Mr. Basket Augura Buone Feste
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n. 2 - Dicembre 2011 - Magazine del CSA Basket Agrate Mr. Basket Augura Buone Feste Marco Magenga: una panchina lunga 30 anni 1 n. 2 Dicembre 2011 Dicembre 2011 Gli Auguri di Mr. Basket! Una panchina lunga 30 anni di Marco Magenga Gemellaggio: un'esperienza che ci arricchisce di A Alf lfre lf redo re do B Bos osis os isio is Alberto Porta Giornalista Mediaset Il B Bas aske as kett Ag ke Agra rate ra te è semp mpre mp re p pre rese re sent se nte nt e sull we su web b di A Alb lber lb erto er to B Bar arte ar tese te sellllllii se La NBA fa un bel regalo a tutti gli appassionati di basket riprendendo a giocare proprio il giorno di Natale. Vero che avremo già il nostro bel da fare con regali e abbuffate, ma rivedere all’opera Kobe, Le Bron e il Gallo (peraltro già visto a Milano) non può fare che piacere, oltre che essere utile ai ragazzi del Basket Agrate per imparare qualche trucco del mestiere. Ne approfitto per mandare in retina tutti gli auguri possibili e immaginabili. Ai giocatori, ai tecnici, agli assistenti di ogni titolo e grado, oltre naturalmente alle famiglie. Agli atleti della prima squadra un “in bocca al lupo” particolare, candito e mandorlato. Ma il panettone lasciatelo a chi sta in tribuna a tifare. Voi mantenetevi agili e scattanti, ce n’è bisogno. Buone Feste a tutti! Settore Ospiti Palette e palettine 2 n. 2 Dicembre 2011 Una Panchina lunga 30 anni Marco Magenga si racconta Marco Magenga Capo Allenatore Serie C Regionale L’altra sera è arrivata la temuta richiesta del Presidente: “Marco, per il prossimo numero di Mr. Basket sarebbe bello se tu scrivessi un articoletto, un paio di pagine, avente per argomento i tuoi trent’anni in panchina”. Non mi piace parlare di me, in particolare di quello che ormai è andato: preferisco parlare di quello che spero di riuscire a realizzare, dei progetti, della voglia di aiutare i ragazzi a crescere, sia come atleti sia come uomini. Le richieste dei Presidenti, però, non possono mai essere disattese... anche se magari possono essere un po’ aggirate. Così, mettendomi davanti al mio curriculum cestistico, mi vengono in mente tante cose. Anzitutto, che il mio essere tifoso Simmenthal mi ha portato ad assistere per un buon numero di anni a tutte le partite e a parecchi allenamenti settimanali. Il mondo fuori era carico di tensioni sociali, l’Italia era nel pieno del boom economico e, su quell’onda, anche la pallacanestro era in una fase di crescita. Eravamo in pochi a seguirla e ci sentivamo come dei pionieri di un mondo che sarebbe venuto. A cinque anni il primo allenamento di minibasket: da allora non ho praticamente mai smesso. A giocare non ero granché: fondamentali ottimi, ma lento, non segnavo mai da fuori se non di tabella non dichiarata. Così l’attenzione per il sociale e per il prossimo, che in quel periodo permeava il mondo e che ha de- 1974: un giovanissimo Marco Magenga protagonista nel mitico Palalido di Milano terminato anche le mie categorie di pensiero, unita all’idea che tra l’essere un giocatore scarso e un decente istruttore fosse meglio la seconda opzione, ha fat3 to sì che prendessi la decisione di iniziare a frequentare i corsi della Federazione Italiana Pallacanestro. Uno dietro l’altro fino a diventare Allenatore Naziona- n. 2 Dicembre 2011 le. Ricordo le quaranta partite da arbitrare, la prima o la seconda forse proprio al Palazzetto S. Caterina: Fael Agrate contro... ? Dirigente della squadra di casa: Bosisio Angelo Dino. Già, fare l’istruttore, fare l’allenatore... Ma di chi, se non ti chiama nessuno e tu non sei uno che si propone in giro? Un giro di telefonate e con altri amici abbiamo costruito una squadretta, una piccola società, ho trovato una piccola sponsorizzazione per le maglie e le spese e via, qualche piccolo campionato e qualche prima esperienza. Una primavera arrivò la prima chiamata