2016.01.30-02.06 - Ambasciata d`Italia

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2016.01.30-02.06 - Ambasciata d`Italia
Rassegna Stampa settimanale dal 30 gennaio al 5 febbraio 2016
Ambasciata d’Italia a Zagabria
POLITICA ESTERA
Il Premier Orešković ha ricevuto una delegazione bosniaca
Il Premier Orešković ha ricevuto il 2 febbraio scorso in via non ufficiale il Presidente di turno
della Presidenza bosniaca, il croato Dragan Cović, e la Presidente di turno dell'Assemblea
parlamentare bosniaca, Borjana Krišto. Tema delle conversazioni: la situazione dei croati in
questo Paese e le possibilità di migliorarla. Il Premier ha espresso il pieno sostegno agli sforzi
che sta compiendo la Bosnia-Erzegovina per aderire alle integrazioni euro-atlantiche
ribadendo la propria convinzione in merito alla possibilità che il Paese possa ottenere lo
status di candidato entro l’inizio del 2017.
(Jutarnji list)
Il Ministro degli Affari Esteri ed Europei Kovač in visita in Bosnia-Erzegovina ed in
Ungheria
Come prima visita all'estero il Ministro Kovač ha scelto la vicina Bosnia-Erzegovina dove ha
incontrato a Sarajevo i membri della Presidenza collettiva Čović, Izetbegović e Ivanić, nonché
il Ministro degli Esteri Crnadak. L'obiettivo della visita è stato quello di rafforzare i rapporti
con la Bosnia-Erzegovina e sostenerla nel suo cammino verso l'UE, in particolare negli aspetti
tecnici che si presenteranno a seguito della richiesta ufficiale di ottenere lo status di candidato
per l'adesione all'UE. Per quanto riguarda la questione relativa alla componente croata nello
Stato bosniaco il Ministro ha dichiarato: „Desideriamo che il popolo croato abbia gli stessi
diritti dei serbi e dei bosniaci e che attraverso il dialogo si trovi una soluzione per far
funzionare lo Stato“. Giorni dopo è seguita la visita del Ministro Kovač a Budapest. „Ungheria e
Croazia stanno aprendo un nuovo capitolo nella loro collaborazione, dopo le incomprensioni
che sono culminate nell'epoca del Governo Milanovic“ sono state le dichiarazioni dei due
Ministri degli Esteri, Kovač e Szijarto, dopo l'incontro che è servito anche per affrontare tutta
una serie di questioni bilaterali, a partire dai rapporti tra le due compagnie petrolifere
nazionali INA e MOL. L'Ungheria ha anche promesso alla Croazia il proprio sostegno per una
più rapida adesione di questo Paese allo spazio Schengen.
(Jutarnji list)
La Presidente Grabar-Kitarović a Londra alla Conferenza internazionale dei Paesi
donatori per la Siria
Il Capo dello Stato croato ha partecipato, assieme ad altri 70 rappresentanti di Paesi e
Organizzazioni Internazionali, alla Conferenza dei Paesi donatori per la Siria, che ha luogo a
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Londra. La Croazia ha deciso di contribuire alle necessità dei profughi siriani con un importo
di 1 milione di euro, stanziabile nei prossimi 4 anni, per programmi che riguardano la
protezione e l’educazione di bambini, donne, minoranze nazionali e per la lotta alla violenza
sessuale. La Gran Bretagna, assieme ai co-organizzatori della conferenza (Germania, Norvegia,
Kuwait e Nazioni Unite), spera di ottenere dai partecipanti promesse per 9 miliardi di dollari
per la Siria e altri 4,4 miliardi per i profughi che si trovano nei Paesi vicini.
A margine della Conferenza la Presidente croata ha incontrato la Cancelliere tedesco Merkel, il
Premier britannico Cameroon, il Presidente del Consiglio europeo Tusk, il Presidente
macedone Ivanov, il Premier turco Davutoglu, il Presidente dell’Azerbaigian Aliyev ed il Re
giordano Abd Allah II.
(Jutarnji list, Večernji list)
Crisi migratoria
Secondo dati forniti dal Ministro dell’Interno Orepić, la Croazia ha finora speso 145 milioni di
kune (circa 19 milioni di euro) per l’assistenza ai profughi. L’UE ha messo da parte per la
Croazia a questo scopo 12,4 milioni di euro, ma ne sono arrivati solo 9,9 milioni. Il 3 febbraio,
su iniziativa croata, ha avuto luogo a Skopje un incontro dei Capi di Polizia dei Paesi
interessati dal flusso migratorio nei Balcani (Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia ed Austria)
nel corso del quale si è deciso di applicare un controllo congiunto sloveno-croato-macedone
nella registrazione dei migranti al confine greco-macedone: verranno lasciati passare solo i
profughi che arrivano da zone di guerra e che dichiareranno la loro destinazione finale. La
polizia croata si recherà al confine greco-macedone già l’8 febbraio prossimo. Intanto il flusso
dei profughi nell’ultima settimana è lievemente diminuito.
