alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio

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alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio
ANNO LII - N. 10
Venerdì 19 Ottobre 2012
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
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DOPO IL GABBIANO…
IL PUNTO DI VISTA DI UN CORMORANO
C
aro amico gabbiano, amico di “piume”, con te condivido le scogliere della
Falconara e, come tu ben sai, anch’io amo molto il mare e a differenza tua lo posso anche apprezzare nel bello e nel brutto
da sotto l’acqua.
La scorsa estate mi sono spinto come hai fatto anche tu, fino
alla costa di quella bella quanto
piena di contraddizioni città
chiamata Alassio ed ho impattato come prima cosa su di un cantiere in corso “il pontile” o come
lo chiamano qui “il molo”… beh,
dal mio punto di vista… sott’acqua… direi che i lavori in corso
fanno nascere qualche dubbio
su una esecuzione a regola d’arte, io sono solo un “pescatore
pennuto” ma penso sarebbe stato meglio che i pilastri che reggono il pontile fossero rinforzati sino al livello del fondo sabbioso e non solo dal pelo dell’acqua in su… ma sicuramente c’è
una giustificazione tecnica che
a me sfugge. Più inquietanti sono i sacchetti di plastica lasciati
nell’impasto di cemento e che
ora fluttuano e ondeggiano mos-
si dalla corrente. Posso solo rassicurare gli alassini e gli ospiti
che durante i miei numerosi tuffi non ho rilevato sul fondo troppi residui di intonaco; nella prima parte il fondo è pulito e solo
verso la cima del molo, dove
stanno ancora lavorando, si trova depositato sulla sabbia del
residuo di intonaco picchettato
dalla struttura… magari a fine lavori l’impresa pulirà meticolosamente e diligentemente tutto!!!
Proseguendo nella
mia attività di pesca
una cosa molto brutta
a vedersi l’ho incontrata in mezzo al mare
a ponente del pontile
nel mese di luglio; una
condotta sommersa
del troppo pieno della
rete fognaria, lì collocata da anni e dimenticata…ma forse non
troppo dimenticata…ha scaricato in
mare fognatura allo
stato “originale” con
annessi e connessi in
magnifica evidenza e
per nulla trattata. Fortuna ha
voluto che non sia rimasta adagiata sul fondo. Scampato pericolo… Chissà però se chi di
competenza poteva evitare questo increscioso e dannoso versamento? Anche perché noi animali acquatici contiamo molto
in un processo di sensibilizzazione per la salvaguardia e pulizia delle nostre acque…ricordo
Pinna nobilis.
male o è da tempo che si parla di
“depuratore” nel susseguirsi
delle amministrazioni a palazzo
comunale?
Ho notato anche che la barriera di ripopolamento in cubi
di calcestruzzo posata anni or
sono sul lato di levante del
golfo, non si è ben integrata con
gli organismi di ripopolamento
anche perché vi si pratica regolarmente la pesca, anche se vietata, ed i pesci che vi trovano rifugio vengono regolarmente
catturati. Ho notato spesso nei
miei tuffi la presenza di “strani
esemplari” vestiti di nero con
maschera pinne e fucile, pronti
a catturare le prede più belle.
Ma con una nota di ottimismo
devo confessare che ho visto
sott’acqua anche cose belle e
più rassicuranti…ho rivisto il
“Paguro Bernardo” con il suo inconfondibile guscio…sottocosta ho ammirato delle bellissime “Cassidae” e più al largo, vicino a dove resiste la “Posidonia”, cercando accuratamente
tra essa si trovano quelle belle,
lunghe conchiglie bivalve infisse con la punta sul fondo sabbioso e che voi chiamate “Pinna
Nobilis”…
erano rimaste solo un
ricordo dei
vecchi alassini, invece
sono ricomparse. Altro
ricordo
erano i “cavallucci
marini”, si
credevano
estinti ed
invece posso dirvi di
averli ancora incontrati ed è stata
una grande
emozione.
Il mare di
Il cavalluccio marino e l’arte del mimetismo.
Alassio, almeno da questo punto, è migliorato e speriamo che
gli alassini capiscano che questa è la loro risorsa più importante; basterebbe poco per insegnare a tutti, in particolare ai
giovani, ad apprezzarlo e a tutelarlo da pericoli di sfruttamento e degrado. Il
mare, per
me piccolo
cormorano
alassino, è
come un
saggio nonno sempre
pronto a
donarsi
con il cuore aperto
senza chiedere nulla
in cambio;
sta ai giovani comprendere
la sua enorme saggez-
za, proteggerlo, coccolarlo e
farsi accompagnare mano nella
mano ancora per molti, moltissimi anni.
Respect the land, respect the
sea, respect each others…
Un grazie alla vita.
C. R.
Concerto Jazz all’Anglicana 5a FESTA DELLA COLLINA
Giovedì 4 Ottobre 2012, alle
ore 21.15 nella splendida cornice della Ex Chiesa Anglicana di
Alassio, il trio di Alessandro
Collina, composto da Marc
Peillon e Rodolfo Cervetto, consolida la sua collaborazione, iniziata nel 2010, con il grande
trombettista Fabrizio Bosso, in
questi giorni in studio per realizzare finalmente un progetto
comune dedicato a Michel
Petrucciani.
Un concerto d’eccezione per
tutti gli appassionati di jazz,
grazie all’esperienza di questi
grandi musicisti: Alex Collina al
piano, Marc Peillon al contrabbasso, Rodolfo Cervetto alla
batteria, regaleranno la propria
esperienza internazionale, con
il prezioso apporto della tromba di Fabrizio Bosso, costantemente presente all’Umbria Jazz
Festival di Perugia e collaboratore di artisti come Raphael
Gualazzi, Sergio Cammariere,
Mario Biondi e Tullio De Piscopo, e molti altri artisti di livello
internazionale, riuniti in quello
che è un quartetto ormai affiatato, con alle spalle esibizioni in
tutta Italia e all’estero.
In Fabrizio Bosso, tecnica-
mente impeccabile, ciò che colpisce è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la
dinamica del suono non sono
mai scontati, la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione dei grandi classici.
Un lusinghiero successo ha
avuto questa manifestazione
voluta e ideata dall’A.V.A. con il
gruppo ‘’Alassio in cornice’’ del
quale fanno parte: Alassio Bike,
A.R.E.S., Associazione Alpini,
C.A.I., Motoclub
Alassio, S.O.A.M.S.
Solva, S.O.M.S.
Moglio.
Nel pomeriggio
di sabato 6 ottobre, i vari gruppi
partecipanti, partiti da Alassio,
Moglio e Solva si
sono ritrovati, dopo una salutare
sgambata, presso
il “Castagneto” di
Vegliasco, dove
hanno potuto gustare una ricca merenda, accompagnata dalle tradizionali ‘’caldarroste’’ e innaffiata
con un buon vino
locale.
Un particolare ringraziamento all’Assessorato al Volontariato del comune di Alassio, ai titolari degli alberghi
Toscana, Aida, Beau Rivage, al
panificio il Fornaio, al ristorante ‘’U Castè’’ di Madonna delle
Grazie e a tutti quanti hanno
contribuito per il buon esito
della manifestazione.
L’A.V.A.
2
«L’ALASSINO»
L’importante è non partecipare
A malincuore devo prendere atto che il mio modo di concepire
l’amministrazione della res-publica ed il perseguimento degli interessi comuni, non trova riscontro
nell’operato di chi attualmente governa Alassio.
Sembra che i nostri amministratori abbiano fatto proprio il motto
decoubertiniano trasformandolo
in modo da impedire ai cittadini la
partecipazione alle decisioni che
li riguardano.
Trovo assolutamente contrario
ad una corretta azione di governo
che il Sindaco diffidi in sede di
Consiglio comunale l’assessore al
turismo pro-tempore dal partecipare alle riunioni delle associazioni di categoria, malcelando così il
timore di una contaminazione delle proprie idee politiche e del programma di maggioranza.
Altrettanto impropria e sconsiderata ritengo la minaccia di interessare la magistratura inquirente
ogni qual volta la critica politica
investa l’operato del Sindaco e
della maggioranza: l’opinione
pubblica deve essere ascoltata,
considerata e rispettata anziché
manipolata ed azzittita.
Ho l’impressione che il nostro
Sindaco, troppo impegnato a tenere fede alle proprie promesse elettorali ed a dimostrare una coerenza improbabile all’interno di una
coalizione eterogenea e mutevole,
abbia perso contatto con la realtà
sociale ed economica della Città.
A riprova di ciò, trovo esemplificativo quanto sta accadendo per
la questione che interessa Via
Dante sotto il triplice profilo dello
spostamento del mercato nel tratto di Corso Europa, della realizzazione di un tratto di pista ciclabile
e dell’inversione del senso unico
del traffico.
Se posso condividere la teorica
validità dell’intento, non sono certo che siano state prese del tutto
in considerazione, con preventivo
ed esaustivo studio, le conseguenze pratiche e gli effetti sulle persone e sulle categorie in cui impattano le opere in via di realizzazione.
In altre parole non sono sicuro
che il sacrificio degli interessi di
molti residenti ed esercenti attività della zona, sia giustificato dai
vantaggi che per tutti ne deriveranno, anche in considerazione
del costo delle opere.
Con riguardo alla pista ciclabile,
avrei ritenuto giustificabile il sacrificio a fronte di un progetto
complessivo almeno su tutta la
lunghezza della via piuttosto che
su un tratto monco.
Mi risulta inoltre che alcuni concessionari di dehor abbiano attivato vertenze giudiziali davanti al
TAR per vedere riconosciuta e risarcita la lesione del proprio legittimo interesse al mantenimento di
uno spazio loro concesso in precedenza dal medesimo Ente che
oggi li espropria.
Non credo che sia corretto da
parte dell’Amministrazione relegare tali vertenze tra le inevitabili
conseguenze che le opere di pubblica utilità possono comportare
nei confronti dei privati.
Ritengo piuttosto che la lungimiranza dell’Amministrazione sia
dimostrabile nella capacità di gestire il dissenso dei cittadini al di
fuori delle sedi giudiziarie con
composizioni bonarie che contemperino l’interesse privato con
la pubblica utilità.
Mi preme infine evidenziare
l’aspetto relativo alla drastica riduzione dei già pochi parcheggi
non a pagamento esistenti, in conseguenza dell’intervento su Via
Dante, rammentando a chi di dovere la necessità imposta dal
Codice della Strada (art. 7 comma
VIII) di riservare nelle immediate
vicinanze “una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta” e ciò a pena di annullabilità delle sanzioni inflitte dei gestori della sosta a pagamento.
Sotto questo profilo, l’operazione realizzata sembra avvalorare il
sentimento diffuso riassunto nella battuta serpeggiante per
Alassio: “il precedente Sindaco ha
costruito i box e l’attuale Sindaco
li vende”.
Avv. Giovanni Parascosso
GIURNU DE FERA
Arasce de çent’anni fà e passa...
Una giornata splendida oggi,
senza vento e il mare è una tavola,
l’aria dolce e profumata. Oggi
Alassio è in festa: gli alassini festeggiano il Santo Protettore e per
l’occasione c’è la fiera. La mattina
in parrocchia Messa grande e cantata con l’intervento di tutto il clero cittadino più un nugolo di chierichetti in cotta bianca.
Al pomeriggio divertenti corse
nei sacchi mentre le donne si radunano nelle case private per giocare “au lutò”. Più tardi gli uomini
vociando si ritroveranno al “circolo dei gaudenti” per robusti assaggi di bianco d’Ischia. Questa
sera infine il complesso bandistico “La fanfara” terrà un concerto
in Piazza del Commercio.
Il Sant’Ambrogio non ha ancora
chiamato per la prima Messa allorchè “u magnin” già dispone sul
sagrato, in bella mostra, la sua
mercanzia in rame: Paèlle, cassarolle scaudaletti, gerentài. Nel
frattempo aumentano i banchetti,
i banchi, e i carrettini con sopra
capaci “corbe” piene di roba.
L’afflusso di gente cresce a dismisura; chi fuma, chi ciaitèzza,
chi va curiosando, chi sèrne, chi
contratta, chi compra: fèri,
martèlli, tenaie, cutelli, cutellin,
sappe, muscherolle, seassi, picussin, lùmi, lùmin, lumeirètte, spassùre, candeirei, chìggiài, piatti
tundi, jatte, gumbìne e gotti,
butìe, brocche, murtai in mòrmerù, camìxie, camixòre, scòrpe, fiamanghìlle, tursairòi di tutte le misure, con i scussài per i matètti
delle scuole e, per finire, furmàggi
de Sardègna.
All’angolo della canonica, una
donnetta con una grossa “panèra”
vende le nèggie dolci e i gubellètti
mentre, poco lontano, un’altra
vende le demurètte per i più piccoli unitamente alle bigattìne al
zebìbbu e al recanìssu. Al pomeriggio con il vestito buono, attillato, “aggaribau” le ragazze girano
nei caruggi “zù e sciù” quasi fossero in processione mentre i giovanotti in “pumpamagna” fanno
altrettanto, zù e sciù nei caruggetti. La giornata sta passando come
un lampo e i “feranti” raccolgono
la loro merce e intanto contano
l’incasso. Il buio comincia a far
capolino sulla “colla” mentre un
grosso sciame di “sbìri” svolazza
senza tregua attorno al campanile. Si accendono le prime luci in
paese e il sagrato è ormai deserto.
Un refolo di vento sospinge in un
angolo della cartaccia, residuo
della fiera.
Vincenzo Moirano
LAUREA
Primo Nescio rettore dell’università di Abelinandia ha conferito la laurea in
urbanistica “HORRORIS CAUSA” al signor Pinco Pallino per aver sostituito
una parte della bella balaustra–muretto con colonnine di Via Robutti e piazzetta Stazione (giardini) con una meravigliosa ringhiera in ferro d’Angoscia…
S.V.
Venerdì 19 Ottobre 2012
A.V.A. - DON BOSCO
Da tempo l’Associazione Vecchia Alassio cercava una collaborazione con i giovani per attingere dalle loro esperienze e problematiche argomenti idonei a sviluppare un dialogo e un confronto costruttivo, da trattare nelle pagine dell’Alassino, nella convinzione che tutto ciò avrebbe potuto arricchire il
nostro mensile.
