Concerto Coro Polifonico Luca Marenzio
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Concerto Coro Polifonico Luca Marenzio
Concerto Coro Polifonico Luca Marenzio di Darfo Boario Terme Direttore: Don Alberto Donini Verso il Decennale “LA FUNSCIU’” Santuario Madonna del Monte Esecuzione in prima assoluta del mottetto “Surge, propera, amica mea” composto appositamente in occasione del Decennale dal Maestro Giancarlo Facchinetti Domenica 19 aprile 2009, ore 21:00 Gianico PROGRAMMA DEL CONCERTO GREGORIANO O Sapientia antifona ZOLTAN ZODALY 1882-1967 Adventi enek a 3 v.d. G. P. DA PALESTRINA 1525 CA- 1595 COMPONENTI DEL CORO Soprani: Contralti: Gloria dalla Missa brevis a 4 v.d. Antonietta Baldi Maddalena Cotti Piccinelli ANTON BRUCKNER 1824-1896 Virga Jesse Mottetto a 4 v.d. Laura Cortesi Chiara Ducoli Miriam Mondini Martina Laffranchini OSWAL JAEGGI 1913- 1963 Salve Mater! a 4 v.d. Maria Rosa Gheza Mirella Pedretti Monica Mensi Tiziana Richini ZOLTAN ZODALY 1882-1967 Stabat Mater a 4 v.d. Raffaella Ravellini Attilia Saviori FRANCIS POULENC 1899 -1897 Salve,Regina a 4 v.d. GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA Sicut cervus (Prima par) Sitivit anima mea (Secunda par)s Mottetto a 4 v. d. GIANCARLO FACCHINETTI 1936 JOHANN SEBASTIAN BACH 1685- 1750 Antonella Todeschini Non est qui invocet Mottetto a 4 v. d. O Haupt voll Blunt und Wunden Corale a 4 v.d. da Mattaus –Passion BWV 244 DOMENICO BARTOLUCCI 1917 O Sacrum convivium Mottetto a 4 v.d. SERGEY RACHMANINOV 1873-1943 Ave Maria a 4 v.d. GIANCARLO FACCHINETTI 1936 Surge,propera,amica mea Mottetto a 4 v.d. Prima esecuzione assoluta Tenori: Gianluigi Balzarini Ugo Braghini Moreno Lazzaroni Diego Pedersoli Leandro Rondini Bassi: Gio Lodovico Baglioni Diego Barucco Gabriele Mazzoli Giuseppe Pedersoli Paolo Pedersoli Oliviero Valzelli CURRICULUM DEL DIRETTORE Alberto Donini ha iniziato gli studi musicali con Tullio Stefani durante gli anni di formazione nel Seminario Vescovile di Brescia e si è diplomato in Musica corale e direzione di coro e in Composizione sotto la guida di Giancarlo Facchinetti presso il Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia. Con Luigi Agustoni e Fulvio Rampi ha studiato canto gregoriano presso il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra di Milano, conseguendo il Magistero in Canto Gregoriano. Ha frequentato per un quadriennio i Corsi internazionali di perfezionamento in Paleografia musicale organizzati dall’Università degli Studi di Trieste. Ha seguito corsi e seminari tenuti da Giovanni Acciai, Luigi Agustoni, Giacomo Baroffio, Giulio Cattin, Johannes Berchmans Göschl, Godehard Joppich, Daniel Saulnier e Alberto Turco. Dal 1990 al 1996 ha diretto la Schola Cantorum Gregoriana del Seminario Vescovile di Brescia. Alla guida di questo gruppo ha preso parte a varie manifestazioni musicali, collaborando, fra l’altro, con Luigi Ferdinando Tagliavini nell’esecuzione della Messa della Domenica di Girolamo Frescobaldi sull’organo Antegnati della chiesa di S. Giuseppe in Brescia nel 1990 e intervenendo alla Messa di S. Cecilia per la “Stagione concertistica 1995 della Pace” di Brescia. È stato membro di giurie in concorsi corali di esecuzione polifonica e ha tenuto lezioni e conferenze nell’ambito di iniziative di aggiornamento professionale di docenti su temi attinenti la storia della musica sacra. Ha tenuto lezioni di prassi esecutiva del canto gregoriano in vari corsi di direzione di coro e pratica corale diretti da Giovanni Acciai. Ha tenuto seminari sulla prassi esecutiva del canto gregoriano al Conservatorio G. Verdi di Milano e ha insegnato presso l’Università degli Studi di Trieste sede di Portogruaro, nel Corso di laurea in Scienze della Formazione – indirizzo musicologico. Ha insegnato Educazione musicale presso il Centro Studi Angelo Zammarchi del Seminario Vescovile di Brescia. Attualmente