vera. Il Melzo, che allora con la prima squadra disputava i campionati nazionali, aveva una sola squadra giovanile: mi chiesero di occuparmi della formazione dell’intero settore. Questo feci per qualche anno, fino a formare tutte le categorie giovanili e arrivare ad allenare anche la prima squadra. Da lì ripercorrere tutta la storia sarebbe assai noioso per chi legge, e Marco Magenga tra i canarini nella recente trasferta di Dalmine questo non lo voglio. Ma mi piace ricordare mozione. Dopo quella stagione fu alcune figure. Gelmini, ad esemceduto, io non l’ho mai più visto pio: un “capellone”, come si dinella mia vita, ma il suo ricordo ceva allora, un ragazzo dall’umaè sempre vivo. Così come lo è nità straordinaria; l’anno della quello di alcuni ragazzi che ho promozione dalla D alla C (allora allenato e che non ci sono più: le categorie non erano divise in Stefano Manzoni, uno per tutti. gironi) giocò una sola partita e Poi gli anni di Sondrio: tra le altre le altre le vide dalla panchina, cose, che mangiate! E la Palladavanti aveva un mostro sacro canestro Milano, ancora recente per quei tempi, Claudio Rancati. reduce dai fasti della serie A. In L’anno precedente un minuscoseguito a Crema, a Vimercate, lo playmaker di Marnate, non a Paderno, in Piemonte a Ghempiù giovanissimo, ci aveva fatto me, a Oleggio. Quanti chilomeperdere per due volte su due; tri nella nebbia, e che pazienza quell’anno, il ragazzo dai lunghismia moglie! Poi di nuovo vicino simi capelli, partendo dal quinteta casa, a Vimercate, e, per non to gli si appiccicò addosso e non farsi mancare nulla, prima l’ugli fece ricevere che pochi pallona poi l’altra Cernusco. Esoneri ni, togliendolo dal gioco. Fu una senza mangiare il panettone (ma vittoria determinante per la pro4 io me lo sono comprato lo stesso da solo), subentri con salvezze insperate, promozioni in categoria superiore, persino un subentro a un collega che non aveva mai perso una partita nella stagione: fu in Piemonte, c’era solo da fare una brutta figura, e invece fu un’altra promozione. Ma soprattutto molti ragazzi, dai quali ho imparato molte cose sia del gioco della pallacanestro sia della vita. Ora Agrate, una società nella quale, fin dalla passata stagione, ho intuito la possibilità di realizzare molte belle cose, sia in termini di opportunità di socializzazione – così importanti in un periodo come quello che stiamo vivendo – sia in termini di opportunità di crescita e sviluppo agonistico per tanti ragazzi. Così, alla fine della passata stagione ho proposto al Presidente e ai Dirigenti della società di rinnovare la parte, diciamo così, più anziana del settore giovanile. In estrema sintesi, il progetto prevedeva la ricerca di ragazzi che intendessero l’attività sportiva come miglioramento delle proprie doti tecniche, atletiche e umane, al fine di realizzare una squadra che cerchi il migliore risultato sportivo possibile nel miglioramento delle qualità collettive. Si è cercato di formare il gruppo degli atleti inserendo anche elementi d’esperienza, a patto però che sposino questa filosofia. Sono stati quindi reclutati ragazzi per formare due gruppi: un gruppo under 19 e un gruppo under 21, che sono stati inseriti nel programma di lavoro della prima squadra. La Società ha sposato e sostenuto questo progetto, mettendo a disposizione degli atleti e di chi opera con loro tutte le possibili n. 2 Dicembre 2011 risorse: partecipano al progetto sia un Preparatore fisico sia un Fisioterapista notevolmente qua- lificati, e sono stati chiamati nello staff due istruttori che già negli anni passati hanno collaborato con me e, quindi, con me condividono il principio ispiratore dell’attività sportiva come mezzo per la formazione caratteriale, tecnica e fisica degli atleti. Si prevede di lavorare con questo gruppo di ragazzi per qualche anno, riservandosi la possibilità di apportare in futuro qualche modifica alla rosa o nello staff, qualora se