A fine mandato del Consiglio direttivo A.V.A. (mancano 4 mesi alle elezioni), ci è giunta una gradita
quanto inaspettata proposta di collaborazione da parte dell’Istituto Don Bosco di Alassio, per l’aggiunta
di due facciate, autogestite dagli insegnanti e dai giovani studenti che frequentano i vari corsi e gradi
di studio, da inserire nell’Alassino
Ci è parsa da subito un’ottima opportunità, anche se in forma provvisoria e sperimentale data l’incombenza delle nuove elezioni A.V.A. del 2013, sicuramente una prova utile per i tre mesi di fine mandato, che offrirà al nuovo Consiglio Direttivo 2013-2016 tutti quegli elementi utili per valutare l’eventuale prosieguo della collaborazione.
CDA A.V.A.
ECONOMIA E SVILUPPO
(Documento da sottoporre alla futura giornata di lavoro tematica dell’AMI)
Da buon studente e da buon
“copiaincollista” non faccio altro che sottoporre alla vostra attenzione il riassunto di 13 pagine del tema portato in prima discussione all’Assemblea Nazionale dell’Ami tenutasi a Genova
nei giorni dall’otto al dieci dicembre dello scorso anno e che
sarà discusso al prossimo Congresso Nazionale di Forlì nei
giorni del sedici, diciassette e diciotto dicembre prossimi.
La nostra Associazione non è
un partito, ma la Missione di
Associazione Culturale le impone di dare orientamenti politici,
di fare cultura e di educare, tramite la trasmissione dei concetti mazziniani della Fratellanza e
dell’Asoociazionismo, e di quei
valori etici e sociali diffusi con
l’insegnamento del pensiero
mazziniano.
L’attualità del pensiero mazziniano oggi rappresenta una grande risorsa per ridare slancio ed
una “Moralità” che si richiama ai
valori universali della coesistenza tra gli uomini e tra i popoli.
Pertanto, in occasione del
prossimo Congresso, dobbiamo
impegnarci in una campagna di
mobilitazione sul futuro, che
certamente riguarderà l’Economia e la questione del Lavoro,
ma soprattutto dovrà configurare quale sarà il “Nuovo Modello
di Sviluppo”, caratterizzato
dalla consapevolezza della limitatezza delle risorse e dalla limitatezza della espansione della
crescita, quali saranno i nuovi
protagonisti e quali nuove risorse dovranno essere impegnate,
e con quali modalità verranno
utilizzate le risorse esistenti.
L’Economia è un dato politico
ed è nella politica che occorre
trovare le soluzioni. L’Economia
non è “neutrale”, né “meccanica”, bensì è il risultato di un accordo che per “convenzione” gli
individui stipulano e, in forma
organizzata negli ordinamenti
sociali e giuridici, regolano con i
loro rapporti.
Per proporre, oggi, le questioni dell’Economia e del Lavoro,
con un approccio legato al pensiero mazziniano e quanto da esso derivante, è necessario un ritorno alle origini, ovvero identificare quella caratteristica distintiva, che rese innovativo
l’apporto di Mazzini alle “Dottrine Sociali”, affinché da esse possa derivare un equilibrio per
l’organizzazione delle attività
economiche.
Il Primato della politica
sull’economia, in effetti, si afferma come concetto base a fondamento del pensiero mazziniano
per attivare nuovi protagonismi
in un contesto di trasformazioni
sociali ed economiche, quale è
stato il Risorgimento Italiano nel
contemporaneo processo di
modernizzazione.
Ciò che prima era inteso come
“stabilità” è divenuto instabile,
non solo, ma la Globalizzazione
ha modificato gli scenari internazionali modificando i rapporti
di forza tra i Paesi e tra le classi
sociali all’interno dei singoli
Paesi. La precarietà non rappresenta solo una situazione di
transizione, ma essa stessa è
una componente del lavoro del
futuro; e per una elevata percentuale di giovani si intravede
un futuro basato sull’esclusione
sociale con una mortificazione
della propria dignità.
Un economia più a misura
d’uomo, riassumibile nel concetto mazziniano di “Capitale e
Lavoro nelle stesse mani”, sarebbe apportatrice di una maggiore
‘’Moralità e Socialità’’ tra le masse popolari e distribuirebbe in
maniera più equilibrata le risorse, che in un ordinamento sociale armonizzato, dove “tutti lavorano per tutti”, non sarebbe più
necessario sprecare.
Ecco pertanto perché la dottrina sociale, alla quale si ispirano i diversi ordinamenti, deve
trovare una nuova linfa e confrontarsi nello scenario globale
attuale.
In Italia, Mazzini, seguace del
San-Simonismo, introdusse la
dottrina sociale del Solidarismo e dell’Associazionismo
che si fondava sul “Patto di Fratellanza”, illustrato nei “Doveri
dell’Uomo”.
Questo Patto Sociale, aggiornato ed attualizzato, può diventare il nuovo paradigma dello
sviluppo per orientare la nostra
riflessione.
A tale proposito si ritiene opportuno riprendere il tema delle
Fratellanze con alcune considerazioni:
I Fratelli “di sangue” e “di
nascita” sono fratelli per volontà di altri, cioè dei genitori,
che in periodi diversi li hanno
concepiti, i loro legami, casuali,
sono determinati e costituiti
dall’educazione familiare e dalla
società in cui vivono, e tenuti insieme dalle abitudini e dalle consuetudini
L’essere Fratelli in una
“Fratellanza” è una scelta adulta, consapevole, liberamente assunta, per la quale si sono superate barriere di religione, di razze, di pensiero; il Fratello rafforza con tenacia i suoi legami con
gli altri senza esservi costretto
da consuetudini o da leggi, ma
solamente come risultato di una
libera e razionale decisione.
L’esperienza delle Società di
Mutuo Soccorso, dell’Associazionismo nel mondo del lavoro,
ha riguardato la costruzione di
una cultura e di una prassi sociale fondate sull’idea di solidarietà tra eguali, al fine di soddi-
sfare bisogni materiali(assistenza, prevenzione, organizzazione
del tempo libero, servizi alla persona,…) di fronte allo svilupparsi della società industriale.
Le istituzioni di Mutuo Soccorso hanno rappresentato un
idea moderna e laica, spontanea
ed il “Mutualismo” supplì a suo
tempo alle politiche del “Welfare”.
In definitiva, le Fratellanze,
nel determinato contesto storico della formazione dello stato
moderno ed unitario, rappresentarono un’articolazione della Dottrina Sociale.
La Solidarietà deve fondarsi
su Principi Morali per determinare ricadute importanti ed eliminare immoralità, quali per
esempio:
L’Evasione fiscale che rappresenta un comportamento immorale, con una ricaduta economica ed un costo sociale elevato;
L’approfittarsi di norme e di
leggi per avere dei benefici individuali, quali per esempio i comportamenti dei falsi invalidi, che
oltre ad essere una truffa, violano i principi morali della convivenza sociale;
La speculazione infine derivata da privilegi di ruolo.
L’attualità del mazzinianesimo è nel concepire l’Economia
come azione Morale; Noi mazziniani dobbiamo applicare nella
nostra vita quotidiana comportamenti morali ed andarli a sollecitare anche negli altri.
Giuseppe Cotta
Associato AMI sezione di Savona
INVITO
ITALIA NOSTRA,
sezione di Alassio
per la settimana
dei paesaggi sensibili:
SABATO 27 OTTOBRE,
IN BIBLIOTECA:
ORE 10.30:
GITA VIRTUALE
SULLA VIA
IULIA AUGUSTA:
filmato e incontro
con esperti.
ORE 14.30:
(Tempo permettendo)
PASSEGGIATA
da Albenga
ad Alassio
con la guida
del prof. Bruno Schivo.
Venerdì 19 Ottobre 2012
Cerchiamo di salvare Alassio o aspettiamo
che arrivino i “professori”
Da oltre 60 anni frequento la
città di Alassio ed espongo tra i
miei trofei le targhe del Comune
e dell’Associazione Vecchia
Alassio. È per questo motivo
che sento la necessità di intervenire ancora una volta per
esprimere la mia modesta opinione.
corse da venditori di merci contraffatte?? È possibile pretendere che i marciapiedi piastrellati
(erano un vanto della Città) non
siano un mosaico di buchi e rappezzi?? e così pure le strade?? È
possibile riorganizzare i servizi
di pulizia urbana in modo che
tutte le strade vengano pulite
Anche gli alassini si concedevano una serena e rilassante serata in una sala
da ballo.
Non so se Alassio imita l’Italia
o viceversa; di sicuro ci sono vizi ed errori che accomunano le
due realtà: troppa politica –
troppi interessi contrastanti –
troppi amministratori impegnati a fare chiacchiere trascurando i loro doveri – troppo lassismo. In questa situazione caotica è comprensibile che gli alassini, quando vengono chiamati
ad esprimere attraverso il voto i
propri rappresentanti, si trovino di fronte ad un vero e proprio
dilemma. Ne è la dimostrazione
il fatto che, per una legge errata
e a causa di un premio assegnato alla prima lista uscita dalle
elezioni, la Città si trova governata da una minoranza che rappresenta circa un terzo dei votanti e che minaccia, come sembra abbia fatto l’attuale Sindaco, di querelare ogni critica rivolta alla sua Amministrazione.
È possibile che, per il bene di
Alassio, le varie Associazioni:
Albergatori, Bagni, Commercianti, Italia Nostra (tanto per citare i più importanti ed interessati), dimenticando la politica
riescano finalmente ad esprimere un programma comune, ciascuno rinunciando a qualche interesse corporativo, nell’interesse della Città e dei suoi cittadini che non sono dei sudditi ma
che pagano le tasse e hanno tutti i diritti di vedere che la loro
bella Alassio ridiventi quella di
un tempo??
È possibile che tutti insieme
non si riesca a sensibilizzare gli
organi preposti ad evitare che le
vie diventino mercatini orientali, che di fronte a negozi e supermercati si pratichi l’accattonaggio, che le spiagge siano per-
3
«L'ALASSINO»
con la stessa cura e frequenza (e
non mi si venga a dire che la raccolta differenziata ha le percentuali pubblicate!!). È possibile
che i dehors trabordino nelle
zone dedicate al passaggio
(adesso anche nel budello) e
che spesso abbiano musiche assordanti e pubblico volutamente chiassoso?? È possibile che i
lavori pubblici durino così a lungo come nel caso del molo e che
sia trascurata la cura delle aree
verdi e della collina??
Non dobbiamo meravigliarci
se nella situazione attuale tante
attività commerciali si vedono
costrette alla chiusura e altre
(pur dimostrando coraggio)
aprono e chiudono nel giro di
una stagione per la mancanza di
una clientela che non sia quella
del “mordi e fuggi” che arriva al
sabato e riparte la domenica
consumando qualche panino,
qualche bibita e un cono gelato
pur di prendere un po’ di sole e
fare un bagno.
Non dobbiamo stupirci neppure se (anche a causa
dell’IMU) i proprietari di seconde case preferiscono vendere i
loro appartamenti di Alassio
piuttosto di quelli che possiedono in luoghi più accoglienti.
Questo determina anche un deprezzamento del mercato immobiliare e spiega il dilagare
delle Agenzie immobiliari (se ne
trova una ogni 50 metri) tanto
da far pensare a tanti curatori
fallimentari in una città in liquidazione.
Ma dove sono finiti gli insegnanti e gli esempi dei Berrino,
di Schivo e di altri illustri alassini?? Non è sufficiente ricordarli
con una panchina o con l’inte-
stazione di un tratto di strada!!
Ho tra le mani una locandina
del glorioso Caffè Roma – Roof
Garden – che nei mesi di Luglio
e Agosto 1975 proponeva vedettes come Walter Chiari, Mac
Ronay, Sandra Mondaini e Toni
Ucci, Gino Bramieri (2 spettacoli) Alighiero Noschese, Franca
Valeri, Enrico Simonetti e
Valeria Fabrizi, il Mago Silvan.
Contemporaneamente Balzola
ospitava comici e cantanti di
grido e molti altri locali offrivano musiche dal vivo, cantanti,
piano bar. Alla Capannina c’era
sempre una buona orchestra e
buoni cantanti. C’erano 7 o 8 locali dove si ballava all’aperto e
al chiuso e non erano delle mediocri discoteche. C’erano 5 o 6
cinematografi che proiettavano
anche films in prima visione. Di
giorno la spiaggia, la sera il divertimento. Erano i favolosi anni 70. Ora non c’è più nulla.
Come mai nelle città vicine, che
una volta erano certamente meno importanti di Alassio, si avvicendano cantanti, comici e attori con spettacoli che non riescono ad approdare nella nostra
città?? Ad Alassio, finita la giornata in spiaggia, siamo come i
bambini di una volta “finito il
Carosello” tutti a letto! La sera,
se si vuole uscire, si possono fare quattro passi fra dehors e
bancarelle, in spazi sempre più
ridotti, alla disperata ricerca di
un improbabile tavolino ove
spesso siedono persone che,
consumando un caffè, fanno le
ore piccole. Saranno cambiati i
tempi? Sarà la crisi? Oppure
sarà la Città che non offre più
nulla??
Non posso e non voglio dare
delle pagelle ai vecchi e nuovi
amministratori. Da un’Amministrazione all’altra cambiano i
tempi, le aspettative, le necessità. Ma quando le opere che
vengono proposte come prioritarie sono il cambiamento del
senso di viabilità di Corso
Dante, oppure una pista ciclabile dove non c’è spazio neppure
per camminare a piedi, o lo spostamento del mercato nell’unica via di scorrimento della Città
(un mercato che per la gran parte è occupato da bancarelle stile Marrakesh), allora ti prende
lo sconforto.
Chissà se un giorno ad Alassio
spunterà un “Monti” che metterà d’accordo tutti quelli che
ora giocano per la propria squadra o per la propria parrocchia?? Basterebbe un po’ di senso civico per evitarlo ed è a questa responsabilità che mi auguro una riflessione da parte di
tutti.
Nonostante tutto mi sento cittadino di Alassio e spero di rivedere quella bella Città invidiata
da tutta la regione (e non solo)
che ora ricordo con nostalgia.
Sergio Scaranni
CRONACA DI ANDATE
MESE DI OTTOBRE 2012
Ma non lo fanno apposta
Giovedì 20 settembre u. sc.
