RASSEGNA STAMPA - Atri
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RASSEGNA STAMPA 11 maggio 2016 Edizione del: 11/05/16 Estratto da pag.: 1 Foglio: 1/1 Peso: 8% Servizi di Media Monitoring Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 061-120-080 Sezione: ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Dir. Resp.: Paolo Panerai Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. 10/05/2016 Pag. 10 N.14 - 4 maggio 2016 L'Agenzia di Viaggi diffusione:14500 L'Italia all inclusive che piace agli arabi INCOMING L' Enit conferma: l'appeal è cresciuto, sul podio Roma. Ma in pochi conoscono il paese A.L. Con un budget di spesa di 22mila dollari e una media di due viaggi all'estero ogni anno, il turista proveniente dalla regione araba, seppur in numero molto più contenuto rispetto alla Cina e all'India, rappresenta un target di tutto rispetto, che vale la pena corteggiare. Dall'osservatorio Enit a Dubai, curato e Benedetta Bettoli, emerge, infatti, che l'interesse mostrato dagli arabi per il nostro paese è molto cresciuto negli ultimi tre anni e quindi rappresenta un "capitale" di appeal da non sperperare. Ad oggi le mete italiane predilette dagli arabi sono Roma, Firenze, Venezia e i laghi (in particolare Como e Garda). La formula di viaggio più gettonata è quella all inclusive, con volo di linea e tailor made, scelta prevalentemente da gruppi organizzati e coppie. In questi casi è frequente la richiesta di pacchetti multi-destination che consentono di visitare i paesi limitrofi. Gli ultimi dati aggiornati risalgono al 2014, quando sono stati concessi oltre 30mila visti, un numero che, secondo i responsabili dell'Enit a Dubai, non dovrebbe risentire particolarmente della recente adozione del "Visa Waiver" per i cittadini degli Emirati Arabi Uniti. In generale, comunque, si riscontra una limitata scenza del territorio italiano. Altra indicazione utile riguarda la scelta dei periodi: le vacanze estive (da fine giugno a inizio settembre) negli Emirati sono molto attese, e anche se il Medio Oriente rimane la destinazione più popolare, l'Europa, con Gran Bretagna, Francia e Italia, rappresenta sempre più l'opzione che incuriosisce e stimola il target medio-alto, soprattutto per l'italian lifestyle che nella macroarea ha grande appeal. SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FIERE 11/05/2016 Pag. 1 diffusione:34073 tiratura:72642 GIANNI MACHEDA Reggio Calabria è rinata grazie alla cultura. Con la riapertura al pubblico del Castello Aragonese, ma soprattutto, con la riapertura della «casa dei Bronzi di Riace», vale a dire il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (Manrc), inaugurato dal premier Matteo Renzi, il capoluogo calabro ha ripreso vita. Peccato che raggiungerla sia un'avventura, visto che i voli per raggiungerla costano quasi quanto quelli per New York e i treni ci mettano ore per arrivare. Per non parlare della Salerno-Reggio Calabria che, secondo gli annunci, dovrebbe essere terminata solo per il prossimo Natale. Macheda a pag. 10 «Scusi, ho visto che su questo treno c'è la connessione wi-fi, ma perché non funziona?». «Mmmhhh... sì funziona, ma garantiamo la copertura solo da Salerno in su...» Sarebbe stato bello se Matteo Renzi, il giorno dell'inaugurazione della nuova «Casa dei Bronzi di Riace» a Reggio Calabria, avesse potuto ascoltare la risposta data, con una punta d'imbarazzo, da un controllore del Frecciargento Reggio-Roma. Una risposta che sintetizza in qualche modo la contraddizione di fondo di una città che tenta una risurrezione almeno culturale, correndo però il rischio che nessuno se ne accorga perchè troppo «periferia dell'Impero». Questa primavera reggina ha quasi miracolosamente inanellato una serie di eventi che hanno portato la città sulle prime pagine della stampa nazionale ed estera. E non più per fatti di 'ndrangheta o cronaca giudiziaria, o per quelle classifi che sulla qualità della vita che da sempre vedono la provincia in fondo alla lista. Questa volta è stata la cultura a farla da padrone. Il Castello aragonese (le cui basi risalgono al 500 dopo Cristo), dopo una travagliata storia di crolli e restauri, è stato aperto al pubblico. Certo, non tutti gli spazi sono agibili, ma la vista dello Stretto dalle torri è imperdibile. «Il problema», si rammarica la guida della cooperativa sociale che in questi giorni gestisce una serie di eventi all'interno del Castello, «è che vorremmo organizzare tante cose, per esempio un concerto sulle torri, ma le autorità non ci danno il permesso perché dicono che è rischioso, che non ci sono protezioni. Ma dico, allora, chiudiamo tutte le terrazze dei palazzi perché sennò c'è il rischio che la gente ci salga e si butti giù!» Alla fi ne, le sale visitabili sono pochine, ma l'ingresso è gratuito (forse un biglietto almeno simbolico sarebbe stato opportuno) e