QUI - Coldiretti Pisa

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Anno XLII
Repubblica Italiana
BOLLETTINO UFFICIALE
della Regione Toscana
Parte Terza n. 4
mercoledì, 26 gennaio 2011
Firenze
Bollettino Ufficiale: via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze - Fax: 055 - 4384620
Portineria
tel. 055-438.46.22
E-mail:
[email protected]
Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblicazione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre
parti separate.
L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gratuito e senza limiti di tempo.
Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché
gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi
politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte
Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordinanze degli organi regionali.
Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri
Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti
della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione
aventi carattere organizzativo generale.
Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di
borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefici economici e finanziari e le relative graduatorie
della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fini della loro massima
conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in
materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).
Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento,
per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifiche esigenze
connesse alla tipologia degli atti.
2
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
SOMMARIO
CONCORSI
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Dirigente
Analista.
pag. 6
_____________
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Collaboratore
Professionale Sanitario Assistente Sanitario cat. D. ’’ 6
_____________
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 2 posti di Assistente
Tecnico Perito Elettrotecnico cat. C.
’’ 6
_____________
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Dirigente
Psicologo.
’’ 6
_____________
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 2 posti di Collaboratore
Tecnico Professionale Ingegnere Meccanico cat. D. ’’ 7
_____________
QUADRIFOGLIO S.p.A. - FIRENZE
Avviso di selezione esterna per n. 1 posto di
impiegato di livello 4° (par. B) del C.C.N.L. Servizi
ambientali e territoriali vigente, da adibire a mansioni
di impiegato Tecnico Amministrativo presso la Direzione Pianificazione e Gestione Servizi.
’’ 7
CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI
- 2010
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione
Settore Infanzia e Diritto allo Studio
già beneficiari dei contributi per la realizzazione delle
sezioni aggiuntive per l’A.E. 2009/2010. Assegnazione
contributi per la prosecuzione dell’attività per l’A.E.
2010/2011.
’’ 8
_____________
DECRETO 31 dicembre 2010, n. 6635
certificato il 14-01-2011
D.D. n. 6268/2010. Sostituzione allegato B.
_____________
’’ 17
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Industria, Artigianato,
Innovazione Tecnologica
Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle
Imprese
DECRETO 30 dicembre 2010, n. 6649
certificato il 14-01-2011
Reg. (CE) n. 1083/2006. POR CReO FESR 20072013. Linea di Intervento 1.3a) “Aiuti alla ricerca e
all’innovazione per le imprese dei settori manifatturieri”. D.D. n. 6427/2007 “Bando per il sostegno dello
sviluppo precompetitivo delle pmi industriali”. Approvazione elenco delle domande ammesse all’erogazione
’’ 22
ed accertamento economia di impegno.
_____________
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione
Settore Infanzia e Diritto allo Studio
DECRETO 31 dicembre 2010, n. 6672
certificato il 18-01-2011
DD 3660/2010 - Bando per l’ampliamento dei servizi
educativi prima infanzia - assegnazione contributi in
conto gestione a.e. 2010-2011 - approvazione gradua’’ 25
toria di merito - prenotazioni di impegno.
_____________
DECRETO 17 dicembre 2010, n. 6679
certificato il 19-01-2011
DECRETO 29 dicembre 2010, n. 6633
certificato il 14-01-2011
D.D. 3659/2010 “Bando per la realizzazione di
nuovi nidi aziendali “ Contributi per gestione anno
’’ 37
educativo 2010 - 2011. Approvazione progetti.
_____________
D.D. n. 2680/2009. Bando per l’ampliamento dell’offerta di servizi educativi per la prima infanzia. Soggetti
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e
Coesione Sociale
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Settore Strumenti di Pianificazione e
Programmazione Socio-Sanitaria
DECRETO 31 dicembre 2010, n. 6682
certificato il 19-01-2011
Bando pubblico per la presentazione di progetti
di cooperazione sanitaria internazionale da soggetti
terzi. anno 2010. Approvazione graduatoria di merito
e impegno in favore della AOU Meyer.
’’ 42
- 2011
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e
Coesione Sociale
Area di Coordinamento Inclusione Sociale
Settore Associazionismo e Impegno Sociale
DECRETO 11 gennaio 2011, n. 10
certificato il 13-01-2011
Decreto n. 6294 del 22/12/2010. Sostituzione allegato A) per correzione errore materiale.
’’ 46
_____________
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Forestale
3
procedurali per l’attuazione della misura e l’assegna’’ 125
zione dei fondi 2011.
_____________
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 56
certificato il 18-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013 Misura 226 “Ricostituzione del potenziale produttivo
forestale e interventi preventivi” - Approvazione bando
contenente le disposizioni tecniche e procedurali per
l’attuazione della misura e l’assegnazione dei fondi
’’ 150
2011.
_____________
Direzione Generale Presidenza
Area di Coordinamento Programmazione
Settore Strumenti della Programmazione Regionale
e Locale
DECRETO 10 gennaio 2011, n. 71
certificato il 19-01-2011
Comunità Montana Valtiberina: sostituzione in’’ 195
terventi e modifica elenchi progetti finanziati.
_____________
A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA
EROGAZIONI IN AGRICOLTURA
DECRETO 11 gennaio 2011, n. 7
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 53
certificato il 18-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013
- Misura 122 “Migliore valorizzazione economica
delle foreste” - Approvazione bando contenente le
disposizioni tecniche e procedurali per l’attuazione
della misura e l’assegnazione dei fondi 2011.
’’ 50
_____________
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 54
certificato il 18-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013
- Misura 123 sottomisura b) “Aumento del valore
aggiunto dei prodotti forestali” - Approvazione bando
contenente le disposizioni tecniche e procedurali per
l’attuazione della misura e l’assegnazione dei fondi
2011.
’’ 89
_____________
Reg. CE 1698/05 - PSR 2007/2013 Misura 214
- Sottomisura 214.a “Pagamenti Agroambientali”.
Integrazione al decreto n. 169 del 10 Agosto 2010
relativo alle domande pervenute ma non ricevibili o
’’ 196
non ammissibili per esiti istruttori negativi.
_____________
DECRETO 11 gennaio 2011, n. 8
Reg. CE 1698/05 - PSR 2007/2013 - Misure 211, 214_
Sottomisura 214a e 214_Sottomisura 214a per aziende in
ZVN. Presa d’atto delle rinunce pervenute per le Misure
211, 214_Sottomisura 214a e 214_Sottomisura 214a per
aziende in ZVN e revoca delle domande dalle graduatorie
delle domande ammissibili e finanziabili, relative alle
’’ 197
annualità 2007, 2008, 2009, 2010.
INCARICHI
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 55
certificato il 18-01-2011
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013
- Misura 227 “Investimenti non produttivi” - Approvazione bando contenente le disposizioni tecniche e
Selezione pubblica per titoli ed eventuale colloquio
per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato
nel profilo di Dirigente delle Professioni Sanitarie
4
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
della Prevenzione ai sensi dell’art. 15 - septies comma
2 del D.Lgs. 502/1992.
’’ 203
_____________
palazzi Panciatichi e Covoni sedi del Consiglio regionale della Toscana.
’’ 238
_____________
Selezione pubblica per titoli ed eventuale colloquio per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato nel profilo di Dirigente delle Professioni
Sanitarie Area Infermieristica ed Ostetrica ai sensi
dell’art. 15 octies del D.Lgs. 502/92.
’’ 210
_____________
Direzione Generale Organizzazione e Risorse
Area di Coordinamento Organizzazione. Personale.
Sistemi Informativi
Settore Infrastrutture Informative e Tecnologie
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 8
AREZZO
Avviso con procedura di valutazione comparativa
ex art. 7 comma 6 D.Lgs. 165/01.
’’ 217
_____________
ESTAV NORD-OVEST
Avviso di selezione pubblica unificata, per titoli e
colloquio tecnico professionale, per il conferimento di
eventuali incarichi e/o supplenze nel profilo di Collaboratore Tecnico professionale - Settore Professionale
(Categ. D liv. Iniziale).
’’ 221
_____________
Avviso di selezione pubblica unificata, per titoli e
colloquio tecnico professionale, per il conferimento
di eventuali incarichi e/o supplenze nel profilo di Assistente Tecnico - personale tecnico (Categ. C). ’’ 228
BORSE DI STUDIO
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Comunitaria dello
Sviluppo Rurale
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 73
certificato il 19-01-2011
Nomina del vincitore della borsa di studio “Definizione di modelli di monitoraggio e valutazione applicabili nell’ambito dell’asse 2 Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale e dell’asse 4 Leader. ’’ 235
Servizio di infrastruttura a chiave pubblica - CIG
0741051E9D (complementare al contratto originario
del 10/02/2010 per la “Gestione della Carta Sanitaria
’’ 242
Elettronica CSE). Avviso appalto aggiudicato.
_____________
Direzione Generale Organizzazione e Risorse
Area di Coordinamento Risorse Finanziarie
Avviso di aggiudicazione appalto.
_____________
’’ 244
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
LIVORNO
Avviso per procedura di affidamento ex artt. 20 e
27 D.Lgs. n. 163/2006 del servizio di progettazione e
gestione di tirocini formativi CIG 07219804BD. ’’ 248
_____________
Avviso per procedura di affidamento ex artt. 20 e
27 D.Lgs. n. 163/2006 di “Servizi per lo sviluppo delle
aree territoriali della provincia di Livorno legate al
’’ 249
sistema diportistico” - CIG 07233585E6.
_____________
COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGA
(Siena)
Avviso per estratto di pubblico incanto per alienazione di un fabbricato di proprietà comunale in
Comune di Castelnuovo Berardenga - loc. Vagliagli ’’ 251
via del Lago.
_____________
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
REGIONE TOSCANA
Consiglio Regionale
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di carne bianca fresca e surgelata per il periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0714083fea
’’ 251
- n. gara 756806).
_____________
Servizio di indagini preliminari al progetto di
restauro delle superfici decorate di alcune sale dei
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di pane fresco e pasta per il
AVVISI DI GARA
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0755529a3e - n. gara
’’ 252
797955).
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di prodotti bio, dop, igp per il
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0756061146 - n. gara
253
798194). ’’
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di grassi, latte, formaggi
e yogurt per il periodo 1/3/2011- 30/6/2011 (cig
’’ 253
07561846c5 - n. gara 798650).
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di alimenti conservati vari,
olii, bevande, salse e sughi ecc. per il periodo 1/3/2011
’’254
- 30/6/2011 (cig 07144953ec - n. gara 757413).
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di carni bovine, suine per il
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0756331016 - n. gara
’’ 255
798784).
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di verdura e frutta fresca per
il periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 075521357a - n.
’’ 256
gara 797574).
_____________
5
per il periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 07565737c8 - n.
Gara 799055).
’’ 260
ALTRI AVVISI
COMUNE DI CAPANNORI (Lucca)
Sistemazione idraulica della zona industriale di
Guamo, realizzazione della cassa di espansione in
località Bottaccione, 1° lotto funzionale. Avviso ai creditori (art. 189 del D.P.R. n. 554 del 21/12/1999). ’’ 260
AVVISI ANNULLAMENTO
- Incarichi
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 6
LIVORNO
Revoca selezioni pubbliche per assunzioni a tempo
determinato nel profilo professionale di Dirigente Medico: varie discipline.
’’ 261
_____________
ESTAV SUD-EST
Revoca avviso di selezione pubblica per assunzioni
a tempo determinato nel profilo di Dirigente Medico
disciplina: Oftalmologia.
’’ 261
SUPPLEMENTI
Supplemento n. 10 al B.U. n. 4 del 26/01/2011
- Contributi e finanziamenti
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di salumi vari per il periodo
1/3/2011 - 30/6/2011 - (cig 0756460a87 - n. gara
’’ 257
798904).
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da invitare
alla procedura in economia per l’affidamento del servizio di somministrazione pasti, pranzo dal lunedì
al venerdì, per gli studenti universitari frequentanti
l’Università degli Studi di Firenze - sede didattica Comune di Scandicci - periodo 01 aprile 2011- 31 marzo
2012 numero cig: 07742871d8 - n. gara 816405. ’’ 258
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da invitare
alla procedura in economia per l’affidamento del servizio di ristorazione per la cena degli studenti universitari alloggiati presso la residenza aziendale Varlungo
di Firenze per il periodo 1 aprile 2011 - 31 marzo 2012.
’’ 259
Numero cig: 0774143b00 - n. gara 816272.
_____________
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di pesce e verdure surgelate
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Forestale
DECRETO 17 gennaio 2011, n. 90
certificato il 20-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013 Misura 221 “Imboschimento di terreni agricoli” - Approvazione bando contenente le disposizioni tecniche
e procedurali per l’attuazione della misura e l’assegnazione dei fondi 2011.
_____________
DECRETO 17 gennaio 2011, n. 91
certificato il 20-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013 Misura 223 “Imboschimento di superfici non agricole”
- Approvazione bando contenente le disposizioni
tecniche e procedurali per l’attuazione della misura e
l’assegnazione dei fondi 2011.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
6
CONCORSI
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
18
19
20
21
22
N°
Nominativo
Punti
1
2
3
4
Franchi Paolo
Mazzocchi Concetta
Bartoli Lorenzo
Lunghetti Marco
85,476
71,150
66,542
66,100
Il Direttore U.O. Amministrazione del Personale
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Collaboratore
Professionale Sanitario Assistente Sanitario cat. D.
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Collaboratore
Professionale Sanitario Assistente Sanitario cat. D
approvata con determinazione n. 541 del 27.07.2009.
N°
Nominativo
Punti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Meoni Veronica
Bartorelli Cecilia
Sereno Elisa
Nidiaci Richard
Tassini Martina
Bucciarelli Valentina
Erdas Martina
Parenti Daniela
De Bernardo Teresa
Graziotti Catia
Zizzo Ylenia
Viligiardi Marta
Meschini Laura
Cocorullo Laura
Caruso Paola
Picchiarelli Nicola
Gargarella Annalisa
69,761
66,850
65,800
63,600
62,850
62,661
61,400
61,100
60,150
60,050
60,025
59,050
58,050
57,850
57,290
56,675
55,050
54,350
52,950
52,900
52,200
50,400
Il Direttore U.O. Amministrazione del Personale
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Dirigente
Analista.
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami
per il conferimento di n. 1 posto di Dirigente Analista
approvata con determinazione n. 555 del 03.08.2009.
Perissi Silvia
Forlucci Chiara
Stinchi Francesca
Anastasi Valentina
Zaccaria Marirosa
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 2 posti di Assistente
Tecnico Perito Elettrotecnico cat. C.
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami
per il conferimento di n. 2 posti di Assistente Tecnico
Perito Elettrotecnico cat. C approvata con determinazione
n. 243 del 15.04.2010.
N°
Nominativo
Punti
1
2
3
4
5
6
7
8
Bovi Daniele
Cinotti Marco
Riccarelli Nicola
Biancucci Valentino
Del Rio Andrea
Bessi Leonardo
Mondaini Giuseppe
Giglioni Gianluca
74,175
71,814
64,500
62,625
61,025
59,825
59,542
52,000
Il Direttore U.O. Amministrazione del Personale
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 1 posto di Dirigente
Psicologo.
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami
per il conferimento di n. 1 posto di Dirigente Psicologo
approvata con determinazione n. 30 del 19.01.2009.
N°
Nominativo
Punti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Favale Chantal
Garosi Simona
Agosta Francesco
Lombardo Alessandro
Lo Presti Elena
Balzano Roberta
Fattori Catiuscia
Orsi Alessandra
Bottiglieri Franca
Greco Stefania
76,050
75,178
73,120
72,525
71,100
70,673
70,200
69,357
69,103
69,100
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
Bartoli Gloriana
Albanese Maria Pia
Iozzelli Dario
Ricciulli Rosaria
Mattera Agnese
Carucci Cristina
Paolieri Elena
Toniaccini Susanna
Bruchi Valentina
Boscaglia Chiara
Curcio Luigi
Pallanti Michela
68,600
68,270
67,500
67,070
66,089
65,716
65,632
63,550
62,940
62,823
61,248
60,130
Il Direttore U.O. Amministrazione del Personale
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed
esami per il conferimento di n. 2 posti di Collaboratore
Tecnico Professionale Ingegnere Meccanico cat. D.
Graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami
per il conferimento di n. 2 posti di Collaboratore Tecnico
Professionale Ingegnere Meccanico cat. D approvata con
determinazione n. 369 del 10.06.2010.
N°
Nominativo
Punti
1
2
3
4
5
6
7
8
Antonacci Lorella
Orisio Sebastiano
Filipponi Carlo
Dominici Silvia
Maccari Paolo
Ghezzi Antonio
Andreuzzi Sergio
Di Siena Giuseppe
68,240
60,640
59,760
59,400
58,780
55,910
55,200
54,580
Il Direttore U.O. Amministrazione del Personale
QUADRIFOGLIO S.p.A. - FIRENZE
Avviso di selezione esterna per n. 1 posto di
impiegato di livello 4° (par. B) del C.C.N.L. Servizi
ambientali e territoriali vigente, da adibire a mansioni
di impiegato Tecnico Amministrativo presso la Direzione Pianificazione e Gestione Servizi.
1. E’ indetta una procedura di selezione esterna per
n. 1 posto di impiegato di livello 4° (par. B) C.C.N.L.
servizi ambientali e territoriali vigente, da adibire a
mansioni Impiegato Tecnico Amministrativo presso la
Direzione Pianificazione e Gestione Servizi.
Visto il processo di unificazione organizzativa e
societaria in corso tra Quadrifoglio Spa e S.A.FI. Spa, la
7
graduatoria potrà essere utilizzata da entrambe le società
per la copertura dei fabbisogni di personale di cui in
oggetto.
2. Requisiti di ammissione:
a. cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite
dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi
dell’Unione Europea purché con adeguata conoscenza
della lingua italiana da accertare durante lo svolgimento
delle prove concorsuali ed in possesso dei requisiti civili
e politici anche negli stati di appartenenza;
b. immunità da condanne penali che comportino, in
base alla legislazione vigente, l’interdizione perpetua
o temporanea dai pubblici uffici. Inoltre non dovranno
sussistere virtuali cause di sospensione o di cessazione
del rapporto di lavoro ai sensi degli artt. 58, 59 e 94 del
D.Lgs. n. 267/2000;
c. titolo di studio: Diploma di scuola media superiore
(requisito minimo);
d. esperienza di almeno 1 anno in aziende/enti che si
occupano di igiene urbana;
e. idoneità fisica per le mansioni per le quali viene
effettuata la selezione;
f. possesso della patente di guida ITALIANA o di un
paese della Comunità Europea di grado “B” o superiore
in corso di validità.
Tutti i requisiti di cui sopra devono essere posseduti
alla data di scadenza del termine stabilito per la
presentazione delle domande di ammissione alla presente
selezione.
3. La domanda di ammissione dovrà essere presentata
alla Direzione di Quadrifoglio Spa, via Baccio da
Montelupo n. 52 a mano o a mezzo raccomandata AR
entro e non oltre il giorno 11 febbraio 2011, ore 13 (farà
fede la data del timbro postale).
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente
utilizzando il modulo allegato al presente avviso,
disponibile presso la Direzione di via Baccio da
Montelupo 52 o sul sito aziendale www.quadrifoglio.
org (Ricerche del Personale) ed a questo dovrà essere
allegato apposito Curriculum Vitae.
4. Gli aspiranti, sotto la loro personale responsabilità,
dovranno dichiarare quanto indicato nella domanda,
che dovrà essere compilata esclusivamente, pena la non
ammissione al concorso, mediante il modello allegato.
Le domande che non risultino rispettare i requisiti di
ammissione o che siano incomplete non saranno prese in
considerazione ed i candidati non saranno ammessi alle
prove concorsuali.
5. La prova di selezione consisterà nel sostenimento
di prove di esame che saranno tenute a cura della
Commissione Giudicatrice composta da almeno 3 membri
ai sensi dell’art. 35 comma 3 del D. Lgs. 165 del 2001.
8
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Tutte le decisioni concernenti lo svolgimento della
selezione e le valutazioni delle prove sono rimesse al
giudizio definitivo della suddetta Commissione.
La prova di selezione tenderà ad accertare:
- la conoscenza del D. Lgs. 163/06, come modificato
dalla L. 152/08;
- la conoscenza del D. Lgs. 152/2006;
- la conoscenza pratica dell’ambiente Windows e
del pacchetto Office, in particolare: MS Access, Excel,
Word, Publisher;
- la conoscenza dell’ambiente SAP ed in particolare
il modulo MM;
- le capacità relazionali, la predisposizione al lavoro
di gruppo e la conoscenza del territorio nelle aree di
Gestione Quadrifoglio Spa e S.A.Fi. Spa, in particolare
dei comuni di: Firenze, Calenzano, Sesto Fiorentino,
Signa, Campi Bisenzio.
Il risultato della prova sarà espresso in trentesimi,
pertanto, i candidati dovranno ottenere un punteggio
minimo di 18/30 per essere inclusi nella graduatoria degli
idonei.
La graduatoria, compilata fino ad un massimo di n. 5
candidati che hanno ottenuto il maggior punteggio, verrà
sottoposta all’approvazione definitiva del competente
organo aziendale che proclamerà i vincitori. A parità di
punteggio, avrà rilevanza ai fini della graduatoria l’età
del, concorrente con la precedenza al più anziano.
La convocazione per la prova potrà avvenire anche
con ristretto margine di preavviso.
E’ facoltà della Commissione Giudicatrice invitare gli
interessati a regolarizzare, entro un termine perentorio, le
domande presentate nei termini che non risultino conformi
alle norme previste al punto 3. In ogni caso l’apposizione nella
domanda di dichiarazioni non rispondenti al vero comporterà
l’esclusione dalla selezione e dalla eventuale immissione
nelle mansioni oggetto della selezione medesima.
I vincitori della selezione, prima di essere ammessi
in servizio, saranno sottoposti ad accertamenti sanitari,
intesi a verificarne preliminarmente l’idoneità specifica
alle mansioni previste per i posti da ricoprire. Saranno
assegnati alle mansioni solo i candidati che, in base al
giudizio medico discrezionale ed inappellabile dei sanitari
designati dalla Società, risulteranno fisicamente idonei.
E’ in facoltà della Società richiedere agli stessi la documentazione relativa alle dichiarazioni di cui al punto 4.
6. E’ facoltà dell’Azienda effettuare una preselezione
dei candidati a mezzo di: valutazioni curriculari, test
psico-attitudinali, colloqui individuali, colloqui collettivi
o altro, anche tramite una società esterna specializzata.
Tale preselezione è da considerarsi preliminare alla prova
di selezione di cui al punto precedente.
Le modalità preselettive saranno stabilite dalla Commissione Giudicatrice.
DECRETO 29 dicembre 2010, n. 6633
certificato il 14-01-2011
7. E’ demandata alla Commissione Giudicatrice la
potestà di effettuare accertamenti medici di idoneità per
le mansioni messe a selezione, prima della ammissione
alle prove di esame, per quei concorrenti che, dalla
documentazione aziendale, presentino o abbiano
denunciato forme di inabilità o invalidità incompatibili,
o ritenute tali a giudizio della Commissione Giudicatrice,
con le mansioni da svolgere. L’esito negativo
dell’accertamento medico di idoneità, relativamente alle
mansioni messe a selezione, escluderà il concorrente
dalla ammissione alla selezione stessa.
8. In caso di rinuncia o se un vincitore non risulti in
possesso dei requisiti dichiarati, sarà chiamato il graduato
al posto successivo e così di seguito. Se un vincitore non
si presenta agli accertamenti medici o si rifiuti, comunque,
di sottoporsi ad essi, verrà dichiarato decaduto dal diritto
alla immissione in mansioni.
9. La graduatoria avrà validità per un periodo di 24
mesi.
Quadrifoglio Spa non assume alcuna responsabilità
per eventuali disguidi postali.
Informativa per il trattamento dei dati ai sensi del D.
Lgs. 196/03 disponibile sul sito www.quadrifoglio.org
(Ricerche di Personale)
Per ulteriori informazioni contattare 055/7339214.
CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI
- 2010
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione
Settore Infanzia e Diritto allo Studio
D.D. n. 2680/2009. Bando per l’ampliamento
dell’offerta di servizi educativi per la prima infanzia. Soggetti già beneficiarii dei contributi per la
realizzazione delle sezioni aggiuntive per l’A.E.
2009/2010. Assegnazione contributi per la prosecuzione
dell’attività per l’A.E. 2010/2011.
IL DIRIGENTE
Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 1/09
(“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento
del personale”) che definisce i rapporti tra organi di
direzione politica e dirigenza;
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerente
le competenze dei responsabili di settore;
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Visto il Decreto del Direttore Generale n. 6148 del 17
dicembre 2010 con il quale la sottoscritta è stata nominata
responsabile del Settore infanzia e diritto allo studio;
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo
unico della normativa della Regione Toscana in materia
di educazione, istruzione, orientamento, formazione
professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di
esecuzione, emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003, n.
47/R, nonché il relativo Piano di Indirizzo Generale
Integrato, approvato con deliberazione del Consiglio
Regionale 20 settembre 2006, n. 93, nei quali vengono
definiti, nell’ambito degli obiettivi specifici 1.1, 1.2 e
2.1, gli obiettivi, le azioni, le priorità e gli strumenti degli
interventi regionali nell’ambito dei servizi educativi per
la prima infanzia, ed in particolare:
- la diffusione di servizi nelle realtà che ne sono tuttora
prive, con riferimento anche alle tipologie previste dalla
L.R. 32/2002;
- la destinazione delle risorse al consolidamento dei
servizi esistenti;
- la promozione della massima diversificazione delle
tipologie di servizi con riferimento a quelle previste dalla
normativa regionale;
- la promozione e ampliamento del sistema privato
di qualità, certificato e convenzionato con i Comuni
favorendo lo sviluppo dei servizi gestiti dal privato
sociale;
- la riduzione delle liste di attesa dei servizi alla prima
infanzia;
Visto l’art. 1, comma 1259, della Legge 27 dicembre
2006, n. 296 e s.m., che prevede che il Ministro delle
politiche per la famiglia, di concerto con i Ministri della
pubblica istruzione, della solidarietà sociale e per i diritti
e le pari opportunità, promuove una intesa in sede di
Conferenza unificata Stato-Regioni avente ad oggetto
il Piano Straordinario di intervento per lo sviluppo del
sistema territoriale dei servizi socio-educativi;
Rilevato che tale Piano prevede lo sviluppo della
rete dei servizi educativi per la prima infanzia, al quale
concorrono gli asili nido e i servizi integrativi, al fine di
favorire il conseguimento entro il 2010, dell’obiettivo
comune della copertura territoriale del 33 per cento
fissato dal Consiglio europeo di Lisbona;
Ricordato il Documento quadro “Interventi triennali
per la prima infanzia, 2008-2010”, predisposto dall’Assessorato regionale all’Istruzione, alla Formazione e al
Lavoro, che definisce le scelte di base per gli interventi
da realizzare, in accordo con i soggetti attuatori, per
rispondere, con modalità flessibili, alla domanda di
servizi per la prima infanzia, anche nell’ottica del
raggiungimento dell’obiettivo europeo previsto per il
2010;
9
Ricordato come il suddetto Documento quadro sia
stato definito sulla base di un confronto e di un’intesa
con tutte le componenti interessate alle problematiche
dei servizi alla prima infanzia, quali Enti locali, Parti
sociali, Associazioni, nonché sottoposto al parere
della Commissione Regionale Permanente Tripartita
e presentato alla Giunta Regionale con specifica
“comunicazione” dell’Assessore competente nella seduta
del 21 aprile 2008;
Dato atto che tra le misure previste nel triennio 20082010 dalla Regione Toscana nel sopra citato Documento
quadro si prevedono interventi di sostegno ai Comuni e
ai soggetti pubblici e privati accreditati nella gestione dei
servizi educativi per la prima infanzia, al fine:
- dell’apertura di “nuovi servizi”, nella tipologia dei
nidi d’infanzia, dei centri gioco educativi e dei centri
bambini e genitori;
- della creazione di “nuove sezioni” aggiuntive per
utenti nella fascia di età 24-36 mesi nei Comuni che
presentano liste di attesa;
Vista l’Intesa raggiunta in Conferenza Unificata
Stato-Regioni in data 26 settembre 2007 tra il Governo,
le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano,
le Province, i Comuni e le Comunità montane in materia
di servizi socio-educativi per la prima infanzia, di cui
all’articolo 1, comma 1259 della Legge 296/2006 sopra
citata, in cui si prevede tra l’altro una disponibilità di
risorse per la Regione Toscana pari ad € 16.720.484,00;
Dato atto che in tale Intesa è previsto che:
- le Regioni attuino il piano per l’ampliamento e
la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia
attraverso l’incremento del numero dei posti disponibili
a copertura della domanda presso il sistema pubblico e
privato;
- all’erogazione di quanto spettante alle singole
Regioni per il primo anno, il Ministero delle politiche per
la famiglia provveda all’atto dell’adozione del piano da
parte delle singole amministrazioni regionali;
Vista l’Intesa raggiunta in Conferenza Unificata StatoRegioni in data 14 febbraio 2008 tra il Governo, le Regioni
e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province,
i Comuni e le Comunità montane in materia di servizi
socio-educativi per la prima infanzia, di cui all’articolo
1, comma 1259 della Legge 296/2006 sopra citata, in cui
si prevede tra l’altro una ulteriore disponibilità di risorse
per le Regioni per un importo pari ad € 117.000.000;
Vista la nota inviata dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della
Famiglia, in data 6 agosto 2008, al Coordinamento
Tecnico Interregionale per le Politiche Sociali relativa
agli adempimenti delle Regioni per il monitoraggio degli
10
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
interventi adottati con le risorse di cui al sopra citato
Piano Straordinario, nella quale si comunica fra l’altro
che le risorse spettanti alla Regione Toscana, nell’ambito
delle Intese raggiunte in sede di Conferenza Unificata in
data 28 settembre 2007 e 14 febbraio 2008, ammontano
complessivamente ad € 21.956.060,00, assegnati in
bilancio regionale ai pertinenti capitoli di spesa 61442
e 61443;
Ricordato altresì che, ai sensi dell’articolo 4 del
Decreto Interministeriale del 16 giugno 2007, il Ministero
della Solidarietà Sociale ha disposto alla Regione Toscana
il trasferimento delle risorse finanziarie afferenti al Fondo
Nazionale per le Politiche Sociali dell’anno finanziario
2008 di cui all’articolo 45 del Decreto Legge n. 159/2007,
come convertito dalla Legge 29 novembre 2007, n. 222,
per un importo pari a € 1.638.648,91, nell’ambito del
sopra citato Piano Straordinario, già acquisite in bilancio
regionale sui pertinenti capitoli di spesa 61442 e 61443;
Vista la Legge 8 novembre 2000, n. 328, ed in
particolare:
- l’articolo 20, comma 1, nel quale è stabilito che
per la promozione e il raggiungimento degli obiettivi di
politica sociale, lo Stato ripartisce le risorse del Fondo
Nazionale per le politiche sociali;
- l’articolo 16, comma 3, lettere a) e b), che, nell’ambito del sistema integrato di interventi e servizi sociali,
individua come priorità gli interventi a sostegno della
maternità e della paternità responsabile da realizzare in
collaborazione con i servizi socio-educativi per la prima
infanzia e le politiche di conciliazione tra il tempo di
lavoro ed il tempo di cura;
Ricordata altresì la Deliberazione della Giunta Regionale
n. 356 del 4 maggio 2009 nella quale è stato previsto che:
- una quota parte delle risorse aggiuntive assegnate
alla Regione Toscana, di cui all’Intesa raggiunta in sede
di Conferenza Unificata del 14 febbraio 2008, fosse
destinata, fra l’altro, all’emanazione di uno specifico
bando per l’erogazione di contributi in conto gestione
finalizzati alla realizzazione di nuovi servizi integrativi
per la prima infanzia, nella tipologia dei centri gioco
educativi e dei centri bambini e genitori;
- una quota parte delle risorse di cui al sopra citato
Decreto Interministeriale del 16 giugno 2007, fosse
destinata all’attivazione di nuovi servizi per la prima
infanzia;
Dato atto che con la sopra citata Deliberazione della
G.R. n. 356/2009 sono state assunte le prenotazioni
generiche n. 1 pari a € 1.635.576,00 sul capitolo 61442 e
€ 3.138.648,91 sul capitolo 61443;
Visto il proprio Decreto Dirigenziale 28 maggio 2009,
n. 2680, avente ad oggetto “Bando per l’ampliamento
dell’offerta di servizi educativi per la prima infanzia:
contributi per spese di gestione - Anno educativo
2009/2010”, finalizzato all’erogazione di contributi in
conto gestione per i seguenti interventi:
- apertura di nuovi nidi d’infanzia e servizi integrativi
per la prima infanzia, nella tipologia dei centri gioco
educativi e centri bambini e genitori;
- apertura di nuove “sezioni aggiuntive” nei nidi
d’infanzia e nei centri gioco educativi;
Dato atto che con Decreto Dirigenziale 11 Novembre
2009, n. 6004, sono stati ammessi a contributo, fra l’altro,
n. 27 progetti finalizzati alla realizzazione di nuove
sezioni aggiuntive presso nidi d’infanzia e centri gioco
educativi;
Ricordato altresì come nell’allegato A al sopra
indicato Decreto Dirigenziale n. 6004/2009 sono stati
indicati, tra i progetti non ammessi a contributo, i progetti
n. 28, presentato da Domus Cooperativa Sociale, e n.
40 presentato dalla Scuola Santa Marta soc. coop. soc.
a.r.l.;
Ricordato che con il Decreto Dirigenziale 29 Dicembre
2009, n. 7097, a seguito di comunicazioni pervenute da
parte dei Comuni di Lucca e Pian di Scò, agli atti dello
scrivente settore, erano stati riammessi a contributo i
progetti sopra menzionati della Domus Cooperativa
Sociale e della Scuola Santa Marta soc. coop. soc. a.r.l.;
Ricordato che con il Decreto Dirigenziale 29 aprile
2010, n. 2527, sia stato ammesso a contributo il progetto
presentato dalla Soc. BAMBI s.a.s. di Nardi Nicoletta e C.
finalizzato alla realizzazione di una sezione aggiuntiva;
Ricordato come il sopra menzionato bando di cui
al D.D. n. 2680/2009 prevedesse all’articolo 6 quanto
segue:
- per l’anno educativo 2010-2011 sarebbero stati
finanziati, in via prioritaria, i soggetti cui sono stati
erogati contributi per la creazione di “nuove sezioni”
(nella tipologia dei nidi d’infanzia e dei centri gioco
educativi) aggiuntive per utenti nella fascia di età 24-36
mesi;
- la misura del contributo per la prosecuzione per
l’anno educativo 2010/2011 degli interventi già finanziati
sarebbe stata quantificata in € 15.000 per ogni sezione
24-36 mesi;
- tale finanziamento sarebbe stato erogato in caso di
risorse disponibili per l’anno 2010;
- i soggetti beneficiari di tali contributi per l’anno
scolastico 2009-2010, avrebbero dovuto richiedere, in ogni
caso e senza preventiva richiesta da parte della Regione
Toscana, per iscritto il finanziamento anche per l’anno
educativo 2010-2011, dichiarando di voler confermare
gli interventi previsti nel formulario presentato;
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- i soggetti proponenti avrebbero dovuto inviare tale
comunicazione, esclusivamente a mezzo di Raccomandata
postale, entro e non oltre il giorno 30 maggio 2010
(facendo fede il timbro postale), alla Regione Toscana Settore Infanzia e Diritto agli studi;
Verificata la disponibilità di risorse sui pertinenti
capitoli di bilancio 61442 e 61443 del bilancio regionale
- annualità 2010;
Ricordato che dei 30 progetti ammessi a contributo
per la realizzazione di sezioni aggiuntive con i sopra
menzionati D.D. 6004/2009, 7097/2009 e 2527/2010 (n.
34 sezioni aggiuntive ammesse a contributo):
- la Scuola Materna Cattolica Leone XII società senza
scopo di lucro s.r.l. (progetto num. 8) non ha presentato
richiesta di contributi per la prosecuzione dell’attività della
sezione aggiuntiva per l’anno educativo 2010/2011;
- l’Istituto delle Suore di Maria Consolatrice (progetto num. 3) ha presentato richiesta di contributi per
la prosecuzione dell’attività della sezione aggiuntiva
per l’anno educativo 2010/2011 per mail e non per
raccomandata postale, come previsto dal bando di cui al
D.D. n. 2680/2009;
- il Gomitolo s.c. Sociale (progetto num. 43) e
l’Associazione Culturale “Il Ponte” (progetto num. 53)
hanno inviato la comunicazione di prosecuzione per
l’anno educativo 2010/2011 successivamente alla data
prevista dal bando all’articolo 6;
- per i progetti presentati dalla “Domus” società
cooperativa sociale (progetto num. 28), ammesso a
contributo con D.D. 7097/2009, e dalla Bambi s.a.s. di
Nardi Nicoletta & C. (progetto num. 90) ammesso a contributo con D.D. 2527/2010, sono attualmente in corso i
procedimenti di revoca totale dei contributi;
- per il progetto presentato dalla Cooperativa Sociale
Luna Società Cooperativa è attualmente in corso il
procedimento di revoca parziale del contributo, per n.
1 sezione aggiuntiva delle due finanziate con D.D. n.
6004/2009;
- per n. 4 progetti è attualmente in corso il procedimento
di istruttoria della documentazione presentata a rendiconto
dei progetti;
Ritenuto opportuno pertanto procedere all’ammissione
a contributo per l’anno educativo 2010/2011 di n. 27
sezioni aggiuntive già finanziate con i D.D. 6004/2009
e 7097/2009 per € 15.000 ciascuna, per un totale di €
405.000, in favore dei soggetti indicati nell’allegato A,
parte integrante e sostanziale del presente atto;
Dato atto che per n. 4 progetti, indicati nell’allegato
A, l’ammissione a contributo è da ritenersi con riserva,
condizionata al positivo completamento dell’istruttoria
dello scrivente settore sui rendiconti finali relativi
all’anno educativo 2009/2010 che è attualmente in corso,
11
e sarà eventualmente perfezionata all’atto dell’assunzione
dell’impegno di spesa, con cui si provvederà con proprio
successivo Decreto;
Ritenuto opportuno pertanto procedere:
- all’assunzione della prenotazione specifica di impegno per un totale di € 255.000 sul capitolo di bilancio
61442 - annualità 2010, in favore dei soggetti privati
indicati nell’allegato A al presente atto;
- all’assunzione della prenotazione specifica di impegno per un totale di € 150.000 sul capitolo di bilancio
61443 - annualità 2010, in favore dei soggetti pubblici
indicati nell’allegato A al presente atto, riducendo per un
analogo importo la prenotazione generica n. 5 (1/2009)
assunta con la Deliberazione della G.R. n. 356/2009 sul
capitolo 61443;
- all’approvazione dell’allegato B, parte integrante e
sostanziale del presente atto, quale fac-simile di comunicazione di avvenuta apertura delle sezioni aggiuntive a
mezzo raccomandata postale a.r. indirizzata alla Regione
Toscana Direzione Generale Competitività del sistema
regionale e sviluppo delle competenze - Settore “Infanzia
e diritto allo Studio” Piazza dell’Unità, 1 - 50123 Firenze,
che deve pervenire entro e non oltre 45 giorni dalla data
di pubblicazione del presente decreto dirigenziale di
ammissione a contributo sul B.U.R.T.;
- all’approvazione dell’allegato C, parte integrante e
sostanziale del presente atto, quale fac-simile di modulo
da inviare al termine dell’anno educativo 2010/2011 ai
fini della rendicon-tazione delle spese sostenute per la
sezione aggiuntiva dal 1 settembre 2010 fino al 31 luglio
2011;
- all’approvazione dell’allegato D, parte integrante
e sostanziale del presente atto, in cui si esplicitano i
dati identificativi e fiscali dei soggetti privati ammessi
a contributo, oltre alla ripartizione per codice gestionale
dei contributi assegnati;
Dato atto che l’impegno in favore dei soggetti ammessi a contributo sarà assunto sul bilancio regionale
2011 con proprio successivo decreto;
Dato atto che trattasi di contributi da inserire nell’elenco dei beneficiari previsto dal DPR 118/2000;
Vista la griglia degli indicatori finanziari inviata
dal controllo di gestione al fine del completamento del
cruscotto di governo da cui risulta che l’intervento in
questione abbia il codice 1.1.a.1;
Vista la Legge Regionale n. 78 del 23/12/2009 (Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2010 e Bilancio
Pluriennale 2010/2012);
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1298 del
12
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
28/12/2009 (Approvazione Bilancio gestionale 2010 e
pluriennale 2010/2012);
DECRETA
- di procedere per le motivazioni espresse in narrativa:
- all’ammissione a contributo dei soggetti indicati
nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente
atto, per un importo complessivamente pari a € 405.000,
quali contributi per la prosecuzione per l’anno educativo
2010/2011 per la creazione di “nuove sezioni” (nella
tipologia dei nidi d’infanzia e dei centri gioco educativi)
aggiuntive a servizi per la prima infanzia per utenti nella
fascia di età 24-36 mesi;
- all’assunzione della prenotazione specifica di impegno per un totale di € 255.000 sul capitolo di bilancio
61442 - annualità 2010, in favore dei soggetti privati
indicati nell’allegato A al presente atto;
all’assunzione della prenotazione specifica di impegno
per un totale di € 150.000 sul capitolo di bilancio 61443
- annualità 2010, in favore dei soggetti pubblici indicati
nell’allegato A al presente atto, riducendo per un analogo
importo la prenotazione generica n. 5 (1/2009) assunta
con la Deliberazione della G.R. n. 356/2009 sul capitolo
61443;
- all’approvazione dell’allegato B, parte integrante e
sostanziale del presente atto, quale fac-simile di comunicazione di avvenuta apertura delle sezioni aggiuntive a
mezzo raccomandata postale a.r. indirizzata alla Regione
Toscana Direzione Generale Competitività del sistema
regionale e sviluppo delle competenze - Settore “Infanzia
e diritto allo Studio” Piazza dell’Unità, 1 - 50123 Firenze,
che deve pervenire entro e non oltre 45 giorni dalla data
di pubblicazione del presente decreto dirigenziale di
ammissione a contributo sul B.U.R.T.;
- all’approvazione dell’allegato C, parte integrante e
sostanziale del presente atto, quale fac-simile di modulo
da inviare al termine dell’anno educativo 2010/2011 ai
fini della rendicon-tazione delle spese sostenute per la
sezione aggiuntiva dal 1 settembre 2010 fino al 31 luglio
2011;
- all’approvazione dell’allegato D, parte integrante
e sostanziale del presente atto, in cui si esplicitano i
dati identificativi e fiscali dei soggetti privati ammessi
a contributo, oltre alla ripartizione per codice gestionale
dei contributi assegnati;
- di stabilire che l’impegno in favore dei soggetti
ammessi a contributo sarà assunto sul bilancio regionale
2011 con proprio successivo Decreto;
- di stabilire che per n. 4 progetti, indicati nell’allegato
A, l’ammissione a contributo è da ritenersi con riserva,
condizionata al positivo completamento dell’istruttoria
dello scrivente settore sui rendiconti finali relativi
all’anno educativo 2009/2010 che è attualmente in corso,
e sarà eventualmente perfezionata all’atto dell’assunzione
dell’impegno di spesa, con cui si provvederà con proprio
successivo Decreto;
- di dare atto, per quanto riguarda l’assoggettabilità
di tali contributi alla ritenuta d’acconto del 4% prevista
dall’art. 28 del D.P.R. 600/73, si procederà sulla base dei
documenti già inviati allo scrivente Settore dai soggetti
beneficiari;
- di procedere alla liquidazione della cifra sopra
indicata con successive note di liquidazione ai sensi
dell’art. 44 del regolamento di contabilità n. 61/r del
19/12/2001 secondo le seguenti modalità, previste dal
D.D. 2680/2009:
- 40% a seguito di comunicazione di avvenuta apertura
delle nuove sezioni aggiuntive a mezzo raccomandata
postale a.r. indirizzata alla Regione Toscana Direzione
Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo
delle competenze - Settore “Infanzia e diritto allo Studio”
Piazza dell’Unità, 1 - 50123 Firenze, che deve pervenire
entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione del
presente decreto dirigenziale di ammissione a contributo
sul B.U.R.T.;
- 30% a seguito di verifica dell’inserimento dei dati
relativi ai nuovi servizi e alle nuove sezioni sul Sistema
Informativo Regionale Infanzia Adolescenza (SIRIA);
- 30% successivamente alla data indicata nel formulario
di conclusione del servizio dietro presentazione di una
relazione dettagliata che attesti, oltre alle spese sostenute
per la realizzazione dell’intervento, l’attività svolta e gli
obiettivi raggiunti.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT,
comprensivo degli allegati, ai sensi dell’art. 5 bis, comma
1, lett. b) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti
amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.
18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007, ad eccezione
dell’allegato D, ai sensi dell’art. 6 comma 2 della L.R.
23/2007 e della Direttiva approvata con DGR 167/2007.
Il Dirigente
Sara Mele
SEGUONO ALLEGATI
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Elenco sezioni aggiuntive
finanziate per l'a.e. 2010/2011
Numero
progetto
4
11
14
15
Soggetti beneficiari
ARCI Nuova Associazione Comitato Provinciale di
Pistoia
Brucomela di Mannini
Roberta e Pratelli Endra
s.n.c.
Giocolenuvole Società
Cooperativa Sociale Onlus
Comune di Barga
Contributo da
Contributo da assegnare
assegnare alle
ai singoli soggetti
sezioni
beneficiari
aggiuntive
13
Allegato A
Ammissione a
contributo con
riserva
Prenotazione specifica
sul cap. 61442/2010
SI
15.000,00
Prenotazione specifica
sul cap. 61443/2010
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
30.000,00
30.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
18
Comune di Firenze
15.000,00
21
22
26
29
33
38
40
46
Comune di Montale
Comune di Bagno a Ripoli
Bimbo In... di Pauzano & C.
s.n.c.
Bambi s.a.s. di Nardi
Nicoletta & C.
Alambicchi - società
cooperativa sociale ONLUS
G.A.Z. di Caverni Glenda &
Fatticcioni Simonetta s.n.c.
Scuola Santa Marta soc.
coop. soc. a.r.l.
Cooperativa Sociale
Pantagruel o.n.l.u.s.
15.000,00
SI
15.000,00
15.000,00
30.000,00
30.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
55
Cooperativa Sociale Luna
Società Cooperativa
15.000,00
15.000,00
56
Comune di Portoferraio
15.000,00
15.000,00
57
L'ABBICCI s.n.c. di
Becherini Susanna & C
15.000,00
15.000,00
58
Ester Cooperativa sociale
Onlus
15.000,00
15.000,00
15.000,00
59
Paideia Società Cooperativa
Sociale ONLUS
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
30.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
405.000,00
405.000,00
255.000,00
60
67
70
75
76
77
Comune di Castiglion
Fiorentino
Comune di Castelnuovo di
Garfagnana
Il paese senza punta s.r.l.
Comune di Marradi
Peter Pan Cooperativa
Sociale Onlus
L'Aurora società cooperativa
sociale ONLUS
Totali
15.000,00
SI
15.000,00
SI
30.000,00
15.000,00
15.000,00
150.000,00
14
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B
Alla Regione Toscana
Direzione Generale Competitività del
Sistema Regionale e Sviluppo delle
Competenze
Settore “Infanzia e diritto allo studio”
Piazza dell’Unità, 1
50123 Firenze
RACCOMANDATA A.R.
Oggetto: Comunicazione avvio attività sezioni aggiuntive a.e. 2010/2011 progetto finanziato
con D.D. _______/2010 per un importo pari a € 15.000 per ciascuna sezione.
Io sottoscritto/a _________________________________________ nella qualità di _____________
_____________________________________________________________ del seguente soggetto
beneficiario _____________________________________________________________________
______________________________________________ per il progetto numero ______________
Dichiaro sotto la mia responsabilità
consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dai
benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000)
• di proseguire anche per l’anno educativo 2010/2011 le attività della sezione aggiuntiva per
la quale si è stati beneficiari per l’anno educativo 2009/2010 di un contributo pari ad €
35.000,00;
• che i dati relativi al progetto finanziato sono i seguenti:
Dati identificativi del soggetto beneficiario:
Ragione Sociale/Nome ente pubblico ________________________________________________________
Nome, tipologia e indirizzo del servizio per il quale si è beneficiato dei contributi per l’anno educativo
2009/2010: _____________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
Accreditamento rilasciato da: _____________________________________________________________
Scadenza del provvedimento di accreditamento: ______________________________________________
Eventuale richiesta di nuovo accreditamento presentata a ______________________________________
in data _______________________________
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Numero dei bambini previsti nel servizio nell’anno educativo 2009/2010 senza considerare la sezione
aggiuntiva: _________
Numero dei bambini inseriti nella sezione aggiuntiva nell’anno 2009/2010, per il quale si è beneficiato
del contributo di € 35.000,00: __________
Numero dei bambini previsti nel servizio nell’anno educativo 2010/2011 senza considerare la sezione
aggiuntiva: ______
Numero dei bambini inseriti nella sezione aggiuntiva nell’anno 2010/2011, per il quale si è beneficiato
del contributo di € 15.000,00: __________
Il sottoscritto si impegna altresì a comunicare tempestivamente eventuali variazioni a quanto sopra dichiarato
sia all’inizio che nel corso dell’anno educativo 2010/2011, così come l’eventuale rinuncia al contributo per
mancanza di uno dei presupposti previsti dal Bando di cui al Decreto Dirigenziale n. 2680/2009.
Il sottoscritto si impegna inoltre a rispettare ogni altra disposizione prevista dal Bando di cui al Decreto
Dirigenziale n. 2680/2009 e dal provvedimento di assegnazione dei contributi per l’anno educativo
2010/2011 che è stato adottato dalla Regione Toscana in ordine alla liquidazione delle risorse e al
monitoraggio fisico e finanziario del progetto.
EVENTUALI E ULTERIORI COMUNICAZIONI: _____________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Data ______________________
Timbro e firma
_____________________________
Il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati da parte della Regione Toscana, ex Dec.Lgs. 196/2003.
Timbro e firma
_____________________________
Si allega copia del documento di identità dell’istante.
15
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
16
ALLEGATO C
Modulo di rendicontazione finanziaria del progetto denominato
“_____________________________” prosecuzione sezione aggiuntiva a.e. 2010/2011:
SOGGETTO BENEFICIARIO: _________________________________________________
DENOMINAZIONE E INDIRIZZO DEL SERVIZIO OVE SI E’ REALIZZATA LA
SEZIONE AGGIUNTIVA ______________________________________________________
____________________________________________________________________________
Costi di gestione corrente del/i servizio/i per l'anno scolastico 2010-2011
Tipologie di spesa
Spesa
Spese per personale (educatori/educatrici)
Altre spese per personale (ausiliari, amministrativi, ecc.)
Spese per utenze
Spese per materiali (es. pulizia, didattici, di consumo, manutenzione arredi e
attrezzature, ecc.)
Altre spese in conto gestione (es. servizio di refezione, affitti, direzione,
coordinamento pedagogico, manutenzioni, ecc.)
Totale costi di gestione corrente del servizio per l’a.s. 2010-2011
Contributo erogato dalla Regione Toscana
Cofinanziamento del soggetto beneficiario con fondi propri
€ 15.000
N.B. Si precisa quanto segue:
• sono da inserire nel seguente prospetto le spese in conto gestione limitatamente alla
quota parte imputabile alla sezione aggiuntiva;
• il contributo per la sezione aggiuntiva di € 15.000 sarà considerato ammissibile ai fini
del rendiconto se il soggetto beneficiario avrà cofinanziato il progetto per un importo
pari ad almeno il 15% del contributo complessivamente assegnato (€ 15.000 + 15%);
• non sono ammesse ai fini della rendicontazione tutte le tipologie di spese in conto
capitale.
Modalità di imputazione per quota parte della sezione aggiuntiva rispetto al totale del
servizio:
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Firma
_________________________________________
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione
Settore Infanzia e Diritto allo Studio
DECRETO 31 dicembre 2010, n. 6635
certificato il 14-01-2011
17
titività regionale e occupazione della Regione Toscana approvato con Decisione della Commissione COM(2007)5475
del 7 novembre 2007;
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 832
del 20/11/2007, che prende atto dell’approvazione del
Programma Operativo Ob. 2 Competitività regionale
e occupazione della Regione Toscana da parte della
Commissione con Decisione COM(2007)5475;
D.D. n. 6268/2010. Sostituzione allegato B.
IL DIRIGENTE
Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 1/09
(“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento
del personale”) che definisce i rapporti tra organi di
direzione politica e dirigenza;
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerente
le competenze dei responsabili di settore;
Visto il Decreto del Direttore Generale n. 6148 del 17
dicembre 2010 con il quale la sottoscritta è stata nominata
responsabile del Settore infanzia e diritto allo studio;
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo
unico della normativa della Regione Toscana in materia di
educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di esecuzione,
emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003, n. 47/R, nonché il
relativo Piano di Indirizzo Generale Integrato, approvato
con deliberazione del Consiglio Regionale 20 settembre
2006, n. 93, nei quali vengono definiti, nell’ambito degli
obiettivi specifici 1.1, 1.2 e 2.1, gli obiettivi, le azioni,
le priorità e gli strumenti degli interventi regionali
nell’ambito dei servizi educativi per la prima infanzia;
Visto il Regolamento (CE) n. 1081 del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al
Fondo sociale europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999;
Visto il Regolamento (CE) n. 1083 del Consiglio
dell’11 luglio 2006, recante le disposizioni generali
sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo
sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il
Regolamento (CE) n. 1260/1999;
Visto il Regolamento (CE) n. 1828 della Commissione
dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/06 del Consiglio
recante disposizioni generali sul Fondo europeo di
sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione;
Visto il Programma Operativo Obiettivo 2 Compe-
Visto il Provvedimento Attuativo di Dettaglio del
Programma Operativo Obiettivo 2 FSE 2007-2013 Regione Toscana, approvato con Deliberazione della Giunta
Regionale n. 873 del 26/11/2007, nel quale, nell’ambito
dell’Asse II “Occupabilità” - obiettivo specifico f) - si
prevedono azioni mirate ad eliminare le discriminazioni
di genere nell’accesso al lavoro, attraverso misure attive
e azioni positive volte a favorire le pari opportunità
nell’inserimento lavorativo, tra le quali il finanziamento
di interventi di sostegno e sviluppo delle strutture per
l’infanzia e per la diversificazione delle tipologie di
servizi offerti in funzione delle esigenze di conciliazione
della vita familiare con la vita lavorativa;
Visto il Decreto Dirigenziale 27 luglio 2010, n. 3909,
avente ad oggetto “Bando assegnazione voucher prima
infanzia anno educativo 2010/2011. Approvazione” ed
in particolare l’articolo 8 nel quale è previsto che i Comuni:
- sottoscrivano specifico atto convenzionale con la
Regione per la gestione dei voucher e per il monitoraggio
dell’intervento;
- provvedano a far sottoscrivere atto unilaterale di
impegno ai soggetti assegnatari dei voucher secondo lo
schema fornito dal settore regionale competente;
Ricordato che con Decreto Dirigenziale 14 Dicembre
2010, n. 6268 si è provveduto all’approvazione:
- dello schema di convenzione (allegato A) che i Comuni dovranno sottoscrivere con la Regione, a pena di
revoca delle richieste di voucher ammesse a contributo,
per la gestione dei voucher e per il monitoraggio dell’intervento;
- dello schema dell’atto unilaterale di impegno (allegato B) che ciascun soggetto assegnatario dei voucher
dovrà sottoscrivere, pena la revoca del voucher stesso;
Dato atto che con il sopra richiamato D.D. n.
6268/2010 è stato stabilito che coloro che beneficieranno
del voucher, non avrebbero potuto portare in detrazione,
né per l’anno 2011, né per l’anno 2012, i documenti
probatori portati a rendiconto delle spese effettivamente
sostenute;
Dato atto che per mero errore materiale nello schema
di atto unilaterale di impegno (allegato B) è stato
18
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
stabilito che non potessero essere portate a detrazione
nella dichiarazione dei redditi 2011, né dal/la richiedente
il voucher, né da altro familiare, le fatture/ricevute
relative al periodo settembre-ottobre 2010 e non, come
correttamente dovrebbe essere, le fatture/ricevute relative
al periodo settembre-dicembre 2010;
Ritenuto opportuno per le motivazioni sopra espresse
sostituire l’allegato B di cui al D.D. n. 6268/2010, con
l’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente
atto;
Dato atto che il D.D. n. 6268/2010 rimane invariato
per tutto ciò che non è espressamente modificato dal
presente atto;
Vista la legge regionale n. 78 del 23 dicembre 2009
che approva il bilancio 2010 e il bilancio pluriennale
2010-2012;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1298
del 28 dicembre 2009 che approva il bilancio gestionale
per l’esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010/12;
DECRETA
- di sostituire, per le motivazioni espresse in narrativa,
l’allegato B di cui al D.D. n. 6268/2010 (1), con l’allegato
B, parte integrante e sostanziale del presente atto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT,
comprensivo degli allegati, ai sensi dell’art. 5 bis, comma
1, lett. b) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti
amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.
18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Sara Mele
SEGUE ALLEGATO
(1) N.d.r. Pubblicato sul B.U. n. 1/2011
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ATTO UNILATERALE DI IMPEGNO
La
sottoscritta/o
____________________________________________________,
nata/o a _____________________________________ il giorno ___________________
e residente in _____________________________ Via ___________________________
_____________________________________________ n°_______C.A.P.___________
Codice Fiscale | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | richiedente il voucher
di cui Decreto Dirigenziale n.________ del_________;
PREMESSO E CONSIDERATO
-
che la Regione Toscana ha approvato, con Decreto Dirigenziale n. 3909 del 27 luglio
2010, il Bando per l’assegnazione di voucher prima infanzia anno educativo 20102011;
-
Che la Regione Toscana con Decreto Dirigenziale n._______ del______ ha
approvato la graduatoria dei bambini beneficiari di voucher all’infanzia anno
educativo 2010-2011;
-
Che per l’organizzazione, gestione e rendicontazione dei voucher all’infanzia a.e.
2010-2011 l’intervento è realizzato in collaborazione con il Comune presso il quale si
è presentato domanda, il quale ha stipulato con la Regione Toscana apposita
convenzione;
-
che tale intervento è realizzato col concorso finanziario del POR Ob.2 FSE 20072013 Asse II 2 ”Occupabilità”, e che quindi è soggetto alle normative comunitarie,
nazionali e regionali;
SI IMPEGNA
-
a partecipare al percorso, finalizzato ad eliminare le discriminazioni di genere
nell’accesso al lavoro, attraverso misure attive e azioni positive volte a favorire le pari
opportunità nell’inserimento lavorativo, di cui al sopra citato Decreto Dirigenziale n.
3909/2010, in funzione delle esigenze di conciliazione della vita familiare con la vita
lavorativa;
- a rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia di
19
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
20
Infanzia (nidi 0-3 anni);
- a rispettare tutte le disposizioni previste nel Bando approvato con Decreto
Dirigenziale n. 3909 del 27 luglio 2010;
- consegnare al Comune presso il quale ha presentato domanda entro il 1 aprile 2011 il
presente atto correttamente compilato e firmato, al fine dello svolgimento
dell’istruttoria;
- a rispettare le disposizioni relative alle “modalità di rendicontazione”, elencate
nell’art. 9 della Convenzione che il proprio Comune di residenza ha firmato con la
Regione Toscana;
- a rispettare le scadenze previste dall’art. 8 del Bando approvato con Decreto
Dirigenziale n. 3909 del 27 luglio 2010, per l’invio della documentazione a
rendiconto, al fine di riconoscere e rimborsare le spese ammissibili e sostenute per
l’anno educativo 2010-2011;
-
a fornire tutti i chiarimenti, delucidazioni e integrazioni ove si ritenessero necessarie a
seguito di verifica del rendiconto, e richieste dalla Regione Toscana e dal Comune di
propria residenza, nei termini da questi stabiliti;
- a prendere atto che in caso di mancata risposta ai chiarimenti, delucidazioni e
integrazioni richieste al punto precedente, questo comporterà la revoca totale o
parziale dell’importo del voucher assegnato, nella misura corrispondente alla
documentazione non corretta e non sanata;
-
di prendere atto della nota Informativa relativa a “Codice in materia di protezione dei
dati personali”, ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.
DICHIARA ALTRESI’ SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITA’
consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della
conseguente decadenza dai benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli
artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000)
- che non saranno portate a detrazione nella dichiarazione dei redditi 2011, né dal/la
sottoscritto/a né da altro familiare, le fatture/ricevute relative al periodo settembredicembre 2010;
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- che non saranno portate a detrazione nella dichiarazione dei redditi 2012 né dal/la
sottoscritto/a né da altro familiare, le fatture/ricevute relative al periodo gennaioluglio 2011;
-
che non sono stati richiesti e/o ottenuti, né dal/la sottoscritto/a né da altro familiare,
ulteriori contributi per le medesime finalità di cui al Bando ex Decreto Dirigenziale n.
3909/2010 e per il medesimo anno educativo;
-
che, qualora vengano assegnati successivamente alla sottoscrizione del presente atto,
al/la sottoscritto/a o a altro familiare, ulteriori contributi per le medesime finalità di
cui al Bando ex Decreto Dirigenziale n. 3909/2010 e per il medesimo anno educativo,
verrà tempestivamente comunicata tale informazione la Regione Toscana – Settore
Infanzia e diritto allo studio.
Luogo e data____________________
Firma
________________________
Il/la sottoscritto/a AUTORIZZA il trattamento dei dati personali comunicati unicamente
per le finalità per la quale vengono rilasciati, ai sensi dell’articolo 13 del Decreto
Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”,
essendo a conoscenza che:
1- il trattamento dei dati desumibili dal presente atto è finalizzato alla conoscenza
delle informazioni e della documentazione necessaria al procedimento
amministrativo di cui all’oggetto;
2 – il trattamento avviene, nel rispetto dei principi di correttezza, liceità e
trasparenza, mediante archiviazione della documentazione cartacea presentata e
gestita mediante eventuale utilizzo di strumenti informatici;
3 – il conferimento dei dati è obbligatorio e richiesto nell’interesse dei soggetti
presentatori delle domande;
4 – il titolare dei dati è la Regione Toscana - Giunta Regionale, il dirigente
responsabile del trattamento è il dirigente responsabile del Settore “Infanzia e
diritto allo studio”, gli incaricati del trattamento sono i i dipendenti assegnati al
dirigente responsabile del Settore “Infanzia e diritto allo studio”.
Luogo e data____________________
Firma
________________________
- Allega copia del documento di riconoscimento in corso di validità.
21
22
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Industria, Artigianato,
Innovazione Tecnologica
Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle
Imprese
DECRETO 30 dicembre 2010, n. 6649
certificato il 14-01-2011
Reg. (CE) n. 1083/2006. POR CReO FESR 20072013. Linea di Intervento 1.3a) “Aiuti alla ricerca
e all’innovazione per le imprese dei settori manifatturieri”. D.D. n. 6427/2007 “Bando per il sostegno dello sviluppo precompetitivo delle pmi industriali”. Approvazione elenco delle domande ammesse all’erogazione ed accertamento economia di
impegno.
IL DIRIGENTE
Visto l’art. 2 comma 4 della legge regionale 8 gennaio
2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e
ordinamento del personale”;
Vista la legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1, sopra
citata, ed in particolare l’art. 9;
Visto il decreto del Direttore Generale n. 5192 del 26
ottobre 2010, con il quale il sottoscritto è stato nominato
responsabile del Settore “Artigianato e Politiche di
Sostegno alle Imprese”;
Visto il Reg. (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11
luglio 2006 recante disposizioni generali sui fondi
strutturali;
Visto il Reg. (CE) n. 1080/2006 del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al
Fondo Europeo di Sviluppo regionale;
Visto il Reg. (CE) n. 1828/2006 della Commissione
dell’8 dicembre 2006, che stabilisce le modalità di
applicazione del Reg. (CE) n. 1083/2006 del Consiglio
dell’11 luglio 2006 e del Reg. (CE) n. 1080/2006 del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 698 dell’8
ottobre 2007 di presa d’atto della Decisione della
Commissione Europea C(2007) n. 3785 del 1° agosto
2007 che approva il Programma Operativo per l’intervento
comunitario del FESR Obiettivo “Competitività
Regionale e Occupazione” nella Regione Toscana per il
periodo di programmazione 2007/2013;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 947 del 17
dicembre 2007, recante “Programma operativo per
l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’Obiettivo
“Competitività Regionale e Occupazione” della Regione
Toscana periodo di programmazione 2007/2013. Presa
d’atto dell’approvazione del testo dei criteri di selezione
delle operazioni da parte del Comitato di Sorveglianza
del 3.12.07”;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 708 del 15
settembre 2008, con la quale si approva la versione n.
4 del Documento di Attuazione Regionale (DAR) del
POR “Competitività Regionale e Occupazione” FESR
2007/2013;
Vista, in particolare, la linea di intervento 1.3a) “Aiuti
alla ricerca e all’innovazione per le imprese dei settori
manifatturieri”;
Visto il decreto n. 6427 del 21 dicembre 2007, con il
quale si approva il bando per il sostegno dello sviluppo
precompetitivo delle piccole e medie imprese industriali
e si assume una prenotazione specifica di impegno pari a
2.491.563,50 euro sul capitolo 51114 del bilancio 2007,
rinviando l’impegno ad ulteriore atto;
Visto il decreto n. 5187 del 4/11/2008, con il quale
si approva la graduatoria delle domande ammesse e
non ammesse a valere sul bando “Aiuti allo sviluppo
precompetitivo” di cui al punto precedente e si assumono
gli impegni di euro 2.491.563,50 sul cap. 51114 del
bilancio 2008, di euro 1.364.337,66 sul cap. 51393 del
bilancio 2008, di euro 7.748.503,56 sul cap. 51394 del
bilancio 2008, di euro 702.701,43 sul cap. 51393 del
bilancio 2009, di euro 3.990.862,91 sul cap. 51394 del
bilancio 2009, di euro 521.670,43 sul cap. 51393 del
bilancio 2010 e di euro 2.963.102,01 sul cap. 51394 del
bilancio 2010;
Visti i decreti n. 2273 e n. 2474 del 12 maggio 2009
e n. 5577 e n. 5578 del 2 novembre 2009, con i quali
si integrano i contributi concessi con il decreto di cui
al punto precedente e si impegna complessivamente
l’importo di euro 48.511,12 sul cap. 51393 del bilancio
2010 e di euro 275.544,38 sul cap. 51394 del bilancio
2010;
Visto il decreto n. 3315 dell’11 giugno 2007, con
il quale si aggiudica a Fidi toscana S.p.A. la gara di
appalto per l’affidamento del “Servizio di gestione delle
agevolazioni alle imprese industriali”;
Visto che, al paragrafo “Modalità di erogazione”
dell’allegato A del citato decreto n. 6427 del 21 dicembre
2007, si dispone, tra l’altro, che il contributo possa essere
erogato a titolo di anticipo, limitatamente al 50%, o a
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
23
saldo, relativamente alle spese effettivamente sostenute,
dimostrate da fatture quietanzate o da documenti
comprovanti la quietanza o con valenza probatoria
equivalente e secondo quanto indicato nel modulo di
erogazione;
Ritenuto pertanto di accertare l’economia di euro
17.225,70 sull’impegno n. 5896/2010 del cap. 51393 del
bilancio 2010 e l’economia di euro 97.842,45 sull’impegno
n. 5897/2010 del cap. 51394 del bilancio 2010, per un
importo complessivo pari a euro 115.068,15;
Visto il decreto n. 2917 dell’11 giugno 2010, con
il quale si approva l’elenco delle domande ammesse
all’erogazione a saldo sulla Linea di Intervento 1.3a)
“Aiuti alla ricerca e all’innovazione per le imprese dei
settori manifatturieri” POR CreO FESR 2007/2013
- bando 2007, per un importo complessivo pari a euro
1.588.233,59;
Vista la L.R. 23/12/2009 n. 78 “Bilancio di previsione
per l’anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale
2010/2012”;
Visto il decreto n. 4632 del 13 settembre 2010, con il
quale si approvano gli elenchi delle domande ammesse
all’erogazione a saldo e in anticipo sulla Linea di Intervento
1.3a) “Aiuti alla ricerca e all’innovazione per le imprese
dei settori manifatturieri” POR CreO FESR 2007/2013
- bando 2007, per un importo pari, rispettivamente, a
euro 1.234.554,04 e a euro 2.994.798,75, si revocano
le agevolazioni per l’importo complessivo di euro
3.174.745,50 e si accerta l’economia di impegno per
l’importo di euro 3.602.343,12;
DECRETA
Preso atto che, con nota del 30 novembre 2010
rif. 16966/BT/aa, acquisita agli atti del Settore in data
16/12/2010, Fidi Toscana S.p.A. ha trasmesso alla Regione
Toscana l’elenco delle imprese ammesse all’erogazione
del contributo dal 01/08/2010 al 30/11/2010, per un
importo complessivo di investimenti finanziati pari a
euro 3.647.705,07, di contributi erogati a saldo pari
a euro 1.220.252,85 e di minori erogazioni pari a euro
115.068,15;
Preso atto che nella citata nota del 27 luglio 2010
Fidi Toscana S.p.A. ha comunicato di aver provveduto,
a far data dal 21/06/2010, a modificare il programma
informatico togliendo l’applicazione della ritenuta
d’acconto, anche sulla quota di contributo relativa alle
risorse statali, a seguito di quanto disciplinato dall’Agenzia
delle Entrate (Risoluzione n. 51/E dell’11/06/2010);
Vista la delibera di Giunta regionale n. 1298 del
28/12/2009, che approva il bilancio gestionale 2010 e il
bilancio pluriennale 2010/2012;
1. di approvare l’allegato A “Elenco delle domande
ammesse all’erogazione a saldo - Linea di intervento 1.3a)
POR CReO FESR 2007/2013 “Sviluppo precompetitivo”
- bando 2007”, parte integrante e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo pari a euro
1.220.252,85;
2. di accertare l’economia di euro 17.225,70 sull’impegno n. 5896/2010 del cap. 51393 del bilancio
2010 e l’economia di euro 97.842,45 sull’impegno n.
5897/2010 del cap. 51394 del bilancio 2010, per un
importo complessivo pari a euro 115.068,15;
3. di trasmettere il presente atto a Fidi Toscana S.p.A.,
per i successivi adempimenti.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul
BURT ai sensi dell’art. 5 bis lett. c della L.R. 23/2007
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima
L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Alessandro Compagnino
SEGUE ALLEGATO
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4
5
6
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8
9
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13
14
15
16
17
18
19
20
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
Num.
Anno
Prog.
1057
1196
1276
1164
1267
1284
1008
1307
1359
1250
1105
980
1195
1110
1052
1208
1306
1014
1316
1033
Num
ero
Allegato A
Forma
Giuridi
ca
GEA SOFT
SRL
A.M.O.M.
SPA
INTECS INFORMATICA E TECNO SPA
MAKOR UNIPERSONALE
SRL
ENERQOS
SPA
LINK.IT
SRL
RIFINIZIONE VIGNALI
SPA
EN-ECO ENERGY FOR ECOLOG SRL
PERTICI
SPA
CODICES
SRL
AEP ADVANCED ENGINEERING SRL
FONDERIE VALDELSANE
SPA
NERI ROMUALDO
SPA
CONCERIA LLOYD
SPA
WAVECOMM
SRL
NETFARM
SRL
ELDES
SRL
ITALCALCO
SRL
TOP FINISH 2002
SRL
GOMMATEX POLIURETANI
SPA
Ragione Sociale Impresa
%
Provinci Investimento
contribu
a Invest. Ammesso
to
LUCCA
LU
154.300,00
35
CIVITELLA IN VAL DI CHIANA AR
254.000,00
35
PISA
PI
81.500,00
35
SINALUNGA
SI
384.300,00
35
CASCINA
PI
280.460,00
45
PISA
PI
194.660,00
45
MONTEMURLO
PO
285.610,00
35
FIRENZE
FI
90.000,00
45
CERTALDO
FI
220.000,00
35
PISA
PI
268.000,00
45
SIGNA
FI
199.770,00
35
MONTERIGGIONI
SI
130.600,00
35
AREZZO
AR
221.200,00
35
SANTA CROCE SULL'ARNO
PI
200.920,00
35
COLLE DI VAL D'ELSA
SI
67.470,00
45
CASCINA
PI
97.860,00
45
SCANDICCI
FI
244.620,00
45
CALENZANO
FI
62.660,00
45
SCARPERIA
FI
256.000,00
35
PRATO
PO
204.300,00
45
Comune Invest.
54.005,00
88.900,00
28.525,00
134.505,00
126.207,00
87.597,00
99.963,50
40.500,00
77.000,00
120.600,00
69.919,50
45.710,00
77.420,00
70.322,00
30.361,50
44.037,00
110.079,00
28.197,00
89.600,00
91.935,00
1.515.383,50
Contributo
Ammesso
LdI 1.3a POR CReO FESR 2007/2013
Contributo Contributo
Tortale
Rendicontazio
Minori
erogato in erogato a
contributo
ne Ammesso
erogazioni
anticipo
SALDO
eogato
151.800,00
53.130,00
53.130,00
875,00
238.121,37
83.342,48
83.342,48
5.557,52
69.500,00
24.325,00
24.325,00
4.200,00
365.138,35
127.798,42
127.798,42
6.706,58
249.658,96 63.103,50
49.243,03
112.346,53
13.860,47
194.660,00
87.597,00
87.597,00
0,00
256.131,37
89.645,98
89.645,98
10.317,52
84.040,77
37.818,35
37.818,35
2.681,65
210.000,00
73.500,00
73.500,00
3.500,00
268.000,00
120.600,00
120.600,00
0,00
198.456,30 34.959,75
34.499,96
69.459,71
459,79
120.600,00
42.210,00
42.210,00
3.500,00
192.401,55
67.340,54
67.340,54
10.079,46
197.920,00
69.272,00
69.272,00
1.050,00
61.092,18 15.180,75
12.310,73
27.491,48
2.870,02
96.647,86 22.018,50
21.473,04
43.491,54
545,46
219.425,87
98.741,64
98.741,64
11.337,36
62.660,00
28.197,00
28.197,00
0,00
255.995,73 44.800,00
44.798,51
89.598,51
1,49
155.454,76
54.409,17
54.409,17
37.525,83
3.647.705,07
1.220.252,85 1.400.315,35 115.068,15
D.D. 6427/07 "Sviluppo precompetitivo PMI industriali" - Erogazioni a saldo
24
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione
Settore Infanzia e Diritto allo Studio
DECRETO 31 dicembre 2010, n. 6672
certificato il 18-01-2011
DD 3660/2010 - Bando per l’ampliamento dei servizi
educativi prima infanzia - assegnazione contributi in
conto gestione a.e. 2010-2011 - approvazione graduatoria di merito - prenotazioni di impegno.
IL DIRIGENTE
Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 1/09
(“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento
del personale”) che definisce i rapporti tra organi di
direzione politica e dirigenza;
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerente
le competenze dei responsabili di settore;
Visto il decreto 6148 del 17 dicembre 2010 con la quale
la sottoscritta è stata nominata dirigente responsabile del
settore;
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo
unico della normativa della Regione Toscanain materia di
educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di esecuzione,
emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003, n. 47/R, nonché il
relativo Piano di Indirizzo Generale Integrato, approvato
con deliberazione del Consiglio Regionale 20 settembre
2006, n. 93, nei quali vengono definiti, nell’ambito degli
obiettivi specifici 1.1, 1.2 e 2.1, gli obiettivi, le azioni,
le priorità e gli strumenti degli interventi regionali
nell’ambito dei servizi educativi per la prima infanzia;
Visto l’art. 1, comma 1259, della Legge 27 dicembre
2006, n. 296 e s.m., che prevede che il Ministro delle
politiche per la famiglia, di concerto con i Ministri della
pubblica istruzione, della solidarietà sociale e per i diritti
e le pari opportunità, promuova un’ intesa in sede di
Conferenza unificata Stato-Regioni avente ad oggetto
il Piano Straordinario di intervento per lo sviluppo del
sistema territoriale dei servizi socio-educativi;
Vista la nota inviata dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della
Famiglia, in data 6 agosto 2008, al Coordinamento
Tecnico Interregionale per le Politiche Sociali relativa
agli adempimenti delle Regioni per il monitoraggio degli
interventi adottati con le risorse di cui al sopra citato
Piano Straordinario, nella quale si comunica fra l’altro
25
che le risorse spettanti alla Regione Toscana, nell’ambito
delle Intese raggiunte in sede di Conferenza Unificata in
data 28 settembre 2007 e 14 febbraio 2008, ammontano
complessivamente ad € 21.956.060,00, assegnati in
bilancio regionale ai pertinenti capitoli di spesa 61442
e 61443;
Ricordato altresì che, ai sensi dell’articolo 4 del
Decreto Interministeriale del 16 giugno 2007, il Ministero
della Solidarietà Sociale ha disposto alla Regione Toscana
il trasferimento delle risorse finanziarie afferenti al Fondo
Nazionale per le Politiche Sociali dell’anno finanziario
2008 di cui all’articolo 45 del Decreto Legge n.159/2007,
come convertito dalla Legge 29 novembre 2007, n. 222,
per un importo pari a 1.638.648,91, nell’ambito del sopra
citato Piano Straordinario;
Ricordato il Documento quadro “Interventi triennali
per la prima infanzia, 2008-2010”, predisposto dall’Assessorato regionale all’Istruzione, alla Formazione e al
Lavoro, che definisce le scelte di base per gli interventi
da realizzare, in accordo con i soggetti attuatori, per
rispondere, con modalità flessibili, alla domanda di
servizi per la prima infanzia, anche nell’ottica del
raggiungimento dell’obiettivo europeo previsto per il
2010;
Dato atto che tra le misure previste nel triennio 20082010 dalla Regione Toscana nel sopra citato Documento
quadro si prevedono interventi di sostegno ai soggetti
pubblici e privati accreditati nella gestione dei servizi
educativi per la prima infanzia, al fine dell’apertura di
“nuovi servizi”;
Ricordata altresì la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 4 maggio 2009 nella quale è previsto
che le risorse assegnate alla Regione Toscana, di cui
all’articolo 4 del Decreto Interministeriale del 16 giugno
2007, siano destinate, fra le altre attività, ad interventi
finalizzati all’apertura di nuovi servizi per la prima
infanzia;
Visto il Decreto Dirigenziale 14 luglio 2010, n.
3660, avente ad oggetto “Bando per la realizzazione di
nuovi servizi per la prima infanzia: contributi per spese
di gestione - Anno educativo 2010/2011”, finalizzato
all’erogazione di contributi in conto gestione destinati
all’apertura di nuovi nidi d’infanzia, nuovi servizi integrativi e sezioni aggiuntive ai nidi ed ai CGE;
Dato atto che sono pervenuti allo scrivente Settore
i progetti elencati nell’allegato A parte integrante e
sostanziale del presente atto, per alcuni delle quali si è
reso necessario acquisire ulteriori integrazioni e specificazioni;
26
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Dato atto che al termine dell’istruttoria di ammissione
a valutazione sono risultati interventi ammessi a valutazione ed interventi non ammessi a valutazione come
puntualmente indicati nell’allegato A di cui sopra;
Ricordato che, come previsto nell’articolo 7 del
bando approvato con DD 3660/2010 allegato A, occorre
procedere alla formazione di due distinte graduatorie, la
graduatoria 1 per i progetti relativi a nuovi nidi d’infanzia
e sezioni aggiuntive ai nidi d’infanzia e la graduatoria 2
per i progetti relativi a nuovi servizi integrativi e sezioni
aggiuntive ai CGE;
Dato atto che, come previsto nello stesso articolo
7 del bando, la Regione assegna i contributi, sino ad
esaurimento delle risorse disponibili, a partire dalla
graduatoria n. 1 secondo l’ordine di punteggio dei
progetti e che si procede al finanziamento dei progetti
ammessi a valutazione della graduatoria n. 2 solo dopo
aver finanziato i progetti ammessi a valutazione della
graduatoria 1;
Ritenuto con il presente atto di approvare le
graduatorie di merito nn. 1 e 2 dei progetti ammessi a
valutazione con quantificazione per ciascun intervento
del contributo assegnabile in base alle caratteristiche
dell’intervento stesso, così come previste da bando
articolo 2 (rispettivamente allegato B e allegato C, parti
integranti e sostanziali del presente atto);
Rilevato che il quadro delle risorse ad oggi disponibili
e potenzialmente utilizzabili per il finanziamento dei
progetti ammessi sul bando di cui al DD 3660/2010 è dato
complessivamente dai seguenti importi: euro 1.847.027,93
sul capitolo 61442 (trasferimenti altri soggetti), euro
95.800,00 sul capitolo 61210 (trasferimenti EE.LL), euro
521.000,00 sul capitolo 61443 (trasferimenti EE.LL);
Verificato che sulla base dell’attuale allocazione
delle risorse disponibili sui capitoli sopra indicati ed in
considerazione della posizione di merito dei progetti
nelle graduatorie e delle tipologie dei relativi soggetti
proponenti (enti locali ed altri soggetti) è possibile
assumere con il presente atto prenotazione specifica di
impegno a favore dei progetti ammessi, nell’ambito della
graduatoria 1, sino al numero di posizione in graduatoria
23 per un importo complessivo pari a euro 2.272.627,95
e per la precisione:
- assunzione prenotazione specifica di impegno pari
ad euro 1.847.027,93 sul capitolo 61442 che presenta la
necessaria disponibilità, a favore dei soggetti proponenti
privati;
- assunzione prenotazione specifica di impegno pari ad
euro 95.800,00 sul capitolo 61210 del bilancio regionale
2010 in diminuzione della prenotazione generica n. 1
assunta con DCR 93/2006, a favore dei Comuni soggetti
proponenti;
- assunzione prenotazione specifica di impegno a
favore dei Comuni soggetti proponenti pari ad euro
329.800,00 sul capitolo 61443 del bilancio regionale 2010
di cui: per euro 76.000,00 a valere sulla prenotazione
generica di impegno n. 5 assunta con DGR 356/2009 e
per euro 253.800,00 disponibili sul capitolo 61443;
Dato atto che si provvederà ad atto definitivo di
assegnazione del contributo e di impegno contabile
a favore dei soggetti beneficiari i cui progetti sono
posizionati nella graduatoria 1 sino al n. 23 con
successivo atto, non appena espletate le ultime verifiche
amministrative;
Dato atto che per i progetti valutati a pari merito
posizionati ai nn. 21 (1 intervento), 22 (2 interventi)
e 23 (2 interventi) della graduatoria 1 (allegato B),
vengono attribuiti importi di contributo ridotti, per
esaurimento delle risorse attualmente disponibili pari a:
euro 25.005,59 per il progetto al n. 21 (anziché 35.000,00
come spettante in base alle caratteristiche dell’intervento
proposto), 28.505,59 per ciascun intervento del progetto
al n. 22 (anziché 38.500,00 ciascuno come spettante in
base alle caratteristiche degli interventi proposti), euro
25.005,59 per ciascun intervento del progetto al n. 23
(anziché 35.000,00 per ciascuno come spettante in base
alle caratteristiche degli interventi proposti);
Dato atto che si provvederà prioritariamente ad
integrare i contributi ridotti di cui ai progetti posizionati
ai numeri 21, 22 e 23 della graduatoria 1 di cui sopra,
in presenza di risorse ulteriori che si rendano disponibili
anche mediante successiva variazione di bilancio fra il
capitolo 61443 ed il capitolo 61442;
Dato atto che, qualora si rendano disponibili nel 2011
risorse aggiuntive rispetto alle attuali disponibilità, si potrà
provvedere a finanziare anche ulteriori progetti ammessi
nelle graduatorie di merito approvate con il presente atto,
con priorità per la graduatoria n.1 e secondo la posizione
di merito in graduatoria di ciascun progetto;
Dato atto che trattasi di contributi da inserire nell’elenco dei beneficiari previsto dal DPR 118/2000;
Vista la griglia degli indicatori finanziari inviata
dal controllo di gestione al fine del completamento del
cruscotto di governo da cui risulta che l’intervento in
questione abbia il codice 1.1.a.4;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2009 n. 78 che
approva il bilancio 2010 e il bilancio pluriennale 20102012;
Richiamata la deliberazione della Giunta Regionale
28 dicembre 2009 n. 1298, che approva il Bilancio
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
gestionale per l’esercizio finanziario 2010 e pluriennale
2010-2012;
DECRETA
- di approvare l’elenco dei progetti presentati ammessi
a valutazione e non ammessi a valutazione, in riferimento
al “Bando per la realizzazione nuovi servizi per la prima
infanzia: contributi per spese di gestione - Anno educativo
2010/2011” di cui al D.D. n. 3660/2010 (allegato A, parte
integrante e sostanziale del presente atto);
- di approvare la graduatoria di merito n. 1 relativa ai
progetti per l’apertura di nuovi nidi d’infanzia e sezioni
aggiuntive ai nidi d’infanzia (allegato B parte integrante
e sostanziale del presente atto);
- di approvare la graduatoria di merito n. 2 relativa
ai progetti per l’apertura di nuovi servizi integrativi e
sezioni aggiuntive ai CGE (allegato C, parti integrante e
sostanziale del presente atto);
- di disporre che - stante il quadro delle risorse
attualmente disponibili e la loro allocazione sui capitoli
61443, 61442, 61210 del bilancio regionale 2010 e in
considerazione delle posizioni di merito dei progetti in
graduatoria e della tipologia dei soggetti proponenti risultano attualmente finanziabili i progetti collocati nella
graduatoria n. 1 sino al progetto numero di posizione 23
compreso (allegato B);
- di dare atto che per i progetti valutati a pari merito
posizionati ai nn. 21 (1 intervento), 22 (2 interventi) e
23 (2 interventi) della graduatoria 1 (allegato B), sono
attribuiti importi di contributo ridotti, per esaurimento
delle risorse attualmente disponibili, pari a: euro
25.005,59 per il progetto posizionato al n. 21 (anziché
35.000,00 come spettante in base alle caratteristiche
dell’intervento proposto), euro 28.505,59 per ciascun
intervento del progetto posizionato al n. 22 (anziché
38.500,00 per ciascun intervento come spettante in
base alle caratteristiche degli interventi proposti), euro
25.005,59 per ciascun intervento del progetto posizionato
al n. 23 (anziché 35.000,00 per ciascuno come spettante
in base alle caratteristiche degli interventi proposti);
- di assumere con il presente atto prenotazione
specifica di impegno a favore dei progetti ammessi e
posizionati, nell’ambito della graduatoria 1, sino al
27
numero 23 compreso, per un importo complessivo pari a
2.272.627,95 euro e per la precisione:
- assunzione prenotazione specifica di impegno pari
ad euro 1.847.027,93 sul capitolo 61442 che presenta la
necessaria disponibilità, a favore dei soggetti proponenti
privati;
- assunzione prenotazione specifica di impegno pari ad
euro 95.800,00 sul capitolo 61210 del bilancio regionale
2010 in diminuzione della prenotazione generica n. 1
assunta con DCR 93/2006, a favore dei Comuni soggetti
proponenti;
- assunzione prenotazione specifica di impegno a
favore dei Comuni soggetti proponenti pari ad euro
329.800,00 sul capitolo 61443 del bilancio regionale 2010
di cui: per euro 76.000,00 a valere sulla prenotazione
generica di impegno n. 5 assunta con DGR 356/2009 e
per euro 253.800,00 disponibili sul capitolo 61443;
- di dare atto che si provvederà ad atto definitivo
di assegnazione del contributo e di impegno contabile
a favore dei soggetti beneficiari i cui progetti sono
posizionati nella graduatoria 1 sino al n. 23 compreso con
successivo atto, non appena espletate le ultime verifiche
amministrative;
- di dare atto che si provvederà prioritariamente ad
integrare i contributi ridotti di cui ai progetti posizionati
ai numeri 21, 22 e 23 della graduatoria 1 di cui sopra,
in presenza di risorse ulteriori che si rendano disponibili
anche mediante successiva variazione di bilancio fra
il capitolo 61443 ed il capitolo 61442 del bilancio
regionale;
- di dare atto che, qualora si rendano disponibili nel
2011 risorse aggiuntive rispetto alle attuali disponibilità,
si potrà provvedere a finanziare ulteriori progetti ammessi
nelle graduatorie di merito approvate con il presente atto,
con priorità per la graduatoria n.1 e secondo la posizione
di merito in graduatoria di ciascun progetto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT,
comprensivo degli allegati ai sensi dell’art. 5 bis, comma
1, lett. b) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti
amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.
