l`alfabetario - Università degli Studi di San Marino

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l`alfabetario - Università degli Studi di San Marino
IMPARARE: QUESTO E’ IL PROBLEMA
Ins. Vita Cusumano
Maria Montessori
Don Lorenzo Milani scriveva che i pedagogisti conoscono soltanto i
libri sui bambini, ma non i bambini.
Non è questo il caso di Maria Montessori.
In lei il rapporto tra pratica educativa e teoria educativa è
strutturale, dialettico e vissuto .
… un giovane medico che affronta da clinico psichiatra il mondo
dei bambini anormali e, inciampando poi, per puro caso, nei bambini
normali, vi scopra , dietro l’apparenza, dietro la piccola maschera,
un mondo di insospettate, latenti capacità ed energie.
(“Il bambino fra scienza e poesia in Maria Montessori“ di Luciano
Mazzetti)
L’attenta osservazione del bambino,
delle sue necessità, degli interessi , degli
atteggiamenti , portano M. Montessori
ad
affermare
che,
i
bambini
“handicappati” e quelli “normali” si
differenziano nei ritmi e nei tempi
d’apprendimento, ma entrambi hanno
l’opportunità di acquisire abilità e di
sviluppare le proprie capacità per
procedere nello sviluppo , se posti in un
AMBIENTE adatto.
Con un secolo di anticipo, la Montessori aveva
capito che la scuola deve essere
una
comunità flessibile ed integrante per tutti i
bambini che sono sempre tutti uguali e tutti
diversi.
Un AMBIENTE organizzato, attraente, stimolante all’attività e che
incoraggia lo sviluppo sociale perché rende necessario il rispetto degli
oggetti e il rispetto dell’individualità degli altri.
L’AMBIENTE deve rispondere ai bisogni e agli
interessi del bambino assecondando anche i ritmi
di vita che gli sono propri.
Nell’ambiente il bambino deve essere libero di
sperimentare per conto proprio, perché solamente
attraverso la LIBERTA’ si possono favorire la
ricerca personale, la creatività e le altre doti
presenti nella natura di ciascun bambino.
“ un metodo educativo basato sulla
libertà deve intervenire per aiutare il
bambino a conquistarla e deve avere per
mira la liberazione del bambino da quei
legami che ne limitano la manifestazione
spontanea.
( “ La Scoperta del bambino” M. Montessori).
Una condizione necessaria alla libertà è
l’indipendenza alla quale il bambino arriva
man mano che diventa capace di fare da sé.
“ AIUTAMI A FARE DA SOLO”
non è soltanto uno slogan pedagogico ma “è una domanda interiore
posta dalla natura stessa del bambino”, proiettato alla conquista della
propria autonomia, anche attraverso la conquista degli strumenti della
cultura.
L’insegnante , per rispondere alla sua
richiesta di “aiuto”, deve prima di tutto
avere fiducia nelle potenzialità del bambino,
preparare l’ambiente, e offrire, con rigore
scientifico,
i materiali di sviluppo
(“l’armamentario di psicologia” ) che
porteranno il bambino a: “distinguere –
precisare – generalizzare”.
Solo così, potrà dare al bambino l’aiuto
necessario a procedere con sicurezza e
rapidità sul cammino dello sviluppo
intellettuale.
.
L’utilizzo dei materiali di sviluppo, svolto in modo
autonomo e con la mediazione dell’adulto,
promuoverà nei bambini:

la capacità di osservare
fatti, oggetti, eventi e
situazioni, con l’utilizzo
di tutti i sensi,
osservando, scoprendo
e descrivendo le
qualità e le proprietà
fisiche degli oggetti, e
sviluppando le capacità
di utilizzarli per attività
manuali e costruttive.

Inoltre, favorirà e
svilupperà le capacità
di: raggruppare,
classificare, ordinare e
seriare in base a una
o più caratteristiche
(colore, forme,
spessore,
peso,grandezza,
altezza, capacità,
genere, funzione…)
favorendo la
possibilità di
confrontare, porre in
relazione, fare
previsioni, formulare
ipotesi.
Il materiale di sviluppo o sensoriale , materializzando l’astrazione, isolando
una qualità anche nelle gradazioni, permettendo il controllo dell’errore,
rimandando ad altro materiale, aiuta il bambino ad educare i sensi, ad
apprendere l’alfabeto, i numeri, la scrittura, la lettura, l’aritmetica…
<< Dare le qualità separate l’una dall’altra è come
dare l’alfabeto dell’esplorazione: una chiave dunque
che apre le porte della conoscenza>>.