ne verificasse la necessità. L’obiettivo è formare un gruppo di atleti e di uomini attaccati alla Società, determinati a crescere e a fare della squadra di basket di Agrate un punto di riferimento per l’attività cestistica della zona, ma anche motivati e pronti a spiccare il volo verso eventuali nuove, più ambiziose opportunità sportive. M. M. 1998 - Cassano d'Adda: finali con promozione in Serie C1 alla guida della Di.Po. Vimercate Settore Ospiti Le due prossime trasferte porteranno il Basket Agrate in terra bergamasca. Il 17 dicembre si parte per Gorle, piccolo comune situato sulla sponda occidentale del Serio, a pochissimi chilometri da Bergamo, noto per essere il comune con il reddito pro capite più alto dell’intera provincia. Se avete tempo di fare un giro prima dell’impegnativo match, segnaliamo la Villa Zavaritt e il Ponte Marzio, di fondazione romana, che congiunge Gorle a Scanzorosciate (dove si produce il Moscato di Scanzo). Il 13 gennaio importante trasferta a Treviglio contro il Basket del Borgo, una delle dirette concorrenti per la salvezza. Si gioca nell’eccezionale impianto del PalaFacchetti (intitolato all’indimenticabile Giacinto): il palazzetto, per intendersi, che ospita gli incontri casalinghi della Intertrasport Treviglio (Serie A Dilettanti, ex B1) e della Foppapedretti Bergamo, squadra femminile di pallavolo che l’anno scorso ha vinto per la settima volta la Champions League. Per arrivare la strada più breve è la SS11 (Via Padana Superiore), che passa per Gessate, Inzago e Cassano prima di attraversare l’Adda. 5 Se ce la fate, non perdete l’occasione di visitare la Basilica di S. Martino, che custodisce lo splendido polittico opera dello Zenale e del Butinone, considerato una delle vette più alte del Quattrocento lombardo. Chi, invece, fosse interessato a un breve tour gastronomico potrebbe indirizzarsi su un tipico salame bergamasco o sulla Turta de Trèi, un dolce “inventato” negli anni Novanta divenuto subito apprezzato prodotto locale (si tratta di una pastafrolla granulosa, di forma circolare, farcita con mandorle e burro). Infine, per la seconda trasferta di gennaio (giorno 27) si torna in Brianza, a Busnago, contro la forte compagine della Fortitudo. Società e atleti si aspettano un buon seguito di tifosi agratesi: sia che scegliate di fare la provinciale da Vimercate sia che optiate per l’autostrada (uscita Trezzo), sono poco più di venti minuti di automobile. n. 2 Dicembre 2011 Gemellaggio: un'esperienza che ci arricchisce Alfredo Bosisio Presidente del Gemellaggio 30 settembre - 2 ottobre 2011: Festa Patronale di Agrate Brianza. I nostri ragazzi della squadra Under 15 hanno ospitato nelle proprie famiglie e sul parquet del Palazzetto S. Caterina i coetanei di Ceska Trebova. 2005: i sindaci Adriano Poletti e Jaroslav Zednik. Il sindaco inda Ezio Ezi Colombo Colomb premia ia i partecipanti. teci nti. Era il 2004 quando l’Amministrazione Comunale pensò di verificare la possibilità di conoscere una città del nostro continente con cui instaurare un forte collegamento di conoscenza, di scambio, di confronto per arricchire il nostro bagaglio culturale e civile con una realtà diversa. Eravamo alla ricerca di una città simile alla nostra, per grandezza, e di recente ingresso nell’Europa libera, dopo il crollo del Muro. Ci impegnammo e nel marzo di quell’anno partimmo per la Repubblica Ceca con qualche nome di città. Lì incontrammo 6 la città di Ceska Trebova, nella Boemia Est: 17.000 abitanti circa, in un contesto geografico molto caratteristico, fatto di colline e un grande verde a perdita d’occhio. La gente, gli amministratori ci parvero anch’essi molto interessati e desiderosi di provare le stesse n. 2 Dicembre 2011 2005: la squadra Under 21 in trasferta nella Repubblica Ceca in occasione dell'inaugurazione del gemellaggio 7 esperienze che noi cercavano. E, così, nel giugno del 2005 firmammo un protocollo d’intesa finalizzato a