Tornando da una gita in Francia,
nella “ridente cittadina di
Antibes”, dove avevo trovato
una folla notevole di turisti, come forse da noi a Ferragosto,
avevo rivisto le graziose piazze
con i platani, i negozi caratteristici e non anonimi, l’accoglienza calda e gentile, il lusso di uno
dei porti turistici più attrezzati e
ben frequentati della Costa
Azzurra, e arrivando ad Andate,
ho capito perché la guida turistica aveva scritto di Antibes “ridente cittadina”. Si, perché
Andate in quel momento mi è
sembrata non avere nulla da ridere. Infatti, al di là del sole
splendido che la baciava ho trovato la mia amata terra deserta
di visitatori, le spiagge pressoché vuote (va bene, era un giovedì di settembre, le scuole iniziate, ma anche in Francia ero lo
stesso) e soprattutto una rassegnazione generale evidente, segno anche della situazione finanziaria diversa fra le due nazioni, di cui un piccolo indizio è
rappresentato dai 50 centesimi
di differenza nel prezzo della
benzina al litro. Ma, giunto nella
mia amata terra, ho visto aggiungersi ai guai nazionali quelli
squisitamente locali. Cioè era
successo che l’Amministrazione
Comunale di Andate aveva deciso di autoaffondarsi, come la navi tedesche nel 1945, rivolgendo
i cannoni verso l’interno per fare più presto. La Maggioranza in
carica ad Andate non è stata colpita da nemici esterni, pochi, de-
boli e divisi anche se urlanti, ma
da un gioco perverso e non piacevole di masochismo interiore.
A tutto ciò si è aggiunto il fatto
che il sindaco Dalton, con estremo sprezzo del pericolo, ha scelto questo complicato periodo
per crearsi dal nulla due nuovi
nemici: gli esercenti di via
Prendente e gli albergatori di
corso America. Ai primi, seguendo un antico e mai sopito ideale
- e gli sarebbe costato meno darsi una martellata su un piede - ha
dato ordine di smontare i
dehors esistenti in loco, per procedere alla complessa riforma
della strada: traffico invertito e
per qualche periodo ridotto,
parcheggi a spina di pesce, più
adatti ad una città dove il pesce
è ottimo, pista ciclabile, affinché
il ciclista da investire sia più individuabile, ecc. Ovviamente,
come ci si poteva aspettare in un
paese italiano, dopo quindici
giorni i dehors erano ancora al
loro posto, ridenti come ad
Antibes. Allora il primo cittadino, che si era dimenticato del
primo insegnamento ricevuto
alla Facoltà di Lettere: «Non dare mai agli alunni ordini che non
verranno eseguiti, se no perdi la
faccia», scartata l’ipotesi di far
demolire i dehors con una ruspa
dai vigili urbani, ha preferito affidarsi al consiglio di un assessore (che forse gli voleva male)
ed ha chiamato il mago Silvan,
pregandolo di far sparire le noiose strutture come era solito fare
con i mazzi di carte. Ed è stata
una delusione, perché ad ogni
colpo di bacchetta magica, i
dehors invece di sparire sembravano maggiormente rivestiti
di fiori, piante, e francamente
più belli. Congedato il mago
Silvan, si è provato a chiamare
Jukas Casella, ma è stato peggio.
Infatti ogni volta che il mago diceva: «I dehors spariranno quando lo dirò io!» il sindaco lo interrompeva gridando: «No, spariranno quando sarò io a dirlo,
perché sono io l’unico sindaco
di Andate!». E non si è ottenuto
nessun risultato pratico. Allora
il sindaco ha licenziato il secondo mago, anche perché gli sembrava che il suono del suo cognome non gli evocasse ricordi
graditi. E la situazione di via
Prendente è rimasta allo stato
“quo ante”.
Il primo cittadino ha poi aperto un secondo fronte (che ha rischiato di costargli un terzo assessore) con gli albergatori di
corso America, dove voleva trasferire il mercato settimanale.
D’altra parte il trasferimento del
mercato è un gioco che gli piace
molto, perché è complesso, fa
arrabbiare questo e quello, ed è
perciò che il nostro primo cittadino ci vuole giocare ogni volta
che è eletto. Perché a lui le cose
facili non interessano, non movimentano la vita. L’autunno e
l’inverno ad Andate sono molto
lunghi, monotoni e noiosi, e
qualcosa per muovere le acque
stagnanti della politica bisogna
ben fare, non lo credete anche
voi?
Luca Caravella
FESTA DEL MARE
Con grande successo domenica
7 ottobre si è svolta la “Festa del
Mare”. Piazza Partigiani, elegantemente allestita con elementi delle
tradizioni alassine: reti, gozzi, vele
ecc., è stata il centro delle attività.
La manifestazione ha avuto inizio alle 10,00 con la pesca della
“sciabica” (pesca con le reti dalla
riva) finita con una discreta pescata di branzini, prontamente rilasciati in mare, andando anche al
di là delle aspettative. Grande la
partecipazione dei turisti e curiosi per una tecnica di pesca ormai
in disuso da anni. Successo per in
banchi enogastronomici delle associazioni di Moglio, con la degustazione della “ventre” (una tradizione che solo questa associazione ne preserva i segreti), Solva
con le famose biscette, Capo Mele
con il fritto del pescatore, la Cooperativa del pescatori di Alassio
con le alici sotto sale ecc... Banchi
letteralmente presi d’assalto tanto da far restare anche qualche ri-
tardatario a bocca asciutta. Il
Consorzio Alassio “Un mare di
shopping”, che ha organizzato
l’evento e con tantissimi ristoratori tra i suoi associati sottolinea
che, per rispetto a questi, non si è
voluto fare una ulteriore “sagra”
ma solo delle degustazioni, così i
turisti che hanno partecipato alla
festa del mare si sono poi diretti
anche al ristorante!
Il pomeriggio ha visto svolgersi
FOTO EMERSON
della crisi, i problemi sono altri
e per tanti Cittadini anche
drammatici, acuiti dagli scandali a ripetizione, segno inequivocabile di un degrado inarrestabile. Mai come oggi ci dobbiamo chiedere “chi siamo, da
dove veniamo e, sopratutto, dove andiamo”. Ma esiste davvero
la così detta società civile? Se si
deve giudicare sulla scorta degli episodi venuti alla luce negli
ultimi tempi - ma certamente
che si ripetono da anni - su tutto il territorio nazionale, si ha la
netta sensazione che il vaso di
Pandora, scoperchiato già nel
lontano 1992, non abbia ancora
esaurito la scorta dei mali che
conteneva.
Visto che la calata dei barbaripredoni non ha fine, non ci resta
che si arrivi presto in fondo al
vaso dove è posta la speranza.
le regate di campionato italiano
SB20 e la gara dei “gozzi”, che ha
coinvolto tutto il fronte del mare
ed i turisti accalcati per poter vedere la gara dalle prime file.
Saggi e poesie declamate dal
Prof. Andrea Gallea, conoscitore
delle tradizioni e storie di mare
alassine hanno fatto da cornice
alle gare.
La bagarre tra i borghi rappresentati dai sei “gozzi” partecipanti è stata accesa sin dall’inizio con
rottura degli scalmi sia della
“Ciassa” che della “Porta” mentre
la vittoria è andata alla “Coscia”,
dopo una lotta a colpi di remi con
il borgo”Al Mare” secondo classificato, terzo “Levante” e quarto
“Barusso”.
Dopo le premiazioni del Campionato Italiano SB20 e della gara
dei “gozzi” il concerto dei
“Stavolta mia moglie mi manda a
funk”, la giornata si è conclusa
con una raccolta Onlus. Un esempio di come la collaborazione tra
“Consorzio Alassio-un mare di
shopping”, Comune, Circolo
Nautico al Mare, Marina di
Alassio, Capitaneria di Porto ed
Associazioni rappresentative del
territorio possano lavorare insieme con successo.
Paolo De Feo
Claudio Betti
Viaggio intorno alla Costituzione della Repubblica Italiana
Trattare della Costituzione
naturalmente è compito degli
Esperti (con la maiuscola augurandoci che siano anche Saggi)
di Diritto Pubblico, lungi da me
quindi l’intenzione ed anche la
presunzione di poterne discettare con cognizione di causa.
Da Cittadino peraltro mi corre
l’obbligo di pormi e porre alcune domande sulla attualità constatando la confusione di oggi
imperante. Voglio dire anzitutto che i Padri Costituenti – provenendo da un lungo tragico periodo – si preoccuparono particolarmente e giustamente di
rendere “rigida” la Carta Costituzionale (che pertanto può essere modificata solo con una
Legge Costituzionale) imprimendo inoltre alla Carta il carattere di norma programmatica cosicché i legislatori a venire
– nella legislazione ordinaria –
non possano prescindere dalla
preminenza della Legge Costituzionale. L’Articolo quinto della Costituzione recita: “La Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali...”. Per autonomie locali si intendono le Regioni, le
Province ed i Comuni. Credo,
dati i risultati sotto gli occhi di
tutti, sarebbe opportuno incominciare a “bocciare” anziché
“promuovere”. Da tempo vent’anni almeno – gli stessi politici, che negli ultimi anni ne
hanno create cinque o sei di
nuove, hanno in programma la
eliminazione delle Province. La
qual cosa peraltro è stata affrontata non con il bisturi ma
con il solito bilancino. Naturalmente a danno dei cittadini che
si troveranno ad affrontare disagi “burocratici” per adeguarsi alla situazione in divenire.
Non era infatti più semplice - al
momento - eliminare in un col-
po tutte le Province (politiche),
lasciando per ora in vita le
Province fisiche e naturalmente
le Prefetture? Si è anche parlato
del numero elevato di Comuni
proponendo come correttivo
l’accorpamento di tanti dei più
piccoli. A mio avviso sarebbe
opportuno salvaguardare i
Comuni che sono i primi interlocutori dei Cittadini e che di
fatto rappresentano la Storia
d’Italia.
Tra l’altro tanti amministratori efficienti – che ci sono -, non
sono tutte macerie. Hanno già
adottato sinergie per abbattere
i costi dei Comuni che governano. Con la legge 8 giugno 1990,
numero 142, articolo 17-21, si
prevede un nuovo Ordinamento degli Enti locali argomento rilanciato dopo la riforma del
2001 dell’art. quinto della Costituzione e questione ripresa nel
2012 con la istituzione della
“Città Metropolitana”, Ente che
comprende una grande Città ed
i Comuni ad essa strettamente
legati (questioni economiche,
culturali, sociali, territoriali) e
che grosso modo coinciderà
con il territorio di una Provincia
o di una sua parte o anche parte di due Province...Certamente
aumentando la confusione dei
poteri in quanto la Regione (politica) che a quel punto potrebbe anche risultare inutile (auspicabile l’abolizione delle Regioni e la istituzione di macroregioni), può sindacare con un
suo parere ed anche i Cittadini
potranno essere chiamati ad un
referendum. Al momento tale
progetto è rimasto sulla carta e
speriamo che ci rimanga. Almeno in attesa di una saggia riforma costituzionale complessiva,
organica e non parziale. Come
detto già siamo in confusione e
sopratutto, dati i tempi lunghi
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato.
È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
COME TE…
Era l’unico abitante di borgo
Barusso che poteva fregiarsi di
ben quattro soprannomi: il primo (quello storico) non conoscendone le origini non lo citerò, gli altri invece, essendo
stato personalmente presente
alla loro origine, li posso elencare; il secondo (per via delle
sue pronunciate labbra era “labrador” appioppatogli da “U
Carlu de teixia”; il terzo fu “A levre gianca”. Quest’ultimo era
stato ispirato da una sconosciuta mamma che, vedendolo
sfrecciare durante una discesa
libera su una pista di Monesi,
avvolto in una tuta completamente bianca dalla quale spuntavano solamente labbra e mento, pare avesse esclamato al
suo figlioletto tenuto per mano:
- guarda là! guarda... un raro
esemplare di lepre delle nevi!-.
Questo fatto arrivò alle
orecchie del suo amico
“Minghittu” il quale,
senza perder tempo, lo comunicò
agli amici entrando
nel bar: - I avè sentiu!... a Munesi i han
piau “Labrador” pè
ina levre gianca!.
Poi, per brevità, lo
chiamarono semplicemente “A levre”.
Il personaggio in
questione fu uno
dei primissimi abitanti
del borgo a conseguire la patente automobilistica. Per questo motivo si vantava di essere
(oltre a un discesista alla pari di
Zeno Colò) il più valente pilota
di tutta la costa. Colpo d’occhio, “tacco e punta”, riflessi
nervosi prontissimi. Sul bagnato, sul ghiaccio, sullo sterrato e
sulla neve, nessuno poteva
competere! I primi guanti da
guida in commercio “mezze dita”, con relative scarpette, si videro indossati soltanto da lui. I
guanti... non se li toglieva neanche per bere il caffè! Gli amici, a
quel punto, trovarono doveroso insignirlo con il quarto soprannome, suggerito da una
canzonetta in voga a quei tempi
cantata da Rita Pavone; lo chiamarono “Come te non c’è nessuno”!.
Un giorno, però, percorrendo
con la sua Fiat “seicento” una
strada sterrata del nostro entroterra, nell’audace tentativo
di sorpassare un contadino che
camminava tranquillamente
dietro la sua vacca, prima gli
urtò, portandoglielo via dal
braccio, il canestro pieno di uova che il colono stava portando
al mercato e... fu un fuoco artificiale di colore giallo! poi, urtò la
vacca con il suo campanaccio
riuscendo addirittura (non si è
mai saputo come) a... sfilarglie-
lo dal collo! Dovendo correggere l’inevitabile sbandata
dell’automobile, dovette far ricorso a tutta la sua perizia di
grande pilota. Difatti, mettendo
in pratica la sua abilità, unitamente ai riflessi nervosi prontissimi, più due sapienti colpi di
sterzo... uscì di carreggiata infilandosi dritto dritto... in un fossato pieno di rovi! Né il contadino né la vacca e neppure lui subirono danni fisici. L’auto viceversa era da rottamare!
Sotto lo sguardo della mucca
con gli occhi più grandi del normale per via dello spavento, e
quello del contadino con il manico del canestro in mano che
lo stavano osservando dall’alto,
uscì
con fatica dall’abitacolo incominciando ad inerpicarsi sulla
scarpata in mezzo ai rovi ma,
scivolando ad ogni passo per
via delle scarpette da pilota, la
cosa diventò più difficile di
quanto si possa pensare.
Agguantandosi ad ogni cespuglio e ahimè ad ogni rovo, nonostante indossasse i guanti, fu
ugualmente trafitto da mille spine graffianti. Insanguinato come un santo martire, sudatissimo e più ansante di Messner dopo la conquista di un “ottomila”, il nostro “Nuvolari” riuscì a
raggiungere la strada!
