, di un ettaro circa, negli anni
‘60, fu acquistato dal Comune per farne la nuova sede municipale. Se non che poi al compianto sindaco Livio Covi, capitò l’occasione di acquisire anche la residenza Morenberg che
in seguito fu preferita come sede municipale. Così del compendio Bolego fu utilizzato il solo
broilo, cioe il terreno libero annesso alla casa, trasformato in zona sportiva, mentre I’edificio
vero e proprio non conosce ancora il suo destino definitivo. I Bolego provenivano da Don,
dove questa famiglia risulta menzionata già nel ‘500. All’ inizio dell’800, Giuseppe Bolego
emigrò a Sanonico ed esercitò il commercio (dai prodotti della terra ai pellarmi) in quella
casa che ora ospita il bazar Cattarini. Tale commercio venne continuato dal figlio Fabiano. Il
nome del giovane Fabiano Bolego ricorre nella tragica storia di sangue di Caldés che mia
madre mi raccontò spesso, con una certa emozione. A Caldés infatti la notte del 28 dicembre
1838 venne assassinata nella sua casa Domenica Gaspari: giovane, bella e timorata di Dio,
anche ricca, perché il padre morendo le aveva lasciato in eredità ben 12.000 fiorini (un miliardo e passa delle nostre vecchie lire). Domenica era appunto fidanzata con Fabiano Bolego; erano state fissate anche le nozze per il 29 dicembre. Senonchè il mattino di quello
stesso giorno quando Fabiano si apprestava a raggiungere Caldés con l’anello per la sposa,
gli venne recata la tremenda notizia che Domenica nella notte era stata assassinata con due
pugnalate al cuore, mentre dormiva nella sua stanza. Le indagini furono assai complesse, ma
alla fine il bravo giudice di Cles scoprì gli assassini: erano stati il patrigno ed un suo fratello
complice la loro madre, con lo scopo di impossessarsi dei 12.000 fiorini. I colpevoli furono
messi alla gogna nella piazza principale di Cles con indosso un copricapo ed un mantello
rossi. Seguì il processo e la condanna dei due fratelli a venti anni di carcere; la madre, in
considerazione dell’età, a cinque anni. Tutti e tre i condannati morirono in carcere durante
I’espiazione della pena. Il fratello di Fabiano, Massimiliano, fu avviato agli studi e si laureò in
medicina a Pavia. Questa città all’epoca, faceva parte anch’essa dell’Impero. Del dott. Massimiliano è giunta fino a me la tesi di laurea scritta in latino. Massimiliano assunse la condotta di Sarnonico, che era tra le più vaste e faticose del Trentino perché oltre a Sarnonico
comprendeva i comuni di Amblar, Cavareno, Don, Romeno, Ruffrè, Ronzone, Seio e Dambel.
Quando nel 1855 infierì il colera, Massimiliano trasferì la sede della condotta a Dambel che
era il comune più colpito. Questo bravo medico, scapolo, morì appena cinquantasettenne
provato dagli strapazzi sopportati in quella contingenza : così affermava mia madre. Nella
condotta subentrò tosto il nipote Luigi (figlio di Fabiano) che alla morte dello zio medico si
trovava a Vienna, già laureato anch’egli in medicina: stava specializzandosi in oculistica. Per
non lasciarsi sfuggire la condotta del suo paese il dott. Luigi interruppe il corso di specializzazione e ritornò a Sarnonico. Tuttavia fu sempre ricercato anche da pazienti esterni alla
condotta per le malattie degli occhi. Il dottor Luigi Bolego fu anch’egli un medico non solo
amato, ma addirittura venerato dai suoi pazienti per la bravura, la bontà, il disinteresse per
l’onorario. Era un uomo comunicativo e faceto, amava la lieta compagnia e non disdegnava
gli scherzi. Un anno al primo di aprile, spedì una delle domestiche dal parroco per avere in
prestito la forbice per tagliare il vetro. La giovane, offesa, si licenziò, ma il medico dovette
vedersela con la cognata che faticava a trovare validi aiuti per la casa. “Un medico stimato
e valente” scrive Marco Romano nel suo libro “Medici di montagna”. Il medico dott. Luigi,
scapolo, viveva in casa assieme alla famiglia del fratello più giovane, Giuseppe, avvocato,
che aveva sposato Francesca de Dal Lago, il cui padre Gerolamo, anch’egli avvocato, era un
4
noto cospiratore condannato dall’Austria. Giuseppe Bolego e Francesca de Dal Lago, erano i
miei nonni materni e la loro secondogenita Luigina mia madre, che aveva sposato nel 1917
un giovane magistrato in servizio a Fondo, Giuseppe Piffer (poi Pifferi), originario di Rovereto, accudita dallo zio medico Luigi e dalla comare Minica mi mise al mondo in casa Bolego
nel febbraio 1918 (c’era tanta neve) pochi mesi prima della fine della grande guerra. Se lo
stipendio di medico condotto era si e no sufficiente per vivere, non maggiori erano le entrate dell’ avvocato. L’agiatezza della famiglia Bolego derivava dall’azienda agricola con i vasti
possedimenti che oltre al broilo, andavano dalle paludi di Ruffrè (per lo strame) al vigneto in
località Pozzena di Dambel, oltre ai campi e prati attorno al paese. Nella stalla si contavano
una trentina di capi: mucche, due buoi, due cavalli ed almeno due maiali. Questa la consistenza ancora quando io ero un ragazzetto e mi rifugiavo spesso e volentieri proprio nella
stalla per non essere scovato e incaricato di qualche incombenza poco gradita. I cani da
caccia avevano libero ingresso in casa ed erano i miei grandi amici. Mia madre affermava
che i primi passi li avevo mossi aggrappandomi alla pelliccia di una segugia spinona bianca.
Quando, qualche anno dopo, un’altra cagnetta di colore marrone morì davanti a casa travolta da un camion, piansi come avessi perduto il mio più caro compagno. Nel resto del paese
le famiglie abbienti si contavano sulle dita di una mano. In casa Bolego sino all’inizio della
prima guerra mondiale si distribuiva giornalmente la minestra per i poveri. Così mio nonno,
l’avv. Giuseppe Bolego, cominciava la giornata interessandosi dell’azienda agricola. Era un
antesignano: era ad esempio l’unico che si
fosse fornito di una falciatrice meccanica,
trainata da un cavallo, che usava personalmente. Fu tra i primi a piantare nei prati alberi da frutto. Era conosciuto ed apprezzato a
Trento, dove sedeva nel consiglio di amministrazione della Banca Industriale, istituto che
finanziò la ferrovia Dermulo-Mendola. Conservo tra le carte il discorso che egli tenne ai
grandi alberghi della Mendola al termine del
viaggio inaugurale di questa ferrovia, che
rappresentò una congiunzione rapida e comoda sia con Trento (la Trento-Malè fu inaugurata qualche mese dopo) che con Bolzano
attraverso la cremagliera Mendola-Caldaro
che era già funzionante. A casa Bolego faceva
capo anche la posta che veniva smistata e poi
portata ai destinatari da una delle domestiche. L’avv. Bolego, mio nonno, fu eletto sindaco nel 1893 e rimase in carica ininterrottamente fino al 1926. Transitò il comune attraverso la prima guerra mondiale senza prebende
perché l’amministrazione della comunità era improntata al più stretto risparmio e le entrate
comunali erano piuttosto misere. I fulmini in casa Bolego arrivarono con la dichiarazione di
guerra del 1915: sia mio nonno l’avvocato che il fratello medico (quest’ultimo ultrasettantenne) furono internati a Katzenau quali noti esponenti dell’irridentismo. A sua volta mia
nonna Francesca, imputata di propaganda in favore dell’ltalia fu portata a Trento e rinchiusa in cella di isolamento nel carcere militare al castello del Buonconsiglio. Vi rimase quaranta giorni. Alla fine prosciolta dall’accusa di propaganda a favore dell’Italia potè tornare in
casa sua a Sarnonico. L’attendeva ansiosa mia madre che, appena ventenne, era rimasta sola
a custodire la casa ed a badare all’azienda agricola. Finita la guerra, tornati dall’internamen-
HO APERTO QUELLA PORTA...
ho conosciuto un’altra vita
Così scriveva del club un ragazzo uscito da un momento particolare della vita nel quale l’alcol la faceva da padrone. Ogni attività, ad ogni
ora del giorno, era pensata e svolta in funzione di quel bicchiere... gli amici, la scuola, la famiglia e il cuore erano passati in secondo piano. E
poi... quella porta aperta con paura e diffidenza... Il club “Amici Miei” delle famiglie con problemi alcolcorrelati di Sarnonico si riunisce tutti
i mercoledì sera dal 2003 ad ore 20.30 presso la sala polifunzionale offerta dal Comune in Piazza Santa Maria. Al club può rivolgersi chiunque
senta il bisogno di affrontare un problema relativo all’abuso di alcol. I club più vicini sono “Rinascere” a Cloz e “Predaia” a Dermulo. I Club sono
organizzati nell’APCAT – Associazione Provinciale Club Alcolisti in Trattamento con sede a Trento.
Dietro “quella porta” ci si ritrova per migliorare il proprio stile di vita sulle orme del prof. Wladimir Hudolin. Un metodo più volte messo in discussione ma che dà buoni frutti. L’esperienza più che ventennale dei club in Italia è stata certamente positiva; il club non è più isolato ma deve
incentivare i rapporti umani improntati sull’amicizia e sulla solidarietà inserendosi contestualmente nella società con l’attenzione rivolta ai
mutamenti culturali, ambientali, antropologici e sociali. Il club non sostituisce la famiglia e la società ma è un punto di riferimento importante,
un impegno settimanale che aiuta a mantenere fede ai propositi fatti. Il club “Amici Miei” di Sarnonico guidato dalla servitrice-insegnante Carla
è diventato un gruppo unito e compatto di persone che nel massimo del rispetto dell’altrui dignità, con riservatezza e amicizia, riescono a far
emergere i problemi più frequenti legati all’abuso di sostanze alcoliche, riescono altresì a confortare, sostenere e stimolare al cambiamento
dello stile di vita. Nel gruppo nessuno è giudicato, dietro quella porta ognuno può essere una persona che liberamente racconta dei sentimenti,
dei conflitti e dei problemi che caratterizzano la propria vita. La famiglia del Club è come una normale famiglia dove ognuno si mette in discussione e nessuno è perfetto. Gli incontri sono caratterizzati da scambi di idee talvolta anche vivaci finalizzati però al raggiungimento degli
obiettivi comuni e non certo fini a se stessi. “Non è certo facile trovare il coraggio e l’umiltà di condividere con la propria comunità un passato
di errori.” Ma la forza del club sta proprio nel dare questo coraggio infatti “Non è forte l’uomo che non cade mai, ma è forte l’uomo che, pur
cadendo, sa rialzarsi....”. Un grazie alla Comunità di Sarnonico che ci ospita.
Marialetizia Abram
Se anche tu ritieni di voler cambiare stile di vita puoi telefonare
al servizio Alcologia di Cles tel. 0463 660282 o a Carla n. tel.0463 536318.
to mio nonno ed il fratello medico, casa Bolego fu pervasa da grande euforia per la vittoria
italiana e mia nonna, più italiana che mai, teneva porte aperte a parenti (aveva nove tra
fratelli e sorelle) amici ed amici degli amici. Di questo periodo, tra le due guerre, sono testimone diretto. Mio padre, da Fondo, aveva poi mutato un paio di sedi di servizio e la famiglia
con lui, ma a Sanonico si tornava ogni anno a Pasqua, a Natale, l’estate per un paio di mesi.
