Giochi e giocattoli per il bambino con disabilità motoria

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Giochi e giocattoli per il bambino con disabilità motoria
Libreria Agorà - Babel
P.zza Chanoux, Aosta
23 aprile 2012 ore 14.30—15.00
Gioco e giocattoli per il bambino con disabilità motoria
A cura di S. BESIO, Gioco e giocattoli per il bambino con disabilità motoria, Unicopli, Milano, 2010.
Marco Carnesecchi intervista Serenella Besio e Valentina Pennazio.
Questo testo intende offrire qualche risposta a chi ha incontrato bambini con
disabilità motoria, e ha fatto l’indimenticabile e quasi alienante esperienza di
coglierne l’innato spirito dell’infanzia – il desiderio di libertà, la curiosità, la
voglia di giocare – e di non riuscire a farsi mediatore sufficientemente buono
per realizzare ed esaudire questi desideri: a causa delle limitazioni funzionali
del bambino, che talvolta appaiono insormontabili, a causa della propria inadeguatezza a rispondervi efficacemente.
Le tecnologie educative e assistive, in tutte le loro possibili declinazioni, possono svolgere un ruolo fondamentale in questo senso: non si tratta solo di conoscere i prodotti, o i modi per identificarli e trovarli, ma occorre anche approfondire le modalità per sceglierli e proporli
al bambino, e le
metodologie per introdurli in
attività educative,
riabilitative
o,
“semplicemente”,
ludiche.
Tentativi, esperienpresenta
ze e progetti in
SERENELLA BESIO
questo settore soÈ professore straordinario in Pedagogia
no già stati avviati e
Speciale e Didattica e Direttore del dipartimento di Scienze Umane e Sociali presso
condotti
almeno
l’Università della Valle d’Aosta. I suoi prenegli ultimi dieci
valenti interessi di ricerca riguardano lo
sviluppo e l’utilizzo di tecnologie educative
anni: da questi, e
ed assistive per le persone disabile, per
dalle riflessioni che
favorire le attività di gioco.
ne sono scaturite,
sia sul piano scientifico che su MARCO CARNESECCHI
assegnista di ricerca presso l’Università della Valle d’Aosta ed è
quello produttivo e dello svi- Èimpegnato
nel progetto LU.DI. che ha l’obiettivo di strutturare
luppo, trae le sue fonti questo interventi formativi rivolti alla rete sociale che ruota intorno al
bambino con disabilità, nel territorio della Valle d’Aosta.
lavoro.
VALENTINA PENNAZIO
È assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi di Genova,
Dipartimento DISFOR e cultrice della materia per la Cattedra di
Pedagogia dell'Integrazione dell'Università della Valle d'Aosta. I
suoi interessi sono rivolti allo studio dei modelli di progettazione
e valutazione in contesto scolastico.