ATTIVITA` 2011 DELLA MISSIONE DIOCESANA IN BOLIVIA
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ATTIVITA` 2011 DELLA MISSIONE DIOCESANA IN BOLIVIA
ATTIVITA’ 2011 DELLA MISSIONE DIOCESANA IN BOLIVIA Pastorale: L’oratorio continua ad essere l’asse centrale del nostro modo di organizzare la pastorale; in questo periodo natalizio sono circa mille i bambini coinvolti sia nella parrocchia di Peñas che di Huata, sono circa tremila le buste con 4 chili di viveri che stiamo distribuendo tra oratorio e anziani delle due parrocchie; l’estensione geografica delle due parrocchie ci costringe a continui spostamenti indispensabili per far sentire coinvolte nella pastorale tutte le distinte comunità (paesetti) che costituiscono le stesse parrocchie; praticamente significa una spesa notevole in benzina e uso di autobus. Questo settore della vita parrocchiale ci ha richiesto una spesa di circa 35000 euro. Salute: Funzionano sempre i nostri quattro ambulatori medici portati avanti dal dottor Alessandro accompagnato da due infermiere boliviane, una che è sua moglie Alina, la seconda che é una giovane infermiera originaria della città di El Alto che si chiama Carmen. Come negli altri anni abbiamo appoggiato economicamente alcune situazioni delicate che hanno necessitato di visite specialistiche o di interventi chirurgici nella città di La Paz. Questo tipo di servizio, con tutte le varie voci descritte, ci ha richiesto una spesa di circa 7000 euro. Progetti vari: Anche quest’anno siamo intervenuti in varie piccole opere di risanamento di infrastrutture di scuole e manutenzione di acque potabili presenti nel territorio parrocchiale. Una novità molto importante di quest’anno è che dal mese di settembre stiamo funzionando come Fundación “Manos abiertas Virgen de la Natividad”, cioè come un ente legalmente riconosciuto. É stato un passo importantissimo per dare copertura legale sia al funzionamento della casa dei ritiri di Chuquiñapi (che abbiamo aperto regolarmente dal mese di gennaio con quattro persone fisse che vi lavorano); sia per sostenere istituzionalmente l’inizio di un progetto (fodamentale per il nostro futuro) di turismo ecosostenibile la cui prima tappa è stata quella di iniziare la costruzione di un catamarano a vela a Huata e abilitare un parco roccia con 33 vie di diversa difficoltà in Peñas. Si stanno già formando ragazzi sull’attività velica e andinistica nelle due parrocchie. Tutto ciò capirete che ha comportato anche significative spese amministrative e legali. L’insieme di tutte le attività descritte o accennate ha significato l’ingente spesa di 65000 euro. Aiuto negli studi: I catechisti che più si impegnano nell’animazione dell’oratorio cerchiamo di aiutarli nel proseguimento degli studi a livello universitario. I giovani che abbiamo aiutato in questo anno 2011 sono: 1. Luisa primo anno di amministrazione turistica 2. Claudia primo anno di contabilità 3. Wendi terzo anno accademia da parrucchiera 4. Veronica quarto anno di pedagogia 5. Princela secondo anno di infermeria 6. Lidia terzo anno di maestra d’asilo 7. Rosa secondo anno di maestra d’asilo 8. Delia primo anno di ausiliare d’infermeria 9. Yobana primo anno di gastronomia 10. Veronica primo anno di gastronomia 11. Issamar primo anno di gastronomia (Non ci dite mai più che siamo maschilisti) La spesa totale é stata di circa 6500 euro. Vita delle case e aiuti particolari: Definisco in questo modo tre tipi di interventi: 1. un aiuto alle parrocchie vicine i cui parroci sono boliviani e possono contare su pochissimi aiuti esterni. 2. le spese interne delle case parrocchiali: viveri, elettricità e piccole manutenzioni. 3. aiuti piccoli ed estemporanei a chi capita in parrocchia per i più svariati motivi: mi hanno rubato la pecora; ho bisogno dei pantaloni; un fulmine mi ha ucciso la mucca... In tutto ciò abbiamo speso circa 13200 euro. Documenti vari: Questa voce unisce tutte le spese necessarie per sanare la situazione legale di tutti i terreni sparsi nelle distinte comunità delle due parrocchie, le tasse che ci sono normalmente da pagare, lo sdoganamento dei containers e simili. Tutto per un totale di circa 8000 euro. Casa “Don Bosco” dei ragazzi di strada di El Alto: La storia di questa casa inizia nel 2003 con un sacerdote salesiano tedesco: p. Lutz (non so se si scrive così... pazienza). Suo fondamentale collaboratore l’avvocato boliviano Marcelo Alcazar (ora nostro carissimo amico e collaboratore). Nel 2008 questo sacerdote é vittima di un tremendo esaurimento nervoso che lo costringe a lasciare l’opera. A questo punto l’avvocato Marcelo la assume totalmente anche dal punto di vista economico. Nel 2010 entriamo in gioco noi due; vista la stretta collaborazione con Marcelo decidiamo di farci carico dell’opera. A questo proposito é sorta una Associazione a Biella “Mani aperte Kamasa” che principalmente si preoccupa di raccogliere i fondi necessari per la vita di questa casa che accoglie in questo momento 11 ragazzi dai 14 ai vent’anni. La spesa é stata di circa 16000 euro. Desideriamo salutare e ringraziare le persone che in quest’anno ci sono venute a trovare per condividere con noi un pezzetto delle cose descritte sopra: Beppe, l’ingegnere navale di Milano che ci ha accompagnati nell’inizio della costruzione del catamarano; Giovanna e Sara, dell’oratorio di Gubbio, che ci hanno rallegrati ed animati con il loro entusiasmo e simpatia; Fabio e Francesca di Perugia che hanno realizzato il primo (autentico e storico) corso di vela del lago Titikaka; Yon e Catalina (lui appassionato scalatore), una coppia colombiana, arrivati per caso dal p. Topio, si sono innamorati del nostro progetto ed hanno dato un validissimo contributo nella realizzazione del parco roccia di Peñas; Paolo con i suoi figli Alessandro e Giona, sono coloro che hanno regalato il progetto del catamarano e sono venuti per aiutarci in un momento cruciale della costruzione; Donatella, Manuela, Walter e Mariagrazia di Biella, Donatella promotrice, con altre amiche, della Associazione “Mani aperte Kamasa”, Manuela, Walter e Mariagrazia del Centro missionario diocesano, ci appoggiano con varie iniziative; il gruppo CAI di Casale Monferrato, con cui abbiamo salito alcune montagne, accompagnati dal frate cappuccino Padre Angelo Colla che ha festeggiato i suoi 75 anni celebrando Messa al campo base del Condoriri e che ora si sta impegnando a raccogliere fondi per sostenere il progetto, sono stati molto attenti e generosi verso i ragazzi delle nostre case; i trevisani Vittorino (scrittore) e Piera (pittrice che sta realizzando due affreschi che “raccontano” il nostro progetto), accompagnati dall’amico Piero, tutti alpinisti e “viaggiatori” nel senso più bello di questa parola; i camuni Anna e Franco che si sono dedicati con entusiasmo alla realizzazione del trekking di Peñas; il sacerdote bergamasco don Antonio che ha condiviso con noi diverse giornate del suo soggiorno boliviano. Come vedete un bel gruppo di persone che sono il segno di un ponte Altipiano boliviano – Italia che si va rafforzando in quantità e qualità.