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COMUNE DI SERSALE (Provincia di Catanzaro) Eccellenza illustrissima, a nome dell’Amministrazione Comunale e della comunità di Sersale, desidero darLe il benvenuto nel nostro territorio e augurarLe buon lavoro nel suo nuovo ruolo di Prefetto di Catanzaro, con l’assoluta convinzione che l’altissima preparazione professionale da Lei dimostrata nell’espletamento dei suoi precedenti incarichi costituisce, per le istituzioni e per le comunità del territorio della Provincia di Catanzaro, la migliore garanzia per il proseguimento dell’azione di contrasto ad ogni forma di illegalità nel nostro territorio e per la disponibilità e capacità all’ascolto delle richieste del territorio che sicuramente vorrà mettere in campo, in continuità con quanto fatto dai Suoi predecessori, da ultimo S.E. il Prefetto Antonio Reppucci al quale, per il Suo tramite, vogliamo inviare i nostri più calorosi auguri per il nuovo incarico assunto. Insieme a me, sono qui a porgerLe il saluto di benvenuto, i componenti della mia Giunta, i Consiglieri Comunali di maggioranza e di minoranza, il Segretario Comunale, i dipendenti comunali, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, i rappresentanti locali del mondo cattolico, della sanità, della scuola e delle tante associazioni che operano nel variegato mondo del volontariato, nonché i lavoratori dell’AFOR e del Consorzio di Bonifica “Ionio catanzarese”, che ringrazio, unitamente ai loro responsabili tecnici Dr. Giuseppe Mancuso e Dr. Antonio Rotella, per la fondamentale opera che prestano per la prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico nonchè per la cura e la tutela del patrimonio naturale e della biodiversità presente nel nostro territorio . La comunità sersalese ha sempre dimostrato grande vivacità culturale e sociale, prova ne è il grande numero di persone che a vario titolo e con diverse responsabilità hanno dato vita alle tante associazioni che oggi sono qui a salutare Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro dr. Raffaele Cannizzaro, e che passo ora a presentare. Associazione “Pro Loco di Sersale”: saluto il Presidente Luigi Logozzo; Circolo “Arci” e compagnia teatrale “Teatrarci”: saluto il Presidente Mario Talarico; Circolo Anziani “I sempre verdi”: saluto il Presidente Giuseppe Zungrone; “Nonni Utili” Giuseppe Zungrone, Carmine Bianco, Salvatore Bianco e Giuseppe Spadafora, che insieme a noi realizzano l’importante progetto di vigilanza davanti le scuole; Associazione teatrale “Gli Amici del Teatro”: saluto il Presidente Carmela Grillo; Associazione “Boschi e Mari Puliti”: saluto il Presidente Domenico Procopio; A.V.I.S. comunale: saluto il Presidente Natale Schipani; Croce Rossa Italiana –v.d.S.- di Sersale: saluto il Responsabile Emanuele Gabriele; Associazione Comunale di Protezione Civile: saluto il Presidente Antonio Gentile; Associazione di volontariato “Arcobaleno”: saluto il Presidente Rita Lia; Associazione Sportiva “AS Sersale 1975”: saluto il Presidente Ettore Gallo; Associazione “Sersale Sport”: saluto il Presidente Francesco Torchia; Cooperativa “Segreti Mediterranei”: saluto il Presidente Rossella Capellupo; Associazione Motoclub “Bielle Roventi”: saluto il Presidente Marco Olivadese; Associazione Culturale “Faccia d’Arte”: saluto il Presidente Antonio Bianco; Associazione Culturale “Carmela Borelli”: saluto il Presidente Tommaso Stanizzi; Associazione Sportiva“Dynamic Club”: saluto il Presidente Salvatore Schipani. Da ultimo, ma buon ultimo, saluto e ringrazio per la presenza e per tutto quello che fa per la nostra comunità, il Parroco della Parrocchia Santa Maria del Carmelo, nostra venerata Patrona, Sacerdote Don Fabio Rotella. Signor Prefetto Cannizzaro, Sersale, con i suoi 5.000 abitanti circa, è il più grosso centro della Comunità Montana della Presila Catanzarese, dista circa 40 Km dal capoluogo Catanzaro ed è posto ad un’altitudine media di circa 800 m. s.l.m.. Collocato in posizione incantevole e soleggiata, lungo il versante del Monte Angaro, che guarda a mezzogiorno, Sersale domina il Golfo di Squillace, da Punta Stilo a Capo Colonna. A metà strada tra il mare Ionio, da cui dista in linea d’aria meno di 10 Km, ed il massiccio silano, Sersale rappresenta la porta naturale per la Sila Piccola, con il Villaggio Buturo (m. 1.550 s.l.m.) a soli 15 Km di distanza E’ sede di importanti e qualificati presidi sanitari, un Poliambulatorio ASP, che eroga alle popolazioni del comprensorio numerosi servizi specialistici, diretto dal Dr. Santo Scalzi, che saluto e ringrazio per la presenza, una postazione di 118 medicalizzato 