Insufficienza renale cronica e dietoterapia
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Insufficienza renale cronica e dietoterapia
Insufficienza renale cronica e dietoterapia Tabella educazione alimentare Fase 1 - una funzione renale normale In presenza di una nefropatia evolutiva è una fase prettamente educativa. Prevenire la sclerosi glomerulare, correggere il sovrappeso, se presente, correggere la dislipidemia, controllare la ipertensione arteriosa. L’indicazione proteica è di 1g/pro kg di peso ideale/die, (Kopple) perché corregge l’eccesso senza sconfinare nel difetto, secondo la FAO /OMS il fabbisogno sarebbe 0,8 g di proteine /pro kg/die Fase 2 - insufficienza renale lieve, creatininemia (tra 1,5 e 2,5 mg/dl) Tutti gli obiettivi della fase 1 sono da raggiungere, ai quale si aggiunge la prevenzione dell’osteodistrofia. Si riduce a 0,85 g di proteine, pro kg l’apporto proteico di queste proteine il 60 % di origine animale (0,5 gr) per garantire l’apporto di AA essenziali. Fase 3 - insufficienza renale marcata (creatininemia tra 2,5 e 8 mg/dl ) La riduzione proteica è marcata: 0,6 gr / kg di peso ideale/die di cui lo 0,5 di origine animale, per garantire l’apporto di AA essenziali senza usare integratori farmacologici. Vanno ridotte le proteine non nobili, si impone l’introduzione di prodotti come pane e pasta aproteici per ridurre le proteine di origine vegetali. Non bisogna assolutamente ridurre l’apporto calorico per evitare malnutrizione (35 Kcal pro kg di peso ideale). Controllare la fosforemia e contenere l’iperfosforemia con chelanti. In questa fase le restrizioni sono pesanti e solo una motivazione molto alta, come quella di allontanare l’inizio della dialisi, può migliorare la compliance dietetica, difficile da raggiungere sia per la monotonia della dieta che per i sintomi gastro intestinali. Fase 4 - insufficienza renale molto marcata (creatininemia > 8 mg/dl) La dieta è vista solo come alternativa temporanea, prima di iniziare la dialisi, con le stesse indicazioni della fase 3 o in alternativa una dieta vegetariana stretta ( 0,3 g di proteine vegetali e l’aggiunta di AAE e cheto analoghi). L’apporto di fosfati è molto ridotto, come pure quello di calcio e vitamine, che dovranno essere integrate per via farmacologica. Quesito Raccomandazioni Linee Guida EBM di riferimento Note Nutrizione in Emodialisi 35 Kcal/Kg di PI/die nella maggior parte dei pazienti Importanza dell’apporto calorico per prevenire la malnutrizione e nel bilancio dell’azoto 1000-1400mg (32-45mmol) di Fosforo/die EDTA/ERCA European Guidelines for the Nutritional Care of Adult Renal patients Dietitians’ Special Interest Group of the EDTNA/ERCA, October 2002 2000-2500mg (50-65mmol) di Potassio/die 18002500 mg (80-110mmol) di Sodio/die Practical aspects of dietary management of adult patients with advanced renale disease. Maranne Vennegoor SRD 30Kcal/Kg di PI/die nell’anziano e nei paz. con attività ridotta 1-1,2 g di proteine/Kg di PI/die 500ml di liquidi/die + una quantità pari alla diuresi residua Valori di riferimento per una taglia media (60-80 Kg) Conoscenza degli alimenti e del loro contenuto di P,K, dei metodi di cottura, livelli ematici ottimali, incremento ponderale interdialitico Integrazione di vitamine idrosolubili, folati e vit B12 e minerali se necessario