insegna Musica Sacra presso il medesimo Seminario e tiene il corso di Canto gregoriano al Conservatorio G. Verdi di Milano nel Triennio superiore di Direzione di Coro. Dal 2002 collabora con l’ensemble gregoriano Vocale Consortium. CURRICULUM DEL CORO Il Coro Polifonico «Luca Marenzio», oggi composto da ventitrè cantori, si costituito nel 1968 sotto la guida di Lino Chiminelli; nel 1992 la direzione del Coro stata affidata a Luigi Marzola, nel 1996 a Giovanni Duci, nel 1998 a Francesco Gatta, ed a partire da settembre 2004 a Don Alberto Donini, attuale direttore. Ha in repertorio composizioni sacre e profane, sia a cappella sia accompagnate da vari organici, che spaziano fra il tardo Medio Evo e il nostro secolo. Sin dai primi anni di attività ha tenuto concerti e partecipato a numerosi concorsi e rassegne di prestigio in Italia e all’estero, riscuotendo ampi successi di critica e di pubblico, oggi come ieri confermati dai brillanti piazzamenti conseguiti, fra cui il secondo premio (primo non assegnato) e il premio speciale della giuria per la migliore esecuzione del brano d’obbligo al V Concorso Polifonico di Palazzo Pignano (Cremona) 1994; e il diploma d’argento al Concorso Internazionale “In... canto sul Garda” a Riva del Garda ottobre 2001, miglior piazzamento tra i cori italiani presenti nell’intera rassegna. Ha collaborato con vari gruppi strumentali, tra i quali l’Orchestra del Festival pianistico Brescia-Bergamo diretta da Agostino Orizio, l’Orchestra Vox Aurae diretta da Giancarlo de Lorenzo, il Gruppo fiati Musica Aperta di Bergamo diretto da Pieralberto Cattaneo e l’Orchestra degli “Amici del Conservatorio” di Darfo Boario Terme diretta da Renato Beretta. Nel 1995 ha ottenuto grande successo di critica e di pubblico per le varie esecuzioni in Brescia e Provincia del Requiem KV 626 di Mozart, e nel ‘97 per il Requiem in Mi bemolle maggiore di Mayr, poi eseguito anche al Festival Internazionale di Pordenone. In questi ultimi anni si è pure dedicato con particolare attenzione a musicisti bresciani: in un concerto per il decennale della morte di Giulio Tonelli (Passirano, Chiesa parrocchiale di San Zenone), nella serata musicale che il Conservatorio di Brescia ha dedicata a Isidoro Capitanio (Brescia, Teatro «San Carlino»), nella celebrazione del centenario della nascita di Luigi Manenti (Brescia, Chiesa di Santa Maria della Pace), nella rassegna Sguardi sulla musica bresciana con il concerto Un secolo di musica sacra: da Isidoro Capitanio a Giancarlo Facchinetti (Brescia, Chiesa di Santa Maria in Silva). Fra il 1998 e il 2000 si è esibito, con numerose repliche al Teatro «San Carlino» di Brescia e presso vari centri della Provincia, nel concerto animato Giovani a Concerto: dal Gregoriano ai Beatles, con un repertorio a cappella che ha spaziato, attraverso generi diversi, dall’XI secolo ai giorni nostri. Nel febbraio del 2004 ha partecipato a tre spettacoli all’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito della rassegna organizzata dall’accademia Santa Cecilia per sensibilizzare i bambini all’ascolto della musica. Sono da ricordare inoltre : • il concerto tenuto il 20 gennaio 2007 a Brescia presso il Santuario di S. Angela Merici nell’ambito delle manifestazioni per la ricorrenza del bicentenario della canonizzazione; • la partecipazione alle celebrazioni della Settimana Santa, presiedute dal Vescovo Giulio Sanguineti, nella Cattedrale di Brescia : Giovedì Santo 5/04/2007 in Cena Domini Venerdì Santo 6/04/2007 in Passione Domini Sabato Santo 7/04/2007 Veglia Pasquale. TRADUZIONI DEI BRANI JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750) O HAUPT VOLL BLUT UND WUNDEN a 4 v. d. 1. O Haupt voll Blut und Wunden, voll Schmerz und voller Hohn! O Haupt, zu Spott gebunden Mit einer Dornenkron! O Haupt, sonst schön gezieret Mit höchster Ehr und Zier, aber hoch schimpfieret; gegrüβet seist du mir! 1. O capo pieno di sangue e di ferite, pieno di dolore e di derisione! O capo, legato per scherno con una corona di spine! O capo, solitamente abbellito con massimi onori e ornamenti, eppure ora gravemente insultato: ricevi il mio saluto! 