dichiarazione ambientale
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LEGA NAVALE ITALIANA Presidenza Nazionale DICHIARAZIONE AMBIENTALE SEDI Presidenza Nazionale (Roma) Centro Nautico di Sabaudia (LT) Centro Nautico di Lido delle Nazioni (FE) STILGRAFICA srl Convalida Certiquality n. E259 20-10-2006 00159 Roma • Via Ignazio Pettinengo, 31/33 Tel. 06 43588200 • Fax 06 4385693 www.stilgrafica.com - [email protected] Finito di stampare nel mese di Marzo 2007 Dichiarazione Ambientale 2006 INDICE LETTERA DI PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE .......................................... 5 1. DESCRIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ........................................................ 7 1.1 INFORMAZIONI GENERALI ............................................................................... 7 1.2 LA STRUTTURA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA ........................................................ 9 1.3 LA STORIA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA ............................................................10 1.4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE ................................................................14 1.5 LA LEGA NAVALE ITALIANA E L’AMBIENTE.............................................................17 1.6 INQUADRAMENTO TERRITORIALE .......................................................................20 1.6.1 Sede della Presidenza Nazionale – Roma.............................................20 1.6.2 Centro nautico di Sabaudia ...............................................................21 1.6.3 Centro Nautico di Lido delle Nazioni....................................................25 2. IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ................................................29 2.1 ORGANIZZAZIONE AMBIENTALE ........................................................................29 2.2 COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE E SENSIBILIZZAZIONE ..........................................32 2.3 STRUTTURA DOCUMENTALE .............................................................................32 3. ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ..................................................35 3.1 MATERIE AUSIALIARIE E SOSTANZE PERICOLOSE .....................................................38 3.1.1 Policlorobifenili e Policlorotrifelini .......................................................38 3.1.2 Materiali contenenti amianto .............................................................38 3.1.3 Sostanze lesive dell’ozono.................................................................38 3.2 CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE .................................................................39 3.3 EMISSIONI IN ATMOSFERA E TRASPORTO TERRESTRE E MARINO ...................................41 3.4 GESTIONE DELLE ACQUE ................................................................................43 3.4.1 Consumo di risorsa idrica..................................................................43 3.4.2 Scarichi idrici ..................................................................................44 3.5 RIFIUTI PRODOTTI .......................................................................................45 3.6 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO .........................................................................47 3.7 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO ..................................................................47 3 Dichiarazione Ambientale 2006 3.8 IMPATTO VISIVO .........................................................................................47 3.9 INQUINAMENTO LUMINOSO .............................................................................48 3.10 IMMISSIONE DI RUMORE E VIBRAZIONI................................................................48 3.11 SICUREZZA DEI LAVORATORI ...........................................................................48 3.12 GESTIONE DELLE EMERGENZE ..........................................................................49 3.13 ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI........................................................................50 3.13.1 Prestazioni ambientali degli Utenti durante l’erogazione del servizio ........51 3.13.2 Prestazioni ambientali delle Sezioni e Delegazioni.................................52 3.13.3 Prestazioni ambientali dei fornitori .....................................................52 4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...............................................................54 5. OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO...................................56 6. VALIDAZIONE EMAS ...............................................................................63 4 Dichiarazione Ambientale 2006 LETTERA DI PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE La LEGA NAVALE ITALIANA, con l’adozione del proprio Sistema di Gestione Ambientale e Audit (EMAS) ai sensi del Regolamento Comunitario n. 761/2001, formalizza il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali e della messa a punto della propria Politica Ambientale, elemento cardine e dinamico del sistema di gestione di cui si è dotata. La LEGA NAVALE ITALIANA, da sempre, si è dedicata con particolare attenzione alle interrelazioni esistenti fra gli aspetti/impatti ambientali e le attività/servizi svolti, principio chiave riportato nell’art. 2 dello Statuto ”l’Impegno per la tutela dell’ambiente”. A partire dal 2005, tale impegno è stato inquadrato in un sistema organico di miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. E’ stata elaborata una puntuale Analisi Ambientale Iniziale secondo le indicazioni contenute nel Regolamento Comunitario con l’obiettivo della Registrazione EMAS. L’Analisi ha interessato le attività/servizi erogati sia presso la Presidenza Nazionale di Roma che presso i Centri Nautici di Lido delle Nazioni, Sabaudia e Taranto. Ciò ha consentito di individuare e misurare tutti gli aspetti ambientali significativi e i possibili obiettivi di miglioramento. Pertanto, già a partire dal 2005, è stata definita la Politica Ambientale della LEGA NAVALE ITALIANA e sono state predisposte le procedure per la sua applicazione al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si precisa che, seppur il Centro Nautico di Taranto non rientra nel campo di applicazione della Registrazione EMAS, la Presidenza Nazionale ha l’interesse nel registrare, il prima possibile, il Centro Nautico. Questo avverrà non appena sarà reso possibile l’accesso ai civili nell’area militare della Scuola dei Sottufficiali della Marina Italiana. Inoltre, si fa presente che comunque il Centro Nautico di Taranto ha ottenuto la certificazione ambientale ai sensi della Norma UNI EN ISO 14001:2004. Il presente documento rappresenta la Dichiarazione Ambientale della LEGA NAVALE ITALIANA ed è il risultato degli sforzi compiuti in campo ambientale che hanno visto il coinvolgimento di tutte le strutture della LEGA NAVALE e del personale anche attraverso un’opera capillare di sensibilizzazione. Tale Dichiarazione Ambientale rappresenta uno strumento di comunicazione strategico che l’Associazione utilizza verso di tutti i soggetti interessati all’impegno ambientale assunto dalla LEGA NAVALE ITALIANA, primi fra tutti i giovani, e poi a seguire i Soci, i sostenitori, i fornitori e i contoterzisti. Il documento in oggetto è disponibile sul sito dell’Ente www.leganavale.it. Presidente Marcello De Donno 5 Dichiarazione Ambientale 2006 LEGA NAVALE ITALIANA POLITICA AMBIENTALE La Lega Navale Italiana, fondata nel 1897, riunisce in Associazione cittadini che “ volontariamente” operano per “diffondere nel popolo italiano, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi”, sviluppando “iniziative promozionali, culturali, sportive, ambientalistiche, naturalistiche idonee al conseguimento degli scopi statutari”. La Lega Navale Italiana “promuove e sostiene la pratica del diporto e delle altre attività nautiche”. La Lega Navale Italiana è un Ente Pubblico preposto a servizi di pubblico interesse sotto la vigilanza dei Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti; è Ente morale e culturale, Associazione di protezione ambientale e Associazione di promozione sociale. La Lega Navale Italiana favorisce la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne e sviluppa le iniziative promozionali, culturali, naturalistiche, sportive e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell'Associazione. Nell’ottica di tale missione ed in linea con i contenuti del VI° Programma Quadro Europeo a favore dell’ambiente - 2001 - 2010 della Comunità Europea (CE), la Lega Navale Italiana intende impegnarsi nel miglioramento delle proprie prestazioni ambientali attraverso l’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) conforme al Regolamento comunitario n.761 del 19 marzo 2001 (EMAS). I principi guida della gestione ambientale della Lega Navale Italiana saranno applicati: • rispettando le prescrizioni legislative e i regolamenti vigenti in campo ambientale a livello comunitario, nazionale e locale, sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici; • tendendo al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; • sensibilizzando tutte le Sezioni e Delegazioni della Lega Navale Italiana sull’importanza di attuare i principi di tutela ambientale; • favorendo la divulgazione presso i giovani e presso le parti interessate, di argomenti relativi alla navigazione sostenibile, all’educazione ambientale, all’appropriata fruizione delle aree marine protette e più in generale, al consapevole utilizzo del mare e delle sue risorse; • sviluppando, applicando e mantenendo attivo un Sistema di Gestione Ambientale adeguato ed efficiente per soddisfare gli impegni della Politica Ambientale. A tal fine, la Lega Navale Italiana formalizza con la presente Politica Ambientale, l’impegno di affrontare in modo sistematico le attività e i servizi, direttamente o indirettamente svolti, che presentano ricadute ambientali. In particolare, la Presidenza della Lega Navale Italiana si propone di: 9 Assegnare le risorse e le responsabilità per pianificare e raggiungere gli obiettivi ambientali di miglioramento della Lega Navale Italiana. 9 Responsabilizzare il personale circa l’adozione di comportamenti sostenibili e richiedere la loro partecipazione attiva. 9 Informare le parti interessate, primi fra tutti i Soci, dell'impegno assunto nella tutela ambientale, ricercarne i consensi e sviluppare forme di coinvolgimento e condivisione del miglioramento continuo. 9 Sviluppare strumenti di diffusione della sensibilità ambientale presso i Soci ed i giovani, veri destinatari delle attività dell’organizzazione, al fine di accrescere l'educazione collettiva all'adozione di comportamenti compatibili con la tutela ambientale. 9 Coinvolgere nella gestione degli aspetti ambientali i soggetti terzi che operano per conto della Lega Navale Italiana, al fine di indurli all'esecuzione controllata delle proprie attività, al fine di prevenire e contenere l’inquinamento. 9 Sviluppare strategie e comportamenti orientati ad incentivare un "mercato ecologico" per gli acquisti di cui necessita l’organizzazione, al fine di preferire prodotti e servizi che hanno un minore impatto sull’ambiente. Questa Politica Ambientale è comunicata a tutto il personale, alle Delegazioni e Sezioni dislocate sull’intero territorio nazionale, ai Soci, agli utenti e ai fornitori. Essa è disponibile al pubblico e a chiunque ne faccia richiesta. Roma, lì 30 settembre 2005 PRESIDENTE Marcello De Donno 6 Dichiarazione Ambientale 2006 1. DESCRIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE 1.1 INFORMAZIONI GENERALI Nome e ragione sociale LEGA NAVALE ITALIANA Codice NACE 91.33 - 92.62 Settore d’attività Ente Pubblico - Ente preposto a servizi di pubblico interesse, ai sensi della Legge n. 70/1975 SEDE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE DI ROMA Località via Guidubaldo Del Monte, n. 54 - Roma Provincia Roma C.A.P. 00197 Numero telefonico 06/80913701 - 06/80913702 - 06/80913703 Numero Fax 06/809137205 Indirizzo Web www.leganavale.it Indirizzo E-mail [email protected] Nome della persona di riferimento Dott.ssa Simona Presta 3 Dirigenti 8 impiegati 9 collaboratori CENTRO NAUTICO LIDO DELLE NAZIONI Numero del personale operante Località via del Lago n. 44, Lido delle Nazioni, Comacchio Provincia Ferrara C.A.P. 44020 Tel. 0533-379711 Nome della persona di riferimento Prof. Giuliano Resca Numero del personale operante 1 1 6 3 Dirigente impiegato collaboratori operai Totale aree edifici 48.776 m2 Totale area verde 6.100 m2 Totale area asfaltata 451 m2 7 Dichiarazione Ambientale 2006 CENTRO NAUTICO SABAUDIA Località via Principe Eugenio 9, Sabaudia Provincia Latina C.A.P. 04016 Tel. 0533-379711 Nome della persona di riferimento Comandante Piero Giunghiglia Numero del personale operante 1 Dirigente 3 collaboratori La LEGA NAVALE ITALIANA, in seguito LNI, è un Ente Pubblico preposto a servizi di pubblico interesse che opera sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e sotto la vigilanza dei Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti. La LNI, in relazione a quanto sancito dall’art. 2 del proprio Statuto, persegue lo scopo di “diffondere nel popolo italiano, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare, lo spirito marinaro e la conoscenza dei problemi marittimi agli effetti della partecipazione dei cittadini allo sviluppo e al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno sul mare il loro campo ed il loro mezzo di azione. Inoltre, favorisce la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne e sviluppa iniziative promozionali, culturali, naturalistiche e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell’Associazione. Infine essa promuove e sostiene la pratica del diporto e delle attività nautiche.” La LNI è stata riconosciuta, con Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2001, come “Associazione di Protezione Ambientale”, per gli effetti della Legge n. 349/1986. La LNI opera anche di concerto con le amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, con le Federazioni sportive del C.O.N.I. e le Leghe Navali Marittime straniere. 