Mia madre era legatissima alla sua famiglia di origine: amava i genitori, venerava lo zio
medico e spesso e volentieri gli faceva da infermiera. Il medico Bolego era andato in pensione nel 1912, dopo quarantasei anni di servizio. Aveva anche ottenuto dal governo di Vienna
una medaglia al merito. I pazienti della sua condotta non l’avevano peraltro dimenticato:
ricordo la mia meraviglia, da bambino, quando vidi arrivare da Romeno (il paese che più gli
era affezionato) a piedi un corteo mascherato che si presentava a casa Bolego per festeggiare il vecchio medico. Egli veniva consultato anche per i matrimoni: se il sangue di una
famiglia potesse combinarsi felicemente con quello dell’altra. Il medico Luigi Bolego morì
ultraottantenne, nel 1926, tra dolori atroci per una cancrena ad un piede, conseguenza di
una vecchia ferita procuratasi cadendo da cavallo in una notte di temporale. Ritornava dalla visita ad un paziente di Ruffré. Dello “zio medico” conservo un nitido ricordo anche se nel
‘26 ero un ragazzetto di appena otto anni. In quello stesso anno mio nonno, dopo essere
rimasto in carica trentatrè anni, consegnò a malincuore “l’attivo” del comune al podestà
della “grande” Cavareno. Quest’ultimo comune con la riforma amministrativa voluta dal
fascismo aveva incorporato, oltre a Sarnonico, anche Ruffré, Ronzone e Seio. Le corse
della tramvia Mendola-Dermulo attraversavano l’intero paese da nord a sud in sede
stradale, e a casa Bolego, che veniva sfiorata
dai convogli in transito, i muri tremavano
dallo scantinato alla soffitta. La fermata per i
soli viaggiatori era prevista all’incrocio tra la
provinciale ed il corso San Lorenzo. Per le
merci, invece, c’era una stazione intermedia
con deposito bagagli, biglietteria, ecc. tra Samonico e Cavareno e doveva servire per entrambi i paesi. Nell’abitato di Sarnonico i binari erano infossati e non sporgevano
ovviamente dal piano stradale. Noi ragazzotti
ci inventammo di riempire queste scanalature con piccoli sassi, perché pensavamo di poterci godere lo spettacolo di un rumoroso
deragliamento. Per fortuna non accadde nulla perché gli ostacoli furono regolarmente
“macinati” dai pesanti convogli. Ma il nostro divertimento preferito era nella pineta sopra il
paese dove i ragazzi della mia età pascolavano le mucche d’estate per risparmiare il fieno per
I’inverno. In quel bosco c’erano ancora, pressoché intatte, numerose trincee scavate durante
la guerra del ‘14 da soldati austriaci a riposo ma tuttavia obbligati a fare delle esercitazioni.
Coprendo i fossati con rami di abete o larice ne avevamo ricavato “abitazioni” con i loro
bravi fornelli costruiti con quattro sassi. Accendevamo il fuoco e ci preparavamo cibi per noi
gustosissimi a base di latte munto su due piedi, fragole e mirtilli. Il tutto riscaldato in recipienti di lamiera raccogliticci. Queste pozioni rivelavano i loro effetti anche a casa. Mia
madre e lo zio medico si mettevano così in allarme perché il tifo con le medicine di oltre
settanta anni fa poteva rivelarsi anche mortale. Mia nonna Francesca, chiamata Fanny, con
LA NOTTE
DI SAN
LORENZO
Guarda il cielo stanotte,
era buio e fermo
nella sua oscurità.
Cercavo una stella cadente
aspettai e venne.
Era sola, piccola e lontana:
brillava nella solitudine
di una luce intensa
che già conoscevo.
Seduta vicino al geranio
pensando sognavo.
Era tua la stella figlio.
Sentivo il tuo tepore
e lenti passavano i ricordi
di quand’eri bambino.
La poetessa Anna Maria Borghesi
che fa parte del gruppo “Cantori d’Anaunia” ci ha inviato questa bella poesia.
la sua figura snella ed elegante, era quasi sempre vestita di nero. Ciò avvenne dopo la perdita del primogenito, Luigi, undicenne, studente esemplare al ginnasio di Trento. L’infezione
gastrica non fu superata nonostante fossero accorsi al suo capezzale la madre e lo zio medico: un’infezione intestinale, che si rivelò mortale. Di questa perdita mia nonna non si
consolò mai. Voglio qui ricordare che il giovane studente era stato preparato agli studi ginnasiali a Sarnonico da un eminente nostro concittadino: Costantino Socin, professore al
ginnasio di Rovereto ma anche filosofo e biologo. Il Socin era anche un grande altruista: le
cronache del tempo ricordano che allo scoppio del tremendo incendio del 1885 (che lasciò
sul lastrico una ventina di famiglie) il nostro professore si prodigò per organizzare i soccorsi e più tardi viaggiò da una località all’altra per raccogliere denaro ed offerte per le povere
famiglie rimaste senza casa. Una via del paese intestata al nome del Socin ci starebbe proprio bene. La vita a Sarnonico, tra le due guerre, era basata sull’agricoltura: chi possedeva
due mucche e magari un maiale si considerava già abbiente. Ma in paese c’erano anche dei
bravi artigiani: falegnami, muratori, intagliatori. Un vecchietto, dei “Micli” con un impasto di
cemento e sabbia, realizzava tegole per i tetti di colore grigiastro: il trabiccolo in legno, che
era uno stampo manovrato a pedale mi sembrava una macchina portentosa. Su qualche
vecchia casa si notano ancora queste tegole chiare indistruttibili. Sarnonico aveva anche le
sue belle fontane: in piazza Bolego, in piazza Santa Maria, “al Mas” e “su al Ciastel”. Se gli
uomini si trovavano all’osteria, il luogo d’incontro delle donne era la fontana. Ivi si attingeva
l’acqua che ancora non v’era in casa, si sciacquava il bucato, si scambiavano le ultime notizie. Per l’acqua pulita preparata la sera prima per sciacquare il bucato alle prime luci del
mattino seguente, scoppiavano spesso liti furibonde e con qualche “usurpatrice” si veniva
anche alle mani. La fontana “su al Ciastel”, si conserva tuttora. L’ottima acqua potabile di
Sarnonico proviene da una sorgente alle pendici del Monte Toval, fonte che scoprì mio nonno andando a caccia, curandone tosto la condotta in paese ed anche a Seio. All’epoca le
famiglie di villeggianti d’estate erano numerose, specie di fuori provincia: spinte anche dal
desiderio di vedere questa nuova terra finalmente congiunta alla madrepatria. In quest’epoca c’erano tre giovani in paese che avevano a disposizione ciascuno una bicicletta per spostarsi di qua e di là. Sempre assieme, nel dopocena, facevano le loro spedizioni: una volta in
un paese l’altra volta in un altro, alla ricerca di cameriere e servotte da intrattenere… però
non ne sortì nulla di serio perché di questi tre, l’uno sposò la sorella dell’altro; il secondo la
vicina di casa. Solo il terzo si spinse fino a Seio per trovare moglie! In paese c’erano solo
altri due di questi mezzi veloci come le biciclette: l’uno apparteneva al messo comunale che
teneva una numerosa famiglia e la bicicletta aveva un pedale più lungo e uno più corto
perché evidentemente era composta di pezzi di diversa provenienza. L’altra era di un cancelliere della pretura di Fondo ed era un vecchio modello di anteguerra: si partiva poggiando il
piede sinistro sulla sporgenza del mozzo posteriore e con la gamba destra ci si dava la spinta per poi mettersi elegantemente in sella con il velocipede in moto; aveva naturalmente il
freno a contropedale. Poi arrivò in paese la prima motocicletta (che a Revò chiamavano
“repetana” con termine evidentemente onomatopeico). Era del veterinario consorziale che
aveva soppiantato il veterinario pratico, senza titoli di studio, che chiamavano marascaldo.
Più tardi arrivò anche la FIAT 509 del medico condotto. Allora io ero già studente del ginnasio. Mio nonno l’avv. Giuseppe Bolego, morì nel 1936. Per il suo paese oltre all’acquedotto
aveva realizzato il nuovo edificio per le scuole e gli uffici comunali, il lavatoio coperto vicino
alla chiesa pievana e il bel corso San Lorenzo. Quell’anno avevo superato gli esami di maturità. Mia nonna Fanny, cessò di vivere nell’agosto del 1940: la guerra era di nuovo vicina. Mi
ero appena laureato a Bologna: in paese non ero più “el put di Fabiani” (questo il soprannome della famiglia Bolego), ma “el Dotor”. Dai Bolego avevo ereditato una grande passione: la
caccia e un grande amore, i cani segugi.
Livio Pifferi
5
LAVORI DI FORMAZIONE DELLA CARTOGRAFIA CATASTALE NUMERICA TRAMITE RILIEVO DA TERRA DEL C.C. DI SARNONICO
DAL “KLAFTER” AL “GPS”
KLAFTERUnità di misura ufficiale austro-ungarica (ori-
ginaria della bassa Austria) in uso fino al 1883,
corrispondente a 1,896783384 metri
GPS
Global positioning System (Sistema di posizionamento globale) formato da una costellazione
di 24 satelliti operativi che orbitano intorno alla
terra ad elevata altitudine.
Nel corso dell’anno 2006, su incarico del Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento, ho aggiornato
le mappe catastali relative al Comune di Sarnonico, con
il metodo definito numerico (tutti i punti rilevati hanno
coordinate cartesiane certe). Tale operazione si è resa necessaria per ovviare ai molteplici problemi di imperfezione
grafica (mancati aggiornamenti, deformazioni dei supporti cartacei) emersi nel corso degli anni, visto che le mappe
originarie erano state redatte tra il 1856 e il 1861. Tali
problemi si sono ulteriormente accentuati dopo la seconda
guerra mondiale in quanto, per ragioni dovute alla estrema povertà post bellica, le mappe sono state abbandonate
al proprio destino fino al boom economico degli anni ‘60,
che con l’enorme sviluppo edilizio ha radicalmente cam-
biato la morfologia del territorio, rendendo il catasto fonte di sicuro reddito per le casse dello stato. Infatti, come
forse non tutti sanno, lo scopo istituzionale del Catasto è
quello di accertare, sul territorio di una nazione, lo stato di
fatto dei possessi immobiliari e dei loro possessori a scopi
fiscali. Quindi le mappe sono state create al solo scopo
fiscale, ma col passare del tempo la valenza civile ha acquisito sempre più importanza. Nel corso degli anni, visto
il massiccio intervento operato dall’uomo sul territorio, le
mappe hanno subito continui interventi di modifica e aggiornamento, che uniti a fattori collaterali quali:
- i supporti cartacei sui quali sono state redatte (la carta si
dilata e si restringe in funzione dell’umidità dell’aria);
- le calamità naturali (incendi, alluvioni) che per motivi
tecnici (mancati aggiornamenti) non sono mai state riportate;
- gli ingrandimenti dei centri abitati a scala doppia eseguiti con l’ausilio del pantografo, metodo grafico che
in molti casi ha contribuito a moltiplicare gli errori; ne
hanno determinato un progressivo peggioramento nel
confronto fra situazione presente sul territorio e realtà
rappresentata in mappa.
Le operazioni catastali sono state finalizzate al rilievo ex
novo di circa 105 ettari del Comune Catastale di Sarnonico,
riguardanti l’abitato di Sarnonico e la campagna ad esso
circostante.
Il lavoro si è svolto in più fasi:
- convocazione dei possessori fondiari per ricognizione
sulle singole proprietà allo scopo di verificare il posizionamento dei confini;
- Inquadramento del rilievo da terra nella rete catastale
esistente;
- rilievo celerimetrico delle particelle all’interno dell’abitato;
- rilievo GPS delle particelle formanti la campagna che
contorna l’abitato,
- costruzione al computer della mappa così rilevata.
Sicuramente, rispetto alle metodologie adottate in fase
di realizzazione delle mappe avvenuta verso la metà degli
anni 1850, basate sull’utilizzo di semplici strumenti quali squadri agrimensori, bussole con cannocchiale e cordelle graduate in “Klafter”, oggi ci possiamo avvalere di
strumenti elettronici che misurano angoli e distanze con
precisione millimetrica, nonché delle tecnologie GPS che,
nate una quarantina di anni fa e rimaste per parecchio
tempo di utilizzo prettamente militare, sono poi state
convertite anche a scopo civile (vedi i navigatori inseriti
nelle nostre automobili). I ricevitori GPS da noi utilizzati
sono molto più sofisticati di quelli stradali, e consentono,
in determinate condizioni di visibilità, di effettuare rilievi
estremamente precisi del territorio, basandosi su triangolazioni agganciate ai satelliti che formano la costellazione
chiamata NAVSTAR (acronimo di: Satellite di navigazione
con determinazione di tempo e distanza). Detti satelliti
sono dotati di orologi atomici precisissimi che emettono
dei messaggi raccolti dai ricevitori utilizzati dai tecnici sulla
terra, i quali elaborano detti messaggi e ne determinano la
posizione rispetto ad un sistema globale chiamato WGS84
(World geodetic System 1984 – Sistema geodetico mondiale 1984). Successivamente i dati vengono ulteriormente
elaborati e trasferiti sui vari sistemi di coordinate (Datum)
adottati dai Catasti delle singole nazioni.
Va sottolineato il fatto che le misurazioni così eseguite risultano effettivamente precise, ma vanno comunque comparate con supporti (le mappe) create 150 anni fa, successivamente oggetto di continue variazioni e aggiornamenti
che ne hanno determinato un decadimento nella precisione grafica soprattutto nelle zone antropizzate e coltivate,
mentre in particolari situazioni dove le mappe hanno subito
solo qualche sporadica variazione, ci si rende conto che il
lavoro operato con il “Klafter” dai tecnici nostri predecessori risulta, nella maggior parte dei casi, molto preciso e aderente alla realtà riscontrabile sul posto. Questo ci fa capire
quanto l’azione dell’uomo incida sulla realtà e ne determina
la mancata rispondenza fra lo stato di fatto e ciò che la
mappa effettivamente rappresenta.
