Leggi e scegli questo progetto per la tua scuola

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Leggi e scegli questo progetto per la tua scuola
PROGETTO EDUCATIVO- DIDATTICO
UNA SOLA FAMIGLIA UMANA, CIBO PER TUTTI
SCUOLA
ANNO SCOLASTICO
2014-2015
DENOMINAZIONE PROGETTO
Una sola famiglia umana, cibo per tutti!
DESCRIZIONE PROGETTO
Il progetto rivolto alle scuole nasce all’interno della campagna promossa da Caritas Internationalis sul tema del
diritto al cibo. La campagna, lanciata in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, nel dicembre
2013, pone al centro della riflessione il concetto di cibo come diritto umano. La fame oggi, che colpisce un
miliardo di persone, è una violazione della dignità umana e un ostacolo al progresso sociale, politico ed
economico. Il diritto internazionale riconosce ad ognuno il diritto fondamentale di non soffrire la fame, e in 22
paesi il diritto al cibo è stato incluso nella costituzione.
Le 164 organizzazioni nazionali che aderiscono a Caritas Internationalis sono unite nella loro prima campagna
globale per chiedere la fine della fame per il 2025. I governi nazionali devono fare tutto il possibile per
assicurare alle popolazioni l’accesso fisico ed economico ad una alimentazione sufficiente, sicura e nutriente
per condurre una vita sana ed attiva.
A partire da queste premesse il progetto didattico si articola in tre fasi ciascuna delle quali corrisponde ad un
incontro, in cui si intende affrontare il problema da tre angolature diverse e correlate, capaci di suscitare non
solo una maggiore conoscenza sull’argomento quanto una riflessione più consapevole relativa al proprio stile di
vita, che può fare la differenza.
1. Diritto al cibo.
Partendo dalla storia di un prodotto che rende più “esotiche” le nostre tavole si svela la catena di
violazione dei diritti che parte dallo sfruttamento dei lavoratori fino al degrado dell’ambiente e delle
economie di sussistenza locali.
Si giunge alla riflessione sul concetto centrale di sicurezza alimentare basato sui diritti che ritiene che le
persone hanno il diritto fondamentale di non soffrire la fame e che considera i beneficiari dello sviluppo
non solo individui passivi ma partecipanti attivi. La riflessione inoltre considera lo Stato come un
importante responsabile, al quale va chiesto di fare tutto il possibile per assicurare alle persone un
accesso fisico ed economico, in qualsiasi momento, a una alimentazione sufficiente, nutriente e sicura
per condurre una vita sana e attiva.
L’analisi di fonti e documenti internazionali guiderà lo studente a comprendere come prestare
attenzione ai diritti umani non sia solamente un ideale nobile, ma un vero approccio allo sviluppo. Le
ricerche mostrano infatti un collegamento tra la libertà civile e politica e la crescita economica, e la
protezione dei diritti umani può impedire uno dei più dannosi ostacoli al diritto al cibo: la carestia.
Come ritiene Amartya Sen, premio Nobel in economia, è improbabile che avvengano carestie quando i
diritti civili e politici basilari vengono rispettati
2. Spreco, il cibo che grida vendetta!
L’incontro ha come assunto centrale il tema dello spreco. Di fronte a chi soffre la fame c’è chi butta
via; un terzo del cibo prodotto nel mondo va perduto. Il cibo che finisce nella spazzatura “mangia” una
quantità impensabile di risorse naturali e genera rifiuti ed emissioni inquinanti nell’atmosfera.
Globalmente il 54% degli sprechi si verifica a monte, cioè nelle fasi di produzione, raccolto e
immagazzinaggio. Il 46% invece avviene a valle, nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo.
Attraverso la storia di un prodotto vengono analizzati gli sprechi nelle diverse fasi della catena
alimentare, coinvolgendo scelte economiche del Nord e del Sud del pianeta.
