Una città a misura d`uomo

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Una città a misura d`uomo
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GESTIONE IL VERDE PUBBLICO DI COPENHAGEN
© IL VERDE EDITORIALE
MILANO
Una città
a misura d’uomo
Testo a cura di Francesca Pisani,
agronomo paesaggista. Foto di John Ledo
e Municipalità di Copenhagen
Un sistema differenziato,
realizzato nel corso dei secoli,
caratterizza il verde pubblico
della capitale danese, che ha
scelto la via dello sviluppo
sostenibile, dell’ecologia, della
qualità e della partecipazione
ircondata da mare, spiagge e da una
campagna ricca di castelli, chiese,
mulini a vento e piccoli villaggi, la
capitale del Regno di Danimarca, fondata nel
1167, è una città in continua trasformazione, in
un intreccio di tradizione e di progresso. Una
metropoli a misura d’uomo, dinamica, giovane, libera, pacifica, ricca di arte, cultura,
commerci e divertimenti. Una città sensibile ai
temi della natura, aperta alla sperimentazione
e alle nuove tendenze paesaggistiche, urbanistiche, architettoniche, attenta e ambiziosa nel
proiettarsi in un futuro internazionale e nel
perseguire obiettivi all’avanguardia in termini
di qualità degli spazi urbani, sociali e ambientali, tra cui il verde. Ce ne parla Jon Pape, architetto paesaggista, dottorato di ricerca in “natura urbana”, direttore dell’Ufficio Spazio urbano e dell’Area parchi del Dipartimento Strade
e Parchi della Municipalità di Copenhagen.
C
A lato, Jon Pape, direttore dell’Ufficio
Spazio urbano e dell’Area parchi.
Con quale mandato interviene il Dipartimento Strade e Parchi e qual è la sua organizzazione? Come opera?
Jon Pape: Nell’ambito della Municipalità di
Copenhagen, gli interventi sul verde pubblico
sono sotto il mandato del Dipartimento Strade
e Parchi, istituito nel 1999 con lo scopo di integrare e sviluppare un legame tra gli spazi urbani costruiti e gli spazi verdi. In accordo con la
tendenza in atto nei Paesi scandinavi, l’obiettivo è anche di creare sinergie e connessioni nel
lavoro quotidiano dei diversi Uffici e di combinare tra loro i differenti approcci degli ingegneri
e degli architetti paesaggisti.
Il Dipartimento è parte del Building and
Construction Administration e comprende:
l’Ufficio Spazio urbano, l’Ufficio Costruzione,
l’Ufficio Manutenzione, l’Ufficio Traffico e
Pianificazione, oltre al Segretariato e all’Ufficio finanziario. Ogni ufficio, eccetto quello del
traffico e della pianificazione, è addetto agli
spazi costruiti e a quelli a verde. L’Ufficio
Spazio urbano elabora i progetti e riveste una
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responsabilità particolare nella pianificazione
e nello sviluppo delle aree verdi, l’Ufficio
Costruzioni si occupa della realizzazione dei
progetti, l’Ufficio Manutenzione coordina e
supervisiona la manutenzione, condotta dal
Kommune Teknik Københaven (Ktk), l’impresa municipale, o da imprese private.
Nel nostro modo di operare, applichiamo un
approccio orizzontale; le diverse fasi del ciclo
del progetto sono strettamente collegate tramite gruppi progettuali trasversali ai differenti
uffici. Si crea così una forte integrazione tra
l’elaborazione del progetto, la realizzazione, la
gestione e la manutenzione. Questo metodo
di lavoro produce una maggiore qualità dei
nostri servizi, una stretta collaborazione e un
maggiore rispetto dell’operato nell’ambito e tra
gli uffici e rende possibile monitorare i progetti a uno stadio molto precoce.
Applichiamo il nostro mandato agli spazi
verdi di proprietà municipale: quarantuno
parchi urbani, centosettanta parchi locali, circa
cento campi gioco per utenti dai due ai quindici anni, cinque aree naturalistiche, gli alberi e
gli spazi verdi lungo le strade. Non è di nostra
giurisdizione il verde attinente gli ospedali
municipali, gli asili, le scuole e i centri di cura,
che è realizzato e mantenuto dagli stessi enti, i
cimiteri e gli allotment gardens (sorta di orti
urbani con valenza paesaggistica), la gestione
e la manutenzione dei campi sportivi, che è a
carico di un’organizzazione non-profit.