18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Sara Mele
SEGUONO ALLEGATI
Comune Caprese Michelangelo
Comune di Ortignano Raggiolo
3
4
nuovo nido
Nuovo nido d'infanzia
Apertura n. 2 sezioni aggiuntive a nido
d'infanzia
Cooperativa Sociale Alice
BABYLANDIA Associazione
culturale “La città dei bambini”
La Casa degli Orsi ditta
individuale
Comune di Pistoia
Consorzio Metropoli
20
21
22a/b
23
24/25
Nido d'infanzia S. Giovanni Evangelista
19
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
nuova sezione aggiuntiva
centro gioco educativo
24. Centro gioco educativo “Verderanocchio
più”-ampliamento d'orario
25. Sezione aggiuntiva Nido d'Infanzia “Il
Birbafolletto”
nuovo centro gioco educativo
Centro gioco educativo “centro Blu”
si
no
si
si
si
nuova sezione aggiuntiva
nuova sezione aggiuntiva
si
si
nuovo nido
c. Centro Bambini Genitori “Il Veliero Azzurro” nuovo centro bambini genitori
no
no
nuovo nido
nuovo centro gioco educativo
b.Centro Gioco Educativo “Il Pulcino
Ballerino”
si
si
si
si
no
si
si
si
si
a.Nido d'Infanzia “Il Pulcino Ballerino”
Sezione aggiuntiva Nido “Centro Accoglienza
nuova sezione aggiuntiva a nido
Infanzia 2”
Parrocchi Santa Maria
all'Antella
18
Nido d'Infanzia “Donnini”
Nido d'Infanzia “Santa Caterina”
Centro Servizi società
cooperativa sociale
17
16
Cooperativa San Tommaso
d'Aquino
15
Consorzio Cooperative Sociali
E-DUCERE
Cooperativa sociale Giovanni
Paolo II
Nido d'infanzia “Villa Liverani”
Nido d'infanzia “Rosa Tiberi Guarnieri
Carducci”
Il Sestante società cooperativa
14
nuovo nido
sezione aggiuntiva
Nido d'infanzia “Il Principe Ranocchio”
nuovo centro gioco
si
si
nuovo centro gioco educativo
nuovo centro bambini e genitori
si
si
si
no
si
si
si
si
no
Ammesso a
valutazione
nuovo nido
nuovo nido
Sezione aggiuntiva Nido d'infanzia comunale “I
cuccioli”
Centro Gioco educativo “Poggiolino delle
viole”
Lullaby s.n.c
11
Apertura di n.2 nuovi servizi integrativi 0-3
Comune di Carrara
Comune di Pieve Santo Stefano
10a/b
Nido d'infanzia a Prato
Nido d'infanzia “ Chicco di Grano”
13
Comune di Scandicci
9
12
Comune di Firenze
Lo Scatolino magico s.n.c
8
Scaccomatto s.n.c
7
nuovo nido
sezione aggiuntiva
6
Nido d'infanzia "Scaccomatto"
nuovo centro gioco educativo
Centro Gioco Educativo “Pina Verde”
Ampliamento orario e numero iscritti sezione
primavera nella Scuola dell'infanzia “Gianni
Rodari”
Comune di Livorno
Comune di Montecatini Val di
Cecina
nuovo nido
nuovo centro gioco educativo
5
Nuovo nido d'infanzia "il Magico Boschetto"
Centro gioco Educativo
Nuovo nido d'infanzia Pollicino
Società Cooperativa Sociale
Atena
2
sezione aggiuntiva a nido
Sezione aggiuntiva Nido d'infanzia comunale
"Le Mimose"
Comune di Follonica
Tipologia intervento
Titolo progetto
1
Numero
progetto
Comuni
associati (nel
caso di
Soggetto proponente capofila
proposta
presentata da
Associazioni
di Comuni)
Elenco progetti ammessi e non ammessi a valutazione
La tipologia di intervento non è prevista dal bando
(ampliamento di orario di un centro gioco educativo già
esistente nell'anno 2009/2010)
La Cooperativa sociale Alice ha inviato lettera di
rinuncia (agi atti).
La Cooperativa S. Tommaso ha inviato comunicazione
di rinuncia (agli atti)
Il Nido ha una sezione aggiuntiva attiva nell'anno
educativo 2009/2010 (SIRIA). Si tratta di una
prosecuzione e non di un nuovo servizio.
Il Nido “Le Mimose” ha una sezione aggiuntiva attiva
nell'anno educativo 2009/2010. Si tratta di una
prosecuzione e non di un nuovo servizio.
Motivazioni non ammissione a finanziamento
allegato a
28
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Comune di Sorano
Comune di Castiglion d'Orcia
La casa giocosa cooperativa
sociale onlus
Bianconiglio s.r.l
Comune di Fiesole
Gestione associata alta
valdichiana senese- Comune di
Sinalunga
Comune di Rapolano Terme
Cooperativa Luce
Ambarabà s.n.c
31
32
33
34
35
36
37
38
39
nuovo centro gioco
a. Centro gioco educativo “Cocco”
nuovo nido
nuova sezione aggiuntiva a nido
Nido d'infanzia “Gulliver”
a. Sezione aggiuntiva nido “Nidoremì”
Associazione culturale
Marameo
Musartes società cooperativa
Comune di Lucca
43
44
nuovo nido
nuova sezione aggiuntiva
nuovo centro gioco educativo
a. Centro gioco educativo Loc. S.Vito
b. sezione aggiuntiva nido d'infanzia “La
Cappella”
nuovo centro gioco educativo
b.Centro Gioco Educativo
nuovo centro gioco educativo
42
Nido d'infanzia “Nido Blu”
Centro gioco educativo “Hippy Hippy..Hurrà”
L'Alba s.n.c
Comune di Capalbio
si
si
si
si
si
si
si
si
si
41
Sezione aggiuntiva a centro gioco educativo
si
si
nuova sezione a centro gioco
educativo
nuova sezione aggiuntiva a nido
a. Sezione aggiuntiva nido d'infanzia “Il
Giardino delle farfalle”
no
nuovo centro bambini genitori
nuovo nido
Ampliamento orario nido d'infanzia “Jacopo
Benedetti”(introduzione modulo pomeridiano)
b.Centro bambini e genitori “Le Farfalle”
sezione aggiuntiva
nuovo nido
b.Sezione aggiuntiva “Peter Pan” a nido
d'infanzia “L'Aquilone”
si
nuovo centro gioco
c.Centro gioco educativo “Brucomela”
a. Nido d'infanzia “Le stelline” inTrequanda
si
si
si
si
no
nuovo centro gioco
b. Centro gioco educativo “Drilli”
nuova sezione aggiuntiva a nido
Sezione aggiuntiva a nido d'infanzia
nuovo centro bambini egenitori
d. Centro bambini e genitori
no
si
nuovo centro gioco
si
nuova sezione
si
si
si
no
nuova sezione
nuovo centro gioco educativo
c. Centro gioco educativo
a.Sezione aggiuntiva “pesciolini”a nido
d'infanzia
b. Sezione aggiuntiva “ tartarughe” a nido
d'infanzia
Centro gioco educativo “Il cucciolo”
nuvo nido
nuova sezione aggiuntiva a nido
c.Sezione aggiuntiva a nido d'infanzia “Il
pomeriggio mangione”.
Nido d'infanzia
nuova sezione aggiuntiva a nido
40
Comuni di
Sinalunga e
Trequanda
Arci Prato
30
b.Sezione aggiuntiva nido d'infanzia ”L'aria
della sera”
si
no
nuova sezione aggiuntiva a nido
si
si
si
si
si
si
nuovo centro bambini genitori
nuovo centro gioco educativo
b.Centro bambini e genitori “Gli amici del
bambi”
a. Sezione aggiuntiva nido d'infanzia “Il
Pomeriggio magico”
a. Centro gioco educativo “Cuccioli del Bambi”
Bambi sas
29
nuovo centro bambini egenitori
c.Centro Bambini e Genitori “C'era una volta”
Cooperativa Sociale onlus
Alambicchi
28
nuovo centro gioco
nuovo nido
27
b. Centro gioco educativo “C'era una volta”
nuovo nido
Nido d'infanzia “L'improntaverde”
a.Nido d'infanzia “C'era una volta”
Fuorischema società
cooperativa sociale onlus
nuovo centro gioco educativo
Centro gioco educativo “ Gianni Rodari”
Comune di Sesto Fiorentino
26
Si tratta di prosecuzione sezione esistente e non di
nuovo servizio.
La cooperativa ha presentato rinuncia di partecipazione
al bando per questo servizio (agli atti).
La cooperativa ha presentato rinuncia di partecipazione
al bando per questo servizio (agli atti).
Intervento inammissibile in quanto proposto in comune
privo di lista di attesa
Intervento inammissibile in quanto proposto in comune
privo di lista di attesa
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
29
nuovo nido
Sezione aggiuntiva al Nido d'infanzia
“Sbirulino”
Comune di Montopoli Valdarno
Cooperativa sociale Il Ponte
Centro servizi educativi e
scolastici Edmondo De Amicis
48
49
50
Cooperativa sociale Sentieri
62
Comune di Monte Argentario
Nidomio Società cooperativa a
r.l.
61
67
Il Faro
60
Comune di Cecina
Cooperativa sociale “Il Pozzo”
59
66
Istituto divino amore
58
Cooperativa sociale Paideia
Pane e Rose s.c.s. onlus
57
65
La Trilli società cooperativa
sociale
56a/b
Il Mondo di Rudy a.s.d.
Comune di Firenzuola
55
Comune di Castelfranco di Sotto
Apertura due sezioni aggiuntive a Nido
d'infanzia “Trilli”
Comune di Dicomano
54
64
Nido d'infanzia “Il Nido sul castello”
Comune di Stazzema
53
63
Ssezione aggiuntiva “I mille e uno piedi”
52
si
Sezione aggiuntiva nido d'infanzia “La tana
degli orsetti”
nuova sezione aggiuntiva a nido
Sezione aggiuntiva a nido d'infanzia comunale nuova sezione aggiuntiva a nido
nuovo centro gioco educativo
nuovo centro gioco educativo
b. Centro gioco educativo pomeridiano presso
nido comunale Il Galeone Dorato
a. Centro gioco educativo a Calci
sezione aggiuntiva a nido
nuovo centro gioco educativo
Centro gioco educativo
Sezione aggiuntiva a nido d'infanzia
nuovo nido
nuovo nido
b.Nido d'infanzia “Il Cantuccio dei sogni”
nuovo nido
Nido d'infanzia “Nidopiù”
a. Nido d'infanzia “Il Girotondo”
nuova sezione aggiuntiva a centro
gioco educativo
nuovo nido
a. Ampliamento orario nido d'infanzia
b.Sezione aggiuntiva a centro gioco educativo
nuovo centro gioco educativo
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
no
si
Sezione aggiuntiva Centro gioco educativo “Il nuova sezione aggiuntiva a centro
Gelsomino”
gioco educativo
Centro gioco educativo “L'isola che non c'è”
si
nuova sezione aggiuntiva a nido
b. Sezione aggiuntiva Nido d'infanzia “Baloo”
a. Sezione aggiuntiva Nido d'infanzia “Il Bosco” nuova sezione aggiuntiva a nido
si
nuova sezione aggiuntiva a nido
si
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
nido
nuovo nido
nuova sezione aggiuntiva a nido
nuova sezione aggiuntiva a nido
nuovo centro gioco educativo
nuovo nido
nuovo centro bambini genitori
si
no
no
nuova sezione aggiuntiva a nido
Nido d'infanzia “Il Treno Magico”
Sezione aggiuntiva a nido d'infanzia
Nido d'infanzia “Piccolo Blu”- Ampliamento
d'orario (introduzione modulo pomeridiano)
Happy children
La Ginestra Società
cooperativa sociale
nido d'infanzia Il Galeone dorato
b. Centro bambini genitori “la farfalla”
51
Comune di
Londa
nuova sezione aggiuntiva a nido
Centro gioco educativo “I giochi del cucciolo”
Associazione culturale Il Ponte
47
nuovo nido
nuovo centro bambini genitori
Nido d'infanzia “Don Bosco”
a. Centro bambini genitori “Il bruco”
Istituto San Giuseppe
nuovo centro bambini genitori
nuovo nido
46
b.Centro bambini genitori “L'albero del Riccio”
a. Nido d'infanzia “Pane e pomodoro”
Cooperativa sociale Merlino
45
Dal sistema informativo risulta già attivo il tempo pieno
nell'anno 2009/10
Richiesta accreditamento successiva al 10/09/2010 (art.
3 bando)
il nido è già stato finanziato con il dd.1435 del 2009
(bando dd2981 del 2008). Non è un nuovo servizio.
Mancata risposta a chiarimenti.
Domanda pervenuta oltre il termine fissato dal bando.
Richiesta accreditamento successiva al 10/09/2010 (art.
3 bando)
Richiesta accreditamento successiva al 10/09/2010 (art.
3 bando)
30
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Comune di Lucignano
Associazione Ippogrifo
Comune di Santa Maria a Monte
Comune di Forte dei Marmi
79
80
81
82
Comune di Badia Tedalda
75
L'isola che non c'è s.r.l.
Comune di Montaione
74
78
Mary Poppins House s.n.c
73
La Trottola s.n.c
Comune di Cetona
72
Cooperativa sociale Peter Pan
Cooperativa sociale Edelweiss
71
77
Comune di Monticiano
70
76
Comune di Massa Marittima
68/69
68. Nido d'infanzia “L'orso Bruno”
nuovo centro gioco educativo
Centro gioco educativo “fuori dalla cuccia cosa
c'è”
nuovo nido
sezione aggiuntiva
Tempo lungo del nido delle meraviglieampliamento d'orario
Sezione aggiuntiva Nido d'infanzia “La
coccinella”
centro gioco educativo estivo
nuovo nido
“L'abbecedario”: Ampliamento d'orario del
nido d'infanzia “il Grillo Parlante”.
Un'estate nel nido
nuova sezione aggiuntiva a nido
nuovo centro gioco educativo
nuova sezione aggiuntiva a nido
nuovo nido
Sezione aggiuntiva a nido d'infanzia
Centro gioco educativo
Sezione aggiuntiva nido d'infanzia
Nido d'infanzia “Badia Tedalda”
nuovo centro gioco educativo
nido
Nido intercomunale cucciolo- ampliamento
d'orario
Centro gioco educativo
nido
nuovo centro gioco educativo
nuovo nido
nuovo nido
Nido d'infanzia “La casa del cucciolo”
Centro Gioco Educativo “L'Aquilone”
69. Introduzione modulo pomeridiano nido
d'infanzia “Il ciuchino mandarino”
no
no
no
no
si
si
si
si
si
si
no
no
si
no
si
Domanda pervenuta oltre il termine fissato dal bando e
tipologia intervento non ammissibile.
Si tratta di prosecuzione di sezione e non di un nuovo
servizio.
Domanda pervenuta oltre il termine fissato dal bando.
Ampliamento orario di h 1.30 nel modulo pomeridiano
già esistente (ammissibile da bando art. 2 lett. A. solo
ampliamento come introduzione di modulo
pomeridiano).
Ampliamento orario di una sola ora (ammissibile da
bando art. 2 lett. A. solo l'ampliamento come
introduzione di modulo pomeridiano).
Nido già attivo nell'anno educativo precedente
2009/2010. Non è un nuovo servizio.
Intervento e target non ammissibile (come da
chiarimenti con comune).
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
31
nuovo nido
sezione
aggiuntiva
Nido d'infanzia “C'era
una volta”
Nuovo nido d'infanzia
Pollicino
Nido d'infanzia
"Scaccomatto"
Nido d'infanzia “L'orso
Bruno”
Nido d'infanzia
“Gulliver”
Sezione aggiuntiva a
nido d'infanzia
Nido d'infanzia S.
Giovanni Evangelista
Sezione aggiuntiva nido
d'infanzia
Sezione aggiuntiva “I
mille e uno piedi”
Nuovo nido d'infanzia
"Il Magico Boschetto"
Cooperativa sociale
onlus- Alambicchi
Società Cooperativa
sociale Atena
Scaccomatto s.n.c
Comune di Massa
Marittima
Associazione
culturale Marameo
Il Mondo di Rudy
a.s.d.
Centro Servizi
società cooperativa
sociale
La trottola s.n.c.
La Ginestra Società
cooperativa sociale
Comune di
Ortignano Raggiolo
14
28a
2
7
9
27
40
16
21
68
42
46
63
18
76
52
4
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Nido d'infanzia “Don
Istituto San Giuseppe
Bosco”
Lo scatolino magico
Nido d'infanzia a Prato
s.n.c.
Fuorischema società
Nido d'infanzia
cooperativa sociale
“L'improntaverde”
onlus
Nido d'infanzia “Nido
L'Alba s.n.c.
Blu”
Consorzio
Nido d'Infanzia “Santa
Cooperative Sociali E
Caterina”
DUCERE
Babylandia
associazione
ricreativa culturale Nuovo nido d'infanzia
“La città dei
bambini”
Nido d'infanzia “Villa
Liverani”
Il Sestante
Cooperativa sociale
nuovo nido
sezione
aggiuntiva
sezione
aggiuntiva
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
Ortignano
Raggiolo
Quarrata
Lamporecchio
Empoli
12
13
15
18
20
20
Pisa
20
Grosseto
24
Montecatini
Terme
Massa
Marittima
25
Sesto
Fiorentino
nuovo nido
25
Larciano
nuovo nido
24
27
Sovicille
Pistoia
nuovo nido
28
28
30
31
40
40
45
nuovo nido
Prato
Chianciano
Terme
Poggio a
Caiano
Poggio a
Caiano
Livorno
Firenze
Montopoli
Valdarno
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
Nido d'infanzia “Chicco
nuovo nido
di Grano”
Comune di Firenze
8
nuovo nido
2
Nido d'infanzia “Il
Galeone dorato”
Comune di
Montopoli Valdarno
Tipologia
intervento
48
Denominazione
progetto
Soggetto
proponente
1
Posizione in Numero
graduatoria progetto
12
13
15
18
20
20
10
20
20
20
18
20
20
20
20
20
20
20
11
11
10
11
11
11
10
9
11
11
11
10
11
11
11
11
11
10
11
8
si
si
si
si
si
sì
si
si
si
sì
si
sì
si
si
si
si
si
si
si
numero
Impegno alla
numero
bambini
prosecuzione
Mesi di
Comune sede bambini che
rilevante ai
per l'anno
apertura
del servizio si prevede di
fini del
educativo
inserire
contributo
2011/2012
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
si
si
si
si
si
sì
si
si
si
sì
si
sì
si
si
sì
sì
sì
sì
sì
0
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
0
0
0
0
0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Sede
Sede
Orario
Apertura dell'intervento dell'intervento
superiore
nel mese
in comuni in comuni privi
uguale o
di Luglio
di servizi
dove è
inferiore
2011
educativi per
presente la
alla 6 ore
l'infanzia
lista di attesa
Graduatoria n.1 – progetti ammessi a valutazione finalizzati alla realizzazione di nuovi nidi e sezioni aggiuntive a nidi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
Apertura
Domanda
Orario di del servizio
presentata
apertura anche nel
da
superiore a mese di
associazioni
Luglio
6 ore
di comuni
2011
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
Impegno a
proseguire
il servizio Totale
punteggio
per
l'a.e.20112012
84000
35000
35000
126000
35000
140000
63000
140000
140000
140000
126000
140000
140000
140000
140000
140000
140000
140000
61600
Contributo
richiesto
allegato b
84000
35000
35000
126000
35000
140000
63000
140000
140000
140000
126000
140000
140000
140000
140000
140000
140000
140000
61600
Contributo
erogabile per
caratteristiche
interventi
32
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Scandicci
Prato
sezione
aggiuntiva
nuovo nido
sezione
aggiuntiva
sezione
aggiuntiva
sezione
aggiuntiva
sezione
aggiuntiva
Sezione aggiuntiva nido
“Nidoremì”
apertura due nuove
sezioni aggiuntive a
nido
sezione aggiuntiva nido
d'infanzia “La Cappella”
Nido d'infanzia “Le
stelline” in Trequanda
Nido d'infanzia “Badia
Tedalda”
Comune di Monte
Argentario
Sezione aggiuntiva al
Centro Servizi
Nido d'infanzia
Educativi e Scolastici
“Sbirulino”
Edmondo De amicis
Nido d'Infanzia
“Donnini”
La casa degli orsi
Cooperativa Sociale
Giovanni Paolo II
Musartes società
cooperativa
La Trilli società
cooperativa sociale
Comune di Lucca
Comune di Carrara
Comune di Cecina
Gestione Associata
Alta Val di Chiana
Senese - Comuni di
Sinalunga e
Trequanda
Comune di Badia
Tedalda
22a/b
67
78
61
12
50
17
43a
56a/b
44a
13
66
36a
75
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Lullaby s.n.c.
L'isola che non c'è
s.r.l.
Nidomio Società
cooperativa a r.l.
La casa giocosa
cooperativa sociale
onlus
33
Sezione aggiuntiva
Nido d'infanzia
comunale “I cuccioli”
Sezione aggiuntiva a
nido d'infanzia
comunale
9
Cortona
nuovo nido
Badia Tedalda
Trequanda
Cecina
sezione
aggiuntiva
nuovo nido
Carrara
sezione
aggiuntiva
Lucca
Barga
8
6
5
12
18
7
7
7
8
9
9
Santa Croce
sull'Arno
9
Prato
9
9
Livorno
Monte
Argentario
9
Prato
sezione
aggiuntiva
sezione
aggiuntiva
10
sezione
aggiuntiva
10
Prato
10
10
sezione
aggiuntiva
Prato
10
12
nuovo nido
Sezione aggiuntiva nido
sezione
d'infanzia “La tana degli
aggiuntiva
orsetti”
Sezione aggiuntiva a
sezione
nido d'infanzia
aggiuntiva
Nido d'infanzia
nuovo nido
“Nidopiù”
Nido d'infanzia “Il
nuovo nido
Principe Ranocchio”
Apertura n. 2 sezioni
aggiuntive a nido
d'infanzia
b. nido “Il Cantuccio
dei sogni”
a. Sezione aggiuntiva
“pesciolini”a nido
d'infanzia
b. Sezione aggiuntiva
“tartarughe” a nido
d'infanzia
23
nuovo nido
a.nido “Il Girotondo”
Cooperativa Sociale
Sentieri
62
Vernio
22
sezione
aggiuntiva
Sezione aggiuntiva
Nido d'Infanzia “Il
Birbafolletto”
Consorzio metropoli
25
Bagno a Ripoli
21
sezione
aggiuntiva
Sezione aggiuntiva
Nido “Centro
Accoglienza Infanzia 2”
Parrocchia Santa
Maria all'Antella
19
20
8
6
5
12
18
7
7
7
8
9
7
9
9
9
9
9
10
10
10
10
10
12
10
10
9
10
5
11
10
10
10
10
10
11
7
9
11
11
10
10
11
11
10
11
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
sì
sì
si
si
si
si
si
si
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
inf.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
sup.
si
no
no
no
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
sì
sì
si
si
si
si
si
si
0
20
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
20
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12
12
12
12
12
6
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
12
8
0
0
0
0
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
0
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
60
62
62
62
62
64
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
70
56000
36000
35000
35000
35000
35000
35000
49000
56000
35000
44100
34650
36000
35000
35000
35000
35000
35000
38500
38500
35000
35000
56000
36000
31500
35000
35000
35000
35000
35000
56000
35000
44100
34650
35000
35000
35000
35000
35000
35000
38500
38500
35000
35000
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
33
Comune di
Dicomano
Comune di Sorano
Ampliamento orario
Comune di Rapolano
nido d'infanzia “Jacopo
Terme
Benedetti”
54
31
37
43
44
45
Nido d'infanzia
Nido d'infanzia “Il
Treno Magico”
nuovo nido
nuovo nido
nuovo nido
Rapolano
Terme
Sorano
Dicomano
12
18
25
5
Borgo San
Lorenzo
Nido d'infanzia “Piccolo
Blu”- Ampliamento
nuovo nido
d'orario
Happy Children
51
42
9
9
12
20
9
Prato
Prato
Prato
Prato
sezione
aggiuntiva
b. Sezione aggiuntiva
Nido d'infanzia “Baloo”
57
41
sezione
aggiuntiva
a. Sezione aggiuntiva
Nido d'infanzia “Il
Bosco”
Pane e Rose s.c.s.
onlus
sezione
aggiuntiva
Sezione aggiuntiva a
nido d'infanzia “Il
pomeriggio mangione”.
Arci Prato
30c
40
sezione
aggiuntiva
Sezione aggiuntiva nido
d'infanzia “Il Giardino
delle farfalle”
Cooperativa Luce
38a
39
sezione
aggiuntiva
Sezione aggiuntiva a
nido d'infanzia
Bianconiglio s.r.l.
34
38
12
18
20
5
9
9
9
12
20
10
10
11
11
9
10
10
11
11
si
si
si
si
si
si
si
si
si
inf
uguale
sup.
inf.
uguale
uguale
uguale
uguale
inf.
si
si
si
si
si
si
si
si
si
0
0
0
40
40
40
40
40
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
20
0
0
0
0
0
0
0
12
0
0
0
0
0
8
8
8
8
8
8
8
8
10
10
10
10
10
10
10
10
18
18
50
58
58
58
58
58
53000
126000
75000
17500
35000
35000
35000
35000
35000
42000
126000
75000
17500
35000
35000
35000
35000
35000
34
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
18
0
Pistoia
Lucca
Prato
Centro Gioco Educativo
loc. San Vito
Centro gioco educativo
"Fuori dalla cuccia cosa
c'è"
Centro Gioco Educativo
nuovo centro gioco
Sesto Fiorentino
antimeridiano "G. Rodari"
educativo
Castelfranco di nuovo centro gioco
Sotto
educativo
Centro Gioco Educativo
"Centro Blu"
Centro Gioco Educativo
pomeridiano presso il nido Montopoli Val nuovo centro gioco
comunale il Galeone
d'Arno
educativo
dorato
Centro Gioco Educativo
Centro Gioco Educativo
Centro Gioco Educativo
Centro Gioco Educativo
Comune Pistoia
Comune Lucca
Mary Poppins
House s.n.c.
Comune Sesto
Fiorentino
Comune
Castefranco di
Sotto
Coop.
Soc.PAIDEIA
Comune Capalbio
Istituto Divino
Amore
Ambarabà' s.n.c.
Soc. Coop.
MUSARTES
Comune di
Caprese
Michelangelo
Cooperativa
Sociale Peter Pan
Comune
Montaione
23
44/b
73
26
64
65b
41
58
39
35
43/b
3
77
74
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Fiesole
Fiesole
Comune Fiesole b. Centro Gioco Educativo
"Drilli"
c. Centro Gioco Educativo
"Brucomela"
Montaione
Prato
Caprese
Michelangelo
Scandicci
Fiesole
a.Centro Gioco Educativo
"Cocco"
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
20
8
6
0
8
0
9
0
sezione aggiuntiva a
c.g.e.
0
13
Barberino di
Mugello
nuovo centro gioco
educativo
sezione aggiuntivaCentro Gioco Educativo
Capalbio
20
3
20
20
sez. agg. Centro Gioco
Montopoli val sezione aggiuntiva a
Educativo "Il Gelsomino"
d'arno
c.g.e.
Centro Gioco Educativo
"Hippy-Hippy …Hurrà"
Centro Gioco Educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
9
4
Castiglion
d'Orcia
nuovo centro gioco
educativo
Comune
Centro Gioco Educativo
Castiglion d'Orcia
"Il cucciolo"
4
nuova sezione
aggiuntiva
32
Follonica
3
sez. agg. a C.G.E
IL FARO
60/b
20
nuovo centro gioco
educativo
0
0
6
6
0
9
0
10
12
0
15
0
0
8
16
20
9
8
20
20
8
6
6
8
9
9
10
12
13
15
18
20
11
36
40
9
12
40
Antimeridiano Pomeridiano Totale
2
Livorno
Tipologia
intervento
Comune Livorno
Centro Gioco Educativo
"Pina Verde"
Comune sede
Denominazione progetto
del servizio
5
Soggetto
proponente
1
Posizione in Numero
graduatoria progetto
numero bambini che si prevede di
inserire
8
9
9
10
10
10
10
10
10
9
8
7
7
9
5
10
9
11
11
Mesi di
apertura
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
inf
inf
sup
inf
uguale
inf
uguale
inf
inf
uguale
inf
inf
sup
sup
sup
inf
sup
sup
sup
no
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
no
no
si
si
si
Impegno alla
Orario
prosecuzione superiore Apertura nel
per l'anno
mese di
uguale o
educativo inferiore alle Luglio 2011
2011/2012
6 ore
40
40
0
40
40
40
40
0
40
40
40
40
40
40
0
40
40
0
0
40
0
0
0
0
40
0
0
0
0
0
0
40
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6
0
0
0
0
0
0
0
0
6
6
6
6
6
6
0
0
4
4
4
4
4
4
4
4
4
0
0
0
4
4
4
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
Realizzazion
Sede
Apertura del
Sede
e di centro
dell'intervento
Domanda Apertura sia
servizio
dell'intervento
gioco
in comuni privi presentata da antimeridiana
anche nel
in comuni dove
che
educativo o
di servizi
associazioni
mese di
è presente la
sez. agg. A
educativi per
di comuni pomeridiana
Luglio 2011
lista di attesa
CGE
l'infanzia
Graduatoria n 2 – progetti ammessi a valutazione finalizzati alla realizzazione di nuovi servizi integrativi e sezioni aggiuntive
0
10
0
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
Impegno a
proseguire il
servizio per
l'a.e.20112012
60
70
70
74
74
74
74
74
74
74
74
76
76
76
80
80
80
Totale
punteggio
allegato c
€ 38.700,00
€ 25.200,00
€ 18.900,00
€ 21.000,00
28.000,00
35.000,00
35.000,00
35.000,00
28.000,00
70.000,00
€ 42.000,00
€ 44.100,00
€ 70.000,00
€ 30.000,00
€ 63.000,00
€ 140.000,00
€ 28.350,00
€ 35.000,00
€ 70.000,00
€ 38.700,00
€ 25.200,00
€ 18.900,00
€ 21.000,00
28.000,00
35.000,00
35.000,00
35.000,00
28.000,00
40.950,00
€ 42.000,00
€ 44.100,00
€ 49.000,00
€ 30.000,00
€ 63.000,00
€ 70.000,00
€ 28.350,00
€ 35.000,00
€ 70.000,00
Contributo
Contributo erogabile per
richiesto caratteristiche
intervento
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
35
BAMBI s.a.s.
Coop. Soc.
Alambicchi
Associazione
Culturale IL
PONTE
29
28
47
20/c
10
19
20
21
22
23
a. Centro Bambini genitori
"Il bruco"
Centro Gioco educativo
"L'Aquilone"
Centro Gioco educativo
"Poggiolino delle viole"
Comune
Monticiano
Comune Pieve
Santo Stefano
70
11
26
27
Centro Gioco Educativo
49
65/a
25
Centro Gioco Educativo "I
giochi del cucciolo"
24
Coop. Soc. IL
PONTE
Pontedera
Coop. Soc.
PAIDEIA
Scandicci
Pieve Santo
Stefano
Monticiano
Calci
Buti
28
nuovo centro
bambini e genitori
Scandicci
nuovo centro gioco
educativo
7
7
0
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro gioco
educativo
5
nuovo centro gioco
educativo
0
0
nuovo centro gioco
educativo
20
Prato
nuovo centro
bambini e genitori
0
0
20
9
9
9
nuovo centro
bambini e genitori
Empoli
nuovo centro
bambini e genitori
b. Centro bambini genitori
"La farfalla"
Empoli
nuovo centro
bambini e genitori
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro
bambini e genitori
nuovo centro gioco
educativo
nuovo centro
bambini e genitori
c. Centro Bambini e
Genitori "C'era una volta"
Poggio a Caiano
Prato
a. Centro Gioco educativo
"Cuccioli del Bambi"
b. Centro Bambini e
Genitori "Gli amici del
Bambi"
b. Centro Gioco Educativo
"C'era una volta"
Prato
Centro Bambini genitori
"Le farfalle"
Centro bambini genitori "Il
Coop. Soc ALICE
Veliero Azzurro"
a. Centro Gioco Educativo
"Nuovo Pane e
Comune
Cioccolata"
Scandicci
b. Centro Bambini genitori
Cooperativa
LUCE
38b
18
0
0
9
5
5
0
10
0
20
20
20
9
9
9
7
7
9
10
5
28
10
20
20
20
40
18
18
18
9
7
11
7
8
10
10
10
10
11
11
10
10
11
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
inf
uguale
inf
sup
inf
inf
inf
sup
sup
inf
inf
inf
inf
sup
si
si
si
si
no
no
si
si
si
si
si
si
si
si
0
0
0
0
40
40
40
40
40
40
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6
0
0
0
0
6
6
0
4
4
4
4
4
4
4
4
4
20
20
20
20
0
0
0
0
0
0
10
10
10
10
0
10
10
10
10
10
30
34
34
40
44
54
54
54
60
60
€ 22.050,00
€ 17.150,00
€ 34.650,00
€ 24.500,00
€ 6.000,00
€ 70.000,00
€ 35.000,00
€ 30.000,00
€ 30.000,00
€ 30.000,00
€ 140.000,00
€ 30.000,00
€ 70.000,00
€ 30.000,00
€ 22.050,00
€ 17.150,00
€ 31.500,00
€ 24.500,00
€ 6.000,00
€ 70.000,00
€ 15.000,00
€ 30.000,00
€ 30.000,00
€ 30.000,00
€ 70.000,00
€ 27.000,00
€ 63.000,00
€ 27.000,00
36
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione
Settore Infanzia e Diritto allo Studio
DECRETO 17 dicembre 2010, n. 6679
certificato il 19-01-2011
D.D. 3659/2010 “Bando per la realizzazione di
nuovi nidi aziendali “ Contributi per gestione anno
educativo 2010 - 2011. Approvazione progetti.
IL DIRIGENTE
Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 1/09
(“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento
del personale”) che definisce i rapporti tra organi di
direzione politica e dirigenza;
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerente
le competenze dei responsabili di settore;
Visto il Decreto dirigenziale del Direttore Generale
del 26 ottobre 2010 n. 5192, con il quale il sottoscritto è
stato nominato responsabile del Settore Infanzia e Diritto
allo Studio;
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32
“Testo unico della normativa della Regione Toscana in
materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di esecuzione, emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003,
n. 47/R, nonché il relativo Piano di Indirizzo Generale
Integrato, approvato con deliberazione del Consiglio
Regionale 20 settembre 2006, n. 93, nei quali vengono
definiti, nell’ambito degli obiettivi specifici 1.1, 1.2 e
2.1, gli obiettivi, le azioni, le priorità e gli strumenti degli
interventi regionali nell’ambito dei servizi educativi per
la prima infanzia, ed in particolare:
- la diffusione di servizi nelle realtà che ne sono tuttora
prive, con riferimento anche alle tipologie previste dalla
L.R. 32/2002;
- la promozione della massima diversificazione delle
tipologie di servizi con riferimento a quelle previste dalla
normativa regionale;
- la promozione e l’ampliamento del sistema privato
di qualità, certfificato e convenzionato con i comuni
favorendo lo sviluppo dei servizi gestiti dal privato
sociale;
- la riduzione delle liste di attesa dei servizi alla prima
infanzia;
- la promozione della presenza sul territorio di servizi
di conciliazione a supporto delle famiglie quali i servizi
nei luoghi di lavoro;
37
Visto l’art. 1, comma 1259, della Legge 27 dicembre
2006, n. 296 e s.m., che prevede che il Ministro delle
politiche per la famiglia, di concerto con i Ministri della
pubblica istruzione, della solidarietà sociale e per i diritti
e le pari opportunità, promuove una intesa in sede di
Conferenza unificata Stato-Regioni avente ad oggetto
il Piano Straordinario di intervento per lo sviluppo del
sistema territoriale dei servizi socio-educativi;
Rilevato che tale Piano prevede lo sviluppo della
rete dei servizi educativi per la prima infanzia, al quale
concorrono gli asili nido e i servizi integrativi, al fine di
favorire il conseguimento entro il 2010, dell’obiettivo
comune della copertura territoriale del 33 per cento
fissato dal Consiglio europeo di Lisbona;
Ricordato il Documento quadro “Interventi triennali
per la prima infanzia, 2008-2010”, predisposto dall’Assessorato regionale all’Istruzione, alla Formazione e al
Lavoro, che definisce le scelte di base per gli interventi
da realizzare, in accordo con i soggetti attuatori, per
rispondere, con modalità flessibili, alla domanda di
servizi per la prima infanzia, anche nell’ottica del
raggiungimento dell’obiettivo europeo previsto per il
2010;
Dato atto che tra le misure previste nel triennio 20082010 dalla Regione Toscana nel sopra citato Documento
quadro si prevedono interventi di sostegno ai soggetti
pubblici e privati accreditati nella gestione dei servizi
educativi per la prima infanzia, al fine dell’apertura di
“nuovi servizi”, nella tipologia dei nidi aziendali;
Vista la nota inviata dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della
Famiglia, in data 6 agosto 2008, al Coordinamento
Tecnico Interregionale per le Politiche Sociali relativa
agli adempimenti delle Regioni per il monitoraggio degli
interventi adottati con le risorse di cui al sopra citato
Piano Straordinario, nella quale si comunica fra l’altro
che le risorse spettanti alla Regione Toscana, nell’ambito
delle Intese raggiunte in sede di Conferenza Unificata in
data 28 settembre 2007 e 14 febbraio 2008, ammontano
complessivamente ad € 21.956.060,00, assegnati in
bilancio regionale ai pertinenti capitoli di spesa 61442
e 61443;
Ricordato altresì che, ai sensi dell’articolo 4 del
Decreto Interministeriale del 16 giugno 2007, il Ministero
della Solidarietà Sociale ha disposto alla Regione Toscana
il trasferimento delle risorse finanziarie afferenti al Fondo
Nazionale per le Politiche Sociali dell’anno finanziario
2008 di cui all’articolo 45 del Decreto Legge n.159/2007,
come convertito dalla Legge 29 novembre 2007, n.222,
per un importo pari a 1.638.648,91, nell’ambito del sopra
citato Piano Straordinario;
38
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Visto il Decreto Dirigenziale 14 luglio 2010, n. 3659,
avente ad oggetto “Bando per la realizzazione nuovi
servizi per la prima infanzia nei luoghi di lavoro: contributi
per spese di gestione - Anno educativo 2010/2011”,
finalizzato all’erogazione di contributi in conto gestione
destinati all’apertura di nuovi nidi aziendali;
Dato atto che entro la data prevista dal Bando sono
pervenuti allo scrivente Settore n. 3 progetti, elencati
nell’allegato A parte integrante e sostanziale del presente
atto, per alcuni dei quali si è reso necessario acquisire
ulteriori integrazioni e specificazioni;
Dato atto che al termine dell’istruttoria operata dallo
scrivente Settore dei n. 3 progetti presentati, n. 3 sono
stati ritenuti ammissibili e sottoposti a valutazione;
Ritenuto di approvare la graduatoria dei progetti
ammessi a valutazione e di finanziare i 3 progetti per un
importo complessivo di 260.500,00 euro (allegato B);
Dato atto che ai singoli progetti ed interventi ammessi
a contributo sono stati assegnati gli importi indicati
nell’allegato B al presente atto;
Ritenuto altresì di approvare l’allegato C nel quale
si esplicitano i dati identificativi e fiscali dei soggetti
ammessi a contributo e l’allegato D contenente la “Dichiarazione relativa all’assoggettabilità ritenuta 4% IRPEF/
IRES (adempimenti ai sensi art. 28 D.P.R. n. 600/73)”
che i soggetti beneficiari del contributo dovranno inviare
allo scrivente Settore, unitamente alla dichiarazione di
avvio del servizio;
Ritenuto di provvedere con il presente atto ad assumere
l’impegno contabile a favore dei soggetti beneficiari
per un importo complessivo di euro 260.500,00 sul
capitolo 61442 del bilancio regionale 2010 che presenta
la necessaria disponibilità (per gli importi puntualmente
indicati per ciascuno nell’allegato B);
Dato atto che trattasi di contributi da inserire nell’elenco dei beneficiari previsto dal DPR 118/2000;
Vista la griglia degli indicatori finanziari inviata
dal controllo di gestione al fine del completamento del
cruscotto di governo da cui risulta che l’intervento in
questione abbia il codice 1.1.a..4;
Vista la legge regionale 23 dicembre 2009 n. 78 che
approva il bilancio 2010 e il bilancio pluriennale 20102012.
Richiamata la deliberazione della Giunta Regionale
28 dicembre 2009 n. 1298, che approva il Bilancio
gestionale per l’esercizio finanziario 2010 e pluriennale
2010-2012;
DECRETA
- di approvare l’elenco dei progetti presentati,
ammessi a valutazione, nell’ambito del “Bando per la realizzazione nuovi servizi per la prima infanzia nei luoghi di
lavoro: contributi per spese di gestione - Anno educativo
2010/2011” di cui al D.D. n. 3659/2010 (allegato A, parte
integrante e sostanziale del presente atto);
- di approvare la graduatoria dei progetti valutati
(allegato B, parte integrante e sostanziale del presente
atto) e di ammettere a contributo i relativi progetti per un
importo complessivo pari a 260.500,00 euro;
- di approvare l’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto, in cui si esplicitano i dati identificativi e fiscali dei soggetti ammessi a contributo;
- di stabilire che i soggetti beneficiari privati dovranno inviare allo scrivente Settore dichiarazione dell’avvio del progetto, con allegata “Dichiarazione relativa
all’assoggettabilità ritenuta 4% IRPEF/IRES (adempimenti ai sensi art. 28 D.P.R. n. 600/73)” di cui all’allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di assumere con il presente atto impegno contabile
per l’importo di euro 260.500,00 sul capitolo 61442,
che ne presenta la disponibilità a favore dei soggetti
beneficiari per gli importi puntualmente indicati per
ciascuno nell’allegato B.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT,
comprensivo degli allegati ai sensi dell’art. 5 bis, comma
1, lett. b) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti
amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.
18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007, ad eccezione
dell’allegato C.
Il Dirigente
Pier Luigi Meacci
SEGUONO ALLEGATI
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato A
BANDO NIDI AZIENDALI 2010/2011 d.d. 3659 14/07/2010- ELENCO PROGETTI
Numero
progetto
Soggetto
proponente
singolarmente o
in forma
associata
soggetti
associati
1
Associazione I Piccoli
delle Barbarossa
in forma associata
2
Consorzio nazionale
Con. Opera Società
cooperativa sociale Firenze per Gruppo
Intesa San Paolo
in forma associata RTI
Antica Macelleria Falorni,
Morandini srl, Tenuta
Vicchiomaggio srl,
Comune di Greve in
Chianti
3
Il Prato Società
Cooperativa sociale - Onlus
in forma associata
Aziende agricole Franceschi
Leopoldo e Livia s.s. società
agricola, Col d'Orcia srl,
Tenuta di Castelgiocondo e
Luce della Vite srl,Renzo
Cosimi Poggio dell'Aquila
srl, Banfi srl, Capanne Ricci,
Camigliano srl,Talenti
azienda agraria, Comune di
Montalcino e Comune di
Castel del piano, Comunità
montana amiata val d'orcia e
amministrazione provinciale.
Denominazione
Asilo Nido aziendale Il
Riccio
Comune dove si
realizza il
servizio
Greve in Chianti
Firenze
accreditamento
richiesto a Greve in
Chianti il 03/09/2010
si, Comune di Firenze
det.6758/2010
si, Comune di Montalcino il
22/10/2010 scadenza
triennale
n.bambini
Nido d'Infanzia aziendale Nido Interaziendale i Chicchi
gruppo Intesa San Paolo
d'uva
SPA
Montalcino
19
22
15
di cui figli di
dipendenti
10
17
9
residenti nel
terriotorio
9
5
6
mesi di
apertura
10
11
12 mesi continuativi
comune con
lista di attesa
si
si
si
comune privo
di servizi
no
no
no
disponibile a
dipendenti di
più soggetti
pubblici o
privati
si
no
si
orario sup 6 ore
si
si
si
impegno
prosecuzione
si
si
si
contributo
richiesto
15.000 Euro
140.000
105.500
ammissibile
SI
SI
SI
39
Associazione I Piccoli delle
Barbarossa
Il Prato Società Cooperativa
sociale - Onlus
Consorzio nazionale Con
Opera Società cooperativa
sociale
2
3
soggetto proponente
1
ordine
Allegato B – Elenco progetti finanziati
20
20
20
0
0
0
0
20
20
Sede del
Sede del
Servizio educativo
servizio
servizio in
nella disponibilità
in
comuni privi di di dipendenti di
Comuni
servizi
più soggetti
con Lista educativi per la pubblici e privati
di attesa prima infanzia
10
10
10
Impegno alla
prosecuzione
per l'anno
2011/2012
10
10
10
Orario
apertura
sup. a 6 ore
140.000
260.500
Totale
105.500
15.000
Contributo
concesso
40
60
60
Totale
punteggio
40
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato D
BANDO D.D. 3659/2010
DICHIARAZIONE ASSOGGETTABILITA' RITENUTA 4% IRPEF/IRES
(adempimenti ai sensi art. 28 D.P.R. n. 600/73)
Il/la sottoscritto/a _______________________________________ nato a ________________il
_________________ residente a ________________________ via_________________________
C. F
in qualità di ________________dell'Impresa/Associazione______________________________
con sede legale in________________________Via_________________________________
C. F. (Impresa – Associazione - ....)
Telefono ______________ Fax _______________e-mail __________________________________
consapevole che le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti e l‘esibizione di atti contenenti dati non più
rispondenti a verità è punito ai sensi dell‘art. 76 del DPR 445/00 con le sanzioni previste dalla legge penale e
dalle leggi speciali in materia
DICHIARA CHE L‘IMPRESA/ASSOCIAZIONE (barrare le caselle che interessano)
• E‘ SOGGETTA ALLA RITENUTA IREF/IRES DEL 4% (EX ART. 28 DPR 600/73)
• NON E' SOGGETTA ALLA RITENUTA IRPEF/IRES DEL 4% (EX ART. 28 DPR600/73)
IN QUANTO:
1. ENTE NON COMMERCIALE E CONTRIBUTO PERCEPITO PER L‘ESERCIZIO DI
ATTIVITA‘ DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALL'ART. 51 D.P.R. 917/86 (TESTO UNICO
DELLE IMPOSTE SUI REDDITI)
2. O.N.L.U.S. IN BASE DELL'ART. 16 DEL D.LGS. 460/97
3. ALTRO ( Specificare riferimento legislativo fiscale di esenzione)______________________________
_____________________________________________________________________________
Il sottoscritto chiede che il pagamento sia effettuato, secondo le modalità previste dal Bando
segnalato nell’oggetto, mediante versamento sul:
conto corrente bancario – codice IBAN ______________________.
intestato a______________________________________________.
Luogo, ____________(data)
Timbro e firma
_________________________________
Allegare copia del documento di riconoscimento
41
42
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e
Coesione Sociale
Settore Strumenti di Pianificazione e
Programmazione Socio-Sanitaria
Ritenuto pertanto necessario approvare la graduatoria
di merito (Allegato A parte integrante del presente
atto), dalla quale risulta che sono ammessi al contributo
regionale, per l’intero contributo richiesto, i progetti dal
1° al 8° posto, per un totale di euro 199.998,00;
DECRETO 31 dicembre 2010, n. 6682
certificato il 19-01-2011
Ricordato che, come previsto dalla delibera G.R.
695/2009 e dal decreto 3622/2010, l’intera Strategia 20092010 sarà attuata dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria
Anna Meyer di Firenze, per conto della Regione Toscana
e pertanto alla suddetta AOU sarà liquidato l’intero
importo, non appena approvata la graduatoria dei progetti
ammessi al finanziamento;
Bando pubblico per la presentazione di progetti
di cooperazione sanitaria internazionale da soggetti
terzi. anno 2010. Approvazione graduatoria di merito
e impegno in favore della AOU Meyer.
IL DIRIGENTE
Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 1/2009
“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento
del personale”, che definisce i rapporti tra gli organi di
direzione politica e la dirigenza;
Visto quanto disposto dagli artt. 6 e 9 della sopra citata
L.R. 1/2009, inerenti le competenze dei responsabili di
settore;
Visto il decreto del Direttore Generale n. 4989 del 13
ottobre 2010, con il quale alla sottoscritta è stata conferita
la responsabilità del Settore Strumenti di Pianificazione e
Programmazione Socio-Sanitaria;
Richiamati:
- la delibera della Giunta regionale n. 695 del
3/08/2009 “Strategia regionale di cooperazione sanitaria
internazionale biennio 2009-2010” nella quale si individua la tipologia dei Progetti a bando come uno degli
strumenti a disposizione della Regione per l’attuazione
della strategia;
- il decreto dirigenziale n. 3622 del 9 luglio 2010 con il
quale si approva il bando per la selezione dei progetti e la
documentazione relativa e si quantificano in € 200.000,00
le risorse finanziare necessarie, rinviando al momento
dell’approvazione della graduatoria dei progetti ammessi
a finanziamento l’assunzione del relativo impegno di
spesa;
- il decreto dirigenziale n. 5042 del 8.10.2010 “Esito
valutazione amministrativa dei progetti di cooperazione
sanitaria internazionale presentati nell’ambito del bando
di CSI enti terzi 2010”;
Effettuata la valutazione tecnica dei progetti ammissibili, da parte della Scuola Superiore S. Anna di
Pisa prevista dal PIR “Assistenza e consulenza alla
Regione Toscana nel settore della cooperazione sanitaria
internazionale” di cui alla delibera della Giunta regionale
n. 1086/2009;
Ritenuto pertanto:
- di approvare graduatoria di cui allegato A;
- di trasmetterla agli enti ammessi e non ammessi
al finanziamento, comunicando le modalità d’avvio dei
progetti;
- di comunicarla all’AOU Meyer che, in base alla
delibera G.R. n. 695/2009 è incaricata di attuare l’intera
strategia 2009-2010 per conto della Regione Toscana;
- di impegnare, con il presente decreto, in favore
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “A. Meyer” la
somma di € 199.998,00 sul capitolo 24044 del bilancio
pluriennale 2010/2012, annualità 2011;
Stabilito inoltre che l’Azienda Ospedaliero Universitaria “A. Meyer”, ente attuatore della Strategia 20092010, dovrà produrre alla Regione Toscana, entro marzo
2012 una relazione conclusiva sull’attuazione della
Strategia e dei singoli progetti finanziati ed un rendiconto
delle spese sostenute;
Vista la L.R. 23 dicembre 2009 n. 78, relativa al
bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e
pluriennale 2010/2012;
Vista la delibera della Giunta Regionale n. 1298
del 28/12/2009 relativa all’approvazione del bilancio
gestionale 2010 e pluriennale 2010 /2012;
DECRETA
1. di approvare la graduatoria di merito dei progetti
presentati nell’ambito del “Bando di selezione per l’anno
2010 di progetti di cooperazione sanitaria presentati
da soggetti terzi”, che si allega sub A) al presente atto,
attribuendo le risorse ai soggetti beneficiari nella misura
indicata a fianco di ciascun progetto finanziato;
2. di comunicare il presente decreto agli enti interessati
e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria A. Meyer;
3. di impegnare, con il presente decreto, in favore
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “A. Meyer” la
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
43
somma di € 199.998,00 sul capitolo 24044 del bilancio
pluriennale 2010/2012, annualità 2011.
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della
medesima LR 23/2007.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT
ai sensi dell’art. 5 bis, comma 1, lettera c) della L.R.
23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Il Dirigente
Chiara Gherardeschi
SEGUE ALLEGATO
7
6
5
4
3
2
1
Grad
Medici per i Diritti Umani
(MEDU)
Amref Italia
A.N.P.AS. - Associazione
Nazionale Pubbliche
Assistenze
Comitato Collaborazione
Medica
Comune di Cascina:
Asia Onlus
Associazione Iniziative di
Solidarietà Onlus
Ente
Colombia
Tibet
Kurdistan/
Iraq
Paese
Kenya
La cooperazione come
Territori
strumento di pace: cliniche
Occupati
mobili per la salute della donna
Palestinesi
in Cisgiordania.
AMREF Italia: AMREF Flying
Doctor's Programme: la salute
delle donne è un diritto, anche
in Africa.
Ndege Ndogo: miglioramento
dell’accesso alle cure mediche
di base in ambito rurale in
Kenya
Kenya attraverso l’introduzione
di modalità innovative di
erogazione dei servizi itineranti.
Progetto di formazione in
chirurgia di base nello Stato dei Sudan
Laghi, Sud Sudan.
Miglioramento dei servizi di
primary health care e della
salute della donna nel Bajo
Atrato.
ASIA Onlus: Formazione del
personale medico e
miglioramento dell’accesso ai
servizi sanitari nella Contea di
Panama, in Tibet.
Migliorameto del trattamento
chirurgico di patologie
pediatriche nella Regione del
Kurdistan.
Titolo
2anni
2 anni
1 anno
1 anno
2 anni
II annulità in
corso
1 anno
67
67
68,5
75
80
81,5
86
Durata
Punteggio
progetto
€ 92.956,00
€ 134.615,00
€ 105.827,40
€ 58.058,00
€ 104.555,00
€ 212.200,00
€ 166.400,00
Costo totale
progetto
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 24.998,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 24.998,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
€ 25.000,00
Contributo richiesto Contributo concesso
alla RT
dalla RT
Graduatoria progetti di cooperazione sanitaria internazionale. Bando Enti Terzi 2010
Allegato A
44
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
16
15
14
13
12
11
10
9
8
Promozione di un modello
integrato di assistenza socioGeorgia
sanitaria domiciliare in Georgia.
Centro Mondialità
Sviluppo Reciproco
Fondazione Don Carlo
Gnocchi Onlus
Nessun uomo è un’isola. Salute
comunitaria nell’arcipelago di
Tanzania
Bumbire.
Associazione
Insiemepercaso Onlus
Associazione Bhalobasa
Onlus
Progetto volto a garantire cure
materno-infantili alle donne e ai
Zambia
nenonati del Distretto di
Luanshya, Zambia
Unione Comuni Valdera
Miglioramento delle capacità
Uganda/ Gulu
diagnostiche del Lacor Hospital.
Rwanda
Unione Comuni della VALDERA:
Radio Colifata per favorire
l’inclusione psico-sociale dei
Argentina
pazienti dell’Ospedale
Psichiatrico Borda, Buenos
Aires, Argentina.
Dipartimento di Patologia
Umana ed Oncologia,
Università di Siena
Aiutiamo il Rwanda a "vederci
meglio".
Una luce per chi nasce a
Mpwapwa.
Fondazione Cristian Larini
Centro Cooperazione
Missionario
dell'Arcidiocesi di Lucca
Progetto per una Casa di
Rwanda,
Accoglienza per persone affette
Rutonde e
da HIV/AIDS in
Shyorongi
Rutonde/Shyorongi,Rwanda.
Oxfam Italia
Tanzania
Oxfam Italia: Monitoraggio e
partecipazione attiva della
società civile dominicana alle
Repubblica
azioni di lotta alla mortalità
Dominicana
materno-infantile previste dalla
mobilitazione “Tolerancia zero”
del Ministero della Salute.
1 anno
1 anno
1 anno
2anni
1 anno
2 anni
1 anno
2anni
1 anno
40,5
40,5
45,5
50,5
51
53,5
58,5
64,5
66,5
€ 50.000,00
€ 50.500,00
€ 78.351,00
€ 159.135,00
€ 50.920,00
€ 49.834,56
€ 50.000,00
€ 63.155,75
€ 55.000,00
€ 25.000,00
€ 24.000,00
€ 25.000,00
€ 24.967,00
€ 25.920,00
€ 24.142,50
€ 25.000,00
€ 15.945,45
€ 25.000,00
€ 25.000,00
Allegato A
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- 2011
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e
Coesione Sociale
Area di Coordinamento Inclusione Sociale
Settore Associazionismo e Impegno Sociale
DECRETO 11 gennaio 2011, n. 10
certificato il 13-01-2011
Decreto n. 6294 del 22/12/2010. Sostituzione allegato A) per correzione errore materiale.
IL DIRIGENTE
Visto quanto disposto dall’art. 2 della legge regionale
8 gennaio 2009 n. 1, “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” che definisce i
rapporti tra gli organi della direzione politica e la dirigenza;
Visto quanto disposto dagli artt. 6 e 9 della sopracitata
legge regionale 1/2009, inerenti le competenze dei responsabili di settore;
Preso atto che al punto 14 della parte narrativa e al
punto 1) della parte decretativa del decreto suddetto sono
messi a bando - fra gli altri - 60 posti nell’area “salvaguardia e valorizzazione delle biblioteche”;
Considerato che per mero errore materiale all’articolo
2 dell’allegato A) del decreto 6294/10 il numero di posti
messi a bando - fra gli altri - per l’area “salvaguardia e
valorizzazione delle biblioteche” sono 50 e non 60;
Ritenuto quindi opportuno procedere alla sostituzione
dell’allegato A) del DD 6294/10 con l’allegato 1) del
presente decreto, quale parte integrante e sostanziale;
DECRETA
1) di sostituire l’allegato A) del decreto n. 6294 (1)
del 22/12/10 con l’allegato 1) del presente decreto, quale
parte integrante e sostanziale.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul
BURT ai sensi dell’art. 5 lett. g) della L.R. 23/2007, e
sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima
L.R. 23/2007.
Visto il decreto dirigenziale n. 4989 del 13/10/2010
con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile
del settore “Associazionismo e impegno sociale”;
Il Dirigente
Giovanni Pasqualetti
Visto il decreto dirigenziale n. 6294 del 22/12/2010
che emana un bando per la presentazione di progetti di
servizio civile regionale rivolto agli enti iscritti all’albo;
SEGUE ALLEGATO
(1) N.d.r. Pubblicato sul B.U. n. 1/2011
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato A)
BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE REGIONALE
Art. 1 (Soggetti)
1. E’ indetto bando pubblico per la presentazione di progetti di servizio civile regionale, di cui alla
Legge Regionale n. 35 del 25 luglio 2006 (Istituzione del Servizio civile regionale);
2. I progetti possono essere presentati esclusivamente dai soggetti iscritti all’albo degli enti di
servizio civile regionale.
Art. 2 (Settori di impiego)
I progetti devono essere riferiti ad una delle quattro aree sotto indicate:
- n. 240 posti per l’area generale, ove possono confluire tutti i progetti che individuano come
settore d’intervento uno dei settori previsti dall’art. 3 “Settori d’impiego” della Legge
regionale n. 35 del 25/07/06) (codice AREA GEN);
- n. 100 giovani nell’area “assistenza alla persona”, intesa come assistenza in ambito sociale,
con aiuti domiciliari a cittadini che versano in situazione di difficoltà e bisogno (anziani,
disabili, persone dimesse da ospedali che necessitano di sostegno, ecc) (codice AREA ASS
PERS);
- n. 70 posti nell’area “immigrazione”, ove possono affluire progetti che realizzano sportelli
di mediazione culturale, centri di ascolto ed orientamento per la popolazione straniera
residente, al fine di favorire una facilitazione nei percorsi di accesso alla rete di servizi
formali ed informali, una facilitazione nei processi di integrazione delle giovani generazioni
attraverso lo sviluppo di attività sportive e ricreative, nonché il miglioramento della
responsabilità civica attraverso iniziative di educazione civica (codice AREA IMMIGRAZ);
- n. 60 posti progetti nell’area “disabilandia”, per progetti che promuovono interventi a
sostegno di bambini disabili in età scolare (dalla scuola materna alla scuola primaria ed alla
scuola secondaria di primo grado) sia nell’ambito della permanenza a scuola sia nelle ore
extrascolastiche con iniziative volte a fornire un concreto sostegno alle famiglie (codice
AREA DISAB);
- n. 60 posti nell’area “salvaguardia e valorizzazione delle biblioteche”, dove possono essere
presentati progetti che si pongono come obiettivo la conservazione, catalogazione,
promozione e tutela dei patrimoni librari, nonché l’attività di vigilanza, assistenza, presidio
degli accessi alle biblioteche e delle sale ove possono svolgersi manifestazioni culturali
quali mostre, convegni, congressi, (codice AREA BIBL);
Art. 3 (Schema progetto)
1. Il progetto deve essere presentato, a pena di non ammissibilità a valutazione del progetto stesso,
utilizzando l’apposito schema (allegato B) e sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente, alla
Regione Toscana - Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale - Settore
“Associazionismo e Impegno Sociale” ;
2. Il progetto deve indicare:
• Gli obiettivi che si intendono perseguire e le modalità per realizzarli;
• Il referente operativo responsabile del progetto;
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
• Il numero di soggetti da impiegare, specificando l’eventuale necessità di particolari requisiti fisici
e di idoneità per l’ammissione al servizio;
• Le attività educative e formative dei soggetti ammessi al servizio civile regionale relative alla
cittadinanza attiva ed alla preparazione, supporto e guida riferita al settore di svolgimento del
servizio stesso;
• La durata del servizio e l’impegno settimanale richiesto, nonché le modalità di impiego dei
soggetti ammessi;
• La sede o le sedi – individuate tra quelle di cui l’ente ha dichiarato la disponibilità all’atto
dell’iscrizione all’albo - nelle quali si svolgerà il servizio civile regionale;
• L’operatore di progetto (almeno uno per ogni sede di progetto), che deve essere dipendente o
personale a contratto dell’ente, dotato di capacità e professionalità specifiche inerenti le attività e
gli obiettivi previsti dal progetto, in grado di fungere da coordinatore e responsabile delle attività
dei giovani; è il referente per i partecipanti alla realizzazione del progetto relativamente a tutte le
tematiche legate all’attuazione del progetto, con titolo di studio attinente alle specifiche attività
previste dal progetto, oppure da titoli professionali evidenziati da un curriculum;
3.Gli enti pubblici e privati – anche in coprogettazione - possono presentare un solo progetto; per
ogni progetto può essere previsto un numero di giovani non inferiore a due e non superiore a
dieci;
4.4. Gli organismi federativi ed associativi degli enti pubblici e privati possono presentare un
massimo di dieci progetti per ogni bando; ogni progetto è riferito ad un’unica sede tra quelle
indicate all’atto di iscrizione; per ogni progetto può essere previsto un numero di giovani non
inferiore a due e non superiore a dieci;
5. Le attività previste dai progetti devono conformarsi alla normativa vigente in materia di sicurezza
sul lavoro.
Art. 4 ( Progetti non ammessi a valutazione)
1. Non sono ammessi a valutazione i progetti nei seguenti casi:
- Presentazione del progetto da parte di un ente non ricompreso tra quelli di cui all’articolo 1
comma 2 del presente bando;
- Non corrispondenza del progetto con uno dei settori d’intervento di cui all’articolo 2 del
presente bando;
- Inosservanza delle prescrizioni indicate nel bando per la presentazione dei progetti;
- Durata del periodo di preparazione, supporto e guida al servizio civile inferiore a trenta ore per
la parte generale e venti ore per la formazione specifica;
- Previsione di oneri economici a carico dei giovani;
2. La Regione provvederà a comunicare all’ ente interessato la non ammissione del progetto a
valutazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno; la comunicazione verrà indirizzata
alla sede principale dell’ente indicata nella domanda di iscrizione all’albo.
Art. 5 (Invio dei progetti )
1. Il progetto, redatto sull’apposito schema allegato (allegato B), deve essere spedito, a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento, o tramite corriere a:
Regione Toscana
Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Settore “Associazionismo e Impegno Sociale” – Servizio civile
Via di Novoli, 26
50127 FIRENZE
oppure consegnato direttamente all’Ufficio regionale competente sopra indicato nei giorni
da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 13; in tal caso sarà rilasciata apposita ricevuta
dell’avvenuta consegna;
Non saranno ammessi a valutazione i progetti presentati con modalità diverse da quelle
sopra indicate.
2. Saranno ammessi a valutazione i progetti di servizio civile regionale presentati entro e non
oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presenta atto sul Bollettino
Ufficiale della Regione Toscana: a tal fine per i progetti inviati per raccomandata fa fede la
data del timbro postale di partenza; nel caso di consegna tramite altro corriere verrà
rilasciata apposita ricevuta dell’avvenuta consegna;
3. Sulla busta contenente il progetto deve essere espressamente riportata l’indicazione
“contiene progetto di servizio civile regionale” oltre il codice di riferimento dell’area
prescelta;
4. L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione delle domande, né per
eventuali disguidi postali o comunque imputabili a fatti di terzi, a caso fortuito o forza
maggiore.
Art. 6 (Approvazione dei progetti)
1. I progetti ammessi saranno valutati in base ai criteri di cui al D.M. 3 agosto 2006, come
indicati nell’apposita griglia per l’attribuzione dei punteggi allo schema di redazione di
progetto, allegata con lettera C);
2. In relazione alle risorse disponibili, la regione può approvare il progetto apportando una
riduzione dei giovani rispetto a quanto indicato nel progetto presentato dall’ente;
3. La graduatoria dei progetti è approvata con apposito decreto dal dirigente del competente
ufficio della regione e pubblicato sul BURT;
4. Gli enti rendono pubblici i progetti approvati sul proprio sito internet.
Art. 7 (Selezione ed ammissione giovani)
1. Sulla base dei progetti approvati, il dirigente del competente ufficio della regione definisce il
contingente dei giovani da avviare al servizio civile regionale;
2. Il bando di selezione dei giovani è pubblicato sul BURT;
3. Ad ogni ente interessato viene data comunicazione da parte del competente ufficio regionale
dell’emanazione del bando di selezione riguardante il suo progetto con avviso pubblicato sul
sito www.servizio civile.toscana.it.
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REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Forestale
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 53
certificato il 18-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013 Misura 122 “Migliore valorizzazione economica delle
foreste” - Approvazione bando contenente le disposizioni tecniche e procedurali per l’attuazione della
misura e l’assegnazione dei fondi 2011.
IL DIRIGENTE
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in
materia di organizzazione e ordinamento del personale”
ed in particolare l’art. 2, comma 4.
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1, sopra citata, ed
in particolare l’art. 9 che definisce le competenze del
Responsabile del Settore.
Visto il Decreto del Direttore Generale della Direzione
Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle
competenze n. 5192 del 26 ottobre 2010 con il quale
sottoscritto Dirigente Dott. Giovanni Vignozzi è stato
nominato responsabile del Settore “Programmazione
Forestale”.
Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio,
del 20 settembre 2005 e s.m.i., sul sostegno allo sviluppo
rurale da parte del fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale (FEASR).
Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006 e s.m.i., recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005
del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte
del FEASR.
Visto il Regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione, del 07 dicembre 2006, che stabilisce modalità di
applicazione del regolamento CE 1698/05 del Consiglio
per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di
controllo e della condizionalità per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale.
Vista in particolare la misura 122 - Migliore valorizzazione economica delle foreste (Art.20, lett. b.ii/art.
27 Reg. (CE) 1698/2005).
Visto la Decisione della Commissione delle Comunità
europee del 16/10/2007 n. C (2007) 4664 e s.m.i., che
ha approvato il documento di programmazione sullo
sviluppo rurale della Regione Toscana per il periodo di
programmazione 2007-2013.
Vista la DGR n. 745 del 22/10/2007, con cui si
prende atto del testo del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 della Regione Toscana a seguito dell’approvazione da parte della Commissione Europea con
decisione C (2007) 4664 del 16/10/2007.
Vista la comunicazione della Commissione Europea
Ares (2010) 688005 del 12/10/2010 con la quale si
accettano altri elementi della modifica non oggetto della
decisione predetta.
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.
918 del 02.11.2010 “Reg. (CE) 1698/2005: Presa d’atto
dell’accettazione da parte della Commissione europea
della sesta versione del Programma di Sviluppo Rurale
2007/13.
Vista la DGR n. 685 del 19/07/2010 “Reg CE n.
1698/05 - PSR 2007/13 - Approvazione della Revisione
n. 14 del Documento attuativo regionale del Programma
di sviluppo rurale 2007/13’” così come modificata/
integrata con le successive DGR n. 801 del 6/09/10 e n.
992 del 22/11/2010.
Visto il proprio precedente Decreto Dirigenziale n.
314 del 01/02/2010 e s.m.i. che rinvia ad un successivo
atto la data di riapertura dei termini per la presentazione
delle domande di aiuto relative alla Misura 122 per
l’assegnazione dei fondi 2011.
Considerato che a seguito della approvazione della
D.G.R. n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i. è comunque
necessario approvare le nuove disposizioni tecniche e
procedurali per la concessione degli aiuti previsti dalla
Misura 122 “Migliore valorizzazione economica delle
foreste”, Fondi 2011.
Visto l’Allegato 1) al presente decreto, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale, contenente
il bando con le disposizioni tecniche e procedurali
per la presentazione e la selezione delle domande per
la concessione degli aiuti previsti dalla misura 122
“Migliore valorizzazione economica delle foreste” (Art.
20, lett. b.ii/art. 27 Reg. (CE) 1698/2005), nonché gli
allegati A, B, C, D, E, relativo ai Fondi 2011.
Accertata la conformità del presente bando al
Programma di sviluppo rurale approvato con la sopra
menzionata decisione CE n, 4664/07 e s.m.i., e alle
disposizioni attuative regionali, riapprovate con la D.G.R.
n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Ritenuto opportuno quindi di approvare l’Allegato 1)
al presente atto e di cui al punto precedente.
Ritenuto opportuno di procedere all’apertura dei
termini per la presentazione delle domande di aiuto
per la misura 122 “Migliore valorizzazione economica
delle foreste” (Art.20,b.ii/art. 27 Reg. (CE) 1698/2005),
relativamente ai Fondi 2011, con le modalità e la tempistica prevista dal Bando (Allegato 1).
DECRETA
1. Di approvare l’Allegato 1) al presente decreto che
(unitamente agli allegati A, B, C, D, E) ne costituisce
parte integrante e sostanziale, contenente il bando con le
disposizioni tecniche e procedurali per la presentazione
e la selezione delle domande per la concessione degli
aiuti previsti dalla misura 122 “Migliore valorizzazione
economica delle foreste” (Art.20, lett. b.ii/art. 27 Reg.
(CE) 1698/2005), relativo ai Fondi 2011;
2. Di stabilire la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto per la Misura 122
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“Migliore valorizzazione economica delle foreste”,
Fondi 2011, a decorrere dal giorno successivo a quello
della pubblicazione sul BURT del presente atto e fino al
31/03/2011 compreso, secondo le modalità e la tempistica
indicate nell’Allegato 1) del presente atto;
3. di dare mandato ad ARTEA di modificare il
sistema informativo da essa gestito nell’ambito della
Dichiarazione Unica Aziendale in modo da apportare le
necessarie correzioni alla modulistica e di applicare il
bando, così come corretto, ai fini della predisposizione
delle graduatorie.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul
B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 bis comma 1 lett. b) della
L.R. n. 23/2007 e s.m.i., e sulla banca dati degli atti
amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18
comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Giovanni Vignozzi
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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Allegato 1
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE TOSCANA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
REGOLAMENTO (CE) 1698/2005
Bando misura 122
Migliore valorizzazione economica delle foreste
Gennaio 2011
(Fondi 2011)
Indice:
1.
Denominazione, codice e obiettivi della misura
2.
Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
3.
Tipologie di investimento ammissibili
4.
Tipologie di spesa ammissibili
5.
Localizzazione dell’investimento
6.
Dimensione dell’intervento
7.
Impegni e riduzioni
8.
Tassi e importi dei contributi
9
La domanda di aiuto
10.
Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento
11
Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Allegati
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
1.
Denominazione, codice e obiettivi della misura
Denominazione:
1698/2005).
Migliore valorizzazione economica delle foreste (Art.20,b.ii/art. 27 Reg. (CE)
Codice della misura: 122
Obiettivi: con questa misura si intende accrescere il valore economico delle foreste con l’obiettivo di
“consolidare e sviluppare le aziende sul territorio e sui mercati mediante la promozione e la diffusione
dell’innovazione e l’aumento della competitività”. La misura, inoltre, concorre anche al perseguimento
dell’obiettivo specifico di ”rafforzare le filiere produttive agricole e forestali”.
2. Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
In base a quanto stabilito nel PSR della Regione Toscana, al paragrafo 7 della scheda di misura, sono
ammessi a presentare domanda di aiuto: proprietari, affittuari di terreni forestali di proprietà privata,
Consorzi forestali costituiti ai sensi dell’art. 19 della L.R. 39/00 e s.m.i., Cooperative agro-forestali ,
imprese forestali, Comuni e loro associazioni.
In particolare possono presentare domanda di contributo tutte le persone fisiche o giuridiche di diritto
privato, i Comuni e loro associazioni, le Comunità Montane, che hanno in possesso boschi di proprietà
privata o di proprietà di Comuni e loro associazioni o di Comunità Montane.
Nell’ambito della presente misura i fondi derivanti dall’OCM tabacco sono riservati esclusivamente ai
tabacchicoltori od ai soggetti ad essi equiparati, così come definiti al paragrafo 2.10 “Destinazione dei
fondi derivanti dall’OCM tabacco” dal DAR (Documento Attuattivo Regionale del Programma di
Sviluppo Rurale 2007/2013, Revisione 14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010, così come
modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/2010) e con le modalità in esso riportate.
Tali soggetti, per poter presentare domanda:
devono possedere il fascicolo aziendale, costituito ai sensi del DPR 503/99, ed essere
iscritti all’anagrafe regionale sul sistema informativo di Artea;
devono possedere, esclusivamente in base a uno dei titoli elencati al paragrafo
3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR (Documento Attuativo Regionale del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, Revisione 14 approvato con DGR n. 685 del
19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010) i beni interessati dagli interventi o le quantità di terreni
ad essi collegati, con le limitazioni previste dal DAR e dal successivo paragrafo 3.1 “Ulteriori
limitazioni ed esclusioni”;
devono dichiarare di essere consapevoli che, per essere ammessi al sostegno, devono
essere in possesso dei requisiti di accesso relativi ai beneficiari di cui al paragrafo 2.1
(“Condizioni di accesso relative ai beneficiari”) dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di
Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni
di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010) e di seguito elencati:
1. essere affidabili in base all’esito di eventuali altre operazioni cofinanziate dal PSR a
partire dal 1/1/2000 fino al momento dell’assegnazione dei fondi al richiedente;
2. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali,
assistenziali, assicurativi, ai sensi dell’art. 1, comma 553 della L. 266/05;
3. non avere riportato nei precedenti cinque anni condanne passate in giudicato, o
decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione
della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per
reati gravi in danno dello Stato o della Comunità Europea che incidono sulla
moralità professionale o per delitti finanziari. L’esclusione opera se la sentenza o il
decreto sono stati emessi nei confronti del titolare o del direttore tecnico se si
tratta di impresa individuale, del socio o direttore tecnico, se si tratta di società in
nome collettivo, dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società
in accomandita semplice, degli amministratori muniti di potere di rappresentanza o
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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del direttore tecnico se si tratta di altro tipo di società o consorzio;
4. non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo
e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione vigente;
5. nel caso di soggetti di diritto privato, non aver ottenuto altri finanziamenti (anche
se solo in concessione e non ancora erogati) per gli investimenti oggetto della
domanda, eccetto nei casi espressamente previsti nel presente bando;
6. nel caso di soggetti di diritto pubblico, non aver ottenuto altri finanziamenti
comunitari (anche se solo in concessione e non ancora erogati), per gli
investimenti oggetto della domanda (i finanziamenti nazionali o regionali sono
cumulabili entro e non oltre il 100% delle spese sostenute, salvo se diversamente
disposto dal presente bando).
Limitatamente ai suddetti punti 5) e 6), il richiedente che, successivamente alla presentazione
della domanda di aiuto, ottenga la concessione/assegnazione di un altro contributo pubblico
sullo stesso intervento, deve comunicare prima dell’emissione dell’atto di assegnazione a
valere sul PSR di aver rinunciato all’altro contributo concesso oppure di rinunciare totalmente
o in parte alle richieste di contributo contenute nella domanda di aiuto.
I requisiti di accesso di cui ai punti 1 (limitatamente per l’inaffidabilità totale così come definita
dal su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari” dell’Allegato DAR), 2,
3, 4, 5, 6, devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di
autocertificazioni) e verificati prima dell’assegnazione e prima del saldo degli aiuti.
I requisiti di accesso di cui al punto 1 (limitatamente alle tipologie di “inaffidabilità parziale”
così come definite dal su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari”
dell’Allegato DAR),devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di
autocertificazioni) e verificati esclusivamente prima dell’assegnazione degli aiuti.
Inoltre, devono rispettare quanto previsto nei paragrafi successivi del presente bando.
3. Tipologie di investimento ammissibili
La misura intende sostenere la realizzazione a livello aziendale delle seguenti azioni o interventi di
miglioramento delle foreste con finalità produttive:
a. Redazione di piani di gestione forestale e piani dei tagli, ai sensi della Legge
Regionale 39/00 e s.m.i. “Legge Forestale della Toscana”
Sono ammissibili a contributo i costi per la redazione di Piani pluriennali di gestione o di Piani dei tagli
di boschi di proprietà di privati (gestiti anche in forma consorziata) o di proprietà dei Comuni o di loro
associazioni compreso quelli di proprietà di Comunità Montane (sono esclusi i terreni facenti parte del
Patrimonio Regionale Agro-Forestale).
La redazione dei Piani deve rispettare quanto stabilito dalla L.R. 39/00 e s.m.i. e dal vigente
Regolamento forestale della Toscana (D.P.G.R. n. 48/R del 08/08/2003 e s.m.i.), ai quali si rimanda.
Il saldo del contributo potrà essere erogato solo dopo l’approvazione del piano da parte degli organi
competenti e tenendo presente che :
-
non sono finanziabili modifiche a Piani in corso di validità tranne che nel caso di:
i.
ampliamento della superficie oggetto del Piano dovuto all’acquisizione di nuove
superfici. Il contributo è limitato solo alla quota di superficie in ampliamento;
modifiche sostanziale delle previsioni di Piano, relative a terreni in essi già inseriti, che
comportino l’esecuzione di interventi selvicolturali precedentemente non previsti e da
eseguirsi nel corso del periodo dell’impegno comunitario di cui al paragrafo 3.3.3.2.14
del DAR “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” e s.m.i. Il contributo è
limitato solo alla quota di superficie interessate dalle modifiche. Non sono ammissibili
modifiche a Piani redatti usufruendo di altri finanziamenti pubblici concessi ai sensi
della presente misura o del PSR 2000/2006;
ii.
-
la redazione dei Piani è ammissibile, nei limiti e con le modalità di cui al successivo
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
paragrafo 4 “Tipologie di spesa ammissibili”, solo se legati al finanziamento di altri
investimenti materiali ai sensi delle lettere b), c), d), e) del presente paragrafo e se la
cantierabilità di quest’ultimi derivi da atti presistenti. Pertanto, la redazione dei Piani è
finalizzata alla programmazione degli interventi aziendali per la piena valorizzazione ed
efficacia dell’investimento realizzato.
b. Acquisto macchine e attrezzature per le utilizzazioni forestali finalizzate ad una o
più delle seguenti operazioni: taglio, allestimento, concentramento, esbosco,
trasporto aziendale, primo condizionamento dei prodotti legnosi, compreso
sramatura, scortecciatura e triturazione, segherie mobili, ecc.; Acquisto di altre
macchine operatrici per l’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario quali:
realizzazione e manutenzione di sistemazioni idraulico-forestali, viabilità forestale
di servizio, vie di esbosco, ecc.
Sono ammissibili a contributo, in funzione della superficie di bosco nelle disponibiltà del richiedente, gli
acquisti delle macchine ed attrezzature delle tipologie elencate nel successivo Allegato A), e finalizzate
all’esecuzione delle operazioni di: taglio, allestimento, concentramento, esbosco, trasporto aziendale,
primo condizionamento dei prodotti legnosi.
In particolare, le trattrici gommate agricole, per essere idonee ai lavori forestali e quindi ammissibili a
contributo, devono avere gli adattamenti minimi riportati nell’Allegato B) al presente Bando, e le
seguenti specifiche tecniche minimali:
-
essere a doppia trazione;
essere dotate di cabina o di telaio di sicurezza.
Inoltre, le trattrici gommate agricole di cui sopra, nel caso in cui sia previsto vengano utilizzate per il
concentramento e/o l’esbosco a strascico con verricello di materiale legnoso, devono essere dotate di:
zavorra anteriore completa;
zavorra delle ruote anteriori.
ANNOTAZIONI
L’accesso ai benefici per l’acquisto di macchine ed attrezzature idonee ai lavori forestali è comunque
vincolato alla disponibilità, sia in proprietà sia in base ad altri titoli di possesso validi indicati al
paragrafo 3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR, delle superfici boscate minime
evidenziate nell’ Allegato A) al presente bando e indicate nella documentazione relativa alla domanda
al fine di giustificarne l’acquisto.
Inoltre:
i.
le superfici sopra indicate possono essere calcolate tenendo presente tutte le superfici
forestali (boschi così come definiti dai commi da 1 a 3 dell’art. 3 della L.R. 39/00 e s.m.i.)
nella disponibilità del soggetto richiedente su tutto il territorio regionale e secondo quanto
previsto al successivo paragrafo 3.1 “”Ulteriori limitazioni ed esclusioni” del presente bando.
Non è possibile utilizzare le stesse superfici due volte, anche per domande diverse ancorché
presentate ad Enti diversi, per giustificare l’acquisto di più macchine o attrezzature uguali o
simili. Le stesse superfici, invece, possono essere utilizzate più volte per giustificare l’acquisto
di macchine o attrezzature destinate a funzioni diverse pur se comprese nello stesso gruppo
definito da “Operazione/Superficie bosco” di cui all’Allegato A);
ii.
l’acquisto di più macchine operatrici o attrezzature simili o dello stesso tipo da parte di
un unico richiedente può essere ammissibile solo in presenza di superfici forestali multiple di
quelle indicate nell’Allegato A) e in presenza di manodopera specializzata idonea e in numero
sufficiente all’utilizzo delle macchine stesse. Tali presupposti devono essere oggetto di verifica
da parte dell’Ente locale competente;
iii.
nel caso di acquisto di macchine o attrezzature accoppiate, occorre dimostrare di
possedere o che si intende acquistare contemporaneamente almeno una macchina principale
idonea (per tipologia e potenza) all’utilizzo di quanto richiesto;
iv.
la domanda di aiuto in fase di completamento deve essere accompagnata, oltre che
dagli altri documenti previsti, dalla relazione descrittiva a firma del richiedente di cui al punto
ii) del successivo paragrafo 9.4 “Richiesta del completamento della domanda di aiuto”, fatto
55
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salvo quanto riportato ai punti successivi;
v.
l’acquisto di macchine operatrici o di attrezzature con importo del contributo richiesto
superiore ai 50.000,00 € può essere autorizzato dall’Ente competente purchè sia allegata la
relazione tecnica a firma di professionista abilitato e competente di cui al punto iv) del
successivo paragrafo 9.4;
vi.
l’acquisto di macchine operatrici o di attrezzature diverse da quelle elencate nel
successivo Allegato A), può essere autorizzato dall’Ente competente purchè siano di esclusivo
uso forestale e siano finalizzate all’esecuzione delle operazioni precedentemente indicate
indicate e purchè sia allegata, qualunque sia l’importo del contributo relativo alle macchine o
attrezzature oggetto del finanziamento richiesto, la relazione tecnica a firma di professionista
abilitato e competente di cui al punto iv) del successivo paragrafo 9.4.
Le condizioni di possesso dei requisiti che hanno giustificato l’acquisto e indicate nella relazione sono
verificate ulteriormente al momento dell’istruttoria della domanda di pagamento a titolo di saldo e
devono essere garantite per tutta la durata dell’impegno comunitario di cui al paragrafo del DAR
3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” e s.m.i. con le specifiche di cui al
successivo paragrafo 3.1 “Ulteriori limitazioni ed esclusioni”.
c. Adeguamento e miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro, acquisto di
dispositivi di protezione individuale o collettivi e di altri dispositivi di sicurezza
(cassette di pronto soccorso; apparecchiature di sicurezza da allocare nella sede
aziendale ed in cantiere; tute, caschi, guanti, protezioni auricolari, calzature;
dispositivi di sicurezza attiva e passiva da installare su mezzi e attrezzature; altri
dispositivi di protezione individuale e collettiva; box da cantiere per ricovero
personale e box da cantiere per servizi igienici).
Sono ammessi a contributo l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettivi o
l’acquisto di dispositivi per interventi di primo soccorso, ai sensi del decreto legislativo 626/94 e s.m.i.,
quali:
-
cassette di pronto soccorso;
apparecchiature di sicurezza da allocare nella sede aziendale ed in cantiere compresa
la segnaletica verticale;
dispositivi di protezione individuali (DPI), quali tute, pantaloni antitaglio, salopette,
giacche, gambali, visiere, occhiali, caschi, guanti, protezioni auricolari, calzature, ecc.;
dispositivi di sicurezza attiva e passiva da installare su mezzi e attrezzature in
disponibilità dell’azienda;
-
altri dispositivi di protezione individuale e collettiva;
box mobili da cantiere per ricovero personale e box mobili da cantiere per servizi
igienici, solo per aziende con almeno 30 ettari di bosco.
Il numero e le caratteristiche dei DPI o delle altre attrezzature per le quali è richiesto il finanziamento
devono essere sempre commisurati e riferiti al numero effettivo e alla tipologia di addetti.
d. Potenziamento e miglioramento delle strutture forestali aziendali, quali strade
forestali, piste forestali, ricoveri e imposti permanenti, nonché strutture per lo
stoccaggio e la prima trasformazione del legname e dei prodotti secondari del
bosco (castagne, pinoli, funghi, tartufi, piccoli frutti, ecc.). Tutti gli investimenti
sono ammissibili solo se all'interno dell'azienda forestale.
Sono ammessi a contributo l’esecuzione dei seguenti investimenti:
I. realizzazione, miglioramento, ampliamento, adeguamento della viabilità forestale
permanente a carattere aziendale, compresi piste, sentieri e mulattiere, così come definita
dalla L.R. 39/00 e s.m.i. e dal Regolamento Forestale vigente.Sono compresi anche l’acquisto
e messa in opera di segnaletica e strumenti atti a regolare l’accesso sulla base delle
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disposizioni di legge, e a garantire la messa in sicurezza dei tracciati interessati dai lavori.
II. realizzazione, miglioramento, ampliamento, adeguamento di imposti o piazzali permanenti,
per lo stoccaggio del legname;
III. acquisto di terreni, limitatamente a quanto previsto al successivo paragrafo 8 “Tassi e
importi dei contributi“ del presente bando;
IV. realizzazione, miglioramento, ristrutturazione funzionale, ampliamento, adeguamento di
fabbricati o altre strutture fisse, compreso seccatoi, tettoie, ricovero macchine e attrezzature,
depositi per carburanti o altri locali tecnici e piazzali pavimentati e la realizzazione delle opere
accessorie collegate (recinzioni, impiantistica, ecc.) eseguiti su immobili già in possesso del
richiedente o acquistati nell’ambito della presente azione;
V. acquisto di fabbricati o altre strutture fisse, compreso le relative pertinenze, limitatamente
a quanto previsto al successivo paragrafo 8 “Tassi e importi dei contributi“ del presente
bando, e purchè gli immobili siano conformi alla normativa urbanistica vigente;
VI. realizzazione, miglioramento, ampliamento di recinzioni con struttura portante in legno per
la protezione dei prodotti secondari del bosco e il pascolo in bosco, esclusa la realizzazione di
fondi chiusi;
VII. realizzazione di impiantistica elettrica, idraulica, termo-sanitaria, telefonica e similari,
eseguita esclusivamente all’interno dei fabbricati aziendali o acquistati nell’ambito della
presente azione (esclusi quelli ad uso abitativo) e nella loro area di pertinenza;
VIII. l’acquisto e installazione di nuovi impianti, macchinari e attrezzature, comprese quelle
informatiche (hardware) e i programmi informatici (software).
Gli interventi di cui ai precedenti punti da II a VIII (esclusi gli interventi di cui al punto VI) sono
ammissibili solo se finalizzati allo svolgimento di una o più delle seguenti funzioni:
•
lavorazione, trasformazione o prima vendita del legname e dei prodotti secondari
del bosco di provenienza aziendale;
•
stoccaggio del legname e dei prodotti secondari del bosco;
•
servizio o supporto allo svolgimento delle attività aziendali in campo forestale.
Sono in ogni caso esclusi i fabbricati destinati o da destinare a fini abitativi.
Tutti gli investimenti sono ammissibili solo se realizzati su aree nella disponibilità del richiedente o di
nuova acquisizione ai sensi dei precedenti punti III e V.
ANNOTAZIONI
Gli investimenti per la trasformazione di prodotti del bosco o del sottobosco devono essere riferiti ai
prodotti aziendali che, per il concetto di prevalenza, devono rappresentare almeno il 51% della
quantità di produzione lavorata dal richiedente.
La realizzazione, miglioramento, ampliamento, adeguamento delle strutture quali i ricoveri e imposti,
nonché delle strutture per lo stoccaggio e la prima trasformazione del legname e dei prodotti
secondari del bosco, deve essere commisurata alle reali esigenze dell’azienda in rapporto a:
-
superficie boscata aziendale totale;
entità della superficie boscata aziendale interessata o potenzialmente interessata da
interventi colturali o di utilizzazione forestale;
entità e tipologia della produzione potenziale in merito ai prodotti legnosi o ai prodotti
secondari del bosco (anche considerati separatamente).
In ogni caso, l’acquisto dei terreni, fabbricati o altre strutture fisse è ammissibile alle condizioni
previste dal DAR e s.m.i. (paragrafi 3.3.3.2.4 “Acquisto di terreni” e 3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di
beni immobili”) e al successivo paragrafo 8 “Tassi e importi dei contributi”.
Tutti gli interventi devono essere realizzati nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 39/00 e s.m.i. e
del Regolamento Forestale della Toscana vigente.
57
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e. Interventi di miglioramento e recupero di soprassuoli boschivi. Sono ammessi i
seguenti interventi: sfolli, diradamenti, avviamenti all’alto fusto di boschi cedui,
recupero di popolamenti abbandonati, rinfoltimenti, potature, tagli fitosanitari,
tagli di preparazione o di sementazione. Inoltre, sono sostenuti interventi
innovativi per la realtà forestale toscana, quali la selvicoltura d’albero (interventi
tendenti a favorire individui di specie pregiate all’interno di popolamenti forestali
misti), la cui realizzazione porterebbe ad un incremento notevole del valore anche
di popolamenti forestali attualmente utilizzati in modo marginale (ad esempio
cedui o rimboschimenti misti di conifere e latifoglie).
