El nos paes n. 2 Dicembre 2008
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El nos paes n. 2 Dicembre 2008
EL NÒS PAÉS DIRETTORE RESPONSABILE: Sandro de Manincor COORDINAMENTO: supplemento n. 2 al periodico Nos Magazine n. 9 del 2008 - taxe perçue - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Trento NUMERO 2 - DICEMBRE 2008 - PERIODICO DEL COMUNE DI SARNONICO PERIODICO INFORMATIVO DELLA COMUNITÀ DI SARNONICO E SEIO GLI AUGURI DEL SINDACO Alberto Larcher COMITATO DI REDAZIONE: Sergio Tomasi, Francesca Abram, Luisa Mottes, Donatella Abram, Carlo Martini, Giuliana Visintin. HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Enzo Leonardi, Abram Francesca, Don Mauro, Don Ezio, gli alunni della classe 5° della scuola Elementare con le maestre Marcella e Valeria, Livio Pifferi, Marialetizia Abram, Roberto Callovini, il gruppo Giovani “Smile”, Marco Romano. REALIZZAZIONE: SOMMARIO Agenzia Nitida Immagine - Cles PAG 1 PAG 2 PAG 3 PAG 4 PAG 5 PAG 6 PAG 7 PAG 8 PAG 9 PAG 10 PAG 11 PAG 12 PAG 13 PAG 14 Gli auguri del Sindaco Tanti auguri scomodi CamminAlberi Dal nido di Sarnonico Sono già due mesi che siamo qui! Dalla classe 5° elementare Casa Bolego a Sarnonico tra ‘800 e ‘900 Ho aperto quella porta... ho conosciuto un’altra vita Poesia “La notte di San Lorenzo” Dal “Klafter” al “GPS” 200 anni del campanile della Chiesa di San Lorenzo in Sarnonico (1808-2008) Don Guido Zendron nominato Vescovo Paese fiorito Gruppo Smile I ragazzi incontrano gli anziani: un tuffo nella memoria Ma perché venite all’oratorio? San Giorgio San Lorenzo Funzionamento del Comune Bilancio di previsione e rendiconto Commissioni comunali Tre anni di amministrazione Principali acquisti, servizi e incarichi Interventi in collaborazione con la Provincia Opere realizzate Sono passati più di tre anni da quando, grazie alla vostra fiducia, ho assunto la guida dell’Amministrazione Comunale. Un impegno non facile che cerco di assolvere con dedizione e serietà, in un periodo di richiesta sempre più differenziata e qualificata di servizi da parte del cittadino e nel quale si deve tener conto del fragile quadro economico internazionale che ha ridotto la capacità di spesa delle nostre famiglie e dei nostri comuni. In questi tre anni di legislatura penso però di poter affermare che l’Amministrazione ha comunque tenuto fede alle linee generali del proprio programma di governo investendo in modo significativo sia sulle risorse umane che sulle strutture. L’anno scorso, tra le iniziative rivolte all’informazione abbiamo dato vita, grazie all’aiuto di molte associazioni, al periodico “EL NÒS PAÉS” che vuole essere, insieme al sito comunale già attivo e in via di perfezionamento, un mezzo per comunicare con la Comunità. Nella prima edizione si è ritenuto privilegiare le associazioni, le manifestazioni e gli svariati ed interessanti progetti che queste, sostenute dalla Amministrazione Comunale, hanno promosso. In questo secondo numero viene dato spazio anche a testi dei singoli cittadini e agli interventi più significativi realizzati dall’Amministrazione nei primi tre anni di legislatura. Desidero in questa sede ringraziare la Giunta, i Consiglieri Comunali ed i dipendenti per l’impegno dimostrato in questo periodo ed il Vicesindaco ed il comitato di redazione per il sapiente lavoro di preparazione dei testi del periodico. Non posso far mancare il mio sentito grazie a tutti i volontari che si adoperano individualmente o all’interno delle associazioni, con vero spirito di solidarietà in favore dei giovani, degli anziani e in generale a beneficio della Comunità. Sono principalmente loro che mi danno la forza per un impegno ad un’amministrazione aperta e dinamica, che ci permetta di guardare al futuro con fiducia e serenità. Un sincero grazie anche a chi, per vari motivi non può dedicarsi in prima persona alle varie attività, ma ci è comunque vicino. Il mese di dicembre per il Comune è periodo di bilanci e di rendiconti ma per ognuno di noi è momento di festa e di riflessione, per un anno passato ed un altro che verrà. Colgo così l’occasione per augurare a tutti voi, cari concittadini e lettori, i migliori auguri per un sereno Natale ed un Anno nuovo nel quale possiate condividere le vostre speranze e le vostre gioie insieme alle persone a voi più care. Il Sindaco Sandro Abram 1 TANTI AUGURI Natale è sicuramente la festa più bella, non solo per i bambini che attendono con ansia il presepio e i doni sotto l’albero, ma anche per i grandi che vivono questo giorno con sentimenti di gioia e speranza. In questi anni però è anche facile notare quanto poco sia rimasto della festa religiosa che fu. Potrei dilungarmi parlando del marketing natalizio, del consumismo o dell’erosione dei simboli tradizionali, dell’onnipresente Babbo con le renne e gli alberi addobbati che hanno preso il posto della natività. Ma mi fermo qui. Scriverò invece di una mia piccola passione che da anni mi segue e mi da grandi soddisfazioni. Raccogliere poesie di ogni genere e provenienza. Ne conservo una certa quantità sul tema degli alberi, dell’amore, della guerra… Non potevo non interessarmi al tema in oggetto, il Natale appunto. La produzione sull’argomento è sterminata. Si sono cimentati poeti e scrittori illustri, ma anche tanti piccoli poeti sconosciuti che si applicano con amore e passione. Troviamo anche tanti detti popolari, canzoncine e filastrocche. Difficile citare tutta questa enorme produzione letteraria, mi limito a quelle che più mi hanno colpito. “È nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia!...” è l’inizio della poesia di Guido Gozzano, È nato! Alleluia!, versi dolcissimi che chiamano a raccolta tutte le genti per salutare “l’astro divino”. Ma ecco il presepio nell’altra sua prosa La Notte Santa, “…La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?/ Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!/ Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue.../ Maria già trascolora, divinamente affranta.../ Il campanile scocca/ La Mezzanotte Santa”. Ma anche Salvatore Quasimodo nella lirica, Il Presepio “…Pace nella finzione e nel silenzio/delle figure in legno ed ecco i vecchi/del villaggio e la stalla che risplende/e l’asinello di colore azzurro…”. Rainer Maria Rilke con La nascita di Gesù, esprime la meraviglia del cambiamento “…Quel Dio, vedi, che sopra i popoli tuonava si fa mansueto e viene al mondo in te…”. Diverso il Natale di Giuseppe Ungaretti che passa il Natale da soldato sul fronte italiano nel 1916 “… Lasciatemi così/come una/cosa/posata/in un/angolo/e dimenticata…”. Federico Garcìa Lorca scrive: “…Dio in fasce, Cristo minuscolo ed eterno…” tenerissima ed affettuosa espressione, nella poesia Dio in fasce. Stupendo il finale della poesia del poeta francese di Arthur Rimbaud, Natale sulla terra, “…Quando ce ne andremo di là dalle rive e dai monti, a salutare la nascita del nuovo lavoro, la saggezza nuova, la fuga dei tiranni e dei demoni, la fine della superstizione, ad adorare - per primi! - Natale sulla terra!” Juan Ramon Jimenez nella lirica “L’Agnello Belava Dolcemente” si sveglia nella notte di Natale esce e “...Un soffio tiepido e soave/velava l’alberata/la luna andava declinando/ in un occaso d’oro e di seta/apersi la stalla per vedere se Egli/era là…/C’era…”. Immancabili inoltre queste altre poesie: Verso la Messa di Mezzanotte, di Maria Luisa Spaziani; I buoi, di Thomas Hard; Natale un giorno, di Hirokazu Ogura; È Natale, di Madre Teresa di Calcutta; Mentre il silenzio fasciava la terra, di David Turoldo; L’albero di Natale di Nazim Hikmet; Notte Santa, di Diego Valeri; Una stella sulla strada di Natale, di Boris Pasternak; Canto di Natale, di Gilbert Keith Chesterton; I tre santi Magi dall’oriente, di Heinrich Heine; A Gesù Bambino, di Umberto Saba. Segnalo anche un libro, Poesie di Natale, di Iosif Brodskij, poeta russo premio Nobel nel 1987. Da qui raccolgo un piccolo frammento dalla poesia, 25.XII.1993: “Per un miracolo, quali gli ingredienti? Il vello/del pastore, un pizzico appena di presente, un briciolo/di ieri, e alla manciata del giorno che verrà aggiungi/a occhio una fetta di cielo più quell’assaggio di pura vastità...”. Per quanto riguarda i racconti da non perdere, Un Canto di Natale, di Charles Dickens; Il Natale di Martin, di Leone Tolstoj; Sogno di Natale, di Luigi Pirandello; Il dono di Natale, di Grazia Deledda. Non possono mancare inoltre le incantevoli filastrocche di Gianni Rodari: Il pianeta degli alberi di Natale; Il pellerossa nel presepe; L’abete di Natale; L’albero dei poveri; Filastrocca di Babbo Natale; Gli zampognari; Il mago di Natale. Per finire voglio augurare a tutti un buon Natale con questo testo di Don Tonino Bello vescovo di Molfetta, Uomo fedele al Vangelo, persona straordinaria sensibile e coerente, scomparso prematuramente nel 1993 lasciando un grande vuoto. Il Vicesindaco Alberto Larcher TANTI AUGURI SCOMODI Non obbedirei mai al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non posso, infatti, sopportare l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla “routine” di calendario. Mi lusinga, addirittura, l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un povero marocchino, a un povero di passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa l’idolo della vostra vita; il sorpasso progetto dei vostri giorni: la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate. Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi tutte le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi cortocircuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro. Gli angeli che annunciano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio della fame. I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce”, dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura ma non scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge” scrutando l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l’unico modo per morire ricchi. Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza! Don Tonino Bello 2 CAMMINALBERI L’Alta Valle di Non è un’oasi di biodiversità e mantiene un ambiente ancora bello, sano, che permette ai suoi abitanti di vivere bene e proprio per queste caratteristiche è scelto con piacere anche da molti turisti. Con la convinzione che questo straordinario patrimonio naturale vada preservato, l’Amministrazione Comunale, sostenuta dalla Provincia di Trento, ha steso un progetto per la salvaguardia delle vecchie piante da frutto, dell’ambiente e della biodiversità chiamato “Ambiente Prezioso”. La diversità genetica di piante e animali costituisce una parte del patrimonio culturale delle popolazioni Alpine; la biodiversità si crea nel corso di secoli ma spesso si perde in un attimo, con qualche colpo di scure, per ignoranza, per superficialità, per fretta; perché chi possiede alberi centenari che appartengono a varietà antiche, talvolta rarissime, non è consapevole di custodire un tesoro. Queste varietà, spesso autoctone, sono già oggi patrimonio inestimabile e potrebbero diventare in futuro risorse ricercatissime. Del progetto “Ambiente Prezioso” fa parte anche la pubblicazione di un libro che vuole contribuire alla salvaguardia delle vecchie piante da frutto di antiche varietà così venerdì 17 ottobre è nato ed è stato presentato alla popolazione di SarnonicoSeio il libro “CamminAlberi”. “CamminAlberi” ha preso forma su di un itinerario tracciato da Rodolfo Ortler; l’itinerario parte dal centro di Sarnonico, entra nel verde della campagna, nel bosco, nel paese di Seio per poi tornare nuovamente a Sarnonico. Seguendo questo percorso, poi descritto nel libro, Marco Romano, con la sua consueta professionalità e con fantasia ha dato vita agli alberi, ha raccolto le loro voci e le loro storie; si è soffermato a lungo vicino agli alberi per coglierne l’energia, per dare loro un nome ed immaginare storie e racconti. Magicamente hanno preso forma delle piacevoli fiabe che contribuiscono a rendere l’opera di gradevole lettura e ancora più affascinante il percorso. Le fiabe, le foto di Bruno Battisti, i disegni di Sara Covi rendono il libro bello e invita- no le persone al rispetto, alla salvaguardia e alla contemplazione della bellezza degli alberi; il percorso diviene una sorta di pellegrinaggio di albero in albero, e ci invita a scoprire non solo il valore storico, naturalistico e paesaggistico di alcune di queste piante centenarie ma anche la loro anima più profonda. Ogni albero è un essere vivente, è unico e ha una sua individualità e una sua storia. Questi vecchi patriarchi, che vivono ancora intorno a noi, con le loro cortecce piene di cicatrici, con i loro rami contorti e le forti radici, hanno scandito il ritmo delle stagioni per decine e decine di anni, hanno resistito ai venti, alla neve, sono sopravvissuti a generazioni di uomini, e ad eventi di ogni sorta. Hanno ascoltato in silenzio le vicende, i fatti quotidiani, le gioie e i dolori di centinaia di persone che ai loro piedi hanno sostato, per raccogliere i frutti, o solo per riposarsi all’ombra, perciò dovremmo visitarli e ascoltarli con il rispetto che si riserva agli anziani saggi e soprattutto riflettere prima di abbatterli. Il tranquillo e silenzioso tragitto che si snoda tra la campagna e il bosco e ci conduce da un albero all’altro ci permetterà anche di ammirare il paesaggio e cogliere i segni del passato e del futuro e riflettere così sul rapporto profondo dell’uomo con la natura. Ognuno, camminando lentamente lungo questo itinerario, potrà accorgersi con stupore della ricchezza e varietà di forme di vita che ancora può incontrare ed osservare nonostante gli interventi e le trasformazioni di vario genere avvenute nel corso degli anni. Ognuno potrà scoprire e diventare consapevole che qualsiasi forma di vita, qualsiasi manifestazione della natura ha un significato, e che ogni piccola cosa può essere fonte, oltre che di analisi, di sentimenti ed emozioni. Con l’augurio di una piacevole e istruttiva passeggiata Vi invito a ritirare una copia del libro in Comune ed a scoprire l’itinerario coltivando la lentezza, l’osservazione, la fantasia, lo stupore