Le finalità del lavoro eseguito nel Comune di Sarnonico
sono molteplici:
- i vertici catastali risultano certi in quanto determinati da
coordinate analitiche e non grafiche;
- vengono corretti tutti quegli errori dovuti a ingrandimenti e unione dei fogli di mappa;
- la mappa esprime la situazione effettivamente riscontrabile sul posto;
- le superfici delle varie particelle sono effettivamente
quelle iscritte al Catasto;
- vengono aggiornate le colture delle singole particelle;
- le tasse pagate sono commisurate alla superficie effettivamente goduta;
- la pianificazione urbanistica, unita ad altre utilità civili,
risulta molto più precisa.
In questo periodo, molti altri Comuni della Provincia di
Trento sono interessati allo stesso tipo di intervento, con la
finalità di rendere il nostro Catasto sempre più preciso ed
aderente alla realtà che ci circonda per il beneficio di tutti.
Il tecnico redattore
Geom. Roberto Callovini
200 anni del campanile della chiesa di San Lorenzo in Sarnonico (1808-2008)
Il campanile di San Lorenzo, staccato dal corpo della chiesa è dei primi anni dell’Ottocento. In realtà, non si tratta della struttura originaria; nel 1800 l’antico campanile collassò e crollò, fu ricostruito nel 1808, in ricordo dell’episodio sopra la porta fu posta la scritta; Antiqua turri anno 1800 die 10 sept. Vetustate collapsa, firmioribus haec fundamentis edificata fuit anno 1808.
A memoria di questa fatto, un documento1 del 1803 riporta la richiesta dell’allora parroco di Sarnonico, Alberto da Sardagna2 il quale chiedeva “… di poter impegnare gli avanzi delle entrate
di quella chiesa Parrocchiale, anche delle figliali dietro la fabbrica del campanile che aventi tre anni cadde…” lo scritto continua poi “… supplica inoltre di poter far condurre i necessari materiali nei giorni di festa dopo le funzioni …” era cioè una richiesta di permesso per poter usare parte delle entrate di tutte le chiese della parrocchia e per poter lavorare al campanile anche
nei giorni di festa. Tale richiesta chiarisce il forte impatto che questo avvenimento dovette avere sulla popolazione e quanto fosse sentita come urgente l’esigenza della ricostruzione. La cime
del campanile presenta una cupola a pera, rivestita di scandole di larice, con palla dorata sormontata dalla croce. La forma è insolita ma non unica se confrontata con altre torri campanarie3.
Durante la due guerre, come accadde a molte altre chiese, alcune delle campane furono requisite. Un documento de “L’Opera di Soccorso per le Chiese rovinate dalla guerra” stila un elenco
delle campane requisite dai tedeschi tra il 1915 e il 1918 e ordina alla ditta Colbacchini di Trento la fusione di quattro nuove campane. Nel 1922, in un documento datato 23 luglio (vedi
articolo “A perpetua memoria”) si ricorda la benedizione di quattro campane (a sostituzione di quelle requisite durante al prima guerra mondiale) che arrivarono a Sarnonico il 29 giugno
e che furono suonate per la prima volta il 12 settembre. Le campane furono condotte dalla stazione di Cavareno fino alla chiesa dai fratelli Inama, da Giuseppe Zucol e da Giovan Battista
Abram. Alle quattro campane vennero dati dei nomi e quattro padrini offrirono 100 lire ognuno per il restauro del campanile. Nel 1941 il 14 marzo furono censite sei campane e specificato
di ognuna peso e data di fabbricazione, una nota al documento specifica che in caso di requisizione quella che si desidera esentata, oltre alle due “antichissime” della chiesa di Santa Maria
è la numero tre, Carmela. Nel corso del 1943 si rendeva necessaria una nuova requisizione di campane da parte dello Stato, in una lettera datata 21 maggio il parroco di Sarnonico Urbano
Depeder, informava la Curia su quali fossero le campane indicati alla rimozione. Nel giugno del 1943 una lettera del Sottosegretario di Stato per le fabbricazioni di Guerra inviata al parroco
della chiesa Arcipretale di Sarnonico comunicava della raccolta di campane. Dello stesso anno è una lettera della Curia Arcivescovile di Trento che avvertiva don Urbano Depeder che le due
campane antiche di Santa Maria erano da ritenersi esentate dalla requisizione. Non abbiamo rintracciato documenti successivi, ma di fatto nel 1949, la ditta Colbacchini di Trento contattava
il parroco di Sarnonico per proporsi a riparare una delle campane da loro fornite nel 1922, ma un appunto del parroco ne smentisce la necessità.
FONTE: Archivi Parrocchiali
1
Archivio diocesano trentino, Rapul. 26, p. 80, 1803.
2
Alberto da Sardagna Tessari, parroco di Sarnonico dal 1792 ai 1829, cfr. S.Weber, Le chiese della valle di Non nella storia e nell’arte — I decanati di Cles e Fondo, voi. lI, Scuola tipografica Artigianelli, Trento, 1937, ed. cons., La grafica Anastatica, Mori (Trento), 1992, p.i 60.
3
La prima campana, fu requisita il 15 settembre 1915, altre due il 16 ottobre del 1916 e l’ultima il 25 maggio 1918, tutte avevano incise scritte e immagini.
6
DON GUIDO ZENDRON
NOMINATO VESCOVO
La Comunità di Sarnonico ha gioito alla notizia che Don Guido Zendron,
missionario in Brasile è stato nominato vescovo nella diocesi di Paulo Afonso, sita nello stato di Bahia, il 25 maggio 2008. Don Guido è nato a Lisignago il 7 marzo 1954 e ordinato sacerdote a Trento il 26 giugno 1978, è stato
vicario parrocchiale a Pergine per 8 anni (1978-1986), poi parroco a Vigolo
Vattaro fino al 1993 e quindi inviato come sacerdote ‘fidei donum’ in Brasile, a Salvador Bahia. Dal 1993 don Guido è stato parroco delle parrocchie
di Cristo Redentor e Santo Andrè. Le parrocchie comprendono i quartieri
marginali di Chapada do Rio Vermelho, Vale das Pedrinhas, Santa Cruz,
Nordeste de Amaralina per un numero di abitanti stimato in circa 100.000.
Don Guido ha fondato l’associazione brasiliana Alecrim, di cui ne coordina
l’attività. Gli scopi di questa associazione sono: promuovere progetti azioni
e iniziative educative e di prevenzione per impedire che i giovani entrino nel
mondo dell’emarginazione e della droga, promuovere attività filantropiche
a favore dei cittadini poveri, senza distinzione di razza, colore, condizione
sociale, credo politico o religioso. Ricordiamo con piacere la serata con Don
Guido a palazzo Morenberg.
La sua simpatia e il racconto
delle sue esperienze hanno
coinvolto tutto il pubblico
presente. Durante l’incontro
sono stati presentati i principali progetti realizzati. La
scuola Alecrim e il Centro
educativo Soeira che ospitano rispettivamente 80 e
92 bambini in gran parte
sostenuti dalle adozioni a
distanza. Il doposcuola Nossa Senhora das Graças che ospita 60 ragazzini
con problemi. Il Centro Anna Sironi, dove si svolgono dei corsi professionali
e di formazione. Il centro sostegno alle ragazze madri Padre Virgilio Resi
che ospita adolescenti con gravi problemi personali e famigliari spesso legati al mondo della violenza. La casa delle arti e dei mestieri dove operano
piccole compagnie teatrali una scuola di musica e di percussioni. Infine il
Centro Alvorada che dista 90 km da Salvador adatto a progetti di convivenza tra giovani e adulti. Don Guido è un prete che ha reagito al mondo
negativo della povertà proponendo progetti creativi ma che hanno avuto
una buona ricaduta sul territorio. Tutte le sue iniziative sono state possibili
grazie all’aiuto di associazioni e privati italiani. “E così nascono tante cose
che nessuna parola e nessuna foto possono comunicare pienamente, ma
possono risvegliare la curiosità e dare ali alla nostra vita, perché non soffochi nelle pur giuste preoccupazioni quotidiane, ma si incammini senza
paura in una grande e sorprendente avventura umana. Voglio parlare non
tanto di me, ma di quello che la Provvidenza divina ha voluto far nascere
attraverso un numerosissimo gruppo di amici al di là e al di qua dell’Oceano”. Sono queste le parole di speranza che don Guido ci ha lasciato prima
di tornare tra i poveri.
Aggiungiamo il documento scritto da Don
Michele Soraruf nel 1921 che parla dell’acquisto delle campane del campanile di san
Lorenzo.
A PERPETUA
MEMORIA
Il giorno 23 luglio 1922 essendo parroco di Sarnonico Don Michele Soraruf, e Sindaco di Sarnonico
il Dr. Giuseppe cav. Bolego e fabbricieri della Chiesa
Riccardo Abram e Luigi Martignon, e santese Nicolò Zucol, dal m.rev.do Sign. Decano di Fondo, D.
Pietro Cristel, in presenza di tutte la Rappresentanza comunale, e del Sig.r Curato di Ronzone, D.
Pacifico Rosati, e del Sig.r Curato di Vasio e Seio, D.
Arturo Franch, furono benedette 4 campane della Chiesa di San Lorenzo in Sarnonico. Il m.rev.do
Sigr. Decano tenne un bel discorso sul rito della
benedizione e sull’uso delle campane a una grande
moltitudine di gente venuta anche dai paesi vicini. Tutta la spesa per queste 4 campane sostenuta
dallo Stato, con generosità inaudita. Esse furono
fuse dalla Ditta Luigi Colbacchini e Figli di Trento il
27 aprile 1922, e arrivarono in Sarnonico il 29 giugno; furono condotte dalla Stazione di Cavareno
PAESE FIORITO
Si è svolta nel corso del 2008 la
prima edizione del concorso “Paese fiorito” a cura della Pro Loco
di Sarnonico e Seio. L’obiettivo
dell’iniziativa, previsto dal primo articolo del regolamento, era
l’abbellimento del paese mediante allestimenti floreali di balconi,
terrazzi, angoli o cortili da parte
dei cittadini intenzionati a partecipare. Nel mese di giugno ogni
famiglia ha ricevuto copia del bando di concorso ed in breve tempo
sono arrivate numerose iscrizioni.
Si è successivamente provveduto a nominare una commissione
composta dai signori Ianes Maria,
Sarcletti Patrizia e Seppi Giancarlo,
che in qualità di addetti ai lavori
hanno dovuto esaminare le varie
proposte floreali. Nei primi giorni
del mese di agosto la commissione, dopo aver concordato alcuni
parametri di valutazione, ha preso
visione di ogni balcone o angolo
iscritti al concorso, assegnando in
loco i vari punteggi. In occasione
della “Festa della Comunità” un
piccolo premio offerto dalla Pro
Loco è stato consegnato ad ogni
partecipante e i tre migliori allestimenti sono stati premiati con un
cesto di prodotti tipici gentilmente
offerti dai numerosi sponsor che
hanno aderito all’iniziativa.
I PARTECIPANTI AL CONCORSO:
1° classificato: Abram Fabrizio;
2° classificato: Castaneda Clara Cecilia;
3° classificato: Abram Barbara e Covi Walter;
Abram Lidia, Abram Remo, Camagna Barbara, Covi Renata, Covi Mariagrazia, Fattor Francesca,
Giuliani Marta, Larcher Elli, Lorandini Franca, Pezzini Silvana,
Pieraccini Terry, Ziller Anna Maria.
fino alla Chiesa dai Fratelli Inama, da Giuseppe Zucol e da G.Battista Abram. Furono suonate la prima
volta il 12 settembre 1922.
LA I CAMPANA - tono re
diametro m. 1.31- Kg 1326
LA II CAMPANA-tono mi
diametro m. 1.16 - Kg 866
LA III CAMPANA-tono fa #
diametro m. 1.03 - Kg 632
LA IV CAMPANA-tono re
diametro m. 0.62 - Kg 135
FUNSERO DA PADRINI:
- per la campana maggiore (Lorenzina)
Antonio Abram e Maria di lui moglie.
- per la campana II (Valentina)
Salvatore Inama e Fiorenta Recla.
- per la campana III (Carmela)
Giovanni Inama e Anna Abram.
- per la campana IV (Anna)
Nicolò Zucol e Rachele Tecini.