8 Dichiarazione Ambientale 2006 1.2 LA STRUTTURA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA La LNI è composta da una Presidenza Nazionale, ubicata a Roma, e da tre Centri Nautici, ubicati a Sabaudia (RM), Taranto e Lido delle Nazioni (FE). La LNI è articolata, oltre alle strutture gestite direttamente dalla Presidenza Nazionale, in circa 230 Strutture Periferiche, tra Sezioni e Delegazioni, dislocate su tutto il territorio nazionale Italiano, sia sulle coste che nelle zone interne. Ogni Struttura Periferica, diretta da un Presidente che viene eletto dai Soci (per le Sezioni) o designato dalla Presidenza Nazionale (per le Delegazioni), costituisce un punto di aggregazione ed un polo di iniziative di ogni genere finalizzate soprattutto a far conoscere le problematiche legate al mare alle nuove generazioni. Una Sezione è costituita da un numero di Soci superiore a 50; la Delegazione, invece, è una struttura con un numero di Soci compreso tra 25 e 50. Oggi i Soci della LNI sono 56.939 (dato al 31/12/2004) e il parco delle imbarcazioni sociali a vela e a motore raggiunge le 13.165 unità (dato al 31/12/2004). 9 Dichiarazione Ambientale 2006 1.3 LA STORIA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA Il 2 giugno del 1897, quindi 108 anni orsono, nasceva a La Spezia la Lega Navale Italiana. In questa data viene stabilito che il Comitato Centrale della Lega Navale abbia sede a La Spezia, quindi il Comitato Locale di La Spezia diviene Comitato Nazionale pro Lega Navale. Di tale comitato fanno parte, tra gli altri, il Sindaco di La Spezia, On. G.B. Paita, gli On. Fiamberti, De Nobili e Menotti Garibaldi ed il comandante Limo (scrittore con lo pseudonimo di Argus che diverrà l’anima del comitato). La prima pubblicazione della Lega Navale che porta il titolo di Pro Lega Navale – Salviamo L’Italia, esce nel giugno del 1897. La pubblicazione, la quale non era altro che una raccolta dei discorsi tenuti dal Tenente di Vascello della Riserva, Attilio Mantegazza a Roma, Genova e La Spezia, viene stampata in 5.000 copie e diffusa presso senatori, deputati, magistrati, militari nonché membri della Casa Reale. Allo scopo di diffondere gli ideali e gli obiettivi della Lega Navale, nel dicembre del 1897, viene pubblicata una prima rivista illustrata mensile con il titolo La Lega Navale, definita “Organo della Lega Navale Italiana”. Nel 1898 vede la luce il primo volume letterario della Lega Navale con il titolo Mare Nostrum. Nel giugno del 1899 viene indetta la prima Assemblea Generale della LNI per eleggere il nuovo comitato centrale, nel quale figurano come Presidente l’Ammiraglio Emilio Renaud di Falicon ed altri famosi personaggi tra i quali il Senatore Prof. G. Capellini, due Deputati al Parlamento, il Sindaco di La Spezia Giuseppe Astuto (scrittore di cose di mare), mentre G. Limo resta capo della Segreteria Generale. Dicembre 1897, viene pubblicato il primo numero della rivista della Lega Navale. 10 Dichiarazione Ambientale 2006 In quella data viene approvato lo Statuto, che nei primi cinque articoli recita: Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Si è costituita un’associazione col titolo di Lega Navale Italiana. L’associazione ha per scopo di esercitare una benefica azione a favore dello sviluppo della nostra marina militare e mercantile, di diffondere in Italia il pensiero navale e l’amore alle cose di mare e di favorire qualsiasi misura che tenda a migliorare la marineria italiana. L’associazione curerà di raggiungere i suoi fini a mezzo di una attiva propaganda nella stampa. Essa bandirà viaggi speciali per visitare le grandi piazze marittime ed i grandi porti di commercio, ed all’uopo procurerà speciali facilitazioni ai soci, bandirà concorsi, terrà dei congressi, ecc. I suoi atti ufficiali saranno inseriti nella rivista: la Lega Navale. L’associazione ha la sua sede centrale a Spezia e comprende un numero indeterminato di Sezioni e Sotto-sezioni costituite nelle altre città italiane. Lo statuto prevedeva anche l’ammissione di donne in qualità di soci e confermava l’autonomia delle sezioni locali. Subito dopo la diffusione dello Statuto, la LEGA NAVALE ITALIANA inizia a diffondersi su tutto il territorio nazionale con la nascita e la crescita di nuove Sezioni, come confermano le date a seguire: Milano (22/06/1899), Roma (18/07/1899), Venezia (17/12/1899), Napoli (23/04/1900), Firenze (24/04/1900), Genova (06/05/1900), Torino (09/07/1900), Macerata (09/07/1900), Trapani (13/09/1900), La Spezia (14/11/1900), Portoferraio (10/03/1901), Taranto (17/03/19001) Viareggio (08/05/1901), Livorno (21/5/1901) e molte altre sparse in tutta Italia. Anche all’estero vengono costituite alcune sezioni: la prima in Egitto, al Cairo, e la seconda in Argentina, a Rosario. Nel 1903 la sede Centrale della LNI viene definitivamente trasferita a Roma. Nel corso dell’assemblea del 1905 si propone che la LEGA NAVALE venga costituita in ente morale e si decide di pubblicare un organo ufficiale dal titolo Mare nostrum. In questi anni la LNI comincia ad occuparsi della formazione dei giovani nel settore della nautica attraverso conferenze e lezioni ed avanzando anche proposte per la riforma dell’insegnamento negli Istituti Nautici. Con Regio Decreto del 28 febbraio 1907 la LEGA NAVALE viene eretta a Ente morale. Durante gli anni del primo decennio del ‘900, la LNI si occupa di una grande quantità di problemi collegati al mare: unificazione dei servizi marittimi nazionali, riforma del codice della Marina Mercantile, istituzione di navi scuola, pubblicazione dell’Almanacco Navale. Il settore di maggiore impegno resta comunque sempre quello giovanile al quale viene dedicata ogni forma di attenzione. 11 Dichiarazione Ambientale 2006 Nel 1914 la LEGA NAVALE ITALIANA indice un Congresso Navale Nazionale per portare alla ribalta e proporre soluzioni per i problemi di interesse marittimo quali la riorganizzazione dei cantieri navali e degli arsenali, lo sviluppo dell’industria motoristica, l’equilibrata consistenza tra marina militare e marina mercantile. Nel primo dopoguerra la Presidenza Nazionale si adopera soprattutto per la ricostruzione della Marina Mercantile ed arriva a patrocinare la creazione di una società di navigazione, l’”Esperia”, omologata dal Tribunale di Genova il 28 maggio 1919, i cui utili sono in parte da destinare anche al personale navigante a bordo delle navi della Società. Foto raffigurante il Gruppo Vela di Genova Sestri del 1932 Foto raffigurante regate veliche svoltesi a Napoli nel 1932 Cartolina della LNI - Sezione di La Spezia, raffigurante la Corazzata di 1^ classe Dandolo. All’inizio degli anni venti subentra per la LEGA NAVALE ITALIANA un periodo di stagnazione e di crisi che, nel marzo 1927, induce il Capo del Governo a nominare una Commissione straordinaria, affidandole il compito di provvedere alla riorganizzazione amministrativa e finanziaria dell’Ente ed alla revisione dello statuto sociale. L’8 gennaio del 1929, insoddisfatto dei lavori della Commissione, Mussolini “ritiene opportuno che la LNI, prima di avere dei normali organi centrali a norma del nuovo statuto, sia retta per qualche tempo da un Commissario straordinario”. Durante questi anni anche per il settore marittimo il regime rivolgeva la propria attenzione soprattutto verso i giovani allo scopo di interessarli ed iniziarli alle attività legate al mare. Questo modo di procedere era in linea con la convinzione che attraverso la scuola, le organizzazioni sportive e gli altri centri di aggregazione di giovani, come era la LEGA NAVALE, si potesse creare un’educazione politica favorevole al regime. Nel 1932 vede la luce un Vocabolario Marinaresco, del Conte Comandante Carlo Bardesono di Rigras della LEGA NAVALE al fine di far nascere ed alimentare una cultura marinara. Rendendosi conto, inoltre, dell’importanza di stimolare il diretto contatto con il mare, l’Associazione organizza un numero crescente di attività sportive e crociere ricreative, tra cui uno spettacolare viaggio di croceristi della LNI, partiti da Venezia a bordo del Conte Verde, il 15 dicembre 1933, con destinazione l’Estremo Oriente. 12 Dichiarazione Ambientale 2006 Nel 1934 viene pubblicato il nuovo testo dello Statuto nel quale la LEGA NAVALE è definita “Ente morale a carattere associativo con finalità di interesse pubblico”, nonché unico organo di propaganda marinara. Nel 1939, però, la LNI, come molte altre associazioni allora esistenti, viene passata alle dipendenze del Partito Nazionale Fascista, al fine di “adeguarne l’attività all’azione del Regime”. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale i 200.000 iscritti alla LEGA NAVALE sono “mobilitati civilmente”, con decreto del Capo di Governo, ma in realtà molti soci sono richiamati a prestar servizio nelle Forze Armate, per cui l’attività sociale dell’organizzazione non potrà che languire. In tali difficili circostanze, il periodico L’Italia Marinara sarà di ausilio allo sforzo bellico con articoli mirati soprattutto a sostenere il morale di chi è impegnato direttamente sul mare. Alla fine del secondo conflitto mondiale, dopo che la guerra ha danneggiato le sue sedi nautiche, distrutto la sua flotta e disperso i suoi Soci, inizia una fase di ricostruzione e di rinnovamento per la LEGA NAVALE. Negli anni a seguire vedono la luce diverse opere volte a mantenere vivi la tradizione e lo spirito marinaresco e a diffondere ulteriormente la cultura del mare, quali per esempio, il manuale Attrezzatura e manovra, un libro di storia La Marina militare nella seconda guerra mondiale, un volume intitolato Italia Marinara, che, oltre a fornire cenni storici sull’Associazione, traccia sinteticamente la storia navale d’Italia, attraverso i secoli. Nello stesso periodo vengono organizzate diverse uscite in mare di giovani sulle imbarcazioni della Marina Militare, riprende la consuetudine delle crociere e viene dato impulso all’hobby del modellismo navale. Negli anni seguenti tanti sono gli avvenimenti e le iniziative: dalla stampa di nuove pubblicazioni, quali il Dizionario Marinaro del 1955, alla partecipazione di soci alle regate internazionali e ad avventure in solitario, alle iniziative intraprese a seguito dell'accresciuta richiesta di istruzione velica. Si passa così dalla storia alla realtà odierna della LEGA NAVALE ITALIANA, come “Ente di diritto Pubblico” ed “Ente pubblico preposto a servizio di pubblico interesse” posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Il suo attuale statuto, approvato con DPR del 18 maggio del 1985, pone come finalità, quella di diffondere, in particolare fra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi, di favorire la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne, di sviluppare e promuovere iniziative culturali, didattiche, naturalistiche e sportive, in particolare la pratica del diporto nautico. 13 Dichiarazione Ambientale 2006 1.4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE La LNI è stata la prima tra le Associazioni nazionali fondate dopo l’Unità d'Italia a rivolgersi prioritariamente ai giovani, giudicando questo suo impegno costante come il migliore investimento per il futuro. Proprio per i giovani si tengono, infatti, nelle Scuole di ogni ordine e grado, conferenze e dibattiti su temi ecologici e marinari; si organizzano per gli studenti uscite in mare sulle imbarcazioni dei Soci; si svolgono regolarmente sia a livello centrale che periferico corsi di vela e di canottaggio. Tenuto conto del numero di ragazzi e ragazze interessati a queste ultime attività si può affermare che oggi la LNI costituisce il maggior vivaio italiano di appassionati del mare. La LEGA NAVALE ITALIANA organizza corsi di ogni genere su argomenti direttamente o indirettamente collegati al mare. Inoltre detta le regole, alle Sezioni e Delegazioni dipendenti, per la realizzazione dei corsi di particolare rilevanza: quelli di preparazione agli esami per il conseguimento della patente nautica, e per la condotta di natanti o imbarcazioni, per i quali in Italia non è richiesta la patente nautica, che sono i primi del genere organizzati in Italia. I principali temi trattati sono relativi a: • vela; • canoa; • canottaggio; • motonautica; • preparazione nautica; per il conseguimento della patente • nuoto; • corsi per la condotta di natanti o imbarcazioni per i quali non è richiesta la patente nautica; • sub; • windsurf; • pesca sportiva; • modellismo; • astronomia nautica; • meteorologia; • radiocomunicazioni. La vela, la canoa ed il canottaggio sono insegnate nei tre Centri Vacanze della LNI gestiti direttamente dalla Presidenza Nazionale. I Centri nautici Nazionali, ubicati presso il Lago delle Nazioni (nel Comune di Comacchio), a Sabaudia e a Taranto, ospitano nei mesi estivi (da 14 Dichiarazione Ambientale 2006 metà giugno agli inizi di agosto), in turni di 10 giorni ciascuno, circa 1.300 giovani di età compresa tra gli 11 ed i 15 anni. Inoltre, presso il Centro Nautico di Lido delle Nazioni vengono svolti, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, corsi di perfezionamento per aiutanti