ed il respiro della natura. Enzo Leonardi L’Assessore all’Ambiente e al Turismo del Comune di Sarnonico Le parti in corsivo sono tratte dalle pagine del libro “CamminAlberi”. IL NIDO DI SARNONICO L’asilo nido di Sarnonico, primo tra i servizi educativi per la prima infanzia istituiti nell’alta Val di Non, ha alle spalle quasi 7 anni di attività. Aperto nel 2002 e da allora gestito dalla Cooperativa Sociale “La Coccinella”, il nido intende rispondere alle esigenze di sostegno e confronto emergenti nell’essere genitori oggi, ponendosi come luogo di cura ed educazione dei bambini nei primi tre anni di vita, integrativo alla famiglia ed in costante dialogo con essa. All’interno del nido, i bambini incontrano spazi, tempi e relazioni in grado di rispettare e favorire i processi individuali di sviluppo fisico, cognitivo, affettivo e sociale; i genitori incontrano opportunità e personale qualificato per condividere gioie e fatiche del loro difficile compito educativo. Negli anni, grazie anche alle convenzioni stipulate con i Comuni limitrofi, l’asilo nido di Sarnonico ha visto un crescente numero di iscrizioni, raggiungendo stabilmente, negli ultimi due anni, la capienza massima di 25 bambini. Le dimensioni contenute e la presenza di numerosi spazi comuni all’interno del nido permettono la conoscenza reciproca e favoriscono momenti di interazione tra bambini di età diverse, in grado di stimolare i più piccoli verso nuove conquiste evolutive e di rinforzare, nei più grandi, competenze acquisite e senso di efficacia. La posizione tranquilla ed immersa nel verde assicura ai bambini la possibilità di entrare in contatto con ambienti ed elementi naturali, utilizzati sia come “cornice” alle attività proposte, sia come veri e propri “protagonisti” della programmazione educativa, resi oggetto di osservazione, scoperta, trasformazione da parte dei bambini. Uno dei principi della programmazione educativa al nido è il coinvolgimento delle famiglie, che si concretizza nella condivisione delle proposte didattiche, in un impegno per la documentazione e la presentazione delle attività svolte e nella attiva partecipazione dei familiari dei bambini ad alcuni momenti di vita del nido (esperienze di gioco, laboratorio...). Oltre a coinvolgere le famiglie che si avvalgono del servizio, il nido si apre all’intera comunità, favorendo occasioni di incontro e promuovendo la diffusione di conoscenze ed attenzioni in ambiti quali la genitorialità, l’educazione e lo sviluppo nella prima infanzia. Tra le ultime opportunità create, il Nani Kama Mama: un percorso rivolto a neo-mamme e papà con bambini nel primo anno di vita, durante il quale è possibile condividere la recente esperienza della nascita e sperimentare nuove e diverse forme di interazione e comunicazione con il bambino (massaggio neonatale, coccole sonore...). Nell’ottica di valorizzare l’inserimento del servizio-asilo nido nel suo territorio e nella comunità, sono inoltre mantenuti contatti e rapporti con le amministrazioni pubbliche e con gli altri servizi educativi ed assistenziali (scuola materna, servizio sociale, servizi sanitari…). In particolare, il nido si impegna, insieme a questi servizi, nella costruzione di una rete di sostegno per le persone in difficoltà, ma anche nella progettazione di interventi di promozione e facilitazione dei percorsi evolutivi individuali e familiari. ASILO ESTIVO “GIROTONDO” Per la prima volta nell’estate 2008, per 5 settimane, è stata realizzata l’attività estiva rivolta ai bambini delle Scuole dell’Infanzia del territorio organizzata e gestita dalla Cooperativa “La Coccinella” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il numero ristretto dei partecipanti (in media 5 a settimana) ha permesso che i bambini fossero ospitati all’interno dell’asilo nido trovando comunque proposte di gioco e attività specifiche per questa fascia d’età. Il tempo ha permesso di vivere molto all’aperto a contatto con la natura; il giardino del nido è stato allestito con una piccola tenda da campeggio che, fra le altre cose, è servita anche come “stanza sonno” per il riposino pomeridiano. Il buon esito dell’iniziativa fa sì che si stia progettando per riproporre nell’estate 2009 l’attività. Francesca Abram L’Assessore all’Istruzione 28 settembre - 28 novembre SONO GIÀ DUE MESI CHE SIAMO QUI! Chi vi scrive sono don Mauro e don Ezio, ci è stato chiesto se volevamo dire qualcosa per il periodico “Sarnonico e Seio el nòs paés”, ecco veramente possiamo dire “El nòs Paés”! Per prima cosa vorremo ringraziare veramente di cuore per la grande accoglienza che ci avete fatto, ma sopratutto per il grande clima di aiuto, di collaborazione, di accettazione e di apertura che ci avete regalato e donato i questi primi giorni che siamo in mezzo a voi. È sempre bello iniziare una nuova avventura, anche se ci sono le immancabili difficoltà (ma che vita sarebbe se tutto fosse piatto e non ci fosse ogni tanto qualche sussulto…sperando che siano sempre pochi…) e questo è quello che vale anche per noi perché ogni giorno scopriamo tante cose e realtà nuove e belle! Di questo dobbiamo ringraziare Dio e tutti voi, ma anche, in modo speciale, chi ci ha preceduti e particolarmente don Giuseppe Betta e Padre Palcido Pircari ai quali facciamo i migliori auguri per i loro impegni pastorali sicuri che li svolgeranno in modo egregio come hanno fatto fra noi! In questi giorni abbiamo potuto conoscerci e desideriamo approfondire sempre meglio la nostra conoscenza e collaborazione con tutti, nessuno deve sentirsi escluso dalla vita cristiana e dalla Parrocchia perché Gesù è venuto e viene per tutti e con tutti! Fra pochi giorni sarà Natale e anche tutto il paesaggio si sta preparando creando un alone di romanticismo con il suo bellissimo manto bianco che copre tutto e rende la natura bella, come sempre d’altronde! Il Natale è bello però dipende da noi viverlo bene! Noi siamo felici di poter vivere il Natale insieme a voi e ringraziamo Dio e tutti voi per questa opportunità! Tutti facciamo parte di questa grande famiglia e come una famiglia vogliamo vivere preparandoci al meglio al Santo Natale nell’accoglienza reciproca! Ognuno di noi ha le proprie capacità, il proprio carattere, le proprie idee, i propri ideali, se li mettiamo tutti insieme formeremo una grande famiglia che cammina verso un unico fine che è la ricerca della FELICITÀ nella vita (ed è ciò che Dio desidera per ognuno di noi), senza rinunciare alle nostre specificità, ma arricchendoci invece gli uni gli altri e forse facendo anche meno fatica. Beh basta altrimenti vi facciamo una predica e non ci sembra il caso! Grazie mille di cuore a tutti nessuno escluso, ma in modo speciale a chi, per qualsiasi motivo, si trova in difficoltà o è triste! Grazie a tutti e Buon Natale e Felice Anno nuovo! Che il 2009 porti ad ognuno ciò che spera o desidera! Don Mauro e Don Ezio 3 DALLA CLASSE 5° ELEMENTARE Caro diario, oggi sono andato a scuola come sempre e non mi aspettavo niente di diverso dal solito. Alle nove invece abbiamo avuto una piacevole sorpresa: le maestre ci hanno comunicato che saremmo andati a visitare palazzo Morenberg, attuale municipio. Per niente dispiaciuti per aver perso parte delle lezioni, ci siamo avviati verso il Comune. Li ci aspettava Alberto, zio di Damiana e Vicesindaco. Come dame e cavalieri del Cinquecento abbiamo raggiunto l’attuale sala del Consiglio attraverso l’imponente scala esterna. In questa stanza abbiamo ammirato stemmi e oggetti dipinti sulle pareti. Attraverso queste decorazioni i Morenberg volevano impressionare gli ospiti facendo sfoggio del loro potere e della loro cultura. Ci sono piaciute particolarmente la stube, la sala dei levrieri e quella delle mele. Ci ha incuriosito la sala delle figlie per lo stile dei dipinti e per il mistero della data scritta alla rovescia. Questa visita oltre a illustrarci questo tesoro rimasto a lungo sotto l’intonaco ci ha fatto capire che anche i piccoli paesi come il nostro hanno un passato e una storia. Gli alunni della classe quinta di Sarnonico Gli alunni della classe quinta con le maestre Marcella e Laura CASA BOLEGO A SARNONICO TRA ‘8OO E ‘9OO “Quando muore un vecchio e come se bruciasse una biblioteca”: e ciò che pensava sicuramente il cortese amico pregandomi di mettere nero su bianco i miei ricordi di Casa Bolego, il palazzotto che delimita il lato ovest della piazza principale del paese, quando durante tutto l’’800 e la prima metà del ‘900, rappresentò con i suoi proprietari, i Bolego, I’intera comunità di Sarnonico. L’ultimo nato in casa Bolego, che sarei io, risulta ora all’anagrafe anche il più vecchio del paese e perciò, dice I’amico, metta nero su bianco i suoi ricordi... prima che sia troppo tardi! Casa Bolego, con l’annesso “broilo”, di un ettaro circa, negli anni ‘60, fu acquistato dal Comune per farne la nuova sede municipale. Se non che poi al compianto sindaco Livio Covi, capitò l’occasione di acquisire anche la residenza Morenberg che in seguito fu preferita come sede municipale. Così del compendio Bolego fu utilizzato il solo broilo, cioe il terreno libero annesso alla casa, trasformato in zona sportiva, mentre I’edificio vero e proprio non conosce ancora il suo destino definitivo. I Bolego provenivano da Don, dove questa famiglia risulta menzionata già nel ‘500. All’ inizio dell’800, Giuseppe Bolego emigrò a Sanonico ed esercitò il commercio (dai prodotti della terra ai pellarmi) in quella casa che ora ospita il bazar Cattarini. Tale commercio venne continuato dal figlio Fabiano. Il nome del giovane Fabiano Bolego ricorre nella tragica storia di sangue di Caldés che mia madre mi raccontò spesso, con una certa emozione. A Caldés infatti la notte del 28 dicembre 1838 venne assassinata nella sua casa Domenica Gaspari: giovane, bella e timorata di Dio, anche ricca, perché il padre morendo le aveva lasciato in eredità ben 12.000 fiorini (un miliardo e passa delle nostre vecchie lire). Domenica era appunto fidanzata con Fabiano Bolego; erano state fissate anche le nozze per il 29 dicembre. Senonchè il mattino di quello stesso giorno quando Fabiano si apprestava a raggiungere Caldés con l’anello per la sposa, gli venne recata la tremenda notizia che Domenica nella notte era stata assassinata con due pugnalate al cuore, mentre dormiva nella sua stanza. Le indagini furono assai complesse, ma alla fine il bravo giudice di Cles scoprì gli assassini: erano stati il patrigno ed un suo fratello complice la loro madre, con lo scopo di impossessarsi dei 12.000 fiorini. I colpevoli furono messi alla gogna nella piazza principale di Cles con indosso un copricapo ed un mantello rossi. Seguì il processo e la condanna dei due fratelli a venti anni di carcere; la madre, in considerazione dell’età, a cinque anni. Tutti e tre i condannati morirono in carcere durante I’espiazione della pena. Il fratello di Fabiano, Massimiliano, fu avviato agli studi e si laureò in medicina a Pavia. Questa città all’epoca, faceva parte anch’essa dell’Impero. Del dott. Massimiliano è giunta fino a me la tesi di laurea scritta in latino. Massimiliano assunse la condotta di Sarnonico, che era tra le più vaste e faticose del Trentino perché oltre a Sarnonico comprendeva i comuni di Amblar, Cavareno, Don, Romeno, Ruffrè, Ronzone, Seio e Dambel. Quando nel 1855 infierì il colera, Massimiliano trasferì la sede della condotta a Dambel che era il comune più colpito. Questo bravo medico, scapolo, morì appena cinquantasettenne provato dagli strapazzi sopportati in quella contingenza : così affermava mia madre. Nella condotta subentrò tosto il nipote Luigi (figlio di Fabiano) che alla morte dello zio medico si trovava a Vienna, già laureato anch’egli in medicina: stava specializzandosi in oculistica. Per non lasciarsi sfuggire la condotta del suo paese il dott. Luigi interruppe il corso di specializzazione e ritornò a Sarnonico. Tuttavia fu sempre ricercato anche da pazienti esterni alla condotta per le malattie degli occhi. Il dottor Luigi Bolego fu anch’egli un medico non solo amato, ma addirittura venerato dai suoi pazienti per la bravura, la bontà, il disinteresse per l’onorario. Era un uomo comunicativo e faceto, amava la lieta compagnia e non disdegnava gli scherzi. Un anno al primo di aprile, spedì una delle domestiche dal parroco per avere in prestito la forbice per tagliare il vetro. La giovane, offesa, si licenziò, ma il medico dovette vedersela con la cognata che faticava a trovare validi aiuti per la casa. “Un medico stimato e valente” scrive Marco Romano nel suo libro “Medici di montagna”. Il medico dott. Luigi, scapolo, viveva in casa assieme alla famiglia del fratello più giovane, Giuseppe, avvocato, che aveva sposato Francesca de Dal Lago, il cui padre Gerolamo, anch’egli avvocato, era un 4 noto cospiratore condannato dall’Austria. Giuseppe Bolego e Francesca de Dal Lago, erano i miei nonni materni e la loro secondogenita Luigina mia madre, che aveva sposato nel 1917 un giovane magistrato in servizio a Fondo, Giuseppe Piffer (poi Pifferi), originario di Rovereto, accudita dallo zio medico Luigi e dalla comare Minica mi mise al mondo in casa Bolego nel febbraio 1918 (c’era tanta neve) pochi mesi prima della fine della grande guerra. Se lo stipendio di medico condotto era si e no sufficiente per vivere, non maggiori erano le entrate dell’ avvocato. L’agiatezza della famiglia Bolego derivava dall’azienda agricola con i vasti possedimenti che oltre al broilo, andavano dalle paludi di Ruffrè (per lo strame) al vigneto in località Pozzena di Dambel, oltre ai campi e prati attorno al paese. Nella stalla si contavano una trentina di capi: mucche, due buoi, due cavalli ed almeno due maiali. Questa la consistenza ancora quando io ero un ragazzetto e mi rifugiavo spesso e volentieri proprio nella stalla per non essere scovato e incaricato di qualche incombenza poco gradita. I cani da caccia avevano libero ingresso in casa ed erano i miei grandi amici. Mia madre affermava che i primi passi li avevo mossi aggrappandomi alla pelliccia di una segugia spinona bianca. Quando, qualche anno dopo, un’altra cagnetta di colore marrone morì