Ognuno dei padrini offrì pel restauro del campanile lire 100, a loro fu promesso, che, quando moriranno, si suoneranno quante campane desidererà
la famiglia, ma essa dovrà dare al santese l’aiuto
necessario.
Don Michele Soraruf
7
GRUPPO SMILE
Ciao a tutti, siamo i ragazzi che fanno parte del Gruppo Giovani Smile di Sarnonico.
In quest’anno che sta volgendo a termine, abbiamo elaborato alcuni progetti, alcuni pensati e portati a termine solo da noi, altri invece svolti in collaborazione con altre associazioni
del paese e non, e con l’amministrazione comunale. In particolare, quest’anno ci siamo dati
da fare per la buona riuscita del progetto “I ragazzi incontrano gli anziani: un tuffo nella memoria”. Per questo progetto
abbiamo avuto l’importante aiuto di Marco Romano, che ci ha consigliati e accompagnati durante tutto il lavoro. È
stata l’iniziativa più lunga ed intensa di tutto l’anno, che però era cominciata già nell’ottobre 2007, per poi essere terminata nell’aprile 2008. Per cominciare, ci siamo divisi in quattro gruppi, formati da 5 o 6 ragazzi ciascuno: il gruppo degli
oggetti, il gruppo delle foto, il gruppo dei toponimi e il gruppo dei documenti. Inizialmente, ognuno doveva andare dai
parenti più anziani a chiedere oggetti, foto, documenti, poi ad ogni gruppo è stato assegnato un anziano di Sarnonico
da intervistare, con domande riferite soprattutto ai materiali raccolti, integrate da informazioni ottenute da precedenti
ricerche. Ogni gruppo doveva gestire il proprio lavoro in modo indipendente, trovandosi a volte anche la sera, magari
lavorando fino a mezzanotte! Una volta in settimana, tutti i gruppi a rotazione si trovavano con Marco Romano e
con Luisa e Cinzia, le coordinatrici del gruppo. È stato davvero divertente e interessante ascoltare gli anziani mentre
venivano intervistati, nei loro occhi si potevano leggere diverse emozioni, tanto era l’entusiasmo nel raccontarci la loro
storia. In alcuni momenti luccicavano pure gli occhi e allora capivamo che ricordavano con nostalgia momenti importanti della loro vita. Quando, finalmente, ogni gruppo aveva trovato, elaborato e stampato tutto il materiale, abbiamo
cominciato a preparare la presentazione del lavoro e la mostra. Dopo tanto, duro ma allo stesso tempo piacevole lavoro,
il giorno 6 aprile 2008 è arrivato. La partecipazione del paese è stata straordinaria ed il risultato del lavoro, da una parte
ci ha anche soddisfatti. Questo progetto ci ha aiutati a riflettere sulla vera importanza della vita: per vivere bene non è
necessario avere ogni tipo di tecnologia, perché si può vivere una vita felice godendo anche delle cose più semplici.
ATTIVITÀ GRUPPO
SMILE ANNO 07/08
domenica 9 dicembre 2007
Visita al punto d’incontro a Trento,
di Don Dante Clauser, il prete dei barboni.
Abbiamo devoluto a questo centro
il ricavato delle corone d’avvento.
Festa di Natale 2007.
Ci siamo scambiati tanti semplici auguri!
gennaio 2008
Incontro con Enzo Leonardi,
direttore della Casa di Riposo di Fondo.
Abbiamo chiesto informazioni su un eventuale
servizio di volontariato all’interno della struttura.
aprile 2008
Incontro con Biasi Marcello,
presidente A.C.A.T. Val di Non.
(Associazione Club Alcolisti in Trattamento).
Ci ha raccontato la sua esperienza personale,
e tutti i problemi derivati dall’alcol.
giugno 2008
“Una maglietta per Korogocho”.
in collaborazione con le catechiste.
agosto 2008
“I saceti della fortuna”.
Progetto di beneficienza del comitato S. Lorenzo
in occasione della Festa del patrono. Tutto il ricavato
è stato devoluto alla Parrocchia di Sarnonico.
settembre 2008
Uscita al lago di Tret con le nuove leve.
Che FRET!!!!
ottobre 2008
Mauro di Bressanone ci insegna a formare
con i palloncini dei simpatici animaletti.
Alla festa “Sapori e Colori d’autunno” partecipiamo
con animazioni per bambini: trucca viso e animali
con i palloncini. Che divertimento!
ottobre e dicembre 2008
Corso di formazione per adulti e ragazzi.
Organizzato dal Tavolo Giovani IN…..CANTIERE.
Insieme a noi anno partecipato anche i gruppi
di giovani e adulti di Fondo e Sanzeno.
8
A me ascoltare l’intervista è piaciuto molto. Ho
imparato nuovi termini
in dialetto ma soprattutto ho capito come in
nostri nonni lavoravano, faticando con le loro
mani, senza macchinari
di ogni genere. Ho proprio pensato quanto
siamo fortunati, perché
con queste tecnologie
non si fatica quasi niente.
Roberto
tempo.
persona di quel
a
un
in
a
at
im
asi immedes
ricostruivo la
re domande, io
vista mi sono qu
st
er
no
nt
l’i
le
al
te
an
va
ur
de
a ieri ed
D
…
spon
di stili di vita tr
ze
signora Anna ri
en
la
er
e
ff
ch
di
o
le
o
an
m
colpiva
tissim
Man
riti abituali. Mi
i colpivano mol
ai
m
ò,
ed
ci
e
o
on
nd
zi
ce
ta
cien
storia. Fa
tecnologici, rius
razione, all’alim
ù
vo
pi
’
la
po
di
un
po
ti
zi
ez
al
oggi, legati
ero senza attr
facevano in
che avevano e
nonostante foss
e,
se
ch
co
o
le
tt
fa
do
il
an
tt
to
ucevano
ru
mol
che volevano sf
lle stagioni, prod
ò
de
ci
o
re
tm
ne
ri
il
te
ot
do
en
volte
vano ad
mo il più delle
ano poco e, segu
ia
av
pr
pr
m
m
co
co
e
ro
ch
lo
,
i
gi
casa. Infatt
mprano cibi
za di noi og
casa, a differen
e ad esempio co
in
ch
sa
lie
co
ig
i
m
as
fa
si
al
lle
qu
de
ti chimici o
; anzi, ci sono
o anche prodot
co
m
ia
po
us
o
e,
m
ia
pr
m
uc
se
co, la
e
e prod
zione forzata”. Ec
, per avere tutto
va
ti
ce
ol
ve
“c
in
,
a
oi
N
no
.
co
ti
eo
es
già pron
antagioni che cr
l’aiuto delle nonn
pi
e
lt
le
vo
r
a
pe
a
e
m
rr
,
se
le
costruiamo
lle tecniche
comoda e faci
per imparare de
so una vita più
re
ile
ut
ha
to
ci
ol
ia
m
og
è
ol
o,
malattie
tecn
cosa risparmiand
dalla cura delle
al
,
qu
ne
io
re
az
fa
r
iv
lt
pe
i
co
dei nonn
cucina alla
asi campo: dalla
Arianna
nuove in qualsi
oggetti utili.
di
e
on
zi
ru
st
co
alla
L’entusiasmo che la signora Anna ha messo nell’esprimere quello che raccontava, era unico, il suo corpo, i suoi movimenti raccontavano di più delle sue parole, aveva gli occhi che brillavano di gioventù, mentre spiegava era molto
emozionata ma convinta di ciò che diceva, faceva ridere un po’ a vederla ma era proprio l’entusiasmo nello spiegare
che ha colpito di più, sembrava che ripercorresse ogni momento, che si sforzasse a spiegarlo in modo migliore senza
riuscirci solo con le parole.
Fabio
data
e fa sono an
Durante l’inte
Alcune settiman
aom
R
L’intervista con Ermirvis
e Marco
po
up
gr
io
m
mi sono sem ta, Erminia ed Emma
con il
di
ar
on
Le
e
nia
è
stata
molto
inteid
b
rate molto in
av
are” D
teressate
e ben dispost
no ad “intervist
to
en
m
go
ar
ressante,
perché
ci
ha
e
a parlare co
Questo
.
ra
tu
ol
ic
n
n
ap
noi. Ho
o
ll’
tato molto en
su
spiegato come, anche
tusiasmo nel
perché non sape
a,
at
in
sc
fa
af
le
sposte, espost
loro rimi ha
ide,
con la guerra in corso,
e a noi con m
i e, grazie a Dav
o
lt
m
o
en
sentivo molto sulle ap
to
Se
. Quest’esper
a.
comunque riusciva a
ienza mi è pia
o una luce divers
tt
so
do
ve
m
le
o
a
lt
ciuta
or
o, perché ved
ee
lavorare e ad imparare il
erle protagon
api come piccol
le
vo
de
ve
lo
a
iste dei
ro tempi pass
prim
come
mestiere di sarta. Anche
ati, mi ha tra
e, ora le vedo
sm
vo
es
g
li
so la
odiose bestiolin
a
rd
pe
i approfondir
le storie di guerra che ci
i e insetti leali,
e la conoscen
d
i
ci
ò
grandi lavoratric
la
che fu. Attra
za
e
ha raccontato mi hanno
verso l’interv
oteggono sempr
sono resa co
is
ta
ché seguono e pr
m
i
nto di quanto
molto entusiasmato e
d
fo
if
fe
ss
re
er
loro regina.
s
n
o
en
ti
lo
kk
stile di vita
sono pezzi di storia che
Alice Si
e le relazion
fra le person
e
e e di quanto
di certo non si possono
sono profondamente
cambiati i m
dimenticare, poiché le
iei interessi
siano simili a
i loro, anche
persone potevano anQuesto progetto è stato per me molto
se luoghi e
società sono
profondamen
che essere uccise e hanistruttivo e penso sia servito a tutti noi
te cambiati…
no quindi rischiato la
per conoscere ed amare il nostro paloro vita.
ese come luogo in cui viviamo oggi e
Giulia Zini
Veronica
dove hanno vissuto i nostri nonni.
Valentina
arricchito
il tutto è stato
hé
rc
pe
e
ch
an
e
lla gioer
saputo coinvolg
to per i tempi de
an
ha
i
pi
m
m
ri
to
il
e
on
a
cc
gi
uati
al
o ra
Oggi siamo abit
iva tutta la nost
o oratore: il su
i.
m
ep
m
ti
rc
le
ot
pe
ob
si
un
pr
è
le
o
a
ro
en
m
pa
Mario Inam
ti. Dalle sue
spontanea la
e, felice, con
vertenti aneddo
era più semplic
mentarci...viene
,
di
la
e
ra
r
i
du
pe
os
o
ù
er
iv
pi
m
ot
e
nu
m
ss
fo
da
un
ta? Se una
vita, nonostante
oviamo sempre
mente migliora
tr
ra
la
re
ve
do
è
pu
an
ta
ep
,
vi
qu
zo
a,
la
i
or
e... tra
on
o sf
vinezz
vecchia canzon
e
tutte le innovazi
to, con il minim
,
ch
bi
ie
al
su
og
qu
e
ol
o
o
cn
at
tt
te
nt
tu
e
e
ata
i ca
ov
ad aver
hé mi sono trov
degli anni, le nu
rivalutarla. Ha po
rc
e
pe
be
ar
ss
eb
né
er
e
pa
m
il
gn
co
n
so
bi
co
domanda:
nza sapere né
sa mi abbia
nea direi che
ta alla moglie. Se
bene spiegare co
iva viene sponta
ca
at
so
di
rm
on
de
fe
N
.
ta
af
ne
na
ta
io
re
os
oz
se
certa che
risp
ime per la comm
dimenticare una
nso, anzi, sono
cr
o
la
Pe
rt
.
le
ce
vi
ò
re
er
tr
ne
an
po
te
m
n
ri
at
tr
tutte no
capace di
, incapace di
allo stomaco, in
partito da dentro
è
i
m
e
ch
sa
con un “groppo”
co
al
Elena Larcher
mpre.
reazione...un qu
ò dentro per se
ta
er
es
rt
qu
po
o
la
at
e
en
m
at
e
sc
cchito
za mi abbia arri
questa esperien
I RAGAZZI INCONTRANO GLI ANZIANI: UN TUFFO NELLA MEMORIA
Com’era il lavoro della sarta? Quanti e quali erano e sono oggi gli usi dell’orzo? Come funzionava il caseificio
turnario? Quali sono i nomi delle località del Comune e perché si chiamano così? Com’è cambiato il paesaggio? Come si allevano e cosa possono insegnarci le api? Di cosa parla la storiella del Bus dala Vecleta? Una
volta gli uomini cantavano le serenate alle ragazze? Cosa succedeva veramente in guerra? A queste e a molte
altre domande e curiosità ha cercato di rispondere il progetto di ricerca I ragazzi incontrano gli anziani: un
tuffo nella memoria, intelligentemente proposto da Alberto Larcher, che ho avuto il piacere di condurre, coadiuvato da Luisa Mottes e Cinzia Bertol, con il Gruppo Giovani Smile. Sensibilizzare i giovani a temi del passato e metterli in relazione con i ricordi degli anziani è stata un’esperienza problematica ma alla fine avvincente.