La vacca avrebbe voluto ruggire come un leone ma (non potendo) si limitò ad un muggito
compassionevole; il colono invece, più realisticamente, gli
chiese subito i soldi delle uova,
del canestro che le conteneva e
del campanaccio ormai inutilizzabile!
Dopo aver risarcito il danno
causato, si fece accompagnare
nella piazzetta del paese dove
avrebbe preso la corriera per ritornare a casa. Mentre il contadino si accomiatava, la vacca gli
rivolse un’ultima occhiata seguita da un’altro muggito di disapprovazione, questa volta,
per il campanaccio al quale era
molto affezionata. Infine, la
mucca un po’ zoppicante, unitamente al colono che reggeva
il canestro con una mano e il
manico con l’altra, si allontanarono sperando di non rincontrarlo mai più!
Come si sa certe notizie volano, questa però, fu più veloce di
un s.m.s.! “Labrador” non aveva
ancora messo piede sul torpedone che... gli abitanti del borgo sapevano già tutto!
Dubbioso se gli amici del bar
fossero a conoscenza del fatto
o no, ma, sapendo a cosa sarebbe andato incontro in caso positivo, aspettò prudentemente
che le acque si calmassero.
Alcune settimane dopo,
“Come te non c’è nessuno” alias
“Labrador” ovvero “A levre”, entrò nel bar facendo lo gnorri.
Indugiò un po’ per tastare il terreno... poi ordinò un caffè. Non
sentendo né battute né spiritosaggini, lo bevve tranquillamente,
salutò
uscendo rinfrancato. Il
giorno dopo riprovò:
ordinò il solito caffè
guardandosi in torno e,
sentendo i soliti discorsi da bar sulla politica o sullo sport, si
sentì rincuorato.
Bevve
e
uscì.
Essendo però, ancora un pochino diffidente, riprovò una
terza volta ; non
udendo nessuno
sfottò , si sentì più sicuro che mai! Finalmente convinto, la quarta volta entrò serenamente ordinando l’abituale
caffè ma... non aveva fatto i conti con se stesso né, con la sua vanità! Essendo più forte di lui e,
non potendo trattenersi oltre
dal far sapere a tutti gli amici il
suo nuovo acquisto, allentando
la prudenza, con ostentato entusiasmo annunciò: - Oggi ho
cambiato macchina! l’altra era
troppo lenta e non... - Ma non
poté proseguire, una voce amica lo interruppe chiedendo: - Il
modello con il “clacson” che
imita il muggito di una vacca!?
“A levre” sentì una fitta allo stomaco rimanendo con la tazzina
a mezz’aria! Facendo finta di
non aver sentito, continuò:-...
e… e... non teneva bene la strada! Ho comprato una “Simca
1000 sport” di colore... - color
zabaione!? - interferì un’altra voce proveniente da un gruppo di
amici che giocavano a carte.
“Labrador” mandò giù e seguitò:- ...va come... un... un...
un...-Probabilmente avrebbe
voluto dire razzo ma, ormai stizzito per il contropiede subìto, si
girò di scatto verso l’ultima voce amica rispondendo bruscamente: - Na! a l’è russa! - - Alù fa
attensiùn anche ai tori!! - si udì.
P. C.
Musica… croce e delizia
Giovedì 6 e venerdì 7 settembre u.sc., in fondo a c/so Diaz,
nella nuova piazzetta, si è svolto
un “concertino”.
Purtroppo, però, la musica era
forte tanto da non poter sentire né
la televisione né la radio, non solo
dove abito, ma in tutto il rione.
Non sono e non siamo assolu-
tamente sfavorevoli alla musica,
purché essa sia fatta nel rispetto
degli altri, situazione non avvenuta in quelle sere.
Ahimè! non è la prima volta che
accade, sarà l’ultima?
L’estate 2012 è finita e con essa
i “concertini”. Confidiamo che
per il prossimo anno la musica
sia tale da allietare le serate a residenti e turisti, evitando così eccessi di collera e promesse e/o
minacce di denunce.
Grazie per l’attenzione da un
gruppo di turisti (con case di proprietà), residenti e villeggianti di
c/so Diaz, via Boselli, p.za Paccini
e via Paolo Ferreri.
Venerdì 19 Ottobre 2012
La Scuola Media Don Bosco al GIFFONI FILM FESTIVAL
per saper leggere le immagini, per saper raccontare con le immagini
Ormai da più di 40 anni, dopo
un inizio timido conosciuto a livello locale, Il Festival Internazionale del Cinema per ragazzi
di Giffoni parla al mondo e richiama il mondo a riflettere e
pensare a un cinema che parli
ai ragazzi e ai giovani, con il loro linguaggio e le loro sensibilità, evidenziandone soprattutto le ansie e le problematiche
che i giovani sono costretti ad
affrontare.
Il cinema d’autore di Giffoni è
anche un’occasione di formazione alla lettura critica cinematografica e in genere alla lettura
dell’immagine, veicolo privilegiato della comunicazione tra i
giovani e verso i giovani.
Il Festival di Giffoni, che si celebra annualmente nel primo entroterra a sud di Salerno, è diventato un appuntamento internazionale di assoluto rilievo, sostenuto e presenziato da personaggi del mondo dello spettacolo nazionale e internazionale, da
sponsor e da istituzioni politiche
nonché da Enti diversi che forse
vi vedono anche (manco a dirlo)
un luogo ideale per la diffusione
di idee e promozioni commerciali e di immagine. Come sempre il mondo giovanile è visto più
come una risorsa per le imprese
economiche che come destinatari di un’attenzione che mira a
un domani migliore.
Per quest’ultimo motivo il Giffoni FF era nato. E l’Associazione CGS, in coerenza con il suo
statuto educativo (associazione
salesiana di cultura cinematografica riconosciuta dallo Stato
insieme con altre 9) ne ha fatto
un luogo e un evento da valorizzare per l’educazione dei ragazzi e dei giovani.
La nostra scuola salesiana di
Alassio, che quest’anno ha avviato in ambito scolastico un
progetto cinema con la scuola
Media, non poteva mancare a
questo appuntamento che l’associazione salesiana, guidata
dal CGS Marche, realizza puntualmente ogni anno con l’organizzazione di un campo scuola
all’interno dell’evento GFF.
Così alcuni nostri alunni, accompagnati dal preside, a
Luglio si sono ritrovati a Giffoni,
nella splendida frazione del castello medievale di Terravecchia con gli alunni di Macerata,
Ancona, Firenze, Roma ed hanno lavorato criticamente sui
film visti, assegnando alla fine
un premio, “Percorsi creativi”,
riconosciuto a lato della manifestazione principale. Nello stesso tempo hanno seguito un corso con esperti dell’Associazione studiando la tecnica del montaggio e creando un montaggio
con una storia originale.
È stata un’esperienza indi-
menticabile nel suo insieme,
con tutti i momenti vissuti intensamente, documentati da video girati e montati ogni giorno
per rendere informate visivamente le famiglie degli alunni e i
collegati via web, accompagnati
da un diario giornaliero delle attività e commenti sui film insieme con le foto di ogni speciale
incontro o momento: un corso
dell’immagine raccontato per
immagini.
L’esperienza di gruppo, vissuta in una convivenza stile famiglia, ha favorito il successo
dell’iniziativa, ha moltiplicato i
ricordi da portarsi a casa e incoraggiato le competenze da
continuare a sviluppare.
Per chi ne volesse sapere di
più, è sufficiente andare sul sito
www.sentieridicinema.it e cercare Giffoni 2012. Verrà a tutti la
voglia di esserci già dal prossimo anno.
Don Cesare Orfini,
preside
IL NUOVO ANNO ALL’ISTITUTO DON BOSCO
“Abitare la scuola” per valorizzarla in pieno
La società italiana in piena crisi
economica. Una città, Alassio, e
un territorio che risentono della
crisi generale.
Sappiamo quanto la crisi economica può ferire le relazioni interpersonali, i rapporti politici, le
abitudini e la serenità sociale.
Quando le famiglie medie faranno
i conti alla fine dell’anno, dicono
le statistiche, avranno una spesa
totale di 3-4 mila euro in più rispetto al precedente.
Con questo quadro poco incoraggiante, nell’anno sociale/scolastico appena iniziato, tante famiglie di Alassio, o delle città vicine, ancora credono all’importanza dell’educazione dei propri figli,
della loro formazione umana, cristiana e culturale, scegliendo una
scuola cattolica e paritaria, educativa, perché di Don Bosco, solida della sua tradizione ultracentenaria, aperta e pioniera nell’adozione di nuove tecnologie, e con
una retta da pagare.
Molte famiglie dunque hanno
scelto di fare sacrifici pur di non rinunciare alla scuola di Don
Bosco, la quale ha iniziato l’anno
in una prospettiva di rilevanti novità, con la serietà e la serenità necessarie.
L’aggiornamento professionale ed educativo dei docenti nei
primi giorni di settembre ha avviato il nuovo percorso scolastico. Il prof. Pellerey, esperto nel
campo degli apprendimenti e
delle competenze scolastiche, ha
preparato i docenti a orientarsi
dentro le nuove e più ampie attenzioni sul tema della valutazione, da quella in classe a quella di
Istituto, e la valutazione del sistema scolastico in genere. La
formazione dei docenti mira a innalzare il livello di qualità della
scuola, da punto di vista didattico e da quello educativo.
Sarà con questo nuovo anno
una didattica più moderna, supportata dalle nuove tecnologie
che già nel 2011 sono entrate in
ogni aula e laboratorio con una
LIM (Lavagna interattiva Multimediale). La scelta della tecnologia dall’anno 2013 farà un ulteriore passo in avanti con l’uso dei
tablet per gli alunni. Sarà un uso
regolamentato per farne una vera risorsa per la scuola e non un
problema. Pertanto docenti, genitori ed alunni saranno avviati
durante questo anno alla comprensione di questo strumento e
al suo uso specifico attraverso
conferenze formative tenute da
esperti.
La novità più rilevante per il
nuovo anno sarà probabilmente
il lancio di un nuovo indirizzo
scolastico che possa offrire
un’alternativa di diversa tipologia a quelli già esistenti nell’Istituto don Bosco. Entro poche settimane se ne darà ampia informazione.
Anche la vita scolastica presenta già delle novità: innanzitutto il percorso di ingresso e di
uscita dalla scuola. Con l’inaugurazione della nuova struttura
dell’Oratorio il Liceo avrà final-
mente insieme con la Palestra, un
suo spazio scolastico esterno, rubato negli ultimi anni dal parcheggio pubblico.
L’esperienza del Musical, con
il coinvolgimento di tutte le classi della Media e dei Licei, realizzata lo scorso maggio con notevole successo, sarà rinnovata
con un nuovo spettacolo che arricchirà il primo pomeriggio dei
giorni feriali degli studenti attraverso i gruppi di recitazione, di
danza e di canto. Non mancherà
il doposcuola e non mancheranno le periodiche attività scolastiche di recupero e potenziamento. Gli alunni saranno invitati a vivere in modo pieno la scuola:
proposte nell’ambito dell’associazionismo, dello sport, della
musica, e gruppi d’impegno, sia
per rispondere più concretamente alle attese dei giovani sia per
valorizzare, rendendoli protagonisti, le loro risorse. La scuola così sarà la casa come voleva che
fosse don Bosco, sarà un luogo da
abitare - come recita lo slogan
abitare la Scuola lanciato per
questo nuovo anno - cioè un luogo da vivere oltre il tempo scuola
alla ricerca di amicizie da consolidare, delle nuove da cercare, un
luogo di cultura, di impegno, di
ricerca. Una casa, cioè la scuola,
dove vivere e crescere sereni.
Don Cesare Orfini,
preside
Venerdì 19 Ottobre 2012
5
«L'ALASSINO»
I tempi in cui “Berta” filava…
Non sono decrepita però abbastanza avanti con gli anni per
aver “vissuto” quei tempi.
Infatti ero una bambina durante
la guerra e penso spesso a una
vecchina della quale non ricordo il nome, ma che poteva benissimo chiamarsi “Berta”.
Possedeva un trabiccolo in legno con una ruota che girava
mediante un pedale e, per mezzo di un fuso, la lana di pecora si
chi si nascondeva veramente
per scambiarsi qualche bacetto, chi cantava. Noi più piccoli
facevamo “cerchio” intorno ai
nonni che raccontavano tante
storie della loro vita, storie che
erano meglio delle favole. Mi
viene in mente in modo particolare una sera, quando uno di
quegli anziani particolarmente
pessimista che diceva, lamentandosi come era solito fare: Mi
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Filatrice - Incisione del XIV secolo.
trasformava in un filo sottile e
attorcigliato col quale si tessevano le maglie, che a quei tempi
erano una vera manna! Ci provai
anch’io con molta emozione ed
ora sono consapevole di aver
avuto un grande privilegio.
Ricordo pure le nostre serate
estive quando dopo cena, con il
classico minestrone rigorosamente molto denso e consistente, ci si sedeva sugli scalini di
casa a “prendere il fresco”.
C’era chi giocava a nascondino,
è sun sfurtunau, u nu me ne va
ben una! (sono sfortunato, non
me ne va bene una). Al che,
un’altro stanco di sentire le solite lamentele rispose: ti sei sempre u solitu, finiscela che au
Segnù i ghe nan faitu de pezzu;
sci, rispose l’altro, ma aù ù se a
passa ben!. (si, ma ora se la passa bene!) Questi erano i nostri
vecchi, arguti, pieni di saggezza
e ironia.
Luisa Cassani
L’Associazione Giorgio Quintavalle
prende l’avvio con un primo incontro
Il 9 novembre prossimo all’ex
chiesa Anglicana si terrà, alle
ore 17.30, l’inaugurazione
dell’Associazione Culturale
GIORGIO QUINTAVALLE: Arti
dello spettacolo e della mente.
Alla breve presentazioni delle finalità culturali dell’Associazione seguiranno l’illustrazione
di un profilo di Giorgio tratteggiato da suoi vecchi amici milanesi e alassini, qualche brano
musicale eseguito al pianoforte
da Filippo Falchero, e l’iscrizione dei primi Soci. A questi, un
omaggio del Frantoio Sommariva. In memoria dell’antica amicizia fra Nino e Giorgio.
Alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale “M.M. Ollandini” in gita a Monesi (primi anni 50), fotografati davanti al monumento ai caduti
del Col di Nava. In primo piano col cappello e il soprabito al braccio, accanto ai Carabinieri, il preside prof. Carmelo Lamboglia.