ufficializzare l’inizio del nostro gemellaggio. Sono passati 6 anni da allora e ancora oggi sentiamo vivo il sentimento di calore ogni volta che ci incontriamo e verifichiamo la nostra quotidianità con la loro, constatando quanti problemi comuni abbiamo e quante novità reciproche ci sono sembrate interessanti. n. 2 Dicembre 2011 Molte sono state le visite effettuate tra Agrate e Ceska in questi anni: molte le persone delle due città gemelle che si sono incontrate, molte le esperienze vissute insieme. Molte persone delle due città hanno instaurato rapporti di vera amicizia e affetto, con il desiderio di ritrovarsi e vivere alcuni giorni in spirito di amicizia, ascolto, serenità, verifiche. Penso ai gruppi sportivi, a quelli culturali, a quelli associativi, a quelli religiosi e anche a quelli politici: gruppi i cui esponenti hanno potuto fare l’esperienza di ospitare i loro amici stranieri oppure di essere da loro ospitati, imparando a conoscere e apprezzare una cultura differente e un diverso modo di vivere. I cestisti, i pallavolisti, i calciatori, i ciclisti, le voci del coro, i danzatori, i ginnasti, i micologi, gli scalatori, i volontari e non ricordo quanti altri hanno vissuto giornate e confronti straordina- 8 ri, utili alla crescita di ciascuno e del gruppo. L’Europa non si costruisce solo con trattati, accordi, monete, ecc.: l’Europa si costruisce anzitutto con la forza di unità dei popoli, popoli che si incontrano, si parlano, si capiscono, si amano. Solo in questa maniera il nostro continente può diventare veramente un popolo unito e solidale. Ricordo la bellissima esperienza del gemellaggio scolastico: ragazzi delle Scuole Medie di Agrate che, per una settimana, ospitano i loro coetanei di Ceska, e viceversa; che studiano (in inglese) insieme; che organizzano gite, sport, attività, feste insieme, vivendo ciascuno nell’abitazione del proprio amico-gemello e traendo da questa esperienza un ricordo indelebile. E, visto che questo scritto viene pubblicato su “Mr. Basket”, mi piace qui ricordare la bella esperienza dei ragazzi della pallacanestro che nello scorso ottobre, durante la festa del paese, hanno ospitato 15 ragazzi della società di basket di Ceska e vissuto tre indimenticabili giorni di vita comunitaria e scambio di amicizia. Credo che, con il gemellaggio, il nostro paese – e non lo dico per partigianeria – abbia trovato l’opportunità felicissima di vivere lo scambio come un’esperienza di qualità della propria vita, non tanto per fare del turismo, ma per vivere un momento di conoscenza con realtà diverse dalla nostra e dalle quali trarre un arricchimento personale e comunitario. Dobbiamo vivere questa possibilità con gioia, con apertura, con desiderio di conoscere, di “curiosare”, di imparare, per trovare in questa esperienza un miglioramento per noi e per tutti. A. B. n. 2 Dicembre 2011 Il Basket di Agrate è sempre sul Web Alberto Barteselli Webmaster Per una Società Sportiva è importante informare tutti gli interessati circa le sue svariate attività. In questo momento state leggendo il Magazine, lodevole e apprezzata iniziativa di quest’anno. L’altra forma di comunicazione possibile è il sito web: uno spazio sempre comodamente raggiungibile da tutti e, insieme, sempre facilmente aggiornabile con le ultime notizie. Già diversi anni or sono il Basket Agrate si è dotato di un suo sito web, molto frequentato, cui era affidato il compito di raccontare agli appassionati le gesta della Prima Squadra, informare atleti e famiglie su orari d’allenamento e campi di gara, fornire i risultati dei vari campionati, illustrare alla comunità le diverse iniziative so- cietarie. Io stesso mi sono recato più volte sul sito, in cerca di notizie. Ultimamente, però, questa “voce” si è affievolita: di notizie fresche non ne ho trovate quasi più, come se la Società si fosse un po’ dimenticata del suo sito. Mi sono allora deciso a offrire la mia collaborazione: ho due