davanti a casa travolta da un camion, piansi come avessi perduto il mio più caro compagno. Nel resto del paese le famiglie abbienti si contavano sulle dita di una mano. In casa Bolego sino all’inizio della prima guerra mondiale si distribuiva giornalmente la minestra per i poveri. Così mio nonno, l’avv. Giuseppe Bolego, cominciava la giornata interessandosi dell’azienda agricola. Era un antesignano: era ad esempio l’unico che si fosse fornito di una falciatrice meccanica, trainata da un cavallo, che usava personalmente. Fu tra i primi a piantare nei prati alberi da frutto. Era conosciuto ed apprezzato a Trento, dove sedeva nel consiglio di amministrazione della Banca Industriale, istituto che finanziò la ferrovia Dermulo-Mendola. Conservo tra le carte il discorso che egli tenne ai grandi alberghi della Mendola al termine del viaggio inaugurale di questa ferrovia, che rappresentò una congiunzione rapida e comoda sia con Trento (la Trento-Malè fu inaugurata qualche mese dopo) che con Bolzano attraverso la cremagliera Mendola-Caldaro che era già funzionante. A casa Bolego faceva capo anche la posta che veniva smistata e poi portata ai destinatari da una delle domestiche. L’avv. Bolego, mio nonno, fu eletto sindaco nel 1893 e rimase in carica ininterrottamente fino al 1926. Transitò il comune attraverso la prima guerra mondiale senza prebende perché l’amministrazione della comunità era improntata al più stretto risparmio e le entrate comunali erano piuttosto misere. I fulmini in casa Bolego arrivarono con la dichiarazione di guerra del 1915: sia mio nonno l’avvocato che il fratello medico (quest’ultimo ultrasettantenne) furono internati a Katzenau quali noti esponenti dell’irridentismo. A sua volta mia nonna Francesca, imputata di propaganda in favore dell’ltalia fu portata a Trento e rinchiusa in cella di isolamento nel carcere militare al castello del Buonconsiglio. Vi rimase quaranta giorni. Alla fine prosciolta dall’accusa di propaganda a favore dell’Italia potè tornare in casa sua a Sarnonico. L’attendeva ansiosa mia madre che, appena ventenne, era rimasta sola a custodire la casa ed a badare all’azienda agricola. Finita la guerra, tornati dall’internamen- HO APERTO QUELLA PORTA... ho conosciuto un’altra vita Così scriveva del club un ragazzo uscito da un momento particolare della vita nel quale l’alcol la faceva da padrone. Ogni attività, ad ogni ora del giorno, era pensata e svolta in funzione di quel bicchiere... gli amici, la scuola, la famiglia e il cuore erano passati in secondo piano. E poi... quella porta aperta con paura e diffidenza... Il club “Amici Miei” delle famiglie con problemi alcolcorrelati di Sarnonico si riunisce tutti i mercoledì sera dal 2003 ad ore 20.30 presso la sala polifunzionale offerta dal Comune in Piazza Santa Maria. Al club può rivolgersi chiunque senta il bisogno di affrontare un problema relativo all’abuso di alcol. I club più vicini sono “Rinascere” a Cloz e “Predaia” a Dermulo. I Club sono organizzati nell’APCAT – Associazione Provinciale Club Alcolisti in Trattamento con sede a Trento. Dietro “quella porta” ci si ritrova per migliorare il proprio stile di vita sulle orme del prof. Wladimir Hudolin. Un metodo più volte messo in discussione ma che dà buoni frutti. L’esperienza più che ventennale dei club in Italia è stata certamente positiva; il club non è più isolato ma deve incentivare i rapporti umani improntati sull’amicizia e sulla solidarietà inserendosi contestualmente nella società con l’attenzione rivolta ai mutamenti culturali, ambientali, antropologici e sociali. Il club non sostituisce la famiglia e la società ma è un punto di riferimento importante, un impegno settimanale che aiuta a mantenere fede ai propositi fatti. Il club “Amici Miei” di Sarnonico guidato dalla servitrice-insegnante Carla è diventato un gruppo unito e compatto di persone che nel massimo del rispetto dell’altrui dignità, con riservatezza e amicizia, riescono a far emergere i problemi più frequenti legati all’abuso di sostanze alcoliche, riescono altresì a confortare, sostenere e stimolare al cambiamento dello stile di vita. Nel gruppo nessuno è giudicato, dietro quella porta ognuno può essere una persona che liberamente racconta dei sentimenti, dei conflitti e dei problemi che caratterizzano la propria vita. La famiglia del Club è come una normale famiglia dove ognuno si mette in discussione e nessuno è perfetto. Gli incontri sono caratterizzati da scambi di idee talvolta anche vivaci finalizzati però al raggiungimento degli obiettivi comuni e non certo fini a se stessi. “Non è certo facile trovare il coraggio e l’umiltà di condividere con la propria comunità un passato di errori.” Ma la forza del club sta proprio nel dare questo coraggio infatti “Non è forte l’uomo che non cade mai, ma è forte l’uomo che, pur cadendo, sa rialzarsi....”. Un grazie alla Comunità di Sarnonico che ci ospita. Marialetizia Abram Se anche tu ritieni di voler cambiare stile di vita puoi telefonare al servizio Alcologia di Cles tel. 0463 660282 o a Carla n. tel.0463 536318. to mio nonno ed il fratello medico, casa Bolego fu pervasa da grande euforia per la vittoria italiana e mia nonna, più italiana che mai, teneva porte aperte a parenti (aveva nove tra fratelli e sorelle) amici ed amici degli amici. Di questo periodo, tra le due guerre, sono testimone diretto. Mio padre, da Fondo, aveva poi mutato un paio di sedi di servizio e la famiglia con lui, ma a Sanonico si tornava ogni anno a Pasqua, a Natale, l’estate per un paio di mesi. Mia madre era legatissima alla sua famiglia di origine: amava i genitori, venerava lo zio medico e spesso e volentieri gli faceva da infermiera. Il medico Bolego era andato in pensione nel 1912, dopo quarantasei anni di servizio. Aveva anche ottenuto dal governo di Vienna una medaglia al merito. I pazienti della sua condotta non l’avevano peraltro dimenticato: ricordo la mia meraviglia, da bambino, quando vidi arrivare da Romeno (il paese che più gli era affezionato) a piedi un corteo mascherato che si presentava a casa Bolego per festeggiare il vecchio medico. Egli veniva consultato anche per i matrimoni: se il sangue di una famiglia potesse combinarsi felicemente con quello dell’altra. Il medico Luigi Bolego morì ultraottantenne, nel 1926, tra dolori atroci per una cancrena ad un piede, conseguenza di una vecchia ferita procuratasi cadendo da cavallo in una notte di temporale. Ritornava dalla visita ad un paziente di Ruffré. Dello “zio medico” conservo un nitido ricordo anche se nel ‘26 ero un ragazzetto di appena otto anni. In quello stesso anno mio nonno, dopo essere rimasto in carica trentatrè anni, consegnò a malincuore “l’attivo” del comune al podestà della “grande” Cavareno. Quest’ultimo comune con la riforma amministrativa voluta dal fascismo aveva incorporato, oltre a Sarnonico, anche Ruffré, Ronzone e Seio. Le corse della tramvia Mendola-Dermulo attraversavano l’intero paese da nord a sud in sede stradale, e a casa Bolego, che veniva sfiorata dai convogli in transito, i muri tremavano dallo scantinato alla soffitta. La fermata per i soli viaggiatori era prevista all’incrocio tra la provinciale ed il corso San Lorenzo. Per le merci, invece, c’era una stazione intermedia con deposito bagagli, biglietteria, ecc. tra Samonico e Cavareno e doveva servire per entrambi i paesi. Nell’abitato di Sarnonico i binari erano infossati e non sporgevano ovviamente dal piano stradale. Noi ragazzotti ci inventammo di riempire queste scanalature con piccoli sassi, perché pensavamo di poterci godere lo spettacolo di un rumoroso deragliamento. Per fortuna non accadde nulla perché gli ostacoli furono regolarmente “macinati” dai pesanti convogli. Ma il nostro divertimento preferito era nella pineta sopra il paese dove i ragazzi della mia età pascolavano le mucche d’estate per risparmiare il fieno per I’inverno. In quel bosco c’erano ancora, pressoché intatte, numerose trincee scavate durante la guerra del ‘14 da soldati austriaci a riposo ma tuttavia obbligati a fare delle esercitazioni. Coprendo i fossati con rami di abete o larice ne avevamo ricavato “abitazioni” con i loro bravi fornelli costruiti con quattro sassi. Accendevamo il fuoco e ci preparavamo cibi per noi gustosissimi a base di latte munto su due piedi, fragole e mirtilli. Il tutto riscaldato in recipienti di lamiera raccogliticci. Queste pozioni rivelavano i loro effetti anche a casa. Mia madre e lo zio medico si mettevano così in allarme perché il tifo con le medicine di oltre settanta anni fa poteva rivelarsi anche mortale. Mia nonna Francesca, chiamata Fanny, con LA NOTTE DI SAN LORENZO Guarda il cielo stanotte, era buio e fermo nella sua oscurità. Cercavo una stella cadente aspettai e venne. Era sola, piccola e lontana: brillava nella solitudine di una luce intensa che già conoscevo. Seduta vicino al geranio pensando sognavo. Era tua la stella figlio. Sentivo il tuo tepore e lenti passavano i ricordi di quand’eri bambino. La poetessa Anna Maria Borghesi che fa parte del gruppo “Cantori d’Anaunia” ci ha inviato questa bella poesia. la sua figura snella ed elegante, era quasi sempre vestita di nero. Ciò avvenne dopo la perdita del primogenito, Luigi, undicenne, studente esemplare al ginnasio di Trento. L’infezione gastrica non fu superata nonostante fossero accorsi al suo capezzale la madre e lo zio medico: un’infezione intestinale, che si rivelò mortale. Di questa perdita mia nonna non si consolò mai. Voglio qui ricordare che il giovane studente era stato preparato agli studi ginnasiali a Sarnonico da un eminente nostro concittadino: Costantino Socin, professore al ginnasio di Rovereto ma anche filosofo e biologo. Il Socin era anche un grande altruista: le cronache del tempo ricordano che allo scoppio del tremendo incendio del 1885 (che lasciò sul lastrico una ventina di famiglie) il nostro professore si prodigò per organizzare i soccorsi e più tardi viaggiò da una località all’altra per raccogliere denaro ed offerte per le povere famiglie rimaste senza casa. Una via del paese intestata al nome del Socin ci starebbe proprio bene. La vita a Sarnonico, tra le due guerre, era basata sull’agricoltura: chi possedeva due mucche e magari un maiale si considerava già abbiente. Ma in paese c’erano anche dei bravi artigiani: falegnami, muratori, intagliatori. Un vecchietto, dei “Micli” con un impasto di cemento e sabbia, realizzava tegole per i tetti di colore grigiastro: il trabiccolo in legno, che era uno stampo manovrato a pedale mi sembrava una macchina portentosa. Su qualche vecchia casa si notano ancora queste tegole chiare indistruttibili. Sarnonico aveva anche le sue belle fontane: in piazza Bolego, in piazza Santa Maria, “al Mas” e “su al Ciastel”. Se gli uomini si trovavano all’osteria, il luogo d’incontro delle donne era la fontana. Ivi si attingeva l’acqua che ancora non v’era in casa, si sciacquava il bucato, si scambiavano le ultime notizie. Per l’acqua pulita preparata la sera prima per sciacquare il bucato alle prime luci del mattino seguente, scoppiavano spesso liti furibonde e con qualche “usurpatrice” si veniva anche alle mani. La fontana “su al Ciastel”, si conserva tuttora. L’ottima acqua potabile di Sarnonico proviene da una sorgente alle pendici del Monte Toval, fonte che scoprì mio nonno andando a caccia, curandone tosto la condotta in paese ed anche a Seio. All’epoca le famiglie di villeggianti d’estate erano numerose, specie di fuori provincia: spinte anche dal desiderio di vedere questa nuova terra finalmente congiunta alla madrepatria. In quest’epoca c’erano tre giovani in paese che avevano a disposizione ciascuno una bicicletta per spostarsi di qua e di là. Sempre assieme, nel dopocena, facevano le loro spedizioni: una volta in un paese l’altra volta in un altro, alla ricerca di cameriere e servotte da intrattenere… però non ne sortì nulla di serio perché di questi tre, l’uno sposò la sorella dell’altro; il secondo la vicina di casa. Solo il terzo si spinse fino a Seio per trovare moglie! In paese c’erano solo altri due di questi mezzi veloci come le biciclette: l’uno apparteneva al messo comunale che teneva una numerosa famiglia e la bicicletta aveva un pedale più lungo e uno più corto perché evidentemente era composta di pezzi di diversa provenienza. L’altra era di un cancelliere della pretura di Fondo ed era un vecchio modello di anteguerra: si partiva poggiando il piede sinistro sulla sporgenza del mozzo posteriore e con la gamba destra ci si dava la spinta per poi mettersi elegantemente in sella con il velocipede in moto; aveva naturalmente il freno a contropedale. Poi arrivò in paese la prima motocicletta (che a Revò chiamavano “repetana” con termine evidentemente onomatopeico). Era del veterinario consorziale che aveva soppiantato il veterinario pratico, senza titoli di studio, che chiamavano marascaldo. Più tardi arrivò anche la FIAT 509 del medico condotto. Allora io ero già studente del ginnasio. Mio nonno l’avv. Giuseppe Bolego, morì nel 1936. Per il suo paese oltre all’acquedotto aveva realizzato il nuovo edificio per le scuole e gli uffici comunali, il lavatoio coperto vicino alla chiesa pievana e il bel corso San Lorenzo. Quell’anno avevo superato gli esami di maturità. Mia nonna Fanny, cessò di vivere nell’agosto del 1940: la guerra era di nuovo vicina. Mi ero appena laureato a Bologna: in paese non ero più “el put di Fabiani” (questo il soprannome della famiglia Bolego), ma “el Dotor”. Dai Bolego avevo ereditato una grande passione: la caccia e un grande amore, i cani segugi. Livio Pifferi 5 LAVORI DI FORMAZIONE DELLA CARTOGRAFIA CATASTALE NUMERICA TRAMITE RILIEVO DA TERRA DEL C.C. DI SARNONICO DAL “KLAFTER” AL “GPS” KLAFTERUnità di misura ufficiale austro-ungarica (ori- ginaria della bassa Austria) in uso fino al 1883, corrispondente a 1,896783384 metri GPS Global positioning System (Sistema di posizionamento globale) formato da una costellazione di 24 satelliti operativi che orbitano intorno alla terra ad elevata altitudine. Nel corso dell’anno 2006, su incarico del Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento, ho aggiornato