vendono botti proibiti anche ai ragazzini

Giornale di Merate
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Giornale di Desio del 27/12/11
INCHIESTA PRODOTTI PIROTECNICI LUCA, 13 ANNI, È RIUSCITO
AD ACQUISTARE PETARDI PERICOLOSI DAI COMMERCIANTI
NOVESI
VENDONO BOTTI PROIBITI ANCHE AI
RAGAZZINI
Il nostro «attore» si è recato presso gli esercenti che non hanno battuto
ciglio e gli han dato quello che chiedeva
Nova Milanese - Dal 9 agosto di quest'anno la vendita di
determinati petardi è vietata ai minori, non solo di 14 anni,
ma addirittura di 18. Raudi, Magnum, Zeus, razzi e altri
prodotti pirotecnici secondo il decreto ministeriale sono
vietati ai minorenni eppure i cartolai novesi sembrano
chiudere un occhio sull'età di chi si presta a comprarli.
Ad aiutarci in questa denuncia Luca , 13 anni,
appassionato di botti come tanti i ragazzi della sua età , se
non anche più piccoli. Seguito dalla cronista il nostro amico
ha fatto un tour per le cartolerie della città . Nel mirino della nostra
inchiesta sono finite quelle attività che normalmente sono abituate a
vendere i prodotti pirotecnici anche a bambini piccoli.Luca entra nella
prima cartoleria, la cronista lo aspetta fuori. Passano pochi minuti da
quando il nostro «complice» è entrato nell'attività , ha atteso che venisse
servito un altro cliente e poi ha chiesto alla titolare dietro il bancone dei
Magnum e dei Raudi. Senza batter ciglio la donna glieli consegna. Uscito
dal negozio Luca legge sui botti «proibita la vendita ai minori di 14 anni, ai
sensi dell'art...» e viene citata la normativa vigente. Da qui la cronista e il
13enne si spostano in un'altra cartoleria, rivendita di mortaretti e quant
altro. Entrando Luca chiede al titolare sempre gli stessi prodotti. Il titolare
gli dà i Raudi ma si rifiuta di dargli il Magnum perchè nota che l'età del
ragazzo non è proprio quella sufficiente per l'acquisto del prodotto chiesto.
Per vendergli comunque qualcosa gli consiglia l'acquisto del «Mefisto
Manna», un petardo declassato sempre vietato ai minori di 14 anni. Il
bottino del nostro complice si arricchisce cartoleria dopo
cartoleria.Arriviamo all'ultimo punto vendita. Luca entra e chiede alcuni
petardi che gli vengono dati senza alcuna domanda. Uscendo raggiunge
la cronista che è rimasta fuori da ogni cartoleria, guardando dalla vetrina
la reazione dei vari titolari che da dietro il bancone davano tranquillamente
al 13enne quanto chiedeva. Pochi minuti dopo, il nostro complice è
rientrato nell'attività chiedendo ulteriori petardi, un piccolo rifornimento.
Anche in questo caso il commesso non ha fatto una piega e soprattutto
non ha posto una sola domanda al 13enne su quanti anni avesse e a
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cosa gli servissero tutti i petardi appena comprati. Luca, acquistati gli
ultimi botti, si è fatto immortalare con una parte della spesa «vietata ai
minori» in mano. «Ho provato anche a comprare un razzo, di quelli grandi,
e me lo hanno dato senza troppe storie - ci ha spiegato Luca - Mi ha detto
che non potrebbero vendermeli ma poi me lo ha dato dicendomi solo di
fare attenzione quando lo accendevo».Insomma davanti al denaro non si
bada troppo alle normative di legge e neanche se ad acquistare i prodotti
vietati sono ragazzini. Una spesa tutto sommato accessibile a tutti,
specialmente ai bambini dato che un «Mefisto manna» costa sui 30 cent e
i «Raudi manna» ancora meno, 15.
Articolo pubblicato il 27/12/11
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Sara Perillo
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