dichiarazione ambientale

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dichiarazione ambientale
LEGA NAVALE ITALIANA
Presidenza Nazionale
DICHIARAZIONE
AMBIENTALE
SEDI
Presidenza Nazionale (Roma)
Centro Nautico di Sabaudia (LT)
Centro Nautico di Lido delle Nazioni (FE)
STILGRAFICA srl
Convalida
Certiquality
n. E259
20-10-2006
00159 Roma • Via Ignazio Pettinengo, 31/33
Tel. 06 43588200 • Fax 06 4385693
www.stilgrafica.com - [email protected]
Finito di stampare nel mese di Marzo 2007
Dichiarazione Ambientale 2006
INDICE
LETTERA DI PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE .......................................... 5
1. DESCRIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ........................................................ 7
1.1 INFORMAZIONI GENERALI ............................................................................... 7
1.2 LA STRUTTURA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA ........................................................ 9
1.3 LA STORIA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA ............................................................10
1.4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE ................................................................14
1.5 LA LEGA NAVALE ITALIANA E L’AMBIENTE.............................................................17
1.6 INQUADRAMENTO TERRITORIALE .......................................................................20
1.6.1
Sede della Presidenza Nazionale – Roma.............................................20
1.6.2
Centro nautico di Sabaudia ...............................................................21
1.6.3
Centro Nautico di Lido delle Nazioni....................................................25
2. IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ................................................29
2.1 ORGANIZZAZIONE AMBIENTALE ........................................................................29
2.2 COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE E SENSIBILIZZAZIONE ..........................................32
2.3 STRUTTURA DOCUMENTALE .............................................................................32
3. ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ..................................................35
3.1 MATERIE AUSIALIARIE E SOSTANZE PERICOLOSE .....................................................38
3.1.1
Policlorobifenili e Policlorotrifelini .......................................................38
3.1.2
Materiali contenenti amianto .............................................................38
3.1.3
Sostanze lesive dell’ozono.................................................................38
3.2 CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE .................................................................39
3.3 EMISSIONI IN ATMOSFERA E TRASPORTO TERRESTRE E MARINO ...................................41
3.4 GESTIONE DELLE ACQUE ................................................................................43
3.4.1
Consumo di risorsa idrica..................................................................43
3.4.2
Scarichi idrici ..................................................................................44
3.5 RIFIUTI PRODOTTI .......................................................................................45
3.6 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO .........................................................................47
3.7 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO ..................................................................47
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Dichiarazione Ambientale 2006
3.8 IMPATTO VISIVO .........................................................................................47
3.9 INQUINAMENTO LUMINOSO .............................................................................48
3.10 IMMISSIONE DI RUMORE E VIBRAZIONI................................................................48
3.11 SICUREZZA DEI LAVORATORI ...........................................................................48
3.12 GESTIONE DELLE EMERGENZE ..........................................................................49
3.13 ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI........................................................................50
3.13.1 Prestazioni ambientali degli Utenti durante l’erogazione del servizio ........51
3.13.2 Prestazioni ambientali delle Sezioni e Delegazioni.................................52
3.13.3 Prestazioni ambientali dei fornitori .....................................................52
4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...............................................................54
5. OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO...................................56
6. VALIDAZIONE EMAS ...............................................................................63
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Dichiarazione Ambientale 2006
LETTERA DI PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE
La LEGA NAVALE ITALIANA, con l’adozione del proprio Sistema di Gestione Ambientale e Audit
(EMAS) ai sensi del Regolamento Comunitario n. 761/2001, formalizza il raggiungimento degli obiettivi
di miglioramento delle prestazioni ambientali e della messa a punto della propria Politica Ambientale,
elemento cardine e dinamico del sistema di gestione di cui si è dotata.
La LEGA NAVALE ITALIANA, da sempre, si è dedicata con particolare attenzione alle interrelazioni esistenti
fra gli aspetti/impatti ambientali e le attività/servizi svolti, principio chiave riportato nell’art. 2 dello
Statuto ”l’Impegno per la tutela dell’ambiente”.
A partire dal 2005, tale impegno è stato inquadrato in un sistema organico di miglioramento continuo
delle proprie prestazioni ambientali. E’ stata elaborata una puntuale Analisi Ambientale Iniziale secondo
le indicazioni contenute nel Regolamento Comunitario con l’obiettivo della Registrazione EMAS. L’Analisi
ha interessato le attività/servizi erogati sia presso la Presidenza Nazionale di Roma che presso i Centri
Nautici di Lido delle Nazioni, Sabaudia e Taranto. Ciò ha consentito di individuare e misurare tutti gli
aspetti ambientali significativi e i possibili obiettivi di miglioramento. Pertanto, già a partire dal 2005, è
stata definita la Politica Ambientale della LEGA NAVALE ITALIANA e sono state predisposte le procedure per
la sua applicazione al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Si precisa che, seppur il Centro Nautico di Taranto non rientra nel campo di applicazione della
Registrazione EMAS, la Presidenza Nazionale ha l’interesse nel registrare, il prima possibile, il Centro
Nautico. Questo avverrà non appena sarà reso possibile l’accesso ai civili nell’area militare della Scuola
dei Sottufficiali della Marina Italiana. Inoltre, si fa presente che comunque il Centro Nautico di Taranto
ha ottenuto la certificazione ambientale ai sensi della Norma UNI EN ISO 14001:2004.
Il presente documento rappresenta la Dichiarazione Ambientale della LEGA NAVALE ITALIANA ed è il
risultato degli sforzi compiuti in campo ambientale che hanno visto il coinvolgimento di tutte le strutture
della LEGA NAVALE e del personale anche attraverso un’opera capillare di sensibilizzazione.
Tale Dichiarazione Ambientale rappresenta uno strumento di comunicazione strategico che
l’Associazione utilizza verso di tutti i soggetti interessati all’impegno ambientale assunto dalla LEGA
NAVALE ITALIANA, primi fra tutti i giovani, e poi a seguire i Soci, i sostenitori, i fornitori e i contoterzisti. Il
documento in oggetto è disponibile sul sito dell’Ente www.leganavale.it.
Presidente
Marcello De Donno
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Dichiarazione Ambientale 2006
LEGA NAVALE ITALIANA
POLITICA AMBIENTALE
La Lega Navale Italiana, fondata nel 1897, riunisce in Associazione cittadini che “ volontariamente”
operano per “diffondere nel popolo italiano, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare e la
conoscenza dei problemi marittimi”, sviluppando “iniziative promozionali, culturali, sportive,
ambientalistiche, naturalistiche idonee al conseguimento degli scopi statutari”. La Lega Navale
Italiana “promuove e sostiene la pratica del diporto e delle altre attività nautiche”.
La Lega Navale Italiana è un Ente Pubblico preposto a servizi di pubblico interesse sotto la
vigilanza dei Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti; è Ente morale e culturale,
Associazione di protezione ambientale e Associazione di promozione sociale.
La Lega Navale Italiana favorisce la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne e sviluppa le
iniziative promozionali, culturali, naturalistiche, sportive e didattiche idonee al conseguimento degli scopi
dell'Associazione.
Nell’ottica di tale missione ed in linea con i contenuti del VI° Programma Quadro Europeo a favore
dell’ambiente - 2001 - 2010 della Comunità Europea (CE), la Lega Navale Italiana intende impegnarsi nel
miglioramento delle proprie prestazioni ambientali attraverso l’attuazione di un Sistema di Gestione
Ambientale (SGA) conforme al Regolamento comunitario n.761 del 19 marzo 2001 (EMAS).
I principi guida della gestione ambientale della Lega Navale Italiana saranno applicati:
• rispettando le prescrizioni legislative e i regolamenti vigenti in campo ambientale a livello
comunitario, nazionale e locale, sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici;
• tendendo al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali;
• sensibilizzando tutte le Sezioni e Delegazioni della Lega Navale Italiana sull’importanza di attuare i
principi di tutela ambientale;
• favorendo la divulgazione presso i giovani e presso le parti interessate, di argomenti relativi alla
navigazione sostenibile, all’educazione ambientale, all’appropriata fruizione delle aree marine protette
e più in generale, al consapevole utilizzo del mare e delle sue risorse;
• sviluppando, applicando e mantenendo attivo un Sistema di Gestione Ambientale adeguato ed
efficiente per soddisfare gli impegni della Politica Ambientale.
A tal fine, la Lega Navale Italiana formalizza con la presente Politica Ambientale, l’impegno di affrontare
in modo sistematico le attività e i servizi, direttamente o indirettamente svolti, che presentano ricadute
ambientali. In particolare, la Presidenza della Lega Navale Italiana si propone di:
9 Assegnare le risorse e le responsabilità per pianificare e raggiungere gli obiettivi ambientali di
miglioramento della Lega Navale Italiana.
9 Responsabilizzare il personale circa l’adozione di comportamenti sostenibili e richiedere la loro
partecipazione attiva.
9 Informare le parti interessate, primi fra tutti i Soci, dell'impegno assunto nella tutela ambientale,
ricercarne i consensi e sviluppare forme di coinvolgimento e condivisione del miglioramento
continuo.
9 Sviluppare strumenti di diffusione della sensibilità ambientale presso i Soci ed i giovani, veri
destinatari delle attività dell’organizzazione, al fine di accrescere l'educazione collettiva all'adozione di
comportamenti compatibili con la tutela ambientale.
9 Coinvolgere nella gestione degli aspetti ambientali i soggetti terzi che operano per conto della Lega
Navale Italiana, al fine di indurli all'esecuzione controllata delle proprie attività, al fine di prevenire e
contenere l’inquinamento.
9 Sviluppare strategie e comportamenti orientati ad incentivare un "mercato ecologico" per gli acquisti
di cui necessita l’organizzazione, al fine di preferire prodotti e servizi che hanno un minore impatto
sull’ambiente.
Questa Politica Ambientale è comunicata a tutto il personale, alle Delegazioni e Sezioni dislocate
sull’intero territorio nazionale, ai Soci, agli utenti e ai fornitori. Essa è disponibile al pubblico e a
chiunque ne faccia richiesta.
Roma, lì 30 settembre 2005
PRESIDENTE
Marcello De Donno
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Dichiarazione Ambientale 2006
1. DESCRIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
1.1 INFORMAZIONI GENERALI
Nome e ragione sociale
LEGA NAVALE ITALIANA
Codice NACE
91.33 - 92.62
Settore d’attività
Ente Pubblico - Ente preposto a servizi di pubblico
interesse, ai sensi della Legge n. 70/1975
SEDE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE DI ROMA
Località
via Guidubaldo Del Monte, n. 54 - Roma
Provincia
Roma
C.A.P.
00197
Numero telefonico
06/80913701 - 06/80913702 - 06/80913703
Numero Fax
06/809137205
Indirizzo Web
www.leganavale.it
Indirizzo E-mail
[email protected]
Nome della persona di riferimento
Dott.ssa Simona Presta
3 Dirigenti
8 impiegati
9 collaboratori
CENTRO NAUTICO LIDO DELLE NAZIONI
Numero del personale operante
Località
via del Lago n. 44, Lido delle Nazioni, Comacchio
Provincia
Ferrara
C.A.P.
44020
Tel.
0533-379711
Nome della persona di riferimento
Prof. Giuliano Resca
Numero del personale operante
1
1
6
3
Dirigente
impiegato
collaboratori
operai
Totale aree edifici
48.776 m2
Totale area verde
6.100 m2
Totale area asfaltata
451 m2
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Dichiarazione Ambientale 2006
CENTRO NAUTICO SABAUDIA
Località
via Principe Eugenio 9, Sabaudia
Provincia
Latina
C.A.P.
04016
Tel.
0533-379711
Nome della persona di riferimento
Comandante Piero Giunghiglia
Numero del personale operante
1 Dirigente
3 collaboratori
La LEGA NAVALE ITALIANA, in seguito LNI, è un Ente Pubblico preposto a servizi di pubblico
interesse che opera sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e sotto la vigilanza
dei Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti.
La LNI, in relazione a quanto sancito dall’art. 2 del proprio Statuto, persegue lo scopo di
“diffondere nel popolo italiano, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare, lo spirito
marinaro e la conoscenza dei problemi marittimi agli effetti della partecipazione dei cittadini
allo sviluppo e al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno sul mare il loro
campo ed il loro mezzo di azione. Inoltre, favorisce la tutela dell’ambiente marino e delle
acque interne e sviluppa iniziative promozionali, culturali, naturalistiche e didattiche idonee al
conseguimento degli scopi dell’Associazione. Infine essa promuove e sostiene la pratica del
diporto e delle attività nautiche.”
La LNI è stata riconosciuta, con Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2001, come
“Associazione di Protezione Ambientale”, per gli effetti della Legge n. 349/1986.
La LNI opera anche di concerto con le amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, con
le Federazioni sportive del C.O.N.I. e le Leghe Navali Marittime straniere.
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Dichiarazione Ambientale 2006
1.2 LA STRUTTURA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA
La LNI è composta da una Presidenza Nazionale, ubicata a
Roma, e da tre Centri Nautici, ubicati a Sabaudia (RM),
Taranto e Lido delle Nazioni (FE).
La LNI è articolata, oltre alle strutture gestite direttamente
dalla Presidenza Nazionale, in circa 230 Strutture Periferiche,
tra Sezioni e Delegazioni, dislocate su tutto il territorio
nazionale Italiano, sia sulle coste che nelle zone interne.
Ogni Struttura Periferica, diretta da un Presidente che viene
eletto dai Soci (per le Sezioni) o designato dalla Presidenza
Nazionale (per le Delegazioni), costituisce un punto di
aggregazione ed un polo di iniziative di ogni genere finalizzate
soprattutto a far conoscere le problematiche legate al mare
alle nuove generazioni.
Una Sezione è costituita da un numero di Soci superiore a
50; la Delegazione, invece, è una struttura con un numero di
Soci compreso tra 25 e 50.
Oggi i Soci della LNI sono 56.939 (dato al 31/12/2004) e il
parco delle imbarcazioni sociali a vela e a motore raggiunge le
13.165 unità (dato al 31/12/2004).
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Dichiarazione Ambientale 2006
1.3 LA STORIA DELLA LEGA NAVALE ITALIANA
Il 2 giugno del 1897, quindi 108 anni orsono, nasceva a La Spezia la Lega Navale Italiana.
In questa data viene stabilito che il Comitato Centrale della Lega Navale abbia sede a La
Spezia, quindi il Comitato Locale di La Spezia diviene Comitato Nazionale pro Lega Navale. Di
tale comitato fanno parte, tra gli altri, il Sindaco di La Spezia, On. G.B. Paita, gli On.