le mappe catastali relative al Comune di Sarnonico, con il metodo definito numerico (tutti i punti rilevati hanno coordinate cartesiane certe). Tale operazione si è resa necessaria per ovviare ai molteplici problemi di imperfezione grafica (mancati aggiornamenti, deformazioni dei supporti cartacei) emersi nel corso degli anni, visto che le mappe originarie erano state redatte tra il 1856 e il 1861. Tali problemi si sono ulteriormente accentuati dopo la seconda guerra mondiale in quanto, per ragioni dovute alla estrema povertà post bellica, le mappe sono state abbandonate al proprio destino fino al boom economico degli anni ‘60, che con l’enorme sviluppo edilizio ha radicalmente cam- biato la morfologia del territorio, rendendo il catasto fonte di sicuro reddito per le casse dello stato. Infatti, come forse non tutti sanno, lo scopo istituzionale del Catasto è quello di accertare, sul territorio di una nazione, lo stato di fatto dei possessi immobiliari e dei loro possessori a scopi fiscali. Quindi le mappe sono state create al solo scopo fiscale, ma col passare del tempo la valenza civile ha acquisito sempre più importanza. Nel corso degli anni, visto il massiccio intervento operato dall’uomo sul territorio, le mappe hanno subito continui interventi di modifica e aggiornamento, che uniti a fattori collaterali quali: - i supporti cartacei sui quali sono state redatte (la carta si dilata e si restringe in funzione dell’umidità dell’aria); - le calamità naturali (incendi, alluvioni) che per motivi tecnici (mancati aggiornamenti) non sono mai state riportate; - gli ingrandimenti dei centri abitati a scala doppia eseguiti con l’ausilio del pantografo, metodo grafico che in molti casi ha contribuito a moltiplicare gli errori; ne hanno determinato un progressivo peggioramento nel confronto fra situazione presente sul territorio e realtà rappresentata in mappa. Le operazioni catastali sono state finalizzate al rilievo ex novo di circa 105 ettari del Comune Catastale di Sarnonico, riguardanti l’abitato di Sarnonico e la campagna ad esso circostante. Il lavoro si è svolto in più fasi: - convocazione dei possessori fondiari per ricognizione sulle singole proprietà allo scopo di verificare il posizionamento dei confini; - Inquadramento del rilievo da terra nella rete catastale esistente; - rilievo celerimetrico delle particelle all’interno dell’abitato; - rilievo GPS delle particelle formanti la campagna che contorna l’abitato, - costruzione al computer della mappa così rilevata. Sicuramente, rispetto alle metodologie adottate in fase di realizzazione delle mappe avvenuta verso la metà degli anni 1850, basate sull’utilizzo di semplici strumenti quali squadri agrimensori, bussole con cannocchiale e cordelle graduate in “Klafter”, oggi ci possiamo avvalere di strumenti elettronici che misurano angoli e distanze con precisione millimetrica, nonché delle tecnologie GPS che, nate una quarantina di anni fa e rimaste per parecchio tempo di utilizzo prettamente militare, sono poi state convertite anche a scopo civile (vedi i navigatori inseriti nelle nostre automobili). I ricevitori GPS da noi utilizzati sono molto più sofisticati di quelli stradali, e consentono, in determinate condizioni di visibilità, di effettuare rilievi estremamente precisi del territorio, basandosi su triangolazioni agganciate ai satelliti che formano la costellazione chiamata NAVSTAR (acronimo di: Satellite di navigazione con determinazione di tempo e distanza). Detti satelliti sono dotati di orologi atomici precisissimi che emettono dei messaggi raccolti dai ricevitori utilizzati dai tecnici sulla terra, i quali elaborano detti messaggi e ne determinano la posizione rispetto ad un sistema globale chiamato WGS84 (World geodetic System 1984 – Sistema geodetico mondiale 1984). Successivamente i dati vengono ulteriormente elaborati e trasferiti sui vari sistemi di coordinate (Datum) adottati dai Catasti delle singole nazioni. Va sottolineato il fatto che le misurazioni così eseguite risultano effettivamente precise, ma vanno comunque comparate con supporti (le mappe) create 150 anni fa, successivamente oggetto di continue variazioni e aggiornamenti che ne hanno determinato un decadimento nella precisione grafica soprattutto nelle zone antropizzate e coltivate, mentre in particolari situazioni dove le mappe hanno subito solo qualche sporadica variazione, ci si rende conto che il lavoro operato con il “Klafter” dai tecnici nostri predecessori risulta, nella maggior parte dei casi, molto preciso e aderente alla realtà riscontrabile sul posto. Questo ci fa capire quanto l’azione dell’uomo incida sulla realtà e ne determina la mancata rispondenza fra lo stato di fatto e ciò che la mappa effettivamente rappresenta. Le finalità del lavoro eseguito nel Comune di Sarnonico sono molteplici: - i vertici catastali risultano certi in quanto determinati da coordinate analitiche e non grafiche; - vengono corretti tutti quegli errori dovuti a ingrandimenti e unione dei fogli di mappa; - la mappa esprime la situazione effettivamente riscontrabile sul posto; - le superfici delle varie particelle sono effettivamente quelle iscritte al Catasto; - vengono aggiornate le colture delle singole particelle; - le tasse pagate sono commisurate alla superficie effettivamente goduta; - la pianificazione urbanistica, unita ad altre utilità civili, risulta molto più precisa. In questo periodo, molti altri Comuni della Provincia di Trento sono interessati allo stesso tipo di intervento, con la finalità di rendere il nostro Catasto sempre più preciso ed aderente alla realtà che ci circonda per il beneficio di tutti. Il tecnico redattore Geom. Roberto Callovini 200 anni del campanile della chiesa di San Lorenzo in Sarnonico (1808-2008) Il campanile di San Lorenzo, staccato dal corpo della chiesa è dei primi anni dell’Ottocento. In realtà, non si tratta della struttura originaria; nel 1800 l’antico campanile collassò e crollò, fu ricostruito nel 1808, in ricordo dell’episodio sopra la porta fu posta la scritta; Antiqua turri anno 1800 die 10 sept. Vetustate collapsa, firmioribus haec fundamentis edificata fuit anno 1808. A memoria di questa fatto, un documento1 del 1803 riporta la richiesta dell’allora parroco di Sarnonico, Alberto da Sardagna2 il quale chiedeva “… di poter impegnare gli avanzi delle entrate di quella chiesa Parrocchiale, anche delle figliali dietro la fabbrica del campanile che aventi tre anni cadde…” lo scritto continua poi “… supplica inoltre di poter far condurre i necessari materiali nei giorni di festa dopo le funzioni …” era cioè una richiesta di permesso per poter usare parte delle entrate di tutte le chiese della parrocchia e per poter lavorare al campanile anche nei giorni di festa. Tale richiesta chiarisce il forte impatto che questo avvenimento dovette avere sulla popolazione e quanto fosse sentita come urgente l’esigenza della ricostruzione. La cime del campanile presenta una cupola a pera, rivestita di scandole di larice, con palla dorata sormontata dalla croce. La forma è insolita ma non unica se confrontata con altre torri campanarie3. Durante la due guerre, come accadde a molte altre chiese, alcune delle campane furono requisite. Un documento de “L’Opera di Soccorso per le Chiese rovinate dalla guerra” stila un elenco delle campane requisite dai tedeschi tra il 1915 e il 1918 e ordina alla ditta Colbacchini di Trento la fusione di quattro nuove campane. Nel 1922, in un documento datato 23 luglio (vedi articolo “A perpetua memoria”) si ricorda la benedizione di quattro campane (a sostituzione di quelle requisite durante al prima guerra mondiale) che arrivarono a Sarnonico il 29 giugno e che furono suonate per la prima volta il 12 settembre. Le campane furono condotte dalla stazione di Cavareno fino alla chiesa dai fratelli Inama, da Giuseppe Zucol e da Giovan Battista Abram. Alle quattro campane vennero dati dei nomi e quattro padrini offrirono 100 lire ognuno per il restauro del campanile. Nel 1941 il 14 marzo furono censite sei campane e specificato di ognuna peso e data di fabbricazione, una nota al documento specifica che in caso di requisizione quella che si desidera esentata, oltre alle due “antichissime” della chiesa di Santa Maria è la numero tre, Carmela. Nel corso del 1943 si rendeva necessaria una nuova requisizione di campane da parte dello Stato, in una lettera datata 21 maggio il parroco di Sarnonico Urbano Depeder, informava la Curia su quali fossero le campane indicati alla rimozione. Nel giugno del 1943 una lettera del Sottosegretario di Stato per le fabbricazioni di Guerra inviata al parroco della chiesa Arcipretale di Sarnonico comunicava della raccolta di campane. Dello stesso anno è una lettera della Curia Arcivescovile di Trento che avvertiva don Urbano Depeder che le due campane antiche di Santa Maria erano da ritenersi esentate dalla requisizione. Non abbiamo rintracciato documenti successivi, ma di fatto nel 1949, la ditta Colbacchini di Trento contattava il parroco di Sarnonico per proporsi a riparare una delle campane da loro fornite nel 1922, ma un appunto del parroco ne smentisce la necessità. FONTE: Archivi Parrocchiali 1 Archivio diocesano trentino, Rapul. 26, p. 80, 1803. 2 Alberto da Sardagna Tessari, parroco di Sarnonico dal 1792 ai 1829, cfr. S.Weber, Le chiese della valle di Non nella storia e nell’arte — I decanati di Cles e Fondo, voi. lI, Scuola tipografica Artigianelli, Trento, 1937, ed. cons., La grafica Anastatica, Mori (Trento), 1992, p.i 60. 3 La prima campana, fu requisita il 15 settembre 1915, altre due il 16 ottobre del 1916 e l’ultima il 25 maggio 1918, tutte avevano incise scritte e immagini. 6 DON GUIDO ZENDRON NOMINATO VESCOVO La Comunità di Sarnonico ha gioito alla notizia che Don Guido Zendron, missionario in Brasile è stato nominato vescovo nella diocesi di Paulo Afonso, sita nello stato di Bahia, il 25 maggio 2008. Don Guido è nato a Lisignago il 7 marzo 1954 e ordinato sacerdote a Trento il 26 giugno 1978, è stato vicario parrocchiale a Pergine per 8 anni (1978-1986), poi parroco a Vigolo Vattaro fino al 1993 e quindi inviato come sacerdote ‘fidei donum’ in Brasile, a Salvador Bahia. Dal 1993 don Guido è stato parroco delle parrocchie di Cristo Redentor e Santo Andrè. Le parrocchie comprendono i quartieri marginali di Chapada do Rio Vermelho, Vale das Pedrinhas, Santa Cruz, Nordeste de Amaralina per un numero di abitanti stimato in circa 100.000. Don Guido ha fondato l’associazione brasiliana Alecrim, di cui ne coordina l’attività. Gli scopi di questa associazione sono: promuovere progetti azioni e iniziative educative e di prevenzione per impedire che i giovani entrino nel mondo dell’emarginazione e della droga, promuovere attività filantropiche a favore dei cittadini poveri, senza distinzione di razza, colore, condizione sociale, credo politico o religioso. Ricordiamo con piacere la serata con Don Guido a palazzo Morenberg. La sua simpatia e il racconto delle sue esperienze hanno coinvolto tutto il pubblico presente. Durante l’incontro sono stati presentati i principali progetti realizzati. La scuola Alecrim e il Centro educativo Soeira che ospitano rispettivamente 80 e 92 bambini in gran parte sostenuti dalle adozioni a distanza. Il doposcuola Nossa Senhora das Graças che ospita 60 ragazzini con problemi. Il Centro Anna Sironi, dove si svolgono dei corsi professionali e di formazione. Il centro sostegno alle ragazze madri Padre Virgilio Resi che ospita adolescenti con gravi problemi personali e famigliari spesso legati al mondo della violenza. La casa delle arti e dei mestieri dove operano piccole compagnie teatrali una scuola di musica e di percussioni. Infine il Centro Alvorada che dista 90 km da Salvador adatto a progetti di convivenza tra giovani e adulti. Don Guido è un prete che ha reagito al mondo negativo della povertà proponendo progetti creativi ma che hanno avuto una buona ricaduta sul territorio. Tutte le sue iniziative sono state possibili grazie all’aiuto di associazioni e privati italiani. “E così nascono tante cose che nessuna parola e nessuna foto possono comunicare pienamente, ma possono risvegliare la curiosità e dare ali alla nostra vita, perché non soffochi nelle pur giuste preoccupazioni quotidiane, ma si incammini senza paura in una grande e sorprendente avventura umana. Voglio parlare non tanto di me, ma di quello che la Provvidenza divina ha voluto far nascere attraverso un numerosissimo gruppo di amici al di là e al di qua dell’Oceano”. Sono queste le parole di speranza che don Guido ci ha lasciato prima di tornare tra i poveri. Aggiungiamo il documento scritto da Don Michele Soraruf nel 1921 che parla dell’acquisto delle campane del campanile di san Lorenzo. A PERPETUA MEMORIA Il giorno 23 luglio 1922 essendo parroco di Sarnonico Don Michele Soraruf, e Sindaco di Sarnonico il Dr. Giuseppe cav. Bolego e fabbricieri della Chiesa Riccardo Abram e Luigi Martignon, e santese Nicolò Zucol, dal m.rev.do Sign. Decano di Fondo, D. Pietro Cristel, in presenza di tutte la Rappresentanza comunale, e del Sig.r Curato di Ronzone, D. Pacifico Rosati, e del Sig.r Curato di Vasio e Seio, D. Arturo Franch, furono benedette 4 campane della Chiesa di San Lorenzo in Sarnonico. Il m.rev.do Sigr. Decano tenne un bel discorso sul rito della benedizione e sull’uso delle campane a una grande moltitudine di gente venuta anche dai paesi vicini. Tutta la spesa per queste 4 campane sostenuta dallo Stato, con generosità inaudita. Esse furono fuse dalla Ditta Luigi Colbacchini e Figli di Trento il 27 aprile 1922, e arrivarono in Sarnonico il 29 giugno; furono condotte dalla Stazione di Cavareno PAESE FIORITO Si è svolta nel corso del 2008 la prima edizione del concorso “Paese fiorito” a cura della Pro Loco di Sarnonico e Seio. L’obiettivo dell’iniziativa, previsto dal primo articolo del regolamento, era l’abbellimento del paese mediante allestimenti floreali di balconi, terrazzi, angoli o cortili da parte dei cittadini intenzionati a partecipare. Nel mese di giugno ogni famiglia ha ricevuto copia del bando di concorso ed in breve tempo sono