figli che giocano qui ad Agrate, sicché accompagnadoli già seguo attivamente due campionati. Ho dunque propo9 sto alla Dirigenza di curare per il web le notizie di questi due gruppi, almeno fintantoché sia pronto il nuovo sito – con nuova veste grafica, più fresca e moderna – già commissionato a uno specialista del settore. Ora alle notizie dei campionati dei miei figli aggiungo quelle che la Società mi passa, pubblicandole poi sul sito web affinché siano disponibili a tutti. Dopo aver semplificato la pa- n. 2 Dicembre 2011 gina della Società, a fine settembre ho iniziato a mettere il materiale on line. Presto, però, mi sono accorto che aggiornare il sito (per gli addetti ai lavori: scritto in html, senza editor facilitanti) non era impresa di pochi minuti alla settimana; inoltre il formato (pur molto semplificato) che avevo adottato serviva sì allo scopo di passare le notizie, ma era francamente... brutto! Così, quasi per gioco, ho provato a trasformarlo in un formato più recente, più facile da aggiornare e un po’ più accettabile dal punto di vista grafico. E, a fine ottobre, è arrivato il ‹BasketAgrate.com› come lo vediamo oggi: il sito di transizione dal sito “storico” al sito che verrà. Abbiamo scelto di met- tere come sfondo l’immagine del nostro nuovissimo parquet, il campo di gioco della prima squadra rifatto proprio quest’estate, e di informare su tutti gli eventi (gare, allenamenti, iniziative varie...A) che riguardano il Basket Agrate. Il successo del pubblico della rete è subito arrivato: in meno di un mese abbiamo contato più di 3.000 pagine visualizzate (ora siamo a più di 4500), segno che in molti vanno sul sito, lo trovano utile e vi leggono le notizie. Si possono interrogare i calendari delle gare delle nostre squadre, sempre aggiornati, e anche scaricare documenti (tra cui i numeri di “Mr. Basket”). In breve tempo altri tre amici si sono aggiunti a me e al Presidente; anch’essi scrivono di Agrate e ci inviano di volta in volta le notizie sulle gare che seguono: punteggio, parzali e un brevissimo resoconto dell’andamento della partita. Purtroppo a oggi non tutte le squadre sono “coperte” e, per questo motivo, mi sento di rivolgere a tutti un invito: chiunque – sia egli giocatore, allenatore, genitore, dirigente o semplice appassionato – voglia collaborare, anche saltuariamente, con il nostro sito, fornendo brevi contributi sulle squadre e sulle gare, si faccia avanti! Vi aspettiamo a braccia aperte: il vostro contributo è prezioso e sarà di vantaggio per l’intera comunità. A. B. Questo articolo, raffigurante il canarino - simbolo e mascotte della nostra società -, non può mancare nel tuo kit di atleta e di tifoso o simpatizzante. Considerato il periodo natalizio, è anche una simpatica piccola idea regalo. Ringraziamo per la collaborazione i genitori di alcuni atleti del MiniBasket, che l'hanno pensata, e il grafico Marco Leone Ornago, che l'ha disegnata. 10 n. 2 Dicembre 2011 Palette e palettine Chi di voi non ha desiderato di poter sventolare, almeno una volta nella vita, quelle simpatiche palettine bianche di legno che stanno sul tavolo dei refertisti? Sì, proprio quelle con i numerini neri e rossi stampati sul lato piatto dell’estremità larga... Ebbene, quel sogno potrebbe presto divenire realtà! La Società, infatti, è disposta a valutare la possibilità di reclutare, per tutte le categorie, qualche nome nuovo per il tavolo, ossia per la gestione, durante le partite ca- salinghe, di referti, cronometro e, appunto, palettine. Non che i refertisti manchino, per carità: in quel ruolo siamo sempre coperti in ogni gara. Il fatto è che iniziare a occuparsi del tavolo è un’attività a suo modo formativa: si imparano i regolamenti nel dettaglio, si guardano le partite da una diversa prospettiva, si scopre che la mansione non è sempre così semplice come appare; il che insegna a essere più benevoli e civili con chi – arbitri, refertisti – si trovi a