Sono ammessi a contributo l’esecuzione dei seguenti interventi per ciascuna tipologia di bosco:
I. boschi cedui (semplice, composti, coniferati, a sterzo, a regime, invecchiati): diradamenti,
avviamenti all’alto fusto, tagli fitosanitari, selvicoltura d’albero;
II. boschi di neoformazione: sfolli, diradamenti, rinfoltimenti, potature, selvicoltura d’albero;
III. pinete da frutto: sfolli, diradamento, tagli fitosanitari, potature, rinfoltimenti, tagli di
preparazione o di sementazione;
IV. castagneti da frutto: diradamenti, recupero di popolamenti abbandonati, rinfoltimenti,
potature, tagli fitosanitari;
V. sugherete: diradamenti, rinfoltimenti, tagli fitosanitari, potature, recupero di popolamenti
abbandonati;
VI. tartufaie naturali: diradamenti, rinfoltimenti;
VII. altre fustaie (sopra ceduo, transitorie, ordinarie, coetanee, disetanee): sfolli, diradamenti,
tagli fitosanitari, potature, selvicoltura d’albero, rinfoltimenti, tagli di preparazione o di
sementazione.
Gli interventi sono rivolti essenzialmente ad aumentare il valore economico dei popolamenti forestali
aziendali e a:
- favorire la selezione e lo sviluppo delle piante dominanti (cioè di quelle che andranno a
rappresentare la massa che cadrà al taglio nell’utilizzazione finale);
- garantire la selezione e la produzione di materiale legnoso di pregio;
- potenziare e garantire la continuità della produzione;
- recuperare alla produzione popolamenti forestali vocati ma attualmente non coltivati.
Tutti gli interventi devono comunque rispondere a criteri di sostenibilità ambientale, essere compatibili
con una buona gestione forestale, favorire le specie autoctone e devono rispettare le seguenti
prescrizioni generali:
¾
Tagli fitosanitari
Sono ammissibili a contributo interventi di taglio delle piante interamente o parzialmente
compromesse da fitopatie o da altri danni di natura biotica o abiotica (inquinamento
atmosferico o della falda, eventi meteorici, ecc.). Nell’ambito dell’intervento sono ammissibili
anche le operazioni per la gestione e la bonifica del materiale di risulta (triturazione,
asportazione, abbruciamenti, ecc.).
Nel caso di popolamenti fortemente danneggiati quindi con una percentuale di piante
compromesse superiore al 30% di quelle presenti, è ammissibile l’esecuzione degli interventi
sull’intero soprassuolo, a fini preventivi e di una corretta gestione selvicolturale del
popolamento.
Gli interventi nella loro esecuzione devono rispettare oltre che le procedure e le prescrizioni
previste dalla L.R. 39/00 e dal Regolamento forestale della Toscana, anche le prescrizioni
previste dai Decreti di lotta obbligatoria o da specifici atti regionali o degli enti competenti ai
sensi della L.R. 39/00.
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¾
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Selvicoltura d’albero
Sono ammissibili a contributo gli interventi finalizzati all’individuazione, selezione e
valorizzazione delle “piante obiettivo”, cioè delle piante da destinare alla produzione di
assortimenti legnosi di pregio e/o alla tutela della diversità specifica, scelte tra gli individui
arborei di buona conformazione e appartenenti alle seguenti specie:
•
Rovere;
•
Farnia;
•
Cerrosughera;
•
Sughera;
•
Acer sp. (escluso l’acero campestre);
•
Frassino maggiore;
•
Frassino ossifillo;
•
Meli (Malus sp.);
•
Peri (Pyrus sp.);
•
Ciliegio;
•
Noce;
•
Sorbi (Sorbus sp.);
•
Tigli (Tilia sp.);
•
Olmi (Ulmus sp.)
In particolare sono finanziabili gli interventi consistenti nell’esecuzione di tagli di ceduazione
localizzati o di abbattimento di singole piante, effettuati in prossimità della pianta obiettivo e
finalizzati alla loro qualificazione o alla riduzione della concorrenza esercitata dagli altri
individui arborei. Gli interventi finanziabili possono essere eseguiti su una superficie variabile
in funzione della dimensione delle chiome delle piante obiettivo e comunque non superiore a
200 mq/pianta (8 metri di raggio, misurati a partire dal piede della pianta) intorno ad ogni
pianta. Nell’ambito dell’intervento sono ammissibili anche tagli di potatura delle piante
obiettivo.
Per poter accedere al finanziamento deve essere fatta un’analisi della stazione al fine di
verificare che:
•
le piante obiettivo prescelte siano vigorose, di buona conformazione e in grado di
produrre legname o sughero di pregio;
•
le piante obiettivo siano in numero sufficiente (almeno 30 piante ettaro anche se
di specie differenti);
•
le caratteristiche ecologiche della stazione
l’accrescimento vigoroso delle piante prescelte.
¾
Rinfoltimenti
siano
adatte
a
sostenere
Nell’esecuzione dei rinfoltimenti sono ammissibili i seguenti interventi (per tutte le tipologie di
bosco)
-
decespugliamento,
eventuale formazione di piazzole o altri piccoli interventi localizzati di preparazione e/o
sistemazione del terreno;
-
apertura manuale o meccanica delle buche;
concimazione di impianto (solo per recupero castagneti da frutto abbandonati o negli
interventi su sugherete);
60
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messa a dimora delle piantine (micorrizate nel caso di miglioramento/recupero
tartufaie; innestate nel caso dei castagneti da frutto) o talee; trapianto di selvaggioni; semina
di specie forestali. Per i castagneti il materiale utilizzato deve essere di varietà locali;
nei castagneti da frutto, esecuzione di innesti con varietà locali di polloni o di
selvaggioni di diametro, nel punto di innesto, inferiore a 12 cm. Sono ammissibili anche
interventi di preparazione per l’innesto della ceppaia, dei polloni o dei selvaggioni, nonché il
trattamento fitosanitario localizzato dei punti di innesto;
messa a dimora di tutori e/o di shelter o altre protezioni individuali delle piante/polloni
o della ceppaie;
-
eventuale pacciamatura;
-
eventuale irrigazione di soccorso all’impianto
-
spese di acquisto e trasporto dei materiali vivi o morti utilizzati.
Sono ammissibili anche le recinzioni generalizzate dell’area di intervento, in alternativa alla
messa a dimora di protezioni individuali, quando tecnicamente ed economicamente più
convenienti.
L’intervento di rinfoltimento può essere eseguito su una superficie massima del 30% della
singola area ove si effettua il rinfoltimento, calcolata assegnando un’area di insidenza di 12
mq a pianta messa a dimora (16 mq per pianta, ceppaia o selvaggine innestato nel caso di
castagneti da frutto).
Infine, nell’esecuzione degli interventi sono da rispettare anche le seguenti modalità operative
specifiche:
I. Boschi cedui
I.1 Diradamenti
Gli interventi di diradamento nei cedui sono ammissibili solo nei seguenti due casi:
I.1.1
nei cedui semplici di leccio e faggio anche invecchiati purchè di età non
superiore a 50 anni, al fine di recuperare il trattamento a sterzo e solo se sussistono
condizioni selvicolturali (compresa l’esistenza di almeno due classi cronologiche in buono
stato vegetativo) e condizioni stazionali idonee;
I.1.2
cedui di castagno da legno, purchè gli interventi siano finalizzati al
miglioramento qualitativo della futura produzione tramite l’allungamento del turno per la
produzione di assortimenti da opera, e se:
- i popolamenti sono in buone condizioni fitosanitarie;
- i popolamenti hanno un’età non inferiore a 12 anni;
- sussistano condizioni stazionali ottime.
I.2 Avviamenti all’alto fusto
Gli interventi di avviamento all’alto fusto sono ammissibili a finanziamento solo se eseguiti in boschi
cedui di età superiore ai 36 anni e posti in condizioni stazionali idonee alla sviluppo della fustaia. Tali
condizioni sono attestate dal progetto di cui al successivo paragrafo 9.4 “Richiesta del completamento
della domanda di aiuto”.
Durante l’esecuzione dell’intervento, nei limiti e con le modalità previste dal regolamento forestale
vigente, si deve provvedere al taglio e al contenimento delle specie non autoctone con particolare
riferimento alle seguenti specie di conifere: Pino marittimo, Pino d’Aleppo, Pino nero e Laricio, Cipressi
esotici e Chamaecyparis.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
II. Boschi di neoformazione
II.1 Sfolli e Diradamenti
Gli interventi di sfollo (in soprassuoli di età inferiore a 15 anni) o diradamento sono ammissibili solo se
volti a favorire una loro più rapida evoluzione verso formazioni stabili.
Pertanto devono essere finalizzati a contenere lo sviluppo e la diffusione delle piante non desiderate,
favorire le piante forestali a portamento arboreo o di maggior pregio e, in generale, favorire l’aumento
della stabilità dei soprassuoli.
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento.
II.2 Rinfoltimenti
Sono ammissibili gli interventi di rinfoltimento con specie arboree autoctone di cui all’Allegato C) al
presente bando.
II.3 Potature
Le potature, di formazione e/o sramatura, possono essere eseguite solo sulle piante forestali a
portamento arboreo e appartenenti a specie di pregio (vedi elenco relativo alle specie previste per gli
interventi di Selvicoltura d’albero). Per le modalità di esecuzione, si rimanda a quanto previsto all’art.
16 del Regolamento Forestale della Toscana.
III. Pinete da frutto.
Gli interventi di seguito riportati sono riferiti a pinete pure o a prevalenza di Pino domestico (Pinus
pinea L.), dove sussistono le condizioni per una raccolta a fini economici dei pinoli.
III.1 Sfolli, diradamenti
Gli interventi di sfollo (in soprassuoli di età inferiore a 15 anni) o diradamento devono essere eseguiti
per favorire le piante di Pino domestico vigorose e di conformazione idonea alla produzione di frutti e
per anticiparne per quanto possibile la produzione di pinoli o garantire la continuità e qualità. Gli
interventi devono mirare a raggiungere una densità indicativa di 500-800 piante ad ettaro per gli sfolli,
e di 120-250 piante ad ettaro (a maturità) per i diradamenti.
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento.
III.2 Potature
Le potature devono interessare solo le piante destinate alla produzione e può essere finalizzato al
taglio dei rami non idonei alla produzione o al risanamento e riequilibratura della chioma.
Sono ammissibili a finanziamento i costi di potatura di massimo 120 piante ad ettaro.
III.3Rinfoltimenti
Sono ammissibili gli interventi di rinfoltimento con piante di Pino domestico (Pinus pinea L.).
III.4 Tagli di preparazione o di sementazione
Sono ammissibili interventi, eseguiti in popolamenti maturi, di ulteriore riduzione del numero di
individui (anche sotto 120 piante ettaro) finalizzati a creare le condizioni per l’insediamento della
rinnovazione naturale della pineta di domestico.
61
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento, al fine di favorire l’affermazione delle nuove piantine di pino domestico.
IV. Castagneti da frutto
Gli interventi devono essere finalizzati al miglioramento dei castagneti da frutto, in coltivazione o al
recupero di castagneti abbandonati.
Tutti gli interventi a carico dei castagneti possono essere finanziabili solo nel caso in cui dal progetto
d’intervento presentato e dall’istruttoria se ne verifichi l’effettiva opportunità economica e
selvicolturale (valutate in base alle condizioni stazionali, alla presenza o meno di patogeni, alla
localizzazione in area vocata, ecc.)
IV.1 Miglioramento dei castagneti da frutto in coltivazione
Per il miglioramento dei castagneti da frutto in coltivazione sono ammesse le seguenti operazioni
colturali a carattere straordinario:
IV.1.1
Diradamenti
Gli interventi di diradamento devono essere eseguiti per favorire le piante di castagno di varietà di
pregio, vigorose e di conformazione idonea alla produzione di frutti, e per garantire la continuità e
qualità della produzione. Gli interventi devono mirare a raggiungere una densità indicativa di 80-100
piante di castagno ad ettaro.
L’intervento deve mirare all’eliminazione delle piante di castagno soprannumerarie e/o malate o
deperienti, nonché dei polloni di selvatico o le piante di altre specie estranee al castagneto.
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento.
IV.1.2
Potature di riforma, risanamento o rimonda della chioma
Le potature devono interessare solo le piante destinate alla produzione e possono essere finalizzate al
taglio dei rami non idonei alla produzione o al risanamento e riequilibrio della chioma.
Nel caso di piante con la chioma fortemente compromessa o deperiente è ammessa anche la
capitozzatura.
Sono ammissibili a finanziamento i costi di potatura di massimo 100 piante ad ettaro.
IV.2 Recupero di castagneti abbandonati
Il recupero di castagneti abbandonati ai fine della produzione di castagne o marroni, è ammissibile a
finanziamento solo se sussistono le condizione ecologiche, stazionali e di viabilità idonee alla
coltivazione del castagno e favorevoli alla riuscita dell’intervento e alla produzione.
Ai fini della presente misura sono ammissibili gli interventi di recupero di popolamenti di castagno non
più utilizzati per la produzione del frutto, anche se il popolamento stesso non presenta più le
caratteristiche strutturali del castagneto da frutto ed è costituito prevalentemente da ceduo di
castagno.
Nel dettaglio, il recupero deve essere attuato attraverso l’effettuazione di una o più delle seguenti
operazioni colturali:
taglio delle piante di castagno soprannumerarie, deperienti o secche e delle piante
arboree di altre specie. Possono essere soggette al taglio anche le piante ancora vitali ma
attaccate da gravi patologie;
eventuali potature di riforma, risanamento, rimonda della chioma o capitozzature delle
piante di castagno da frutto ancora vitali al di sopra del punto di innesto, quando
selvicolturalmente ed economicamente conveniente;
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-
eventuali interventi di rinfoltimento.
Nella realizzazione degli interventi di recupero, è ammissibile a finanziamento l’esecuzione della
potatura o capitozzatura di massimo 120 piante a ettaro o, in alternativa, l’esecuzione di innesti su 3
polloni per ceppaia e per un massimo di 240 ceppaie/ettaro o l’esecuzione di innesti su un massimo di
720 selvaggioni ad ettaro;
Nel caso di interventi misti, il numero massimo ammissibile di ceppaie o selvaggioni innestati è ridotto
proporzionalmente per ogni pianta soggetta a potatura di riforma.
V. Sugherete
Gli interventi devono essere finalizzati al miglioramento delle sugherete, così come definite dall’art. 53
del Regolamento Forestale della Toscana, o al recupero di quelle abbandonate.
Tutti gli interventi nelle sugherete possono essere finanziabili solo nel caso in cui dal progetto
d’intervento presentato e dall’istruttoria se ne verifichi l’effettiva opportunità economica e
selvicolturale (valutate in base alle condizioni stazionali, alla presenza o meno di patogeni, alla
localizzazione in area vocata, ecc.)
Gli interventi nelle sugherete possono essere eseguiti solo nei boschi delle provincie di Grosseto,
Livorno, Siena e Pisa.
V.1 Miglioramento delle sugherete in coltivazione
Per il miglioramento delle sugherete sono ammesse le seguenti operazioni colturali a carattere
straordinario:
V.1.1
Diradamento
Gli interventi di diradamento, finalizzati a favorire le piante di Sughera, devono essere eseguiti
attraverso;
-
il taglio delle piante di altre specie che ne ostacolano lo sviluppo;
-
il taglio delle piante di sughera, solo nel caso in cui siano presenti in nuclei di densità eccessiva o
presentino caratteristiche non idonee alla produzione e al fine di raggiungere una densità ottimale
indicativa di 150-200 piante di sughera ad ettaro.
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento.
V.1.2
Rinfoltimenti
Sono ammissibili esclusivamente gli interventi di rinfoltimento eseguiti con piante di sughera (Quercus
suber L.).
V.1.3
Potature
Le potature di formazione possono essere eseguite solo sulle piante di sughera.
Per le modalità di esecuzione, si rimanda a quanto previsto all’art. 16 del Regolamento Forestale della
Toscana.
V.2 Recupero di sugherete abbandonate
Il recupero di sugherete abbandonate da boschi puri o misti attualmente destinati alla produzione
legnosa è ammissibile solo se effettuato ai sensi di quanto disposto del comma 3 dell’art. 53 del
Regolamento Forestale e solo se sussistono le condizione ecologiche e stazionali idonee alla sughera
e favorevoli alla riuscita dell’intervento e alla produzione di sughero.
63
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Nel dettaglio, sono ammissibili una o più delle seguenti operazioni colturali:
taglio delle piante di sughere soprannumerarie, deperienti o secche e delle piante
arboree di altre specie;
-
decespugliamento delle specie arbustive invadenti;
eventuali potature di riforma, risanamento, rimonda della chioma delle piante di
sughera ancora vitali, da eseguirsi solo quando l’intervento è selvicolturalmente ed
economicamente conveniente.
-
eventuale rinfoltimento eseguito con piante di sughera.
VI. Miglioramento o recupero di aree a spiccata vocazione tartufigena.
Gli interventi possono essere effettuati esclusivamente su tartufaie naturali esistenti, localizzate nelle
aree a spiccata vocazione tartufigena. Per aree a spiccata vocazione tartufigena si intendono:
-
tartufaie controllate ai sensi dell’art. 4 della L.R. 50/95 e s.m.i.;
le aree individuate e tutelate dagli strumenti urbanistici comunali ai sensi del comma 3
dell’art. 15 della L.R. 50/95 e s.m.i.;
-
le aree censite e cartografate dalle Province, dalle Comunità Montane, dai Comuni;
altre tartufaie naturali esistenti la cui vocazionalità è attestata da una perizia tecnica
redatta da professionista competente ai sensi della normativa vigente e abilitato.
Gli interventi eseguibili e finanziabili possono riguardare esclusivamente le aree di produzione delle
seguenti specie di tartufo:
-
tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Pico);
-
t. bianchetto o marzuolo (Tuber borchii Vitt.);
-
t. nero pregiato (Tuber melanosporum Vitt.);
-
t. scorzone (Tuber aestivum Vitt.);
-
t. uncinato (Tuber uncinatum Chatin).
Per tutti gli aspetti che riguardano la disciplina della raccolta, trasformazione e commercializzazione
del tartufo è necessario far riferimento alla Legge Regionale che disciplina in materia di tartufi (L.R.
n.50/95 e successive modificazioni).
Ai fini del miglioramento delle tartufaie naturali, possono essere eseguite e ammesse a finanziamento
le tipologie di intervento di seguito riportate, in funzione delle caratteristiche della tartufaia e della
specie di tartufo interessata.
VI.1 Diradamenti
Nelle tartufaie, nel caso di presenza di un’eccessiva copertura arborea, sono ammissibili lo sfoltimento
selettivo di polloni sulle ceppaie, il diradamento selettivo di piante arboree, il taglio della vegetazione
arbustiva infestante. Gli interventi devono essere finalizzati, a favorire lo sviluppo delle specie
simbionti, a garantire il mantenimento delle caratteristiche ecologiche favorevoli alla specie di tartufo
presente e a favorire la rinnovazione delle specie arboree simbionti.
In tutti i casi, il materiale di risulta deve essere asportato o sistemato in modo da non danneggiare la
produzione e la raccolta dei tartufi.
VI.2 Rinfoltimenti
Sono ammissibili eventuali interventi di rinfoltimenti con specie simbionti autoctone arboree o
arbustive di cui all’Allegato D) al presente bando, quando siano funzionali al miglioramento della
tartufaia e quando esistano condizioni stazionali idonee alla messa a dimora delle piantine micorrizate.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Tale intervento è ammissibile per tutte le specie di tartufo sopra indicate, ad eccezione del tartufo
bianco (Tuber magnatum Pico);
Per tutte le specie di tartufo, ad eccezione del tartufo bianco (Tuber magnatum Pico) è ammissibile a
finanziamento, l’acquisto e messa a dimora di massimo 200 piantine micorrizate ad ettaro, purchè
costituite in lotti per i quali è stato rilasciato l’attestato di controllo sulla micorrizazione, ai sensi di
quanto disposto dall’art. 6 della L.R. 50/95 e s.m.i. A tal fine, nella fase di collaudo deve essere
presentata la relativa certificazionedi cui al successivo paragrafo 10 “Documentazione da presentare al
momento della domanda di pagamento”.
Nel caso di tartufaie di tartufo bianco (Tuber magnatum Pico), quando funzionale al miglioramento
della tartufaia e quando esistano condizioni stazionali idonee alla messa a dimora delle piantine, è
ammissibile la messa a dimora di piantine o talee di specie arboree o arbustive simbionti, che non
devono essere micorrizate con tartufo bianco.
Per le tartufaie naturali migliorate ai sensi della presente misura può essere richiesto, da parte del
richiedente, il riconoscimento del diritto di raccolta riservata ai sensi dell’art. 6 della L.R. 50/1995 e
s.m.i. In tal caso vale il disposto della predetta norma all’art. 4 (“Tartufaie controllate”) e quanto
codificato all’art. 6 per quanto riguarda la procedura tecnico-amministrativa per il riconoscimento del
diritto di raccolta riservata di tartufi.
VII. Altre fustaie
VII.1 Sfolli, diradamenti
Gli interventi di sfollo (in soprassuoli di età inferiore a 15 anni) o diradamento devono favorire le
piante di latifoglie autoctone (vedi allegato A alla L.R. 39/00) e la biodiversità.
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento.
VII.2
Potature
Sono ammissibili a finanziamento gli interventi di potature di formazione, sramatura o spalcatura
eseguite solo sulle piante forestali a portamento arboreo, finalizzate al miglioramento qualitativo della
produzione legnosa e eseguite con le modalità e nei limiti di cui all’art. 16 del Regolamento Forestale
della Toscana.
VII.3
Rinfoltimenti
Sono ammissibili gli interventi di rinfoltimento con specie arboree autoctone di cui all’Allegato C) al
presente bando.
VII.4
Tagli di preparazione o di sementazione
Sono ammissibili interventi eseguiti, in popolamenti maturi, finalizzati a creare le condizioni per
l’insediamento della rinnovazione naturale.
Sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree sia l’eventuale taglio delle piante arbustive tramite
decespugliamento, al fine di favorire l’affermazione delle nuove piantine.
ANNOTAZIONI
Tutti gli interventi sopra riportati e previsti alla lettera e) del paragrafo 3 del presente bando sono
finanziabili, nell’ambito del periodo di programmazione, per un’unica tipologia e per una sola volta
sulla stessa superficie forestale. Fanno eccezione gli interventi di potatura, i rinfoltimenti e i tagli
fitosanitari, che possono essere realizzati contemporaneamente alle altre tipologie di intervento
previste purchè all’interno della stessa domanda.
Non sono finanziabili le normali pratiche colturali annuali.
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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Non sono ammissibili a contributo le operazioni di rinnovazione dopo il taglio definitivo.
Nell’esecuzione di tutti gli interventi sono ammesse anche le operazioni strettamente necessarie e
collegate alla corretta realizzazione di quanto previsto, anche nel caso in cui non siano espressamente
previste nelle descrizioni degli stessi contenute all’interno del presente bando. In particolare e quando
pertinenti, sono comprese le spese per: taglio, depezzatura, esbosco, asportazione o trasporto del
materiale di risulta all’imposto, cippatura, triturazione o abbruciamenti controllati del materiale di
risulta. Sono altresì compresi eventuali piccoli interventi necessari per il corretto deflusso delle acque e
la stabilità idrogeologica dell’area oggetto dei lavori, al fine di garantire il corretto sviluppo e
accrescimento del soprassuolo boschivo oggetto dell’investimento, quali: realizzazione o riapertura di
fossetti e/o scoline; realizzazione di graticciate e/o di brigliette con fascine; asportazione, da fossi o
fossetti o avvallamenti, di materiale vegetale secco accumulato (ramaglie, tronchi), ripristino
localizzato di gradoni e/o muretti a secco.
f.
Spese propedeutiche alla certificazione forestale finalizzata ad aumentare il valore
delle foreste regionali e a garantire la sostenibilità degli interventi selvicolturali.
Sono ammesse a contributo tutte le spese propedeutiche al conseguimento della certificazione di
gestione forestale sostenibile secondo gli schemi di certificazione PEFC (Programme for Endorsement
of Forest Certification schemes) o FSC (Forest Stewardship Council).
In particolare vengono riconosciuti i costi per la predisposizione del Manuale aziendale di gestione
sostenibile e le altre spese tecniche eventualmente necessarie ai fini della certificazione (consulenze,
adeguamenti documentali, ecc.) purchè non afferenti ad attività svolte dall’Organismo di controllo che
rilascia la certificazione. Non sono invece riconosciuti i costi diretti della certificazione (visita di audit.,
rilascio della Certificazione, costi di utilizzo del logo, verifiche annuali e relative quote annuali, ecc.).
Il contributo può essere erogato solo dopo il conseguimento della certificazione forestale, cioè dopo
l’emissione del relativo Certificato da parte degli organismi di certificazione e tenendo presente che:
i terreni oggetto della domanda di aiuto devono essere gestiti da privati o da Comuni
o loro associazioni;
nel caso di consorzi o altre forme associative che gestiscono sia proprietà private sia
proprietà pubbliche diverse da quelle dei Comuni o di loro associazioni, la certificazione deve
essere acquisita in forma unitaria, ma i costi sono finanziabili solo in modo proporzionale
all’entità dei terreni di proprietà di privati o di Comuni o loro associazioni;
non sono finanziabili modifiche a Manuali o altre spese propedeutiche relative a
certificazioni già acquisite tranne che nel caso di:
i.
ampliamento della superficie interessata dalla certificazione, dovuto
all’acquisizione di nuove superfici. Il contributo è limitato solo alla quota di
superficie in ampliamento;
ii.
modifiche sostanziale delle previsioni del Manuale, relative a terreni in essi già
inseriti, che comportino l’esecuzione di interventi selvicolturali precedentemente
non previsti e da eseguirsi nel corso del periodo di impegno di cui al di cui al
paragrafo del DAR 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione”
e s.m.i. Il contributo è limitato solo alla quota di superficie interessate dalle
modifiche. Non sono ammissibili modifiche a Manuali redatti usufruendo di altri
finanziamenti pubblici concessi ai sensi della presente misura;
l’Organismo di Controllo (OdC) per la certificazione di gestione forestale sostenibile
deve essere accreditato sulla base di criteri internazionali di accreditamento. In particolare,
per la certificazione secondo lo schema PEFC, l’ OdC deve essere accreditato al SINCERT,
mentre per la certificazione secondo lo schema FSC deve essere accreditato dallo FSC stesso;
le spese propedeutiche alla certificazione forestale sono ammissibili, nei limiti e con le
modalità di cui al successivo paragrafo 4” Tipologie di spesa ammissibilli”, solo se legati al
finanziamento di altri investimenti materiali ai sensi delle lettere b), c), d), e) del presente
paragrafo.
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3.1 Ulteriori limitazioni ed esclusioni
Si precisa che, ai fini del presente bando i termini “azienda” o “aziendali” sono utilizzati per indicare
l’insieme dei terreni boscati nella disponibilità del richiedente e interessati dalla domanda di contributo.
Oltre a quanto detto nel paragrafo precedente in merito ai singoli interventi, ai fini del presente bando
valgono anche le seguenti ulteriori limitazioni ed esclusioni:
tutti gli interventi devono essere realizzati conformemente a quanto previsto dalla L.R.
39/00 e s.m.i. e dal Regolamento Forestale della Toscana vigente, anche al fine di garantire la
rispondenza dell’intervento a criteri di sostenibilità ambientale e la compatibilità con la buona
gestione forestale;
per tagli fitosanitari ai fini del presente bando, devono intendersi sia quelli così definiti
dall’art. 49 del regolamento forestale, sia quelli che pur essendo definibili diversamente ai
sensi del regolamento forestale abbiano comunque prevalentemente finalità di controllo di
fitopatologie o altri danni da fattori abiotici;
il sostegno di cui al presente bando è concesso solo per i boschi di proprietà di privati
o di loro associazioni o dei Comuni o di loro associazioni. Sono escluse dall’aiuto le foreste di
proprietà di Stato e Regione.
i soggetti in possesso di aziende con una superficie accorpata superiore a 100 ettari,
per l’accesso ai contributi relativi agli investimenti di cui alle tipologie da b) a f) del precedente
paragrafo 3 “Tipologie di investimento ammissibili“ devono possedere o dotarsi entro la
presentazione della domanda di pagamento di un Piano di gestione forestale o di un Piano dei
tagli validi e relativi a tali superfici, pena la non eleggibilità di tutte le spese ammesse e
sostenute e indicate nella domanda di pagamento. A tal fine si considerano accorpate le
superfici forestali che rispondono ai criteri definiti dal comma 8 dell’art. 10 del Regolamento
forestale della Toscana e s.m.i. Inoltre, in base a quanto previsto dall’art. 48 della L.R. 39/00,
i Piani di gestione o altro strumento di pianificazione forestale equipollente (Piano dei tagli)
devono essere predisposti e approvati, dagli Enti competenti, ai sensi dell’art. 44 del
Regolamento Forestale della Toscana;
gli interventi devono essere cantierabili nei temini e nei modi previsti dal paragrafo 2.2
“Cantierabilità degli investimenti” dell’Allegato al DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n.
801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010);
l’inizio dei lavori/acquisto/investimenti deve essere conforme a quanto stabilito ai
paragrafi 2.3 “Inizio lavori” dell’Allegato DAR e s.m.i. e al paragrafo 3.3.3.1.1 “Riferibilità
temporale al periodo di vigenza del finanziamento” del DAR e s.m.i;
per gli interventi di cui al precedente paragrafo 3, lettere d) “Potenziamento e
miglioramento strutture forestali aziendali” ed e) “Interventi di miglioramento e recupero
soprassuoli boschivi“ i costi ammissibili a finanziamento devono essere calcolati al netto degli
eventuali introiti ricavabili dal materiale legnoso utilizzato;
tutto il Materiale Forestale di Propagazione (MFP) impiegato per rinfoltimenti deve
rispettare quanto previsto dalla vigente normativa in materia (Direttiva 1999/105/CE, D.Lgs.
386 del 10/11/03, L.R. 39/00 e s.m.i.). Non sono ammessi a contributo gli interventi
rinfoltimento realizzati con materiale non certificato, tranne che nel caso di utilizzo di specie
per le quali la normativa vigente non prevede la certificazione. Ai sensi della L.R. n. 53/00,
non sono ammissibili a contributo impianti o rinfoltimenti realizzati con Materiale Forestale di
Propagazione (MFP) derivante da Organismi Geneticamente Modificati (OGM) ;
gli investimenti ammissibili devono essere conformi alle norme comunitarie, nazionali
e regionali ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in materia di
inquinamento e sicurezza; a tal fine, il richiedente si impegna a realizzare gli investimenti
ammessi a contributo in conformità alla normativa vigente. Nel caso di acquisti di macchinari e
attrezzature la presenza della marcatura “CE” ai sensi della normativa comunitaria vigente
soddisfa la garanzia del rispetto dei requisiti comunitari;
il progetto e le relazioni tecniche presentate di cui al successivo paragrafo 9.4
“Richiesta del completamento della domanda di aiuto” devono essere redatte e firmate da un
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
soggetto tecnico competente ai sensi della normativa e della giurisprudenza vigente; tale
soggetto tecnico deve essere iscritto al rispettivo albo o collegio professionale quando previsto
dalla normativa vigente;
in appendice al progetto o alla relazione e per gli interventi di cui alle lettere d) ed e)
del paragrafo 3 del presente bando deve essere allegato anche il Piano di coltura e/o di
manutenzione, relativo alle opere di manutenzione ordinaria che si prevede di eseguire nel
periodo di impegno, di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di
destinazione” del DAR e s.m.i., per garantire la funzionalità dell’opera oggetto dell’intervento;
il Piano di coltura e/o di manutenzione deve essere redatto e firmato dai soggetti
competenti di cui al punto precedente e, una volta approvato, assume la valenza di
prescrizione obbligatoria e di impegno essenziale, ma anche di indirizzo tecnico al quale
devono attenersi i beneficiari ed il personale preposto ai controlli. Copia di tale documento
deve essere restituita, debitamente vistata, al richiedente al momento del rilascio dell’atto di
assegnazione Tale Piano, una volta approvato dall’Ente competente e quando pertinente, per
il periodo di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di
destinazione” del DAR e s.m.i. ha valenza anche ai fini di quanto previsto dalla L.R. 39/00 e
s.m.i.;
le operazioni previste nel Piano di coltura e/o di manutenzione restano escluse dal
finanziamento ma la loro esecuzione è comunque obbligatoria nel periodo di impegno di cui al
paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
durante la durata dell’impegno comunitario di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di
non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., la composizione dell’UTE/ UPS può
variare per quanto riguarda le superfici indicate, a completamento della domanda di aiuto, per
giustificare la compatibilità della dimensione dell’intervento con le esigenze aziendali (beni
immobili collegati agli investimenti finanziati e non direttamente interessati dagli stessi) purchè
sia garantita e mantenuta la coerenza (dal punto di vista dell’indirizzo produttivo e
dimensionale) con l’investimento ammesso a finanziamento.
Il riconoscimento di un contributo ai sensi della presente bando e per l’esecuzione di uno degli
interventi previsti al precedente paragrafo 3 esclude la possibilità da parte del richiedente di accedere
ai contributi di cui alle misure 123.b, 226 (limitatamente a tutti gli interventi di prevenzione) e 227 per
la stessa superficie e la stessa tipologia di intervento (intesi come: interventi selvicolturali, interventi
sulla viabilità, interventi sui fabbricati, ecc.).
4. Tipologie di spesa ammissibili
Per quanto concerne le spese ammissibili oltre a quanto riportato nei paragrafi precedenti si applica
quanto previsto dal capitolo 3 “Spese ammissibili” del DAR e s.m.i.
In particolare si ricorda che al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni
finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi cofinanziati, il beneficiario, per dimostrare
l’avvenuto pagamento delle spese inerenti un progetto approvato, deve rispettare quanto previsto dal
DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.4. “Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento”, che
elenca quelle che sono le modalità di pagamento dei fornitori ammesse.
L’ammissibilità delle attività (inizio dei lavori per le opere o acquisto del bene per gli investimenti
mobili), e delle relative spese decorre secondo quanto stabilito nel DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.1.
“Riferibilità temporale al periodo di vigenza del finanziamento”. A parziale deroga da quanto previsto
nel citato paragrafo del DAR e s.m.i., in caso di investimenti sostenuti da soggetti pubblici sono
ammissibili anche le attività e le relative spese effettuate nei 365 giorni precedenti quello di ricezione
delle domande di aiuto, esclusivamente nel caso in cui i lavori relativi non sono ancora conclusi.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni si deve far
riferimento al “Prezzario regionale per interventi ed opere forestali”, di cui alla Deliberazione della
Giunta Regionale n.1091 del 22/12/08 e s.m.i.
Per le voci non previste nel Prezzario sopra citato o negli altri casi in esso previsti, si può ricorrere
all’analisi dei prezzi con i criteri definiti nel Prezzario stesso oppure ricorrere:
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-
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Prezzario regionale dei lavori pubblici di cui alla DGR n. 244 del 1/03/2010;
al Prezzario ufficiale di riferimento per le opere di competenza delle amministrazioni
dello Stato e degli Enti pubblici nazionali nel territorio regionale della Toscana e dell’Umbria,
-
pubblicato dal Ministero delle infrastrutture – Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche per la Toscana e per l’Umbria;
-
al Bollettino degli Ingegneri;
-
al raffronto fra diverse offerte comparabili.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni nel caso di
investimenti in natura, invece, si deve far riferimento alle “Tariffe orarie e tempi di esecuzione degli
interventi forestali” determinate con Decreto del 24 dicembre 2008, n. 6236 e s.m.i. Non sono
ammissibili a finanziamento operazioni non comprese in dette tariffe orarie.
Per essere sottoposti a verifica, le attività previste e le spese relative devono essere sempre descritte
nella relazione preliminare e /o nel progetto presentati a completamento della domanda di aiuto.
Non sono ammissibili a finanziamento gli investimenti che non sono congrui rispetto all’ordinamento
produttivo, alla capacità produttiva e alle esigenze gestionali dell’UTE/ UPS oggetto della domanda.
Infine, si precisa che sono comunque ammissibili anche:
i costi relativi all’esecuzione di interventi e opere temporanee collegate e necessarie
alla corretta realizzazione e completamento dell’intervento o le eventuali opere accessorie,
purchè compresi entro la percentuale massima del 20% della spesa ammissibile per
l’esecuzione dei lavori (al netto delle opere accessorie e delle spese generali), quali:
•
ripuliture e decespugliamento, taglio di vegetazione arborea,
allontanamento e distruzione del materiale di risulta;
•
approntamento e messa in sicurezza dell’area di cantiere, ivi compreso gli oneri
per la sicurezza non compresi nei prezzi (vedi art. 131 del D.Lgs. n. 163/2006) e
la realizzazione o riapertura di piste temporanee di accesso o di altre opere
temporanee;
•
interventi per il ripristino e rinsaldamento dell’area di cantiere e delle relative
piste di servizio;
•
eventuali opere accessorie di raccolta e allontanamento delle acque superficiali o
sotterranee;
compreso
i costi degli interventi di cui alle lettere a) e f) del paragrafo 3 del presente bando,
solo se sono legati ad investimenti materiali ai sensi dall'articolo 55, paragrafo 1, lettera c),
del regolamento (CE) 1974/2006 e nei limiti del 25% della spesa ammissibile totale. Tale
limite è comprensivo anche della quota per le spese generali di cui al punto successivo e va
riferito ad entrambi gli interventi se richiesti nell’ambito della stessa domanda;
le spese generali, così come previsto dal paragrafo 3.3.3.2.12. “Spese generali” del
DAR e s.m.i., nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo degli investimenti materiali
a cui si riferiscono, ad eccezione dei casi di seguito riportati:
•
nel caso di acquisto di macchine o attrezzature, anche finalizzate alla sicurezza e
di cui alle lettere b) e c) del paragrafo 3 del presente bando, gli onorari dei
professionisti sono finanziabili nella misura massima del 1% dell’importo
complessivo dell’investimento a cui si riferiscono;
•
rientrano altresì nell’ambito delle spese generali gli eventuali costi relativi alle
certificazioni o attestazioni di controllo del materiale vegetale o di altri prodotti
utilizzati per l’esecuzione dell’investimento e rilasciati da Enti o Organismi abilitati
in merito;
gli investimenti in natura esclusivamente se riferiti agli interventi a carattere
agronomico e forestale realizzati da privati e relativi alla lettera e) del paragrafo 3 del presente
bando (Interventi di miglioramento e recupero di soprassuoli boschivi) e con le modalità
stabilite dal paragrafo 3.3.3.2.8.“Fornitura di beni e di servizi senza pagamento in denaro” del
DAR e s.m.i.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
70
Non sono invece ammissibili, oltre a quanto previsto nel DAR e s.m.i. o nei paragrafi precedenti, le
seguenti tipologie di spese:
5.
•
lavori, opere o acquisti non direttamente connessi alla realizzazione del progetto;
•
opere, investimenti in macchinari, attrezzature, impianti riferiti ad UTE/UPS
diversa da quella indicata in domanda di aiuto, ancorché relativa alla stessa
impresa;
•
acquisto di mezzi di trasporto, anche se ad uso promiscuo, salvo i casi
specificatamente indicati nel presente bando;
•
acquisto di mobili, attrezzature e arredamenti degli uffici, ad eccezione di quanto
specificamente indicato tra le spese ammissibili;
•
spese e opere relative alla realizzazione di abitazioni e alloggi, anche se destinati
al personale dipendente;
•
spese e oneri amministrativi per canoni di allacciamento e fornitura di energia
elettrica, gas, acqua, telefono e simili;
•
acquisto di autovetture;
•
spese generali relative agli investimenti immateriali;
•
onorari professionali per i quali non sia documentato, se dovuto, il versamento
della ritenuta d’acconto.
Localizzazione dell’investimento
Tutto il territorio regionale, con priorità per le zone classificate come C2 e D del PSR, e con le seguenti
specificazioni:
-
gli interventi di miglioramento e recupero di soprassuoli boschivi (lettera e) del paragrafo 3 del
presente bando) possono essere finanziati solo se eseguiti all’interno dei boschi così come definiti
dai commi da 1 a 3 dell’art. 3 della L.R. 39/00 e s.m.i.;
-
gli interventi sulle sugherete (punto e.V) del precedente paragrafo 3) possono essere finanziati
solo se eseguiti all’interno dei boschi così come definiti dai commi da 1 a 3 dell’art. 3 della L.R.
39/00 e s.m.i. e purchè localizzati nelle province di Provincie di Grosseto, Livorno, Siena e Pisa.
Gli interventi di cui alla presente misura non possono essere realizzati nel territorio dei Comuni per i
quali è non prevista l’attivazione della misura all’interno del Piano Locale di Sviluppo Rurale delle
singole Province.
In ogni caso, la localizzazione dell’investimento deve rispondere a quanto disposto dal DAR e s.m.i. ai
paragrafi 3.3.3.3.4. “Localizzazione degli investimenti materiali“ e 3.3.3.3.5. “Localizzazione degli
Investimenti immateriali”.
6.
Dimensione dell’intervento
Fermo restando quanto previsto al successivo paragrafo 8, relativamente agli importi minimi e
massimi di contributo concedibile, si applicano le seguenti prescrizioni in merito alle dimensioni
dell’intervento:
-
per gli interventi di cui al paragrafo 3 lettera e) “Interventi di miglioramento e recupero di
soprassuoli boschivi” la superficie minima accorpata (così come definita dall’art. 3 della L.R. 39/00
e s.m.i e dal Regolamento Forestale) è di 2.000 mq per ogni singola tipologia di intervento;
-
per gli interventi di diradamento dei cedui per il recupero del trattamento a sterzo, di selvicoltura
d’albero e di miglioramento e recupero delle aree a spiccata vocazione tartufigena, di cui alla
lettera e) del paragrafo 3 del presente bando, la superficie massima ammessa per ciascuna
tipologia di intervento non può superare i 5 ettari per richiedente, per domanda di aiuto e per
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
annualità finanziaria;
Per tutti gli altri interventi di cui al precedente paragrafo 3 non è prevista nessuna limitazione della
superficie massima di intervento.
7. Impegni e riduzioni
7.1 Impegni
Tramite la sottoscrizione della domanda di aiuto e di pagamento il richiedente si impegna a rispettare
quanto previsto dal DAR e s.m.i. e nel presente bando.
Inoltre si impegna all’esecuzione di quanto previsto dall’eventuale Piano di coltura e/o di
manutenzione approvato dall’Ente competente.
I richiedenti con una superficie accorpata superiore a 100 ettari e che non siano in possesso di un
Piano di gestione forestale o di un Piano dei tagli validi relativi a tali superfici, devono impegnarsi a
dotarsi di uno di questi strumenti entro la presentazione della domanda di pagamento pena la non
eleggibilità di tutte le spese ammesse e sostenute e indicate nella domanda di pagamento.
7.2 Riduzioni in sede di accertamento finale, di controlli in loco e dei controlli ex post
Fatta salva l’applicazione dell’art. 31 del Reg. Ce n. 1975/06, in caso di mancato rispetto degli impegni
ai quali e subordinata la concessione del contributo si applicano le riduzioni ed esclusioni che saranno
disciplinati da successivo atto della G.R. in attuazione del D.M 22 dicembre 2009 n. 30125.
8. Tassi e importi dei contributi
In generale e fatte salve le eventuali eccezioni di seguito riportate, l’intervento è previsto sotto forma
di contributo a fondo perduto pari al 50% del costo ammissibile.
L’intensità dell’aiuto è elevata al 60% per investimenti realizzati in zone montane e in zone
svantaggiate ai sensi della Direttiva 75/268/CEE1 e successive modificazioni e integrazioni, nelle zone
ricomprese in Natura 2000 e nelle zone individuate ai sensi della Direttiva 2000/60/CE2.
Nel caso di aziende con superfici ricadenti all’interno di zone diverse (ad es. tra zona montana o
svantaggiata o Natura 2000 ecc. e una non montana o non svantaggiata ecc.) la percentuale di
contribuzione viene definita tenendo presente che:
per gli investimenti a superficie (lettere a), e), f) del paragrafo 3 del presente bando)
viene riconosciuta la percentuale di contributo maggiore sulla superficie interessata dagli
interventi ricadente nelle zone montane e/o svantaggiate, nelle aree di Natura 2000 e nelle
zone individuate ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, e la percentuale minore sulla parte
ricadente al di fuori di dette aree;
nel caso di investimenti non direttamente collegati alla superficie, viene riconosciuta la
percentuale di contributo maggiore solo se almeno il 51% della superficie totale collegata o
collegabile all’investimento ricade in zona montane e/o svantaggiate e nelle aree di Natura
2000 e nelle zone individuate ai sensi della Direttiva 2000/60/CE.
È inoltre possibile riconoscere anticipi o pagamenti a titolo di Stato di avanzamento lavori nei limiti e
con le specifiche indicate al paragrafo 3.1.5.1 “Formazione della graduatoria preliminare (escluso
misura 124)” dell’Allegato al DAR e s.m.i.
L’importo massimo del contributo concedibile per ciascuna fase di programmazione (2007-2010; 20112013) è pari a € 300.000,00 per beneficiario per investimenti ricadenti nel territorio della stessa
Provincia o Comunità montana, con un massimo di € 500.000,00 per beneficiario a livello regionale e
1
2
Direttiva 75/268/CEE del Consiglio, del 28 aprile 1975, sull' agricoltura di montagna e di talune zone svantaggiate
Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione
comunitaria in materia di acque
71
72
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
per la presente misura.
Non sono ammissibili a finanziamento domande di aiuto con importo del contributo concedibile (in
fase di atto di assegnazione) inferiori a 5.000,00 € per beneficiario, tranne che nel caso degli
interventi di cui alla lettera e) del paragrafo 3 del presente bando per i quali tale importo è di 2.000,00
€ per beneficiario.
Inoltre, per la determinazione del contributo, valgono le seguenti indicazioni
nel caso dei piani di gestione o dei tagli di cui alla lettera a) del paragrafo 3 del
presente bando, fermo restando le percentuali di contributo erogabile di cui sopra, l’importo
ammissibile della spesa connessa alla loro redazione non può comunque superare i 50,00
€/ha;
per i piani dei tagli il contributo può essere riconosciuto solo sulle superfici interessate
da interventi nell’arco di validità del piano, mentre per i piani di gestione può essere ammessa
a contributo tutta la superficie boscata inclusa nel piano stesso purchè nella disponibilità del
beneficiario in base ad uno dei titoli di cui al precedente paragrafo 3.1“Ulteriori limitazioni ed
esclusioni”;
per l’acquisto fabbricati, la spesa ammissibile non può superare il 30% della spesa
totale ammessa a finanziamento sugli interventi (diversi dall’acquisto fabbricati) richiesti
nell’ambito della lettera d) del paragrafo 3 del presente bando;
per l’acquisto terreni, la spesa ammissibile non può superare il 10 % della spesa totale
ammessa a finanziamento sugli interventi (diversi dall’acquisto terreni) richiesti nell’ambito
della lettera d) del paragrafo 3 del presente bando;
l’ammontare della spesa totale ammissibile per l’acquisto di beni immobili (terreni e/o
fabbricati) non può in nessun caso eccedere l’importo di 120.000,00 €.
L’ammontare delle percentuali di contributo erogabile per l’acquisto dei terreni o degli immobili è
oggetto di verifica anche in sede di accertamento finale. Il mancato rispetto delle limitazioni relative
alla spesa ammissibile per l’acquisto dei fabbricati o dei terreni comporterà la riduzione del contributo
ammissibile al fine di riportarlo nei limiti previsti.
9. La domanda di aiuto
9.1 - Termini di presentazione della domanda di aiuto
Per partecipare alla graduatoria relativa ai fondi disponibili nell’annualità 2011, la domanda per
l’accesso ai contributi (denominata ‘Domanda di aiuto’) può essere presentata a decorrere dal giorno
successivo a quello della pubblicazione sul BURT del presente bando ed entro il 31/03/2011.
Per partecipare alle graduatorie relative ai fondi disponibili nelle annualità successive, invece, si
provvederà con successivo atto a fissare i termini di apertura per la presentazione delle domande di
aiuto.
Qualora il termine di presentazione di una istanza scada di sabato o in un giorno festivo, lo stesso è
prorogato al primo giorno feriale successivo, qualunque sia la modalità di sottoscrizione utilizzata.
9.2 - Costituzione o aggiornamento del fascicolo aziendale
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), i soggetti che intendono presentare domanda di aiuto per accedere ai benefici previsti dal
presente bando sono tenuti, prima della presentazione della domanda, a documentare la propria
posizione anagrafica mediante la costituzione o l’aggiornamento del proprio fascicolo aziendale
elettronico, nell’ambito del sistema informativo ARTEA.
9.3 - Modalità di presentazione della domanda di aiuto
La domanda aiuto, così come previsto al paragrafo 1 “Condizioni generali” dell’Allegato al DAR
(approvato con Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le
successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010), deve essere
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
presentata (o rettificate, nel caso di domande risultate ammissibili ma non finanziate per carenza di
fondi nelle precedenti annualità) esclusivamente mediante procedura informatizzata, impiegando la
modulistica disponibile nel sistema informatico ARTEA, reperibile sul sito dell’Agenzia regionale per le
erogazioni in agricoltura (ARTEA) www.artea.toscana.it. Le domande di aiuto sono semplificate e
contengono esclusivamente gli elementi necessari a valutarne l’ammissibilità ed il livello di priorità;
tutti gli altri elementi sono successivamente richiesti a completamento della domanda ai soli titolari
delle domande che risultano finanziabili in base alla graduatoria preliminare e alle risorse disponibili
per la presente misura nella programmazione finanziaria dell’Ente cui è rivolta la domanda (Provincia,
Comunità montana, Unione di Comuni di seguito indicati come ‘Enti competenti’). Le priorità contenute
in domanda di aiuto sono indicate e attribuite nel rispetto di quanto previsto al paragrafo 3.1.6 “Criteri
di selezione delle operazioni finanziate per le misure a sostegno degli investimenti – 122 “Migliore
valorizzazione economica delle foreste” dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del
6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010).
La domanda deve essere presentata all’ente competente (Provincia, Comunità Montana, Unione dei
Comuni) con riferimento all’ubicazione dell’UTE/UPS interessata dagli investimenti.
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), la domanda di aiuto deve essere presentata nell’ambito della Dichiarazione Unica Aziendale
(DUA), riportante tutte le informazioni riferite alla consistenza e alle attività delle unità produttive
dell’impresa.
9.4 Gestione graduatorie e specifiche per tabachicoltori
Le domande di aiuto confluiscono in una graduatoria unica a livello provinciale che è gestita con le
modalità e le competenze descritte al paragrafo 4 “Programmazione locale” del DARe s.m.i.
Fanno eccezione le domande di aiuto presentate dai “tabacchicoltori”, o da soggetti ad essi equiparati
come definiti al paragrafo 2.10 “Destinazione dei fondi derivanti dall’OCM tabacco” del DAR e s.m.i.
(indicati nel presente bando con il termine “tabacchicoltore”), che confluiscono in una graduatoria
unica a livello regionale che è gestita nel rispetto di quanto previsto nel sopra citato paragrafo 2.10
del DAR e s.m.i.
I “tabacchicoltori” che, per l’annualità 2011, hanno presentato una domanda di aiuto aderendo al
bando ad essi riservato, possono presentare una nuova domanda ai sensi del presente bando se la
stessa si riferisce ad un’UTE/UPS diversa da quella interessata dalla domanda precedente, così come
previsto al paragrafo 1 “Condizioni generali” dell’allegato DAR.
9.5 - Richiesta del completamento della domanda di aiuto
L’Ente competente richiede il completamento delle domande che risultano finanziabili in base alla
graduatoria preliminare, costituita con la presa d’atto di cui al paragrafo precedente, con le modalità e
i tempi previsti al paragrafo 3.1.5.2. “Completamento della domanda di aiuto” dell’Allegato al DAR.
Ai fini del completamento deve essere richiesta la seguente documentazione, se non già presente nel
fascicolo aziendale e se pertinenti con la tipologia di investimento:
i.
il progetto definitivo o esecutivo d’intervento per gli interventi di cui alle lettere d) ed e) del
precedente paragrafo 3. Tale progetto, redatto e firmato da un tecnico competente, deve
contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda con particolare riferimento ai settori di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, processi produttivi
aziendali; eventuale PLV media; tipologia e caratteristiche dei terreni aziendali e
di quelli oggetto dell’intervento; numero e tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione delle caratteristiche ecologiche, stazionali e selvicolturali dell’area
oggetto di intervento (funzionale alla valutazione degli interventi di miglioramento
previsti);
73
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
74
ii.
•
la descrizione tecnica degli interventi e degli investimenti che si intendono
realizzare, compresi i criteri e le modalità di esecuzione (modalità di esecuzione
degli interventi sulle strutture, modalità di taglio ed esbosco, massa legnosa
stimata, entità delle superfici forestali oggetto dell’intervento, ecc.) e della
rispondenza degli stessi a precisi fabbisogni strutturali dell’azienda;
•
l’indicazione della superficie totale e delle particelle catastali e, eventualmente,
assestamentali interessate all’intervento;
•
la mappa catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione
del perimetro dei terreni e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
•
nel caso di acquisto o realizzazione di fabbricati, planimetrie degli edifici oggetto
della domanda in scala non inferiore a 1:100;
•
individuazione dei terreni forestali collegati agli acquisti richiesti;
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
•
l’attestazione della conformità degli interventi alle norme comunitarie, nazionali e
regionali ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in
materia di inquinamento e sicurezza;
una relazione descrittiva a firma del richiedente, per gli interventi di cui alle lettere a), b), c), f) del
precedente paragrafo 3. Tale relazione, oltre a quanto previsto nei paragrafi specifici, deve
contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda con particolare riferimento ai settore di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, tipologia e caratteristiche
dei terreni forestali aziendali e di quelli oggetto dell’intervento; numero e
tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione degli interventi (compreso acquisti) per i quali si richiede il
finanziamento;
•
l’individuazione su cartografia catastale in idonea scala del perimetro dei terreni
e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
•
l’individuazione dei terreni forestali collegati agli acquisti richiesti;
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
iii. alla documentazione di cui al punto precedente e successivo, in caso di investimenti materiali o
immateriali realizzati da privati, deve essere obbligatoriamente allegata la documentazione
prevista dal DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.2. “Condizioni di ammissibilita’ di alcune tipologie di
spesa”;
iv. nel caso in cui la domanda preveda l’acquisto di macchine o attrezzature per un importo del
contributo richiesto superiore a 50.000,00 € o non ricomprese nel successivo Allegato A), la
relazione deve essere redatta e firmata da un soggetto tecnico competente e deve contenere
(anche nel caso di acquisti eseguiti da soggetti pubblici) una valutazione dell’opportunità degli
acquisti in rapporto alla situazione aziendale e in particolare a:
¾
numero, qualificazione e tipologia di contratto dei lavoratori dell’azienda;
¾
dotazioni macchine aziendali al momento della domanda;
¾
rapporto tra le caratteristiche delle macchine/attrezzature da acquistare e
delle caratteristiche dei popolamenti gestiti dal richiedente e delle
caratteristiche topografiche, morfologiche di accessibilità dell’azienda
(pendenza, accidentalità, ecc.);
¾
tempo di utilizzo previsto e funzioni a cui le macchine/attrezzature
saranno destinate;
v. dimostrazione che gli investimenti previsti non rientrano fra quelli considerabili di sostituzione;
vi. il Piano di coltura e/o di manutenzione (interventi di cui alle lettere d) ed e) del precedente
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
paragrafo 3);
vii. la documentazione necessaria alla dimostrazione del titolo di possesso prevista dal paragrafo
3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010;
viii. nel caso di acquisto di terreni e di beni immobili la documentazione relativa alle condizioni previste
ai paragrafi 3.3.3.2.4 “Acquisto di terreni” e 3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del
DAR e s.m.i.;
ix. nel caso in cui il richiedente sia stato sottoposto a procedimenti pregiudizievoli del patrimonio
immobiliare negli ultimi tre anni, dichiarazione di un istituto di credito che attesti l’affidabilità
patrimoniale del richiedente e la capacità finanziaria di sostenere l’investimento (solo per i privati);
x. computo metrico estimativo delle opere e degli interventi da realizzare, redatto ai fini della
determinazione della congruità delle spese previste. Su tale computo devono essere specificati le
spese imputate ad eventuali impianti ed attrezzature nonché gli eventuali forniture o lavori
eseguiti mediante investimenti in natura e prestazioni volontarie non retribuite. In quest’ultimo
caso, il richiedente deve illustrare l’analisi di tali lavori per tipologia di intervento e dimostrare la
congruità del lavoro svolto, attraverso l’indicazione dei mezzi tecnici impiegati e del personale
idoneo utilizzato per la realizzazione delle singole tipologie di lavoro;
xi. la stima degli eventuali introiti ricavabili dal materiale legnoso utilizzato per gli interventi di cui alle
lettere d) ed e) del precedente paragrafo 3;
xii. ogni utile documento, autorizzazione, nulla osta, cui la realizzazione del progetto è subordinata
(es.: concessione edilizia, autorizzazione edilizia, permesso a costruire, denuncia di inizio attività,
pareri preventivi di organi tecnici, ecc.) a dimostrazione della pronta cantierabilità;
xiii. copia dei preventivi di spesa relativi a macchine e/o attrezzature con espressi i termini della
relativa consegna ai fini della dimostrazione di immediata cantierabilità e dichiarazione della ditta
fornitrice attestante che i prezzi indicati sono contenuti entro quelli di listino;
xiv. copia del preventivo dei costi o della lettera di incarico al professionista (solo per gli investimenti
immateriali);
xv. nel caso dello svolgimento di lavori in economia (investimenti in natura e prestazioni volontarie),
dichiarazione del richiedente dalla quale risulti che intende avvalersi, per la realizzazione del
progetto, di prestazione di lavoro non retribuite svolte da lui direttamente e/o dei suoi familiari, e
con l’utilizzo di terreni e/o fabbricati e/o macchine e/o attrezzature facenti capo all’azienda;
xvi. Dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia nei casi previsti dalla normativa vigente
(escluso Enti pubblici);
xvii.quando pertinente, la documentazione necessaria alla verifica della sussistenza dei requisiti delle
condizioni di accesso relative ai beneficiari, di cui al paragrafo 2.1 dell’Allegato al DAR (Revisione
14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive
Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/2010);
xviii.
i documenti necessari per la verifica della sussistenza dei requisiti di priorità dichiarati nella
domanda di aiuto.
In aggiunta a quanto sopra stabilito, i soggetti di diritto pubblico devono allegare al progetto definitivo
o esecutivo anche:
xix. atto di approvazione del progetto presentato, con la specifica della quota finanziaria per la quale si
chiede il contributo e di quella a carico del soggetto richiedente;
xx. dichiarazione di impegno a eseguire a proprie spese la manutenzione delle opere realizzate o dei
macchinari acquistati, durante il periodo di impegno, di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non
alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
xxi. se necessario, piano della sicurezza ai sensi della D.Lgs. 494/1996;
xxii.descrizione delle modalità di individuazione dell’esecutore dei lavori o del fornitore.
L'ufficio istruttore, qualora ne riscontri la necessità e in aggiunta a quanto previsto ai punti precedenti,
75
76
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
può chiedere la presentazione di ulteriori documenti, da prodursi eventualmente anche a firma di un
tecnico abilitato.
10. Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento (a titolo di
saldo o di stato do avanzamento lavori)
Oltre a quanto espressamente previsto al paragrafo 3.1.5.4 “Domanda di pagamento” dell’Allegato al
DAR e s.m.i., alla domanda di pagamento deve essere allegata almeno la seguente documentazione
(quando pertinente):
planimetria catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione del
perimetro dei terreni e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
copia della certificazione del materiale forestale di propagazione, qualora si esegua un
intervento di piantagione o rinfoltimento, resa ai sensi della vigente normativa;
attestato della ditta fornitrice, dal quale risulti che i lotti di acquisto di piante
tartufigene da destinare alla piantumazione sono micorrizati con le specie di tartufi indicate
nel progetto. Nell’attestato deve inoltre essere specificato che le piante vendute al richiedente
(con riferimento alla relativa fattura) sono quelle dei lotti di acquisto controllati ai sensi della
L.R. 50/95 e s.m.i per i quali è stato rilasciato il relativo attestato (di cui al punto successivo).
Nell’attestato devono essere presenti anche i riferimenti relativi alla richiesta di controllo da
parte del richiedente;
attestato di controllo rilasciato ai sensi della L.R. 50/95 e s.m.i delle piantine
micorrizate.
11. Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Si precisa che fino all’atto di assegnazione la verifica di tutti gli elementi concorsuali viene effettuata in
base a quanto indicato dal DAR 14 approvato con la Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così
come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/2010. Per le fasi successive si rimanda a quanto stabilito nel DAR vigente al momento
dell'espletamento delle procedure ad esse relative, se più favorevoli per il beneficiario.
Per quanto non espressamente previsto nel presente bando si rinvia al Capitolo 3 "Spese Ammissibili"
del DAR e all’Allegato al DAR “Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari” e in particolare per
quanto riguarda i seguenti argomenti:
-
Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari;
-
Modalità di sottoscrizione della domanda;
-
Domande parzialmente finanziabili;
-
Limitazioni ed esclusioni;
-
Condizioni di accesso relative ai beneficiari;
-
Cantierabilità degli investimenti;
-
Inizio lavori;
-
Impegni;
-
Minimali e massimali;
-
Tempistica;
-
Formazione graduatoria preliminare;
-
Completamento della domanda di aiuto;
-
Emissione degli atti di assegnazione dei contributi o stipula della convenzione;
-
Anticipo;
-
Varianti in corso d’opera;
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
-
Proroghe dei termini;
-
Cessazione di attività o cessazione della conduzione dell’impresa;
-
Altre richieste e comunicazioni di integrazione e/o variazione;
-
Domande di pagamento;
-
Correzione errori palesi;
-
Recupero;
-
Monitoraggio;
-
Fasi del procedimento;
-
Criteri di selezione delle operazioni finanziate;
Reinserimento delle domande non finanziabili dalla graduatoria dell’annualità
precedente;
-
Subentro;
-
Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento;
-
Disposizioni in materia di informazione e pubblicità.
77
Concentramento ed
Esbosco
-
Asta potatrice
Decespugliatori,
anche a spalla
spalleggiati
Motoseghe
Attrezzature e macchine
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
Verricelli
Canalette
Rimorchi trazionati
Gabbie affastellatrici
-
- Semoventi forestali cingolati
o con cestello, di potenza
compresa tra 5 kW- 15 kW
- Decespugliatori portati;
medio - piccole
15 ha di bosco
2 ha di bosco
Taglio, allestimento, decespugliamento,
potature
OPERAZIONE
- teste harvester
- teste processor
- teste abbattitrici
- Feller (abbattitrice;
abbattitrice/esboscatric)
- Harvester
(abbattitrice/allestitrice)
- Processor (allestitrice)
Attrezzature e
macchine grandi
400 ha di bosco
(trattore - Forwarder (trattore
articolato portante)
Teleferiche
con
stazione
motrice
mobile e con motore
indipendente
o
impianti tradizionali di
caratteristiche medio
grandi
- Skidder
articolato)
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
Attrezzature e macchine
medie
- Teleferiche con stazione
motrice mobile ma senza
motore indipendente o minigru a cavo anche di tipo
tradizionale, purchè con
lunghezza
della
fune
portante non superiore a 500
m.
200 ha di bosco
50 ha di bosco
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO (HA)
(Punto 3.b del presente Bando)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale nella disponibilità del beneficiari
Allegato A):
78
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Primo
condizionamento
Trasporto aziendale
OPERAZIONE
- Piccoli semoventi
potenza inferiore 5 kW
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
- Imballatrici
- Segherie mobili
- Puntapali
- Sramatrici
- Scortecciatici
- Sega o sega spacca
- Cippatrici medie, con
motore proprio o azionate da
- Spaccalegna
trattore o motrice , che per
- Cippatrici piccole, con motore lavorare
necessitano
di
proprio o azionate da trattore o potenze massime comprese
motrice,
che
per
lavorare tra i 51 e i 100 kW
necessitano di potenze massime
fino a 50 kW
- Gru caricatrici forestali
- Forche o pinze carica tronchi
Cippatrici
mediograndi, con motore
proprio o azionate
da
trattore
o
motrice , che per
lavorare necessitano
di potenze massime
comprese tra i 101 130 kW
200 ha di bosco
50 ha di bosco
Attrezzature e macchine
medie
di - Semoventi forestali cingolati, - Trasporter (trattore con
con potenza compresa tra 5 e 15 cassone)
kW
Medio - piccole
15 ha di bosco
Attrezzature e macchine
2 ha di bosco
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO (HA)
(Punto 3.b del presente Bando)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale nella disponibilità del beneficiari
Allegato A):
- Cippatrici grandi, con
motore
proprio
o
azionate da trattore o
motrice , che per
lavorare necessitano di
potenze
massime
superiori ai 130 kW
Carrelli per il trasporto
di macchine operatrici
Attrezzature e
macchine grandi
400 ha di bosco
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
79
Lavori manuali
supporto
Miglioramento
fondiario
OPERAZIONE
Slittini
Tirfor
Soffiatori
Altre
minute
-
-
-
attrezzature
Giratronchi
-
di -
Attrezzature e macchine
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
Medio - piccole
15 ha di bosco
2 ha di bosco
Attrezzature e
macchine grandi
400 ha di bosco
- Escavatori tipo - Escavatori tipo ragno
ragno di potenza di potenza superiore ai
- Escavatori tipo ragno di
compresa tra 63 e 90 kW;
potenza fino a 62 kW
90 kW;
- Escavatori cingolati
- Escavatori
di potenza massima
cingolati di potenza superiore ai 90 kW
massima di 90 kW
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
Attrezzature e macchine
medie
- Escavatori retroportati;
200 ha di bosco
50 ha di bosco
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO (HA)
(Punto 3.b del presente Bando)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale nella disponibilità del beneficiari
Allegato A):
80
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Lavori forestali vari
OPERAZIONE
Medio - piccole
15 ha di bosco
Attrezzature e macchine
2 ha di bosco
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
Attrezzature e
macchine medie
50 ha di bosco
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
200 ha di bosco
- Semoventi idonei ai lavori
forestali,
con
o
senza
cestello, di potenza compresa
tra 16 kW e 90 kW
- Trattrici gommate agricole
adattate ai lavori forestali e
di potenza compresa fra i 35
e i 90 kW
Trattrici
cingolate
di
potenza compresa fra i 35 e
90 kW
- Trattori gommati forestali di - Trattori gommati
potenza compresa fra i 35 e forestali di potenza
i 100 kW
superiore ai 100 kW
-
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO (HA)
(Punto 3.b del presente Bando)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale nella disponibilità del beneficiari
Allegato A):
Attrezzature e
macchine grandi
400 ha di bosco
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
81
82
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B):
Adattamenti minimi che i trattori gommati devono possedere al fine di renderli idonei
all’utilizzazione forestale (Punto 3.b del presente Bando)
I trattori gommati per poter essere considerati idonei all’utilizzazione forestale e quindi essere
ammissibili a finanziamento in base a quanto previsto dal presente bando, devono avere i seguenti
adattamenti minimi:
a. Protezioni posto guida
La cabina dovrà essere protetta con griglie in rete metallica elettrosaldata, costituita da filo con
diametro minimo di 5 mm e maglia con dimensioni massime di 50x50 mm, montata su telaio
indipendente collegato alla struttura portante del trattore. Il telaio dovrà essere costituito da un
tubolare di almeno 50 mm di diametro, o equipollente se quadrangolare, e spessore di 5 mm. Gli
sportelli devono essere protetti mediante griglie con uguali caratteristiche.
La griglia dovrà essere posta anche nella parte anteriore della cabina, a protezione degli spazi davanti
e a lato delle pedaliere. La parte protettiva del parabrezza dovrà essere sfilabile per la circolazione su
strada.
b. Protezioni motore, trasmissione e organi meccanici
Le protezioni del motore, trasmissione e organi meccanici devono essere realizzate mediante
carenatura in lamiera di acciaio opportunamente sagomata, a difesa della parte ventrale, delle parti
laterali e del ponte anteriore del trattore. La carenatura dovrà proteggere anche tutti i dispositivi quali
tiranterie, tubi, fili elettrici, ecc, e nella parte ventrale dovrà avere uno spessore minimo di 10 mm,
mentre nelle parti laterali potrà avere uno spessore minimo di 5 mm. Qualora, invece, i fianchi della
carenatura svolgano funzione portante, anche questi devono essere realizzati con lamiera di 10 mm.
La protezione del ponte anteriore dovrà essere inclinata in modo da deviare le sollecitazioni di un
eventuale urto frontale, dovrà proteggere pistoni, tiranteria dello sterzo e tubi dei freni e, se non
necessario per l’assemblaggio, potrà essere aperta nella parte superiore.
Le carenature devono essere fissate alla struttura portante del trattore, realizzate in modo da
consentire le normali operazioni di manutenzione, anche mediante la predisposizione di sportelli
d’accesso ai punti di manutenzione stessi (filtri, ingrassatori, tappi ecc.). Le parti laterali della
carenatura devono garantire la protezione degli apparati sporgenti dal corpo motore fino all’altezza del
cofano.
c. Protezioni della calandra
La parte anteriore e, se necessario, una porzione laterale del cofano comprendente la fanaleria e la
griglia di presa d’aria devono essere protette da una griglia in rete metallica con filo di diametro
minimo di 5 mm e maglia con dimensioni massime di 3x3cm, montata su un telaio e saldamente
ancorata alla struttura portante del trattore.
d. Protezione del serbatoio
Il serbatoio carburante, se non protetto dalla carrozzeria del trattore o dalle carenature
precedentemente descritte, dovrà essere opportunamente salvaguardato da una protezione in lamiera
di ferro dello spessore di 10 mm.
e. Pneumatici
I pneumatici devono essere di tipo “Forestale” o ad essi assimilabili, con Ply Rating (numero
convenzionale di tele) compreso tra 8 e 14 o indice di carico compreso fra 115 e 132, per pneumatici
con diametro di calettamento dei cerchi compreso fra 20 e 24 pollici, e fra 132 e 152, per pneumatici
con diametro di calettamento dei cerchi fino a 38 pollici.
Le valvole di gonfiaggio dei pneumatici devono essere adeguatamente protette (ad esempio con la
saldatura sul cerchione di un pezzo di tubo metallico che contenga la valvola).
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B):
Adattamenti minimi che i trattori gommati devono possedere al fine di renderli idonei
all’utilizzazione forestale (Punto 3.b del presente Bando)
Il labbro interno ed esterno di ogni cerchione dovrà essere rinforzato mediante la saldatura di un
tondino di ferro di idoneo diametro (minimo 12 mm di diametro).
f. Gradini
I gradini devono essere di tipo antiscivolo; quello più basso dovrà essere di tipo mobile in modo che
non opponga resistenza in caso di urto con un ostacolo.
83
84
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato C):[0]
Elenco degli alberi utilizzabili per il rinfoltimento in boschi
di neo-formazione e altre fustaie (Punto 3.e del presente Bando)
1) Specie forestali arboree
Abies alba Miller Abete bianco
Acer campestre L. Testucchio, loppo
Acer monspessulanum L . Acero minore
Acer opalus Miller Acero fico
Acer obtusatum Waldst. et Kit. Acero
Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco s.l.
Abete odoroso, douglasia
Pyrus amygdaliformis Vill. Perastro
Pyrus pyraster Burgsd. Pero peruggino
Quercus cerris L. Cerro
Quercus crenata Lam. Cerro-sughera
napoletano
= Quercus pseudosuber Santi
Acer opulifolium Chaix Acero italico
Quercus frainetto Ten. Farnetto
Acer platanoides L. Acero riccio
Quercus ilex L. Leccio, elce
Acer pseudoplatanus L. Acero montano
Quercus petraea (Matt.) Liebl. Rovere
Alnus cordata (Loisel.) Loisel. Ontano
Quercus pubescens Willd. Roverella
napoletano
Alnus glutinosa (L.) Gaertner Ontano nero
Alnus incana (L.) Moench Ontano bianco
Arbutus unedo L. Corbezzolo, albatro
Quercus robur L. Farnia, ischia
Quercus suber L. Sughera, sovero
Salix alba L. Salice bianco, salicastro, salcio
Salix caprea L. Salicone, salcio, salica, salice di
Betula pendula Roth. Betulla
montagna
=Betula verrucosa Ehrh.
Salix cinerea Salicone cinerino
=Betula alba L
Salix fragilis L. Salice fragile
Castanea sativa Mill. Castagno
Cercis siliquastrum L. Albero di Giuda,
Salix incana Schrank Salice ripaiolo, vetrice
bianca
siliquastro
Salix nigricans Sm. Salice nero
Corylus avellana L. Nocciolo, avellano
Salix purpurea L. Salice rosso, vetrice rossa
Cupressus sempervirens L. Cipresso comune
Salix triandra L. Salice
Fagus sylvatica L. Faggio
Salix viminalis L. Vetrice, salice da vimini
Ficus carica L. Fico selvatico
Sorbus aria (L.) Crantz Farinaccio, sorbo
Fraxinus excelsior L. Frassino maggiore
Fraxinus ornus L. Orniello
Fraxinus oxycarpa Bieb. ex Willd. Frassino
ossifillo
Juglans regia L. Noce
Laburnum anagyroides Medicus
Maggiociondolo
Malus sylvestris Mill. Melagnolo, melo selvatico
Picea abies L. Abete rosso
Pinus pinea L. Pino domestico, pino da pinoli
Populus alba L. Pioppo bianco, gattice, albero
Populus nigra L. Pioppo nero
Populus tremula L. Pioppo tremulo
Prunus avium L. Ciliegio
montano
Sorbus aucuparia L. Sorbo degli uccellatori
Sorbus domestica L. Sorbo comune, sorbo
domestico
Sorbus torminalis (L.) Crantz Ciavardello,
mangiarello, sorbezzolo
Taxus baccata L. Tasso, albero della morte
Tilia cordata Miller Tiglio selvatico
Tilia platyphyllos Scop. Tiglio nostrano
Tilia x vulgaris Hayne Tiglio comune
Ulmus minor Miller Olmo campestre
Ulmus montana Stokes Olmo montano
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato D)
Specie arboree o arbustive utilizzabili per il rinfoltimento negli interventi
di Miglioramento o recupero di aree a spiccata vocazione tartufigena
(Punto 3.e del presente Bando)
a) per il tartufo nero pregiato (Tuber
melanosporum Vitt.):
Carpino nero (Ostrya carpinifilia Scop.)
Cerro (Quercus cerris L.)
Leccio (Quercus ilex L.)
Nocciolo (Corylus avellana L.)
Rovere (Quercus petraea(Matt.) Liebl)
Roverella (Quercus pubescens Willd.)
Tiglio (Tilia sp.)
b) per i tartufi scorzone (Tuber aestivum
Vitt.) e uncinato (Tuber uncinatum Chatin):
Carpino nero (Ostrya carpinifilia Scop.)
Cerro (Quercus cerris L.)
Leccio (Quercus ilex L.)
Nocciolo (Corylus avellana L.)
pino nero (Pinus nigra A.),
Rovere (Quercus petraea(Matt.) Liebl)
Roverella (Quercus pubescens Willd.)
Tiglio (Tilia sp.)
c) per il tartufo marzuolo (Tuber borchii
Vitt.):
Carpino nero (Ostrya carpinifilia Scop.)
Cerro (Quercus cerris L.)
Farnia (Quercus robur L.)
Leccio (Quercus ilex L.)
Nocciolo (Corylus avellana L.)
Pino domestico (Pinus pinea L.)
Rovere (Quercus petraea(Matt.) Liebl)
Roverella (Quercus pubescens Willd.)
Tiglio (Tilia sp.)
d) per il tartufo bianco (Tuber magnatum
Pico):
Carpino bianco (Carpinus betulus L.)
Carpino nero (Ostrya carpinifilia Scop.)
Cerro (Quercus cerris L.)
Farnia (Quercus robur L.)
Leccio (Quercus ilex L.)
Nocciolo (Corylus avellana L.)
Pioppo bianco (Populus alba L.)
Pioppo nero (Populus nigra L.)
Rovere (Quercus petraea(Matt.) Liebl)
Roverella (Quercus pubescens Willd.)
Salici (Salix spp.)
Tiglio (Tilia sp.)
85
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
86
Allegato E)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondole
definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
52
FIRENZUOLA
FI
66
ANGHIARI
AR
BADIA TEDALDA
AR
59
GREVE IN CHIANTI
FI
74
BIBBIENA
AR
53
LONDA
FI
51
BUCINE
AR
55
MARRADI
FI
66
CAPRESE MICHELANGELO
AR
52
PALAZZUOLO SUL
SENIO
FI
74
CASTEL FOCOGNANO
AR
53
PELAGO
FI
51
CASTEL SAN NICCOLO'
AR
73
PONTASSIEVE
FI
51
CASTIGLION FIBOCCHI
AR
61
REGGELLO
FI
52
CHITIGNANO
AR
57
RUFINA
FI
57
CHIUSI DELLA VERNA
AR
48
SAN GODENZO
FI
86
LORO CIUFFENNA
AR
61
SAN PIERO A SIEVE
FI
52
MONTEMIGNAIO
AR
71
SCARPERIA
FI
51
ORTIGNANO RAGGIOLO
AR
76
VAGLIA
FI
52
PERGINE VALDARNO
AR
54
VICCHIO
FI
58
PIEVE SANTO STEFANO
AR
57
CASTELL'AZZARA
GR
50
POPPI
AR
54
FOLLONICA
GR
54
PRATOVECCHIO
AR
56
MASSA MARITTIMA
GR
58
STIA
AR
75
MONTEROTONDO
MARITTIMO
GR
54
SUBBIANO
AR
48
MONTIERI
GR
69
TALLA
AR
64
SANTA FIORA
GR
56
BARBERINO DI MUGELLO
FI
52
SASSETTA
LI
71
BORGO SAN LORENZO
FI
58
BAGNI DI LUCCA
LU
82
CALENZANO
FI
51
BARGA
LU
69
CAPRAIA E LIMITE
FI
47
BORGO A MOZZANO
LU
70
DICOMANO
FI
62
CAMPORGIANO
LU
69
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
87
Allegato E)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondole
definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
CAREGGINE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
LU
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
73
COMANO
MS
77
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
LU
53
FILATTIERA
MS
51
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA
LU
73
FIVIZZANO
MS
65
COREGLIA ANTELMINELLI
LU
77
FOSDINOVO
MS
73
FABBRICHE DI VALLICO
LU
77
LICCIANA NARDI
MS
62
FOSCIANDORA
LU
74
MULAZZO
MS
70
GALLICANO
LU
71
PODENZANA
MS
62
GIUNCUGNANO
LU
55
PONTREMOLI
MS
69
MINUCCIANO
LU
62
TRESANA
MS
70
MOLAZZANA
LU
68
VILLAFRANCA IN
LUNIGIANA
MS
52
PESCAGLIA
LU
79
ZERI
MS
68
PIAZZA AL SERCHIO
LU
49
BUTI
PI
62
PIEVE FOSCIANA
LU
71
CHIANNI
PI
50
SAN ROMANO IN GARFAGNANA
LU
59
MONTEVERDI
MARITTIMO
PI
66
SERAVEZZA
LU
57
RIPARBELLA
PI
51
SILLANO
LU
72
CANTAGALLO
PO
86
STAZZEMA
LU
71
VAIANO
PO
55
VAGLI SOTTO
LU
65
VERNIO
PO
77
VERGEMOLI
LU
79
ABETONE
PT
81
VILLA BASILICA
LU
91
CUTIGLIANO
PT
75
VILLA COLLEMANDINA
LU
66
MARLIANA
PT
81
AULLA
MS
51
MASSA E COZZILE
PT
49
BAGNONE
MS
74
MONTALE
PT
63
CASOLA IN LUNIGIANA
MS
69
PESCIA
PT
62
88
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato E)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondole
definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
PISTOIA
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
PT
48
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
MONTICIANO
SI
69
PITEGLIO
PT
78
MURLO
SI
56
SAMBUCA PISTOIESE
PT
91
PIANCASTAGNAIO
SI
53
SAN MARCELLO PISTOIESE
PT
70
RADDA IN CHIANTI
SI
63
ABBADIA SAN SALVATORE
SI
49
RADICONDOLI
SI
58
CASOLE D'ELSA
SI
51
RAPOLANO TERME
SI
53
CHIUSDINO
SI
60
SOVICILLE
SI
50
GAIOLE IN CHIANTI
SI
63
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
89
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Forestale
Visto la Decisione della Commissione delle Comunità
europee del 16/10/2007 n. C (2007) 4664 e s.m.i., che
ha approvato il documento di programmazione sullo
sviluppo rurale della Regione Toscana per il periodo di
programmazione 2007-2013.
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 54
certificato il 18-01-2011
Vista la DGR n. 745 del 22/10/2007, con cui si
prende atto del testo del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013 della Regione Toscana a seguito dell’approvazione da parte della Commissione Europea con
decisione C (2007) 4664 del 16/10/2007.
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013
- Misura 123 sottomisura b) “Aumento del valore
aggiunto dei prodotti forestali” - Approvazione bando
contenente le disposizioni tecniche e procedurali per
l’attuazione della misura e l’assegnazione dei fondi
2011.
Vista la comunicazione della Commissione Europea
Ares (2010) 688005 del 12/10/2010 con la quale si
accettano altri elementi della modifica non oggetto della
decisione predetta.
IL DIRIGENTE
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in
materia di organizzazione e ordinamento del personale”
ed in particolare l’art. 2, comma 4.
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1, sopra citata, ed
in particolare l’art. 9 che definisce le competenze del
Responsabile del Settore.
Visto il Decreto del Direttore Generale della Direzione
Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle
competenze n. 5192 del 26 ottobre 2010 con il quale
sottoscritto Dirigente Dott. Giovanni Vignozzi è stato
nominato responsabile del Settore “Programmazione
Forestale”.
Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio,
del 20 settembre 2005 e s.m.i., sul sostegno allo sviluppo
rurale da parte del fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale (FEASR).
Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006 e s.m.i., recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005
del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte
del FEASR.
Visto il Regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione, del 07 dicembre 2006, che stabilisce modalità di
applicazione del regolamento CE 1698/05 del Consiglio
per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di
controllo e della condizionalità per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale.
Vista in particolare la misura 123 - Accrescimento
del valore aggiunto dei prodotti agricoli forestali (Art.20,
lett. b.iii/art. 28 Reg. (CE) 1698/2005) sottomisura b)
“Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali”.
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.
918 del 02.11.2010 Reg. (CE) 1698/2005: Presa d’atto
dell’accettazione da parte della Commissione europea
della sesta versione del Programma di Sviluppo Rurale
2007/13.
Vista la DGR n. 685 del 19/07/2010 “Reg CE n.
1698/05 - PSR 2007/13 - Approvazione della Revisione
n. 14 del Documento attuativo regionale del Programma
di sviluppo rurale 2007/13” così come modificata/
integrata con le successive DGR n. 801 del 6/09/10 e n.
992 del 22/11/2010.
Visto il proprio precedente decreto 315 del
01/02/2010 e s.m.i. che rinvia ad un successivo atto la
data di riapertura dei termini per la presentazione delle
domande di aiuto relative alla misura 123 sottomisura b)
per l’assegnazione dei Fondi 2011.
Considerato che a seguito della approvazione della
D.G.R. n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i. è comunque
necessario approvare le nuove disposizioni tecniche e
procedurali per la concessione degli aiuti previsti dalla
sottomisura b) “Aumento del valore aggiunto dei prodotti
forestali”, Fondi 2011.
Visto l’Allegato 1) al presente decreto, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale, contenente
il bando con le disposizioni tecniche e procedurali
per la presentazione e la selezione delle domande per
la concessione degli aiuti previsti dalla misura 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli
forestali (Art.20, lett. b.iii/art. 28 Reg. (CE) 1698/2005),
sottomisura b) “Aumento del valore aggiunto dei prodotti
forestali”, nonché gli allegati A, B, C, D, relativo ai Fondi
2011.
Accertata la conformità del presente bando al
Programma di sviluppo rurale approvato con la sopra
90
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
menzionata decisione CE n, 4664/07 e s.m.i., e alle
disposizioni attuative regionali, riapprovate con la D.G.R.
n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i.
Ritenuto opportuno quindi di approvare l’Allegato 1)
al presente atto e di cui al punto precedente.
Ritenuto opportuno di procedere all’apertura dei
termini per la presentazione delle domande di aiuto
per la misura 123 - Accrescimento del valore aggiunto
dei prodotti agricoli forestali (Art.20,b.iii/art. 28 Reg.
(CE) 1698/2005), sottomisura b) “Aumento del valore
aggiunto dei prodotti forestali”, relativamente ai Fondi
2011, con le modalità e la tempistica prevista dal Bando
(Allegato 1).
2. Di stabilire la riapertura dei termini per la
presentazione delle domande di aiuto per la Misura 123
- Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli
forestali, sottomisura b) “Aumento del valore aggiunto
dei prodotti forestali”, Fondi 2011, a decorrere dal giorno
successivo a quello della pubblicazione sul BURT del
presente atto e fino al 31/03/2011 compreso, secondo
le modalità e la tempistica indicate nell’Allegato 1) del
presente atto;
3. di dare mandato ad ARTEA di modificare il
sistema informativo da essa gestito nell’ambito della
Dichiarazione Unica Aziendale in modo da apportare le
necessarie correzioni alla modulistica e di applicare il
bando, così come corretto, ai fini della predisposizione
delle graduatorie.
DECRETA
1. Di approvare l’Allegato 1) al presente decreto
che (unitamente agli allegati A, B, C, D) ne costituisce
parte integrante e sostanziale, contenente il bando con le
disposizioni tecniche e procedurali per la presentazione
e la selezione delle domande per la concessione degli
aiuti previsti dalla misura 123 - Accrescimento del valore
aggiunto dei prodotti agricoli forestali (Art.20, lett. b.iii/
art. 28 Reg. (CE) 1698/2005), sottomisura b) “Aumento
del valore aggiunto dei prodotti forestali”, relativo ai
Fondi 2011;
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Burt ai
sensi dell’art. 5 bis, comma 1 lett. b) della L.R. 23/2007
e s.m.i., e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della
medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Giovanni Vignozzi
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
91
Allegato 1
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE TOSCANA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
REGOLAMENTO (CE) 1698/2005
Bando misura 123.b
Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali sottomisura b) Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali
Gennaio 2011
(Fondi 2011)
Indice
1
Denominazione, codice e obiettivi della misura:
2
Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
3
Tipologie di investimento ammissibili
4
Tipologie di spesa ammissibili
5
Localizzazione dell’investimento
6
Dimensione dell’intervento
7
Impegni e riduzioni
8
Tassie importi dei contributi
9
La domanda di aiuto
10
Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento
11
Comunicazione della dimostrazione dei vantaggi per i pro duttori agricoli di base
12
Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Allegati
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
92
1. Denominazione, codice e obiettivi della misura
Denominazione: Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali (art. 20,b,iii/art 28
Reg. (CE) 1698/05)
Codice della Misura: 123 - Sottomisura: 123.b
Obiettivi: la misura si riferisce prioritariamente al seguente obiettivo specifico:
- “rafforzare le filiere produttive agricole e forestali” (assicurando la ricaduta dei
vantaggi economici anche sui produttori agricoli e forestali di base; favorendo la costituzione o
l’accorciamento delle filiere di produzione e commercializzazione; favorendo l’integrazione tra
imprese).
La misura persegue, inoltre, anche i seguenti obiettivi specifici:
- “consolidare e sviluppare le aziende sul territorio e sui mercati mediante la
promozione e la diffusione dell’innovazione e l’aumento della competitività”;
-
“consolidamento e sviluppo della qualità della produzione agricola e forestale”;
-
“riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici”;
-
“promozione del risparmio energetico e delle energie rinnovabili”.
Il sostegno è concesso agli investimenti diretti al miglioramento del rendimento globale dell’impresa in
riferimento ai seguenti ambiti di intervento: miglioramento del rendimento economico, miglioramento
della qualità delle produzioni, miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro e miglioramento
ambientale (vedi il successivo paragrafo 3.6 “Miglioramento del rendimento globale dell’impresa”).
In riferimento al miglioramento ambientale, la misura promuove, in particolare, la riduzione dei costi
esterni ambientali derivanti dal trasporto delle materie prime dalle zone di produzione agli stabilimenti
oggetto di finanziamento, collocando opportunamente tale aspetto tra quelli valutabili in fase di
selezione delle domande.
2.
Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
In base a quanto stabilito nel PSR della Regione Toscana, al paragrafo 6.2.4 della scheda di misura,
sono ammessi a presentare domanda di aiuto: microimprese operanti nelle utilizzazioni forestali, nella
raccolta, nella trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti forestali e dei prodotti secondari
del bosco spontanei.
Ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, si definisce
microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un
totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
Sono altresì ammissibili anche le imprese agro-forestali, singole o associate; che svolgono le attività
sopra menzionate.
Tutti i soggetti sopra riportati, per poter presentare domanda:
-
devono possedere il fascicolo aziendale, costituito ai sensi del DPR 503/99, ed essere iscritti
all’anagrafe regionale sul sistema informativo di Artea;
-
devono possedere, esclusivamente in base a uno dei titoli elencati al paragrafo 3.3.3.2.5 “Acquisto
e possesso di beni immobili” del DAR (Documento Attuativo Regionale del Programma di Sviluppo
Rurale 2007/2013, Revisione 14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010 così come
modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/10) i beni interessati dagli interventi, con le limitazioni previste dal DAR e dal successivo
paragrafo 3.3 “Ulteriori limitazioni ed esclusioni”;
-
devono dichiarare di essere consapevoli che, per essere ammessi al sostegno, devono essere in
possesso dei requisiti di accesso relativi ai beneficiari di cui al paragrafo 2.1 (“Condizioni di
accesso relative ai beneficiari”) dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di Giunta n. 685 del
19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del
6/09/10 e n. 992 del 22/11/10) e di seguito elencati:
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
1.
essere affidabili in base all’esito di eventuali altre operazioni cofinanziate dal PSR a partire dal
1/1/2000 fino al momento dell’assegnazione dei fondi al richiedente;
2.
essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali,
assicurativi, ai sensi dell’art. 1, comma 553 della L. 266/05;
3.
non avere riportato nei precedenti cinque anni condanne passate in giudicato, o decreto
penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su
richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per reati gravi in danno dello
Stato o della Comunità Europea che incidono sulla moralità professionale o per delitti
finanziari. L’esclusione opera se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti del
titolare o del direttore tecnico se si tratta di impresa individuale, del socio o direttore tecnico,
se si tratta di società in nome collettivo, dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si
tratta di Società in accomandita semplice, degli amministratori muniti di potere di
rappresentanza o del direttore tecnico se si tratta di altro tipo di Società o Consorzio;
4.
non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo e in
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione vigente;
5.
nel caso di soggetti di diritto privato, non aver ottenuto altri finanziamenti (anche se solo in
concessione e non ancora erogati) per gli investimenti oggetto della domanda, eccetto nei casi
espressamente previsti nel presente bando.