istruttori di vela con deriva e canoa, riservati ad allievi in età compresa fra i 15 ed i 18 anni. All’interno di questi corsi vengono svolte lezioni teorico-pratiche sulle discipline specifiche, ma anche lezioni di salvamento dell’uomo a mare (con rilascio da parte della Federazione Nuoto del brevetto di salvamento di 1° grado), lezioni di primo soccorso e conduzione di natanti a motore. La vela non solo coinvolge i giovanissimi alle prime armi, ma interessa migliaia di Soci di tutte le età, assidui protagonisti di regate organizzate dalle Strutture Periferiche della LNI (centinaia ogni anno) e dagli altri Circoli velici in Italia e all’estero. L'elevato numero dei Soci pone la LNI in posizione prioritaria in campo nazionale per quanto riguarda il diportismo nautico. A questo proposito è da notare che le Sezioni e Delegazioni svolgono un'intensa e capillare opera per l’educazione dell'utenza, in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto. Numerose Strutture Periferiche, poi, organizzano corsi di preparazione per i Soci che intendono sostenere gli esami per il conseguimento della patente nautica. Il numero dei frequentatori è imponente, quasi 3.000 ogni anno, ai quali vanno aggiunti i Soci iscritti ad altri tipi di corsi, dall’astronomia nautica alla meteorologia, dalla modellistica alla motonautica, dalla radiocomunicazione alla vela. I corsi per la condotta di natanti o imbarcazioni da diporto per i quali non è richiesta la patente nautica sono stati invece attivati nell’ultimo anno su base sperimentale, con lo scopo primario di indirizzare ad un corretto ed educato comportamento di tutti i diportisti LNI, facendo registrare, per il solo 2004, un numero totale di 2.217 partecipanti. Il portale www.leganavale.it offre, inoltre, la possibilità di effettuare i seguenti corsi online aperti a tutti e completamente gratuiti: cultura nautica; arte marinara; architettura navale. Questi corsi sono utili anche a chi vuole acquisire conoscenze propedeutiche o approfondimenti paralleli alle frequenze di corsi per la Patente Nautica organizzati dalle Sezioni. Essi garantiscono: la presenza di un tutore a disposizione via e-mail; un attestato di frequenza previo superamento di prova finale. 15 Dichiarazione Ambientale 2006 Si tratta di un considerevole volume di multiformi attività delle quali dà puntuale notizia il mensile “LEGA NAVALE”, edito dalla Presidenza Nazionale, che è attualmente il più ''anziano" periodico mensile italiano di carattere marinaro in campo civile. Oltre a trattare i temi inerenti all'attività sociale, “LEGA NAVALE”, che viene inviato gratuitamente a tutti i Soci, pubblica articoli di grande interesse riguardanti le Marine Militari, mercantili da pesca e da diporto nonché l'ecologia delle acque. Rivista mensile “LEGA NAVALE” Anno LXXIV N. 12 16 Dichiarazione Ambientale 2006 1.5 LA LEGA NAVALE ITALIANA E L’AMBIENTE Difendere il mare è uno dei principali fini istituzionali della Lega Navale Italiana: lo stabilisce l'art. 2 dello Statuto che testualmente dice: "La Lega Navale Italiana favorisce la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne e sviluppa le iniziative promozionali, culturali, naturalistiche e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell'Associazione". Fin dalla sua istituzione la LEGA NAVALE ITALIANA ha svolto una importante attività di protezione dell'ambiente marino attraverso due funzioni convergenti: 9 la sensibilizzazione dei giovani e degli adulti sui problemi ambientali mediante convegni, pubblicazioni, conferenze, ecc.; 9 l'opera concreta conservazione, e alla fattiva tutela volta alla ed al risanamento di spiagge, tratti di mare e fondali marini, in accordo con le Capitanerie di Porto e le altre Associazioni Studenti che effettuano la pulizia delle coste ambientalistiche. Per quel che riguarda l'attività di sensibilizzazione, la LEGA NAVALE ITALIANA svolge innanzitutto, attraverso le proprie Sezioni e Delegazioni ed a mezzo dei Delegati Scolastici presenti nelle scuole, un’assidua azione di promozione verso gli studenti, al fine di diffondere fra i giovani l'amore per il mare e la consapevolezza dei problemi dell'ambiente marino. Nell'anno 2000, i Soci della LEGA NAVALE hanno sviluppato, insieme con Legambiente, una campagna che ha fatto giungere oltre 100.000 cartoline al Commissario Europeo per l'ambiente al fine di sollecitare un deciso intervento dell'Unione sulla sicurezza delle navi che trasportano carichi inquinanti. Sempre nell'ambito della sensibilizzazione si distingue particolarmente, per il suo alto valore culturale e scientifico, il convegno annuale internazionale "Mare e Territorio" organizzato fin dall'anno 1982 dalla Sezione LNI di Agrigento, al quale è associato il concorso per i giovani "Conoscere il mare", di prevalente contenuto ambientale. In riconoscimento di tale attività, nel 1989, l'allora Presidente della Sezione della Lega Navale di Agrigento, Dott. Gaetano Allotta, ha ricevuto il premio GLOBAL 500 dell'UNEP - che è l'organizzazione per l'ambiente delle Nazioni Unite - per il suo decennale impegno volto alla tutela del mare. 17 Dichiarazione Ambientale 2006 Gli atti di tali Convegni "Mare e Territorio" vengono regolarmente pubblicati dalla Sezione di Agrigento e rappresentano un patrimonio culturale ed informativo di grande valore. Per quanto riguarda le attività pratiche a tutela del mare, molte Sezioni e Delegazioni hanno costituito nel loro ambito "Gruppi di tutela ambientale", si segnalano - tra i più attivi - quelli di Salerno, Castellammare di Stabia, di Bolsena, di Agrigento, di Talamone, di Venezia, di Trieste e di Quinto al Mare, ed i molti altri le cui iniziative sono indicate nel sito Internet della rispettiva Sezione. Tali gruppi sono in continua espansione, tanto che si prevede, in breve tempo, la loro istituzione in ogni Struttura Periferica. Tra le attività più significative svolte nel 2001, è da segnalare il monitoraggio delle acque dei Golfi di Salerno e Napoli, svolto dalla nostra Sezione di Salerno in base ad una convenzione con la Regione Campania. Un Socio Lega Navale Italiana esperto subacqueo mentre effettua rilievi sul fondo per studiare nuovi sistemi per proteggere la flora e la fauna marine Tutte le attività finalizzate alla tutela dell'ecosistema marino sono svolte dalle Sezioni e Delegazioni in collaborazione con gli Enti Locali e con le maggiori organizzazioni a carattere nazionale e locale che istituzionalmente svolgono tali compiti ed, in particolare, con l’Associazione "Mare Vivo", soprattutto per quanto riguarda le operazioni di monitoraggio da inquinamento e pulizia di spiagge, tratti di mare e fondali di porti. Particolarmente vivo è l'impegno dei Soci della LEGA NAVALE ITALIANA nel coinvolgere in tali attività studenti di ogni età delle scuole locali. Notevole è, inoltre, l'impegno dei Soci nel segnalare alle autorità locali ed alle associazioni ambientalistiche, durante le navigazioni costiere o d'altura, la presenza di capodogli, delfini e tartarughe, nonché quello nel segnalare immediatamente alla Capitaneria di Porto i tratti di mare che risultano inquinati da rifiuti e scarichi di combustibili da navi petroliere o da imbarcazioni munite di motori marini. Per il futuro la LEGA NAVALE ITALIANA intende incrementare la partecipazione degli studenti alle sue attività ambientalistiche ed in tal senso ha già stipulato, con l'ausilio delle proprie Strutture Periferiche, numerose convenzioni con Provveditori e Presidi. Nell’esecuzione di tutti i programmi di avviamento pratico agli sport acquatici, verrà dato primario rilievo alla sensibilizzazione dei giovani circa la responsabilità ed i problemi della tutela dell'ambiente 18 Dichiarazione Ambientale 2006 marino. Inoltre, gli studenti di alcune scuole convenzionate che usciranno in mare con imbarcazioni a vela per conoscere i principi della navigazione, svolgeranno anche esercitazioni pratiche con i docenti di chimica e fisica muniti di apparecchiature portatili, per accertare lo stato di inquinamento del mare, sottocosta ed al largo, ed apprendere i principali elementi su cui si fonda l’adozione di un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del mare. Nell’agosto del 2005, la Sezione della LNI d Crotone ha siglato un Protocollo d’Intesa con l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, che prevede lo svolgimento di “attività che verranno reputate dalle parti funzionali ad una efficiente ed efficace promozione delle finalità dell'Area Marina Protetta nonché delle attività che su di essa insistono”, anche mediante la partecipazione di Soci e studenti della LNI. Tali attività riguardano anche campagne per il monitoraggio delle acque e di Fortezza aragonese di Le Castella “Area Marina Protetta di Capo Rizzuto” salvaguardia delle coste dall’inquinamento. Dal momento che anche altre Sezioni della LNI hanno, da tempo, proficuamente avviato diverse forme di collaborazione con altre Aree Marine Protette e Parchi Nazionali e Regionali, si prevede e si auspica che quello siglato a Capo Rizzuto sia solo il primo di una serie di analoghi Protocolli d’Intesa da formalizzare in futuro, con altri Enti Gestori di aree protette. Infine, bisogna ricordare che l'ambiente marino può essere salvato solo se - alle imprese collettive di grande visibilità - si aggiungerà l'impegno responsabile dei singoli nelle "piccole cose". Per questo tutti i Soci della LNI si attengono ad un "codice di comportamento" che impone a ciascun Socio di rispettare e far rispettare l'ambiente marino evitando: 9 l'inquinamento attraverso il lancio di rifiuti in mare, di materiali di ogni tipo ed, in particolare, buste di plastica non biodegradabili, di oli combustibili o esausti di motori, ecc.; 9 al massimo di tenere acceso il motore delle imbarcazioni al rientro in porto o prima di partire, usando ove possibile il vento e le vele quale forza motrice delle imbarcazioni. Tutti i Soci sono e si sentono impegnati ad essere d'esempio durante la navigazione ed a comportarsi sempre da perfetti marinai anche sotto il profilo del rispetto ambientale. 19 Dichiarazione Ambientale 2006 1.6 INQUADRAMENTO TERRITORIALE La LNI è articolata in una Presidenza Nazionale, sita in Roma, e in tre Centri Nautici, ove, durante la stagione estiva, vengono effettuati dei corsi di avviamento e di perfezionamento agli sport nautici per circa 1.300 giovani di età compresa tra gli 11 ed i 15 anni. I Centri Nautici della LNI sono situati a: • Sabaudia, presso il Distaccamento Sportivo della Marina Militare Italiana; • Lido delle Nazioni, presso il Lago delle Nazioni; • Taranto, presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare Italiana. Inoltre, e presente in tutto il territorio Nazionale, sia sulle coste che nelle zone interne, con circa 230 Sezioni e Delegazioni, strutture indipendenti che hanno sposato lo Statuto. 1.6.1 Sede della Presidenza Nazionale – Roma Presidenza Nazionale La Presidenza Nazionale è situata nel Comune di Roma in via Guidubaldo Del Monte n. 54, zona Flaminio – Parioli, all’interno del Municipio II. La Presidenza Nazionale è in affitto all’interno di locali di proprietà del Demanio Pubblico. I locali, adibili ad uso ufficio, sono composti da 10 vani ed un bagno. Il Municipio II si estende su una superficie pari a 13,60 Km2, conta una popolazione di 123.764 abitanti (al 31/12/2002) ed ha una densità 9.047,10 ab/kmq. Il Municipio II è compreso tra il Fiume Tevere, il Fiume Aniene, la Via Flaminia, la Via Salaria, la Via Nomentana e le Mura Aureliane. 20 Dichiarazione Ambientale 2006 1.6.2 Centro nautico di Sabaudia Uno dei Centri Nautici della LEGA NAVALE ITALIANA è situato nel territorio del Comune di Sabaudia, in Provincia di Latina, sulle sponde del Lago di Sabaudia. Il Comune di Sabaudia si estende su una superficie di 144,32 Km2, con una popolazione di 16.625 abitanti (ISTAT 2001) ed una densità di 112,7 ab./Km2. Il Comune confina: • a Nord con il Comune di Latina; • ad Est con i Comuni di San Felice Circeo, Terracina e Pontinia; • ad Ovest con il Mar Tirreno; Centro Nautico LNI di Sabaudia (LT) • a Sud con il Comune di San Felice Circeo. La città nasce nel 1934 nel cuore dell'Agro pontino, sorto dalla bonifica delle secolari paludi durante il regime fascista. Affaccia sul mar Tirreno e sulle sponde del Lago di Sabaudia (o di Paola). La quasi totalità del territorio comunale fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934 e comprendente originariamente l’antica ed inospitale "Selva di Terracina", il Lago di Sabaudia, la Duna Litoranea ed il Promontorio del Circeo. Il Parco, nel corso degli anni si è ingrandito fino ad arrivare ad un estensione totale di 85.000 ha. Il Centro Nautico è inserito all’interno di un’area militare gestita della Marina Militare Centro Nautico di Sabaudia Italiana. All’interno di quest’area la LNI dispone di una zona recintata, dove sono posizionate alcune strutture utilizzate per l’alloggiamento/pernottamento degli studenti (n. 6 unità abitative da circa 15 posti), per i servizi igienici (n. 2 unità) per il deposito dei materiali, per l’infermeria, per la direzione e segreteria (n. 4 unità). I corsi sono organizzati in 4 turni, dalla metà di giungo alla fine di luglio: per ogni turno il Centro Nautico può ospitare fini ad un massimo di 75 giovani studenti. 