( “La mente del bambino” di M. Montessori)
“Noi aiutiamo il bambino ad acquistare le
conoscenze rendendolo conscio di tutte le sensazioni
che gli sono possibili e facilitando la coordinazione
dei movimenti intenzionali”
(M. Montessori 1930)
Dal movimento alla… scrittura
Nella Casa dei Bambini , nel periodo sensitivo del
movimento, tutte le attività, dagli esercizi di vita pratica
ai giochi sensoriali, sono utili allo sviluppo del linguaggio
sia scritto sia parlato.
( I periodi sensitivi, secondo Montessori, sono temporanee sensibilità
o guide interiori che indirizzano il bambino verso taluni segnali,
lasciandolo indifferente ad altri).
Il linguaggio grafico
Nel volume della Montessori “La Scoperta del Bambino” si
legge:”… il nostro concetto pedagogico di
<<aiuto allo sviluppo naturale>>
del bambino si dovrà arrestare dinanzi a un acquisto artificiale
dovuto esclusivamente all’opera della civiltà, quale il linguaggio
grafico ...qui si tratta di insegnare”.
Nel linguaggio scritto la mano cerca di trasmettere il pensiero
perché “ la mano è strumento dell’intelligenza” .
È proprio da questo principio, scaturito dalla sperimentazione e
dalle osservazioni condotte dalla Dottoressa , prima a Santa Maria
della Pietà poi nella Casa dei Bambini, che nasce l’impostazione
metodologica che porterà il bambino “all’ esplosione della scrittura”,
in modo naturale .
Per “guidare” il bambino alla
scrittura e alla lettura, esiste una
preparazione indiretta e una diretta.
PREPARAZIONE
INDIRETTA
ALLLA
SCRITTURA
• PREPARAZIONE
DELLA MANO
• SCOPERTA DEI
SUONI
DELL’ALFABETO
PARLATO
• ANALISI DELLA
PAROLA
• CONOSCENZA DEI
SEGNI
DELL’ALFABETO
GRAFICO
• COMPOSIZIONE
DELLA PAROLA
Esplosion
e della
scrittura
Preparazione
Indiretta
della mano
alla scrittura
• Gli incastri solidi
educano alla prensione
dello strumento di
scrittura.
• I blocchi(torre rosa,
scala dei prismi,)
esercitano la mano nei
movimenti di
distensione, prensione.
• Le aste della lunghezza
abituano il bambino a
vedere la progressione
da sinistra verso destra
Esplosione
della
scrittura
• Le tavolette del
liscio e del ruvido
educano alla
Preparazione leggerezza.
indiretta
• Le scatole dei
della mano
rumori educano
alla scrittura la scioltezza del
polso.
Gli esercizi che il
• I cilindri colorati
bambino opera con i
educano alla
materiali di sviluppo,
sono prove ripetute per fermezza
l’acquisizione di
un’abilità specifica
Esplosione
della
scrittura
Preparazione diretta
alla scrittura:
gli incastri del disegno.
Con esercizi separati, ma paralleli, viene
preparata la scrittura, in modo da esercitare
la mano a tracciare i segni ortografici.
Preparazione diretta alla scrittura:
gli incastri del disegno.
Preparazione diretta alla scrittura
Nella Casa dei Bambini si comincia col presentare, al
bambino di tre anni circa, i segni convenzionali con i quali i
suoni isolati del linguaggio vengono rappresentati, cioè
facciamo conoscere le lettere dell’alfabeto grafico , dandogli
così la possibilità di scoprire, cioè di portare alla coscienza i
suoni che aveva inconsciamente assorbito nella primissima
infanzia.
Le lettere smerigliate
Le lettere smerigliate arrivano all’intelligenza del bambino attraverso tre vie:
La visione della lettera(occhio)
Il suono (orecchio)
Il tocco lungo il senso della scrittura( percezione tattile sensoriale).
Non si rispetta un ordine di presentazione ma è preferibile iniziare la
presentazione con le lettere più contrastanti nel suono e nella forma e non aventi
alcuna difficoltà ortografica.
Per esempio a – m .
Si procede con la lezione dei tre tempi, unendo alla visione il tocco della
lettera.