Limitatamente al suddetto punto 5), il richiedente che, successivamente alla presentazione della
domanda di aiuto, ottenga la concessione/assegnazione di un altro contributo pubblico sullo stesso
intervento, deve comunicare prima dell’emissione dell’atto di assegnazione a valere sul PSR di aver
rinunciato all’altro contributo concesso oppure di rinunciare totalmente o in parte alle richieste di
contributo contenute nella domanda di aiuto.
I requisiti di accesso di cui ai punti 1 (limitatamente per l’inaffidabilità totale così come definita dal
su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari” dell’Allegato DAR), 2, 3, 4, 5,
devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di autocertificazioni) e verificati
prima dell’assegnazione e prima del saldo degli aiuti.
I requisiti di accesso di cui al punto 1 (limitatamente alle tipologie di “inaffidabilità parziale” così
come definite dal su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari” dell’Allegato
DAR),devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di autocertificazioni) e
verificati esclusivamente prima dell’assegnazione degli aiuti.
Inoltre, devono rispettare quanto previsto nei paragrafi successivi del presente bando.
Non possono presentare domanda le imprese singole o associate che non risultano essere in difficoltà
ai sensi della comunicazione della Commissione 2004/C244/02 così come indicato al successivo
paragrafo 3.4 “Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà”.
Non sono ammissibili i progetti presentati da soggetti che svolgono esclusivamente attività di
commercializzazione (solo acquisto, deposito e vendita dei prodotti forestali o dei prodotti assimilabili
e/o dei prodotti secondari del bosco) ad esclusione di quelli presentati da soggetti giuridicamente
riconosciuti che soddisfano entrambi i requisiti di seguito riportati:
a)
associano imprese operanti nella produzione e/o utilizzazione di prodotti forestali;
b) si impegnano a commercializzare, per almeno il 51% del valore totale annuo, prodotti ottenuti
dalla produzione e/o trasformazione delle imprese associate anche se non direttamente
trasformati da quest’ultime. Tali prodotti devono rappresentare almeno il 51% del valore totale
annuo della produzione di materie prime di ciascuna impresa associata. Per la dimostrazione di
tale impegno si applicano le condizioni di cui al successivo paragrafo 3.5 “Vantaggi per i
produttori agricoli di base”.
3. Tipologie di investimento ammissibili
Gli interventi previsti nel presente bando sono finalizzati a incrementare l’efficienza e
rafforzare la competitività delle imprese del settore forestale impegnate nell’utilizzazione dei
soprassuoli boschivi e/o nella raccolta dei prodotti secondari del bosco e nella loro trasformazione e
93
94
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commercializzazione, attraverso la riduzione dei costi di produzione, l’aumento della qualità dei
prodotti forestali, il sostegno di processi innovativi.
Per prodotti secondari del bosco si intendono funghi, tartufi, castagne, piccoli frutti, ed altri
prodotti non legnosi spontanei cioè nati direttamente nei boschi, esclusi quelli coltivati nei terreni
agricoli.
In particolare, sono ammissibili i seguenti investimenti:
3.1 - Investimenti materiali
a) realizzazione, ristrutturazione funzionale o adeguamento di strutture destinate o da
destinare, alle attività di raccolta, stoccaggio, conservazione, condizionamento,
confezionamento, commercializzazione e prima trasformazione del legno, di prodotti
assimilabili (sughero) e dei prodotti secondari del bosco. Nell’ambito di tali interventi
può essere previsto anche l’acquisto di terreni nel limite del 10% o di fabbricati nel
limite del 30% del valore complessivo del progetto. Sono altresì comprese le spese
relative alla realizzazione degli impianti (elettrici, idro-termo-sanitari, telefonici, ecc.).
Sono ammessi a contributo l’esecuzione dei seguenti investimenti:
I.
realizzazione, ampliamento, ristrutturazione funzionale o adeguamento di
fabbricati o altre strutture fisse, compreso seccatoi, mulini per la macinazione delle castagne,
tettoie, depositi per carburanti o altri locali tecnici e piazzali pavimentati e la realizzazione
delle opere accessorie ad essi collegati (recinzioni, impiantistica, ecc.), eseguiti su immobili già
in possesso del richiedente o acquistati nell’ambito della presente azione;
II.
acquisto di fabbricati o altre strutture fisse, compreso le relative pertinenze,
limitatamente a quanto previsto al successivo paragrafo 8 “Tassi e importi dei contributi del
presente bando, purchè gli immobili siano conformi alla normativa urbanistica vigente;
III.
realizzazione, miglioramento, ampliamento, adeguamento di imposti o piazzali
permanenti, per lo stoccaggio del legname;
IV.
acquisto di terreni, limitatamente a quello corrispondente alla proiezione dei
fabbricati e/o di stretta pertinenza dell’attività dello stabilimento oggetto di finanziamento e
nei limiti previsti al successivo paragrafo 8 “Tassi e importi dei contributi “ del presente bando;
V.
realizzazione di impiantistica elettrica, idraulica, termo-sanitaria, telefonica e
similari, eseguita esclusivamente all’interno dei fabbricati aziendali o acquistati nell’ambito
della presente azione (esclusi quelli ad uso abitativo) e nella loro area di pertinenza;
VI.
attrezzature per spogliatoi, mense e servizi igienici utilizzati dal personale
addetto.
Gli interventi di cui ai punti precedenti sono ammissibili solo se finalizzati allo svolgimento di una o più
delle seguenti funzioni: raccolta, stoccaggio, conservazione, condizionamento, confezionamento,
commercializzazione e prima trasformazione del legno, dei prodotti assimilabili (sughero) e dei
prodotti secondari del bosco.
Sono in ogni caso esclusi i fabbricati destinati o da destinare a fini abitativi.
ANNOTAZIONI
L’entità degli interventi deve essere commisurata alle reali esigenze dell’impresa in rapporto alle
indicazioni e previsioni contenute nella documentazione progettuale allegata alla domanda e, in
particolare, al volume d’affari potenziale.
Tale volume d’affari, fatto salvo quanto previsto al successivo paragrafo 7 “Impegni” per le imprese di
nuova costituzione, deve essere calcolato in base alle superfici boscate o alle quantità lavorate
nell’ultimo esercizio precedente la consegna della domanda o in base alla media dei tre esercizi
precedenti, scegliendo il parametro più favorevole all’impresa.
In ogni caso, l’acquisto dei terreni, fabbricati o altre strutture fisse è ammissibile alle condizioni
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previste dal DAR e s.m.i. (paragrafi 3.3.3.2.4 “Acquisto di terreni” e 3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di
beni immobili”) e del successivo paragrafo 8 “Tassi e importi dei contributi”.
b) acquisto macchine e attrezzature per le utilizzazioni forestali finalizzate ad una o più
delle seguenti operazioni: 1) taglio, 2) allestimento, 3) concentramento, 4) esbosco 5)
trasporto 6) prima lavorazione eseguita all’imposto, compreso macchine o
attrezzature per la sramatura, scortecciatura taglio e triturazione.
Sono ammissibili a contributo gli acquisti delle macchine ed attrezzature delle tipologie elencate nel
successivo Allegato A) e finalizzate all’esecuzione delle operazioni di: taglio, allestimento,
concentramento, esbosco, trasporto, prima lavorazione eseguita all’imposto, compreso macchine o
attrezzature per la sramatura, scortecciatura taglio e triturazione.
In particolare, è ammesso anche l’acquisto di trattrici gommate agricole purchè idonee ai lavori
forestali e quindi abbiano gli adattamenti minimi riportati nell’Allegato B) al presente Bando e le
seguenti specifiche tecniche minimali:
¾
essere a doppia trazione;
¾
essere dotate di cabina o di telaio di sicurezza.
Inoltre, le trattrici gommate agricole di cui sopra, nel caso in cui sia previsto vengano utilizzate per il
concentramento e/o l’esbosco a strascico con verricello di materiale legnoso, devono essere dotate di:
¾
zavorra anteriore completa;
¾
zavorra delle ruote anteriori.
ANNOTAZIONI
L’accesso ai benefici per l’acquisto di macchine ed attrezzature, fatto salvo quanto previsto al
successivo paragrafo 7 “Impegni” per le imprese di nuova costituzione, è comunque vincolato al
volume d’affari dell’impresa, cioè alla verifica della sussistenza di almeno una delle seguenti condizioni
(scegliendo il parametro più favorevole all’impresa):
- aver lavorato, nell’ultimo esercizio precedente la consegna della domanda, una superficie boscata
almeno pari alle superfici minime indicate per ogni categoria di macchine e/o attrezzature (vedi
successivo Allegato A);
- la media delle superfici lavorate nei tre esercizi precedenti sia pari alle superfici minime indicate per
ogni categoria di macchine e/o attrezzature (vedi successivo Allegato A).
In fase di completamento, tali condizioni sono verificate in base ad uno o entrambi i documenti di
seguito elencati:
- contratto di acquisto bosco in piedi;
- atti autorizzativi/Dichiarazioni di inizio attività o simili;
In ogni caso il beneficiario deve consegnare una dichiarazione sostitutiva nella quale siano indicate le
superfici effettivamente tagliate nel periodo di riferimento.
Inoltre:
i.
le superfici forestali indicate nel successivo Allegato A) possono essere calcolate tenendo presente
tutte le superfici a bosco (così come definite dai commi da 1 a 3 dell’art. 3 della L.R. 39/00 e
s.m.i.) utilizzate dal richiedente su tutto il territorio regionale e nel periodo di riferimento,
indipendentemente dal titolo di possesso. Non è possibile utilizzare le stesse superfici due volte
anche per domande diverse ancorché presentate ad Enti diversi, per giustificare l’acquisto di più
macchine o attrezzature uguali o simili. Le stesse superfici, invece, possono essere utilizzate più
volte nella stessa annualità per giustificare l’acquisto di macchine o attrezzature destinate a
funzioni diverse pur se comprese nello stesso gruppo definito da “Operazione/Superficie bosco
lavorata” di cui al successivo all’Allegato A);
ii.
l’acquisto di più macchine operatrici o attrezzature simili o dello stesso tipo da parte di un unico
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richiedente può essere ammissibile solo in presenza di superfici forestali multiple di quelle indicate
nel successivo all’Allegato A) e in presenza di manodopera specializzata idonea e in numero
sufficiente all’utilizzo delle macchine stesse. Tali presupposti devono essere oggetto di verifica da
parte dell’Ente locale competente;
iii. nel caso di acquisto di macchine o attrezzature accoppiate, occorre dimostrare di possedere o che
si intende acquistare contemporaneamente almeno una macchina principale idonea (per tipologia
e potenza) all’utilizzo di quanto richiesto;
iv. la domanda di aiuto in fase di completamento deve essere accompagnata, oltre che dagli altri
documenti previsti, dalla relazione descrittiva a firma del richiedente di cui al punto ii) del
successivo paragrafo 9.4 “Richiesta del completamento della domanda di aiuto”, fatto salvo
quanto riportato ai punti successivi;
v. l’acquisto di macchine operatrici o di attrezzature con importo del contributo richiesto superiore ai
50.000,00 € può essere autorizzato dall’Ente competente purchè sia allegata la relazione tecnica a
firma di professionista abilitato e competente di cui al punto iv) del successivo paragrafo 9.4;
vi. l’acquisto di macchine operatrici o di attrezzature diverse da quelle elencate nel successivo
Allegato A), può essere autorizzato dall’Ente competente purchè siano di esclusivo uso forestale e
siano finalizzate all’esecuzione delle operazioni precedentemente indicate e purchè sia allegata,
qualunque sia l’importo del contributo relativo alle macchine o attrezzature oggetto del
finanziamento richiesto, la relazione tecnica a firma di professionista abilitato e competente di cui
al punto iv) del successivo paragrafo 9.4.
c) acquisto e installazione di nuovi macchinari e attrezzature per la lavorazione,
trasformazione,
condizionamento,
confezionamento,
magazzinaggio,
commercializzazione dei prodotti legnosi o assimilabili (fino al livello di prodotti
legnosi finiti grezzi o di prodotti legnosi semilavorati, esclusi i pannelli), compreso
macchine o attrezzature per la pellettizzazione. Acquisto di attrezzature informatiche
e relativi programmi concernenti la gestione tecnologica e aziendale.
Oltre a tutte le attrezzature e le linee per l’esecuzione delle operazioni sopra indicate, sono ammissibili
a finanziamento anche l’acquisto e l’eventuale installazione di altri macchinari o attrezzature o le
realizzazioni stabili idonee alla valorizzazione dei prodotti legnosi della selvicoltura quali:
I.
rotoimballatrici per legna da ardere e/o fascine,
II. bricchettatrici e confezionatrici di bricchetti ed altro;
III. macchine o attrezzature per la pellettizzazione;
IV. macchinari, attrezzature e relativa impiantistica di collegamento per lavorazione,
analisi, controllo, allarme;
V. attrezzature e mezzi di movimentazione interna;
VI. acquisto e installazione di attrezzature informatiche (hardware) e di programmi
informatici (software) stabilmente installati nell’impianto oggetto d’intervento e
destinati direttamente alla gestione aziendale e ai processi di analisi e controllo.
ANNOTAZIONI
L’accesso ai benefici per l’acquisto delle macchine ed attrezzature sopra menzionate deve essere
commisurata alle reali esigenze dell’azienda in rapporto al volume d’affari dell’impresa, nonché agli
sviluppi prospettati
Tale volume d’affari, fatto salvo quanto previsto al successivo paragrafo 7 “Impegni” per le imprese di
nuova costituzione, è calcolato in base alle quantità lavorate nell’ultimo esercizio precedente la
consegna della domanda o in base alla media dei tre esercizi precedenti, scegliendo il parametro più
favorevole all’impresa.
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d) acquisto e installazione di nuovi macchinari e attrezzature per la raccolta, lavorazione,
trasformazione,
condizionamento,
confezionamento,
magazzinaggio,
commercializzazione dei prodotti secondari del bosco. Acquisto di attrezzature
informatiche e relativi programmi concernenti la gestione tecnologica e aziendale.
E’ ammesso a contributo l’acquisto e installazione di nuovi macchinari e attrezzature per la raccolta,
lavorazione, trasformazione, condizionamento, confezionamento, magazzinaggio, commercializzazione
dei prodotti secondari del bosco.
Oltre a tutte le attrezzature e le linee per l’esecuzione delle operazioni sopra indicate, sono ammissibili
a finanziamento anche l’acquisto e l’eventuale installazione di altri macchinari o attrezzature o
realizzazioni stabili idonee alla valorizzazione dei prodotti secondari del bosco, quali:
a) macchinari, attrezzature e relativa impiantistica di collegamento per lavorazione,
analisi, controllo, allarme;
b) attrezzature per esecuzione di analisi e controllo di laboratorio.
c) attrezzature e mezzi di movimentazione interna;
d) acquisto e installazione di attrezzature informatiche (hardware) e di programmi
informatici (software) stabilmente installati nell’impianto oggetto d’intervento e
destinati direttamente alla gestione aziendale e ai processi di analisi e controllo.
ANNOTAZIONI
L’accesso ai benefici per l’acquisto delle macchine ed attrezzature sopra menzionate deve essere
commisurata alle reali esigenze dell’azienda in rapporto al volume d’affari dell’impresa, nonché agli
sviluppi prospettati
Tale volume d’affari, fatto salvo quanto previsto al successivo paragrafo 7 “Impegni” per le imprese di
nuova costituzione, è calcolato in base alle quantità lavorate nell’ultimo esercizio precedente la
consegna della domanda o in base alla media dei tre esercizi precedenti, scegliendo il parametro più
favorevole all’impresa.
e) adeguamento e miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro, acquisto di
dispositivi di protezione individuale ed altri dispositivi di sicurezza;
Sono ammessi a contributo l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) o collettivi o
l’acquisto di dispositivi per interventi di primo soccorso, ai sensi del decreto legislativo 626/94 e s.m.i.,
quali:
-
cassette di pronto soccorso;
-
apparecchiature di sicurezza da allocare nella sede aziendale ed in cantiere compresa
la segnaletica verticale;
-
dispositivi di protezione individuali (DPI), quali tute, pantaloni antitaglio, salopette,
giacche, gambali, visiere, occhiali, caschi, guanti, protezioni auricolari, calzature, ecc.;
-
dispositivi di sicurezza attiva e passiva da installare su mezzi e attrezzature in
disponibilità dell’azienda;
-
altri dispositivi di protezione individuale e collettiva;
-
box mobili da cantiere per ricovero personale e box mobili da cantiere per servizi
igienici;
-
acquisto e messa in opera di passerelle e ripiani, dotati di parapetti, per l’accesso e/o
lo stazionamento a luoghi, ambienti, attrezzature o impianti di lavoro posti ad almeno
1 metro dal piano di calpestio;
-
acquisto scale a castello, ponti a torre su ruote (trabattelli) per interventi su strutture,
locali e attrezzature ad altezze superiori a 1,5 metri dal piano di calpestio;
-
acquisto di cestelli elevatori per l’esecuzione di interventi di raccolta e lavorazione;
97
98
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-
interventi di segregazione e di insonorizzazione degli ambienti di lavoro finalizzati alla
riduzione dei livelli di rumorosità di almeno 3 dB(A) e al raggiungimento di valori
inferiori al limite di 85 dB(A).
Il numero e le caratteristiche dei DPI o delle altre attrezzature per le quali è richiesto il finanziamento
devono essere sempre commisurati e riferiti al numero effettivo e alla tipologia di addetti.
f) realizzazione di centrali termiche alimentate a biomasse legnose di origine forestale
per la produzione di energia destinata ad un utilizzo esclusivo all’interno dell’azienda
o dell’impresa per il soddisfacimento dei fabbisogni energetici del ciclo produttivo o
degli edifici aziendali,
Rientra in questa tipologia la realizzazione di impianti per la produzione di energia destinata ad un
utilizzo esclusivo all’interno dell’impresa per il soddisfacimento dei fabbisogni energetici del ciclo
produttivo o degli edifici aziendali.
Sono ammessi a contributo gli impianti che (per le definizioni utilizzate si fa riferimento al decreto
legislativo 192/2005 e s.m.i.):
a) abbiano potenza nominale del generatore di calore compresa tra 20 kWt e 1000 kWt
(1 MWt);
b) utilizzino biomasse legnose di origine forestale, ad esclusione del pellet, così come
definite alle lettere c) e d) dell’allegato X alla Parte V, Parte II sez. 4: “Caratteristiche
delle biomasse combustibili e relative condizioni di utilizzo” - D.LGS 152 del
03/04/2006 e s.m.i.: ”Norme in materia ambientale”, e derivanti da interventi
selvicolturali eseguiti nei boschi. Non sono ammessi combustibili diversi da quelli
sopra elencati anche se utilizzati in quota parte;
c) siano destinati principalmente alla produzione di energia termica. La produzione di
energia elettrica e/o frigorifera è ammissibile solo se abbinate alla produzione di
energia termica;
d) siano dimensionati correttamente in funzione delle esigenze termiche dell’azienda e
descritte nel progetto;
e) rispettino le caratteristiche tecniche di cui all’Allegato C) al presente bando;
f)
abbiano una garanzia non inferiore a 2 anni, che ineressi l’intero impianto e le relative
prestazioni di funzionamento. Tale garanzia deve essere estesa a 3 anni per le
caldaie, (generatore termico);
g) rispettino quanto indicato e/o previsto nella D.G.R. 1325 del 15/12/2003 e s.m.i. e
negli atti ad essa collegati.
ANNOTAZIONI
Gli impianti finanziabili possono essere realizzati nelle zone rurali di tutto il territorio regionale, purché
all’interno della sede dell’impresa e comunque all’interno di centri abitati con popolazione residente
non superiore a 500 abitanti.
Per centro abitato si intende l’insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali
di inizio e fine.
Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze,
giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi
veicolari o pedonali sulla strada” (D. Lgs. del 30 aprile 1992, n. 285 e s.m.i.).
Sono ammissibili a finanziamento, oltre a quanto previsto nel successivo paragrafo 4 “Tipologie di
spesa ammissibili” del presente bando, i costi relativi a:
I.
realizzazione, ristrutturazione e/o adeguamento o acquisto di strutture edili per
l’allocazione dell’impianto e per lo stoccaggio del materiale combustibile e le spese per le
opere accessorie e gli allacciamenti per la fornitura di servizi esterni. Tali spese per essere
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ammissibili non possono nel complesso superare il 30% del valore complessivo del progetto
e comunque non possono superare i seguenti rapporti:
• 20.000,00 € per impianti di potenza fino a 100 kWt;
• 40.000,00 € per impianti di potenza compresa tra 101 e 200 kWt;
• 80.000,00 € per impianti di potenza compresa tra 201 e 500 kWt;
• 100.000,00 € per impianti di potenza superiore a 501 kWt;
II.
acquisto, messa in opera e corretto funzionamento di generatori di calore, impianti di
cogenerazione ed impianti per la produzione di energia frigorifera che utilizzino come fonte
energetica i combustibili di cui sopra, e dei sistemi di estrazione del combustibile. Gli impianti
devono rispondere alle norme vigenti in termini di rendimenti, di livelli di sicurezza e di
emissioni;
III.
realizzazione della rete aziendale di distribuzione dell’energia termica prodotta con
impianti a biomasse.
La realizzazione degli investimenti di cui ai precedenti punti I e III sono vincolati alla
realizzazione contemporanea (o all’interno di unico progetto) degli investimenti di cui al
punto II.
Le spese per i generatori termici comprensivi di meccanismi controllo elettronico, serbatoi
inerziali, impianti di abbattimento delle emissioni, tutte le opere idrauliche ed elettriche,
escluse le opere edili connesse alla centrale e quelle della rete di teleriscaldamento sono
ammissibili nel limite massimo di 330,00 €/kWt di potenza termica utile dell’impianto.
Sono ammissibili le spese relative alla rete di distribuzione dell’energia termica nel limite
massimo di 3 metri lineari di rete per kW di potenza termica utile installata.
Infine, il beneficiario deve sottoscrivere un impegno quinquennale, a decorrere dalla data di
ricezione da parte dell’Ente competente della comunicazione di conclusione degli
investimenti autorizzati, a utilizzare la caldaia solo con il combustibile specificato nel
certificato di rendimento.
In caso di cogenerazione il beneficiario deve dichiarare che l’impianto non beneficia ne
beneficerà di altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in
conto energia, in conto capitale o in conti interessi nel rispetto della normativa vigente (L.
224/2007 e smi). Si precisa che se l’impianto di cogenerazione realizzato è gestito in
connessione con aziende agricole, agro-alimentari, di allevamento e forestali, alimentati con
le biomasse agroforestali di cui all’articolo 4 del presente bando è riconosciuto un contributo
del 40% del costo dell'investimento (ai sensi dell’art. 42 della legge 23 luglio 2009, n 99).
g) investimenti materiali finalizzati all’ottenimento di livelli di tutela ambientale
Rientrano tra le tipologie di investimenti materiali di cui alle precedenti lettere a), c) e d) anche gli
investimenti di seguito specificati finalizzati all’ottenimento di livelli di tutela ambientale superiori a
quelli previsti dalla normativa obbligatoria per quanto riguarda:
I
II
III
la depurazione delle acque reflue;
il riutilizzo delle acque reflue depurate;
riduzione dei consumi idrici di acque primarie;
Rientrano tra le tipologie di investimenti materiali di cui alle precedenti lettere a), c) e d) anche gli
investimenti di seguito specificati finalizzati all’ottenimento di livelli di tutela ambientale superiori a
quelli previsti dalla normativa obbligatoria per quanto riguarda:
-
la realizzazione di impianti di depurazione delle acque reflue, di scarico delle
lavorazioni, di tipologia di impianto superiore a quello minimo idoneo previsto dalla
L.R. 20/2006 e regolamenti attuativi;
-
la realizzazione di impianti di recupero delle acque reflue di scarico delle lavorazioni ai
fini della tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche favorendo la riduzione
99
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100
dell’impatto degli scarichi sui corpi idrici recettori e assicurando il risparmio del
consumo d’acqua mediante l’utilizzo delle acque reflue per una quantità pari ad
almeno il 60% della quantità totale di acqua utilizzata nel ciclo produttivo. Tali
impianti debbono possedere i requisiti minimi, ai sensi del D. Lgs.vo 152/2006 e s.m.i.
e dei suoi regolamenti attuativi, per quanto riguarda la qualità delle acque reflue
recuperate al fine del loro riutilizzo che, dove necessario, deve essere
preventivamente concertato con le competenti A.S.L.;
-
per la realizzazione di sistemi di captazione, filtro ed accumulo di acque meteoriche in
funzione di utilizzare la risorsa da scopi diversi da quelli potabili. Per tali impianti il
dimensionamento minimo della capacità di accumulo delle acque non deve essere
inferiore a litri 50 per mq. di superficie relativa alle coperture esistenti nello
stabilimento produttivo oggetto di finanziamento.
Nella tipologia di investimenti sono comprese oltre alle macchine e attrezzature anche i lavori e le
opere necessarie alla realizzazione di condutture, vasche di stoccaggio e locali di controllo.
3.2 - Investimenti immateriali:
a) ricerche e analisi di mercato;
b) attivazione di sistemi di tracciabilità dei prodotti (compreso la certificazione della catena di
custodia PEFC o FSC);
c) progetti finalizzati all’integrazione e alleanza fra imprese;
d) studi, progettazione e attività rivolte alla valorizzazione commerciale dei prodotti forestali e dei
prodotti secondari del bosco;
e) spese propedeutiche all’acquisizione certificazioni ambientali, di processo e sociali/etiche.
Gli investimenti immateriali di cui sopra sono ammissibili nei limiti e con le modalità di cui ai successivi
paragrafi 3.3 “Ulteriori limitazioni ed esclusioni” e 4 “Tipologie di spesa ammissibili”, e solo se legati al
finanziamento di altri investimenti materiali ai sensi delle lettere a) fino a f) del paragrafo 3.1 del
presente bando.
3.3 - Ulteriori limitazioni ed esclusioni
Ai fini del presente Bando il termine «silvicoltura» segue la definizione di Eurostat (la produzione degli
alberi da legname come pure l'estrazione e la raccolta di materiali dalle foreste e dai boschi incolti,
compresi prodotti che necessitano di essere sottoposti ad un minimo di lavorazione, quali la legna da
ardere o il legno per usi industriali).
Gli investimenti ammissibili devono essere conformi alle norme comunitarie, nazionali e regionali ad
essi applicabili.
In generale, per essere ammissibili gli interventi devono perseguire il miglioramento del rendimento
globale dell’impresa in almeno uno degli aspetti specifici elencati nella Tabella 1 ”Aspetti specifici
relativi al miglioramento del rendimento globale dell’impresa” di cui al paragrafo 3.6 del presente
bando.
Oltre a quanto detto nel paragrafo precedente in merito ai singoli interventi, ai fini del presente bando
valgono anche le seguenti ulteriori limitazioni ed esclusioni:
i)
il sostegno è limitato agli investimenti connessi all’insieme delle lavorazioni precedenti la
trasformazione industriale dei prodotti del bosco. Pertanto gli investimenti per l’accrescimento del
valore aggiunto dei prodotti forestali connessi all’uso del legno come materia prima sono limitati
alle operazioni di: abbattimento, esbosco, scortecciamento, taglio, immagazzinamento,
trattamento di protezione e stagionatura dei legnami indigeni, nonché l’insieme delle operazioni
che precedono la segagione industriale in fabbrica del legname tondo, escluso la trinciatura e la
sfogliatura;
Sono quindi escluse le:
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a) imprese (o industrie) per la produzione di mobili;
b) cartiere;
c) imprese (o industrie) per la produzione di pannelli e compensati;
Al contrario sono ammesse anche le imprese di trasformazione che producono prodotti non
lavorati del legno destinati alla produzione di energia (cippato, legna da ardere);
ii) gli interventi devono essere cantierabili nei temini e nei modi previsti dal paragrafo 2.2
“Cantierabilità degli investimenti” dell’Allegato al DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685 del
19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del
6/09/10 e n. 992 del 22/11/10;
iii) l’inizio dei lavori/acquisto/investimenti deve essere conforme a quanto stabilito ai paragrafi 2.3
“Inizio lavori” dell’Allegato DAR e s.m.i. e al paragrafo 3.3.3.1.1 “Riferibilità temporale al periodo
di vigenza del finanziamento” del DAR e s.m.i.;
iv) le Società e le ditte individuali la cui attività è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di una
contabilità ordinaria sono tenute a presentare bilanci relativi ai tre anni precedenti alla
presentazione della domanda al fine di dimostrare le condizioni di cui ai successivi paragrafi 3.4
“Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà” e 3.5 “Vantaggi per i produttori agricoli di base”;
v) il sostegno è concesso a condizione che sia garantita una ricaduta positiva sui produttori forestali
di base come fornitori del legno e di prodotti assimilabili e/o dei prodotti secondari del bosco. A
tale scopo, le imprese richiedenti devono dimostrare che per la loro attività utilizzano
prevalentemente prodotti di propria produzione, compreso quelli derivanti dall’acquisto in piedi di
soprassuoli boschivi, e/o forniti direttamente dai produttori forestali di base (vedi successivo
paragrafo 3.5);
vi) il sostegno per investimenti finalizzati alla commercializzazione realizzati da imprese di
trasformazione singole o associate è concesso esclusivamente per la vendita prevalente di prodotti
lavorati o trasformati direttamente;
vii) il sostegno non può essere concesso alle imprese in difficoltà ai sensi della comunicazione della
Commissione 2004/C244/02 “Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la
ristrutturazione delle imprese in difficoltà” e s.m.i. (vedi successivo paragrafo 3.4 “Requisiti
relativi alle imprese non in difficoltà”);
viii) gli investimenti ammissibili devono essere conformi alle norme comunitarie, nazionali e regionali
ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in materia di inquinamento e
sicurezza; a tal fine, il richiedente si impegna a realizzare gli investimenti ammessi a contributo in
conformità alla normativa vigente. Nel caso di acquisti di macchinari e attrezzature la presenza
della marcatura “CE” ai sensi della normativa comunitaria vigente soddisfa la garanzia del rispetto
dei requisiti comunitari;
ix) non sono previste limitazioni per progetti che prevedono un aumento della capacità produttiva;
x) gli investimenti immateriali di cui al precedente paragrafo 3.2 sono ammissibili solo se collegati ad
investimenti materiali ai sensi dall'articolo 55, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (CE)
1974/2006, e se connessi e funzionali alla realizzazione degli investimenti materiali previsti nel
progetto. Nel caso di progetti che prevedono investimenti immateriali, la quota complessiva delle
spese immateriali, comprensiva anche delle spese generali, non può essere superiore al 25%
dell’intero investimento ammissibile;
xi) nel caso di investimenti relativi alla realizzazione di impianti tecnologici per la produzione di
energie da fonti rinnovabili con utilizzo esclusivo all’interno dell’impresa dell’energia prodotta (di
cui al paragrafo 3.1 lettera f), la potenza degli impianti non deve essere superiore ad 1 MWt;
xii) le domande di aiuto possono riguardare uno o più tipologie di investimenti materiali e/o
immateriali, di cui ai precedenti paragrafi 3.1 e 3.2;
xiii) gli investimenti per l’acquisto di macchine e attrezzature per impianti fissi di trasformazione e/o di
commercializzazione, non sono ammissibili se non riferiti a macchinari o attrezzature che siano
collocati direttamente nella struttura organizzativa dell’impresa di trasformazione e
commercializzazione beneficiaria di finanziamento;
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xiv) sono finananziabili le strutture per la commercializzazione dei prodotti della selvicoltura solo se
collegati direttamente e all’interno della struttura organizzativa ad un’attività di prima
trasformazione dei prodotti medesimi;
xv) il progetto e le relazioni tecniche presentate di cui al successivo paragrafo 9.4 “Richiesta del
completamento della domanda di aiuto” devono essere redatte e firmate da un soggetto tecnico
competente ai sensi della normativa e della giurisprudenza vigente. Tale soggetto tecnico deve
essere iscritto al rispettivo albo o collegio professionale quando previsto dalla normativa vigente;
xvi) in appendice al progetto o alla relazione e per gli interventi di cui alla lettera a) del paragrafo 3.1
del presente bando deve essere allegato anche il Piano di manutenzione, relativo alla
manutenzione ordinaria che si prevede di eseguire nel periodo di impegno, di cui al paragrafo
3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., per garantire la
funzionalità dell’opera oggetto dell’intervento;
xvii)
il Piano di manutenzione deve essere redatto e firmato dai soggetti competenti di cui al punto
precedente e, una volta approvato, assume la valenza di prescrizione obbligatoria e di impegno
essenziale, ma anche di indirizzo tecnico al quale devono attenersi i beneficiari ed il personale
preposto ai controlli. Copia di tale documento deve essere restituita al richiedente, debitamente
vistata, al momento del rilascio dell’atto di assegnazione;
xviii) le operazioni previste nel Piano di manutenzione restano escluse dal finanziamento ma la loro
esecuzione è comunque obbligatoria nel periodo di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14
“Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
xix) nel caso di imprese costituitesi non oltre i 36 mesi precedenti alla data di ricezione della domanda
di aiuto , l’acquisto delle macchine e attrezzature di cui alle lettere a), b), c), d) del precedente
paragrafo 3.1, è ammissibile nel caso in cui il beneficiario si impegni a conseguire un volume
d’affari atto a giustificare gli investimenti e indicato nella descrizione degli stessi contenuta nel
presente bando. Tale volume d’affari deve essere calcolato in base alle quantità lavorate
nell’esercizio successivo alla presentazione della domanda di pagamento o in base alla media dei
tre esercizi successivi, scegliendo il parametro più favorevole all’impresa. La dimostrazione di tale
volume d’affari deve essere effettuata alla fine del terzo esercizio finanziario successivo alla
presentazione della domanda di pagamento , tramite l’invio all’Ente competente de gli stessi
documenti allegati dalle altre imprese in fase di completamento per la dimostrazione del volume
d’affar i. Nel caso in cui il beneficiario non sia in grado di ottemperare a detto impegno, saranno
applicate le sanzioni previste nei casi di mancato rispetto degli impegni che costituiscono requisiti
di accesso;
xx) durante la durata dell’impegno comunitario di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non
alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., la composizione dell’UTE/UPS può variare
per quanto riguarda le superfici indicate, a completamento della domanda di aiuto, per giustificare
la compatibilità della dimensione dell’intervento con le esigenze aziendali (beni immobili collegati
agli investimenti finanziati e non direttamente interessati dagli stessi) purchè sia garantita e
mantenuta la coerenza (dal punto di vista dell’indirizzo produttivo e dimensionale) con
l’investimento ammesso a finanziamento.
Il riconoscimento di un contributo ai sensi della presente bando e per l’esecuzione di uno degli
interventi previsti al precedente paragrafo 3 esclude la possibilità da parte del richiedente di accedere
ai contributi di cui alle misure 122, 226 (limitatamente a tutti gli interventi di prevenzione) e 227 per la
stessa superficie e la stessa tipologia di intervento (intesi come:realizzazione di strutture, acquisto
macchine, adeguamento della sicurezza, ecc.).
3.4 - Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà
Ai fini del presente bando non sono considerate imprese in difficoltà, e quindi possono presentare
domanda, quelle che presentano i requisiti sotto indicati:
I) Società e ditte individuali la cui attività è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di una contabilità
ordinaria:
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a)
le Società a responsabilità limitata che, contemporaneamente, nel corso degli ultimi tre
esercizi finanziari non abbiano perso più della metà del capitale sociale e che nel corso degli
ultimi dodici mesi non abbiano perso più di un quarto di tale capitale;
b)
le Società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della Società,
ovvero le ditte individuali, che, contemporaneamente, nel corso degli ultimi tre esercizi
finanziari non abbiano perso più della metà del capitale sociale e che nel corso degli ultimi
dodici mesi non abbiano perso più di un quarto di tale capitale;
c)
tutte le altre Società e le ditte individuali per le quali non ricorrono le condizioni per l’apertura
nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza;
II)
Società e imprese di nuova costituzione, che alla data della ricezione della domanda di
aiuto non sono in possesso di tre esercizi finanziari approvati, e imprese che non hanno
l’obbligo di una contabilità ordinaria ma hanno l’obbligo di iscrizione al Registro delle
Imprese della C.C.I.A.A., che presentino:
a) un piano dettagliato nel quale sono descritti i mezzi finanziari che l’impresa intende attivare per
la copertura del costo totale del progetto nel periodo di durata degli investimenti;
b) il Certificato di Vigenza (rilasciato dal Registro delle Imprese della C.C.I.A.A.) dal quale risulti
che in capo alla Società o all’impresa non risultano stati fallimentari, di concordato preventivo o
di amministrazione controllata e che negli ultimi 5 anni non risultano in capo alla Società o
all’impresa dichiarazioni di stati fallimentari, di concordato preventivo o di amministrazione
controllata;
c) Visura Protesti (rilasciata dall’Ufficio Protesti della C.C.I.A.A.) che attesti l’assenza di protesti o di
stati di insolvenza in capo alla Società o all’impresa;
III)
Imprese che non hanno l’obbligo di una contabilità ordinaria e non hanno l’obbligo di
iscrizione al Registro delle Imprese della C.C.I.A.A., che presentino:
a. un piano dettagliato nel quale sono descritti i mezzi finanziari che l’impresa intende
attivare per la copertura del costo totale del progetto nel periodo di durata degli
investimenti;
b. Visura Protesti (rilasciata dall’Ufficio Protesti della C.C.I.A.A.) che attesti l’assenza di
protesti o di stati di insolvenza in capo alla Società o all’impresa;
c.
una dichiarazione sostitutiva, in conformità alle disposizioni del decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dalla quale risulti che in capo al
richiedente non esistono dichiarazioni di stati fallimentari, di concordato preventivo o
di amministrazione controllata.
3.5 - Vantaggi per i produttori forestali di base
1. Le imprese devono dimostrare che gli investimenti inseriti nella domanda di aiuto concorrono al
miglioramento della situazione nei settori della produzione forestale di base e che garantiscono una
partecipazione adeguata e duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da
tali investimenti. A tal fine la garanzia del vantaggio per gli stessi produttori di base si riscontra
qualora i prodotti trasformati e/o commercializzati nell’impianto oggetto della richiesta di
finanziamento o raccolti/utilizzati con le macchine e attrezzature oggetto di finanziamento siano
acquisiti dai produttori di base per una quota pari almeno al 51% della quantità totale annua
trasformata, e/o commercializzata nell’impianto medesimo o raccolta/utilizzata con le macchine e
attrezzature oggetto di finanziamento.
Nel caso del sostegno alle attività di trasformazione, ai fini del presente bando, per ‘impianto’ si
intende l’impianto di trasformazione oggetto degli investimenti, destinato alla lavorazione di uno
stesso prodotto o della stessa tipologia di prodotti.
Nel caso del sostegno alla commercializzazione, ai fini del presente bando, per ‘impianto’ si intende
la struttura destinata alla commercializzazione dei prodotti trasformati.
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2. I prodotti primari di base possono provenire da produzione di base propria, da conferimento da
parte dei soci/consorziati oppure da acquisto diretto da produttori di base. Ai fini della
dimostrazione dei vantaggi per i produttori di base:
a) in caso di conferimento:
-
per le cooperative o Organizzazioni di Produttori o Associazioni di produttori o di imprese,
che associano produttori del prodotto di base oggetto dell’attività di trasformazione e/o
commercializzazione o di raccolta/utilizzazione, deve essere adottato uno statuto o un
regolamento con vincolo di conferimento della produzione dei soci;
-
per i consorzi, che associano produttori del prodotto di base oggetto dell’attività di
trasformazione e/o commercializzazione o di raccolta/utilizzazione, deve essere sottoscritto
un contratto con vincolo di conferimento da parte dei consorziati.
b) in caso di acquisto della materia prima dai produttori di base, deve essere assunto un impegno
unilaterale di acquisto.
L’impegno unilaterale di acquisto consiste in una dichiarazione nella quale il richiedente si impegna,
per tutta la durata dell’impegno comunitario di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non
alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., ad acquistare, anche tramite contratti di
acquisto di bosco in piedi, i prodotti necessari all’attività di trasformazione e/o commercializzazione
dell’impianto oggetto di aiuto o raccolti/utilizzati con le macchine e attrezzature oggetto di
finanziamento, direttamente da produttori di base.
La dichiarazione deve contenere almeno l‘indicazione della tipologia e della percentuale di prodotto
trasformato nell’impianto oggetto di aiuto o raccolto/utilizzato con le macchine e attrezzature
oggetto di finanziamento proveniente dalla produzione di base, tenuto conto di eventuale
produzione propria o dei soci, che si impegna ad acquistare nel periodo di riferimento;
La dichiarazione deve comprendere anche l’impegno a dimostrare con idonea documentazione e
per ciascuno dei cinque anni di vincolo previsti, l’applicazione dell’impegno unilaterale d’acquisto
così come disposto nel presente paragrafo;
3. L’applicazione dell’ impegno unilaterale di acquisto decorre dalla data di ricezione della domanda di
pagamento e a partire da tale data gli stessi impegni devono essere mantenuti almeno per i
successivi 5 anni;
4. La dimostrazione della partecipazione adeguata e duratura ai vantaggi economici per i produttori
di base è verificata, al termine di ciascuno dei cinque anni di vincolo previsti, con la presentazione
di:
a) in caso di cooperative agro-forestali, consorzi
Associazioni di produttori o di imprese,:
forestali e Organizzazioni di Produttori o
− statuto o regolamento con vincolo di conferimento della produzione dei soci ovvero contratto
di consorzio con vincolo di conferimento da parte dei consorziati/associati;
− idonea documentazione attestante la quantità totale di prodotti trasformata e/o
commercializzata nell’impianto oggetto di aiuto o raccolta/utilizzata con le macchine e
attrezzature oggetto di finanziamento e la quantità di prodotti conferiti dai soci;
− nel caso di acquisto di prodotti forestali, idonea documentazione consistente nella
predisposizione di tabelle riepilogative delle quantità di prodotto trasformato e/o
commercializzato o raccolto/utilizzato con le macchine e attrezzature oggetto di
finanziamento sulla base delle fatture di acquisto della materia prima. Le tabelle devono
essere suddivise per fornitore e contenere le indicazioni relative al possesso, da parte dei
fornitori, del requisito di produttore di base così come previsto dal presente bando;
− nel caso produzione propria, idonea documentazione amministrativa, ai sensi della normativa
vigente, con l’indicazione delle superfici forestali a tale scopo impiegate e delle quantità di
prodotto ottenuto per l’impianto oggetto di finanziamento o raccolto/utilizzato con le
macchine e attrezzature oggetto di finanziamento.
b) in caso di altre imprese:
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− dichiarazione attestante il mantenimento dell’impegno assunto relativamente all’acquisto di
materie prime provenienti da produttori agrio-forestali di base per almeno il 51% della
quantità totale annua trasformata e/o commercializzata nell’impianto oggetto di
finanziamento o raccolta/utilizzata con le macchine e attrezzature oggetto di finanziamento;
− idonea documentazione d’accompagnamento alla suddetta dichiarazione consistente nella
predisposizione di tabelle riepilogative delle quantità di prodotto trasformato e/o
commercializzato o raccolto/utilizzato con le macchine e attrezzature oggetto di
finanziamento, sulla base delle fatture di acquisto della materia prima o dei contratti di
acquisto dei boschi in piedi. Le tabelle devono essere suddivise per fornitore e contenere le
indicazioni relative al possesso, da parte dei fornitori, del requisito di produttore di base così
come previsto dal presente bando;
− nel caso produzione propria, documenti amministrativi, ai sensi della normativa vigente, con
l’indicazione delle superfici forestali a tale scopo impiegate e delle quantità di prodotto
ottenuto per l’impianto oggetto di finanziamentoo o raccolto/utilizzato con le macchine e
attrezzature oggetto di finanziamento.
Il beneficiario è pertanto tenuto, nei 60 giorni successivi a ciascuna scadenza annuale dalla data di
decorrenza dell’impegno e per i 5 anni successivi, a presentare la suddetta documentazione
completa e ricevibile all’ufficio competente provinciale. Tale termine dei 60 giorni può essere
prorogato dalla Provincia o Comunità Montana, su motivata richiesta dell’impresa beneficiaria, per
ulteriori 30 giorni. Decorso quest’ultimo termine di 30 giorni il progetto decade con conseguente
revoca e recupero del contributo già erogato;
5. le modalità di cui al presente paragrafo per la dimostrazione della partecipazione adeguata e
duratura ai vantaggi economici per i produttori di base si applicano anche ai i soggetti che
svolgono esclusivamente attività di commercializzazione di cui al precedente paragrafo 2 “Soggetti
ammessi a presentare domanda” facendo però riferimento al valore dei prodotti forestali e dei
prodotti secondari del bosco spontanei commercializzati.
3.6 - Miglioramento del rendimento globale dell’impresa
Tutti gli investimenti, ai fini dell’ammissibilità della domanda di aiuto, devono essere rivolti al
miglioramento del rendimento globale dell’impresa in riferimento ad almeno uno degli aspetti specifici
elencati nella successiva Tabella 1.
Tabella 1: Aspetti collegati al miglioramento del rendimento globale dell’impresa
Aspetti generali
Aspetti specifici
Introduzione di nuove tecnologie
Introduzione di innovazione di processo e di prodotto
Ottimizzazione dei fattori di produzione
Miglioramento del rendimento economico
mediante:
Diversificazione delle produzioni
Integrazione di filiera
Miglioramento della qualità delle produzioni
mediante:
Miglioramento della situazione dell’impresa in
termini di:
Sviluppo attività di commercializzazione
Adeguamenti funzionali all’adesione a sistemi di qualità
riconosciuti a livello comunitario o nazionale/regionale
Adozione di sistemi di tracciabilità del prodotto
Miglioramento della qualità merceologica delle produzioni
Sicurezza sul lavoro
Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili
Risparmio idrico
Miglioramento ambientale in termini di:
Risparmio energetico
Riduzione dell’inquinamento ambientale
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106
Il raggiungimento del requisito sopra previsto deve essere dichiarato in domanda di aiuto e dimostrato
successivamente al completamento della domanda stessa e al momento della domanda di pagamento
mediante l’inserimento nella relazione tecnica di una dettagliata descrizione sul collegamento esistente
tra gli investimenti previsti e/o realizzati ed almeno uno degli aspetti specifici sopra elencati. Al fine di
raggiungere un livello significativo di miglioramento, almeno:
− il 30% delle spese ammissibili deve essere concentrato su uno degli aspetti specifici sopra
elencati, sia in fase previsionale che a consuntivo, nel caso di spesa ammissibili di importo
superiore a 70.000,00 €;
− il 50% delle spese ammissibili deve essere concentrato su uno degli aspetti specifici sopra
elencati, sia in fase previsionale che a consuntivo, nel caso di spesa ammissibili di importo
compreso tra 30.000,00 € e 70.000,00 €;
− 80% delle spese ammissibili deve essere concentrato su uno degli aspetti specifici sopra
elencati, sia in fase previsionale che a consuntivo, nel caso di spesa ammissibili di importo
inferiore a 30.000,00 €.
4
Tipologie di spesa ammissibili
Per quanto concerne le spese ammissibili oltre a quanto riportato nei paragrafi precedenti si applica
quanto previsto dal capitolo 3 “Spese ammissibili” del DAR e s.m.i.
In particolare si ricorda che, al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni
finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi cofinanziati, il beneficiario, per dimostrare
l’avvenuto pagamento delle spese inerenti un progetto approvato, deve rispettare quanto previsto dal
DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.4. “Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento”, che
elenca quelle che sono le modalità di pagamento dei fornitori ammesse.
L’ammissibilità delle attività (inizio dei lavori per le opere o acquisto del bene per gli investimenti
mobili), e delle relative spese decorre secondo quanto stabilito nel DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.1.
“Riferibilità temporale al periodo di vigenza del finanziamento”.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni si deve far
riferimento al Prezzario regionale per interventi ed opere forestali, di cui alla Deliberazione della
Giunta Regionale n. 1091 del 22/12/08 e s.m.i.
Per le voci non previste nel Prezzario sopra citato o negli altri casi in esso previsti, si può ricorrere
all’analisi dei prezzi con i criteri definiti nel Prezzario stesso oppure ricorrere:
-
Prezzario regionale dei lavori pubblici di cui alla DGR n. 244 del 1/03/2010;
al Prezzario ufficiale di riferimento per le opere di competenza delle amministrazioni
dello Stato e degli Enti pubblici nazionali nel territorio regionale della Toscana e dell’Umbria,
pubblicato dal Ministero delle infrastrutture – Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche per la Toscana e per l’Umbria;
-
al Bollettino degli Ingegneri;
-
al raffronto fra diverse offerte comparabili.
Per essere sottoposti a verifica, le attività previste e le spese relative devono essere sempre descritte
nella relazione preliminare e /o nel progetto presentati a completamento della domanda di aiuto.
Non sono ammissibili a finanziamento gli investimenti che non sono congrui rispetto all’ordinamento
produttivo, alla capacità produttiva e alle esigenze gestionali dell’UTE/UPS oggetto della domanda.
Infine, si precisa che sono comunque ammissibili anche:
i costi relativi all’esecuzione di interventi e opere temporanee collegate e necessarie
alla corretta realizzazione e completamento dell’intervento o le eventuali opere accessorie,
purchè compresi entro la percentuale massima del 20% della spesa ammissibile per
l’esecuzione dei lavori (al netto delle opere accessorie e delle spese generali), quali:
•
ripuliture e decespugliamento, taglio di vegetazione arborea,
allontanamento e distruzione del materiale di risulta;
compreso
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•
approntamento e messa in sicurezza dell’area di cantiere, ivi compreso gli oneri
per la sicurezza non compresi nei prezzi (vedi art. 131 del D.Lgs. n. 163/2006) e
la realizzazione o riapertura di piste temporanee di accesso o di altre opere
temporanee;
•
interventi per il ripristino e rinsaldamento dell’area di cantiere e delle relative
piste di servizio;
•
eventuali opere accessorie di raccolta e allontanamento delle acque superficiali o
sotterranee;
le spese generali , così come previsto dal paragrafo 3.3.3.2.12. “Spese generali” del
DAR e s.m.i., nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo degli investimenti materiali
a cui si riferiscono, ad eccezione che nel caso di acquisto di macchine o attrezzature, anche
finalizzate alla sicurezza e di cui alle lettere b), c), d), e) del paragrafo 3 del presente bando,
per i quali gli onorari dei professionisti sono finanziabili nella misura massima del 1%
dell’importo complessivo dell’investimento a cui si riferiscono;
i costi degli interventi di cui al paragrafo 3.2 del presente bando sono ammissibili solo
se sono legati ad investimenti materiali ai sensi dall'articolo 55, paragrafo 1, lettera c), del
regolamento (CE) 1974/2006 e nei limiti del 25% della spesa ammissibile totale. Tale limite è
comprensivo anche della quota per le spese generali e va riferito ad entrambi gli interventi se
richiesti nell’ambito della stessa domanda.
Non sono invece ammissibili, oltre a quanto previsto nel DAR e s.m.i. o nei paragrafi precedenti, le
seguenti tipologie di spese:
a) lavori, opere o acquisti non direttamente connessi alla realizzazione del progetto;
b) opere, investimenti in macchinari, attrezzature, impianti riferiti ad UTE/UPS diversa da
quella indicata in domanda di aiuto, ancorché relativa alla stessa impresa;
c) acquisto di mezzi di trasporto, anche se ad uso promiscuo, salvo i casi
specificatamente indicati nel presente bando;
d) acquisto di mobili, attrezzature varie e arredamenti degli uffici, ad eccezione di quanto
specificamente indicato tra le spese ammissibili;
e) spese e opere relative alla realizzazione di abitazioni e alloggi, anche se destinati al
personale dipendente;
f)
spese e oneri amministrativi per autorizzazioni, concessioni, canoni di allacciamento e
fornitura di energia elettrica, gas, acqua, telefono e simili;
g) acquisto di autovetture;
h) spese generali relative agli investimenti immateriali;
5
i)
onorari professionali per i quali non sia documentato, se dovuto, il versamento della
ritenuta d’acconto;
j)
investimenti in natura o lavori in economia.
Localizzazione dell’investimento
Tutto il territorio regionale.
Gli interventi di cui alla presente misura non possono essere realizzati nel territorio dei Comuni per i
quali è non prevista l’attivazione della misura all’interno del Piano Locale di Sviluppo Rurale delle
singole Province.
In ogni caso, la localizzazione dell’investimento deve rispondere a quanto disposto dal DAR e s.m.i. ai
paragrafi 3.3.3.3.4. “Localizzazione degli investimenti materiali“ e 3.3.3.3.5. “Localizzazione degli
Investimenti immateriali”.
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6
Dimensione dell’intervento
Per tutti gli interventi di cui al presente bando, fatto salvo quanto riportato al successivo paragrafo 8
relativamente agli importi minimi e massimi di contributo concedibile, non è prevista nessuna
limitazione della superficie minima o massima di intervento.
7
Impegni e riduzioni
7.1 Impegni
Tramite la sottoscrizione della domanda di aiuto e di pagamento il richiedente si impegna a rispettare
quanto previsto dal DAR e s.m.i. e nel presente bando.
Inoltre si impegna a:
1. l’esecuzione di quanto previsto dall’eventuale Piano di manutenzione approvato dall’Ente
competente;
2. utilizzare i generatori termici realizzati in base a quanto previsto alla lettera f) del precedente
paragrafo 3.1, solo con il combustibile specificato nel certificato di rendimento per un periodo
pari a quello di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di
destinazione” del DAR e s.m.i.;
3. le imprese costituitesi non oltre i 36 mesi precedenti alla data di ricezione della domanda di
aiuto , nel caso abbiano richiesto l’acquisto delle macchine e attrezzature di cui alle lettere a),
b), c), d) del precedente paragrafo 3.1, si impegnano altresì a conseguire, entro il terzo
esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della domanda di pagamento, il
volume d’affari previsto e necessario a giustificare gli acquisti effettuati;
4. presentare la documentazione necessaria a dimostrare che gli investimenti finanziati
garantiscono la partecipazione, adeguata e duratura, dei produttori di base ai vantaggi
economici che derivano dagli investimenti finanziati;
5. non vendere l’energia prodotta da impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
oggetto del finanziamento, fatto salvo il servizio di “scambio sul posto”.
7.2 Riduzioni in sede di accertamento finale, di controlli in loco e dei controlli ex post
Fatta salva l’applicazione dell’art. 31 del Reg. Ce n. 1975/06, in caso di mancato rispetto degli impegni
ai quali e subordinata la concessione del contributo si applicano le riduzioni ed esclusioni che saranno
disciplinati da successivo atto della G.R. in attuazione del D.M 22 dicembre 2009 n. 30125.
8
Tassi e importi dei contributi
L’intervento è previsto sotto forma di contributo a fondo perduto pari al 40% del costo totale
ammissibile.
È inoltre possibile riconoscere anticipi o pagamenti a titolo di Stato di avanzamento lavori nei limiti e
con le specifiche indicate al paragrafo 3.1.5.1 “Formazione della graduatoria preliminare (escluso
misura 124)” dell’Allegato al DAR e s.m.i.
Qualsiasi aiuto concesso in forza della presente misura è conforme al regolamento de minimis n.
1998/06.
Pertanto, l’importo massimo del contributo pubblico concedibile per beneficiario è di € 200.000
nell’arco di tre esercizi finanziari a decorrere da quello in cui viene concesso il primo aiuto in deroga
‘de minimis’
Non sono ammissibili a finanziamento domande di aiuto con importo del contributo concedibile (in
fase di atto di assegnazione) inferiori a 5.000,00 € per beneficiario.
Inoltre, per la determinazione del contributo, valgono le seguenti indicazioni:
-
per l’acquisto fabbricati, la spesa ammissibile non può superare il 30% della spesa
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totale ammessa a finanziamento sugli interventi (diversi dall’acquisto fabbricati) richiesti
nell’ambito della lettera a) del paragrafo 3.1 del presente bando;
per l’acquisto terreni, la spesa ammissibile non può superare il 10 % della spesa totale
ammessa a finanziamento sugli interventi (diversi dall’acquisto terreni) richiesti nell’ambito
della lettera a) del paragrafo 3.1 del presente bando;
l’ammontare della spesa totale ammissibile per l’acquisto di beni immobili (terreni e/o
fabbricati) non può in nessun caso eccedere l’importo di 120.000,00 €.
L’ammontare delle percentuali di contributo erogabile per l’acquisto dei terreni o degli immobili è
oggetto di verifica anche in sede di accertamento finale. Il mancato rispetto delle limitazioni relative
alla spesa ammissibile per l’acquisto dei fabbricati o dei terreni comporterà la riduzione del contributo
ammissibile al fine di riportarlo nei limiti previsti.
9
La domanda di aiuto
9.1 - Termini di presentazione della domanda di aiuto
Per partecipare alla graduatoria relativa ai fondi disponibili nell’annualità 2011, la domanda per
l’accesso ai contributi (denominata ‘Domanda di aiuto’) può essere presentata a decorrere dal giorno
successivo a quello della pubblicazione sul BURT del presente bando ed entro il 31/03/2011.
Per partecipare alle graduatorie relative ai fondi disponibili nelle annualità successive, invece, si
provvederà con successivo atto a fissare i termini di apertura per la presentazione delle domande di
aiuto.
Qualora il termine di presentazione di una istanza scada di sabato o in un giorno festivo, lo stesso è
prorogato al primo giorno feriale successivo, qualunque sia la modalità di sottoscrizione utilizzata.
9.2 - Costituzione o aggiornamento del fascicolo aziendale
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), i soggetti che intendono presentare domanda di aiuto per accedere ai benefici previsti dal
presente bando sono tenuti, prima della presentazione della domanda, a documentare la propria
posizione anagrafica mediante la costituzione o l’aggiornamento del proprio fascicolo aziendale
elettronico, nell’ambito del sistema informativo ARTEA.
9.3 - Modalità di presentazione della domanda di aiuto
La domanda aiuto, così come previsto al paragrafo 1 “Condizioni generali” dell’Allegato al DAR
(approvato con Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le
successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10), deve essere presentata
(o rettificate, nel caso di domande risultate ammissibili ma non finanziate per carenza di fondi nelle
precedenti annualità) esclusivamente mediante procedura informatizzata, impiegando la modulistica
disponibile nel sistema informatico ARTEA, reperibile sul sito dell’Agenzia regionale per le erogazioni in
agricoltura (ARTEA) www.artea.toscana.it. Le domande di aiuto sono semplificate e contengono
esclusivamente gli elementi necessari a valutarne l’ammissibilità ed il livello di priorità; tutti gli altri
elementi sono successivamente richiesti a completamento della domanda ai soli titolari delle domande
che risultano finanziabili in base alla graduatoria preliminare e alle risorse disponibili per la presente
misura nella programmazione finanziaria dell’Ente cui è rivolta la domanda (Provincia, Comunità
montana, Unione di Comuni di seguito indicati come ‘Enti competenti’). Le priorità contenute in
domanda di aiuto sono indicate e attribuite nel rispetto di quanto previsto al paragrafo 3.1.6 “Criteri di
selezione delle operazioni finanziate per le misure a sostegno degli investimenti – 123b
“Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali” dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera
di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di
Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10).
La domanda deve essere presentata all’ente competente (Provincia, Comunità Montana, Unione dei
Comuni) con riferimento all’ubicazione dell’UTE/UPS interessata dagli investimenti.
109
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
110
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), la domanda di aiuto deve essere presentata nell’ambito della Dichiarazione Unica Aziendale
(DUA), riportante tutte le informazioni riferite alla consistenza e alle attività delle unità produttive
dell’impresa.
9.4 - Richiesta del completamento della domanda di aiuto
L’Ente competente, richiede il completamento delle domande che risultano finanziabili in base alla
graduatoria preliminare costituita con la presa d’atto di cui al paragrafo 3.1.5.1 “Formazione della
graduatoria preliminare (escluso misura 124)” dell’Allegato al DAR e s.m.i., con le modalità e i tempi
previsti al paragrafo 3.1.5.2. “Completamento della domanda di aiuto” dello stesso Allegato.
Ai fini del completamento deve essere richiesta la seguente documentazione, se non già presente nel
fascicolo aziendale e se pertinenti con la tipologia di investimento:
i.
il progetto definitivo o esecutivo d’intervento per gli interventi di cui alla lettere a), f), g) del
precedente paragrafo 3.1. Tale progetto, redatto e firmato da un tecnico competente, deve
contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda con particolare riferimento ai settori di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, processi produttivi
aziendali; eventuale PLV media, tipologia e caratteristiche dei terreni aziendali e
di quelli oggetto dell’intervento; numero e tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione tecnica degli interventi e degli investimenti che si intendono
realizzare, compresi i criteri e le modalità di esecuzione, e della rispondenza degli
stessi a precisi fabbisogni strutturali dell’azienda;
•
la descrizione del collegamento esistente tra gli investimenti previsti ed almeno
uno degli aspetti specifici elencati al paragrafo 3.6 “Miglioramento del rendimento
globale dell’impresa”;
ii.
•
l’indicazione della superficie totale e delle particelle catastali interessate
all’intervento;
•
dati tecnici relativi alla quantità/valore della materia prima utilizzata e della
produzione ottenuta nell’impianto oggetto di aiuto con riferimento alla produzione
di qualità;
•
la mappa catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione
del perimetro dei terreni e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
•
nel caso di acquisto o realizzazione di fabbricati, planimetrie degli edifici oggetto
della domanda in scala non inferiore a 1:100;
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
•
l’attestazione della conformità degli interventi alle norme comunitarie, nazionali e
regionali ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in
materia di inquinamento e sicurezza;
una relazione descrittiva a firma del richiedente, per gli interventi di cui alle lettere b), c), d), e)
del precedente paragrafo 3.1 e per gli interventi di cui al paragrafo 3.2. Tale relazione, oltre a
quanto previsto nei paragrafi specifici, deve contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda con particolare riferimento ai settore di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, tipologia e caratteristiche
dei terreni forestali aziendali e di quelli oggetto dell’intervento; numero e
tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione degli interventi (compreso acquisti) per i quali si richiede il
finanziamento;
•
la descrizione del collegamento esistente tra gli investimenti previsti ed almeno
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
uno degli aspetti specifici elencati al paragrafo 3.6 “Miglioramento del rendimento
globale dell’impresa”;
•
l’individuazione su cartografia catastale in idonea scala del perimetro dei terreni
e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
•
dati tecnici relativi alla quantità/valore della materia prima utilizzata e della
produzione ottenuta nell’impianto oggetto di aiuto con riferimento alla produzione
di qualità;
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi.
iii. alla documentazione di cui al punto precedente e a quello successivo, in caso di investimenti
materiali o immateriali, deve essere obbligatoriamente allegata la documentazione prevista dal
DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.2. “Condizioni di ammissibilita’ di alcune tipologie di spesa”;
iv. nel caso in cui la domanda preveda l’acquisto di macchine o attrezzature per un importo del
contributo richiesto superiore a 50.000,00 € o non ricomprese nel successivo Allegato A), la
relazione deve essere redatta e firmata da un soggetto tecnico competente e deve contenere una
valutazione dell’opportunità degli acquisti in rapporto alla situazione aziendale e in particolare a:
¾
numero, qualificazione e tipologia di contratto dei lavoratori dell’azienda;
¾
dotazioni macchine aziendali al momento della domanda;
¾
rapporto tra le caratteristiche delle macchine/attrezzature da acquistare e
delle caratteristiche dei popolamenti gestiti dal richiedente e delle
caratteristiche topografiche, morfologiche di accessibilità dell’azienda
(pendenza, accidentalità, ecc.);
¾
tempo di utilizzo previsto e funzioni a cui le macchine/attrezzature
saranno destinate;
v. dimostrazione che gli investimenti previsti non rientrano fra quelli considerabili di sostituzione;
vi. il Piano di manutenzione (interventi di cui alla lettera a) del precedente paragrafo 3.1);
vii. la documentazione necessaria alla dimostrazione del titolo di possesso prevista dal paragrafo
3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10;
viii. bilanci e relative note degli ultimi tre esercizi approvati o la documentazione richiesta al
precedente paragrafo 3.4 “Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà”;
ix. documentazione relativa alla dimostrazione dei vantaggi per i produttori agricoli di base:
¾
statuti, regolamenti, contratti di consorzio o altri atti costitutivi di Società;
¾
dichiarazione di impegno unilaterale di acquisto relativamente all’approvvigionamento
della materia prima proveniente dalla produzione di base per almeno il 51 % della quantità
totale annua da trasformare e/o commercializzare nell’impianto oggetto di finanziamento o
raccolta/utilizzata con le macchine e attrezzature oggetto di finanziamento. Tale
dichiarazione deve contenere l’impegno, da parte del richiedente, a dimostrare i vantaggi dei
produttori di base al termine di ciascuno dei cinque anni previsti per il mantenimento dei
vincoli nei modi e termini indicati nel precedente paragrafo 3.5 “Vantaggi per i produttori di
base”;
¾ nei casi di produzione di base propria, documentazione amministrativa ai sensi della
normativa vigente dalla quale risulti la superficie forestale utilizzata e la quantità di
prodotto ottenuto per l’impianto oggetto di finanziamento o raccolto/utilizzato con le
macchine e attrezzature oggetto di finanziamento;
x. nel caso di acquisto di terreni e di beni immobili la documentazione relativa alle condizioni previste
ai paragrafi 3.3.3.2.4 “Acquisto di terreni” e 3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del
DAR e s.m.i.;
xi. nel caso in cui il richiedente sia stato sottoposto a procedimenti pregiudizievoli del patrimonio
111
112
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
immobiliare negli ultimi tre anni, dichiarazione di un istituto di credito che attesti l’affidabilità
patrimoniale del richiedente e la capacità finanziaria di sostenere l’investimento;
xii. il computo metrico estimativo delle opere e degli interventi da realizzare redatto, ai fini della
determinazione della congruità delle spese previste. Su tale computo devono essere specificati le
spese imputate ad eventuali impianti ed attrezzature;
xiii. ogni utile documento, autorizzazione, nulla osta, cui la realizzazione del progetto è subordinata
(es.: concessione edilizia, autorizzazione edilizia, permesso a costruire, denuncia di inizio attività,,
pareri preventivi di organi tecnici, ecc.) a dimostrazione della pronta cantierabilità;
xiv. copia dei preventivi di spesa relativi a macchine e/o attrezzature con espressi i termini della
relativa consegna ai fini della dimostrazione di immediata cantierabilità e dichiarazione della ditta
fornitrice attestante che i prezzi indicati sono contenuti entro quelli di listino;
xv. copia del preventivo dei costi o della lettera di incarico al professionista (solo per gli investimenti
immateriali di cui al paragrafo 3.2 del presente bando);
xvi. Dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia nei casi previsti dalla normativa vigente;
xvii.quando pertinente, la documentazione necessaria alla verifica della sussistenza dei requisiti delle
condizioni di accesso relative ai beneficiari, di cui al paragrafo 2.1 dell’Allegato al DAR (Revisione
14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive
Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10);
xviii.
i documenti necessari per la verifica della sussistenza dei requisiti di priorità dichiarati nella
domanda di aiuto.
L'ufficio istruttore, qualora ne riscontri la necessità e in aggiunta a quanto previsto ai punti precedenti,
può chiedere la presentazione di ulteriori documenti, da prodursi eventualmente anche a firma di un
tecnico abilitato.
10 Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento (a titolo di
saldo o di stato do avanzamento lavori)
Oltre a quanto espressamente previsto al paragrafo 3.1.5.4 “Domanda di pagamento” dell’Allegato al
DAR e s.m.i., alla domanda di pagamento deve essere allegata almeno la seguente documentazione
(quando pertinente):
relazione finale, firmata da un tecnico abilitato in caso di richieste superiori a 50.000
€, con particolare approfondimento relativo al conseguimento degli obiettivi di miglioramento
del rendimento globale dell’azienda, conforme a quanto prospettato nella domanda di aiuto;
planimetria catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione del
perimetro dei terreni e/o fabbricati oggetto dell’intervento.
11 Comunicazione della dimostrazione dei vantaggi per i pro duttori agricoli di base
Il beneficiario, nei tempi e con le modalità di cui al precedente paragrafo 3.5 “Vantaggi per i
produttori forestale di base”, a ciascuna scadenza annuale a partire dalla data di decorrenza
dell’impegno quinquennale assunto, deve dare comunicazione del mantenimento degli obblighi previsti
al fine di garantire la partecipazione adeguata e duratura dei produttori agricoli di base ai vantaggi
economici.
A tale comunicazione il beneficiario deve allegare la documentazione richiesta al precedente paragrafo
3.5.
Contestualmente e quando pertinente, le imprese di nuova costituzione devono allegare anche la
documentazione necessaria al rispetto degli impegni relativi al volume d’affari collegato agli interventi
sulle strutture aziendali o all’acquisto di macchine e attrezzature - di cui alle lettere a), b), c), d) del
precedente paragrafo 3.1.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
12 Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Si precisa che fino all’atto di assegnazione la verifica di tutti gli elementi concorsuali viene effettuata in
base a quanto indicato dal DAR 14 approvato con la Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così
come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/10. Per le fasi successive si rimanda a quanto stabilito nel DAR vigente al momento
dell'espletamento delle procedure ad esse relative, se più favorevoli per il beneficiario.
Per quanto non espressamente previsto nel presente bando si rinvia al Capitolo 3 "Spese Ammissibili"
del DAR e all’Allegato al DAR “Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari” e in particolare per
quanto riguarda i seguenti argomenti:
-
Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari;
-
Modalità di sottoscrizione della domanda;
-
Domande parzialmente finanziabili;
-
Limitazioni ed esclusioni;
-
Condizioni di accesso relative ai beneficiari;
-
Cantierabilità degli investimenti;
-
Inizio lavori;
-
Impegni;
-
Minimali e massimali;
-
Tempistica;
-
Formazione graduatoria preliminare;
-
Completamento della domanda di aiuto;
-
Emissione degli atti di assegnazione dei contributi o stipula della convenzione;
-
Anticipo;
-
Varianti in corso d’opera;
-
Proroghe dei termini;
-
Cessazione di attività o cessazione della conduzione dell’impresa;
-
Altre richieste e comunicazioni di integrazione e/o variazione;
-
Domande di pagamento;
-
Correzione errori palesi;
-
Recupero;
-
Monitoraggio
-
Fasi del procedimento;
-
Criteri di selezione delle operazioni finanziate;
Reinserimento delle domande non finanziabili dalla graduatoria dell’annualità
precedente;
-
Subentro;
-
Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento;
-
Disposizioni in materia di informazione e pubblicità.
113
Concentramento
ed Esbosco
- Decespugliatori portati
(4 ha di bosco)
medio – piccole
Attrezzature e macchine
- Gabbie affastellatrici
- Rimorchi trazionati
- Canalette
- Verricelli
- Semoventi forestali cingolati
Decespugliatori,
potenza
anche a spalla o con cestello, di
compresa tra 5 kW e 15 kW
spalleggiati
Asta potatrice
•
Motoseghe
(Indipendentemente
dalla superficie
boscata lavorata)
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
Taglio, allestimento, decespugliamento,
potature
OPERAZIONE
- Teleferiche con stazione
motrice mobile ma senza
motore indipendente o minigru a cavo anche di tipo
tradizionale, purchè con
lunghezza
della
fune
portante non superiore a
500 m.
(8 ha di bosco)
Attrezzature e macchine
medie
- teste harvester
- teste processor
- teste abbattitrici
- Feller (abbattitrice;
abbattitrice/esboscatrice)
- Harvester
(abbattitrice/allestitrice)
- Processor (allestitrice)
(40 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine grandi
(trattore - Forwarder (trattore
articolato)
Teleferiche
con
stazione
motrice
mobile e con motore
indipendente
o
impianti tradizionali di
caratteristiche medio
grandi
- Skidder
articolato)
(16 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO LAVORATA (HA)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale lavorata dai beneficiari (Punto 3.1.b del presente Bando)
Allegato A):
114
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Primo
condizionamento
Trasporto
OPERAZIONE
(4 ha di bosco)
medio – piccole
Attrezzature e macchine
(8 ha di bosco)
Attrezzature e macchine
medie
(16 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
(40 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine grandi
- Sega o sega spacca
- Spaccalegna
- Cippatrici piccole, con motore
proprio o azionate da trattore, o
motrice
che
per
lavorare
necessitano di potenze massime
fino a 50 kW
- Scortecciatici
- Sramatrici
- Puntapali
- Segherie mobili (compreso
eventuale
rimorchio
per
il
trasporto)
- Imballatrici
- Gru caricatrici forestali
- Cippatrici medie, con
motore proprio o azionate da
trattore o motrice , che per
lavorare
necessitano
di
potenze massime comprese
tra i 51 e i 100 kW
Cippatrici
mediograndi con motore
proprio o azionate
da
trattore
o
motrice , che per
lavorare
necessitano
di
potenze
massime
comprese tra i 101130 kW
- Cippatrici grandi, con
motore
proprio
o
azionate da trattore o
motrice , che per
lavorare necessitano di
potenze
massime
superiori ai 130 kW
- Piccoli semoventi di - Semoventi forestali cingolati - Trasporter (trattore con - Camion senza Carrelli per il trasporto
potenza inferiore 5 kW
con potenza compresa tra 5 e 15 cassone)
rimorchio idonei al di macchine operatrici
kW
trasporto
di
legname
- Forche o pinze carica tronchi
(Indipendentemente
dalla superficie
boscata lavorata)
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO LAVORATA(HA)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale lavorata dai beneficiari (Punto 3.1.b del presente Bando)
Allegato A):
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
115
Lavori manuali
supporto
Miglioramento
fondiario
OPERAZIONE
Altre
minute.
- Soffiatori
- Tirfor
- Slittini
di - Giratronchi
attrezzature
(Indipendentemente
dalla superficie
boscata lavorata)
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
(4 ha di bosco)
medio – piccole
Attrezzature e macchine
(16 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
(40 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine grandi
- Escavatori tipo - Escavatori tipo ragno
ragno di potenza di potenza superiore ai
- Escavatori tipo ragno di
compresa tra 63 e 90 kW;
potenza fino a 62 kW
90 kW;
- Escavatori cingolati
Escavatori cingolati di potenza massima
di potenza massima superiore ai 90 kW
di 90 kW
- Escavatori retroportati
(8 ha di bosco)
Attrezzature e macchine
medie
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO LAVORATA(HA)
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale lavorata dai beneficiari (Punto 3.1.b del presente Bando)
Allegato A):
116
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Lavori forestali vari
OPERAZIONE
(Indipendentemente
dalla superficie
boscata lavorata)
Attrezzature minute e
macchine di piccole
dimensioni
(4 ha di bosco)
medio – piccole
Attrezzature e macchine
(16 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine
medio/grandi
- Semoventi idonei ai lavori
forestali,
con
o
senza
cestello, di potenza compresa
tra 16 kW e 90 kW
- Trattrici gommate agricole
adattate ai lavori forestali e
di potenza compresa fra i 35
e i 90 kW
Trattrici
cingolate
di
potenza compresa fra i 35 e
90 kW
- Trattori gommati forestali di - Trattori gommati
potenza compresa fra i 35 e forestali di potenza
i 100 kW
superiore ai 100 kW
(8 ha di bosco)
Attrezzature e macchine
medie
TIPOLOGIA DI MACCHINE O ATTREZZATURE
SUPERFICIE BOSCO LAVORATA (HA)
(40 ha di bosco)
Attrezzature e
macchine grandi
Elenco macchine e attrezzature in rapporto alla superficie forestale lavorata dai beneficiari (Punto 3.1.b del presente Bando)
Allegato A):
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
117
118
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B):
Adattamenti minimi che i trattori gommati devono possedere al fine di renderli idonei
all’utilizzazione forestale (Punto 3.1.b del presente Bando)
I trattori gommati per poter essere considerati idonei all’utilizzazione forestale e quindi essere
ammissibili a finanziamento in base a quanto previsto dal presente bando, devono avere i seguenti
adattamenti minimi:
a. Protezioni posto guida
La cabina dovrà essere protetta con griglie in rete metallica elettrosaldata, costituita da filo con
diametro minimo di 5 mm e maglia con dimensioni massime di 50x50 mm, montata su telaio
indipendente collegato alla struttura portante del trattore. Il telaio dovrà essere costituito da un
tubolare di almeno 50 mm di diametro, o equipollente se quadrangolare, e spessore di 5 mm. Gli
sportelli devono essere protetti mediante griglie con uguali caratteristiche.
La griglia dovrà essere posta anche nella parte anteriore della cabina, a protezione degli spazi davanti
e a lato delle pedaliere. La parte protettiva del parabrezza dovrà essere sfilabile per la circolazione su
strada.
b. Protezioni motore, trasmissione e organi meccanici
Le protezioni del motore, trasmissione e organi meccanici devono essere realizzate mediante
carenatura in lamiera di acciaio opportunamente sagomata, a difesa della parte ventrale, delle parti
laterali e del ponte anteriore del trattore. La carenatura dovrà proteggere anche tutti i dispositivi quali
tiranterie, tubi, fili elettrici, ecc, e nella parte ventrale dovrà avere uno spessore minimo di 10 mm,
mentre nelle parti laterali potrà avere uno spessore minimo di 5 mm. Qualora, invece, i fianchi della
carenatura svolgano funzione portante, anche questi devono essere realizzati con lamiera di 10 mm.
La protezione del ponte anteriore dovrà essere inclinata in modo da deviare le sollecitazioni di un
eventuale urto frontale, dovrà proteggere pistoni, tiranteria dello sterzo e tubi dei freni e, se non
necessario per l’assemblaggio, potrà essere aperta nella parte superiore.
Le carenature devono essere fissate alla struttura portante del trattore, realizzate in modo da
consentire le normali operazioni di manutenzione, anche mediante la predisposizione di sportelli
d’accesso ai punti di manutenzione stessi (filtri, ingrassatori, tappi ecc.). Le parti laterali della
carenatura devono garantire la protezione degli apparati sporgenti dal corpo motore fino all’altezza del
cofano.
c. Protezioni della calandra
La parte anteriore e, se necessario, una porzione laterale del cofano comprendente la fanaleria e la
griglia di presa d’aria devono essere protette da una griglia in rete metallica con filo di diametro
minimo di 5 mm e maglia con dimensioni massime di 3x3cm, montata su un telaio e saldamente
ancorata alla struttura portante del trattore.
d. Protezione del serbatoio
Il serbatoio carburante, se non protetto dalla carrozzeria del trattore o dalle carenature
precedentemente descritte, dovrà essere opportunamente salvaguardato da una protezione in lamiera
di ferro dello spessore di 10 mm.
e. Pneumatici
I pneumatici devono essere di tipo “Forestale” o ad essi assimilabili, con Ply Rating (numero
convenzionale di tele) compreso tra 8 e 14 o indice di carico compreso fra 115 e 132, per pneumatici
con diametro di calettamento dei cerchi compreso fra 20 e 24 pollici, e fra 132 e 152, per pneumatici
con diametro di calettamento dei cerchi fino a 38 pollici.
Le valvole di gonfiaggio dei pneumatici devono essere adeguatamente protette (ad esempio con la
saldatura sul cerchione di un pezzo di tubo metallico che contenga la valvola).
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B):
Adattamenti minimi che i trattori gommati devono possedere al fine di renderli idonei
all’utilizzazione forestale (Punto 3.1.b del presente Bando)
Il labbro interno ed esterno di ogni cerchione dovrà essere rinforzato mediante la saldatura di un
tondino di ferro di idoneo diametro (minimo 12 mm di diametro).
f. Gradini
I gradini devono essere di tipo antiscivolo; quello più basso dovrà essere di tipo mobile in modo che
non opponga resistenza in caso di urto con un ostacolo.
119
120
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato C)
Caratteristiche tecniche ed elementi progettuali per la realizzazione di centrali termiche
alimentate a biomasse legnose di origine forestale (Punto 3.f del presente bando)
Ai fini del presente bando sono finanziabili gli interventi per la realizzazione di centrali
termiche alimentate a biomasse legnose di origine forestale: Tali impianti devono rispettare le
seguenti caratteristiche:
•
per la fornitura di energia termica a servizio di nuove costruzioni, devono
essere dimensionati in base alla D. Lgs. 192/2005 e successive modifiche ed integrazioni. E’
ammesso un aumento del 20% del dimensionamento ottenuto in base alla D. Lgs 192/2005 e
s.m.i. fermo restando il limite massimo di 45 W/mc. Per i progetti o per quelle parti di essi che
prevedono la fornitura di energia termica ad edifici già esistenti, il dimensionamento
dell’impianto in fase preliminare potrà avvenire in base ai consumi pregressi;
•
per la produzione di energia frigorifera, devono essere progettati ai sensi della
L 46/90 e s.m.i., e dovranno essere alimentati dal calore prodotto dai generatori di calore di
cui al punto precedente. Il generatore termico a servizio dell’impianto frigorifero non deve
avere una potenza superiore a 1, 7 volte la potenza del gruppo frigo stesso.
•
nella progettazione degli impianti si deve tener conto di quanto indicato e/o
previsto nella D.G.R. 1325 del 15/12/2003 e s.m.i. e negli atti ad essa collegati;
•
devono essere realizzati nel rispetto della normativa o dei regolamenti vigenti
relativi alla progettazione, installazione e gestione degli impianti in oggetto e in particolare:
a)
per caldaie di classe 3, abbiano rendimenti verificati in funzione del
biocombustibile utilizzato, desumibili dal certificato rilasciato da ente terzo, superiori o
uguali a quelli definiti dalla norma EN 303-5;
b)
per caldaie con potenza nominale superiore a 300 kWt, abbiano
rendimento verificati in funzione del biocombustibile utilizzato desumibile da certificato
rilasciato da ente terzo, e comunque sempre superiore a 85%;
c)
rispettino quanto previsto nella parte V del D. LGS. 152 del
03/04/2006 e s.m.i. relativamente ai valori minimi di emissione e per quanto riguarda
la gestione delle ceneri;
d)
rispettino quanto disposto dalla L. 46/90 “Norme per la sicurezza degli
impianti” e s.m.i.;
•
abbiano le seguenti caratteristiche tecniche minime:
a)
le caldaie devono essere dotate di sonda lambda per il controllo della
regolazione dell’aria;
b)
gli impianti con caldaie di potenza nominale superiore a 100 kWt,
devono essere dotati di canne fumarie ad almeno 3 giri di fumo, interruttori di
apertura porte con aspirazione automatica dei fumi in apertura, termostato di
regolazione e di sicurezza, meccanismo di inondazione del sistema di alimentazione e
del deposito della biomassa, controllo della temperatura della camera di combustione
con controllo dell’aria immessa e/o dell’afflusso di combustibile o azionamento
allarme, griglia di combustione in materiale resistente al calore, meccanismi di
controllo elettronico dei parametri della caldaia, compreso contatori di calore;
c)
le caldaie, quando tecnicamente possibile, devono essere dotate di
griglia di combustione mobile;
d)
gli impianti fino a 300 kWt, devono essere dotati di serbatoi per
l’accumulo termico (accumulatoti inerziali) installati e dimensionamenti nel rispetto
della norma En 303/5.
e)
per gli impianti di potenza nominale superiore, devono essere dotati di
serbatoi per l’accumulo termico di capacità almeno pari a 4000 litri per potenza tra
301 e 400 kWt e di almeno 5000 litri per potenze da 401 e 500 kWt;
f)
spintori;
devono essere dotati di alimentazione automatica tramite coclea o
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato C)
Caratteristiche tecniche ed elementi progettuali per la realizzazione di centrali termiche
alimentate a biomasse legnose di origine forestale (Punto 3.f del presente bando)
g)
devono essere dotati di sistemi di estrazione automatica della cenere
solo per i generatori a biomassa legnosa;
h)
l’eventuale rete sia realizzata in materiale idoneo a garantire la
minima dispersione termica (max diminuzione ammissibile: 2 °C per ogni Km di rete)
e la massima durata nel tempo, e abbia una lunghezza comunque non superiore i 3
metri lineari per ogni kWt di potenza utile installata;
121
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
122
Allegato D)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo
le definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
52
FIRENZUOLA
FI
66
ANGHIARI
AR
BADIA TEDALDA
AR
59
GREVE IN CHIANTI
FI
74
BIBBIENA
AR
53
LONDA
FI
51
BUCINE
AR
55
MARRADI
FI
66
CAPRESE MICHELANGELO
AR
52
PALAZZUOLO SUL
SENIO
FI
74
CASTEL FOCOGNANO
AR
53
PELAGO
FI
51
CASTEL SAN NICCOLO'
AR
73
PONTASSIEVE
FI
51
CASTIGLION FIBOCCHI
AR
61
REGGELLO
FI
52
CHITIGNANO
AR
57
RUFINA
FI
57
CHIUSI DELLA VERNA
AR
48
SAN GODENZO
FI
86
LORO CIUFFENNA
AR
61
SAN PIERO A SIEVE
FI
52
MONTEMIGNAIO
AR
71
SCARPERIA
FI
51
ORTIGNANO RAGGIOLO
AR
76
VAGLIA
FI
52
PERGINE VALDARNO
AR
54
VICCHIO
FI
58
PIEVE SANTO STEFANO
AR
57
CASTELL'AZZARA
GR
50
POPPI
AR
54
FOLLONICA
GR
54
PRATOVECCHIO
AR
56
MASSA MARITTIMA
GR
58
STIA
AR
75
MONTEROTONDO
MARITTIMO
GR
54
SUBBIANO
AR
48
MONTIERI
GR
69
TALLA
AR
64
SANTA FIORA
GR
56
BARBERINO DI MUGELLO
FI
52
SASSETTA
LI
71
BORGO SAN LORENZO
FI
58
BAGNI DI LUCCA
LU
82
CALENZANO
FI
51
BARGA
LU
69
CAPRAIA E LIMITE
FI
47
BORGO A MOZZANO
LU
70
DICOMANO
FI
62
CAMPORGIANO
LU
69
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
123
Allegato D)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo
le definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
CAREGGINE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
LU
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
73
COMANO
MS
77
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
LU
53
FILATTIERA
MS
51
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA
LU
73
FIVIZZANO
MS
65
COREGLIA ANTELMINELLI
LU
77
FOSDINOVO
MS
73
FABBRICHE DI VALLICO
LU
77
LICCIANA NARDI
MS
62
FOSCIANDORA
LU
74
MULAZZO
MS
70
GALLICANO
LU
71
PODENZANA
MS
62
GIUNCUGNANO
LU
55
PONTREMOLI
MS
69
MINUCCIANO
LU
62
TRESANA
MS
70
MOLAZZANA
LU
68
VILLAFRANCA IN
LUNIGIANA
MS
52
PESCAGLIA
LU
79
ZERI
MS
68
PIAZZA AL SERCHIO
LU
49
BUTI
PI
62
PIEVE FOSCIANA
LU
71
CHIANNI
PI
50
SAN ROMANO IN GARFAGNANA
LU
59
MONTEVERDI
MARITTIMO
PI
66
SERAVEZZA
LU
57
RIPARBELLA
PI
51
SILLANO
LU
72
CANTAGALLO
PO
86
STAZZEMA
LU
71
VAIANO
PO
55
VAGLI SOTTO
LU
65
VERNIO
PO
77
VERGEMOLI
LU
79
ABETONE
PT
81
VILLA BASILICA
LU
91
CUTIGLIANO
PT
75
VILLA COLLEMANDINA
LU
66
MARLIANA
PT
81
AULLA
MS
51
MASSA E COZZILE
PT
49
BAGNONE
MS
74
MONTALE
PT
63
CASOLA IN LUNIGIANA
MS
69
PESCIA
PT
62
124
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato D)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo
le definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
PISTOIA
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
PT
48
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
MONTICIANO
SI
69
PITEGLIO
PT
78
MURLO
SI
56
SAMBUCA PISTOIESE
PT
91
PIANCASTAGNAIO
SI
53
SAN MARCELLO PISTOIESE
PT
70
RADDA IN CHIANTI
SI
63
ABBADIA SAN SALVATORE
SI
49
RADICONDOLI
SI
58
CASOLE D'ELSA
SI
51
RAPOLANO TERME
SI
53
CHIUSDINO
SI
60
SOVICILLE
SI
50
GAIOLE IN CHIANTI
SI
63
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Forestale
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 55
certificato il 18-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013
- Misura 227 “Investimenti non produttivi” - Approvazione bando contenente le disposizioni tecniche
e procedurali per l’attuazione della misura e l’assegnazione dei fondi 2011.
IL DIRIGENTE
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in
materia di organizzazione e ordinamento del personale”
ed in particolare l’art. 2, comma 4.
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1, sopra citata, ed
in particolare l’art. 9 che definisce le competenze del
Responsabile del Settore.
Visto il Decreto del Direttore Generale della Direzione
Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle
competenze n. 5192 del 26 ottobre 2010 con il quale
sottoscritto Dirigente Dott. Giovanni Vignozzi è stato
nominato responsabile del Settore “Programmazione
Forestale”.
Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio,
del 20 settembre 2005 e s.m.i., sul sostegno allo sviluppo
rurale da parte del fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale (FEASR).
Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della
Commissione, del 15 dicembre 2006 e s.m.i., recante
disposizioni di applicazione del regolamento CE n.
1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale
da parte del FEASR.