Al Ktk, che è un’impresa a sé stante e non fa
parte del Dipartimento, è demandata la manutenzione degli spazi verdi pubblici per circa il
75% del budget annuale destinato a questa attività. Il personale del Ktk svolge anche la manutenzione delle strade e degli edifici pubblici e
altre funzioni come lo sgombero dalla neve. Il
restante 25% del budget è destinato a imprese
private tramite gare di appalto. Il Ktk può partecipare a queste gare e in media si aggiudica
un quarto o un terzo degli appalti. In base a
questa organizzazione, il Dipartimento non
comprende giardinieri tra il proprio personale.
Copenhagen possiede aree verdi di valore
storico e altre di più recente realizzazione.
Può brevemente illustrarci le tipologie di
verde della città?
J.P.: Copenhagen si caratterizza per la
presenza di un sistema di fortificazioni ben
preservato, eretto intorno al 1650. Dal 1870,
alcune di queste aree furono trasformate in
parchi e le antiche mura difensive furono incorporate in un “anello verde”. I cittadini possono inoltre svolgere attività ricreative durante
tutto l’anno in numerosi “parchi per attività
pubbliche”, realizzati all’inizio del XX secolo;
essi includono il Fælledparken, che si estende
per oltre 50 ettari a circa due chilometri dal
centro medievale. Negli anni Trenta e
▲
John Ledo
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A sinistra, Kongens Have, tra i principali
parchi storici di Copenhagen, esteso
su 17 ettari. In basso, piazza Gråbrødre.
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John Ledo
John Ledo
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In alto, Fælledparken, parco urbano con
un’estensione di oltre 50 ettari, a soli due
chilometri dal centro medievale. Sopra
e a destra, Enghaveparken, risalente
alla seconda metà degli anni Venti.
▲
Quaranta è stato completato un anello più
esterno, composto da parchi di tipo naturalistico, con funzione di cintura urbana.
Il nostro obiettivo è di facilitare l’accesso alle
aree verdi a ogni cittadino. Allo scopo, parchi
di circa 10 ha, numerosi giardini di piccole
dimensioni e campi gioco arricchiscono gli
spazi verdi nei quindici distretti della città.
Il sistema comprende, inoltre, le aree naturalistiche, per la maggior parte terre umide e
praterie a pascolo con paesaggi aperti, le alberature stradali, il Giardino delle rose, i cimiteri, gli allotment gardens, quarantadue aree
sportive, inclusi i porti per piccole imbarcazioni, i parchi e i giardini di proprietà dello Stato
e da esso direttamente gestiti, come il Giardino reale del Castello di Rosenberg.
Le aree naturalistiche e quasi tutti i parchi
sono accessibili ventiquattro ore su ventiquattro. Il personale visita i parchi più grandi minimo due volte al giorno.
I parchi offrono spazio per la natura selvaggia: vi si trovano principalmente alberi, arbusti
e, solo in alcuni casi, bulbose ed erbacee perenni. Lo scopo è di preservare i valori della natura e nel contempo contenere la manutenzione.
Dagli inizi degli anni Novanta, ampie aree
sono state riconvertite a beneficio dei cittadini. Qual è l’esperienza della Municipalità
di Copenhagen nel destinare a verde pubblico queste aree? Che relazione intercorre tra
lo sviluppo delle nuove aree e gli spazi verdi?
J.P.: Copenhagen sta sperimentando uno dei
suoi periodi più dinamici: la trasformazione da
città industriale a città high-tech e di servizi. Il
processo prevede la creazione di un’area urbana completamente nuova, la trasformazione del
porto, delle aree militari e industriali, il rinnovo dei distretti all’interno della città e lo sviluppo estensivo delle infrastrutture.
Uno degli obiettivi è assicurare la creazione
di aree residenziali, attrattive e multifunzionali, all’interno della città. Sono in corso diversi
progetti locali di rigenerazione urbana che
prevedono migliorie nelle residenze e negli
spazi aperti e che mirano, tra l’altro, a migliorare l’ambiente sociale e a promuovere attività culturali e sportive nei distretti.
La trasformazione delle aree urbane in spazi
verdi è importante soprattutto nei quartieri che
presentano problemi sociali. Abbiamo anche
tentato di realizzare aree verdi nelle zone industriali in disuso, ma non sempre con successo,
per ragioni economiche e per la competizione
tra le differenti destinazioni d’uso del suolo.
La riconversione delle aree industriali deve
seguire le linee guida per la pianificazione
dettate dal Piano municipale, che tracciano il
quadro generale per lo sviluppo della città. Nel
caso di singoli progetti in aree specifiche, applichiamo dettagliati Piani locali di sviluppo, che
contengono le linee guida inerenti il permesso
d’uso dell’area, i lavori di costruzione, la loca-
lizzazione e il disegno degli spazi aperti. Esiste
un rapporto stretto tra la superficie edificabile
e quella da destinare a spazio aperto con
funzioni di verde, parcheggi ecc.