Fiamberti, De Nobili e Menotti Garibaldi ed il comandante Limo (scrittore con lo pseudonimo di
Argus che diverrà l’anima del comitato).
La prima pubblicazione della Lega Navale che porta il titolo di Pro Lega Navale – Salviamo
L’Italia, esce nel giugno del 1897. La pubblicazione, la quale non era altro che una raccolta dei
discorsi tenuti dal Tenente di Vascello della Riserva, Attilio Mantegazza a Roma, Genova e La
Spezia, viene stampata in 5.000 copie e diffusa presso senatori, deputati, magistrati, militari
nonché membri della Casa Reale.
Allo scopo di diffondere gli ideali e gli obiettivi
della Lega Navale, nel dicembre del 1897,
viene pubblicata una prima rivista illustrata
mensile con il titolo La Lega Navale, definita
“Organo della Lega Navale Italiana”.
Nel 1898 vede la luce il primo volume
letterario della Lega Navale con il titolo Mare
Nostrum.
Nel giugno del 1899 viene indetta la prima
Assemblea Generale della LNI per eleggere il
nuovo comitato centrale, nel quale figurano
come Presidente l’Ammiraglio Emilio Renaud
di Falicon ed altri famosi personaggi tra i quali
il Senatore Prof. G. Capellini, due Deputati al
Parlamento, il Sindaco di La Spezia Giuseppe
Astuto (scrittore di cose di mare), mentre G.
Limo resta capo della Segreteria Generale.
Dicembre 1897, viene pubblicato il primo numero
della rivista della Lega Navale.
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Dichiarazione Ambientale 2006
In quella data viene approvato lo Statuto, che nei primi cinque articoli recita:
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Si è costituita un’associazione col titolo di Lega Navale Italiana.
L’associazione ha per scopo di esercitare una benefica azione a favore dello sviluppo della
nostra marina militare e mercantile, di diffondere in Italia il pensiero navale e l’amore alle
cose di mare e di favorire qualsiasi misura che tenda a migliorare la marineria italiana.
L’associazione curerà di raggiungere i suoi fini a mezzo di una attiva propaganda nella
stampa. Essa bandirà viaggi speciali per visitare le grandi piazze marittime ed i grandi
porti di commercio, ed all’uopo procurerà speciali facilitazioni ai soci, bandirà concorsi,
terrà dei congressi, ecc.
I suoi atti ufficiali saranno inseriti nella rivista: la Lega Navale.
L’associazione ha la sua sede centrale a Spezia e comprende un numero indeterminato di
Sezioni e Sotto-sezioni costituite nelle altre città italiane.
Lo statuto prevedeva anche l’ammissione di donne in qualità di soci e confermava
l’autonomia delle sezioni locali.
Subito dopo la diffusione dello Statuto, la LEGA NAVALE ITALIANA inizia a diffondersi su tutto il
territorio nazionale con la nascita e la crescita di nuove Sezioni, come confermano le date a
seguire:
Milano
(22/06/1899),
Roma
(18/07/1899),
Venezia
(17/12/1899),
Napoli
(23/04/1900), Firenze (24/04/1900), Genova (06/05/1900), Torino (09/07/1900), Macerata
(09/07/1900), Trapani (13/09/1900), La Spezia (14/11/1900), Portoferraio (10/03/1901),
Taranto (17/03/19001) Viareggio (08/05/1901), Livorno (21/5/1901) e molte altre sparse in
tutta Italia. Anche all’estero vengono costituite alcune sezioni: la prima in Egitto, al Cairo, e la
seconda in Argentina, a Rosario.
Nel 1903 la sede Centrale della LNI viene definitivamente trasferita a Roma.
Nel corso dell’assemblea del 1905 si propone che la LEGA NAVALE venga costituita in ente
morale e si decide di pubblicare un organo ufficiale dal titolo Mare nostrum.
In questi anni la LNI comincia ad occuparsi della formazione dei giovani nel settore della
nautica attraverso conferenze e lezioni ed avanzando anche proposte per la riforma
dell’insegnamento negli Istituti Nautici.
Con Regio Decreto del 28 febbraio 1907 la LEGA NAVALE viene eretta a Ente morale. Durante
gli anni del primo decennio del ‘900, la LNI si occupa di una grande quantità di problemi
collegati al mare: unificazione dei servizi marittimi nazionali, riforma del codice della Marina
Mercantile, istituzione di navi scuola, pubblicazione dell’Almanacco Navale. Il settore di
maggiore impegno resta comunque sempre quello giovanile al quale viene dedicata ogni
forma di attenzione.
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Dichiarazione Ambientale 2006
Nel 1914 la LEGA NAVALE ITALIANA indice un Congresso Navale Nazionale per portare alla
ribalta e proporre soluzioni per i problemi di interesse marittimo quali la riorganizzazione dei
cantieri navali e degli arsenali, lo sviluppo dell’industria motoristica, l’equilibrata consistenza
tra marina militare e marina mercantile.
Nel primo dopoguerra la Presidenza Nazionale si adopera soprattutto per la ricostruzione
della Marina Mercantile ed arriva a patrocinare la creazione di una società di navigazione,
l’”Esperia”, omologata dal Tribunale di Genova il 28 maggio 1919, i cui utili sono in parte da
destinare anche al personale navigante a bordo delle navi della Società.
Foto raffigurante il Gruppo Vela di
Genova Sestri del 1932
Foto raffigurante regate veliche
svoltesi a Napoli nel 1932
Cartolina della LNI - Sezione di La
Spezia, raffigurante la Corazzata
di 1^ classe Dandolo.
All’inizio degli anni venti subentra per la LEGA NAVALE ITALIANA un periodo di stagnazione e di
crisi che, nel marzo 1927, induce il Capo del Governo a nominare una Commissione
straordinaria, affidandole il compito di provvedere alla riorganizzazione amministrativa e
finanziaria dell’Ente ed alla revisione dello statuto sociale. L’8 gennaio del 1929, insoddisfatto
dei lavori della Commissione, Mussolini “ritiene opportuno che la LNI, prima di avere dei
normali organi centrali a norma del nuovo statuto, sia retta per qualche tempo da un
Commissario straordinario”. Durante questi anni anche per il settore marittimo il regime
rivolgeva la propria attenzione soprattutto verso i giovani allo scopo di interessarli ed iniziarli
alle attività legate al mare. Questo modo di procedere era in linea con la convinzione che
attraverso la scuola, le organizzazioni sportive e gli altri centri di aggregazione di giovani,
come era la LEGA NAVALE, si potesse creare un’educazione politica favorevole al regime.
Nel 1932 vede la luce un Vocabolario Marinaresco, del Conte Comandante Carlo Bardesono
di Rigras della LEGA NAVALE al fine di far nascere ed alimentare una cultura marinara.
Rendendosi conto, inoltre, dell’importanza di stimolare il diretto contatto con il mare,
l’Associazione organizza un numero crescente di attività sportive e crociere ricreative, tra cui
uno spettacolare viaggio di croceristi della LNI, partiti da Venezia a bordo del Conte Verde, il
15 dicembre 1933, con destinazione l’Estremo Oriente.
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Dichiarazione Ambientale 2006
Nel 1934 viene pubblicato il nuovo testo dello Statuto nel quale la LEGA NAVALE è definita
“Ente morale a carattere associativo con finalità di interesse pubblico”, nonché unico organo
di propaganda marinara. Nel 1939, però, la LNI, come molte altre associazioni allora esistenti,
viene passata alle dipendenze del Partito Nazionale Fascista, al fine di “adeguarne l’attività
all’azione del Regime”.
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale i 200.000 iscritti alla LEGA NAVALE sono
“mobilitati civilmente”, con decreto del Capo di Governo, ma in realtà molti soci sono
richiamati a prestar servizio nelle Forze Armate, per cui l’attività sociale dell’organizzazione
non potrà che languire. In tali difficili circostanze, il periodico L’Italia Marinara sarà di ausilio
allo sforzo bellico con articoli mirati soprattutto a sostenere il morale di chi è impegnato
direttamente sul mare.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, dopo che la guerra ha danneggiato le sue sedi
nautiche, distrutto la sua flotta e disperso i suoi Soci, inizia una fase di ricostruzione e di
rinnovamento per la LEGA NAVALE. Negli anni a seguire vedono la luce diverse opere volte a
mantenere vivi la tradizione e lo spirito marinaresco e a diffondere ulteriormente la cultura del
mare, quali per esempio, il manuale Attrezzatura e manovra, un libro di storia La Marina
militare nella seconda guerra mondiale, un volume intitolato Italia Marinara, che, oltre a
fornire cenni storici sull’Associazione, traccia sinteticamente la storia navale d’Italia,
attraverso i secoli.
Nello stesso periodo vengono organizzate diverse uscite in mare di giovani sulle
imbarcazioni della Marina Militare, riprende la consuetudine delle crociere e viene dato
impulso all’hobby del modellismo navale.
Negli anni seguenti tanti sono gli avvenimenti e le iniziative: dalla stampa di nuove
pubblicazioni, quali il Dizionario Marinaro del 1955, alla partecipazione di soci alle regate
internazionali e ad avventure in solitario, alle iniziative intraprese a seguito dell'accresciuta
richiesta di istruzione velica. Si passa così dalla storia alla realtà odierna della LEGA NAVALE
ITALIANA, come “Ente di diritto Pubblico” ed “Ente pubblico preposto a servizio di pubblico
interesse” posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Il suo attuale statuto,
approvato con DPR del 18 maggio del 1985, pone come finalità, quella di diffondere, in
particolare fra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi, di favorire
la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne, di sviluppare e promuovere iniziative
culturali, didattiche, naturalistiche e sportive, in particolare la pratica del diporto nautico.
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Dichiarazione Ambientale 2006
1.4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
La LNI è stata la prima tra le Associazioni nazionali fondate dopo l’Unità d'Italia a rivolgersi
prioritariamente ai giovani, giudicando questo suo impegno costante come il migliore
investimento per il futuro. Proprio per i giovani si tengono, infatti, nelle Scuole di ogni ordine
e grado, conferenze e dibattiti su temi ecologici e marinari; si organizzano per gli studenti
uscite in mare sulle imbarcazioni dei Soci; si svolgono regolarmente sia a livello centrale che
periferico corsi di vela e di canottaggio. Tenuto conto del numero di ragazzi e ragazze
interessati a queste ultime attività si può affermare che oggi la LNI costituisce il maggior
vivaio italiano di appassionati del mare.
La LEGA NAVALE ITALIANA organizza corsi di ogni genere su argomenti direttamente o
indirettamente collegati al mare. Inoltre detta le regole, alle Sezioni e Delegazioni dipendenti,
per la realizzazione dei corsi di particolare rilevanza: quelli di preparazione agli esami per il
conseguimento della patente nautica, e per la condotta di natanti o imbarcazioni, per i quali in
Italia non è richiesta la patente nautica, che sono i primi del genere organizzati in Italia.
I principali temi trattati sono relativi a:
• vela;
• canoa;
• canottaggio;
• motonautica;
• preparazione
nautica;
per
il
conseguimento
della
patente
• nuoto;
• corsi per la condotta di natanti o imbarcazioni per i
quali non è richiesta la patente nautica;
• sub;
• windsurf;
• pesca sportiva;
• modellismo;
• astronomia nautica;
• meteorologia;
• radiocomunicazioni.
La vela, la canoa ed il canottaggio sono insegnate nei tre Centri Vacanze della LNI gestiti
direttamente dalla Presidenza Nazionale. I Centri nautici Nazionali, ubicati presso il Lago delle
Nazioni (nel Comune di Comacchio), a Sabaudia e a Taranto, ospitano nei mesi estivi (da
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Dichiarazione Ambientale 2006
metà giugno agli inizi di agosto), in turni di 10 giorni ciascuno, circa 1.300 giovani di età
compresa tra gli 11 ed i 15 anni. Inoltre, presso il Centro Nautico di Lido delle Nazioni
vengono svolti, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, corsi di perfezionamento per
aiutanti istruttori di vela con deriva e canoa, riservati ad allievi in età compresa fra i 15 ed i
18 anni. All’interno di questi corsi vengono svolte lezioni teorico-pratiche sulle discipline
specifiche, ma anche lezioni di salvamento dell’uomo a mare (con rilascio da parte della
Federazione Nuoto del brevetto di salvamento di 1° grado), lezioni di primo soccorso e
conduzione di natanti a motore.
La vela non solo coinvolge i giovanissimi alle prime armi, ma interessa migliaia di Soci di
tutte le età, assidui protagonisti di regate organizzate dalle Strutture Periferiche della LNI
(centinaia ogni anno) e dagli altri Circoli velici in Italia e all’estero.
L'elevato numero dei Soci pone la LNI in posizione prioritaria in campo nazionale per
quanto riguarda il diportismo nautico. A questo proposito è da notare che le Sezioni e
Delegazioni svolgono un'intensa e capillare opera per l’educazione dell'utenza, in stretta
collaborazione con le Capitanerie di Porto.
Numerose Strutture Periferiche, poi, organizzano corsi di preparazione per i Soci che
intendono sostenere gli esami per il conseguimento della patente nautica. Il numero dei
frequentatori è imponente, quasi 3.000 ogni anno, ai quali vanno aggiunti i Soci iscritti ad altri
tipi di corsi, dall’astronomia nautica alla meteorologia, dalla modellistica alla motonautica,
dalla radiocomunicazione alla vela.
I corsi per la condotta di natanti o imbarcazioni da diporto per i quali non è richiesta la
patente nautica sono stati invece attivati nell’ultimo anno su base sperimentale, con lo scopo
primario di indirizzare ad un corretto ed educato comportamento di tutti i diportisti LNI,
facendo registrare, per il solo 2004, un numero totale di 2.217 partecipanti.
Il portale www.leganavale.it offre, inoltre, la possibilità di effettuare i seguenti corsi online
aperti a tutti e completamente gratuiti:
ƒ
cultura nautica;
ƒ
arte marinara;
ƒ
architettura navale.
Questi corsi sono utili anche a chi vuole acquisire conoscenze propedeutiche o
approfondimenti paralleli alle frequenze di corsi per la Patente Nautica organizzati dalle
Sezioni. Essi garantiscono:
ƒ
la presenza di un tutore a disposizione via e-mail;
ƒ
un attestato di frequenza previo superamento di prova finale.