21 Dichiarazione Ambientale 2006 Geomorfologia ed Idrogeologia Il settore della Pianura Pontina, che comprende il Comune di Sabaudia, è delimitato verso NE dalle catene montuose dei Monti Lepini ed Ausoni, verso S e SW dal Mar Tirreno e verso NW dalle propaggini delle strutture vulcaniche dei Colli Albani. Le unità geomorfologiche, presenti nell'area del Parco, sono: Promontorio roccioso del Circeo Rilievo calcareo che raggiunge i 541 m s.l.m. Il Promontorio propaggine affiora meridionale rappresenta elevata, una struttura carbonatica che si a è e carbonatica dell’originaria tettoniche, nella dell’area piattaforma seguito di vicende dislocata in gradoni successivamente più profondi verso il mar Tirreno, dando così luogo alla depressione riempita successivamente dai sedimenti dune litoranee Lago di Paola (o Lago di Sabaudia) lacustri. Spiaggia sabbiosa e consolidate (dune recenti) Alle falde del monte del Circeo, si estende, per circa 24 km verso nord, sino alla località Capo Portiere, la duna recente costituita da una successione continua di rilievi sabbiosi, che separano i quattro laghi costieri dal mare, formando un’ampia insenatura che si protende fino ad Anzio. Le dimensioni della duna diminuiscono procedendo da sud verso nord; l’intera area è soggetta ad intensi fenomeni erosivi, in particolare nel tratto antistante i Lago di Caprolace Laghi di Caprolace e Monaci, che hanno determinato, circa venti anni fa, la chiusura al traffico di un tratto della strada costiera. 22 Dichiarazione Ambientale 2006 Sistema dei laghi costieri con sedimenti lacustri impermeabili Nel territorio del Parco sono presenti quattro bacini lacustri, di seguito elencati: Il Lago di Sabaudia (o di Paola), il più articolato e meridionale dei quattro, raggiunge i 10 m di profondità e presenta, sulla sponda interna, cinque profonde insenature perpendicolari alla linea di costa; il lago ha un’estensione prossima ai 4 km2. Il Lago di Caprolace, di forma grossomodo rettangolare, con estensione prossima ai 3 km2 e profondità massima 4 m. Il Lago di Monaci, il più piccolo, trapezoidale, con profondità tra 0,80 m e 1,5 m, esteso per circa 0,9 km2. Il Lago di Fogliano, che si estende per complessivi 4 km2 con una profondità media di circa 2 m; ha una forma allungata. Le zone umide Duna Continentale, con la foresta planiziaria e le grandi aree agricole La Duna Continentale costituisce l'unità geomorfologica principale e, grazie alla sua buona permeabilità, è il principale acquifero superficiale dell'area. Esso è limitato verso NE dal fiume Sisto, che incide i sedimenti limoso argillosi e torbosi che riempiono la depressione pontina, verso SO dal Mar Tirreno e dal complesso dei sedimenti dei laghi costieri e cordoni dunari ed, infine, a SE dai calcari e dai flysch del Circeo. Verso il basso l’acquifero è confinato da un basamento impermeabile continuo che consente l’alimentazione dalle sole acque meteoriche di filtrazione. La pianura è interessata da una fitta rete di canali e collettori delle acque medie e basse. Le acque medie fanno capo principalmente a Rio Martino e al canale Linea Pio, quelle basse, invece, al Fiume Sisto e, per sollevamento, al canale Linea Pio. Altri collettori di acque medie servono il versante Sud-Ovest della regione dunosa costiera; le loro acque vengono raccolte dai fossi di Foce Verde e Nocchia, ultimo affluente del Rio Martino. Le depressioni intorno ai laghi costieri hanno reti autonome di raccolta delle acque basse. Tali acque vengono sollevate con piccoli impianti idrovori. La rete di canalizzazione provoca un rapido smaltimento delle precipitazioni meteoriche limitando in maniera notevole l'infiltrazione e, quindi, la ricarica delle falde sotterranee. L'unica zona favorevole è costituita dall'area dunare tra il Fiume Sisto ed il mare. 23 Dichiarazione Ambientale 2006 Climatologia Il clima a Sabaudia può essere definito come “temperato-caldo mediterraneo con prolungamento della stagione estiva e inverno mite”; la zona costiera è influenzata dalla presenza del mare che contribuisce a mitigare gli inverni ed a rendere meno torrido il caldo estivo, grazie alla presenza delle brezze marine, mentre le zone interne sono caratterizzate da inverni leggermente più rigidi e da estati più calde e torride. Durante il corso dell’anno si registra un elevato tasso di umidità, determinata dalla posizione vicino al mare, dalla presenza dei laghi costieri e dei numerosi canali di bonifica e dall’altitudine quasi nulla. Temperature I valori della temperatura media delle minime mensili, negli anni tra il 1999 e il 2003, sono compresi tra i 3°C del mese di febbraio e i 19,6°C del mese di agosto. I valori della temperatura media delle massime mensili oscillano tra i quasi 13°C del mese di gennaio e i 31°C del mese di agosto. Precipitazioni meteoriche Il clima mediterraneo, tipico della Regione Lazio, è caratterizzato da regimi pluviometrici con stagionalità molto marcata: un massimo in primavera, ad aprile, ed uno in autunno, a novembre, e un minimo in estate nel periodo di giugno. In novembre, infatti, cadono mediamente circa 140 mm di pioggia, in giugno circa 12 mm. Umidità Negli anni compresi tra il 1999 ed il 2003 i valori medi mensili dell’umidità minima sono compresi tra il 45,5% del mese di luglio e il 66% del mese di dicembre, mentre i valori medi dell’umidità massima sono compresi tra il 94% e il 97% durante tutto l’anno. Ne risulta che il clima di Sabaudia è molto umido. Venti La velocità media (1999-2003) del vento è compresa tra i 13,6 e i 15 nodi, mentre i valori massimi sono stati di 18,7 nodi nel 2000 e di 17,5 nodi nel 2002. Il mese mediamente più ventoso è stato quello di aprile con 16,4 nodi. 24 Dichiarazione Ambientale 2006 1.6.3 Centro Nautico di Lido delle Nazioni Un altro Centro Nautico della LEGA NAVALE ITALIANA è situato all’interno del territorio del Comune di Comacchio, in Provincia di Ferrara, presso il Lago Lido delle Nazioni. Il Comune di Comacchio si estende su di una superficie di 285 Km2, conta una popolazione di 21.179 abitanti (ISTAT 2001) con una densità di 74,31 ab./Km2 e confina con: • a Nord con i Comuni di Codigoro e Lagosanto; • ad Ovest con i Comuni Ostellato e Portamaggiore; • a Sud – Ovest con il Comune di Argenta; • a Sud con i Comuni di Alfonsine e Marina di Ravenna; Flotta di barche condotte dai giovani velisti al • ad Est con il Mar Adriatico. Centro Nautico della LNI di Lido delle Nazioni La storia di Comacchio è legata all'evoluzione morfologica ed idrografica del territorio ed al progressivo avanzamento della linea costiera, dovuto agli apporti alluvionali del Po: questi fattori hanno profondamente influenzato la connotazione del paese. Comacchio ovvero "paese dei pescatori" potrebbe derivare dal greco kuma, “onda” o da commeatulus, “raduno di navi” oppure “di dossi”, dato che la leggenda vuole che il paese sia sorto su 13 isolotti. Tale territorio deve la sua origine e la sua attuale struttura al deposito fluviale dei detriti ed all'intervento decisivo, tramite bonifiche di specchi d'acqua, da parte dell'uomo. Il centro storico conserva ancora l'aspetto originario ed è attraversato da una rete di canali che la caratterizzano come città lagunare. Il litorale di Comacchio, che si estende per 25 chilometri, è un litorale sabbioso fatto di immense spiagge di sabbia finissima e dorata: sono i famosi sette Lidi di Comacchio. 25 Dichiarazione Ambientale 2006 Il Centro Nautico, posizionato sulla riva del Lago Lido delle Centro Nautico Lido delle Nazioni Nazioni, nasce all’interno di un’area privata, gestita All’interno di dalla quest’area LNI. la LNI dispone di alcune strutture (uffici, mensa, infermeria, servizi igienici, ecc.) e di alcune roulottes utilizzate come alloggio degli istruttori. Infine, i ragazzi vengono alloggiati, per tutto il periodo del corso, in diverse tende da campo, montate annualmente prima dell’inizio dei corsi. Inoltre, gestisce anche una piccola banchina per l’ormeggio dei vari mezzi nautici. Il Centro Nautico organizza 5 turni di corsi (dalla metà di giugno agli inizi di agosto), della durata di 10 giorni: il Centro ospita ogni anno circa 500 giovani studenti (all’incirca 100 per ogni singolo turno). Infine, presso il Centro Nautico di Lido delle Nazioni vengono effettuati, nel mese di settembre, dei corsi di perfezionamento per aiutanti istruttori di vela con deriva e canoa, riservati agli allievi in età compresa tra i 15 ed i 18 anni. Durante questo periodo vengono svolte lezioni sia teoriche che pratiche della disciplina specifica, ma anche lezioni di salvamento dell’uomo a mare, lezioni di primo soccorso e conduzione dei natanti a motore. La partecipazione media a tali corsi è di circa 40 ragazzi per ogni stagione. Geologia e geomorfologia La Pianura Padana, con un’area totale di circa 30.000 Km2, è situata tra la catena montuosa degli Appennini settentrionali, a sud-ovest, le Alpi a nord e verso est si apre sul Mare Adriatico, ed è la piana alluvionale in cui scorrono il fiume Po ed i suoi affluenti. In termini geologici, il Mare Adriatico e la Pianura Padana sono due parti dello stesso bacino sedimentario. Il suo attuale stadio evolutivo iniziò in tempi Pliocenici (6 Ma) accumulando, nel tempo, uno spessore di sedimenti fino a 7 Km ed è perciò uno dei più giovani foreland basins nel mondo. Il panorama della Pianura Padana è estremamente vario: • nella parte più a nord mostra morfologie e depositi di origine glaciale e fluvio-glaciale; 26 Dichiarazione Ambientale 2006 • nella parte meridionale, come le zone basse dell’Emilia-Romagna, il panorama è quello tipico di una piana alluvionale, con zone rialzate (canali ed argini dei fiumi principali) e zone basse (le aree tra i fiumi, conosciute come bacini interfluviali) le quali, finché non furono completamente drenate dall’uomo nel corso dei secoli, sono state teatro di alluvioni e perciò non abitate. L’area costiera mostra il tipico panorama del delta del Po, con canali distributori e tra di essi baie generalmente allagate, dove le acque del fiume si mescolano a quelle del Mare Adriatico. Da un punto di vista geologico, i materiali nel sottosuolo poco profondo della piana del Po sono formati da sedimenti alluvionali accumulati dal trasporto del fiume Po e dei suoi affluenti in poco più di un milione di anni. Idrogeologia ed Idrologia Il territorio costiero ferrarese ha avuto origine per il concorso dell’apporto fluviale e dell’azione di ridistribuzione dei sedimenti operata dal mare. E’ pertanto contraddistinto dalla presenza di sistemi isorientati di cordoni litoranei, affioranti o sepolti, che lo attraversano da nord a sud e da aree corrispondenti ad antichi tracciati fluviali, generalmente rilevate e sinuose. L’acquifero freatico è contenuto nei sedimenti permeabili deposti in questi ambienti e composti da sabbie e sabbie limose (spessore medio di circa 15 m); mentre il limite inferiore dell’acquifero freatico è rappresentato da sedimenti argillosi deposti in ambiente marino (spessore di circa 35/40 m). La forma della superficie freatica è ondulata con culminazioni coincidenti con i cordoni di dune (aree di alimentazione) e depressioni (aree di drenaggio) corrispondenti ad azioni idrauliche ed emungimenti. L’alimentazione della falda freatica dolce avviene attraverso le precipitazioni meteoriche, gli apporti di Vista del Lago Lido delle Nazioni acqua dai corsi d’acqua e dal sistema dei canali consortili. L’area costiera evidenzia criticità legate alla geomorfologia ma anche all’uso del territorio. Le criticità legate all’acqua sono riassumibili in ingressione del cuneo salino, per quanto riguarda le acque di falda, e carico eccessivo di nutrienti, per quelle superficiali. 27 Dichiarazione Ambientale 2006 La salinizzazione dell’acqua può essere riferita a molteplici cause, naturali ed antropiche, in qualche caso tra loro interagenti, quali l’intrusione di acque salate dal mare, l’infiltrazione di acque salmastre da canali di marea (Canale Navigabile, Canale Logonovo) e da corpi idrici superficiali quali la Sacca di Goro, Valle Bertuzzi, le Valli di Comacchio ed il Po di Volano. L’effetto di salinizzazione della falda freatica ad opera della Sacca di Goro e del Po di Volano interessa il fenomeno della risalita del cuneo salino lungo il tratto terminale del suo percorso ove l’acqua di falda è prevalentemente salmastra con limitate sacche di acqua dolce (parte meridionale bacino della Valle Giralda). Climatologia Le uniche informazioni a disposizione sul clima indicano che la zona in questione, è caratterizzata da un regime termico di transizione tra temperato subcontinentale e temperato sublitoraneo, con temperature medie annuali intorno a 13°C. Le precipitazioni medie annue sono pari a circa 600-650 mm e la loro distribuzione è caratterizzata da un massimo autunnale, con un surplus idrico molto basso (50-100 mm), e da un massimo secondario nel periodo estivo, con deficit idrico consistente (170-250 mm), spesso attenuato dalle elevate dotazioni idriche superficiali. 28 Dichiarazione Ambientale 2006 2. IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) della LEGA NAVALE ITALIANA è redatto in conformità al Regolamento Comunitario n. 761/2001 (modificato con Regolamento CE n. 196/20061) e alla Norma UNI EN ISO 14001:2004 e garantisce l’attuazione della Politica Ambientale, fissata dall’Alta Direzione. Il SGA è strutturato in modo da garantire: il mantenimento della conformità alla normativa cogente, la definizione e l’aggiornamento degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali, lo sviluppo dei programmi ambientali, l’applicazione delle procedure documentate, il controllo sistematico delle attività dell’Organizzazione che influenzano gli aspetti ambientali, sia in condizioni normali che in condizioni anomale e/o di emergenza, ed il monitoraggio delle prestazioni ambientali. Il SGA è stato sviluppato, tenendo in debita considerazione, la struttura ramificata dell’Organizzazione e le caratteristiche costitutive e operative dei Centri Nautici. 