RINGRAZIAMENTO
Un particolare ringraziamento
va all’Associazione Vecchia
Alassio perché ci ha messo a disposizione materiale fotografico
e non, per la realizzazione della
nostra brochure che andrà a
rappresentare Alassio nella fiera
immobiliare a San Pietroburgo
in questo mese di ottobre.
Sicuri di ottenere ottimi risultati e soprattutto far entrare nel
“cuore” dei russi la nostra città,
vi daremo notizie in merito alla
riuscita del nostro progetto nel
prossimo numero.
Il Presidente
Francesco Falanga
TOP RUNNER
È stato inaugurato il 15 settembre il “Muretto dei Runners”
una idea della Baia del Sole
Alassio-Laigueglia per promuovere ulteriormente le manifestazioni podistiche della nostra
Baia.
grande riscontro di partecipanti e sono oramai un appuntamento fisso dei Runners di tutta
Italia.
I Top Runner stanno già “scaldando i motori” per aggiudicarsi le prossime gare.
ADDIO
Giovanni Gamelli
In ta luxe zà incerta da sèirona
‘na véra gianca a scure a lavagnò,
a se lascia purtò da-a tramuntona,
a fa i soi bordi, tutta incaprissiò
A gh’è lèi sula drentu a-u lümecan,
a se sföga in tu frizze di soi bordi…
Mi a-a miru e i mei pensceri e se ne van
Cu-a lavagnò, scurèndu i mei ricordi:
bellu c’u l’era quando da fiöi
staxemu a bagnu da-a mattin a-a sera
e drentu au vèntu amigu, cumme ancöi
purtòmu i nosci sogni in borcavera.
Antonio Boscione
LAVAGNATA – TRAMONTANA
Nella luce già incerta della sera/una vela bianca rincorre la tramontana/si lascia trasportare da quel
vento,/bordeggiando capricciosamente:/È sola, nella luce del crepuscolo,/si esalta nel frizzare dei suoi bordi…/La guardo e i mei pensieri se ne vanno /col vento,
rincorrendo i miei ricordi:/com’era bello quando da
bambini/ stavamo in acqua da mattino a sera/ e dentro
il vento amico, come oggi/portavamo i nostri sogni in
barca a vela.
(Dedicata alla città di Alassio)
Addio mio grande “Amore”.
Per me sei stata, tra i tanti fiori
della tua riviera, il più bello
che in me è nato, sbocciato, fiorito,
appassito e che adesso “muore”.
Sei stata un meraviglioso sogno
tradotto in una dolce realtà
e, finché avrò vita, il mio cuore
mai ti scorderà.
Tra i miei desideri di gioventù,
non avrei mai pensato
di innamorarmi di una città
e non poterla scordare più.
Da te, ho vissuto un grande Amore
quello vero, quello che nasce dal cuore.
Ti dedico queste umili parole
per dirti che resterai
sempre alla mia mente unita
fino all’ultimo giorno della mia vita.
Voglio dirti: “Grazie”!
Per tutto quello che mi hai donato,
ti sarò sempre grato.
Da te, ho pianto, riso, sofferto e gioito;
ma poi, come un bel fiore
anche tu sei appassito;
ed è rimasto in me
solo un ricordo d’Amore
che resterà finché mi batte il cuore.
Se potrò, ritornerò da te
perché, in ogni altra Città, in confronto,
non è niente per me;
se questo non è “Amore”
sai tu dirmi cos’è?
LAVAGNO’
LAUREA IN INGEGNERIA
I vincitori della “AlassioTestico..LA corsa” e de “LA
Mezza della Baia del Sole”
avranno l’onore di lasciare il
proprio autografo sulle piastrelle a forma di orma che verranno
inserite nel “Wall of fame” posto
proprio sulla continuazione del
nostro Muretto.
Sabato sono state posate le
firme di Corrado Bado e Ferrara
Ornella vincitori della Edizione
ZERO della “Alassio-Testico..LA
corsa” e di Valerio Brignone e
Francesca Marin trionfatori de
“LA Mezza della Baia del Sole”.
Queste manifestazioni, si
svolgeranno ogni anno la seconda domenica di ottobre e il secondo sabato sera di maggio. Le
gare precedenti hanno avuto un
La “Alassio-Testico..LA corsa” si è svolta domenica 14 di ottobre e, come consuetudine, è
stata una festa.
Molti gli alassini che hanno
partecipato a questa festa di
sport. La partenza alle ore 9.30
da piazza Partigiani e gli Atleti
hanno percorso il Budello e
Passeggiata a mare prima di dirigersi verso la salita di San
Bernardo per arrivare a Testico.
Bella cornice di “tifosi” ai bordi
della strada ad applaudire gli
Atleti. Queste manifestazioni
portano turismo qualificato ed
il loro successo dipende molto
dalla partecipazione degli
Atleti, ma anche e non poco del
pubblico.
La dirigenza
Dopo aver conseguito la laurea triennale Bachelor of Engineering in “Computer, Systems & Networks” Riccardo
Schivo ha conseguito il Master of Science in “Engineering with Business Management” presso l’Università
King’s College di Londra con
la tesi “Design, develop and
market a novel electronic/
mechanical device”.
Ai genitori Rino e Antonella
si unisce, anche nel ricordo
del nonno, l’Associazione Vecchia Alassio.
UNA BELLISSIMA SERATA
Dalle pagine del vostro giornale vorrei ringraziare la
Signora M. Rita per la bellissima
serata sulla spiaggia e che ha risvegliato in me tantissimi ricordi del passato e mi ha fatto rivivere giornate indimenticabili. In
questa magnifica serata ho incontrato tanti Alassino che non
incontravo da anni e si sono ricordati di me e della mia mamma. Grazie infinite signora RITA.
Bruna
6
«L'ALASSINO»
ANCORA SULLA FESTA DELLA COLLINA
Venerdì 19 Ottobre 2012
CLASSE 1938 IN FESTA
Domenica 9 settembre un folto gruppo di alassini, nati nel
1938, si è riunito per un pranzo
in amicizia al santuario della
Madonna della Guardia.
L’evento è stato organizzato
dal loro coetaneo Mons. Angelo De Canis che, nel pomeriggio
alle 16,30, ha celebrato la Santa
Messa. Nella foto un gruppo del
“38” e, in prima fila, i “cuochi
volontari”.
RICORDI DA CARLOFORTE
Altre meraviglie del nostro mare viste dal cormorano
La Sala consiliare - Cerimonia ufficiale.
Foto di gruppo dei partecipanti con sindaco e presidenti “A màina”,
pro loco, A.V.A. e Consulta Ligure.
Vicino alla tonnara.
Davanti alla chiesa che custodisce la venerata statua
della Madonna dello Schiavo.
Venerdì 19 Ottobre 2012
7
«L'ALASSINO»
Primo giorno di scuola MOSTRE D’ARTE
Quest’anno gli alunni delle
classi prime elementari hanno
fatto il loro ingresso nel mondo
della scuola con un tocco di magia. Tra stupore e risate, accompagnati dal Mago Dylan, hanno
mino lungo un anno, che si spera possa mantenere un pizzico
della magia del primo giorno.
Gli insegnanti colgono l’occasione per salutare con stima e affetto la loro storica “Direttrice”,
superato lo scoglio del primo
giorno con leggerezza e allegria.
Con qualche parola di incoraggiamento anche da parte del neo
Dirigente, è stato più facile lasciare i genitori ed entrare nelle
classi per intraprendere un cam-
dott.ssa Domenica Santucci,
che, dopo una lunga e intensa
carriera alla guida della Scuola
di Alassio, ha passato il testimone alla dott.ssa Sabina Poggio.
Alla neo Dirigente i migliori
auguri di buon lavoro!
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
A cura di Giovanni Puerari
Giorgio Vignolo e l’espressività del colore
Rassegna di canti, poesie e pitture
alla Madonna della Guardia
“Inizia la rassegna e la Madonna manda un raggio di sole”.
Ha aperto press’a poco con queste parole la ventiduesima festa
in onore di Maria, domenica 30
settembre al santuario, il prof.
Andrea Gallea, in qualità di presentatore, che ha voluto subito
sottolineare l’intervento della
madre celeste alla manifestazio-
Pelaratti, R. Fasano, G. Croce,
G. Bassi, A. Boscione, M. Pisano, P. Ammirati, E. Ghiringhelli,
per la interpretazione degli autori, di B. Rizzo e dello stesso
presentatore.
I dipinti, magistralmente commentati da Ghiringhelli, hanno
svolto quasi totalmente gli
aspetti che caratterizzano la
Poeti, pittori e coristi col parroco Monsignor Angelo De Canis
alla 22esima Rassegna di Arte e Poesia al Santuario.
Corso di disegno e pittura per bimbi
a Palazzo Scotto Niccolari di Albenga
È ritornato anche quest’anno
nel mese di settembre il grande
maestro del colore, Giorgio
Vignolo. Le sue opere, esposte
nella sala Carletti, riflettono uno
studio attento della gamma cromatica per rendere in modo intenso le componenti della natura e
del paesaggio nei suoi molteplici
aspetti. Il maestro ha una predilezione per le marine della Liguria,
che meglio suggeriscono un alternarsi di colori, ora freddi e bluastri ora caldi e rosseggianti. L’alba
e il tramonto sono le fertili occasioni, in cui l’animo dell’artista
esprime la sua soggettiva e origi-
nale visione della realtà in un alternarsi di tinte uniformi e ricche.
Occupano gli spazi della sala anche volti di bambini e corpi femminili, sempre espressivi, dal fascino sottile e mai decadente, delineati con impasti di colori fortemente contrastati. I cavalli, poi, in
armoniose posizioni, a volte riuniti in branchi a volte galoppanti al
vento, sprigionano nei loro movimenti energia e bellezza insieme.
E infine gli splendidi velieri completano l’universo pittorico del
maestro con la precisione del tratto rotondo e incisivo e con l’enfasi delle vele gonfiate dal vento.
UN PRESTIGIOSO PREMIO
AD UN ALASSINO
L’alassino Matteo Paoletti premiato da “Sipario” come miglior
critico d’opera italiano under 35.
Il giornalista ponentino si aggiudica il premio “La nuova critica” intitolato a Carlo Terron. Il
riconoscimento assegnato dalla
più antica rivista teatrale italiana. La premiazione a Milano con
Mario Mattia Giorgetti.
Al fine di consolidare e qualificare l’arte locale attraverso sinergie tra diverse attività culturali, come bene collettivo, il prestigioso ed antico palazzo Scotto
Niccolari situato nel cuore del
centro storico di Albenga, ospiterà un corso di disegno e pittura
per bambini.
Il progetto, organizzato dall’associazione culturale Governo
Ombra in collaborazione con l’artista ingauna Barbara Furfari, è
aperto ai bambini a partire da
cinque anni e prevede un percor-
so di tecnica e creatività che si
concluderà con una mostra con
le opere dei “piccoli artisti”.
In un periodo in cui l’arte volge
all’astrazione più pura e spesso
di difficile comprensione, si sente
l’esigenza di ritornare al passato
attraverso l’uso del figurativo
classico, per non dimenticare i
“grandi maestri” del passato.
Orario di segreteria a partire
dal 1 ottobre presso Palazzo
Scotto Niccolari Via Delle
Medaglie D’Oro n. 7 dalle ore 17
alle ore 19.
Lunedì 8 ottobre, presso
l’AtaHotel the Big di Milano, il direttore di “Sipario” Mario Mattia
Giorgetti ha insignito il giornalista alassino Matteo Paoletti del
premio “La nuova critica” nella
sezione dedicata al teatro lirico.
Il riconoscimento, dedicato alla
memoria del critico Carlo Terron,
è indirizzato a individuare nuove
voci nel panorama del giornalismo teatrale italiano tra i recensori di età inferiore ai 35 anni.
“L’ambizione è quella di creare
una rete di giovani in grado di dare nuova linfa all’esercizio della
critica teatrale – ha spiegato
Giorgetti durante la premiazione
– Per questo motivo i vincitori
del concorso avranno la possibilità di collaborare con Sipario, seguendo gli spettacoli nelle loro
regioni coordinati dalla nostra
redazione e portando così un bagaglio di nuove prospettive all’interno della rivista.”
Matteo Paoletti è stato insignito del primo premio nazionale
per il suo impegno critico presso
i Teatri Carlo Felice di Genova e
Opera Giocosa di Savona.
Oltre a Paoletti, la giuria di
“Sipario” ha decretato vincitori
nella sezione prosa Sara Bocci di
Arezzo, per la danza Roberta
Bignardi di Roma e per la musica
Mariano Bauduin di Napoli.
Ai vincitori delle quattro sezioni è stata offerta l’opportunità di
collaborare con la prestigiosa rivista di teatro.
Matteo Paoletti, nato ad Albenga nel 1984, è redattore del quotidiano www.mentelocale.it. Laureato in DAMS e in Scienze dello
Spettacolo con due tesi sul teatro
lirico di Giorgio Strehler, è dottorando in Arti, spettacolo e tecnologie multimediali presso l’Università degli Studi di Genova con
una ricerca condotta in collaborazione con l’Archivio Storico
Capitolino di Roma.
Ha pubblicato su “Il Castello di
Elsinore” e sul periodico edito
dalla Rai/Eri “Nuova Rivista
Musicale Italiana”.
Recentemente è stato relatore
al covegno internazionale Luigi
Squarzina. Studioso, drammaturgo e regista teatrale presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
ne, ormai considerata il rito di fine estate. Con l’eleganza e la
precisione, che gli sono abituali, il prof. Gallea ha scandito sia i
vari interventi poetici, sintetizzando i contenuti con profondità di indagine, sia le interpretazioni della Cappella Musicale
S. Ambrogio, accompagnata
all’organo da don Stefano, sia
ancora le analisi delle pitture
da parte di Ettore Ghiringhelli.
Sull’altare-palcoscenico della
chiesetta abbiamo ascoltato attenti e devoti ora le sentite invocazioni ora gli accenti accorati ora le esperienze forti, presenti nelle composizioni di A.
dolce e attenta maternità di
Maria con stili compositivi e
con tecniche varie. Erano presenti opere di R. Fasano, M.T.
Preve, L. Sani, P. Maestri, F.
Formentin, A. Hammond, G.F.
Mattiuzzi, N. Berruti, G. Dinelli,
Naidé Aicardi e A. Bianco.
