alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio
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alassino impag GEN 2005 - associazione vecchia alassio
ANNO LII - N. 10 Venerdì 19 Ottobre 2012 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it DOPO IL GABBIANO… IL PUNTO DI VISTA DI UN CORMORANO C aro amico gabbiano, amico di “piume”, con te condivido le scogliere della Falconara e, come tu ben sai, anch’io amo molto il mare e a differenza tua lo posso anche apprezzare nel bello e nel brutto da sotto l’acqua. La scorsa estate mi sono spinto come hai fatto anche tu, fino alla costa di quella bella quanto piena di contraddizioni città chiamata Alassio ed ho impattato come prima cosa su di un cantiere in corso “il pontile” o come lo chiamano qui “il molo”… beh, dal mio punto di vista… sott’acqua… direi che i lavori in corso fanno nascere qualche dubbio su una esecuzione a regola d’arte, io sono solo un “pescatore pennuto” ma penso sarebbe stato meglio che i pilastri che reggono il pontile fossero rinforzati sino al livello del fondo sabbioso e non solo dal pelo dell’acqua in su… ma sicuramente c’è una giustificazione tecnica che a me sfugge. Più inquietanti sono i sacchetti di plastica lasciati nell’impasto di cemento e che ora fluttuano e ondeggiano mos- si dalla corrente. Posso solo rassicurare gli alassini e gli ospiti che durante i miei numerosi tuffi non ho rilevato sul fondo troppi residui di intonaco; nella prima parte il fondo è pulito e solo verso la cima del molo, dove stanno ancora lavorando, si trova depositato sulla sabbia del residuo di intonaco picchettato dalla struttura… magari a fine lavori l’impresa pulirà meticolosamente e diligentemente tutto!!! Proseguendo nella mia attività di pesca una cosa molto brutta a vedersi l’ho incontrata in mezzo al mare a ponente del pontile nel mese di luglio; una condotta sommersa del troppo pieno della rete fognaria, lì collocata da anni e dimenticata…ma forse non troppo dimenticata…ha scaricato in mare fognatura allo stato “originale” con annessi e connessi in magnifica evidenza e per nulla trattata. Fortuna ha voluto che non sia rimasta adagiata sul fondo. Scampato pericolo… Chissà però se chi di competenza poteva evitare questo increscioso e dannoso versamento? Anche perché noi animali acquatici contiamo molto in un processo di sensibilizzazione per la salvaguardia e pulizia delle nostre acque…ricordo Pinna nobilis. male o è da tempo che si parla di “depuratore” nel susseguirsi delle amministrazioni a palazzo comunale? Ho notato anche che la barriera di ripopolamento in cubi di calcestruzzo posata anni or sono sul lato di levante del golfo, non si è ben integrata con gli organismi di ripopolamento anche perché vi si pratica regolarmente la pesca, anche se vietata, ed i pesci che vi trovano rifugio vengono regolarmente catturati. Ho notato spesso nei miei tuffi la presenza di “strani esemplari” vestiti di nero con maschera pinne e fucile, pronti a catturare le prede più belle. Ma con una nota di ottimismo devo confessare che ho visto sott’acqua anche cose belle e più rassicuranti…ho rivisto il “Paguro Bernardo” con il suo inconfondibile guscio…sottocosta ho ammirato delle bellissime “Cassidae” e più al largo, vicino a dove resiste la “Posidonia”, cercando accuratamente tra essa si trovano quelle belle, lunghe conchiglie bivalve infisse con la punta sul fondo sabbioso e che voi chiamate “Pinna Nobilis”… erano rimaste solo un ricordo dei vecchi alassini, invece sono ricomparse. Altro ricordo erano i “cavallucci marini”, si credevano estinti ed invece posso dirvi di averli ancora incontrati ed è stata una grande emozione. Il mare di Il cavalluccio marino e l’arte del mimetismo. Alassio, almeno da questo punto, è migliorato e speriamo che gli alassini capiscano che questa è la loro risorsa più importante; basterebbe poco per insegnare a tutti, in particolare ai giovani, ad apprezzarlo e a tutelarlo da pericoli di sfruttamento e degrado. Il mare, per me piccolo cormorano alassino, è come un saggio nonno sempre pronto a donarsi con il cuore aperto senza chiedere nulla in cambio; sta ai giovani comprendere la sua enorme saggez- za, proteggerlo, coccolarlo e farsi accompagnare mano nella mano ancora per molti, moltissimi anni. Respect the land, respect the sea, respect each others… Un grazie alla vita. C. R. Concerto Jazz all’Anglicana 5a FESTA DELLA COLLINA Giovedì 4 Ottobre 2012, alle ore 21.15 nella splendida cornice della Ex Chiesa Anglicana di Alassio, il trio di Alessandro Collina, composto da Marc Peillon e Rodolfo Cervetto, consolida la sua collaborazione, iniziata nel 2010, con il grande trombettista Fabrizio Bosso, in questi giorni in studio per realizzare finalmente un progetto comune dedicato a Michel Petrucciani. Un concerto d’eccezione per tutti gli appassionati di jazz, grazie all’esperienza di questi grandi musicisti: Alex Collina al piano, Marc Peillon al contrabbasso, Rodolfo Cervetto alla batteria, regaleranno la propria esperienza internazionale, con il prezioso apporto della tromba di Fabrizio Bosso, costantemente presente all’Umbria Jazz Festival di Perugia e collaboratore di artisti come Raphael Gualazzi, Sergio Cammariere, Mario Biondi e Tullio De Piscopo, e molti altri artisti di livello internazionale, riuniti in quello che è un quartetto ormai affiatato, con alle spalle esibizioni in tutta Italia e all’estero. In Fabrizio Bosso, tecnica- mente impeccabile, ciò che colpisce è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione dei grandi classici. Un lusinghiero successo ha avuto questa manifestazione voluta e ideata dall’A.V.A. con il gruppo ‘’Alassio in cornice’’ del quale fanno parte: Alassio Bike, A.R.E.S., Associazione Alpini, C.A.I., Motoclub Alassio, S.O.A.M.S. Solva, S.O.M.S. Moglio. Nel pomeriggio di sabato 6 ottobre, i vari gruppi partecipanti, partiti da Alassio, Moglio e Solva si sono ritrovati, dopo una salutare sgambata, presso il “Castagneto” di Vegliasco, dove hanno potuto gustare una ricca merenda, accompagnata dalle tradizionali ‘’caldarroste’’ e innaffiata con un buon vino locale. Un particolare ringraziamento all’Assessorato al Volontariato del comune di Alassio, ai titolari degli alberghi Toscana, Aida, Beau Rivage, al panificio il Fornaio, al ristorante ‘’U Castè’’ di Madonna delle Grazie e a tutti quanti hanno contribuito per il buon esito della manifestazione. L’A.V.A. 2 «L’ALASSINO» L’importante è non partecipare A malincuore devo prendere atto che il mio modo di concepire l’amministrazione della res-publica ed il perseguimento degli interessi comuni, non trova riscontro nell’operato di chi attualmente governa Alassio. Sembra che i nostri amministratori abbiano fatto proprio il motto decoubertiniano trasformandolo in modo da impedire ai cittadini la partecipazione alle decisioni che li riguardano. Trovo assolutamente contrario ad una corretta azione di governo che il Sindaco diffidi in sede di Consiglio comunale l’assessore al turismo pro-tempore dal partecipare alle riunioni delle associazioni di categoria, malcelando così il timore di una contaminazione delle proprie idee politiche e del programma di maggioranza. Altrettanto impropria e sconsiderata ritengo la minaccia di interessare la magistratura inquirente ogni qual volta la critica politica investa l’operato del Sindaco e della maggioranza: l’opinione pubblica deve essere ascoltata, considerata e rispettata anziché manipolata ed azzittita. Ho l’impressione che il nostro Sindaco, troppo impegnato a tenere fede alle proprie promesse elettorali ed a dimostrare una coerenza improbabile all’interno di una coalizione eterogenea e mutevole, abbia perso contatto con la realtà sociale ed economica della Città. A riprova di ciò, trovo esemplificativo quanto sta accadendo per la questione che interessa Via Dante sotto il triplice profilo dello spostamento del mercato nel tratto di Corso Europa, della realizzazione di un tratto di pista ciclabile e dell’inversione del senso unico del traffico. Se posso condividere la teorica validità dell’intento, non sono certo che siano state prese del tutto in considerazione, con preventivo ed esaustivo studio, le conseguenze pratiche e gli effetti sulle persone e sulle categorie in cui impattano le opere in via di realizzazione. In altre parole non sono sicuro che il sacrificio degli interessi di molti residenti ed esercenti attività della zona, sia giustificato dai vantaggi che per tutti ne deriveranno, anche in considerazione del costo delle opere. Con riguardo alla pista ciclabile, avrei ritenuto giustificabile il sacrificio a fronte di un progetto complessivo almeno su tutta la lunghezza della via piuttosto che su un tratto monco. Mi risulta inoltre che alcuni concessionari di dehor abbiano attivato vertenze giudiziali davanti al TAR per vedere riconosciuta e risarcita la lesione del proprio legittimo interesse al mantenimento di uno spazio loro concesso in precedenza dal medesimo Ente che oggi li espropria. Non credo che sia corretto da parte dell’Amministrazione relegare tali vertenze tra le inevitabili conseguenze che le opere di pubblica utilità possono comportare nei confronti dei privati. Ritengo piuttosto che la lungimiranza dell’Amministrazione sia dimostrabile nella capacità di gestire il dissenso dei cittadini al di fuori delle sedi giudiziarie con composizioni bonarie che contemperino l’interesse privato con la pubblica utilità. Mi preme infine evidenziare l’aspetto relativo alla drastica riduzione dei già pochi parcheggi non a pagamento esistenti, in conseguenza dell’intervento su Via Dante, rammentando a chi di dovere la necessità imposta dal Codice della Strada (art. 7 comma VIII) di riservare nelle immediate vicinanze “una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta” e ciò a pena di annullabilità delle sanzioni inflitte dei gestori della sosta a pagamento. Sotto questo profilo, l’operazione realizzata sembra avvalorare il sentimento diffuso riassunto nella battuta serpeggiante per Alassio: “il precedente Sindaco ha costruito i box e l’attuale Sindaco li vende”. Avv. Giovanni Parascosso GIURNU DE FERA Arasce de çent’anni fà e passa... Una giornata splendida oggi, senza vento e il mare è una tavola, l’aria dolce e profumata. Oggi Alassio è in festa: gli alassini festeggiano il Santo Protettore e per l’occasione c’è la fiera. La mattina in parrocchia Messa grande e cantata con l’intervento di tutto il clero cittadino più un nugolo di chierichetti in cotta bianca. Al pomeriggio divertenti corse nei sacchi mentre le donne si radunano nelle case private per giocare “au lutò”. Più tardi gli uomini vociando si ritroveranno al “circolo dei gaudenti” per robusti assaggi di bianco d’Ischia. Questa sera infine il complesso bandistico “La fanfara” terrà un concerto in Piazza del Commercio. Il Sant’Ambrogio non ha ancora chiamato per la prima Messa allorchè “u magnin” già dispone sul sagrato, in bella mostra, la sua mercanzia in rame: Paèlle, cassarolle scaudaletti, gerentài. Nel frattempo aumentano i banchetti, i banchi, e i carrettini con sopra capaci “corbe” piene di roba. L’afflusso di gente cresce a dismisura; chi fuma, chi ciaitèzza, chi va curiosando, chi sèrne, chi contratta, chi compra: fèri, martèlli, tenaie, cutelli, cutellin, sappe, muscherolle, seassi, picussin, lùmi, lùmin, lumeirètte, spassùre, candeirei, chìggiài, piatti tundi, jatte, gumbìne e gotti, butìe, brocche, murtai in mòrmerù, camìxie, camixòre, scòrpe, fiamanghìlle, tursairòi di tutte le misure, con i scussài per i matètti delle scuole e, per finire, furmàggi de Sardègna. All’angolo della canonica, una donnetta con una grossa “panèra” vende le nèggie dolci e i gubellètti mentre, poco lontano, un’altra vende le demurètte per i più piccoli unitamente alle bigattìne al zebìbbu e al recanìssu. Al pomeriggio con il vestito buono, attillato, “aggaribau” le ragazze girano nei caruggi “zù e sciù” quasi fossero in processione mentre i giovanotti in “pumpamagna” fanno altrettanto, zù e sciù nei caruggetti. La giornata sta passando come un lampo e i “feranti” raccolgono la loro merce e intanto contano l’incasso. Il buio comincia a far capolino sulla “colla” mentre un grosso sciame di “sbìri” svolazza senza tregua attorno al campanile. Si accendono le prime luci in paese e il sagrato è ormai deserto. Un refolo di vento sospinge in un angolo della cartaccia, residuo della fiera. Vincenzo Moirano LAUREA Primo Nescio rettore dell’università di Abelinandia ha conferito la laurea in urbanistica “HORRORIS CAUSA” al signor Pinco Pallino per aver sostituito una parte della bella balaustra–muretto con colonnine di Via Robutti e piazzetta Stazione (giardini) con una meravigliosa ringhiera in ferro d’Angoscia… S.V. Venerdì 19 Ottobre 2012 A.V.A. - DON BOSCO Da tempo l’Associazione Vecchia Alassio cercava una collaborazione con i giovani per attingere dalle loro esperienze e problematiche argomenti idonei a sviluppare un dialogo e un confronto costruttivo, da trattare nelle pagine dell’Alassino, nella convinzione che tutto ciò avrebbe potuto arricchire il nostro mensile. A fine mandato del