È stato necessario trovare chiavi adatte a stimolare la loro curiosità, a vincere le loro paure ed insicurezze
mascherate, a superare la loro naturale spinta al presente, al futuro e allo svago. Ho tentato di farlo invitandoli a cercare nelle case di parenti e conoscenti oggetti e fotografie, documenti e ricordi di nomi di luoghi,
come fosse una caccia al tesoro. Ho cercato di aiutarli durante le interviste relative ai materiali trovati ed ho
fatto leva sulle emozioni forti e a volte scioccanti suscitate da racconti e foto di guerra. Alla fine credo che
il risultato sia stato molto positivo ed il lavoro svolto dai ragazzi, grazie alla disponibilità degli anziani e dei
famigliari, è stato premiato dalla grande affluenza di pubblico alla presentazione del lavoro, avvenuta il pomeriggio del 6 aprile 2008. In una delle fasi della presentazione, i ragazzi hanno letto le impressioni ricavate
durante lo svolgimento del loro lavoro. Le loro parole raccontano che, nonostante siano continuamente bombardati da stimoli di vario genere, dai più sciocchi e superficiali ai più profondi e
destabilizzanti, se opportunamente motivati e stimolati sono ancora in grado di provare e manifestare emozioni e stupore, di produrre ed elaborare riflessioni non banali, dimostrando sensibilità ed intelligenza. Occasioni come questa, nonostante o proprio a causa di inevitabili confronti anche aspri, pongono domande e dubbi sul passato, il presente ed il futuro; cementano e
fanno crescere i singoli ed il Gruppo; gettano e rinforzano le basi per legami forti nel Gruppo e verso la Comunità, invitando ragazze e ragazzi a sperimentare emozioni nuove e ad elaborare
riflessioni. Forse aveva ragione Fabrizio De André, quando affermava: «Non è che i giovani di oggi non abbiano valori. Hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capire
bene perché siamo troppo affezionati ai nostri».
Marco Romano
MA PERCHÈ VENITE ALL’ORATORIO?
RE I PIATTI.
PER NON LAVA
Perché è bello e trovo i miei amici.
È UN’OCCASIO
NE PER RITROV
ARCI INSIEME
.
L’ORATORIO O
Per non stare a casa a fare i lavori.
RGANIZZA SEM
PRE DELLE CO
SE BELLE, DOV
E SI MANGIA.
L’ORATORIO È BELLO!
Per conoscere
altri bambini.
, divertendoci.
ri
lt
a
li
g
r
.
e
p
sa
o qualco
con cui giocare
o
n
u
lc
a
u
q
o
Perché facciam
v
Perché tro
A CASA NON FACCIO NIENTE, QUI MI PIACE LA COMPAGNIA.
Nel 1995 dopo l’esperienza del campeggio estivo, è nata l’idea di offrire anche durante il periodo scolastico ai bambini di Sarnonico un’occasione per stare insieme, giocare e divertirsi. Don
Betta ha concesso l’uso delle sale della canonica ed è così potuto nascere il Gruppo Oratorio. In quel periodo i bambini si incontravano tutti i sabati dopo la catechesi. Per gli appuntamenti
invernali in quel primo periodo abbiamo spesso usufruito dell’ospitalità dei pompieri, presso il loro magazzino. Successivamente le varie classi di catechesi si sono incontrate in giorni diversi
e l’impegno settimanale si è rivelato troppo pesante per gli adulti che seguivano gli incontri dei bambini, soprattutto dal punto di vista organizzativo. L’attività si è quindi modificata secondo
il modello che funziona ancora oggi: un incontro a cadenza mensile. Alcuni appuntamenti sono diventati nel corso degli anni ormai tradizionali. La sfilata di Carnevale per le vie del paese
e la festa di Natale con la tombola in teatro organizzata in collaborazione con altre associazioni attirano non solo i bambini e i ragazzi dai 6 ai 14 anni, cui normalmente si rivolge l’offerta
del nostro gruppo, ma anche adulti e ragazzi più grandi. Un’altra iniziativa di grande richiamo è la “Corrida”, i nostri piccoli dilettanti sono diventati sempre più bravi e fantasiosi nelle loro
proposte: con canzoni, balli e barzellette danno vita ad uno spettacolo vario e divertente. Nel corso degli anni abbiamo anche invitato persone esterne al Gruppo, che hanno affrontato con
i bambini il tema della conoscenza dell’ambiente che li circonda e dell’ecologia. Che si tratti di giochi al campo sportivo o in palestra, di passeggiate con castagnata finale, di lavoretti in
canonica o di slittate, i bambini si presentano sempre numerosi ai vari incontri. Molte sono state le persone che si sono avvicendate all’interno del Gruppo: un sincero ringraziamento va a
tutte le mamme e a tutti i papà che in questi anni con il loro volontariato hanno sostenuto e permesso la realizzazione delle varie attività. Da alcuni anni poi una piacevole novità, il Gruppo
Oratorio può contare anche sull’aiuto di alcuni “bambini” diventati ormai ragazzi, che dopo aver vissuto in prima persona questa esperienza, hanno deciso far vivere le stesse emozioni anche
ai bambini di adesso. Grazie anche a loro!
CHI HA VOGLIA DI DEDICARE UN PO’ DEL SUO TEMPO AI BAMBINI, PUÒ UNIRSI AL GRUPPO ORATORIO.
9
SAN GIORGIO
IL NOME:
di origine latina derivato dal greco, significa “contadino”.
VITA TERRENA: secolo III-IV, Libia, morì nel 303.
PROTETTORE: Protettore di Scout cavalieri, militari mariti , soldati, armaioli,
RICORRENZA:
Inghilterra, Portogallo. Attributi, Drago, Palma, Stendardo
costituito da una croce rossa in campo bianco.
23 aprile.
Non ci sono notizie certe sulla vita e sulla stessa esistenza di San Giorgio. Secondo alcune fonti Giorgio era originario della
Cappadocia. I genitori lo educarono alla religione cristiana fino al momento in cui entrò nel servizio militare. Trasferitosi in
Palestina, si arruolò nell’esercito dell’imperatore Diocleziano, comportandosi da valoroso soldato fino al punto di giungere
a far parte della guardia del corpo dello stesso imperatore, divenendo ufficiale delle milizie.Giorgio dona ai poveri tutti i
suoi averi, e, davanti alla corte, si confessa cristiano; all’invito dell’imperatore di sacrificare agli dei si rifiuta ed iniziano le
numerose scene di martirio. Per questo motivo viene sospeso e gettato in carcere dove ha una visione di Dio che gli predice
sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre la resurrezione. Tagliato in due con una ruota piena di chiodi e spade, Giorgio
risuscita operando la conversione del Magister Militum Anatolio, tutti i suoi soldati, vengono uccisi; entra in un tempio
pagano e con un soffio abbatte gli idoli di pietra; converte l’imperatrice Alessandra che viene martirizzata. A richiesta del re
Tranquillino, Giorgio risuscita diciassette persone, le battezza e le fa sparire; l’imperatore lo condanna nuovamente a morte,
ed il santo prima di essere decapitato, implora a Dio che l’imperatore ed i settantadue re siano inceneriti; esaudita la sua
preghiera Giorgio si lascia decapitare promettendo protezione a chi onorerà le sue reliquie (conservate presso Lod, in Israele).
Secondo la Legenda Aurea dal vescovo di Genova Jacopo da Varagine San Giorgio uccide il drago a Selem, in Libia, e fissa
la sua figura come cavaliere eroico, che tanto influenzerà l’ispirazione figurativa degli artisti e della fantasia popolare. Nel
Medioevo la lotta di San Giorgio contro il drago diviene il simbolo della lotta del bene contro il male e per questo il mondo
della cavalleria vi vide incarnati i suoi ideali. La leggenda del soldato vincitore del drago contribuisce al diffondersi del suo
culto che diviene popolarissimo in Occidente ed in tutto l’Oriente bizantino, ove è per eccellenza il «grande martire» e il
«trionfatore». Rapidamente egli diviene un santo tra i più venerati in ogni parte del mondo cristiano.
SAN LORENZO
IL NOME:
VITA TERRENA:
PROTETTORE:
ATTRIBUTI:
DEVOZIONI:
RICORRENZA:
nome latino, significa “proveniente dalla città di Laurentum”.
secolo III, Aragona, Roma.
rosticceri, osti, cuochi, bibliotecari, librai, pasticceri, vetrai, poveri.
il suo emblema è la graticola.
invocato contro gli incendi, la lombagine.
10 agosto.
Particolare di un afrfresco di Palazzo Moremberg
Le notizie sulla vita di Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione
popolare notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna e più precisamente di Osca (225 d.C.), in Aragona, alle falde dei Pirenei. Ancora giovane conobbe
il futuro papa Sisto II. Questi, che era originario della Grecia, insegnava in quello
che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri,
il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo
iniziò un’amicizia e una stima reciproche. Entrambi, seguendo un flusso
migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma.
Quando il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo
il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella
diocesi di Roma, che beneficiavano 1500 persone fra poveri e vedove.
Al principio di agosto 258 l’imperatore Valeriano aveva emanato un editto, ordinando che tutti i vescovi, presbiteri e diaconi dovevano essere
messi a morte. L’editto fu eseguito immediatamente in Roma. Sorpreso mentre celebrava l’Eucaristia nelle Catacombe di San Callisto,
papa Sisto II fu martirizzato con quattro diaconi il 6 agosto. Quattro giorni dopo fu la volta di san Lorenzo che sostenne intrepido
un atroce martirio sulla graticola, dopo aver distribuito i beni della
Chiesa ai poveri da lui qualificati come veri tesori della Chiesa.
Secondo la leggenda fu arrestato e torturato su una graticola rovente e, secondo la tradizione a Valeriano che assisteva al supplizio, Lorenzo prima di morire avrebbe detto: “Da questa parte sono arrostito,
giratemi dall’altra parte e mangiatemi.”
Il giorno di san Lorenzo (10 agosto) si assiste tradizionalmente al fenomeno delle stelle cadenti, in realtà una pioggia di piccoli meteoriti, che è particolarmente visibile in quei giorni.
Celebre la poesia di Giovanni Pascoli, che interpreta la pioggia
di stelle cadenti come lacrime celesti, intitolata appunto, dal
giorno dedicato al santo, X agosto:
« San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla... »
Statua del Santo sita nella Chiesa di San Lorenzo
10
TRE ANNI DI AMMINISTRAZIONE
SINDACO
Abram Sandro
FUNZIONAMENTO DEL COMUNE
Il Testo Unico delle Leggi regionali sull’Ordinamento dei Comuni della nostra Regione è stato approvato con Decreto del Presidente della Regione 1 febbraio 2005 n.3/L. Sono organi del Comune il Consiglio, la Giunta e il Sindaco. Il numero di consiglieri
comunali che compongono il Consiglio comunale è fissato con legge regionale. Il numero di consiglieri varia in base al numero
degli abitanti. Per i Comuni fino a 3000 abitanti il numero dei consiglieri è pari a quindici. Il Sindaco è compreso nel numero dei
componenti il Consiglio comunale. I consiglieri comunali, per l’esercizio delle loro funzioni, hanno diritto di prendere visione e di
ottenere copia dei provvedimenti adottati dal Comune, nonché di avere tutti i documenti amministrativi e tutte le informazioni
e notizie in possesso del Comune utili all’espletamento del proprio mandato. Hanno inoltre diritto di iniziativa su ogni questione
sottoposta alla deliberazione del Consiglio e diritto di presentare interpellanze, interrogazioni, mozioni e ordini del giorno. Il
Consiglio comunale resta in carica cinque anni ed è l’organo di indirizzo politico-amministrativo. Le sue principali attribuzioni
sono:
• discutere ed approvare il documento programmatico del sindaco neo eletto;
• approvare lo statuto comunale;
• approvare il bilancio di previsione annuale e pluriennale, le variazioni di bilancio e il conto consuntivo;
• approvare i piani urbanistici;
• approvare i progetti preliminari di opere pubbliche nei casi fissati dallo Statuto;
• approvare l’istituzione dei tributi e il loro ordinamento, compresa la determinazione delle relative aliquote;
• approvare gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, gli appalti e le concessioni di lavori che non siano stati
espressamente previsti nel bilancio di previsione e relativa relazione previsionale programmatica o in altri atti fondamentali
del Consiglio;
• approvare gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed istituzioni.