il personale è gentile. E poi ci sono i ragazzi della Società d'arme Militia Fretensis e Contea Normanna, cultori della lotta medievale, che con passione e dovizia di particolari ti spiegano le differenze tra spade e spadoni, scudi da guerra e da passeggio, cotte e corazze, raccontandoti come ci si sente ad andare in giro con 50 chili di armatura sulle spalle e come gli scontri fra eserciti nel Medioevo fossero quanto di più vicino a un'arte marziale si possa immaginare. La «riconquista» del C a s t e l l o , vero simbolo della città, da parte dei reggini è comunque passata in secondo piano rispetto ad altri eventi, Per esempio, l'apertura del Palazzo della cultura intitolato allo storico Pasquino Crupi: un ex brefotrofio degli anni '20 che adesso, nei suoi 4 mila metri quadrati, ospita 125 tele sequestrate a Gioacchino Campolo, il «re dei videopoker». E' accusato di legami con la 'ndrangheta, ma, quanto ad arte, aveva gusto: da Sironi a Dalì, da Fontana a De Chirico, da Carrà a Ligabue, ci sono quadri per un valore stimato intorno al mezzo miliardo di euro. Negli stessi giorni, gli scavi per un parcheggio da costruire sotto la piazza della stazione hanno portato alla luce un'imponente struttura probabilmente di epoca romana, ancora tutta da decifrare. Mentre storici e archeologi studiano, gli anziani che si aggirano nell'area dei lavori fantasticano sulla prima ipotesi, quella di un sepolcro monumentale. Che addirittura potrebbe essere di Giulia, la fi glia di Augusto, che, per la sua scandalosa condotta morale, venne spedita in esilio prima a Ventotene e poi nell'antica Rhegium dove morì. In tutto questo fiorire di eventi, la riapertura della «casa dei Bronzi di Riace», vale a dire il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (Manrc), il 30 aprile scorso, è stata la ciliegina sulla torta. Al netto del nome macchinoso (se hai i Bronzi di Riace, chiamare la loro casa Museo dei Bronzi sarebbe il SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Reggio Calabria è diventata bellissima ma l'aereo costa troppo e il treno non va 11/05/2016 Pag. 1 diffusione:34073 tiratura:72642 SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato minimo sindacale) e dei due comunque straconosciuti guerrieri del V secolo avanti Cristo, Palazzo Piacentini merita una visita attenta, per i suoi tesori magnogreci ma non solo. Si scoprono le grandi giare in cui, nel periodo del Bronzo medio, venivano inumati i defunti, in posizione rannicchiata. Una pisside sormontata da figure di quadrupedi datata tra l'830 e il 720 avanti Cristo. Gli straordinari quadretti votivi (pynakes), come quello in cui una nubenda offre in voto un gallo e una palla alle divinità, e modellini di fontane, che grazie a particolari accorgimenti idrici riproducevano giochi d'acqua. Raffinati vasi con raffigurazioni di nani e attori della commedia, e carapaci di tartarughe usati come cassa armonica delle lire. Pynakes che descrivono la vita domestica nella Magna Grecia: sedie, cassapanche e comodini si potrebbero riprodurre ancora oggi e nulla avrebbero da invidiare ai pezzi di famosi designer. Non tutto è perfetto, certo. Il personale va un po' sgrezzato, perché va bene apostrofare il turista tedesco che fotografa i Bronzi con il ash, ma lo si può fare anche senza essere sgarbati. Nelle descrizioni (che comunque sono anche in inglese) la necropoli locrese di Lucifero diventa a volte di «Luicfero» (peccato veniale, ma possibile che qualcuno non supervisioni?). E tra gli specchi bronzei, quello che è probabilmente più significativo, è in prestito temporaneo all'università di Princeton. Ma l'impressione generale è di una completa proposizione di quei reperti che fanno del Manrc il secondo museo al mondo per vestigia magnogreche dopo il Pergamon di Berlino. Forse consapevole di ciò, il premier Renzi, il giorno dell'inaugurazione ha affermato che «non è possibile che una struttura così stia sotto i 200 mila visitatori l'anno». In realtà è vero il contrario: è un miracolo che il Museo reggino sia, nel Sud Italia, secondo solo a quello di Capodimonte come numero di visitatori. Perchè a Reggio ci devi proprio voler venire. E te lo devi anche poter permettere. Un biglietto Alitalia da Milano di sola andata, acquistato qualche giorno prima, può costare intorno ai 300 euro. Si aggiunge qualcosa e si va a New York: vuoi mettere? Oppure c'è l'auto. Ma sulla SalernoReggio Calabria ci sono ancora una decina di cantieri aperti. Il governo vuole chiudere tutto entro fi ne dicembre. Nel frattempo, chi si fi da? E il treno, poi? Manco a parlarne. Sull'Intercity che da Napoli porta in riva allo Stretto una signora in trasferta per un evento del Lions si lamenta: «Uffa, certo che non si arriva mai!» E ha ragione: ci vogliono cinque ore. Con un Frecciabianca o un Frecciargento intorno alle quattro, e da Salerno