15
Dichiarazione Ambientale 2006
Si tratta di un considerevole volume di multiformi
attività delle quali dà puntuale notizia il mensile “LEGA
NAVALE”,
edito
dalla
Presidenza
Nazionale,
che
è
attualmente il più ''anziano" periodico mensile italiano di
carattere marinaro in campo civile.
Oltre a trattare i temi inerenti all'attività sociale, “LEGA
NAVALE”, che viene inviato gratuitamente a tutti i Soci,
pubblica articoli di grande interesse riguardanti le
Marine Militari, mercantili da pesca e da diporto nonché
l'ecologia delle acque.
Rivista mensile “LEGA NAVALE”
Anno LXXIV N. 12
16
Dichiarazione Ambientale 2006
1.5 LA LEGA NAVALE ITALIANA E L’AMBIENTE
Difendere il mare è uno dei principali fini istituzionali della Lega Navale Italiana: lo
stabilisce l'art. 2 dello Statuto che testualmente dice: "La Lega Navale Italiana favorisce la
tutela dell'ambiente marino e delle acque interne e sviluppa le iniziative promozionali,
culturali, naturalistiche e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell'Associazione".
Fin dalla sua istituzione la LEGA NAVALE ITALIANA ha svolto una importante attività di
protezione dell'ambiente marino attraverso due funzioni convergenti:
9
la sensibilizzazione dei giovani e degli
adulti sui problemi ambientali mediante
convegni, pubblicazioni, conferenze, ecc.;
9
l'opera
concreta
conservazione,
e
alla
fattiva
tutela
volta
alla
ed
al
risanamento di spiagge, tratti di mare e
fondali
marini,
in
accordo
con
le
Capitanerie di Porto e le altre Associazioni
Studenti che effettuano la pulizia delle coste
ambientalistiche.
Per quel che riguarda l'attività di sensibilizzazione, la LEGA NAVALE ITALIANA svolge
innanzitutto, attraverso le proprie Sezioni e Delegazioni ed a mezzo dei Delegati Scolastici
presenti nelle scuole, un’assidua azione di promozione verso gli studenti, al fine di diffondere
fra i giovani l'amore per il mare e la consapevolezza dei problemi dell'ambiente marino.
Nell'anno 2000, i Soci della LEGA NAVALE hanno sviluppato, insieme con Legambiente, una
campagna che ha fatto giungere oltre 100.000 cartoline al Commissario Europeo per
l'ambiente al fine di sollecitare un deciso intervento dell'Unione sulla sicurezza delle navi che
trasportano carichi inquinanti.
Sempre nell'ambito della sensibilizzazione si distingue particolarmente, per il suo alto
valore culturale e scientifico, il convegno annuale internazionale "Mare e Territorio"
organizzato fin dall'anno 1982 dalla Sezione LNI di Agrigento, al quale è associato il concorso
per i giovani "Conoscere il mare", di prevalente contenuto ambientale. In riconoscimento di
tale attività, nel 1989, l'allora Presidente della Sezione della Lega Navale di Agrigento, Dott.
Gaetano Allotta, ha ricevuto il premio GLOBAL 500 dell'UNEP - che è l'organizzazione per
l'ambiente delle Nazioni Unite - per il suo decennale impegno volto alla tutela del mare.
17
Dichiarazione Ambientale 2006
Gli atti di tali Convegni "Mare e Territorio" vengono regolarmente pubblicati dalla Sezione
di Agrigento e rappresentano un patrimonio culturale ed informativo di grande valore. Per
quanto riguarda le attività pratiche a tutela del mare, molte Sezioni e Delegazioni hanno
costituito nel loro ambito "Gruppi di tutela ambientale", si segnalano - tra i più attivi - quelli di
Salerno, Castellammare di Stabia, di Bolsena, di Agrigento, di Talamone, di Venezia, di Trieste
e di Quinto al Mare, ed i molti altri le cui iniziative sono indicate nel sito Internet della
rispettiva Sezione. Tali gruppi sono in continua espansione, tanto che si prevede, in breve
tempo, la loro istituzione in ogni Struttura Periferica.
Tra le attività più significative svolte nel
2001, è da segnalare il monitoraggio delle
acque dei Golfi di Salerno e Napoli, svolto
dalla nostra Sezione di Salerno in base ad una
convenzione con la Regione Campania.
Un Socio Lega Navale Italiana esperto subacqueo
mentre effettua rilievi sul fondo per studiare nuovi
sistemi per proteggere la flora e la fauna marine
Tutte le attività finalizzate alla tutela dell'ecosistema marino sono svolte dalle Sezioni e
Delegazioni in collaborazione con gli Enti Locali e con le maggiori organizzazioni a carattere
nazionale e locale che istituzionalmente svolgono tali compiti ed, in particolare, con
l’Associazione "Mare Vivo", soprattutto per quanto riguarda le operazioni di monitoraggio da
inquinamento e pulizia di spiagge, tratti di mare e fondali di porti.
Particolarmente vivo è l'impegno dei Soci della LEGA NAVALE ITALIANA nel coinvolgere in tali
attività studenti di ogni età delle scuole locali. Notevole è, inoltre, l'impegno dei Soci nel
segnalare alle autorità locali ed alle associazioni ambientalistiche, durante le navigazioni
costiere o d'altura, la presenza di capodogli, delfini e tartarughe, nonché quello nel segnalare
immediatamente alla Capitaneria di Porto i tratti di mare che risultano inquinati da rifiuti e
scarichi di combustibili da navi petroliere o da imbarcazioni munite di motori marini.
Per il futuro la LEGA NAVALE ITALIANA intende incrementare la partecipazione degli studenti
alle sue attività ambientalistiche ed in tal senso ha già stipulato, con l'ausilio delle proprie
Strutture Periferiche, numerose convenzioni con Provveditori e Presidi. Nell’esecuzione di tutti
i programmi di avviamento pratico agli sport acquatici, verrà dato primario rilievo alla
sensibilizzazione dei giovani circa la responsabilità ed i problemi della tutela dell'ambiente
18
Dichiarazione Ambientale 2006
marino. Inoltre, gli studenti di alcune scuole convenzionate che usciranno in mare con
imbarcazioni a vela per conoscere i principi della navigazione, svolgeranno anche esercitazioni
pratiche con i docenti di chimica e fisica muniti di apparecchiature portatili, per accertare lo
stato di inquinamento del mare, sottocosta ed al largo, ed apprendere i principali elementi su
cui si fonda l’adozione di un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del mare.
Nell’agosto del 2005, la Sezione della LNI d
Crotone ha siglato un Protocollo d’Intesa con
l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta di Capo
Rizzuto, che prevede lo svolgimento di “attività
che verranno reputate dalle parti funzionali ad
una efficiente ed efficace promozione delle
finalità dell'Area Marina Protetta nonché delle
attività
che
su
di
essa
insistono”,
anche
mediante la partecipazione di Soci e studenti
della
LNI.
Tali
attività
riguardano
anche
campagne per il monitoraggio delle acque e di
Fortezza aragonese di Le Castella “Area Marina
Protetta di Capo Rizzuto”
salvaguardia delle coste dall’inquinamento.
Dal momento che anche altre Sezioni della LNI hanno, da tempo, proficuamente avviato
diverse forme di collaborazione con altre Aree Marine Protette e Parchi Nazionali e Regionali,
si prevede e si auspica che quello siglato a Capo Rizzuto sia solo il primo di una serie di
analoghi Protocolli d’Intesa da formalizzare in futuro, con altri Enti Gestori di aree protette.
Infine, bisogna ricordare che l'ambiente marino può essere salvato solo se - alle imprese
collettive di grande visibilità - si aggiungerà l'impegno responsabile dei singoli nelle "piccole
cose". Per questo tutti i Soci della LNI si attengono ad un "codice di comportamento" che
impone a ciascun Socio di rispettare e far rispettare l'ambiente marino evitando:
9
l'inquinamento attraverso il lancio di rifiuti in mare, di materiali di ogni tipo ed, in
particolare, buste di plastica non biodegradabili, di oli combustibili o esausti di motori,
ecc.;
9
al massimo di tenere acceso il motore delle imbarcazioni al rientro in porto o prima di
partire, usando ove possibile il vento e le vele quale forza motrice delle imbarcazioni.
Tutti i Soci sono e si sentono impegnati ad essere d'esempio durante la navigazione ed a
comportarsi sempre da perfetti marinai anche sotto il profilo del rispetto ambientale.
19
Dichiarazione Ambientale 2006
1.6 INQUADRAMENTO TERRITORIALE
La LNI è articolata in una Presidenza Nazionale, sita in Roma, e in tre Centri Nautici, ove,
durante la stagione estiva, vengono effettuati dei corsi di avviamento e di perfezionamento
agli sport nautici per circa 1.300 giovani di età compresa tra gli 11 ed i 15 anni.
I Centri Nautici della LNI sono situati a:
• Sabaudia, presso il Distaccamento Sportivo della Marina Militare Italiana;
• Lido delle Nazioni, presso il Lago delle Nazioni;
• Taranto, presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare Italiana.
Inoltre, e presente in tutto il territorio Nazionale, sia sulle coste che nelle zone interne, con
circa 230 Sezioni e Delegazioni, strutture indipendenti che hanno sposato lo Statuto.
1.6.1 Sede della Presidenza Nazionale – Roma
Presidenza Nazionale
La Presidenza Nazionale è situata
nel Comune di Roma in via Guidubaldo
Del Monte n. 54, zona Flaminio –
Parioli, all’interno del Municipio II.
La Presidenza Nazionale è in affitto
all’interno di locali di proprietà del
Demanio Pubblico. I locali, adibili ad
uso ufficio, sono composti da 10 vani
ed un bagno.
Il Municipio II si estende su una superficie pari a 13,60 Km2, conta una popolazione di
123.764 abitanti (al 31/12/2002) ed ha una densità 9.047,10 ab/kmq.
Il Municipio II è compreso tra il Fiume Tevere, il Fiume Aniene, la Via Flaminia, la Via
Salaria, la Via Nomentana e le Mura Aureliane.
20
Dichiarazione Ambientale 2006
1.6.2 Centro nautico di Sabaudia
Uno dei Centri Nautici della LEGA NAVALE ITALIANA è situato nel territorio del Comune di
Sabaudia, in Provincia di Latina, sulle sponde del Lago di Sabaudia.
Il Comune di Sabaudia si estende su una
superficie di 144,32 Km2, con una popolazione di
16.625 abitanti (ISTAT 2001) ed una densità di
112,7 ab./Km2. Il Comune confina:
• a Nord con il Comune di Latina;
• ad Est con i Comuni di San Felice Circeo,
Terracina e Pontinia;
• ad Ovest con il Mar Tirreno;
Centro Nautico LNI di Sabaudia (LT)
• a Sud con il Comune di San Felice Circeo.
La città nasce nel 1934 nel cuore dell'Agro pontino, sorto dalla bonifica delle secolari paludi
durante il regime fascista. Affaccia sul mar Tirreno e sulle sponde del Lago di Sabaudia (o di
Paola). La quasi totalità del territorio comunale fa parte del Parco Nazionale del Circeo,
istituito nel 1934 e comprendente originariamente l’antica ed inospitale "Selva di Terracina", il
Lago di Sabaudia, la Duna Litoranea ed il Promontorio del Circeo. Il Parco, nel corso degli anni
si è ingrandito fino ad arrivare ad un estensione totale di 85.000 ha.
Il
Centro
Nautico
è
inserito
all’interno di un’area militare gestita
della
Marina
Militare
Centro Nautico di Sabaudia
Italiana.
All’interno di quest’area la LNI dispone
di una zona recintata, dove sono
posizionate alcune strutture utilizzate
per
l’alloggiamento/pernottamento
degli studenti (n. 6 unità abitative da
circa 15 posti), per i servizi igienici (n.
2 unità) per il deposito dei materiali,
per l’infermeria, per la direzione e
segreteria (n. 4 unità).
I corsi sono organizzati in 4 turni, dalla metà di giungo alla fine di luglio: per ogni turno il
Centro Nautico può ospitare fini ad un massimo di 75 giovani studenti.
21
Dichiarazione Ambientale 2006
Geomorfologia ed Idrogeologia
Il settore della Pianura Pontina, che comprende il Comune di Sabaudia, è delimitato verso
NE dalle catene montuose dei Monti Lepini ed Ausoni, verso S e SW dal Mar Tirreno e verso
NW dalle propaggini delle strutture vulcaniche dei Colli Albani.
Le unità geomorfologiche, presenti nell'area del Parco, sono:
ƒ Promontorio roccioso del Circeo
Rilievo calcareo che raggiunge i 541 m
s.l.m.
Il
Promontorio
propaggine
affiora
meridionale
rappresenta
elevata,
una
struttura
carbonatica
che
si
a
è
e
carbonatica
dell’originaria
tettoniche,
nella
dell’area
piattaforma
seguito
di
vicende
dislocata
in
gradoni
successivamente più profondi verso il mar
Tirreno, dando così luogo alla depressione
riempita
successivamente
dai
sedimenti
dune
litoranee
Lago di Paola (o Lago di Sabaudia)
lacustri.
ƒ Spiaggia
sabbiosa
e
consolidate (dune recenti)
Alle falde del monte del Circeo, si estende,
per circa 24 km verso nord, sino alla
località Capo Portiere, la duna recente
costituita da una successione continua di
rilievi sabbiosi, che separano i quattro laghi
costieri
dal
mare,
formando
un’ampia
insenatura che si protende fino ad Anzio.
Le
dimensioni
della
duna
diminuiscono
procedendo da sud verso nord; l’intera
area
è
soggetta
ad
intensi
fenomeni
erosivi, in particolare nel tratto antistante i
Lago di Caprolace
Laghi di Caprolace e Monaci, che hanno
determinato, circa venti anni fa, la chiusura
al traffico di un tratto della strada costiera.
22
Dichiarazione Ambientale 2006
ƒ Sistema dei laghi costieri con sedimenti lacustri impermeabili
Nel territorio del Parco sono presenti quattro bacini lacustri, di seguito elencati:
Il Lago di Sabaudia (o di Paola), il più articolato e meridionale dei quattro, raggiunge i 10
m di profondità e presenta, sulla sponda interna, cinque profonde insenature perpendicolari
alla linea di costa; il lago ha un’estensione prossima ai 4 km2.
Il Lago di Caprolace, di forma grossomodo
rettangolare, con estensione prossima ai 3
km2 e profondità massima 4 m.
Il
Lago
di
Monaci,
il
più
piccolo,
trapezoidale, con profondità tra 0,80 m e
1,5 m, esteso per circa 0,9 km2.