Consiglio direttivo A.V.A. (mancano 4 mesi alle elezioni), ci è giunta una gradita quanto inaspettata proposta di collaborazione da parte dell’Istituto Don Bosco di Alassio, per l’aggiunta di due facciate, autogestite dagli insegnanti e dai giovani studenti che frequentano i vari corsi e gradi di studio, da inserire nell’Alassino Ci è parsa da subito un’ottima opportunità, anche se in forma provvisoria e sperimentale data l’incombenza delle nuove elezioni A.V.A. del 2013, sicuramente una prova utile per i tre mesi di fine mandato, che offrirà al nuovo Consiglio Direttivo 2013-2016 tutti quegli elementi utili per valutare l’eventuale prosieguo della collaborazione. CDA A.V.A. ECONOMIA E SVILUPPO (Documento da sottoporre alla futura giornata di lavoro tematica dell’AMI) Da buon studente e da buon “copiaincollista” non faccio altro che sottoporre alla vostra attenzione il riassunto di 13 pagine del tema portato in prima discussione all’Assemblea Nazionale dell’Ami tenutasi a Genova nei giorni dall’otto al dieci dicembre dello scorso anno e che sarà discusso al prossimo Congresso Nazionale di Forlì nei giorni del sedici, diciassette e diciotto dicembre prossimi. La nostra Associazione non è un partito, ma la Missione di Associazione Culturale le impone di dare orientamenti politici, di fare cultura e di educare, tramite la trasmissione dei concetti mazziniani della Fratellanza e dell’Asoociazionismo, e di quei valori etici e sociali diffusi con l’insegnamento del pensiero mazziniano. L’attualità del pensiero mazziniano oggi rappresenta una grande risorsa per ridare slancio ed una “Moralità” che si richiama ai valori universali della coesistenza tra gli uomini e tra i popoli. Pertanto, in occasione del prossimo Congresso, dobbiamo impegnarci in una campagna di mobilitazione sul futuro, che certamente riguarderà l’Economia e la questione del Lavoro, ma soprattutto dovrà configurare quale sarà il “Nuovo Modello di Sviluppo”, caratterizzato dalla consapevolezza della limitatezza delle risorse e dalla limitatezza della espansione della crescita, quali saranno i nuovi protagonisti e quali nuove risorse dovranno essere impegnate, e con quali modalità verranno utilizzate le risorse esistenti. L’Economia è un dato politico ed è nella politica che occorre trovare le soluzioni. L’Economia non è “neutrale”, né “meccanica”, bensì è il risultato di un accordo che per “convenzione” gli individui stipulano e, in forma organizzata negli ordinamenti sociali e giuridici, regolano con i loro rapporti. Per proporre, oggi, le questioni dell’Economia e del Lavoro, con un approccio legato al pensiero mazziniano e quanto da esso derivante, è necessario un ritorno alle origini, ovvero identificare quella caratteristica distintiva, che rese innovativo l’apporto di Mazzini alle “Dottrine Sociali”, affinché da esse possa derivare un equilibrio per l’organizzazione delle attività economiche. Il Primato della politica sull’economia, in effetti, si afferma come concetto base a fondamento del pensiero mazziniano per attivare nuovi protagonismi in un contesto di trasformazioni sociali ed economiche, quale è stato il Risorgimento Italiano nel contemporaneo processo di modernizzazione. Ciò che prima era inteso come “stabilità” è divenuto instabile, non solo, ma la Globalizzazione ha modificato gli scenari internazionali modificando i rapporti di forza tra i Paesi e tra le classi sociali all’interno dei singoli Paesi. La precarietà non rappresenta solo una situazione di transizione, ma essa stessa è una componente del lavoro del futuro; e per una elevata percentuale di giovani si intravede un futuro basato sull’esclusione sociale con una mortificazione della propria dignità. Un economia più a misura d’uomo, riassumibile nel concetto mazziniano di “Capitale e Lavoro nelle stesse mani”, sarebbe apportatrice di una maggiore ‘’Moralità e Socialità’’ tra le masse popolari e distribuirebbe in maniera più equilibrata le risorse, che in un ordinamento sociale armonizzato, dove “tutti lavorano per tutti”, non sarebbe più necessario sprecare. Ecco pertanto perché la dottrina sociale, alla quale si ispirano i diversi ordinamenti, deve trovare una nuova linfa e confrontarsi nello scenario globale attuale. In Italia, Mazzini, seguace del San-Simonismo, introdusse la dottrina sociale del Solidarismo e dell’Associazionismo che si fondava sul “Patto di Fratellanza”, illustrato nei “Doveri dell’Uomo”. Questo Patto Sociale, aggiornato ed attualizzato, può diventare il nuovo paradigma dello sviluppo per orientare la nostra riflessione. A tale proposito si ritiene opportuno riprendere il tema delle Fratellanze con alcune considerazioni: I Fratelli “di sangue” e “di nascita” sono fratelli per volontà di altri, cioè dei genitori, che in periodi diversi li hanno concepiti, i loro legami, casuali, sono determinati e costituiti dall’educazione familiare e dalla società in cui vivono, e tenuti insieme dalle abitudini e dalle consuetudini L’essere Fratelli in una “Fratellanza” è una scelta adulta, consapevole, liberamente assunta, per la quale si sono superate barriere di religione, di razze, di pensiero; il Fratello rafforza con tenacia i suoi legami con gli altri senza esservi costretto da consuetudini o da leggi, ma solamente come risultato di una libera e razionale decisione. L’esperienza delle Società di Mutuo Soccorso, dell’Associazionismo nel mondo del lavoro, ha riguardato la costruzione di una cultura e di una prassi sociale fondate sull’idea di solidarietà tra eguali, al fine di soddi- sfare bisogni materiali(assistenza, prevenzione, organizzazione del tempo libero, servizi alla persona,…) di fronte allo svilupparsi della società industriale. Le istituzioni di Mutuo Soccorso hanno rappresentato un idea moderna e laica, spontanea ed il “Mutualismo” supplì a suo tempo alle politiche del “Welfare”. In definitiva, le Fratellanze, nel determinato contesto storico della formazione dello stato moderno ed unitario, rappresentarono un’articolazione della Dottrina Sociale. La Solidarietà deve fondarsi su Principi Morali per determinare ricadute importanti ed eliminare immoralità, quali per esempio: L’Evasione fiscale che rappresenta un comportamento immorale, con una ricaduta economica ed un costo sociale elevato; L’approfittarsi di norme e di leggi per avere dei benefici individuali, quali per esempio i comportamenti dei falsi invalidi, che oltre ad essere una truffa, violano i principi morali della convivenza sociale; La speculazione infine derivata da privilegi di ruolo. L’attualità del mazzinianesimo è nel concepire l’Economia come azione Morale; Noi mazziniani dobbiamo applicare nella nostra vita quotidiana comportamenti morali ed andarli a sollecitare anche negli altri. Giuseppe Cotta Associato AMI sezione di Savona INVITO ITALIA NOSTRA, sezione di Alassio per la settimana dei paesaggi sensibili: SABATO 27 OTTOBRE, IN BIBLIOTECA: ORE 10.30: GITA VIRTUALE SULLA VIA IULIA AUGUSTA: filmato e incontro con esperti. ORE 14.30: (Tempo permettendo) PASSEGGIATA da Albenga ad Alassio con la guida del prof. Bruno Schivo. Venerdì 19 Ottobre 2012 Cerchiamo di salvare Alassio o aspettiamo che arrivino i “professori” Da oltre 60 anni frequento la città di Alassio ed espongo tra i miei trofei le targhe del Comune e dell’Associazione Vecchia Alassio. È per questo motivo che sento la necessità di intervenire ancora una volta per esprimere la mia modesta opinione. corse da venditori di merci contraffatte?? È possibile pretendere che i marciapiedi piastrellati (erano un vanto della Città) non siano un mosaico di buchi e rappezzi?? e così pure le strade?? È possibile riorganizzare i servizi di pulizia urbana in modo che tutte le strade vengano pulite Anche gli alassini si concedevano una serena e rilassante serata in una sala da ballo. Non so se Alassio imita l’Italia o viceversa; di sicuro ci sono vizi ed errori che accomunano le due realtà: troppa politica – troppi interessi contrastanti – troppi amministratori impegnati a fare chiacchiere trascurando i loro doveri – troppo lassismo. In questa situazione caotica è comprensibile che gli alassini, quando vengono chiamati ad esprimere attraverso il voto i propri rappresentanti, si trovino di fronte ad un vero e proprio dilemma. Ne è la dimostrazione il fatto che, per una legge errata e a causa di un premio assegnato alla prima lista uscita dalle elezioni, la Città si trova governata da una minoranza che rappresenta circa un terzo dei votanti e che minaccia, come sembra abbia fatto l’attuale Sindaco, di querelare ogni critica rivolta alla sua Amministrazione. È possibile che, per il bene di Alassio, le varie Associazioni: Albergatori, Bagni, Commercianti, Italia Nostra (tanto per citare i più importanti ed interessati), dimenticando la politica riescano finalmente ad esprimere un programma comune, ciascuno rinunciando a qualche interesse corporativo, nell’interesse della Città e dei suoi cittadini che non sono dei sudditi ma che pagano le tasse e hanno tutti i diritti di vedere che la loro bella Alassio ridiventi quella di un tempo?? È possibile che tutti insieme non si riesca a sensibilizzare gli organi preposti ad evitare che le vie diventino mercatini orientali, che di fronte a negozi e supermercati si pratichi l’accattonaggio, che le spiagge siano per- 3 «L'ALASSINO» con la stessa cura e frequenza (e non mi si venga a dire che la raccolta differenziata ha le percentuali pubblicate!!). È possibile che i dehors trabordino nelle zone dedicate al passaggio (adesso anche nel budello) e che spesso abbiano musiche assordanti e pubblico volutamente chiassoso?? È possibile che i lavori pubblici durino così a lungo come nel caso del molo e che sia trascurata la cura delle aree verdi e della collina?? Non dobbiamo meravigliarci se nella situazione attuale tante attività commerciali si vedono costrette alla chiusura e altre (pur dimostrando coraggio) aprono e chiudono nel giro di una stagione per la mancanza di una clientela che non sia quella del “mordi e fuggi” che arriva al sabato e riparte la domenica consumando qualche panino, qualche bibita e un cono gelato pur di prendere un po’ di sole e fare un bagno. Non dobbiamo stupirci neppure se (anche a causa dell’IMU) i proprietari di seconde case preferiscono vendere i loro appartamenti di Alassio piuttosto di quelli che possiedono in luoghi più accoglienti. Questo determina anche un deprezzamento del mercato immobiliare e spiega il dilagare delle Agenzie immobiliari (se ne trova una ogni 50 metri) tanto da far pensare a tanti curatori fallimentari in una città in liquidazione. Ma dove sono finiti gli insegnanti e gli esempi dei Berrino, di Schivo e di altri illustri alassini?? Non è sufficiente ricordarli con una panchina o con l’inte- stazione di un tratto di strada!! Ho tra le mani una locandina del glorioso Caffè Roma – Roof Garden – che nei mesi di Luglio e Agosto 1975 proponeva vedettes come Walter Chiari, Mac Ronay, Sandra Mondaini e Toni Ucci, Gino Bramieri (2 spettacoli) Alighiero Noschese, Franca Valeri, Enrico Simonetti e Valeria Fabrizi, il Mago Silvan. Contemporaneamente Balzola ospitava comici e cantanti di grido e molti altri locali offrivano musiche dal vivo, cantanti, piano bar. Alla Capannina c’era sempre una buona orchestra e buoni cantanti. C’erano 7 o 8 locali dove si ballava all’aperto e al chiuso e non erano delle mediocri discoteche. C’erano 5 o 6 cinematografi che proiettavano anche films in prima visione. Di giorno la spiaggia, la sera il divertimento. Erano i favolosi anni 70. Ora non c’è più nulla. Come mai nelle città vicine, che una volta erano certamente meno importanti di Alassio, si avvicendano cantanti, comici e attori con spettacoli che non riescono ad approdare nella nostra città?? Ad Alassio, finita la giornata in spiaggia, siamo come i bambini di una volta “finito il Carosello” tutti a letto! La sera, se si vuole uscire, si possono fare quattro passi fra dehors e bancarelle, in spazi sempre più ridotti, alla disperata ricerca di un improbabile tavolino ove spesso siedono persone che, consumando un caffè, fanno le ore piccole. Saranno cambiati i tempi? Sarà la crisi? Oppure sarà la Città che non offre più nulla?? Non posso e non voglio dare delle pagelle ai vecchi e nuovi amministratori. Da un’Amministrazione all’altra cambiano i tempi, le aspettative, le necessità. Ma quando le opere che vengono proposte come prioritarie sono il cambiamento del senso di viabilità di Corso Dante, oppure una pista ciclabile dove non c’è spazio neppure per camminare a piedi, o lo spostamento del mercato nell’unica via di scorrimento della Città (un mercato che per la gran parte è occupato da bancarelle stile Marrakesh), allora ti prende lo sconforto. Chissà se un giorno ad Alassio spunterà un “Monti” che metterà d’accordo tutti quelli che ora giocano per la propria squadra o per la propria parrocchia?? Basterebbe un po’ di senso civico per evitarlo ed è a questa responsabilità che mi auguro una riflessione da parte di tutti. Nonostante tutto mi sento cittadino di Alassio e spero di rivedere quella bella Città invidiata da tutta la regione (e non solo) che ora ricordo con nostalgia. Sergio Scaranni CRONACA DI ANDATE MESE DI OTTOBRE 2012 Ma non lo fanno apposta Giovedì 20 settembre u. sc. Tornando da una gita in Francia, nella “ridente cittadina di Antibes”, dove avevo trovato una folla notevole di turisti, come forse da noi a Ferragosto, avevo rivisto le graziose piazze con i platani, i negozi caratteristici e non anonimi, l’accoglienza calda e gentile, il lusso di uno dei porti turistici più attrezzati e ben frequentati della Costa Azzurra, e arrivando ad Andate, ho capito perché la guida turistica aveva scritto di Antibes “ridente cittadina”. Si, perché Andate in quel momento mi è sembrata non avere nulla da ridere. Infatti, al di là del sole splendido che la baciava ho trovato la mia amata terra deserta di visitatori, le spiagge pressoché vuote (va bene, era un giovedì di settembre, le scuole iniziate, ma anche in Francia ero lo stesso) e soprattutto una rassegnazione generale evidente, segno anche della situazione finanziaria diversa fra le due nazioni, di cui un piccolo indizio è rappresentato dai 50 centesimi di differenza nel prezzo della benzina al litro. Ma, giunto nella mia amata terra, ho visto aggiungersi ai guai nazionali quelli squisitamente locali. Cioè era successo che l’Amministrazione Comunale di Andate aveva deciso di autoaffondarsi, come la navi tedesche nel 1945, rivolgendo i cannoni verso l’interno per fare più presto. La Maggioranza in carica ad Andate non è stata colpita da nemici esterni, pochi, de- boli e divisi anche se urlanti, ma da un gioco perverso e non piacevole di masochismo interiore. A tutto ciò si è aggiunto il fatto che il sindaco Dalton, con estremo sprezzo del pericolo, ha scelto questo complicato periodo per crearsi dal nulla due nuovi nemici: gli esercenti di via Prendente e gli albergatori di corso America. Ai primi, seguendo un antico e mai sopito ideale - e gli sarebbe costato meno darsi una martellata su un piede - ha dato ordine di smontare i dehors esistenti in loco, per procedere alla complessa riforma della strada: traffico invertito e per qualche periodo ridotto, parcheggi a spina di pesce, più adatti ad una città dove il pesce è ottimo, pista ciclabile, affinché il ciclista da investire sia più individuabile, ecc. Ovviamente, come ci si poteva aspettare in un paese italiano, dopo quindici giorni i dehors erano ancora al loro posto, ridenti come ad Antibes. Allora il primo cittadino, che si era dimenticato del primo insegnamento ricevuto alla Facoltà di Lettere: «Non dare mai agli alunni ordini che non verranno eseguiti, se no perdi la faccia», scartata l’ipotesi di far demolire i dehors con una ruspa dai vigili urbani, ha preferito affidarsi al consiglio di un assessore (che forse gli voleva male) ed ha chiamato il mago Silvan, pregandolo di far sparire le noiose strutture come era solito fare con i mazzi di carte. Ed è stata una delusione, perché ad ogni colpo di bacchetta magica, i dehors invece di sparire sembravano maggiormente rivestiti di fiori, piante, e francamente più belli. Congedato il mago Silvan, si è provato a chiamare Jukas Casella, ma è stato peggio. Infatti ogni volta che il mago diceva: «I dehors spariranno quando lo dirò io!» il sindaco lo interrompeva gridando: «No, spariranno quando sarò io a dirlo, perché sono io l’unico sindaco di Andate!». E non si è ottenuto nessun risultato pratico. Allora il sindaco ha licenziato il secondo mago, anche perché gli sembrava che il suono del suo cognome non gli evocasse ricordi graditi. E la situazione di via Prendente è rimasta allo stato “quo ante”. Il primo cittadino ha poi aperto un secondo fronte (che ha rischiato di costargli un terzo assessore) con gli albergatori di corso America, dove voleva trasferire il mercato settimanale. D’altra parte il trasferimento del mercato è un gioco che gli piace molto, perché è complesso, fa arrabbiare questo e quello, ed è perciò che il nostro primo cittadino ci vuole giocare ogni volta che è eletto. Perché a lui le cose facili non interessano, non movimentano la vita. L’autunno e l’inverno ad Andate sono molto lunghi, monotoni e noiosi, e qualcosa per muovere le acque stagnanti della politica bisogna ben fare, non lo credete anche voi? Luca Caravella FESTA DEL MARE Con grande successo domenica 7 ottobre si è svolta la “Festa del Mare”. Piazza Partigiani, elegantemente allestita con elementi delle tradizioni alassine: reti, gozzi, vele ecc., è stata il centro delle attività. La manifestazione ha avuto inizio alle 10,00 con la pesca della “sciabica” (pesca con le reti dalla riva) finita con una discreta pescata di branzini, prontamente rilasciati in mare, andando anche al di là delle aspettative. Grande la partecipazione dei turisti e curiosi per una tecnica di pesca ormai in disuso da anni. Successo per in banchi enogastronomici delle associazioni di Moglio, con la degustazione della “ventre” (una tradizione che solo questa associazione ne preserva i segreti), Solva con le famose biscette, Capo Mele con il fritto del pescatore, la Cooperativa del pescatori di Alassio con le alici sotto sale ecc... Banchi letteralmente presi d’assalto tanto da far restare anche qualche ri- tardatario a bocca asciutta. Il Consorzio Alassio “Un mare di shopping”, che ha organizzato l’evento e con tantissimi ristoratori tra i suoi associati sottolinea che, per rispetto a questi, non si è voluto fare una ulteriore “sagra” ma solo delle degustazioni, così i turisti che hanno partecipato alla festa del mare si sono poi diretti anche al ristorante! Il pomeriggio ha visto svolgersi FOTO EMERSON della crisi, i problemi sono altri e per tanti Cittadini anche drammatici, acuiti dagli scandali a ripetizione, segno inequivocabile di un degrado inarrestabile. Mai come oggi ci dobbiamo chiedere “chi siamo, da dove veniamo e, sopratutto, dove andiamo”. Ma esiste davvero la così detta società civile? Se si deve giudicare sulla scorta degli episodi venuti alla luce negli ultimi tempi - ma certamente che si ripetono da anni - su tutto il territorio nazionale, si ha la netta sensazione che il vaso di Pandora, scoperchiato già nel lontano 1992, non abbia ancora esaurito la scorta dei mali che conteneva. Visto che la calata dei barbaripredoni non ha fine, non ci resta che si arrivi presto in fondo al vaso dove è posta la speranza. le regate di campionato italiano SB20 e la gara dei “gozzi”, che ha coinvolto tutto il fronte del mare ed i turisti accalcati per poter vedere la gara dalle prime file. Saggi e poesie declamate dal Prof. Andrea Gallea, conoscitore delle tradizioni e storie di mare alassine hanno fatto da cornice alle gare. La bagarre tra i borghi rappresentati dai sei “gozzi” partecipanti è stata accesa sin dall’inizio con rottura degli scalmi sia della “Ciassa” che della “Porta” mentre la vittoria è andata alla “Coscia”, dopo una lotta a colpi di remi con il borgo”Al Mare” secondo classificato, terzo “Levante” e quarto “Barusso”. Dopo le premiazioni del Campionato Italiano SB20 e della gara dei “gozzi” il concerto dei “Stavolta mia moglie mi manda a funk”, la giornata si è conclusa con una raccolta Onlus. Un esempio di come la collaborazione tra “Consorzio Alassio-un mare di shopping”, Comune, Circolo Nautico al Mare, Marina di Alassio, Capitaneria di Porto ed Associazioni rappresentative del territorio possano lavorare insieme con successo. Paolo De Feo Claudio Betti Viaggio intorno alla Costituzione della Repubblica Italiana Trattare della Costituzione naturalmente è compito degli Esperti (con la maiuscola augurandoci che siano anche Saggi) di Diritto Pubblico, lungi da me quindi l’intenzione ed anche la presunzione di poterne discettare con cognizione di causa. Da Cittadino peraltro mi corre l’obbligo di pormi e porre alcune domande sulla attualità constatando la confusione di oggi imperante. Voglio dire anzitutto che i Padri Costituenti – provenendo da un lungo tragico periodo – si preoccuparono particolarmente e giustamente di rendere “rigida” la Carta Costituzionale (che pertanto può essere modificata solo con una Legge Costituzionale) imprimendo inoltre alla Carta il carattere di norma programmatica cosicché i legislatori a venire – nella legislazione ordinaria – non possano prescindere dalla preminenza della Legge Costituzionale. L’Articolo quinto della Costituzione recita: “La Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali...”. Per autonomie locali si intendono le Regioni, le Province ed i Comuni. Credo, dati i risultati sotto gli occhi di tutti, sarebbe opportuno incominciare a “bocciare” anziché “promuovere”. Da tempo vent’anni almeno – gli stessi politici, che negli ultimi anni ne hanno create cinque o sei di nuove, hanno in programma la eliminazione delle Province. La qual cosa peraltro è stata affrontata non con il bisturi ma con il solito bilancino. Naturalmente a danno dei cittadini che si troveranno ad affrontare disagi “burocratici” per adeguarsi alla situazione in divenire. Non era infatti più semplice - al momento - eliminare in un col- po tutte le Province (politiche), lasciando per ora in vita le Province fisiche e naturalmente le Prefetture? Si è anche parlato del numero elevato di Comuni proponendo come correttivo l’accorpamento di tanti dei più piccoli. A mio avviso sarebbe opportuno salvaguardare i Comuni che sono i primi interlocutori dei Cittadini e che di fatto rappresentano la Storia d’Italia. Tra l’altro tanti amministratori efficienti – che ci sono -, non sono tutte macerie. Hanno già adottato sinergie per abbattere i costi dei Comuni che governano. Con la legge 8 giugno 1990, numero 142, articolo 17-21, si prevede un nuovo Ordinamento degli Enti locali argomento rilanciato dopo la riforma del 2001 dell’art. quinto della Costituzione e questione ripresa nel 2012 con la istituzione della “Città Metropolitana”, Ente che comprende una grande Città ed i Comuni ad essa strettamente legati (questioni economiche, culturali, sociali, territoriali) e che grosso modo coinciderà con il territorio di una Provincia o di una sua parte o anche parte di due Province...Certamente aumentando la confusione dei poteri in quanto la Regione (politica) che a quel punto potrebbe anche risultare inutile (auspicabile l’abolizione delle Regioni e la istituzione di macroregioni), può sindacare con un suo parere ed anche i Cittadini potranno essere chiamati ad un referendum. Al momento tale progetto è rimasto sulla carta e speriamo che ci rimanga. Almeno in attesa di una saggia riforma costituzionale complessiva, organica e non parziale. Come detto già siamo in confusione e sopratutto, dati i tempi lunghi 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. COME TE… Era l’unico abitante di borgo Barusso che poteva fregiarsi di ben quattro soprannomi: il primo (quello storico) non conoscendone le origini non lo citerò, gli altri invece, essendo stato personalmente presente alla loro origine, li posso elencare; il secondo (per via delle sue pronunciate labbra era “labrador” appioppatogli da “U Carlu de teixia”; il terzo fu “A levre gianca”. Quest’ultimo era stato ispirato da una sconosciuta mamma che, vedendolo sfrecciare durante una discesa libera su una pista di Monesi, avvolto in una tuta completamente bianca dalla quale spuntavano solamente labbra e mento, pare avesse esclamato al suo figlioletto tenuto per mano: - guarda là! guarda... un raro esemplare di lepre delle nevi!