La “nuova città” di Ørestad rappresenta con
successo un esempio di integrazione tra sviluppo urbano e realizzazione delle aree verdi. Si
tratta di un distretto di 310 ettari che dall’aperta campagna va estendendosi fino in prossimità
del centro storico di Copenhagen. Sarà un
distretto verde, con spazi d’acqua, campagna,
diecimila abitazioni, istituzioni pubbliche e per
gli affari, dove gli alberi e la vegetazione saranno importanti elementi degli spazi urbani.
Entro trent’anni, Ørestad diverrà un moderno complemento dell’antico, ma intatto, centro
di Copenhagen. L’intero piano è il risultato di
un concorso internazionale e salvaguarda la
vicina area naturale di Amager Fælled.
Quali sono le fonti di finanziamento per il
verde pubblico urbano?
J.P.: La Municipalità fornisce le risorse
finanziarie per il verde pubblico di sua
proprietà. I finanziamenti privati sono limitati
a sporadici casi. L’industria della birra Tuborg
ha sponsorizzato la realizzazione di un piccolo
parco, il Parco delle rane, di grande successo
per la presenza di un elevato numero di anfibi.
Il nostro Dipartimento ha inoltre partecipato a
progetti di ricerca dell’Unione Europea, come
il programma Interreg.
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I principi dell’ecologia urbana trovano
applicazione nello sviluppo di Copenhagen.
Qual è il contributo della gestione del verde
pubblico?
J.P.: L’uso limitato dei prodotti chimici
contribuisce a promuovere e a perseguire gli
obiettivi dell’ecologia urbana. Non distribuiamo pesticidi ed erbicidi nei parchi e nelle aree
naturali, mentre l’impiego dei fertilizzanti di
sintesi è limitato solo a pochi casi, come i
campi sportivi a intenso utilizzo situati nei
parchi e i giardini con fiori ornamentali. Applichiamo la pratica del mulching. I residui verdi
sono raccolti e trasformati da un’impresa
pubblica in compost, che è, in seguito, venduto al nostro Dipartimento.
Le pratiche di manutenzione basate sui principi dell’ecologia urbana sono più costose
rispetto a quelle tradizionali, dato l’uso dei
mezzi meccanici, l’applicazione del mulching
e il maggiore impiego di risorse umane. Ma
hanno successo nel diffondere e preservare la
natura in città, nell’incrementare la biodiversità,
aumentando e salvaguardando le risorse animali, come uccelli e insetti. Inoltre, sono valutate
positivamente dalla pubblica opinione. Il futuro obiettivo è promuovere e applicare metodi
di manutenzione estensivi più naturali.
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PRINCIPALI AREE VERDI
PARCHI STORICI
Enghaven (m2)
Kongens Have (m2)
Ørstedparken (m2)
Østre Anlæg (m2)
360.000
168.000
82.200
139.000
PARCHI URBANI
Amaliehaven (m2)
Fælledparken (m2)
Tivoli* (m2)
Valbyparken (m2)
17.039
525.000
82.717
600.000
AREE NATURALISTICHE SUBURBANE
2.300.000
Amager Fælled (m2)
2.000.000
Utterslev Mose (m2)
* Da dieci anni di proprietà privata
Tuttavia, è molto difficile dimostrare concretamente alla comunità urbana quali siano gli strumenti da applicare per conseguire lo sviluppo
urbano sostenibile. Come dimostrare ai cittadini che gli alberi e gli spazi verdi hanno un
ruolo nello stabilizzare il clima delle città?
Ovviamente, le pratiche di ecologia urbana
contribuiscono alla sostenibilità. Interveniamo
anche per preservare la risorsa idrica sviluppando tecniche di irrigazione basate sul riciclo
dell’acqua. Il nostro obiettivo è di consumare
l’acqua piovana anziché quella potabile. Nei
parchi, stiamo sperimentando l’uso di un sistema di raccolta delle acque piovane in cisterne.
Un altro aspetto è il coinvolgimento dei cittadini. Le persone dimostrano grande interesse
in tal senso e la partecipazione nella pianificazione e nello sviluppo dei progetti va di bene in
meglio. Nello sviluppo di un progetto locale
organizziamo alcuni incontri, ai quali partecipano tra i cinquanta e i cento abitanti. Questi
incontri costituiscono un’utile occasione per i
cittadini per esprimere la propria opinione e
incontrare la squadra dei professionisti. I partecipanti, comunemente, lavorano insieme con
grande rispetto reciproco.