Il Lago di Fogliano, che si estende per
complessivi 4 km2 con una profondità
media
di
circa
2
m;
ha
una
forma
allungata.
Le zone umide
ƒ Duna Continentale, con la foresta planiziaria e le grandi aree agricole
La Duna Continentale costituisce l'unità geomorfologica principale e, grazie alla sua buona
permeabilità, è il principale acquifero superficiale dell'area. Esso è limitato verso NE dal
fiume Sisto, che incide i sedimenti limoso argillosi e torbosi che riempiono la depressione
pontina, verso SO dal Mar Tirreno e dal complesso dei sedimenti dei laghi costieri e cordoni
dunari ed, infine, a SE dai calcari e dai flysch del Circeo. Verso il basso l’acquifero è
confinato da un basamento impermeabile continuo che consente l’alimentazione dalle sole
acque meteoriche di filtrazione.
La pianura è interessata da una fitta rete di canali e collettori delle acque medie e basse.
Le acque medie fanno capo principalmente a Rio Martino e al canale Linea Pio, quelle basse,
invece, al Fiume Sisto e, per sollevamento, al canale Linea Pio. Altri collettori di acque medie
servono il versante Sud-Ovest della regione dunosa costiera; le loro acque vengono raccolte
dai fossi di Foce Verde e Nocchia, ultimo affluente del Rio Martino.
Le depressioni intorno ai laghi costieri hanno reti autonome di raccolta delle acque basse.
Tali acque vengono sollevate con piccoli impianti idrovori. La rete di canalizzazione provoca un
rapido smaltimento delle precipitazioni meteoriche limitando in maniera notevole l'infiltrazione
e, quindi, la ricarica delle falde sotterranee. L'unica zona favorevole è costituita dall'area
dunare tra il Fiume Sisto ed il mare.
23
Dichiarazione Ambientale 2006
Climatologia
Il clima a Sabaudia può essere definito come “temperato-caldo mediterraneo con
prolungamento della stagione estiva e inverno mite”; la zona costiera è influenzata dalla
presenza del mare che contribuisce a mitigare gli inverni ed a rendere meno torrido il caldo
estivo, grazie alla presenza delle brezze marine, mentre le zone interne sono caratterizzate da
inverni leggermente più rigidi e da estati più calde e torride. Durante il corso dell’anno si
registra un elevato tasso di umidità, determinata dalla posizione vicino al mare, dalla
presenza dei laghi costieri e dei numerosi canali di bonifica e dall’altitudine quasi nulla.
Temperature
I valori della temperatura media delle minime mensili, negli anni tra il 1999 e il 2003, sono
compresi tra i 3°C del mese di febbraio e i 19,6°C del mese di agosto. I valori della
temperatura media delle massime mensili oscillano tra i quasi 13°C del mese di gennaio e i
31°C del mese di agosto.
Precipitazioni meteoriche
Il clima mediterraneo, tipico della Regione Lazio, è caratterizzato da regimi pluviometrici
con stagionalità molto marcata: un massimo in primavera, ad aprile, ed uno in autunno, a
novembre, e un minimo in estate nel periodo di giugno.
In novembre, infatti, cadono mediamente circa 140 mm di pioggia, in giugno circa 12 mm.
Umidità
Negli anni compresi tra il 1999 ed il 2003 i valori medi mensili dell’umidità minima sono
compresi tra il 45,5% del mese di luglio e il 66% del mese di dicembre, mentre i valori medi
dell’umidità massima sono compresi tra il 94% e il 97% durante tutto l’anno. Ne risulta che il
clima di Sabaudia è molto umido.
Venti
La velocità media (1999-2003) del vento è compresa tra i 13,6 e i 15 nodi, mentre i valori
massimi sono stati di 18,7 nodi nel 2000 e di 17,5 nodi nel 2002.
Il mese mediamente più ventoso è stato quello di aprile con 16,4 nodi.
24
Dichiarazione Ambientale 2006
1.6.3 Centro Nautico di Lido delle Nazioni
Un altro Centro Nautico della LEGA NAVALE ITALIANA è situato all’interno del territorio del
Comune di Comacchio, in Provincia di Ferrara, presso il Lago Lido delle Nazioni.
Il Comune di Comacchio si estende su di una
superficie di 285 Km2, conta una popolazione di
21.179 abitanti (ISTAT 2001) con una densità di
74,31 ab./Km2 e confina con:
• a Nord con i Comuni di Codigoro e Lagosanto;
• ad Ovest con i Comuni Ostellato e Portamaggiore;
• a Sud – Ovest con il Comune di Argenta;
• a Sud con i Comuni di Alfonsine e Marina di
Ravenna;
Flotta di barche condotte dai giovani velisti al • ad Est con il Mar Adriatico.
Centro Nautico della LNI di Lido delle Nazioni
La storia di Comacchio è legata all'evoluzione morfologica ed idrografica del territorio ed al
progressivo avanzamento della linea costiera, dovuto agli apporti alluvionali del Po: questi
fattori hanno profondamente influenzato la connotazione del paese.
Comacchio ovvero "paese dei pescatori" potrebbe derivare dal greco kuma, “onda” o da
commeatulus, “raduno di navi” oppure “di dossi”, dato che la leggenda vuole che il paese sia
sorto su 13 isolotti. Tale territorio deve la sua origine e la sua attuale struttura al deposito
fluviale dei detriti ed all'intervento decisivo, tramite bonifiche di specchi d'acqua, da parte
dell'uomo. Il centro storico conserva ancora l'aspetto originario ed è attraversato da una rete
di canali che la caratterizzano come città lagunare.
Il litorale di Comacchio, che si estende per 25 chilometri, è un litorale sabbioso fatto di
immense spiagge di sabbia finissima e dorata: sono i famosi sette Lidi di Comacchio.
25
Dichiarazione Ambientale 2006
Il Centro Nautico, posizionato
sulla
riva
del
Lago
Lido
delle
Centro Nautico Lido delle Nazioni
Nazioni, nasce all’interno di un’area
privata,
gestita
All’interno
di
dalla
quest’area
LNI.
la
LNI
dispone di alcune strutture (uffici,
mensa, infermeria, servizi igienici,
ecc.) e di alcune roulottes utilizzate
come
alloggio
degli
istruttori.
Infine, i ragazzi vengono alloggiati,
per tutto il periodo del corso, in
diverse tende da campo, montate
annualmente prima dell’inizio dei
corsi.
Inoltre, gestisce anche una piccola banchina per l’ormeggio dei vari mezzi nautici.
Il Centro Nautico organizza 5 turni di corsi (dalla metà di giugno agli inizi di agosto), della
durata di 10 giorni: il Centro ospita ogni anno circa 500 giovani studenti (all’incirca 100 per
ogni singolo turno).
Infine, presso il Centro Nautico di Lido delle Nazioni vengono effettuati, nel mese di
settembre, dei corsi di perfezionamento per aiutanti istruttori di vela con deriva e canoa,
riservati agli allievi in età compresa tra i 15 ed i 18 anni. Durante questo periodo vengono
svolte lezioni sia teoriche che pratiche della disciplina specifica, ma anche lezioni di
salvamento dell’uomo a mare, lezioni di primo soccorso e conduzione dei natanti a motore. La
partecipazione media a tali corsi è di circa 40 ragazzi per ogni stagione.
Geologia e geomorfologia
La Pianura Padana, con un’area totale di circa 30.000 Km2, è situata tra la catena
montuosa degli Appennini settentrionali, a sud-ovest, le Alpi a nord e verso est si apre sul
Mare Adriatico, ed è la piana alluvionale in cui scorrono il fiume Po ed i suoi affluenti. In
termini geologici, il Mare Adriatico e la Pianura Padana sono due parti dello stesso bacino
sedimentario. Il suo attuale stadio evolutivo iniziò in tempi Pliocenici (6 Ma) accumulando, nel
tempo, uno spessore di sedimenti fino a 7 Km ed è perciò uno dei più giovani foreland basins
nel mondo. Il panorama della Pianura Padana è estremamente vario:
• nella parte più a nord mostra morfologie e depositi di origine glaciale e fluvio-glaciale;
26
Dichiarazione Ambientale 2006
• nella parte meridionale, come le zone basse dell’Emilia-Romagna, il panorama è quello
tipico di una piana alluvionale, con zone rialzate (canali ed argini dei fiumi principali) e
zone basse (le aree tra i fiumi, conosciute come bacini interfluviali) le quali, finché non
furono completamente drenate dall’uomo nel corso dei secoli, sono state teatro di
alluvioni e perciò non abitate.
L’area costiera mostra il tipico panorama del delta del Po, con canali distributori e tra di
essi baie generalmente allagate, dove le acque del fiume si mescolano a quelle del Mare
Adriatico. Da un punto di vista geologico, i materiali nel sottosuolo poco profondo della piana
del Po sono formati da sedimenti alluvionali accumulati dal trasporto del fiume Po e dei suoi
affluenti in poco più di un milione di anni.
Idrogeologia ed Idrologia
Il territorio costiero ferrarese ha avuto origine per il concorso dell’apporto fluviale e
dell’azione di ridistribuzione dei sedimenti operata dal mare. E’ pertanto contraddistinto dalla
presenza di sistemi isorientati di cordoni litoranei, affioranti o sepolti, che lo attraversano da
nord a sud e da aree corrispondenti ad antichi tracciati fluviali, generalmente rilevate e
sinuose.
L’acquifero freatico è contenuto nei sedimenti
permeabili deposti in questi ambienti e composti da
sabbie e sabbie limose (spessore medio di circa 15
m); mentre il limite inferiore dell’acquifero freatico è
rappresentato
da sedimenti argillosi deposti
in
ambiente marino (spessore di circa 35/40 m). La
forma della superficie freatica è ondulata con
culminazioni coincidenti con i cordoni di dune (aree
di alimentazione) e depressioni (aree di drenaggio)
corrispondenti ad azioni idrauliche ed emungimenti.
L’alimentazione della falda freatica dolce avviene
attraverso le precipitazioni meteoriche, gli apporti di
Vista del Lago Lido delle Nazioni
acqua dai corsi d’acqua e dal sistema dei canali
consortili.
L’area costiera evidenzia criticità legate alla geomorfologia ma anche all’uso del territorio.
Le criticità legate all’acqua sono riassumibili in ingressione del cuneo salino, per quanto
riguarda le acque di falda, e carico eccessivo di nutrienti, per quelle superficiali.
27
Dichiarazione Ambientale 2006
La salinizzazione dell’acqua può essere riferita a molteplici cause, naturali ed antropiche, in
qualche caso tra loro interagenti, quali l’intrusione di acque salate dal mare, l’infiltrazione di
acque salmastre da canali di marea (Canale Navigabile, Canale Logonovo) e da corpi idrici
superficiali quali la Sacca di Goro, Valle Bertuzzi, le Valli di Comacchio ed il Po di Volano.
L’effetto di salinizzazione della falda freatica ad opera della Sacca di Goro e del Po di
Volano interessa il fenomeno della risalita del cuneo salino lungo il tratto terminale del suo
percorso ove l’acqua di falda è prevalentemente salmastra con limitate sacche di acqua dolce
(parte meridionale bacino della Valle Giralda).
Climatologia
Le uniche informazioni a disposizione sul clima indicano che la zona in questione, è
caratterizzata da un regime termico di transizione tra temperato subcontinentale e temperato
sublitoraneo, con temperature medie annuali intorno a 13°C. Le precipitazioni medie annue
sono pari a circa 600-650 mm e la loro distribuzione è caratterizzata da un massimo
autunnale, con un surplus idrico molto basso (50-100 mm), e da un massimo secondario nel
periodo estivo, con deficit idrico consistente (170-250 mm), spesso attenuato dalle elevate
dotazioni idriche superficiali.
28
Dichiarazione Ambientale 2006
2. IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) della LEGA NAVALE ITALIANA è redatto in conformità
al Regolamento Comunitario n. 761/2001 (modificato con Regolamento CE n. 196/20061) e
alla Norma UNI EN ISO 14001:2004 e garantisce l’attuazione della Politica Ambientale, fissata
dall’Alta Direzione.
Il SGA è strutturato in modo da garantire: il mantenimento della conformità alla normativa
cogente, la definizione e l’aggiornamento degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni
ambientali, lo sviluppo dei programmi ambientali, l’applicazione delle procedure documentate,
il controllo sistematico delle attività dell’Organizzazione che influenzano gli aspetti ambientali,
sia in condizioni normali che in condizioni anomale e/o di emergenza, ed il monitoraggio delle
prestazioni ambientali.
Il SGA è stato sviluppato, tenendo in debita considerazione, la struttura ramificata
dell’Organizzazione e le caratteristiche costitutive e operative dei Centri Nautici.
2.1 ORGANIZZAZIONE AMBIENTALE
Il SGA opera attraverso una struttura organizzativa che comprende:
9 L’Alta Direzione (AD), rappresentata dal Presidente e dal Vice Presidente, che ha la
responsabilità di approvare la Politica Ambientale e gli obiettivi ambientali, e di fornire le
risorse umane, finanziarie e tecnologiche indispensabili per attuare e riesaminare il
Sistema di Gestione Ambientale.
9 Il Rappresentante della Direzione (RdD), la cui funzione, in base ad una specifica delega
dell’AD, viene investito dell’autorità necessaria per attuare il SGA in tutta la struttura
organizzativa, nonché della responsabilità della sua attuazione, riportando all’AD i
risultati del Sistema di Gestione Ambientale.
Il RdD supporta l’AD nel Riesame del SGA per la definizione degli obiettivi e dei
programmi, compresa l’individuazione delle risorse umane ed economiche necessarie
alla loro realizzazione. Ha, inoltre, la responsabilità di assicurare i rapporti di
comunicazione
interni
ed
esterni
e
di
diffondere
la
Politica
Ambientale
dell’Organizzazione. Redige la Dichiarazione Ambientale ed i suoi aggiornamenti annuali.
1
REGOLAMENTO (CE) N. 196/2006 DELLA COMMISSIONE del 3 febbraio 2006 che modifica l’allegato I del
regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio per tenere conto della norma europea EN ISO
14001:2004 e che abroga la decisione 97/265/CE
29
Dichiarazione Ambientale 2006
Per lo svolgimento dei suoi compiti il RdD si avvale del supporto tecnico - gestionale del
Responsabile
della
Gestione
Ambientale
(RGA),
che,
in
particolare,
provvede
all’applicazione del Sistema di Gestione Ambientale e assicura la corretta gestione delle
registrazioni ambientali, e svolge i compiti a lui assegnati dal Rappresentante della
Direzione.