24/24, un presidio di guardia medica ed una Residenza Sanitaria Assistita in convenzione con la Regione Calabria, Direttore Sanitario Dr. Bruno Pane che saluto e ringrazio. Sersale è sede di importanti e qualificate istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado: l’Istituto Comprensivo “G. Bianco”, comprendente la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, diretto dalla Prof.ssa Antonietta Ferrazzo, che saluto e ringrazio; l’Istituto di Istruzione Superiore Sersale, polo scolastico per tutto il comprensorio, comprendente gli istituti di istruzione superiore di secondo grado di Sersale (Liceo Scientifico e Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente), di Botricello (Istituto Commerciale ed Istituto Alberghiero) e di Taverna (Istituto alberghiero), diretto dal Prof. Antonio Biamonte, oggi rappresentato dal vicario Prof. Pietro Damiani, che saluto e ringrazio. Sersale è sede di un ufficio postale e di due importanti agenzie bancarie, la Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria e la Banca Carime, nonché di centri di erogazione di servizi ai cittadini, quale il “Punto Cliente INPS”, lo sportello catastale decentrato, il servizio di prenotazione sanitarie on-line “Cat@hospital”, questi ultimi ubicati all’interno del palazzo comunale. La nascita di Sersale, anticamente chiamato Casalnuovo, risale al 3 agosto del 1620, che è la data di stipula, davanti al Notaio Gatto di Maranise, di un contratto di enfiteusi tra il barone D. Francesco Sersale, appartenente ad un’antica e nobile famiglia napoletana, i Sersale di Sorrento, ed un gruppo di coloni provenienti da Serrastretta (Cz). Il nuovo borgo prende appunto il nome dalla famiglia che possedeva i “tenimenti” Angaro e Morino, terre largamente coperte da boschi, ma scarsamente coltivate. In tempi più remoti, nel territorio è provata la presenza di numerosi monasteri brasiliani e di un monastero florense, come pure di insediamenti di origine greco-romana. Successivamente giunsero nel nuovo casale numerose altre famiglie, stavolta in prevalenza provenienti oltre che da Serrastretta (Cz) anche da Scigliano (Cs), tanto che dopo appena 25 anni di vita, Sersale contava già più di mille abitanti. Sersale conosce un rapido sviluppo grazie alla felice posizione geografica, alla fertilità della terra, alla ricchezza della vegetazione, alla salubrità del clima ed alla operosità della sua gente, che in poco tempo mette in coltura intere contrade e sviluppa un fiorente artigianato. Grande sviluppo conobbero, in particolare, l’industria del filugello (arte di coltivare il baco da seta) e della manna, estratta dal frassino (pianta ancora diffusissima in questa zona). Nel 1913, per iniziativa del parroco Don Felice De Fazio, sorse invece la prima centrale idroelettrica sul fiume Crocchio, tanto che Sersale fu tra i primi centri abitati, addirittura prima di Catanzaro, a disporre di energia elettrica. Una seconda centrale fu poi realizzata nel 1924. Tra i tanti personaggi illustri di Sersale, si ricorda la nobile figura di un medico ed insigne scienziato, il Dottor D. Antonio Casolini, autore di importanti studi sulle febbri intermittenti, che si distinse per l’opera svolta a favore delle popolazioni colpite, nel 1785, dal morbo del vaiolo. Per tale opera il governo dell’epoca gli conferì la nomina di Accademico della Reale Accademia di Napoli. Altra figura degna di rilievo è quella dell’Arciprete D. Francesco Tallarigo che nel 1807, con coraggio e determinazione, fronteggiò, forte soltanto dei paramenti religiosi e della fede condivisa dai cittadini nella Madonna del Carmine, Vergine protettrice del paese, le soldatesche francesi inviate a distruggere l’abitato per vendetta dell’onta subita qualche giorno prima da un plotone di soldati francesi, sbaragliati da una formazione reazionaria fedele ai Borbone, comandata dal sersalese Mercurio. Illustri medici di Sersale furono D. Bruno Spadafora e Raffaele Gentile. Il primo è ricordato per l’opera svolta nel circondario di Nicastro in occasione del colera del 1854, per la quale ricevette distinte decorazioni dal governo borbonico; mentre il secondo ebbe il grande merito di fondare l’Ospedale Catizone in Taverna. Agli inizi del ‘900 ebbe grande fama in Italia ed all’estero Antonio Lia, insigne giurista che pubblicò importanti opere, tra le quali “La forza idraulica, gli impianti idroelettrici e l'imposta fabbricati”, pubblicato nel 1911, oggetto di recenti ristampe e custodito presso la Fondazione Luigi Einaudi. Di tutti questi personaggi scrisse, in una “Memoria storica” del 1910, D. Pasquale Perri, ricordato come primo storico di