La nostra opinione è che gli abitanti siano le
persone meglio qualificate per identificare i
problemi chiave e le possibili soluzioni in un’area specifica e che il coinvolgimento dei cittadini porti a migliori soluzioni e a un grado più
elevato di interrelazione con l’area stessa.
▲
La Danimarca ha ospitato nel 1994 la
Conferenza di Aalborg (la prima Conferenza europea sulle città sostenibili) e nel giugno
2004 la Conferenza Aalborg-plus 10. In
quali termini gli spazi verdi pubblici contribuiscono realmente a perseguire la sostenibilità urbana in Copenhagen? Applicate
specifiche procedure?
J.P.: Negli anni recenti, Copenhagen ha
intrapreso numerose iniziative indirizzate ad
assicurare lo sviluppo sostenibile. Oggi, la città
è all’avanguardia, in molti settori, nell’adempiere agli obiettivi che, nel 1992, la Convenzione di Rio stipulò essere necessari per perseguire lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo.
In alto, a sinistra, Islands Brygge;
il percorso è parte di Havneparken, parco
pubblico lungo il porto di Copenhagen.
A lato, ciclisti nel Fælledparken. Sopra,
due immagini del Pavillion Publikum.
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Al riguardo, può essere menzionata la realizzazione dei progetti per la rivitalizzazione
sociale in Holbladsgadekvarteret, Femkanten,
Kongens, Enghave, Nørrebro Parkkvarteret e
Nordvestkvarteret. Questi progetti mirano al
miglioramento delle strade, delle aree ricreative, dei cortili, degli appartamenti e dell’ambiente socio-culturale. A livello locale, sono
stati istituiti segretariati presso i quali i cittadini possono ottenere maggiori informazioni e
fare proposte in merito ai progetti.
Per rafforzare il dialogo con l’utenza, in
Valbyparken, Fælledparken e nei parchi intorno al centro di Copenhagen, sono stati creati
Consigli di utenti, la cui funzione è di assistere
il nostro Dipartimento nel redigere i Piani di
sviluppo per i parchi. Molti parchi di Copenhagen sono soggetti alla Legge nazionale sulla
protezione della natura. I Piani di sviluppo definiscono le linee guida inerenti i cambiamenti
da attuarsi nei successivi cinque o dieci anni e
gli elementi o le parti del parco che devono
essere protetti. Il completamento di un Piano
può richiedere anche un anno. Attualmente,
stiamo redigendo Piani per tutti i più estesi
parchi della Città. Il Consiglio degli utenti assicura che il Piano rispecchi i desideri dell’utenza e sia, quindi, di grande successo. Può essere composto da circa venti persone in rappresentanza di interessi differenti.
Siamo attenti a informare i cittadini mediante giornali, siti web con forum di discussione,
manifesti esposti localmente, biblioteche e
mediante l’invio di proposte ai residenti. Il
Building and Construction Administration tiene
aggiornati in merito all’opinione del pubblico
tramite un comitato cittadino su Internet, conosciuto come City Forum. I cittadini possono
registrarsi al Forum e partecipare alle indagini
concernenti, ad esempio, le aree verdi e i piani
di distretto. I risultati delle indagini sono di
supporto al futuro lavoro.
La Municipalità di Copenhagen applica
procedure di audit “verde” nei confronti degli
utenti per rilevare l’impatto che cittadini,
pendolari, turisti e comunità imprenditoriale
producono sull’ambiente della città. Sono rilevati dati chiave sullo stato dell’ambiente nei
parchi. Essi focalizzano temi come l’acqua, la
contaminazione del suolo, l’eco-building e la
sostenibilità locale. Inoltre, il nostro Dipartimento ha ottenuto la certificazione EMAS.
Copenhagen è una città internazionale,
dinamica, ricca di cultura. Dal 1992, la
popolazione è cresciuta con un’elevata
presenza di giovani e studenti. In questo
contesto, quali obiettivi si prefigge la politica sul verde urbano?
J.P.: Copenhagen guarda al futuro in una
prospettiva internazionale. La popolazione sta
aumentando, supera il mezzo milione ed è pari
a 1,8 milioni se si considera la Grande
Copenhagen. Nel gennaio 2003, i giovani tra i
venti e i trentaquattro anni erano pari al 35,5 %;
la presenza di studenti è molto elevata. In
MUNICIPALITÀ DI COPENHAGEN: PARCHI PUBBLICI E AREE VERDI
N
questo scenario, è importante creare spazi
pubblici per i giovani. Cerchiamo di sviluppare zone a verde per i gruppi tra i quattordici e i
trent’anni. Nei parchi creiamo spazi dove i
giovani possano incontrarsi facilmente, situati
in adiacenza alle aree destinate ad altri utenti.