(Jutarnji list)
POLITICA INTERNA
Consiglio per la collaborazione tra Coalizione patriottica e Most
Si è riunito questa settimana il Consiglio per la collaborazione tra Coalizione patriottica e
Most, un organo consultivo che sarà di supporto al Governo nella realizzazione del suo
programma. Il primo compito di questo organo sarà quello di proporre al Governo i nomi dei
20 Vice Ministri e circa 90 Assistenti Ministro che dovranno essere nominati nei singoli
dicasteri. Le nomine dovrebbero aver luogo alla fine della prossima settimana. Il Consiglio è
composto da 16 membri, 8 della Coalizione patriottica e 8 di Most ed è co-presieduto da
Miljan Brkić (HDZ) e Ivan Kovačić (Most).
(Jutarnji list)
Il Parlamento croato ripristina il patrocinio per Bleiburg
L’Ufficio di Presidenza del Sabor, composto da 4 membri della Coalizione di Governo e da 2
dell’opposizione, ha ripristinato il patrocinio alla celebrazione annuale di Bleiburg, che era
stata tolta nel 2012 dall’allora maggioranza di centro sinistra, “per commemorare le vittime
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della tragedia di Bleiburg e della Via Crucis croata”. Il Presidente del Sabor Reiner ha
giustificato tale decisione affermando che “non possiamo dividere le vittime in nostre o
vostre”. A votare contro, le due neo-elette Vice Presidenti del Sabor: Milanka Opačić (SDP) e
Vesna Pusić (HNS). Il leader dell’SDP Milanović ha così spiegato il motivo per il quale
l’opposizione non può votare a favore: “Bleiburg si configura come la commemorazione ed il
rimpianto per il crollo dello Stato Indipendente Croato (NDH)” ed ha proseguito “chi vuole
commemorare le vittime va a Tezno, dove sono stato più volte di persona, chi è dispiaciuto per
Maks Luburić e Ante Pavelić va a Bleiburg“.
(Jutarnji list, Večernji list)
ECONOMIA
Prime dichiarazioni del Ministro delle Finanze Marić
Il Ministro delle Finanze Maric, dopo una riunione dedicata alla stesura del bilancio per il
2016 che dovrebbe essere approvato entro il 15 marzo, ha fatto delle dichiarazioni alla
stampa in cui ha ribadito che l’obiettivo fondamentale del suo dicastero è quello di ridurre il
deficit al 3% del PIL. L’anno scorso il deficit era di 13 miliardi di kune (il 4,2% del PIL),
dunque dovrebbero venire apportati tagli per un ammontare di 4,5 miliardi di kune. Marić ha
anche promesso che non verranno introdotte nuove tasse e che gli interventi a risparmio
verranno fatti solo sul fronte delle uscite. Due sono gli obiettivi fondamentali: migliorare il
rating e limitare il debito pubblico per uscire dalla procedura di deficit eccessivo.
(Večernji list)
Crescita dei consumi a dicembre del 4,8% su base annua
Secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica, nel mese di dicembre dell’anno scorso si è
avuta una crescita dei consumi su base annua del 4,8%. Il dato rappresenta la crescita più alta
negli ultimi otto anni e questo trend positivo si registra per il 17esimo mese consecutivo. Si
tratta di un aumento molto più alto del previsto: gli esperti economici prevedevano una
crescita dal 2,4 al 3,5%. Sulla crescita del consumo, a detta dell’Istituto di Statistica,
influiscono il basso tasso d’inflazione, il calo del prezzo del carburante, l’aumento di fiducia
dei consumatori e le modifiche delle imposte sui redditi, in vigore dall’inizio dell’anno, che
hanno portato ad un aumento, anche se lieve, dei salari.
(Jutarnji list, Večernji list)
Previsioni di crescita del PIL per la Croazia per il 2016
Secondo le previsioni della Commissione Europea pubblicate il 4 febbraio, il PIL croato
dovrebbe crescere sia nel 2016 che nel 2017 del 2,1%. Queste percentuali di crescita sono
superiori alle previsioni pubblicate nel novembre dell’anno scorso che parlavano di una
crescita dell’1,4% per il 2016 e dell’1,7% per il 2017. Questa crescita contribuirà alla
diminuzione del tasso di disoccupazione (15,1% nel 2016 e 13,6% nel 2017), ma i tempi di
una piena ripresa rimarranno limitati a causa di un debito estero elevato, sia nel settore
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privato, sia in quello pubblico. Per quanto riguarda la crescita del PIL per il 2015, le previsioni
sono aumentate dal precedente 1,1% all’attuale 1,8%. Il debito pubblico è dato in crescita
anche nel 2016 (87% del PIL) e nel 2017 (87,4% del PIL) ed il deficit di bilancio nel 2016 si
dovrebbe attestare al 3,9% del PIL. Queste previsioni, sottolinea la Commissione, non sono
state fatte in base ai piani del nuovo Governo in quanto il bilancio per il 2016 non è stato
ancora approvato. Il Governatore Vujčić ha affermato che le previsioni invernali della
Commissione Europea corrispondono perfettamente a quelle della Banca Centrale.
(Jutarnji list)
Red.: Libanore
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