volte a commettere errori nello svolgimento del proprio compito. Proprio per promuovere una migliore conoscenza del regolamento, l’impareggiabile Redazione di “Mr. Basket”, con il prezioso contributo fotografico di Luigi Gorgoglione, padre di uno degli atleti del minibasket, ha messo a 11 punto un “piano formativo” con il quale, a partire dal prossimo numero, proverà a spiegare a tutti, nella maniera più semplice possibile – ossia con molte immagini e poche parole –, il senso delle segnalazioni del tavolo, dei tabelloni luminosi e degli arbitri. Se, dunque, non siete ancora certi della vostra vocazione di refertisti, vi rimandiamo alle prossime rubriche del magazine. Se, invece, il desiderio di sventolare quelle palettine bianche è in voi già irrefrenabile, allora mettetevi in contatto con un dirigente della Società, in occasione di una delle partite delle diverse categorie. n. 2 Dicembre 2011 Auguri ad atleti e staff Aliu Daniel Aliu Erjon Americo Stefano Angelici Michele Arona Matteo Artesani Lorenzo Azzini Francesco Ba Cheick Tidiane Balconi Riccardo Bardella Simeone Baroncini Marco Barteselli Edoardo Barteselli Lorenzo Battaglia Alfredo Battista Manuel Bendotti Cristian Beretta Stefano Beretta Timoteo Bernacchini Damiano Bestetti Gioele Bocale Nicola Bolchini Valentina Borsa Pietro Bosco Thomas Bosio Alessandra Bossi Massimiliano Botti Davide Brambilla Aldo Brambilla Luca Brambilla Luca Brambilla Matteo Brambilla Nicolò Brambilla Pietro Brambillasca Riccardo Brivio Carlo Bucchi Gabriele Cagliani Alberto Cagnin Davide Calamari Simone Calandra Matteo Cappellano Davide Castoldi Giacomo Cavaliere Jacopo Cavallone Alessandro Cavallone Stefano Cavasassi Stefano Cavenati Riccardo Ciotola Mauro Cireddu Nicolò Colecchia Francesco Cozzi Leonardo Crippa Fabio Crippa Mattia D’Antoni Gabriele Dalla Ragione Alessandro Daminelli Marco De Lorenzo Marco Dell’Oro Stefano Di Cesare Marco Dicuonzo Lorenzo Di Gioia Luca Di Liberto Alessandro Dirito Marco Esposito Valerio Faggiano Mattia Farina Alberto Fedeli Lorenzo Fedeli Mattia Fedeli Nicolò Federici Andrea Ferrario Federico Ferrario Francesco Filoni Antonio Formenti Luca Fratus Mirko Gadda Alessandro Gaiani Valeriano Garcea Giacomo Gariani Alessia Gipli Valerio Gijni Floris Gorgoglione Michele Griffini Andrea La Malfa Antonino La Malfa Paolo Lamperti Giacomo Lamperti Viola Lanciai Dershaye Lazzarin Mattia Lazzarin Tommaso Limonta Emiliano Lorusso Tom Macrì Domenico Magenga Andrea Magenga Marco Magenga Paolo Manduzio Matteo Marinoni Filippo Marsico Andrea Mietta Andrea Monfrini Ezio Musca Mirko Naibo Gabriele N’Zi Benson Alexander Oggioni Edoardo Oggioni Daniele Oriente Marco Ornago Davide Ortolina Riccardo Palazzo Alessandro Pavesi Giorgio Pazzaglia Luca Pazzini Mirko Pellegrini Federico Perego Emanuele Raiteri Federico Rampani Cristian Ratti Andrea Re Gianpaolo Recalcati Matteo Ricco Davide Rigamonti Alessandro Riva Martina Riva Nicolò Robustelli Francesco Ronchi Alfredo Ronchi Roberto Rosa Giovanni Rota Giorgio Rota Riccardo Sabti Omar Santambrogio Luca Scaccabarozzi Elisa Scaccabarozzi Tommaso Scavone Federico Schisano Andrea Seghessi Marco Stanisci Mattia Stella Massimo Stucchi Mirko Thioye Daouda Timossi Emanuele Toffanin Davide Toffanin Matteo Tolo Francesco Toschi Jacopo Trombini Edoardo Valla Davide Viganò Cristina Villa Valeria Vincenzi Stefano Visconti Davide Walkowicz Jakub Zanoni Riccardo A SD C S A A g r ate B r ian za codice FIP 000329 Centro Addestramento MiniBasket codice FIP 070796 Direttore Responsabile Alberto Porta Redazione Paolo Borsa Paolo Ferrario Sede Legale c/o Centro Sportivo Santa Caterina via Dante, 110 20864 Agrate Brianza - MB Grafica e Impaginazione Nello Stucchi [email protected] Stampa Tipolito Cantù Renato Registrazione In corso presso il Tribunale di Monza Web Site www.basketagrate.com [email protected] Collaborazione fotografica Luigi Gorgoglione Fabio Perego Circolo Fotografico Agratese