Gay, tutto scuola e basket da Tortona al mondiale 3x3
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Gay, tutto scuola e basket da Tortona al mondiale 3x3
Il cestista protagonista in Kazakistan Gay, tutto scuola e basket da Tortona al mondiale 3x3 Cresciuto nei leoni, poi in C a Borgomanero e ora l'avventura azzurra Personaggio ANDREALUPO TORTONA A quattro anni cominciava già a palleggiare su un parquet, non sapendo di poter arrivare in un futuro neppure troppo lontano al Mondiale 3x3 Under 18 di basket, vestendo la canotta azzurra. Flavio Gay è partito dal PalaCamagna di Tortona, la casa dei suoi «leoni», e adesso ha prospettive importanti. Diciotto anni, tutta la trafila nelle giovanili bianconeri e poi il primo vero contatto col basket senior, in serie C al College Borgomanero, si è saputo distinguere anche nel cosiddetto playground. Scuola e palla a spicchi Studente delle superiori, al mattino segue le lezioni a Ragioneria, nel pomeriggio gioca e si allena con i compagni che ormai lo considerano un elemento indispensabile, grazie anche alla sua precisione al tiro sia dal perimetro sia sotto canestro. «Tortona è casa mia, oltre un lustro trascorso lì - dice Gay -. La società mi ha sempre seguito e gli amici incoraggiato. Sui social o per messaggio, non è raro vedere postata una mia foto o una frase di complimenti per i risultati ottenuti. Ne sono orgoglioso, vuol dire che ci sono interesse, affetto e voglia di starmi vicino nonostante la lontananza. Di coach nella mia avventura bianconera non ne ho avuti molti, la pallacanestro a Tortona mi ha permesso di formarmi come atleta. Poi è arrivato Stefano Dicerbo, mi ha preso e fatto crescere s o t t o il profilo tecnico, aiutandomi a bruciare le tappe. Mi sta valorizzando tantissimo». Il doppio ruolo Play oppure guardia, non fa differenza. Gay nel Novarese si sta facendo conoscere e Tortona rivolge lo sguardo verso la sua «creatura» pensando che presto un giocatore così potrebbe far comodo in A2. Come suo fratello Dario, play del roster di coach Cavina, ha dimostrato di saperci fare. E, adesso, la convocazione per il 3 contro 3 mondiale. «All'inizio ero titubante, avevo compagni che non conoscevo se non di nome, ma dal primo giorno di ritiro ci siamo trovati benissimo continua Flavio Gay -. Si è instaurata un'amicizia tale per cui siamo portati a condividere molte cose personali, quasi ci fosse un rapporto che dura da una vita. A Milano, nel pre-raduno azzurro, il gruppo si è cementato, l'obiettivo comune era quello di portare in alto l'azzurro. Quattro vittorie? Non era in preventivo, ora il morale è alle stelle e affronteremo partita dopo partita con sempre maggiore consapevolezza. Siamo veramente al settimo cielo, speriamo di non fermarci». 0 BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI Ha 18 anni Flavio Gay con la canotta della nazionale e in azione in recenti partite nel pre-ritiro e un, 3 unnivint*i Col team tricolore Gli azzurrini Under 18 esultano dopo una delle vittorie ottenute ad Astana