-. Questo fatto arrivò alle orecchie del suo amico “Minghittu” il quale, senza perder tempo, lo comunicò agli amici entrando nel bar: - I avè sentiu!... a Munesi i han piau “Labrador” pè ina levre gianca!. Poi, per brevità, lo chiamarono semplicemente “A levre”. Il personaggio in questione fu uno dei primissimi abitanti del borgo a conseguire la patente automobilistica. Per questo motivo si vantava di essere (oltre a un discesista alla pari di Zeno Colò) il più valente pilota di tutta la costa. Colpo d’occhio, “tacco e punta”, riflessi nervosi prontissimi. Sul bagnato, sul ghiaccio, sullo sterrato e sulla neve, nessuno poteva competere! I primi guanti da guida in commercio “mezze dita”, con relative scarpette, si videro indossati soltanto da lui. I guanti... non se li toglieva neanche per bere il caffè! Gli amici, a quel punto, trovarono doveroso insignirlo con il quarto soprannome, suggerito da una canzonetta in voga a quei tempi cantata da Rita Pavone; lo chiamarono “Come te non c’è nessuno”!. Un giorno, però, percorrendo con la sua Fiat “seicento” una strada sterrata del nostro entroterra, nell’audace tentativo di sorpassare un contadino che camminava tranquillamente dietro la sua vacca, prima gli urtò, portandoglielo via dal braccio, il canestro pieno di uova che il colono stava portando al mercato e... fu un fuoco artificiale di colore giallo! poi, urtò la vacca con il suo campanaccio riuscendo addirittura (non si è mai saputo come) a... sfilarglie- lo dal collo! Dovendo correggere l’inevitabile sbandata dell’automobile, dovette far ricorso a tutta la sua perizia di grande pilota. Difatti, mettendo in pratica la sua abilità, unitamente ai riflessi nervosi prontissimi, più due sapienti colpi di sterzo... uscì di carreggiata infilandosi dritto dritto... in un fossato pieno di rovi! Né il contadino né la vacca e neppure lui subirono danni fisici. L’auto viceversa era da rottamare! Sotto lo sguardo della mucca con gli occhi più grandi del normale per via dello spavento, e quello del contadino con il manico del canestro in mano che lo stavano osservando dall’alto, uscì con fatica dall’abitacolo incominciando ad inerpicarsi sulla scarpata in mezzo ai rovi ma, scivolando ad ogni passo per via delle scarpette da pilota, la cosa diventò più difficile di quanto si possa pensare. Agguantandosi ad ogni cespuglio e ahimè ad ogni rovo, nonostante indossasse i guanti, fu ugualmente trafitto da mille spine graffianti. Insanguinato come un santo martire, sudatissimo e più ansante di Messner dopo la conquista di un “ottomila”, il nostro “Nuvolari” riuscì a raggiungere la strada! La vacca avrebbe voluto ruggire come un leone ma (non potendo) si limitò ad un muggito compassionevole; il colono invece, più realisticamente, gli chiese subito i soldi delle uova, del canestro che le conteneva e del campanaccio ormai inutilizzabile! Dopo aver risarcito il danno causato, si fece accompagnare nella piazzetta del paese dove avrebbe preso la corriera per ritornare a casa. Mentre il contadino si accomiatava, la vacca gli rivolse un’ultima occhiata seguita da un’altro muggito di disapprovazione, questa volta, per il campanaccio al quale era molto affezionata. Infine, la mucca un po’ zoppicante, unitamente al colono che reggeva il canestro con una mano e il manico con l’altra, si allontanarono sperando di non rincontrarlo mai più! Come si sa certe notizie volano, questa però, fu più veloce di un s.m.s.! “Labrador” non aveva ancora messo piede sul torpedone che... gli abitanti del borgo sapevano già tutto! Dubbioso se gli amici del bar fossero a conoscenza del fatto o no, ma, sapendo a cosa sarebbe andato incontro in caso positivo, aspettò prudentemente che le acque si calmassero. Alcune settimane dopo, “Come te non c’è nessuno” alias “Labrador” ovvero “A levre”, entrò nel bar facendo lo gnorri. Indugiò un po’ per tastare il terreno... poi ordinò un caffè. Non sentendo né battute né spiritosaggini, lo bevve tranquillamente, salutò uscendo rinfrancato. Il giorno dopo riprovò: ordinò il solito caffè guardandosi in torno e, sentendo i soliti discorsi da bar sulla politica o sullo sport, si sentì rincuorato. Bevve e uscì. Essendo però, ancora un pochino diffidente, riprovò una terza volta ; non udendo nessuno sfottò , si sentì più sicuro che mai! Finalmente convinto, la quarta volta entrò serenamente ordinando l’abituale caffè ma... non aveva fatto i conti con se stesso né, con la sua vanità! Essendo più forte di lui e, non potendo trattenersi oltre dal far sapere a tutti gli amici il suo nuovo acquisto, allentando la prudenza, con ostentato entusiasmo annunciò: - Oggi ho cambiato macchina! l’altra era troppo lenta e non... - Ma non poté proseguire, una voce amica lo interruppe chiedendo: - Il modello con il “clacson” che imita il muggito di una vacca!? “A levre” sentì una fitta allo stomaco rimanendo con la tazzina a mezz’aria! Facendo finta di non aver sentito, continuò:-... e… e... non teneva bene la strada! Ho comprato una “Simca 1000 sport” di colore... - color zabaione!? - interferì un’altra voce proveniente da un gruppo di amici che giocavano a carte. “Labrador” mandò giù e seguitò:- ...va come... un... un... un...-Probabilmente avrebbe voluto dire razzo ma, ormai stizzito per il contropiede subìto, si girò di scatto verso l’ultima voce amica rispondendo bruscamente: - Na! a l’è russa! - - Alù fa attensiùn anche ai tori!! - si udì. P. C. Musica… croce e delizia Giovedì 6 e venerdì 7 settembre u.sc., in fondo a c/so Diaz, nella nuova piazzetta, si è svolto un “concertino”. Purtroppo, però, la musica era forte tanto da non poter sentire né la televisione né la radio, non solo dove abito, ma in tutto il rione. Non sono e non siamo assolu- tamente sfavorevoli alla musica, purché essa sia fatta nel rispetto degli altri, situazione non avvenuta in quelle sere. Ahimè! non è la prima volta che accade, sarà l’ultima? L’estate 2012 è finita e con essa i “concertini”. Confidiamo che per il prossimo anno la musica sia tale da allietare le serate a residenti e turisti, evitando così eccessi di collera e promesse e/o minacce di denunce. Grazie per l’attenzione da un gruppo di turisti (con case di proprietà), residenti e villeggianti di c/so Diaz, via Boselli, p.za Paccini e via Paolo Ferreri. Venerdì 19 Ottobre 2012 La Scuola Media Don Bosco al GIFFONI FILM FESTIVAL per saper leggere le immagini, per saper raccontare con le immagini Ormai da più di 40 anni, dopo un inizio timido conosciuto a livello locale, Il Festival Internazionale del Cinema per ragazzi di Giffoni parla al mondo e richiama il mondo a riflettere e pensare a un cinema che parli ai ragazzi e ai giovani, con il loro linguaggio e le loro sensibilità, evidenziandone soprattutto le ansie e le problematiche che i giovani sono costretti ad affrontare. Il cinema d’autore di Giffoni è anche un’occasione di formazione alla lettura critica cinematografica e in genere alla lettura dell’immagine, veicolo privilegiato della comunicazione tra i giovani e verso i giovani. Il Festival di Giffoni, che si celebra annualmente nel primo entroterra a sud di Salerno, è diventato un appuntamento internazionale di assoluto rilievo, sostenuto e presenziato da personaggi del mondo dello spettacolo nazionale e internazionale, da sponsor e da istituzioni politiche nonché da Enti diversi che forse vi vedono anche (manco a dirlo) un luogo ideale per la diffusione di idee e promozioni commerciali e di immagine. Come sempre il mondo giovanile è visto più come una risorsa per le imprese economiche che come destinatari di un’attenzione che mira a un domani migliore. Per quest’ultimo motivo il Giffoni FF era nato. E l’Associazione CGS, in coerenza con il suo statuto educativo (associazione salesiana di cultura cinematografica riconosciuta dallo Stato insieme con altre 9) ne ha fatto un luogo e un evento da valorizzare per l’educazione dei ragazzi e dei giovani. La nostra scuola salesiana di Alassio, che quest’anno ha avviato in ambito scolastico un progetto cinema con la scuola Media, non poteva mancare a questo appuntamento che l’associazione salesiana, guidata dal CGS Marche, realizza puntualmente ogni anno con l’organizzazione di un campo scuola all’interno dell’evento GFF. Così alcuni nostri alunni, accompagnati dal preside, a Luglio si sono ritrovati a Giffoni, nella splendida frazione del castello medievale di Terravecchia con gli alunni di Macerata, Ancona, Firenze, Roma ed hanno lavorato criticamente sui film visti, assegnando alla fine un premio, “Percorsi creativi”, riconosciuto a lato della manifestazione principale. Nello stesso tempo hanno seguito un corso con esperti dell’Associazione studiando la tecnica del montaggio e creando un montaggio con una storia originale. È stata un’esperienza indi- menticabile nel suo insieme, con tutti i momenti vissuti intensamente, documentati da video girati e montati ogni giorno per rendere informate visivamente le famiglie degli alunni e i collegati via web, accompagnati da un diario giornaliero delle attività e commenti sui film insieme con le foto di ogni speciale incontro o momento: un corso dell’immagine raccontato per immagini. L’esperienza di gruppo, vissuta in una convivenza stile famiglia, ha favorito il successo dell’iniziativa, ha moltiplicato i ricordi da portarsi a casa e incoraggiato le competenze da continuare a sviluppare. Per chi ne volesse sapere di più, è sufficiente andare sul sito www.sentieridicinema.it e cercare Giffoni 2012. Verrà a tutti la voglia di esserci già dal prossimo anno. Don Cesare Orfini, preside IL NUOVO ANNO ALL’ISTITUTO DON BOSCO “Abitare la scuola” per valorizzarla in pieno La società italiana in piena crisi economica. Una città, Alassio, e un territorio che risentono della crisi generale. Sappiamo quanto la crisi economica può ferire le relazioni interpersonali, i rapporti politici, le abitudini e la serenità sociale. Quando le famiglie medie faranno i conti alla fine dell’anno, dicono le statistiche, avranno una spesa totale di 3-4 mila euro in più rispetto al precedente. Con questo quadro poco incoraggiante, nell’anno sociale/scolastico appena iniziato, tante famiglie di Alassio, o delle città vicine, ancora credono all’importanza dell’educazione dei propri figli, della loro formazione umana, cristiana e culturale, scegliendo una scuola cattolica e paritaria, educativa, perché di Don Bosco, solida della sua tradizione ultracentenaria, aperta e pioniera nell’adozione di nuove tecnologie, e con una retta da pagare. Molte famiglie dunque hanno scelto di fare sacrifici pur di non rinunciare alla scuola di Don Bosco, la quale ha iniziato l’anno in una prospettiva di rilevanti novità, con la serietà e la serenità necessarie. L’aggiornamento professionale ed educativo dei docenti nei primi giorni di settembre ha avviato il nuovo percorso scolastico. Il prof. Pellerey, esperto nel campo degli apprendimenti e delle competenze scolastiche, ha preparato i docenti a orientarsi dentro le nuove e più ampie attenzioni sul tema della valutazione, da quella in classe a quella di Istituto, e la valutazione del sistema scolastico in genere. La formazione dei docenti mira a innalzare il livello di qualità della scuola, da punto di vista didattico e da quello educativo. Sarà con questo nuovo anno una didattica più moderna, supportata dalle nuove tecnologie che già nel 2011 sono entrate in ogni aula e laboratorio con una LIM (Lavagna interattiva Multimediale). La scelta della tecnologia dall’anno 2013 farà un ulteriore passo in avanti con l’uso dei tablet per gli alunni. Sarà un uso regolamentato per farne una vera risorsa per la scuola e non un problema. Pertanto docenti, genitori ed alunni saranno avviati durante questo anno alla comprensione di questo strumento e al suo uso specifico attraverso conferenze formative tenute da esperti. La novità più rilevante per il nuovo anno sarà probabilmente il lancio di un nuovo indirizzo scolastico che possa offrire un’alternativa di diversa tipologia a quelli già esistenti nell’Istituto don Bosco. Entro poche settimane se ne darà ampia informazione. Anche la vita scolastica presenta già delle novità: innanzitutto il percorso di ingresso e di uscita dalla scuola. Con l’inaugurazione della nuova struttura dell’Oratorio il Liceo avrà final- mente insieme con la Palestra, un suo spazio scolastico esterno, rubato negli ultimi anni dal parcheggio pubblico. L’esperienza del Musical, con il coinvolgimento di tutte le classi della Media e dei Licei, realizzata lo scorso maggio con notevole successo, sarà rinnovata con un nuovo spettacolo che arricchirà il primo pomeriggio dei giorni feriali degli studenti attraverso i gruppi di recitazione, di danza e di canto. Non mancherà il doposcuola e non mancheranno le periodiche attività scolastiche di recupero e potenziamento. Gli alunni saranno invitati a vivere in modo pieno la scuola: proposte nell’ambito dell’associazionismo, dello sport, della musica, e gruppi d’impegno, sia per rispondere più concretamente alle attese dei giovani sia per valorizzare, rendendoli protagonisti, le loro risorse. La scuola così sarà la casa come voleva che fosse don Bosco, sarà un luogo da abitare - come recita lo slogan abitare la Scuola lanciato per questo nuovo anno - cioè un luogo da vivere oltre il tempo scuola alla ricerca di amicizie da consolidare, delle nuove da cercare, un luogo di cultura, di impegno, di ricerca. Una casa, cioè la scuola, dove vivere e crescere sereni. Don Cesare Orfini, preside Venerdì 19 Ottobre 2012 5 «L'ALASSINO» I tempi in cui “Berta” filava… Non sono decrepita però abbastanza avanti con gli anni per aver “vissuto” quei tempi. Infatti ero una bambina durante la guerra e penso spesso a una vecchina della quale non ricordo il nome, ma che poteva benissimo chiamarsi “Berta”. Possedeva un trabiccolo in legno con una ruota che girava mediante un pedale e, per mezzo di un fuso, la lana di pecora si chi si nascondeva veramente per scambiarsi qualche bacetto, chi cantava. Noi più piccoli facevamo “cerchio” intorno ai nonni che raccontavano tante storie della loro vita, storie che erano meglio delle favole. Mi viene in mente in modo particolare una sera, quando uno di quegli anziani particolarmente pessimista che diceva, lamentandosi come era solito fare: Mi Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Filatrice - Incisione del XIV secolo. trasformava in un filo sottile e attorcigliato col quale si tessevano le maglie, che a quei tempi erano una vera manna! Ci provai anch’io con molta emozione ed ora sono consapevole di aver avuto un grande privilegio. Ricordo pure le nostre serate estive quando dopo cena, con il classico minestrone rigorosamente molto denso e consistente, ci si sedeva sugli scalini di casa a “prendere il fresco”. C’era chi giocava a nascondino, è sun sfurtunau, u nu me ne va