Quando lo statuto lo preveda il Consiglio si avvale delle Commissioni costituite nel proprio seno, garantendo un’adeguata rappresentanza delle minoranze. Nel corso del 2005 il Consiglio comunale di Sarnonico si è riunito n. 7 volte ed ha adottato n. 43
deliberazioni. Nel 2006 si è riunito n. 8 volte ed ha adottato n. 61 deliberazioni . Nel 2007 si è riunito n. 8 volte ed ha adottato
n. 53 deliberazioni. La Giunta comunale si compone del Sindaco, e di un numero di assessori, stabilito dallo Statuto comunale,
non superiore quattro per Comuni fino a 3000 abitanti. Gli assessori del Comune di Sarnonico sono quattro. Al Sindaco ed agli
Assessori è attribuita un’indennità mensile di carica stabilita dal Regolamento regionale in base al numero di abitanti. La giunta
compie tutti gli atti di amministrazione che non sono riservati al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, del
segretario comunale o dei dirigenti. Collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune. La giunta deve inoltre riferire annualmente al Consiglio sulla propria attività, ne attua gli indirizzi generali e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti
dello stesso. Nel 2005 la Giunta si è riunita n. 12 volte ed ha adottato n 32 deliberazioni; nel 2006 si è riunita n. 34 volte ed ha
adottato n. 115 deliberazioni; nel 2007 si è riunita n. 36 volte ed ha adottato n. 129 deliberazioni. In caso di dimissioni, impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco, la giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio.
Il Sindaco rappresenta il Comune ed è eletto dai cittadini a suffragio universale diretto. È membro del consiglio ed è l’organo
responsabile dell’amministrazione del comune. Nomina i componenti della giunta, tra cui il Vicesindaco, che possono essere da
lui revocati, dandone motivata comunicazione al Consiglio. Rientrano tra le attribuzioni del Sindaco anche la convocazione del
Consiglio comunale e della giunta. È competente a coordinare gli orari degli esercizi commerciali e dei servizi pubblici. Provvede
alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni sulla base degli
indirizzi stabiliti dal Consiglio. Egli esercita inoltre una serie di attribuzioni nei servizi di competenza statale ed in particolare
sovraintende:
• alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli adempimenti in materia elettorale e di statistica;
• all’emanazione degli atti ad esso attribuiti in materia di ordine e sicurezza pubblica;
• alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il commissario del governo.
Sulla scorta della legge regionale 04 gennaio 1993 n. 1 è stato introdotto nei Comuni trentini il principio della separazione dei
compiti di natura tecnica e gestionale, attributi alla struttura burocratica del Comune - ovvero ai dirigenti o ai funzionari - da
quelli di indirizzo politico e di controllo riservato agli organi politici.
Ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l’adozione di atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Gli
atti che sono devoluti alla competenza dei dirigenti vengono individuati dalla giunta comunale.
Con la legge regionale 22 dicembre 2004 n. 7 recante “Riforma dell’ordinamento delle autonomie locali” è stato peraltro previsto
che nei Comuni privi di figure dirigenziali sia possibile prevedere nello Statuto comunale alcune disposizioni che attribuiscano al
Sindaco, agli assessori ed alla giunta la competenza ad adottare atti di natura gestionale. Inoltre la nuova legge riserva, per tutti
i Comuni, al Sindaco l’adozione degli atti gestionali ad esso espressamente attribuiti dalla legislazione vigente, riconoscendo
peraltro allo stesso la facoltà di delegare tali compiti agli assessori, ai dirigenti o ai funzionari. Questa nuova disciplina disegna
pertanto un nuovo equilibrio nei rapporti tra organi politici e struttura burocratica consentendo agli organi politici di riappropriarsi di alcune funzioni gestionali trasferite all’apparato burocratico dopo la legge regionale 04 gennaio 1993 n. 1.
CONSIGLIO COMUNALE
GRUPPO TRADIZIONE PARTECIPAZIONE SVILUPPO
De Luca Stefano
Abram Maurizio
Leonardi Enzo
Martini Carlo
Tomasi Sergio
Covi Michele
Abram Francesca
Zucol Nicola
Larcher Alberto
GRUPPO LA BUSSOLA
Battisti Giovanni
Covi Mauro
Abram Luigi
Covi Walter
Marchioro Michele
GIUNTA COMUNALE
ORARI E UDIENZE AL PUBBLICO
ABRAM SANDRO - sindaco
Competenze: PROGRAMMAZIONE E BILANCIO,
URBANISTICA, PERSONALE E LAVORI PUBBLICI
Lunedì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Pomeriggio su appuntamento
Giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 17.00
[email protected]
LARCHER ALBERTO - vice sindaco
Competenze:
ASSESSORE ALLA CULTURA, SPORT,
POLITICHE SOCIALI E GIOVANILI
Martedì: dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Venerdì: su appuntamento
[email protected]
LEONARDI ENZO
Competenze:
ASSESSORE AL TURISMO, AMBIENTE E FORMAZIONE
Lunedì: dalle ore 17.00 alle ore 18.00
COVI MICHELE
Competenze:
ASSESSORE ALLE FORESTE, AGRICOLTURA E VIABILITÀ
Giovedì: dalle ore 17.00 alle ore 18.00
ABRAM FRANCESCA
Competenze:
ASSESSORE PARI OPPORTUNITÀ,
ISTRUZIONE E ATTIVITÀ ECONOMICHE
Giovedì: dalle ore 11.00 alle ore 12.00
UFFICI COMUNALI
Dal lunedì al venerdì:
Giovedì:
venerdì:
dalle ore 8.00 alle ore 12.00
dalle ore 16.00 alle ore 18.30
pomeriggio chiuso
SEGRETARIO COMUNALE
dott.ssa Bortolin Federica
Martedì mattina:
dalle ore 9.30 alle ore 12.00
Mercoledì e giovedì:
dalle ore 9.30 alle ore 12.00
giovedì:
dalle ore 16.00 alle ore18.30
UFFICIO RAGIONERIA
UFFICIO ANAGRAFE
UFFICIO SEGRETERIA
UFFICIO TECNICO
dott. Lorenzo Seppi
Cristina Inama
Gianna Casari
Luisa Pedergnana
COMMISSIONI COMUNALI
COMMISSIONE
ELETTORALE COMUNALE
COMPONENTI:
Zucol Nicola, consigliere di maggioranza;
Marchioro Michele, consigliere di minoranza;
Martini Carlo, consigliere di maggioranza;
Sindaco;
supplenti: Tomasi Sergio, Covi Michele e
Covi Walter.
MANSIONI:
ha il compito di nominare gli scrutatori ed
aggiornare l’albo degli scrutatori.
COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE
COMPONENTI:
Sindaco
de Luca Fabio, Comandante Vigili del Fuoco;
geom. Tavonatti Luca, tecnico;
Covi Michele, consigliere
Zambotti ing. Italo, esperto urbanista;
Sandri arch. Sandra, tecnico.
MANSIONI:
Organo consultivo, ha il compito di esprimere pareri in merito alle pratiche edilizie
presentate presso l’Ufficio Tecnico comunale. Può inoltre promuovere delle proposte
per la tutela del decoro e dell’estetica delle
costruzioni anche in relazione al loro inserimento nell’ambiente.
COMMISSIONE NONNI VIGILI
COMPONENTI:
Abram Francesca;
Abram Luigi;
D’Orso Ciro;
Alessandra Goldoni;
il Comandante (o suo delegato)
del Corpo di Polizia Municipale.
MANSIONI:
ha il compito di controllare i requisiti dei
soggetti addetti a facilitare agli alunni gli
attraversamenti stradali e tutelarne la sicurezza, nonché controllare il corretto svolgimento del servizio affidato dalla Giunta
Comunale dando gli opportuni suggerimenti
per migliorare l’attività.
COMMISSIONE STATUTO COMUNALE
COMPONENTI:
il Sindaco, Presidente;
Segretario Comunale;
dott. Negri Giuseppe,
Funzionario della Regione T.A.A.
in qualità di membro esterno esperto;
Tomasi Sergio, consigliere di maggioranza;
Marchioro Michele, consigliere di minoranza.
MANSIONI:
ha il compito dell’elaborazione di un modello di Statuto a cui adeguare gli Statuti
in vigore alla luce dell’art. 62 della L.R.
22.12.2004, n. 7 riguardante la riforma
dell’Ordinamento delle autonomie locali.
11
BILANCIO DI PREVISIONE
E RENDICONTO
Il Bilancio di Previsione è uno strumento contabile indispensabile per la gestione della macchina
comunale ed in particolare per il raggiungimento del fine ultimo del Comune che è il soddisfacimento costante e crescente dei bisogni della collettività. Il bilancio comunale è suddiviso tra parte
corrente e parte straordinaria.Le entrate e le spese correnti individuano le risorse ordinarie generalmente impiegate per la gestione quotidiana dei servizi ripetitivi e per garantire il funzionamento
della macchina comunale.
Le entrate e le spese straordinarie, al contrario, individuano le risorse non ricorrenti che vengono
utilizzare per realizzare degli investimenti, al fine di incrementare o migliorare il patrimonio del
Comune (strade, scuole, fognature, ecc.).
Tributi locali
Trasferimenti e contributi
provinciali
Proventi per erogazione
dei servizi, proventi dei beni
FINANZIANO
- personale
- acquisto di beni
- prestazione di servizi
- utilizzo beni di terzi
- contributi
- interessi passivi
- imposte e tasse
- oneri straordinari
- ammortamenti
Il Rendiconto di gestione tradizionalmente messo in secondo piano rispetto al bilancio di previsio-
ne, svolge in realtà una funzione essenziale a supporto della valutazione a consuntivo dei risultati
conseguiti. Mediante il rendiconto di gestione l’ente locale deve dimostrare infatti la capacità di
rendere conto della propria attività ai cittadini. Il rendiconto svolge pertanto non solo una significativa funzione a supporto delle relazioni tra gli organi interni, ma assume una rilevante valenza
anche all’esterno.
Alienazione di beni comunali
Trasferimenti di capitali
Oneri di urbanizzazione
Accensione di prestiti (mutui)
Avanzo di Amministrazione
FINANZIANO
- realizzazione investimenti
- espropri
- acquisto di beni mobili
e attrezzature durevoli
- incarichi professionali
- trasferimenti di capitali
- partecipazioni azionarie
- oneri straordinari
- ammortamenti
La parte del Bilancio legata al funzionamento generale del comune è quella cosi detta “corrente”.
Dall’analisi dei dati di questi primi tre anni di legislatura (2005, 2006 e 2007) si può evidenziare
che le spese correnti (personale, acquisto di beni, prestazione di servizi, contributi, interessi passivi
etc…) si sono assestate su una cifra media di circa 1.150.000 euro. Al fine di non gravare il carico
finanziario l’Amministrazione nel triennio non ha ritenuto di assumere nuovi mutui ma anzi ha
provveduto ad estinguerne anticipatamente due. Il debito residuo relativo ai mutui ad oggi risulta
quasi dimezzato. Al 01 gennaio 2005 era infatti di euro 2.231.405,68 ed a 31 dicembre 2007 risulta pari ad euro 1.166.535,58. Per proporre altresì un Amministrazione in grado di dare risposte
sempre più efficienti alle domande quotidiane dei cittadini si è provveduto altresì alla riqualificazione della pianta organica: sono in fase di esecuzione le procedure relative alla riqualificazione
del posto dell’ufficio finanziario ed ai concorsi relativi alla stabilizzazione delle figure dell’ assistente tecnico e del coadiutore amministrativo.
Per ciò che attiene il servizio acquedotto e fognatura nel triennio si sono adeguate le tariffe alla
nuova normativa che ne prevede la strutturazione in quota fissa e quota variabile.
Nel calcolo delle nuove tariffe si è mantenuto il criterio, previsto per legge, dell’integrale copertura
dei costi dei servizi. Di fatto non si evidenziano scostamenti significativi rispetto alle tariffe precedentemente applicate.
Relativamente all’imposta comunale sugli immobili (ICI), a seguito di una riflessione sulle maggiori
spese correnti previste ed al fine di mantenere gli equilibri di bilancio, nell’anno 2006, relativamente alla “prima casa”, si è provveduto a mantenere l’aliquota precedente ed una consistente
detrazione, si è aumentato invece di un punto percentuale l’imposta comunale sulle seconde case
(la Finanziaria 2008 ha peraltro previsto, in linea generale, la totale esenzione ICI per le abitazioni
adibite a residenza principale).
Il Servizio Rifiuti solidi urbani è stato dato in gestione dall’anno 2005 al Comprensorio. Il Comune
annualmente comunica il costo dello spazzamento delle strade strade ( costo ore operai,acquisti,
ammortamento mezzi etc…) ed il Comprensorio provvede annualmente a deliberare le tariffe.