Sersale e dopo di lui, il Prof. Michele Scarpino, dirigente scolastico e storico, autore di due edizioni, la prima risalente al 1982 e la seconda al 2011, del volume “Sersale: storia di una comunità presilana”, fonte di gran parte delle notizie storiche di cui faccio cenno, che saluto e ringrazio esprimendogli, anche in questa solenne occasione, la gratitudine della comunità sersalese per avere voluto regalare alla comunità, con le sue opere, il frutto di decenni di studio e di ricerche in archivi polverosi. Sersale celebra, tra le ricorrenze più sentite, la memoria di una nobile figura di donna, divenuta esempio sublime di amore materno e che ancora oggi rappresenta un esempio insuperabile di dedizione estrema: Carmela Borelli. Nella piazza che porta il suo nome, un monumento, costituito da una colonna mozza, ricorda il sacrificio di questa contadina che il 21 febbraio del 1929, investita da una bufera di neve mentre tornava dalla campagna, per salvare i figli in tenera età che portava con sé, non esitò a coprirli con i propri vestiti morendo, così, assiderata, ma assicurando loro la vita. Il territorio di Sersale, con la sua storia e le sue bellezze naturalistiche, tra le quali spicca il Canyon Valli Cupe, unico in Italia per caratteristiche geo-morfologiche, è diventato, in pochi anni, grazie all’azione incessante di importanti professionalità locali, tra i quali il Dr. Carmine Lupia, oggi nostro consigliere comunale ed esperto botanico, il Dr. Raffaele Lupia, docente ed esperto in scienze forestali, ed i giovani della Cooperativa “Segreti Mediterranei”, modello di un turismo sostenibile sperimentato ed attivato “sul campo” e, come tale, oggetto di attenzione ed ammirazione. Ed infatti, il nostro paese si trova in un’area ricchissima di copertura forestale e di biodiversità: macchia mediterranea, querceti, annosi castagneti da frutto, si succedono mano a mano che dalla pianura costiera si sale verso la Sila dove, invece, dominano i boschi tipici della fascia temperata con il pino laricio, il faggio e l’abete bianco. Nell’area delle Valli Cupe, in particolare, sono state individuate autentiche rarità botaniche che suscitano vasto interesse anche nella comunità scientifica: la Woodwardia radicans (Felce bulbifera), vero e proprio fossile vivente di cui si sono trovate tracce che risalgono a circa 350 milioni di anni, la Pteris cretica (Pteride di Creta), l’Osmunda regalis (Osmunda regale), la Cheilanthes marantae (Falcetta lanosa), il Platanus orientalis (Platano orientale). Nella zona sono presenti un centinaio di spettacolari cascate, alcune alte fino a 100 m, immerse in una cornice di vegetazione lussureggiante di tipo subtropicale ed alimentate da torrenti che scendono impetuosi attraverso le pendici montuose fino a raggiungere le acque del mar Ionio. Si insinuano tra le pendici selvagge della selva calabrese, foresta del mediterraneo per antonomasia, e formano un piccolo universo sconosciuto e dal fascino irresistibile, a buon diritto inserito tra le bellezze naturalistiche più suggestive e incantevoli della penisola italiana. Questo, Eccellenza, è il nostro mondo, la nostra realtà, il nostro paese, un Paese che tutti noi amiamo, un paese nel quale il valore del lavoro è sacro e fondamentale ed è principio di coesione della società. Un paese nel quale l’ingegno e la passione di tante generazioni, hanno permesso di farlo assurgere a punto di riferimento dell’intero comprensorio presilano. Certo, il nostro paese, seppur con le qualità e le peculiarità sopra descritte, non è certamente immune dai problemi che ogni comunità civile si trova ad affrontare, in particolar modo in questi tempi così difficili da vivere per tutti, a partire dalle criticità connesse a fenomeni di microcriminalità, seppur limitati ed egregiamente contrastati dalla locale Stazione Carabinieri diretta dall’ottimo Maresciallo D’Aniello, che saluto e ringrazio per la presenza, dalla mancanza di lavoro che interessa molti giovani e meno giovani, dalle difficoltà delle aziende e delle famiglie a causa della grave crisi economica, dalle delicate e complesse questioni legate al disagio sociale in cui molte famiglie versano, cui cercano di porre rimedio i servizi sociali comunali, le associazioni di volontariato e le associazioni parrocchiali. La profonda crisi congiunturale ed economica che ha investito il nostro paese ha avuto effetti in molti casi devastanti, per l’Italia intera. Una crisi globale che non ha toccato solo le attività produttive, l’occupazione, le famiglie, la crescita e lo sviluppo dei nostri territori, ma si è abbattuta pesantemente anche sugli enti territoriali, in