scheda sul lillà delle Indie (Lagerstroemia indica)

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scheda sul lillà delle Indie (Lagerstroemia indica)
 Lagerstroemia Indica
lillà delle Indie
La Lagerstroemia è originaria del sud-est asiatico (Cina) dove è coltivata da millenni per la bellezza della fioritura. Essa, infatti, è utilizzata per
ornare i templi ma, grazie alla sua capacità di resistere
all’inquinamento e alla maggior parte delle malattie, è adatta sia ai
piccoli giardini, sia ai grandi parchi.
L’albero non supera gli 8 m di altezza e presenta una chioma arrotondata, leggera, con rami divaricati. Il tronco è costoluto, più largo alla base e
rivestito di una scorza sottile bianco-giallognola con placche più scure.
Corteccia: si sfoglia in alcune parti ed è molto decorativa anche durante
il periodo invernale.
Foglie: il fogliame verde scuro, talvolta tinto di porpora, appare tardi
in stagione (entro aprile in clima mite), e veste bei colori autunnali sulle tonalità del rosso e dell’arancione.
Fiori: la fioritura a grappolo, che fa pensare al lillà, dura tutta l’estate,
con colori dal bianco al rosso passando per tutte le tonalità del viola. I
fiori sono larghi qualche centimetro e presentano un calice di sei sepali
e una corolla di sei petali dotati di un’unghia sottile e allungata e di un
lembo elegantemente ondulato.
Frutti: il frutto è una capsula settifraga che si apre superiormente lungo i margini dei carpelli mantenendo intatto l’asse centrale. I
semi sono piccoli.
Radici: ha un apparato radicale esile che non danneggia mai i manufatti o il manto stradale.
Habitat: la Lagerstroemia si può piantare praticamente in ogni zona d’Italia, ad esclusione delle zone montane eccessivamente
fredde.
Curiosità: dalla Cina, sempre per impieghi ornamentali, la Lagerstroemia
passò in India dove nel 1759 fu notata da Magnus Von Lagerstroem, allora
direttore della Compagnia delle Indie. Lagerstroem ne inviò alcune piantine
in Europa, al grande botanico Linneo affinché le classificasse, ma non seppe
mai di aver trovato un nuovo vegetale perché morì prima. Il botanico, in onore del suo scopritore, dette alla nuova pianta il nome di Lagerstroemia.