Mons. Angelo De Canis, durante l’omelia della S. Messa, ha
sottolineato la profonda attualità di una iniziativa, quella della
Rassegna, che mette in evidenza il valore spirituale, umano e
storico del santuario, posto
quasi a protezione della città.
Giovanni Puerari
8
«L'ALASSINO»
Venerdì 19 Ottobre 2012
Cento anni fa nasceva Nino Lamboglia
In occasione del centenario
della nascita del grande archeologo Nino Lamboglia, nato ad Aurigo il 7 agosto 1912 e
scomparso a Genova il 10 gennaio 1977, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha organizzato un convegno, che si
è tenuto in Albenga dal 5 al 6
ottobre nel Palazzo Peloso
Cepolla.
Alcune delle più illustri e autorevoli voci nel settore della
storia dell’archeologia e della
cultura hanno parlato sul tema generale “Nino Lamboglia
– Da Albenga alla ricerca storica globale”.
L’iniziativa ha preso l’avvio
venerdì 5 ottobre alle ore 9.00
con i saluti di apertura di
Cosimo Costa, presidente
dell’Istituto Internazionale di
Studi Liguri, di Rosalia Guarnieri, sindaco di Albenga, di
mons. Mario Oliveri, vescovo
di Albenga-Imperia, di Angelo
Berlangieri, assessore alla
Cultura della Regione Liguria,
e di altre personalità culturali
e politiche.
In mattinata è stata inaugurata su una parete della casa
vescovile, davanti al Battistero di Albenga, una lapide in ricordo della attività di archeologo dell’illustre personaggio.
Il convegno, quindi, è entrato
nel vivo con diversi interventi: “Lambroglia ad Albenga
1932-37” di Cosimo Costa,
dell’Istituto Internazionale di
Studi Liguri; “Lambroglia e la
sua città natale” di Gabriella
Stabile Re, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri;
“Nino Lambroglia e la salvaguardia del patrimonio artistico del Ponente ligure negli anni del secondo conflitto mondiale” di Franco Boggero e
Chiara Masi, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici
della Liguria; “les premiers
peuplements de la Cote d’Azur et de la Ligurie. Un million
d’années sur les rivages de la
Méditerranée”, di Henry de
Lumley, dell’Institut de Paléontologie Humaine (Parigi).
Nel pomeriggio si è parlato
degli scavi ai Balzi Rossi di
Ventimiglia, del lavoro dello
studioso nel campo dell’antropologia preistorica, delle
scoperte nella necropoli di
Chiavari, dell’impulso dato
all’archeologia piemontese in
particolare con gli interventi
di Augusta Praetoria (Aosta).
Sabato 6 Ottobre, il convegno si è svolto essenzialmente sulle conferme e sulle prospettive degli interventi archeologici e sulla loro contestualizzazione storica e terri-
toriale non solo in area ligure- piemontese ma anche internazionale. Si sono avvicendati numerosi studiosi
italiani e stranieri di provenienza culturale molteplice.
Terminato il convegno, nel
vicino Palazzo Oddo, è avvenuta l’inaugurazione della
mostra filatelica su Nino
Lamboglia con annullo postale, a cura del Circolo
Filatelico Numismatico.
Il convegno ha voluto onorare la figura di uno studioso
ligure che ha dato l’impulso
decisivo agli studi archeologici ed ha aperto enormi prospettive nel campo della ricerca archeologica sia terrestre sia sottomarina, individuando vaste aree di ricostruzione e di approfondimento di un passato che in
realtà vive ancora oggi nella
storia della cultura occidentale.
Noi Alassini ricordiamo di
lui il magistrale lavoro sulla
“Toponomastica dei Comuni
di Alassio e Laigueglia” composto e pubblicato in età giovanile, ma ancor oggi punto di
partenza per l’analisi delle località e dei nomi della nostra
baia, che un po’ per volta,
purtroppo, stanno scomparendo.
Sulitüdine
E sun sulu davanti au barcùn,
e pènsu e ripènsu,
e fassu tante riflessciùn.
E miru stu çé sènsa sù
càregu de nivure,
cuscì negru, cuscì brüttu.
In forte vèntu de gregale
che veramente u influisce
in sci u me murale.
E me mettu tantu a pensò
e-e nu te nascundu
che quarche vôta
u me ven da sbuffò.
Pe furtüna pöi ti te scrolli
Da dossu sta malinconia.
Ti pènsi a ‘n Çé
Tüttu seren, tüttu turchìn
Au su ch’ù brilla.
Allura ti fai cumme l’ommu sarvàigu
Che quande u neva e u tira vèntu,
quand’u ven zü a grognöra
lei u rîe
perché u sa
che duman
u su u sc-ciapperà e prîe.
Emanuele Nattero
(Meluccio)
Giovanni Puerari
ALASSINI IN AMERICA
AL TEMPO DI COLOMBO
Anni fa lo studioso di vicende alassine, Danilo Presotto, segnalò la possibilità
che Luca Ferrari, a cui oggi è
intitolato il nostro porto, abbia partecipato alla spedizione di Cristoforo Colombo, che culminò nella scoperta di un nuovo mondo, il
12 ottobre 1492. Morto ad
Alassio nel 1500, Luca servì
il re cattolico nelle Indie spagnole, oggi America Latina, e
si arricchì enormemente.
Ritornato ad Alassio, si sposò ed ebbe due figli Scipione
e Giovanni Domenico tra il
1495 e il 1499.
Parlando con lo studioso,
tempo fa, è sorta qualche
perplessità sulla figura storica di “questo” Luca Ferrari, presente alla celebre
spedizione di Colombo. In
primo luogo i marinai delle
tre caravelle furono recluta-
Sono aperte le iscrizioni ai laboratori d’arte medioevale per adulti e bambini che si terranno presso la sede dell’Associazione artistica “torchio e pennello”. L’iniziativa ha lo scopo di introdurre l’allievo alla conoscenza dell’arte pittorica rinascimentale e di far rivivere l’atmosfera delle antiche botteghe. Il Capo Bottega accoglierà
gli apprendisti allievi per insegnare loro il mestiere dell’artista utilizzando gli antichi ricettari medioevali e rinascimentali. Presso la
sede dell’associazione, diretta dalla Prof.ssa Manuela Ferrando, si
organizzano in permanenza corsi di disegno - pittura ed incisione a
livello accademico.
Per info: Associazione artistica Torchio e Pennello Via G. M. Oddo
19/21 (centro storico) Albenga tel. 0182 554299 - 347 8337447 - mail:
[email protected].
ti quasi esclusivamente nella zona di Palos, da cui partì
la spedizione, e la notizia
del viaggio, poi, non aveva
avuto alcuna diffusione in
ambiente marinaro. È, invece, probabile che Luca abbia partecipato a spedizioni
successive. Ma allora di
quale Luca Ferrari si tratta?
I casi di omonimia erano frequenti in questo periodo: i
nipoti solitamente avevano
lo stesso nome del nonno.
Sarebbe forse opportuno
verificare se la data della
morte, 1500, sia realmente
l’anno o piuttosto il secolo.
I documenti parlano di un
Luca Ferrari figlio del fu
Emanuele, mentre conclude un affare con Sebastiano
Lercari nella grande sala di
casa sua situata nella parte
occidentale del borgo. Ma
siamo nel 1572. Altre carte
I viaggi di Colombo alla fine del Quattrocento.
del 1584 riportano Luca Ferrari, sempre figlio di Emanuele, mentre vende una
bottega, mentre nomina
suo procuratore il figlio Giovanni Domenico e mentre
riscatta l’altro figlio Scipione, tenuto prigioniero ad
Algeri dai pirati turchi. Nel
1607, infine, Scipione Ferrari figlio di Luca, ormai
morto, procura in Genova
attrezzi per una tonnara.
Non lascia alcun dubbio,
invece, il caso di Antonio
Alciatore figlio di Guglielmo, morto nelle Indie spagnole alcuni anni prima del
1585. Il fratello Francesco,
erede universale e legittimo, vuole recuperare i beni,
le merci e il denaro lasciati
dal suo congiunto nell’attuale America Latina. A questo scopo, nel 1585 appunto, nomina un delegato,
Giovanni Giaina, anch’egli
di Alassio. Questa è la documentazione. Le conclusioni
sono evidenti. Antonio può
esser emigrato da Alassio
ed aver svolto attività nelle
Indie occidentali poco dopo la metà del Cinquecento
e quindi quando sono iniziate le azioni dei conquistadores spagnoli. Ha accumulato senza dubbio notevoli ricchezze se nella sua
città di origine, Alassio, devono intervenire un notaio
e soprattutto una persona,
Giovanni Giaina, disposto
ad affrontare rischi di viaggi
anche con i beni eventualmente recuperati. Gli
Alassini erano ormai presenti nella nuova Terra,
l’America, in modo attivo
subito dopo la sua scoperta. Luca Ferrari e Antonio
Alciatore possono aver
aperto la strada e indicato
ai loro compaesani le nuove
frontiere dei commerci e
del benessere.
Giovanni Puerari
Venerdì 19 Ottobre 2012
9
«L'ALASSINO»
Suggerimenti e proposte per la collina di Alassio CRUCIALASSINO
I
suggerimenti e le proposte di
seguito riportate scaturiscono da esperienze maturate
sul territorio ed orientate ai seguenti obiettivi:
- rispettare le risorse naturali
di Alassio
- curare le colline per preservare la costa e quindi consentire permanenza e sviluppo di
adeguate attività economiche
- incrementare le sinergie tra
area collinare ed area balneare
- migliorare la fruibilità dei
servizi
1. Strade principali di accesso
alle aree collinari
Gli insediamenti abitativi collinari sono notevolmente aumentati e buona parte di essi riguarda cittadini “residenti”. Diventa, quindi, esigenza primaria sancire la “proprietà comunale” delle strade principali di
accesso alle varie località, dotando le strade medesime di
adeguate “protezioni” e programmando la predisposizione
degli alloggiamenti per i vari
servizi (acqua, gas, energia
elettrica, telefonia, collegamenti fognari, etc.). Per le medesime strade si rende necessaria la revisione dei “pozzetti”
e delle canalizzazioni di scolo
eliminando ostruzioni che pregiudicano il funzionamento
(vedi danni provocati a valle
dalle acque piovane).
2. Nuove costruzioni
Gli strumenti che regolamentano l’attività edilizia nelle zone collinari devono prevedere
indici di edificabilità che consentano il rispetto dell’ambiente e soprattutto siano uniformi
per aree omogenee. Si rende
necessario che i competenti
Uffici comunali verifichino che
le nuove costruzioni siano progettate e realizzate con criteri
ben armonizzati con l’ambiente circostante.
3. Distribuzione di acqua potabile
Occorre un attento esame
della situazione in atto prendendo in esame i casi di tubazioni non idonee, talvolta posate con modalità precarie ed attualmente soggette ad alta probabilità di rottura con pesanti
disservizi ed elevati costi di riparazione in caso di interventi
urgenti.
4. Riutilizzo acqua delle docce
degli stabilimenti balneari
Per tali acque, attualmente
sprecate, potrebbe essere valutata la convenienza ad effettuare il pompaggio in apposite vasche di raccolta, onde riutilizzarle per irrigazione e emergenza incendi.
5. Scarichi fognari
Si rende necessario effettuare
un “censimento” dell’attuale sistema di smaltimento delle acque nere per gli insediamenti
collinari esistenti, al fine di programmare un’azione che consenta di pervenire ad una regolarizzazione con:
• estensione dei collegamenti
alla rete fognaria, ove possibile e con la gradualità dettata
dalle risorse disponibili;
• monitoraggio della pulizia
periodica delle “fosse”, raccogliendo presso gli uffici
comunali copia delle “certificazioni” rilasciate da Ditte
specializzate che attestino
gli interventi effettuati presso i proprietari dell’insediamento.
6. Attività agricole
Il pregio della collina di Alassio deve essere salvaguardato
tenendo le coltivazioni in atto
(orto, frutteto, uliveto) e riproponendo essenze arboree che
conservino la tipicità locale e ricostituiscano il patrimonio boschivo distrutto dagli incendi.
Deve essere fatto obbligo ai singoli di mantenere pulite le rispettive proprietà, nonché ripristinare i canali di scolo ed i muri
a secco faticosamente realizzati
nel passato. Chiare prescrizioni
in tal senso devono essere inserite nei documenti di approvazione delle concessioni, sanzionandone la mancata osservanza. Tra le prescrizioni deve essere inserito anche l’obbligo di pulire costantemente la fascia di
terreno intorno ai ruscelli che
attraversano le singole proprietà, onde prevenire che con
la pioggia siano scaricati a valle
(e quindi sulle spiagge) detriti
vari. Per tenere conto dell’onerosità degli interventi necessari,
i proprietari coinvolti potrebbero essere “sostenuti” con un incentivo economico comunale.
Le risorse per realizzare ciò potrebbero essere reperite stabilendo che i concessionari delle
spiagge versino annualmente al
Comune un “contributo” vincolato al finanziamento delle sopradescritte attività che, in buona sostanza, contribuiscono alla
protezione dell’arenile alassino.
7. Prevenzione incendi
La prevenzione degli incendi
può essere adeguatamente potenziata tramite la realizzazione di:
• una linea tagliafuoco verticale
(rispetto alla costa) ottenuta
rendendo obbligatori gli interventi di pulizia in corrispondenza dei ruscelli, come indi-
cato al punto 6.;
• una linea tagliafuoco orizzontale
(rispetto alla costa) ottenuta ripristinando la STRADA ROMANA ALTA (a monte della VIA JULIA AUGUSTA) idonea per fungere da linea di discontinuità tra
uliveti e zona boschiva.
Operatori turistici accanto al tabellone di Alassio.
ha potuto contrastare la flessione del mercato nazionale e
dell’area euro con le presenze
dei turisti russi”.
Il gruppo di operatori alassini - formato da Residenza Villa
Residence Atlantic, Residence
Panama, Residence Le Terrazze & Centro Benessere, Residence Villa Firenze & Baby
Club, Spinnaker Boutique, Profumeria Joan & Centro Benes-
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9. Caccia ai cinghiali
Lo stato di abbandono dei terreni favorisce la proliferazione
dei cinghiali, veri e propri distruttori di coltivazioni e manufatti (es. i muri a secco), quando
ricercano furiosamente il cibo.