ben una! (sono sfortunato, non me ne va bene una). Al che, un’altro stanco di sentire le solite lamentele rispose: ti sei sempre u solitu, finiscela che au Segnù i ghe nan faitu de pezzu; sci, rispose l’altro, ma aù ù se a passa ben!. (si, ma ora se la passa bene!) Questi erano i nostri vecchi, arguti, pieni di saggezza e ironia. Luisa Cassani L’Associazione Giorgio Quintavalle prende l’avvio con un primo incontro Il 9 novembre prossimo all’ex chiesa Anglicana si terrà, alle ore 17.30, l’inaugurazione dell’Associazione Culturale GIORGIO QUINTAVALLE: Arti dello spettacolo e della mente. Alla breve presentazioni delle finalità culturali dell’Associazione seguiranno l’illustrazione di un profilo di Giorgio tratteggiato da suoi vecchi amici milanesi e alassini, qualche brano musicale eseguito al pianoforte da Filippo Falchero, e l’iscrizione dei primi Soci. A questi, un omaggio del Frantoio Sommariva. In memoria dell’antica amicizia fra Nino e Giorgio. Alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale “M.M. Ollandini” in gita a Monesi (primi anni 50), fotografati davanti al monumento ai caduti del Col di Nava. In primo piano col cappello e il soprabito al braccio, accanto ai Carabinieri, il preside prof. Carmelo Lamboglia. RINGRAZIAMENTO Un particolare ringraziamento va all’Associazione Vecchia Alassio perché ci ha messo a disposizione materiale fotografico e non, per la realizzazione della nostra brochure che andrà a rappresentare Alassio nella fiera immobiliare a San Pietroburgo in questo mese di ottobre. Sicuri di ottenere ottimi risultati e soprattutto far entrare nel “cuore” dei russi la nostra città, vi daremo notizie in merito alla riuscita del nostro progetto nel prossimo numero. Il Presidente Francesco Falanga TOP RUNNER È stato inaugurato il 15 settembre il “Muretto dei Runners” una idea della Baia del Sole Alassio-Laigueglia per promuovere ulteriormente le manifestazioni podistiche della nostra Baia. grande riscontro di partecipanti e sono oramai un appuntamento fisso dei Runners di tutta Italia. I Top Runner stanno già “scaldando i motori” per aggiudicarsi le prossime gare. ADDIO Giovanni Gamelli In ta luxe zà incerta da sèirona ‘na véra gianca a scure a lavagnò, a se lascia purtò da-a tramuntona, a fa i soi bordi, tutta incaprissiò A gh’è lèi sula drentu a-u lümecan, a se sföga in tu frizze di soi bordi… Mi a-a miru e i mei pensceri e se ne van Cu-a lavagnò, scurèndu i mei ricordi: bellu c’u l’era quando da fiöi staxemu a bagnu da-a mattin a-a sera e drentu au vèntu amigu, cumme ancöi purtòmu i nosci sogni in borcavera. Antonio Boscione LAVAGNATA – TRAMONTANA Nella luce già incerta della sera/una vela bianca rincorre la tramontana/si lascia trasportare da quel vento,/bordeggiando capricciosamente:/È sola, nella luce del crepuscolo,/si esalta nel frizzare dei suoi bordi…/La guardo e i mei pensieri se ne vanno /col vento, rincorrendo i miei ricordi:/com’era bello quando da bambini/ stavamo in acqua da mattino a sera/ e dentro il vento amico, come oggi/portavamo i nostri sogni in barca a vela. (Dedicata alla città di Alassio) Addio mio grande “Amore”. Per me sei stata, tra i tanti fiori della tua riviera, il più bello che in me è nato, sbocciato, fiorito, appassito e che adesso “muore”. Sei stata un meraviglioso sogno tradotto in una dolce realtà e, finché avrò vita, il mio cuore mai ti scorderà. Tra i miei desideri di gioventù, non avrei mai pensato di innamorarmi di una città e non poterla scordare più. Da te, ho vissuto un grande Amore quello vero, quello che nasce dal cuore. Ti dedico queste umili parole per dirti che resterai sempre alla mia mente unita fino all’ultimo giorno della mia vita. Voglio dirti: “Grazie”! Per tutto quello che mi hai donato, ti sarò sempre grato. Da te, ho pianto, riso, sofferto e gioito; ma poi, come un bel fiore anche tu sei appassito; ed è rimasto in me solo un ricordo d’Amore che resterà finché mi batte il cuore. Se potrò, ritornerò da te perché, in ogni altra Città, in confronto, non è niente per me; se questo non è “Amore” sai tu dirmi cos’è? LAVAGNO’ LAUREA IN INGEGNERIA I vincitori della “AlassioTestico..LA corsa” e de “LA Mezza della Baia del Sole” avranno l’onore di lasciare il proprio autografo sulle piastrelle a forma di orma che verranno inserite nel “Wall of fame” posto proprio sulla continuazione del nostro Muretto. Sabato sono state posate le firme di Corrado Bado e Ferrara Ornella vincitori della Edizione ZERO della “Alassio-Testico..LA corsa” e di Valerio Brignone e Francesca Marin trionfatori de “LA Mezza della Baia del Sole”. Queste manifestazioni, si svolgeranno ogni anno la seconda domenica di ottobre e il secondo sabato sera di maggio. Le gare precedenti hanno avuto un La “Alassio-Testico..LA corsa” si è svolta domenica 14 di ottobre e, come consuetudine, è stata una festa. Molti gli alassini che hanno partecipato a questa festa di sport. La partenza alle ore 9.30 da piazza Partigiani e gli Atleti hanno percorso il Budello e Passeggiata a mare prima di dirigersi verso la salita di San Bernardo per arrivare a Testico. Bella cornice di “tifosi” ai bordi della strada ad applaudire gli Atleti. Queste manifestazioni portano turismo qualificato ed il loro successo dipende molto dalla partecipazione degli Atleti, ma anche e non poco del pubblico. La dirigenza Dopo aver conseguito la laurea triennale Bachelor of Engineering in “Computer, Systems & Networks” Riccardo Schivo ha conseguito il Master of Science in “Engineering with Business Management” presso l’Università King’s College di Londra con la tesi “Design, develop and market a novel electronic/ mechanical device”. Ai genitori Rino e Antonella si unisce, anche nel ricordo del nonno, l’Associazione Vecchia Alassio. UNA BELLISSIMA SERATA Dalle pagine del vostro giornale vorrei ringraziare la Signora M. Rita per la bellissima serata sulla spiaggia e che ha risvegliato in me tantissimi ricordi del passato e mi ha fatto rivivere giornate indimenticabili. In questa magnifica serata ho incontrato tanti Alassino che non incontravo da anni e si sono ricordati di me e della mia mamma. Grazie infinite signora RITA. Bruna 6 «L'ALASSINO» ANCORA SULLA FESTA DELLA COLLINA Venerdì 19 Ottobre 2012 CLASSE 1938 IN FESTA Domenica 9 settembre un folto gruppo di alassini, nati nel 1938, si è riunito per un pranzo in amicizia al santuario della Madonna della Guardia. L’evento è stato organizzato dal loro coetaneo Mons. Angelo De Canis che, nel pomeriggio alle 16,30, ha celebrato la Santa Messa. Nella foto un gruppo del “38” e, in prima fila, i “cuochi volontari”. RICORDI DA CARLOFORTE Altre meraviglie del nostro mare viste dal cormorano La Sala consiliare - Cerimonia ufficiale. Foto di gruppo dei partecipanti con sindaco e presidenti “A màina”, pro loco, A.V.A. e Consulta Ligure. Vicino alla tonnara. Davanti alla chiesa che custodisce la venerata statua della Madonna dello Schiavo. Venerdì 19 Ottobre 2012 7 «L'ALASSINO» Primo giorno di scuola MOSTRE D’ARTE Quest’anno gli alunni delle classi prime elementari hanno fatto il loro ingresso nel mondo della scuola con un tocco di magia. Tra stupore e risate, accompagnati dal Mago Dylan, hanno mino lungo un anno, che si spera possa mantenere un pizzico della magia del primo giorno. Gli insegnanti colgono l’occasione per salutare con stima e affetto la loro storica “Direttrice”, superato lo scoglio del primo giorno con leggerezza e allegria. Con qualche parola di incoraggiamento anche da parte del neo Dirigente, è stato più facile lasciare i genitori ed entrare nelle classi per intraprendere un cam- dott.ssa Domenica Santucci, che, dopo una lunga e intensa carriera alla guida della Scuola di Alassio, ha passato il testimone alla dott.ssa Sabina Poggio. Alla neo Dirigente i migliori auguri di buon lavoro! SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) A cura di Giovanni Puerari Giorgio Vignolo e l’espressività del colore Rassegna di canti, poesie e pitture alla Madonna della Guardia “Inizia la rassegna e la Madonna manda un raggio di sole”. Ha aperto press’a poco con queste parole la ventiduesima festa in onore di Maria, domenica 30 settembre al santuario, il prof. Andrea Gallea, in qualità di presentatore, che ha voluto subito sottolineare l’intervento della madre celeste alla manifestazio- Pelaratti, R. Fasano, G. Croce, G. Bassi, A. Boscione, M. Pisano, P. Ammirati, E. Ghiringhelli, per la interpretazione degli autori, di B. Rizzo e dello stesso presentatore. I dipinti, magistralmente commentati da Ghiringhelli, hanno svolto quasi totalmente gli aspetti che caratterizzano la Poeti, pittori e coristi col parroco Monsignor Angelo De Canis alla 22esima Rassegna di Arte e Poesia al Santuario. Corso di disegno e pittura per bimbi a Palazzo Scotto Niccolari di Albenga È ritornato anche quest’anno nel mese di settembre il grande maestro del colore, Giorgio Vignolo. Le sue opere, esposte nella sala Carletti, riflettono uno studio attento della gamma cromatica per rendere in modo intenso le componenti della natura e del paesaggio nei suoi molteplici aspetti. Il maestro ha una predilezione per le marine della Liguria, che meglio suggeriscono un alternarsi di colori, ora freddi e bluastri ora caldi e rosseggianti. L’alba e il tramonto sono le fertili occasioni, in cui l’animo dell’artista esprime la sua soggettiva e origi- nale visione della realtà in un alternarsi di tinte uniformi e ricche. Occupano gli spazi della sala anche volti di bambini e corpi femminili, sempre espressivi, dal fascino sottile e mai decadente, delineati con impasti di colori fortemente contrastati. I cavalli, poi, in armoniose posizioni, a volte riuniti in branchi a volte galoppanti al vento, sprigionano nei loro movimenti energia e bellezza insieme. E infine gli splendidi velieri completano l’universo pittorico del maestro con la precisione del tratto rotondo e incisivo e con l’enfasi delle vele gonfiate dal vento. UN PRESTIGIOSO PREMIO AD UN ALASSINO L’alassino Matteo Paoletti premiato da “Sipario” come miglior critico d’opera italiano under 35. Il giornalista ponentino si aggiudica il premio “La nuova critica” intitolato a Carlo Terron. Il riconoscimento assegnato dalla più antica rivista teatrale italiana. La premiazione a Milano con Mario Mattia Giorgetti. Al fine di consolidare e qualificare l’arte locale attraverso sinergie tra diverse attività culturali, come bene collettivo, il prestigioso ed antico palazzo Scotto Niccolari situato nel cuore del centro storico di Albenga, ospiterà un corso di disegno e pittura per bambini. Il progetto, organizzato dall’associazione culturale Governo Ombra in collaborazione con l’artista ingauna Barbara Furfari, è aperto ai bambini a partire da cinque anni e prevede un percor- so di tecnica e creatività che si concluderà con una mostra con le opere dei “piccoli artisti”. In un periodo in cui l’arte volge all’astrazione più pura e spesso di difficile comprensione, si sente l’esigenza di ritornare al passato attraverso l’uso del figurativo classico, per non dimenticare i “grandi maestri” del passato. Orario di segreteria a partire dal 1 ottobre presso Palazzo Scotto Niccolari Via Delle Medaglie D’Oro n. 7 dalle ore 17 alle ore 19. Lunedì 8 ottobre, presso l’AtaHotel the Big di Milano, il direttore di “Sipario” Mario Mattia Giorgetti ha insignito il giornalista alassino Matteo Paoletti del premio “La nuova critica” nella sezione dedicata al teatro lirico. Il riconoscimento, dedicato alla memoria del critico Carlo Terron, è indirizzato a individuare nuove voci nel panorama del giornalismo teatrale italiano tra i recensori di età inferiore ai 35 anni. “L’ambizione è quella di creare una rete di giovani in grado di dare nuova linfa all’esercizio della critica teatrale – ha spiegato Giorgetti durante la premiazione – Per questo motivo i vincitori del concorso avranno la possibilità di collaborare con Sipario, seguendo gli spettacoli nelle loro regioni coordinati dalla nostra redazione e portando così un bagaglio di nuove prospettive all’interno della rivista.” Matteo Paoletti è stato insignito del primo premio nazionale per il suo impegno critico presso i Teatri Carlo Felice di Genova e Opera Giocosa di Savona. Oltre a Paoletti, la giuria di “Sipario” ha decretato vincitori nella sezione prosa Sara Bocci di Arezzo, per la danza Roberta Bignardi di Roma e per la musica Mariano Bauduin di Napoli. Ai vincitori delle quattro sezioni è stata offerta l’opportunità di collaborare con la prestigiosa rivista di teatro. Matteo Paoletti, nato ad Albenga nel 1984, è redattore del quotidiano www.mentelocale.it. Laureato in DAMS e in Scienze dello Spettacolo con due tesi sul teatro lirico di Giorgio Strehler, è dottorando in Arti, spettacolo e tecnologie multimediali presso l’Università degli Studi di Genova con una ricerca condotta in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino di Roma. Ha pubblicato su “Il Castello di Elsinore” e sul periodico edito dalla Rai/Eri “Nuova Rivista Musicale Italiana”. Recentemente è stato relatore al covegno internazionale Luigi Squarzina. Studioso, drammaturgo e regista teatrale presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia. ne, ormai considerata il rito di fine estate. Con l’eleganza e la precisione, che gli sono abituali, il prof. Gallea ha scandito sia i vari interventi poetici, sintetizzando i contenuti con profondità di indagine, sia le interpretazioni della Cappella Musicale S. Ambrogio, accompagnata all’organo da don Stefano, sia ancora le analisi delle pitture da parte di Ettore Ghiringhelli. Sull’altare-palcoscenico della chiesetta abbiamo ascoltato attenti e devoti ora le sentite invocazioni ora gli accenti accorati ora le esperienze forti, presenti nelle composizioni di A. dolce e attenta maternità di Maria con stili compositivi e con tecniche varie. Erano presenti opere di R. Fasano, M.T. Preve, L. Sani, P. Maestri, F. Formentin, A. Hammond, G.F. Mattiuzzi, N. Berruti, G. Dinelli, Naidé Aicardi e A. Bianco. Mons. Angelo De Canis, durante l’omelia della S. Messa, ha sottolineato la profonda attualità di una iniziativa, quella della Rassegna, che mette in evidenza il valore spirituale, umano e storico del santuario, posto quasi a protezione della città. Giovanni Puerari 8 «L'ALASSINO» Venerdì 19 Ottobre 2012 Cento anni fa nasceva Nino Lamboglia In occasione del centenario della nascita del grande archeologo Nino Lamboglia, nato ad Aurigo il 7 agosto 1912 e scomparso a Genova il 10 gennaio 1977, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri ha organizzato un convegno, che si è tenuto in Albenga dal 5 al 6 ottobre nel Palazzo Peloso Cepolla. Alcune delle più illustri e autorevoli voci nel settore della storia dell’archeologia e della cultura hanno parlato sul tema generale “Nino Lamboglia – Da Albenga alla ricerca storica globale”. L’iniziativa ha preso l’avvio venerdì 5 ottobre alle ore 9.00 con i saluti di apertura di Cosimo Costa, presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, di Rosalia Guarnieri, sindaco di Albenga, di mons. Mario Oliveri, vescovo di Albenga-Imperia, di Angelo Berlangieri, assessore alla Cultura della Regione Liguria, e di altre personalità culturali e politiche. In mattinata è stata inaugurata su una parete della casa vescovile, davanti al Battistero di Albenga, una lapide in ricordo della attività di archeologo dell’illustre personaggio. Il convegno, quindi, è entrato nel vivo con diversi interventi: “Lambroglia ad Albenga 1932-37” di Cosimo Costa, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Lambroglia e la sua città natale” di Gabriella Stabile Re, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; “Nino Lambroglia e la salvaguardia del patrimonio artistico del Ponente ligure negli anni del secondo conflitto mondiale” di Franco Boggero e Chiara Masi, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria; “les premiers peuplements de la Cote d’Azur et de la Ligurie. Un million d’années sur les rivages de la Méditerranée”, di Henry de Lumley, dell’Institut de Paléontologie Humaine (Parigi). Nel pomeriggio si è parlato degli scavi ai Balzi Rossi di Ventimiglia, del lavoro dello studioso nel campo dell’antropologia preistorica, delle scoperte nella necropoli di Chiavari, dell’impulso dato all’archeologia piemontese in particolare con gli interventi di Augusta Praetoria (Aosta). Sabato 6 Ottobre, il convegno si è svolto essenzialmente sulle conferme e sulle prospettive degli interventi archeologici e sulla loro contestualizzazione storica e terri- toriale non solo in area ligure- piemontese ma anche internazionale. Si sono avvicendati numerosi studiosi italiani e stranieri di provenienza culturale molteplice. Terminato il convegno, nel vicino Palazzo Oddo, è avvenuta l’inaugurazione della mostra filatelica su Nino Lamboglia con annullo postale, a cura del Circolo Filatelico Numismatico. Il convegno ha voluto onorare la figura di uno studioso ligure che ha dato l’impulso decisivo agli studi archeologici ed ha aperto enormi prospettive nel campo della ricerca archeologica sia terrestre sia sottomarina, individuando vaste aree di ricostruzione e di approfondimento di un passato che in realtà vive ancora oggi nella storia della cultura occidentale. Noi Alassini ricordiamo di lui il magistrale lavoro sulla “Toponomastica dei Comuni di Alassio e Laigueglia” composto e pubblicato in età giovanile, ma ancor oggi punto di partenza per l’analisi delle località e dei nomi della nostra baia, che un po’ per volta, purtroppo, stanno scomparendo. Sulitüdine E sun sulu davanti au barcùn, e pènsu e ripènsu, e fassu tante riflessciùn. E miru stu çé sènsa sù càregu de nivure, cuscì negru, cuscì brüttu. In forte vèntu de gregale che veramente u influisce in sci u me murale. E me mettu tantu a pensò e-e nu te nascundu che quarche vôta u me ven da sbuffò. Pe furtüna pöi ti te scrolli Da dossu sta malinconia. Ti pènsi a ‘n Çé Tüttu seren, tüttu turchìn Au su ch’ù brilla. Allura ti fai cumme l’ommu sarvàigu Che quande u neva e u tira vèntu, quand’u ven zü a grognöra lei u rîe perché u sa che duman u su u sc-ciapperà e prîe. Emanuele Nattero (Meluccio) Giovanni Puerari ALASSINI IN AMERICA AL TEMPO DI COLOMBO Anni fa lo studioso di vicende alassine, Danilo Presotto, segnalò la possibilità che Luca Ferrari, a cui oggi è intitolato il nostro porto, abbia partecipato alla spedizione di Cristoforo Colombo, che culminò nella scoperta di un nuovo mondo, il 12 ottobre 1492. Morto ad Alassio nel 1500, Luca servì il re cattolico nelle Indie spagnole, oggi America Latina, e si arricchì enormemente. Ritornato ad Alassio, si sposò ed ebbe due figli Scipione e Giovanni Domenico tra il 1495 e il 1499. Parlando con lo studioso, tempo fa, è sorta qualche perplessità sulla figura storica di “questo” Luca Ferrari, presente alla celebre spedizione di Colombo. In primo luogo i marinai delle tre caravelle furono recluta- Sono aperte le iscrizioni ai laboratori d’arte medioevale per adulti e bambini che si terranno presso la sede dell’Associazione artistica “torchio e pennello”. L’iniziativa ha lo scopo di introdurre l’allievo alla conoscenza dell’arte pittorica rinascimentale e di far rivivere l’atmosfera delle antiche botteghe. Il Capo Bottega accoglierà gli apprendisti allievi per insegnare loro il mestiere dell’artista utilizzando gli antichi ricettari medioevali e rinascimentali. Presso la sede dell’associazione, diretta dalla Prof.ssa Manuela Ferrando, si organizzano in permanenza corsi di disegno - pittura ed incisione a livello accademico. Per info: Associazione artistica Torchio e Pennello Via G. M. Oddo 19/21 (centro storico) Albenga tel. 0182 554299 - 347 8337447 - mail: [email protected]. ti quasi esclusivamente nella zona di Palos, da cui partì la spedizione, e la notizia del viaggio, poi, non aveva avuto alcuna diffusione in ambiente marinaro. È, invece, probabile che Luca abbia partecipato a spedizioni successive. Ma allora di quale Luca Ferrari si tratta? I casi di omonimia erano frequenti in questo periodo: i nipoti solitamente avevano lo stesso nome del nonno. Sarebbe forse opportuno verificare se la data della morte, 1500, sia realmente l’anno o piuttosto il secolo. I documenti parlano di un Luca Ferrari figlio del fu Emanuele, mentre conclude un affare con Sebastiano Lercari nella grande sala di casa sua situata nella parte occidentale del borgo. Ma siamo nel 1572. Altre carte I viaggi di Colombo alla fine del Quattrocento. del 1584 riportano Luca Ferrari, sempre figlio di Emanuele, mentre vende una bottega, mentre nomina suo procuratore il figlio Giovanni Domenico e mentre riscatta l’altro figlio Scipione, tenuto prigioniero ad Algeri dai pirati turchi. Nel 1607, infine, Scipione Ferrari figlio di Luca, ormai morto, procura in Genova attrezzi per una tonnara. Non lascia alcun dubbio, invece, il caso di Antonio Alciatore figlio di Guglielmo, morto nelle Indie spagnole alcuni anni prima del 1585. Il fratello Francesco, erede universale e legittimo, vuole recuperare i beni, le merci e il denaro lasciati dal suo congiunto nell’attuale America Latina. A questo scopo, nel 1585 appunto, nomina un delegato, Giovanni Giaina, anch’egli di Alassio. Questa è la documentazione. Le conclusioni sono evidenti. Antonio può esser emigrato da Alassio ed aver svolto attività nelle Indie occidentali poco dopo la metà del Cinquecento e quindi quando sono iniziate le azioni dei conquistadores spagnoli. Ha accumulato senza dubbio notevoli ricchezze se nella sua città di origine, Alassio, devono intervenire un notaio e soprattutto una persona, Giovanni Giaina, disposto ad affrontare rischi di viaggi anche con i beni eventualmente recuperati. Gli Alassini erano ormai presenti nella nuova Terra, l’America, in modo attivo subito dopo la sua scoperta. Luca Ferrari e Antonio Alciatore possono aver aperto la strada e indicato ai loro compaesani le nuove frontiere dei commerci e del benessere. Giovanni Puerari Venerdì 19 Ottobre 2012 9 «L'ALASSINO» Suggerimenti e proposte per la collina di Alassio CRUCIALASSINO I suggerimenti e le proposte di seguito riportate scaturiscono da esperienze maturate sul territorio ed orientate ai seguenti obiettivi: - rispettare le risorse naturali di Alassio - curare le colline per preservare la costa e quindi consentire permanenza e sviluppo di adeguate attività economiche - incrementare le sinergie tra area collinare ed area balneare - migliorare la fruibilità dei servizi 1. Strade principali di accesso alle aree collinari Gli insediamenti abitativi collinari sono notevolmente aumentati e buona parte di essi riguarda cittadini “residenti”. Diventa, quindi, esigenza primaria sancire la “proprietà comunale” delle strade principali di accesso alle varie località, dotando le strade medesime di adeguate “protezioni” e programmando la predisposizione degli alloggiamenti per i vari servizi (acqua, gas, energia elettrica, telefonia, collegamenti fognari, etc.). Per le medesime strade si rende necessaria la revisione dei “pozzetti” e delle canalizzazioni di scolo eliminando ostruzioni che pregiudicano il funzionamento (vedi danni provocati a valle dalle acque piovane). 2. Nuove costruzioni Gli strumenti che regolamentano l’attività edilizia nelle zone collinari devono prevedere indici di edificabilità che consentano il rispetto dell’ambiente e soprattutto siano uniformi per aree omogenee. Si rende necessario che i competenti Uffici comunali verifichino che le nuove costruzioni siano progettate e realizzate con criteri ben armonizzati con l’ambiente circostante. 3. Distribuzione di acqua potabile Occorre un attento esame della situazione in atto prendendo in esame i casi di tubazioni non idonee, talvolta posate con modalità precarie ed attualmente soggette ad alta probabilità di rottura con pesanti disservizi ed elevati costi di riparazione in caso di interventi urgenti. 4. Riutilizzo acqua delle docce degli stabilimenti balneari Per tali acque, attualmente sprecate, potrebbe essere valutata la convenienza ad effettuare il pompaggio in apposite vasche di raccolta, onde riutilizzarle per irrigazione e emergenza incendi. 5. Scarichi fognari Si rende necessario effettuare un “censimento” dell’attuale sistema di smaltimento delle acque nere per gli insediamenti collinari esistenti, al fine di programmare un’azione che consenta di pervenire ad una regolarizzazione con: • estensione dei collegamenti alla rete fognaria, ove possibile e con la gradualità dettata dalle risorse disponibili; • monitoraggio della pulizia periodica delle “fosse”, raccogliendo presso gli uffici comunali copia delle “certificazioni” rilasciate da Ditte specializzate che attestino gli interventi effettuati presso i proprietari dell’insediamento. 6. Attività agricole Il pregio della collina di Alassio deve essere salvaguardato tenendo le coltivazioni in atto (orto, frutteto, uliveto) e riproponendo essenze arboree che conservino la tipicità locale e ricostituiscano il patrimonio boschivo distrutto dagli incendi. Deve essere fatto obbligo ai singoli di mantenere pulite le rispettive proprietà, nonché ripristinare i canali di scolo ed i muri a secco faticosamente realizzati nel passato. Chiare prescrizioni in tal senso devono essere inserite nei documenti di approvazione delle concessioni, sanzionandone la mancata osservanza. Tra le prescrizioni deve essere inserito anche l’obbligo di pulire costantemente la fascia di terreno intorno ai ruscelli che attraversano le singole proprietà, onde prevenire che con la pioggia siano scaricati a valle (e quindi sulle spiagge) detriti vari. Per tenere conto dell’onerosità degli interventi necessari, i proprietari coinvolti potrebbero essere “sostenuti” con un incentivo economico comunale. Le risorse per realizzare ciò potrebbero essere reperite stabilendo che i concessionari delle spiagge versino annualmente al Comune un “contributo” vincolato al finanziamento delle sopradescritte attività che, in buona sostanza, contribuiscono alla protezione dell’arenile alassino. 