in giù molti servizi (come il wi-fi) sembrano sparire. «Ora ci vuole l'Alta velocità fi no a Reggio», ha detto Renzi. Quella che permette a un bolognese di accompagnare i fi gli a scuola, andare a prendere il caffè in Piazza della Signoria, fare un po' di shopping e tornare in tempo per riprenderli. O a un milanese di andare a Roma, sbrigare i suoi affari e rincasare per cena. Nell'ottobre 2015 il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio annunciò entro quest'anno i treni a 200 chilometri all'ora anche sulla tratta Salerno-Reggio. Per ora i risultati non si vedono. E i reggini, che nel frattempo si preparano al boom turistico che verrà aprendo bed&breakfast negli antichi palazzi del centro, la prendono con fi losofia e un po' di ironia: «ha aperto il Museo archeologico, ora bisogna trovare qualche trireme che ci porti i turisti». Una battuta, forse. Ma non troppo. © Riproduzione riservata Foto: Il Castello Aragonese di Reggio Calabria Palazzo Piacentini, sede del il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (Manrc) Turisti di fronte a uno dei Bronzi di Riace 11/05/2016 Pag. 1 Ed. Bologna diffusione:235298 tiratura:335733 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tassa sui turisti un business da 4,7 milioni In un anno introiti cresciuti di un terzo La maggior parte sarà investita in cultura Sono aumentati i visitatori e il tributo ELENORA CAPELLI IN CITTÀ aumentano i turisti e l'imposta di soggiorno tocca la quota record di 4,7 milioni. Un "tesoretto" che è entrato nelle casse di Palazzo d'Accursio nel 2015 e che nel futuro può ancora aumentare. Se questa cifra rappresenta infatti già un incremento significativo di 1 milione di euro rispetto all'anno precedente, i numeri del turismo continuano a crescere. Nel 2015 ci sono stati più di 1 milione di arrivi in città e 2 milioni di pernottamenti, ma i primi numeri del 2016 registrano un ulteriore crescita. I soldi portati dai turisti vanno a Bologna Welcome (1,5 milioni), alla manutenzione (100 mila euro) e alla cultura, che divide più di 2 milioni tra Comunale, Arena del Sole, musei e biblioteche. CAPELLI A PAGINA II IMPOSTA di soggiorno da record, tra l'aumento dei turisti e quello delle tariffe, nelle casse di Palazzo d'Accursio sono entrati ben 4.731.000 euro nel 2015. Non si tratta di previsioni, come quelle contenute nel budget, ma di incassi veri e propri registrati a consuntivo. Un tesoretto in crescita: non solo rispetto al 2014 c'è un aumento di oltre un milione (erano 3.679.000 gli incassi dell'anno precedente, mentre nel 2013 ci si fermava a quota 3.134.000 euro), ma anche il futuro appare roseo. Il turismo a Bologna infatti colleziona segnali positivi. Per arrivare a 4,7 milioni di euro, bisogna considerare che l'anno scorso gli arrivi sono aumentati del 4,7% rispetto al 2014, mentre le presenze turistiche hanno segnato un +1,1%. Sono soprattutto i numeri assoluti a spiegare il fenomeno, con 1.160.322 arrivi nel 2015 e oltre 2 milioni di pernottamenti. I primi mesi di quest'anno fanno comunque ben sperare per il futuro: nel mese di marzo, complici le feste pasquali, in città sono sbarcati oltre 98 mila visitatori, il 5,3% in più rispetto allo scorso anno. Di pari passo corrono i numeri dell'aeroporto Marconi, che ad aprile ha superato i 600mila passeggeri, una cifra di solito riservata ai periodi estivi. L'aumento delle tariffe (circa 50 centesimi al giorno in più per ogni fascia di prezzo, e 1 euro di aumento per le camere di lusso) ha messo la ciliegina sulla torta. Quello che arriva dal turismo è un tesoretto che fa gola a molti. Con le entrate dell'anno scorso sono stati finanziati servizi turistici e di promozione della città, iniziative culturali e un po' di manutenzione cittadina. «A Bologna Welcome sono andati 1,5 milioni di euro - spiega l'assessore Matteo Lepore - mentre il grosso va al settore Cultura». Al netto dei 100mila euro per la manutenzione, con cui «sono stati ripuliti i muri dai graffiti e sono stati curati i monumenti», come spiega Riccardo Malagoli, la quota più consistente va alle iniziative che richiamano i turisti. L'assessore Davide Conte riepiloga l'uso dei 2 milioni in questione, divisi tra l'organizzazione del Capodanno, il Teatro Comunale (cui sono stati destinati 400mila euro attinti a tassa di soggiorno e avanzo di bilancio), i musei civici che ne incassano 510mila, e Arena del Sole e biblioteche che si dividono il resto. I NUMERI 4,7 mln GLI INTROITI NEL 2015 Nel 2015 dalla tassa di soggiorno sono stati incassati 4,7 milioni 50 cent AUMENTI DI 50 CENTESIMI Per arrivare a questa cifre la tassa è stata ritoccata al rialzo 1.160.322 1 MILIONE DI OSPITI Nel 2015 il turismo è cresciuto con 1.160.322 arrivi Foto: BENVENUTI IN CITTÀ Un gruppo di turisti in piazza Maggiore. Tra il 2014 e il 2015 le presenze in città sono cresciute