2.1 ORGANIZZAZIONE AMBIENTALE Il SGA opera attraverso una struttura organizzativa che comprende: 9 L’Alta Direzione (AD), rappresentata dal Presidente e dal Vice Presidente, che ha la responsabilità di approvare la Politica Ambientale e gli obiettivi ambientali, e di fornire le risorse umane, finanziarie e tecnologiche indispensabili per attuare e riesaminare il Sistema di Gestione Ambientale. 9 Il Rappresentante della Direzione (RdD), la cui funzione, in base ad una specifica delega dell’AD, viene investito dell’autorità necessaria per attuare il SGA in tutta la struttura organizzativa, nonché della responsabilità della sua attuazione, riportando all’AD i risultati del Sistema di Gestione Ambientale. Il RdD supporta l’AD nel Riesame del SGA per la definizione degli obiettivi e dei programmi, compresa l’individuazione delle risorse umane ed economiche necessarie alla loro realizzazione. Ha, inoltre, la responsabilità di assicurare i rapporti di comunicazione interni ed esterni e di diffondere la Politica Ambientale dell’Organizzazione. Redige la Dichiarazione Ambientale ed i suoi aggiornamenti annuali. 1 REGOLAMENTO (CE) N. 196/2006 DELLA COMMISSIONE del 3 febbraio 2006 che modifica l’allegato I del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio per tenere conto della norma europea EN ISO 14001:2004 e che abroga la decisione 97/265/CE 29 Dichiarazione Ambientale 2006 Per lo svolgimento dei suoi compiti il RdD si avvale del supporto tecnico - gestionale del Responsabile della Gestione Ambientale (RGA), che, in particolare, provvede all’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale e assicura la corretta gestione delle registrazioni ambientali, e svolge i compiti a lui assegnati dal Rappresentante della Direzione. Come supporto operativo presso i Centri Nautici, invece, il RdD nomina, per ciascun Centro, un Referente locale del SGA, con i compiti operativi indicati nei Manuali Operativi del Centro. I Referenti locali del SGA operano con il supporto e la supervisione del RGA. Inoltre, con il supporto del RGA, il RdD garantisce l’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale svolgendo le seguenti attività: • promuove la cultura ambientale e garantisce la condivisione delle problematiche ambientali all’interno della struttura organizzativa; • identifica e reperisce le disposizioni normative europee, nazionali e regionali ed i regolamenti che disciplinano gli aspetti ambientali; verifica l’effettiva applicabilità delle norme e/o regolamenti individuati e ne garantisce il rispetto; • gestisce la documentazione e le registrazioni del SGA; • elabora il documento di Aggiornamento dell’Analisi Ambientale Iniziale valutando gli aspetti ambientali sulla base dei dati raccolti annualmente. 30 Dichiarazione Ambientale 2006 ALTA DIREZIONE Si riporta di seguito l’organigramma della LEGA NAVALE ITALIANA. PRESIDENTE VICE PRESIDENTE Direttore Generale Rappresentante della Direzione (RdD) Responsabile Gestione Ambientale (RGA) 1° Reparto Amministrativo Referente Locale SGA Centro Nautico Sabaudia Referente Locale SGA Centro Nautico Lido delle Nazioni Referente Locale SGA Centro Nautico Taranto (*) 2° Reparto Giuridico Ufficio Ragioneria Ufficio studi e Regolamentazione Ufficio Amministrativo Ufficio scuole e Centri Nautici – Mat. Ufficio Cassa – Approvvigion. Contratti Ufficio Strutture Periferiche Ufficio Tesseramento e Rivista Ufficio Ambiente e Promozione sociale (*) – ANCHE SE IL CENTRO NAUTICO DI TARANTO NON È REGISTRATO EMAS, È GESTITO SECONDO QUANTO PREVISTO DAL MANUALE DEL SGA, IN QUANTO CERTIFICATO SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 14001:2004. 31 Dichiarazione Ambientale 2006 2.2 COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE E SENSIBILIZZAZIONE Il primo passo per il funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale è la programmazione e realizzazione delle opportune azioni di sensibilizzazione del personale sulle tematiche ambientali, nonché l’identificazione di specifiche esigenze di formazione. Oltre alle informazioni per la corretta attuazione del SGA, si individuano tutti i processi e le attività che necessitano di competenze specifiche in relazione alla prevenzione e al contenimento degli eventuali impatti ambientali. A tale scopo la LNI individua annualmente nel “Piano della Formazione” le esigenze di sensibilizzazione e di formazione e le rende esecutive attraverso corsi di formazione e seminari informativi. Gli utenti dei servizi erogati dalla LNI, inoltre, ricevono adeguate informazioni sia sulla Politica Ambientale dell’Organizzazione che sulle tematiche ambientali d’interesse. 2.3 STRUTTURA DOCUMENTALE La LNI ha predisposto una struttura documentale che definisce i compiti e le responsabilità per l’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale. La documentazione è stata definita rispettando i requisiti del Regolamento Comunitario n. 761/2001 (EMAS). La documentazione del SGA della LNI è costituita da: Politica Ambientale, Obiettivi e Programmi, Dichiarazione Ambientale e Sistema di Gestione Ambientale. Nella Politica Ambientale, sottoscritta dall’AD, sono riportati i principi ambientali, rispettati e promossi nell’ambito delle attività svolte della LEGA NAVALE ITALIANA e i suoi impegni di miglioramento. Gli Obiettivi e programmi definiscono i piani di miglioramento ambientali che l’AD intende raggiungere, definendo risorse e scadenze. La Dichiarazione Ambientale rappresenta il documento pubblico attraverso il quale la LEGA NAVALE ITALIANA comunica alle parti interessate, che ne fanno richiesta, le proprie prestazioni ambientali. Essa è aggiornata periodicamente dal RdD, con il supporto del RGA. Il Sistema di Gestione Ambientale descrive come la LEGA NAVALE ITALIANA soddisfa i requisiti del Regolamento EMAS (Allegato I-A). 32 Dichiarazione Ambientale 2006 Il documento è composto da quattro capitoli: • Introduzione: definisce lo scopo, il campo di applicazione e la struttura organizzativa; inoltre, stabilisce la gestione della formazione e della comunicazione ambientale, e la gestione della documentazione e delle registrazioni ambientali. • Pianificazione: definisce la gestione per l’individuazione e la valutazione degli aspetti ambientali, delle eventuali modifiche subentrate all’interno delle attività, delle disposizioni normative. Inoltre, definisce il Riesame della Direzione, la Politica Ambientale, gli obiettivi ed i programmi ambientali. • Gestione del processo e delle emergenze: stabilisce i criteri operativi e le eventuali risposte in caso di emergenze ambientali. Inoltre, gestisce i rapporti con i vari fornitori ed appaltatori. • Controlli ed azioni correttive: stabilisce tutte le attività di monitoraggio ambientale, di gestione delle non conformità ed azioni correttive, e della gestione delle verifiche ispettive interne (effettuate annualmente su tutto il sistema di gestione ambientale). Data la struttura ramificata della LEGA NAVALE ITALIANA sono stati elaborati Manuali Ambientale Operativi per ciascuna delle sedi prese in esame. Tale tipologia di documento permette di definire in generale e/o nel dettaglio operazioni che riguardano la gestione tecnica, la sicurezza delle persone, la protezione dell’ambiente, alla quale tutti devono attenersi in funzione delle rispettive responsabilità e competenze; in tal modo viene garantita, da parte del personale della LEGA NAVALE ITALIANA, una corretta gestione degli aspetti ambientali valutati come significativi. Il Manuale Ambientale Operativo delle Sedi, quindi, assegna le responsabilità e descrive le modalità operative e le regole comportamentali che il personale e gli utenti del Centro Nautico devono adottare per il funzionamento del SGA nell’ottica della sostenibilità e del miglioramento continuo. Alcune attività sono svolte dalle funzioni dotate di specifiche competenze, individuate nell’organigramma, senza la presenza di documentazione scritta ma attraverso procedure impartite verbalmente. Dall’applicazione del SGA possono derivare dei documenti (piani) o delle registrazioni che testimoniano, rispettivamente, la pianificazione di alcuni elementi del SGA o l’avvenuta realizzazione di alcune attività. I piani che documentano la realizzazione di un’attività conforme alle esigenze del SGA sono riportati nella sezione “Pianificazione e Riesame”. 33 Dichiarazione Ambientale 2006 Le evidenze dell’attuazione di quanto richiesto dalle procedure del SGA, dagli Obiettivi e programmi e dai Piani annuali sono riportate nelle Registrazioni del Sistema di Gestione Ambientale. La documentazione è gestita dal RdD, con il supporto del RGA, che ne garantisce la redazione, la distribuzione, le modifiche nel corso del tempo ed, infine, l'archiviazione. 34 Dichiarazione Ambientale 2006 3. ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI L’identificazione degli aspetti ambientali e la loro valutazione è stata effettuata attraverso una Analisi Ambientale Iniziale. Tale Analisi è una diagnosi straordinaria, sistematica e standardizzata, nella quale si studiano le relazioni che intercorrono tra le attività produttive e di supporto dell’Organizzazione, in condizioni normali ed in condizioni anomale e di emergenza, ed il contesto territoriale in cui la stessa è inserita. L’Analisi Ambientale Iniziale della LEGA NAVALE ITALIANA è stata effettuata in conformità al punto 4.3.1 della UNI EN ISO 14001:2004 ed all'art. 3, comma 2 punto a, del Regolamento Comunitario n. 761/2001 (modificato con Regolamento CE n. 196/2006), interessando le attività svolte sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici. Sulla base delle informazioni raccolte si è definito un quadro delle caratteristiche tecniche degli aspetti ambientali presenti presso la sede della Presidenza Nazionale e presso i Centri Nautici. Il criterio di valutazione utilizzato nell’Analisi Ambientale Iniziale (AAI), non deve essere interpretato come un procedimento rigido e chiuso, ma come un metodo dotato di una logica flessibile, coerente con i requisiti di EMAS, adattabile alle esigenze specifiche dell’Organizzazione stessa. E’ stata definita una scala di significatività: • Significativo; • Poco significativo; • Non significativo; • Non presente. Per poter valutare la significatività dei diversi aspetti e/o impatti ambientali e, quindi delle attività che li generano, in base alla scala su riportata, vengono “misurati” i seguenti quattro parametri: 1. Rilevanza dell'aspetto ambientale (per qualità e quantità dell'impatto, per potenzialità del danno); 35 Dichiarazione Ambientale 2006 2. Sensibilità del territorio circostante; 3. Sensibilità delle parti interessate; 4. Monitoraggio e gestione degli aspetti ambientali. Rispondendo ad apposite domande standard riportate nelle schede di valutazione, vengono definiti dei valori per ognuno dei 4 parametri: ciascuno di tali parametri potrà avere un peso diverso a seconda dell’impatto cui si riferisce ed in base alla situazione specifica dell’Organizzazione nel territorio su cui insiste. La significatività dell’aspetto è quindi determinata dalla combinazione dei diversi parametri. Per poter definire un aspetto ambientale “Non significativo” è necessario che risultino poco rilevanti tutti e quattro i parametri; mentre se anche uno solo dei parametri considerati risulta molto rilevante o rilevante, l’aspetto viene definito rispettivamente “Significativo” o “Poco significativo”. Nella tabella che segue sono definite, per ciascun livello di significatività, le azioni da intraprendere per la corretta gestione dell’aspetto/impatto ambientale. Tabella 1 Gerarchia delle azioni da intraprendere Classe di significatività Aspetto significativo Aspetto poco significativo Aspetto non significativo Aspetto non presente Obiettivi Procedure ambientali /Istruzioni Commento Gli aspetti di classe “Significativo” dovranno essere considerati nella definizione degli obiettivi e programmi di miglioramento ambientale, adeguati alla diversa gravità ed urgenza della situazione riscontrata. Dovranno essere, inoltre, predisposte sia apposite procedure di controllo operativo, che attività di monitoraggio anche attraverso la raccolta periodica dei dati necessari. Gli aspetti di classe “Poco significativo” dovranno essere oggetto di attività di controllo operativo e monitoraggio volte a garantire sia il mantenimento dell’attuale situazione, sia il monitoraggio delle prestazioni ambientali. Gli aspetti di classe “Non Significativo”, considerati tali, potranno essere trascurati nel seguito delle attività di gestione ambientale. Sarà comunque necessario considerarli in sede di monitoraggio. Per gli aspetti di classe “Non presente” sarà necessario verificare esclusivamente la loro assenza nel tempo in azienda. 