arrivate numerose iscrizioni. Si è successivamente provveduto a nominare una commissione composta dai signori Ianes Maria, Sarcletti Patrizia e Seppi Giancarlo, che in qualità di addetti ai lavori hanno dovuto esaminare le varie proposte floreali. Nei primi giorni del mese di agosto la commissione, dopo aver concordato alcuni parametri di valutazione, ha preso visione di ogni balcone o angolo iscritti al concorso, assegnando in loco i vari punteggi. In occasione della “Festa della Comunità” un piccolo premio offerto dalla Pro Loco è stato consegnato ad ogni partecipante e i tre migliori allestimenti sono stati premiati con un cesto di prodotti tipici gentilmente offerti dai numerosi sponsor che hanno aderito all’iniziativa. I PARTECIPANTI AL CONCORSO: 1° classificato: Abram Fabrizio; 2° classificato: Castaneda Clara Cecilia; 3° classificato: Abram Barbara e Covi Walter; Abram Lidia, Abram Remo, Camagna Barbara, Covi Renata, Covi Mariagrazia, Fattor Francesca, Giuliani Marta, Larcher Elli, Lorandini Franca, Pezzini Silvana, Pieraccini Terry, Ziller Anna Maria. fino alla Chiesa dai Fratelli Inama, da Giuseppe Zucol e da G.Battista Abram. Furono suonate la prima volta il 12 settembre 1922. LA I CAMPANA - tono re diametro m. 1.31- Kg 1326 LA II CAMPANA-tono mi diametro m. 1.16 - Kg 866 LA III CAMPANA-tono fa # diametro m. 1.03 - Kg 632 LA IV CAMPANA-tono re diametro m. 0.62 - Kg 135 FUNSERO DA PADRINI: - per la campana maggiore (Lorenzina) Antonio Abram e Maria di lui moglie. - per la campana II (Valentina) Salvatore Inama e Fiorenta Recla. - per la campana III (Carmela) Giovanni Inama e Anna Abram. - per la campana IV (Anna) Nicolò Zucol e Rachele Tecini. Ognuno dei padrini offrì pel restauro del campanile lire 100, a loro fu promesso, che, quando moriranno, si suoneranno quante campane desidererà la famiglia, ma essa dovrà dare al santese l’aiuto necessario. Don Michele Soraruf 7 GRUPPO SMILE Ciao a tutti, siamo i ragazzi che fanno parte del Gruppo Giovani Smile di Sarnonico. In quest’anno che sta volgendo a termine, abbiamo elaborato alcuni progetti, alcuni pensati e portati a termine solo da noi, altri invece svolti in collaborazione con altre associazioni del paese e non, e con l’amministrazione comunale. In particolare, quest’anno ci siamo dati da fare per la buona riuscita del progetto “I ragazzi incontrano gli anziani: un tuffo nella memoria”. Per questo progetto abbiamo avuto l’importante aiuto di Marco Romano, che ci ha consigliati e accompagnati durante tutto il lavoro. È stata l’iniziativa più lunga ed intensa di tutto l’anno, che però era cominciata già nell’ottobre 2007, per poi essere terminata nell’aprile 2008. Per cominciare, ci siamo divisi in quattro gruppi, formati da 5 o 6 ragazzi ciascuno: il gruppo degli oggetti, il gruppo delle foto, il gruppo dei toponimi e il gruppo dei documenti. Inizialmente, ognuno doveva andare dai parenti più anziani a chiedere oggetti, foto, documenti, poi ad ogni gruppo è stato assegnato un anziano di Sarnonico da intervistare, con domande riferite soprattutto ai materiali raccolti, integrate da informazioni ottenute da precedenti ricerche. Ogni gruppo doveva gestire il proprio lavoro in modo indipendente, trovandosi a volte anche la sera, magari lavorando fino a mezzanotte! Una volta in settimana, tutti i gruppi a rotazione si trovavano con Marco Romano e con Luisa e Cinzia, le coordinatrici del gruppo. È stato davvero divertente e interessante ascoltare gli anziani mentre venivano intervistati, nei loro occhi si potevano leggere diverse emozioni, tanto era l’entusiasmo nel raccontarci la loro storia. In alcuni momenti luccicavano pure gli occhi e allora capivamo che ricordavano con nostalgia momenti importanti della loro vita. Quando, finalmente, ogni gruppo aveva trovato, elaborato e stampato tutto il materiale, abbiamo cominciato a preparare la presentazione del lavoro e la mostra. Dopo tanto, duro ma allo stesso tempo piacevole lavoro, il giorno 6 aprile 2008 è arrivato. La partecipazione del paese è stata straordinaria ed il risultato del lavoro, da una parte ci ha anche soddisfatti. Questo progetto ci ha aiutati a riflettere sulla vera importanza della vita: per vivere bene non è necessario avere ogni tipo di tecnologia, perché si può vivere una vita felice godendo anche delle cose più semplici. ATTIVITÀ GRUPPO SMILE ANNO 07/08 domenica 9 dicembre 2007 Visita al punto d’incontro a Trento, di Don Dante Clauser, il prete dei barboni. Abbiamo devoluto a questo centro il ricavato delle corone d’avvento. Festa di Natale 2007. Ci siamo scambiati tanti semplici auguri! gennaio 2008 Incontro con Enzo Leonardi, direttore della Casa di Riposo di Fondo. Abbiamo chiesto informazioni su un eventuale servizio di volontariato all’interno della struttura. aprile 2008 Incontro con Biasi Marcello, presidente A.C.A.T. Val di Non. (Associazione Club Alcolisti in Trattamento). Ci ha raccontato la sua esperienza personale, e tutti i problemi derivati dall’alcol. giugno 2008 “Una maglietta per Korogocho”. in collaborazione con le catechiste. agosto 2008 “I saceti della fortuna”. Progetto di beneficienza del comitato S. Lorenzo in occasione della Festa del patrono. Tutto il ricavato è stato devoluto alla Parrocchia di Sarnonico. settembre 2008 Uscita al lago di Tret con le nuove leve. Che FRET!!!! ottobre 2008 Mauro di Bressanone ci insegna a formare con i palloncini dei simpatici animaletti. Alla festa “Sapori e Colori d’autunno” partecipiamo con animazioni per bambini: trucca viso e animali con i palloncini. Che divertimento! ottobre e dicembre 2008 Corso di formazione per adulti e ragazzi. Organizzato dal Tavolo Giovani IN…..CANTIERE. Insieme a noi anno partecipato anche i gruppi di giovani e adulti di Fondo e Sanzeno. 8 A me ascoltare l’intervista è piaciuto molto. Ho imparato nuovi termini in dialetto ma soprattutto ho capito come in nostri nonni lavoravano, faticando con le loro mani, senza macchinari di ogni genere. Ho proprio pensato quanto siamo fortunati, perché con queste tecnologie non si fatica quasi niente. Roberto tempo. persona di quel a un in a at im asi immedes ricostruivo la re domande, io vista mi sono qu st er no nt l’i le al te an va ur de a ieri ed D … spon di stili di vita tr ze signora Anna ri en la er e ff ch di o le o an m colpiva tissim Man riti abituali. Mi i colpivano mol ai m ò, ed ci e o on nd zi ce ta cien storia. Fa tecnologici, rius razione, all’alim ù vo pi ’ la po di un po ti zi ez al oggi, legati ero senza attr facevano in che avevano e nonostante foss e, se ch co o le tt fa do il an tt to ucevano ru mol che volevano sf lle stagioni, prod ò de ci o re tm ne ri il te ot do en volte vano ad mo il più delle ano poco e, segu ia av pr pr m m co co e ro ch lo , i gi casa. Infatt mprano cibi za di noi og casa, a differen e ad esempio co in ch sa lie co ig i m as fa si al lle qu de ti chimici o ; anzi, ci sono o anche prodot co m ia po us o e, m ia pr m uc se co, la e e prod zione forzata”. Ec , per avere tutto va ti ce ol ve “c in , a oi N no . co ti eo es già pron antagioni che cr l’aiuto delle nonn pi e lt le vo r a pe a e m rr , se le costruiamo lle tecniche comoda e faci per imparare de so una vita più re ile ut ha to ci ol ia m og è ol o, malattie tecn cosa risparmiand dalla cura delle al , qu ne io re az fa r iv lt pe i co dei nonn cucina alla asi campo: dalla Arianna nuove in qualsi oggetti utili. di e on zi ru st co alla L’entusiasmo che la signora Anna ha messo nell’esprimere quello che raccontava, era unico, il suo corpo, i suoi movimenti raccontavano di più delle sue parole, aveva gli occhi che brillavano di gioventù, mentre spiegava era molto emozionata ma convinta di ciò che diceva, faceva ridere un po’ a vederla ma era proprio l’entusiasmo nello spiegare che ha colpito di più, sembrava che ripercorresse ogni momento, che si sforzasse a spiegarlo in modo migliore senza riuscirci solo con le parole. Fabio data e fa sono an Durante l’inte Alcune settiman aom R L’intervista con Ermirvis e Marco po up gr io m mi sono sem ta, Erminia ed Emma con il di ar on Le e nia è stata molto inteid b rate molto in av are” D teressate e ben dispost no ad “intervist to en m go ar ressante, perché ci ha e a parlare co Questo . ra tu ol ic n n ap noi. Ho o ll’ tato molto en su spiegato come, anche tusiasmo nel perché non sape a, at in sc fa af le sposte, espost loro rimi ha ide, con la guerra in corso, e a noi con m i e, grazie a Dav o lt m o en sentivo molto sulle ap to Se . Quest’esper a. comunque riusciva a ienza mi è pia o una luce divers tt so do ve m le o a lt ciuta or o, perché ved ee lavorare e ad imparare il erle protagon api come piccol le vo de ve lo a iste dei ro tempi pass prim come mestiere di sarta. Anche ati, mi ha tra e, ora le vedo sm vo es g li so la odiose bestiolin a rd pe i approfondir le storie di guerra che ci i e insetti leali, e la conoscen d i ci ò grandi lavoratric la che fu. Attra za e ha raccontato mi hanno verso l’interv oteggono sempr sono resa co is ta ché seguono e pr m i nto di quanto molto entusiasmato e d fo if fe ss re er loro regina. s n o en ti lo kk stile di vita sono pezzi di storia che Alice Si e le relazion fra le person e e e di quanto di certo non si possono sono profondamente cambiati i m dimenticare, poiché le iei interessi siano simili a i loro, anche persone potevano anQuesto progetto è stato per me molto se luoghi e società sono profondamen che essere uccise e hanistruttivo e penso sia servito a tutti noi te cambiati… no quindi rischiato la per conoscere ed amare il nostro paloro vita. ese come luogo in cui viviamo oggi e Giulia Zini Veronica dove hanno vissuto i nostri nonni. Valentina arricchito il tutto è stato hé rc pe e ch an e lla gioer saputo coinvolg to per i tempi de an ha i pi m m ri to il e on a cc gi uati al o ra Oggi siamo abit iva tutta la nost o oratore: il su i. m ep m ti rc le ot pe ob si un pr è le o a ro en m pa Mario Inam ti. Dalle sue spontanea la e, felice, con vertenti aneddo era più semplic mentarci...viene , di la e ra r i du pe os o ù er iv pi m ot e nu m ss fo da un ta? Se una vita, nonostante oviamo sempre mente migliora tr ra la re ve do è pu an ta ep , vi qu zo a, la i or e... tra on o sf vinezz vecchia canzon e tutte le innovazi to, con il minim , ch bi ie al su og qu e ol o o cn at tt te nt tu e e ata i ca ov ad aver hé mi sono trov degli anni, le nu rivalutarla. Ha po rc e pe be ar ss eb né er e pa m il gn co n so bi co domanda: nza sapere né sa mi abbia nea direi che ta alla moglie. Se bene spiegare co iva viene sponta ca at so di rm on de fe N . ta af ne na ta io re os oz se certa che risp ime per la comm dimenticare una nso, anzi, sono cr o la Pe rt . le ce vi ò re er tr ne an po te m n ri at tr tutte no capace di , incapace di allo stomaco, in partito da dentro è i m e ch sa con un “groppo” co al Elena Larcher mpre. reazione...un qu ò dentro per se ta er es rt qu po o la at e en m at e sc cchito za mi abbia arri questa esperien I RAGAZZI INCONTRANO GLI ANZIANI: UN TUFFO NELLA MEMORIA Com’era il lavoro della sarta? Quanti e quali erano e sono oggi gli usi dell’orzo? Come funzionava il caseificio turnario? Quali sono i nomi delle località del Comune e perché si chiamano così? Com’è cambiato il paesaggio? Come si allevano e cosa possono insegnarci le api? Di cosa parla la storiella del Bus dala Vecleta? Una volta gli uomini cantavano le serenate alle ragazze? Cosa succedeva veramente in guerra? A queste e a molte altre domande e curiosità ha cercato di rispondere il progetto di ricerca I ragazzi incontrano gli anziani: un tuffo nella memoria, intelligentemente proposto da Alberto Larcher, che ho avuto il piacere di condurre, coadiuvato da Luisa Mottes e Cinzia Bertol, con il Gruppo Giovani Smile. Sensibilizzare i giovani a temi del passato e metterli in relazione con i ricordi degli anziani è stata un’esperienza problematica ma alla fine avvincente. È stato necessario trovare chiavi adatte a stimolare la loro curiosità, a vincere le loro paure ed insicurezze mascherate, a superare la loro naturale spinta al presente, al futuro e allo svago. Ho tentato di farlo invitandoli a cercare nelle case di parenti e conoscenti oggetti e fotografie, documenti e ricordi di nomi di luoghi, come fosse una caccia al tesoro. Ho cercato di aiutarli durante le interviste relative ai materiali trovati ed ho fatto leva sulle emozioni forti e a volte scioccanti suscitate da racconti e foto di guerra. Alla fine credo che il risultato sia stato molto positivo ed il lavoro svolto dai ragazzi, grazie alla disponibilità degli anziani e dei famigliari, è stato premiato dalla grande affluenza di pubblico alla presentazione del lavoro, avvenuta il pomeriggio del 6 aprile 2008. In una delle fasi della presentazione, i ragazzi hanno letto le impressioni ricavate durante lo svolgimento del loro lavoro. Le loro parole raccontano che, nonostante siano continuamente bombardati da stimoli di vario genere, dai più sciocchi e superficiali ai più profondi e destabilizzanti, se opportunamente motivati e stimolati sono ancora in grado di provare e manifestare emozioni e stupore, di produrre ed elaborare riflessioni non banali, dimostrando sensibilità ed intelligenza. Occasioni come questa, nonostante o proprio a causa di inevitabili confronti anche aspri, pongono domande e dubbi sul passato, il presente ed il futuro; cementano e fanno crescere i singoli ed il Gruppo; gettano e rinforzano le basi per legami forti nel Gruppo e verso la Comunità, invitando ragazze e ragazzi a sperimentare emozioni nuove e ad elaborare riflessioni. Forse aveva ragione Fabrizio De André, quando affermava: «Non è che i giovani di oggi non abbiano valori. Hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capire bene perché siamo troppo affezionati ai nostri». Marco Romano MA PERCHÈ VENITE ALL’ORATORIO? RE I PIATTI. PER NON LAVA Perché è bello e trovo i miei amici. È UN’OCCASIO NE PER RITROV ARCI INSIEME . L’ORATORIO O Per non stare a casa a fare i lavori. RGANIZZA SEM PRE DELLE CO SE BELLE, DOV E SI MANGIA. L’ORATORIO È BELLO! Per conoscere altri bambini. , divertendoci. ri