L’amministrazione nel corso del triennio si è impegnata a sostenere le varie associazioni promuovendo il confronto all’interno delle vaie realtà e cercando di dare stimolo affinchè le varie azioni
rivolte alla cultura, al sociale ed allo sport siano seguite dagli imprenditori locali e dalla Provincia.
Al fine di coordinare al meglio le attività l’obiettivo dell’Amministrazione è impegnata ad individuare e valorizzare alcune figure quali responsabili referenti di alcune strutture comunali delle
principali azioni sociali, promozionali e sportive. In riferimento al settore sportivo questo percorso
è iniziato ed ha dato nel corso del 2008 soddisfacenti risultati.
Per quanto riguarda le gestioni è a nostro giudizio positiva la collaborazione con gli attuali gestori
dei locali di proprietà comunale, il Centro Sportivo di Sarnonico ed il Bar All’Invito di Seio.
Relativamente all’impianto Golf 18 buche, di proprietà comunale, l’Amministrazione nel corso del
triennio si è impegnata, oltre a concordare gli ultimi lavori relativi alla sistemazione di alcune strade interne, a capire le reali necessità cercando di condividere un futuro programma di gestionee
promozione.
12
OPERE REALIZZATE
SALA POLIVALENTE
PRESSO CENTRO SPORTIVO
COPERTURA GIROSCALE
SEDE MUNICIPALE
Trattasi dei lavori di ricavo, all’interno della sala
un tempo adibita a bocciodromo presso il Centro Sportivo, di uno spazio culturale ricreativo,
musicale e fitness con annessi spogliatoi. L’intera struttura è stata adeguata alla normativa
in materia di sicurezza ed antincendio.
Trattasi di lavori relativi alla posa in opera di una
copertura sul corridoio della parte nuova della
sede dell’Amministrazione comunale. Tali lavori
si sono resi necessari per risolvere il problema
legato alle infiltrazioni di acque meteoriche
dalla copertura piana del corridoio. A tal fine è
stata appoggiata sulla copertura esistente una
lastra in alluminio e rame leggermente arcuata,
per favorire l’allontanamento delle acque.
progettista
anno
finanziamento
anno
ultimazione
lavori
contributo prov.
(budget)
vendita terreni
e 28.487,33
arch. Fabio
Bartolini
2005
2007
e 2.652,02
e 25.835,31
finanziamento dell’intervento
anno
anno
ultimaavanzo
oneri
contributo
finanziazione amministra- urbanizza- prov. (bud- vendita
mento
terreni
lavori
zione euro
zione
get)
e 219.995,69
geom. Stefano
Genetti
2007
2007
e 15.000
e 9.995,69
e 26.000
e 169.000
Trattasi dei lavori di riqualificazione del centro
storico di Seio ed in particolare il parco giochi, i parcheggi, lo spazio vicino alla fontana,
la zona della chiesa, la riconfigurazione dello
spazio antistante l’edificio comunale (ristorante e sede dei Vigili del Fuoco), la rimodellazione
delle carreggiate. L’area è stata attrezzata con
nuovi giochi per i bambini.
anno
progetfinanziatista
mento
arch.
e 404.366,92 Alberto
Albertini
anno
ultimazione
lavori
2006
2008
contributo
e 11.456,69 e 276.910,23
contributo contributo
FIM
(budget)
e 29.000
e 87.000
Trattasi del secondo lotto dei lavori di rinnovamento dell’illuminazione pubblica. L’intervento
consiste nel rinnovo completo dell’impianto di
Viale S. Lorenzo e parte di Via Manzoni con installazione di lampioni a luce indiretta dotati
di controllori elettronici di potenza che hanno
il compito di ridurre ad una determinata ora
della notte il flusso luminoso e quindi la potenza emessa dalle lampade con un conseguente risparmio in termini di energia fino al
40%. E’ compresa inoltre la sostituzione degli apparecchi illuminanti di Via C. Battisti,
Via 4 Novembre, lungo la strada che porta a Seio in Via Maso Piola ed infine a Seio sia
all’interno dell’abitato che lungo la strada provinciale verso Dambel.
e 137.597,60
progettista
ing. Silvano
Bertoldi
vendita terreni
e 110.000
geom. Stefano
Genetti
2007
2007
e 41.000
e 69.000
importo
progettista
anno
finanziamento
anno
ultimazione lavori
finanziamento dell’intervento
e 210.000
arch. Alberto
Albertini
2005
2008
e 210.000
contributo statale
RIFACIMENTO TETTO E
RECUPERO FACCIATA CASA BOLEGO
importo
progettista
e 35.754,01
ing. Fiorenzo
Cavosi
anno
anno
ultimazione
finanziamento
lavori
2007
finanziamento dell’intervento
avanzo
amministrazione
2007
e 5.635,61
contributo
provinciale
e 23.718,40+
6.400 (budget)
finanziamento dell’intervento
avanzo
amministrazione
ILLUMINAZIONE SECONDO LOTTO
VIALE SAN LORENZO E MASO PIOLA
importo
contributo prov.
(budget)
Trattasi dei lavori di rifacimento di una parte
del tetto di casa Bolego e recupero della facciata verso est. L’intera struttura presentava
gravi segni di degrado e di inarrestabile deterioramento a causa delle infiltrazioni d’acqua
dalla copertura. Anche le facciate risultavano
fortemente deteriorate, soprattutto a causa
dell’azione dilavante dell’acqua.
ARREDO URBANO
DELLA FRAZIONE DI SEIO
importo
anno
ultimazione
lavori
Trattasi dei lavori di costruzione di un sottopassaggio pedonale ricavato nei locali dell’ala
nord di casa Bolego. Si è eliminata la scala
esterna che restringeva la carreggiata stradale
e si è realizzato un passaggio pedonale sicuro
e riparato.
Trattasi dei lavori di realizzazione di uno spazio polivalente a nord dell’immobile del Centro
Sportivo da adibire a sede di intrattenimenti,
spettacoli e di manifestazioni all’aperto. L’area,
che precedentemente presentava un campo da
tennis ed una zona verde, è stata rimodellata e
pavimentata con piastre di porfido.
progettista
anno
finanziamento
SOTTOPASSO DI CASA BOLEGO
PIASTRA POLIFUNZIONALE
importo
progettista
finanziamento dell’intervento
importo
finanziamento dell’intervento
importo
URBANIZZAZIONE
ZONA RESIDENZIALE 2° LOTTO
Trattasi del secondo lotto dei lavori di urbanizzazione della nuova zona residenziale in loc.
Pralongo, consistenti nella posa dell’ultimo
tratto di acquedotto e delle tubazioni per la
raccolta delle acque bianche.
importo
progettista
anno
finanziamento
e 28.887,93
geom.
Luca Tavonatti
2004
finanziamento dell’intervento
anno
ultimazione lavori
oneri urbanizzazione
2007
e 28.887,93
URBANIZZAZIONE
ZONA ARTIGIANALE 2° STRALCIO
Trattasi dei lavori di urbanizzazione della zona
produttiva di Sarnonico, previsti nel piano attuativo a fini speciali e consistenti nella posa
delle reti tecnologiche a servizio delle nuove
strutture insediatesi.
finanziamento dell’intervento
anno
finanziamento
anno
ultimazione
lavori
avanzo
amministrazione
oneri
urbanizzazione
2004
2004
e 29.087,36
e 108.510,24
importo
progettista
e 96.516,22
ing. Mauro Turri
anno
anno
finanziamento ultimazione lavori
2006
2007
finanziamento dell’intervento
avanzo amministrazione
e 96.516,22
13
RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE
DELLA VAL DE LA PETELA
ASFALTATURA STRADE
ZONA ARTIGIANALE
VIA BATTISTI E LOC. CASET
Trattasi dei lavori di recupero e ripristino del
terreno in loc. Val de la Petela, danneggiato dal
franamento dell’area ex discarica, causato dalle intense precipitazioni del Novembre 2002.
L’intervento ha comportato la sistemazione di
una strada agricola e la rimozione dei rifiuti
presenti con il consolidamento delle scarpate
mediante sistemi di ingegneria naturalistica.
Trattasi dei lavori di asfaltatura di alcune strade comunali (strada in zona stalle, strada in
zona artigianale, marciapiede di via C. Battisti, nuova strada “Caset”) che presentavano un
notevole degrado del manto stradale.
finanziamenanno to dell’interanno
ultivento
progetti- finanmaimporto
sta
ziaavanzo
zione
mento
lavori amministrazione
geom.
e 43.400,05
Luca
2006 2007 e 43.400,05
Tavonatti
CAMMINAMENTO LUNGO LA STRADA
PROVINCIALE LATERALMENTE AL
CAMPO DA GOLF E VIABILITÀ INTERNA
Trattasi dei lavori di regimazione delle acque
bianche provenienti dai campi da golf; la sistemazione con materiale drenante della nuova
tubazione, ha consentito di realizzare un camminamento pedonale di servizio alla struttura del golf, favorendo l’afflusso e la fruibilità
alla stessa, mettendo in sicurezza i pedoni che
transitano verso la Club-House. Si sono inoltre posate delle cordonate nella zona d’ingresso del parcheggio della club- house e si è completata la viabilità interna con un
intervento di sistemazione di una pista che collega la Club–House con il lago artificiale
posto a fianco della strada provinciale.
anno
anno
finanziamento ultimazione lavori
importo
progettista
e 35.873,06
ing.
Fiorenzo Cavosi
2001
finanziamento dell’intervento
2008
importo
progettista
e 495.343,27
geom. Nereo
Piazzi
finanziamento dell’intervento
anno
anno
finanzia- ultimazione
avanzo
contributo
mutuo
mento
lavori
amministrazione
provinciale
2008
e 34.221,06
e 427.716,36
e 3.405,85
Riqualificazione Centro Sportivo Comunale
LAVORI DI SISTEMAZIONE
DEI CAMPI DA GIOCO
sulla p.ed. 285 CC. Sarnonico
Trattasi dei lavori di sottofondo,drenaggio, ripavimentazione del campo da calcio con tappeto in erba sintetica, posa panchine , sistemazione degli esterni con ricoloritura del campo
da tennis.
finanziamento dell’intervento
importo
progettista
anno
finanziamento
anno
ultimazione
lavori
avanzo amministrazione
contributo
provinciale
e 278.513,51
geom. Stefano
Genetti
2006
2007
e 153.513,51
e 125.000
contributo provinciale
e 35.873,06
2002
PRINCIPALI ACQUISTI, SERVIZI ED INCARICHI
ACQUISTO PALA GOMMATA
E FIAT DAILY
ACQUISTO CUCINA TAVOLI E SEDIE PER
MENSA CASA SOCIALE SARNONICO
Trattasi dell’acquisto di una pala gommata VOLVO L.45B, una benna spazzolatrice dual strong
BS 200DS ed un vomero variabile broadway
VPS 280. Di un nuovo automezzo multiuso per
il cantiere comunale IVECO 35 C passo 3000
cabina a tre posti (ritiro dell’usato Tecnocar
Eurotrek 4x4 e spargisale).
Trattasi all’arredo della cucina presso il Centro
Servizi di Sarnonico predisposto dall’ing.
anno
acquisto
importo
2008
e 48.720,99
finanziamento
contributo
provinciale
e 48.720,99
finanziamento
anno
acquisto
importo
avanzo
amministrazione
2006
e 130.740
e 740,00
contributo
provinciale
(budget)
e 130.000
PIANO DI ASSESTAMENTO BENI SILVO PASTORALI
Considerato che la pianificazione forestale dei beni silvo-pastorali è resa obbligatoria,
per l’utilizzazione di detti beni, dalla Legge 30.12.1923, n. 3267 e che alla fine dell’anno
2006 è cessata la validità del piano di
finanziamento
assestamento dei beni silvo-pastorali
contributo
anno
del Comune di Sarnonico si è dato incarico importo avanzo ammini- provinciale
strazione euro
inizio alla procedura per la revisione
2006
e
16.293,53
e 8.147,33
e 8.146,20
decennale.
ADEGUAMENTO ALLA LEGGE
n.16/2005
(legge Gilmozzi) e variante
al Prg per opere pubbliche
È in corso la variante al Prg di adeguamento del piano regolatore alla legge 16/2005
(legge Gilmozzi–seconde case).
14
PROGRAMMA URBANO DEI PARCHEGGI E STUDIO
DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE
Il “Programma Urbano dei Parcheggi e studio della viabilità principale” si prefigge il
miglioramento della questione sosta a Sarnonico, attraverso rilievi atti a quantificare
finanziamento
anno
l’offerta e la domanda attuale di sosta allo incarico importo avanzo am- vendita
ministrazione terreni
scopo di formulare ipotesi di intervento a
2007
e
11.995,20
e 6.995,20 e 5.000
breve e medio-lungo termine.