dell'1,1% SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 8 10/05/2016 Pag. 4 N.14 - 4 maggio 2016 L'Agenzia di Viaggi diffusione:14500 Nella stagione dei rischi le polizze si evolvono GARANZIE Le compagnie assicurative lanciano prodotti per il travel che prevengono le emergenze, compresi attentati e disastri. E l'offerta è sempre più personalizzata AXA ASSISTANCE Più semplice e veloce, il nuovo sito piace alle adv Axa Assistance chiude il primo trimestre 2016 con un +60% rispetto all'anno precedente. Il nuovo sito Tripy.net ha ottenuto un ottimo riscontro da parte delle agenzie che lo trovano fruibile, semplice e veloce. Axa Assistance ha rinforzato ulteriormente la squadra commerciale, che ormai copre direttamente tutto il territorio Italiano. Stéphane Coulot , ceo Axa Assistance Italia, commenta: «Le agenzie di viaggi vendono sempre di più la garanzia annullamento, e meno le polizze sanitarie. Abbiamo quindi deciso di tagliare le tariffe sulla polizza Health Care, applicando uno sconto del 15% fino alla fine di settembre, per agevolare le agenzie di viaggi alla vendita delle polizze sanitarie soprattutto sulle destinazioni a medio e lungo raggio, dove la necessità di tale copertura assicurativa è evidente. Infine, a conferma della nostra verve innovativa, stiamo valutando altre novità sia a livello di prodotto sia a livello di garanzie». EUROP ASSISTANCE Piano di incentivazione con tre "missioni spaziali" Per premiare l'impegno delle agenzie di viaggi nella vendita e promozione delle polizze, Europ Assistance ha lanciato Mission to Win, nuovo piano di incentivazione 2016. Tre le missioni spaziali: Mission to the Moon (appena conclusa), Mission to Mars e Mission to Jupiter. La sfida consiste nell'incrementare le vendite nel minor tempo possibile, e per ogni fase saranno premiate le 25 agenzie con le migliori performance. «Il canale delle agenzie di viaggi è per noi importantissimo», sostiene Piero Dacquino , market manager tourism & utilities di Europ Assistance Italia, annunciando tre nuovi incarichi per il mercato travel retail: Massimiliano Sibilio per tutto il Nord Italia, con anche la responsabilità dei segmenti Transportation e Online su tutto il territorio nazionale; Luca Martellosio per il Centro Italia, con la responsabilità del segmento Network e Business Travel; e Alessandro Cocciola per il Sud Italia. Sul fronte dell'aggiornamento della gamma di prodotto, si ricordano le new entry, novità assolute per le assicurazioni travel, Viaggi Nostop Wedding, per assicurare il giorno del sì e la luna di miele, e Bike Noproblem Ciclotour, dedicata alle vacanze su due ruote. Inoltre, conclude Dacquino, «abbiamo esteso l'operatività della copertura di assistenza e rimborso spese mediche anche in caso di atti di terrorismo». ALLIANZ Globy Crociere, la formula per i crocieristi Allianz Global Assistance ha lanciato Globy Crociere, la prima polizza che risponde alle necessità dei crocieristi supportando l'offerta delle agenzie di viaggi su questo specifico target. «Grazie a questa nuova polizza assicurativa annullamento delle prenotazioni, smarrimento dei bagagli, assistenza sanitaria e legale, interruzioni anticipate e ritardi non rappresentano più un problema», afferma il direttore commerciale Renato Avagliano , che ricorda anche come il ruolo di Allianz Global Assistance come partner degli operatori del settore si sia recentemente arricchito con il Globy Open Day, una giornata al mese in cui le agenzie possono vivere in diretta l'esperienza della Centrale Operativa. La compagnia ha inoltre ricevuto una menzione di merito da AIFIn (Associazione Italiana Financial Innovation), per MyTravelAssistance, app per i viaggiatori che in sei mesi ha superato i 6.000 download. AMI ASSISTANCE Annullamento All-Risk per qualsiasi imprevisto La polizza individuale Amieasy di Ami Assistance, agente generale di Filo diretto Assicurazioni, oltre alla versione annullamento standard ora offre anche la formula Annullamento All-Risk, che rimborserà le penali per la mancata partenza per qualsiasi motivo imprevisto, incluse le cancellazioni dovute ad atti terroristici che avvengano nel luogo del soggiorno. «Con questa nuova garanzia - sottolinea Stefano Pedrone , responsabile divisione Turismo Gruppo Filo diretto - abbiamo voluto ribadire la nostra vicinanza al mercato turistico». IT INSURANCE Eventi di forza maggiore: ora c'è la copertura IT propone una nuova copertura assicurativa le maggiori spese incontrate dall'organizzatore di viaggi per eventi di forza maggiore (scioperi, eventi naturali, eccetera). L'attività di IT non si limita alla tutela dell'agenzia ma, dopo aver presentato il nuovo prodotto Basic, con 500mila euro di SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ASSICURAZIONI 10/05/2016 Pag. 4 N.14 - 4 maggio 2016 L'Agenzia di Viaggi diffusione:14500 SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato spese mediche che si affianca agli altri prodotti che arrivano a 4 milioni, si appresta a lanciare sul mercato nei prossimi mesi tre novità: un prodotto solo Assistenza e Spese Mediche, una garanzia annullamento senza franchigia per tutelare al 100% il passeggero, e la nuova polizza di Assistenza Legale per i passeggeri. INTERMUNDIAL Arriva Pack Plus 2016 per adv e operatori InterMundial, tra i broker leader nelle assicurazioni viaggio sul mercato spagnolo, presenta in Italia Pack Plus 2016 pensato per le adv e gli operatori turistici. «Da 22 anni lavoriamo con dedizione e passione nel turismo. Per questo le nostre soluzioni sono il risultato di una profonda conoscenza del mercato», spiega il country sales manager Miguel de Alvarado . 10/05/2016 Pag. 8 N.14 - 4 maggio 2016 L'Agenzia di Viaggi diffusione:14500 Fondo di Garanzia ancora "al buio" ANALISI Meno due mesi alla scadenza imposta dal governo, ma ancora nessuna certezza. Un countdown "assillante" alla vigilia dell'alta stagione turistica A.L. Mancano meno di due mesi allo scadere del termine imposto dal governo all'industria dei viaggi organizzati per dotarsi di coperture assicurativo-finanziarie sufficienti a fronteggiare eventuali fallimenti e gravi disservizi. Un countdown sempre più assillante per stabilire la percorribilità di un Fondo di Garanzia "economicamente sostenibile" in grado di tutelare sia gli organizzatori di viaggio che i consumer-viaggiatori. Ed è proprio giugno il mese della verità, perché scatta di fatto l'alta stagione, il periodo di picco nelle prenotazioni e vendite di viaggi e soprattutto vacanze di soggiorno. Su questo fronte, da tempo, il mondo assicurativo lanciato segnali poco confortanti: non è stata, di fatto, trovata una soluzione ottimale o comunque una procedura virtuosa per sopire le preoccupazioni di tour operator e agenti di viaggi, più volte manifestate dalle stesse associazioni di categoria, da Astoi a Fiavet, da Assoviaggi ad Aiav. A dire il vero sono state proprio le compagnie d'assicurazione a ribadire, non più tardi di un mese fa, che l'impegno richiesto nel mondo dei viaggi "non è sostenibile" dalle sole società assicurative, che tra l'altro svolgono da sempre un'attività di assistenza. Ciò che il governo chiede, o per meglio dire, impone all'industria turistica italiana è un Fondo capiente ed efficiente, con una dotazione che - secondo esperti e consulenti legali delle stesse associazioni di categoria - implica il pieno coinvolgimento del sistema bancario. Ovvero l'unico in grado di sostenere un simile vincolo. Da qui le ipotesi che si rincorrono di settimana in settimana, tra le quali la più accreditata è quella di un Fondo istituito presso associazioni di categoria con il supporto delle banche. C'è poi un cono d'ombra che riguarda di una norma della direttiva Ue sui pacchetti di viaggio, evidenziato recentemente dal consulente legale di Fiavet, Federico Lucarelli: infatti, nel testo approvato in Europa, viene fatto esplicito riferimento a un "obbligo degli Stati membri di fornire garanzie pubbliche e private". Un passaggio non certo marginale, visto che proprio l'attuale governo italiano si è chiamato praticamente fuori da questa vicenda, riversando sulle imprese turistiche private un onere che non è esattamente a esclusiva competenza delle stesse. E secondo gli esperti della materia il richiamo dell'Ue a obblighi pubblici e privati non è casuale, perché di fatto vengono resi validi "tutti" i Fondi attualmente istituiti da Stati, Regioni o Lander che siano e questo per tutelare anche i clienti stranieri (extra-europei) che acquistano beni e servizi turistici da operatori Ue. Di recente il market manager Europ Assistance, Dacquino, ha provocatoriamente ricordato che ad oggi non c'è un decreto attuativo che contempli in modo circostanziato, non solo le modalità operative del Fondo, ma anche, e soprattutto, le sanzioni da infliggere a chi non ottempera agli obblighi di legge. Siamo dunque allo stallo, o per meglio dire, trattandosi di un Fondo, al buio totale, con l'aggravante che l'industria dei viaggi sta per entrare nel vivo della sua stagione commerciale. TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 11/05/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ASSICURAZIONI 10/05/2016 Pag. 16 N.5 - maggio 2016 tiratura:72000 Sorge nel cuore del distretto finanziario di Dubai, il nuovo Four Seasons Hotel Dubai International Financial Centre, il secondo nell'emirato dopo l'apertura, nel 2014, del Resort Jumeirah Beach. L'hotel offre servizi ad hoc pensati per la clientela business come check-in senza orario, trattamenti spa express, ma anche postazioni di lavoro ergonomiche e comodini illuminati con prese internazionali nelle 106 camere. Al suo interno anche uno spazio essibile, The