Visto il Regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione, del 07 dicembre 2006, che stabilisce modalità di
applicazione del regolamento CE 1698/05 del Consiglio
per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di
controllo e della condizionalità per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale.
125
ha approvato il documento di programmazione sullo
sviluppo rurale della Regione Toscana per il periodo di
programmazione 2007-2013.
Vista la DGR n. 745 del 22/10/2007, con cui si
prende atto del testo del Programma di Sviluppo
Rurale 2007/2013 della Regione Toscana a seguito
dell’approvazione da parte della Commissione Europea
con decisione C (2007) 4664 del 16/10/2007.
Vista la comunicazione della Commissione Europea
Ares (2010) 688005 del 12/10/2010 con la quale si
accettano altri elementi della modifica non oggetto della
decisione predetta.
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.
918 del 02.11.2010 “Reg. (CE) 1698/2005: Presa d’atto
dell’accettazione da parte della Commissione europea
della sesta versione del Programma di Sviluppo Rurale
2007/13.
Vista la DGR n. 685 del 19/07/2010 “Reg CE n.
1698/05 - PSR 2007/13 - Approvazione della Revisione
n. 14 del Documento attuativo regionale del Programma
di sviluppo rurale 2007/13’” così come modificata/
integrata con le successive DGR n. 801 del 6/09/10 e n.
992 del 22/11/2010.
Visto il proprio precedente decreto 796 del
01/03/2010 e s.m.i. che rinvia ad un successivo atto la
data di riapertura dei termini per la presentazione delle
domande di aiuto relative alla Misura Misura 227 per
l’assegnazione dei fondi 2011.
Considerato che a seguito della approvazione della
D.G.R. n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i. è comunque
necessario approvare le nuove disposizioni tecniche e
procedurali per la concessione degli aiuti previsti dalla
Misura 227 “Investimenti non produttivi” Fondi 2011.
Visto l’Allegato 1) al presente decreto, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale, contenente
il bando con le disposizioni tecniche e procedurali
per la presentazione e la selezione delle domande per
la concessione degli aiuti previsti dalla misura 227
“Investimenti non produttivi”, nonché gli allegati A, B,
relativo ai Fondi 2011.
Vista in particolare la misura 227 - Investimenti
non produttivi (Art. 36, lett. b.vii/art. 49 Reg. (CE)
1698/2005).
Accertata la conformità del presente bando al Programma di sviluppo rurale approvato con la sopra
menzionata decisione CE n. 4664/07 e s.m.i., e alle
disposizioni attuative regionali, riapprovate con la D.G.R.
n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i.
Visto la Decisione della Commissione delle Comunità
europee del 16/10/2007 n. C (2007) 4664 e s.m.i., che
Ritenuto opportuno quindi di approvare l’Allegato 1)
al presente atto e di cui al punto precedente.
126
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Ritenuto opportuno di procedere all’apertura dei
termini per la presentazione delle domande di aiuto per la
misura 227 “Investimenti non produttivi”, relativamente
ai Fondi 2011, con le modalità e la tempistica prevista dal
Bando (Allegato 1).
DECRETA
1) Di approvare l’Allegato 1) al presente decreto
che (unitamente agli allegati A, B) ne costituisce parte
integrante e sostanziale, contenente il bando con le
disposizioni tecniche e procedurali per la presentazione e
la selezione delle domande per la concessione degli aiuti
previsti dalla misura 227 “Investimenti non produttivi”,
relativo ai Fondi 2011;
2. Di stabilire la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto per la Misura 227
“Investimenti non produttivi”, Fondi 2011, a decorrere
dal giorno successivo a quello della pubblicazione sul
BURT del presente atto e fino al 31/03/2011 compreso,
secondo le modalità e la tempistica indicate nell’Allegato
1) del presente atto;
3. Di dare mandato ad ARTEA di modificare il
sistema informativo da essa gestito nell’ambito della
Dichiarazione Unica Aziendale in modo da apportare le
necessarie correzioni alla modulistica e di applicare il
bando, così come corretto, ai fini della predisposizione
delle graduatorie.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Burt ai
sensi dell’art. 5 bis, comma 1 lett. b) della L.R. 23/2007
e s.m.i., e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della
medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Giovanni Vignozzi
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
127
Allegato 1
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE TOSCANA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
REGOLAMENTO (CE) 1698/2005
BANDO MISURA 227
“INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI”
Gennaio 2011
(Fondi 2011)
Indice
1.
Denominazione, codice e obiettivi della misura
2.
Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
3.
Tipologie di investimento ammissibili
4
Tipologie di spesa ammissibili
5
6
Localizzazione dell’investimento
Dimensione dell’intervento
7
Impegni e riduzioni
8.
Tassi e importi dei contributi
9
La domanda di aiuto
10
Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento
11
Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Allegati
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
128
1. Denominazione, codice e obiettivi della misura
Denominazione: Investimenti non produttivi (Art. 36, b,vii/art. 49 Reg. (CE) 1698/2005).
Codice misura: 227
Obiettivi: la misura persegue prioritariamente l’obiettivo di “conservazione della biodiversità e tutela
delle specie selvatiche e di quelle coltivate o allevate e partecipa anche al conseguimento dell’obiettivo
specifico di “conservazione e miglioramento del paesaggio” (in quanto la misura sostiene interventi
finalizzati a favorire la manutenzione e la conservazione del paesaggio forestale).
2. Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
In base a quanto stabilito nel PSR della Regione Toscana, al paragrafo 7 della scheda di misura, sono
ammessi a presentare domanda di aiuto: Imprenditori agricoli e forestali e altre persone fisiche o
giuridiche di diritto privato, siano essi proprietari o affittuari, Cooperative agro-forestali, Consorzi,
Regione Toscana, Comuni e loro associazioni, altri Enti pubblici. Possono presentare domanda anche
le Province, Comunità Montane, Unione dei Comuni, limitatamente agli interventi eseguiti per
competenza di legge sui territori per i quali non svolgono l’istruttoria delle domande ai sensi del
presente bando.
Per gli interventi effettuati in aree considerate pubbliche o demaniali (ad es. acque pubbliche,
demanio idrico, ecc.) fatto salvo i casi di cessione a terzi effettuate secondo la normativa vigente, la
domanda di intervento può essere presentata solo dagli Enti pubblici competenti ai sensi di legge alla
gestione del bene e all’esecuzione degli interventi.
Tali soggetti, per poter presentare domanda:
-
devono possedere il fascicolo aziendale, costituito ai sensi del DPR 503/99, ed essere iscritti
all’anagrafe regionale sul sistema informativo di Artea;
-
devono possedere, esclusivamente in base a uno dei titoli elencati al paragrafo 3.3.3.2.5 “Acquisto
e possesso di beni immobili” del DAR (Documento Attuativo Regionale del Programma di Sviluppo
Rurale 2007/2013, Revisione 14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010, così come
modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/10) i beni interessati dagli interventi, con le limitazioni previste dal DAR e dal successivo
paragrafo 3.1 “Ulteriori limitazioni ed esclusioni”;
-
devono dichiarare di essere consapevoli che, per essere ammessi al sostegno, devono essere in
possesso dei requisiti di accesso relativi ai beneficiari di cui al paragrafo 2.1 (“Condizioni di
accesso relative ai beneficiari”) dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di Giunta n. 685 del
19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del
6/09/10 e n. 992 del 22/11/10) e di seguito elencati:
1.
essere affidabili in base all’esito di eventuali altre operazioni cofinanziate dal PSR a partire
dal 1/1/2000 fino al momento dell’assegnazione dei fondi al richiedente;
2.
essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali,
assistenziali, assicurativi, ai sensi dell’art. 1, comma 553 della L. 266/05;
3.
non avere riportato nei precedenti cinque anni condanne passate in giudicato, o decreto
penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su
richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per reati gravi in danno
dello Stato o della Comunità Europea che incidono sulla moralità professionale o per delitti
finanziari. L’esclusione opera se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti del
titolare o del direttore tecnico se si tratta di impresa individuale, del socio o direttore
tecnico, se si tratta di società in nome collettivo, dei soci accomandatari o del direttore
tecnico se si tratta di società in accomandita semplice, degli amministratori muniti di potere
di rappresentanza o del direttore tecnico se si tratta di altro tipo di società o consorzio;
4.
non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo e in
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione vigente;
5.
nel caso di soggetti di diritto privato, non aver ottenuto altri finanziamenti (anche se solo in
concessione e non ancora erogati) per gli investimenti oggetto della domanda, eccetto nei
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
casi espressamente previsti nel presente bando;
6.
nel caso di soggetti di diritto pubblico, non aver ottenuto altri finanziamenti comunitari
(anche se solo in concessione e non ancora erogati), per gli investimenti oggetto della
domanda (i finanziamenti nazionali o regionali sono cumulabili entro e non oltre il 100%
delle spese sostenute, salvo se diversamente disposto dal presente bando).
Limitatamente ai suddetti punti 5) e 6), il richiedente che, successivamente alla presentazione
della domanda di aiuto, ottenga la concessione/assegnazione di un altro contributo pubblico sullo
stesso intervento, deve comunicare prima dell’emissione dell’atto di assegnazione a valere sul PSR
di aver rinunciato all’altro contributo concesso oppure di rinunciare totalmente o in parte alle
richieste di contributo contenute nella domanda di aiuto.
I requisiti di accesso di cui ai punti 1 (limitatamente per l’inaffidabilità totale così come definita dal
su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari” dell’Allegato DAR), 2, 3, 4, 5,
6, devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di autocertificazioni) e
verificati prima dell’assegnazione e prima del saldo degli aiuti.
I requisiti di accesso di cui al punto 1 (limitatamente alle tipologie di “inaffidabilità parziale” così
come definite dal su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari” dell’Allegato
DAR),devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di autocertificazioni) e
verificati esclusivamente prima dell’assegnazione degli aiuti.
Inoltre, devono rispettare quanto previsto nei paragrafi successivi del presente bando.
3. Tipologie di investimento ammissibili
Ai fini del presente bando, si prevede siano finanziabili:
a) Esecuzione degli interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi
ambientali: miglioramento strutturale e funzionale dei soprassuoli forestali
esistenti, conservazione e miglioramento della biodiversità; potenziamento della
stabilità ecologica dei popolamenti forestali con funzioni prevalentemente
protettive; protezione del suolo dall’erosione, miglioramento della funzione di
assorbimento della CO2 per il contrasto dei cambiamenti climatici. In particolare
sono ammessi gli interventi di seguito indicati:
a.1) Sfolli in giovani impianti - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
È ammissibile a finanziamento l’esecuzione di sfolli, eseguiti in impianti a densità colma e di età
inferiore a 15 anni.
In particolare, sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree, sia l’eventuale taglio delle piante
arbustive tramite decespugliamento, sia le operazioni ad essi collegate e necessarie alla corretta
esecuzione degli interventi.
Con lo sfollo si deve perseguire la finalità di conservare non più di 1500-2000 piantine per ettaro delle
specie da favorire, distribuite più regolarmente possibile.
Gli sfolli sono finalizzati a:
-
contenere lo sviluppo e la diffusione delle piante non desiderate;
-
favorire le piante forestali autoctone;
-
favorire lo sviluppo delle piante residue;
-
favorire la biodiversità;
-
favorire l’evoluzione verso formazioni stabili.
a.2) Diradamenti eseguiti in fustaie a densità colma - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione gli interventi di diradamento eseguiti in soprassuoli, a densità colma,
129
130
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
di età uguale o superiore a 15 anni.
In particolare, sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree, sia l’eventuale taglio delle piante
arbustive tramite decespugliamento, sia le operazioni ad essi collegate e necessarie alla corretta
esecuzione degli interventi.
Con l’esecuzione del taglio si devono rilasciare le piante di migliore sviluppo e conformazione al fine di
favorire la costituzione di un soprassuolo ecologicamente efficiente.
Nel caso di boschi naturali a prevalenza di Pino marittimo o di boschi di origine artificiale a prevalenza
di conifere, con i diradamenti devono essere favorite, se presenti, le latifoglie autoctone (vedi allegato
A alla L.R. 39/00 e s.m.i.), al fine di favorire un arricchimento specifico e una maggiore stabilità del
soprassuolo. Nel caso di boschi di latifoglie il taglio deve essere eseguito con l’obiettivo di ottenere un
bosco misto.
In entrambi i casi si devono preservare al taglio le piante sporadiche elencate all’art. 12 del
Regolamento forestale e s.m.i., fermo restando quanto disposto dai commi 3 e 4 dello stesso articolo.
a.3) Avviamento all’alto fusto di cedui invecchiati, ai sensi dell’art. 28 del Regolamento Forestale della
Toscana (D.P.G.R. n. 48/r del 08/08/03 e s.m.i.) - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Gli interventi di avviamento all’alto fusto sono ammissibili a finanziamento solo se eseguiti in boschi
cedui di età superiore ai 36 anni e in condizioni stazionali idonee alla sviluppo della fustaia. Tali
condizioni sono attestate dal progetto di cui al successivo paragrafo 9.4 “Richiesta del completamento
della domanda di aiuto”.
In particolare, sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree, sia l’eventuale taglio delle piante
arbustive tramite decespugliamento, sia le operazioni ad essi collegate e necessarie alla corretta
esecuzione degli interventi.
Durante l’esecuzione dell’intervento, nei limiti e con le modalità previste dal regolamento forestale
vigente, si deve anche provvedere al taglio e al contenimento delle specie non autoctone e delle
seguenti specie di conifere: Pino marittimo, d’Aleppo, nero e Laricio, Cipressi esotici e Chamaecyparis.
a.4) Disetaneizzazione di fustaie coetanee - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione gli interventi di taglio di tipo selettivo eseguiti su fustaie coetanee
miste costituite da due o più specie.
In particolare, sono ammissibili sia il taglio delle piante arboree, sia l’eventuale taglio delle piante
arbustive tramite decespugliamento, sia le operazioni ad essi collegate e necessarie alla corretta
esecuzione degli interventi.
Gli interventi devono essere finalizzati alla differenziazione della struttura verticale del soprassuolo
favorendo la permanenza delle piante di grosso diametro e lo sviluppo della rinnovazione naturale.
In entrambi i casi si devono preservare al taglio le piante sporadiche elencate all’art. 12 del
Regolamento forestale e s.m.i., fermo restando quanto disposto dai commi 3 e 4 dello stesso articolo.
a.5) Rinaturalizzazione di fustaie- DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Sono ammessi a finanziamento solo gli interventi eseguiti su fustaie coetanee naturali a prevalenza di
Pino marittimo o di fustaie di origine artificiale a prevalenza di altre conifere, laddove la stazione sia
ecologicamente idonea per la successione naturale (evidenziata ad esempio dalla presenza di
rinnovazione spontanea di latifoglie).
Sono ammesse le seguenti tipologie di intervento:
- in fustaie che non hanno superato il turno minimo previsto dal vigente Regolamento Forestale
della Toscana: interventi di diradamento selettivo, anche di forte intensità, finalizzati alla riduzione
progressiva della densità del popolamento e a favorire lo sviluppo delle latifoglie autoctone presenti
nel piano dominato;
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- in fustaie che hanno superato il turno minimo e con un piano di successione AFFERMATO
composto prevalentemente da latifoglie autoctone: taglio della maggior parte delle piante di conifere,
eseguito con intensità tanto maggiore quanto più il piano di rinnovazione è affermato. Nel caso in cui
il piano sottostante sia uniformemente affermato è possibile l’esecuzione del taglio raso;
- in fustaie che hanno superato il turno minimo e con un piano di successione composto
prevalentemente da latifoglie autoctone e NON UNIFORMEMENTE DISTRIBUITO: taglio raso a buche
localizzato in corrispondenza della rinnovazione presente con buche aventi dimensioni non superiori a
2000 mq e diradamento del soprassuolo nelle zone non interessate dal taglio a buche al fine di
favorire l’insediamento di rinnovazione spontanea;
- in casi particolari ove ricorrano le condizioni di cui al comma 4 dell’art. 31 del Regolamento
Forestale della Toscana, indipendentemente dal turno minimo del soprassuolo e in funzione di
necessità fitosanitarie e colturali: interventi di taglio raso eseguiti su tutta la superficie interessata e
nei limiti previsti dal Regolamento Forestale. Tali interventi sono ammissibili a finanziamento purchè in
presenza di rinnovazione naturale composta prevalentemente da latifoglie autoctone.
Qualora la rinnovazione spontanea di latifoglie presente non sia ritenuta sufficiente a garantire la
riuscita dell’intervento, è ammissibile un intervento di rinfoltimento da eseguirsi con le specie
contenute nell’allegato A) al presente bando. Gli interventi ammissibili per il rinfoltimento sono i
seguenti:
-
eventuale formazione di piazzole o altri piccoli interventi localizzati di sistemazione del terreno;
-
apertura manuale o meccanica della buche;
-
messa a dimora delle piantine o semina;
-
messa a dimora di tutori e/o di shelter o altre protezioni individuali;
-
eventuale pacciamatura;
-
eventuale irrigazione all’impianto,
-
spese di acquisto e trasporto dei materiali vivi o morti utilizzati.
Sono ammissibili anche le recinzioni generalizzate dell’area di intervento, in alternativa alla messa a
dimora di protezioni individuali, quando tecnicamente ed economicamente più conveniente.
In tutti i casi, sono inoltre ammessi interventi di ripulitura, tramite decespugliamento.
La rinaturalizzazione dei rimboschimenti deve prefiggersi come obiettivi quelli di:
-
sostituire le conifere favorendo la successione naturale con specie latifoglie autoctone;
- indirizzare il popolamento verso una maggiore complessità compositiva e strutturale di più elevato
valore ambientale;
- aumentare la resistenza del sistema bosco alle avversità biotiche (es. agenti fitopatologici) e
abiotiche.
a.6) ricostituzione di aree aperte all’interno dei boschi al fine di aumentare la variabilità spaziale e la
biodiversità - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO;
Tali interventi si possono eseguire:
- in aree aperte di superficie accorpata inferiore a 2000 mq (radure) che presentino una copertura
arbustiva di qualunque intensità e poste all’interno di boschi;
- in aree assimilabili a bosco (arbusteti, cespuglieti - L. R. 39/00 e s.m.i., art. 3, comma 4) poste
all’interno o contigue al bosco di superficie accorpata maggiore a 2000 mq e inferiore a 2 ha, che
presentino una copertura arbustiva maggiore o uguale al 40% e che siano abbandonati da più di 15
anni.
Gli interventi ammessi sono i seguenti:
- taglio completo della vegetazione arbustiva presente rilasciando le specie arboree eventualmente
presenti nei casi previsti dal Regolamento Forestale vigente;
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- taglio (sfollo, diradamento) o potatura della vegetazione arborea presente favorendo le latifoglie
autoctone a scapito delle conifere;
-
sfalcio della vegetazione erbacea;
-
operazioni collegate alle precedenti e necessarie alla loro corretta esecuzione.
a.7) realizzazione o ripristino,all’interno dei rimboschimenti esistenti o nelle aree di neo-colonizzazione,
di opere di sistemazione idraulico-forestali, quali muretti a secco, piccole opere di canalizzazione e
regimazione delle acque, anche al fine delle creazione di microambienti per la salvaguardia di specie
rupestri- DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO.
Gli interventi ammessi sono i seguenti:
-
ripristino o realizzazione ex-novo di gradonate, cordonate, graticciate, fascinate, viminate;
-
recupero e consolidamento o realizzazione ex-novo di palificate semplici o doppie;
-
recupero e consolidamento o realizzazione ex-novo di muretti in pietra;
- recupero e consolidamento o realizzazione ex-novo di brigliette, soglie o di altre piccole opere di
difesa trasversale lungo gli impluvi naturali;
- recupero e consolidamento o realizzazione ex-novo di fossi di guardia e canalette di dimensione
ed estensione limitata;
- recupero e consolidamento o realizzazione ex-novo di opere di consolidamento spondale eseguite
con legno, pietrame, piantagioni e/o inerbimenti lungo gli impluvi naturali;
Gli interventi di recupero e consolidamento o di realizzazione ex-novo di tali opere sono finalizzati a
garantirne e preservarne l’efficienza e controllare il deflusso delle acque superficiali e la stabilizzazione
dei terreni, onde evitare l’instaurarsi di fenomeni erosivi localizzati. Sono altresì finalizzati a creare
microambienti utili alla fauna selvatica.
a.8) interventi di ricostituzione e miglioramento della vegetazione ripariale, volti all’aumento della
stabilità degli argini, all’affermazione e/o diffusione delle specie ripariali autoctone - DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO;
Sono ammissibili, nell’ambito degli interventi di ricostituzione e miglioramento della vegetazione
ripariale, le seguenti operazioni:
- diradamento o ceduazione della vegetazione arborea spondale favorendo le specie arboree
autoctone ed eliminando le specie esotiche infestanti. In particolare devono essere eliminati esemplari
morti o deperienti, debolmente radicati e, quando opportuno, quelli con diametro rilevante che
potrebbero essere facilmente scalzabili e asportabili in caso di piena;
-
decespugliamento delle sponde;
- eliminazione di tutta la vegetazione in alveo, compreso eventuali accumuli di materiale vegetale
che impediscono il regolare scorrimento delle acque;
- rinfoltimento, eseguito lungo le sponde, con piantine appartenenti alle specie ripariali autoctone
nel caso di assenza o insufficiente presenza di rinnovazione naturale delle stesse nel limite massimo
del 30%. Gli interventi ammissibili per il rinfoltimento sono i seguenti:
¾
eventuale formazione di piazzole o altri piccoli interventi localizzati di sistemazione del
terreno;
¾
apertura manuale o meccanica della buche;
¾
messa a dimora delle piantine o semina;
¾
messa a dimora di tutori e/o di shelter o altre protezioni individuali. Sono ammissibili
anche le recinzioni generalizzate dell’area di intervento, in alternativa alla messa a dimora
di protezioni individuali, quando tecnicamente ed economicamente più conveniente;
¾
eventuale pacciamatura;
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¾
eventuale irrigazione all’impianto,
¾
spese di acquisto e trasporto dei materiali vivi o morti utilizzati.
Tali interventi possono essere eseguiti sulle sponde e in alveo di corsi d’acqua compreso il reticolo
idrografico minore o gli impluvi ricompresi all’interno dell’area forestale su una fascia di larghezza
massima di 20 metri in sinistra ed in destra idraulica , misurati a partire dal limite di massima piena.
Gli interventi ammessi non devono mirare al completo allontanamento della vegetazione riparia
legnosa ma devono garantire una fascia riparia arborea/arbustiva di qualità e la creazione di habitat
differenziati che favoriscono la conservazione e lo sviluppo della biodiversità (animale e vegetale).
a.9) realizzazione, ripristino e mantenimento di stagni, laghetti e torbiere all’interno di superfici
forestali - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO.
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti categorie di intervento finalizzate al ripristino e
mantenimento di questi habitat:
- interventi finalizzati a ridurre il calpestio e l’eventuale eutrofizzazione (abbondanza di sostanze
nutritive) ai quali la vegetazione delle paludi é molto sensibile quali: realizzazione e manutenzione di
sentieri, di steccati di recinzione, di passerelle, di sbarre; apposizione o manutenzione di segnaletica
che inviti i visitatori a non abbandonare i sentieri tracciati;
-
interventi di ripulitura tramite asporto dei rifiuti e relativa eliminazione di arbusti e cespugli;
- interventi per il mantenimento e la riattivazione della funzione ecologica di questi habitat, quali:
realizzazione di opere di regimazione delle acque, asportazione del fango, ripristino, sagomatura e/o
realizzazione di arginature e dossi, creazione di isole e zone affioranti idonee alla nidificazione in aree
dove tali elementi scarseggiano a causa di processi di erosione e subsidenza.
Sono altresì ammissibili i seguenti interventi finalizzati alla realizzazione di nuovi stagni, laghetti,
torbiere aventi dimensione della superficie dello specchio d’acqua non superiore a 500 mq e capacità
inferiore a 500 mc:
-
la realizzazione di sbarramenti idrici;
-
eventuali movimenti di terra per la realizzazione del laghetto;
-
la piantagione di specie arboree o arbustive autoctone;
-
la piantagione di specie erbacee acquatiche idrofite ed eliofite.
Le opere realizzate non possono essere utilizzate per la captazione di acqua a scopi civili e/o produttivi
irrigui.
ANNOTAZIONI (punti da a.1 ad a.9)
Tutti gli interventi di natura prettamente selvicolturale (a.1, a.2, a.3, a.4, a.5) eseguiti all’interno del
Patrimonio Agricolo Forestale Regionale (PAFR) devono essere previsti da un Piano di gestione ai sensi
dell’art. 30 della L.R. 39/00 s.m.i. Non sono finanziabili le normali pratiche colturali annuali.
Gli interventi di decespugliamento sono sempre finalizzati alla corretta esecuzione dell’intervento nel
suo complesso e/o a favorire lo sviluppo delle piante rilasciate o impiantate. Pertanto, ad eccezione
degli interventi di cui al precedente punto a.6), non sono mai finanziabili da soli ma devono essere
sempre collegati con altri interventi previsti e finanziati.
Nell’esecuzione di tutti gli interventi, oltre a quanto ammesso al successivo paragrafo 3.1 “Ulteriori
limitazioni ed esclusioni”, sono ammesse tutte le operazioni strettamente necessarie e collegate alla
corretta realizzazione di quanto previsto, anche nel caso in cui non siano espressamente previste nelle
descrizioni degli stessi contenute all’interno del presente bando. In particolare e quando pertinenti,
sono comprese le spese per: taglio, depezzatura, esbosco, asportazione o trasporto del materiale di
risulta all’imposto, cippatura, triturazione o abbruciamenti controllati del materiale di risulta. Sono
altresì compresi eventuali piccoli interventi necessari per il corretto deflusso delle acque e la stabilità
idrogeologica dell’area oggetto dei lavori, al fine di garantire il corretto sviluppo e accrescimento del
soprassuolo boschivo oggetto dell’investimento, quali: realizzazione o riapertura di fossetti e/o scoline;
realizzazione di graticciate e/o di brigliette con fascine; asportazione, da fossi o fossetti o
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avvallamenti, di materiale vegetale secco accumulato (ramaglie, tronchi), ripristino localizzato di
gradoni e/o muretti a secco.
b) realizzazione di investimenti forestali non produttivi ai fini della valorizzazione dei
boschi in termini di pubblica utilità, e finalizzati a favorire il ruolo multifunzionale
delle aree di interesse forestale e favorirne l’uso a scopi ricreativi, turistici e
sociali.
Sono ammessi gli interventi di seguito indicati:
b.1- creazione e la sistemazione di sentieri - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO.
Sono compresi in questa sezione i seguenti interventi di manutenzione della sentieristica già esistente:
-
ripulitura tramite decespugliamento o taglio di piante arboree;
-
sistemazione del fondo del tracciato;
- ripristino e regolarizzazione delle scarpate. Per le scarpate a valle il ripristino può essere fatto
anche mediante la costruzione di piccoli muretti a secco o piccole opere di ingegneria naturalistica;
-
ripristino o realizzazione ex-novo della segnaletica;
- ripristino o realizzazione ex-novo di strutture di protezione (staccionate, corde di protezione,
corrimano, ecc…);
-
realizzazione o ripristino di attraversamenti, guadi, passerelle.
Sono altresì compresi i seguenti interventi per la creazione di nuova sentieristica:
-
apertura di sentiero di larghezza pari a 0,8-1 metro con contropendenza a monte;
- regolarizzazione delle scarpate, anche mediante la costruzione di piccoli muretti a secco o piccole
opere di ingegneria naturalistica realizzati sulle scarpate;
-
realizzazione e apposizione della segnaletica;
-
realizzazione di strutture di protezione (staccionate, corde di protezione, corrimano, ecc…);
-
realizzazione o ripristino di attraversamenti, guadi, passerelle.
b.2 - realizzazione o ripristino di piazzole di sosta, di aree picnic, di cartellonistica, di punti panoramici
- DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO..
Sono finanziabili gli interventi di:
-
formazione della piazzola;
-
opere di livellamento del terreno;
-
realizzazione o ripristino di staccionate, muretti o altre strutture di delimitazione o protezione;
-
realizzazione, fornitura e posa in opera degli arredi in legno (tavoli e panche);
-
realizzazione, fornitura e apposizione di cartellonistica;
- realizzazione di punti di approvvigionamento di acqua o di punti fuoco all’interno delle aree di
sosta o delle aree picnic appositamente autorizzate.
Sono altresì finanziabili i seguenti interventi di ripristino delle strutture già esistenti:
-
livellamento del fondo dell’area;
-
ripristino di staccionate, muretti o altre strutture di delimitazione o protezione;
-
ripulitura tramite decespugliamento;
- taglio di piante arboree secche o deperienti o, in generale, che possono costituire un rischio per la
pubblica incolumità;
-
ripristino o sostituzione di arredi danneggiati;
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- ripristino o sostituzione di punti fuoco all’interno delle aree di sosta o delle aree picnic
appositamente autorizzate;
-
ripristino o sostituzione/integrazione della cartellonistica.
b.3 - ristrutturazione di bivacchi - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO.
Sono compresi in questa sezione gli interventi di ristrutturazione di bivacchi o di altre strutture con
caratteristiche idonee da destinarsi a tale uso. Per bivacco si intende una struttura liberamente
accessibile al pubblico, non a pagamento e che ospiti al massimo dieci posti per dormire.
Sono finanziabili i seguenti interventi:
- manutenzione straordinaria della struttura (murature perimetrali e interne; tetto e sistema di
smaltimento delle acque meteoriche; infissi; realizzazione o ripristino di caminetti e relative canne
fumarie; intonacatura interna ed esterna; realizzazione o ripristino dell’impianti elettrico o
idro/sanitario compreso l’istallazione di piccoli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
ecc.);
-
acquisto, realizzazione e/o ripristino degli arredi interni;
- sistemazione della zona immediatamente circostante il fabbricato tramite decespugliamento e
livellamento del terreno.
Per la ristrutturazione dei bivacchi si devono utilizzare preferibilmente legno e pietra locale nel rispetto
delle tipologie costruttive tradizionali curando l’inserimento ambientale e paesaggistico degli interventi.
La realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili è ammissibile
esclusivamente se dimensionati in funzione delle esigenze di gestione del bivacco. Nel periodo di
impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e
s.m.i., è comunque sempre vietata la vendita dell’energia prodotta, anche in eccesso.
b.4 - realizzazione o ripristino di giardini botanici e altri interventi didattici e divulgativi in bosco DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO.;
Sono ammissibili interventi di realizzazione o ripristino di giardini botanici o di altre strutture all’aperto
finalizzate alla divulgazione e dimostrazione a fini didattici di elementi legati al lavoro in bosco o agli
antichi mestieri legati all’utilizzazione dei boschi.
I soprassuoli interessati dagli interventi devono rientrare nell’ “Area forestale” ai sensi della L.R. 39/00
e s.m.i., quindi sono sottoposti a vincoli e prescrizione della citata Legge regionale e del suo
regolamento di attuazione, e devono rimanere tali anche successivamente agli interventi per la durata
del periodo di impegno di cui al paragrafo di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e
vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.
In tutti i casi sono ammissibili a finanziamento i seguenti lavori:
- ripulitura dell’area interessata dall’intervento tramite decespugliamento o taglio della vegetazione
arborea in eccesso o estranea;
-
realizzazione o ripristino di staccionate in legno o di altre recinzioni perimetrali;
- la realizzazione o ripristino di stradelli, piste o strade forestali interni all’area o di collegamento alla
rete viaria pubblica esistente;
-
la realizzazione, ripristino, adeguamento e messa in posa di segnaletica specifica;
- eventuali interventi colturali straordinari a carico delle singole piante (potature; interventi
fitosanitari, di monitoraggio o curativi);
-
acquisto e messa a dimora di piante arboree o arbustive forestali;
-
messa a dimora o ripristino di arredi in legno;
-
realizzazione di recinzione a protezione dell’area o di singole piante;
-
ristrutturazione di piccole strutture tradizionali dedicate all’esecuzione di lavorazioni connesse
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all’uso del bosco o legate al bosco, per lo svolgimento di attività didattiche e dimostrative compresa la
realizzazione o ripristino dell’impianti elettrico o idro/termo/sanitario e l’istallazione di piccoli impianti
per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- acquisto, realizzazione e messa in opera di strutture temporanee in legno, prefabbricate o
realizzate in loco, di servizio (rimesse materiali e attrezzature, riservate al personale; ecc.) o per
l’accoglienza dei visitatori (servizi igienici; reception, ecc.) o per finalità dimostrative/esplicative (ad
es.: realizzazione di una carbonaia tradizionale; realizzazione di piccole strutture in legno come
ricostruzione di tipologie tradizionali utilizzate come ricoveri di persone e/o animali o per l’esecuzione
di piccole lavorazioni in bosco del legno o di altri prodotti del bosco; ecc.).
Tutti gli interventi devono essere eseguiti con tecniche a basso impatto ambientale e curandone
particolarmente l’inserimento nel contesto ecologico e paesaggistico.
La realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili è ammissibile
esclusivamente se dimensionati in funzione delle esigenze di gestione del bivacco. Nel periodo di
impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e
s.m.i., è comunque sempre vietata la vendita dell’energia prodotta, anche in eccesso.
b.5 tutela e valorizzazione di singoli alberi monumentali in bosco - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO..
Sono compresi in questa sezione gli interventi di tutela e valorizzazione degli alberi monumentali, così
come definiti dall’art. 2 della LR 60/98, indipendentemente dal loro inserimento nell'Elenco regionale
degli alberi monumentali, purchè localizzati all'interno di un bosco così come definito dai comma 1, 2,
3 dell'art. 3 della L.R. 39/00 e s.m.i.
Sono ammissibili a finanziamento i seguenti lavori:
- ripulitura dell’area circostante tramite decespugliamento o taglio della vegetazione arborea che
pregiudichi la vitalità o lo sviluppo dell’albero;
-
realizzazione di staccionate in legno o di recinzione;
- realizzazione o ripristino di stradelli di collegamento che consentano il raggiungimento degli alberi
a partire dalla rete sentieristica o dalla viabilità esistente;
- realizzazione e messa in posa di segnaletica specifica finalizzata ad una più facile localizzazione
degli alberi da parte dei turisti;
-
realizzazione e messa in posa di cartellonistica esplicativa;
- eventuali interventi colturali straordinari a carico delle singole piante (potature, interventi
fitosanitari preventivi, di monitoraggio o curativi).
ANNOTAZIONI (punti da b.1 a b.5)
Sono ammissibili a finanziamento anche tutti gli interventi espressamente dedicati o volti a garantire la
fruizione da parte delle persone diversamente abili.
Nel caso di interventi eseguiti all’interno del PAFR gli arredi, la segnaletica e, in generale, la
cartellonistica devono risultare conformi al disciplinare approvato con DGR 975 del 29/09/2003 e
s.m.i..
Nell’esecuzione di tutti gli interventi, oltre a quanto ammesso al successivo paragrafo 3.1 “Ulteriori
limitazioni ed esclusioni”, sono ammesse tutte le operazioni strettamente necessarie e collegate alla
corretta realizzazione di quanto previsto, anche nel caso in cui non siano espressamente previste nelle
descrizioni degli stessi contenute all’interno delle presenti Direttive. In particolare e quando pertinenti,
sono comprese le spese per: taglio, depezzatura, esbosco, asportazione o trasporto del materiale di
risulta all’imposto, cippatura, triturazione o abbruciamenti controllati del materiale di risulta. Sono
altresì compresi eventuali piccoli interventi necessari per il corretto deflusso delle acque e la stabilità
idrogeologica dell’area oggetto dei lavori, al fine di garantire il corretto sviluppo e accrescimento del
soprassuolo boschivo oggetto dell’investimento, quali: realizzazione o riapertura di fossetti e/o scoline;
realizzazione di graticciate e/o di brigliette con fascine; asportazione, da fossi o fossetti o
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avvallamenti, di materiale vegetale secco accumulato (ramaglie, tronchi), ripristino localizzato di
gradoni e/o muretti a secco.
3.1 Ulteriori limitazioni ed esclusioni
Oltre a quanto detto nel paragrafo precedente in merito ai singoli interventi, ai fini del presente bando
valgono anche le seguenti ulteriori limitazioni ed esclusioni:
tutti gli interventi di cui alla lett. b) del precedente paragrafo 3 sono ammissibili solo
se realizzati in aree fruibili al pubblico;
tutti gli interventi devono essere realizzati con tecniche a basso impatto ambientale e,
segnatamente quelli previsti ai punti a.7), a.8), a.9) e tutti quelli previsti dalla lettera b) del
precedente paragrafo 3, con metodologie e materiali caratteristici del luogo e analoghi agli
originali, privilegiando le tecniche di ingegneria naturalistica e gli interventi a secco;
tutti gli interventi devono essere finalizzati all’aumento della stabilità dei soprassuoli e
a favorire la biodiversità. Pertanto, durante la loro esecuzione devono essere favorite le specie
arboree autoctone, le specie arboree sporadiche e le specie arboree ed arbustive pabulari;
ove consentito dalle condizioni del soprassuolo, durante gli interventi si deve porre
particolare attenzione all’eliminazione delle piante di Pino marittimo, nero e laricio, cipressi
esotici, di Chamaecyparis e delle altre specie esotiche, al fine della loro sostituzione con specie
autoctone;
tutti gli interventi devono essere realizzati conformemente a quanto previsto dalla L.R.
39/00 e s.m.i. e dal Regolamento Forestale della Toscana vigente;
gli interventi devono essere cantierabili nei temini e nei modi previsti dal paragrafo 2.2
“Cantierabilità degli investimenti” dell’Allegato al DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n.
801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10;
l’inizio dei lavori/acquisto/investimenti deve essere conforme a quanto stabilito ai
paragrafi 2.3 “Inizio lavori” dell’Allegato DAR e s.m.i. e al paragrafo 3.3.3.1.1 “Riferibilità
temporale al periodo di vigenza del finanziamento” del DAR e s.m.i.;
tutto il Materiale Forestale di Propagazione (MFP) impiegato per i rinfoltimenti deve
rispettare quanto previsto dalla vigente normativa in materia (Direttiva 1999/105/CE, D.Lgs.
386 del 10/11/03, L.R. 39/00 e s.m.i.). Non sono ammessi a contributo gli interventi di
rinfoltimento realizzati con materiale non certificato, tranne che nel caso di utilizzo di specie
per le quali la normativa vigente non prevede la certificazione. Ai sensi della L.R. n. 53/00,
non sono ammissibili a contributo impianti o rinfoltimenti realizzati con Materiale Forestale di
Propagazione (MFP) derivante da Organismi Geneticamente Modificati (OGM);
per gli interventi di cui ai punti a.1), a.2), a.3), a.4), a.5), a.8), b.2) del precedente
paragrafo 3, i costi ammissibili a finanziamento devono essere calcolati al netto degli eventuali
introiti ricavabili dal materiale legnoso utilizzato;
gli investimenti ammissibili devono essere conformi alle norme comunitarie, nazionali
e regionali ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in materia di
inquinamento e sicurezza; a tal fine, il richiedente si impegna a realizzare gli investimenti
ammessi a contributo in conformità alla normativa vigente. Nel caso di acquisti di macchinari e
attrezzature la presenza della marcatura “CE” ai sensi della normativa comunitaria vigente
soddisfa la garanzia del rispetto dei requisiti comunitari;
il progetto e le relazioni tecniche presentate di cui al successivo paragrafo 9.4
“Richiesta del completamento della domanda di aiuto” devono essere redatte e firmate da un
soggetto tecnico competente ai sensi della normativa e della giurisprudenza vigente. Tale
soggetto tecnico deve essere iscritto al rispettivo albo o collegio professionale quando previsto
dalla normativa vigente;
in appendice al progetto o alla relazione e per gli interventi di cui alle lettere a) e b)
del paragrafo 3 del presente bando deve essere allegato anche il Piano di coltura e/o di
137
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manutenzione, relativo alle opere di manutenzione ordinaria che si prevede di eseguire nel
periodo di impegno, di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di
destinazione” del DAR e s.m.i., per garantire la funzionalità dell’opera oggetto dell’intervento;
il Piano di coltura e/o di manutenzione deve essere redatto e firmato dai soggetti
competenti di cui al punto precedente e, una volta approvato, assume la valenza di
prescrizione obbligatoria e di impegno essenziale, ma anche di indirizzo tecnico al quale
devono attenersi i beneficiari ed il personale preposto ai controlli. Copia di tale documento
deve essere restituita, debitamente vistata, al richiedente al momento del rilascio dell’atto di
assegnazione. Tale Piano, una volta approvato dall’Ente competente e quando pertinente, per
il periodo di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di
destinazione” del DAR e s.m.i. ha valenza anche ai fini di quanto previsto dalla L.R. 39/00 e
s.m.i.;
le operazioni previste nel Piano di coltura e/o di manutenzione restano escluse dal
finanziamento ma la loro esecuzione è comunque obbligatoria nel periodo di impegno di cui al
paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
durante la durata dell’impegno comunitario di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di
non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., la composizione dell’UTE/UPS può
variare per quanto riguarda le superfici indicate, a completamento della domanda di aiuto, per
giustificare la compatibilità della dimensione dell’intervento con le esigenze aziendali (beni
immobili collegati agli investimenti finanziati e non direttamente interessati dagli stessi) purchè
sia garantita e mantenuta la coerenza (dal punto di vista dell’indirizzo produttivo e
dimensionale) con l’investimento ammesso a finanziamento.
Il riconoscimento di un contributo ai sensi della presente bando e per l’esecuzione di uno degli
interventi previsti al precedente paragrafo 3 esclude la possibilità da parte del richiedente di accedere
ai contributi di cui alle misure 122, 123.b, e 226 per la stessa superficie e la stessa tipologia di
intervento (intesi come: interventi selvicolturali, interventi sulla viabilità, interventi sui fabbricati, ecc.).
4. Tipologie di spesa ammissibili
Per quanto concerne le spese ammissibili oltre a quanto riportato nei paragrafi precedenti si applica
quanto previsto dal capitolo 3 “Spese ammissibili” del DAR e s.m.i.
Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di appalti pubblici, nei casi da queste previsti e per
tutti gli interventi eseguiti dagli Enti locali competenti ai sensi della L.R. 39/00 “Legge forestale della
Toscana”, per le tipologie di opere previste dagli artt. 10 e 15 si rimanda anche alle disposizioni
previste dal Capo I Titolo III della L.R. n. 39/00.
In particolare si ricorda che al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni
finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi cofinanziati, il beneficiario, per dimostrare
l’avvenuto pagamento delle spese inerenti un progetto approvato, deve rispettare quanto previsto dal
DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.4. “Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento”, che
elenca quelle che sono le modalità di pagamento dei fornitori ammesse;
L’ammissibilità delle attività (inizio dei lavori per le opere o acquisto del bene per gli investimenti
mobili), e delle relative spese decorre secondo quanto stabilito nel DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.1.
“Riferibilità temporale al periodo di vigenza del finanziamento”. A parziale deroga da quanto previsto
nel citato paragrafo del DAR e s.m.i., in caso di investimenti sostenuti da soggetti pubblici sono
ammissibili anche le attività e le relative spese effettuate nei 365 giorni precedenti quello di ricezione
delle domande di aiuto, esclusivamente nel caso in cui i lavori relativi non sono ancora conclusi.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni si deve far
riferimento al “Prezzario regionale per interventi ed opere forestali”, di cui alla Deliberazione della
Giunta Regionale n.1091 del 22/12/08 e s.m.i.
Per le voci non previste nel Prezzario sopra citato o negli altri casi in esso previsti, si può ricorrere
all’analisi dei prezzi con i criteri definiti nel Prezzario stesso oppure ricorrere:
-
Prezzario regionale dei lavori pubblici di cui alla DGR n. 244 del 1/03/2010;
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
139
al Prezzario ufficiale di riferimento per le opere di competenza delle amministrazioni
dello Stato e degli Enti pubblici nazionali nel territorio regionale della Toscana e dell’Umbria,
pubblicato dal Ministero delle infrastrutture – Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche per la Toscana e per l’Umbria;
-
al Bollettino degli Ingegneri;
-
al raffronto fra diverse offerte comparabili.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni nel caso di
investimenti in natura, invece, si deve far riferimento alle “Tariffe orarie e tempi di esecuzione degli
interventi forestali” determinate con Decreto del 24 dicembre 2008, n. 6236 e s.m.i. Non sono
ammissibili a finanziamento operazioni non comprese in dette tariffe orarie.
Per essere sottoposti a verifica, le attività previste e le spese relative devono essere sempre descritte
nella relazione preliminare e/o nel progetto presentati a completamento della domanda di aiuto.
Non sono ammissibili a finanziamento gli investimenti che non sono congrui rispetto all’ordinamento
produttivo, alla capacità produttiva e alle esigenze gestionali dell’UTE/UPS oggetto della domanda.
Infine, si precisa che sono comunque ammissibili anche:
i costi relativi all’esecuzione di interventi e opere temporanee collegate e necessarie
alla corretta realizzazione e completamento dell’intervento o le eventuali opere accessorie,
purchè compresi entro la percentuale massima del 20% della spesa ammissibile per
l’esecuzione dei lavori (al netto delle opere accessorie e delle spese generali), quali:
•
ripuliture e decespugliamento, taglio di vegetazione
allontanamento e distruzione del materiale di risulta;
•
approntamento e messa in sicurezza dell’area di cantiere, ivi compreso gli oneri per la
sicurezza non compresi nei prezzi (vedi art. 131 del D.Lgs. n. 163/2006) e la
realizzazione o riapertura di piste temporanee di accesso o di altre opere temporanee;
•
interventi per il ripristino e rinsaldamento dell’area di cantiere e delle relative piste di
servizio;
•
eventuali opere accessorie di raccolta e allontanamento delle acque superficiali o
sotterranee;
arborea,
compreso
le spese generali, così come previsto dal paragrafo 3.3.3.2.12. “Spese generali” del
DAR e s.m.i., nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo degli investimenti materiali
a cui si riferiscono;
gli investimenti in natura esclusivamente se riferiti agli interventi a carattere
agronomico e forestale realizzati da privati e con le modalità stabilite dal paragrafo 3.3.3.2.8.
“Fornitura di beni e di servizi senza pagamento in denaro” del DAR e s.m.i. Sono esclusi i
lavori eseguiti ai sensi del punto b.3) del paragrafo 3 del presente bando;
per gli interventi realizzati da Enti Pubblici con manodopera alle loro dipendenze, sono
ammissibili a finanziamento esclusivamente le spese sostenute per noli o per l’acquisto dei
materiali utilizzati per l’esecuzione degli interventi stessi, purché:
•
tali spese facciano parte di un progetto complessivo che comprende anche i lavori di
realizzazione dell’intervento;
•
il progetto nel suo complesso sia in linea con gli obiettivi e le prescrizioni del
presente bando;
•
l’ammissibilità a finanziamento delle spese sia subordinata all’approvazione del
progetto nel suo complesso;
•
il pagamento finale delle spesse ammissibili sia subordinato alla effettiva
realizzazione dell’intero progetto ai quali sono collegate.
Non sono invece ammissibili, oltre a quanto previsto nel DAR e s.m.i. o nei paragrafi precedenti, le
seguenti tipologie di spese:
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
140
•
lavori, opere od acquisti non direttamente connessi alla realizzazione del
progetto;
•
opere, investimenti in attrezzature, impianti riferite ad UTE/UPS diversa da quella
indicata in domanda di aiuto, ancorché relativa alla stessa impresa;
•
acquisto di mezzi di trasporto, anche se ad uso promiscuo, salvo i casi
specificatamente indicati nel presente bando;
•
acquisto di mobili, attrezzature e arredamenti degli uffici, ad eccezione fatta di
quanto specificamente indicato tra le spese ammissibili;
•
spese e opere relative alla realizzazione di abitazioni e alloggi, anche se destinati
al personale dipendente;
•
spese e oneri amministrativi per canoni di allacciamento e fornitura di energia
elettrica, gas, acqua, telefono e simili;
•
acquisto di autovetture;
•
spese generali relative agli investimenti immateriali;
•
onorari professionali per i quali non sia documentato, se dovuto, il versamento
della ritenuta d’acconto.
5. Localizzazione dell’investimento
Gli interventi di cui al paragrafo 3 punti a.1), a.2), e a.3) possono essere eseguiti esclusivamente
all’interno delle aree d’interesse forestale facenti parte del Patrimonio Agricolo Forestale (PAFR) della
Regione Toscana, così come enunciato dall’art. 27 della L.R. n.39/00 e s.m.i. o dei beni in affidamento
alla Regione Toscana ai sensi dell’art. 25 della citata legge forestale; pertanto devono essere previsti
dal Piano di Gestione vigente per ciascun Complesso Forestale ai sensi dell’art. 30 L.R. 39/00 e s.m.i.
Tutti gli altri interventi possono essere eseguiti su tutto il territorio regionale, nelle aree di interesse
forestale e ad esclusione degli impianti di arboricoltura da legno, così come definiti ai sensi della L.R.
39/00 e s.m.i..
Sono comunque esclusi gli interventi all’interno di parchi e giardini ricompresi nelle zone classificate
urbane dagli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti.
Gli interventi di cui alla presente misura non possono essere realizzati nel territorio dei Comuni per i
quali è non prevista l’attivazione della misura all’interno del Piano Locale di Sviluppo Rurale delle
singole Province.
In ogni caso, la localizzazione dell’investimento deve rispondere a quanto disposto dal DAR e s.m.i. ai
paragrafi 3.3.3.3.4. “Localizzazione degli investimenti materiali“ e 3.3.3.3.5. “Localizzazione degli
Investimenti immateriali”.
6. Dimensione dell’intervento
Fermo restando quanto previsto al successivo paragrafo 8, relativamente agli importi minimi e
massimi di contributo concedibile, si applicano le seguenti prescrizioni in merito alle dimensioni
dell’intervento:
-
per tutti gli interventi di cui alla lettera a) del precedente paragrafo 3, ad eccezione degli
interventi di tipologia a.6), la superficie minima accorpata per ogni singola tipologia di intervento
deve essere di 3000 mq;
-
per gli interventi di cui al punto a.6) del paragrafo 3 la superficie minima accorpata di intervento
deve essere di 250 mq;
-
per tutti gli interventi di cui alla lettera a) del precedente paragrafo 3, compreso gli interventi di di
cui al punto a.6) la superficie massima ammessa per ciascuna tipologia non può superare i 5 ettari
per richiedente e per domanda e per annualità finanziaria;
-
fatta eccezione per quanto previsto al successivo paragrafo 8 “Tassi e importi dei contributi”, non
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
sono previsti limiti di dimensione per gli interventi della lettera b) del precedente paragrafo 3.
Per tutti gli altri interventi di cui al precedente paragrafo 3 non è prevista nessuna limitazione della
superficie massima di intervento.
7. Impegni
7.1 Impegni
Tramite la sottoscrizione della domanda di aiuto e di pagamento il richiedente si impegna a rispettare
quanto previsto dal DAR e s.m.i. e nel presente bando.
Inoltre si impegna:
1. a far eseguire, per gli interventi di cui ai punti a.4) e a.5) del precedente paragrafo 3, la
martellata da un Dott. Forestale iscritto all’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali;
1. all’esecuzione di quanto previsto dall’eventuale Piano di coltura e/o di manutenzione
approvato dall’Ente competente;
2. assicurare la piena fruibilità al pubblico degli interventi di cui alla lettera b) del precedente
paragrafo 3.
7.2 Riduzioni in sede di accertamento finale, di controlli in loco e dei controlli ex post
Fatta salva l’applicazione dell’art. 31 del Reg. Ce n. 1975/06, in caso di mancato rispetto degli impegni
ai quali e subordinata la concessione del contributo si applicano le riduzioni ed esclusioni che saranno
disciplinati da successivo atto della G.R. in attuazione del D.M 22 dicembre 2009 n. 30125.
8. Tassi e importi dei contributi
Agli interventi eseguiti in base al seguente bando è concesso un sostegno in forma di contributo in
conto capitale a fondo perduto pari al:
-
70% del costo totale ammesso e accertato, per i beneficiari di diritto privato;
-
100% del costo totale ammesso e accertato, per i beneficiari di diritto pubblico.
È inoltre possibile riconoscere anticipi o pagamenti a titolo di Stato di avanzamento lavori nei limiti e
con le specifiche indicate al paragrafo 3.1.5.1 “Formazione della graduatoria preliminare (escluso
misura 124)” dell’Allegato al DAR e s.m.i.
Non sono ammissibili a finanziamento domande di aiuto con importo del contributo concedibile (in
fase di atto di assegnazione) inferiori a 5.000,00 € per beneficiario.
L’importo massimo del contributo concedibile per ciascuna fase di programmazione (2007-2010; 20112013) e per la presente misura è pari a:
-
per i beneficiari di diritto privato, € 300.000,00 per beneficiario e per investimenti ricadenti nel
territorio della stessa Provincia, Comunità montana o Unione dei Comuni, con un massimo di €
500.000,00 per beneficiario a livello regionale;
-
per i beneficiari di diritto pubblico, l’importo massimo del contributo pubblico concedibile è pari a €
1.000.000,00.
9. La domanda di aiuto
9.1 - Termini di presentazione della domanda di aiuto
Per partecipare alla graduatoria relativa ai fondi disponibili nell’annualità 2011, la domanda per
l’accesso ai contributi (denominata ‘Domanda di aiuto’) può essere presentata a decorrere dal giorno
successivo a quello della pubblicazione sul BURT del presente bando ed entro il 31/03/2011.
Per partecipare alle graduatorie relative ai fondi disponibili nelle annualità successive, invece, si
141
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
142
provvederà con successivo atto a fissare i termini di apertura per la presentazione delle domande di
aiuto.
Qualora il termine di presentazione di una istanza scada di sabato o in un giorno festivo, lo stesso è
prorogato al primo giorno feriale successivo, qualunque sia la modalità di sottoscrizione utilizzata.
9.2 - Costituzione o aggiornamento del fascicolo aziendale
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), i soggetti che intendono presentare domanda di aiuto per accedere ai benefici previsti dal
presente bando sono tenuti, prima della presentazione della domanda, a documentare la propria
posizione anagrafica mediante la costituzione o l’aggiornamento del proprio fascicolo aziendale
elettronico, nell’ambito del sistema informativo ARTEA.
9.3 - Modalità di presentazione della domanda di aiuto
La domanda aiuto, così come previsto al paragrafo 1 “Condizioni generali” dell’Allegato al DAR
(approvato con Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le
successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10), deve essere presentata
(o rettificate, nel caso di domande risultate ammissibili ma non finanziate per carenza di fondi nelle
precedenti annualità) esclusivamente mediante procedura informatizzata, impiegando la modulistica
disponibile nel sistema informatico ARTEA, reperibile sul sito dell’Agenzia regionale per le erogazioni in
agricoltura (ARTEA) www.artea.toscana.it. Le domande di aiuto sono semplificate e contengono
esclusivamente gli elementi necessari a valutarne l’ammissibilità ed il livello di priorità; tutti gli altri
elementi sono successivamente richiesti a completamento della domanda ai soli titolari delle domande
che risultano finanziabili in base alla graduatoria preliminare e alle risorse disponibili per la presente
misura nella programmazione finanziaria dell’Ente cui è rivolta la domanda (Provincia, Comunità
montana, Unione di Comuni di seguito indicati come ‘Enti competenti’). Le priorità contenute in
domanda di aiuto sono indicate e attribuite nel rispetto di quanto previsto al paragrafo 3.1.6 “Criteri di
selezione delle operazioni finanziate per le misure a sostegno degli investimenti – 227 “Investimenti
non produttivi” dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così
come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/10).
La domanda deve essere presentata all’ente competente (Provincia, Comunità Montana, Unione dei
Comuni) con riferimento all’ubicazione dell’UTE/UPS interessata dagli investimenti.
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), la domanda di aiuto deve essere presentata nell’ambito della Dichiarazione Unica Aziendale
(DUA), riportante tutte le informazioni riferite alla consistenza e alle attività delle unità produttive
dell’impresa.
9.4 - Richiesta del completamento della domanda di aiuto
L’Ente competente, richiede il completamento delle domande che risultano finanziabili in base alla
graduatoria preliminare costituita con la presa d’atto di cui al paragrafo 3.1.5.1 “Formazione della
graduatoria preliminare (escluso misura 124)” dell’Allegato al DAR e s.m.i., con le modalità e i tempi
previsti al paragrafo 3.1.5.2. “Completamento della domanda di aiuto” dello stesso Allegato.
Ai fini del completamento deve essere richiesta la seguente documentazione se non già presente nel
fascicolo aziendale e se pertinenti con la tipologia di investimento:
i.
il progetto definitivo o esecutivo d’intervento, per tutte le azioni tranne l’azione “Ricostituzione di
aree aperte all’interno dei boschi” (punto a.6 del precedente paragrafo 3). Tale progetto, redatto
e firmato da un tecnico competente, deve contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda, con particolare riferimento ai settori di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, processi produttivi
aziendali; eventuale PLV media; tipologia e caratteristiche dei terreni aziendali e
di quelli oggetto dell’intervento; numero e tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione delle caratteristiche ecologiche, stazionali e selvicolturali dell’area
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
oggetto di intervento (funzionale alla valutazione degli interventi previsti);
ii.
•
la descrizione tecnica degli interventi e degli investimenti che si intendono
realizzare, compresi i criteri e le modalità di esecuzione (entità delle superfici
oggetto dell’intervento, modalità di taglio ed esbosco, massa legnosa stimata,
modalità di intervento per la realizzazione delle strutture e/o delle opere, ecc.) e
della rispondenza degli stessi a precisi fabbisogni strutturali dell’azienda;
•
l’indicazione della superficie totale e delle particelle catastali e, eventualmente,
assestamentali interessate all’intervento;
•
la mappa catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione
del perimetro dei terreni e/o delle opere e/o delle strutture oggetto
dell’intervento;
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
•
l’attestazione della conformità degli interventi alle norme comunitarie, nazionali e
regionali ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in
materia di inquinamento e sicurezza;
una relazione descrittiva a firma del richiedente, per l’azione “Ricostituzione di aree aperte
all’interno dei boschi” (punto a.6 del precedente paragrafo 3). Tale relazione, oltre a quanto
previsto nei paragrafi specifici, deve contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda, con particolare riferimento ai settore di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, tipologia e caratteristiche
dei terreni forestali aziendali e di quelli oggetto dell’intervento; numero e
tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione degli interventi (compreso acquisti) per i quali si richiede il
finanziamento;
•
l’individuazione su cartografia catastale in idonea scala del perimetro dei terreni
e/o opere e/o strutture oggetto dell’intervento;
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
iii. alla documentazione di cui al punto precedente, in caso di acquisizioni di investimenti materiali o
immateriali realizzati da privati, deve essere obbligatoriamente allegata la documentazione
prevista dal DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.2. “Condizioni di ammissibilita’ di alcune tipologie di
spesa”;
iv. dimostrazione che gli investimenti previsti non rientrano fra quelli considerabili di sostituzione;
v. il Piano di coltura e/o di manutenzione;
vi. la documentazione necessaria alla dimostrazione del titolo di possesso prevista dal paragrafo
3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR (approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10);
vii. nel caso in cui il richiedente sia stato sottoposto a procedimenti pregiudizievoli del patrimonio
immobiliare negli ultimi tre anni, dichiarazione di un istituto di credito che attesti l’affidabilità
patrimoniale del richiedente e la capacità finanziaria di sostenere l’investimento (solo per i privati);
viii. computo metrico estimativo delle opere e degli interventi da realizzare, redatto ai fini della
determinazione della congruità delle spese previste. Su tale computo devono essere specificati le
spese imputate ad eventuali impianti ed attrezzature nonché gli eventuali forniture o lavori
eseguiti mediante investimenti in natura e prestazioni volontarie non retribuite. In quest’ultimo
caso, il richiedente deve illustrare l’analisi di tali lavori per tipologia di intervento e dimostrare la
congruità del lavoro svolto, attraverso l’indicazione dei mezzi tecnici impiegati e del personale
idoneo utilizzato per la realizzazione delle singole tipologie di lavoro;
ix. la stima degli eventuali introiti ricavabili dal materiale legnoso utilizzato per gli interventi di cui ai
punti a.1), a.2), a.3), a.4), a.5), a.8), b.2) del precedente paragrafo 3;
143
144
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
x. ogni utile documento, autorizzazione, nulla osta, cui la realizzazione del progetto è subordinata
(es.: concessione edilizia, autorizzazione edilizia, permesso a costruire o denuncia di inizio attività,
pareri preventivi di organi tecnici, ecc.) a dimostrazione della pronta cantierabilità;
xi. copia dei preventivi di spesa relativi all’acquisto di beni materiali con espressi i termini della
relativa consegna ai fini della dimostrazione di immediata cantierabilità e dichiarazione della ditta
fornitrice attestante che i prezzi indicati sono contenuti entro quelli di listino (se pertinente);
xii. nel caso dello svolgimento di lavori in economia (investimenti in natura e prestazioni volontarie),
dichiarazione del richiedente dalla quale risulti che intende avvalersi, per la realizzazione del
progetto, di prestazione di lavoro non retribuite svolte da lui direttamente e/o dei suoi familiari, e
con l’utilizzo di terreni e/o fabbricati e/o macchine e/o attrezzature facenti capo all’azienda;
xiii. Dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia nei casi previsti dalla normativa vigente
(escluso Enti pubblici);
xiv. quando pertinente, la documentazione necessaria alla verifica della sussistenza dei requisiti delle
condizioni di accesso relative ai beneficiari, di cui al paragrafo 2.1 dell’Allegato al DAR (Revisione
14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive
Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10);
xv. i documenti necessari per la verifica della sussistenza dei requisiti di priorità dichiarati nella
domanda di aiuto;
xvi. dichiarazione di impegno a eseguire la manutenzione dell’intervento/acquisto durante il periodo di
impegno, di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del
DAR e s.m.i., al fine di mantenere funzionanti e funzionali i beni oggetto di aiuto.
In aggiunta a quanto sopra stabilito, i soggetti di diritto pubblico devono allegare al progetto definitivo
o esecutivo anche:
xvii.l'atto di approvazione del progetto presentato, con la specifica della quota finanziaria per la quale
si chiede il contributo e di quella a carico del soggetto richiedente;
xviii.
dichiarazione di impegno a eseguire a proprie spese la manutenzione delle opere realizzate o
dei beni acquistati, durante il periodo di impegno, di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non
alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
xix. se necessario, piano della sicurezza ai sensi della D.Lgs. 494/1996;
xx. modalità di individuazione dell’esecutore dei lavori o del fornitore.
L'ufficio istruttore, qualora ne riscontri la necessità e in aggiunta a quanto previsto ai punti precedenti,
può chiedere la presentazione di ulteriori documenti, da prodursi eventualmente anche a firma di un
tecnico abilitato.
10. Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento (a titolo di
saldo o di stato do avanzamento lavori)
Oltre a quanto espressamente previsto al paragrafo 3.1.5.4 “Domanda di pagamento” dell’Allegato al
DAR e s.m.i., alla domanda di pagamento deve essere allegata almeno la seguente documentazione
(quando pertinente):
planimetria catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione del
perimetro dei terreni e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
copia della certificazione del materiale forestale di propagazione, qualora si esegua un
intervento di piantagione o rinfoltimento, resa ai sensi della vigente normativa.
11. Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Si precisa che fino all’atto di assegnazione la verifica di tutti gli elementi concorsuali viene effettuata
in base a quanto indicato dal DAR 14 approvato con la Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così
come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/10. Per le fasi successive si rimanda a quanto stabilito nel DAR vigente al momento
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
dell'espletamento delle procedure ad esse relative, se più favorevoli per il beneficiario.
Per quanto non espressamente previsto nel presente bando si rinvia al Capitolo 3 "Spese Ammissibili"
del DAR e all’Allegato al DAR “Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari” e in particolare per
quanto riguarda i seguenti argomenti:
-
Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari;
-
Modalità di sottoscrizione della domanda;
-
Domande parzialmente finanziabili;
-
Limitazioni ed esclusioni;
-
Condizioni di accesso relative ai beneficiari;
-
Cantierabilità degli investimenti;
-
Inizio lavori;
-
Impegni;
-
Minimali e massimali;
-
Tempistica;
-
Formazione graduatoria preliminare;
-
Completamento della domanda di aiuto;
-
Emissione degli atti di assegnazione dei contributi o stipula della convenzione;
-
Anticipo;
-
Varianti in corso d’opera;
-
Proroghe dei termini;
-
Cessazione di attività o cessazione della conduzione dell’impresa;
-
Altre richieste e comunicazioni di integrazione e/o variazione;
-
Domande di pagamento;
-
Correzione errori palesi;
-
Recupero;
-
Monitoraggio;
-
Fasi del procedimento;
-
Criteri di selezione delle operazioni finanziate;
Reinserimento delle domande non finanziabili dalla graduatoria dell’annualità
precedente;
-
Subentro;
-
Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento;
-
Disposizioni in materia di informazione e pubblicità.
145
146
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato A):[0]
Elenco delle specie arboree utilizzabili per il rinfoltimento in boschi
di neo-formazione e altre fustaie
1) Specie forestali arboree
Pyrus pyraster Burgsd. Pero peruggino
Abies alba Miller Abete bianco
Quercus cerris L. Cerro
Acer campestre L. Testucchio, loppo
Quercus crenata Lam. Cerro-sughera
Acer monspessulanum L . Acero minore
= Quercus pseudosuber Santi
Acer opalus Miller Acero fico
Quercus frainetto Ten. Farnetto
Acer obtusatum Waldst. et Kit. Acero
Quercus ilex L. Leccio, elce
napoletano
Acer opulifolium Chaix Acero italico
Acer platanoides L. Acero riccio
Acer pseudoplatanus L. Acero montano
Alnus glutinosa (L.) Gaertner Ontano nero
Alnus incana (L.) Moench Ontano bianco
Arbutus unedo L. Corbezzolo, albatro
Quercus petraea (Matt.) Liebl. Rovere
Quercus pubescens Willd. Roverella
Quercus robur L. Farnia, ischia
Quercus suber L. Sughera, sovero
Salix alba L. Salice bianco, salicastro, salcio
Salix caprea L. Salicone, salcio, salica, salice di
montagna
Betula pendula Roth. Betulla
Salix cinerea Salicone cinerino
=Betula verrucosa Ehrh.
Salix fragilis L. Salice fragile
=Betula alba L
Salix incana Schrank Salice ripaiolo, vetrice
Castanea sativa Mill. Castagno
Cercis siliquastrum L. Albero di Giuda,
bianca
Salix nigricans Sm. Salice nero
siliquastro
Salix purpurea L. Salice rosso, vetrice rossa
Corylus avellana L. Nocciolo, avellano
Salix triandra L. Salice
Cupressus sempervirens L. Cipresso comune
Salix viminalis L. Vetrice, salice da vimini
Fagus sylvatica L. Faggio
Sorbus aria (L.) Crantz Farinaccio, sorbo
Ficus carica L. Fico selvatico
Fraxinus excelsior L. Frassino maggiore
Fraxinus ornus L. Orniello
Fraxinus oxycarpa Bieb. ex Willd. Frassino
ossifillo
Juglans regia L. Noce
Laburnum anagyroides Medicus
Maggiociondolo
Malus sylvestris Mill. Melagnolo, melo selvatico
Picea abies L. Abete rosso
Pinus pinea L. Pino domestico, pino da pinoli
Populus alba L. Pioppo bianco, gattice, albero
Populus nigra L. Pioppo nero
Populus tremula L. Pioppo tremulo
Prunus avium L. Ciliegio
Pyrus amygdaliformis Vill. Perastro
montano
Sorbus aucuparia L. Sorbo degli uccellatori
Sorbus domestica L. Sorbo comune, sorbo
domestico
Sorbus torminalis (L.) Crantz Ciavardello,
mangiarello, sorbezzolo
Taxus baccata L. Tasso, albero della morte
Tilia cordata Miller Tiglio selvatico
Tilia platyphyllos Scop. Tiglio nostrano
Tilia x vulgaris Hayne Tiglio comune
Ulmus minor Miller Olmo campestre
Ulmus montana Stokes Olmo montano
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
147
Allegato B)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo le
definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
ANGHIARI
AR
52
FIRENZUOLA
FI
66
BADIA TEDALDA
AR
59
GREVE IN CHIANTI
FI
74
BIBBIENA
AR
53
LONDA
FI
51
BUCINE
AR
55
MARRADI
FI
66
CAPRESE MICHELANGELO
AR
52
PALAZZUOLO SUL
SENIO
FI
74
CASTEL FOCOGNANO
AR
53
PELAGO
FI
51
CASTEL SAN NICCOLO'
AR
73
PONTASSIEVE
FI
51
CASTIGLION FIBOCCHI
AR
61
REGGELLO
FI
52
CHITIGNANO
AR
57
RUFINA
FI
57
CHIUSI DELLA VERNA
AR
48
SAN GODENZO
FI
86
LORO CIUFFENNA
AR
61
SAN PIERO A SIEVE
FI
52
MONTEMIGNAIO
AR
71
SCARPERIA
FI
51
ORTIGNANO RAGGIOLO
AR
76
VAGLIA
FI
52
PERGINE VALDARNO
AR
54
VICCHIO
FI
58
PIEVE SANTO STEFANO
AR
57
CASTELL'AZZARA
GR
50
POPPI
AR
54
FOLLONICA
GR
54
PRATOVECCHIO
AR
56
MASSA MARITTIMA
GR
58
STIA
AR
75
MONTEROTONDO
MARITTIMO
GR
54
SUBBIANO
AR
48
MONTIERI
GR
69
TALLA
AR
64
SANTA FIORA
GR
56
BARBERINO DI MUGELLO
FI
52
SASSETTA
LI
71
BORGO SAN LORENZO
FI
58
BAGNI DI LUCCA
LU
82
CALENZANO
FI
51
BARGA
LU
69
CAPRAIA E LIMITE
FI
47
BORGO A MOZZANO
LU
70
DICOMANO
FI
62
CAMPORGIANO
LU
69
148
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo le
definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
CAREGGINE
LU
73
COMANO
MS
77
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
LU
53
FILATTIERA
MS
51
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA
LU
73
FIVIZZANO
MS
65
COREGLIA ANTELMINELLI
LU
77
FOSDINOVO
MS
73
FABBRICHE DI VALLICO
LU
77
LICCIANA NARDI
MS
62
FOSCIANDORA
LU
74
MULAZZO
MS
70
GALLICANO
LU
71
PODENZANA
MS
62
GIUNCUGNANO
LU
55
PONTREMOLI
MS
69
MINUCCIANO
LU
62
TRESANA
MS
70
MOLAZZANA
LU
68
VILLAFRANCA IN
LUNIGIANA
MS
52
PESCAGLIA
LU
79
ZERI
MS
68
PIAZZA AL SERCHIO
LU
49
BUTI
PI
62
PIEVE FOSCIANA
LU
71
CHIANNI
PI
50
SAN ROMANO IN GARFAGNANA
LU
59
MONTEVERDI
MARITTIMO
PI
66
SERAVEZZA
LU
57
RIPARBELLA
PI
51
SILLANO
LU
72
CANTAGALLO
PO
86
STAZZEMA
LU
71
VAIANO
PO
55
VAGLI SOTTO
LU
65
VERNIO
PO
77
VERGEMOLI
LU
79
ABETONE
PT
81
VILLA BASILICA
LU
91
CUTIGLIANO
PT
75
VILLA COLLEMANDINA
LU
66
MARLIANA
PT
81
AULLA
MS
51
MASSA E COZZILE
PT
49
BAGNONE
MS
74
MONTALE
PT
63
CASOLA IN LUNIGIANA
MS
69
PESCIA
PT
62
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
149
Allegato B)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo le
definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
PISTOIA
PT
48
MONTICIANO
SI
69
PITEGLIO
PT
78
MURLO
SI
56
SAMBUCA PISTOIESE
PT
91
PIANCASTAGNAIO
SI
53
SAN MARCELLO PISTOIESE
PT
70
RADDA IN CHIANTI
SI
63
ABBADIA SAN SALVATORE
SI
49
RADICONDOLI
SI
58
CASOLE D'ELSA
SI
51
RAPOLANO TERME
SI
53
CHIUSDINO
SI
60
SOVICILLE
SI
50
GAIOLE IN CHIANTI
SI
63
150
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Forestale
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 56
certificato il 18-01-2011
Reg. CE 1698/05 - PSR della Toscana 2007/2013 Misura 226 “Ricostituzione del potenziale produttivo
forestale e interventi preventivi” - Approvazione bando
contenente le disposizioni tecniche e procedurali per
l’attuazione della misura e l’assegnazione dei fondi
2011.
IL DIRIGENTE
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in
materia di organizzazione e ordinamento del personale”
ed in particolare l’art. 2, comma 4.
Vista la L.R. 8 gennaio 2009 n. 1, sopra citata, ed
in particolare l’art. 9 che definisce le competenze del
Responsabile del Settore.
Visto il Decreto del Direttore Generale della Direzione
Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle
competenze n. 5192 del 26 ottobre 2010 con il quale
sottoscritto Dirigente Dott. Giovanni Vignozzi è stato
nominato responsabile del Settore “Programmazione
Forestale”.
Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio,
del 20 settembre 2005 e s.m.i., sul sostegno allo sviluppo
rurale da parte del fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale (FEASR).
Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006 e s.m.i., recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005
del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte
del FEASR.
europee del 16/10/2007 n. C (2007) 4664 e s.m.i., che
ha approvato il documento di programmazione sullo
sviluppo rurale della Regione Toscana per il periodo di
programmazione 2007-2013.
Vista la DGR n. 745 del 22/10/2007, con cui si
prende atto del testo del Programma di Sviluppo
Rurale 2007/2013 della Regione Toscana a seguito
dell’approvazione da parte della Commissione Europea
con decisione C (2007) 4664 del 16/10/2007.
Vista la comunicazione della Commissione Europea
Ares (2010) 688005 del 12/10/2010 con la quale si
accettano altri elementi della modifica non oggetto della
decisione predetta.
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.
918 del 02.11.2010 “Reg. (CE) 1698/2005: Presa d’atto
dell’accettazione da parte della Commissione europea
della sesta versione del Programma di Sviluppo Rurale
2007/13.
Vista la DGR n. 685 del 19/07/2010 “Reg CE n.
1698/05 - PSR 2007/13 - Approvazione della Revisione
n. 14 del Documento attuativo regionale del Programma
di sviluppo rurale 2007/13’” così come modificata/
integrata con le successive DGR n. 801 del 6/09/10 e n.
992 del 22/11/2010.
Visto il proprio precedente decreto 795 del 01/03/2010
e s.m.i. che rinvia ad un successivo atto la data di
riapertura dei termini per la presentazione delle domande
di aiuto relative alla Misura 226 per l’assegnazione dei
fondi 2011.
Considerato che a seguito della approvazione della
D.G.R. n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i. è comunque
necessario approvare le nuove disposizioni tecniche e
procedurali per la concessione degli aiuti previsti dalla
226 “Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e
interventi preventivi”, Fondi 2011.
Visto il Regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione, del 07 dicembre 2006, che stabilisce modalità di
applicazione del regolamento CE 1698/05 del Consiglio
per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di
controllo e della condizionalità per le misure di sostegno
dello sviluppo rurale.
Visto l’Allegato 1) al presente decreto, che ne
costituisce parte integrante e sostanziale, contenente
il bando con le disposizioni tecniche e procedurali
per la presentazione e la selezione delle domande per
la concessione degli aiuti previsti dalla misura 226
“Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e
interventi preventivi”, nonché gli allegati A, B, C, D, E,
F, relativo ai Fondi 2011.
Vista in particolare la misura 226 “Ricostituzione del
potenziale produttivo forestale e interventi preventivi”
(Art. 36,b.vi/art. 48 Reg. (CE) 1698/2005).
Considerato che l’allegato A di cui al punto precedente
è stato approvato con DGR n. 458/07 ed è riportato
unicamente per completezza della documentazione.
Visto la Decisione della Commissione delle Comunità
Accertata la conformità del presente bando al
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Programma di sviluppo rurale approvato con la sopra
menzionata decisione CE n, 4664/07 e s.m.i., e alle
disposizioni attuative regionali, riapprovate con la D.G.R.
n. 685 del 19/07/2010 e s.m.i.
Ritenuto opportuno quindi di approvare l’Allegato 1)
al presente atto e di cui al punto precedente.
Ritenuto opportuno di procedere all’apertura dei
termini per la presentazione delle domande di aiuto per
la 226 “Ricostituzione del potenziale produttivo forestale
e interventi preventivi” -relativamente ai Fondi 2011, con
le modalità e la tempistica prevista dal Bando (Allegato
1).
151
presentazione delle domande di aiuto per la Misura 226
“Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e
interventi preventivi” Fondi 2011, a decorrere dal giorno
successivo a quello della pubblicazione sul BURT del
presente atto e fino al 31/03/2011 compreso, secondo
le modalità e la tempistica indicate nell’Allegato 1) del
presente atto;
3. Di dare mandato ad ARTEA di modificare il
sistema informativo da essa gestito nell’ambito della
Dichiarazione Unica Aziendale in modo da apportare le
necessarie correzioni alla modulistica e di applicare il
bando, così come corretto, ai fini della predisposizione
delle graduatorie.
DECRETA
1. Di approvare l’Allegato 1) al presente decreto che
(unitamente agli allegati B, C, D, E, F) ne costituisce
parte integrante e sostanziale, contenente il bando con le
disposizioni tecniche e procedurali per la presentazione e
la selezione delle domande per la concessione degli aiuti
previsti dalla misura 226 “Ricostituzione del potenziale
produttivo forestale e interventi preventivi”, relativo ai
Fondi 2011;
2. Di stabilire la riapertura dei termini per la
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Burt ai
sensi dell’art. 5 bis, comma 1 lett. b) della L.R. 23/2007
e s.m.i., e sulla banca dati degli atti amministrativi della
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della
medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Giovanni Vignozzi
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
152
ALLEGATO 1
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE TOSCANA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
REGOLAMENTO (CE) 1698/2005
Bando misura 226
Ricostituzione del potenziale forestale ed interventi preventivi
Gennaio 2011
(Fondi 2011)
Indice
1.
Denominazione, codice e obiettivi della misura
2.
Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
3.
Tipologie di investimento ammissibili
4
Tipologie di spesa ammissibili
5
Localizzazione dell’investimento
6
Dimensione dell’intervento
7.
Impegni e riduzioni
8.
Tassi e importi dei contributi
9
La domanda di aiuto
10.
Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento
11
Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Allegati
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
1. Denominazione, codice e obiettivi della misura
Denominazione: Ricostituzione del potenziale forestale ed interventi preventivi (Art. 36, b,vi/art. 48
Reg. CE 1698/2005).
Codice misura: 226
Obiettivi: con questa misura si vuole migliorare la funzionalità degli ecosistemi forestali e garantire la
pubblica incolumità con l’obiettivo di “contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici”. La
misura, inoltre, contribuisce anche al conseguimento dei seguenti obiettivi specifici:
•
“conservazione della biodiversità e tutela delle specie selvatiche e di quelle
coltivate o allevate”;
•
“riduzione dell’erosione del suolo”.
2. Soggetti ammessi a presentare domanda e condizioni di accesso
In base a quanto stabilito nel PSR della Regione Toscana, al paragrafo 7 della scheda di misura,sono
ammessi a presentare domanda di aiuto: Imprenditori agricoli e forestali e altre persone fisiche o
giuridiche di diritto privato, Imprese forestali, Cooperative agro-forestali, Consorzi, Comuni e loro
associazioni, Enti gestori dei parchi, Aziende regionali, altri Enti regionali; Consorzi di bonifica. Possono
presentare domanda anche le Province, Comunità Montane, Unione dei Comuni limitatamente agli
interventi eseguiti per competenza di legge sui territori per i quali non svolgono l’istruttoria delle
domande ai sensi del presente bando .
Per Enti gestori dei parchi si intendono i soggetti giuridicamente costituiti, con legge nazionale o
regionale, per la gestione di un parco nazionale o regionale.
Per gli interventi effettuati in aree considerate pubbliche o demaniali (ad es. acque pubbliche,
demanio idrico, ecc.) fatto salvo i casi di cessione a terzi effettuate secondo la normativa vigente, la
domanda di intervento può essere presentata solo dagli Enti pubblici competenti ai sensi di legge alla
gestione del bene e all’esecuzione degli interventi.
Tali soggetti, per poter presentare domanda:
devono possedere il fascicolo aziendale, costituito ai sensi del DPR 503/99, ed essere
iscritti all’anagrafe regionale sul sistema informativo di Artea;
devono possedere, esclusivamente in base a uno dei titoli elencati al paragrafo
3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR (Documento Attuativo Regionale del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, Revisione 14 approvato con DGR n. 685 del
19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10) i beni interessati dagli interventi con le limitazioni previste
dal DAR e dal successivo paragrafo 3.1 “Ulteriori limitazioni ed esclusioni”;
devono dichiarare di essere consapevoli che, per essere ammessi al sostegno, devono
essere in possesso dei requisiti di accesso relativi ai beneficiari di cui al paragrafo 2.1
(“Condizioni di accesso relative ai beneficiari”) dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di
Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni
di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10) e di seguito elencati:
1. essere affidabili in base all’esito di eventuali altre operazioni cofinanziate dal PSR a
partire dal 1/1/2000 fino al momento dell’assegnazione dei fondi al richiedente;
2. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali,
assistenziali, assicurativi, ai sensi dell’art. 1, comma 553 della L. 266/05;
3. non avere riportato nei precedenti cinque anni condanne passate in giudicato, o
decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione
della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per
reati gravi in danno dello Stato o della Comunità Europea che incidono sulla
moralità professionale o per delitti finanziari. L’esclusione opera se la sentenza o il
decreto sono stati emessi nei confronti del titolare o del direttore tecnico se si
tratta di impresa individuale, del socio o direttore tecnico, se si tratta di Società in
153
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
154
nome collettivo, dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di
Società in accomandita semplice, degli amministratori muniti di potere di
rappresentanza o del direttore tecnico se si tratta di altro tipo di Società o
consorzio;
4. non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo
e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione vigente;
5. nel caso di soggetti di diritto privato, non aver ottenuto altri finanziamenti (anche
se solo in concessione e non ancora erogati) per gli investimenti oggetto della
domanda, eccetto nei casi espressamente previsti nel presente bando;
6. nel caso di soggetti di diritto pubblico, non aver ottenuto altri finanziamenti
comunitari (anche se solo in concessione e non ancora erogati), per gli
investimenti oggetto della domanda (i finanziamenti nazionali o regionali sono
cumulabili entro e non oltre il 100% delle spese sostenute, salvo se diversamente
disposto dal presente bando).
Limitatamente ai suddetti punti 5) e 6), il richiedente che, successivamente alla presentazione
della domanda di aiuto, ottenga la concessione/assegnazione di un altro contributo pubblico
sullo stesso intervento, deve comunicare prima dell’emissione dell’atto di assegnazione a
valere sul PSR di aver rinunciato all’altro contributo concesso oppure di rinunciare totalmente
o in parte alle richieste di contributo contenute nella domanda di aiuto.
I requisiti di accesso di cui ai punti 1 (limitatamente per l’inaffidabilità totale così come definita
dal su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari” dell’Allegato DAR), 2,
3, 4, 5, 6, devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di
autocertificazioni) e verificati prima dell’assegnazione e prima del saldo degli aiuti.
I requisiti di accesso di cui al punto 1 (limitatamente alle tipologie di “inaffidabilità parziale”
così come definite dal su citato paragrafo 2.1 “Condizioni di accesso relative ai beneficiari”
dell’Allegato DAR),devono essere posseduti, attestati (anche mediante acquisizione di
autocertificazioni) e verificati esclusivamente prima dell’assegnazione degli aiuti.
Inoltre, devono:
non aver ricevuto aiuti che sono individuati quali illegali o incompatibili dalla
Commissione europea secondo quanto previsto dal DPCM 23/05/2007 o, se ricevuti, averli
successivamente rimborsati o depositati in un conto bloccato. Questo requisito deve essere
posseduto, attestato (anche mediante acquisizione di autocertificazioni) e verificato prima
dell’assegnazione e prima del saldo degli aiuti.
-
rispettare quanto previsto nei paragrafi successivi del presente bando.
Non possono presentare domanda le imprese singole o associate che risultano essere in difficoltà ai
sensi della comunicazione della Commissione 2004/C244/02 così come indicato al successivo
paragrafo 3.2 “Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà”.
3. Tipologie di investimento ammissibili
Ai fini del presente bando, sono finanziabili:
a. Interventi di prevenzione disastri naturali e protezione pubblica incolumità:
I
Interventi di prevenzione e lotta agli Incendi boschivi:
I.1 Interventi selvicolturali finalizzati alla riduzione del rischio di incendio (controllo
della vegetazione; spalcature; diradamento; diversificazione della flora, anche
attraverso il reimpianto; taglio e asportazione di piante secche o fortemente
deperite, che rappresentano una elevatissima fonte di rischio per lo sviluppo e la
propagazione degli incendi, e interventi per la loro sostituzione con latifoglie
autoctone a bassa infiammabilità, ecc..
Gli interventi finanziabili sono volti a ridurre i rischi di innesco e propagazione del fuoco e limitarne i
danni conseguenti in tutti quei casi in cui, la composizione floristica del popolamento, la distribuzione
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
spaziale delle piante, il loro stato vegetativo (anche in conseguenza di attacchi di patogeni o di stress
climatici), rendono interi popolamenti o parte di essi suscettibili al rischio di incendio.
In generale, è necessario che nelle operazioni colturali si tenda a ridurre la densità dei popolamenti, la
continuità verticale della vegetazione, l’eccessiva presenza di specie arbustive e di materiali facilmente
infiammabili.
Negli interventi di diradamento e avviamento all’altofusto si deve favorire ove possibile la diffusione di
specie vegetali di cui all’Allegato C) al presente bando.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento (anche eseguite singolarmente):
-
ripuliture straordinarie della vegetazione arbustiva;
-
taglio piante arboree o di parti di piante arboree secche o deperienti;
spalcature e/o asportazione di parti secche o deperienti di piante di conifere di specie
ad alta infiammabilità;
-
sfolli, diradamenti o, nel caso di latifoglie, avviamenti all’alto fusto in:
a) popolamenti composti prevalentemente (almeno il 51%) da specie arboree ad alta
infiammabilità e indicate nell’Allegato B) al presente bando;
b) popolamenti misti, composti in prevalenza da specie non ad alta infiammabilità ma con
presenza di almeno il 10% di piante di conifere di specie ad alta infiammabilità (vedi
Allegato B al presente Bando). Tra gli obiettivi degli interventi deve esserci l’eliminazione,
nei limiti previsti dalla legislazione vigente, delle conifere ad alta infiammabilità (compresa
la loro rinnovazione eventualmente presente) e lo sviluppo delle latifoglie autoctone;
creazione, anche tramite reimpianto, di fasce di latifoglie autoctone a bassa
infiammabilità nei popolamenti puri o a prevalenza di conifere, al fine di interromperne la
continuità e diversificare la flora presente;
interventi di sostituzione e/o di rinaturalizzazione di popolamenti fortemente
compromessi e con presenza di piante secche o seccaginose in percentuale superiore al 30%
del numero complessivo delle piante presenti. In tali casi, e in funzione della gravità del
danno, sono ammessi gli interventi di:
•
taglio e asportazione, anche totale, delle piante morte, deperienti o suscettibili di
deperimento e comunque delle conifere ad alta infiammabilità (di cui all’Allegato B
al presente bando), salvaguardando e favorendo lo sviluppo delle piante di
latifoglie a bassa infiammabilità;
•
eventuale reimpianto con le specie arboree di cui all’Allegato C) al presente bando
che, nel caso sia compromessa la perpetuazione del popolamento, può riguardare
anche l’intera superficie del popolamento danneggiato.
In tutti i casi sopra menzionati, il progetto presentato deve prevedere le modalità di trattamento della
biomassa risultante dagli interventi, al fine di evitare accumuli o concentrazioni che possano risultare
pericolose per l’innesco e la diffusione degli incendi boschivi e, dove possibile, prevedere
l’asportazione con allontanamento o la triturazione della biomassa di risulta.
Inoltre, nel caso di reimpianti, sono ammissibili tutte le operazioni necessarie alla sua esecuzione e in
particolare:
-
decespugliamento;
eventuale formazione di piazzole o altri interventi localizzati di sistemazione del
terreno e per la raccolta e allontanamento delle acque superficiali in eccesso;
-
lavorazione del terreno e/o apertura di buche;
-
messa a dimora delle piantine e/o semina;
-
messa a dimora di tutori e/o di shelter o altre protezioni individuali;
-
eventuale pacciamatura;
-
eventuale irrigazione all’impianto;
155
156
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
-
spese di acquisto e trasporto dei materiali vivi o morti utilizzati.
Sono ammissibili anche la recinzione generalizzata dell’area di intervento, in alternativa alla messa a
dimora di protezioni individuali, quando tecnicamente ed economicamente più conveniente.
I rinfoltimenti devono essere eseguiti, quando necessario e possibile, utilizzando varietà o cloni
resistenti alle principali fitopatologie.
I.2 Realizzazione di nuove strutture ed infrastrutture per l’Antincendio Boschivo (AIB)
o adeguamento funzionale di quelle esistenti (sentieri forestali e piste) punti di
approvvigionamento idrico; piazzole di atterraggio per elicotteri che svolgono
funzioni di antincendio boschivo; viali e fasce parafuoco; radure; torrette o punti
per il controllo del territorio; impianti di videocontrollo e di radio e tele
comunicazione manutenzione di viali e fasce parafuoco.
I.2.1) Realizzazione di invasi, serbatoi o vasche di raccolta delle acque per antincendi boschivi
– DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Gli invasi, i serbatoi o le vasche antincendi boschivi sono strutture fisse a cielo aperto per
l’approvvigionamento idrico di mezzi terrestri e di elicotteri operanti nello spegnimento di incendi
boschivi.