CONVENZIONE CON CONSORZIO IRRIGUO DI CAVARENO
anno
incarico
importo
2006
e 9.792,00
finanziamento
avanzo amministrazione
e 9.792,00
È stata firmata la convenzione per l’utilizzo degli impianti del Consorzio di miglioramento
fondiario rurale di Cavareno al fine di derivare acqua a scopo antincendio e irrigazione,
nel solo uso invernale, delle aree
finanziamento
anno
sportive. Le liquidazioni saranno
avanzo
acqui- importo
contributo
altre
effettuate previa presentazione
amministo
di cessione
entrate
strazione
dello stato avanzamento dei
2006 e 40.000 e 6.169,11 e 5.690,91 e 27.869,98
lavori.
REALIZZAZIONE SITO WEB
COMUNE SARNONICO
È stato appaltato ed è in parte già
attivo il nuovo sito comunale
www.comunesarnonico.it
anno
importo
incarico
2007
12.000
finanziamento
avanzo amministrazione
e 12.000,00
INTERVENTI
IN COLLABORAZIONE
CON LA PROVINCIA
REGIMAZIONE ACQUE ZONA VOUTADA
Sono state convogliate le acque meteoriche nell’incrocio tratto zona Voutada.
INTERVENTI PRESSO RIO MOSCABIO
Sono iniziati i lavori di ripristino della sede del Rio Moscabio e della pulizia.
32 CHILOMETRI DI PISTE CICLABILI
Sono in fase di appalto i lavori relativi alla realizzazione della pista ciclopedonale dell’Alta Val di Non. Trattasi di un anello tendenzialmente pianeggiante da Malgolo a Fondo che racchiude ad oggi 8 paesi dell’Alta Valle.
finanziamento provinciale
e 3.500.000
REGIMAZIONE ACQUE ALL’INCROCIO
TRA LA SS. 42 E LA SS.43
Sono state convogliate con lavori a carico della Provincia le acque meteoriche nel tratto che parte dalla strada che porta alla località “Caset” fino
all’incrocio tra la SS. 42 e la SS.43 (zona “Voutada”)
INTERVENTI PRESSO RIO MOSCABIO
Sono iniziati i lavori di pulizia dell’alveo e costruzione delle sponde del Rio
Moscabio in massi ciclopici al fine di evitare la continua erosione.
ORARIO CENTRO DI RACCOLTA
MATERIALI DI CAVARENO
Martedì:
Mercoledì:
Venerdì:
Sabato:
RACCOLTA PORTA
A PORTA UMIDO E SECCO
9.00-12.00 14.00-17.30
9.00-12.00 14.00-17.30
14.00-17.30
9.00-12.00 14.00-17.30
UMIDO:
SECCO:
lunedì e giovedì
lunedì
RACCOLTA RIFIUTI URBANI PERICOLOSI (RUP)
Sarnonico, Piazza Santa Maria dalle 14.00 alle 15.30
Seio, dalle 15.30 alle 16.00
Nei giorni: 14/08 – 19/09 – 17/10 – 14/11 – 12/12
NUMERI UTILI
Ufficio turistico-Pro locotel. 0463.832080
PALESTRA
tel. 0463.830461
VIGILI DEL FUOCO 115
AMBULATORIO MEDICO tel. 0463.831263
PATRONATO ACLI
tel. 0463.831263
ART. 2 - USI DELL’ACQUA
L’acqua potabile viene fornita, previa misurazione a contatore, per uso civile ovvero:
È in corso la predisposizione della variante al piano opere pubbliche con la
quale si prevede principalmente di individuare la localizzazione del nuovo
asilo nido, della viabilità in zona artigianale e la realizzazione dei parcheggi
per le piste ciclabili. Tramite il nuovo piano regolatore è intenzione individuare degli interessi pubblici
traducibili in operazioni di pefinanziamento
anno
requazione urbanistica coinvol- incarico importo
avanzo amministrazione
gendo, se necessario, immobili
2008 e 6.976,80
e 6.976,80
o terreni privati.
importo
e 3.500.000
Regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 52 dd. 27.12.2007 e s.m.
a - uso domestico
VARIANTE AL PRG PER OPERE PUBBLICHE
anno finanziamento
2007
ACQUEDOTTO
ASILO NIDO
SCUOLA MATERNA
SCUOLA ELEMENTARE
COMPRENSORIO C6
APT
tel. 0463.835185
tel. 0463.831603
tel. 0463.830165
tel. 0463.601611
tel. 0463.830133
diretto al soddisfacimento dei bisogni tipici dell’unità abitativa e relative pertinenze quali: cortili,
anditi, orti, animali inservienti direttamente la stessa.
b - uso non domestico
B1 uso commerciale e industriale
diretto all’utilizzo dell’acqua per attività non domestiche di qualsiasi specie a carattere duraturo,
quali depositi uffici, negozi, bar, attività artigianali, supermercati, ristoranti,alberghi, campeggi,
piccole industrie e uso potabile degli addetti;
B2 uso zotecnico
diretto all’utilizzo dell’acqua per
l’allevamento degli animali;
TARIFFE ACQUEDOTTO
2007
2008
B3 uso pubblico
in
e/mc
in
e/mc
PER USO DOMESTICO
diretto all’utilizzo dell’acqua per
agevolata da 0 mc a 120 mc
0,1756
0,1661
approvvigionamento degli edifici
media
da
120
mc
a
400
mc
0,2066
0,1954
pubblici, delle fontane pubbliche,
delle bocche di annaffiamento
maggiorata oltre 400 mc
0,4008
0,3791
di strade e giardini, delle bocche
antincendi (idranti) installate su
PER USO NON DOMESTICO
suolo pubblico o comunque ricouso commerciale e industriale
nosciute di uso pubblico;
0,2066
0,1954
tariffa base da 0 a 400 mc
B4 uso speciale
0,3925
0,3712
tariffa maggiorata oltre 400 mc
diretto all’utilizzo dell’acqua per
uso abbeveramento animali
non perv.
0,0977
impianti antincendio privati, alla
tariffa unica
fornitura temporanea d’acqua per
uso pubblico
manifestazioni e feste organizzate
gratuita
0,2066
tariffa base
0,3347
tariffa maggiorata oltre 200 mc
senza scopo di lucro da società e/o
7,0000
gratuita
idranti stradali a forfait
enti di volontariato.
La tariffa di acquedotto è suddivisa, a
partire dal 1° gennaio 2007, in una quota fissa ed una quota variabile. La quota
variabile, ai sensi di legge, deve conservare la caratteristica della progressività,
deve cioè aumentare più che proporzionalmente al crescere dei consumi in
nome del principio di tutela della risorsa
idrica.
uso speciale
tariffa unica
0,1240
0,1172
uso zootecnico
tariffa unica
0,1033
non perv.
15,7800
15,5644
utenti non domestici cat. B1
31,5600
15,5644
utenti non domestici cat. B2
non perv.
7,7822
QUOTA FISSA
utenti domestici
FOGNATURA
Regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 39 dd. 12.06.1989
ART. 2 - SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO
Si considerano acque meteoriche (bianche) quelle di pioggia provenienti da tetti, cortili, giardini e da
qualsiasi area scoperta, nonché quelle scaricate da piscine, vasche e serbatoi di acqua potabile, drenaggi, sorgenti, ecc., salvo quanto previsto dall’art. 6, penultimo comma.
Si considerano acque di rifiuto (nere) le acque usate di scarico provenienti da insediamenti civili (acquai, lavabi, bagni, lavatoi, lavatrici, latrine, servizi igienici e di cucina) e da insediamenti produttivi
(acque di processo, di lavaggio, ecc.) come definiti dall’articolo 14, lett. a), del Testo Unico.
È fatto obbligo ad ogni proprietario di immobile, a qualunque uso adibito, di provvedere allo smaltimento delle acque di rifiuto e meteoriche secondo le disposizioni stabilite dal
TARIFFE FOGNATURA
succitato Testo Unico e dalle norme di
QUOTA VARIABILE
2007
2008
attuazione del P.P.R.A. e dalle norme del
insediamenti civili
0,1243
0,1166
presente regolamento.
insediamenti produttivi “f”
0,1243
0,1166
Le disposizioni e gli adempimenti che si
riferiscono al proprietario degli immobili si applicano anche ai concessionari,
QUOTA FISSA
2007
2008
UTENTI CIVILI
agli usufruttuari ed agli altri soggetti
aventi diritto reali analoghi, nonché agli
tariffa unica
e 6,5853
e 5,0041
amministratori dei condomini. Qualora
nell’ambito dell’insediamento produttiQUOTA FISSA
griglia
valori
vo vi siano scarichi inerenti a servizi di
INSEDIAMENTI
tariffaria
approvati
igiene, lavanderia, cucina o simili, questi
PRODUTTIVI (valore di f)
sono sottoposti alla disciplina degli scafino a 250 mc/anno
59,39-87,80
e 59,39
richi civili solo nel caso che siano comda 251 a 500 mc/anno
88,31-103,29
e 88,31
pletamente separati dagli altri scarichi
da 501 a 1.000 mc/anno
103,81-180,76
e 103,81
provenienti dall’attività produttiva. La
da 1.001 a 2.000 mc/anno
181,28-258,23
e 181,28
tariffa di fognatura è suddivisa, a partire
da 2.001 a 3.000 mc/anno
258,74-387,34
e 258,74
dal 1° gennaio 2007, in una quota fissa
da
3.001
a
5.000
mc/anno
387,86-516,46
e 387,86
ed una quota variabile. A differenza della tariffa relativa all’acquedotto non ha
da 5.001 a 7.500 mc/anno
516,97-774,69
e 516,97
la caratteristica della progressività.
da 7.501 a 10.000 mc/anno
775,20-1032,91
e 775,20
Per l’uso civile viene calcolata moltiplida 10.001 a 20.000 mc/anno 1033,43-1420,26 e 1.033,43
cando la tariffa base per i metri cubi di
da 20.001 a 50.000 mc/anno 1420,77-2065,83 e 1.420,77
acqua scaricati nella fognatura (coincide
oltre 50.000 mc/anno
2066,34-2840,51 e 2.066,34
con i metri cubi di acqua consumati).
15
COMUNE DI SARNONICO
Tel. e fax 0463.831263
e-mail: [email protected]
NATALE 2008
giovedì 18 dicembre ore 17.00
FIACCOLATA PER LE VIE DEL PAESE A CURA DELLA SCUOLA MATERNA
sabato 20 dicembre ore 21.00 al Teatro Livio Covi
TRUFFALDINO E LO SPIRITO DEL NATALE
Con i burattini di Luciano Gottardi.
domenica 21 dicembre
dopo la santa messa celebrata a Sarnonico e Seio
UN DOLCE PER LA VITA
Saranno offerti dei dolci il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Organizza il gruppo Volontariato di Sarnonico e Seio.
Durante la settimana di Natale inoltre il gruppo Volontariato porterà agli anziani un dono e un augurio di Buon Natale.
nella sala polifunzionale Centro Sportivo alle ore 18.00
INCONTRO CON LA COMUNITÀ PER UNO SCAMBIO DI AUGURI DI NATALE
Allieteranno la serata il Gruppo Ottoni e l’Anaunia Team Dance.
giovedì 25 dicembre ore 20.30 nella Chiesa di San Lorenzo
LA SACRA FAMIGLIA
Serata animata dal Coro Giovanile Cantiamo con Gioia.
venerdì 26 dicembre ore 15.00 al Teatro Livio Covi
LA TRADIZIONALE TOMBOLA E POI... ARRIVA BABBO NATALE!
Doni ai bambini e agli anziani della comunità. Ingresso libero.
Organizzano il gruppo Oratorio, la Pro Loco, i Vigili del Fuoco, il gruppo Alpini e Fanti.
mercoledì 31 dicembre nella sala Polivalente del Centro Sportivo
VIN BRULÈ E BEVANDE CALDE ALL’USCITA DELLA SANTA MESSA SERALE
Offerto dal gruppo Alpini.
IL VEGLIONE DI CAPODANNO
Musica a cura di D.J. Luciano.
Organizza il A.D.S. Anaunia Team Dance. Per prenotazioni telefonare al cell. 338.1013345.
sabato 3 gennaio ore 21.00 nella chiesa di San Lorenzo
CONCERTO PER L’ANNO NUOVO
Con La Corale Polifonica S.Biagio di Albiano. Ingresso libero.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA COMUNITÀ DI SARNONICO E SEIO AUGURANO BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO.
16