Con la collaborazione degli studenti viene realizzato un “manuale di istruzioni” per adottare uno stile
alimentare etico. Da come fare la spesa in modo consapevole, a scegliere l’insegna con la politica
giusta, ad imparare a leggere le etichette e conservare i cibi in modo adeguato. Vengono offerti stimoli
e consigli per prendere consapevolezza delle proprie abitudini alimentari e ridurre gli sprechi
casalinghi.
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3. Non bastano le buone intenzioni!
Il tema viene sviluppato passando dalla dimensione individuale a quella sociale e comunitaria: da
consumatore isolato posso diventare cittadino attivo. A traghettare verso la dimensione collettiva è una
storia “virtuosa” legata al cibo, in cui un gruppo o una comunità si è organizzato in una esperienza
globale di filiera corta locale nel tentativo di ridare valore alla produzione agricola e alla tutela del
territorio.
Si procede, partendo dal caso italiano, presentando alcuni esempi di buone pratiche che cercano di
trasformare lo spreco in risorsa ed esempi di economie solidali, come i Gas, gruppi di consumatori
organizzati, mercati rionali a chilometro zero… Esperienze che accomunano paesi diversi, anche in via
di sviluppo, che mettono alla base dello scambio economico la relazione diretta tra le persone e la
fiducia che questa relazione crea.
L’analisi di piattaforme web che permettono di condividere il cibo tra vicini evitando gli sprechi e di
sistemi che permettono al Terzo settore un servizio di approvvigionamento di prodotti di qualità che
altrimenti verrebbero scartati, sono proposti come stimolo per rispondere alla domanda: “…e noi cosa
possiamo fare?”
ALTRI SOGGETTI COINVOLTI
DOCENTI INTERNI
ESPERTI
ALTRE SCUOLE
ENTI LOCALI
/ ASSOCIAZIONI / PRIVATI
FAMIGLIE
DESTINATARI
Scuola Secondaria di Primo Grado (alunni delle classi III)
Scuola Secondaria di Secondo Grado (alunni delle classi I, II, III, IV, V)
In ciascuna classe si propongono 3 interventi della durata di 90’ circa.
PROBLEMI CHE IL PROGETTO INTENDE AFFRONTARE O PREVENIRE
Il progetto intende sensibilizzare gli alunni al problema della fame nel mondo, presentandolo ai loro occhi come
tutt’altro che lontano o indipendente dalle scelte che si compiono ogni giorno. Si inserisce come una proposta
concreta rispetto alla tendenza del crescente isolamento, dell’indifferenza e della scarsa partecipazione che si
osserva nei ragazzi di oggi, guidandoli invece in un processo di graduale consapevolezza dell’impatto sociale
ed etico delle proprie abitudini nonché ad una maggiore coscienza sociale e civile.
Aprire i nostri occhi, orecchie e cuore per capire le conseguenze della fame nel mondo, che oggi ci riguarda
ancor di più perché i nuovi poveri sono sempre più parenti o amici, perché bussa alle nostre porte con la crisi,
con i tagli di spesa all’interno delle famiglie. Il percorso si propone di aiutare gli studenti a guardare al cibo in
modo nuovo e si inserisce nel più ampio cammino che intende rendere i ragazzi protagonisti attivi delle loro
scelte e cittadini locali e globali consapevoli.
OBIETTIVI GENERALI
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Diritto al cibo
Sensibilizzare al problema della fame nel mondo
Combattere luoghi comuni e stereotipi relativi al tema della fame
Sviluppare un approccio critico al problema: comprendere le interconnessioni tra le variabili
economiche, finanziarie, politiche, sociali
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Spreco, il cibo che grida vendetta!
Riflettere sulle pratiche di spreco quotidiano e casalingo
Acquisire maggiore consapevolezza sulle proprie abitudini alimentari
Conoscere le ragioni degli sprechi nella catena alimentare
Elaborare in gruppo nuove indicazioni per cambiare il proprio stile alimentare
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Non bastano le buone intenzioni!
