COMUNICATO STAMPA Malagrotta: la rigorosa

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COMUNICATO STAMPA Malagrotta: la rigorosa
COMUNICATO STAMPA
Malagrotta: la rigorosa posizione dell’ARPA Lazio
confermata dal Politecnico di Torino
L’ARPA Lazio esprime pacata soddisfazione per la relazione preliminare messa a disposizione delle
parti dal Collegio dei verificatori nominato dal Consiglio di Stato, nel processo riguardante il
rapporto tra la discarica di Malagrotta e la falda idrica sottostante. Il documento del Politecnico di
Torino, nella sostanza e nelle parole, accoglie le tesi tecniche da sempre sostenute dall’Agenzia e
che la portarono ad appellare la sentenza del TAR del Lazio, basata sulla verifica da parte di un
tecnico di cui da subito l’ARPA contestò la piena terzietà.
Queste alcune parole salienti nelle risposte ai sei quesiti posti ai verificatori, seppure provvisorie:
“Il confronto tra i dati di monitoraggio chimico dell’acqua di falda superficiale, unito a
considerazioni di carattere idrogeologico, portano a ricondurre all’attività di discarica gestita dalla
E. Giovi SRL il fenomeno di contaminazione che ha portato all’emanazione dell’ordinanza sindacale
n°255/2010. (…) Appare evidente che i parametri di inquinamento riscontrati sono
ragionevolmente attribuibili a percolato”.
“Non è nostro costume commentare fatti di processi ancora in corso – spiegano i vertici
dell’Agenzia Corrado Carrubba e Giovanni Arena – ed attendiamo con tranquillità la verifica
definitiva ed il pronunciamento del Consesso di Palazzo Spada, ma la rilevanza del tema ed il clima
di questi giorni in cui viene messa in dubbio la competenza e la terzietà dell’operato dell’ARPA Lazio
ce lo chiedono. Vogliamo ricordare che i fatti tecnici posti alla base dell’ordinanza sindacale
impugnata (che fu espressamente da noi sollecitata), fatti che oggi si avviano ad una
autorevolissima conferma, furono attestati dall’ARPA Lazio nel 2010 con una relazione del Servizio
Rifiuti della Sezione di Roma guidato all’epoca dall’Ing. Fabio Ermolli, denunciati alla Procura di
Roma e ribaditi successivamente dal Direttore tecnico dell’Agenzia, Ing. Rossana Cintoli. E vogliamo
ancora ricordare che l’inopportuna nomina del primo consulente tecnico fu da noi da subito
contestata per i noti motivi di vicinanza al ricorrente GIOVI, contestazione posta alla base
dell’appello e della decisone del Consiglio di Stato di affidarsi al Politecnico di Torino”.