7. Prevenzione incendi La prevenzione degli incendi può essere adeguatamente potenziata tramite la realizzazione di: • una linea tagliafuoco verticale (rispetto alla costa) ottenuta rendendo obbligatori gli interventi di pulizia in corrispondenza dei ruscelli, come indi- cato al punto 6.; • una linea tagliafuoco orizzontale (rispetto alla costa) ottenuta ripristinando la STRADA ROMANA ALTA (a monte della VIA JULIA AUGUSTA) idonea per fungere da linea di discontinuità tra uliveti e zona boschiva. Operatori turistici accanto al tabellone di Alassio. ha potuto contrastare la flessione del mercato nazionale e dell’area euro con le presenze dei turisti russi”. Il gruppo di operatori alassini - formato da Residenza Villa Residence Atlantic, Residence Panama, Residence Le Terrazze & Centro Benessere, Residence Villa Firenze & Baby Club, Spinnaker Boutique, Profumeria Joan & Centro Benes- 2 3 4 9. Caccia ai cinghiali Lo stato di abbandono dei terreni favorisce la proliferazione dei cinghiali, veri e propri distruttori di coltivazioni e manufatti (es. i muri a secco), quando ricercano furiosamente il cibo. L’invasione di tali animali, spesso aggressivi, rappresenta ormai un pericolo anche per le persone e diventa, quindi, necessario ed urgente mobilitare il Corpo Forestale e le squadre di cacciatori per organizzare battute stagionali che consentano la drastica riduzione del numero dei capi esistenti sul territorio, stanandoli dalle zone boschive prima che inizino le scorribande a valle. Agostino Schivo (Solva) Alassio settembre 2012 berti e dal Ristorante La Prua intende inoltre partecipare, oltre al MITT di Mosca, ad altre fiere e workshop ma al contempo si propone di aumentare gli interventi a favore dei grandi eventi sportivi che periodicamente coinvolgono la città. A Mosca, come per gli altri appuntamenti, la tradizionale “offerta balneare” di Alassio sarà allargata alle eccellenze del suo territorio ed in particolare all’enogastronomia ed alle attività “outdoor”, senza dimenticare di assecondare le nuove tendenze del turismo “slow”. Come sostiene l’imprenditore alassino Gian Carlo Formichella “l’economia russa è tra le 12 più potenti del pianeta, al 7° posto per potere d’acquisto, ed è indispensabile presidiare quel mercato per implementare i bacini di provenienza 5 9 8 12 10 19 22 34 39 16 24 28 31 33 15 20 23 27 30 29 32 35 36 40 37 38 41 42 43 47 46 49 11 18 26 7 14 17 25 6 13 21 8. Sentieri collinari La pulizia dei sentieri, oltre a costituire una valorizzazione delle risorse naturali utilizzabili per finalità turistiche, è anche un’efficace modalità di prevenzione degli incendi e deve, quindi, essere sostenuta dal Comune e dagli utilizzatori per le parti di rispettiva competenza. L’intervento del volontariato è stato finora di fondamentale importanza, ma occorre programmare azioni periodiche di manutenzione per mantenere la fruibilità dei percorsi indicati sulle guide turistiche. DAGLI OPERATORI ALASSINI UN VIDEO PUBBLICITARIO SULLA VENDEMMIA PER IL MERCATO RUSSO Alassio. Dopo i risultati positivi, sia in termini di presenze che di pubbliche relazioni, raggiunti con la partecipazione al MITT di Mosca (MOSCOW INTERNATIONAL TRAVEL & TOURISM EXHIBITION) del marzo scorso, prosegue l’impegno del gruppo di operatori turistici alassini verso il mercato russo. Grazie al lavoro svolto dai suoi imprenditori, la Città del Muretto ha registrato una grande performance nelle presenze di turisti provenienti dall’est Europa. Il successo della spedizione moscovita del 2012 spinge il gruppo coordinato da Egidio Mantellassi, in collaborazione con Regione Liguria Agenzia “in Liguria” - ENIT, a proseguire nella promozione verso quel mercato con nuove iniziative e nella realizzazione di prodotti turistici maggiormente mirati ai suoi target di clientela. La prima di esse sarà il videospot sull’enogastronomia, edito in collaborazione con l’Agenzia “in Liguria”, che racconterà il rito della vendemmia vissuto da due turisti russi che, lasciata la spiaggia di Alassio, raggiungono i vigneti e le cantine di Ranzo per vivere l’emozione della raccolta dell’uva. Il video, prodotto dalla “Eccoci eventi” con la regia di Marco Dottore e la sceneggiatura di Franco Laureri, sarà realizzato nell’ambito del “team building in vigna” e vedrà anche gli operatori della costa insieme a quelli dell’entroterra “fare squadra” tra i filari, le botti di vino e le specialità gastronomiche della Valle Arroscia. Così sottolinea Egidio Mantellassi: “La nostra città, grazie al progetto di comunicazione e marketing che per la prima volta ha visto la collaborazione dei settori commerciale, ristorativo ed alberghiero, 1 44 45 48 50 CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Ottobre 2012 Orizzontali 1. Contratto di assicurazione – 6. Ingannevole richiamo – 8. Organizzazione Internazionale del lavoro cui aderiscono 60 Nazioni – 9. Così si scrive la millesima parte del metro – 11. Un tempo si chiamava EIAR – 12. Lo effettua il vincitore del circuito – 14. Luca... a Parigi – 17. Avvolgimento – 18. La Castrogiovanni di un tempo (sigla) – 19. Da molti è detto “bitter” – 21. Circumnavigazione – 24. Base... senza pari – 25. Indennizzato – 28. Ex sigla Europea – 30. Inteso come abbreviazione di un provvedimento radicale – 31. Strato di terra a 1200/1700 km di profondità ricco di ossidi e solfuri – 32. Eco... di eco – 33. Né no né si – 34. Sigla delle Forze Aeree Tattiche – 36. Prefisso che vale “somiglianza, eguaglianza” – 38. Quando all’ora... manca la consonante – 39. Mi succede quando ho freddo o paura – 41. Lotta, pugnè – 42. Regione alassina che prende il nome dall’omonimo rio che sfocia dal torrione – 43. Espressione di naccheraia – 44. Un tempo era... ut – 46. Malattia infettiva detta anche “difterite” – 47. Inventario... in breve – 48. Diminutivo dialettale di “Lazzaro” – 49. Arriva sempre dopo l’ottavo – 50. Appartiene alla famiglia dei falchi. Verticali 1. Il vecchio pescatore più effigiato di Alassio – 2. Pregiatissimo quello di “taggiasca” – 3. incurvamento in avanti della colonna vertebrale – 4. Le prime tre dello zodiaco – 5. La perfida rivale di Aida – 6. Età senza... pari – 7. Altipiano Calabro – 10. Ammonimento – 11. Squadra Madrilena – 13. Risultato a reti inviolate – 15. Città della nostra provincia che ricorda la... Capitale – 16. Il borgo alassino dopo il “passo” – 20. Natante... fastidioso – 21. Pa provincia natale di Giuseppe Verdi (sigla) – 22. Mosca il cui bruco distrugge le olive – 23. Luoghi idonei per certi... tiri – 26. Così si comportano i “plagiari” – 27. Non lo era Bacco – 29. La città dello zampone (sigla) – 35. E così sia! – 37. Amena e panoramica frazione di Alassio –40. Piccolo orologio... senza vocali – 42. Dio greco protettore dei pastori – 44. Giorno in... breve – 45. L’Italia vi è stata ammessa nel 1955 – 47. Pronome molto... personale – 45. Simbolo chimico del “Radio” SOLUZIONE SETTEMBRE 2012 «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Pizzorno Direttore Editoriale Presidente protempore A.V.A. EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 30 di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. Il folto gruppo degli operatori turistici. della Pergola, Alassio Grand Hotel, Spiaggia Grand Hotel, Mediterranee Grand Hotel, Hotel Europa e Concordia, Hotel Regina, Hotel Savoia, Hotel Rosa & Centro Benessere, Hotel Al Mare, Hotel Lamberti, sere, Eleganza Boutique uomo e donna, Gioielleria Silvana, My Style Boutique uomo e donna, Juvarra calzature, Viavenetocinquanta Boutique, Ristorante Veliero Amabile, Ristorante Panama, Ristorante Lam- della nostra clientela”. Gli altri imprenditori della Città del Muretto, a tale proposito, citano anche i dati della Banca d’Italia che segnalano un aumento della spesa dei russi in Italia del 33% nel solo 2010. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. 10 «L'ALASSINO» BASKET PATTINAGGIO ARTISTICO 9^ edizione Alassio Cup Over 40 La nostra splendida cittadina è stata teatro dal 20 al 23 settembre u.s. della nona edizione dell’AlassioCup-Over40 Trofeo Solponente, Torneo Internazionale di Basket per giocatori nati prima del 1972, patrocinata dal Comune di Alassio, svoltasi al Palalassio “L. Ravizza” ed al “PalaMarco” di Albenga. La manifestazione quest’anno era intitolata alla memoria di Mario Berrino, nostro grande concittadino, indimenticato artista, “promotore turistico” della Baia del Sole e appassionato di sport, tanto da sostenere l’AlassioCup-Over40 sin dalla prima edizione. Quattordici le squadre maschili presenti quest’anno: Rathmines B.C. Dublino (Irlanda), Bakken Beers Aarhus (Danimarca), Team Hamburg (Germania), BK Ostrava (Repubblica Ceca), Atskalunas Kaunas (Lituania), Rastreosat Chile45 (Cile), Shelf Life International (USA), Zmaji Lubiana (Slovenia), Stingers Padova (Italia), Dream Team Bergamo (Italia), Oktoberfest Milano (Italia), BasketOver Torino (Italia), Pol. Santa Maria Rapallo (Italia) e la squadra di casa dell’Over40Team Alassio. Sei le squadre partecipanti al Torneo femminile: Partizan Menges (Slovenia), Augma Kretinga (Lituania), Meteors Dublino (Irlanda), Ankara Atesi (Turchia), Spartak St. Petersburg (Russia) e le ragazze del Basket Club Loano (Italia). Predominio delle squadre dell’Est, che hanno trionfato sia nel Torneo maschile con il BK Ostrava sia in quello femminile con lo Spartak St. Petersburg (recente vincitore del Campionato Europeo di categoria). La formazione Ceca ha sconfitto in finale il BasketOver Torino per 55-41, dopo una partita che ha visto la squadra italiana in vantaggio per tre quarti di gara per poi cedere alla distanza. Al terzo posto la formazione Cilena che ha prevalso per 63-48 sullo Zmaji Lubiana a testimonianza che l’AlassioCup ha superato i confini continentali. Le ragazze russe invece hanno sconfitto le lituane dell’Augma Kretinga (vincitrici delle ultime due edizioni) per 34-31 in un’appassionante gara punto a punto sino alla fine. Sul gradino più basso del podio le turche dell’Ankara Atesi, che hanno prevalso agevolmente sulla formazione ligure del BC Loano. Alla Cerimonia di Premiazione erano presenti l’Assessore allo Sport del Comune di Alassio Matteo Monti e la Signora Marina Berrino, figlia di Mario Berrino, che insieme agli organizzatori del Torneo Luigi Binetti e Floriana Becchi hanno avuto il piacere di premiare non solo le squadre partecipanti, ma anche i migliori giocatori in campo: il miglior realizzatore Pavel Strasak (BK Ostrava – Rep. Ceca) e l’MVP del Torneo Maschile Ricardo Lepe Galaz (Rastreosat Venerdì 19 Ottobre 2012 Chile), la miglior realizzatrice Anzhelika Boykova (Spartak St. Petersburg – Russia) e la MVP del Torneo Femminile Bahar Akin (Ankara Atasi – Turchia) Il gruppo degli arbitri partecipanti alla manifestazione ha invece assegnato la Coppa Fairplay, per le squadre che si sono distinte per correttezza e sportività durante le partite e che hanno visto premiate i Bakken Beers Aarhus per gli Uomini e il Partizan Menges per le Donne Un ringraziamento va a tutti gli Sponsors, che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento: Ristorante Solponente, Ristopizzeria Clapsy, U’Brecche, Cocktailbar Liquid, Galleria Mario Berrino, Vini e Liquori Nino Fioroni, Ottica Ottobelli, Agenzia Ida’s Viaggi, Assicurazioni Zurich, ViaVenetoCinquanta, Profumeria Joan, Oro Vanità, Yamamay. Un grazie particolare anche a Daniele Guarino, alla ASD Pallacanestro Alassio di Fabio e Laura e all’A.S. Basket Albenga nella persona di Alessandro Colonna, che hanno collaborato per una perfetta riuscita dell’evento. L’Over40Team Alassio era composto da: Fulvio Bestagno, Luigi Binetti, Mauro Bontempi, Silvano Castagneris, Angelo Della Rovere, Roberto Fontana, Alessandro Garavagno, Roberto Grosso, Fabrizio Lavagna, Nicola Marcante, Albero Manni, Gas Pagani, Vittorio Schiappacasse. Allenatore Riccardo Bonato Appuntamento a tutti per il decennale della manifestazione nel settembre 2013. VELA Il 22 settembre u.sc. si è svolto presso il Palasport di Zinola (SV) il primo memorial “Italo Zerbini”, trofeo nazionale A.I.C.S. di pattinaggio artistico. La nostra squadra cittadina è scesa in pista con otto suoi più bravi allievi portando a casa ben 4 medaglie d’oro, 2 di argento, 1 di bronzo. L’Olimpia Roller Team offre le seguenti opportunità: Pattinaggio artistico a livello: Primi passi - Preagonistico Agonistico solo dance - Gruppo esibizioni. Le lezioni settimanali di allenamento si svolgeranno presso il “Palalassio L. Ravizza” e presso la pista regolamentare di Ecco i nomi dei nostri bravissimi atleti: Cat. giovanissimi A: Michela Leuzzi (2 a femm.); Martina Leuzzi (3a femm.); Maria Vittoria Pisano (4a femm.) Cat. Giovanissimi B: Valeria Laguardia (1a femm.); Edoardo Parasi (1° masc.); Gabriele Bestoso (2° masc.) Esordienti regionali: Giulia Tomati: Alice Ravaglia (1a femm.) Allievi regionali: Giulia Tomati (1a femm.) A tutti questi atleti, la Società porge vivissime congratulazioni. Si ricorda che sono aperti i corsi di pattinaggio artistico per l’anno sportivo 2012 / 2013. Albenga-Vadino, qualora il palazzetto sopra citato non fosse disponibile. Ogni corso avrà frequenza e orario diverso a seconda della disponibilità delle strutture. Per informazioni rivolgersi alla Sig.re Laura e Wanda al numero 331 1120091. Da non dimenticare la programmazione del “II° Trofeo Olimpia Città di Alassio” a