Monogram, dove gli ospiti possono organizzare incontri di lavoro o ricreare il proprio ufficio per la giornata. SCENARIO TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 11/05/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOUR SEASONS RADDOPPIA A DUBAI 11/05/2016 Pag. 33 diffusione:172712 tiratura:244598 Millennials, è qui la festa L'hotel diventa social Connessioni veloci, spazi condivisi, eventi: il turismo giovane FRANCESCO OLIVO Cercano spazi da condividere, persone da incontrare, stanze colorate, connessioni veloci e comode: le possono trovare in un hotel tradizionale? A prima vista si direbbe di no, ma le cose stanno cambiando. Anche le grandi catene si stanno adeguando ai gusti dei Millennials, la generazione under 30 che viaggia tanto, ma lo fa in un modo diverso dal passato. A togliere polvere dai cari vecchi alberghi sono state le cifre, davvero allarmanti per il settore: il 75% dei giovani quando dorme fuori casa prenota su Airbnb o su piattaforme simili. Così, parallelamente alle battaglie di categoria sulle regole da imporre alla sharing economy, i grandi gruppi hanno cominciato ad adeguare le proprie strutture al mondo che cambia. L'Hilton ringiovanito La rivoluzione è talmente dirompente che persino Hilton, sinonimo antico di alberghi importanti e seriosi, ha deciso di darsi un po' di colore e non per modo di dire. La nuova collezione di alberghi Tru by Hilton innova completamente lo stile della casa: lobby aperta a tutti, perfetta per socializzare, per riposarsi, per incontri di lavoro informali, una parete digitale per i social network, un bar aperto 24 ore con prodotti biologici e persino una play zone, con giochi da tavola e schermi giganti. Le stanze ipertecnologiche e con pochi fronzoli, i prezzi sono bassi, massimo cento dollari e la palestra non mancherà mai. Non si tratta di un esperimento: ne apriranno presto 130 tra Canada e Stati Uniti, il primo a San Francisco alla fine del 2016 e lo sbarco in Europa è contemplato nei piani. Il fenomeno è tutt'altro che di nicchia: «Abbiamo calcolato che ci sono 18 milioni di potenziali clienti che cercano questo», racconta Alexandra Jaritz, responsabile del brand. Prima gli indipendenti «I primi ad adeguarsi sono stati gli hotel indipendenti, specie quelli americani spiega Mario Cardone, consulente e fondatore di Alliance for Hospitality - poi, più recentemente, ciascuna delle grandi catene ha creato una linea ad hoc». Gli esempi sono tanti, anche in Italia: Marriott ha aperto il Moxy a Malpensa, dove la camera si apre con lo smartphone invece della chiave. Vicino all'altro aeroporto, Linate, ha aperto Espresso Hotel, il primo a dichiararsi social praticamente dall'insegna. I giovani ricchi L'acronimo Henry, descrive il cliente a cui si rivolgono molti dei nuovi nati: High Earning, Not Rich Yet (alti guadagni, ma non ancora ricco). Chi va alla ricerca di questi nuovi spazi, infatti, non è più solo il viaggiatore che vuole risparmiare, al contrario c'è una fascia di giovani molto abbienti, disposti a spendere, ma non più negli hotel vecchia maniera. «L'idea dei ragazzi in viaggio con il sacco a pelo talvolta è fuorviante prosegue Cardone - e questa proliferazione di alberghi con nuovi standard è una risposta a una domanda finora inevasa». Due esempi: la catena spagnola Meliá, ha aperto la linea Me (si legge all'inglese), a Milano l'unico italiano, stanza super accessoriate, costose e molto alla moda. I Me ospitano feste (quelle sulla terrazza di Plaza Santa Ana a Madrid sono già leggenda in città) e in generale una clientela che vuole divertirsi. Stesso concetto ha spinto Westin ad aprire gli hotel W, il più noto è la vela di Barcellona, l'ultimo è stato inaugurato da poco ad Amsterdam: bar di tendenza, feste in piscina, corridoi psichedelici, stanze colorate e carissime. Più economiche, ma altrettanto alla moda le stanze di aLoft (anche qui, niente più chiave, la porta si apre con lo smartphone), il nuovo brand di Starwood, che punta forte sul bar aperto 24 ore e si mette in vetrina su Facebook. Il maggiordomo 2.0 L'influenza della sharing economy è evidente anche nella scelta di Room Mate, originale catena spagnola con alberghi anche in Italia, che ha creato BeMate, una piattaforma che affitta appartamenti selezionatissimi («ne scartiamo quattro su cinque» raccontano nel quartier generale Madrid) e con un «city mate» a disposizione per gli ospiti, una sorta di maggiordomo 2.0, sempre reperibile, che consiglia dove fare la spesa, trova una baby sitter e la farmacia aperta di notte. c I nuovi standard Stanze senza scrivania Tanto il pc si usa ovunque, anche sul letto Check-in sui social network Scompare il classico bancone della reception Ristorante: via i tavolini Sostituiti da grandi tavolate SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il caso 11/05/2016 Pag. 33 diffusione:172712 