L’opportunità di realizzare un invaso deve essere valutata in relazione alla presenza di altri punti di
approvvigionamento idrico che siano al servizio del medesimo comprensorio.
La loro localizzazione e la capacità deve essere determinata in base alle caratteristiche vegetazionali
dell’area, alla morfologia del terreno, alla disponibilità idrica per il riempimento, alla vicinanza con altri
punti d’acqua.
Gli invasi devono avere una capacità compresa tra 100 e 2000 mc e nella zona centrale devono avere
una profondità maggiore a 2,5 metri. Inoltre, devono essere dotati di:
idonea impermeabilizzazione, in terra, tramite compattazione, o in materiali sintetici
e/o calcestruzzo, cemento armato;
idoneo sistema di adduzione dell’acqua, tale da garantire il rifornimento anche nel
periodo estivo;
-
idoneo scolmatore;
-
eventuale scarico di fondo;
-
punto di presa per i mezzi terrestri.
realizzazione o ripristino di segnaletica e strumenti atti a impedire o a regolare
l’accesso sulla base delle disposizioni di legge, e a garantire la messa in sicurezza degli invasi.
(esempi: cartellonistica, recinzioni, strutture idonee a garantire la risalita in caso di cadute
accidentali di persone o animali nei punti di approvvigionamento).
Per i mezzi terrestri deve essere assicurato l’accesso tramite idonea viabilità e con piazzale di manovra
sul punto di presa, che deve essere individuato e ben evidenziato. Il punto di presa deve consentire
l’adduzione con un tubo di pescaggio minimo di 2,5 metri.
Per consentire il pescaggio in sicurezza agli elicotteri la zona deve essere libera da ogni tipo di cavo
aereo e per una distanza di almeno 10 metri intorno al bordo dell’invaso non deve essere presente
vegetazione con altezza superiore a 1,5 metri che possa essere d’ostacolo per l’avvicinamento,
l’allontanamento e le operazioni di pescaggio dell’elicottero.
Nella scelta della localizzazione degli invasi, compatibilmente con l’orografia della zona e con la
disponibilità di acqua, devono essere privilegiate le zone in quota.
I serbatoi o vasche di raccolta delle acque possono essere posizionati anche fuori terra e devono
soddisfare almeno i seguenti requisiti:
-
capacità non inferiore a 20 metri cubi;
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-
rispettare le norme di sicurezza;
essere posti a meno di 3 Km da boschi che abbiano un‘estensione accorpata non
inferiore a 20 ha;
-
essere accessibili ai mezzi adibiti al servizio AIB;
essere dotati di idoneo scolmatore e abbiano un idoneo sistema di adduzione
dell’acqua tale da garantire il rifornimento anche nel periodo estivo.
I.2.2) Adeguamento funzionale di invasi, serbatoi o vasche di raccolta delle acque per
antincendi boschivi - DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
L’adeguamento funzionale degli invasi e degli altri punti fissi di approvvigionamento idrico deve essere
finalizzata a consentire la piena funzionalità delle opere, sia per l’approvvigionamento di mezzi terrestri
che degli elicotteri del servizio antincendi boschivi.
Sono ammissibili gli interventi realizzati in invasi, serbatoi o vasche di raccolta che siano idonei
all’utilizzo a fine AIB (strutture fisse a cielo aperto per l’approvvigionamento idrico di mezzi terrestri e
di elicotteri operanti nello spegnimento di incendi boschivi). Pertanto, tali strutture devono avere le
seguenti caratteristiche:
-
capacità strutturale compresa tra 20 e 5000 mc;
siano posti a meno di 3 Km da boschi che abbiano un’estensione accorpata non
inferiore a 20 ha.
Gli interventi ammissibili sono:
svuotamento e ripulitura dell’invaso dai materiali sedimentati sul fondo e per il
ripristino della sua funzionalità;
-
recupero o sostituzione dell’impermeabilizzazione del fondo e delle sponde;
taglio straordinario dalla vegetazione arborea ed arbustiva che crea ostacolo per
l’avvicinamento, l’allontanamento ed il pescaggio con elicotteri;
sistemazione del punto di presa per mezzi terrestri e/o eventuale adeguamento del
piazzale di manovra;
sistemazione dello scolmatore, dello scarico di fondo, del sistema di adduzione
dell’acqua;
realizzazione o ripristino di segnaletica e strumenti atti a impedire o a regolare
l’accesso sulla base delle disposizioni di legge, e a garantire la messa in sicurezza degli invasi.
(esempi: cartellonistica, recinzioni, strutture idonee a garantire la risalita in caso di cadute
accidentali di persone o animali nei punti di approvvigionamento).
ANNOTAZIONI punti I.2.1) e I.2.2)
L’acqua raccolta nei punti di approvvigionamento idrico (di nuova realizzazione o soggetti ad
adeguamento) deve essere esclusivamente e permanentemente utilizzata per il servizio antincendi
boschivi, salvo l’eventuale utilizzo di quella in esubero (deflusso dal troppo pieno).
È possibile, in deroga al punto precedente e nel caso in cui il richiedente sia un soggetto di diritto
pubblico o un Consorzio di bonifica, la realizzazione o l’adeguamento funzionale di invasi a duplice
funzione per le finalità di prevenzione di cui alla presente misura (prevenzione antincendio e
prevenzione dissesto idrogeologico) purchè:
- abbiano un posizionamento idoneo allo svolgimento di entrambe le funzioni;
- sia garantito nel periodo di operatività per il maggior rischio incendi (15 giugno – 15 settembre) un
pescaggio minimo nella zona centrale di 2,5 metri;
- al progetto sia allegato un Piano di gestione delle acque che illustri, per tutta la durata dell’impegno
di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., le
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modalità di utilizzo dell’invaso e di riempimento o svuotamento dello stesso nel corso dell’anno.
In ogni caso, il richiedente non potrà richiedere nel periodo di impegno nessun rimborso per eventuali
danni provocati dal prelievo di acqua utilizzata per lo spegnimento degli incendi.
I.2.3) Realizzazione e adeguamento funzionale di torrette di avvistamento AIB - DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Le torrette, di altezza idonea a garantire la visibilità del territorio circostante e comunque non inferiore
a 6 metri, devono essere realizzate con tralicci metallici o in legno e dotate di:
-
idonee scale che garantiscano l’accesso in sicurezza alla sommità;
-
piattaforma provvista di copertura;
-
recinzione perimetrale;
-
impianto per la protezione dalle scariche atmosferiche;
-
dispositivi atti a garantire la sicurezza degli operatori;
-
idonea viabilità per l’accesso.
Gli interventi finanziabili per la loro realizzazione sono le seguenti:
sistemazione dell’area, compreso il taglio della vegetazione e l’eliminazione del
materiale di risulta;
-
acquisto e posa in opera di torretta prefabbricata;
-
realizzazione in loco della torretta compreso l’acquisto dei materiali necessari;
-
realizzazione di recinzione perimetrale.
L’adeguamento funzionale delle torrette deve consentire la piena funzionalità dell’opera, sia per
l’avvistamento degli incendi boschivi che per la sicurezza degli operatori.
Gli interventi possono consistere nelle seguenti azioni:
taglio della vegetazione arborea che impedisce una vista panoramica del territorio,
compreso il trattamento del materiale di risulta;
taglio della vegetazione arbustiva nell’area di pertinenza della torretta, compreso il
trattamento del materiale di risulta;
-
sistemazione della piazzola;
-
adeguamenti della struttura della torretta;
-
realizzazione o ripristino di recinzione perimetrale.
I.2.4) Realizzazione e adeguamento funzionale di punti fissi di avvistamento - DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
I punti fissi di avvistamento devono essere posizionati in luoghi panoramici (crinali o sommità
montuose; punti panoramici in genere) dotati di idonea viabilità di accesso e da cui sia possibile
un’ampia visibilità sul territorio circostante.
L’adeguamento dei punti di avvistamento deve essere finalizzato a consentire la piena funzionalità
dell’opera, sia per l’avvistamento degli incendi boschivi che per la sicurezza degli operatori.
Gli interventi finanziabili consistono in:
taglio della vegetazione arborea che impedisce una vista panoramica del territorio, con
eliminazione del materiale di risulta;
taglio della vegetazione erbacea ed arbustiva nell’area di pertinenza del punto di
avvistamento, nei limiti necessari alla piena funzionalità, con eliminazione del materiale di
risulta;
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realizzazione di idonea nuova tettoia in legno o adeguamento di quelle esistenti
finalizzate alla protezione dal sole degli operatori.
ANNOTAZIONI ai punti I.2.3) e I.2.4)
Gli interventi di cui ai punti I.2.3) e I.2.4) possono essere realizzati esclusivamente da Enti pubblici
facenti parte dell’Organizzazione Regionale AIB (Comuni, Enti gestori dei parchi regionali, Aziende
regionali ed altri Enti Regionali) nonché da Associazioni di volontariato facenti parte
dell’Organizzazione Regionale AIB.
Nel caso di realizzazione di strutture ex-novo o di adeguamento funzionale di strutture non inserite nel
Censimento regionale delle opere AIB, l’intervento è finanziabile solo previo assenso dell’Ufficio della
Giunta Regionale competente in materia di incendi boschivi, che provvede anche al loro inserimento
nel Censimento regionale delle opere AIB.
Tutti gli interventi devono essere autorizzati solo se ritenuti di strategica ed indispensabile importanza
ai fini della prevenzione e repressione degli incendi boschivi.
La localizzazione delle torrette deve essere considerata in relazione all’eventuale presenza, nelle
vicinanze, di altri sistemi di avvistamento, in modo da garantire l’integrazione del servizio.
Le torrette devono essere rispondenti ai parametri di cui al D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. per quanto attiene
la sicurezza degli operatori.
I.2.5) Realizzazione ed adeguamento funzionale della viabilità forestale di interesse AIB DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Ai fini del presente bando la viabilità forestale di interesse AIB comprende:
le “strade o piste forestali”, intese come strade o piste ad uso privato e a fondo
naturale che attraversano o sono contigue ad aree boscate o che consentono il collegamento
delle zone boscate con la viabilità pubblica o ad uso pubblico, purchè collocati nel territorio di
comuni classificati ad alto rischio di incendi dal vigente Piano Operativo Regionale Antincendi
Boschivi redatto ai sensi dell’art. 74 della L.r. 39/00 e s.m.i. (vedi allegato A);
i sentieri o le mulattiere di accesso al bosco o di attraversamento di aree boscate,
aventi fondo naturale e larghezza massima di 1,80 metri, purchè collocatati nel territorio di
comuni classificati ad alto rischio di incendio dal vigente Piano Operativo Regionale Antincendi
Boschivi redatto ai sensi dell’art. 74 della L.r. 39/00 e s.m.i. (vedi allegato A);
altra viabilità ad uso pubblico di interesse AIB. Per “altra viabilità ad uso pubblico di
interesse AIB” devono intendersi le strade a fondo naturale che rivestano un ruolo importante
ai fini della prevenzione e dello spegnimento degli incendi e per le quali ricorrono gli elementi
di seguito indicati:
•
sono collocate nel territorio di comuni classificati ad alto rischio di incendi dal
vigente Piano Operativo Regionale Antincendi Boschivi redatto ai sensi dell’art. 74
della L.r. 39/00 e s.m.i. (vedi allegato A);
•
il richiedente è un Ente pubblico o un consorzio di gestione delle strade vicinali di
uso pubblico;
•
il richiedente (Ente o Consorzio) si impegna alla manutenzione durante il periodo
di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di
destinazione” del DAR e s.m.i. senza gravare sui fondi regionali per l’AIB;
•
abbiano un’effettiva utilità ai fini della della prevenzione e dello spegnimento degli
incendi, attestata dall’Ente competente in materia di incendi boschivi (Provincia,
Comunità Montana; Unione dei Comuni);
•
oppure, in alternativa al punto precedente, rappresentino l’unico collegamento
della viabilità di servizio AIB alla viabilità pubblica principale, attestata
dall’Ufficio della Giunta Regionale della Toscana competente in materia di incendi
boschivi.
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la “viabilità di servizio” alle opere antincendi boschivi, intesa come quella di esclusiva
competenza dei soggetti pubblici facenti parte dell’Organizzazione regionale AIB, inserita o in
via di inserimento nel Censimento regionale delle opere AIB e di esclusiva pertinenza alle
seguenti strutture AIB:
•
Torrette e punti fissi di avvistamento;
•
Impianti di videocontrollo;
•
Laghetti e punti di approvvigionamento idrico;
•
Impianti della rete radio regionale;
•
Elisuperfici e basi elicotteri.
Sono ammissibili gli interventi di
realizzazione di nuova viabilità forestale di interesse AIB, con le specifiche tecniche
previste dal vigente Regolamento Forestale della Toscana per le opere permanenti alle voci
“pista forestale” e “sentieri o mulattiere”;
adeguamento funzionale della viabilità forestale di interesse AIB esistente, per
agevolare le attività connesse alla prevenzione e allo spegnimento degli incendi e a garantire
la percorrenza in sicurezza da parte dei mezzi correntemente impiegati nelle operazioni di
controllo e spegnimento degli incendi (esecuzione di interventi rivolti alla canalizzazione delle
acque, alla stabilizzazione del fondo stradale e/o delle scarpate stradali; alla manutenzione
straordinaria o realizzazione di opere accessorie).
Sono compresi anche l’acquisto e messa in opera di segnaletica e strumenti atti a regolare l’accesso
sulla base delle disposizioni di legge, e a garantire la messa in sicurezza dei tracciati interessati dai
lavori.
Sono esclusi gli interventi di realizzazione di piste temporanee, così come definite ai sensi della L.R.
39/00 e s.m.i.
ANNOTAZIONI
In deroga a quanto sopra previsto, gli interventi di realizzazione e adeguamento di strade o piste
forestali, sentieri e altra viabilità ad uso pubblico di interesse AIB possono essere eseguiti anche nel
territorio di comuni classificati a medio rischio di incendio dal vigente Piano Operativo Regionale
Antincendi Boschivi redatto ai sensi dell’art. 74 della L.r. 39/00 e s.m.i., solo se ricorrono entrambe le
seguenti condizioni:
siano realizzati da Enti pubblici facenti parte dell’Organizzazione Regionale AIB
(Comuni, Enti gestori dei parchi regionali, Aziende regionali ed altri Enti Regionali);
il progetto sia stato preventivamente autorizzato dall’Ufficio della Giunta Regionale
della Toscana competente in materia di incendi boschivi.
Nel caso di realizzazione ex-novo o di adeguamento funzionale di viabilità di servizio alle opere
antincendi boschivi non inserite nel Censimento regionale delle opere AIB, l’intervento è finanziabile
solo previo assenso dell’Ufficio della Giunta Regionale competente in materia di incendi boschivi, che
provvede anche al loro inserimento nel Censimento regionale delle opere AIB.
I.2.6)
Realizzazione
di
viali
e
fasce
parafuoco
in
area
boscata-
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Ai fini del presente bando si intendono per :
viali parafuoco, quelle strutture composte da una strada forestale e da due fasce
laterali con minore densità di vegetazione;
fasce parafuoco, quelle strutture di transizione tra le aree boscate e i terreni a diversa
destinazione e composte da una fascia di terreno non boscato privo di vegetazione e
possibilmente lavorato e da una fascia boscata a minore densità rispetto alle aree boscate
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adiacenti.
Per la realizzazione di viali e fasce parafuoco, sono ammissibili interventi realizzati in base ai seguenti
criteri:
a) Viali Parafuoco - i viali parafuoco possono essere realizzati ex-novo oppure possono derivare
dall’adeguamento di una viabilità forestale esistente o dalla riconversione di cesse parafuoco
(interruzioni della vegetazione non provviste di viabilità interna).
Per la realizzazione di viali parafuoco sono ammissibili gli interventi di:
realizzazione o adeguamento del tracciato stradale considerando che deve essere a
fondo naturale, adeguato in modo che sia idoneo al transito dei mezzi AIB, dotato di opere di
regimazione delle acque, con piazzole di scambio, collegato a viabilità esistente tale da
consentire l’accesso e l’uscita nelle due direzioni, possibilmente con innesti intermedi che
favoriscano l’eventuale allontanamento del personale;
realizzazione o adeguamento delle fasce laterali attraverso i seguenti interventi
selettivi sulla vegetazione esistente:
•
asportazione della vegetazione arbustiva;
•
asportazione di tutte le conifere di specie ad elevata infiammabilità;
•
asportazione o diradamento delle altre conifere;
•
asportazione, diradamento, conversione all’alto fusto delle latifoglie;
•
eventuale asportazione del manto erbaceo tramite lavorazione del terreno;
•
l’acquisto e messa in opera di segnaletica e strumenti atti a regolare l’accesso sulla
base delle disposizioni di legge, e a garantire la messa in sicurezza dei tracciati
interessati dai lavori.
L’ampiezza dei viali parafuoco deve essere dimensionata in relazione alle caratteristiche degli
eventuali fronti di fiamma, della vegetazione presente e della morfologia. Si può considerare
idonea una larghezza totale variabile tra 25 e 50 metri, calcolata a partire dalla base del fusto
delle piante aboree o arbustive presenti sui margini.
b) Fasce parafuoco - possono essere realizzate nelle seguenti zone, ove sia presente un elevato
rischio di incendio, e in particolare nelle:
-
zone di transizione tra bosco e coltivi, quali seminativi, oliveti e vigneti;
-
zone di transizione tra bosco ed incolti;
-
zone di transizione tra bosco e pascoli;
-
zone di transizione tra castagneti da frutto coltivati e bosco circostante;
zone di transizione tra bosco e strutture viarie, escluso quelle classificate viali
parafuoco;
-
zone di transizione tra bosco e insediamenti civili o strutture ricettive.
La presenza della fascia parafuoco deve ridurre il rischio di incendio boschivo consentendo un
pronto intervento di estinzione, inoltre, nel caso di insediamenti deve realizzare condizioni di
sicurezza per gli stessi.
Le fasce parafuoco devono essere ricavate attraverso i seguenti interventi selettivi sulla
vegetazione esistente:
-
ripulitura dalla vegetazione arbustiva;
lavorazione andante o sfalciatura della fascia posta nell’aree a destinazione non
boschiva;
-
diradamento delle conifere;
-
spalcatura delle conifere;
-
diradamento o conversione all’alto fusto delle latifoglie;
161
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nei boschi misti conifere-latifoglie qualunque intervento volto a favorire l’affermazione
delle latifoglie.
L’ampiezza delle fasce parafuoco, in relazione al rischio di incendio, della vegetazione presente
e della morfologia, deve essere compresa tra 10 e 20 metri, calcolata a partire dalla base del
fusto delle piante aboree o arbustive presenti sul margine fino al confine delle aree con
diverse destinazione di cui sopra.
I.2.7) Manutenzione di viali e fasce parafuoco in area boscata - DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Gli interventi di manutenzione sui viali parafuoco possono consistere nelle seguenti azioni:
-
sistemazione del piano viario;
-
ripristino della funzionalità delle opere di regimazione delle acque superficiali;
-
nuova realizzazione di opere di regimazione delle acque superficiali;
-
ripulitura delle fasce laterali dalla vegetazione erbacea e arbustiva;
-
interventi di diradamento e/o avviamento all’alto fusto nelle fasce laterali;
ampliamenti, ove necessario, delle fasce laterali, non superando la larghezza massima
complessiva di 50 m, calcolata a partire dalla base del fusto delle piante aboree o arbustive
presenti sui margini;
l’acquisto e messa in opera di segnaletica e strumenti atti a regolare l’accesso sulla
base delle disposizioni di legge, e a garantire la messa in sicurezza dei tracciati interessati dai
lavori.
La manutenzione della fascia parafuoco deve consentire la riduzione del rischio di
incendio boschivo e permettere interventi rapidi ed in sicurezza.
Gli interventi di manutenzione possono consistere nelle seguenti azioni:
-
ripulitura dalla vegetazione arbustiva;
lavorazione andante o sfalciatura della fascia posta nell’aree a destinazione non
boschiva;
-
diradamento delle conifere;
-
diradamento o conversione all’alto fusto delle latifoglie;
nei boschi misti conifere-latifoglie qualunque intervento volto a favorire l’affermazione
delle latifoglie;
ampliamenti ove necessario, delle fasce parafuoco, non superando comunque la
larghezza massima 20 m, calcolata a partire dalla base del fusto delle piante aboree o
arbustive presenti sul margine fino al confine delle aree con diverse destinazione di cui sopra.
ANNOTAZIONI ai punti I.2.6) e I.2.7)
Tutti gli interventi devono essere autorizzati solo se ritenuti di strategica ed indispensabile importanza
ai fini della prevenzione e repressione degli incendi boschivi.
Nella realizzazione o manutenzione dei viali o delle fasce parafuoco deve essere sempre effettuato
l’allontanamento e/o l’eliminazione del materiale di risulta.
Nel caso di realizzazione ex-novo o adeguamento funzionale di viali parafuoco non inseriti nel
Censimento regionale delle opere AIB e realizzati da Enti pubblici facenti parte dell’Organizzazione
Regionale AIB, l’intervento è finanziabile solo previo assenso dell’Ufficio della Giunta Regionale
competente in materia di incendi boschivi, che provvede anche al loro inserimento nel Censimento
regionale delle opere AIB.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
I viali e le fasce parafuoco possono essere realizzati solo se collocatati nel territorio di comuni
classificati ad alto rischio di incendio dal vigente Piano Operativo Regionale Antincendi Boschivi redatto
ai sensi dell’art. 74 della L.r. 39/00 e s.m.i. (vedi allegato A)
In deroga a quanto sopra previsto, i viali e le fasce parafuoco possono essere collocati nel territorio di
comuni classificati a medio rischio di incendio dal vigente Piano Operativo Regionale Antincendi
Boschivi esclusivamente se realizzati da Enti pubblici facenti parte dell’Organizzazione Regionale AIB
(Comuni, Enti gestori dei parchi regionali, Aziende regionali ed altri Enti Regionali).
Per gli interventi di adeguamento funzionale di viali e le fasce parafuoco esistenti, invece, vale quanto
riportato al successivo paragrafo 5 “Localizzazione dell’investimento”.
II
Interventi di prevenzione e lotta alle fitopatie in soprassuoli forestali composti da
specie suscettibili, tramite l’esecuzione di: trattamenti localizzati con prodotti
biologici o a basso impatto ambientale. Le fitopatie oggetto di questo intervento
sono quelle che provocano danni gravi e tali da aumentare significativamente il
rischio di incendio.
Sono finanziabili esclusivamente gli interventi per la prevenzione e la lotta alle fitopatie che provocano
danni gravi e tali da aumentare significativamente il rischio di incendio e indicate all’Allegato D) al
presente Bando e che interessano unicamente le specie forestali ad esse suscettibili e indicate nello
stesso Allegato.
Ai fini della prevenzione dei danni dovuti a fitopatie sono ammissibili a contributo:
l’esecuzione di interventi di trattamento localizzati ed eseguiti con prodotti biologici
(con esclusione dei prodotti chimici di sintesi), ivi compreso l’utilizzo di organismi antagonisti,
in soprassuoli forestali composti da specie suscettibili di danni a causa di fitopatie;
l’utilizzazione di feromoni o attrattivi sessuali per il monitoraggio e la cattura massale
di patogeni;
-
altri metodi di lotta biologica.
Sono ammissibili gli interventi eseguiti su piante singole (di cui all’Allegato D) attaccate dalla fitopatia
purchè poste all’interno di aree forestali, così come definite dall’art. 3 della L.R. 39/00 e s.m.i., o su
popolamenti forestali composti per almeno il 51% dalle specie di cui all’Allegato D) e in cui è accertata
la presenza della fitopatia in forma diffusa. In particolare sono riconosciute le seguenti voci di spesa:
i costi di acquisto dei prodotti fitosanitari utilizzati per il trattamento, delle trappole e/o
dei feromoni o degli attrattivi sessuali;
-
costi di distribuzione e/o applicazione del prodotto fitosanitario.
Gli interventi e i prodotti utilizzati devono essere conformi alla vigente normativa in materia
fitosanitaria.
III
Interventi di prevenzione del rischio idrogeologico (realizzazione o manutenzione
di sistemazioni idraulicoforestali; piccole sistemazioni di versante; interventi in
alveo per il controllo dell’erosione; ripuliture in alveo per il mantenimento del
reticolo idrografico minore; opere di captazione e drenaggio delle acque
superficiali; interventi di controllo dell’erosione superficiale lungo la viabilità
forestale; controllo della vegetazione in aree a rischio idrogeologico; ecc.).
Gli interventi finanziabili devono essere realizzati all’interno delle aree forestali così come definite dalla
L.R. 39/00 e s.m.i. e devono essere finalizzati a prevenire l’instaurarsi di fenomeni erosivi e di
instabilità dei terreni. Non sono ammissibili gli interventi in alveo e/o lungo le sponde di corsi d’acqua
interessati da opere classificate di I o II categoria ai sensi della normativa vigente e lungo i canali di
origine artificiale.
Tutti gli interventi di sistemazione devono essere realizzati con tecniche che minimizzano l’impatto
sull’ambiente e sul paesaggio e che privilegino, quando tecnicamente possibile, l’utilizzo di materiali
naturali (fibre naturali, pietra, legname).
163
164
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Inoltre, nell’esecuzione di eventuali piantagioni o nella messa a dimora di specie arboree e/o
arbustive, anche per la realizzazione di opere vive, devono essere utilizzate esclusivamente specie di
cui all’Allegato E) al presente bando.
III.1 Realizzazione o manutenzione di sistemazioni idraulico-forestali e piccole sistemazioni di
versante - DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione gli interventi finalizzati al controllo del deflusso delle acque
superficiali e al consolidamento della stabilità dei terreni.
Sono ammissibili a finanziamento:
esecuzione ex novo di inerbimenti, gradinate, cordonate, graticciate, fascinate,
viminate, palificate semplici o doppie, muretti in pietra, briglie e altre sistemazioni trasversali
dei solchi di erosione, fossi di guardia e canalette, o altre opere similari;
interventi di manutenzione straordinaria atti a ripristinare l’efficienza e la stabilità di
manufatti o sistemazioni delle tipologie sopra indicate.
III.2 Interventi in alveo per il controllo dell’erosione - DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Sono finanziabili gli interventi di realizzazione di nuove opere o adeguamento funzionale di opere
preesistenti eseguiti all’interno degli alvei e lungo le sponde e finalizzati a:
controllo dell’erosione in alveo e stabilizzazione delle sponde (briglie, briglie selettive,
pennelli, gabbionate, scogliere);
controllo dei deflussi e laminazione delle onde di piena (briglie a bocca tarata; piccoli
sbarramenti in alveo, di cubatura massima invasata inferiore a 5000 mc).
III.3 Ripuliture in alveo per il mantenimento del reticolo idrografico minore - DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
Al fne di assicurare il corretto deflusso delle acque all’interno dell’alveo sono ammissibili:
taglio della vegetazione arborea ed arbustiva entro i limiti di massima piena compreso
allontanamento e trattamento del materiale di risulta;
asportazione e allontanamento al di fuori del letto di massima piena di materiali
trasportati dalle acque ed accumulati all’interno degli alvei e/o che possono ostruire il regolare
deflusso delle acque.
III.4 Realizzazione o manutenzione straordinaria di opere di captazione e drenaggio delle acque
superficiali in terreni soggetti a ristagno idrico e in presenza di sorgenti - DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
Sono ammissibili a finanziamento tutti gli interventi di realizzazione di nuove opere o adeguamento
funzionale di opere preesistenti finalizzate alla prevenzione dell’instaurarsi di fenomeni di dissesto, se
pur localizzati, in aree soggette a ristagno idrico, e relativi a:
intercettazione e allontanamento delle acque superficiali tramite fossi e canali,
semplici o rivestiti in pietra e/o legname;
-
drenaggi superficiali e profondi;
captazione di sorgenti o venute a giorno e allontanamento controllato delle acque
raccolte, tramite fossi, canalette o tubature.
Sono escluse le opere finalizzate esclusivamente alla captazione per usi civili, agricoli o industriali.
III.5 Interventi di controllo dell’erosione superficiale lungo la viabilità forestale - DESCRIZIONE
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
DELL'INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione tutti gli interventi straordinari di miglioramento delle caratteristiche
della viabilità minore esistente e a fondo naturale (strade o piste forestali, sentieri, mulattiere), anche
se di uso pubblico, al fine di evitare la loro trasformazione in collettori e vie preferenziali di
scorrimento disordinato delle acque superficiali e in punti di innesco di fenomeni di dissesto.
Sono ammissibili a contributo gli interventi di realizzazione o adeguamento funzionale di:
-
cunette, taglia-acqua e altre opere consimili;
-
ricarico con inerti;
tombini o attraversamenti in corrispondenza di impluvi o fossetti e delle opere ad essi
connesse per la canalizzazione e la stabilità delle scarpate e delle sponde interessate e la loro
messa in sicurezza (staccionate, coperture, ecc.);
consolidamento delle scarpate stradali, anche attraverso la realizzazione di piccoli
muretti in pietrame o altre piccole opere sistematorie.
III.6 Controllo
della
vegetazione
in
aree
a
rischio
idrogeologico
-
DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
Sono ammissibili a finanziamento interventi a carico di boschi posti in zone potenzialmente instabili,
finalizzati alla riduzione del carico sulle pendici per la tutela di centri abitati, infrastrutture e sponde di
corsi d’acqua.
Questi interventi possono essere realizzati quando, in base alle caratteristiche vegetazionali e geomorfologiche sia evidente un incremento del rischio di dissesto idrogeologico e/o un’accelerazione
dell’evoluzione o dell’estensione di eventuali fenomeni di dissesto attivi o quiescenti.
Tale rischio deve essere attestato dalla presentazione di una relazione geologica a firma di un tecnico
competente ai sensi della normativa e della giurisprudenza vigente o da una dichiarazione di urgenza
per la pubblica incolumità emessa da un organismo pubblico competente. Tali documenti devono
essere allegati al progetto (definitivo o esecutivo).
Possono essere realizzati:
-
l’asportazione di tutte le piante instabili o inclinate;
l’asportazione di piante atterrate, totalmente o parzialmente, purchè si proceda al
riposizionamento o messa in sicurezza della ceppaia o sua asportazione (quando tecnicamente
possibile senza compromettere la stabilità dell’area);
la riduzione della massa complessiva del soprassuolo attraverso l’esecuzione di tagli
selvicolturali secondo le diverse tipologie previste dalla L.R. 39/00 e s.m.i. e dal Regolamento
forestale fino all’esecuzione di tagli raso.
b. Ricostituzione di soprassuoli danneggiati da:
I
Incendi boschivi (interventi sulla vegetazione morta o compromessa; rinfoltimenti
e/o rimboschimenti; interventi puntuali e/o estensivi di consolidamento
superficiale delle aree bruciate; manutenzione e realizzazione di viabilità di
servizio; ecc.). - DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Sono ammissibili a finanziamento esclusivamente le spese sostenute per noli o per l’acquisto di
materiali utilizzati per l’esecuzione dei seguenti interventi di ricostituzione di soprassuoli danneggiati
da incendi boschivi:
i.
taglio piante morte o compromesse;
ii.
tramarratura e riceppatura dei cedui;
iii. sfolli o diradamenti volti a favorire l’affermazione delle latifoglie nei boschi misti coniferelatifoglie;
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iv. interventi, puntuali e/o estensivi, di consolidamento superficiale delle aree bruciate volti a
favorire la ricostituzione dei soprassuoli cioè la realizzazione delle necessarie opere per la
regimazione delle acque nonché altre opere, a queste connesse, volte a favorirne l’efficacia
(ad es.: sistemazione dei versanti tramite graticciate poste trasversalmente alla massima
pendenza e realizzate con materiale vegetale vivo o morto; realizzazione negli impluvi di
brigliette per il contenimento dell’erosione di fondo, utilizzando materiale vegetale e
pietrame).
v. eventuale rimboschimento o rinfoltimento con le specie arboree di cui all’Allegato C) al
presente bando, con eventuali sistemi di protezione delle piantine messe a dimora;
vi. eventuali interventi di recupero o ripristino di strutture e infrastrutture di servizio al bosco
esistenti all’interno dell’area percorsa dal fuoco e danneggiata dall’incendio stesso.
ANNOTAZIONI
Gli interventi di ricostituzione di soprassuoli danneggiati da incendi boschivi possono essere eseguiti
esclusivamente dagli Enti pubblici titolari delle competenze in materia di AIB ai sensi della L.R. 39/00
s.m.i. (Comuni, Enti gestori dei parchi regionali, Aziende regionali ed altri Enti Regionali) e devono
essere eseguiti nel rispetto delle prescrizioni tecniche contenute nel Piano Operativo AIB della Regione
Toscana.
Gli interventi devono essere
amministrazione diretta.
realizzati
unicamente attraverso
l’utilizzo
di
manodopera
in
Ai fini del presente bando, per soprassuoli danneggeggiati da incendi boschivi devono intendersi tutte
le aree forestali che risultino percorse dal fuoco da non più di 12 mesi prima dalla presentazione della
domanda sulla base di:
inserimento dell’area in uno degli strumenti di perimetrazione delle aree previsti dalla
L.R. 39/00 e s.m.i. e dal Regolamento forestale (Catasto delle aree percorse dal fuoco;
inventario e cartografia delle aree percorse dal fuoco);
-
atti ufficiali redatti dalla Pubblica amministrazione.
In merito ai criteri per la progettazione dei suddetti interventi devono essere tenuti presenti iseguenti
indirizzi:
per il rimboschimento di aree ove sia stata compromessa la ricostituzione naturale dei
soprassuoli esistenti devono essere impiegate specie di cui all’Allegato C);
ai sensi del comma 7 dell’articolo 76 della L.R. 39/00 e s.m.i. tutti gli interventi di cui
ai precedenti punti iv, v, vi devono essere preventivamente autorizzati dall’Ufficio competente
della Giunta Regionale in materia di incendi boschivi o, nel caso di aree naturali protette
statali, dal Ministero dell’Ambiente. L’autorizzazzione è concessa per accertate situazioni di
dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento di particolari valori
ambientali o paesaggistici.
II
Dissesto idrogeologico (interventi di recupero e consolidamento di versanti
dissestati; ripristino di sezioni idrauliche; ripristino della viabilità di servizio;
ricostituzione di boschi danneggiati; ecc.).
Sono ammissibili a contributo gli investimenti per l’esecuzione dei seguenti interventi volti alla
ricostituzione e ripristino dei boschi e delle opere sistematorie e/o delle infrastrutture di servizio in essi
ricomprese, danneggiati a causa di fenomeni di dissesto idrogeologico.
In particolare, sono ammissibili a finanziamento tutti gli interventi eseguiti nelle aree forestali in cui
siano presenti fenomeni di dissesto (frane o smottamenti, erosioni superficiali, siano essi localizzati o
diffusi), o che siano state interessate da eventi calamitosi eccezionali di natura idrogeologica, che
hanno provocato danni alle infrastrutture e/o al soprassuolo boschivo o possano comprometterne la
stabilità o la vitalità.
Tutti gli interventi di sistemazione devono essere realizzati con tecniche che minimizzano l’impatto
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sull’ambiente e sul paesaggio e privilegiando, quando tecnicamente possibile, l’utilizzo di materiali
naturali (fibre naturali, pietra, legname).
Inoltre, nell’esecuzione di eventuali piantagioni o nella messa a dimora di specie arboree ed arbustive,
anche per la realizzazione di opere vive, devono essere utilizzate esclusivamente specie di cui
all’Allegato E) al presente bando.
Possono essere finanziabili interventi di cui ai punti successivi.
II.I
Interventi
di
recupero
e
consolidamento
di
versanti
dissestati
-
DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione gli interventi di recupero e consolidamento di versanti dissestati
attraverso il controllo del deflusso delle acque superficiali e la stabilizzazione dei terreni.
Sono ammissibili la realizzazione ex-novo o il ripristino delle seguenti tipologie di opere o a esse simili:
-
gradinate, cordonate, graticciate, fascinate, viminate;
-
palificate semplici o doppie;
-
eventuali raccordi in rete metallica fra opere sistematorie;
-
muretti in pietra;
-
briglie e altre sistemazioni trasversali dei solchi di erosione;
-
fossi di guardia e canalette;
-
inerbimenti;
piantagioni di piante arboree o arbustive, compresa la messa a dimora delle relative
protezioni delle piante.
II.2
Interventi di ripristino di sezioni idrauliche - DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Sono ammissibili tutti gli interventi eseguiti per il controllo dei danni provocati da fenomeni erosivi in
impluvi naturali e in alveo e/o lungo le sponde di corsi interessati da opere di III, IV o V categoria o
non classificabili ai sensi della normativa vigente. Non sono ammissibili gli interventi in alveo e/o lungo
le sponde di corsi d’acqua interessati da opere classificate di I o II categoria ai sensi della normativa
vigente e lungo i canali di origine artificiale.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento:
asportazione e allontanamento di materiali trasportati dalle acque ed accumulati
all’interno delle sezioni idrauliche;
-
movimenti terra per il ripristino della sezione idraulica;
-
consolidamento spondale con legno, pietrame, piantagioni e/o inerbimenti;
-
realizzazioni o ripristino di briglie, soglie o di altre opere di difesa trasversale;
realizzazioni o ripristino di opere di difesa spondali quali pennelli, gabbionate,
scogliere.
II.3
Interventi
di ripristino della viabilità di servizio e altre infrastrutture - DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione tutti gli interventi per il ripristino delle caratteristiche e della
funzionalità della viabilità forestale di servizio esistente e a fondo naturale (strade o piste forestali,
sentieri, mulattiere).
Sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di intervento:
riapertura e risagomatura della sede stradale, comprese eventuali piccole rettifiche del
tracciato;
167
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
risagomatura e rinsaldamento delle scarpate anche attraverso la realizzazione di
muretti in pietrame o altre opere sistematorie (cordonate, graticciate, fascinate, viminate
gabbionate, palificate, ecc.);
-
sistemazioni di piccole frane che abbiano interessato le scarpate o il fondo stradale;
realizzazione o ripristino delle opere per la raccolta e l’allontanamento delle acque
superficiali, quali cunette, taglia-acqua, fossi di guardia e altre opere consimili;
realizzazione o ripristino di tombini o attraversamenti in corrispondenza di impluvi o
fossetti e delle opere ad essi connesse per la canalizzazione, la stabilità delle scarpate e delle
sponde interessate e la loro messa in sicurezza (staccionate, coperture, ecc.);
ripristino di infrastrutture stradali danneggiate, quali: ponti, attraversamenti,
staccionate, segnaletica, cartellonistica, ecc.;
ripristino di eventuali altre strutture danneggiate quali: piazzole, aree di sosta e
relative attrezzature, imposti permanenti, linee di esbosco permanenti, ecc.
II.4
Interventi di ricostituzione di boschi danneggiati da dissesto idrogeologico - DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
Sono compresi in questa sezione tutti gli interventi per la ricostituzione, all’interno di aree forestali,
della copertura vegetale arborea ed arbustiva distrutta o compromessa da dissesti idrogeologici.
Sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di intervento:
taglio e asportazione della vegetazione morta o compromessa o di altre piante per
favorire il ricaccio e il loro sviluppo;
-
decespugliamento;
eventuale formazione di piazzole o altri interventi localizzati di sistemazione del
terreno e per la raccolta e l’allontanamento delle acque superficiali in eccesso;
-
lavorazione del terreno e/o apertura di buche;
-
messa a dimora delle piantine e/o semina;
-
messa a dimora di tutori e/o di shelter o altre protezioni individuali;
-
eventuale pacciamatura;
-
eventuale irrigazione all’impianto;
-
spese di acquisto e trasporto dei materiali vivi o morti utilizzati.
Sono ammissibili anche le recinzioni generalizzate dell’area di intervento, in alternativa alla messa a
dimora di protezioni individuali, quando tecnicamente ed economicamente più conveniente.
3.1 Ulteriori limitazioni ed esclusioni
Oltre a quanto detto nel paragrafo precedente in merito ai singoli interventi, ai fini del presente bando
valgono anche le seguenti ulteriori limitazioni ed esclusioni:
le Società e le ditte individuali la cui attività è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di
una contabilità ordinaria sono tenute a presentare bilanci relativi ai tre anni precedenti alla
presentazione della domanda al fine di dimostrare le condizioni di cui ai successivi paragrafi
3.2 “Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà”;
tutti gli interventi devono essere realizzati conformemente a quanto previsto dalla L.R.
39/00 e s.m.i., dal Regolamento Forestale della Toscana e dal Piano Operativo Antincendi
Boschivi della Regione Toscana vigenti;
gli interventi devono essere cantierabili nei temini e nei modi previsti dal paragrafo 2.2
“Cantierabilità degli investimenti” dell’Allegato al DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n.
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801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10;
l’inizio dei lavori/acquisto/investimenti e delle relative spese deve essere conforme a
quanto stabilito ai paragrafi 2.3 “Inizio lavori” dell’Allegato DAR e s.m.i. e deve decorrere
dall’emissione atto di assegnazione con le specifiche e le eccezioni di cui al successivo
paragrafo 4 “Tipologie di spesa ammissibili”;
a tutte le opere oggetto degli interventi realizzati ai sensi del precedente punto a.I.2
(strutture per la prevenzione degli incendi boschivi) del precedente paragrafo 3 deve essere
sempre garantito l’accesso alle strutture al personale del servizio antincendi boschivi;
l’opportunità di eseguire gli interventi di realizzazione di strutture di prevenzione degli
incendi boschivi proposti da privati o altri soggetti non inseriti nell’Organizzazione Regionale
AIB, deve essere valutata in funzione delle esigenze dell’area in cui verranno realizzati e delle
strutture simili in essa già presenti.
tutti gli interventi devono rispettare le prescrizioni derivanti dalle norme vigenti in
materia ambientale e paesaggistica e contenute negli atti di pianificazione territoriale e negli
strumenti di gestione delle aree protette. Ove previsto dalle norme nazionali e regionali, i
progetti devono essere soggetti a Valutazione di incidenza o a Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA);
tutto il Materiale Forestale di Propagazione (MFP) impiegato per reimpianti o
rinfoltimenti deve rispettare quanto previsto dalla vigente normativa in materia (Direttiva
1999/105/CE, D.Lgs. 386 del 10/11/03, L.R. 39/00 e s.m.i.). Non sono ammessi a contributo
gli interventi di reimpianto o rinfoltimento realizzati con materiale non certificato, tranne che
nel caso di utilizzo di specie per le quali la normativa vigente non prevede la certificazione. Ai
sensi della L.R. n. 53/00, non sono ammissibili a contributo impianti o rinfoltimenti realizzati
con Materiale Forestale di Propagazione (MFP) derivante da Organismi Geneticamente
Modificati (OGM);
per gli interventi di cui ai punti a.I.1 e a.III.6 del precedente paragrafo 3, i costi
ammissibili a finanziamento devono essere calcolati al netto degli eventuali introiti ricavabili
dal materiale legnoso utilizzato;
il progetto e le relazioni tecniche presentate di cui al successivo paragrafo 9.4
“Richiesta del completamento della domanda di aiuto” devono essere redatte e firmate da un
soggetto tecnico competente ai sensi della normativa e della giurisprudenza vigente. Tale
soggetto tecnico deve essere iscritto al rispettivo albo o collegio professionale quando previsto
dalla normativa vigente;
in appendice al progetto o alla relazione e per gli interventi di cui ai punti a.I.1, a.I.2,
a.III, b.I, b.II del paragrafo 3 del presente bando deve essere allegato anche il Piano di
coltura e/o di manutenzione, relativo alle opere di manutenzione ordinaria che si prevede di
eseguire nel periodo di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e
vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i. per garantire la funzionalità dell’opera oggetto
dell’intervento;
il Piano di coltura e/o di manutenzione deve essere redatto e firmato dai soggetti
competenti di cui al punto precedente e, una volta approvato, assume la valenza di
prescrizione obbligatoria e di impegno essenziale, ma anche di indirizzo tecnico al quale
devono attenersi i beneficiari ed il personale preposto ai controlli. Copia di tale documento
deve essere restituita, debitamente vistata, al richiedente al momento del rilascio dell’atto del
rilascio dell’atto di assegnazione. Tale Piano, una volta approvato dall’Ente competente e
quando pertinente, per il periodo di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non
alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i. ha valenza anche ai fini di quanto
previsto dalla L.R. 39/00 e s.m.i.;
le operazioni previste nel Piano di coltura e/o di manutenzione restano escluse dal
finanziamento ma la loro esecuzione è comunque obbligatoria nel periodo di impegno di cui al
paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
durante la durata dell’impegno comunitario di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di
non alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i., la composizione dell’UTE/UPS può
169
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
170
variare per quanto riguarda le superfici indicate, a completamento della domanda di aiuto, per
giustificare la compatibilità della dimensione dell’intervento con le esigenze aziendali (beni
immobili collegati agli investimenti finanziati e non direttamente interessati dagli stessi) purchè
sia garantita e mantenuta la coerenza (dal punto di vista dell’indirizzo produttivo e
dimensionale) con l’investimento ammesso a finanziamento.
Il riconoscimento di un contributo ai sensi della presente bando e per l’esecuzione di uno degli
interventi previsti al precedente paragrafo 3 esclude la possibilità da parte del richiedente di accedere
ai contributi di cui alle misure 122, 123.b e 227 per la stessa superficie e la stessa tipologia di
intervento (intesi come: interventi selvicolturali, interventi sulla viabilità, interventi sui fabbricati, ecc.).
3.2 - Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà
Ai fini del presente bando non sono considerate imprese in difficoltà, e quindi possono presentare
domanda, quelle che presentano i requisiti sotto indicati:
I) Società e ditte individuali la cui attività è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di una contabilità
ordinaria:
a)
le Società a responsabilità limitata che, contemporaneamente, nel corso degli ultimi tre
esercizi finanziari non abbiano perso più della metà del capitale sociale e che nel corso degli
ultimi dodici mesi non abbiano perso più di un quarto di tale capitale;
b)
le Società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della Società,
ovvero le ditte individuali, che, contemporaneamente, nel corso degli ultimi tre esercizi
finanziari non abbiano perso più della metà del capitale sociale e che nel corso degli ultimi
dodici mesi non abbiano perso più di un quarto di tale capitale;
c)
tutte le altre Società e le ditte individuali per le quali non ricorrono le condizioni per l’apertura
nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza;
II)
Società e imprese di nuova costituzione, che alla data della ricezione della domanda di
aiuto non sono in possesso di tre esercizi finanziari approvati, e imprese che non hanno
l’obbligo di una contabilità ordinaria ma hanno l’obbligo di iscrizione al Registro delle
Imprese della C.C.I.A.A., che presentino:
a) un piano dettagliato nel quale sono descritti i mezzi finanziari che l’impresa intende attivare per
la copertura del costo totale del progetto nel periodo di durata degli investimenti;
b) il Certificato di Vigenza (rilasciato dal Registro delle Imprese della C.C.I.A.A.) dal quale risulti
che in capo alla Società o all’impresa non risultano stati fallimentari, di concordato preventivo o
di amministrazione controllata e che negli ultimi 5 anni non risultano in capo alla Società o
all’impresa dichiarazioni di stati fallimentari, di concordato preventivo o di amministrazione
controllata;
c) Visura Protesti (rilasciata dall’Ufficio Protesti della C.C.I.A.A.) che attesti l’assenza di protesti o di
stati di insolvenza in capo alla Società o all’impresa;
III)
Imprese che non hanno l’obbligo di una contabilità ordinaria e non hanno l’obbligo di
iscrizione al Registro delle Imprese della C.C.I.A.A., che presentino:
a. un piano dettagliato nel quale sono descritti i mezzi finanziari che l’impresa intende
attivare per la copertura del costo totale del progetto nel periodo di durata degli
investimenti;
b. Visura Protesti (rilasciata dall’Ufficio Protesti della C.C.I.A.A.) che attesti l’assenza di
protesti o di stati di insolvenza in capo alla Società o all’impresa;
c.
una dichiarazione sostitutiva, in conformità alle disposizioni del decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dalla quale risulti che in capo al
richiedente non esistono dichiarazioni di stati fallimentari, di concordato preventivo o
di amministrazione controllata.
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171
4. Tipologie di spesa ammissibili
Per quanto concerne le spese ammissibili oltre a quanto riportato nei paragrafi precedenti si applica
quanto previsto dal capitolo 3 “Spese ammissibili” del DAR e s.m.i..
Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di appalti pubblici, nei casi da queste previsti e per
tutti gli interventi eseguiti dagli Enti locali competenti ai sensi della L.R. 39/00 “Legge forestale della
Toscana”, per le tipologie di opere previste dagli artt. 10 e 15 si rimanda anche alle disposizioni
previste dal Capo I Titolo III della L.R. n. 39/00.
In particolare si ricorda che al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni
finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi cofinanziati, il beneficiario, per dimostrare
l’avvenuto pagamento delle spese inerenti un progetto approvato, deve rispettare quanto previsto dal
DAR e s.m.i. al paragrafo 3.3.3.1.4. “Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento”, che
elenca quelle che sono le modalità di pagamento dei fornitori ammesse.
L’ammissibilità delle attività (inizio dei lavori per le opere o acquisto del bene per gli investimenti
mobili) e delle relative spese decorre dall’emissione atto di assegnazione (vedi Decisione CE del 2
agosto 2010 n. C (2010) 5457 - Aiuto di Stato 250/2010).
Fanno eccezione le spese generali che, come definito nelle “Linee guida sull’ammissibilità delle spese
relative allo sviluppo rurale e a interventi analoghi” redatte dal Ministero delle Politiche Agricole e
forestali (Dipartimento delle Politiche di Sviluppo, Direzione Generale dello Sviluppo Rurale - POSR II 14 febbraio 2008) e dal DAR sono spese propedeutiche alla presentazione della domanda stessa e non
incidono sull’effetto incentivante del contributo comunitario. Pertanto, come stabilito nel DAR e s.m.i.
al paragrafo 3.3.3.1.1. “Riferibilità temporale al periodo di vigenza del finanziamento”, tali spese sono
ammissibili anche se antecedenti di 12 mesi la ricezione della domanda.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni si deve far
riferimento al “Prezzario regionale per interventi ed opere forestali”, di cui alla Deliberazione della
Giunta Regionale n.1091 del 22/12/08 e s.m.i.
Per le voci non previste nel Prezzario sopra citato o negli altri casi in esso previsti, si può ricorrere
all’analisi dei prezzi con i criteri definiti nel Prezzario stesso oppure ricorrere:
-
Prezzario regionale dei lavori pubblici di cui alla DGR n. 244 del 1/03/2010;
al Prezzario ufficiale di riferimento per le opere di competenza delle amministrazioni
dello Stato e degli Enti pubblici nazionali nel territorio regionale della Toscana e dell’Umbria,
pubblicato dal Ministero delle infrastrutture – Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche per la Toscana e per l’Umbria;
-
al Bollettino degli Ingegneri;
-
al raffronto fra diverse offerte comparabili.
Per la verifica della congruità e della ragionevolezza dei costi delle singole operazioni nel caso di
investimenti in natura, invece, si deve far riferimento alle “Tariffe orarie e tempi di esecuzione degli
interventi forestali” determinate con Decreto del 24 dicembre 2008, n. 6236 e s.m.i. Non sono
ammissibili a finanziamento operazioni non comprese in dette tariffe orarie.
Per essere sottoposti a verifica, le attività previste e le spese relative devono essere sempre descritte
nella relazione preliminare e/o nel progetto presentati a completamento della domanda di aiuto.
Non sono ammissibili a finanziamento gli investimenti che non sono congrui rispetto all’ordinamento
produttivo, alla capacità produttiva e alle esigenze gestionali dell’UTE/UPS oggetto della domanda.
Infine, si precisa che sono comunque ammissibili anche:
i costi relativi all’esecuzione di interventi e opere temporanee collegate e necessarie
alla corretta realizzazione e completamento dell’intervento o le eventuali opere accessorie,
purchè compresi entro la percentuale massima del 20% della spesa ammissibile per
l’esecuzione dei lavori (al netto delle opere accessorie e delle spese generali), quali:
•
ripuliture e decespugliamento, taglio di vegetazione arborea,
allontanamento e distruzione del materiale di risulta;
compreso
172
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
•
approntamento e messa in sicurezza dell’area di cantiere, ivi compreso gli oneri
per la sicurezza non compresi nei prezzi (vedi art. 131 del D.Lgs. n. 163/2006) e
la realizzazione o riapertura di piste temporanee di accesso o di altre opere
temporanee;
•
interventi per il ripristino e rinsaldamento dell’area di cantiere e delle relative
piste di servizio;
•
eventuali opere accessorie di raccolta e allontanamento delle acque superficiali o
sotterranee;
le spese generali, così come previsto dal paragrafo 3.3.3.2.12. “Spese generali” del
DAR e s.m.i., nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo degli investimenti materiali
a cui si riferiscono;
gli investimenti in natura esclusivamente se riferiti agli interventi a carattere
agronomico e forestale realizzati da privati e relativi ai punti a.I.1, a.I.2.4, a.I.2.6, a.I.2.7,
a.III.3, a.III.6, b.II.4 del paragrafo 3 del presente bando e con le modalità stabilite dal
paragrafo 3.3.3.2.8. “Fornitura di beni e di servizi senza pagamento in denaro” del DAR;
per gli interventi realizzati da Enti Pubblici con manodopera alle loro dipendenze, sono
ammissibili a finanziamento esclusivamente le spese sostenute per noli o per l’acquisto dei
materiali utilizzati per l’esecuzione degli interventi stessi, purché:
•
tali spese facciano parte di un progetto complessivo che comprende anche i lavori di
realizzazione dell’intervento;
•
il progetto nel suo complesso sia in linea con gli obiettivi e le prescrizioni del
presente bando;
•
l’ammissibilità a finanziamento delle spese sia subordinata all’approvazione del
progetto nel suo complesso;
•
il pagamento finale delle spesse ammissibili sia subordinato alla effettiva
realizzazione dell’intero progetto ai quali sono collegate.
Non sono invece ammissibili, oltre a quanto previsto nel DAR e s.m.i. o nei paragrafi precedenti, le
seguenti tipologie di spese:
•
lavori, opere od acquisti non direttamente connessi alla realizzazione del
progetto;
•
opere, investimenti in attrezzature, impianti riferite ad UTE/UPS diversa da quella
indicata in domanda di aiuto, ancorché relativa alla stessa impresa;
•
acquisto di mezzi di trasporto, anche se ad uso promiscuo, salvo i casi
specificatamente indicati nel presente bando;
•
acquisto di mobili, attrezzature e arredamenti degli uffici, ad eccezione fatta di
quanto specificamente indicato tra le spese ammissibili;
•
spese e opere relative alla realizzazione di abitazioni e alloggi, anche se destinati
al personale dipendente;
•
spese e oneri amministrativi per canoni di allacciamento e fornitura di energia
elettrica, gas, acqua, telefono e simili;
•
acquisto di autovetture;
•
spese generali relative agli investimenti immateriali;
•
onorari professionali per i quali non sia documentato, se dovuto, il versamento
della ritenuta d’acconto.
5. Localizzazione dell’investimento
Tutti gli interventi di prevenzione degli incendi boschivi di cui ai punti a.I e a.II del precedente
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
paragrafo 3, fatte salve eventuali prescrizioni più restrittive riportate nella descrizione dei singoli
interventi e quanto riportato al successivo capoverso, sono ammissibili solo se effettuati nelle aree
forestali poste nei territori comunali classificati ad alto e medio rischio di incendio, così come
individuate dal piano operativo antincendi boschivi della Regione Toscana, redatto ai sensi dell’articolo
74 della l.r. 39/00 e successive modifiche ed integrazioni.
Gli interventi di cui al punto a.I.2 del precedente paragrafo 3 sono ammissibili solo se realizzati nei
territori comunali classificati ad alto e medio rischio di incendio (come sopra individuati) e se a servizio
delle aree forestali.
Gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico sono ammissibili solo se eseguiti nelle seguenti
aree:
¾
in tutti le aree forestali poste al di sopra dei 600 metri di quota;
¾
in tutte le aree forestali con pendenza superiore al 20% nelle zone poste a quota
inferiore a 600 metri.
La verifica dei requisiti di cui ai punti precedenti deve essere effettuata dalla corografia generale
dell’area di intervento a scala di 1:10.000 (Carta tecnica regionale – CTR 1:10.000 – Servizio
cartografico regionale). In caso di sistemazione di versante (interventi di cui ai punti a.III.1, a.III. 4,
a.III.5, a.III.6 del paragrafo 3) la pendenza si intende calcolata lungo la linea di massima pendenza
dell’area di insidenza dell’opera o del complesso di opere oggetto del progetto, mentre nel caso di
interventi in alveo (interventi di cui ai punti a.III.2 e a.III.3 del paragrafo 3 il limite di pendenza deve
essere calcolata lungo la linea di massima pendenza dell’area direttamente scolante nel tratto del
corso stesso oggetto dell’intervento, fatto salvo che la pendenza media del tratto dello stesso superi di
per sé il 20%;
Tutte le altre tipologie di intervento possono essere eseguite nei terreni ricompresi nelle aree forestali
classificate ai sensi della L.R. 39/00 s.m.i.
Gli interventi di cui alla presente misura non possono essere realizzati nel territorio dei Comuni per i
quali è non prevista l’attivazione della misura all’interno del Piano Locale di Sviluppo Rurale delle
singole Province.
In ogni caso, la localizzazione dell’investimento deve rispondere a quanto disposto dal DAR e s.m.i. ai
paragrafi 3.3.3.3.4. “Localizzazione degli investimenti materiali“ e 3.3.3.3.5. “Localizzazione degli
Investimenti immateriali”.
6. Dimensione dell’intervento
Per tutti gli altri interventi di cui al presente bando, fatto salvo quanto riportato al successivo
paragrafo 8 relativamente agli importi minimi e massimi di contributo concedibile, non è prevista
nessuna limitazione della superficie minima o massima di intervento.
7.
Impegni
7.1 Impegni
Tramite la sottoscrizione della domanda di aiuto e di pagamento il richiedente si impegna a rispettare
quanto previsto dal DAR e s.m.i. e nel presente bando.
Inoltre si impegna:
- all’esecuzione di quanto previsto dall’eventuale Piano di coltura e/o di manutenzione approvato
dall’Ente competente;
- ad assicurare la piena fruibilità al personale impiegato nella prevenzione e lotta agli incendi boschivi
delle strutture AIB realizzate o adeguate ai sensi del presente bando.
7.2 Riduzioni in sede di accertamento finale, di controlli in loco e dei controlli ex post
Fatta salva l’applicazione dell’art. 31 del Reg. Ce n. 1975/06, in caso di mancato rispetto degli impegni
173
174
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ai quali e subordinata la concessione del contributo si applicano le riduzioni ed esclusioni che saranno
disciplinati da successivo atto della G.R. in attuazione del D.M 22 dicembre 2009 n. 30125.
8. Tassi e importi dei contributi
L’intervento è previsto sotto forma di contributo a fondo perduto:
- per i beneficiari di diritto privato, è pari al 70% del costo totale ammissibile;
- per i beneficiari di diritto pubblico, è pari al 100% del costo totale ammissibile.
Il sostegno ai soggetti privati o agli Enti pubblici diversi da quelli di cui al punto successivo, è concesso
conformemente alle condizioni previste dalla Decisione CE del 2 agosto 2010 n. C (2010) 5457 (Aiuto
di Stato 250/2010).
Non rientrano nei regimi di cui sopra i soggetti beneficiari di diritto pubblico che operano nell'ambito
della loro attività istituzionale con finalità non economiche, per i quali il sostegno viene considerato un
non aiuto (ad esito della notifica n. 220/2010).
L’importo massimo del contributo concedibile per ciascuna fase di programmazione (2007-2010; 20112013) è pari a € 300.000,00 per beneficiario per investimenti ricadenti nel territorio della stessa
Provincia o Comunità montana, con un massimo di € 500.000,00 per beneficiario a livello regionale e
per la presente misura.
L’importo massimo del contributo concedibile per beneficiari di diritto pubblico è pari a € 1.000.000,00
per misura e per periodo di programmazione finanziaria (I periodo: 2007-2010; II periodo: 20112013).
Non sono ammissibili a finanziamento domande di aiuto con importo del contributo concedibile (in
fase di atto di assegnazione) inferiori a 5.000,00 € per beneficiario.
9. La domanda di aiuto
9.1 - Termini di presentazione della domanda di aiuto
Per partecipare alla graduatoria relativa ai fondi disponibili nell’annualità 2011, la domanda per
l’accesso ai contributi (denominata ‘Domanda di aiuto’) può essere presentata a decorrere dal giorno
successivo a quello della pubblicazione sul BURT del presente bando ed entro il 31/03/2011.
Per partecipare alle graduatorie relative ai fondi disponibili nelle annualità successive, invece, si
provvederà con successivo atto a fissare i termini di apertura per la presentazione delle domande di
aiuto.
Qualora il termine di presentazione di una istanza scada di sabato o in un giorno festivo, lo stesso è
prorogato al primo giorno feriale successivo, qualunque sia la modalità di sottoscrizione utilizzata.
9.2 - Costituzione o aggiornamento del fascicolo aziendale
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), i soggetti che intendono presentare domanda di aiuto per accedere ai benefici previsti dal
presente bando sono tenuti, prima della presentazione della domanda, a documentare la propria
posizione anagrafica mediante la costituzione o l’aggiornamento del proprio fascicolo aziendale
elettronico, nell’ambito del sistema informativo ARTEA.
9.3 - Modalità di presentazione della domanda di aiuto
La domanda aiuto, così come previsto al paragrafo 1 “Condizioni generali” dell’Allegato al DAR
(approvato con Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le
successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10), deve essere presentata
(o rettificate, nel caso di domande risultate ammissibili ma non finanziate per carenza di fondi nelle
precedenti annualità) esclusivamente mediante procedura informatizzata, impiegando la modulistica
disponibile nel sistema informatico ARTEA, reperibile sul sito dell’Agenzia regionale per le erogazioni in
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
agricoltura (ARTEA) www.artea.toscana.it. Le domande di aiuto sono semplificate e contengono
esclusivamente gli elementi necessari a valutarne l’ammissibilità ed il livello di priorità; tutti gli altri
elementi sono successivamente richiesti a completamento della domanda ai soli titolari delle domande
che risultano finanziabili in base alla graduatoria preliminare e alle risorse disponibili per la presente
misura nella programmazione finanziaria dell’Ente cui è rivolta la domanda (Provincia, Comunità
montana, Unione di Comuni di seguito indicati come ‘Enti competenti’). Le priorità contenute in
domanda di aiuto sono indicate e attribuite nel rispetto di quanto previsto al paragrafo 3.1.6 “Criteri di
selezione delle operazioni finanziate per le misure a sostegno degli investimenti – 226 “Ricostituzione
del potenziale forestale ed interventi preventivi” dell’Allegato al DAR (approvato con Delibera di Giunta
n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10).
La domanda deve essere presentata all’ente competente (Provincia, Comunità Montana, Unione dei
Comuni) con riferimento all’ubicazione dell’UTE/UPS interessata dagli investimenti.
Ai sensi della L.r. n. 45/07 (‘Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa
agricola’), la domanda di aiuto deve essere presentata nell’ambito della Dichiarazione Unica Aziendale
(DUA), riportante tutte le informazioni riferite alla consistenza e alle attività delle unità produttive
dell’impresa.
9.4 - Richiesta del completamento della domanda di aiuto
L’Ente competente richiede il completamento delle domande che risultano finanziabili in base alla
graduatoria preliminare costituita con la presa d’atto di cui al paragrafo 3.1.5.1 “Formazione della
graduatoria preliminare (escluso misura 124)” dell’Allegato al DAR e s.m.i., con le modalità e i tempi
previsti al paragrafo 3.1.5.2. “Completamento della domanda di aiuto” dello stesso Allegato.
Ai fini del completamento deve essere richiesta la seguente documentazione, se non già presente nel
fascicolo aziendale e se pertinenti con la tipologia di investimento:
i.
il progetto definitivo o esecutivo d’intervento, per gli interventi di cui ai precedenti punti a.I.1,
a.I.2 (tutti gli interventi tranne quelli di cui ai punti a.I.2.4 ”Realizzazione e adeguamento
funzionale di punti fissi di avvistamento” e a.I.2.7 “Manutenzione di viali e fasce parafuoco in area
boscata”), a.III, b.I e b.II del precedente paragrafo 3. Tale progetto, redatto e firmato da un
tecnico competente, deve contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda con particolare riferimento ai settori di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, processi produttivi
aziendali; eventuale PLV media, tipologia e caratteristiche dei terreni aziendali e
di quelli oggetto dell’intervento; numero e tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione delle caratteristiche ecologiche, stazionali e selvicolturali dell’area
oggetto di intervento (funzionale alla valutazione degli interventi previsti);
•
la descrizione tecnica degli interventi e degli investimenti che si intendono
realizzare, compresi i criteri e le modalità di esecuzione (entità delle superfici
forestali oggetto dell’intervento, modalità di taglio ed esbosco, massa legnosa
stimata, modalità di intervento per la realizzazione delle strutture e/o delle opere,
ecc.) e della rispondenza degli stessi a precisi fabbisogni strutturali dell’azienda;
•
l’indicazione della superficie totale e delle particelle catastali e, eventualmente,
assestamentali interessate all’intervento;
•
la mappa catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione
del perimetro dei terreni e/o delle opere e/o delle strutture oggetto
dell’intervento;
•
l’individuazione dei terreni forestali collegati agli acquisti richiesti (se pertinente);
•
la durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
•
l’attestazione della conformità degli interventi alle norme comunitarie, nazionali e
regionali ad essi applicabili, in particolare per quanto riguarda le norme in
175
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
176
materia di inquinamento e sicurezza;
ii.
una relazione descrittiva a firma del richiedente, per gli interventi di cui ai precedenti punti a.I.2.4
”Realizzazione e adeguamento funzionale di punti fissi di avvistamento”, a.I.2.7 ”Manutenzione di
viali e fasce parafuoco in area boscata” e a.II “Interventi di prevenzione e lotta alle fitopatie” del
precedente paragrafo 3. Tale relazione, oltre a quanto previsto nei paragrafi specifici, deve
contenere:
•
la descrizione della situazione aziendale al momento della presentazione della
domanda con particolare riferimento ai settore di attività collegati agli interventi
inseriti nella domanda di aiuto (ordinamento colturale, tipologia e caratteristiche
dei terreni forestali aziendali e di quelli oggetto dell’intervento; numero e
tipologia di dipendenti; ecc.);
•
la descrizione degli interventi (compreso acquisti) per i quali si richiede il
finanziamento;
•
l’individuazione su cartografia catastale in idonea scala del perimetro dei terreni
e/o opere e/o strutture oggetto dell’intervento;
•
l’individuazione dei terreni forestali collegati agli acquisti richiesti (se pertinente);
•
durata stimata per l’esecuzione degli interventi;
iii. alla documentazione di cui al punto precedente,, in caso di investimenti materiali o immateriali
realizzati da privati, deve essere obbligatoriamente allegata la documentazione prevista dal DAR al
paragrafo 3.3.3.2. “Condizioni di ammissibilita’ di alcune tipologie di spesa”;
iv. dimostrazione che gli investimenti previsti non rientrano fra quelli considerabili di sostituzione;
v. il Piano di coltura e/o di manutenzione (tutte le azioni tranne quelle di cui al punto a.II del
precedente paragrafo 3);
vi. la documentazione necessaria alla dimostrazione del titolo di possesso prevista dal paragrafo
3.3.3.2.5 “Acquisto e possesso di beni immobili” del DAR approvato con Delibera di Giunta n. 685
del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801
del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10;
vii. bilanci e relative note degli ultimi tre esercizi approvati o la documentazione richiesta al
precedente paragrafo 3.2 “Requisiti relativi alle imprese non in difficoltà”;
viii. nel caso in cui il richiedente sia stato sottoposto a procedimenti pregiudizievoli del patrimonio
immobiliare negli ultimi tre anni, dichiarazione di un istituto di credito che attesti l’affidabilità
patrimoniale del richiedente e la capacità finanziaria di sostenere l’investimento (solo per i privati);
ix. computo metrico estimativo delle opere e degli interventi da realizzare, redatto ai fini della
determinazione della congruità delle spese previste. Su tale computo devono essere specificati le
spese imputate ad eventuali impianti ed attrezzature nonché gli eventuali lavori eseguiti mediante
investimenti in natura e prestazioni volontarie non retribuite. In quest’ultimo caso il richiedente
deve illustrare l’analisi di tali lavori per tipologia di intervento e dimostrare la congruità del lavoro
svolto attraverso l’indicazione dei mezzi tecnici impiegati e del personale idoneo utilizzato per la
realizzazione delle singole tipologie di lavoro;
x. la stima degli eventuali introiti ricavabili dal materiale legnoso utilizzato per gli interventi di cui ai
punti a.I.1 e a.III.6 del precedente paragrafo 3;
xi. ogni utile documento, autorizzazione, nulla osta, cui la realizzazione del progetto è subordinata
(es.: concessione edilizia, autorizzazione edilizia, permesso a costruire, denuncia di inizio attività,
pareri preventivi di organi tecnici, ecc.) a dimostrazione della pronta cantierabilità;
xii. copia dei preventivi di spesa relativi all’acquisto di beni materiali con espressi i termini della
relativa consegna ai fini della dimostrazione di immediata cantierabilità e dichiarazione della ditta
fornitrice attestante che i prezzi indicati sono contenuti entro quelli di listino (se pertinente);
xiii. nel caso dello svolgimento di lavori in economia (investimenti in natura e prestazioni volontarie),
dichiarazione del richiedente dalla quale risulti che intende avvalersi, per la realizzazione del
progetto, di prestazione di lavoro non retribuite svolte da lui direttamente e/o dei suoi familiari, e
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
con l’utilizzo di terreni e/o fabbricati e/o macchine e/o attrezzature facenti capo all’azienda;
xiv. Dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia nei casi previsti dalla normativa vigente
(escluso Enti pubblici);
xv. quando pertinente, la documentazione necessaria alla verifica della sussistenza dei requisiti delle
condizioni di accesso relative ai beneficiari, di cui al paragrafo 2.1 dell’Allegato al DAR (Revisione
14 approvato con DGR n. 685 del 19/07/2010, così come modificato/integrato con le successive
Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del 22/11/10);
xvi. i documenti necessari per la verifica della sussistenza dei requisiti di priorità dichiarati nella
domanda di aiuto;
xvii.dichiarazione di impegno a eseguire la manutenzione dell’intervento/acquisto durante il periodo di
impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non alienabilità e vincoli di destinazione” del
DAR e s.m.i. al fine di mantenere funzionanti e funzionali i beni oggetto di aiuto.
In aggiunta a quanto sopra stabilito, i soggetti di diritto pubblico devono allegare al progetto definitivo
o esecutivo anche:
xviii.
l'atto di approvazione del progetto presentato, con la specifica della quota finanziaria per la
quale si chiede il contributo e di quella a carico del soggetto richiedente;
xix. dichiarazione di impegno a eseguire a proprie spese la manutenzione delle opere realizzate o dei
beni acquistati, durante il periodo di impegno di cui al paragrafo 3.3.3.2.14 “Periodo di non
alienabilità e vincoli di destinazione” del DAR e s.m.i.;
xx. se necessario, piano della sicurezza ai sensi della D.Lgs. 494/1996;
xxi. modalità di individuazione dell’esecutore dei lavori o del fornitore.
L'ufficio istruttore, qualora ne riscontri la necessità e in aggiunta a quanto previsto ai punti precedenti,
può chiedere la presentazione di ulteriori documenti, da prodursi eventualmente anche a firma di un
tecnico abilitato.
10. Documentazione da presentare al momento della domanda di pagamento (a titolo di
saldo o di stato do avanzamento lavori)
Oltre a quanto espressamente previsto al paragrafo 3.1.5.4 “Domanda di pagamento” dell’Allegato al
DAR e s.m.i., alla domanda di pagamento deve essere allegata almeno la seguente documentazione
(quando pertinente):
planimetria catastale particellare in scala da 1:5.000 a 1:2.000 con individuazione del
perimetro dei terreni e/o fabbricati oggetto dell’intervento;
copia della certificazione del materiale forestale di propagazione, qualora si esegua un
intervento di piantagione o rinfoltimento, resa ai sensi della vigente normativa.
11. Ulteriori disposizioni e rinvio al Documento Attuativo Regionale
Si precisa che fino all’atto di assegnazione la verifica di tutti gli elementi concorsuali viene effettuata in
base a quanto indicato dal DAR 14 approvato con la Delibera di Giunta n. 685 del 19/07/2010, così
come modificato/integrato con le successive Deliberazioni di Giunta n. 801 del 6/09/10 e n. 992 del
22/11/10. Per le fasi successive si rimanda a quanto stabilito nel DAR vigente al momento
dell'espletamento delle procedure ad esse relative, se più favorevoli per il beneficiario.
Per quanto non espressamente previsto nel presente bando si rinvia al Capitolo 3 "Spese Ammissibili"
del DAR e all’Allegato al DAR “Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari” e in particolare per
quanto riguarda i seguenti argomenti:
-
Procedure e tempi per la selezione dei beneficiari;
-
Modalità di sottoscrizione della domanda;
-
Domande parzialmente finanziabili;
177
178
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
-
Limitazioni ed esclusioni;
-
Condizioni di accesso relative ai beneficiari;
-
Cantierabilità degli investimenti;
-
Inizio lavori;
-
Impegni;
-
Minimali e massimali;
-
Tempistica;
-
Formazione graduatoria preliminare;
-
Completamento della domanda di aiuto;
-
Emissione degli atti di assegnazione dei contributi o stipula della convenzione;
-
Anticipo;
-
Varianti in corso d’opera;
-
Proroghe dei termini;
-
Cessazione di attività o cessazione della conduzione dell’impresa;
-
Altre richieste e comunicazioni di integrazione e/o variazione;
-
Domande di pagamento;
-
Correzione errori palesi;
-
Recupero;
-
Monitoraggio;
-
Fasi del procedimento;
-
Criteri di selezione delle operazioni finanziate;
Reinserimento delle domande non finanziabili dalla graduatoria dell’annualità
precedente;
-
Subentro;
-
Gestione dei flussi finanziari e modalità di pagamento;
-
Disposizioni in materia di informazione e pubblicità.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
179
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
180
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI AREZZO
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
ANGHIARI
AL
21.
LUCIGNANO
AL
2.
AREZZO
AL
22.
MARCIANO DELLA
CHIANA
ME
3.
BADIA TEDALDA
ME
23.
MONTEMIGNAIO
AL
4.
BIBBIENA
ME
24.
MONTERCHI
ME
5.
BUCINE
AL
25.
MONTE SAN SAVINO
AL
6.
CAPOLONA
AL
26.
MONTEVARCHI
ME
7.
CAPRESE MICHELANGELO
ME
27.
ORTIGNANO RAGGIOLO
ME
8.
CASTEL FOCOGNANO
ME
28.
PERGINE VALDARNO
AL
9.
CASTELFRANCO DI
SOPRA
AL
29.
PIAN DI SCO'
AL
10.
CASTEL SAN NICCOLO'
AL
30.
PIEVE SANTO STEFANO
ME
11.
CASTIGLION FIBOCCHI
ME
31.
POPPI
ME
12.
CASTIGLION
FIORENTINO
AL
32.
PRATOVECCHIO
ME
13.
CAVRIGLIA
ME
33.
SAN GIOVANNI
VALDARNO
AL
14.
CHITIGNANO
ME
34.
SANSEPOLCRO
ME
15.
CHIUSI DELLA VERNA
AL
35.
SESTINO
ME
16.
CIVITELLA IN VAL DI
CHIANA
AL
36.
STIA
ME
17.
CORTONA
AL
37.
SUBBIANO
AL
18.
FOIANO DELLA CHIANA
ME
38.
TALLA
AL
19.
LATERINA
ME
39.
TERRANUOVA
BRACCIOLINI
AL
20.
LORO CIUFFENNA
AL
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
181
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI FIRENZE
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
BAGNO A RIPOLI
AL
23.
LONDA
ME
2.
BARBERINO DI
MUGELLO
AL
24.
MARRADI
ME
3.
BARBERINO VAL D'ELSA
AL
25.
MONTAIONE
AL
4.
BORGO SAN LORENZO
ME
26.
MONTELUPO
FIORENTINO
AL
5.
CALENZANO
AL
27.
MONTESPERTOLI
AL
6.
CAMPI BISENZIO
BA
28.
PALAZZUOLO SUL SENIO
ME
7.
CAPRAIA E LIMITE
AL
29.
PELAGO
AL
8.
CASTELFIORENTINO
ME
30.
PONTASSIEVE
AL
9.
CERRETO GUIDI
ME
31.
REGGELLO
AL
10.
CERTALDO
AL
32.
RIGNANO SULL'ARNO
AL
11.
DICOMANO
ME
33.
RUFINA
ME
12.
EMPOLI
ME
34.
SAN CASCIANO VAL DI
PESA
AL
13.
FIESOLE
AL
35.
SAN GODENZO
ME
14.
FIGLINE VALDARNO
AL
36.
SAN PIERO A SIEVE
ME
15.
FIRENZE
AL
37.
SCANDICCI
AL
16.
FIRENZUOLA
AL
38.
SCARPERIA
ME
17.
FUCECCHIO
AL
39.
SESTO FIORENTINO
AL
18.
GAMBASSI
ME
40.
SIGNA
ME
19.
GREVE IN CHIANTI
AL
41.
TAVARNELLE VAL DI
PESA
ME
20.
IMPRUNETA
ME
42.
VAGLIA
AL
21.
INCISA VAL D'ARNO
ME
43.
VICCHIO
ME
22.
LASTRA A SIGNA
AL
44.
VINCI
AL
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
182
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI GROSSETO
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
ARCIDOSSO
AL
15.
MASSA MARITTIMA
AL
2.
CAMPAGNATICO
ME
16.
MONTE ARGENTARIO
AL
3.
CAPALBIO
AL
17.
MONTEROTONDO
M.MO
AL
4.
CASTEL DEL PIANO
ME
18.
MONTIERI
AL
5.
CASTELL'AZZARA
ME
19.
ORBETELLO
AL
6.
CASTIGLIONE DELLA
PESCAIA
AL
20.
PITIGLIANO
ME
7.
CINIGIANANO
AL
21.
ROCCALBEGNA
ME
8.
CIVITELLA PAGANICO
AL
22.
ROCCASTRADA
AL
9.
FOLLONICA
ME
23.
SANTA FIORA
AL
10.
GAVORRANO
AL
24.
SCANSANO
AL
11.
GROSSETO
AL
25.
SCARLINO
AL
12.
ISOLA DEL GIGLIO
AL
26.
SEGGIANO
AL
13.
MAGLIANO IN TOSCANA
AL
27.
SEMPRONIANO
ME
14.
MANCIANO
AL
28.
SORANO
AL
PROVINCIA DI LIVORNO
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
BIBBONA
ME
11.
MARCIANA MARINA
ME
2.
CAMPIGLIA MARITTIMA
AL
12.
PIOMBINO
AL
3.
CAMPO NELL'ELBA
AL
13.
PORTO AZZURRO
AL
4.
CAPOLIVERI
AL
14.
PORTOFERRAIO
AL
5.
CAPRAIA ISOLA
AL
15.
RIO MARINA
AL
6.
CASTAGNETO
CARDUCCI
AL
16.
RIO NELL'ELBA
AL
7.
CECINA
AL
17.
ROSIGNANO
MARITTIMO
AL
8.
COLLESALVETTI
ME
18
SAN VINCENZO
ME
9.
LIVORNO
AL
19
SASSETTA
ME
MARCIANA
AL
20
SUVERETO
AL
10.
COMUNE
Classe di
Rischio
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
183
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI LUCCA
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
ALTOPASCIO
ME
19.
MINUCCIANO
ME
2.
BAGNI DI LUCCA
AL
20.
MOLAZZANA
ME
3.
BARGA
ME
21.
MONTECARLO
ME
4.
BORGO A MOZZANO
AL
22.
PESCAGLIA
AL
5.
CAMAIORE
AL
23.
PIAZZA AL SERCHIO
AL
6.
CAMPORGIANO
ME
24.
PIETRASANTA
AL
7.
CAPANNORI
AL
25.
PIEVE FOSCIANA
ME
8.
CAREGGINE
ME
26.
PORCARI
ME
9.
CASTELNUOVO
GARFAGNANA
ME
27.
SAN ROMANO DI
GARFAGNANA
ME
10.
CASTIGLIONE DI
GARFAGNANA
ME
28.
SERAVEZZA
AL
11.
COREGLIA ANTELMINELLI
AL
29.
SILLANO
ME
12.
FABBRICHE DI VALLICO
ME
30.
STAZZEMA
AL
13.
FORTE DEI MARMI
BA
31.
VAGLI DI SOTTO
AL
14.
FOSCIANDORA
ME
32.
VERGEMOLI
ME
15.
GALLICANO
ME
33.
VIAREGGIO
ME
16.
GIUNCUGNANO
ME
34.
VILLA BASILICA
AL
17.
LUCCA
AL
35.
VILLA COLLEMANDINA
ME
18.
MASSAROSA
AL
PROVINCIA DI MASSA CARRARA
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
AULLA
AL
10.
MASSA
AL
2.
BAGNONE
AL
11.
MONTIGNOSO
AL
3.
CARRARA
AL
12.
MULAZZO
ME
4.
CASOLA IN
LUNIGIANA
AL
13.
PODENZANA
ME
5.
COMANO
AL
14.
PONTREMOLI
AL
6.
FILATTIERA
AL
15.
TRESANA
AL
7.
FIVIZZANO
AL
16.
VILLAFRANCA IN
LUNIGIANA
AL
8.
FOSDINOVO
AL
17.
ZERI
AL
9.
LICCIANA NARDI
ME
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
184
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI PISA
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
BIENTINA
ME
21.
MONTEVERDI
MARITTIMO
AL
2.
BUTI
AL
22.
MONTOPOLI VAL
D'ARNO
ME
3.
CALCI
AL
23.
ORCIANO PISANO
ME
4.
CALCINAIA
ME
24.
PALAIA
ME
5.
CAPANNOLI VAL D'ERA
ME
25.
PECCIOLI
ME
6.
CASALE MARITTIMO
ME
26.
PISA
AL
7.
CASCIANA TERME
ME
27.
POMARANCE
AL
8.
CASCINA
BA
28
PONSACCO
ME
9.
CASTELFRANCO DI SOTTO
AL
29.
PONTEDERA
AL
10.
CASTELLINA MARITTIMA
ME
30.
RIPARBELLA
AL
11.
CASTELNUOVO VAL DI
CECINA
AL
31.
SAN GIULIANO TERME
AL
12.
CHIANNI
ME
32.
SAN MINIATO
AL
13.
CRESPINA
AL
33.
SANTA CROCE
SULL'ARNO
ME
14.
FAUGLIA
AL
34.
SANTA LUCE
ME
15.
GUARDISTALLO
ME
35.
SANTA MARIA A
MONTE
AL
16.
LAIATICO
BA
36.
TERRICCIOLA
ME
17.
LARI
AL
37.
VECCHIANO
AL
18.
LORENZANA
AL
38.
VICOPISANO
AL
19.
MONTECATINI VAL DI
CECINA
ME
39.
VOLTERRA
AL
20.
MONTESCUDAIO
ME
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
185
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI PISTOIA
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
ABETONE
ME
12.
MONTECATINI TERME
AL
2.
AGLIANA
BA
13.
PESCIA
AL
3.
BUGGIANO
ME
14.
PIEVE A NIEVOLE
ME
4.
CHIESINA UZZANESE
BA
15.
PISTOIA
AL
5.
CUTIGLIANO
ME
16.
PITEGLIO
ME
6.
LAMPORECCHIO
AL
17.
PONTE BUGGIANESE
BA
7.
LARCIANO
AL
18.
QUARRATA
AL
8.
MARLIANA
AL
19.
SAMBUCA PISTOIESE
ME
9.
MASSA E COZZILE
AL
20.
SAN MARCELLO
PISTOIESE
ME
10.
MONSUMMANO
TERME
AL
21.
SERRAVALLE PISTOIESE
AL
11.
MONTALE
AL
22.
UZZANO
AL
PROVINCIA DI PRATO
COMUNE
Classe di Rischio
COMUNE
Classe di Rischio
1.
CANTAGALLO
AL
5.
PRATO
AL
2.
CARMIGNANO
AL
6.
VAIANO
AL
3.
MONTEMURLO
ME
7.
VERNIO
AL
4.
POGGIO A CAIANO
ME
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
186
Allegato A)
DGR 458/07 - Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai
singoli comuni della Toscana
PROVINCIA DI SIENA
COMUNE
Classe di
Rischio
COMUNE
Classe di
Rischio
1.
ABBADIA SAN
SALVATORE
AL
19.
MURLO
ME
2.
ASCIANO
ME
20.
PIANCASTAGNAIO
AL
3.
BUONCONVENTO
ME
21.
PIENZA
ME
4.
CASOLE D'ELSA
ME
22.
POGGIBONSI
AL
5.
CASTELLINA IN CHIANTI
ME
23.
RADDA IN CHIANTI
ME
6.
CASTELNUOVO
BERARDENGA
AL
24.
RADICOFANI
AL
7.
CASTIGLIONE D'ORCIA
AL
25.
RADICONDOLI
AL
8.
CETONA
ME
26.
RAPOLANO TERME
AL
9.
CHIANCIANO TERME
ME
27.
SAN CASCIANO DEI
BAGNI
ME
10.
CHIUSDINO
ME
28.
SAN GIMIGNANO
ME
11.
CHIUSI
ME
29.
SAN GIOVANNI D'ASSO
ME
12.
COLLE DI VAL D'ELSA
ME
30.
SAN QUIRICO D'ORCIA
ME
13.
GAIOLE IN CHIANTI
AL
31.
SARTEANO
ME
14.
MONTALCINO
AL
32.
SIENA
ME
15.
MONTEPULCIANO
ME
33.
SINALUNGA
AL
16.
MONTERIGGIONI
AL
34.
SOVICILLE
AL
17.
MONTERONI D'ARBIA
ME
35.
TORRITA DI SIENA
ME
18.
MONTICIANO
AL
36.
TREQUANDA
ME
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato B):[0]
Elenco degli specie arboree ad alta infiammabilità
1) Specie forestali arboree ad alta infiammabilità
Abies alba Miller - Abete bianco
Cupressus sp. (escluso Cupressus sempervirens)
Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco s.l. - Abete odoroso, douglasia
Pinus sp.
Arbutus unedo L. - Corbezzolo, albatro
Laurus nobilis L. - Alloro
Olea europaea L. var. sylvestris (Mill.) Brot. Olivo selvatico, oleastro
Quercus ilex L. - Leccio, elce
187
188
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato C):[0]
Elenco degli specie arboree idonee agli interventi selvicolturali a fini AIB
1) Specie forestali arboree
= Quercus pseudosuber Santi
Acer campestre L. Testucchio, loppo
Quercus frainetto Ten. Farnetto
Acer monspessulanum L . Acero minore
Quercus petraea (Matt.) Liebl. Rovere
Acer opalus Miller Acero fico
Quercus pubescens Willd. Roverella
Acer obtusatum Waldst. et Kit. Acero
Quercus robur L. Farnia, ischia
napoletano
Acer opulifolium Chaix Acero italico
Acer platanoides L. Acero riccio
Quercus suber L. Sughera, sovero
Salix alba L. Salice bianco, salicastro, salcio
Salix caprea L. Salicone, salcio, salica, salice di
Acer pseudoplatanus L. Acero montano
montagna
Alnus cordata (Loisel.) Loisel. Ontano
Salix cinerea Salicone cinerino
napoletano
Alnus glutinosa (L.) Gaertner Ontano nero
Salix fragilis L. Salice fragile
Salix incana Schrank Salice ripaiolo, vetrice
Alnus incana (L.) Moench Ontano bianco
bianca
Betula pendula Roth. Betulla
Salix nigricans Sm. Salice nero
=Betula verrucosa Ehrh.
Salix purpurea L. Salice rosso, vetrice rossa
=Betula alba L
Salix triandra L. Salice
Castanea sativa Mill. Castagno
Salix viminalis L. Vetrice, salice da vimini
Cercis siliquastrum L. Albero di Giuda,
Sambucus nigra L. Sambuco, sambuco nero
siliquastro
Cupressus sempervirens. L. Cipresso comune
Sambucus racemosa L. Sambuco rosso
Sorbus aria (L.) Crantz Farinaccio, sorbo
Fagus sylvatica L. Faggio
montano
Ficus carica L. Fico selvatico
Sorbus aucuparia L. Sorbo degli uccellatori
Fraxinus excelsior L. Frassino maggiore
Fraxinus ornus L. Orniello
Fraxinus oxycarpa Bieb. ex Willd. Frassino
ossifillo
Juglans regia L. Noce
Laburnum anagyroides Medicus
Sorbus domestica L. Sorbo comune, sorbo
domestico
Sorbus torminalis (L.) Crantz Ciavardello,
mangiarello, sorbezzolo
Tilia cordata Miller Tiglio selvatico
Tilia platyphyllos Scop. Tiglio nostrano
Maggiociondolo
Tilia x vulgaris Hayne Tiglio comune
Malus sylvestris Mill. Melagnolo, melo selvatico
Ulmus minor Miller Olmo campestre
Populus alba L. Pioppo bianco, gattice, albero
Ulmus montana Stokes Olmo montano
Populus nigra L. Pioppo nero
Populus tremula L. Pioppo tremulo
Prunus avium L. Ciliegio
Pyrus amygdaliformis Vill. Perastro
Pyrus pyraster Burgsd. Pero peruggino
Quercus cerris L. Cerro
Quercus crenata Lam. Cerro-sughera
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato D):[0]
Elenco delle fitopatie che aumentano il rischio di incendi
Patogeno
Processionaria
pityocampa)
del
pino
Cocciniglia
corticicola
(Matsucoccus feytaudi)
Specie forestali suscettibili
(Thaumetopoea Pinus spp, Cedrus
del
Pino
marittimo Pinus pinaster
Blastofagi dei pini (Tomicus spp.)
