Carlo Devoti: `Uscire dagli schemi, basta agire da cani sciolti` Carlo

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Carlo Devoti: `Uscire dagli schemi, basta agire da cani sciolti` Carlo
Carlo Devoti: ‘Uscire dagli schemi, basta agire da cani sciolti’
Carlo Devoti, presidente di OK Club, che come noto organizza ogni anno il Festival Internazionale
dei Giovani, ha organizzato a Ferriere una tavola rotonda delle associazioni.
Come nasce l'idea di questa tavola rotonda?
L' idea della Tavola rotonda ronza nella mia mente dal primo giorno che ho rimesso piede in
Valnure e a Bettola. Ricordavo la mia infanzia ed un paese vivo di iniziative e questo non solo nel
periodo estivo. Accolsi da subito l' invito che mi fu rivolto da tutti per interessarmi della Pro Loco.
Rimasi deluso dal fatto che le iniziative fossero indirizzate prevalentemente ai temi gastronomici ed
inoltre al fatto che ciascuno organizzasse senza tenere conto dei programmi degli altri. Con alcuni
amici decidemmo di dare vita al Comitato di coordinamento delle pro loco della Valnure con l'
intento non solo di armonizzare i programmi ma anche di arricchirli con contenuti culturali. Dopo
un buon avvio e successo fu deciso di mettere il progetto in riposo ed io mi ritirai dalla Pro loco che
a Bettola erano cresciute come funghi. Oggi, il tema è ritornato di grande attualità ed è sotto agli
occhi di tutti la necessità di trovare e percorrere nuove strade. Ecco il perché della Tavola Rotonda.
I temi sono, ed è inevitabile dire purtroppo, i soliti: e cioè necessità di dialogo e
collaborazione. In teoria sono tutti d'accordo, nei fatti non è così. Particolarismi, diffidenze e
a volte gelosie sono così difficili da abbattere?
Purtroppo è vero: pensiamo ed agiamo come ‘cani sciolti’ e soprattutto non compiamo lo sforzo
richiesto per uscire dai nostri schemi spesso obsoleti ed affrontare temi di maggiore attualità. In
poche parole, in un periodo di rivoluzioni copernicane noi viviamo di rendita puntando sul ventre.
Le istituzioni potrebbero certamente fare di più, ma anche gli strumenti che hanno messo a
disposizione, come il Portale www.provinciasolidale.pc.it realizzato dalla Provincia, tra l'altro
richiesto dalle stesse associazioni, non vengono utilizzati per le potenzialità che offrono.
Eppure è un'area di confronto e di proposta di enorme utilità poiché consente alle associazioni
di divulgare la propria attività a migliaia di persone e di venire a conoscenza delle reciproche
iniziative e quindi di parteciparvi, evitare sovrapposizioni, intervenire con idee. Oltre che di
interloquire, anche criticamente, con le istituzioni. Tutto questo senza le limitazioni di spazio e
di ‘permanenza’ che stampa ed emittenza locale inevitabilmente impongono.
Il portale è sicuramente un ottimo strumento, un buon contenitore di iniziative che però va riempito
di buone proposte e di azioni concrete. Noi ci limitiamo troppo spesso ad annunciare senza
preoccuparci di redigere i consuntivi.
La Provincia ha avviato un cammino volto ad appoggiare le associazioni nella costituzione del
Forum del Terzo Settore. Sempre che lo vogliano. Non potrebbe essere questo il luogo di
dialogo che costituisce uno degli oggetti della vostra tavola rotonda?
Le Istituzioni sono colpevoli di essersi adagiate sul solito tram- tram senza incentivare il nuovo che
fatica ad avanzare anzi molto spesso dimenticandosi che esiste. Anche i burocrati preferiscono
strade comode che non affatichino più di tanto e così la strada da percorrere si limita alle feste dei
cotechini e delle birre.
Anche quest'anno avete organizzato una manifestazione, come il Festival Internazionale dei
Giovani, con importanti e positive ripercussioni in termini di interscambio culturale, di
intrattenimento, ed educativi nel senso più ampio ed elevato del termine. Com'è stata la
risposta delle associazioni che sempre cercate di coinvolgere?
Le associazioni piacentine sono generalmente fuori e indifferenti alla nostra azione culturale. Noi
invece potremmo essere utili per colmare quei vuoti che molto spesso sono presenti.
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Com'è andato l'incontro? Deluso o soddisfatto?
E' stata non solo una bella giornata di sole atmosferico ma anche di sole interiore facilitato da un
gruppo di lavoro prevalentemente formato da educatori e maestri. Non è stato facile con loro
riportare all' attenzione il fatto di rivedere la festa come un luogo di crescita della comunità tutta e
sopratutto un esempio da dare ai giovani sui modelli aggregativi e di divertimento a cui riferirsi.
Quali sono i problemi emersi?
Si è parlato di coinvolgere le scuole nel ricercare quelle tradizioni dei luoghi da coltivare e da
presentare in forme piacevoli nel corso delle sagre del Paese. Questo aiuterebbe a stare in tema sulle
tradizioni e non invece aderire a forme di consumo e di divertimento che nulla hanno da vedere con
quei luoghi. Si è parlato poi della necessità di coinvolgere i nuovi cittadini invitandoli a partecipare
e a mostrare il loro folclore, i loro piatti tipici. Sarebbe questo il modo più coinvolgente per favorire
il loro ingresso in comunità.
Come intendete operare ora?
Abbiamo deciso di incontrarci ancora e questo anche perché abbiamo creato una bella sintonia fra
noi.
Qual è l'orientamento nei confronti della possibile costituzione del Forum del Terzo Settore?
Favorevoli, contrari, possibilisti ma a determinate condizioni? La Provincia ha tra l'altro
chiesto alle associazioni di esprimersi attraverso una sorta di sondaggio.
Come in tutte le proposte che vengono dall'alto c'è molta diffidenza visto che molto spesso si
fermano agli annunci.
Avete discusso su quello che è stato più volte giudicato il problema di fondo, cioè la necessità
di un cambio di mentalità, lasciando da parte chiusure e diffidenze per avviare un percorso di
dialogo e collaborazione?
Abbiamo parlato molto di sinergie soprattutto quando ho avanzato la nostra intenzione di
partecipare ad Expo. Ciò richiede un vero gioco di squadra capace di allestire una offerta di qualità
e di gestirla al meglio. Non secondario l' invito a considerare e a 'sfruttare' maggiormente il nostro
Appennino come luogo d' incontro della gioventù.
Il Portale www.provinciasolidale.pc.it è aperto anche alla pubblicazione di proposte, critiche e
sollecitazioni alle istituzioni, oltre che di annunci di iniziative, e le associazioni sono state più
volte sollecitate in questa direzione. Ma devono ora essere loro a muoversi.
Io credo nel Portale, in face book ed in tutto ciò che facilita la costruzione e l'utilizzo della rete.