tiratura:244598 SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Aree comuni più grandi per socializzare, per incontri di lavoro informali, magari una play zone, con giochi da tavola e schermi giganti Foto: Festaioli La catena spagnola Melià ha aperto la linea Me che ospita feste (quelle sulla terrazza di plaza Santa Ana a Madrid sono già leggenda in città) 11/05/2016 Pag. 52 Ed. Torino diffusione:172712 tiratura:244598 Cesana, addio bob Nasce la "fabbrica della montagna" maurizio tropeano Il mercato c'è: francesi (3319), belgi (1496), brasiliani (1215), inglesi (1215) e russi (3599), in crescita rispetto al 2015. Nella stagione invernale l'84% della struttura è piena. Lo stesso succede a luglio e agosto. Ecco perchè Club Méditeranée non solo ha deciso di ampliare la struttura di Pragelato (12 milioni d'investimento, 105 stanze in più e 50 nuovi posti di lavoro), ma di realizzare al posto della pista del Bob di Cesana un nuovo resort di lusso. «La struttura - racconta Lorenzo Colomb, sindaco di Cesana - parte dal basso, occupa il 40 per cento della pista esistente e si ferma all'altezza dell'area archeologica che sarà riportata alla luce e si aggiungerà all'offerta turistica. In alto, invece, tutto sarà rinaturalizzato». Colomb sogna ad occhi aperti mentre sullo schermo della struttura di Pragelato scorrono le immagini del Club Med di Val Thorens. Se tutto andrà bene a natale del 2018 al posto di una «cattedrale nel deserto» ci sarà una struttura all'avanguardia., un resort che ricalca, almeno in parte, una curva del tracciato esistente che si raccoglie intorno ad una piazza interna che, durante l'inverno sarà sciabile. Ieri non sono stati sottoscritti documenti ufficiali ma il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha assicurato che «Regione e città metropolitana possono rispondere in modo affermativo alla richiesta scritta degli investitori: in 430 giorni è possibile completare l'iter di tutte le procedure di autorizzazione». Lo strumento? Lo sportello unico. E così Henri Giscard d'Estaing, presidente e direttore generale del Club Méditeranée può annunciare: «Da oggi inizia il conto alla rovescia per realizzare la fabbrica della neve». anche il governatore, rinunciando per una volta al suo stile politico «esageruma nen», e si lascia andare «qui è come nascesse la Fiat dei miei tempi». Al netto di paragoni e spot quel che conta sono i numeri: almeno 90 milioni di investimento per costruire un resort con mille posti letto in grado di far lavorare in modo diretto «400 persone che raddoppiano grazie all'indotto», precisa Henri Giscard d'Estaing. Chi costruirà il resort? «E' nostra intenzione valorizzare le imprese locali e quelle del territorio piemontese». Henri Giscard d'Estaing sottolinea altre possibili ricadute: «I nostri clienti internazionali - spiega - vengono perché attratti dalla bellezza del Piemonte e dall'enogastronomia. Più vengono da lontano più cercano queste offerte e noi faremo in modo che sui voli che mettiamo a disposizione da Tel Aviv a Mosca sia possibile offrire queste opportunità». Questo è il futuro ma per realizzarlo sarà necessario che il progetto superi gli esami geologici e di impatto ambientale. Il lavoro degli sherpa, guidati dal presidente della Fondazione XX marzo, Valter Marin, hanno individuato le strade da percorrere: «Adesso - spiega - si tratta di armonizzare il lavoro dei progettisti con quello dei funzionari che devono rispettare far rispettare le norme. Passo dopo passo porteremo a casa il risultato». Chi pagherà i costi dello smantellamento calcolati tra i 7 e gli 8 milioni? «Molto dipende dal tipo di progetto ma è chiaro che se la bonifica viene fatta dai privati avviene in tempi zero se tocca al pubblico i tempi si allungano». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pronti 90 milioni, nel cantiere le imprese locali 11/05/2016 Pag. 51 Ed. Abruzzo diffusione:116159 tiratura:152668 ROSETO Oggi, a Roma, saranno consegnate le Bandiere Blu. Non dovrebbe esserci Roseto, che vanta il prestigioso vessillo dal 1999. Dopo 17 Bandiere Blu consecutive uno smacco, proprio nell'anno della maggiore età. Aspettando l'ufficializzazione della Fee, tacciono il sindaco, Enio Pavone, e l'assessore all'ambiente, Fabrizio Fornaciari, per i quali la questione è un brutto colpo in vista delle amministrative. Commenta la notizia il candidato sindaco del PD, Sabatino Di Girolamo: "Ove la notizia fosse vera, saremmo di fronte a una ulteriore prova del carattere fallimentare della gestione Pavone, anche in un settore nevralgico come quello del turismo e dell'immagine della città. Posso soltanto augurarmi che la notizia non sia vera, perchè ho a cuore il successo di presenze turistiche nella città". E, in effetti, c'è grande amarezza in città, a mano a mano che la notizia inizia a farsi strada. Uno sconcerto