Come supporto operativo presso i Centri Nautici, invece, il RdD nomina, per ciascun
Centro, un Referente locale del SGA, con i compiti operativi indicati nei Manuali Operativi
del Centro. I Referenti locali del SGA operano con il supporto e la supervisione del RGA.
Inoltre, con il supporto del RGA, il RdD garantisce l’attuazione del Sistema di Gestione
Ambientale svolgendo le seguenti attività:
•
promuove la cultura ambientale e garantisce la condivisione delle problematiche
ambientali all’interno della struttura organizzativa;
•
identifica e reperisce le disposizioni normative europee, nazionali e regionali ed i
regolamenti che disciplinano gli aspetti ambientali; verifica l’effettiva applicabilità
delle norme e/o regolamenti individuati e ne garantisce il rispetto;
•
gestisce la documentazione e le registrazioni del SGA;
•
elabora il documento di Aggiornamento dell’Analisi Ambientale Iniziale valutando gli
aspetti ambientali sulla base dei dati raccolti annualmente.
30
Dichiarazione Ambientale 2006
ALTA DIREZIONE
Si riporta di seguito l’organigramma della LEGA NAVALE ITALIANA.
PRESIDENTE
VICE
PRESIDENTE
Direttore Generale
Rappresentante
della Direzione
(RdD)
Responsabile Gestione
Ambientale (RGA)
1° Reparto
Amministrativo
Referente Locale
SGA Centro Nautico
Sabaudia
Referente Locale
SGA Centro Nautico
Lido delle Nazioni
Referente Locale
SGA Centro Nautico
Taranto (*)
2° Reparto
Giuridico
Ufficio Ragioneria
Ufficio studi e
Regolamentazione
Ufficio
Amministrativo
Ufficio scuole e
Centri Nautici –
Mat.
Ufficio Cassa –
Approvvigion. Contratti
Ufficio Strutture
Periferiche
Ufficio
Tesseramento e
Rivista
Ufficio Ambiente e
Promozione sociale
(*) – ANCHE SE IL CENTRO NAUTICO DI TARANTO NON È REGISTRATO EMAS, È GESTITO SECONDO QUANTO PREVISTO DAL MANUALE DEL
SGA, IN QUANTO CERTIFICATO SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 14001:2004.
31
Dichiarazione Ambientale 2006
2.2 COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE E SENSIBILIZZAZIONE
Il
primo
passo
per
il
funzionamento
del
Sistema
di
Gestione
Ambientale
è
la
programmazione e realizzazione delle opportune azioni di sensibilizzazione del personale sulle
tematiche ambientali, nonché l’identificazione di specifiche esigenze di formazione.
Oltre alle informazioni per la corretta attuazione del SGA, si individuano tutti i processi e le
attività che necessitano di competenze specifiche in relazione alla prevenzione e al
contenimento degli eventuali impatti ambientali. A tale scopo la LNI individua annualmente
nel “Piano della Formazione” le esigenze di sensibilizzazione e di formazione e le rende
esecutive attraverso corsi di formazione e seminari informativi.
Gli utenti dei servizi erogati dalla LNI, inoltre, ricevono adeguate informazioni sia sulla
Politica Ambientale dell’Organizzazione che sulle tematiche ambientali d’interesse.
2.3 STRUTTURA DOCUMENTALE
La LNI ha predisposto una struttura documentale che definisce i compiti e le responsabilità
per l’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale. La documentazione è stata definita
rispettando i requisiti del Regolamento Comunitario n. 761/2001 (EMAS).
La documentazione del SGA della LNI è costituita da: Politica Ambientale, Obiettivi e
Programmi, Dichiarazione Ambientale e Sistema di Gestione Ambientale.
Nella Politica Ambientale, sottoscritta dall’AD, sono riportati i principi ambientali,
rispettati e promossi nell’ambito delle attività svolte della LEGA NAVALE ITALIANA e i suoi impegni
di miglioramento.
Gli Obiettivi e programmi definiscono i piani di miglioramento ambientali che l’AD
intende raggiungere, definendo risorse e scadenze.
La Dichiarazione Ambientale rappresenta il documento pubblico attraverso il quale la
LEGA NAVALE ITALIANA comunica alle parti interessate, che ne fanno richiesta, le proprie
prestazioni ambientali. Essa è aggiornata periodicamente dal RdD, con il supporto del RGA.
Il Sistema di Gestione Ambientale descrive come la LEGA NAVALE ITALIANA soddisfa i
requisiti del Regolamento EMAS (Allegato I-A).
32
Dichiarazione Ambientale 2006
Il documento è composto da quattro capitoli:
•
Introduzione: definisce lo scopo, il campo di applicazione e la struttura organizzativa;
inoltre, stabilisce la gestione della formazione e della comunicazione ambientale, e la
gestione della documentazione e delle registrazioni ambientali.
•
Pianificazione: definisce la gestione per l’individuazione e la valutazione degli aspetti
ambientali,
delle
eventuali
modifiche
subentrate
all’interno
delle
attività,
delle
disposizioni normative. Inoltre, definisce il Riesame della Direzione, la Politica
Ambientale, gli obiettivi ed i programmi ambientali.
•
Gestione del processo e delle emergenze: stabilisce i criteri operativi e le eventuali
risposte in caso di emergenze ambientali. Inoltre, gestisce i rapporti con i vari fornitori
ed appaltatori.
•
Controlli ed azioni correttive: stabilisce tutte le attività di monitoraggio ambientale, di
gestione delle non conformità ed azioni correttive, e della gestione delle verifiche
ispettive interne (effettuate annualmente su tutto il sistema di gestione ambientale).
Data la struttura ramificata della LEGA NAVALE ITALIANA sono stati elaborati Manuali
Ambientale Operativi per ciascuna delle sedi prese in esame. Tale tipologia di documento
permette di definire in generale e/o nel dettaglio operazioni che riguardano la gestione
tecnica, la sicurezza delle persone, la protezione dell’ambiente, alla quale tutti devono
attenersi in funzione delle rispettive responsabilità e competenze; in tal modo viene garantita,
da parte del personale della LEGA NAVALE ITALIANA, una corretta gestione degli aspetti
ambientali valutati come significativi. Il Manuale Ambientale Operativo delle Sedi, quindi,
assegna le responsabilità e descrive le modalità operative e le regole comportamentali che il
personale e gli utenti del Centro Nautico devono adottare per il funzionamento del SGA
nell’ottica della sostenibilità e del miglioramento continuo.
Alcune attività sono svolte dalle funzioni dotate di specifiche competenze, individuate
nell’organigramma, senza la presenza di documentazione scritta ma attraverso procedure
impartite verbalmente.
Dall’applicazione del SGA possono derivare dei documenti (piani) o delle registrazioni che
testimoniano, rispettivamente, la pianificazione di alcuni elementi del SGA o l’avvenuta
realizzazione di alcune attività.
I piani che documentano la realizzazione di un’attività conforme alle esigenze del SGA sono
riportati nella sezione “Pianificazione e Riesame”.
33
Dichiarazione Ambientale 2006
Le evidenze dell’attuazione di quanto richiesto dalle procedure del SGA, dagli Obiettivi e
programmi e dai Piani annuali sono riportate nelle Registrazioni del Sistema di Gestione
Ambientale.
La documentazione è gestita dal RdD, con il supporto del RGA, che ne garantisce la
redazione, la distribuzione, le modifiche nel corso del tempo ed, infine, l'archiviazione.
34
Dichiarazione Ambientale 2006
3. ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
L’identificazione degli aspetti ambientali e la loro valutazione è stata effettuata attraverso
una Analisi Ambientale Iniziale. Tale Analisi è una diagnosi straordinaria, sistematica e
standardizzata, nella quale si studiano le relazioni che intercorrono tra le attività produttive e
di supporto dell’Organizzazione, in condizioni normali ed in condizioni anomale e di
emergenza, ed il contesto territoriale in cui la stessa è inserita.
L’Analisi Ambientale Iniziale della LEGA NAVALE ITALIANA è stata effettuata in conformità al
punto 4.3.1 della UNI EN ISO 14001:2004 ed all'art. 3, comma 2 punto a, del Regolamento
Comunitario n. 761/2001 (modificato con Regolamento CE n. 196/2006), interessando le
attività svolte sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici.
Sulla base delle informazioni raccolte si è definito un quadro delle caratteristiche tecniche
degli aspetti ambientali presenti presso la sede della Presidenza Nazionale e presso i Centri
Nautici.
Il criterio di valutazione utilizzato nell’Analisi Ambientale Iniziale (AAI), non deve essere
interpretato come un procedimento rigido e chiuso, ma come un metodo dotato di una logica
flessibile,
coerente
con
i
requisiti
di
EMAS,
adattabile
alle
esigenze
specifiche
dell’Organizzazione stessa.
E’ stata definita una scala di significatività:
•
Significativo;
•
Poco significativo;
•
Non significativo;
•
Non presente.
Per poter valutare la significatività dei diversi aspetti e/o impatti ambientali e, quindi delle
attività che li generano, in base alla scala su riportata, vengono “misurati” i seguenti quattro
parametri:
1.
Rilevanza dell'aspetto ambientale (per qualità e quantità dell'impatto, per potenzialità
del danno);
35
Dichiarazione Ambientale 2006
2.
Sensibilità del territorio circostante;
3.
Sensibilità delle parti interessate;
4.
Monitoraggio e gestione degli aspetti ambientali.
Rispondendo ad apposite domande standard riportate nelle schede di valutazione, vengono
definiti dei valori per ognuno dei 4 parametri: ciascuno di tali parametri potrà avere un peso
diverso a seconda dell’impatto cui si riferisce ed in base alla situazione specifica
dell’Organizzazione nel territorio su cui insiste.
La significatività dell’aspetto è quindi determinata dalla combinazione dei diversi parametri.
Per poter definire un aspetto ambientale “Non significativo” è necessario che risultino poco
rilevanti tutti e quattro i parametri; mentre se anche uno solo dei parametri considerati risulta
molto rilevante o rilevante, l’aspetto viene definito rispettivamente “Significativo” o “Poco
significativo”.
Nella tabella che segue sono definite, per ciascun livello di significatività, le azioni da
intraprendere per la corretta gestione dell’aspetto/impatto ambientale.
Tabella 1
Gerarchia delle azioni da intraprendere
Classe di
significatività
Aspetto
significativo
Aspetto poco
significativo
Aspetto non
significativo
Aspetto non
presente
Obiettivi
Procedure
ambientali /Istruzioni
Commento
Gli aspetti di classe “Significativo”
dovranno essere considerati nella
definizione
degli
obiettivi
e
programmi
di
miglioramento
ambientale, adeguati alla diversa
gravità ed urgenza della situazione
riscontrata.
Dovranno
essere,
inoltre,
predisposte sia apposite procedure
di controllo operativo, che attività di
monitoraggio anche attraverso la
raccolta periodica dei dati necessari.
Gli
aspetti
di
classe
“Poco
significativo”
dovranno
essere
oggetto di attività di controllo
operativo e monitoraggio volte a
garantire
sia
il
mantenimento
dell’attuale
situazione,
sia
il
monitoraggio
delle
prestazioni
ambientali.
Gli
aspetti
di
classe
“Non
Significativo”,
considerati
tali,
potranno essere trascurati nel
seguito delle attività di gestione
ambientale.
Sarà
comunque
necessario considerarli in sede di
monitoraggio.
Per gli aspetti di classe “Non
presente” sarà necessario verificare
esclusivamente la loro assenza nel
tempo in azienda.
36
Monitoraggio
SI
SI
SI
NO
SI
SI
NO
NO
SI
NO
NO
NO
Dichiarazione Ambientale 2006
Nella tabella seguente sono raccolti, per ogni aspetto ambientale, i livelli di significatività
individuati in condizioni di funzionamento normali, anomale e di emergenza delle attività della
LEGA NAVALE ITALIANA, presso la sede della Presidenza Nazionale (Roma) e i Centri Nautici di
Sabaudia, Lido delle Nazioni e Taranto.
Tabella 2
Livelli di significatività
Rifiuti prodotti
Contaminazione del suolo e delle acque
Sostanze e preparati pericolosi
Risorse idriche
Risorse energetiche
Consumo di risorse naturali e prodotti ausiliari
Scarichi idrici
Scarichi idrici in condizioni anomale e/o emergenza
Rischi incendio
Emissioni in atmosfera
Emissioni in atmosfera in condizioni anomale e/o emergenza
Trasporto terrestre e marino
Immissione di rumore e vibrazioni
Impatto visivo
Inquinamento elettromagnetico
Incidenti ambientali e biodiversità
SIGNIFICATIVO
POCO SIGNIFICATIVO
NON SIGNIFICATIVO
NON PRESENTE
37
Sabaudia
Aspetti Ambientali
Lido delle
Nazioni
Presidenza
Nazionale
Sedi della LNI
Dichiarazione Ambientale 2006
3.1 MATERIE AUSIALIARIE E SOSTANZE PERICOLOSE
Le materie ausiliarie sono utilizzate per lo svolgimento delle attività sia di processo che di
supporto. Sono costituite, essenzialmente, da materie non pericolose: prodotti di cancelleria
(es. carta, toner, penne, matite, ecc.), prodotti per la pulizia dei locali e per la manutenzione
ordinaria e straordinaria delle imbarcazioni (es. detergenti, cordami, ferrame, ecc.).
Per quanto riguarda le categorie di prodotti interessate da una potenziale politica degli
“acquisti verdi”, la LNI provvede ad acquistare tali prodotti dal CONSIP, rispettando i dettami
del D.M. n. 203 8 maggio 2003, “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente
capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti
ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo”.
Per quanto riguarda le sostanze pericolose, è necessario premettere che non esiste un vero
e proprio stoccaggio delle scorte, ma solamente un approvvigionamento minimo al momento
dell’utilizzo
(es.
vernici),
visto
che
la
LNI
ha
deciso
di
adottare
una
politica
di
approvvigionamento “just in time”.
Tra le merci ausiliarie pericolose, troviamo:
•
oli e lubrificanti;
•
vernici, diluenti, resine, colle, ecc..
L’utilizzo minimo delle sostanze pericolose avviene solo e soltanto presso i Centri Nautici,
mentre i prodotti di cancelleria vengono impiegati sia presso la Presidenza Nazionale sia
presso i Centri.