36 Monitoraggio SI SI SI NO SI SI NO NO SI NO NO NO Dichiarazione Ambientale 2006 Nella tabella seguente sono raccolti, per ogni aspetto ambientale, i livelli di significatività individuati in condizioni di funzionamento normali, anomale e di emergenza delle attività della LEGA NAVALE ITALIANA, presso la sede della Presidenza Nazionale (Roma) e i Centri Nautici di Sabaudia, Lido delle Nazioni e Taranto. Tabella 2 Livelli di significatività Rifiuti prodotti Contaminazione del suolo e delle acque Sostanze e preparati pericolosi Risorse idriche Risorse energetiche Consumo di risorse naturali e prodotti ausiliari Scarichi idrici Scarichi idrici in condizioni anomale e/o emergenza Rischi incendio Emissioni in atmosfera Emissioni in atmosfera in condizioni anomale e/o emergenza Trasporto terrestre e marino Immissione di rumore e vibrazioni Impatto visivo Inquinamento elettromagnetico Incidenti ambientali e biodiversità SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO NON SIGNIFICATIVO NON PRESENTE 37 Sabaudia Aspetti Ambientali Lido delle Nazioni Presidenza Nazionale Sedi della LNI Dichiarazione Ambientale 2006 3.1 MATERIE AUSIALIARIE E SOSTANZE PERICOLOSE Le materie ausiliarie sono utilizzate per lo svolgimento delle attività sia di processo che di supporto. Sono costituite, essenzialmente, da materie non pericolose: prodotti di cancelleria (es. carta, toner, penne, matite, ecc.), prodotti per la pulizia dei locali e per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle imbarcazioni (es. detergenti, cordami, ferrame, ecc.). Per quanto riguarda le categorie di prodotti interessate da una potenziale politica degli “acquisti verdi”, la LNI provvede ad acquistare tali prodotti dal CONSIP, rispettando i dettami del D.M. n. 203 8 maggio 2003, “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo”. Per quanto riguarda le sostanze pericolose, è necessario premettere che non esiste un vero e proprio stoccaggio delle scorte, ma solamente un approvvigionamento minimo al momento dell’utilizzo (es. vernici), visto che la LNI ha deciso di adottare una politica di approvvigionamento “just in time”. Tra le merci ausiliarie pericolose, troviamo: • oli e lubrificanti; • vernici, diluenti, resine, colle, ecc.. L’utilizzo minimo delle sostanze pericolose avviene solo e soltanto presso i Centri Nautici, mentre i prodotti di cancelleria vengono impiegati sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri. 3.1.1 Policlorobifenili e Policlorotrifelini La LEGA NAVALE ITALIANA presso le proprie sedi in esame non detiene apparecchiature (trasformatori, condensatori, ecc.) contenenti PCB o PCT. 3.1.2 Materiali contenenti amianto Presso i Centri Nautici della LEGA NAVALE ITALIANA non vi è la presenza di Materiali Contenenti Amianto. 3.1.3 Sostanze lesive dell’ozono Tutte le apparecchiature di condizionamento installate presso le diverse sedi della LEGA NAVALE ITALIANA utilizzano gas refrigerante di tipo “ecologico”, essendo tutte di nuova generazione. Infine, tutti gli impianti estinguenti presenti sono caricati a polvere. 38 Dichiarazione Ambientale 2006 3.2 CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE Le risorse energetiche utilizzate dalla LEGA NAVALE ITALIANA presso la Presidenza Nazionale e presso i Centri Nautici sono riassumibili in cinque tipologie, quali energia elettrica, metano, GPL, gasolio e benzina SP, con i seguenti utilizzi: 1. Energia elettrica 9 funzionamento impianti civili; 9 impianti di condizionamento; 9 illuminazione interna ed esterna dei locali. 2. Carburanti (Gasolio e Benzina Senza Piombo) 9 alimentazione dei mezzi per la manutenzione delle aree verdi; 9 alimentazione dei motori marini dei gommoni di salvataggio. 3. GPL 9 alimentazione automobile. 4. Metano 9 alimentazione degli impianti termici. La risorsa energetica maggiormente utilizzata dalle sedi analizzate è rappresentata dall’energia elettrica, con una percentuale totale pari al 60 %, per il 2003, e al 65,1 %, per il 2004. La seconda risorsa è rappresentata dalla benzina senza piombo, con una percentuale pari al 20,1 %, per il 2003 e al 17%, per il 2004, mentre la restante è costituita da gasolio, metano e GPL. Nella tabella sinteticamente Navi in partenza da Napoli. Foto del 2000 consumate negli seguente le sono quantità anni 2003 di e riassunte energia 2004 per ciascuna tipologia espresse in t.e.p. (tonnellate equivalenti di petrolio). 39 Dichiarazione Ambientale 2006 Tabella 3 Quadro riassuntivo delle risorse energetiche utilizzate Consumo (t.e.p.) Tipologia fonte energetica 2004 2005 Gasolio 0,90 1.08 1,96 Energia Elettrica 7,12 8,82 7,51 Metano 0,98 0,93 1,24 Benzina Senza Piombo 2,38 2,30 2,34 GPL 0,48 0,41 0,28 TOTALE 11,86 13,54 13,33 t.e.p. 2003 16 14 12 2003 10 2004 8 2005 6 4 2 El et I LN En e rg ia Risorse energetiche TO TA LE tr ic a zi na Be n lio G as o PL G M et an o 0 I consumi espressi in t.e.p. non sono elevati, di molto inferiori al limite di 10.000 t.e.p che prevede la nomina di un Energy Manager; tuttavia, le politiche di risparmio energetico e la necessità di contribuire alla diminuzione delle emissioni di gas serra impongono che i consumi delle fonti energetiche vengano monitorati e che si compiano tutti gli sforzi necessari per pervenire ad una sensibile riduzione dei consumi. 40 Dichiarazione Ambientale 2006 3.3 EMISSIONI IN ATMOSFERA E TRASPORTO TERRESTRE E MARINO Le emissioni in atmosfera, derivanti dalle attività svolte dalla LEGA NAVALE ITALIANA, sono legate esclusivamente alla presenza di impianti termici alimentati a metano, presso le sedi di Sabaudia e Lido delle Nazioni, atti alla produzione di acqua calda. Tali impianti sono manutenuti periodicamente da ditte specializzate: tali ditte effettuano annualmente le analisi sui fumi, aggiornando i libretti d’impianto. Ulteriori emissioni in atmosfera sono generate dalle sorgenti mobili utilizzate per l’espletamento delle attività svolte presso la Presidenza Nazionale ed i Centri Nautici. Tali sorgenti sono rappresentate dalle automobili, dai motori marini utilizzati per i gommoni di salvataggio e dai mezzi utilizzati per la manutenzione delle aree in gestione. La LEGA NAVALE ITALIANA, avendo tra le sue finalità quella di avviare i giovani agli sport nautici, presso i Centri Nautici dispone di: Imbarcazioni a vela Imbarcazioni a remi • Optimist • Mini skiff • Flying-junior • Mini Kajak • Caravel • Serie K1 • Trident • Jole • Alpha 18 Per quanto concerne i mezzi a motore, presso i Centri Nautici sono presenti alcuni motori marini per i gommoni di salvataggio. Tutti i motori sono manutenuti periodicamente da ditte specializzate. Inoltre, dispone di alcuni veicoli per il trasporto di persone e mezzi per la manutenzione delle aree verdi. Le vetture dell’Ente sono regolarmente sottoposte alla revisione periodica secondo il D.M. 05/02/1996. In fase di revisione vengono effettuate anche le analisi dei fumi di scarico. Per i mezzi agricoli, invece, non è previsto dalla normativa vigente nessun tipo di analisi dei fumi di scarico, ma tali veicoli sono sottoposti ad una corretta manutenzione garantendo in tal modo l’integrità ed il corretto funzionamento dei sistemi di scarico. Per una descrizione dettagliata dei mezzi in dotazione si rimanda alla tabella successiva. 41 Dichiarazione Ambientale 2006 Tabella 4 - Elenco dei mezzi a motore Tipologia Mezzo Sede di utilizzo Utilizzo Fiat Tipo Presidenza Nazionale Trasporto persone Ford Sierra C.N. Lido delle Nazioni Trasporto persone Fiat Ducato C.N. Lido delle Nazioni Trasporto persone Trattore Same C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba Movimentazione materiali C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba Tosaerba C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba Tosaerba C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba N. 8 motori marini C.N. Lido delle Nazioni Gommoni salvataggio N. 6 motori marini C.N. Sabaudia Gommoni salvataggio Caratteristiche Tecniche Alimentazione a GPL Cilindrata 1400 Alimentazione Gasolio Cilindrata 2300 Alimentazione Gasolio Cilindrata 1600 Alimentazione Gasolio Cilindrata 2.000 Alimentazione benzina SP Cilindrata 1100 Alimentazione benzina SP Cilindrata 500 Alimentazione miscela Cilindrata 125 Alimentazione miscela Varie cilindrate Alimentazione Benzina SP Varie cilindrate Data ultima Revisione 2004 2004 2004 / / / / / / C.N. – Centro Nautico Anno 2001, Solidea della LNI di Savona si aggiudica il XIX Campionato di Savona. Foto raffigurante il defilamento delle imbarcazioni della Lega Navale sul CT Espero avvenuto nel 1934. 42 Dichiarazione Ambientale 2006 3.4 GESTIONE DELLE ACQUE 3.4.1 CONSUMO DI RISORSA IDRICA Per quanto concerne l’utilizzo di risorse idriche, la LEGA NAVALE ITALIANA soddisfa i propri bisogni approvvigionandosi dall’acquedotto comunale sia per la Presidenza Nazionale sia per i Centri Nautici. Per il Centro Nautico di Sabaudia, utilizzando le strutture della Marina Militare Italiana, la fornitura di acqua viene garantita da quest’ultima sulla base delle convenzioni stipulate con la LEGA NAVALE ITALIANA. La risorsa idrica è utilizzata esclusivamente per i servizi igienici per la Presidenza Nazionale, mentre per i Centri Nautici viene utilizzata anche per il lavaggio periodico dei mezzi nautici e per innaffiare saltuariamente le aree verdi in gestione. I consumi idrici complessivi delle quattro sedi della LEGA NAVALE ITALIANA sono riportati nella tabella seguente. Tabella 5 Consumo di acqua Sede di approvvigionamento Consumo idrico (m3) 2003 2004 2005 28 31 29 Centro Nautico di Lido delle Nazioni 1.000 1.000 1.321 Centro Nautico di Sabaudia 1.555 696 879 TOTALE 2.583 1.727 2.229 Presidenza Nazionale 43 Dichiarazione Ambientale 2006 metri cubi Consumo idrico 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2003 3.4.2 2004 2005 anno SCARICHI IDRICI Gli scarichi idrici prodotti presso le sedi della LNI sono generati da: 9 servizi igienici; 9 acque meteoriche e dilavamento dei piazzali; 9 lavaggio delle imbarcazioni. Gli scarichi idrici derivanti dai servizi igienici, presso le sedi della Presidenza Nazionale e dei Centri Nautici di Sabaudia e Lido delle Nazioni, vengono convogliati nella pubblica fognatura. Gli scarichi derivanti dal lavaggio dei natanti, acqua dell’acquedotto senza la presenza di detergenti, e le acque meteoriche si disperdono sul terreno. 44 Dichiarazione Ambientale 2006 3.5 RIFIUTI PRODOTTI I rifiuti prodotti dalle normali attività della LEGA NAVALE ITALIANA, sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici, possono essere classificati come urbani e assimilabili agli urbani, identificandoli in: • carta e cartone; • vetro; • plastica; • imballaggi in carta e cartone; • imballaggi in plastica; • imballaggi in materiale misto; • rifiuti organici; • oli vegetali; • toner e cartucce esauste. Le ditte che si occupano della pulizia dei locali, con cadenza giornaliera, raccolgono i rifiuti prodotti conferendoli al servizio pubblico (cassonetti RSU). I rifiuti speciali prodotti sono per la maggior parte non pericolosi. Gli unici rifiuti speciali pericolosi sono prodotti esclusivamente all’interno dei Centri Nautici e provengono dalle attività di manutenzione dei natanti (scarti di vernici, ecc.) e dei motori marini (es. oli esausti). Inoltre, presso il Centro Nautico di Lido delle Nazioni vengono raccolti, in appositi contenitori, gli oli vegetali e rifiuti organici, prodotti dalle attività della cucina, oli minerali, e pile e batterie, prodotte dagli utenti. Il controllo dei rifiuti, dalla fase di produzione alla fase di allontanamento, avviene secondo i criteri operativi del Sistema di Gestione Ambientale che garantiscono il rispetto delle prescrizioni normative vigenti (D.Lgs. n. 152/2006 – Parte IV). Dall’inizio del 2006, la LNI ha implementato, all’interno sia della Presidenza Nazionale che dei Centri Nautici, sistemi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Vista la mancanza di dati ed informazione sui quantitativi prodotti negli anni passati, nella tabella seguente si riporta una stima delle quantità di rifiuti, che annualmente producono le sedi della LNI. 45 Dichiarazione Ambientale 2006 Tabella 6 Stima dei rifiuti prodotti Tipologia di rifiuti prodotto Quantità stimata (kg/anno) Rifiuti Solidi Urbani 12.300 (*) Oli vegetali 10 (**) (*) – La quantità di RSU è calcolata sulla produzione pro capite di rifiuti urbani2. Il valore viene calcolato considerando che presso i Centri Nautici sono presenti, ogni anno, all’incirca 1.280 ragazzi, che la permanenza è di 10 giorni è che la produzione pro capite è di circa 1,4 kg/ragazzo * g. (**) – Rifiuti prodotti per il solo Centra Nautico Lido delle Nazioni. Tutti i rifiuti sono identificati fin dalla produzione e vengono depositati in aree appositamente attrezzate presenti presso i siti, con adeguati contenitori e sistemi di contenimento per eventuali sversamenti. Il personale della LEGA NAVALE ITALIANA controlla tutte le informazioni necessarie relative al trasportatore e/o destinatario finale del rifiuto, dagli estremi delle Autorizzazione alle targhe dei veicoli. Nella scelta delle ditte la LEGA NAVALE ITALIANA privilegia le ditte che garantiscono l’ingresso del rifiuto nei circuiti di recupero autorizzati. 2 Rapporto rifiuti 2004 – Volume I – Rifiuti urbani (APAT e ONR, dicembre 2004). 46 Dichiarazione Ambientale 2006 3.6 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO Nel corso degli anni nelle sedi della Presidenza Nazionale e dei Centri Nautici non si sono registrati episodi di contaminazione del suolo e del sottosuolo. Tuttora il rischio di contaminazione del suolo è molto limitato in quanto lo stoccaggio di sostanze pericolose riguarda solo per quantità minime visto che, come si accennava in precedenza, ha deciso di adottare una politica di approvvigionamento “just in time”. Si ritiene che le sole sorgenti significative, tra quelle censite che potrebbero provocare una contaminazione del suolo, sono legate esclusivamente alle attività di rifornimento dei mezzi nautici, svolte presso i Centri. Tali attività, comunque, vengono svolte, ove possibile, sempre su pavimentazione impermeabile, al fine di ridurre eventuali situazioni contaminative del suolo e del sottosuolo. Le operazioni svolte dagli operatori, che manipolano le sostanze pericolose, sono condotte secondo criteri operativi che prevedono l’adozione di tutte le cautele necessarie a prevenire eventuali sversamenti. Le azioni da attuare riguardano sia il rilevamento delle sostanze inquinanti ed il successivo intervento di risposta, sia la verifica periodica dello stato di conservazione dei vari accorgimenti tecnici predisposti. 3.7 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO In considerazione delle attività svolte, dei servizi erogati e delle tipologie di fonti energetiche utilizzate, sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici, è stato possibile affermare che la LEGA NAVALE ITALIANA non genera alcuna forma di inquinamento derivante da onde elettromagnetiche. 