magazine gennaio ok

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Prodotto da zarricomunicazione A cura di Nicola Zarri Testi Aurora Sammartano Grafica Roberta Spinaci Foto Maria Chiara De Marchi
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con
serenità!
ANNO I
Nr.02
Elisa Ridolfi. Cantante e interprete di Fado, la musica popolare portoghese “del destino”, è stata ospite di “Guarda Chi C'è”
nella nona puntata, improvvisando un pezzo del suo repertorio musicale. La Ridolfi, che è laureata in psicologia ed impiegata
nel sociale, in particolare nel settore della disabilità infantile, ha parlato della sua intensa carriera che ne ha fatto una delle
più note interpreti di Fado in Italia, genere grazie al quale si è fatta conoscere in giro per il mondo.
A proposito di un suo trasferimento a Lisbona, in Portogallo, poi sfumato un po' di tempo fa, Elisa Ridolfi ha dichiarato il suo
amore per la città della Fortuna. «A Fano si vive bene - ha spiegato l'interprete fanese - e c'è una qualità della vita che
difficilmente ritrovo altrove».
Giorgio Falcioni. Il simpatico attore, comico, pensionato ed animatore per anziani, con l'“hobby” del teatro dialettale, è il
personaggio intervistato nell'undicesima puntata di “Guarda Chi C'è”. Falcioni, uno degli interpreti di teatro dialettale più noti
nella città della Fortuna, ha parlato nel corso dell'intervista della passione per la scrittura poetica, andando indietro nel tempo
alla prima esperienza teatrale: la recita scolastica in cui, in abito da ragno, capì di avere una vera e propria vocazione comica.
La discussione si è poi concentrata sul tema dell'improvvisazione sul palco, fino al sodalizio con altri attori comici locali, e ad
un corso di dizione dagli esiti esilaranti, al quale Falcioni partecipò diversi anni fa.
Giorgio Caselli. Maestro e musicista, nato a Cagli, ma residente a Fano da tanti anni, ha raccontato davanti alle telecamere
della sua esperienza musicale di trombettista, giocando sul fatto che non è solo direttore del complesso bandistico “Città di
Fano”, ma anche un insegnante delle scuole elementari, dove, naturalmente, insegna musica ai bambini.
Nella chiacchierata in un locale di Fano, Caselli ha spiegato anche del suo particolare rapporto con i componenti della banda,
della capacità di strimpellare quasi tutti gli strumenti musicali, fino alla scelta del suo look: gli intramontabili capelli lunghi.
Laura Zacchilli. La campionessa fanese di ginnastica ritmica, classe 1980, è la più “anziana” ginnasta al mondo ancora in
attività, record che condivide con la spagnola Almudena Cid Tostado. Nel corso dell'intervista, Laura ha raccontato alcuni
episodi della sua carriera: dagli inizi “per gioco” con l'Associazione Aurora di Fano nell'89, anno della fondazione della società,
seguendo la sorella che praticava questo sport, passando per la prima disastrosa gara in cui ha perso l'attrezzo in pedana.
La prima partecipazione internazionale della Zacchilli è stata agli Europei Juniores del 1993.
E' stata campionessa italiana quattro volte (1999, 2001, 2002 e 2004). La Zacchilli ha partecipato nel 2001 ai Mondiali di
Madrid, classificandosi al decimo posto, alle Olimpiadi di Sydney e di Atene nel 2004.
Piergiorgio Budassi, presidente della sede di Fano dell'Archeoclub Italia, ha confessato ai microfoni di “Guarda Chi C'è” la sua
passione per la storia e, in particolare, per l'archeologia e l'opera di Vitruvio, di cui “indossa i panni” durante le visite notturne
organizzate ogni estate negli scavi della Fano romana, sotto la Chiesa di Sant'Agostino. Budassi è docente di matematica
all'Istituto Olivetti e condivide con la moglie la passione per l'archeologia e la fotografia.
L'insegnante, appassionato di questa affascinante disciplina fin da bambino, ha spiegato come lo studio della matematica lo
abbia portato ad addentrarsi in altre discipline, come la storia e l'archeologia appunto, apparentemente distanti dal “mondo
dei numeri”.
Pietro Di Ruzza, artista a tutto tondo, artigiano e musicista, è il quindicesimo personaggio intervistato nel corso del programma.
«Faccio sculture di legno - ha spiegato davanti alla telecamere di Guarda Chi C'è - ma il mio sogno è quello di tornare a suonare la
batteria». Di Ruzza, “fanese puro”, ha prestato servizio per anni all'Ospedale S. Croce ed è stato uno dei primi cantanti a ricoprire il
ruolo di tenore nel Coro Polifonico Malatestiano. Negli ultimi anni l'artigiano-musicista, oltre a dilettarsi con la composizione di rime
in dialetto, si è dedicato alla realizzazione di piccole sculture in legno, che rappresentano antichi mestieri e ambienti di un tempo e
che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico fanese. I lavori di Di Ruzza sono stati in mostra in diversi spazi espositivi.
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