2. Du edles Angesichte, vor dem sonst schrickt und scheut das groβe Weltgerichte, wie bist du so bespeit! Wie bist du so erbleichet, wer hat dein Augenlicht, dem sonst kein Licht nicht gleichet, so schändlich zugericht’t? 2. Tu nobile volto al cui cospetto prova timore e sgomento il grande giudizio universale, come ti hanno sputato addosso! Come sei impallidito; chi ha la luce dei tuoi occhi, cui nessun altra luce somiglia, così ignobilmente deturpato? DOMENICO BARTOLUCCI (1917) O SACRUM CONVIVIUM O sacrum convivium in quo Christus sumitur, recolitur memoria passionis eius; mens impletur gratia et futurae gloriae nobis pignus datur. Alleluia. O sacro convito in cui Cristi è nostro cibo, si perpetua il memoriale della sua passsione, l’anima nostra è colmata di grazia, e ci è dato il pegno della gloria futura. Alleluia. GIANCARLO FACCHINETTI (1936) SURGE, PROPERA, AMICA MEA a 4 v. d. (Cantico dei Cantici 2, 10b-14) Surge, propera amica mea, Columba mea, formosa mea, et veni. Iam hiems transiit; Imber abiit et recessit. Flores apparuerunt in terra nostra, Tempus putationis advenit; Vox turturis audita est in terra nostra; Ficus protulit grossos suos; Vineae florentes dederunt odorem suum. Surge, amica mea, speciosa mea, et veni: Columba mea, in foraminibus petrae, in caverna maceriae, Ostende mihi faciem tuam, Sonet vox tua in auribus meis; Vox enim tua dulcis, et facies tua decora Alzati, corri in fretta, amica mia, mia colomba, mia bella, e vieni. L'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni. O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, e il tuo viso è leggiadro. GREGORIANO trad. Renato Laffranchi O Sapientia O sapienza Sapientia, quae ex ore Altissimi prodisti, attingens a fine usque ad finem fortiter, suaviter disponensque omnia: veni ad docentum nos viam prudentiae. Che sei uscita dalla bocca dell’Altissimo Che realizzi tutti i tuoi disegni con forza E soavemente disponi tutte le cose Vieni ad insegnarci la via della saggezza. ZOLTÁN KODÁLY ( 1882 – 1967) ADVENTI ENEK a 3 v. d. In quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dal paese d’Egitto. (Esodo 12, 51) Veni, veni Emmanuel, Captivum solve Israel, Qui gemit in exilio, Privatus Dei Filio. Gaude! Gaude! Emmanuel nascetur pro te Israel. Vieni, vieni Emmanuel, libera il prigioniero Israele, che geme nell’esilio, privato del figlio di Dio. Rallegrati! Rallegrati! L’Emmanuele nascerà per te, o Israele. Veni o Jesse Virgula, Ex hostis tuos ungula, De specu tuos tartari Educ de antro baratri, Gaude! … Vieni o virgulto di Iesse, strappa i tuoi dagli artigli del nemico conduci fuori i tuoi dall’oscurità del baratro. Rallegrati! … Veni, veni o Oriens, Solare nos adveniens; Noctis repelle nebulas, Dirasque noctis tenebras. Gaude! ... Vieni, vieni o Oriente, giungendo a noi luminoso; scaccia le nebbie della notte e le tenebre della notte. Rallegrati! … Veni clavis davidica; Regna reclude caelica; Fac iter tutum superum, Et claude vias inferum. Gaude! ... Vieni, o chiave di Davide, schiudi i celesti regni; rendi il cammino del cielo sicuro e chiudi le vie degli inferi. Rallegrati! … Veni, veni, Adonai, Qui populo in Sinai, Legem dedisti vertice, In maiestate gloriae. Gaude! … Amen. Vieni, o Adonai, che al popolo dall’alto del Sinai desti la legge, nella maestà della gloria. Rallegrati! … Amen. ANTON BRUCKNER (1824- 1896) VIRGA IESSE (1885) a 4 v. d. FRANCIS POULENC ( 1899 – 1963) SALVE REGINA a 4 v. d. (1941) Virga Iesse floruit: Virgo Deum et hominem genuit. Pacem Deus reddidit, in se reconcilians ima summis. Salve, Regina, Mater misericordiae; vita, dulcedo et spes nostra, salve. Ad te clamamus, exules filii Hevae. Ad te suspiramus, gementes et flentes in hac lacrimarum valle. Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. Et Iesum, benedictum fructum ventris tui, nobis, post hoc exilium, ostende. O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria. Il germoglio di Iesse fiorì: la Vergine ha dato alla luce il Dio e uomo. Dio ha ridonato la pace, riconciliando in sé le profondità e le altezze. OSWALD JAEGGI (1913 – 1963) SALVE MATER MISERICORDIÆ 1. Salve mater misericordiae, mater Dei et mater veniae, mater spei et mater gratiae, mater plena sanctae letitiae, o Maria! 1. Salve, o madre di misericordia, Madre di Dio e madre di perdono, madre di speranza e madre di grazia, madre ricolma di santa letizia, o Maria! 2. Salve decus humani generis, salve virgo dignior ceteris, quae virgines omnes transgrederis, et altius sedens in superis, o Maria! 2. Salve, o decoro del genere umano, salve, o Vergine, più degna delle altre, tu che eccelli su tutte le vergini e siedi in cielo sul più alto seggio, o Maria! 3. Salve felix virgo puerpera: nam qui sedet in Patris dextera, caelum regens et aethera, intra tua se clausit viscera, o Maria! 3. Salve, beata vergine madre: Colui che siede alla destra del Padre e governa il cielo, la terra e gli astri si è rinchiuso nel tuo seno, o Maria! 4. Te creavit Pater ingenitus, obumbravit te Unigenitus, fecundavit te Sanctus Spiritus, tu es facta tota divinitus, o Maria! 4. Te creò l’increato Padre, ti coprì della sua ombra l’Unigenito, te rese madre il Santo Spirito; sei tutta opera divina, o Maria! Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva. A te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA (1525 – 1594) SICUT CERVUS a 4 v. d. Prima pars Sicut cervus desiderat ad fontes aquarum: ita desiderat anima mea ad te, Deus. Come il cervo anela le sorgenti di acqua, così la mia anima sente il desiderio di te, Dio. Secunda pars Sitivit anima mea ad Deum fontem vivum: quando veniam et apparebo, ante faciem Dei? Fuerunt mihi lacrymae meae panes die ac nocte, dum dicitur mihi quotidie: Ubi est Deus tuus? La mia anima ha avuto sete di Dio sorgente viva. Quando verrò e comparirò al cospetto di Dio? Ho avuto le mie lacrime alimento giorno e notte, mentre mi si diceva ogni giorno: “Dove è il tuo Dio?” GIANCARLO FACCHINETTI (1936) NON EST QUI INVOCET a 4 v. d. (Isaia 64, 6-8) ZOLTÁN KODÁLY (1882 – 1967) STABAT MATER a 4 v. d. 1. Stabat Mater dolorosa, iuxta crucem lacrimosa, dum pendebat Filius. 1. Stava la madre, addolorata e in pianto, presso la croce alla quale fu appeso il Figlio. 2. Cuius amimam gementem, contristatam et dolentem pertransivit gladius. 2. La sua anima gemente, contristata e afflitta, fu trafitta da spada. 3. Christe, cum sit hinc exire, da per Matrem me venire ad palmam victoriae. 3. Cristo, al momento di lasciare questo mondo, fa’ che, per intercessione di tua Madre, io riceva la palma della vittoria. 4. Quando corpus morietur, fac ut animae donetur Paradisi gloria. Amen. 4. Quando il corpo morirà, fa’ che all’anima sia donata la gloria del Paradiso. Amen. Non est qui invocet nomen tuum, qui consurgat et teneat te. Abscondisti faciem tuam a nobis, allisisti nos in manu iniquitatis nostrae. Et nunc, Domine, pater noster es tu, nos vero lutum et fictor noster tu et opera manuum tuarum omnes nos. Ne irascaris, Domine, satis et ne ultra memineris iniquitatis nostrae. Ecce, respice populus tuus omnes nos. Nessuno invocava il tuo nome, si riscuoteva per stringersi a te. Perché avevi nascosto da noi il tuo volto. Ci hai messo in balìa della nostra iniquità. E ora, Signore, tu sei nostro padre, noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma, siamo opera delle tue mani tutti noi. Non adirarti troppo, Signore, non ricordarti per sempre dell’iniquità nostra. Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.