lt a li g r . e p sa o qualco con cui giocare o n u lc a u q o Perché facciam v Perché tro A CASA NON FACCIO NIENTE, QUI MI PIACE LA COMPAGNIA. Nel 1995 dopo l’esperienza del campeggio estivo, è nata l’idea di offrire anche durante il periodo scolastico ai bambini di Sarnonico un’occasione per stare insieme, giocare e divertirsi. Don Betta ha concesso l’uso delle sale della canonica ed è così potuto nascere il Gruppo Oratorio. In quel periodo i bambini si incontravano tutti i sabati dopo la catechesi. Per gli appuntamenti invernali in quel primo periodo abbiamo spesso usufruito dell’ospitalità dei pompieri, presso il loro magazzino. Successivamente le varie classi di catechesi si sono incontrate in giorni diversi e l’impegno settimanale si è rivelato troppo pesante per gli adulti che seguivano gli incontri dei bambini, soprattutto dal punto di vista organizzativo. L’attività si è quindi modificata secondo il modello che funziona ancora oggi: un incontro a cadenza mensile. Alcuni appuntamenti sono diventati nel corso degli anni ormai tradizionali. La sfilata di Carnevale per le vie del paese e la festa di Natale con la tombola in teatro organizzata in collaborazione con altre associazioni attirano non solo i bambini e i ragazzi dai 6 ai 14 anni, cui normalmente si rivolge l’offerta del nostro gruppo, ma anche adulti e ragazzi più grandi. Un’altra iniziativa di grande richiamo è la “Corrida”, i nostri piccoli dilettanti sono diventati sempre più bravi e fantasiosi nelle loro proposte: con canzoni, balli e barzellette danno vita ad uno spettacolo vario e divertente. Nel corso degli anni abbiamo anche invitato persone esterne al Gruppo, che hanno affrontato con i bambini il tema della conoscenza dell’ambiente che li circonda e dell’ecologia. Che si tratti di giochi al campo sportivo o in palestra, di passeggiate con castagnata finale, di lavoretti in canonica o di slittate, i bambini si presentano sempre numerosi ai vari incontri. Molte sono state le persone che si sono avvicendate all’interno del Gruppo: un sincero ringraziamento va a tutte le mamme e a tutti i papà che in questi anni con il loro volontariato hanno sostenuto e permesso la realizzazione delle varie attività. Da alcuni anni poi una piacevole novità, il Gruppo Oratorio può contare anche sull’aiuto di alcuni “bambini” diventati ormai ragazzi, che dopo aver vissuto in prima persona questa esperienza, hanno deciso far vivere le stesse emozioni anche ai bambini di adesso. Grazie anche a loro! CHI HA VOGLIA DI DEDICARE UN PO’ DEL SUO TEMPO AI BAMBINI, PUÒ UNIRSI AL GRUPPO ORATORIO. 9 SAN GIORGIO IL NOME: di origine latina derivato dal greco, significa “contadino”. VITA TERRENA: secolo III-IV, Libia, morì nel 303. PROTETTORE: Protettore di Scout cavalieri, militari mariti , soldati, armaioli, RICORRENZA: Inghilterra, Portogallo. Attributi, Drago, Palma, Stendardo costituito da una croce rossa in campo bianco. 23 aprile. Non ci sono notizie certe sulla vita e sulla stessa esistenza di San Giorgio. Secondo alcune fonti Giorgio era originario della Cappadocia. I genitori lo educarono alla religione cristiana fino al momento in cui entrò nel servizio militare. Trasferitosi in Palestina, si arruolò nell’esercito dell’imperatore Diocleziano, comportandosi da valoroso soldato fino al punto di giungere a far parte della guardia del corpo dello stesso imperatore, divenendo ufficiale delle milizie.Giorgio dona ai poveri tutti i suoi averi, e, davanti alla corte, si confessa cristiano; all’invito dell’imperatore di sacrificare agli dei si rifiuta ed iniziano le numerose scene di martirio. Per questo motivo viene sospeso e gettato in carcere dove ha una visione di Dio che gli predice sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre la resurrezione. Tagliato in due con una ruota piena di chiodi e spade, Giorgio risuscita operando la conversione del Magister Militum Anatolio, tutti i suoi soldati, vengono uccisi; entra in un tempio pagano e con un soffio abbatte gli idoli di pietra; converte l’imperatrice Alessandra che viene martirizzata. A richiesta del re Tranquillino, Giorgio risuscita diciassette persone, le battezza e le fa sparire; l’imperatore lo condanna nuovamente a morte, ed il santo prima di essere decapitato, implora a Dio che l’imperatore ed i settantadue re siano inceneriti; esaudita la sua preghiera Giorgio si lascia decapitare promettendo protezione a chi onorerà le sue reliquie (conservate presso Lod, in Israele). Secondo la Legenda Aurea dal vescovo di Genova Jacopo da Varagine San Giorgio uccide il drago a Selem, in Libia, e fissa la sua figura come cavaliere eroico, che tanto influenzerà l’ispirazione figurativa degli artisti e della fantasia popolare. Nel Medioevo la lotta di San Giorgio contro il drago diviene il simbolo della lotta del bene contro il male e per questo il mondo della cavalleria vi vide incarnati i suoi ideali. La leggenda del soldato vincitore del drago contribuisce al diffondersi del suo culto che diviene popolarissimo in Occidente ed in tutto l’Oriente bizantino, ove è per eccellenza il «grande martire» e il «trionfatore». Rapidamente egli diviene un santo tra i più venerati in ogni parte del mondo cristiano. SAN LORENZO IL NOME: VITA TERRENA: PROTETTORE: ATTRIBUTI: DEVOZIONI: RICORRENZA: nome latino, significa “proveniente dalla città di Laurentum”. secolo III, Aragona, Roma. rosticceri, osti, cuochi, bibliotecari, librai, pasticceri, vetrai, poveri. il suo emblema è la graticola. invocato contro gli incendi, la lombagine. 10 agosto. Particolare di un afrfresco di Palazzo Moremberg Le notizie sulla vita di Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione popolare notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna e più precisamente di Osca (225 d.C.), in Aragona, alle falde dei Pirenei. Ancora giovane conobbe il futuro papa Sisto II. Questi, che era originario della Grecia, insegnava in quello che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo iniziò un’amicizia e una stima reciproche. Entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma. Quando il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, che beneficiavano 1500 persone fra poveri e vedove. Al principio di agosto 258 l’imperatore Valeriano aveva emanato un editto, ordinando che tutti i vescovi, presbiteri e diaconi dovevano essere messi a morte. L’editto fu eseguito immediatamente in Roma. Sorpreso mentre celebrava l’Eucaristia nelle Catacombe di San Callisto, papa Sisto II fu martirizzato con quattro diaconi il 6 agosto. Quattro giorni dopo fu la volta di san Lorenzo che sostenne intrepido un atroce martirio sulla graticola, dopo aver distribuito i beni della Chiesa ai poveri da lui qualificati come veri tesori della Chiesa. Secondo la leggenda fu arrestato e torturato su una graticola rovente e, secondo la tradizione a Valeriano che assisteva al supplizio, Lorenzo prima di morire avrebbe detto: “Da questa parte sono arrostito, giratemi dall’altra parte e mangiatemi.” Il giorno di san Lorenzo (10 agosto) si assiste tradizionalmente al fenomeno delle stelle cadenti, in realtà una pioggia di piccoli meteoriti, che è particolarmente visibile in quei giorni. Celebre la poesia di Giovanni Pascoli, che interpreta la pioggia di stelle cadenti come lacrime celesti, intitolata appunto, dal giorno dedicato al santo, X agosto: « San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla... » Statua del Santo sita nella Chiesa di San Lorenzo 10 TRE ANNI DI AMMINISTRAZIONE SINDACO Abram Sandro FUNZIONAMENTO DEL COMUNE Il Testo Unico delle Leggi regionali sull’Ordinamento dei Comuni della nostra Regione è stato approvato con Decreto del Presidente della Regione 1 febbraio 2005 n.3/L. Sono organi del Comune il Consiglio, la Giunta e il Sindaco. Il numero di consiglieri comunali che compongono il Consiglio comunale è fissato con legge regionale. Il numero di consiglieri varia in base al numero degli abitanti. Per i Comuni fino a 3000 abitanti il numero dei consiglieri è pari a quindici. Il Sindaco è compreso nel numero dei componenti il Consiglio comunale. I consiglieri comunali, per l’esercizio delle loro funzioni, hanno diritto di prendere visione e di ottenere copia dei provvedimenti adottati dal Comune, nonché di avere tutti i documenti amministrativi e tutte le informazioni e notizie in possesso del Comune utili all’espletamento del proprio mandato. Hanno inoltre diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio e diritto di presentare interpellanze, interrogazioni, mozioni e ordini del giorno. Il Consiglio comunale resta in carica cinque anni ed è l’organo di indirizzo politico-amministrativo. Le sue principali attribuzioni sono: • discutere ed approvare il documento programmatico del sindaco neo eletto; • approvare lo statuto comunale; • approvare il bilancio di previsione annuale e pluriennale, le variazioni di bilancio e il conto consuntivo; • approvare i piani urbanistici; • approvare i progetti preliminari di opere pubbliche nei casi fissati dallo Statuto; • approvare l’istituzione dei tributi e il loro ordinamento, compresa la determinazione delle relative aliquote; • approvare gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, gli appalti e le concessioni di lavori che non siano stati espressamente previsti nel bilancio di previsione e relativa relazione previsionale programmatica o in altri atti fondamentali del Consiglio; • approvare gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed istituzioni. Quando lo statuto lo preveda il Consiglio si avvale delle Commissioni costituite nel proprio seno, garantendo un’adeguata rappresentanza delle minoranze. Nel corso del 2005 il Consiglio comunale di Sarnonico si è riunito n. 7 volte ed ha adottato n. 43 deliberazioni. Nel 2006 si è riunito n. 8 volte ed ha adottato n. 61 deliberazioni . Nel 2007 si è riunito n. 8 volte ed ha adottato n. 53 deliberazioni. La Giunta comunale si compone del Sindaco, e di un numero di assessori, stabilito dallo Statuto comunale, non superiore quattro per Comuni fino a 3000 abitanti. Gli assessori del Comune di Sarnonico sono quattro. Al Sindaco ed agli Assessori è attribuita un’indennità mensile di carica stabilita dal Regolamento regionale in base al numero di abitanti. La giunta compie tutti gli atti di amministrazione che non sono riservati al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, del segretario comunale o dei dirigenti. Collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune. La giunta deve inoltre riferire annualmente al Consiglio sulla propria attività, ne attua gli indirizzi generali e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso. Nel 2005 la Giunta si è riunita n. 12 volte ed ha adottato n 32 deliberazioni; nel 2006 si è riunita n. 34 volte ed ha adottato n. 115 deliberazioni; nel 2007 si è riunita n. 36 volte ed ha adottato n. 129 deliberazioni. In caso di dimissioni, impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco, la giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio. Il Sindaco rappresenta il Comune ed è eletto dai cittadini a suffragio universale diretto. È membro del consiglio ed è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune. Nomina i componenti della giunta, tra cui il Vicesindaco, che possono essere da lui revocati, dandone motivata comunicazione al Consiglio. Rientrano tra le attribuzioni del Sindaco anche la convocazione del Consiglio comunale e della giunta. È competente a coordinare gli orari degli esercizi commerciali e dei servizi pubblici. Provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio. Egli esercita inoltre una serie di attribuzioni nei servizi di competenza statale ed in particolare sovraintende: • alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli adempimenti in materia elettorale e di statistica; • all’emanazione degli atti ad esso attribuiti in materia di ordine e sicurezza pubblica; • alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il commissario del governo. Sulla scorta della legge regionale 04 gennaio 1993 n. 1 è stato introdotto nei Comuni trentini il principio della separazione dei compiti di natura tecnica e gestionale, attributi alla struttura burocratica del Comune - ovvero ai dirigenti o ai funzionari - da quelli di indirizzo politico e di controllo riservato agli organi politici. Ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l’adozione di atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Gli atti che sono devoluti alla competenza dei dirigenti vengono individuati dalla giunta comunale. Con la legge regionale 22 dicembre 2004 n. 7 recante “Riforma dell’ordinamento delle autonomie locali” è stato peraltro previsto che nei Comuni privi di figure dirigenziali sia possibile prevedere nello Statuto comunale alcune disposizioni che attribuiscano al Sindaco, agli assessori ed alla giunta la competenza ad adottare atti di natura gestionale. Inoltre la nuova legge riserva, per tutti i Comuni, al Sindaco l’adozione degli atti gestionali ad esso espressamente attribuiti dalla legislazione vigente, riconoscendo peraltro allo stesso la facoltà di delegare tali compiti agli assessori, ai dirigenti o ai funzionari. Questa nuova disciplina disegna pertanto un nuovo equilibrio nei rapporti tra organi politici e struttura burocratica consentendo agli organi politici di riappropriarsi di alcune funzioni gestionali trasferite all’apparato burocratico dopo la legge regionale 04 gennaio 1993 n. 1. CONSIGLIO COMUNALE GRUPPO TRADIZIONE PARTECIPAZIONE SVILUPPO De Luca Stefano Abram Maurizio Leonardi Enzo Martini Carlo Tomasi Sergio Covi Michele Abram Francesca Zucol Nicola Larcher Alberto GRUPPO LA BUSSOLA Battisti Giovanni Covi Mauro Abram Luigi Covi Walter Marchioro Michele GIUNTA COMUNALE ORARI E UDIENZE AL PUBBLICO ABRAM SANDRO - sindaco Competenze: PROGRAMMAZIONE E BILANCIO, URBANISTICA, PERSONALE E LAVORI PUBBLICI Lunedì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Pomeriggio su appuntamento Giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00 dalle ore 16.00 alle ore 17.00 [email protected] LARCHER ALBERTO - vice sindaco Competenze: ASSESSORE ALLA CULTURA, SPORT, POLITICHE SOCIALI E GIOVANILI Martedì: dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Venerdì: su appuntamento [email protected] LEONARDI ENZO Competenze: ASSESSORE AL TURISMO, AMBIENTE E FORMAZIONE Lunedì: dalle ore 17.00 alle ore 18.00 COVI MICHELE Competenze: ASSESSORE ALLE FORESTE, AGRICOLTURA E VIABILITÀ Giovedì: dalle ore 17.00 alle ore 18.00 ABRAM FRANCESCA Competenze: ASSESSORE PARI OPPORTUNITÀ, ISTRUZIONE E ATTIVITÀ ECONOMICHE Giovedì: dalle ore 11.00 alle ore 12.00 UFFICI COMUNALI Dal lunedì al venerdì: Giovedì: venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 12.00 dalle ore 16.00 alle ore 18.30 pomeriggio chiuso SEGRETARIO COMUNALE dott.ssa Bortolin Federica Martedì mattina: dalle ore 9.30 alle ore 12.00 Mercoledì e giovedì: dalle ore 9.30 alle ore 12.00 giovedì: dalle ore 16.00 alle ore18.30 UFFICIO RAGIONERIA UFFICIO ANAGRAFE UFFICIO SEGRETERIA UFFICIO TECNICO dott. Lorenzo Seppi Cristina Inama Gianna Casari Luisa Pedergnana COMMISSIONI COMUNALI COMMISSIONE ELETTORALE COMUNALE COMPONENTI: Zucol Nicola, consigliere di maggioranza; Marchioro Michele, consigliere di minoranza; Martini Carlo, consigliere di maggioranza; Sindaco; supplenti: Tomasi Sergio, Covi Michele e Covi Walter. MANSIONI: ha il compito di nominare gli scrutatori ed aggiornare l’albo degli scrutatori. COMMISSIONE EDILIZIA COMUNALE COMPONENTI: Sindaco de Luca Fabio, Comandante Vigili del Fuoco; geom. Tavonatti Luca, tecnico; Covi Michele, consigliere Zambotti ing. Italo, esperto urbanista; Sandri arch. Sandra, tecnico. MANSIONI: Organo consultivo, ha il compito di esprimere pareri in merito alle pratiche edilizie presentate presso l’Ufficio Tecnico comunale. Può inoltre promuovere delle proposte per la tutela del decoro e dell’estetica delle costruzioni anche in relazione al loro inserimento nell’ambiente. COMMISSIONE NONNI VIGILI COMPONENTI: Abram Francesca; Abram Luigi; D’Orso Ciro; Alessandra Goldoni; il Comandante (o suo delegato) del Corpo di Polizia Municipale. MANSIONI: ha il compito di controllare i requisiti dei soggetti addetti a facilitare agli alunni gli attraversamenti stradali e tutelarne la sicurezza, nonché controllare il corretto svolgimento del servizio affidato dalla Giunta Comunale dando gli opportuni suggerimenti per migliorare l’attività. COMMISSIONE STATUTO COMUNALE COMPONENTI: il Sindaco, Presidente; Segretario Comunale; dott. Negri Giuseppe, Funzionario della Regione T.A.A. in qualità di membro esterno esperto; Tomasi Sergio, consigliere di maggioranza; Marchioro Michele, consigliere di minoranza. MANSIONI: ha il compito dell’elaborazione di un modello di Statuto a cui adeguare gli Statuti in vigore alla luce dell’art. 62 della L.R. 22.12.2004, n. 7 riguardante la riforma dell’Ordinamento delle autonomie locali. 11 BILANCIO DI PREVISIONE E RENDICONTO Il Bilancio di Previsione è uno strumento contabile indispensabile per la gestione della macchina comunale ed in particolare per il raggiungimento del fine ultimo del Comune che è il soddisfacimento costante e crescente dei bisogni della collettività. Il bilancio comunale è suddiviso tra parte corrente e parte straordinaria.Le entrate e le spese correnti individuano le risorse ordinarie generalmente impiegate per la gestione quotidiana dei servizi ripetitivi e per garantire il funzionamento della macchina comunale. Le entrate e le spese straordinarie, al contrario, individuano le risorse non ricorrenti che vengono utilizzare per realizzare degli investimenti, al fine di incrementare o migliorare il patrimonio del Comune (strade, scuole, fognature, ecc.). Tributi locali Trasferimenti e contributi provinciali Proventi per erogazione dei servizi, proventi dei beni FINANZIANO - personale - acquisto di beni - prestazione di servizi - utilizzo beni di terzi - contributi - interessi passivi - imposte e tasse - oneri straordinari - ammortamenti Il Rendiconto di gestione tradizionalmente messo in secondo piano rispetto al bilancio di previsio- ne, svolge in realtà una funzione essenziale a supporto della valutazione a consuntivo dei risultati conseguiti. Mediante il rendiconto di gestione l’ente locale deve dimostrare infatti la capacità di rendere conto della propria attività ai cittadini. Il rendiconto svolge pertanto non solo una significativa funzione a supporto delle relazioni tra gli organi interni, ma assume una rilevante valenza anche all’esterno. Alienazione di beni comunali Trasferimenti di capitali Oneri di urbanizzazione Accensione di prestiti (mutui) Avanzo di Amministrazione FINANZIANO - realizzazione investimenti - espropri - acquisto di beni mobili e attrezzature durevoli - incarichi professionali - trasferimenti di capitali - partecipazioni azionarie - oneri straordinari - ammortamenti La parte del Bilancio legata al funzionamento generale del comune è quella cosi detta “corrente”. Dall’analisi dei dati di questi primi tre anni di legislatura (2005, 2006 e 2007) si può evidenziare che le spese correnti (personale, acquisto di beni, prestazione di servizi, contributi, interessi passivi etc…) si sono assestate su una cifra media di circa 1.150.000 euro. Al fine di non gravare il carico finanziario l’Amministrazione nel triennio non ha ritenuto di assumere nuovi mutui ma anzi ha provveduto ad estinguerne anticipatamente due. Il debito residuo relativo ai mutui ad oggi risulta quasi dimezzato. Al 01 gennaio 2005 era infatti di euro 2.231.405,68 ed a 31 dicembre 2007 risulta pari ad euro 1.166.535,58. Per proporre altresì un Amministrazione in grado di dare risposte sempre più efficienti alle domande quotidiane dei cittadini si è provveduto altresì alla riqualificazione della pianta organica: sono in fase di esecuzione le procedure relative alla riqualificazione del posto dell’ufficio finanziario ed ai concorsi relativi alla stabilizzazione delle figure dell’ assistente tecnico e del coadiutore amministrativo. Per ciò che attiene il servizio acquedotto e fognatura nel triennio si sono adeguate le tariffe alla nuova normativa che ne prevede la strutturazione in quota fissa e quota variabile. Nel calcolo delle nuove tariffe si è mantenuto il criterio, previsto per legge, dell’integrale copertura dei costi dei servizi. Di fatto non si evidenziano scostamenti significativi rispetto alle tariffe precedentemente applicate. Relativamente all’imposta comunale sugli immobili (ICI), a seguito di una riflessione sulle maggiori spese correnti previste ed al fine di mantenere gli equilibri di bilancio, nell’anno 2006, relativamente alla “prima casa”, si è provveduto a mantenere l’aliquota precedente ed una consistente detrazione, si è aumentato invece di un punto percentuale l’imposta comunale sulle seconde case (la Finanziaria 2008 ha peraltro previsto, in linea generale, la totale esenzione ICI per le abitazioni adibite a residenza principale). Il Servizio Rifiuti solidi urbani è stato dato in gestione dall’anno 2005 al Comprensorio. Il Comune annualmente comunica il costo dello spazzamento delle strade strade ( costo ore operai,acquisti, ammortamento mezzi etc…) ed il Comprensorio provvede annualmente a deliberare le tariffe. L’amministrazione nel corso del triennio si è impegnata a sostenere le varie associazioni promuovendo il confronto all’interno delle vaie realtà e cercando di dare stimolo affinchè le varie azioni rivolte alla cultura, al sociale ed allo sport siano seguite dagli imprenditori locali e dalla Provincia. Al fine di coordinare al meglio le attività l’obiettivo dell’Amministrazione è impegnata ad individuare e valorizzare alcune figure quali responsabili referenti di alcune strutture comunali delle principali azioni sociali, promozionali e sportive. In riferimento al settore sportivo questo percorso è iniziato ed ha dato nel corso del 2008 soddisfacenti risultati. Per quanto riguarda le gestioni è a nostro giudizio positiva la collaborazione con gli attuali gestori dei locali di proprietà comunale, il Centro Sportivo di Sarnonico ed il Bar All’Invito di Seio. Relativamente all’impianto Golf 18 buche, di proprietà comunale, l’Amministrazione nel corso del triennio si è impegnata, oltre a concordare gli ultimi lavori relativi alla sistemazione di alcune strade interne, a capire le reali necessità cercando di condividere un futuro programma di gestionee promozione. 12 OPERE REALIZZATE SALA POLIVALENTE PRESSO CENTRO SPORTIVO COPERTURA GIROSCALE SEDE MUNICIPALE Trattasi dei lavori di ricavo, all’interno della sala un tempo adibita a bocciodromo presso il Centro Sportivo, di uno spazio culturale ricreativo, musicale e fitness con annessi spogliatoi. L’intera struttura è stata adeguata alla normativa in materia di sicurezza ed antincendio. Trattasi di lavori relativi alla posa in opera di una copertura sul corridoio della parte nuova della sede dell’Amministrazione comunale. Tali lavori si sono resi necessari per risolvere il problema legato alle infiltrazioni di acque meteoriche dalla copertura piana del corridoio. A tal fine è stata appoggiata sulla copertura esistente una lastra in alluminio e rame leggermente arcuata, per favorire l’allontanamento delle acque. progettista anno finanziamento anno ultimazione lavori contributo prov. (budget) vendita terreni e 28.487,33 arch. Fabio Bartolini 2005 2007 e 2.652,02 e 25.835,31 finanziamento dell’intervento anno anno ultimaavanzo oneri contributo finanziazione amministra- urbanizza- prov. (bud- vendita mento terreni lavori zione euro zione get) e 219.995,69 geom. Stefano Genetti 2007 2007 e 15.000 e 9.995,69 e 26.000 e 169.000 Trattasi dei lavori di riqualificazione del centro storico di Seio ed in particolare il parco giochi, i parcheggi, lo spazio vicino alla fontana, la zona della chiesa, la riconfigurazione dello spazio antistante l’edificio comunale (ristorante e sede dei Vigili del Fuoco), la rimodellazione delle carreggiate. L’area è stata attrezzata con nuovi giochi per i bambini. anno progetfinanziatista mento arch. e 404.366,92 Alberto Albertini anno ultimazione lavori 2006 2008 contributo e 11.456,69 e 276.910,23 contributo contributo FIM (budget) e 29.000 e 87.000 Trattasi del secondo lotto dei lavori di rinnovamento dell’illuminazione pubblica. L’intervento consiste nel rinnovo completo dell’impianto di Viale S. Lorenzo e parte di Via Manzoni con installazione di lampioni a luce indiretta dotati di controllori elettronici di potenza che hanno il compito di ridurre ad una determinata ora della notte il flusso luminoso e quindi la potenza emessa dalle lampade con un conseguente risparmio in termini di energia fino al 40%. E’ compresa inoltre la sostituzione degli apparecchi illuminanti di Via C. Battisti, Via 4 Novembre, lungo la strada che porta a Seio in Via Maso Piola ed infine a Seio sia all’interno dell’abitato che lungo la strada provinciale verso Dambel. e 137.597,60 progettista ing. Silvano Bertoldi vendita terreni e 110.000 geom. Stefano Genetti 2007 2007 e 41.000 e 69.000 importo progettista anno finanziamento anno ultimazione lavori finanziamento dell’intervento e 210.000 arch. Alberto Albertini 2005 2008 e 210.000 contributo statale RIFACIMENTO TETTO E RECUPERO FACCIATA CASA BOLEGO importo progettista e 35.754,01 ing. Fiorenzo Cavosi anno anno ultimazione finanziamento lavori 2007 finanziamento dell’intervento avanzo amministrazione 2007 e 5.635,61 contributo provinciale e 23.718,40+ 6.400 (budget) finanziamento dell’intervento avanzo amministrazione ILLUMINAZIONE SECONDO LOTTO VIALE SAN LORENZO E MASO PIOLA importo contributo prov. (budget) Trattasi dei lavori di rifacimento di una parte del tetto di casa Bolego e recupero della facciata verso est. L’intera struttura presentava gravi segni di degrado e di inarrestabile deterioramento a causa delle infiltrazioni d’acqua dalla copertura. Anche le facciate risultavano fortemente deteriorate, soprattutto a causa dell’azione dilavante dell’acqua. ARREDO URBANO DELLA FRAZIONE DI SEIO importo anno ultimazione lavori Trattasi dei lavori di costruzione di un sottopassaggio pedonale ricavato nei locali dell’ala nord di casa Bolego. Si è eliminata la scala esterna che restringeva la carreggiata stradale e si è realizzato un passaggio pedonale sicuro e riparato. Trattasi dei lavori di realizzazione di uno spazio polivalente a nord dell’immobile del Centro Sportivo da adibire a sede di intrattenimenti, spettacoli e di manifestazioni all’aperto. L’area, che precedentemente presentava un campo da tennis ed una zona verde, è stata rimodellata e pavimentata con piastre di porfido. progettista anno finanziamento SOTTOPASSO DI CASA BOLEGO PIASTRA POLIFUNZIONALE importo progettista finanziamento dell’intervento importo finanziamento dell’intervento importo URBANIZZAZIONE ZONA RESIDENZIALE 2° LOTTO Trattasi del secondo lotto dei lavori di urbanizzazione della nuova zona residenziale in loc. Pralongo, consistenti nella posa dell’ultimo tratto di acquedotto e delle tubazioni per la raccolta delle acque bianche. importo progettista anno finanziamento e 28.887,93 geom. Luca Tavonatti 2004 finanziamento dell’intervento anno ultimazione lavori oneri urbanizzazione 2007 e 28.887,93 URBANIZZAZIONE ZONA ARTIGIANALE 2° STRALCIO Trattasi dei lavori di urbanizzazione della zona produttiva di Sarnonico, previsti nel piano attuativo a fini speciali e consistenti nella posa delle reti tecnologiche a servizio delle nuove strutture insediatesi. finanziamento dell’intervento anno finanziamento anno ultimazione lavori avanzo amministrazione oneri urbanizzazione 2004 2004 e 29.087,36 e 108.510,24 importo progettista e 96.516,22 ing. Mauro Turri anno anno finanziamento ultimazione lavori 2006 2007 finanziamento dell’intervento avanzo amministrazione e 96.516,22 13 RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELLA VAL DE LA PETELA ASFALTATURA STRADE ZONA ARTIGIANALE VIA BATTISTI E LOC. CASET Trattasi dei lavori di recupero e ripristino del terreno in loc. Val de la Petela, danneggiato dal franamento dell’area ex discarica, causato dalle intense precipitazioni del Novembre 2002. L’intervento ha comportato la sistemazione di una strada agricola e la rimozione dei rifiuti presenti