carattere nazionale F.I.M.P. che si svolgerà proprio al “Palalassio” nei giorni di sabato 10 e domenica 11 novembre. Vi aspettiamo numerosi!!! C. per “Olimpia Roller Team” Ricordo di Romano Strizioli Circolo Nautico “Al Mare” CAMPIONATO NAZIONALE LASER SB20 - CIRCUITO VOLVO CUP Alassio, 5-7 Ottobre FOTO FASANO Classifica dopo la IV prova disputata Albenga, 24.9.2012 - Muore all’età di 75 anni Romano Strizioli, giornalista, storico e uomo di cultura del nostro territorio. Per lungo tempo (25 anni) era stato addetto stampa presso l’Azienda Autonoma di soggiorno di Alassio, poi divenuta APT territoriale. Aveva fondato come giornalista “La Settimana Ligure” negli anni 60, nel 91 “Gente di Riviera”. Era stato corrispondente de “La Gazzetta del Popolo”, “La Stampa” e ANSA. Negli ultimi anni curava pubblicazioni per conto di vari enti pubblici. La sua ultima iniziativa culturale importante è stata “Un autore per l’Europa”, premio culturale internazionale che coinvolge scrittori di fama nazionale e internazionale, nonché personaggi di alto livello della cultura, premio patrocinato dal Presidente della Repubblica. Il suo studio era una fucina che ha forgiato numerosi giovani desiderosi di abbracciare la carriera giornalistica. Tra questi la nostra concittadina Barbara Testa e Massimo Boero di Laigueglia (entrambi in forza a “La Stampa”). Ai funerali svoltisi in rito civile presso l’Ospedale di Albenga erano presenti numerosi amici ed esponenti di varie associazioni (tra le quali “Fischia il vento” anche questa da lui fondata) e delle istituzioni di tutta la Provincia. Mancavano però le istituzioni alassine. Di Alassio erano presenti i suoi amici Silvio Fasano, Barbara Testa, Massimo Boero e Giancarlo Garassino. Romano Strizioli, vedovo da poco della moglie Mariangela, lascia il figlio Marco e il nipote Daniele, quest’ultimo ora corrispondente de “La Stampa”. L’A.V.A. porge le più sentite condoglianze. Venerdì 19 Ottobre 2012 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI GIOVANNI SALVO Ciao Papà, adesso sei in cielo e guardi le tue montagne che hai sempre scalato con coraggio e amore. L’amore che hai sempre dedicato alla tua famiglia ed alle persone che hai incontrato sul tuo cammino. Ti vogliamo bene. Stefania Giorgio e Marco e i tuoi familiari Portava frutta/verdura in bici presso famiglie e pensioni di allora, tra cui la pensione Al Molo, dove ha conosciuto l’amore di Mauro Agostini, (figlio di “bomboloni”), sposata con tre figli e titolare del chiosco bar Mauro situato alla radice del molo di Alassio, nella passeggiata Italia. Mia mamma da bambino mi diceva: Alassio è musica...! Alassio è la città dell’amore, e dell’amicizia! Alassio è il golfo del Sol! Un’altra figura dell’Alassio di una volta chi ha lasciato. L’Associazione Vecchia Alassio è vicina al dolore del figlio e la ricorda sorridente dietro il bancone del chiosco. BELLABARBA TAIDE “SAIDE” DI ANNI 93 1919 - 5/10/2012 LIBRI-VHS-CD NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE ANNIVERSARI REMO CARDONE 20/10/2010 - 20/10/2012 Caro papà, noi ti ricordiamo così… sempre pronto a preparare cose buone per i tuoi amici e per tutti noi. Ci manchi tantoGiovanna, Filippo, Iole e Stefania con i suoi 4 angioletti UN RICORDO DI GIOVANNI GENOVA BOCCHI BIANCHI A 100 ANNI DALLA NASCITA In un giorno di settembre di cent’anni fa, sei nato tu caro “Giuvanetu”. A guerra finita, ti sei innamorato di Alassio, col suo mare, le sue contraddizioni, i suoi vicoli e le sue grandi opportunità. Sei rimasto qui a realizzare i tuoi sogni, tra questa gente tutte “sale e pepe”, ma pronta a riconoscere il valore degli altri. Che dire... caro papà: “fai parte delle mie giornate, sei nelle mie emozioni e sono, come sempre, fiero di te!” Un grande abbraccio Federico Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio dei famigliari e lo ricorda come persona affabile e molto attiva nella nostra città. SANTO BOSCHETTO 27/10/1992 27/10/2012 MARIA GIOVANNA CAISSOTTI Ti saremo sempre riconoscenti per esserci stata vicina come Mamma e come Nonna. Il tuo ricordo rimarrà indelebile nei nostri cuori. Tua figlia Laura con i nipoti Giovanni e Andrea. L’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio della figlia e della famiglia Puricelli. GIANCARLO ARMITANO L’Associazione Vecchia Alassio, unendosi al dolore dei famigliari per la scomparsa del caro Giovanni, lo ricorda apprezzando il servizio reso alla comunità alassina. Prima da agente poi sottufficiale della Polizia Municipale, per oltre un trentennio, ha dato prova di grande capacità nel svolgere il suo servizio, ma soprattutto della sua disponibilità e altruismo nei confronti di tutti. LEDA GALANTI DI ANNI 90 Nel secondo anniversario della morte di Maria Giovanna Caissotti la vogliono ricordare, uniti a Sergio, con tanto affetto tutti i suoi vecchi amici. 20 anni sono trascorsi, ma il tuo ricordo è sempre presente come il giorno che ci hai lasciati. Ti pensiamo sempre, la tua famiglia. ANGELO FACCENDA 2002-2012 Il 27 Agosto, giorno del suo 86^ compleanno, è mancato a Torino GIANCARLO ARMITANO. Ringraziamo di cuore tutti gli amici Alassini che con scritti, preghiere o personalmente hanno condiviso con noi il triste momento dell’ultimo saluto al caro “NONNO GIAN”. Luciana e famiglia Anche l’A.V.A. partecipa al cordoglio dei famigliari con le più sentite condoglianze. Questa bellissima e significativa foto dei miei genitori al Carnevale di Nizza del 1958 mi è particolarmente cara perché nell’ottobre dello stesso anno sarei nata io, Patrizia Faccenda. Loro erano già “avanti” nella laboriosa vita, armati di coraggio, pazienza, tenacia e inventiva. Sono molto grata a Loro e ai miei cari zii di Costa Lupara. LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio SETTEMBRE 2012 Il giorno 25 settembre (?) è deceduta la nostra concittadina Leda Galanti, da 72 anni residente ad Alassio. Partita con la valigia in cartone legata con uno spago alla giovane età di diciotto anni, da un paesino della Toscana per fare una stagione come commessa in un negozio di frutta e verdura, presso Beppina Mantellassi. AVELLINO Costantino anni 75 BENEDETTO Michele anni 87 CALCAGNO Antonio “Tunettu” anni 89 CAMPANINI Gianluigi “Gian” anni 70 DE ANDREIS Iolanda ved. Bronda anni 92 DE FRANCESCHI Adriano anni 86 DI GALLO Maria Cristina anni 47 GALANTI Leda ved. Agostini anni 90 GAVALDO Augusto anni 82 GRANDI Ines ved. Getrangolo MARCHIANO Tomaso anni 87 MERANO Ezio anni 86 MOIRANO Elisabetta ved. Rossi anni 74 ORONZO Bruno anni 89 RIOLFO Celestino “Tino” anni 78 RUSSO Paolo anni 76 SALVO Giovanni (già sottufficiale della Polizia Municipale di Alassio) anni 76 STRIZIOLI Romano anni 75 L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famigliari per i loro cari congiunti. Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole 12 «L'ALASSINO» NOZZE DI RUBINO Venerdì 19 Ottobre 2012 Meteorologia Alassina a cura dell’Osservatorio Don Bosco I Fiori di Bach SETTEMBRE 2012 a cura di Caterina Maggi BFRP Carissimi amici, la rubrica del mese scorso terminava con un augurio: Buon Cambiamento! Eh… Sono certa che vi siete detti: «si… si… va bene… ma… è facile dire ‘buon cambiamento’, altra cosa è riuscire, davvero, a cambiare qualcosa, ad adattarci al cambiamento che preme da ogni parte…». Come è vero…! Quanto è difficile per noi ‘umani’ adattarci al cambiamento… Mentre nella natura tutto cambia… ogni istante… ogni giorno, ogni mese, ogni stagione. Nella fretta che caratterizza il nostro modo di vivere, spesso ci rendiamo appena conto dei cambiamenti più evidenti, e mentre rincorriamo i giorni e le stagioni il tempo scivola dalle nostre mani portandosi via meravigliosi istanti che non abbiamo vissuto consapevolmente. Ma, noi abbiamo a disposizione i meravigliosi doni della natura scoperti dal nostro Dott. Bach…! Nel caso del ‘bisogno di adattarsi al cambiamento’ ci viene in aiuto WALNUT, il fiore del Noce. Per conoscerne meglio i doni vi riporto le parole di Mechthild Scheffer, famosa floriterapeuta. «Walnut è legato alle qualità spirituali della disinvoltura e della ripresa, viene in aiuto quando s’incontrano difficoltà a compiere il primo passo decisivo verso un nuovo inizio, perché, più o meno consapevolmente, si è ancora prigionieri di aspetti costrittivi del passato, che rendono insicuri. Walnut viene utilizzato in situazioni particolari della vita, in cui stanno per verificarsi cambiamenti sostanziali…... Tutte le situazioni importanti che comportano un mutamento sono caratterizzate sia da una maggiore tensione, sia da una maggiore labilità interiore….. quando ci sono ancora dei legami che ci tengono uniti come per magia al passato, magari una promessa non mantenuta, un rapporto di coppia non del tutto risolto, o forse un impegno di lavoro assunto in precedenza». Per questo motivo Bach definisce fra l’altro Walnut spellbreaker, ossia il fiore che aiuta a «sciogliere un incantesimo» Scrive inoltre a proposito di Walnut: «È indicato per tutti coloro che hanno deciso di fare un passo avanti nella propria vita, di rompere con le convenzioni superate, di lasciarsi alle spalle vecchie frontiere e limitazioni, per ricominciare da zero». Il battito d’ali di una farfalla e 40 anni sono volati. Adesso come allora siamo felici e ci vogliamo bene, anche se abbiamo qualche ruga, qualche acciacco e qualche kilo in più. Il nostro anniversario lo abbiamo festeggiato circondati dai nostri bei nipotini, Asia e Jacopo, da nostro figlio Luca con Stefania e dalla bisnonna Benedetta. Un ringraziamento particolare a Padre Francesco della Parrocchia di Solva per la sua disponibilità, e a Cristina che ci ha allietati con la musica e il canto. FRANCESCA e ALDO GRILLO SOLO UOMINI Settembre: mese di transizione, a cavallo tra estate e autunno; mese importante astronomicamente: alle ore 14,49 del giorno 22 settembre il sole era allo zenit sull’Equatore per passare dal nostro emisfero a quello australe. Si chiama “EQUINOZIO” l’istante ora indicato. E la Terra, nella sua corsa attorno al Sole con una velocità prossima ai 30 Km. ogni secondo, ci porta in posizione che rendono sempre più corta la durata del “giorno”. All’equinozio il nostro giorno aveva una durata di 12 ore e pochi minuti; al solstizio invernale la durata calerà ancora di circa tre ore: le lunghe notti dell’inverno. Sono fenomeni periodici, che ci regalano l’alternarsi delle stagioni. Settembre 2012: estivo fino al giorno 23; leggero tocco autunnale nel resto del mese. Vediamo perchè. Pressione media mensile: 758,4 mmHg; medie decadali: 760,3 mmHg nella prima; 757,1 mmHg nella seconda; 757,7 mmHg nella terza. Umidità media: 59%; le medie decadali: 59% nella prima; 51% nella seconda; 67% nella terza. Temperatura media: 24,0 °C; le temperature medie decadali: 24,4 °C nella prima; 24,6 °C nella seconda; 23,0 °C nella terza. Consideriamo le temperature minime del mese: la media della prima decade è di 22,8 °C; la media della seconda decade è 23,2 °C; nell’ultima si scende a 21,7 °C. La temperatura media giornaliera più alta è in data 8 settembre con 26,6 °C, con 60% di umidità, 762,6 mmHg di pressione e assoluta calma di vento. Giorni sereni: 12; giorni coperti: 1 (il 29 settembre con 0,4 ore di sole e 3,0 millimetri di pioggia). Pioggia totale: 59,4 millimetri così distribuiti: 34,8 mm nella prima decade; 24,6 mm nella terza decade. Eliofania totale: 214,5 ore di limpido sole; nessun giorno senza sole (vedi il 29 settembre con 0,4 ore!) media giornaliera: 7,2 ore; le medie decadali: 7,7 ore nella prima decade; 8,0 ore nella seconda; 5,8 ore nell’ultima. Possiamo quindi essere riconoscenti a questo mese che ha compiuto la transizione con molta discrezione, senza traumi o improvvise burrasche, mantenendo la sua buona predilezione per il nostro golfo. Il direttore dell’osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi (Fiore di Walnut) Termino con un pensiero di Bach: «Che la semplicità di questo metodo non vi induca a non farne uso, perché quanto più le vostre indagini proseguiranno, tanto più vi renderete conto della semplicità di tutto il Creato». Alassio, 28-09-2012 - Salone Opere parrocchiali di S. Ambrogio. Ormai la cena “SOLO UOMINI” è una tradizione in contrapposizione a quella delle donne che si svolge ogni 8 Marzo. Questa volta a servire e a preparare da mangiare sono state solo donne. Un centinaio i commensali (tra cui il sindaco e qualche assessore, oltre a commercianti e imprenditori). Tra i premi estratti una crociera per due persone. E tra le attrazioni un numero di danza del ventre. Il ricavato della cena sarà devoluto per l’apertura del nuovo Centro Anziani che sarà imminentemente inaugurato in via Robutti, dove una volta c’era l’Hotel Excelsior. Abbiamo da riflettere, vero? Al mese prossimo amici e, come sempre, BUON VENTO! Sub in azione nel mare di Alassio. 66 ANNI DI MATRIMONIO Il 7 settembre 2012 Anita e Lino Profumo continuano insieme il loro cammino, iniziato ben 66 anni fa! Auguri dai famigliari ed un insegnamento per le giovani coppie. L’A.V.A. si complimenta con la “giovane” coppia e augura ancora lunga vita insieme. La natura ci stupisce sempre.