Sviluppare una maggiore coscienza di cittadini attivi
Conoscere quanto è stato fatto fino ad ora per affrontare il problema fame e spreco
Conoscere possibili risposte locali, sia italiane che nel mondo
Proporre come classe un impegno da adottare
ATTIVITÀ CHE SI INTENDONO SVOLGERE
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Diritto al cibo
Lettura di una storia (o video) stimolo per introdurre il tema della sicurezza alimentare
Attività dinamica ed interattiva per far emergere luoghi comuni e stereotipi rispetto al tema del cibo e
della fame nel mondo
Presentazione del concetto di diritto al cibo
Presentazione della mappa e geografia della fame
Lettura ed analisi di documenti internazionali
Attività di collegamento tra un incontro e il successivo (da fare a casa):
• diario in cui osservo e descrivo: come faccio la spesa-cosa butto
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Spreco, il cibo che grida vendetta!
Attività stimolo con stralci di notizie sullo spreco di cibo nel mondo
Presentazione di un video sulla storia degli sprechi di prodotto lungo la filiera
Costruzione di un cartellone per osservare gli sprechi nelle varie fasi della catena alimentare
Analisi e discussione in gruppo su pratiche casalinghe e quotidiane che limitano gli sprechi
Realizzazione di un manuale di istruzioni
Attività di collegamento tra un incontro e il successivo (da fare a casa):
• Provo a preparare una ricetta “che non butta niente”, compilo la scheda di osservazione
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Non bastano le buone intenzioni!
Gioco stimolo: “dall’io al noi: mettersi insieme per cambiare le cose”
Presentazione e analisi di un caso di studio
Presentazione di esperienze concrete nel Nord e sud del pianeta
Analisi di siti web
METODOLOGIE UTILIZZATE
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Lezione frontale
Braistorming
Presentazione materiale autentico (dati statistici, notizie, documenti internazionali)
Lavori in piccolo gruppo
Studio di casi concreti
Focus group
7. Power Point, Video, analisi siti web
MODALITÀ DI VERIFICA DEI RISULTATI RAGGIUNTI/INDICATORI DI RISULTATO
MODALITÀ DI DOCUMENTAZIONE
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ARCO TEMPORALE DI ATTUAZIONE
I tre incontri si possono sviluppare nell’arco di un mese e mezzo, con cadenza quindicinale. Indicativamente nel
mese di Marzo-Aprile come preparazione ai temi di discussione che coinvolgeranno il mondo istituzionale e
associativo italiano.
A Maggio 2015 infatti, Caritas Internationalis ospiterà la sua Assemblea Generale quadriennale a Roma e
l'incontro avrà un’attenzione particolare all'eliminazione della fame. Subito dopo, insieme a Caritas Italiana e
alla Caritas Ambrosiana, parteciperà all'Expo di Milano 2015: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
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RISORSE - PREVENTIVO DI SPESA
Personale della scuola coinvolto nel progetto - Attività aggiuntive di non insegnamento
(progettazione, verifica, documentazione: compilazione puntuale e in itinere del prospetto delle ore effettuate)
Insegnanti coinvolti: (specificare nome e cognome e n. ore per singolo insegnante)
INSEGNANTE
N. ORE
INSEGNANTE
N. ORE
n. totale di ore di non insegnamento previste:
Personale della scuola coinvolto nel progetto - Attività di insegnamento aggiuntiva
all’orario d’obbligo
Insegnanti coinvolti: (specificare nome e cognome e n. ore per singolo insegnante)
INSEGNANTE
N. ORE
INSEGNANTE
N. ORE
n. totale di ore di insegnamento previste:
Personale esterno alla scuola (si ricorda che per stipulare il contratto con un esperto servono
preventivo di spesa e curricolo dello stesso con dati personali)
COGNOME E NOME
QUALIFICA
ATTIVITÀ CHE SVOLGERÀ
N. ORE
Per quanto concerne il compenso orario, l’esperto/a individuato/a deve contattare la Segreteria
Spese di acquisto materiali, pubblicazioni … (trasmettere / consegnare in Direzione il relativo
preventivo di spesa)
DATA
IL RESPONSABILE DEL PROGETTO
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