con il consolidamento delle scarpate mediante sistemi di ingegneria naturalistica. Trattasi dei lavori di asfaltatura di alcune strade comunali (strada in zona stalle, strada in zona artigianale, marciapiede di via C. Battisti, nuova strada “Caset”) che presentavano un notevole degrado del manto stradale. finanziamenanno to dell’interanno ultivento progetti- finanmaimporto sta ziaavanzo zione mento lavori amministrazione geom. e 43.400,05 Luca 2006 2007 e 43.400,05 Tavonatti CAMMINAMENTO LUNGO LA STRADA PROVINCIALE LATERALMENTE AL CAMPO DA GOLF E VIABILITÀ INTERNA Trattasi dei lavori di regimazione delle acque bianche provenienti dai campi da golf; la sistemazione con materiale drenante della nuova tubazione, ha consentito di realizzare un camminamento pedonale di servizio alla struttura del golf, favorendo l’afflusso e la fruibilità alla stessa, mettendo in sicurezza i pedoni che transitano verso la Club-House. Si sono inoltre posate delle cordonate nella zona d’ingresso del parcheggio della club- house e si è completata la viabilità interna con un intervento di sistemazione di una pista che collega la Club–House con il lago artificiale posto a fianco della strada provinciale. anno anno finanziamento ultimazione lavori importo progettista e 35.873,06 ing. Fiorenzo Cavosi 2001 finanziamento dell’intervento 2008 importo progettista e 495.343,27 geom. Nereo Piazzi finanziamento dell’intervento anno anno finanzia- ultimazione avanzo contributo mutuo mento lavori amministrazione provinciale 2008 e 34.221,06 e 427.716,36 e 3.405,85 Riqualificazione Centro Sportivo Comunale LAVORI DI SISTEMAZIONE DEI CAMPI DA GIOCO sulla p.ed. 285 CC. Sarnonico Trattasi dei lavori di sottofondo,drenaggio, ripavimentazione del campo da calcio con tappeto in erba sintetica, posa panchine , sistemazione degli esterni con ricoloritura del campo da tennis. finanziamento dell’intervento importo progettista anno finanziamento anno ultimazione lavori avanzo amministrazione contributo provinciale e 278.513,51 geom. Stefano Genetti 2006 2007 e 153.513,51 e 125.000 contributo provinciale e 35.873,06 2002 PRINCIPALI ACQUISTI, SERVIZI ED INCARICHI ACQUISTO PALA GOMMATA E FIAT DAILY ACQUISTO CUCINA TAVOLI E SEDIE PER MENSA CASA SOCIALE SARNONICO Trattasi dell’acquisto di una pala gommata VOLVO L.45B, una benna spazzolatrice dual strong BS 200DS ed un vomero variabile broadway VPS 280. Di un nuovo automezzo multiuso per il cantiere comunale IVECO 35 C passo 3000 cabina a tre posti (ritiro dell’usato Tecnocar Eurotrek 4x4 e spargisale). Trattasi all’arredo della cucina presso il Centro Servizi di Sarnonico predisposto dall’ing. anno acquisto importo 2008 e 48.720,99 finanziamento contributo provinciale e 48.720,99 finanziamento anno acquisto importo avanzo amministrazione 2006 e 130.740 e 740,00 contributo provinciale (budget) e 130.000 PIANO DI ASSESTAMENTO BENI SILVO PASTORALI Considerato che la pianificazione forestale dei beni silvo-pastorali è resa obbligatoria, per l’utilizzazione di detti beni, dalla Legge 30.12.1923, n. 3267 e che alla fine dell’anno 2006 è cessata la validità del piano di finanziamento assestamento dei beni silvo-pastorali contributo anno del Comune di Sarnonico si è dato incarico importo avanzo ammini- provinciale strazione euro inizio alla procedura per la revisione 2006 e 16.293,53 e 8.147,33 e 8.146,20 decennale. ADEGUAMENTO ALLA LEGGE n.16/2005 (legge Gilmozzi) e variante al Prg per opere pubbliche È in corso la variante al Prg di adeguamento del piano regolatore alla legge 16/2005 (legge Gilmozzi–seconde case). 14 PROGRAMMA URBANO DEI PARCHEGGI E STUDIO DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE Il “Programma Urbano dei Parcheggi e studio della viabilità principale” si prefigge il miglioramento della questione sosta a Sarnonico, attraverso rilievi atti a quantificare finanziamento anno l’offerta e la domanda attuale di sosta allo incarico importo avanzo am- vendita ministrazione terreni scopo di formulare ipotesi di intervento a 2007 e 11.995,20 e 6.995,20 e 5.000 breve e medio-lungo termine. CONVENZIONE CON CONSORZIO IRRIGUO DI CAVARENO anno incarico importo 2006 e 9.792,00 finanziamento avanzo amministrazione e 9.792,00 È stata firmata la convenzione per l’utilizzo degli impianti del Consorzio di miglioramento fondiario rurale di Cavareno al fine di derivare acqua a scopo antincendio e irrigazione, nel solo uso invernale, delle aree finanziamento anno sportive. Le liquidazioni saranno avanzo acqui- importo contributo altre effettuate previa presentazione amministo di cessione entrate strazione dello stato avanzamento dei 2006 e 40.000 e 6.169,11 e 5.690,91 e 27.869,98 lavori. REALIZZAZIONE SITO WEB COMUNE SARNONICO È stato appaltato ed è in parte già attivo il nuovo sito comunale www.comunesarnonico.it anno importo incarico 2007 12.000 finanziamento avanzo amministrazione e 12.000,00 INTERVENTI IN COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA REGIMAZIONE ACQUE ZONA VOUTADA Sono state convogliate le acque meteoriche nell’incrocio tratto zona Voutada. INTERVENTI PRESSO RIO MOSCABIO Sono iniziati i lavori di ripristino della sede del Rio Moscabio e della pulizia. 32 CHILOMETRI DI PISTE CICLABILI Sono in fase di appalto i lavori relativi alla realizzazione della pista ciclopedonale dell’Alta Val di Non. Trattasi di un anello tendenzialmente pianeggiante da Malgolo a Fondo che racchiude ad oggi 8 paesi dell’Alta Valle. finanziamento provinciale e 3.500.000 REGIMAZIONE ACQUE ALL’INCROCIO TRA LA SS. 42 E LA SS.43 Sono state convogliate con lavori a carico della Provincia le acque meteoriche nel tratto che parte dalla strada che porta alla località “Caset” fino all’incrocio tra la SS. 42 e la SS.43 (zona “Voutada”) INTERVENTI PRESSO RIO MOSCABIO Sono iniziati i lavori di pulizia dell’alveo e costruzione delle sponde del Rio Moscabio in massi ciclopici al fine di evitare la continua erosione. ORARIO CENTRO DI RACCOLTA MATERIALI DI CAVARENO Martedì: Mercoledì: Venerdì: Sabato: RACCOLTA PORTA A PORTA UMIDO E SECCO 9.00-12.00 14.00-17.30 9.00-12.00 14.00-17.30 14.00-17.30 9.00-12.00 14.00-17.30 UMIDO: SECCO: lunedì e giovedì lunedì RACCOLTA RIFIUTI URBANI PERICOLOSI (RUP) Sarnonico, Piazza Santa Maria dalle 14.00 alle 15.30 Seio, dalle 15.30 alle 16.00 Nei giorni: 14/08 – 19/09 – 17/10 – 14/11 – 12/12 NUMERI UTILI Ufficio turistico-Pro locotel. 0463.832080 PALESTRA tel. 0463.830461 VIGILI DEL FUOCO 115 AMBULATORIO MEDICO tel. 0463.831263 PATRONATO ACLI tel. 0463.831263 ART. 2 - USI DELL’ACQUA L’acqua potabile viene fornita, previa misurazione a contatore, per uso civile ovvero: È in corso la predisposizione della variante al piano opere pubbliche con la quale si prevede principalmente di individuare la localizzazione del nuovo asilo nido, della viabilità in zona artigianale e la realizzazione dei parcheggi per le piste ciclabili. Tramite il nuovo piano regolatore è intenzione individuare degli interessi pubblici traducibili in operazioni di pefinanziamento anno requazione urbanistica coinvol- incarico importo avanzo amministrazione gendo, se necessario, immobili 2008 e 6.976,80 e 6.976,80 o terreni privati. importo e 3.500.000 Regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 52 dd. 27.12.2007 e s.m. a - uso domestico VARIANTE AL PRG PER OPERE PUBBLICHE anno finanziamento 2007 ACQUEDOTTO ASILO NIDO SCUOLA MATERNA SCUOLA ELEMENTARE COMPRENSORIO C6 APT tel. 0463.835185 tel. 0463.831603 tel. 0463.830165 tel. 0463.601611 tel. 0463.830133 diretto al soddisfacimento dei bisogni tipici dell’unità abitativa e relative pertinenze quali: cortili, anditi, orti, animali inservienti direttamente la stessa. b - uso non domestico B1 uso commerciale e industriale diretto all’utilizzo dell’acqua per attività non domestiche di qualsiasi specie a carattere duraturo, quali depositi uffici, negozi, bar, attività artigianali, supermercati, ristoranti,alberghi, campeggi, piccole industrie e uso potabile degli addetti; B2 uso zotecnico diretto all’utilizzo dell’acqua per l’allevamento degli animali; TARIFFE ACQUEDOTTO 2007 2008 B3 uso pubblico in e/mc in e/mc PER USO DOMESTICO diretto all’utilizzo dell’acqua per agevolata da 0 mc a 120 mc 0,1756 0,1661 approvvigionamento degli edifici media da 120 mc a 400 mc 0,2066 0,1954 pubblici, delle fontane pubbliche, delle bocche di annaffiamento maggiorata oltre 400 mc 0,4008 0,3791 di strade e giardini, delle bocche antincendi (idranti) installate su PER USO NON DOMESTICO suolo pubblico o comunque ricouso commerciale e industriale nosciute di uso pubblico; 0,2066 0,1954 tariffa base da 0 a 400 mc B4 uso speciale 0,3925 0,3712 tariffa maggiorata oltre 400 mc diretto all’utilizzo dell’acqua per uso abbeveramento animali non perv. 0,0977 impianti antincendio privati, alla tariffa unica fornitura temporanea d’acqua per uso pubblico manifestazioni e feste organizzate gratuita 0,2066 tariffa base 0,3347 tariffa maggiorata oltre 200 mc senza scopo di lucro da società e/o 7,0000 gratuita idranti stradali a forfait enti di volontariato. La tariffa di acquedotto è suddivisa, a partire dal 1° gennaio 2007, in una quota fissa ed una quota variabile. La quota variabile, ai sensi di legge, deve conservare la caratteristica della progressività, deve cioè aumentare più che proporzionalmente al crescere dei consumi in nome del principio di tutela della risorsa idrica. uso speciale tariffa unica 0,1240 0,1172 uso zootecnico tariffa unica 0,1033 non perv. 15,7800 15,5644 utenti non domestici cat. B1 31,5600 15,5644 utenti non domestici cat. B2 non perv. 7,7822 QUOTA FISSA utenti domestici FOGNATURA Regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 39 dd. 12.06.1989 ART. 2 - SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO Si considerano acque meteoriche (bianche) quelle di pioggia provenienti da tetti, cortili, giardini e da qualsiasi area scoperta, nonché quelle scaricate da piscine, vasche e serbatoi di acqua potabile, drenaggi, sorgenti, ecc., salvo quanto previsto dall’art. 6, penultimo comma. Si considerano acque di rifiuto (nere) le acque usate di scarico provenienti da insediamenti civili (acquai, lavabi, bagni, lavatoi, lavatrici, latrine, servizi igienici e di cucina) e da insediamenti produttivi (acque di processo, di lavaggio, ecc.) come definiti dall’articolo 14, lett. a), del Testo Unico. È fatto obbligo ad ogni proprietario di immobile, a qualunque uso adibito, di provvedere allo smaltimento delle acque di rifiuto e meteoriche secondo le disposizioni stabilite dal TARIFFE FOGNATURA succitato Testo Unico e dalle norme di QUOTA VARIABILE 2007 2008 attuazione del P.P.R.A. e dalle norme del insediamenti civili 0,1243 0,1166 presente regolamento. insediamenti produttivi “f” 0,1243 0,1166 Le disposizioni e gli adempimenti che si riferiscono al proprietario degli immobili si applicano anche ai concessionari, QUOTA FISSA 2007 2008 UTENTI CIVILI agli usufruttuari ed agli altri soggetti aventi diritto reali analoghi, nonché agli tariffa unica e 6,5853 e 5,0041 amministratori dei condomini. Qualora nell’ambito dell’insediamento produttiQUOTA FISSA griglia valori vo vi siano scarichi inerenti a servizi di INSEDIAMENTI tariffaria approvati igiene, lavanderia, cucina o simili, questi PRODUTTIVI (valore di f) sono sottoposti alla disciplina degli scafino a 250 mc/anno 59,39-87,80 e 59,39 richi civili solo nel caso che siano comda 251 a 500 mc/anno 88,31-103,29 e 88,31 pletamente separati dagli altri scarichi da 501 a 1.000 mc/anno 103,81-180,76 e 103,81 provenienti dall’attività produttiva. La da 1.001 a 2.000 mc/anno 181,28-258,23 e 181,28 tariffa di fognatura è suddivisa, a partire da 2.001 a 3.000 mc/anno 258,74-387,34 e 258,74 dal 1° gennaio 2007, in una quota fissa da 3.001 a 5.000 mc/anno 387,86-516,46 e 387,86 ed una quota variabile. A differenza della tariffa relativa all’acquedotto non ha da 5.001 a 7.500 mc/anno 516,97-774,69 e 516,97 la caratteristica della progressività. da 7.501 a 10.000 mc/anno 775,20-1032,91 e 775,20 Per l’uso civile viene calcolata moltiplida 10.001 a 20.000 mc/anno 1033,43-1420,26 e 1.033,43 cando la tariffa base per i metri cubi di da 20.001 a 50.000 mc/anno 1420,77-2065,83 e 1.420,77 acqua scaricati nella fognatura (coincide oltre 50.000 mc/anno 2066,34-2840,51 e 2.066,34 con i metri cubi di acqua consumati). 15 COMUNE DI SARNONICO Tel. e fax 0463.831263 e-mail: [email protected] NATALE 2008 giovedì 18 dicembre ore 17.00 FIACCOLATA PER LE VIE DEL PAESE A CURA DELLA SCUOLA MATERNA sabato 20 dicembre ore 21.00 al Teatro Livio Covi TRUFFALDINO E LO SPIRITO DEL NATALE Con i burattini di Luciano Gottardi. domenica 21 dicembre dopo la santa messa celebrata a Sarnonico e Seio UN DOLCE PER LA VITA Saranno offerti dei dolci il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Organizza il gruppo Volontariato di Sarnonico e Seio. Durante la settimana di Natale inoltre il gruppo Volontariato porterà agli anziani un dono e un augurio di Buon Natale. nella sala polifunzionale Centro Sportivo alle ore 18.00 INCONTRO CON LA COMUNITÀ PER UNO SCAMBIO DI AUGURI DI NATALE Allieteranno la serata il Gruppo Ottoni e l’Anaunia Team Dance. giovedì 25 dicembre ore 20.30 nella Chiesa di San Lorenzo LA SACRA FAMIGLIA Serata animata dal Coro Giovanile Cantiamo con Gioia. venerdì 26 dicembre ore 15.00 al Teatro Livio Covi LA TRADIZIONALE TOMBOLA E POI... ARRIVA BABBO NATALE! Doni ai bambini e agli anziani della comunità. Ingresso libero. Organizzano il gruppo Oratorio, la Pro Loco, i Vigili del Fuoco, il gruppo Alpini e Fanti. mercoledì 31 dicembre nella sala Polivalente del Centro Sportivo VIN BRULÈ E BEVANDE CALDE ALL’USCITA DELLA SANTA MESSA SERALE Offerto dal gruppo Alpini. IL VEGLIONE DI CAPODANNO Musica a cura di D.J. Luciano. Organizza il A.D.S. Anaunia Team Dance. Per prenotazioni telefonare al cell. 338.1013345. sabato 3 gennaio ore 21.00 nella chiesa di San Lorenzo CONCERTO PER L’ANNO NUOVO Con La Corale Polifonica S.Biagio di Albiano. Ingresso libero. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA COMUNITÀ DI SARNONICO E SEIO AUGURANO BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO. 16