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Valle Olona
Un euro investito in biciclette ne vale 70
Volete dire la vostra?
Oltre alla salute, secondo uno studio UE, grandi prospettive per l'economia
- Da quando è stato inaugurato il primo tratto da
Castellanza a Solbiate Olona, e si parla ormai di parecchi anni fa, sei per la
precisione, l'attenzione per la Pista Ciclopedonale, pochi anni dopo
prolungata fino a Castiglione Olona, ha conquistato un numero crescente di
appassionati. Oltre a nuovo terreno per camminatori, podisti e ciclisti,
appare ormai chiaro come un intervento del genere produca anche un
impatto da non sottovalutare sul benessere sociale. E' proprio grazie a
quest'opera infatti, il cui costo è stato più volte contestato, che tante
persone sono riuscite a cambiare abitudini troppo sedentarie. Potrebbe
allora venire da chiedersi se e quanto un'investimento di oltre un milione e
mezzo di euro possa essere recuperato in termini di minori spese sulla
Sanità Pubblica, conseguenza di un migliore stato di salute medio.
In bacheca c'è sempre
posto
15 Novembre 2013
La teoria non appare tanto campata per aria, se è arrivata ad occuparsene anche l'Unione Europea, dove uno studio
condotto dalla European Cyclists' Federation ha analizzato le ripercussioni a livello economico dell'uso della bicicletta.
Decisamente importanti i risultati. Nell'insieme infatti, 7,4% degli abitanti della UE ha usato la bicicletta come mezzo
di trasporto principale, per un totale di 94 miliardi di Km percorsi. Diversi i benefici inquadrati come conseguenza di
questa abitudine. Tra i principali, risparmio di carburante e relativa diminuzione dei livelli di inquinamento e di
rumore, oltre a un milgioramento delle funzioni cardiache. Tradotto in cifre, significa, benefici per un totale di circa
150 miliardi di euro.
Un altro aspetto importante dello studio, dove le potenzialità della Valle Olona e della relativa pista ciclopedonale
entrano in gioco in modo prepotente, sono le prospettive economiche. Risultano infatti molteplici i settori in grado di
trarre un potenziale beneficio da questa situazione. Prima di tutto, come prevedibile, la stessa industria della
bicicletta, tradizione fortissima nel varesotto, e il turismo, sul quale invece c'è più da lavorare, ma dove le
potenzialità sono indiscutibili a patto di inquadrare al meglio la situazione. In questa direzione tra l'altro si sta
muovendo l'Associazione Ecomuseo della Valle Olona, per avviare una collaborazione con un persona esperta nel
settore tour operator, disponibile a programmare pacchetti turistici in vista di Expo 2015. In termini di cifre, si tratta
di entrare in un giro il cui valore è stimato intorno ai 210 miliardi di euro sommando i 27 Paesi della UE.
L'argomento è stato anche al centro di un convegno nei giorni scorsi a Milano. Da Citytech, è emerso prima di tutto
come grazie all'uso della bicicletta i costi sanitari vengano ridotti di circa 110 miliardi di euro. Cifra frutto di uno
strumento messo a punto dall'Organizzazione mondiale della sanità, Heat for cycling and walking (Strumento per la
valutazione economica degli effetti per la salute dell'andare a piedi e in bicicletta) e accessibile gratuitamente online.
Questo, analizza i benefici in termini di riduzione di mortalità nella popolazione adulta. Una stima effettuata
comunque su grandi numeri, dai quali ricavare indicatori economici. Se per esempio cinque 5 milioni di italiani
usassero una bicicletta per almeno mezz'ora al giorno trecento giorni all'anno, i diretti interessati vedrebbero
scendere del 37% i rischi legati alla mortalità. Il rovescio della medaglia, in Italia molto sentito, è l'aspetto legato
alla sicurezza delle biciclette nella circolazione stradale.
Da non sottovalutare anche in vantaggi indiretti riguardo lo stato di salute generale. In conseguenza del minor
traffico urbano legato a un uso maggiore della bicicletta, il risparmio arriva alla rispettabile cifra di 24 miliardi di
euro. Diminuendo il ricorso al petrolio inoltre, a questo si aggiunge una cifra stimata tra tre e sei miliardi di euro. Un
altro miliardo di euro viene ricondotto agli effetti del minore inquinamento atmosferico e sonoro.
Guardando al futuro, forse anche i più scettici in Valle Olona faranno fatica a continuare a restare indifferenti rispetto
ad altre stime. Il cicloturismo nell'Unione europea vale infatti la ragguardevole cifra di 44 miliardi di euro. E il
rapporto spesa/ritorno, non è così impegnativo come spesso si vuole far credere. I Paesi UE infatti investono in
media 5 euro per cittadino a favore delle biciclette. Il beneficio economico ricavato arriva invece ai 400 euro pro
capite. In pratica, con ogni euro speso se ne guadagnano 70. Chi, tra Amministrazioni e imprenditori, fosse
realmente interessato a investire a tutto campo sul futuro della zona, ha di fronte ragioni e stimoli difficili da
smentire.
Al contempo, è però necessario lavorare prima di tutto sulla sicurezza per le strade, i cui mancati investimenti in
Italia producono danni, secondo una stima di Confcommercio, per 45 miliardi di euro. Per riuscire a modificare
abitudini radicate da anni come l'uso della macchina anche quando non strettamente indispensabile, può infine essere
il periodo giusto per fare leva sull'aspetto economico. Rinunciare a un'autovettura in famiglia significa ridurre le
uscite di 4.850 euro all'anno.
Giuseppe Goglio
[email protected]
© Riproduzione vietata
http://valleolona.com/notiziario/2013/201311/131115_valle_bici.html[15/11/2013 15.26.08]
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L'80% di questi vengono proprio ricondotti a un miglioramento dello stato fisico. Anche la qualità della vita migliora,
grazie a una diminuzione del traffico, e relativa contrazione di tempi di percorrenza, alla maggiore vivibilità dei centri
urbani, senza trascurare un'ipotetico miglioramento nei rapporti interpersonali.
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