3.1.1
Policlorobifenili e Policlorotrifelini
La LEGA NAVALE ITALIANA presso le proprie sedi in esame non detiene apparecchiature
(trasformatori, condensatori, ecc.) contenenti PCB o PCT.
3.1.2
Materiali contenenti amianto
Presso i Centri Nautici della LEGA NAVALE ITALIANA non vi è la presenza di Materiali
Contenenti Amianto.
3.1.3
Sostanze lesive dell’ozono
Tutte le apparecchiature di condizionamento installate presso le diverse sedi della LEGA
NAVALE ITALIANA utilizzano gas refrigerante di tipo “ecologico”, essendo tutte di nuova
generazione. Infine, tutti gli impianti estinguenti presenti sono caricati a polvere.
38
Dichiarazione Ambientale 2006
3.2 CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE
Le risorse energetiche utilizzate dalla LEGA NAVALE ITALIANA presso la Presidenza Nazionale e
presso i Centri Nautici sono riassumibili in cinque tipologie, quali energia elettrica, metano,
GPL, gasolio e benzina SP, con i seguenti utilizzi:
1. Energia elettrica
9
funzionamento impianti civili;
9
impianti di condizionamento;
9
illuminazione interna ed esterna dei locali.
2. Carburanti (Gasolio e Benzina Senza Piombo)
9
alimentazione dei mezzi per la manutenzione delle aree verdi;
9
alimentazione dei motori marini dei gommoni di salvataggio.
3. GPL
9
alimentazione automobile.
4. Metano
9
alimentazione degli impianti termici.
La
risorsa
energetica
maggiormente
utilizzata dalle sedi analizzate è rappresentata
dall’energia
elettrica,
con
una
percentuale
totale pari al 60 %, per il 2003, e al 65,1 %,
per il 2004. La seconda risorsa è rappresentata
dalla
benzina
senza
piombo,
con
una
percentuale pari al 20,1 %, per il 2003 e al
17%,
per
il
2004,
mentre
la
restante è
costituita da gasolio, metano e GPL.
Nella
tabella
sinteticamente
Navi in partenza da Napoli. Foto del 2000
consumate
negli
seguente
le
sono
quantità
anni
2003
di
e
riassunte
energia
2004
per
ciascuna tipologia espresse in t.e.p. (tonnellate
equivalenti di petrolio).
39
Dichiarazione Ambientale 2006
Tabella 3
Quadro riassuntivo delle risorse energetiche utilizzate
Consumo (t.e.p.)
Tipologia fonte energetica
2004
2005
Gasolio
0,90
1.08
1,96
Energia Elettrica
7,12
8,82
7,51
Metano
0,98
0,93
1,24
Benzina Senza Piombo
2,38
2,30
2,34
GPL
0,48
0,41
0,28
TOTALE
11,86
13,54
13,33
t.e.p.
2003
16
14
12
2003
10
2004
8
2005
6
4
2
El
et
I
LN
En
e
rg
ia
Risorse energetiche
TO
TA
LE
tr
ic
a
zi
na
Be
n
lio
G
as
o
PL
G
M
et
an
o
0
I consumi espressi in t.e.p. non sono elevati, di molto inferiori al limite di 10.000 t.e.p che
prevede la nomina di un Energy Manager; tuttavia, le politiche di risparmio energetico e la
necessità di contribuire alla diminuzione delle emissioni di gas serra impongono che i consumi
delle fonti energetiche vengano monitorati e che si compiano tutti gli sforzi necessari per
pervenire ad una sensibile riduzione dei consumi.
40
Dichiarazione Ambientale 2006
3.3 EMISSIONI IN ATMOSFERA E TRASPORTO TERRESTRE E MARINO
Le emissioni in atmosfera, derivanti dalle attività svolte dalla LEGA NAVALE ITALIANA, sono
legate esclusivamente alla presenza di impianti termici alimentati a metano, presso le sedi di
Sabaudia e Lido delle Nazioni, atti alla produzione di acqua calda. Tali impianti sono
manutenuti periodicamente da ditte specializzate: tali ditte effettuano annualmente le analisi
sui fumi, aggiornando i libretti d’impianto.
Ulteriori emissioni in atmosfera sono generate dalle sorgenti mobili utilizzate per
l’espletamento delle attività svolte presso la Presidenza Nazionale ed i Centri Nautici. Tali
sorgenti sono rappresentate dalle automobili, dai motori marini utilizzati per i gommoni di
salvataggio e dai mezzi utilizzati per la manutenzione delle aree in gestione.
La LEGA NAVALE ITALIANA, avendo tra le sue finalità quella di avviare i giovani agli sport
nautici, presso i Centri Nautici dispone di:
Imbarcazioni a vela
Imbarcazioni a remi
•
Optimist
•
Mini skiff
•
Flying-junior
•
Mini Kajak
•
Caravel
•
Serie K1
•
Trident
•
Jole
•
Alpha 18
Per quanto concerne i mezzi a motore, presso i Centri Nautici sono presenti alcuni motori
marini per i gommoni di salvataggio. Tutti i motori sono manutenuti periodicamente da ditte
specializzate.
Inoltre, dispone di alcuni veicoli per il trasporto di persone e mezzi per la manutenzione
delle aree verdi.
Le vetture dell’Ente sono regolarmente sottoposte alla revisione periodica secondo il D.M.
05/02/1996. In fase di revisione vengono effettuate anche le analisi dei fumi di scarico. Per i
mezzi agricoli, invece, non è previsto dalla normativa vigente nessun tipo di analisi dei fumi di
scarico, ma tali veicoli sono sottoposti ad una corretta manutenzione garantendo in tal modo
l’integrità ed il corretto funzionamento dei sistemi di scarico.
Per una descrizione dettagliata dei mezzi in dotazione si rimanda alla tabella successiva.
41
Dichiarazione Ambientale 2006
Tabella 4 - Elenco dei mezzi a motore
Tipologia Mezzo
Sede di utilizzo
Utilizzo
Fiat Tipo
Presidenza Nazionale
Trasporto persone
Ford Sierra
C.N. Lido delle Nazioni Trasporto persone
Fiat Ducato
C.N. Lido delle Nazioni Trasporto persone
Trattore Same
C.N. Lido delle Nazioni
Tosaerba
Movimentazione
materiali
C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba
Tosaerba
C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba
Tosaerba
C.N. Lido delle Nazioni Tosaerba
N. 8 motori marini
C.N. Lido delle Nazioni Gommoni salvataggio
N. 6 motori marini
C.N. Sabaudia
Gommoni salvataggio
Caratteristiche
Tecniche
Alimentazione a GPL
Cilindrata 1400
Alimentazione Gasolio
Cilindrata 2300
Alimentazione Gasolio
Cilindrata 1600
Alimentazione Gasolio
Cilindrata 2.000
Alimentazione benzina SP
Cilindrata 1100
Alimentazione benzina SP
Cilindrata 500
Alimentazione miscela
Cilindrata 125
Alimentazione miscela
Varie cilindrate
Alimentazione Benzina SP
Varie cilindrate
Data ultima
Revisione
2004
2004
2004
/
/
/
/
/
/
C.N. – Centro Nautico
Anno 2001, Solidea della LNI di Savona si
aggiudica il XIX Campionato di Savona.
Foto raffigurante il defilamento delle imbarcazioni
della Lega Navale sul CT Espero avvenuto nel 1934.
42
Dichiarazione Ambientale 2006
3.4 GESTIONE DELLE ACQUE
3.4.1 CONSUMO DI RISORSA IDRICA
Per quanto concerne l’utilizzo di risorse idriche, la LEGA NAVALE ITALIANA soddisfa i propri
bisogni approvvigionandosi dall’acquedotto comunale sia per la Presidenza Nazionale sia per i
Centri Nautici.
Per il Centro Nautico di Sabaudia, utilizzando le strutture della Marina Militare Italiana, la
fornitura di acqua viene garantita da quest’ultima sulla base delle convenzioni stipulate con la
LEGA NAVALE ITALIANA.
La risorsa idrica è utilizzata esclusivamente per i servizi igienici per la Presidenza
Nazionale, mentre per i Centri Nautici viene utilizzata anche per il lavaggio periodico dei mezzi
nautici e per innaffiare saltuariamente le aree verdi in gestione.
I consumi idrici complessivi delle quattro sedi della LEGA NAVALE ITALIANA sono riportati nella
tabella seguente.
Tabella 5
Consumo di acqua
Sede di approvvigionamento
Consumo idrico (m3)
2003
2004
2005
28
31
29
Centro Nautico di Lido delle Nazioni
1.000
1.000
1.321
Centro Nautico di Sabaudia
1.555
696
879
TOTALE
2.583
1.727
2.229
Presidenza Nazionale
43
Dichiarazione Ambientale 2006
metri cubi
Consumo idrico
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
2003
3.4.2
2004
2005
anno
SCARICHI IDRICI
Gli scarichi idrici prodotti presso le sedi della LNI sono generati da:
9
servizi igienici;
9
acque meteoriche e dilavamento dei piazzali;
9
lavaggio delle imbarcazioni.
Gli scarichi idrici derivanti dai servizi igienici, presso le sedi della Presidenza Nazionale e dei
Centri Nautici di Sabaudia e Lido delle Nazioni, vengono convogliati nella pubblica fognatura.
Gli scarichi derivanti dal lavaggio dei natanti, acqua dell’acquedotto senza la presenza di
detergenti, e le acque meteoriche si disperdono sul terreno.
44
Dichiarazione Ambientale 2006
3.5 RIFIUTI PRODOTTI
I rifiuti prodotti dalle normali attività della LEGA NAVALE ITALIANA, sia presso la Presidenza
Nazionale sia presso i Centri Nautici, possono essere classificati come urbani e assimilabili agli
urbani, identificandoli in:
•
carta e cartone;
•
vetro;
•
plastica;
•
imballaggi in carta e cartone;
•
imballaggi in plastica;
•
imballaggi in materiale misto;
•
rifiuti organici;
•
oli vegetali;
•
toner e cartucce esauste.
Le ditte che si occupano della pulizia dei locali, con cadenza giornaliera, raccolgono i rifiuti
prodotti conferendoli al servizio pubblico (cassonetti RSU).
I rifiuti speciali prodotti sono per la maggior parte non pericolosi. Gli unici rifiuti speciali
pericolosi sono prodotti esclusivamente all’interno dei Centri Nautici e provengono dalle
attività di manutenzione dei natanti (scarti di vernici, ecc.) e dei motori marini (es. oli
esausti).
Inoltre, presso il Centro Nautico di Lido delle Nazioni vengono raccolti, in appositi
contenitori, gli oli vegetali e rifiuti organici, prodotti dalle attività della cucina, oli minerali, e
pile e batterie, prodotte dagli utenti.
Il controllo dei rifiuti, dalla fase di produzione alla fase di allontanamento, avviene secondo
i criteri operativi del Sistema di Gestione Ambientale che garantiscono il rispetto delle
prescrizioni normative vigenti (D.Lgs. n. 152/2006 – Parte IV).
Dall’inizio del 2006, la LNI ha implementato, all’interno sia della Presidenza Nazionale che
dei Centri Nautici, sistemi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Vista la mancanza di dati ed
informazione sui quantitativi prodotti negli anni passati, nella tabella seguente si riporta una
stima delle quantità di rifiuti, che annualmente producono le sedi della LNI.
45
Dichiarazione Ambientale 2006
Tabella 6
Stima dei rifiuti prodotti
Tipologia di rifiuti prodotto
Quantità stimata (kg/anno)
Rifiuti Solidi Urbani
12.300 (*)
Oli vegetali
10 (**)
(*) – La quantità di RSU è calcolata sulla produzione pro capite di rifiuti urbani2. Il valore viene calcolato considerando
che presso i Centri Nautici sono presenti, ogni anno, all’incirca 1.280 ragazzi, che la permanenza è di 10 giorni è che la
produzione pro capite è di circa 1,4 kg/ragazzo * g.
(**) – Rifiuti prodotti per il solo Centra Nautico Lido delle Nazioni.
Tutti i rifiuti sono identificati fin dalla produzione e vengono depositati in aree
appositamente attrezzate presenti presso i siti, con adeguati contenitori e sistemi di
contenimento per eventuali sversamenti.
Il personale della LEGA NAVALE ITALIANA controlla tutte le informazioni necessarie relative al
trasportatore e/o destinatario finale del rifiuto, dagli estremi delle Autorizzazione alle targhe
dei veicoli.
Nella scelta delle ditte la LEGA NAVALE ITALIANA privilegia le ditte che garantiscono l’ingresso
del rifiuto nei circuiti di recupero autorizzati.
2
Rapporto rifiuti 2004 – Volume I – Rifiuti urbani (APAT e ONR, dicembre 2004).
46
Dichiarazione Ambientale 2006
3.6 CONTAMINAZIONE DEL SUOLO
Nel corso degli anni nelle sedi della Presidenza Nazionale e dei Centri Nautici non si sono
registrati episodi di contaminazione del suolo e del sottosuolo. Tuttora il rischio di
contaminazione del suolo è molto limitato in quanto lo stoccaggio di sostanze pericolose
riguarda solo per quantità minime visto che, come si accennava in precedenza, ha deciso di
adottare una politica di approvvigionamento “just in time”.
Si ritiene che le sole sorgenti significative, tra quelle censite che potrebbero provocare una
contaminazione del suolo, sono legate esclusivamente alle attività di rifornimento dei mezzi
nautici, svolte presso i Centri. Tali attività, comunque, vengono svolte, ove possibile, sempre
su pavimentazione impermeabile, al fine di ridurre eventuali situazioni contaminative del
suolo e del sottosuolo.
Le operazioni svolte dagli operatori, che manipolano le sostanze pericolose, sono condotte
secondo criteri operativi che prevedono l’adozione di tutte le cautele necessarie a prevenire
eventuali sversamenti. Le azioni da attuare riguardano sia il rilevamento delle sostanze
inquinanti ed il successivo intervento di risposta, sia la verifica periodica dello stato di
conservazione dei vari accorgimenti tecnici predisposti.
3.7 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
In considerazione delle attività svolte, dei servizi erogati e delle tipologie di fonti
energetiche utilizzate, sia presso la Presidenza Nazionale sia presso i Centri Nautici, è stato
possibile affermare che la LEGA NAVALE ITALIANA non genera alcuna forma di inquinamento
derivante da onde elettromagnetiche.
3.8 IMPATTO VISIVO
Gli immobili della LEGA NAVALE ITALIANA, situati in diverse località del territorio nazionale,
come riportato nelle pagine precedenti, si inseriscono bene nel contesto territoriale circostante
date le caratteristiche edilizie che li contraddistinguono.