L’invasione di tali animali, spesso aggressivi, rappresenta ormai un pericolo anche per le
persone e diventa, quindi, necessario ed urgente mobilitare
il Corpo Forestale e le squadre
di cacciatori per organizzare
battute stagionali che consentano la drastica riduzione del numero dei capi esistenti sul territorio, stanandoli dalle zone boschive prima che inizino le scorribande a valle.
Agostino Schivo (Solva)
Alassio settembre 2012
berti e dal Ristorante La Prua intende inoltre partecipare, oltre al MITT di Mosca, ad altre
fiere e workshop ma al contempo si propone di aumentare gli
interventi a favore dei grandi
eventi sportivi che periodicamente coinvolgono la città.
A Mosca, come per gli altri
appuntamenti, la tradizionale
“offerta balneare” di Alassio
sarà allargata alle eccellenze
del suo territorio ed in particolare all’enogastronomia ed
alle attività “outdoor”, senza
dimenticare di assecondare le
nuove tendenze del turismo
“slow”.
Come sostiene l’imprenditore alassino Gian Carlo Formichella “l’economia russa è
tra le 12 più potenti del pianeta,
al 7° posto per potere d’acquisto, ed è indispensabile presidiare quel mercato per implementare i bacini di provenienza
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8. Sentieri collinari
La pulizia dei sentieri, oltre a
costituire una valorizzazione
delle risorse naturali utilizzabili
per finalità turistiche, è anche
un’efficace modalità di prevenzione degli incendi e deve, quindi, essere sostenuta dal Comune e dagli utilizzatori per le parti di rispettiva competenza. L’intervento del volontariato è stato finora di fondamentale importanza, ma occorre programmare azioni periodiche di manutenzione per mantenere la
fruibilità dei percorsi indicati
sulle guide turistiche.
DAGLI OPERATORI ALASSINI UN VIDEO PUBBLICITARIO
SULLA VENDEMMIA PER IL MERCATO RUSSO
Alassio. Dopo i risultati positivi, sia in termini di presenze
che di pubbliche relazioni, raggiunti con la partecipazione al
MITT di Mosca (MOSCOW INTERNATIONAL TRAVEL &
TOURISM EXHIBITION) del
marzo scorso, prosegue l’impegno del gruppo di operatori turistici alassini verso il mercato
russo.
Grazie al lavoro svolto dai
suoi imprenditori, la Città del
Muretto ha registrato una grande performance nelle presenze
di turisti provenienti dall’est
Europa. Il successo della spedizione moscovita del 2012 spinge il gruppo coordinato da
Egidio Mantellassi, in collaborazione con Regione Liguria Agenzia “in Liguria” - ENIT, a
proseguire nella promozione
verso quel mercato con nuove
iniziative e nella realizzazione
di prodotti turistici maggiormente mirati ai suoi target di
clientela.
La prima di esse sarà il videospot sull’enogastronomia,
edito in collaborazione con
l’Agenzia “in Liguria”, che racconterà il rito della vendemmia
vissuto da due turisti russi che,
lasciata la spiaggia di Alassio,
raggiungono i vigneti e le cantine di Ranzo per vivere l’emozione della raccolta dell’uva. Il
video, prodotto dalla “Eccoci
eventi” con la regia di Marco
Dottore e la sceneggiatura di
Franco Laureri, sarà realizzato
nell’ambito del “team building
in vigna” e vedrà anche gli operatori della costa insieme a
quelli dell’entroterra “fare
squadra” tra i filari, le botti di
vino e le specialità gastronomiche della Valle Arroscia.
Così sottolinea Egidio
Mantellassi: “La nostra città,
grazie al progetto di comunicazione e marketing che per la
prima volta ha visto la collaborazione dei settori commerciale, ristorativo ed alberghiero,
1
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CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Ottobre 2012
Orizzontali
1. Contratto di assicurazione – 6. Ingannevole richiamo – 8. Organizzazione
Internazionale del lavoro cui aderiscono 60 Nazioni – 9. Così si scrive la millesima parte del metro – 11. Un tempo si chiamava EIAR – 12. Lo effettua il
vincitore del circuito – 14. Luca... a Parigi – 17. Avvolgimento – 18. La
Castrogiovanni di un tempo (sigla) – 19. Da molti è detto “bitter” – 21.
Circumnavigazione – 24. Base... senza pari – 25. Indennizzato – 28. Ex sigla
Europea – 30. Inteso come abbreviazione di un provvedimento radicale – 31.
Strato di terra a 1200/1700 km di profondità ricco di ossidi e solfuri – 32.
Eco... di eco – 33. Né no né si – 34. Sigla delle Forze Aeree Tattiche – 36.
Prefisso che vale “somiglianza, eguaglianza” – 38. Quando all’ora... manca
la consonante – 39. Mi succede quando ho freddo o paura – 41. Lotta, pugnè – 42. Regione alassina che prende il nome dall’omonimo rio che sfocia dal torrione – 43. Espressione di naccheraia – 44. Un tempo era... ut –
46. Malattia infettiva detta anche “difterite” – 47. Inventario... in breve – 48.
Diminutivo dialettale di “Lazzaro” – 49. Arriva sempre dopo l’ottavo – 50.
Appartiene alla famiglia dei falchi.
Verticali
1. Il vecchio pescatore più effigiato di Alassio – 2. Pregiatissimo quello
di “taggiasca” – 3. incurvamento in avanti della colonna vertebrale – 4. Le
prime tre dello zodiaco – 5. La perfida rivale di Aida – 6. Età senza... pari – 7.
Altipiano Calabro – 10. Ammonimento – 11. Squadra Madrilena – 13.
Risultato a reti inviolate – 15. Città della nostra provincia che ricorda la...
Capitale – 16. Il borgo alassino dopo il “passo” – 20. Natante... fastidioso – 21. Pa provincia natale di Giuseppe Verdi (sigla) – 22. Mosca il cui bruco distrugge le olive – 23. Luoghi idonei per certi... tiri – 26. Così si comportano i “plagiari” – 27. Non lo era Bacco – 29. La città dello zampone (sigla) – 35. E così sia! – 37. Amena e panoramica frazione di Alassio –40.
Piccolo orologio... senza vocali – 42. Dio greco protettore dei pastori – 44.
Giorno in... breve – 45. L’Italia vi è stata ammessa nel 1955 – 47. Pronome
molto... personale – 45. Simbolo chimico del “Radio”
SOLUZIONE SETTEMBRE 2012
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
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DIRETTORE RESPONSABILE:
Roberto Pizzorno
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entro il 30 di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
Il folto gruppo degli operatori turistici.
della Pergola, Alassio Grand
Hotel, Spiaggia Grand Hotel,
Mediterranee Grand Hotel,
Hotel Europa e Concordia, Hotel Regina, Hotel Savoia, Hotel
Rosa & Centro Benessere, Hotel Al Mare, Hotel Lamberti,
sere, Eleganza Boutique uomo
e donna, Gioielleria Silvana, My
Style Boutique uomo e donna,
Juvarra calzature, Viavenetocinquanta Boutique, Ristorante Veliero Amabile, Ristorante Panama, Ristorante Lam-
della nostra clientela”. Gli altri
imprenditori della Città del
Muretto, a tale proposito, citano anche i dati della Banca
d’Italia che segnalano un aumento della spesa dei russi in
Italia del 33% nel solo 2010.
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
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«L'ALASSINO»
BASKET
PATTINAGGIO ARTISTICO
9^ edizione Alassio Cup Over 40
La nostra splendida cittadina
è stata teatro dal 20 al 23 settembre u.s. della nona edizione
dell’AlassioCup-Over40 Trofeo
Solponente, Torneo Internazionale di Basket per giocatori nati
prima del 1972, patrocinata dal
Comune di Alassio, svoltasi al
Palalassio “L. Ravizza” ed al
“PalaMarco” di Albenga.
La manifestazione quest’anno era intitolata alla memoria di
Mario Berrino, nostro grande
concittadino, indimenticato artista, “promotore turistico” della Baia del Sole e appassionato
di sport, tanto da sostenere
l’AlassioCup-Over40 sin dalla
prima edizione.
Quattordici le squadre maschili presenti quest’anno:
Rathmines B.C. Dublino (Irlanda), Bakken Beers Aarhus (Danimarca), Team Hamburg (Germania), BK Ostrava (Repubblica Ceca), Atskalunas Kaunas
(Lituania), Rastreosat Chile45
(Cile), Shelf Life International
(USA), Zmaji Lubiana (Slovenia), Stingers Padova (Italia),
Dream Team Bergamo (Italia),
Oktoberfest Milano (Italia),
BasketOver Torino (Italia), Pol.
Santa Maria Rapallo (Italia) e la
squadra di casa dell’Over40Team Alassio.
Sei le squadre partecipanti al
Torneo femminile: Partizan
Menges (Slovenia), Augma Kretinga (Lituania), Meteors Dublino (Irlanda), Ankara Atesi (Turchia), Spartak St. Petersburg
(Russia) e le ragazze del Basket
Club Loano (Italia).
Predominio delle squadre
dell’Est, che hanno trionfato sia
nel Torneo maschile con il BK
Ostrava sia in quello femminile
con lo Spartak St. Petersburg
(recente vincitore del Campionato Europeo di categoria). La
formazione Ceca ha sconfitto in
finale il BasketOver Torino per
55-41, dopo una partita che ha
visto la squadra italiana in vantaggio per tre quarti di gara per
poi cedere alla distanza. Al terzo posto la formazione Cilena
che ha prevalso per 63-48 sullo
Zmaji Lubiana a testimonianza
che l’AlassioCup ha superato i
confini continentali.
Le ragazze russe invece hanno sconfitto le lituane dell’Augma Kretinga (vincitrici delle ultime due edizioni) per 34-31 in
un’appassionante gara punto a
punto sino alla fine.
Sul gradino più basso del podio le turche dell’Ankara Atesi,
che hanno prevalso agevolmente sulla formazione ligure del BC
Loano.
Alla Cerimonia di Premiazione erano presenti l’Assessore
allo Sport del Comune di Alassio
Matteo Monti e la Signora Marina Berrino, figlia di Mario Berrino, che insieme agli organizzatori del Torneo Luigi Binetti e
Floriana Becchi hanno avuto il
piacere di premiare non solo le
squadre partecipanti, ma anche
i migliori giocatori in campo: il
miglior realizzatore Pavel Strasak (BK Ostrava – Rep. Ceca) e
l’MVP del Torneo Maschile
Ricardo Lepe Galaz (Rastreosat
Venerdì 19 Ottobre 2012
Chile), la miglior realizzatrice
Anzhelika Boykova (Spartak St.
Petersburg – Russia) e la MVP
del Torneo Femminile Bahar
Akin (Ankara Atasi – Turchia)
Il gruppo degli arbitri partecipanti alla manifestazione ha invece assegnato la Coppa Fairplay, per le squadre che si sono
distinte per correttezza e sportività durante le partite e che
hanno visto premiate i Bakken
Beers Aarhus per gli Uomini e il
Partizan Menges per le Donne
Un ringraziamento va a tutti
gli Sponsors, che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento: Ristorante Solponente, Ristopizzeria Clapsy,
U’Brecche, Cocktailbar Liquid,
Galleria Mario Berrino, Vini e
Liquori Nino Fioroni, Ottica
Ottobelli, Agenzia Ida’s Viaggi,
Assicurazioni Zurich, ViaVenetoCinquanta, Profumeria Joan,
Oro Vanità, Yamamay.
Un grazie particolare anche a
Daniele Guarino, alla ASD Pallacanestro Alassio di Fabio e
Laura e all’A.S. Basket Albenga
nella persona di Alessandro
Colonna, che hanno collaborato
per una perfetta riuscita
dell’evento.
L’Over40Team Alassio era
composto da: Fulvio Bestagno,
Luigi Binetti, Mauro Bontempi,
Silvano Castagneris, Angelo
Della Rovere, Roberto Fontana,
Alessandro Garavagno, Roberto Grosso, Fabrizio Lavagna,
Nicola Marcante, Albero Manni,
Gas Pagani, Vittorio Schiappacasse. Allenatore Riccardo
Bonato
Appuntamento a tutti per il
decennale della manifestazione
nel settembre 2013.
VELA
Il 22 settembre u.sc. si è svolto presso il Palasport di Zinola
(SV) il primo memorial “Italo
Zerbini”, trofeo nazionale
A.I.C.S. di pattinaggio artistico.
La nostra squadra cittadina è
scesa in pista con otto suoi più
bravi allievi portando a casa
ben 4 medaglie d’oro, 2 di argento, 1 di bronzo.
L’Olimpia Roller Team offre
le seguenti opportunità:
Pattinaggio artistico a livello:
Primi passi - Preagonistico Agonistico solo dance - Gruppo
esibizioni.
Le lezioni settimanali di allenamento si svolgeranno presso
il “Palalassio L. Ravizza” e presso la pista regolamentare di
Ecco i nomi dei nostri bravissimi atleti:
Cat. giovanissimi A: Michela
Leuzzi (2 a femm.); Martina
Leuzzi (3a femm.); Maria Vittoria
Pisano (4a femm.)
Cat. Giovanissimi B: Valeria
Laguardia (1a femm.); Edoardo
Parasi (1° masc.); Gabriele Bestoso (2° masc.)
Esordienti regionali: Giulia
Tomati: Alice Ravaglia (1a femm.)
Allievi regionali: Giulia Tomati (1a femm.)
A tutti questi atleti, la Società
porge vivissime congratulazioni.
Si ricorda che sono aperti i
corsi di pattinaggio artistico per
l’anno sportivo 2012 / 2013.
Albenga-Vadino, qualora il palazzetto sopra citato non fosse
disponibile.
Ogni corso avrà frequenza e
orario diverso a seconda della
disponibilità delle strutture.
Per informazioni rivolgersi alla Sig.re Laura e Wanda al numero 331 1120091. Da non dimenticare la programmazione
del “II° Trofeo Olimpia Città di
Alassio” a carattere nazionale
F.I.M.P. che si svolgerà proprio
al “Palalassio” nei giorni di sabato 10 e domenica 11 novembre.
Vi aspettiamo numerosi!!!