bipartisan, perché il mancato riconoscimento è una mazzata all'immagine di Roseto, che ha nel turismo la prima voce del suo pil cittadino. Sulla Bandiera Blu arriva pure la dichiarazione di Rosaria Ciancaione, candidata sindaca della coalizione #amoroseto: "Il sindaco si assuma la responsabilità di questa vera e propria debacle. C'è urgente bisogno di cambiare la rotta e di guardare al futuro della nostra città, con un serio programma turistico e ambientale. Roseto senza la Bandiera Blu sarebbe la pesante eredità che Pavone lascia a tutti i cittadini rosetani. Non credo che anche questa volta il primo cittadino avrà il coraggio di contestare i risultati delle analisi delle acque del litorale rosetano. Ha però il dovere di spiegare ai cittadini perché tutto questo è successo". La pessima notizia della Bandiera Blu che potrebbe non sventolare a Roseto, si somma a quella di uno studio nazionale della CNA, che vede Roseto degli Abruzzi secondo peggior comune abruzzese, dietro Sulmona, per il peso della tassazione complessiva, il cosiddetto "total tax rate" che racchiude Imu-Tasi, Tari, Irap, Ivs (contributi sul lavoro), Irpef, addizionali regionali e comunali. Se Sulmona comanda con il 64,5%, Roseto è sul 64,2%. Questo significa che un piccolo imprenditore (artigiano o commerciante) del Lido delle Rose lavora dal primo gennaio al 23 agosto per il fisco e solo successivamente per sé e per la propria famiglia. Luca Maggitti © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 11/05/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Niente bandiera blu: la polemica è politica Edizione del: 11/05/16 Estratto da pag.: 33 Foglio: 1/2 Peso: 1-3%,33-12% Servizi di Media Monitoring Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 106-141-080 Sezione: POLITICA INDUSTRIALE Dir. Resp.: Roberto Napoletano Tiratura: 376.775 Diffusione: 195.317 Lettori: 907.000 Peso: 1-3%,33-12% Servizi di Media Monitoring Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 106-141-080 Sezione: POLITICA INDUSTRIALE Edizione del: 11/05/16 Estratto da pag.: 33 Foglio: 2/2 Edizione del: 11/05/16 Estratto da pag.: 14 Foglio: 1/1 Peso: 4% Servizi di Media Monitoring Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 106-141-080 Sezione: SETTORI E IMPRESE Dir. Resp.: Roberto Napoletano Tiratura: 376.775 Diffusione: 195.317 Lettori: 907.000 11/05/2016 Pag. 3 Brescia7 diffusione:15000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Turismo, dati ok ma i contratti di lavoro restano al palo. Venerdì giornata di sciopero (ces) I dati Istat, Banca d' Ital ia, Alberghi-Confindustria e Federalberghi sono concordi: il turismo conferma anche nei primi mesi del 2016 segnali di consolidamento e di costante ripresa. Il rovescio della medaglia, purtroppo, è il mancato rinnovo dei contratti di lavoro di settore con tre milioni di addetti a livello nazionale che hanno buste paga ferme al 2013. Una mancanza di valorizzazione del personale alla quale i sindacati hanno deciso di rispondere con lo sciopero. Venerdì 6 maggio hanno incrociato le braccia per l' intera giornata baristi, camerieri, cuochi, addetti alle mense, receptionist, lavoratori dei fast food e impiegati delle agenzie di viaggio. A loro si sono aggiunti - an ch' essi alle prese col problema dei rinnovi - addetti delle farmacie e operai delle imprese di pulizia i cui contratti rientrano nel settore del terziario. Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs denunciano una situazione grave, senza precedenti nel settore, determinata da controparti datoriali (Federturismo/Aica/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Alleanza Cooperative Italiane, Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio) «che pretendono che gli aumenti salariali siano sostanzialmente una semplice partita di giro che non porterebbe alcun vantaggio concreto ai lavoratori. Un atteggiamento inaccettabile che ripropone il tema più ampio della dignità del lavoro e della valorizzazione delle professionalità». La giornata di sciopero è stata caratterizzata da presidi e mobilitazioni a livello regionale e territoriale. A Brescia si è tenuto un presidio dalle 9 alle 13 nel piazzale antistante gli ingressi dell' Ospedale Civile. FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA - Rassegna Stampa 11/05/2016 5 Edizione del: 11/05/16 Estratto da pag.: 31 Foglio: 1/1 Peso: 37% Servizi di Media Monitoring Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 061-120-080 Sezione: CONFINDUSTRIA Dir. Resp.: Luciano Fontana Tiratura: 390.726 Diffusione: 395.884 Lettori: 2.477.000 Edizione del: 11/05/16 Estratto da pag.: 17 Foglio: 1/1 Peso: 3% Servizi di Media Monitoring Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 106-141-080 Sezione: POLITICA INDUSTRIALE Dir. Resp.: Virman Cusenza Tiratura: 126.039 Diffusione: 158.213 Lettori: 1.125.000