Pinus spp
Bostrico a sei denti (Ips sexdentatus)
Pinus spp
Processionaria
della
quercia
(Thaumetopoea Quercus spp (a foglia caduca)
processionea)
Limantria (Lymantria dispar)
Quercus spp
Euprottide (Euproctis chrysorrhoea)
Quercus spp,
Cancro del cipresso (Seridyum cardinale)
Cupressus spp
Cancro del castagno (Cryphonectria (Endothia Castanea sativa
parasitica)
Cinipide
galligeno
del
castagno
(Dryocosmus Castanea sativa
kuriphilus)
“Cuore bagnato” (Heterobasidium abietinum)
Abies alba, altre Conifere
Bostrico tipografo (Ips tipographus)
Picea abies
189
190
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato E):[0]
Elenco delle specie arboree ed arbustive idonee agli interventi per la ricostituzione dei
soprassuoli danneggiati da dissesto idrogeologico
Abies alba Miller Abete bianco
Populus alba L. Pioppo bianco, gattice, albero
Acer campestre L. Testucchio, loppo
Populus nigra L. Pioppo nero
Acer monspessulanum L . Acero minore
Populus tremula L. Pioppo tremulo
Acer opalus Miller Acero fico
Prunus avium L. Ciliegio
Acer obtusatum Waldst. et Kit. Acero
Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco s.l.
napoletano
Abete odoroso, douglasia
Acer opulifolium Chaix Acero italico
Pyrus amygdaliformis Vill. Perastro
Acer platanoides L. Acero riccio
Pyrus pyraster Burgsd. Pero peruggino
Acer pseudoplatanus L. Acero montano
Quercus cerris L. Cerro
Alnus cordata (Loisel.) Loisel. Ontano
Quercus crenata Lam. Cerro-sughera
napoletano
Alnus glutinosa (L.) Gaertner Ontano nero
Alnus incana (L.) Moench Ontano bianco
Betula pendula Roth. Betulla
=Betula verrucosa Ehrh.
=Betula alba L
Castanea sativa Mill. Castagno
Cercis siliquastrum L. Albero di Giuda,
siliquastro
Cornus mas L. Corniolo vero
Cornus sanguinea L. Sanguinello, corniolo
sanguine
Corylus avellana L. Nocciolo, avellano
Cupressus sempervirens L. Cipresso comune
Cytisus scoparius (L.) Link Ginestra dei
carbonai =Sarothamnus scoparius (L.) Wimme
Fagus sylvatica L. Faggio
Ficus carica L. Fico selvatico
Fraxinus excelsior L. Frassino maggiore
Fraxinus ornus L. Orniello
Fraxinus oxycarpa Bieb. ex Willd. Frassino
ossifillo
Juglans regia L. Noce
Laburnum anagyroides Medicus
Maggiociondolo
Malus sylvestris Mill. Melagnolo, melo selvatico
Picea abies L. Abete rosso
Pinus pinea L. Pino domestico, pino da pinoli
= Quercus pseudosuber Santi
Quercus frainetto Ten. Farnetto
Quercus ilex L. Leccio, elce
Quercus petraea (Matt.) Liebl. Rovere
Quercus pubescens Willd. Roverella
Quercus robur L. Farnia, ischia
Quercus suber L. Sughera, sovero
Salix alba L. Salice bianco, salicastro, salcio
Salix caprea L. Salicone, salcio, salica, salice di
montagna
Salix cinerea Salicone cinerino
Salix fragilis L. Salice fragile
Salix incana Schrank Salice ripaiolo, vetrice
bianca
Salix nigricans Sm. Salice nero
Salix purpurea L. Salice rosso, vetrice rossa
Salix triandra L. Salice
Salix viminalis L. Vetrice, salice da vimini
Sambucus nigra L. Sambuco, sambuco nero
Sambucus racemosa L. Sambuco rosso
Spartium junceum L. Ginestra comune,
ginestra di Spagna
Sorbus aria (L.) Crantz Farinaccio, sorbo
montano
Sorbus aucuparia L. Sorbo degli uccellatori
Sorbus domestica L. Sorbo comune, sorbo
domestico
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato E):[0]
Elenco delle specie arboree ed arbustive idonee agli interventi per la ricostituzione dei
soprassuoli danneggiati da dissesto idrogeologico
Sorbus torminalis (L.) Crantz Ciavardello,
mangiarello, sorbezzolo
Taxus baccata L. Tasso, albero della morte
Tilia cordata Miller Tiglio selvatico
Tilia platyphyllos Scop. Tiglio nostrano
Tilia x vulgaris Hayne Tiglio comune
Ulex europaeus L. Ginestrone
Ulmus minor Miller Olmo campestre
Ulmus montana Stokes Olmo montano
191
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
192
Allegato F)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo
le definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
ANGHIARI
AR
52
FIRENZUOLA
FI
66
BADIA TEDALDA
AR
59
GREVE IN CHIANTI
FI
74
BIBBIENA
AR
53
LONDA
FI
51
BUCINE
AR
55
MARRADI
FI
66
CAPRESE MICHELANGELO
AR
52
PALAZZUOLO SUL
SENIO
FI
74
CASTEL FOCOGNANO
AR
53
PELAGO
FI
51
CASTEL SAN NICCOLO'
AR
73
PONTASSIEVE
FI
51
CASTIGLION FIBOCCHI
AR
61
REGGELLO
FI
52
CHITIGNANO
AR
57
RUFINA
FI
57
CHIUSI DELLA VERNA
AR
48
SAN GODENZO
FI
86
LORO CIUFFENNA
AR
61
SAN PIERO A SIEVE
FI
52
MONTEMIGNAIO
AR
71
SCARPERIA
FI
51
ORTIGNANO RAGGIOLO
AR
76
VAGLIA
FI
52
PERGINE VALDARNO
AR
54
VICCHIO
FI
58
PIEVE SANTO STEFANO
AR
57
CASTELL'AZZARA
GR
50
POPPI
AR
54
FOLLONICA
GR
54
PRATOVECCHIO
AR
56
MASSA MARITTIMA
GR
58
STIA
AR
75
MONTEROTONDO
MARITTIMO
GR
54
SUBBIANO
AR
48
MONTIERI
GR
69
TALLA
AR
64
SANTA FIORA
GR
56
BARBERINO DI MUGELLO
FI
52
SASSETTA
LI
71
BORGO SAN LORENZO
FI
58
BAGNI DI LUCCA
LU
82
CALENZANO
FI
51
BARGA
LU
69
CAPRAIA E LIMITE
FI
47
BORGO A MOZZANO
LU
70
DICOMANO
FI
62
CAMPORGIANO
LU
69
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
193
Allegato F)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo
le definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
CAREGGINE
LU
73
COMANO
MS
77
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
LU
53
FILATTIERA
MS
51
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA
LU
73
FIVIZZANO
MS
65
COREGLIA ANTELMINELLI
LU
77
FOSDINOVO
MS
73
FABBRICHE DI VALLICO
LU
77
LICCIANA NARDI
MS
62
FOSCIANDORA
LU
74
MULAZZO
MS
70
GALLICANO
LU
71
PODENZANA
MS
62
GIUNCUGNANO
LU
55
PONTREMOLI
MS
69
MINUCCIANO
LU
62
TRESANA
MS
70
MOLAZZANA
LU
68
VILLAFRANCA IN
LUNIGIANA
MS
52
PESCAGLIA
LU
79
ZERI
MS
68
PIAZZA AL SERCHIO
LU
49
BUTI
PI
62
PIEVE FOSCIANA
LU
71
CHIANNI
PI
50
SAN ROMANO IN GARFAGNANA
LU
59
MONTEVERDI
MARITTIMO
PI
66
SERAVEZZA
LU
57
RIPARBELLA
PI
51
SILLANO
LU
72
CANTAGALLO
PO
86
STAZZEMA
LU
71
VAIANO
PO
55
VAGLI SOTTO
LU
65
VERNIO
PO
77
VERGEMOLI
LU
79
ABETONE
PT
81
VILLA BASILICA
LU
91
CUTIGLIANO
PT
75
VILLA COLLEMANDINA
LU
66
MARLIANA
PT
81
AULLA
MS
51
MASSA E COZZILE
PT
49
BAGNONE
MS
74
MONTALE
PT
63
CASOLA IN LUNIGIANA
MS
69
PESCIA
PT
62
194
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Allegato F)
Elenco Comuni con indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie
complessiva (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo
le definizioni della L.R. n. 39/00)
COMUNE
INDICE
PROV. BOSCOSITA’
(%)
COMUNE
PROV.
INDICE
BOSCOSITA’
(%)
PISTOIA
PT
48
MONTICIANO
SI
69
PITEGLIO
PT
78
MURLO
SI
56
SAMBUCA PISTOIESE
PT
91
PIANCASTAGNAIO
SI
53
SAN MARCELLO PISTOIESE
PT
70
RADDA IN CHIANTI
SI
63
ABBADIA SAN SALVATORE
SI
49
RADICONDOLI
SI
58
CASOLE D'ELSA
SI
51
RAPOLANO TERME
SI
53
CHIUSDINO
SI
60
SOVICILLE
SI
50
GAIOLE IN CHIANTI
SI
63
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Presidenza
Area di Coordinamento Programmazione
Settore Strumenti della Programmazione Regionale
e Locale
DECRETO 10 gennaio 2011, n. 71
certificato il 19-01-2011
Comunità Montana Valtiberina: sostituzione
interventi e modifica elenchi progetti finanziati.
IL DIRIGENTE
Visti l’art. 2, comma 4 e l’art. 9 della legge regionale
8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”;
Visto il decreto del Direttore generale della Presidenza
n. 5356 dell’11 novembre 2010 con il quale la sottoscritta
è stata confermata dirigente responsabile del settore
“Strumenti della programmazione regionale e locale”;
Vista la comunicazione, protocollo n. 2010/7641 del
15 dicembre 2010, presentata dalla Comunità montana
Valtiberina con la quale si richiede di modificare gli elenchi delle proprie proposte progettuali ammesse a finanziamento regionale con i seguenti decreti dirigenziali:
- n. 3658 del 18 luglio 2008 (Fondo per la montagna
2006-2007: assegnazione alle comunità montane);
- n. 3557 del 31 luglio 2008 (Contributo regionale alle
comunità montane per l’attuazione del Piano di indirizzo
per le montagne toscane. Anno 2008);
- n. 6621 del 25 novembre 2009 (Fondo per la montagna 2008- assegnazione alle comunità montane e alle
unioni di comuni);
Considerato che la Comunità montana Valtiberina nel
dettaglio richiede:
- relativamente ai progetti ammessi a finanziamento
regionale con il decreto dirigenziale n.3658/2008: la
sostituzione dell’intervento denominato “Opere di
riqualificazione ambientale e paesaggistica del bacino
di Montedoglio”, finanziato per 42.675,44 euro di cui
6.099,82 euro già utilizzati, con l’intervento “Valorizzazione e recupero dell’antica Via Maremmana/Via Ariminensis per la creazione di un percorso d’arte”, per il quale
è richiesto un finanziamento pari a 36.575,62 euro;
- relativamente ai progetti ammessi a finanziamento
regionale con il decreto dirigenziale n.3557/2008: la
sostituzione del progetto denominato “Riqualificazione
attraverso opere di rinaturalizzazione delle aree golenali
del fiume Tevere. Tratto strada statale Senese Aretina
- confine regionale - I lotto funzionale” finanziato per
un importo pari a 100.000,00 euro, con gli interventi
denominati “Recupero del complesso “Valle di Sopra”
195
per la creazione di un Ostello (I lotto funzionale)” e
“Recupero del complesso “Valle di Sopra” per la creazione di un Ostello (II lotto funzionale)”, per i quali è
richiesto un finanziamento rispettivamente di 7.347,51
euro e 92.652,49 euro;
- relativamente ai progetti ammessi a finanziamento
regionale con il decreto dirigenziale n.6621/2009: di
stornare 57.298,56 euro dal progetto “Realizzazione e
potenziamento di strutture complementari al turismo
nella Valtiberina Toscana -Intervento n.4: Recupero del
complesso “Valle di Sopra” per la creazione di un Ostello
(1° lotto funzionale)”, adesso ridenominato “Recupero
del complesso “Valle di Sopra” per la creazione di un
Ostello (I lotto funzionale)” e finanziato con il citato
decreto per 121.415,17 euro, al nuovo intervento
denominato “Recupero del complesso “Valle di Sopra”
per la creazione di un Ostello (II lotto funzionale)”;
Tenuto conto che le richieste di cui sopra sono state
formalizzate con la deliberazione n. 39 del 30 novembre
2010 assunta dall’Assemblea della Comunità montana
Valtiberina e motivate con la necessità di finanziare
progetti prioritari e immediatamente cantierabili ma
che attualmente non dispongono delle risorse finanziare
necessarie alla loro realizzazione;
Tenuto conto, altresì, che i progetti sostituiti sono
dichiarati nella deliberazione su citata come non immediatamente attuabili a causa delle complicanze procedurali
intervenute nel corso della loro realizzazione;
Verificato che tale richieste non contravvengono
ai requisiti di ammissibilità delle proposte progettuali
stabiliti rispettivamente con le deliberazioni della Giunta
regionale n.441/2007 e n.233/2008 (per quanto riguarda il
Fondo per la montagna 2006/7), n.350/2008 (per quanto
riguarda il Contributo regionale 2008 per l’attuazione del
Piano di indirizzo per le montagne toscane) e n.417/2009
(per quanto riguarda il Fondo per la montagna 2008);
Verificato, altresì, che, stante lo storno tra interventi
diversi di una somme uguali non risultano da apportare
modificazioni contabili alla quota parte assegnata alla
Comunità montana Valtiberina con i decreti dirigenziali
regionali n. 3658/2008, n. 3557/2008 e n. 6621/2009;
DECRETA
1. di modificare, per i motivi espressi in premessa,
l’elenco dei progetti relativi alla Comunità montana
Valtiberina di cui all’Allegato A al decreto dirigenziale
n. 3658 del 18 luglio 2008 (Fondo per la montagna 20062007: assegnazione alle comunità montane), come di
seguito indicato:
SEGUE TABELLA
196
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Titolo progetto
Importo (in euro) Importo (in
quota 30%
quota 70%
1) Opere di riqualificazione ambientale e paesaggistica del bacino
6.099,82
di Montedoglio
2) Valorizzazione e recupero dell’antica Via Maremmana/Via
36.575,62
Ariminensis per la creazione di un percorso d’arte
3) Telecentro telelavoro
4) Interventi di e-gov a favore di comunità montane e livelli
ottimali. Realizzazione interventi in materia di società
dell’informazione
euro)
70.000,00
29.576,02
2. di modificare, per i motivi espressi in premessa, l’elenco dei progetti relativi alla Comunità montana Valtiberina
di cui all’Allegato A al decreto dirigenziale n.3557 del 31 luglio 2008 (Contributo regionale alle comunità montane per
l’attuazione del Piano di indirizzo per le montagne toscane. Anno 2008) come di seguito indicato:
Titolo progetto
1) Miglioramento ed adeguamento del tracciato della strada
di Montelabreve - I lotto funzionale
2) “Recupero del complesso "Valle di Sopra" per la
creazione di un Ostello (I lotto funzionale)”
3) “Recupero del complesso "Valle di Sopra" per la
creazione di un Ostello (II lotto funzionale)”
Importo (in euro)
129.427,70
7.347,51
92.652,49
3. di modificare, per i motivi espressi in premessa, l’elenco dei progetti relativi alla Comunità montana Valtiberina
di cui all’Allegato A al decreto dirigenziale n.6621 del 25 novembre 2009 (Fondo per la montagna 2008- assegnazione
alle comunità montane e alle unioni di comuni), come di seguito indicato:
Titolo progetto
Importo (in euro) Importo (in euro)
quota 30%
quota 70%
1) Servizio di reperibilità veterinaria
18.074,00
2) Progetto integrato per la promozione e valorizzazione del 33.961,07
territorio della ValtiberinaToscana
3) “Recupero del complesso "Valle di Sopra" per la creazione di
64.116,61
un Ostello (I lotto funzionale)”
4) “Recupero del complesso "Valle di Sopra" per la creazione di
57.298,56
un Ostello (II lotto funzionale)”
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai
sensi dell’art. 5 bis comma 1 lett. b) della legge regionale
n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi
della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2,
della medesima legge regionale n. 23/2007.
Il Dirigente
Maria Chiara Montomoli
A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA
EROGAZIONI IN AGRICOLTURA
DECRETO 11 gennaio 2011, n. 7
Reg. CE 1698/05 - PSR 2007/2013 Misura 214
- Sottomisura 214.a “Pagamenti Agroambientali”.
Integrazione al decreto n. 169 del 10 Agosto 2010
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
relativo alle domande pervenute ma non ricevibili o
non ammissibili per esiti istruttori negativi.
IL DIRIGENTE
Visto il proprio precedente decreto n. 169 del 10
Agosto 2010 contenente l’elenco delle domande pervenute ma non ricevibili o non ammissibili per esiti istruttori
negativi Misura 214 per l’anno 2010;
Considerato che ARTEA in base alle competenze
affidatele con la DGRT n. 149/08 svolge, per la Misura
214a del PSR 2007/2013, le attività di autorità di gestione
e quindi di selezione delle domande;
Vista la nota prot. Artea n. 106671 del 06/09/2010
con cui si comunicava l’assenza di requisito di accesso ai
sensi del punto 6.3 del bando attuativo regionale allegato
al Decreto dirigenziale n. 1661 del 6 Aprile 2010 alla
FATTORIA MAJNONI BALDOVINETTI SOCIETA’
SEMPLICE AGRICOLA DI MAJNONI D’INTIGNANO
DI POGGIO BALDOVINETTI MARIA PACE ED
EMILI SERGHEI IAN per la domanda n. 2010PSR214A
00000018780405080500220101 presentata tramite DUA
n. 2010DUA000000000018780405080000000003 per la
misura 214a del PSR 2007-2013;
Considerato che per mero errore materiale il richiedente nominato nel precedente paragrafo non è stato inserito nell’Allegato A al decreto 169 del 10 Agosto 2010;
Visto i Decreti del Direttore dell’ARTEA n. 124
del 09/11/2007 e n. 147 del 27/12/2007 con i quali la
sottoscritta è stata nominata Dirigente responsabile del
Servizio Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi
strutturali dell’ARTEA;
Visto il decreto del Direttore dell’ARTEA n. 194
del 07/09/10 con il quale è stata prorogata la scadenza
degli incarichi delle strutture dirigenziali al 31 dicembre
2011;
DECRETA
1. di integrare l’Allegato A del decreto n. 169 del 10
Agosto 2010 contenente l’elenco delle domande pervenute ma non ricevibili o non ammissibili per esiti istruttori
negativi Misura 214 per l’anno 2010 con la domanda n. 2
010PSR214A00000018780405080500220101 presentata
tramite DUA n. 2010DUA000000000018780405080000
000003 dalla FATTORIA MAJNONI BALDOVINETTI
SOCIETA’ SEMPLICE AGRICOLA DI MAJNONI
D’INTIGNANO DI POGGIO BALDOVINETTI MARIA
PACE ED EMILI SERGHEI IAN per le motivazioni
riportate in premessa del presente atto.
197
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai
sensi dell’art. 5 comma 1 lett. j della L.R. 23/2007 e sulla
Banca Dati degli atti amministrativi dell’ARTEA ai sensi
dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Cristina Pieragnoli Couture
A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA
EROGAZIONI IN AGRICOLTURA
DECRETO 11 gennaio 2011, n. 8
Reg. CE 1698/05 - PSR 2007/2013 - Misure 211,
214_Sottomisura 214a e 214_Sottomisura 214a per
aziende in ZVN. Presa d’atto delle rinunce pervenute
per le Misure 211, 214_Sottomisura 214a e 214_Sottomisura 214a per aziende in ZVN e revoca delle domande dalle graduatorie delle domande ammissibili
e finanziabili, relative alle annualità 2007, 2008, 2009,
2010.
IL DIRIGENTE
Vista la delibera della Giunta Regionale della Regione
Toscana n. 655 del 12/7/2010 Reg. (CE) n. 1698/2005 PSR 2007-2013 - Requisito di affidabilità del richiedente.
Determinazioni;
Visti i decreti dirigenziali del Dipartimento dello
Sviluppo Economico della Regione Toscana:
- n. 1661 del 6 Aprile 2010 con il quale viene approvato
il bando contenente le disposizioni tecniche e procedurali
per l’attuazione della misura 214 del PSR 2007-2013 e
s.m.i e in particolare il punto 18.11 Rinunce;
- n. 1662 del 6 aprile 2010, con il quale viene approvato il bando contenente le disposizioni tecniche e procedurali per l’attuazione della misura 211 del PSR
2007-2013 e s.m.i e in particolare il punto 16.8 Recesso/
trasferimento impegno;
Visti i propri precedenti decreti, i cui estremi sono
indicati nella colonna C degli allegati 1 (Misura 211),
2 (Misura 214_Sottomisura 214a) e 3 (Misura 214_
Sottomisura 214a per aziende in ZVN) del presente
provvedimento, con i quali sono state approvate le
graduatorie delle domande ammissibili e finanziabili
per le annualità 2007, 2008, 2009 e 2010 sulle Misure
211, 214_Sottomisura 214a e 214_Sottomisura 214a per
aziende in ZVN;
Considerato che ARTEA in base alle competenze
affidatele con la DGRT n. 149/08 svolge, per le Misure
211, 214_Sottomisura 214a e 214_Sottomisura 214a per
198
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
aziende in ZVN del PSR 2007/2013, le attività di autorità
di gestione e quindi di selezione delle domande;
DECRETA
1. di prendere atto delle rinunce pervenute;
Considerato che sono pervenute le rinunce dei beneficiari elencati nelle colonna A degli allegati 1 (Misura
211), 2 (Misura 214_Sottomisura 214a) e 3 (Misura 214_
Sottomisura 214a per aziende in ZVN), successivamente
agli atti di approvazione delle graduatorie;
Ritenuto pertanto necessario revocare le domande
dalle graduatorie approvate con i suddetti decreti;
Visto i Decreti del Direttore dell’ARTEA n. 124
del 09/11/2007 e n. 147 del 27/12/2007 con i quali la
sottoscritta è stata nominata Dirigente responsabile del
Servizio Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi strutturali dell’ARTEA;
Visto il decreto del Direttore dell’ARTEA n. 194 del
07/09/10 con il quale è stata prorogata la scadenza degli
incarichi delle strutture dirigenziali al 31 dicembre 2011;
2. di revocare le domande dei beneficiari elencati
nella colonna A degli allegati 1 (Misura 211), 2 (Misura
214_Sottomisura 214a) e 3 (Misura 214_Sottomisura
214a per aziende in ZVN) dalle graduatorie approvate
con i decreti indicati nella colonna C dei suddetti allegati,
parti integranti del presente provvedimento.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai
sensi dell’art. 5 comma 1 lett. j della L.R. 23/2007 e sulla
Banca Dati degli atti amministrativi dell’ARTEA ai sensi
dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Il Dirigente
Cristina Pieragnoli Couture
SEGUONO ALLEGATI
n. 83 del 27 febbraio 2009 (annualità 2008)
C.M. Valtiberina
C.M. Casentino
C.M. Casentino
C.M. Amiata Val D'Orcia
MONTINI EGILDO (MNTGLD38D09A541O05100301)
MARIOTTI SONIA MARIA (MRTSMR61C61Z110A05100401)
BENUCCI ALESSANDRO (BNCLSN72D30H008H05103201)
SOCIETA' AGRICOLA LO SPICCHIO S.R.L. (0104992052105200701)
85/2009
71/2009
71/2009
4
16
14
52
35
22
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del testo unico D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e norme collegate, il quale sostituisce il testo cartaceo e la
firma autografa.
n. 82 del 27 febbraio 2009 (annualità 2008)
n.231 del 12 ottobre 2009
n.231 del 12 ottobre 2009
5/2009
5/2009
5/2009
n. 83 del 27 febbraio 2009 (annualità 2008)
C
Graduatoria
Numero
Numero
d'ordine del
beneficiario
D
E
n. 83 del 27 febbraio 2009 (annualità 2008)
B
A
Estremi del decreto di approvazione della
graduatoria
GORI LEONARDO (GROLRD53M24A541X05100301)
C.M. Valtiberina
SOCIETA' AGRICOLA ARSICCI DI TARDUCCI SAURO, SIMONETTA E RIUZZI PAOLINA S.S.
(0131034051605100301)
C.M. Valtiberina
Ente
Elenco dei beneficiari revocati a seguito di rinuncia pervenuta per la Misura 211 del PSR 2007/2013
Beneficiari revocati
Allegato 1 al Decreto n. 8 del 11/01/2011
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
199
Provincia di Grosseto
Provincia di Grosseto
C.M. Cetona (U.C.
Valdichiana )
C.M. Cetona (U.C.
Valdichiana )
C.M. Cetona (U.C.
Valdichiana )
C.M. Cetona (U.C.
Valdichiana )
C.M. Cetona (U.C.
Valdichiana )
FONDIARIA MAPE SRL (0159612048305301801)
ULANIO (LNUPQL51C11C426J05300301)
n.179 del 27-11-2008
n. 275 del 27/06/2008 (annualità 2007)
n.186 del 28-11-2008
Provincia di Arezzo
Provincia di SIENA
Provincia di Arezzo
Provincia di Arezzo
Provincia di Livorno
Provincia di Siena
C.M. Colline Metallifere
DURI ALVARO (DRULVR64B14D077F05101701)
AZ.AGR.BOLOGNESI DANIELE (BLGDNL65P08I726O05201601)
BAMBINI LINA (BMBLNI32L48A468R05101801)
VARESCO TRAUDL (VRSTDL58H41A952T05102501)
SANTINI GIORGIO (SNTGRG44L31G687V04901201)
AZ. AGRARIA PODERE S. STEFANO DI DEMATA MARINO
(DMTMRN42A15F839K05201101)
VENTURI SERGIO E SAVERIO SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA
(0025411053905302101)
32/2008
28/2008
45/2008
184/2010
149/2009
82/2009
76/2008
68/2009
68/2009
62/2009
33
38
106
8
19
111
39
15
14
49
46
73
43
18
8
56
32
Numero
d'ordine del
beneficiario
E
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del testo unico D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e norme collegate, il quale sostituisce il testo cartaceo e
la firma autografa.
n. 208 del 7/10/10
n.192 del 21-09-2009
n. 161 del 21-11-2008
n.214 del 21-09-2009 modificato dal n.254 del 2710-2009
n. 206 del 21-09-2009
Provincia di Livorno
PIETROPAOLO EMMA (PTRMME64B53H454V04901701)
n. 206 del 21-09-2009
Provincia di Livorno
n.216 del 21-09-2009
62/2009
62/2009
n.216 del 21-09-2009
n.216 del 21-09-2009
62/2009
62/2009
185/2009
185/2009
185/2009
D
Numero
Graduatoria
n.216 del 21-09-2009
n.216 del 21-09-2009
n.198 del 21-09-2009 modificato dal n. 256 del
27-10-2009
n.198 del 21-09-2009 modificato dal n. 256 del
27-10-2009
n.198 del 21-09-2009 modificato dal n. 256 del
27-10-2009
C
Estremi del decreto di approvazione della
graduatoria
LANDI ENZO (LNDNZE41M12G687O04901201)
GORELLI ROBERTA (GRLRRT74D49F592J05201501)
GORELLI OLGA (GRLLGO72D62F592P05201501)
GORELLI VASCO (GRLVSC45C02F628G05201501)
AZ. AGRICOLA COGNANELLO DI GIORGI ROSATI ANTONELLA
(RSTNNL53B42F592L05201501)
AZ.AGR.GAMBINI GIOVANNI (GMBGNN36C17F592E05201501)
Provincia di Grosseto
B
A
GRECO MANUELA (GRCMNL65P49G088G05300301)
Ente
Beneficiari revocati
Elenco dei beneficiari revocati a seguito di rinuncia pervenuta per la Misura 214 Sottomisura 214a del PSR 2007/2013
Allegato 2 al Decreto n. 8 del 11/01/2011
200
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
CARTOCCI NELLO (CRTNLL32D27F628K05102501)
ISOPO CLARA (SPICLR30M47A132T05102201)
MAZZIERI OTTORINO (MZZTRN63A24D077I05101701)
FANFANI ANNA MARIA (FNFNMR35B42D077G05101701)
ROSSI NELLA (RSSNLL39L61F628D05102501)
CERONI PIETRO (CRNPTR34E08C544Z05101701)
GIANNETTI RAFFAELINA (GNNRFL52P52B776B05101701)
PONTICELLI MASSIMILIANO (PNTMSM58A19D077I05101701)
BOLDI SILVANO (BLDSVN52A12F628S05102501)
MATERAZZI SANTI (MTRSNT44B22D077U05101701)
BENNATI MASSIMO (BNNMSM61A30D077O05101701)
BARTEMUCCI GIOVANNI (BRTGNN45H20H898C05101701)
BARTEMUCCI MICHELANGELO (BRTMHL42T10H898W05101701)
BONDI DINO (BNDDNI42S24D077J05101701)
TAMBI MAURA (TMBMRA44E61D077Y05101701)
PIROLLI BRUNA (PRLBRN67S43H501H05101701)
TREMORI NICOLETTA (TRMNLT63E53D077W05101701)
B
A
SCHICCHI VINCENZO (SCHVCN51L29D077J05101702)
Ente
Beneficiari revocati
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
C
Estremi del decreto di approvazione della
graduatoria
Elenco dei beneficiari revocati a seguito di rinuncia pervenuta per la Misura 214 Sottomisura 214a per aziende in ZVN del PSR 2007/2013
Allegato 3 al Decreto n. 8 del 11/01/2011
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
165
158
144
114
101
98
88
76
72
64
47
42
35
31
30
29
28
19
Graduatoria
Numero
Numero
d'ordine del
beneficiario
D
E
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
201
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
AZ. AGR. LA DOGANELLA DI BELPERIO LEONARDO (BLPLRD72D03H898T05101701) Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
Regione Toscana
GIANNETTI GIOVANNA (GNNGNN58C44D077Y05101701)
AZ. AGR. ALDO ANGELO E PAOLO G IORGIO MIGLIACCI (0159709051105101701)
EREDI VALIANI DI VALIANI LUIGI (VLNLGU40H18D077F05101701)
CALZOLARI ALESSANDRO (CLZLSN60D08D077O05101701)
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
200/2010
238
43
225
233
232
182
173
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del testo unico D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e norme collegate, il quale sostituisce il testo cartaceo e
la firma autografa.
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
n. 197 del 17 Settembre 2010
Regione Toscana
AZ. AGR. COLLE DI MEUCCI CARLO E SANTI S.S. (0153352051405101701)
n. 197 del 17 Settembre 2010
Regione Toscana
AZIENDA AGRARIA SOLFANELLI GIACOMO E ROBERTO SOCIETA' AGRICOLA
(0108562051405101701)
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
INCARICHI
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
Selezione pubblica per titoli ed eventuale colloquio
per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato
nel profilo di Dirigente delle Professioni Sanitarie
della Prevenzione ai sensi dell’art. 15 - septies comma
2 del D.Lgs. 502/1992.
In esecuzione della deliberazione del Direttore
Generale n. 800 del 28.12.2010 esecutiva ai sensi di legge,
è indetto avviso di selezione, ai sensi dell’art. 15 - septies,
comma 2, del D.Lgs. 502/1992, per il conferimento di
un incarico a tempo determinato di natura dirigenziale
nel profilo di Dirigente delle Professioni Sanitarie della
Prevenzione (Area della Prevenzione - Professioni:
Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di
Lavoro/Assistente Sanitario) di durata di anni 3 (tre) con
facoltà di rinnovo.
Requisiti di partecipazione
1. Laurea Specialistica o magistrale nella classe SNT
LS4 “Scienze delle professioni sanitarie della Prevenzione”.
2. Cinque anni di servizio effettivo corrispondente
alla professionalità relativa alla presente selezione prestato presso enti del Servizio Sanitario Nazionale nella
categoria D o Ds, ovvero in profili corrispondenti di altre
pubbliche amministrazioni.
3. Iscrizione al relativo Albo Professionale, ove esistente, attestata da certificazione, o dichiarazione sostitutiva, rilasciata in data non anteriore a sei mesi rispetto
alla scadenza del bando. L’iscrizione al corrispondente
albo professionale di uno dei paesi dell’Unione Europea,
ove prevista, consente la partecipazione al concorso,
fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia
prima dell’assunzione in servizio.
I candidati devono inoltre essere in possesso dei
seguenti requisiti generali:
A) Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei paesi
dell’Unione Europea.
B) Idoneità fisica all’impiego. Il relativo accertamento
- con l’osservanza delle norme vigenti in materia di categorie protette - è effettuato a cura della USL prima
dell’immissione in servizio.
L’incarico non può essere conferito a coloro che
siano esclusi dall’elettorato attivo e coloro che siano
stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche
amministrazioni per aver conseguito l’impiego mediante
la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità
non sanabile.
Tutti i requisiti sopra specificati devono essere
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posseduti alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione.
Modalità di accertamento della qualificazione professionale e delle competenze richieste e conferimento
dell’incarico
In relazione al posto da ricoprire, per l’accertamento
della qualificazione professionale e delle competenze
richieste, il Direttore Generale della Azienda USL 7 provvederà a nominare una apposita commissione di esperti,
così composta:
Presidente: - Il Direttore Sanitario della Azienda USL
7 di Siena o suo delegato
Componenti:
- Due Dirigenti delle Professioni Sanitarie della
Prevenzione.
Segretario: - Il Direttore della U.O. Amministrazione
del Personale della Azienda USL 7 di Siena o suo
delegato.
La commissione di esperti dovrà provvedere alla formulazione di un giudizio attraverso la valutazione del
curriculum professionale presentato dal candidato ed
eventuale colloquio diretto alla valutazione delle capacità
professionali, organizzative e gestionali in relazione al
posto da ricoprire.
La data e la sede del colloquio, se ne sarà prevista
l’effettuazione, saranno comunicate agli interessati con
lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, almeno
quindici giorni prima dello svolgimento del medesimo;
i candidati dovranno presentarsi muniti di valido
documento di riconoscimento.
Valutati e comparati i giudizi espressi dalla commissione di esperti, il Direttore Generale conferirà l’incarico
al candidato ritenuto maggiormente idoneo.
Domande di partecipazione
Le domande di partecipazione alla selezione, redatte
su carta libera, dovranno essere inviate, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, ovvero recapitate
direttamente, alla Azienda USL 7 di Siena - U.F. Affari
Generali e Legali e CC.UU.NN., Ufficio Protocollo Piazzale Rosselli 26, 53100 Siena, entro il 20° giorno
successivo a quello della pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.
Non si terrà conto alcuno delle domande, dei documenti
e dei titoli pervenuti dopo la scadenza del termine stesso
o che, alla data di chiusura del presente avviso, non
risultassero ancora formalmente regolari. A tale fine
fa fede il timbro a data dell’Ufficio Postale accettante.
Qualora il termine per la presentazione delle domande,
come sopra precisato, cada in giorno festivo, il termine è
prorogato al primo giorno successivo non festivo.
Nella domanda di partecipazione alla selezione gli
aspiranti dovranno dichiarare ai sensi degli artt. 46 e 47
del DPR 445/2000:
1) Data e luogo di nascita, residenza;
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2) Possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
3) Il Comune di iscrizione nelle liste elettorali,
ovvero i motivi di non iscrizione o cancellazione dalle
liste medesime;
4) Eventuali condanne penali riportate (la dichiarazione va resa anche se negativa);
5) I titoli di studio posseduti con indicazione della
data e della scuola dove sono stati conseguiti;
6) Posizione nei riguardi degli obblighi militari (solo
per i candidati di sesso maschile);
7) Eventuali cause di destituzione o dispensa
dal servizio che abbiano dato luogo a risoluzione di
precedenti rapporti di pubblico impiego (la dichiarazione
va resa anche se negativa);
Nella domanda di partecipazione alla selezione gli
aspiranti dovranno inoltre indicare:
8) Domicilio ed eventuale numero telefonico per le
necessarie comunicazioni (i candidati hanno l’obbligo di
comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo alla
U.S.L., che non assume responsabilità alcuna nel caso
di loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato); in
caso di mancata indicazione, le comunicazioni verranno
indirizzate al domicilio di residenza.
Modalità di produzione dei titoli caratterizzanti il
curriculum
Il candidato, ai fini della produzione dei titoli attestanti
il possesso dei requisiti di ammissione (da comprovare
a pena di esclusione) e degli altri titoli caratterizzanti
il curriculum dei quali sia in possesso e che ritenga
utile presentare per la loro valutazione ai fini della
predisposizione dell’elenco degli idonei, ha la facoltà di
utilizzare i seguenti strumenti:
1) - Il candidato può allegare alla domanda le
certificazioni e le attestazioni rilasciate dalle autorità o
uffici competenti in originale o in copia autentica.
2) - Parimenti il candidato può presentare le relative
dichiarazioni sostitutive ai sensi del DPR. 445/2000. Le
dichiarazioni sostitutive presentate contestualmente alla
domanda di partecipazione come richiesto dal presente
bando, purchè formulate correttamente, sono idonee a
dimostrare il possesso dei requisiti di partecipazione o
di altri titoli.
In particolare, il candidato deve obbligatoriamente
comprovare il possesso dei requisiti di partecipazione.
Alla domanda di partecipazione deve comunque essere
allegata copia di un valido documento di identità del
candidato.
Alla domanda deve inoltre essere allegato un Curriculum datato e firmato in cui sia sinteticamente descritta la
specifica attività professionale, organizzativa, direttiva e
gestionale, che comunque deve essere documentata con
le modalità previste dal presente bando.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa in
originale o in copia conforme all’originale oppure in
fotocopia accompagnata da dichiarazione di conformità
all’originale con le modalità di cui al presente bando.
Dovrà essere altresì allegato un elenco dei documenti e
titoli presentati, redatto in carta libera, datato e firmato.
Modalità di presentazione delle dichiarazioni sostitutive
Tale strumento prevede due tipologie di dichiarazione
sostitutiva che si diversificano tra loro relativamente agli
stati, fatti e qualità personali oggetto della dichiarazione
e alle modalità di produzione:
1) DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONE.
2) DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DELL’ATTO
DI NOTORIETA’.
Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni, di cui
all’art. 46 del DPR 445/2000, devono contenere la dizione
che sono rese ai sensi dell’articolo sopracitato, possono essere presentate anche contestualmente all’istanza
ovvero prodotte su carta semplice o modulo e comunque
individuabili in maniera inequivocabile e sono sottoscritte
dall’interessato.
Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà di cui
all’art. 47 del DPR 445/2000,possono riguardare anche
la conoscenza del fatto che la copia di un documento
(es. titolo di studio, stato di servizio, pubblicazione)
è conforme all’originale. Ai fini del presente bando, la
dichiarazione del fatto che la copia di certificati e attestati
(relativi a titoli dei quali sia in possesso il candidato) è
conforme all’originale, tiene luogo a tutti gli effetti
dell’autentica di copia.
Le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà
devono contenere la dizione che sono rese ai sensi del
DPR 445/2000, possono essere rese anche contestualmente all’istanza ovvero prodotte su carta semplice o
modulo e comunque individuabili in maniera inequivocabile, anche se presentate in allegato all’istanza o ad
essa collegate funzionalmente quando prodotte in un
secondo momento e sono sottoscritte dall’interessato in
presenza del dipendente addetto o dinanzi ad un notaio,
cancelliere, segretario comunale, o altro funzionario
incaricato dal sindaco. Qualora la dichiarazione sia
contenuta nell’istanza ovvero sia contestuale o collegata
funzionalmente alla stessa, la sottoscrizione non deve
essere autenticata se presentata o inviata unitamente a
fotocopia di valido documento di riconoscimento.
Le dichiarazioni sostitutive devono contenere tutte le
informazioni contenute nei documenti, certificati, attestati
e atti che sostituiscono, necessarie per la valutazione dei
titoli ai fini del presente bando. In particolare:
- La dichiarazione sostitutiva di titoli di studio,
qualifiche professionali e simili (certificazione) deve
riportare il nome esatto del titolo posseduto e della
struttura presso la quale è stato conseguito, l’eventuale
votazione, la data del conseguimento e la durata esatta
del corso.
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- La dichiarazione sostitutiva di stati di servizio (atto
di notorietà) deve riportare il nome dell’ente presso il
quale il servizio è stato svolto, le date esatte di inizio e
fine del periodo effettivo di servizio, la dizione esatta della
qualifica ricoperta, la tipologia del rapporto di lavoro e se
ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo comma
dell’art. 46 del DPR 761/1979, in presenza delle quali
il punteggio di anzianità deve essere ridotto (in caso
positivo deve essere precisata la misura della riduzione
del punteggio).
Non saranno prese in considerazione le dichiarazioni
sostitutive non formalmente regolari, ovvero non conformi
alle caratteristiche richieste nel presente bando.
Si rende noto che, fermo restando quanto previsto
dall’art. 76 del DPR 445/2000, qualora dal controllo di cui
all’art. 71 del medesimo DPR 445/2000, emerga la non
veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante
decade dai benefici eventualmente conseguenti al
provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera.
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del D.Lgs. 196/2003
(Codice in materia di protezione dei dati personali), i dati
personali forniti dai candidati saranno raccolti e trattati
presso una banca dati eventualmente automatizzata
presso la U.O. Amministrazione del Personale della
USL 7 di Siena, per le finalità di gestione del concorso
e per finalità inerenti la gestione del rapporto di lavoro
che si dovesse instaurare a seguito dell’utilizzo della
graduatoria.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di ammissione e dei titoli, e tali
dati potranno essere comunicati alle amministrazioni
pubbliche eventualmente interessate allo svolgimento
del concorso o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
Il responsabile del trattamento dei dati è il Direttore
della U.O. Amministrazione del Personale, individuato
con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda
USL 7 n. 237 del 06.07.2005.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del D.
Lgs. citato, tra i quali il diritto di accesso ai dati che
lo riguardano e quello di far rettificare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge.
205
Assunzione in servizio
Il Direttore Generale procederà al conferimento
dell’incarico, previo accertamento dei requisiti ed adempimenti prescritti a tal fine, mediante stipula di contratto
individuale nel quale saranno previste le modalità e le
condizioni che regoleranno il rapporto di lavoro.
L’incaricato che, senza giustificato motivo, non assumerà servizio entro 30 giorni dal termine che verrà stabilito dall’Amministrazione, sarà dichiarato decaduto dalla
nomina stessa. Per comprovate ragioni, potrà prorogare
il termine per l’assunzione in servizio per un periodo non
superiore a ulteriori trenta giorni.
Decade dall’impiego chi abbia conseguito la nomina
mediante presentazione di documenti falsi o viziati da
invalidità non sanabile.
Rapporto di lavoro
Il contratto a tempo determinato stipulato per il conferimento dell’incarico, disciplinato dall’art.15 septies,
comma 2, del D.Lgs. 502/1992, pone in essere un rapporto
di lavoro subordinato ed esclusivo.
Il trattamento giuridico ed economico è determinato
sulla base dei criteri stabiliti nei contratti collettivi della
dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale.
Con la accettazione dell’incarico e la firma del
contratto vengono implicitamente accettate da parte del
vincitore, senza riserve, tutte le norme che disciplinano
lo stato giuridico ed economico del personale dirigenziale
del Servizio Sanitario Nazionale.
L’Amministrazione si riserva di prorogare, modificare,
sospendere o annullare il presente bando, e di riaprirne
i termini di scadenza. Per ogni eventuale chiarimento
gli interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Concorsi,
telefono 057753696922, in orario di ufficio. Il presente
avviso, nonché lo schema esemplificativo della domanda
di partecipazione e delle dichiarazioni sostitutive, sono
visionabili e direttamente scaricabili dal sito Internet
della Azienda USL 7 di Siena, all’indirizzo www.usl7.
toscana.it.
Il Direttore Generale
Laura Benedetto
SEGUONO ALLEGATI
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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ALLEGATO 1
SCHEMA ESEMPLICATIVO DI DOMANDA DI AMMISSIONE
AL DIRETTORE GENERALE AZIENDA USL 7
U.O. AFFARI GENERALI E LEGALI e
CC.UU.NN
UFFICIO PROTOCOLLO
PIAZZALE ROSSELLI 26 - 53100 SIENA
IL/LA SOTTOSCRITTO/A ________________________________________________________________________
(COGNOME)
(NOME)
CHIEDE
di partecipare alla selezione pubblica per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato nel profilo di Dirigente
delle Professioni Sanitarie della Prevenzione ai sensi dell’art. 15 septies comma 2 del D. Lgs. 502/1992, indetto da
codesta Azienda con deliberazione del Direttore Generale n. 800 del 28.12.20__ .
A tale fine, a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del DPR 445/2000, applicabili in caso di falsità delle
presenti dichiarazioni, dichiara ai sensi del DPR 445/2000:
ˆ DI ESSERE NATO A ________________________________________________________________ IL __/__/____
ˆ DI ESSERE
RESIDENTE IN VIA/PIAZZA __________________________________________________________ N° ______________ NEL
COMUNE DI ___________________________________________________ C.A.P __________ PROV. ______________________
ˆ DI ESSERE CITTADINO ITALIANO OVVERO DI UNO STATO MEMBRO DELLA U.E: _____________________________________
ˆ DI ESSERE ISCRITTO NELLE
LISTE ELETTORALI DEL COMUNE DI _________________________________________________
IN CASO DI NON ISCRIZIONE O CANCELLAZIONE INDICARNE I MOTIVI __________________________________________________
ˆ
DI NON AVER RIPORTATO CONDANNE PENALI, OVVERO
ˆ
DI AVER RIPORTATO LE SEGUENTI CONDANNE PENALI:
______________________________________________________________________________________________________________
ˆ DI ESSERE IN POSSESSO DEL DIPLOMA DI LAUREA SDPECIALISTICA/MAGISTRALE IN
___________________________________,
CONSEGUITO IL GIORNO __/__/____ PRESSO L’UNIVERSITA’ DI _________________________________________ CON LA SEGUENTE
VOTAZIONE _____/110
ˆ
DI ESSERE IN POSSESSO DI ANZIANITA' DI SERVIZIO EFFETTIVO DI ALMENO CINQUE ANNI, MATURATA PRESSO
___________________________________
DAL
______
AL
_________
_____________________________________________________________________
NEL
PROFILO
PROFESSIONALE
(come risulta dalla documentazione allegata
(certificato di servizio o dichiarazione sostitutiva rilasciata nel curriculum)
ˆ DI ESSERE ISCRITTO ALL'ALBO PROFESSIONALE DI __________________________________________, posizione n. _______;
ˆ
DI AVERE LA SEGUENTE POSIZIONE NEI RIGUARDI DEGLI OBBLIGHI MILITARI (SOLO PER I CANDIDATI DI SESSO
MASCHILE): ___________________________________________________________________________________
ˆ DI AVER PRESTATO I
SEGUENTI SERVIZI PRESSO PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI:
ENTE _____________________________________________________________________________ DAL __/__/____ AL__/__/____
QUALIFICA di inquadramento professionale ___________________________________________________________________________
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ˆ
DI NON ESSERE
ˆ
DI ESSERE
207
STATO DESTITUITO O DISPENSATO DAL SERVIZIO PRESTATO PRESSO L’ENTE
____________________________________________________________________________________________________________________
(In
caso positivo) CAUSE: _________________________________________________________________________________________
Al fine di rendere formalmente valide le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà sopra rese, allega copia di valido
documento di riconoscimento ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 445/2000.
DOMICILIO PRESSO IL QUALE DEVE ESSERE FATTA OGNI COMUNICAZIONE INERENTE al concorso:
VIA/PIAZZA ____________________________________________________________NUMERO ____________
COMUNE __________________________________________________ C.A.P. __________ PROVINCIA ______
RECAPITO TELEFONICO______________________________________________________________________
Il sottoscritto manifesta il proprio consenso, ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 196/2003, al trattamento dei dati personali
forniti con la presente domanda da parte della USL 7 di Siena, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo
dell’avviso di selezione.
DATA:___/___/________
______________________________________
(Firma per esteso e leggibile)
208
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ALLEGATO 2
SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(da compilare a cura del candidato con le modalità previste dal bando, solo qualora intenda servirsi di tale strumento di
produzione dei titoli)
Il/La sottoscritto/a _____________________________________ nato/a a ____________________ il __/__/____
residente in ________________________________________________________________________________
DICHIARA
ai sensi dell’articolo 46 del DPR 445/2000, a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art.76 del DPR 445/2000,
applicabili in caso di falsità delle presenti dichiarazioni i seguenti stati, fatti e qualità personali:
_______________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
Il sottoscritto manifesta il proprio consenso, ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 196/2003, al trattamento dei dati personali
forniti con la presente dichiarazione da parte della USL 7 di Siena, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo
dell’avviso di selezione.
_________________, li __/__/_____
____________________________
firma
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ALLEGATO 3
SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI
NOTORIETA’
(da compilare a cura del candidato con le modalità previste dal bando, solo qualora intenda servirsi di tale strumento di
produzione dei titoli)
Il/La sottoscritto/a _____________________________________ nato/a a ____________________ il __/__/____
residente in ________________________________________________________________________________
DICHIARA
ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000, a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art.76 del DPR 445/2000,
applicabili in caso di falsità delle presenti dichiarazioni i seguenti stati, fatti e qualità personali:
_______________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
Allega a tal fine copia del documento di riconoscimento ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 445/2000.
Il sottoscritto manifesta il proprio consenso, ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 196/2003, al trattamento dei dati personali
forniti con la presente dichiarazione da parte della USL 7 di Siena, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo
dell’avviso di selezione.
____________________, li __/__/____
__________________________
firma
Lo schema di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sopra presentato può essere
utilizzato anche per la dichiarazione di conformità di una copia all’originale. La dichiarazione
di conformità può essere resa anche direttamente sul retro della copia.
209
210
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 7
SIENA
restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima
dell’assunzione in servizio.
Selezione pubblica per titoli ed eventuale colloquio per il conferimento di n. 1 incarico a tempo
determinato nel profilo di Dirigente delle Professioni
Sanitarie Area Infermieristica ed Ostetrica ai sensi
dell’art. 15 octies del D.Lgs. 502/92.
I candidati devono inoltre essere in possesso dei
seguenti requisiti generali:
A) Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei paesi
dell’Unione Europea.
B) Idoneità fisica all’impiego. Il relativo accertamento
- con l’osservanza delle norme vigenti in materia di
categorie protette - è effettuato a cura della USL prima
dell’immissione in servizio.
L’incarico non può essere conferito a coloro che
siano esclusi dall’elettorato attivo e coloro che siano
stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche
amministrazioni per aver conseguito l’impiego mediante
la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità
non sanabile.
Tutti i requisiti sopra specificati devono essere
posseduti alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione.
In esecuzione della deliberazione del Direttore
Generale n. 801 del 28.12.2010 esecutiva ai sensi di
legge, è indetta selezione pubblica, ai sensi dell’art.15
- octies del D. Lgs. 502/92, per il conferimento di n. 1
incarico a tempo determinato nel profilo di Dirigente delle
Professioni Sanitarie Area Infermieristica ed Ostetrica
per l’attuazione delle attività inerenti la “Progettazione
di percorsi di sviluppo della continuità assistenziale
territorio-ospedale”.
Finalità e durata dell’incarico
Le finalità del progetto sono:
- progettazione e sperimentazione di percorsi e processi
di presa in carico infermieristica territorio-ospedaleterritorio, omogenei nei livelli essenziali e coerenti con
l’offerta di strutture e risorse assistenziali delle singole
realtà, e dei relativi indicatori di performance;
- analisi e riprogettazione operativa di procedure
assistenziali domiciliari, residenziali e ambulatoriali
relativi agli ambiti di competenza aziendale e introduzione
di modelli innovativi tendenti ad efficienza, efficacia e
appropriatezza;
- progettazione e sperimentazione di percorsi assistenziali coordinati con la Medicina Generale, finalizzati a
pazienti affetti da disturbi cronici; in particolare: stesura di
protocolli, definizione e condivisione con i professionisti
sanitari della documentazione assistenziale, messa a
punto di strumenti per la stesura di piani individuali di
assistenza personalizzata e definizione di criteri di valutazione di efficacia, efficienza e appropriatezza.
L’incarico avrà la durata di tre anni, prorogabili.
Requisiti di partecipazione
1. Laurea Specialistica o magistrale nella classe SNT
LS1 “Scienze Infermieristiche e Ostetriche”.
2. Cinque anni di servizio effettivo corrispondente
alla professionalità relativa alla presente selezione
prestato presso enti del Servizio Sanitario Nazionale
nella categoria D o Ds, ovvero in profili corrispondenti di
altre pubbliche amministrazioni.
3. Iscrizione al relativo Albo Professionale, ove esistente, attestata da certificazione, o dichiarazione sostitutiva,
rilasciata in data non anteriore a sei mesi rispetto alla
scadenza del bando. L’iscrizione al corrispondente albo
professionale di uno dei paesi dell’Unione Europea, ove
prevista, consente la partecipazione al concorso, fermo
Domande di partecipazione
Le domande di partecipazione alla selezione, compilate seguendo il fac simile allegato 1 al presente bando,
dovranno essere inviate a mezzo raccomandata con
avviso di ricevimento, ovvero consegnate di persona, alla
Azienda USL 7 di Siena - U.F. Affari Generali e Legali
e CC.UU.NN., Ufficio Protocollo - Piazzale Rosselli 26,
53100 Siena, entro il 20° giorno successivo a quello della
pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale
della Regione Toscana. A tale fine, qualora la domanda
venga inoltrata a mezzo del servizio postale, fa fede il
timbro a data dell’Ufficio Postale accettante. Qualora il
termine per la presentazione delle domande, come sopra
precisato, cada in giorno festivo, il termine è prorogato al
primo giorno successivo non festivo.
Non si terrà conto alcuno delle domande pervenute
dopo la scadenza del termine stesso o che, alla data di
chiusura del bando, non risultassero ancora formalmente
regolari
Nella domanda di partecipazione alla selezione gli
aspiranti dovranno dichiarare ai sensi degli artt. 46 e 47
del DPR 445/2000:
1) Data e luogo di nascita, residenza;
2) Possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
3) Il Comune di iscrizione nelle liste elettorali,
ovvero i motivi di non iscrizione o cancellazione dalle
liste medesime;
4) Eventuali condanne penali riportate o procedimenti
penali in corso od interdizione od altre misure che escludono dalla nomina agli impieghi presso pubbliche amministrazioni (la dichiarazione va resa anche se negativa);
5) I titoli di studio posseduti con indicazione della
data e della scuola dove sono stati conseguiti;
6) Eventuali cause di destituzione o dispensa dal
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
servizio che abbiano dato luogo a risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego (la dichiarazione va
resa anche se negativa);
Nella domanda di partecipazione alla selezione gli
aspiranti dovranno inoltre indicare:
9) Domicilio ed eventuale numero telefonico per le
necessarie comunicazioni (i candidati hanno l’obbligo di
comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo alla
USL, che non assume responsabilità alcuna nel caso di
loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato); in caso
di mancata indicazione, le comunicazioni verranno indirizzate al domicilio di residenza.
Ammissione ed esclusione dei candidati
Il Direttore U.O. Amministrazione del Personale
della USL 7 stabilisce con provvedimento motivato la
ammissione ed esclusione dei candidati dalla selezione.
Entro trenta giorni dall’esecutività del provvedimento
l’esclusione viene notificata ai candidati.
Modalità di accertamento della qualificazione professionale e delle competenze richieste e conferimento
dell’incarico
In relazione al posto da ricoprire, per l’accertamento
della qualificazione professionale e delle competenze
richieste, il Direttore Generale della Azienda USL 7
provvederà a nominare una apposita commissione di
esperti, così composta:
Presidente: - Il Direttore Sanitario della Azienda USL
7 di Siena o suo delegato
Componenti:
- Due Dirigenti delle Professioni Sanitarie Infermieristiche.
Segretario: - Il Direttore della U.O. Amministrazione
del Personale della Azienda USL 7 di Siena o suo
delegato.
La commissione di esperti dovrà provvedere alla
formulazione di un giudizio attraverso la valutazione
del curriculum professionale presentato dal candidato ed
eventuale colloquio diretto alla valutazione delle capacità
professionali, organizzative e gestionali in relazione al
posto da ricoprire.
La data e la sede del colloquio, se ne sarà prevista
l’effettuazione, saranno comunicate agli interessati con
lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, almeno
quindici giorni prima dello svolgimento del medesimo;
i candidati dovranno presentarsi muniti di valido documento di riconoscimento.
Valutati e comparati i giudizi espressi dalla commissione di esperti, il Direttore Generale conferirà l’incarico al
candidato ritenuto maggiormente idoneo.
Modalità di produzione dei titoli
Il candidato, ai fini della produzione dei titoli attestanti
il possesso dei requisiti di ammissione (da comprovare
a pena di esclusione) e degli altri titoli dei quali sia
211
in possesso e che ritenga utile presentare per la loro
valutazione ai fini della predisposizione dell’elenco degli
idonei, ha la facoltà di utilizzare i seguenti strumenti:
1) - Il candidato può allegare alla domanda le
certificazioni e le attestazioni rilasciate dalle autorità o
uffici competenti in originale o in copia autentica.
2) - Parimenti il candidato può presentare le relative
dichiarazioni sostitutive ai sensi del DPR. 445/2000. Le
dichiarazioni sostitutive presentate contestualmente alla
domanda di partecipazione come richiesto dal presente
bando, purché formulate correttamente, sono idonee a
dimostrare il possesso dei requisiti di partecipazione o
di altri titoli.
In particolare, il candidato deve obbligatoriamente
comprovare il possesso dei requisiti di partecipazione.
Alla domanda di partecipazione deve comunque essere
allegata copia di un valido documento di identità del
candidato.
Alla domanda deve inoltre essere allegato un Curriculum datato e firmato in cui sia sinteticamente descritta
la specifica attività professionale, organizzativa, direttiva
e gestionale, che comunque deve essere documentata con
le modalità previste dal presente bando.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa in
originale o in copia conforme all’originale oppure in
fotocopia accompagnata da dichiarazione di conformità
all’originale con le modalità di cui al presente bando.
Dovrà essere altresì allegato un elenco dei documenti e
titoli presentati, redatto in carta libera, datato e firmato.
Modalità di presentazione delle dichiarazioni sostitutive
Tale strumento prevede due tipologie di dichiarazione
sostitutiva che si diversificano tra loro relativamente agli
stati, fatti e qualità personali oggetto della dichiarazione
e alle modalità di produzione:
1) DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONE.
2) DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DELL’ATTO
DI NOTORIETA’.
Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni, di
cui all’art. 46 del DPR 445/2000, devono contenere la
dizione che sono rese ai sensi dell’articolo sopracitato,
possono essere presentate anche contestualmente
all’istanza ovvero prodotte su carta semplice o modulo
e comunque individuabili in maniera inequivocabile e
sono sottoscritte dall’interessato.
Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà di cui
all’art. 47 del DPR 445/2000,possono riguardare anche
la conoscenza del fatto che la copia di un documento
(es. titolo di studio, stato di servizio, pubblicazione)
è conforme all’originale. Ai fini del presente bando, la
dichiarazione del fatto che la copia di certificati e attestati
(relativi a titoli dei quali sia in possesso il candidato) è
conforme all’originale, tiene luogo a tutti gli effetti
dell’autentica di copia.
212
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà
devono contenere la dizione che sono rese ai sensi del
DPR 445/2000, possono essere rese anche contestualmente all’istanza ovvero prodotte su carta semplice o
modulo e comunque individuabili in maniera inequivocabile, anche se presentate in allegato all’istanza o ad
essa collegate funzionalmente quando prodotte in un
secondo momento e sono sottoscritte dall’interessato in
presenza del dipendente addetto o dinanzi ad un notaio,
cancelliere, segretario comunale, o altro funzionario
incaricato dal sindaco. Qualora la dichiarazione sia
contenuta nell’istanza ovvero sia contestuale o collegata
funzionalmente alla stessa, la sottoscrizione non deve
essere autenticata se presentata o inviata unitamente a
fotocopia di valido documento di riconoscimento.
Le dichiarazioni sostitutive devono contenere tutte le
informazioni contenute nei documenti, certificati, attestati
e atti che sostituiscono, necessarie per la valutazione dei
titoli ai fini del presente bando. In particolare:
- La dichiarazione sostitutiva di titoli di studio,
qualifiche professionali e simili (certificazione) deve
riportare il nome esatto del titolo posseduto e della
struttura presso la quale è stato conseguito, l’eventuale
votazione, la data del conseguimento e la durata esatta
del corso.
- La dichiarazione sostitutiva di stati di servizio (atto
di notorietà) deve riportare il nome dell’ente presso il
quale il servizio è stato svolto, le date esatte di inizio e
fine del periodo effettivo di servizio, la dizione esatta della
qualifica ricoperta, la tipologia del rapporto di lavoro e se
ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo comma
dell’art. 46 del DPR 761/79, in presenza delle quali il
punteggio di anzianità deve essere ridotto (in caso
positivo deve essere precisata la misura della riduzione
del punteggio).
Non saranno prese in considerazione le dichiarazioni
sostitutive non formalmente regolari, ovvero non conformi
alle caratteristiche richieste nel presente bando.
Si rende noto che, fermo restando quanto previsto
dall’art. 76 del DPR 445/2000, qualora dal controllo di cui
all’art. 71 del medesimo DPR 445/2000, emerga la non
veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante
decade dai benefici eventualmente conseguenti al
provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera.
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del D.Lgs. 196/2003
(Codice in materia di protezione dei dati personali), i dati
personali forniti dai candidati saranno raccolti e trattati
presso una banca dati eventualmente automatizzata presso
la U.O. Gestione del Personale della USL 7 di Siena,
per le finalità di gestione della selezione e per finalità
inerenti la gestione del rapporto di lavoro che si dovesse
instaurare a seguito dell’utilizzo della graduatoria.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di ammissione e dei titoli, e tali
dati potranno essere comunicati alle amministrazioni
pubbliche eventualmente interessate allo svolgimento
della selezione o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del D.
Lgs. citato, tra i quali il diritto di accesso ai dati che
lo riguardano e quello di far rettificare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge.
Assunzione in servizio
Il Direttore Generale procederà al conferimento
dell’incarico, previo accertamento dei requisiti ed adempimenti prescritti a tal fine, mediante stipula di contratto
individuale nel quale saranno previste le modalità e le
condizioni che regoleranno il rapporto di lavoro.
L’incaricato che, senza giustificato motivo, non assumerà servizio entro 30 giorni dal termine che verrà
stabilito dall’Amministrazione, sarà dichiarato decaduto
dalla nomina stessa. Per comprovate ragioni, potrà
prorogare il termine per l’assunzione in servizio per un
periodo non superiore a ulteriori trenta giorni.
Decade dall’impiego chi abbia conseguito la nomina
mediante presentazione di documenti falsi o viziati da
invalidità non sanabile.
Rapporto di lavoro
Il contratto a tempo determinato stipulato per il conferimento dell’incarico, disciplinato dall’Art.15 octies del
D.Lgs. 502/92, pone in essere un rapporto di lavoro
subordinato ed esclusivo.
Il trattamento giuridico ed economico è determinato
sulla base dei criteri stabiliti nei contratti collettivi della
dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale.
Con la accettazione dell’incarico e la firma del
contratto vengono implicitamente accettate da parte del
vincitore, senza riserve, tutte le norme che disciplinano
lo stato giuridico ed economico del personale dirigenziale
del Servizio Sanitario Nazionale.
L’Amministrazione si riserva di prorogare, modificare, sospendere o annullare il presente bando, e di
riaprirne i termini di scadenza, qualora ricorressero
fondate motivazioni. Per ogni eventuale chiarimento gli
interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Assunzioni,
telefono 0577536922 in orario di ufficio. Il presente
avviso, nonché lo schema esemplificativo della domanda
di partecipazione e delle dichiarazioni sostitutive, sono
visionabili e direttamente scaricabili dal sito Internet della
Azienda USL 7 di Siena, all’indirizzo www.usl7.toscana.
it, nella pagina relativa alle Selezioni per il conferimento
di incarichi a tempo determinato.
Il Direttore Generale
Laura Benedetto
SEGUONO ALLEGATI
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ALLEGATO 1
SCHEMA ESEMPLICATIVO DI DOMANDA DI AMMISSIONE
AL DIRETTORE GENERALE AZIENDA USL 7
U.F. Affari Generali e Legali e CC.UU.NN.,
Ufficio Protocollo
PIAZZALE ROSSELLI, 26 - 53100 SIENA
IL/LA SOTTOSCRITTO/A ________________________________________________________________________
(COGNOME)
(NOME)
CHIEDE
di partecipare alla selezione pubblica per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato nel profilo di Dirigente
delle Professioni Sanitarie Area Infermieristica ed Ostetrica ai sensi dell’art. 15 octies del D. Lgs. 502/92, indetto da
codesta Azienda con Deliberazione del Direttore Generale del n. 801del 2812.2010. A tale fine, a conoscenza delle
sanzioni penali previste dall’art. 76 del DPR 445/2000, applicabili in caso di falsità delle presenti dichiarazioni, dichiara
ai sensi del DPR 445/2000:
ˆ DI ESSERE NATO A ________________________________________________________________ IL __/__/____
ˆ DI ESSERE
RESIDENTE IN VIA/PIAZZA __________________________________________________________ N° ______________ NEL
COMUNE DI ___________________________________________________ C.A.P __________ PROV. ______________________
ˆ DI ESSERE CITTADINO ITALIANO OVVERO DI UNO STATO MEMBRO DELLA U.E: _____________________________________
ˆ DI ESSERE ISCRITTO NELLE
LISTE ELETTORALI DEL COMUNE DI _________________________________________________
IN CASO DI NON ISCRIZIONE O CANCELLAZIONE INDICARNE I MOTIVI __________________________________________________
ˆ
DI NON AVER RIPORTATO CONDANNE PENALI, OVVERO
ˆ
DI AVER RIPORTATO LE SEGUENTI CONDANNE PENALI:
______________________________________________________________________________________________________________
ˆ DI ESSERE IN POSSESSO DEL DIPLOMA DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE IN
___________________________________,
CONSEGUITO IL GIORNO __/__/____ PRESSO L’UNIVERSITA’ DI _________________________________________ CON LA SEGUENTE
VOTAZIONE _____/110
ˆ
DI ESSERE IN POSSESSO DI ANZIANITA' DI SERVIZIO EFFETTIVO DI ALMENO CINQUE ANNI, MATURATA PRESSO
___________________________________
DAL
______
AL
_________
_____________________________________________________________________
NEL
PROFILO
PROFESSIONALE
(come risulta dalla documentazione allegata
(certificato di servizio o dichiarazione sostitutiva rilasciata nel curriculum)
ˆ DI ESSERE ISCRITTO ALL'ALBO PROFESSIONALE DI __________________________________________, posizione n. _______;
ˆ
DI AVERE LA SEGUENTE POSIZIONE NEI RIGUARDI DEGLI OBBLIGHI MILITARI (SOLO PER I CANDIDATI DI SESSO
MASCHILE): ___________________________________________________________________________________
ˆ DI AVER PRESTATO I
SEGUENTI SERVIZI PRESSO PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI:
ENTE _____________________________________________________________________________ DAL __/__/____ AL__/__/____
QUALIFICA di inquadramento professionale ___________________________________________________________________________
213
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
214
ˆ
DI NON ESSERE
ˆ
DI ESSERE
STATO DESTITUITO O DISPENSATO DAL SERVIZIO PRESTATO PRESSO L’ENTE
____________________________________________________________________________________________________________________
(In
caso positivo) CAUSE: _________________________________________________________________________________________
Al fine di rendere formalmente valide le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà sopra rese, allega copia di valido
documento di riconoscimento ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 445/2000.
DOMICILIO PRESSO IL QUALE DEVE ESSERE FATTA OGNI COMUNICAZIONE INERENTE al concorso:
VIA/PIAZZA ____________________________________________________________NUMERO ____________
COMUNE __________________________________________________ C.A.P. __________ PROVINCIA ______
RECAPITO TELEFONICO______________________________________________________________________
Il sottoscritto manifesta il proprio consenso, ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 196/2003, al trattamento dei dati personali
forniti con la presente domanda da parte della USL 7 di Siena, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo
dell’avviso di selezione.
DATA:___/___/________
______________________________________
(Firma per esteso e leggibile)
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ALLEGATO 2
SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(da compilare a cura del candidato con le modalità previste dal bando, solo qualora intenda servirsi di tale strumento di
produzione dei titoli)
Il/La sottoscritto/a _____________________________________ nato/a a ____________________ il __/__/____
residente in ________________________________________________________________________________
DICHIARA
ai sensi dell’articolo 46 del DPR 445/2000, a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art.76 del DPR 445/2000,
applicabili in caso di falsità delle presenti dichiarazioni i seguenti stati, fatti e qualità personali:
_______________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
Il sottoscritto manifesta il proprio consenso, ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 196/2003, al trattamento dei dati personali
forniti con la presente dichiarazione da parte della USL 7 di Siena, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo
dell’avviso di selezione.
_________________, li __/__/_____
____________________________
firma
215
216
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ALLEGATO 3
SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI
NOTORIETA’
(da compilare a cura del candidato con le modalità previste dal bando, solo qualora intenda servirsi di tale strumento di
produzione dei titoli)
Il/La sottoscritto/a _____________________________________ nato/a a ____________________ il __/__/____
residente in ________________________________________________________________________________
DICHIARA
ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000, a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art.76 del DPR 445/2000,
applicabili in caso di falsità delle presenti dichiarazioni i seguenti stati, fatti e qualità personali:
_______________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________
Allega a tal fine copia del documento di riconoscimento ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 445/2000.
Il sottoscritto manifesta il proprio consenso, ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 196/2003, al trattamento dei dati personali
forniti con la presente dichiarazione da parte della USL 7 di Siena, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo
dell’avviso di selezione.
____________________, li __/__/____
__________________________
firma
Lo schema di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sopra presentato può essere
utilizzato anche per la dichiarazione di conformità di una copia all’originale. La dichiarazione
di conformità può essere resa anche direttamente sul retro della copia.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 8
AREZZO
Avviso con procedura di valutazione comparativa
ex art. 7 comma 6 D.Lgs. 165/01.
IL DIRETTORE U.O. GESTIONE DEL PERSONALE
Vista la deliberazione del Direttore Generale n. 619
del 30/12/2010 che, approva l’attribuzione di un incarico
libero professionale per il progetto “studi clinici in oncologia: studio e sperimentazione di percorsi ottimali per
garantire tempestività ed elevati standard qualitativi”;
Visto il Regolamento Aziendale recante la disciplina
per il conferimento di incarichi di collaborazione approvato con deliberazione del Direttore Generale nr. 241 del
25.06.08;
Visto l’art. 7 co. 6 del D.Lgs. 165/01 che dispone
“Per esigenze cui non possono far fronte con personale in
servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire
incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di
natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti
di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria”;
Visto l’art. 7 comma 6 bis del D.Lgs. 165/01 (come
modificato dall’art. 32 del D.L. n. 223/06 convertito nella
L. 248/06) in cui si prevede che “le amministrazioni
pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo
i propri ordinamenti, procedure comparative per il
conferimento degli incarichi di collaborazione”;
Preso atto che l’Azienda ha accertato l’impossibilità
oggettiva di utilizzare, per l’esigenza sopra riportata,
risorse umane disponibili al proprio interno ed ha valutato
che tale incarico, di carattere temporaneo, richiede
prestazioni specificatamente qualificate;
Precisato, quindi, che sono richiesti i seguenti requisiti
culturali e professionali:
- Diploma di laurea specialistica di cui alla legge
19.11.1990 n. 341 o di laurea specialistica di cui al
Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e
dela ricerca 22.10.04 n. 270
- Ottima conoscenza della lingua inglese
- documentata esperienza nella conduzione di studi
clinici in good pratice in ambito oncologico con il ruolo
di data manager locale
ATTIVA UNA PROCEDURA DI VALUTAZIONE
PER IL CONFERIMENTO DI n. 1 INCARICO LIBERO PROFESSIONALE DI ESPERTO NELLA
CONDUZIONE DI STUDI CLINCI IN AMBITO
ONCOLOGICO
217
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata,
entro e non oltre, le ore 13 del 25 Febbraio 2011 presso
l’U.O. Gestione del Personale in Via Curtatone n. 54 ad
Arezzo allegando alla stessa il proprio curriculum vitae,
datato, firmato e documentato, nonché tutto ciò che il
candidato ritenga utile in riferimento ai titoli valutabili,
anche mediante autocertificazione ai sensi del DPR
445/00.
Non saranno prese in considerazione le domande
presentate oltre la scadenza del termine.
La presentazione della domanda di partecipazione
alla selezione di cui al presente Avviso ha valenza di
piena accettazione delle condizioni in esso riportate, e di
piena consapevolezza della natura autonoma del rapporto
oggetto del presente avviso.
La selezione verrà effettuata da un apposito collegio
tecnico di valutazione, nominato dalla Direzione
Aziendale, mediante esame comparativo dei curricula
presentati ed eventuale colloquio attinente le attività
che formeranno oggetto delle prestazioni professionali
richieste. Il colloquio verrà stabilità dal collegio tecnico
nel caso in cui i curricula presentati non fossero adeguati
a stabilire le qualità professionali dei candidati. Non
verrà predisposta graduatoria di merito.
Al professionista che sarà individuato come quello
più adeguato allo svolgimento delle attività richieste
verrà fatto sottoscrivere un contratto di incarico libero
professionale, la cui efficacia è subordinata all’avvenuta
pubblicazione
del
nominativo
dell’incaricato,
dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso, sul
sito istituzionale dell’Azienda (WWW.usl8.toscana.it),
nonché le altre forme di comunicazione previste dalle
vigenti disposizioni normative.
Per tale incarico, la cui durata è annuale, a fronte
di un impegno non inferiore a 900 ore annue è previsto
un corrispettivo omnicomprensivo forfetario pari a €
22.000 da corrispondere in ratei mensili corrisposti sulla
base di una attestazione di svolgimento delle attività
previste da parte del responsabile del progetto “Studi
clinici in oncologia: studio e sperimentazione di percorsi
ottimali per garantire tempestività ed elevati standard
qualitativi”.
In applicazione del D.Lgs. 196/03 l’Azienda USL
si impegna a rispettare il carattere riservato delle
informazioni fornite dai candidati: tutti i dati forniti
saranno trattati solo per le finalità connesse e strumentali
alla procedura ed alla eventuale stipula e gestione
del rapporto con l’Azienda USL, nel rispetto delle
disposizioni vigenti.
Il Direttore
Emanuele Giusti
SEGUE ALLEGATO
218
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 619 DEL 30/12/2010
CONTRATTO TRA L’AZIENDA USL 8 E IL DR. __________________________________
ESPERTO NELLA CONDUZIONE DI STUDI CLINICI IN AMBITO ONCOLOGICO
TRA
L’Azienda USL 8 in persona del Direttore Generale, dr. _______________, nominato con
decreto del Presidente della Giunta Regione Toscana n. ____ del _________;
E
Il dr. _______________ nato a ___________ il __/__/____ e residente a ________________
in _________________n. __, C.F. _______________________, p.i. ________________, iscritt_
all’Ordine dei ___________ di ____________ al n. _____, che ha dichiarato la propria
disponibilità di seguito definito prestatore d’opera professionale
PREMESSO
ƒ che il presente contratto viene stipulato per prestazioni d’opera professionale da
effettuare presso la USL 8 di Arezzo;
ƒ che il programma di lavoro da svolgere, concerne nel prestare attività per un minimo
di ore 900;
ƒ che l’espletamento dell’attività avverrà nei modi e nei tempi concordati con il Direttore
Commissione Tecnica Aziendale.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
La premessa è parte integrante del contratto.
Articolo 1
Il
____________________________ s’impegna, senza vincolo di subordinazione e
nell’ambito dell’incarico affidatole, a svolgere a favore dell’Azienda USL 8 l’attività
indicata in premessa. Lo svolgimento dell’attività sarà effettuata nel territorio in cui insiste
la USL 8 di Arezzo.
Articolo 2
Il corrispettivo per l’attività espletata dal prestatore d’opera professionale
______________________ nel periodo di cui all’art. 5, rapportato all’impegno professionale
e di tempo, viene stabilito in un compenso omnicomprensivo lordo pari ad Euro 22.000,00,
da liquidarsi in ratei mensili in relazione agli adempimenti eseguiti.
Articolo 3
Tra le parti viene concordato che la corresponsione del compenso avverrà entro il mese
successivo e previa certificazione del responsabile del progetto “Studi clinici in oncologia:
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
studio e sperimentazione di percorsi ottimali per garantire tempestività ed elevati
standard qualitativi”, che attesta le prestazioni effettuate nel periodo considerato, e
trasmessa alla Unità Operativa di competenza dell’Azienda USL 8. Sul compenso
spettante sarà applicata la ritenuta d’acconto di imposta.
Articolo 4
L’Azienda USL 8, si riserva la facoltà insindacabile di rescindere liberamente e
discrezionalmente il presente contratto senza preavviso e senza formalità alcuna in
qualunque momento, qualora insorgessero divergenze professionali sull’attività espletata
e senza che ciò produca a favore del convenzionato, alcun diritto a risarcimento di danni.
Sono inoltre cause di immediato scioglimento, senza preavviso, il mancato puntuale
adempimento delle prestazioni, l’eccessiva onerosità sopravvenuta, a causa di
avvenimenti successivi ed il mutuo consenso. Nel caso di risoluzione anticipata del
contratto, dovuta a qualsiasi causa, il corrispettivo definito nel presente contratto verrà
proporzionato al minor periodo in cui il contratto ha avuto regolare effetto, sempre salvo
ed impregiudicato il diritto l’Azienda USL 8 al risarcimento dell’eventuale danno, in
applicazione comunque delle norme contenute nel Libro IV, Titolo II, Capo XIV del Codice
Civile.
Articolo 5
Le prestazioni di cui al presente contratto saranno effettuate per dodici mesi (12) fino al
_______________, rinnovabili, salvo recesso in qualsiasi momento, da ambo le parti, da
comunicarsi con almeno 30 giorni di anticipo mediante lettera r.r.
Articolo 6
L’Azienda USL 8 provvede, limitatamente al periodo di validità del presente contratto,
alla copertura assicurativa per Responsabilità Civile verso Terzi, esclusa la colpa grave.
Ogni altra copertura assicurativa è a carico del prestatore d’opera professionale.
Articolo 7
Il rapporto di cui al presente contratto si sostanzia in una prestazione d’opera regolata
dall’art. 2222 e seguenti del Codice Civile; tale prestazione, a carattere individuale, è
inquadrabile, ai fini fiscali, in una locatio operis di cui agli artt. 53, 54 DPR 22 Dicembre
1986 n. 917 e successive modifiche. All’atto dell’erogazione degli acconti l’Azienda USL 8
opererà a carico del prestatore d’opera professionale la ritenuta di legge a titolo di imposta
IRPEF così some previsto dall’art. 24, DPR 29 Settembre 1973 n. 600 e successive
modificazioni.
Articolo 8
Tutti i dati e le informazioni di cui il convenzionato entrerà in possesso nello svolgimento
dell’incarico di cui al presente contratto, dovranno essere considerati riservati ed è fatto
assoluto divieto alla loro divulgazione.
219
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
220
Articolo 9
Ai sensi del D.lgs 196 del 30/06/2003 il convenzionato dà il proprio incondizionato
consenso al trattamento dei propri dati per l’esecuzione di tutte le operazioni connesse al
presente contratto, nonché per fini statistici.
Articolo 10
Il presente contratto è esente da imposta di bollo ai sensi della Risoluzione 21.07.2006
n.157/E di cui all’art.25- Tabella “B” DPR 26.10.1972 n.642.
Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art.10 della parte
seconda della “Tariffa” allegata al T.U. dell’Imposta del Registro approvato con DPR 26
Aprile 1986 n.131 e successive modificazioni e la relativa spesa sarà a carico della parte
interessata.
Articolo 11
Foro competente in caso di controversie sarà quello di Arezzo, rinunziando espressamente
fino da ora le parti alla competenza di qualsiasi altra sede.
Letto, confermato e sottoscritto.
Le Parti
p.l’Azienda Usl 8
Il Direttore Generale
dr.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ESTAV NORD-OVEST
Avviso di selezione pubblica unificata, per titoli e
colloquio tecnico professionale, per il conferimento di
eventuali incarichi e/o supplenze nel profilo di Collaboratore Tecnico professionale - Settore Professionale
(Categ. D liv. Iniziale).
L’ESTAV Nord-Ovest della Regione Toscana è l’Ente
per i Servizi Tecnico Amministrativi dell’Area Vasta Nord
Ovest al quale la L.R.T. n. 40/2005 e successive modifiche
ed integrazioni ha conferito, tra l’altro, la funzione di
espletare procedure unificate per il reclutamento del
personale per le seguenti Aziende Sanitarie comprese in
detta area e più precisamente:
- Azienda USL n. 01 Massa e Carrara;
- Azienda USL n. 02 Lucca;
- Azienda USL n. 05 Pisa;
- Azienda USL n. 06 Livorno
- Azienda USL n. 12 Viareggio;
- Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
In esecuzione della determinazione dirigenziale
dell’ESTAV n. 1962 del 31/12/2010, è indetta una
selezione pubblica unificata, per titoli e colloquio tecnico
professionale, per il conferimento di eventuali incarichi
e/o supplenze nel profilo di Collaboratore Tecnico
Professionale - Settore Professionale (Categ. D liv.
Iniziale).
La selezione è stata richiesta dall’Azienda Ospedaliero
Universitaria Pisana ma la relativa graduatoria potrà essere
utilizzata, in caso di necessità, anche per l’assunzione
presso le altre aziende sanitarie comprese nell’Area Vasta
Nord Ovest della Regione Toscana.
Tale figura sarà inserita all’interno nell’Ufficio
Logistica e programmazione del Dipartimento Area
Tecnica dell’AOUP e sarà adibita alla pianificazione
e al monitoraggio dei trasferimenti sanitari , le attività
laboratoristiche, le attività amministrative dal PO Santa
Chiara al PO di Cisanello.
L’ammissione alla selezione e le modalità di espletamento della stessa sono stabilite dal DPR 761 del
20.12.79, dalla Legge 370 del 23.8.88, dal vigente CCNL
Comparto Sanità, dal DPR 220 del 27/03/01 e successive
modifiche ed integrazioni, dalla LRT 40/05 e successive
modifiche e integrazioni, dal DPR 445/2000, dal D.Lgs.
165/01 e successive modifiche ed integrazioni, dal
“Regolamento per la Gestione delle procedure concorsuali/
selettive unificate di acquisizione delle risorse umane per
le Aziende dell’Area Vasta Nord Ovest”, approvato con
deliberazione del Direttore Generale n. 84 del 27/05/10.
Ai posti di cui trattasi è attribuito il trattamento
economico previsto dalla normativa vigente al momento
dell’assunzione.
E’ garantita “la parità e la pari opportunità tra uomini
e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul
221
lavoro” come stabilito dall’art. 3 comma 2 D.P.R. 487/94
a cui rinvia l’art. 3 del D.P.R. 220/01.
- Sede di lavoro
La sede di lavoro dei candidati eventualmente assunti
sarà stabilita dalle Aziende Sanitarie che procederanno
alle assunzioni nell’ambito del territorio di competenza
di ciascuna.
Requisiti di ammissione
Possono partecipare alla selezione coloro che siano in
possesso dei seguenti requisiti:
1) Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi
dell’Unione Europea
2) Idoneità fisica all’impiego. L’accertamento dell’idoneità fisica all’impiego, con l’osservanza delle norme
in tema di categorie protette, è effettuato da una struttura
pubblica del SSN, prima dell’immissione in servizio. Il
personale dipendente da pubbliche amministrazioni ed il
personale dipendente dagli istituti, ospedali ed enti di cui
agli articoli 25 e 26 comma 1, del DPR 20 dicembre 1979
n. 761, è dispensato dalla visita medica
3) Laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica
o Laurea Magistrale in Chimica Industriale o in Ingegneria
Gestionale
4) Iscrizione al relativo albo professionale. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi
dell’Unione europea consente la partecipazione ai
concorsi, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo
in Italia prima dell’assunzione in servizio.
Non possono accedere all’impiego coloro che siano
stati esclusi dall’elettorato attivo nonchè coloro che
siano stati dispensati dall’impiego presso una pubblica
amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da
invalidità non sanabile.
Tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla
data di scadenza del termine stabilito per la presentazione
delle domande di ammissione alla selezione.
- Domande di ammissione
Le domande di partecipazione alla selezione, redatte
in carta libera secondo lo schema allegato in calce al
presente bando, debitamente sottoscritte, devono essere
inviate al Direttore Generale dell’ESTAV Nord Ovest
- Via Matteucci Galleria G.B. Gerace 14 - 56124 Pisa
esclusivamente a mezzo raccomandata con avviso
di ricevimento entro e non oltre il ventesimo giorno
successivo alla data di pubblicazione del presente avviso
sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. Qualora
detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo
giorno successivo non festivo.
La data di spedizione è comprovata dal timbro a
data dell’ufficio postale accettante esclusivamente delle
“Poste Italiane SpA”.
222
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Il termine fissato per la presentazione delle domande
è perentorio e non si terrà conto alcuno delle domande,
dei documenti e titoli presentati dopo la scadenza del
termine stesso.
Verranno comunque escluse le domande pervenute
prima della pubblicazione dell’avviso sul Bollettino
Ufficiale della Regione Toscana.
Può essere motivo di esclusione dal concorso anche
la presentazione di istanze non sottoscritte dal candidato
ove non siano surrogate da apposita documentazione
allegata alle stesse, in originale o autocertificata ai sensi
della vigente normativa, dalla quale si evinca il possesso
dei requisiti richiesti dal bando.
Nella domanda di ammissione alla selezione gli
aspiranti devono dichiarare, ai sensi degli artt. 46 e 47
del DPR 445/00, consapevoli delle responsabilità penali
cui possono andare incontro in caso di dichiarazioni
mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR
sopramenzionato:
a) il cognome, il nome, la data, il luogo di nascita e
la residenza;
b) l’indicazione della cittadinanza posseduta;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero
i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste
medesime;
d) le eventuali condanne penali riportate o i procedimenti penali in corso;
e) il possesso dei titoli richiesti come requisiti al
precedente punto 3 e 4) ( nella dichiarazione dei titoli
di studio deve essere indicata la data esatta del conseguimento e della sede, la denominazione completa dell’Istituto presso il quale sono stati conseguiti nonché,
nel caso di conseguimento all’estero, degli estremi del
provvedimento Ministeriale della Salute con il quale ne è
stato disposto il riconoscimento in Italia);
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari (per
i soggetti nati entro il 1985);
g) i servizi prestati come impiegati presso pubbliche
amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di
precedenti rapporti di pubblico impiego (in assenza di
precedenti rapporti di pubblico impiego va resa esplicita
dichiarazione negativa);
h) gli eventuali titoli comprovanti il diritto di preferenza di legge nella nomina previsti dall’art. 5 del
D.P.R.487/94, e successive modifiche ed integrazioni;
i) un solo domicilio (ed eventuale recapito telefonico)
presso il quale deve esser loro fatta pervenire ogni necessaria comunicazione inerente la selezione. In caso di
mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza
indicata nella domanda. I candidati hanno l’obbligo
di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo
all’ESTAV. L’Ente non assume alcuna responsabilità nel
caso di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte
indicazioni del recapito da parte del candidato ovvero
da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento
dell’indirizzo indicato nella domanda né per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
- Documentazione da allegare alla domanda
Alla domanda di partecipazione alla selezione i concorrenti devono allegare dichiarazioni sostitutive ai
sensi degli artt. 46 e/o 47 DPR 445/2000 ovvero documentazione in originale o in copia autenticata ai sensi
di legge, dalla quale risulti il possesso dei seguenti
requisiti:
a) documentazione attestante il possesso dei requisiti
di ammissione di cui al precedente punto 3 e 4)
b) un curriculum formativo e professionale, datato e
firmato, e corredato formalmente di tutte le certificazioni
relative ai titoli che ritengano opportuno presentare agli
effetti della valutazione di merito
c) le pubblicazioni edite a stampa, ove esistenti
d) fotocopia di un valido documento di identità
e) un elenco in carta semplice dei documenti e dei
titoli presentati.
Si fa presente che il servizio prestato può essere
autocertificato solo con la dichiarazione sostitutiva di
atto notorio ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000 e deve
contenere l’esatta denominazione dell’ente presso il quale
il servizio è stato prestato, profilo, disciplina ed area di
appartenenza e tipologia dell’incarico affidato, il tipo di
rapporto di lavoro (esclusivo e non esclusivo, full-time
o ad impegno orario ridotto; nel caso di impegno orario
ridotto specificare la percentuale di riduzione), il periodo
di servizio effettuato, nonché le eventuali interruzioni
(aspettativa senza assegni, sospensione cautelare etc.)
e quant’altro necessario per valutare il servizio stesso.
Inoltre, se il servizio è stato prestato presso il SSN deve
essere attestato se ricorrano o meno le condizioni di
cui all’ultimo comma dell’art. 46 del D.P.R. 761/79, in
presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere
ridotto. In caso positivo, l’attestazione deve precisare la
misura della riduzione del punteggio.
Per la valutazione del servizio prestato all’estero o
presso organismi internazionali si rimanda alle disposizioni dell’art. 22 del DPR 220/01.
Per i periodi di effettivo servizio militare di leva, di
richiamo alle armi, di ferma volontaria e di rafferma,
valutabili nei titoli di carriera ai sensi dell’art. 20, comma
2, del Regolamento concorsuale, è necessario che gli
interessati specifichino, oltre all’esatto periodo di servizio
prestato anche se il servizio stesso sia stato svolto o meno
con mansioni riconducibili al profilo a concorso.