Le lettere smerigliate
Particolare attenzione meritano le lettere:
H : si dirà che è muta e che il suo nome è acca
Q : si presenta come qu e va sempre unita alla u
C e G : si presentano come aventi due suoni , quello dolce e quello duro
Esercizi paralleli: ricerca di uno o più suoni presenti in una
parola, analisi di parole,completamento di parole, …
Questi giochi alfabetici, porteranno il bambino all’associazione
del fonema al grafema e…alla composizione di parole “scritte”
anche se in verità egli non ha tracciato segni.
L’ ALFABETARIO
Con questo primo alfabetario il bambino inizia
l’esercizio della composizione delle parole.
In una lingua fonetica, come l’italiano, basta
pronunciare i differenti suoni che compongono una
parola (es: m-e-l-a) perché il bambino , cui
l’orecchio è educato , già possa riconoscere uno per
uno i suoni componenti.
Si useranno dei cartoncini con un disegno che rappresenta un
oggetto o un animale… il cui nome, inizialmente è composto da
bisillabe.
Si analizzeranno i suoni e il bambino cercherà nell’alfabetario i
“segni” per comporre la parola.
Gradatamente diverrà capace di fare la stessa cosa con le parole che
pensa; riuscirà a dividerle nei loro suoni componenti e a tradurle in
una serie di segni.
COMPOSIZIONE DI
PAROLE
E
CONTROLLO
DELL’ERRORE
Alfabetari :
“… che le lettere nel casellario erano un sussidio
prezioso all’insegnamento della scrittura, infatti si
offriva al bambino la possibilità di comparare tutte le
lettere e di scegliere quella designata”
(M.Montessori).
Perfezionamento della grafia:
Quando il bambino si sarà a lungo esercitato e “divertito” a tracciare sulla
lavagna o sulla carta le lettere o parole, allora egli scriverà nel vero senso
della parola , questa scoperta provocherà in lui grande entusiasmo e
comincerà a scrivere tante parole con grande gioia.
M. Montessori ha chiamato questo fenomeno:”l’esplosione della scrittura”.
Per l’esercizio di scrittura saranno messi a
disposizione dei bambini dei fogli di diverso tipo:
completamente bianchi, con una spaziatura di
circa due centimetri, con righe colorate e non…
il bambino sarà libero di usare quello che
desidera .
Nella classe saranno appesi, ad altezza di
bambino, dei cartelloni sui quali sono
applicate le lettere dell’alfabeto per dare al
bambino l’opportunità di ricordare.
Un altro materiale che aiuta il
bambino nella scrittura è:
l’alfabetario delle maiuscole.
Su un cartoncino, la lettera
maiuscola è affiancata alla lettera
minuscola.
Il bambino la può copiare e
utilizzarla quando se ne presenterà
l’occasione.
Dall’esplosione della scrittura il bambino si avvia a:
PERFEZIONAMENTO
DELL’ORTOGRAFIA:
PERFEZIONAMENTO
memoria visiva ,
DELLA GRAFIA:
composizione e analisi
della parola (scritta e
ripetizione dell’esercizio e
parlata) composizione di
l’insegnamento delle
frasi, uso dei segni di
regole con l’uso di
interpunzione, delle
lavagne, carte trasparenti,
doppie,particolarità
fogli rigati colorati…
ortografiche, divisione in
PROCESSO
sillabe(utilizzando
MECCANICO
l’alfabetario mobile),uso
della maiuscola, …
PROCESSO
SENSORIALE
PERFEZIONAMENTO
DELLA
COMPOSIZIONE:
Parlare , raccontare e
comporre testi sempre
più ricchi e lunghi,
ascolto testi letti
dall’insegnante, LA
POSTA..,lettura silenziosa
e ad alta voce, di testi di
cronaca, di posta,
fumettistici, multimediali
ecc…
PROCESSO
INTELLETTUALE
Per Maria Montessori il bambino è “ il costruttore dell’uomo”,
l’operaio dell’umanità nel duplice compito di inventare e
conservare l’umanità come specie e di realizzarsi come
personalità individuale.
Educare è “l’arte di suscitare gioia ed
entusiasmo per il lavoro.
E, poiché l’interesse che spinge all’attività
spontanea è la vera chiave psicologica
dell’educazione…
Colui il quale nell’educare cerca di suscitare
un interesse che porti a svolgere un’azione
e seguirla con tutta l’energia e con
entusiasmo costruttivo, ha svegliato
l’uomo”….. (M. Montessori)