particolare i piccoli Comuni, in modo drammatico e a volte devastante, in termini di tenuta finanziaria e di erogazione di servizi. Non si contano, ormai, più le iniziative di protesta di sindaci ed amministratori locali di vasti territori della Calabria che quotidianamente lanciano grida di dolore, evidenziando che la situazione di grave crisi, senza interventi efficaci e risolutivi da parte del governo centrale, porterà i comuni al dissesto. Solo nel nostro ristretto territorio, nel giro di pochi chilometri, ben 3 comuni hanno attivato la procedura di riequilibrio finanziario di cui all’art. 243 bis del TUEL, il cd. “pre-dissesto”, ed il nostro comune, come Sua Eccellenza sa, la procedura di dissesto finanziario. Ed infatti, alle criticità finanziarie comuni alla quasi totalità degli enti locali, legate in primo luogo a quella che è diventata la “patologia” per eccellenza degli enti locali, cioè la ormai quasi cronica mancanza di liquidità e di risorse, spesso insufficienti anche a garantire i servizi alla collettività, si è aggiunta, per il nostro comune, una consistente mole di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, che ha portato alla inevitabile ed indifferibile dichiarazione di dissesto finanziario, non potendo far fronte al pagamento delle relative somme, con gli ordinari strumenti di riequilibrio finanziario previsti dagli artt. 193 e 194 del T.U.E.L. né con le procedure di riequilibrio decennale previste dal nuovo art. 243 bis del TUEL. La dichiarazione di dissesto, pur nella sua gravità, aprirà l’ente ad una nuova vita e sono, e siamo, fermamente convinti che esso rappresenterà solo una parentesi nella vita amministrativa della nostra comunità che, grazie ai valori ed alle qualità di cui essa è dotata, saprà uscirne più forte e coesa che mai. Certo, abbiamo “subito” questo dissesto, ma non siamo una amministrazione dissestata, anzi siamo in continua attività e siamo tra le poche amministrazioni comunali della provincia che appalta o sta per appaltare opere pubbliche. Sono, infatti, in corso di realizzazione o di prossima realizzazione, signor Prefetto, una serie di interventi che qualificheranno ulteriormente l’immagine di Sersale, quali la riqualificazione urbana del centro storico che riguarderà la centralissima Via Parini; la realizzazione, all’ingresso del paese, dell’Area di Accoglienza “Valli Cupe”, nell’ambito dei PISL ((Piani di Sviluppo Locale), con la riqualificazione completa dell’area “Vallone”, sistemazione a verde, spazi per famiglie e bambini; il completamento della strada Sersale-Cropani Superiore, in partenariato con la Provincia di Cz, sempre nell’ambito dei PISL (Piani di Sviluppo Locale); la riqualificazione completa di Piazza Carmela Borelli, il primo e più importante intervento di riqualificazione della Piazza intitolata alla Madre Eroica mai realizzato nella storia di Sersale; la realizzazione di un Centro Sportivo Polivalente Coperto con un finanziamento del Ministero dell’Interno nell’ambito dell’iniziativa “Io Gioco Legale”; la sostituzione di tutti gli infissi esterni, la ristrutturazione della palestra, la realizzazione del sistema antincendio e la sistemazione di tutti i servizi igienici della Scuola Elementare; la riqualificazione esterna della Scuola Media “G. Bianco”; la sistemazione della strada comunale che conduce al sito “Valli Cupe”; la zonizzazione sismica dell’abitato e la realizzazione di sistemi di videosorveglianza in alcuni punti del centro abitato. In un contesto di questo tipo, comunque, è prioritaria la creazione di una forte sinergia tra tutte le istituzioni al fine di affrontare nel miglior modo possibile le diverse emergenze con le quali ogni giorno siamo chiamati a confrontarci. Le chiediamo, Signor Prefetto, quindi, di stare vicino a noi sindaci, a noi amministratori locali ed alle nostre comunità, in un momento delicatissimo come quello attuale, nel quale le difficoltà generali stanno mettendo in ginocchio la fragilissima rete delle autonomie della nostra provincia, spesso private delle risorse finanziarie anche minime e vessate da un patto di stabilità inconcepibile e intollerabile, soprattutto per i Comuni di piccole dimensioni. Le chiediamo di sostenere noi sindaci ed amministratori nella difficile attività amministrativa e nell’esercizio del delicatissimo mandato pubblico. Certo che Lei saprà rispondere al meglio a queste nostre richieste e garantendoLe la massima collaborazione mia e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, Le rinnovo i cordiali saluti uniti a quelli di un buon e proficuo lavoro. Sersale, lì 24 Settembre 2013 Il Sindaco Salvatore Torchia