C. per “Olimpia Roller Team”
Ricordo di Romano Strizioli
Circolo Nautico “Al Mare”
CAMPIONATO NAZIONALE LASER SB20 - CIRCUITO VOLVO CUP
Alassio, 5-7 Ottobre
FOTO FASANO
Classifica dopo la IV prova disputata
Albenga, 24.9.2012 - Muore all’età di 75 anni Romano Strizioli, giornalista,
storico e uomo di cultura del nostro territorio. Per lungo tempo (25 anni) era
stato addetto stampa presso l’Azienda Autonoma di soggiorno di Alassio,
poi divenuta APT territoriale. Aveva fondato come giornalista “La Settimana
Ligure” negli anni 60, nel 91 “Gente di Riviera”. Era stato corrispondente de
“La Gazzetta del Popolo”, “La Stampa” e ANSA. Negli ultimi anni curava
pubblicazioni per conto di vari enti pubblici. La sua ultima iniziativa culturale importante è stata “Un autore per l’Europa”, premio culturale internazionale che coinvolge scrittori di fama nazionale e internazionale, nonché personaggi di alto livello della cultura, premio patrocinato dal Presidente della
Repubblica. Il suo studio era una fucina che ha forgiato numerosi giovani desiderosi di abbracciare la carriera giornalistica. Tra questi la nostra concittadina Barbara Testa e Massimo Boero di Laigueglia (entrambi in forza a “La
Stampa”). Ai funerali svoltisi in rito civile presso l’Ospedale di Albenga erano presenti numerosi amici ed esponenti di varie associazioni (tra le quali
“Fischia il vento” anche questa da lui fondata) e delle istituzioni di tutta la
Provincia. Mancavano però le istituzioni alassine. Di Alassio erano presenti i
suoi amici Silvio Fasano, Barbara Testa, Massimo Boero e Giancarlo
Garassino.
Romano Strizioli, vedovo da poco della moglie Mariangela, lascia il figlio
Marco e il nipote Daniele, quest’ultimo ora corrispondente de “La Stampa”.
L’A.V.A. porge le più sentite condoglianze.
Venerdì 19 Ottobre 2012
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
GIOVANNI SALVO
Ciao Papà,
adesso sei in cielo e guardi le
tue montagne che hai sempre
scalato con coraggio e amore.
L’amore che hai sempre dedicato alla tua famiglia ed alle persone che hai incontrato sul tuo
cammino. Ti vogliamo bene.
Stefania Giorgio e Marco
e i tuoi familiari
Portava frutta/verdura in bici
presso famiglie e pensioni di allora, tra cui la pensione Al Molo,
dove ha conosciuto l’amore di
Mauro Agostini, (figlio di “bomboloni”), sposata con tre figli e
titolare del chiosco bar Mauro
situato alla radice del molo di
Alassio, nella passeggiata Italia.
Mia mamma da bambino mi
diceva: Alassio è musica...!
Alassio è la città dell’amore, e
dell’amicizia! Alassio è il golfo
del Sol!
Un’altra figura dell’Alassio di
una volta chi ha lasciato.
L’Associazione Vecchia Alassio
è vicina al dolore del figlio e la ricorda sorridente dietro il bancone del chiosco.
BELLABARBA TAIDE
“SAIDE”
DI ANNI 93
1919 - 5/10/2012
LIBRI-VHS-CD
NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE
ANNIVERSARI
REMO CARDONE
20/10/2010 - 20/10/2012
Caro papà, noi ti ricordiamo
così… sempre pronto a preparare cose buone per i tuoi amici
e per tutti noi.
Ci manchi tantoGiovanna, Filippo, Iole
e Stefania con i suoi 4 angioletti
UN RICORDO DI
GIOVANNI GENOVA
BOCCHI BIANCHI
A 100 ANNI DALLA
NASCITA
In un giorno di settembre di
cent’anni fa, sei nato tu caro
“Giuvanetu”.
A guerra finita, ti sei innamorato di Alassio, col suo mare, le
sue contraddizioni, i suoi vicoli
e le sue grandi opportunità.
Sei rimasto qui a realizzare i
tuoi sogni, tra questa gente tutte “sale e pepe”, ma pronta a riconoscere il valore degli altri.
Che dire... caro papà: “fai parte delle mie giornate, sei nelle
mie emozioni e sono, come sempre, fiero di te!”
Un grande abbraccio
Federico
Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio dei famigliari e lo ricorda
come persona affabile e molto
attiva nella nostra città.
SANTO
BOSCHETTO
27/10/1992
27/10/2012
MARIA GIOVANNA
CAISSOTTI
Ti saremo sempre riconoscenti per esserci stata vicina
come Mamma e come Nonna. Il
tuo ricordo rimarrà indelebile
nei nostri cuori.
Tua figlia Laura con i nipoti
Giovanni e Andrea.
L’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio della figlia e della famiglia Puricelli.
GIANCARLO
ARMITANO
L’Associazione Vecchia Alassio, unendosi al dolore dei famigliari per la scomparsa del caro
Giovanni, lo ricorda apprezzando il servizio reso alla comunità
alassina.
Prima da agente poi sottufficiale della Polizia Municipale,
per oltre un trentennio, ha dato
prova di grande capacità nel
svolgere il suo servizio, ma soprattutto della sua disponibilità
e altruismo nei confronti di tutti.
LEDA GALANTI
DI ANNI 90
Nel secondo anniversario della morte di Maria Giovanna
Caissotti la vogliono ricordare,
uniti a Sergio, con tanto affetto
tutti i suoi vecchi amici.
20 anni sono trascorsi, ma il
tuo ricordo è sempre presente
come il giorno che ci hai lasciati.
Ti pensiamo sempre, la tua
famiglia.
ANGELO FACCENDA
2002-2012
Il 27 Agosto, giorno del suo 86^
compleanno, è mancato a
Torino GIANCARLO ARMITANO.
Ringraziamo di cuore tutti gli
amici Alassini che con scritti,
preghiere o personalmente hanno condiviso con noi il triste
momento dell’ultimo saluto al
caro “NONNO GIAN”.
Luciana e famiglia
Anche l’A.V.A. partecipa al
cordoglio dei famigliari con le
più sentite condoglianze.
Questa bellissima e significativa foto dei miei genitori al
Carnevale di Nizza del 1958 mi è particolarmente cara perché
nell’ottobre dello stesso anno sarei nata io, Patrizia Faccenda. Loro
erano già “avanti” nella laboriosa vita, armati di coraggio, pazienza,
tenacia e inventiva.
Sono molto grata a Loro e ai miei cari zii di Costa Lupara.
LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio
SETTEMBRE 2012
Il giorno 25 settembre (?) è deceduta la nostra concittadina
Leda Galanti, da 72 anni residente ad Alassio.
Partita con la valigia in cartone legata con uno spago alla giovane età di diciotto anni, da un
paesino della Toscana per fare
una stagione come commessa
in un negozio di frutta e verdura, presso Beppina Mantellassi.
AVELLINO Costantino anni 75
BENEDETTO Michele anni 87
CALCAGNO Antonio “Tunettu”
anni 89
CAMPANINI Gianluigi “Gian”
anni 70
DE ANDREIS Iolanda
ved. Bronda
anni 92
DE FRANCESCHI Adriano anni 86
DI GALLO Maria Cristina anni 47
GALANTI Leda ved. Agostini
anni 90
GAVALDO Augusto
anni 82
GRANDI Ines ved. Getrangolo
MARCHIANO Tomaso anni 87
MERANO Ezio
anni 86
MOIRANO Elisabetta
ved. Rossi
anni 74
ORONZO Bruno
anni 89
RIOLFO Celestino “Tino” anni 78
RUSSO Paolo
anni 76
SALVO Giovanni (già sottufficiale della
Polizia Municipale di Alassio) anni 76
STRIZIOLI Romano
anni 75
L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famigliari per i loro cari congiunti.
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
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«L'ALASSINO»
NOZZE DI RUBINO
Venerdì 19 Ottobre 2012
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
SETTEMBRE 2012
a cura di Caterina Maggi BFRP
Carissimi amici, la rubrica del mese scorso terminava con un augurio: Buon Cambiamento!
Eh… Sono certa che vi siete detti: «si… si… va bene… ma… è facile dire ‘buon cambiamento’, altra cosa è riuscire, davvero, a cambiare qualcosa, ad adattarci al cambiamento che preme da ogni parte…».
Come è vero…!
Quanto è difficile per noi ‘umani’ adattarci al cambiamento…
Mentre nella natura tutto cambia… ogni istante… ogni giorno,
ogni mese, ogni stagione.
Nella fretta che caratterizza il nostro modo di vivere, spesso ci
rendiamo appena conto dei cambiamenti più evidenti, e mentre rincorriamo i giorni e le stagioni il tempo scivola dalle nostre mani portandosi via meravigliosi istanti che non abbiamo vissuto consapevolmente.
Ma, noi abbiamo a disposizione i meravigliosi doni della natura
scoperti dal nostro Dott. Bach…!
Nel caso del ‘bisogno di adattarsi al cambiamento’ ci viene in aiuto WALNUT, il fiore del Noce.
Per conoscerne meglio i doni vi riporto le parole di Mechthild
Scheffer, famosa floriterapeuta.
«Walnut è legato alle qualità spirituali della disinvoltura e della ripresa, viene in aiuto quando s’incontrano difficoltà a compiere il
primo passo decisivo verso un nuovo inizio, perché, più o meno
consapevolmente, si è ancora prigionieri di aspetti costrittivi del
passato, che rendono insicuri.
Walnut viene utilizzato in situazioni particolari della vita, in cui
stanno per verificarsi cambiamenti sostanziali…... Tutte le situazioni importanti che comportano un mutamento sono caratterizzate sia da una maggiore tensione, sia da una maggiore labilità interiore….. quando ci sono ancora dei legami che ci tengono uniti come per magia al passato, magari una promessa non mantenuta, un
rapporto di coppia non del tutto risolto, o forse un impegno di lavoro assunto in precedenza».
Per questo motivo Bach definisce fra l’altro Walnut spellbreaker,
ossia il fiore che aiuta a «sciogliere un incantesimo»
Scrive inoltre a proposito di
Walnut:
«È indicato per tutti coloro che
hanno deciso di fare un passo
avanti nella propria vita, di rompere con le convenzioni superate,
di lasciarsi alle spalle vecchie
frontiere e limitazioni, per ricominciare da zero».
Il battito d’ali di una farfalla e 40 anni sono volati. Adesso come allora siamo
felici e ci vogliamo bene, anche se abbiamo qualche ruga, qualche acciacco e qualche kilo in più. Il nostro anniversario lo abbiamo festeggiato circondati dai nostri bei nipotini, Asia e Jacopo, da nostro figlio Luca con
Stefania e dalla bisnonna Benedetta.
Un ringraziamento particolare a Padre Francesco della Parrocchia di Solva
per la sua disponibilità, e a Cristina che ci ha allietati con la musica e il canto.
FRANCESCA e ALDO GRILLO
SOLO UOMINI
Settembre: mese di transizione, a cavallo
tra estate e autunno; mese importante
astronomicamente: alle ore 14,49 del giorno
22 settembre il sole era allo zenit sull’Equatore per passare
dal nostro emisfero a quello australe. Si chiama “EQUINOZIO”
l’istante ora indicato. E la Terra, nella sua corsa attorno al
Sole con una velocità prossima ai 30 Km. ogni secondo, ci porta in posizione che rendono sempre più corta la durata del
“giorno”. All’equinozio il nostro giorno aveva una durata di
12 ore e pochi minuti; al solstizio invernale la durata calerà
ancora di circa tre ore: le lunghe notti dell’inverno. Sono fenomeni periodici, che ci regalano l’alternarsi delle stagioni.
Settembre 2012: estivo fino al giorno 23; leggero tocco autunnale nel resto del mese. Vediamo perchè.
Pressione media mensile: 758,4 mmHg; medie decadali:
760,3 mmHg nella prima; 757,1 mmHg nella seconda; 757,7
mmHg nella terza.
Umidità media: 59%; le medie decadali: 59% nella prima;
51% nella seconda; 67% nella terza.
Temperatura media: 24,0 °C; le temperature medie decadali: 24,4 °C nella prima; 24,6 °C nella seconda; 23,0 °C nella
terza.
Consideriamo le temperature minime del mese: la media
della prima decade è di 22,8 °C; la media della seconda decade è 23,2 °C; nell’ultima si scende a 21,7 °C. La temperatura
media giornaliera più alta è in data 8 settembre con 26,6 °C,
con 60% di umidità, 762,6 mmHg di pressione e assoluta calma di vento.
Giorni sereni: 12; giorni coperti: 1 (il 29 settembre con 0,4
ore di sole e 3,0 millimetri di pioggia).
Pioggia totale: 59,4 millimetri così distribuiti: 34,8 mm nella prima decade; 24,6 mm nella terza decade.
Eliofania totale: 214,5 ore di limpido sole; nessun giorno
senza sole (vedi il 29 settembre con 0,4 ore!) media giornaliera: 7,2 ore; le medie decadali: 7,7 ore nella prima decade;
8,0 ore nella seconda; 5,8 ore nell’ultima.
Possiamo quindi essere riconoscenti a questo mese che ha
compiuto la transizione con molta discrezione, senza traumi
o improvvise burrasche, mantenendo la sua buona predilezione per il nostro golfo.
Il direttore dell’osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
(Fiore di Walnut)
Termino con un pensiero di Bach:
«Che la semplicità di questo metodo non vi induca a non farne
uso, perché quanto più le vostre indagini proseguiranno, tanto più
vi renderete conto della semplicità di tutto il Creato».
Alassio, 28-09-2012 - Salone Opere parrocchiali di S. Ambrogio. Ormai la
cena “SOLO UOMINI” è una tradizione in contrapposizione a quella delle
donne che si svolge ogni 8 Marzo. Questa volta a servire e a preparare da
mangiare sono state solo donne. Un centinaio i commensali (tra cui il sindaco e qualche assessore, oltre a commercianti e imprenditori). Tra i premi
estratti una crociera per due persone. E tra le attrazioni un numero di danza
del ventre. Il ricavato della cena sarà devoluto per l’apertura del nuovo
Centro Anziani che sarà imminentemente inaugurato in via Robutti, dove una
volta c’era l’Hotel Excelsior.
Abbiamo da riflettere, vero?
Al mese prossimo amici e, come sempre, BUON VENTO!
Sub
in azione
nel mare
di Alassio.
66 ANNI DI MATRIMONIO
Il 7 settembre 2012 Anita e Lino Profumo continuano insieme il loro cammino, iniziato ben 66 anni fa!
Auguri dai famigliari ed un insegnamento per le giovani coppie.
L’A.V.A. si complimenta con la “giovane” coppia e augura ancora lunga vita
insieme.
La natura ci stupisce sempre.