3.8 IMPATTO VISIVO Gli immobili della LEGA NAVALE ITALIANA, situati in diverse località del territorio nazionale, come riportato nelle pagine precedenti, si inseriscono bene nel contesto territoriale circostante date le caratteristiche edilizie che li contraddistinguono. L’impatto visivo prodotto è di entità trascurabile. 47 Dichiarazione Ambientale 2006 3.9 INQUINAMENTO LUMINOSO Le uniche sorgenti di inquinamento luminoso, sono rappresentate da piccoli lampioni presenti presso i Centri Nautici, utilizzati, solo nel periodo estivo, durante tutta la notte sia per esigenze di servizio che di controllo dell’area contro eventuali intrusioni esterne. 3.10 IMMISSIONE DI RUMORE E VIBRAZIONI Le uniche sorgenti di rumore rilevabili, presso i Centri Nautici, nel periodo estivo, sono legate all’utilizzo dei gommoni di salvataggio: tali immissioni di rumore sono pertanto circoscritte alle sole ore diurne. La LEGA NAVALE ITALIANA, comunque, provvede a mantenere in buona efficienza i motori marini, attraverso periodiche ed attente attività di manutenzione. 3.11 SICUREZZA DEI LAVORATORI Al fine di migliorare la sicurezza dei lavoratori e di prevenire gli infortuni, la LEGA NAVALE ITALIANA: 9 ha individuato e valutato i rischi connessi alle attività svolte, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 626/1994; 9 provvede all’informazione e alla formazione del personale interno sui temi della sicurezza; 9 ha predisposto istruzioni operative di gestione delle emergenze come descritto nel paragrafo seguente. 48 Dichiarazione Ambientale 2006 3.12 GESTIONE DELLE EMERGENZE La LNI ha predisposto, all’interno di ciascun Manuale Operativo dei Centri Nautici, apposite indicazioni per la gestione delle emergenze, in cui sono definite le responsabilità e le modalità per individuare, prevenire e gestire le eventuali situazioni di emergenza che si possono verificare. Le situazioni di emergenza individuate dalla LNI, a seguito dell’Analisi Ambientale Iniziale, sono riassunte nella tabella seguente. Tabella 7 Rischio incendio Situazioni di emergenza Al fine di prevenire il verificarsi di un incendio, sono stati definiti dei criteri Sversamento operativi per la gestione e l’utilizzo delle di sostanze sostanze infiammabili (es. carburante, oli, pericolose ecc.). 49 In caso di sversamenti accidentali, peraltro sempre limitati nei quantitativi, si provvede ad intervenire tempestivamente con materiali assorbenti. L’attività è prevista in apposite sezioni dei Manuali Ambientali Operativi delle singole sedi. Dichiarazione Ambientale 2006 3.13 ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI Gli aspetti ambientali indiretti identificati presso la LEGA NAVALE ITALIANA sono i seguenti: 1. Prestazioni e comportamenti ambientali delle Sezioni e Delegazioni; 2. Prestazioni e comportamenti ambientali degli Utenti; 3. Prestazioni e comportamenti ambientali dei fornitori. L’aspetto “Investimenti, prestiti e servizi bancari” è risultato un aspetto ambientale non significativo in quanto è ben nota la mancata possibilità di influenzare le prestazioni, non solo ambientali, degli istituiti di credito. Gli aspetti ambientali indiretti “Nuovi mercati, Decisioni amministrative e di programmazione, Assortimento dei prodotti”, sono stati presi in considerazione in fase di Analisi Ambientale Iniziale, ma non sono stati valutati in quanto non presenti per le attività svolta dalla LEGA NAVALE ITALIANA. La valutazione degli aspetti ambientali indiretti è in funzione della Possibilità di un impatto ambientale e del Grado d’influenza e di controllo. La possibilità che si crei un impatto ambientale dalle attività e dalle prestazioni di fornitori e Utenti, così da tenerne conto in fase di erogazione del servizio piuttosto che tentare di intervenire a valle del problema (Livello di Rilevanza). La capacità/possibilità per l’Organizzazione di influenzare i soggetti da cui derivano gli impatti ambientali, al fine di poter incidere su un miglioramento della loro gestione ambientale (Grado d’influenza e di controllo). Tabella 8 Valutazione Aspetti Ambientali Indiretti ASPETTO / IMPATTO AMBIENTALE SIGNIFICATIVITA’ Criteri di valutazione Valore Prestazioni ambientali degli Utenti utilizzatori Livello di Rilevanza del servizio Gradi di influenza/controllo SI Prestazioni ambientali Delegazioni delle NO Prestazioni ambientali ambientali dei fornitori e Sezioni e Livello di Rilevanza Gradi di influenza/controllo comportamenti Livello di Rilevanza Gradi di influenza/controllo 50 SI SI SI NO VALUTAZIONE Significativo Poco Significativo Poco Significativo Dichiarazione Ambientale 2006 3.13.1 Prestazioni ambientali degli Utenti durante l’erogazione del servizio Uno degli obiettivi della Politica Ambientale della LNI è il perseguimento di una crescente trasparenza nell’informazione messa a disposizione dei cittadini e degli Utenti. In quest’ottica è stato elaborato il presente documento, che riporta l’indicazione di tutti gli aspetti e gli impatti ambientali dovuti alle attività dell’Organizzazione. Tale documento è emesso annualmente e riporta l’aggiornamento dei dati in esso contenuti. Gli Utenti vengono continuamente informati e sensibilizzati sulle modalità gestionali ambientali adottate dalla LEGA NAVALE ITALIANA e sulle iniziative di tutela e salvaguardia dell’ambiente progettate e promosse dalla Presidenza Nazionale e dalle sedi locali. Uno dei canali di comunicazione adottato dalla LEGA NAVALE ITALIANA per informare continuamente i propri Utenti è il mensile “Lega Navale”. Per l'attività di sensibilizzazione, la LEGA NAVALE ITALIANA da delle direttive, alle proprie Sezioni e Delegazioni e ai Delegati Scolastici presenti nelle scuole, di effettuare un’assidua azione di promozione verso gli studenti, al fine di diffondere fra i giovani l'amore per il mare e la consapevolezza dei problemi dell'ambiente marino. Di particolare interesse ai fini della sensibilizzazione è l’azione di indirizzo nei confronti dei Centri Culturali della LEGA NAVALE ITALIANA, che, istituiti presso le Sezioni, hanno lo scopo di svolgere attività culturali prevalentemente in campo ecologico-ambientale, rivolte essenzialmente ai giovani. Tale aspetto indiretto è di peculiare importanza per la LEGA NAVALE ITALIANA, in quanto per la tipologia di servizi erogati risulta fondamentale la stretta collaborazione degli Utenti durante l’espletamento delle attività. La LNI, quindi, si è posta l’obiettivo di indirizzare le abitudini comportamentali dei propri Utenti verso un’ottica di sostenibilità, in modo sia da migliorare le proprie prestazioni ambientali e rispettare quanto riportato nella Politica Ambientale, sia di sviluppare una “coscienza ambientale” dei propri Utenti. La LEGA NAVALE ITALIANA è cosciente del fatto che l'ambiente marino può essere salvato solo se alle “grandi opere” si aggiungerà l'impegno responsabile dei singoli nelle "piccole cose". Per questo tutti i Soci della LNI si attengono ad un "codice di comportamento" che impone a ciascuno di essi di rispettare e far rispettare l'ambiente marino evitando determinate azioni “non sostenibili”. Tutti i Soci sono e si sentono impegnati ad essere d'esempio durante la navigazione e a comportarsi sempre da perfetti marinai anche sotto il profilo del rispetto ambientale. 51 Dichiarazione Ambientale 2006 3.13.2 Prestazioni ambientali delle Sezioni e Delegazioni Una delle prerogative della Presidenza Nazionale è quella di svolgere attività di sensibilizzazione e di fornire indirizzi sia in materia di nautica da diporto che ambientale alle Strutture Periferiche (Sezioni e Delegazioni). Le Strutture Periferiche ricevono un flusso costante di informazioni e direttive sulle corrette modalità di svolgimento delle loro attività. Inoltre, la LNI attraverso le proprie Sezioni e Delegazioni svolge attività di sensibilizzazione al fine di diffondere fra i giovani l'amore per il mare e la consapevolezza dei problemi dell'ambiente marino. La maggior parte delle Strutture Periferiche organizzano direttamente iniziative volte alla difesa del mare (quali convegni, eventi, monitoraggi delle acque marine) e stringono convenzioni con enti di controllo. L’aspetto in questione risulta significativo, perché la LNI esercita, sulle Sezioni e Delegazioni, un elevato Grado di influenza/controllo. Inoltre, risulta molto elevato anche il Livello di Rilevanza, in quanto, benché si tratti di attività con aspetti ambienti diretti poco significativi, sono pur sempre presenti aspetti ambientali indiretti con un elevato livello di significatività. Vista la grande influenza che la Presidenza Nazionale ha verso queste strutture, nel documento di “Obiettivi e programmi di miglioramento ambientale”, la LNI si è prefissata come traguardo quello di sensibilizzare le Strutture Periferiche tramite la redazione e la diffusione di Linee guida atte sia ad agevolare l’adesione delle stesse al Regolamento EMAS, che a fornire delle direttive sui requisiti minimi di gestione ambientale. 3.13.3 Prestazioni ambientali dei fornitori Particolare attenzione è dedicata dall’Organizzazione ai rapporti con i propri fornitori, scelti in base a valutazioni eseguite conformemente a quanto stabilito nel Sistema di Gestione Ambientale. La LNI, nell’adozione delle proprie scelte in materia di politica degli acquisti dei prodotti e/o servizi, attua una strategia di approvvigionamento che premia i Green Pubblic Procurement – GPP – (es. carta, lampade, apparecchiature informatiche, consulenze, ecc.). Per tutte le tipologie di fornitori costituisce titolo preferenziale la certificazione del proprio Sistema di Gestione aziendale in conformità alle norme UNI EN ISO 9001:2000 e UNI EN ISO 14001:2004, e al Regolamento Comunitario n. 761/2001. 52 Dichiarazione Ambientale 2006 La LNI nel valutare alcuni prodotti offerti dai fornitori, prende in considerazione anche le relative schede di sicurezza che, in caso di acquisto, vengono raccolte e debitamente archiviate. Per quanto riguarda gli smaltitori e/o trasportatori di rifiuti, prima di iniziare il rapporto di collaborazione, vengono richieste e raccolte le copie delle autorizzazioni, onde verificare che i soggetti siano in possesso di autorizzazione inerente i codici di rifiuti di interesse della LEGA. Tutte le ditte, che vengono chiamate per eseguire lavorazioni all’interno delle sedi della Presidenza Nazionale e dei Centri Nautici, ricevono informazioni relative ai rischi presenti presso i siti, alle norme comportamentali da seguire e al personale a cui rivolgersi in caso di incidente. 53 Dichiarazione Ambientale 2006 4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO La LEGA NAVALE ITALIANA è conforme alle normative in campo ambientale cogenti ed applicabili alla sua attività. La LEGA garantisce il mantenimento della conformità sia attraverso l’identificazione e valutazione delle disposizioni normative emesse sia verificando periodicamente lo stato di conformità. Nella tabella seguente sono riportante alcune delle disposizioni normative principali. ESTREMI TITOLO OLI DM 31/07/1934 D.Lgs 95/1992 DM n. 392/1996 Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l’immagazzinamento, l’impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi. Attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative alla eliminazione degli oli usati (Sostanze pericolose - Oli minerali - art. 6 comma 1 lettera c). Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati . RIFIUTI Delibera del C.I. del 27/07/1984 D.M. del 05/02/1998 D.M. n. 145 del 01/04/1998 D.M. n. 148 del 01/04/1998 Decisione 03/05/00 n. 2000/532/CE e s.m.i. Direttiva del 09/04/2002 L. 178 del 08/08/2002 (Omnibus) Disposizioni per la prima applicazione dell’art. 4 del D.P.R. 10/07/82, n. 915, concernente lo smaltimento dei rifiuti. Disciplina il recupero di rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero.(Artt. 31 comma 2 e 33 D.Lgs. 22/97). Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del D.Lgs. 5 /02/1997, n. 22 (Smaltimento rifiuti industriali e civili). Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m), e 18, comma 4, del D.Lgs. 5/02/1997, n. 22. Decisione della commissione che sostituisce la decisione 94/3/CE che istituisce un elenco di rifiuti conformemente all’articolo 1, lettera a), della direttiva 75/442/CEE del Consiglio relativa i rifiuti e la decisione 94/904/CE del Consiglio che istituisce un elenco di rifiuti pericolosi ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/CEE del Consiglio relativa ai rifiuti pericolosi. Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti. Conversione del Decreto Legge 8/07/2002, n. 138 “Interventi urgenti in materia tributaria, di privatizzazioni, di contenimento della spesa farmaceutica e per il sostegno dell'economia anche nelle aree svantaggiate" D.Lgs. 152 del 03/04/2006 – Parte IV Norme in materia ambientale R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici. ACQUE D.P.R. n. 236 del 24/05/1988 D.Lgs. n. 258 del 18/08/2000 D.Lgs. 152 del 03/04/2006 – Parte III Attuazione delle direttive CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 15 della Legge 16/04/87, n. 183 (Inquinamento e tutela delle acque, Tutela qualitativa delle acque - All. 1 Caratteristiche qualitative delle acque edotte). Disposizioni corretti e integrative del D.Lgs. 11/05/99, n. 152, in materia di tutela delle acque dall’inquinamento, a norma dell’art. 1, comma 4, della Legge 24/04/98, n. 128 (Inquinamento delle acque, uso e tutela del territorio). Norme in materia ambientale RUMORE D.P.C.M. del 01/03/1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. 54 Dichiarazione Ambientale 2006 L. n. 447 del 26/10/1995 D.M. del 11/12/1996 D.P.C.M. del 14/11/1997 D.M. del 16/03/1998 Legge quadro sull’inquinamento acustico. Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo (art.2, com.a). Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico. ATMOSFERA D.P.R. n. 412 del 26/08/1993 D.P.R. n. 551 del 21/12/1999 D.M. del 17/03/2003 Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio, e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della Legge 09/01/91, n. 10 (Inquinamento e tutela dell’atmosfera – impianti termici). Aggiornamento dei metodi di campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti, ai sensi del D.P.R. 24/05/88, n. 203. Aggiornamenti agli allegati F e G del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993 n. 412, recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia. D.Lgs. 152 del 03/04/2006 – Parte V Norme in materia ambientale L. n. 10 del 09/01/1991 “Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia – Risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia” (Aspetti generali – art. 19, nomina tec. Resp. Uso razionale energia). ENERGIA SOSTANZE PERICOLOSE L. n. 1839 del 12/08/1962 D.Lgs. n. 285 del 16/07/1998 D.M. del 01/09/1998 D.Lgs. n. 40 del 04/02/2000 D.M. del 04/07/2000 D.M. del 15/09/2000 D.M. del 30/10/2000 D.M. del 07/09/2002 ADR – Accordo Europeo relativo al trasporto Internazionale di merci pericolose su strada. Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggio ed etichettature dei preparati pericolosi, a norma dell’art. 38 della legge 24/04/98, n. 128. Disposizioni relative alla classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose in recepimento della direttiva 97/69/CE. Attuazione della direttiva 96/35/CE relativa alla designazione e alla qualificazione personale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada, per ferrovia o per via navigabile di merci pericolose. Individuazione delle imprese esenti dalla disciplina dei consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada e per ferrovia di merci pericolose, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera b) del D.Lgs 4/02/00, n. 40. Modifica dell’allegato IV del DM 10/04/00, recante venticinquesimo adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura delle sostanze pericolose. Rettifica al DM 10/04/00 di recepimento della direttiva 98/98/CE della commissione del 15/12/98 e delle rettifiche alle direttive 98/73/CE e 98/98/CE della Commissione recanti rispettivamente ventiquattresimo e venticinquesimo adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative alla classificazione imballaggio e all’etichettatura delle sostanze pericolose. Recepimento della direttiva 201/58/CE riguardante la mobilità della informazione su sostanze e preparati pericolosi. ACQUISTI VERDI D.M. n. 203 del 08/05/2003 Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo. 55 Dichiarazione Ambientale 2006 5 gg/u RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) 56 (*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici. 8 gg/u RdD RGA 1b – Acquisto di beni e arredi riparabili (nell’eventualità di nuovi acquisti) 2a – Informare e sensibilizzare il personale ed i collaboratori sull’ottimizzazione e razionalizzazione dei consumi di prodotti ausiliari. 4 gg/u RdD RGA / / Finanziarie Risorse quantificate a consuntivo Risorse e/o mezzi Umane 1a - Acquisti verdi di materie e prodotti (es. carta) Responsabile 30/06/2006 31/12/2006 31/12/2006 30/06/2006 30/06/2007 30/06/2008 30/06/2006 Scadenza 31/12/2006 31/12/2007 31/12/2008 Valutazione intermedia Prodottiverdi = materie e prodotti ausiliari eco-compatibili (acquisti verdi) Prodottitot = materie e prodotti ausiliari totali 2. Ottimizzazione e razionalizzazione dei consumi di materie e prodotti ausiliari Note 1. Innalzamento della percentuale di “acquisti verdi” al di sopra dei limiti di legge (40% sul totale degli acquisti di prodotti entro il 2006, il 42% entro il 2007 e il 44% entro il 2008; contro il 30% previsto dalla legge – D.M. n. 203 del 20 maggio 2003) 31/12/2008 Azioni da intraprendere Parametri Traguardi Termine Obiettivo ASPETTO AMBIENTALE Materie e Prodotti ausiliari (*) Riduzione di acquisto e consumo di materiali tradizionali 5. OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVI PROGRAMMI OBIETTIVI RdD Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) 1a - Acquisto di armadi atti al corretto stoccaggio delle sostanze pericolose. 1b - Informare e sensibilizzare il personale ed i collaboratori sulla corretta gestione dell’utilizzo delle sostanze pericolose. Responsabile 57 3 gg/u 2 gg/u Umane / 1.000,00 Finanziarie Risorse e/o mezzi Sostanze e preparati pericolosi / prodotti utilizzati Parametri Azioni da intraprendere 1. Corretta gestione delle sostanze e preparati pericolosi 31/12/2006 30/06/2006 31/12/2005 Valutazione intermedia 31/12/2006 31/03/2006 Scadenza Miglioramento della gestione delle sostanze e preparati pericolosi presso i Centri Nautici Traguardi Termine Obiettivo ASPETTO AMBIENTALE Contaminazione del suolo e Sostanze e preparati pericolose (*) Dichiarazione Ambientale 2006 (*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti da tutti e tre i Centri Nautici. PROGRAMMI Note OBIETTIVI 1a – Verificare la possibilità di installare scarichi WC a doppio pulsante Responsabile Consumi idrici in m3 Parametri Azioni da intraprendere 1. Razionalizzazione dei consumi idrici 31/12/2006 Razionalizzazione dei consumi idrici Traguardi Termine Obiettivo 58 / / gg/u gg/u Centri Nautici. / Finanziarie gg/u Umane Risorse e/o mezzi ASPETTO AMBIENTALE Risorse idriche (*) Dichiarazione Ambientale 2006 RGA (Presidenza) Referenti locali SGA 2 (per i Centri Nautici) RGA (Presidenza) 1b – Verificare la possibilità di installare Referenti locali SGA 2 rubinetti con pulsante a pressione (per i Centri Nautici) RGA (Presidenza) 1c – Sensibilizzazione del personale rispetto 3 Referenti locali SGA al corretto utilizzo della risorsa idrica (per i Centri Nautici) (*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre PROGRAMMI 30/06/2006 30/06/2006 30/06/2006 Valutazione intermedia 31/12/2006 31/12/2006 31/12/2006 Scadenza Note OBIETTIVI 2a – Acquisto di lampade a basso consumo 1a – Informare e sensibilizzare il personale sulla riduzione dei consumi energetici RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) RdD RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) Responsabile 2 gg/u 3 gg/u Umane 300,00 59 / Finanziarie Risorse e/o mezzi Numero di dotazione eco-compatibili / dotazioni totali Consumo di risorse energetiche kWh anno / N. personale operante 30/06/2006 30/06/2006 Valutazione intermedia 31/12/2006 1. Riduzione del 2% dell’utilizzo di energia elettrica rispetto al 2005 2. Aumento delle dotazioni eco-compatibili (apparecchiature, lampade, ecc.) Azioni da intraprendere Parametri Traguardi Termine Obiettivo ASPETTO AMBIENTALE Risorse energetiche (*) Riduzione dei consumi energetici Dichiarazione Ambientale 2006 (*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici. PROGRAMMI 31/12/2006 31/12/2006 Scadenza Note OBIETTIVI 1b – Richiesta alle società eroganti il servizio di pubblica raccolta la collocazione nei pressi dei siti della LNI, di cassonetti per la raccolta differenziata della carta e della plastica e vetro 1c – Verifica e stipula di apposite convenzioni con ditte terze per la raccolta differenziata dei rifiuti 1a – Acquisto di contenitori per la raccolta differenziata (toner, carta, plastica, vetro, ecc.) RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) RdD RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) Responsabile 4 gg/u 5 gg/u 3 gg/u Umane 60 / / 2.000,00 Finanziarie Risorse e/o mezzi Incremento della quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata 30/06/2006 30/06/2006 30/06/2006 Valutazione intermedia 1. Attivazione della sistema di Raccolta Differenziata dei rifiuti prodotti 31/12/2006 Miglioramento della gestione dei rifiuti prodotti Azioni da intraprendere Parametri Traguardi Termine Obiettivo ASPETTO AMBIENTALE Rifiuti prodotti (*) Dichiarazione Ambientale 2006 (*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici. PROGRAMMI 31/12/2006 31/12/2006 31/12/2006 Scadenza Note OBIETTIVI 5 gg/u 10 gg/u 10 gg/u 5 gg/u 20 gg/u 15 gg/u RGA (Presidenza) Referenti locali SGA RdD RGA (Presidenza) RdD RGA (Presidenza) RdD RGA (Presidenza) AD RdD RGA (Presidenza) Referenti locali SGA (per i Centri Nautici) 1a – Sensibilizzare i fornitori sulle proprie prestazioni ambientali. 2a – Sensibilizzare le Sezioni e Delegazioni sull’attuazione di una politica di approvvigionamenti verdi. 2b – Sensibilizzare le Sezioni e Delegazioni sull’attuazione del Regolamento EMAS, tramite la redazione di Linee guida sulla Gestione ambientale. 2c – Stipulare convenzioni per favorire l’adesione al Regolamento EMAS delle Sezioni e Delegazioni. 3a - Istituzionalizzare e consolidare i rapporti di collaborazione informale in materia di ambiente, con Enti Parchi (nazionali e Regionali) Aree Marine protette, Regioni e Province. 4a – Informazione e sensibilizzazione degli Utenti sulle modalità gestionali ambientali della LNI e predisporre materiale informativo presso i C.N. Umane Responsabile 1.000,00 61 / / 1.500,00 / / Finanziarie Risorse e/o mezzi Numero di Politiche e Dichiarazioni Ambientali distribuite Distribuire le Linee guida al 100% delle Sezioni e Delegazioni Numero di eventi organizzati in materia di ambiente/ totale eventi Azioni da intraprendere Parametri Traguardi Obiettivo Termine 30/06/2006 30/06/2006 30/06/2006 30/06/2006 30/06/2006 30/06/2006 Valutazione intermedia ASPETTO AMBIENTALE Aspetti Indiretti (*) Riduzione degli aspetti ambientali indiretti significativi 31/12/2006 1. Sensibilizzazione dei fornitori; 2. Sensibilizzazione delle Sezioni e Delegazioni e dei Soci; 3. Sensibilizzazione delle parti interessate (es. autorità, Enti Parco, ecc.); 4. Sensibilizzazione degli Utenti sulle corrette modalità di gestione ambientale. Dichiarazione Ambientale 2006 (*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici. PROGRAMMI 31/12/2006 31/12/2006 31/12/2006 31/12/2006 31/12/2006 31/12/2006 Scadenza Note Dichiarazione Ambientale 2006 GLOSSARIO3 EMAS (Eco Management And Audit Scheme): Sistema Comunitario di Ecogestione ed Audit, al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni, per valutare e migliorare le prestazioni ambientali delle organizzazioni e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni pertinenti. Politica ambientale: obiettivi e principi generali di azione di un’organizzazione rispetto all’ambiente, ivi compresa la conformità a tutte le pertinenti disposizioni regolamentari sull’ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; tale politica ambientale costituisce il quadro per fissare e riesaminare gli obiettivi e i target ambientali. Miglioramento continuo delle prestazioni ambientali: processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del Sistema di Gestione Ambientale relativi alla gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali; questo miglioramento dei risultati non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività. Prestazione ambientale: i risultati della gestione degli aspetti ambientali da parte dell’organizzazione. Analisi ambientale: esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione. Aspetto ambientale: elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente (allegato VI) (un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo). Impatto ambientale: qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione. Programma ambientale: descrizione delle misure (responsabilità e mezzi) adottate o previste per raggiungere obiettivi e target ambientali e relative scadenze. Obiettivo ambientale: obiettivo ambientale complessivo, conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto possibile. Sistema di Gestione Ambientale: parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale. Audit ambientale: strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica ed obiettiva delle prestazioni dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente al fine di: facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto sull’ambiente; valutare la conformità alla politica ambientale compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione (allegato II). Dichiarazione ambientale: serve a fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione nonché sul continuo miglioramento della prestazione ambientale. 3 - Definizioni del Regolamento Comunitario n. 761/2001. 62 Dichiarazione Ambientale 2006 6. VALIDAZIONE EMAS La Lega Navale Italiana dichiara che i dati contenuti nel presente documento sono reali. Il periodo di validità della presente “Dichiarazione Ambientale“ è di anni tre a partire dalla data di convalida della stessa; pertanto nel 2009 verrà riemesso il documento o qualora dovessero verificarsi sostanziali modifiche di produzione o legislative. La Lega Navale Italiana si impegna a trasmettere i necessari aggiornamenti annuali convalidati nella Dichiarazione Ambientale all’Organismo Competente ed a metterli a disposizione del pubblico, secondo quanto previsto dal Regolamento CE n. 761/2001. Il progetto è stato condotto con il supporto tecnico dell’ing. Marco Cepparulo e del dr. Daniele La Regina della società IGEAM S.r.l.. Il Verificatore Ambientale accreditato che ha certificato la validità e la conformità della presente Dichiarazione Ambientale al Reg. CE n. 761/2001 è: CERTIQUALITY Via Gaetano Giardino, 4 20123, Milano tel. 02 806917.1 fax 02 86465295 www.certiquality.it e-mail: [email protected] N° DI ACCREDITAMENTO IV-0001 63 STILGRAFICA srl 00159 Roma • Via Ignazio Pettinengo, 31/33 Tel. 06 43588200 • Fax 06 4385693 www.stilgrafica.com - [email protected] Finito di stampare nel mese di Marzo 2007