Le pubblicazioni devono essere presentate in
originale ovvero in copia purché il candidato dichiari che
la stessa è conforme all’originale mediante dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 del
DPR 445/2000.
I documenti e i titoli redatti in lingua straniera,
escluse le pubblicazioni, devono essere corredati da
una traduzione in lingua italiana, certificata conforme al
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
testo straniero dalle competenti autorità diplomatiche o
consolari ovvero da un traduttore ufficiale. In mancanza
l’Ente potrà non procedere alla relativa valutazione.
Si precisa inoltre che la conformità delle copie
all’originale può essere dichiarata solo con la dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47 DPR
445/2000.
Le dichiarazioni sostitutive devono contenere espressa
assunzione di responsabilità ai sensi del DPR 445/2000
e tutti gli elementi e le informazioni necessarie previste
dal titolo cui si riferiscono. La mancanza anche parziale
di tali elementi preclude la possibilità di procedere alla
relativa valutazione.
L’Amministrazione, ai sensi dell’art. 71 del DPR
445/2000, è tenuta ad effettuare idonei controlli, anche a
campione, ed in tutti i casi laddove sussistano ragionevoli
dubbi sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni
sostitutive di cui all’art. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
Ai sensi dell’art. 1 comma 1 della L. 23.8.88 nr. 370
a decorrere dall’1.1.89 non sono soggetti all’imposta di
bollo le domande ed i relativi documenti per la partecipazione.
- Ammissione dei candidati
L’ammissione dei candidati è disposta con provvedimento motivato dell’ESTAV con il quale viene disposta,
altresì, la non ammissione dei concorrenti che, in base alle
dichiarazioni contenute nelle domande e alla documentazione a queste allegate, risultino privi dei requisiti prescritti nonché di quelli le cui domande siano irregolari
o pervenute fuori dai termini. L’esclusione dal concorso
sarà notificata al candidato entro 30 gg dalla esecutività
della relativa decisione.
- Valutazione dei titoli e colloquio tecnico professionale
Una apposita commissione esaminatrice procederà
alla valutazione dei titoli ed all’effettuazione del
colloquio.
Per la valutazione dei titoli sono disponibili 30 punti,
sono così ripartiti:
- punti 15 - Titoli di carriera
- punti 03 - Titoli accademici e di studio
- punti 03 - Pubblicazioni e titoli scientifici
- punti 09 - Curriculum formativo e prof.le.
I titoli saranno valutati ai sensi delle disposizioni
contenute negli artt. 11 - 20 - 21 - 22 del DPR 220/2001.
La valutazione dei titoli, da limitarsi ai solo candidati
presenti al colloquio tecnico professionale, viene effettuata dopo lo svolgimento della prova.
Non saranno valutati i titoli presentati oltre il termine
di scadenza del presente bando, nè saranno prese in
considerazione copie di documenti non autenticate ai
sensi di legge. Saranno valutate le autocertificazioni rese
nei casi e nei modi previsti dalla normativa vigente.
Nella valutazione del curriculum, sarà tenuto in
223
particolar conto il possesso del Master Universitario di
II° livello in “Sicurezza e prevenzione dei Luoghi di
lavoro”.
Per il colloquio tecnico professionale saranno a
disposizione della commissione 30 punti e verterà su:
“Argomenti orientati in particolare alle conoscenze
specifiche connesse alle attività a cui sarà adibita la figura
a selezione, con particolare riguardo alla sicurezza e con
particolari cognizioni di chimica e/o biologia e/o sulle
Normative di riferimento: D.Lgs. 163/2006 sugli appalti
pubblici, D.Lgs. 81 del 9/4/2008 sulla sicurezza, L.R. 8/99
sull’accreditamento e Normative inerenti i Laboratori con
particolare riferimento alle loro classificazioni in merito
agli agenti trattati”.
La data e la sede del colloquio saranno comunicate
ai candidati ammessi con comunicazione telegrafica o
raccomandata RR spedita almeno dieci giorni prima della
data fissata.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le
prove di esame nel giorno,ora e sede stabiliti saranno
considerati rinunciatari al concorso quale sia la causa
dell’assenza, anche indipendente dalla loro volontà.
Per essere ammessi a sostenere le prove di esame i
candidati dovranno esibire, a pena di esclusione, documento di riconoscimento in corso di validità.
L’Ente non assume alcuna responsabilità nel caso
di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte
indicazioni del recapito da parte del candidato, oppure
da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento
dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
- Graduatoria
La graduatoria sarà formulata dall’apposita Commissione secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato sulla base della valutazione dei titoli presentati e del colloquio, con
l’osservanza, a parità di punti, delle preferenze previste
dall’art. 5 del DPR 487/94 e ss.mm.ii. Qualora a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli preferenziali, due o più candidati conseguano pari punteggio,
la preferenza è determinata dall’età nel modo stabilito
dalle vigenti disposizioni di legge.
La graduatoria è approvata con provvedimento dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana.
L’assunzione sarà effettuata nel rispetto della graduatoria finale di merito e secondo la disponibilità del momento presso ciascuna azienda.
La rinuncia alla assunzione presso l’azienda proposta
afferente all’area vasta nord ovest comporterà la perdita
di ogni diritto sulla graduatoria in argomento.
Solo la rinuncia all’assunzione presso le sedi disagiate
(Isola d’Elba e Zone Montane Garfagnana e Lunigiana)
non comporterà la perdita al diritto della posizione in
graduatoria.
224
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Nel caso in cui il candidato utilmente collocato in
graduatoria appartenga alla stessa azienda che richiede
il posto non verrà interpellato e non perderà alcun diritto
alla posizione in graduatoria.
- Adempimenti del vincitore
I candidati utilmente classificati riceveranno apposita
comunicazione a cura dell’ESTAV ove sarà specificata
l’azienda che dovrà procedere alla assunzione, nonché
gli eventuali adempimenti a loro carico.
- Costituzione del rapporto di lavoro
Il rapporto di lavoro si costituirà mediante stipula di
contratto individuale di assunzione.
La stipula dei contratti individuali di lavoro è di
competenza delle singole aziende sanitarie titolari del
posto da ricoprire.
I contenuti di tale atto saranno vincolati al rispetto
della normativa derivante dalla contrattazione collettiva
al momento vigente e dovranno inderogabilmente
prevedere una clausola di automatico adeguamento
alle eventuali successive modifiche apportate alla
disciplina economica e giuridica del rapporto dalla futura
contrattazione collettiva di lavoro.
- Trattamento dati personali
Ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 30.06.2003, n. 196,
i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso le strutture organizzative di amministrazione del
personale dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana
per le finalità di gestione della selezione e saranno trattati
presso una banca dati eventualmente automatizzata anche
successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto
di lavoro, per finalità inerenti alla gestione del rapporto
medesimo.
Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini
della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena
l’esclusione dal concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate
alle amministrazioni pubbliche eventualmente interessate
allo svolgimento della selezione o alla posizione giuridico-economica del candidato.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del citato
decreto legislativo, tra i quali il diritto di accesso ai dati
che lo riguardano, nonché alcuni diritti complementari
tra cui quello di far rettificare i dati erronei, incompleti o
raccolti in termini non conformi alla legge, nonché ancora
quello di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti
dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana.
- Norme di salvaguardia
Per quanto non particolarmente contemplato nel
presente avviso si intendono qui richiamate, a tutti gli
effetti, le disposizioni di legge e regolamentari vigenti
in materia.
L’ESTAV si riserva la facoltà di modificare, prorogare,
sospendere o revocare il presente bando qualora ricorrano
motivi di pubblico interesse o disposizioni di legge, senza
che per i concorrenti insorga alcuna pretesa o diritto.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni gli interessati
potranno contattare i seguenti numeri telefonici: 050959685 - 050-959686 - 693-692-691 tutti i giorni feriali
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 escluso il sabato.
www.estav-nordovest.toscana.it
Il Direttore
Mario Piccoli Mazzini
SEGUONO ALLEGATI
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
225
FAC SIMILE DOMANDA
(da compilare in maniera leggibile, possibilmente a macchina o in stampatello e cancellare le parti che non interessano)
Al Direttore Generale dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana
Via Matteucci Galleria G.B. Gerace n.14 - 56124 PISA
OGGETTO: Selezione pubblica unificata, per titoli e colloquio tecnico professionale, per il conferimento di eventuali
incarichi e/o supplenze nel profilo di Collaboratore Tecnico Professionale – Settore Professionale – (Categ. D liv. Iniz.)
Il sottoscritto _____________________________________________________________________ chiede di
esser ammesso a partecipare alla pubblica selezione unificata, per titoli e colloquio, per il conferimento di eventuali
incarichi e/o supplenze nel profilo di Collaboratore Tecnico Professionale – Settore Professionale – (Categ. D liv. Iniz.),
pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n ___ del _______.
A tal fine dichiara, ai sensi degli artt. 46 e/o 47 del DPR 445/2000, e consapevole delle responsabilità penali cui
può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR sopramenzionato:
a) di essere nato a _____________il _____________________,
b) di essere residente nel comune di _______________________Prov._____________,
c) di essere in possesso della cittadinanza ________________________ ,
d) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di _____________(ovvero di non essere iscritto nelle liste elettorale
per il seguente motivo_______________________),
e) di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso(ovvero di aver riportato le seguenti
condanne penali ______________);
f) di
essere
in
possesso
della
Laurea
___________________________________conseguito
in
data
_____________________ presso ____________________________________________;
1) di aver ottenuto il riconoscimento in Italia del seguente/i titolo/i professionale/i, conseguito/i all’estero:
________________________________________________________ (indicazione del titolo), conseguito il
__________________________ presso ____________________________________, riconosciuto in Italia in
data___________ con il seguente provvedimento del Ministero della Salute: ___________________;
g) di essere iscritto all’Albo Professionale della Provincia di ____________________________ al n. ________ dal
_____________ (in caso di iscrizione in Albo di Paese dell’Unione Europea, indicare quale _____________);
h) di trovarsi nella seguente posizione per quanto riguarda gli obblighi militari (per i soggetti nati entro il 1985)
:____________________
i) di:
o
o
di non aver mai prestato servizio presso pubbliche amministrazioni
di aver prestato i seguenti servizi presso pubbliche amministrazioni: __________________________
_______________________________________________________________________________
o
di non essere stato dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito l’impiego
stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
o
di essere stato dispensato dall’impiego, per aver conseguito lo stesso mediante la produzione di documenti falsi
o viziati da invalidità non sanabile, con provvedimento in data ________________, dalla seguente Pubblica
Amministrazione (da allegare documentazione);
j) di non essere in possesso di alcun titolo di preferenza di legge nella nomina (ovvero specificare i titoli).
Il sottoscritto dichiara inoltre:
¾ di aver preso visione di tutte le informazioni, prescrizioni e condizioni contenute nel bando di selezione;
¾ di essere consapevole che in caso di dichiarazioni mendaci, ovunque rilasciate nel contesto della presente domanda e
nei documenti ad essa allegati, il dichiarante incorre nelle sanzioni penali richiamate dal D.P.R. 445/2000, oltre alla
decadenza dai benefici conseguenti il provvedimento emanato in base alle dichiarazioni non veritiere
226
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
¾ che ogni comunicazione relativa alla selezione dovrà essere inviata al seguente indirizzo:
Comune ___________________________ Prov. _____ C.A.P.________
Via/Pza____________________________________________________________________________ n.___
(telef. prefisso________ n. ____________ altro eventuale recapito telef. _________________________)
Il sottoscritto autorizza, infine, ai sensi del D.Lgs. 30.06.2003, n° 196, l’Amministrazione dell’ESTAV NordOvest della Regione Toscana al trattamento di tutti i dati personali forniti con la presente istanza e formati
successivamente nell’ambito dello svolgimento del concorso, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo inserito nel
Bando sotto il titolo “Trattamento dei dati personali”.
_____________, ____________________
luogo
data
________________________________
firma da non autenticare
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----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Fac simile per eventuali dichiarazioni sostitutive di certificazione
(da compilare qualora il candidato intenda servirsi di tale strumento di produzione dei titoli
Io sottoscritto ____________________________ , nato il ______ a ______, e residente in _____ Via ______
n. ___, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, consapevole delle responsabilità penali cui posso andare incontro in caso
di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro quanto
segue:_____________________________________________________________________________________
Data_________________
FIRMA DEL SOTTOSCRITTORE__________________
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Fac simile per eventuali dichiarazioni sostitutive di atto notorio
(da compilare qualora il candidato intenda servirsi di tale strumento di produzione dei titoli
Io sottoscritto ____________________________ , nato il ______ a ______, e residente in _____ Via ______
n. ___, ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, consapevole delle responsabilità penali cui posso andare incontro in caso
di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro quanto segue:
____________________________________________________________________________________
Data_________________
FIRMA DEL SOTTOSCRITTORE__________________
(Ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. 445/2000, la firma deve essere apposta in presenza del personale addetto o, in
alternativa, può essere allegata alla dichiarazione fotocopia di un documento d’identità del sottoscrittore in corso di
validità )
227
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
ESTAV NORD-OVEST
Avviso di selezione pubblica unificata, per titoli e
colloquio tecnico professionale, per il conferimento
di eventuali incarichi e/o supplenze nel profilo di
Assistente Tecnico - personale tecnico (Categ. C).
L’ESTAV Nord-Ovest della Regione Toscana è l’Ente
per i Servizi Tecnico Amministrativi dell’Area Vasta Nord
Ovest al quale la L.R.T. n. 40/2005 e successive modifiche
ed integrazioni ha conferito, tra l’altro, la funzione di
espletare procedure unificate per il reclutamento del
personale per le seguenti Aziende Sanitarie comprese in
detta area e più precisamente:
- Azienda USL n. 01 Massa e Carrara;
- Azienda USL n. 02 Lucca;
- Azienda USL n. 05 Pisa;
- Azienda USL n. 06 Livorno
- Azienda USL n. 12 Viareggio;
- Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
In esecuzione della determinazione dirigenziale
dell’ESTAV n.1963 del 31/12/2010, è indetta una
selezione pubblica unificata, per titoli e colloquio tecnico
professionale, per il conferimento di eventuali incarichi
e/o supplenze nel profilo di Assistente Tecnico - Personale
Tecnico (Categ. C).
La selezione è stata richiesta dall’Azienda Ospedaliera
Universitaria Pisana ma la relativa graduatoria potrà essere
utilizzata, in caso di necessità, anche per l’assunzione
presso le altre aziende sanitarie comprese nell’Area Vasta
Nord Ovest della Regione Toscana.
Tale figura sarà inserita all’interno dell’U.O. Facility
Management del Dipartimento Area Tecnica dell’AOUP
e sarà adibita al coordinamento della manutenzione e
conduzione degli impianti termici, frigoriferi, centrali
trattamento aria, gas medicali.
L’ammissione alla selezione e le modalità di espletamento della stessa sono stabilite dal DPR 761 del 20.12.79,
dalla Legge 370 del 23.8.88, dal vigente CCNL Comparto
Sanità, dal DPR 220 del 27/03/01 e successive modifiche
ed integrazioni, dalla LRT 40/05 e successive modifiche
e integrazioni, dal DPR 445/2000, dal D.Lgs. 165/01 e
successive modifiche ed integrazioni, dal “Regolamento
per la Gestione delle procedure concorsuali/selettive
unificate di acquisizione delle risorse umane per le
Aziende dell’Area Vasta Nord Ovest”, approvato con
deliberazione del Direttore Generale n. 84 del 27/05/10.
Ai posti di cui trattasi è attribuito il trattamento
economico previsto dalla normativa vigente al momento
dell’assunzione.
E’ garantita “la parità e la pari opportunità tra uomini
e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul
lavoro“ come stabilito dall’art.3 comma 2 D.P.R. 487/94
a cui rinvia l’art. 3 del D.P.R. 220/01.
- Sede di lavoro
La sede di lavoro dei candidati eventualmente assunti
sarà stabilita dalle Aziende Sanitarie che procederanno
alle assunzioni nell’ambito del territorio di competenza
di ciascuna.
- Requisiti di ammissione
Possono partecipare alla selezione coloro che siano in
possesso dei seguenti requisiti:
1) Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi
dell’Unione Europea
2) Idoneità fisica all’impiego. L’accertamento dell’idoneità fisica all’impiego, con l’osservanza delle norme in
tema di categorie protette, è effettuato da una struttura
pubblica del SSN, prima dell’immissione in servizio. Il
personale dipendente da pubbliche amministrazioni ed il
personale dipendente dagli istituti, ospedali ed enti di cui
agli articoli 25 e 26 comma 1, del DPR 20 dicembre 1979
n. 761, è dispensato dalla visita medica
3) Diploma di Maturità di Perito Elettrotecnico o
Diploma di Maturità di Perito Meccanico o Diploma
di Maturità di Tecnico delle Industrie Elettrotecniche
o Diploma di Maturità di Tecnico delle Industrie Meccaniche.
Non possono accedere all’impiego coloro che siano
stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che
siano stati dispensati dall’impiego presso una pubblica
amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da
invalidità non sanabile.
Tutti i suddetti requisiti devono essere posseduti alla
data di scadenza del termine stabilito per la presentazione
delle domande di ammissione alla selezione.
- Domande di ammissione
Le domande di partecipazione alla selezione, redatte
in carta libera secondo lo schema allegato in calce al
presente bando, debitamente sottoscritte, devono essere
inviate al Direttore Generale dell’ESTAV Nord Ovest
- Via Matteucci Galleria G.B. Gerace 14 - 56124 Pisa
esclusivamente a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento entro e non oltre il ventesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul
Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. Qualora detto
giorno sia festivo , il termine è prorogato al primo giorno
successivo non festivo.
La data di spedizione è comprovata dal timbro a
data dell’ufficio postale accettante esclusivamente delle
“Poste Italiane SpA”.
Il termine fissato per la presentazione delle domande
è perentorio e non si terrà conto alcuno delle domande,
dei documenti e titoli presentati dopo la scadenza del
termine stesso.
Verranno comunque escluse le domande pervenute
prima della pubblicazione dell’avviso sul Bollettino
Ufficiale della Regione Toscana.
Può essere motivo di esclusione dal concorso anche
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
la presentazione di istanze non sottoscritte dal candidato
ove non siano surrogate da apposita documentazione
allegata alle stesse, in originale o autocertificata ai sensi
della vigente normativa, dalla quale si evinca il possesso
dei requisiti richiesti dal bando.
Nella domanda di ammissione alla selezione gli
aspiranti devono dichiarare, ai sensi degli artt. 46 e 47
del DPR 445/00, consapevoli delle responsabilità penali
cui possono andare incontro in caso di dichiarazioni
mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR
sopramenzionato:
a) il cognome, il nome, la data, il luogo di nascita e
la residenza;
b) l’indicazione della cittadinanza posseduta;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero
i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste
medesime;
d) le eventuali condanne penali riportate o i procedimenti penali in corso;
e) il possesso del titolo richiesto come requisito al
precedente punto 3 (nella dichiarazione dei titoli di studio
deve essere indicata la data esatta del conseguimento
e della sede, la denominazione completa dell’Istituto
presso il quale sono stati conseguiti nonché, nel caso di
conseguimento all’estero, degli estremi del provvedimento Ministeriale con il quale ne è stato disposto il
riconoscimento in Italia);
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari (per
i soggetti nati entro il 1985);
g) i servizi prestati come impiegati presso pubbliche
amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di
precedenti rapporti di pubblico impiego(in assenza di
precedenti rapporti di pubblico impiego va resa esplicita
dichiarazione negativa);
h) gli eventuali titoli comprovanti il diritto di preferenza di legge nella nomina previsti dall’art.5 del
D.P.R.487/94, e successive modifiche ed integrazioni;
i) un solo domicilio (ed eventuale recapito telefonico)
presso il quale deve esser loro fatta pervenire ogni
necessaria comunicazione inerente la selezione. In caso
di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza
indicata nella domanda. I candidati hanno l’obbligo
di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo
all’ESTAV. L’Ente non assume alcuna responsabilità nel
caso di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte
indicazioni del recapito da parte del candidato ovvero
da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento
dell’indirizzo indicato nella domanda né per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
- Documentazione da allegare alla domanda
Alla domanda di partecipazione alla selezione i concorrenti devono allegare dichiarazioni sostitutive ai
sensi degli artt. 46 e/o 47 DPR 445/2000 ovvero documentazione in originale o in copia autenticata ai sensi
229
di legge, dalla quale risulti il possesso dei seguenti requisiti:
a) documentazione attestante il possesso del requisito
di ammissione di cui al precedente punto 3
b) un curriculum formativo e professionale, datato e
firmato, e corredato formalmente di tutte le certificazioni
relative ai titoli che ritengano opportuno presentare agli
effetti della valutazione di merito
c) le pubblicazioni edite a stampa, ove esistenti
d) fotocopia di un valido documento di identità
e) un elenco in carta semplice dei documenti e dei
titoli presentati.
Si fa presente che il servizio prestato può essere
autocertificato solo con la dichiarazione sostitutiva di
atto notorio ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000 e deve
contenere l’esatta denominazione dell’ente presso il quale
il servizio è stato prestato, profilo, disciplina ed area di
appartenenza e tipologia dell’incarico affidato, il tipo di
rapporto di lavoro (esclusivo e non esclusivo, full-time
o ad impegno orario ridotto; nel caso di impegno orario
ridotto specificare la percentuale di riduzione), il periodo
di servizio effettuato, nonché le eventuali interruzioni
(aspettativa senza assegni, sospensione cautelare etc.)
e quant’altro necessario per valutare il servizio stesso.
Inoltre, se il servizio è stato prestato presso il SSN deve
essere attestato se ricorrano o meno le condizioni di
cui all’ultimo comma dell’art. 46 del D.P.R. 761/79, in
presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere
ridotto. In caso positivo, l’attestazione deve precisare la
misura della riduzione del punteggio.
Per la valutazione del servizio prestato all’estero
o presso organismi internazionali si rimanda alle
disposizioni dell’art. 22 del DPR 220/01.
Per i periodi di effettivo servizio militare di leva, di
richiamo alle armi, di ferma volontaria e di rafferma,
valutabili nei titoli di carriera ai sensi dell’art. 20, comma
2, del Regolamento concorsuale, è necessario che gli
interessati specifichino, oltre all’esatto periodo di servizio
prestato anche se il servizio stesso sia stato svolto o meno
con mansioni riconducibili al profilo a concorso.
Le pubblicazioni devono essere presentate in originale ovvero in copia purché il candidato dichiari che
la stessa è conforme all’originale mediante dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 del
DPR 445/2000.
I documenti e i titoli redatti in lingua straniera,
escluse le pubblicazioni, devono essere corredati da una
traduzione in lingua italiana, certificata conforme al testo
straniero dalle competenti autorità diplomatiche o consolari ovvero da un traduttore ufficiale. In mancanza
l’Ente potrà non procedere alla relativa valutazione.
Si precisa inoltre che la conformità delle copie
all’originale può essere dichiarata solo con la dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47 DPR
445/2000.
Le dichiarazioni sostitutive devono contenere espressa
230
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
assunzione di responsabilità ai sensi del DPR 445/2000
e tutti gli elementi e le informazioni necessarie previste
dal titolo cui si riferiscono. La mancanza anche parziale
di tali elementi preclude la possibilità di procedere alla
relativa valutazione.
L’Amministrazione, ai sensi dell’art. 71 del DPR
445/2000, è tenuta ad effettuare idonei controlli, anche a
campione, ed in tutti i casi laddove sussistano ragionevoli
dubbi sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni
sostitutive di cui all’art. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
Ai sensi dell’art. 1 comma 1 della L. 23.8.88 nr. 370
a decorrere dall’1.1.89 non sono soggetti all’imposta
di bollo le domande ed i relativi documenti per la
partecipazione.
- Ammissione dei candidati
L’ammissione dei candidati è disposta con provvedimento motivato dell’ESTAV con il quale viene disposta,
altresì, la non ammissione dei concorrenti che, in base
alle dichiarazioni contenute nelle domande e alla documentazione a queste allegate, risultino privi dei requisiti
prescritti nonché di quelli le cui domande siano irregolari
o pervenute fuori dai termini. L’esclusione dal concorso
sarà notificata al candidato entro 30 gg dalla esecutività
della relativa decisione.
- Valutazione dei titoli e colloquio tecnico professionale
Una apposita commissione esaminatrice procederà
alla valutazione dei titoli ed all’effettuazione del colloquio.
Per la valutazione dei titoli sono disponibili 30 punti,
sono così ripartiti:
- punti 15 - Titoli di carriera
- punti 03 - Titoli accademici e di studio
- punti 03 - Pubblicazioni e titoli scientifici
- punti 09 - Curriculum formativo e prof.le.
I titoli saranno valutati ai sensi delle disposizioni
contenute negli artt. 11 - 20 - 21 - 22 del DPR 220/2001.
La valutazione dei titoli, da limitarsi ai soli candidati
presenti al colloquio tecnico professionale, viene effettuata dopo lo svolgimento della prova.
Non saranno valutati i titoli presentati oltre il termine
di scadenza del presente bando, né saranno prese in
considerazione copie di documenti non autenticate ai
sensi di legge. Saranno valutate le autocertificazioni rese
nei casi e nei modi previsti dalla normativa vigente.
Per il colloquio tecnico professionale saranno a disposizione della commissione 30 punti e verterà su:
“Argomenti orientati in particolare alle conoscenze
specifiche connesse alle attività a cui sarà adibita la figura a selezione nonché su argomenti relativi alla progettazione, manutenzione e gestione di impianti di
riscaldamento, gruppi frigoriferi, split, centrali trattamento aria, ect. e/o sulle Normative di riferimento: D.Lgs.
163/2006 sugli appalti pubblici, D.Lgs. 81 del 9/4/2008
sulla sicurezza,L.R. 8/99 sull’accreditamento strutture ed
impianti per la Sanità, Direttiva Europea EPBD 2002/91
“Energy Performance of Building, L. 10/91 sul risparmio
energetico.”
La data e la sede del colloquio saranno comunicate
ai candidati ammessi con comunicazione telegrafica o
raccomandata RR spedita almeno dieci giorni prima della
data fissata.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le
prove di esame nel giorno, ora e sede stabiliti saranno
considerati rinunciatari al concorso quale sia la causa
dell’assenza, anche indipendente dalla loro volontà.
Per essere ammessi a sostenere le prove di esame i
candidati dovranno esibire, a pena di esclusione, documento di riconoscimento in corso di validità.
L’Ente non assume alcuna responsabilità nel caso
di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte
indicazioni del recapito da parte del candidato, oppure
da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento
dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
- Graduatoria
La graduatoria sarà formulata dall’apposita Commissione secondo l’ordine dei punti della votazione
complessiva riportata da ciascun candidato sulla base
della valutazione dei titoli presentati e del colloquio,
con l’osservanza, a parità di punti, delle preferenze
previste dall’art. 5 del DPR 487/94 e ss.mm.ii. Qualora
a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli
preferenziali, due o più candidati conseguano pari
punteggio, la preferenza è determinata dall’età nel modo
stabilito dalle vigenti disposizioni di legge.
La graduatoria è approvata con provvedimento
dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana.
L’assunzione sarà effettuata nel rispetto della graduatoria finale di merito e secondo la disponibilità del momento presso ciascuna azienda.
La rinuncia alla assunzione presso l’azienda proposta
afferente all’area vasta nord ovest comporterà la perdita
di ogni diritto sulla graduatoria in argomento.
Solo la rinuncia all’assunzione presso le sedi disagiate
(Isola d’Elba e Zone Montane Garfagnana e Lunigiana)
non comporterà la perdita al diritto della posizione in
graduatoria.
Nel caso in cui il candidato utilmente collocato in
graduatoria appartenga alla stessa azienda che richiede
il posto non verrà interpellato e non perderà alcun diritto
alla posizione in graduatoria.
- Adempimenti del vincitore
I candidati utilmente classificati riceveranno apposita
comunicazione a cura dell’ESTAV ove sarà specificata
l’azienda che dovrà procedere alla assunzione, nonché
gli eventuali adempimenti a loro carico.
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- Costituzione del rapporto di lavoro
Il rapporto di lavoro si costituirà mediante stipula di
contratto individuale di assunzione.
La stipula dei contratti individuali di lavoro è di
competenza delle singole aziende sanitarie titolari del
posto da ricoprire.
I contenuti di tale atto saranno vincolati al rispetto
della normativa derivante dalla contrattazione collettiva
al momento vigente e dovranno inderogabilmente
prevedere una clausola di automatico adeguamento
alle eventuali successive modifiche apportate alla
disciplina economica e giuridica del rapporto dalla futura
contrattazione collettiva di lavoro.
- Trattamento dati personali
Ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 30.06.2003, n. 196,
i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso le strutture organizzative di amministrazione del
personale dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana
per le finalità di gestione della selezione e saranno trattati
presso una banca dati eventualmente automatizzata anche
successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto
di lavoro, per finalità inerenti alla gestione del rapporto
medesimo.
Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini
della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena
l’esclusione dal concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate
alle amministrazioni pubbliche eventualmente interessate
231
allo svolgimento della selezione o alla posizione giuridico-economica del candidato.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del citato
decreto legislativo, tra i quali il diritto di accesso ai dati
che lo riguardano, nonché alcuni diritti complementari
tra cui quello di far rettificare i dati erronei, incompleti o
raccolti in termini non conformi alla legge, nonché ancora
quello di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti
dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana.
- Norme di salvaguardia
Per quanto non particolarmente contemplato nel
presente avviso si intendono qui richiamate, a tutti gli
effetti, le disposizioni di legge e regolamentari vigenti
in materia.
L’ESTAV si riserva la facoltà di modificare, prorogare,
sospendere o revocare il presente bando qualora ricorrano
motivi di pubblico interesse o disposizioni di legge, senza
che per i concorrenti insorga alcuna pretesa o diritto.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni gli interessati
potranno contattare i seguenti numeri telefonici: 050959685 - 050-959686 - 693-692-691 tutti i giorni feriali
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 escluso il sabato.
www.estav-nordovest.toscana.it
Il Direttore
Mario Piccoli Mazzini
SEGUONO ALLEGATI
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
232
FAC SIMILE DOMANDA
(da compilare in maniera leggibile, possibilmente a macchina o in stampatello e cancellare le parti che non interessano)
Al Direttore Generale dell’ESTAV Nord Ovest della Regione Toscana
Via Matteucci Galleria G.B. Gerace n.14 - 56124 PISA
OGGETTO: Selezione pubblica unificata, per titoli e colloquio tecnico professionale, per il conferimento di
eventuali incarichi e/o supplenze nel profilo di Assistente Tecnico – Personale Tecnico (categ. C.)
Il sottoscritto _____________________________________________________________________ chiede di
esser ammesso a partecipare alla pubblica selezione unificata, per titoli e colloquio tecnico professionale, per il
conferimento di eventuali incarichi e/o supplenze nel profilo di Assistente Tecnico – Personale Tecnico (Categ. C),
pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n ___ del ______________.
A tal fine dichiara, ai sensi degli artt. 46 e/o 47 del DPR 445/2000, e consapevole delle responsabilità penali
cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR
sopramenzionato:
a) di essere nato a _____________il _____________________,
b) di essere residente nel comune di _______________________Prov._____________,
c) di essere in possesso della cittadinanza ________________________,
d) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di _____________(ovvero di non essere iscritto nelle liste elettorale
per il seguente motivo_______________________),
e) di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso(ovvero di aver riportato le seguenti
condanne penali ______________);
f) di essere in possesso Diploma di Maturità_____________________________________________________conseguito
in data _____________________ presso l’Istituto______________________________________________________;
1) di aver ottenuto il riconoscimento in Italia del seguente/i titolo/i professionale/i, conseguito/i all’estero:
________________________________________________________ (indicazione del titolo), conseguito il
__________________________ presso ____________________________________, riconosciuto in Italia in
data___________ con il seguente provvedimento del Ministero della Salute: ___________________;
g) di trovarsi nella seguente posizione per quanto riguarda gli obblighi militari (per i soggetti nati entro il 1985)
:____________________
h) di:
o
o
di non aver mai prestato servizio presso pubbliche amministrazioni
di aver prestato i seguenti servizi presso pubbliche amministrazioni: __________________________
_______________________________________________________________________________
o
di non essere stato dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per aver conseguito
l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
o
di essere stato dispensato dall’impiego, per aver conseguito lo stesso mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidità non sanabile, con provvedimento in data ________________, dalla seguente
Pubblica Amministrazione (da allegare documentazione);
i) di non essere in possesso di alcun titolo di preferenza di legge nella nomina (ovvero specificare i titoli).
Il sottoscritto dichiara inoltre:
¾ di aver preso visione di tutte le informazioni, prescrizioni e condizioni contenute nel bando di selezione;
¾ di essere consapevole che in caso di dichiarazioni mendaci, ovunque rilasciate nel contesto della presente domanda e
nei documenti ad essa allegati, il dichiarante incorre nelle sanzioni penali richiamate dal D.P.R. 445/2000, oltre alla
decadenza dai benefici conseguenti il provvedimento emanato in base alle dichiarazioni non veritiere
¾ che ogni comunicazione relativa alla selezione dovrà essere inviata al seguente indirizzo:
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
Comune ___________________________ Prov. _____ C.A.P.________
Via/Pza____________________________________________________________________________ n.___
(telef. prefisso________ n. ____________ altro eventuale recapito telef. _________________________)
Il sottoscritto autorizza, infine, ai sensi del D.Lgs. 30.06.2003, n° 196, l’Amministrazione dell’ESTAV NordOvest della Regione Toscana al trattamento di tutti i dati personali forniti con la presente istanza e formati
successivamente nell’ambito dello svolgimento del concorso, per le finalità espresse nell’apposito paragrafo inserito nel
Bando sotto il titolo “Trattamento dei dati personali”.
_____________, ____________________
luogo
data
________________________________
firma da non autenticare
233
234
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Fac simile per eventuali dichiarazioni sostitutive di certificazione
(da compilare qualora il candidato intenda servirsi di tale strumento di produzione dei titoli
Io sottoscritto ____________________________ , nato il ______ a ______, e residente in _____ Via ______
n. ___, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, consapevole delle responsabilità penali cui posso andare incontro in caso
di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro quanto
segue:_____________________________________________________________________________________
Data_________________
FIRMA DEL SOTTOSCRITTORE__________________
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Fac simile per eventuali dichiarazioni sostitutive di atto notorio
(da compilare qualora il candidato intenda servirsi di tale strumento di produzione dei titoli
Io sottoscritto ____________________________ , nato il ______ a ______, e residente in _____ Via ______
n. ___, ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, consapevole delle responsabilità penali cui posso andare incontro in caso
di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro quanto segue:
____________________________________________________________________________________
Data_________________
FIRMA DEL SOTTOSCRITTORE__________________
(Ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. 445/2000, la firma deve essere apposta in presenza del personale addetto o, in
alternativa, può essere allegata alla dichiarazione fotocopia di un documento d’identità del sottoscrittore in corso di
validità )
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
BORSE DI STUDIO
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Competitività del Sistema
Regionale e Sviluppo delle Competenze
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale
Settore Programmazione Comunitaria dello
Sviluppo Rurale
DECRETO 13 gennaio 2011, n. 73
certificato il 19-01-2011
Nomina del vincitore della borsa di studio “Definizione di modelli di monitoraggio e valutazione applicabili nell’ambito dell’asse 2 Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale e dell’asse 4 Leader.
IL DIRIGENTE
235
a redigere una scheda, tenuta agli atti dell’ufficio, contenente, oltre l’indicazione dei titoli posseduti dal candidato, un motivato giudizio e la valutazione attribuita ai
vari titoli;
Preso atto della graduatoria generale di merito predisposta dalla commissione medesima, formulata in base al
punteggio totale ottenuto da ciascun candidato e allegata
al presente decreto come parte integrante e sostanziale
(Allegato 1);
Ritenuto di assegnare la borsa di studio in oggetto alla
dott.ssa Graziella Santoro in qualità di vincitore, a partire
dal 20/1/2011;
Considerato che la borsa di studio ha una durata di 12
mesi non rinnovabili;
Visto l’art. 2, comma 4 della legge regionale 8 gennaio
2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”;
Considerato che la graduatoria potrà essere utilizzata
anche per l’assegnazione di ulteriori borse di studio nel
caso di esigenze per programmi di studio ed approfondimento;
Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1, sopra citata, ed in particolare l’art. 9 “Responsabile di Settore”;
Ricordato che il bando della borsa di studio prevede
un costo complessivo di euro 24.700,00;
Visto il decreto del Direttore generale n. 5192 del
26 ottobre 2010 “Direzione generale Competitività
del Sistema regionale e Sviluppo delle Competenze Modifica dell’articolazione organizzativa” con il quale
il sottoscritto è stato nominato responsabile del Settore
“Programmi Comunitari in materia di sviluppo rurale”;
Considerato che con decreto 5945/10 era stata assunta
una prenotazione di impegno per l’anno 2011/2012, a copertura delle 12 mensilità previste per la durata della borsa di studio, così ripartita:
Per il 2011
- Euro 18.888,88.- per compenso annuo lordo a valere
sul capitolo 52337;
- Euro 3.000,00 - per eventuali rimborsi per spese a
valere sul capitolo 52380
- Euro 1.605,56.-; per oneri IRAP a carico della
Regione Toscana, pari all’8,5%dell’imponibile IRPEF a
valere sul capitolo 71095;
Per il 2012
- Euro 1.111,12.- per compenso annuo lordo a valere
sul capitolo 52337;
- Euro 94,44.-; per oneri IRAP a carico della Regione
Toscana, pari all’8,5%dell’imponibile IRPEF a valere sul
capitolo 71095;
Vista la DGR n. 663 del 1/9/2008 “Approvazione del
nuovo Disciplinare per la determinazione dei criteri di
indirizzo per il conferimento di borse di studio;
Visto il decreto dirigenziale n. 5945 del 26 Novembre
2010 con il quale è stata indetta una selezione pubblica per
titoli per l’assegnazione della borsa di studio denominata
«Definizione di modelli di monitoraggio e valutazione applicabili nell’ambito dell’asse 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale” e dell’asse 4 “Leader”»;
Dato atto dell’avvenuta pubblicazione del suddetto
bando di selezione sul Bollettino Ufficiale della Regione
Toscana n. 51 del 22/12/2010 Parte terza;
Considerato che nel periodo previsto per la presentazione delle domande di partecipazione, ne sono pervenute
17;
Considerato che la commissione esaminatrice, nella
seduta del 11 gennaio 2011, ha proceduto ai sensi dell’art.
10 del bando, a valutare i titoli di ogni singolo candidato e
Stabilito che alla liquidazione delle competenze
spettanti al borsista, si provvederà previa attestazione
della conformità e qualità delle prestazioni fornite a cura
del tutor;
Vista la legge regionale 29 dicembre 2010, n. 66 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2011 e bilancio
pluriennale 2011-2013”;
Vista la Delibera Giunta regionale n. 5 del 10.01.2011
236
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
“Approvazione bilancio gestionale 2011 e pluriennale
2011-2013”;
DECRETA
1) di approvare la graduatoria definitiva della
selezione, di cui all’allegato 1, costituente parte integrante e sostanziale del presente decreto, formulata previa
attribuzione ai candidati idonei, in caso di parità di
punteggio, del criterio della maggiore età, e sotto condizione dell’accertamento dei requisiti previsti dall’art. 4 del
bando di selezione;
2) di dichiarare vincitore del bando di borsa di studio
in oggetto la dott.ssa Graziella Santoro;
3) di conferire la borsa di studio con decorrenza
20/1/2011 - 19/1/2012, per l’attività avente ad oggetto
«Definizione di modelli di monitoraggio e valutazione
applicabili nell’ambito dell’asse 2 “Miglioramento
dell’ambiente e dello spazio rurale” e dell’asse 4
“Leader”»;
4) di impegnare la somma totale di 24.700,00 euro
così ripartiti:
Per il 2011
- Euro 18.888,88.- per compenso annuo lordo a valere
sul capitolo 52337;
- Euro 3.000,00 - per eventuali rimborsi per spese a
valere sul capitolo 52380
- Euro 1.605,56.-; per oneri IRAP a carico della
Regione Toscana, pari all’8,5%dell’imponibile IRPEF a
valere sul capitolo 71095;
Per il 2012
- Euro 1.111,12.- per compenso annuo lordo a valere
sul capitolo 52337;
- Euro 94,44.-; per oneri IRAP a carico della Regione
Toscana, pari all’8,5%dell’imponibile IRPEF a valere sul
capitolo 71095;
5) di liquidare con successive note di liquidazione il
compenso relativo alla borsa di studio in oggetto con le
scadenze e le modalità previste per i pagamenti di redditi
assimilati a lavoro dipendente, ai sensi degli art. 44 e 45
del Regolamento approvato con D.P.G.R. n. 61/R del
19.12.2001, e dietro presentazione di sintetici rapporti
dell’attività svolta, vistati dal tutor e dal dirigente responsabile del settore competente, come indicato in bando.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’art. 5
bis, comma 1, lett. c, della legge regionale 23/2007 e
sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
Regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della suddetta legge regionale 23/2007.
Il Dirigente
Lorenzo Drosera
SEGUE ALLEGATO
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
AVVISI DI GARA
stauro delle superfici decorate di alcune sale dei palazzi Panciatichi e Covoni sedi del Consiglio regionale
REGIONE TOSCANA
Consiglio Regionale
Servizio di indagini preliminari al progetto di re-
della Toscana.
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA - BANDO DI GARA
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO: Regione
Toscana - Consiglio regionale - Settore Sedi, Logistica e Interventi per la
sicurezza, Via Cavour 18 – 50129 Firenze, Punto di contatto: Piero
Fabrizio Puggelli Tel. 055 2387933, Fax 055 2387472, posta elettronica:
[email protected]
Indirizzo
internet
Amministrazione aggiudicatrice: www.consiglio.regione.toscana.it.
Ulteriori informazioni sono disponibili presso: I punti di contatto sopra
indicati. Il capitolato d'oneri e la documentazione complementare
sono disponibili presso: i punti di contatto sopra indicati. Le offerte
vanno inviate a: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio protocollo Via
Cavour 2/4 - 50129 Firenze. Le specifiche sono riportate al punto 1 del
disciplinare
di
gara.
I.2)
TIPO
DI
AMMINISTRAZIONE
AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ’: Autorità
regionale o locale. Servizi generali delle amministrazioni pubbliche.
L'amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre
amministrazioni aggiudicatrici: no.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO.
II.1) DESCRIZIONE: II.1.1) Denominazione
conferita
all'appalto
dall'amministrazione aggiudicatrice: “ Servizio di indagini preliminari
al progetto di restauro delle superfici decorate di alcune sale dei
palazzi Panciatichi e Covoni sedi del Consiglio regionale della
Toscana” II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di
consegna o di prestazione dei servizi: Servizi. Luogo principale di
esecuzione: Firenze. Codice NUTS: ITE14. II.1.3) L'avviso riguarda: un
appalto pubblico. II.1.5) Breve descrizione dell'appalto o degli
acquisti: Servizio di indagini diagnostico-conoscitive preliminari al
progetto di restauro delle superfici decorate di alcune sale del Consiglio al
fine di predisporre uno studio multidisciplinare propedeutico alla redazione
di un progetto di restauro. II.1.6) CPV (Vocabolario comune per gli
appalti: 79311000-7 II.1.7) L'appalto rientra nel campo di applicazione
dell'accordo sugli appalti pubblici (AAP): Si. II.1.8) Divisione in lotti:
No. II.1.9) Ammissibilità di varianti: No. II.2) QUANTITATIVO O
ENTITÀ DELL'APPALTO. II.2.1) Quantitativo o entità totale: valore
stimato oneri fiscali esclusi: Euro 49.550,00, oltre 440,00 euro per oneri
per prevenzioni rischi da interferenza non soggetti a ribasso. CIG:
0669962620 II.2.2) Opzioni: No. II.3) DURATA DELL'APPALTO: gli
elaborati richiesti all’art. 3 del capitolato d’appalto dovranno essere
consegnati entro 60 giorni naturali e consecutivi dalla data di stipula del
contratto.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO,
ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO. III.1) CONDIZIONI
RELATIVE ALL'APPALTO. III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste:
garanzie a corredo dell’offerta, con validità 180 giorni dalla data di
scadenza per presentazione dell’offerta: euro 999,80. Garanzia
fideiussoria definitiva da parte dell’esecutore del contratto è pari al 10 %
dell’importo contrattuale, al netto degli oneri fiscali, con l’applicazione di
eventuali aumenti ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs. 163/06. III.1.2)
Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti
alle disposizioni applicabili in materia: capitoli pertinenti del Bilancio
del Consiglio della regione Toscana. III.1.3) Forma giuridica che dovrà
assumere il raggruppamento di operatori economici aggiudicatario
dell'appalto: III.1.4). Altre condizioni particolari cui è soggetta la
realizzazione
dell'appalto:
No.
III.2)
CONDIZIONI
DI
PARTECIPAZIONE. III.2.1) Situazione personale degli operatori,
inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel
239
240
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
registro commerciale: sono esclusi dalla partecipazione alle procedure
di affidamento di appalti, né possono essere affidatari di subappalti, e non
possono stipulare i relativi contratti i partecipanti che si trovano in una
delle condizioni di cui all’art. 38 del D.Lgs. 163/06. Ammissione alla gara
previo raggiungimento della soglia minima richiesta per ciascuno dei
requisiti di capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria
riportati ai successivi punti III.2.2 e III.2.3. In caso di raggruppamento
temporaneo di impresa, di consorzio ordinario di concorrenti o di GEIE è
sufficiente che la soglia minima sia posseduta dal raggruppamento, dal
consorzio ordinario di concorrenti o dal GEIE nel suo complesso. Nel
Disciplinare di gara sono specificate le condizioni di partecipazione per i
consorzi di cui alle lett. b) e c) art. 34 comma 1 del D.Lgs. 163/2006 e per
i subappaltatori nonché le condizioni di partecipazione in caso di
avvalimento ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 163/2006. III.2.2) Capacità
economica e finanziaria: Informazioni e formalità necessarie per
valutare la conformità ai requisiti: fatturato minimo negli ultimi tre
esercizi di euro 500.000,00 III.2.3) Capacità tecnica. Informazioni e
formalità necessarie per valutare la conformità ai requisiti: aver
svolto nell’ultimo quinquennio, in favore di enti pubblici o privati, almeno
tre servizi analoghi la cui somma non sia inferiore euro 50.000,00 III.2.4)
Appalti riservati: No. III.3) CONDIZIONI RELATIVE ALL'APPALTO DI
SERVIZI. III.3.1) Obbligo di sopralluogo dei locali previo appuntamento
telefonico da confermare a mezzo fax 055 2387472 III.3.2) Le persone
giuridiche devono indicare nome e qualifiche professionali delle
persone incaricate della prestazione del servizio: No.
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1) TIPO DI PROCEDURA. IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta. IV.2)
CRITERI DI AGGIUDICAZIONE. IV.2.1) Criteri di aggiudicazione:
Prezzo più basso. IV.2.2) Ricorso ad un'asta elettronica: No. IV.3)
INFORMAZIONI
DI
CARATTERE
AMMINISTRATIVO.
IV.3.1)
Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: No. IV.3.2)
Condizioni per ottenere il capitolato d'oneri e la documentazione
complementare: documenti a pagamento: No. IV.3.3) Termine per il
ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione:
07.02.2011 ore 13,00. IV.3.4) Lingue utilizzabili per la presentazione
delle offerte: Italiano. IV.3.5) Periodo minimo durante il quale
l'offerente è vincolato alla propria offerta: 180 giorni dal termine ultimo
per il ricevimento delle offerte. IV.3.6) Modalità di apertura delle
offerte: Data: 09.02.2011 ore 10,00 Luogo: Uffici del Consiglio Regionale
– Palazzo Bastogi piano II - Via Cavour, 18 Firenze. Persone ammesse
ad assistere all'apertura delle offerte: sì. Il titolare o legale
rappresentante del soggetto concorrente o persona munita di specifica
delega può assistere, in qualità di uditore, alle sedute pubbliche di gara.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) TRATTASI DI UN APPALTO PERIODICO: No. VI.2) APPALTO
CONNESSO AD UN PROGETTO E/O PROGRAMMA FINANZIATO DAI
FONDI COMUNITARI: No. VI.3) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI: Ai
sensi dell’art. 124 comma 8 del D.Lgs. 163/2010 è prevista l'esclusione
automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di
ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi dell'art.
86 del D. 163/2006; qualora il numero delle offerte ammesse è inferiore a
dieci si applica l'articolo 86, comma 3 del D.Lgs. 163/2006. Nel
disciplinare di gara è specificata tutta la documentazione da presentare
per la partecipazione alla gara nonché le modalità di presentazione della
stessa per i soggetti che partecipano singolarmente, in raggruppamento
temporaneo, consorzi, GEIE. Il presente bando è inoltre pubblicato nella
terza parte del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. Atto di indizione
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
dell’appalto: Decreto del Dirigente n. 556 del 24/12/2010. Riferimento alla
Programmazione contrattuale: Delibera dell’U.P. del Consiglio regionale
n. 55/2009. Altre informazioni inerenti il procedimento amministrativo, il
trattamento dei dati personali e i controlli sulle dichiarazioni rese dai
partecipanti sono indicate nel disciplinare di gara. Il Responsabile Unico
del procedimento è Arch. Annalisa Arrigo tel. 055 2387707 VI.4)
PROCEDURE DI RICORSO. VI.4.1) Organismo responsabile delle
procedure di ricorso: TAR Toscana. Città:Firenze.
Il Dirigente responsabile
Dr. Piero Fabrizio Puggelli
241
242
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Organizzazione e Risorse
Area di Coordinamento Organizzazione. Personale.
Sistemi Informativi
Settore Infrastrutture Informative e Tecnologie
Servizio di infrastruttura a chiave pubblica - CIG
0741051E9D (complementare al contratto originario
del 10/02/2010 per la “Gestione della Carta Sanitaria
Elettronica CSE). Avviso appalto aggiudicato.
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA - GIUNTA REGIONALE
Avviso appalto aggiudicato
I.1)DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO: Settore Infrastrutture e
Tecnologie -Via di Novoli,26 50127 FIRENZE–tel.0554383373,fax0554384402 email:
att.ne
Laura
Castellani
(Regione
Toscana)
I-Faber
Spa
Divisione
Pleiade([email protected])e-mail: [email protected] indirizzo
internet
www.e.toscana.it/start
www.regione.toscana.it/appalti/profilo_committente
II)OGGETTO
DELL’APPALTO:
dall’amministrazione
pubblica
-
CIG
II.1.1)Denominazione
aggiudicatrice:
0741051E9D
10/02/2010
per
la
II.1.2)Tipo
di
appalto
prestazione
dei
servizi:
(complementare
"Gestione
e
Servizio
della
luogo
di
Servizi.
di
al
Carta
conferita
infrastruttura
contratto
Sanitaria
esecuzione,luogo
Luogo
all’appalto
principale
di
a
chiave
originario
Elettronica
di
CSE).
consegna
consegna:
del
o
di
Regione
Toscana Giunta Regionale codice NUTS ITE14. II.1.5)CPV Vocabolario principale
72211000 IV)PROCEDURA: IV.1)Tipo di procedura:Negoziata senza indizione di
gara
V)AGGIUDICAZIONE
DELL’APPALTO:
V.1)Data
di
aggiudicazione:20/12/2010
V.3)Nome e indirizzo dell’aggiudicatario: RTI costituito da Aruba S.p.A. di
Arezzo (capogruppo) e le società Telecom Italia S.p.A.di Milano – Engineering
Ingegneria Informatica S.p.A. di Roma e Actalis S.p.A di Milano V.4)Valore
finale totale dell’appalto: € 1.070.400,00 oltre IVA nei termini di legge.
V.5)Possibilità di subappalto: no. GIUSTIFICAZIONI DELLA PROCEDEURA NEGOZIATA
SENZA
PREVIA
INDIZIONE
DI
GARA
servizi
complementari
sono
ordinati
conformemente alle rigorose condizioni fissate dalla direttiva VI.4 DATA DI
SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO ALLA GUCE:10/01/2011.
La Dirigente Responsabile
Ing. Laura Castellani
243
244
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale Organizzazione e Risorse
Area di Coordinamento Risorse Finanziarie
Avviso di aggiudicazione appalto.
SEGUE ALLEGATO
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
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248
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
LIVORNO
Avviso per procedura di affidamento ex artt. 20 e
27 D.Lgs. n. 163/2006 del servizio di progettazione e
gestione di tirocini formativi CIG 07219804BD.
La Provincia di Livorno, al fine di individuare i soggetti
da invitare alla procedura di cui all’art. 27 del D.Lgs.
163/06, approvata con Determinazione Dirigenziale n.
182 del 28/12/2010, richiede di manifestare l’interesse
a partecipare alla gara per l’affidamento del “Servizio di
progettazione e gestione di tirocini formativi”.
L’appalto ha per oggetto l’affidamento a soggetto
esterno del Servizio di progettazione e gestione di almeno
n. 250 Tirocini Formativi (nel rispetto dell’art. 18 Legge
n. 196 del 1997 “Tirocini Formativi e di Orientamento”
e D.M. 25 marzo del 1998 n. 142 “Regolamento
recante norme di attuazione sui Tirocini Formativi e di
Orientamento) di cui almeno:
- n. 160 Tirocini finanziati (Cat. A) dei quali il
Soggetto aggiudicatario sarà promotore ai sensi dell’art.
2 D.M. n. 142 del 1998 relativi a soggetti che saranno
individuati dai Centri per l’Impiego territoriali;
- n. 90 Tirocini finanziati (Cat. B) relativi a soggetti
individuati dall’aggiudicatario che dovrà anche individuare le aziende ospitanti - dei quali il soggetto aggiudicatario sarà promotore ai sensi dell’art. 2 D.M. n. 142 del
1998.
L’importo complessivo a base d’asta è pari a euro
255.000,00+ IVA 20%.
Il Soggetto aggiudicatario si impegna a soddisfare
tutte le richieste dei servizi oggetto dell’appalto, in
base alle esigenze contingenti rilevate dalla Provincia,
alle condizioni tecniche ed economiche presentate
nell’offerta.
Non è ammesso il subappalto.
Procedura e criterio di aggiudicazione: procedura
analoga alla procedura ristretta, aggiudicazione in base
al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
di cui all’art. 83 del d.lgs 163/2006, valutata in base ai
seguenti parametri:
- Offerta tecnica: max punti 75
- Offerta economica: max punti 25.
I punteggi specifici saranno dettagliati nel capitolato
e nella lettera invito.
Durata dell’affidamento: il servizio avrà una durata
di 18 mesi.
Requisiti di partecipazione da possedere in fase di
presentazione dell’offerta
A) Requisiti generali: ex art. 34 d.lgs. n. 163/2006;
assenza di cause di esclusione ex art. 38 d.lgs. n.
163/2006 e s.m.i., ex. art. 1 bis, c. 14, legge n. 383/2001
e s.m.i.; ex legge n. 575/65 e s.m.i.; assenza di misure
cautelari e/o interdittive ex art. 9, c. 2, lettera a) e c) d.lgs.
n. 231/2001; osservanza legge n. 68/1999; inesistenza di
forme di controllo con altre imprese concorrenti ai sensi
dell’art. 2359 del c.c. nonché l’inesistenza di situazioni di
collegamento sostanziale con altre imprese concorrenti;
iscrizione presso la CCIAA o per i soggetti appartenenti
ad altri Stati dell’UE nel registro professionale dello
Stato di appartenenza, nel settore di attività che consente
l’assunzione dell’appalto; nel caso di cooperative e
consorzi di cooperative: iscrizione rispettivamente
nel competente registro prefettizio e nel competente
schedario generale della cooperazione.
B) Requisiti Tecnici:
- L’Aggiudicatario o il mandatario (in caso di ATI/
ATS/RTI o altre forme associative previste dalla legge)
dovrà essere compreso nell’elenco di cui all’art. 2 D.M. n.
142 del 1998 “Regolamento recante norme di attuazione
sui tirocini formativi e di orientamento”.
- L’Aggiudicatario dovrà aver svolto almeno un
servizio similare negli ultimi tre anni.
- L’aggiudicazione definitiva è subordinata alla dimostrazione del possesso, o dell’avvenuta acquisizione
anche successivamente all’espletamento della gara, dell’accreditamento regionale previsto dall’art. 17, comma
4 della LR 32/2002 e s.m.i. e dall’art. 67 e seguenti
del Regolamento di esecuzione della L.R. n. 32/2002
approvato con DGR n. 787 del 04/08/2003 ed emanato con
DPGR n. 47/R del 08/08/2003 e successive modifiche.
- Se il soggetto aggiudicatario è una ATI/ATS/RTI
o un’altra forma di aggregazione prevista dalla legge,
la capacità economica richiesta dovrà essere posseduta
almeno al 51% dalla mandataria e al 49% dai soggetti
partner.
C) Requisiti di capacità economico-finanziaria di cui
all’art. 41 del D.Lgs. 163/2006:
Il soggetto aggiudicatario dovrà dimostrare di
possedere un’adeguata capacità economica, pertanto
il fatturato globale desumibile dall’ultimo bilancio
approvato dovrà essere pari almeno al doppio dell’importo
posto a base d’asta ed il fatturato specifico in servizi
similari, effettuati nell’ultimo triennio, pari almeno
all’importo a base d’asta:
- € 510.000,00 (Fatturato globale)
- € 255.000,00 (Fatturato specifico).
Contenuto delle manifestazioni di interesse: Le
richieste (non vincolanti per l’Amministrazione), da
predisporre su carta libera, devono essere sottoscritte
dal legale rappresentante della ditta unitamente a copia
fotostatica non autenticata di un documento di identità del
sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 c. 3 D.P.R. 445/2000 e
contenere, pena l’esclusione, le seguenti dichiarazioni,
successivamente verificabili, relative a:
- iscrizione alla C.C.I.A.A., con indicazione della
natura giuridica, sede legale, codice fiscale, partita IVA,
legali rappresentanti, indirizzo di posta elettronica;
- non trovarsi in alcuna delle circostanze previste dall’art. 38 del D.Lgs. 163/2006;
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- possesso di esperienza nella promozione e gestione
di tirocini formativi negli ultimi tre anni;
- denominazione dell’istituto di credito disponibile al
rilascio di referenze bancarie.
In caso di ATI/ATS/RTI costituite la domanda di
partecipazione e le suddette dichiarazioni dovranno
essere presentate dalla mandataria.
In caso di ATI/ATS/RTI costituite dovrà essere allegata
copia autentica del mandato collettivo irrevocabile con
rappresentanza, conferito alla mandataria ovvero dell’atto
costitutivo.
In caso di ATI/ATS RTI da costituire la manifestazione
di interesse dovrà essere sottoscritta da tutte le imprese che
intendono raggrupparsi e dovrà espressamente contenere
l’impegno a costituire, in caso di aggiudicazione, un’ATI/
ATS/RTI e l’individuazione della mandataria, il tutto a
pena di esclusione.
Con la successiva lettera di invito verranno specificate
le modalità di costituzione della cauzione provvisoria e le
modalità di pagamento della tassa di gara.
Termine per la presentazione della manifestazione di
interesse
Le richieste recanti la dicitura “Contiene istanza
di partecipazione alla procedura per l’affidamento del
“Servizio di promozione e gestione di tirocini formativi”
dovranno pervenire in busta chiusa, per qualsiasi tramite,
a cura e responsabilità del mittente, tramite la modalità
dal medesimo ritenuta più affidabile, al protocollo
generale dell’Amministrazione Provinciale di Livorno P.zza del Municipio 4 - 57123 Livorno - indirizzate alla
U.O. Appalti e Contratti, entro e non oltre le ore 12.00
del giorno 14 febbraio 2011 a pena di inammissibilità.
Informazioni supplementari:
Informazioni supplementari riguardanti la procedura
di presentazione dei documenti potranno essere richieste
all’Ufficio Appalti e Contratti (telefono: 0586/257336 o
0586/257278).
Ulteriori informazioni relative al servizio possono
essere richieste entro il 4 febbraio 2011. tramite e-mail
all’indirizzo: [email protected].
Le risposte ai quesiti verranno inserite in una pagina
di FAQ e pubblicate sul sito internet della provincia
www.provincia.livorno.it/formazione.
Il responsabile del procedimento è la Dott.ssa M.
Grazia Dainelli.
Qualora il numero delle ditte ammesse, a seguito
di richiesta di invito, non sia sufficiente a garantire la
concorrenzialità, l’Amministrazione si riserva, a suo
insindacabile giudizio, la facoltà di estendere l’invito
anche a ditte che non abbiano presentato domanda di
partecipazione alla gara. In tal caso queste ultime dovranno presentare con l’istanza di ammissione, tutta la
documentazione richiesta.
Tuttavia l’Amministrazione si riserva il diritto di procedere all’affidamento del servizio anche in presenza di
249
una sola proposta ammissibile e di disporre l’inizio del
servizio sotto riserva di legge.
Il Responsabile
M. Grazia Dainelli
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI
LIVORNO
Avviso per procedura di affidamento ex artt. 20 e
27 D.Lgs. n. 163/2006 di “Servizi per lo sviluppo delle
aree territoriali della provincia di Livorno legate al
sistema diportistico” - CIG 07233585E6.
Nell’ambito del POR Ob.2 FSE Toscana 20072013, la Provincia di Livorno, al fine di perseguire lo
sviluppo del territorio nelle aree interessate dal sistema
diportistico intervenendo su imprese e lavoratori, ai sensi
della Determinazione Dirigenziale n. 179 del 28/12/2010,
richiede di manifestare l’interesse ad essere invitati a
presentare un’offerta per “Servizi per lo sviluppo delle
aree territoriali della provincia di Livorno legate al
sistema diportistico”.
I soggetti interessati ad essere invitati possono
segnalare il loro interesse con le modalità ivi indicate.
Attività per la realizzazione del servizio:
- mappatura delle linee di sviluppo territoriali: attori
ed attività economiche
- rilevazione fabbisogni formativi/occupazionali
- formazione - target occupati
- interventi trasversali -target occupati
- formazione e inserimento occupazionale - target
disoccupati
- formazione e inserimento occupazionale - soggetti
svantaggiati disoccupati
- creazione d’impresa al femminile
- animazione territoriale e creazione di rete.
Durata dell’affidamento: 30 mesi e comunque non
oltre il 31/12/2013.
Importo a base d’asta: € 519.658,34 oltre IVA.
Tipo di procedura: analoga alla ristretta.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente
più vantaggiosa di cui all’art. 83 del D.Lgs. 163/2006,
valutata in base ai seguenti parametri:
- Offerta tecnica: max punti 80
- Offerta economica: max punti 20.
Requisiti di partecipazione da possedere in fase di
presentazione dell’offerta
A) Requisiti di ordine generale e di idoneità profes-
250
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
sionale, ex art. 34 D.lgs. n. 163/2006; assenza di cause di
esclusione ex art. 38 D.lgs. n. 163/2006 e s.m.i., ex. art. 1
bis, c. 14, legge n. 383/2001 e s.m.i.; ex legge n. 575/65 e
s.m.i.; assenza di misure cautelari e/o interdittive ex art.
9, c. 2, lettera a) e c) D.lgs. n.231/2001; osservanza legge
n. 68/1999; inesistenza di forme di controllo con altre
imprese concorrenti ai sensi dell’art. 2359 del c.c. nonché
l’inesistenza di situazioni di collegamento sostanziale con
altre imprese concorrenti; iscrizione presso la CCIAA o
per i soggetti appartenenti ad altri Stati dell’UE nel registro
professionale dello Stato di appartenenza, nel settore di
attività che consente l’assunzione dell’appalto; nel caso
di cooperative e consorzi di cooperative: iscrizione
rispettivamente nel competente registro prefettizio e nel
competente schedario generale della cooperazione.
B) Requisiti di capacità tecnica e professionale di cui
all’art. 42 del D.Lgs. 163/2006:
il soggetto aggiudicatario (o almeno del capofila in
caso di ATI/ATS/RTI) dovrà avere esperienza di formazione e costituzione reti nel triennio precedente
(anni 2008/2009/2010) Tale competenza dovrà essere
dichiarata ai sensi degli artt.- 46 e 47 del D.P.R. 445/2000
in fase di candidatura.
L’aggiudicazione definitiva è subordinata alla dimostrazione del possesso, o dell’avvenuta acquisizione anche
successivamente all’espletamento della gara, da parte dei
soggetti che erogheranno formazione, dell’accreditamento
regionale previsto dall’art. 17, comma 4 della LR 32/2002
e s.m.i. e dall’art. 67 e seguenti del Regolamento di
esecuzione della L.R. n.32/2002 approvato con DGR n.
787 del 04/08/2003 ed emanato con DPGR n. 47/R del
08/08/2003 e successive modifiche.
C) Requisiti di capacità economico-finanziaria di cui
all’art. 41 del D.Lgs. 163/2006:
il soggetto aggiudicatario provvisorio dovrà dimostrare di possedere un’adeguata capacità economica ed
il fatturato specifico relativo all’esperienza acquisita
nel triennio precedente, come previsto dal punto B, non
dovrà essere inferiore a quello sotto richiesto
€ 1.200.000,00 (Fatturato globale)
€ 624.000,00 (Fatturato specifico).
Sono ammessi a partecipare alla gara raggruppamenti
temporanei d’imprese e consorzi ordinari, già costituiti
o non ancora costituiti, ai sensi dell’art. 37 del D.lgs. n.
163/2006.
In caso di RTI:
- se il soggetto aggiudicatario è una ATI/ATS/RTI
o un’altra forma di aggregazione prevista dalla legge, i
requisiti richiesti dovranno essere posseduti almeno al
51% dalla mandataria e al 49% dai soggetti partner;
- il mandatario del RTI può essere solo un soggetto che
ha presentato manifestazione di interesse rispondendo al
presente invito.
Subappalto Non è consentito il subappalto.
Contenuto delle manifestazioni d’interesse
Le manifestazioni (non vincolanti per l’Amministrazione), da predisporre su carta libera, devono essere
sottoscritte dal Legale Rappresentante della ditta unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento
di identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 c.3 D.P.R.
445/2000 e contenere, pena l’esclusione, le seguenti
dichiarazioni, successivamente verificabili, relative a:
- iscrizione alla C.C.I.A.A., con indicazione della
natura giuridica, sede legale, codice fiscale, partita IVA,
legali rappresentanti, indirizzo di posta elettronica;
- non trovarsi in alcuna delle circostanze previste
dall’art. 38 del d.lgs. 163/2006;
- possesso di esperienza nella gestione dei servizi
oggetto dell’appalto relativamente agli ultimi tre anni
(come da punto B dei requisiti di partecipazione del
presente avviso);
- denominazione dell’ istituto di credito disponile al
rilascio di referenze bancarie.
In caso di ATI /ATS/RTI costituite:
- la domanda di partecipazione e le suddette dichiarazioni dovranno essere presentate dalla mandataria;
- dovrà essere allegata copia autentica del mandato
collettivo irrevocabile con rappresentanza, conferito alla
mandataria ovvero dell’atto costitutivo.
In caso di ATI/ATS RTI da costituire:
- la manifestazione di interesse dovrà essere sottoscritta
da tutte le imprese che intendono raggrupparsi e dovrà
espressamente contenere l’impegno a costituire, in caso
di aggiudicazione, un’ATI/ATS/RTI e l’individuazione
della mandataria, il tutto a pena di esclusione.
Termine per la presentazione delle manifestazioni
d’interesse
Le manifestazioni d’interesse recanti la dicitura
GARA PER AFFIDAMENTO DI “SERVIZI PER LO
SVILUPPO DELLE AREE TERRITORIALI DELLA
PROVINCIA DI LIVORNO LEGATE AL SISTEMA
DIPORTISTICO” dovranno pervenire in busta chiusa,
a cura e responsabilità del mittente, tramite la modalità
dal medesimo ritenuta più al protocollo generale
dell’Amministrazione Provinciale di Livorno - P.zza
del Municipio 4 - 57123 Livorno - indirizzate alla U.O.
Appalti e Contratti, entro e non oltre le ore 12.00 del
giorno 14/02/2011 (non fa fede il timbro postale) a pena
di inammissibilità.
Nella richiesta dovrà essere indicata la denominazione/
ragione sociale e l’indirizzo al quale inviare la lettera
d’invito; in caso di ATI/ATS/RTI indicare l’indirizzo della mandataria.
Informazioni complementari
Chiarimenti e informazioni sulla procedura di gara
potranno essere richiesti alla Unità di Servizio Lavoro e Formazione professionale entro e non oltre il
04 febbraio 2011, esclusivamente all’indirizzo mail
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
[email protected] Le risposte
saranno pubblicate nell’area bandi sulle faq del sito
internet http://www.provincia.livorno.it/formazione.
Il responsabile del procedimento è il dott. Aldo
Bertani.
Qualora il numero delle ditte ammesse, a seguito
di richiesta di invito, non sia sufficiente a garantire la
concorrenzialità, l’Amministrazione si riserva, a suo
insindacabile giudizio, la facoltà di estendere l’invito
anche a ditte che non abbiano presentato domanda
di partecipazione alla gara. In tal caso queste ultime
dovranno presentare, con l’istanza di ammissione, tutta
la documentazione richiesta.
L’Amministrazione, altresì, si riserva il diritto di
procedere all’affidamento del servizio anche in presenza
di una sola proposta ammissibile e di disporre l’inizio del
servizio sotto riserva di legge.
Il Dirigente
Diego Teloni
COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGA
(Siena)
Avviso per estratto di pubblico incanto per alienazione di un fabbricato di proprietà comunale in Comune di Castelnuovo Berardenga - loc. Vagliagli - via
del Lago.
L’Amministrazione Comunale di Castelnuovo Berardenga indice asta pubblica per alienazione di fabbricato,
sito in Castelnuovo Berardenga - Via del Lago - Loc.
Vagliagli, avente superficie di mq 213 “Zona espansione
ad uso residenziale - intervento diretto”. La vendita è
effettuata a corpo.
Criterio aggiudicazione: offerte segrete in aumento
da confrontarsi con il prezzo posto a base d’asta.
Importo a base d’asta € 255.500,00. Presentazione
offerte: entro le ore 13 del giorno 07 marzo 2011. Apertura offerte ore 09,00 del giorno 10 marzo 2011.
Responsabile del procedimento Morandini Gabriele.
Informazioni 0577 351305/351329.
e-mail
gabriele.morandini@comune.
castelnuovo-berardenga.siena.it
o sul sito del comune.
Il Responsabile
Gabriele Morandini
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di carne bianca fresca e surgelata
251
per il periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0714083fea - n.
gara 756806).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario provvederà ad invitare alla procedura di cui
trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione del
Provvedimento del Direttore n. 677/10 del 28 dicembre
2010, indice una procedura per l’individuazione in base
al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per la
fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari ad €
72.500,00.= tenuto conto anche dell’eventuale ripetizione
della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore
ed ogni altra notizia utile sono riportate nel Capitolato
Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta la
documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (Tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
252
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete,
pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte
o non corredate da copia fotostatica di documento di
identità in corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di pane fresco e pasta per il
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0755529a3e - n. gara
797955).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura di
cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecu-
zione del Provvedimento del Direttore n. 10 del 11 gennaio 2011, indice una procedura per l’individuazione in
base al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per la
fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari ad €
99.000,00.= tenuto conto anche dell’eventuale ripetizione
della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per
l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore ed ogni altra notizia utile sono riportate nel Capitolato Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta la
documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia
presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm..
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete, pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte o non
corredate da copia fotostatica di documento di identità in
corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D.Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da
interpellare per la fornitura di prodotti bio, dop, igp
per il periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0756061146 - n.
gara 798194).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario provvederà ad invitare alla procedura di cui
trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, di seguito denominata Azienda, in
esecuzione del Provvedimento del Direttore n. 11 del 11
gennaio 2011, indice una procedura per l’individuazione
in base al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per
la fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari ad €
76.700,00.= tenuto conto anche dell’eventuale ripetizione
della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per
l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore ed ogni altra notizia utile sono riportate nel
Capitolato Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta
la documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia
presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (Tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
253
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze -entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete,
pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte
o non corredate da copia fotostatica di documento di
identità in corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpel-
254
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
lare per la fornitura di grassi, latte, formaggi e yogurt
per il periodo 1/3/2011- 30/6/2011 (cig 07561846c5 - n.
gara 798650).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura di
cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione
del Provvedimento del Direttore n. 9 del 11 gennaio
2011, indice una procedura per l’individuazione in base
al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per la
fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari
ad € 136.700,00.= tenuto conto anche dell’eventuale
ripetizione della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine
per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi
dell’appaltatore ed ogni altra notizia utile sono riportate
nel Capitolato Speciale d’Appalto, disponibili assieme
a tutta la documentazione di gara, sia sul Profilo di
Committente dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.
toscana.it sia presso il Servizio Approvvigionamenti
e Contratti (Tel. 050/567437 - 055/2261247) - mail:
[email protected].
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete,
pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte
o non corredate da copia fotostatica di documento di
identità in corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di alimenti conservati vari, olii,
bevande, salse e sughi ecc. per il periodo 1/3/2011 30/6/2011 (cig 07144953ec - n. gara 757413).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura di
cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
255
del Provvedimento del Direttore n. 678 del 28 dicembre
2010, indice una procedura per l’individuazione in base
al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per la
fornitura in oggetto.
L’importo presunto per l’intera fornitura è pari ad
€ 104.200,00.= IVA esclusa, compresa l’eventuale
ripetizione della fornitura per un periodo di quattro mesi.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine
per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi
dell’appaltatore ed ogni altra notizia utile sono riportate
nel Capitolato Speciale d’Appalto, disponibili assieme
a tutta la documentazione di gara, sia sul Profilo di
Committente dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.
toscana.it sia presso il Servizio Approvvigionamenti
e Contratti (tel. 050/567437 - 055/2261247) - mail:
[email protected].
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
b. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla procedura dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
della Toscana - Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e
non oltre le ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete,
pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte
o non corredate da copia fotostatica di documento di
identità in corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di carni bovine, suine per il
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 0756331016 - n. gara
798784).
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura di
cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, di seguito denominata Azienda, in
esecuzione del Provvedimento del Direttore n. 8 del 11
gennaio 2011, indice una procedura per l’individuazione
in base al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per
la fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari
ad € 92.000,00.= IVA esclusa, tenuto conto anche
dell’eventuale ripetizione della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per
l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore ed ogni altra notizia utile sono riportate nel
Capitolato Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta
la documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (Tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
256
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze entro e non oltre le ore
12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete,
pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte
o non corredate da copia fotostatica di documento di
identità in corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore del
Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpel-
lare per la fornitura di verdura e frutta fresca per il
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 075521357a - n. gara
797574).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario provvederà ad invitare alla procedura di cui
trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione del Provvedimento del Direttore n. 12 del 11
gennaio 2011, indice una procedura per l’individuazione
in base al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per
la fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari
ad € 107.200,00.= tenuto conto anche dell’eventuale
ripetizione della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine
per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi
dell’appaltatore ed ogni altra notizia utile sono riportate
nel Capitolato Speciale d’Appalto, disponibili assieme
a tutta la documentazione di gara, sia sul Profilo di
Committente dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.
toscana.it sia presso il Servizio Approvvigionamenti
e Contratti (Tel. 050/567437 - 055/2261247) - mail:
[email protected].
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete,
pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte
o non corredate da copia fotostatica di documento di
identità in corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO DI FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di salumi vari per il periodo
1/3/2011 - 30/6/2011 - (cig 0756460a87 - n. gara
798904).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura di
cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecu-
257
zione del Provvedimento del Direttore n. 7 del 11 gennaio
2011, indice una procedura per l’individuazione in base
al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per la
fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari
ad € 34.900,00.= IVA esclusa, compresa l’eventuale
ripetizione della fornitura per un periodo di quattro mesi.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore
ed ogni altra notizia utile sono riportate nel Capitolato
Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta la
documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia
presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm..
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
b. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla procedura dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
della Toscana - Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e
non oltre le ore 12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete, pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte o non
corredate da copia fotostatica di documento di identità in
corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
258
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti (Tel. 050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da invitare
alla procedura in economia per l’affidamento del
servizio di somministrazione pasti, pranzo dal lunedì
al venerdì, per gli studenti universitari frequentanti
l’Università degli Studi di Firenze - sede didattica
Comune di Scandicci - periodo 01 aprile 2011- 31
marzo 2012 numero cig: 07742871d8 - n. gara
816405.
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura in economia di cui in oggetto viene pubblicato il
presente avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni
di interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura in
economia di cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto
richiesta, tramite l’apposita domanda di partecipazione e
che siano stati ammessi a partecipare alla gara in base a
quanto di seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione
del Provvedimento del Direttore n. 13 del 12 gennaio
2011, indice una gara mediante procedura in economia,
ai sensi degli artt. 20 e 27 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n.
163 e s.m.i., con aggiudicazione al prezzo più basso, ai
sensi dell’art. 82 del medesimo D.Lgs. per l’affidamento
dell’appalto sinteticamente indicato in oggetto.
L’importo a base d’asta è:
€ 41.000,00.= (N. 6.800 pasti interi annui presunti),
durata 1 aprile 2011/31 marzo 2012.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore
ed ogni altra notizia utile sono riportate nel Capitolato
Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta la documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (Tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a) Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm..
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a) Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
L’esercizio che verrà utilizzato per la gestione
dell’appalto dovrà distare dall’Università (sede del corso
Piazza Boccaccio n. 10 Scandicci) KM 1, la capacità del
locale dovrà essere di almeno 25 posti a sedere.
L’impresa dovrà dichiarare nella domanda di
ammissione (Modello A punti 2.24 e 2.25) il titolo in base
al quale ha la disponibilità del locale.
Domanda di parteciazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo: Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Viale Gramsci, 36 50132 Firenze entro e non oltre le ore
12,00 del giorno 3 febbraio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete, pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte o non
corredate da copia fotostatica di documento di identità in
corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Organizzativa
Territoriale di Firenze (Tel. 055/2261254). Per qualsiasi
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
informazione di ordine amministrativo è possibile
contattare il Coordinatore del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa Sabrina Gazzetti (Tel.
050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da invitare
alla procedura in economia per l’affidamento del
servizio di ristorazione per la cena degli studenti
universitari alloggiati presso la residenza aziendale
Varlungo di Firenze per il periodo 1 aprile 2011 31 marzo 2012. Numero cig: 0774143b00 - n. gara
816272.
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura in economia di cui in oggetto viene pubblicato il
presente avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni
di interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura in
economia di cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto
richiesta, tramite l’apposita domanda di partecipazione e
che siano stati ammessi a partecipare alla gara in base a
quanto di seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione
del Provvedimento del Direttore n. 14 del 12 gennaio
2011, indice una gara mediante procedura in economia,
ai sensi degli artt. 20 e 27 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n.
163 e s.m.i., con aggiudicazione al prezzo più basso, ai
sensi dell’art. 82 del medesimo D.Lgs. per l’affidamento
dell’appalto sinteticamente indicato in oggetto.
L’importo a base d’asta è:
€ 148.000,00 - durata 1 aprile 2011/31 marzo 2012.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore
ed ogni altra notizia utile sono riportate nel Capitolato
Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta la
documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia
presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
259
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a) Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a) Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
L’esercizio che verrà utilizzato per la gestione dell’appalto dovrà distare dalla Residenza Aziendale Varlungo,
sita in via Varlungo, 8 Firenze massimo KM 1.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze - entro e non oltre le
ore 12,00 del giorno 3 febbraio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete, pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte o non
corredate da copia fotostatica di documento di identità in
corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Organizzativa
Territoriale di Firenze (Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine amministrativo è possibile
contattare il Coordinatore del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa Sabrina Gazzetti (Tel.
050/567437).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
260
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO - FIRENZE
Avviso per l’individuazione dei soggetti da interpellare per la fornitura di pesce e verdure surgelate per il
periodo 1/3/2011 - 30/6/2011 (cig 07565737c8 - n. Gara
799055).
Al fine di individuare i soggetti da invitare alla
procedura di cui in oggetto viene pubblicato il presente
avviso, finalizzato ad acquisire le manifestazioni di
interesse da parte delle imprese.
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario provvederà ad invitare alla procedura di
cui trattasi tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta,
tramite l’apposita domanda di partecipazione e che siano
stati ammessi a partecipare alla gara in base a quanto di
seguito indicato.
1. Informazioni generali
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, di seguito denominata Azienda, in esecuzione
del Provvedimento del Direttore n. 6 del 11 gennaio
2011, indice una procedura per l’individuazione in base
al prezzo più basso dei soggetti da interpellare per la
fornitura in oggetto.
- L’importo presunto per l’intera fornitura è pari
ad € 119.200,00.= IVA esclusa tenuto conto anche
dell’eventuale ripetizione della prestazione.
Non sono ammesse offerte in aumento, incomplete o
condizionate.
L’oggetto dell’appalto, il luogo ed il termine per l’esecuzione, la durata, gli oneri e gli obblighi dell’appaltatore
ed ogni altra notizia utile sono riportate nel Capitolato
Speciale d’Appalto, disponibili assieme a tutta la
documentazione di gara, sia sul Profilo di Committente
dell’Azienda all’indirizzo www.dsu.toscana.it sia
presso il Servizio Approvvigionamenti e Contratti (Tel.
050/567437 - 055/2261247) - mail: contratti@dsu.
toscana.it.
2. Soggetti che possono partecipare alla gara
Per la partecipazione alla presente gara sono richiesti
i seguenti requisiti:
Requisiti di ordine generale
a. Insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione
prevista dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Requisiti di idoneità professionale
a. Iscrizione alla C.C.I.A.A. per oggetto di attività
corrispondente all’oggetto dell’appalto.
In caso di Raggruppamento temporaneo di concorrenti
il requisito deve essere posseduto, pena l’esclusione della
gara, da ciascuno dei componenti il Raggruppamento.
Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione alla gara dovrà
pervenire al protocollo aziendale, al seguente indirizzo:
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
- Viale Gramsci, 36 50132 Firenze entro e non oltre le ore
12,00 del giorno 31 gennaio 2011.
Essa dovrà essere presentata compilando il modello
allegato al presente avviso o in conformità allo stesso.
Non saranno ammesse le istanze incomplete, pervenute oltre il termine sopra citato, non sottoscritte o non
corredate da copia fotostatica di documento di identità in
corso di validità.
Trattamento dei dati personali
I dati personali conferiti dalle ditte partecipanti ai
fini della partecipazione alla gara di cui al presente
avviso saranno trattati dall’Azienda nel rispetto di
quanto previsto dal D. Lgs. 193/2006 in modo lecito ed
esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento
del predetto procedimento.
Sono riconosciuti alle ditte partecipanti i diritti di cui
al suddetto D. Lgs. 193/2006.
Titolare del trattamento è l’Azienda Regionale per il
diritto allo studio universitario - Viale Gramsci, 36 50132
Firenze.
Il Responsabile del procedimento è il Dr. Enrico
Carpitelli, Dirigente Articolazione Territoriale di Firenze
(Tel. 055/2261254). Per qualsiasi informazione di ordine
amministrativo è possibile contattare il Coordinatore
del Servizio Approvvigionamenti e Contratti, Dott.ssa
Sabrina Gazzetti ((Tel. 050/567437)).
Il presente avviso viene pubblicato sul sito internet
dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario, sul BURT e sul SITAT Regione Toscana.
Il Direttore
Enrico Maria Peruzzi
ALTRI AVVISI
COMUNE DI CAPANNORI (Lucca)
Sistemazione idraulica della zona industriale di
Guamo, realizzazione della cassa di espansione in
località Bottaccione, 1° lotto funzionale. Avviso ai
creditori (art. 189 del D.P.R. n. 554 del 21/12/1999).
IMPRESA: S.A.F. di Bindi Mario & C. s.n.c., con
sede in Via di Castelvecchio n. 16 - 55062 Castelvecchio
di Compito (LU) P.IVA 00165210469.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
In esecuzione al disposto dell’art. 189 del D.P.R.
554/99
AVVERTE
26.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 4
che l’impresa S.A.F. di Bindi Mario & C. s.n.c. con
sede in Via di Castelvecchio n. 16 - 55062 Castelvecchio
di Compito (LU) P.IVA 00165210469, ha ultimato i
lavori in oggetto.
INVITA
Chiunque vanti crediti verso la suddetta impresa
per occupazioni permanenti o temporanee di immobili
ovvero per i danni verificatisi in conseguenza dei lavori
sopraindicati a presentare a questo Comune, entro il
termine perentorio di 20 (venti) giorni dalla data di
pubblicazione del presente avviso, istanza corredata dai
relativi titoli, avvertendo che trascorso detto termine non
sarà più tenuto conto in via amministrativa delle domande
a tal fine presentate.
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continentali e una per la zona dell’Elba), da utilizzarsi
per la stipula di contratti a tempo determinato in ciascuno
dei profili professionali sottoelencati sono revocate:
1. Dirigente medico di Otorinolaringoiatria (pubblicata
sul B.U.R.T. n. 10 del 07.03.2007, con scadenza per la
presentazione delle domande il 06.04.2007);
2. Dirigente medico di Medicina dello Sport (pubblicata
sul B.U.R.T. n. 45 del 07.11.2007, con scadenza per la
presentazione delle domande il 07.12.2007);
3. Dirigente medico di Radioterapia (pubblicata
sul B.U.R.T. n. 52 del 27.12.2007, con scadenza per la
presentazione delle domande il 26.01.2008).
Il Direttore
Cinzia Porrà
ESTAV SUD-EST
Il Responsabile
Michelangelo Bruno
AVVISI ANNULLAMENTO
- Incarichi
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 6
LIVORNO
Revoca selezioni pubbliche per assunzioni a tempo
determinato nel profilo professionale di Dirigente
Medico: varie discipline.
Si notifica che, in esecuzione del Decreto U.O. Gestione Risorse Umane n. 1939 del 09.12.2010, le selezioni
pubbliche per soli titoli, indette rispettivamente con decreti
U.O. Gestione Risorse Umane n. 159 del 30.01.2007, n.
1859 del 19.11.2007 e n. 1376 del 23.08.2007, per la
formazione di distinte graduatorie (una per le tre zone
Revoca avviso di selezione pubblica per assunzioni
a tempo determinato nel profilo di Dirigente Medico
disciplina: Oftalmologia.
In esecuzione della deliberazione n. 4 del 12.01.2011,
è revocato l’avviso di selezione pubblica, per soli
titoli, per assunzioni a tempo determinato nel profilo
di Dirigente Medico nella disciplina di Oftalmologia Area Chirurgica e delle specialità chirurgiche, pubblicato
sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del
09.06.2010, con termine di scadenza per la presentazione
delle domande previsto per il giorno 29.06.2010.
I candidati che hanno presentato domanda di partecipazione sono pertanto invitati a ritirare la documentazione
inviata, rivolgendosi a Ufficio Concorsi Estav Sud Est Piazza Rosselli, 24 - 53100 Siena (tel. 0577769524).
Il Direttore Generale
Francesco Izzo
MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI
DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE
Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino
Ufficiale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio
1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le
modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T.
Tutti gli Enti inserzionisti devono inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in formato esclusivamente
digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono state stabilite con
Decreto Dirigenziale n. 5615 del 12 novembre 2007. L’invio elettronico avviene mediante interoperabilità dei
sistemi di protocollo informatici (DPR 445/2000 artt. 14 e 55) nell’ambito della infrastruttura di Cooperazione
Applicativa Regionale Toscana. Le richieste di pubblicazione firmate digitalmente (D.lgs 82/2005) hanno come
allegato digitale l'atto di cui è richiesta la pubblicazione. E’ fatta transitoriamente eccezione alle modalità di cui
sopra per gli enti ancora non dotati del protocollo elettronico, per i quali resta utilizzabile, la trasmissione
elettronica all’indirizzo [email protected].
Il materiale da pubblicare deve pervenire all’Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il
mercoledì della settimana successiva.
Il calcolo per le tariffe di inserzione è determinato in base al numero complessivo dei caratteri, spazi,simboli di
interlinea ecc. di cui è composto il testo da pubblicare. La tariffa unitaria per carattere, spazi ecc. è di Euro 0,010, il
costo per la pubblicazione di tabelle, elenchi, prospetti diversi sarà computato moltiplicando la tariffa unitaria per 2.000
per ogni pagina di formato A/4 anche se le dimensioni delle tabelle, ecc. non dovessero occupare interamente la pagina
A/4 (Euro 20).
Per le inserzioni a pagamento il versamento dovrà essere fatto sul C/C postale n. 14357503 intestato a: Regione
Toscana - Bollettino Ufficiale - via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze.
L’attestazione del pagamento dovrà essere inviata via fax al n. 0554384620 contestualmente al materiale da
pubblicare inviato in formato digitale.
L’art. 16, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che gli atti degli enti locali e degli altri enti pubblici la cui
pubblicazione è obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’interessato, in
tal caso nella richiesta di pubblicazione deve essere indicata la norma che la rende obbligatoria.
L’art. 16, comma 3, della L.R. n. 23/2007, stabilisce viceversa che sono soggetti a pagamento gli atti di cui all’art.5,
comma 1, lettere h),i),j),e k), ed in particolare:
1) bandi ed avvisi di concorso e relativi provvedimenti di approvazione;
2) bandi ed avvisi per l’attribuzione di borse di studio, contributi, sovvenzioni, benefici economici e i relativi
provvedimenti di approvazione;
3) i provvedimenti di approvazione delle graduatorie relativi ai procedimenti di cui sopra;
4) gli avvisi di conferimento di incarichi esterni o di collaborazione coordinata e continuativa, ove previsto dalla
disciplina della materia.
I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti
formali:
• testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto);
• collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature;
• utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10;
• indicazione, all’inizio del testo, della denominazione dell’ente emettitore e dell’oggetto dell’atto sintetizzato nei
dati essenziali;
• inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se
raggruppati per categorie o tipologie omogenee.
Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n. 0554384622