L’impatto visivo prodotto è di entità trascurabile.
47
Dichiarazione Ambientale 2006
3.9 INQUINAMENTO LUMINOSO
Le uniche sorgenti di inquinamento luminoso, sono rappresentate da piccoli lampioni
presenti presso i Centri Nautici, utilizzati, solo nel periodo estivo, durante tutta la notte sia
per esigenze di servizio che di controllo dell’area contro eventuali intrusioni esterne.
3.10
IMMISSIONE DI RUMORE E VIBRAZIONI
Le uniche sorgenti di rumore rilevabili, presso i Centri Nautici, nel periodo estivo, sono
legate all’utilizzo dei gommoni di salvataggio: tali immissioni di rumore sono pertanto
circoscritte alle sole ore diurne.
La LEGA NAVALE ITALIANA, comunque, provvede a mantenere in buona efficienza i motori
marini, attraverso periodiche ed attente attività di manutenzione.
3.11 SICUREZZA DEI LAVORATORI
Al fine di migliorare la sicurezza dei lavoratori e di prevenire gli infortuni, la LEGA NAVALE
ITALIANA:
9
ha individuato e valutato i rischi connessi alle attività svolte, secondo quanto previsto
dal D.Lgs. 626/1994;
9
provvede all’informazione e alla formazione del personale interno sui temi della
sicurezza;
9
ha predisposto istruzioni operative di gestione delle emergenze come descritto nel
paragrafo seguente.
48
Dichiarazione Ambientale 2006
3.12 GESTIONE DELLE EMERGENZE
La LNI ha predisposto, all’interno di ciascun Manuale Operativo dei Centri Nautici, apposite
indicazioni per la gestione delle emergenze, in cui sono definite le responsabilità e le modalità
per individuare, prevenire e gestire le eventuali situazioni di emergenza che si possono
verificare.
Le situazioni di emergenza individuate dalla LNI, a seguito dell’Analisi Ambientale Iniziale,
sono riassunte nella tabella seguente.
Tabella 7
Rischio
incendio
Situazioni di emergenza
Al fine di prevenire il verificarsi di un
incendio, sono stati definiti dei criteri Sversamento
operativi per la gestione e l’utilizzo delle di
sostanze
sostanze infiammabili (es. carburante, oli, pericolose
ecc.).
49
In caso di sversamenti accidentali,
peraltro sempre limitati nei quantitativi, si
provvede ad intervenire tempestivamente
con materiali assorbenti.
L’attività è prevista in apposite sezioni
dei Manuali Ambientali Operativi delle
singole sedi.
Dichiarazione Ambientale 2006
3.13 ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI
Gli aspetti ambientali indiretti identificati presso la LEGA NAVALE ITALIANA sono i seguenti:
1. Prestazioni e comportamenti ambientali delle Sezioni e Delegazioni;
2. Prestazioni e comportamenti ambientali degli Utenti;
3. Prestazioni e comportamenti ambientali dei fornitori.
L’aspetto “Investimenti, prestiti e servizi bancari” è risultato un aspetto ambientale non
significativo in quanto è ben nota la mancata possibilità di influenzare le prestazioni, non solo
ambientali, degli istituiti di credito.
Gli
aspetti
ambientali
indiretti
“Nuovi
mercati,
Decisioni
amministrative
e
di
programmazione, Assortimento dei prodotti”, sono stati presi in considerazione in fase di
Analisi Ambientale Iniziale, ma non sono stati valutati in quanto non presenti per le attività
svolta dalla LEGA NAVALE ITALIANA.
La valutazione degli aspetti ambientali indiretti è in funzione della Possibilità di un impatto
ambientale e del Grado d’influenza e di controllo.
La possibilità che si crei un impatto ambientale dalle attività e dalle prestazioni di fornitori
e Utenti, così da tenerne conto in fase di erogazione del servizio piuttosto che tentare di
intervenire a valle del problema (Livello di Rilevanza).
La capacità/possibilità per l’Organizzazione di influenzare i soggetti da cui derivano gli
impatti ambientali, al fine di poter incidere su un miglioramento della loro gestione ambientale
(Grado d’influenza e di controllo).
Tabella 8
Valutazione Aspetti Ambientali Indiretti
ASPETTO / IMPATTO AMBIENTALE
SIGNIFICATIVITA’
Criteri di valutazione
Valore
Prestazioni ambientali degli Utenti utilizzatori Livello di Rilevanza
del servizio
Gradi di influenza/controllo
SI
Prestazioni ambientali
Delegazioni
delle
NO
Prestazioni ambientali
ambientali dei fornitori
e
Sezioni
e Livello di Rilevanza
Gradi di influenza/controllo
comportamenti Livello di Rilevanza
Gradi di influenza/controllo
50
SI
SI
SI
NO
VALUTAZIONE
Significativo
Poco Significativo
Poco Significativo
Dichiarazione Ambientale 2006
3.13.1
Prestazioni ambientali degli Utenti durante l’erogazione del servizio
Uno degli obiettivi della Politica Ambientale della LNI è il perseguimento di una crescente
trasparenza nell’informazione messa a disposizione dei cittadini e degli Utenti. In quest’ottica
è stato elaborato il presente documento, che riporta l’indicazione di tutti gli aspetti e gli
impatti ambientali dovuti alle attività dell’Organizzazione. Tale documento è emesso
annualmente e riporta l’aggiornamento dei dati in esso contenuti.
Gli Utenti vengono continuamente informati e sensibilizzati sulle modalità gestionali
ambientali adottate dalla LEGA NAVALE ITALIANA e sulle iniziative di tutela e salvaguardia
dell’ambiente progettate e promosse dalla Presidenza Nazionale e dalle sedi locali. Uno dei
canali di comunicazione adottato dalla LEGA NAVALE ITALIANA per informare continuamente i
propri Utenti è il mensile “Lega Navale”.
Per l'attività di sensibilizzazione, la LEGA NAVALE ITALIANA da delle direttive, alle proprie
Sezioni e Delegazioni e ai Delegati Scolastici presenti nelle scuole, di effettuare un’assidua
azione di promozione verso gli studenti, al fine di diffondere fra i giovani l'amore per il mare e
la consapevolezza dei problemi dell'ambiente marino.
Di particolare interesse ai fini della sensibilizzazione è l’azione di indirizzo nei confronti dei
Centri Culturali della LEGA NAVALE ITALIANA, che, istituiti presso le Sezioni, hanno lo scopo di
svolgere
attività
culturali
prevalentemente
in
campo
ecologico-ambientale,
rivolte
essenzialmente ai giovani.
Tale aspetto indiretto è di peculiare importanza per la LEGA NAVALE ITALIANA, in quanto per la
tipologia di servizi erogati risulta fondamentale la stretta collaborazione degli Utenti durante
l’espletamento delle attività. La LNI, quindi, si è posta l’obiettivo di indirizzare le abitudini
comportamentali dei propri Utenti verso un’ottica di sostenibilità, in modo sia da migliorare le
proprie prestazioni ambientali e rispettare quanto riportato nella Politica Ambientale, sia di
sviluppare una “coscienza ambientale” dei propri Utenti.
La LEGA NAVALE ITALIANA è cosciente del fatto che l'ambiente marino può essere salvato solo
se alle “grandi opere” si aggiungerà l'impegno responsabile dei singoli nelle "piccole cose". Per
questo tutti i Soci della LNI si attengono ad un "codice di comportamento" che impone a
ciascuno di essi di rispettare e far rispettare l'ambiente marino evitando determinate azioni
“non sostenibili”.
Tutti i Soci sono e si sentono impegnati ad essere d'esempio durante la navigazione e a
comportarsi sempre da perfetti marinai anche sotto il profilo del rispetto ambientale.
51
Dichiarazione Ambientale 2006
3.13.2 Prestazioni ambientali delle Sezioni e Delegazioni
Una delle prerogative della Presidenza Nazionale è quella di svolgere attività di
sensibilizzazione e di fornire indirizzi sia in materia di nautica da diporto che ambientale alle
Strutture Periferiche (Sezioni e Delegazioni).
Le Strutture Periferiche ricevono un flusso costante di informazioni e direttive sulle corrette
modalità di svolgimento delle loro attività. Inoltre, la LNI attraverso le proprie Sezioni e
Delegazioni svolge attività di sensibilizzazione al fine di diffondere fra i giovani l'amore per il
mare e la consapevolezza dei problemi dell'ambiente marino.
La maggior parte delle Strutture Periferiche organizzano direttamente iniziative volte alla
difesa del mare (quali convegni, eventi, monitoraggi delle acque marine) e stringono
convenzioni con enti di controllo.
L’aspetto in questione risulta significativo, perché la LNI esercita, sulle Sezioni e
Delegazioni, un elevato Grado di influenza/controllo. Inoltre, risulta molto elevato anche il
Livello di Rilevanza, in quanto, benché si tratti di attività con aspetti ambienti diretti poco
significativi, sono pur sempre presenti aspetti ambientali indiretti con un elevato livello di
significatività.
Vista la grande influenza che la Presidenza Nazionale ha verso queste strutture, nel
documento di “Obiettivi e programmi di miglioramento ambientale”, la LNI si è prefissata
come traguardo quello di sensibilizzare le Strutture Periferiche tramite la redazione e la
diffusione di Linee guida atte sia ad agevolare l’adesione delle stesse al Regolamento EMAS,
che a fornire delle direttive sui requisiti minimi di gestione ambientale.
3.13.3
Prestazioni ambientali dei fornitori
Particolare attenzione è dedicata dall’Organizzazione ai rapporti con i propri fornitori, scelti
in base a valutazioni eseguite conformemente a quanto stabilito nel Sistema di Gestione
Ambientale.
La LNI, nell’adozione delle proprie scelte in materia di politica degli acquisti dei prodotti e/o
servizi, attua una strategia di approvvigionamento che premia i Green Pubblic Procurement –
GPP – (es. carta, lampade, apparecchiature informatiche, consulenze, ecc.).
Per tutte le tipologie di fornitori costituisce titolo preferenziale la certificazione del proprio
Sistema di Gestione aziendale in conformità alle norme UNI EN ISO 9001:2000 e UNI EN ISO
14001:2004, e al Regolamento Comunitario n. 761/2001.
52
Dichiarazione Ambientale 2006
La LNI nel valutare alcuni prodotti offerti dai fornitori, prende in considerazione anche le
relative schede di sicurezza che, in caso di acquisto, vengono raccolte e debitamente
archiviate.
Per quanto riguarda gli smaltitori e/o trasportatori di rifiuti, prima di iniziare il rapporto di
collaborazione, vengono richieste e raccolte le copie delle autorizzazioni, onde verificare che i
soggetti siano in possesso di autorizzazione inerente i codici di rifiuti di interesse della LEGA.
Tutte le ditte, che vengono chiamate per eseguire lavorazioni all’interno delle sedi della
Presidenza Nazionale e dei Centri Nautici, ricevono informazioni relative ai rischi presenti
presso i siti, alle norme comportamentali da seguire e al personale a cui rivolgersi in caso di
incidente.
53
Dichiarazione Ambientale 2006
4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La LEGA NAVALE ITALIANA è conforme alle normative in campo ambientale cogenti ed
applicabili alla sua attività. La LEGA garantisce il mantenimento della conformità sia attraverso
l’identificazione
e
valutazione
delle
disposizioni
normative
emesse
sia
verificando
periodicamente lo stato di conformità. Nella tabella seguente sono riportante alcune delle
disposizioni normative principali.
ESTREMI
TITOLO
OLI
DM 31/07/1934
D.Lgs 95/1992
DM n. 392/1996
Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l’immagazzinamento, l’impiego o la
vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi.
Attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative alla eliminazione degli oli usati
(Sostanze pericolose - Oli minerali - art. 6 comma 1 lettera c).
Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati .
RIFIUTI
Delibera del C.I. del
27/07/1984
D.M. del 05/02/1998
D.M. n. 145 del
01/04/1998
D.M. n. 148 del
01/04/1998
Decisione 03/05/00 n.
2000/532/CE e s.m.i.
Direttiva del
09/04/2002
L. 178 del 08/08/2002
(Omnibus)
Disposizioni per la prima applicazione dell’art. 4 del D.P.R. 10/07/82, n. 915, concernente lo
smaltimento dei rifiuti.
Disciplina il recupero di rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di
recupero.(Artt. 31 comma 2 e 33 D.Lgs. 22/97).
Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di
accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del
D.Lgs. 5 /02/1997, n. 22 (Smaltimento rifiuti industriali e civili).
Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi
degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m), e 18, comma 4, del D.Lgs. 5/02/1997, n. 22.
Decisione della commissione che sostituisce la decisione 94/3/CE che istituisce un elenco di
rifiuti conformemente all’articolo 1, lettera a), della direttiva 75/442/CEE del Consiglio relativa i
rifiuti e la decisione 94/904/CE del Consiglio che istituisce un elenco di rifiuti pericolosi ai sensi
dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/CEE del Consiglio relativa ai rifiuti pericolosi.
Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle
spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti.
Conversione del Decreto Legge 8/07/2002, n. 138 “Interventi urgenti in materia tributaria, di
privatizzazioni, di contenimento della spesa farmaceutica e per il sostegno dell'economia anche
nelle aree svantaggiate"
D.Lgs. 152 del
03/04/2006 – Parte IV
Norme in materia ambientale
R.D. n. 1775 del
11/12/1933
Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.
ACQUE
D.P.R. n. 236 del
24/05/1988
D.Lgs. n. 258 del
18/08/2000
D.Lgs. 152 del
03/04/2006 – Parte
III
Attuazione delle direttive CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al
consumo umano, ai sensi dell’art. 15 della Legge 16/04/87, n. 183 (Inquinamento e tutela delle
acque, Tutela qualitativa delle acque - All. 1 Caratteristiche qualitative delle acque edotte).
Disposizioni corretti e integrative del D.Lgs. 11/05/99, n. 152, in materia di tutela delle acque
dall’inquinamento, a norma dell’art. 1, comma 4, della Legge 24/04/98, n. 128 (Inquinamento
delle acque, uso e tutela del territorio).
Norme in materia ambientale
RUMORE
D.P.C.M. del
01/03/1991
Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno.
54
Dichiarazione Ambientale 2006
L. n. 447 del
26/10/1995
D.M. del 11/12/1996
D.P.C.M. del
14/11/1997
D.M. del 16/03/1998
Legge quadro sull’inquinamento acustico.
Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo (art.2, com.a).
Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.
ATMOSFERA
D.P.R. n. 412 del
26/08/1993
D.P.R. n. 551 del
21/12/1999
D.M. del 17/03/2003
Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio, e la manutenzione
degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione
dell’art. 4, comma 4, della Legge 09/01/91, n. 10 (Inquinamento e tutela dell’atmosfera –
impianti termici).
Aggiornamento dei metodi di campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti, ai sensi del
D.P.R. 24/05/88, n. 203.
Aggiornamenti agli allegati F e G del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto
1993 n. 412, recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione
degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia.
D.Lgs. 152 del
03/04/2006 – Parte V
Norme in materia ambientale
L. n. 10 del
09/01/1991
“Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia –
Risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia” (Aspetti generali – art. 19,
nomina tec. Resp. Uso razionale energia).
ENERGIA
SOSTANZE PERICOLOSE
L. n. 1839 del
12/08/1962
D.Lgs. n. 285 del
16/07/1998
D.M. del 01/09/1998
D.Lgs. n. 40 del
04/02/2000
D.M. del 04/07/2000
D.M. del 15/09/2000
D.M. del 30/10/2000
D.M. del 07/09/2002
ADR – Accordo Europeo relativo al trasporto Internazionale di merci pericolose su strada.
Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggio ed etichettature dei
preparati pericolosi, a norma dell’art. 38 della legge 24/04/98, n. 128.
Disposizioni relative alla classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose in
recepimento della direttiva 97/69/CE.
Attuazione della direttiva 96/35/CE relativa alla designazione e alla qualificazione personale dei
consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada, per ferrovia o per via navigabile di merci
pericolose.
Individuazione delle imprese esenti dalla disciplina dei consulenti per la sicurezza dei trasporti
su strada e per ferrovia di merci pericolose, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera b) del
D.Lgs 4/02/00, n. 40.
Modifica dell’allegato IV del DM 10/04/00, recante venticinquesimo adeguamento al progresso
tecnico della direttiva 67/548/CEE del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle disposizioni
legislative, regolamentari e amministrative relative alla classificazione, all’imballaggio e
all’etichettatura delle sostanze pericolose.
Rettifica al DM 10/04/00 di recepimento della direttiva 98/98/CE della commissione del
15/12/98 e delle rettifiche alle direttive 98/73/CE e 98/98/CE della Commissione recanti
rispettivamente ventiquattresimo e venticinquesimo adeguamento al progresso tecnico della
direttiva 67/548/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative relative alla classificazione imballaggio e all’etichettatura delle
sostanze pericolose.
Recepimento della direttiva 201/58/CE riguardante la mobilità della informazione su sostanze e
preparati pericolosi.
ACQUISTI VERDI
D.M. n. 203 del
08/05/2003
Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il
fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato
nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo.
55
Dichiarazione Ambientale 2006
5 gg/u
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
56
(*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici.
8 gg/u
RdD
RGA
1b – Acquisto di beni e arredi riparabili
(nell’eventualità di nuovi acquisti)
2a – Informare e sensibilizzare il personale
ed i collaboratori sull’ottimizzazione e
razionalizzazione dei consumi di prodotti
ausiliari.
4 gg/u
RdD
RGA
/
/
Finanziarie
Risorse
quantificate
a consuntivo
Risorse e/o mezzi
Umane
1a - Acquisti verdi di materie e prodotti (es.
carta)
Responsabile
30/06/2006
31/12/2006
31/12/2006
30/06/2006
30/06/2007
30/06/2008
30/06/2006
Scadenza
31/12/2006
31/12/2007
31/12/2008
Valutazione
intermedia
Prodottiverdi = materie e prodotti ausiliari eco-compatibili (acquisti verdi)
Prodottitot = materie e prodotti ausiliari totali
2. Ottimizzazione e razionalizzazione dei consumi di materie e prodotti ausiliari
Note
1. Innalzamento della percentuale di “acquisti verdi” al di sopra dei limiti di legge (40% sul totale degli
acquisti di prodotti entro il 2006, il 42% entro il 2007 e il 44% entro il 2008; contro il 30% previsto
dalla legge – D.M. n. 203 del 20 maggio 2003)
31/12/2008
Azioni da intraprendere
Parametri
Traguardi
Termine
Obiettivo
ASPETTO AMBIENTALE
Materie e Prodotti ausiliari (*)
Riduzione di acquisto e consumo di materiali tradizionali
5. OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO
OBIETTIVI
PROGRAMMI
OBIETTIVI
RdD
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
1a - Acquisto di armadi atti al corretto
stoccaggio delle sostanze pericolose.
1b - Informare e sensibilizzare il personale
ed i collaboratori sulla corretta gestione
dell’utilizzo delle sostanze pericolose.
Responsabile
57
3 gg/u
2 gg/u
Umane
/
1.000,00
Finanziarie
Risorse e/o mezzi
Sostanze e preparati pericolosi / prodotti utilizzati
Parametri
Azioni da intraprendere
1. Corretta gestione delle sostanze e preparati pericolosi
31/12/2006
30/06/2006
31/12/2005
Valutazione
intermedia
31/12/2006
31/03/2006
Scadenza
Miglioramento della gestione delle sostanze e preparati pericolosi presso i Centri Nautici
Traguardi
Termine
Obiettivo
ASPETTO AMBIENTALE
Contaminazione del suolo e Sostanze e preparati pericolose (*)
Dichiarazione Ambientale 2006
(*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti da tutti e tre i Centri Nautici.
PROGRAMMI
Note
OBIETTIVI
1a – Verificare la possibilità di installare
scarichi WC a doppio pulsante
Responsabile
Consumi idrici in m3
Parametri
Azioni da intraprendere
1. Razionalizzazione dei consumi idrici
31/12/2006
Razionalizzazione dei consumi idrici
Traguardi
Termine
Obiettivo
58
/
/
gg/u
gg/u
Centri Nautici.
/
Finanziarie
gg/u
Umane
Risorse e/o mezzi
ASPETTO AMBIENTALE
Risorse idriche (*)
Dichiarazione Ambientale 2006
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
2
(per i Centri Nautici)
RGA (Presidenza)
1b – Verificare la possibilità di installare
Referenti locali SGA
2
rubinetti con pulsante a pressione
(per i Centri Nautici)
RGA (Presidenza)
1c – Sensibilizzazione del personale rispetto
3
Referenti locali SGA
al corretto utilizzo della risorsa idrica
(per i Centri Nautici)
(*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre
PROGRAMMI
30/06/2006
30/06/2006
30/06/2006
Valutazione
intermedia
31/12/2006
31/12/2006
31/12/2006
Scadenza
Note
OBIETTIVI
2a – Acquisto di lampade a basso consumo
1a – Informare e sensibilizzare il personale
sulla riduzione dei consumi energetici
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
RdD
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
Responsabile
2 gg/u
3 gg/u
Umane
300,00
59
/
Finanziarie
Risorse e/o mezzi
Numero di dotazione eco-compatibili / dotazioni totali
Consumo di risorse energetiche kWh anno / N. personale operante
30/06/2006
30/06/2006
Valutazione
intermedia
31/12/2006
1. Riduzione del 2% dell’utilizzo di energia elettrica rispetto al 2005
2. Aumento delle dotazioni eco-compatibili (apparecchiature, lampade, ecc.)
Azioni da intraprendere
Parametri
Traguardi
Termine
Obiettivo
ASPETTO AMBIENTALE
Risorse energetiche (*)
Riduzione dei consumi energetici
Dichiarazione Ambientale 2006
(*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici.
PROGRAMMI
31/12/2006
31/12/2006
Scadenza
Note
OBIETTIVI
1b – Richiesta alle società eroganti il
servizio di pubblica raccolta la collocazione
nei pressi dei siti della LNI, di cassonetti per
la raccolta differenziata della carta e della
plastica e vetro
1c – Verifica e stipula di apposite
convenzioni con ditte terze per la raccolta
differenziata dei rifiuti
1a – Acquisto di contenitori per la raccolta
differenziata (toner, carta, plastica, vetro,
ecc.)
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
RdD
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
Responsabile
4 gg/u
5 gg/u
3 gg/u
Umane
60
/
/
2.000,00
Finanziarie
Risorse e/o mezzi
Incremento della quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata
30/06/2006
30/06/2006
30/06/2006
Valutazione
intermedia
1. Attivazione della sistema di Raccolta Differenziata dei rifiuti prodotti
31/12/2006
Miglioramento della gestione dei rifiuti prodotti
Azioni da intraprendere
Parametri
Traguardi
Termine
Obiettivo
ASPETTO AMBIENTALE
Rifiuti prodotti (*)
Dichiarazione Ambientale 2006
(*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici.
PROGRAMMI
31/12/2006
31/12/2006
31/12/2006
Scadenza
Note
OBIETTIVI
5 gg/u
10 gg/u
10 gg/u
5 gg/u
20 gg/u
15 gg/u
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
RdD
RGA (Presidenza)
RdD
RGA (Presidenza)
RdD
RGA (Presidenza)
AD
RdD
RGA (Presidenza)
Referenti locali SGA
(per i Centri Nautici)
1a – Sensibilizzare i fornitori sulle proprie
prestazioni ambientali.
2a – Sensibilizzare le Sezioni e Delegazioni
sull’attuazione di una politica di approvvigionamenti
verdi.
2b – Sensibilizzare le Sezioni e Delegazioni
sull’attuazione del Regolamento EMAS, tramite la
redazione di Linee guida sulla Gestione ambientale.
2c – Stipulare convenzioni per favorire l’adesione al
Regolamento EMAS delle Sezioni e Delegazioni.
3a - Istituzionalizzare e consolidare i rapporti di
collaborazione informale in materia di ambiente,
con Enti Parchi (nazionali e Regionali) Aree Marine
protette, Regioni e Province.
4a – Informazione e sensibilizzazione degli Utenti
sulle modalità gestionali ambientali della LNI e
predisporre materiale informativo presso i C.N.
Umane
Responsabile
1.000,00
61
/
/
1.500,00
/
/
Finanziarie
Risorse e/o mezzi
Numero di Politiche e Dichiarazioni Ambientali distribuite
Distribuire le Linee guida al 100% delle Sezioni e Delegazioni
Numero di eventi organizzati in materia di ambiente/ totale eventi
Azioni da intraprendere
Parametri
Traguardi
Obiettivo
Termine
30/06/2006
30/06/2006
30/06/2006
30/06/2006
30/06/2006
30/06/2006
Valutazione
intermedia
ASPETTO AMBIENTALE
Aspetti Indiretti (*)
Riduzione degli aspetti ambientali indiretti significativi
31/12/2006
1. Sensibilizzazione dei fornitori;
2. Sensibilizzazione delle Sezioni e Delegazioni e dei Soci;
3. Sensibilizzazione delle parti interessate (es. autorità, Enti Parco, ecc.);
4. Sensibilizzazione degli Utenti sulle corrette modalità di gestione ambientale.
Dichiarazione Ambientale 2006
(*) – Tali obiettivi di miglioramento sono perseguiti dalla Presidenza Nazionale e dai tre Centri Nautici.
PROGRAMMI
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Scadenza
Note
Dichiarazione Ambientale 2006
GLOSSARIO3
EMAS (Eco Management And Audit Scheme): Sistema Comunitario di Ecogestione ed
Audit, al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni, per valutare e
migliorare le prestazioni ambientali delle organizzazioni e fornire al pubblico e ad altri
soggetti interessati informazioni pertinenti.
Politica ambientale: obiettivi e principi generali di azione di un’organizzazione rispetto
all’ambiente, ivi compresa la conformità a tutte le pertinenti disposizioni regolamentari
sull’ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali; tale
politica ambientale costituisce il quadro per fissare e riesaminare gli obiettivi e i target
ambientali.
Miglioramento continuo delle prestazioni ambientali: processo di miglioramento, di
anno in anno, dei risultati misurabili del Sistema di Gestione Ambientale relativi alla
gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla
sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali; questo miglioramento dei risultati
non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività.
Prestazione ambientale: i risultati della gestione degli aspetti ambientali da parte
dell’organizzazione.
Analisi ambientale: esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle
prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione.
Aspetto ambientale: elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di
un’organizzazione che può interagire con l’ambiente (allegato VI) (un aspetto ambientale
significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale
significativo).
Impatto ambientale: qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in
tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione.
Programma ambientale: descrizione delle misure (responsabilità e mezzi) adottate o
previste per raggiungere obiettivi e target ambientali e relative scadenze.
Obiettivo ambientale: obiettivo ambientale complessivo, conseguente alla politica
ambientale, che l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto
possibile.
Sistema di Gestione Ambientale: parte del sistema complessivo di gestione
comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le
pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare,
riesaminare e mantenere la politica ambientale.
Audit ambientale: strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica,
documentata, periodica ed obiettiva delle prestazioni dell’organizzazione, del sistema di
gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente al fine di:
ƒ facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto
sull’ambiente;
ƒ valutare la conformità alla politica ambientale compresi gli obiettivi e i target
ambientali dell’organizzazione (allegato II).
Dichiarazione ambientale: serve a fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati
informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione nonché sul
continuo miglioramento della prestazione ambientale.
3
- Definizioni del Regolamento Comunitario n. 761/2001.
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Dichiarazione Ambientale 2006
6. VALIDAZIONE EMAS
La Lega Navale Italiana dichiara che i dati contenuti nel presente documento sono reali.
Il periodo di validità della presente “Dichiarazione Ambientale“ è di anni tre a partire dalla
data di convalida della stessa; pertanto nel 2009 verrà riemesso il documento o qualora
dovessero verificarsi sostanziali modifiche di produzione o legislative.
La Lega Navale Italiana si impegna a trasmettere i necessari aggiornamenti annuali
convalidati nella Dichiarazione Ambientale all’Organismo Competente ed a metterli a
disposizione del pubblico, secondo quanto previsto dal Regolamento CE n. 761/2001.
Il progetto è stato condotto con il supporto tecnico dell’ing. Marco Cepparulo e del dr.
Daniele La Regina della società IGEAM S.r.l..
Il Verificatore Ambientale accreditato che ha certificato la validità e la conformità della
presente Dichiarazione Ambientale al Reg. CE n. 761/2001 è:
CERTIQUALITY
Via Gaetano Giardino, 4
20123, Milano
tel. 02 806917.1
fax 02 86465295
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Finito di stampare nel mese di Marzo 2007