Proponiamo una tipologia di verde composta
da prati per sdraiarsi al sole con aree per le attività ricreative libere come il basket, il pattinaggio a rotelle, lo skateboard. Non rileviamo
particolari problemi di manutenzione; i graffiti sono sotto controllo. Inoltre, è consentito
l’uso dei parchi e delle strade da parte dei cittadini per organizzare feste, performance, concerti, eventi sportivi, dimostrazioni, mercatini,
esibizioni di poster. Si cerca, in ogni caso, sia
di considerare le esigenze dei cittadini sia di
preservare l’aspetto della città e la sua eredità
storica e architettonica. Gli eventi a carattere
umanitario sono gratuiti, mentre per altre attività è richiesto il pagamento di un contributo.
E per le fasce di età più giovani? Qual è
l’esperienza nelle aree gioco?
J.P.: Copenhagen possiede una lunga tradizione ed esperienza in questo settore: dai
campi gioco Robinson, creati in Danimarca nel
1943, a quelli attuali. La città dispone di circa
centotrenta aree gioco pubbliche, distribuite
nei vari distretti, tutte con scopi educativi e
ricreativi. Esse variano per caratteristiche: alcune sono campi gioco “natura”, altre sono più
tradizionali o più sofisticate, come quella del
Giardino Reale di Rosenborg.
L’attuale tendenza è di favorire i campi
gioco “natura”, nei quali cerchiamo di non
usare attrezzature per bambini e giostre, ma di
impiegare materiali naturali come pietre,
legno, sabbia, alberi. I bambini sono liberi di
giocare con questi elementi: possono arrampicarsi sugli alberi, creare costruzioni con i materiali naturali, inventare giochi. Queste aree
mirano a sviluppare la curiosità e l’interesse
per la natura, la consapevolezza della sua
diversità e a educare i bambini a rispettarla.
L’uso dell’acqua è limitato, in quanto è molto
costoso mantenere questa risorsa secondo le
rigorose norme di qualità previste dalla nostra
normativa. Nei campi gioco “natura” impiantiamo specie arboree in grado di crescere con
rapidità e facilità anche in caso di danni o
rotture delle piante o di parti di esse.
Le aree gioco tradizionali ospitano attrezzature quali pareti per arrampicare, terreni da
gioco, maneggi e piste per schettinare. Una
ventina di aree gioco municipali sono gestite da
personale qualificato, specializzato nell’educazione dei bambini, che pianifica e conduce le
attività durante le ore di apertura e si prende
cura degli utenti più piccoli. Inizialmente sotto
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Fonte: elaborazione da dati forniti dall’Ufficio Spazio urbano - Dipartimento Strade e Parchi, Municipalità di Copenhagen. Anno di riferimento: 2004.
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CARATTERISTICHE DEL VERDE PUBBLICO
TIPOLOGIA DI VERDE
Parchi urbani (a) (m2)
Parchi locali (b) (m2)
Aree gioco (m2)
Aree verdi lungo le strade (m2)
Aree naturalistiche (m2)
Totale superficie a verde di proprietà municipale
gestita dal Dipartimento Strade e Parchi (c) (m2)
Parchi e giardini dello Stato o di enti privati (m2)
Verde sportivo (m2)
Verde cimiteriale (m2)
Allotment gardens (d) (m2)
Totale superficie a verde pubblico gestita da altri
dipartimenti o non di proprietà municipale(m2) (e)
Totale superficie a verde pubblico (m2)
Numero alberi in alberature stradali
Superficie a verde pubblico sul totale municipale (%)
Superficie gestita dal Dipartimento Strade e Parchi
sul totale del verde pubblico (%)
Superficie a verde pubblico per abitante (m2/ab.)
DATI GESTIONALI *
5.820.000
1.470.000
180.000
510.000
5.300.000
13.280.000
5.260.000
2.320.000
1.530.00
2.470.000
11.580.000
24.860.000
16.327
27,7
53,4
49
a) Parchi con superficie superiore a 20.000 m2.
b) Parchi e giardini con superficie inferiore a 20.000 m2.
c) Il dato si riferisce a 41 parchi urbani, 170 parchi locali, circa 100 aree gioco,
aree verdi lungo le strade e 5 aree naturalistiche. Sono inclusi 2.380.000 m2
di superficie ad acqua. Non è compreso il verde annesso a ospedali, asili, scuole,
case di cura, anche se di proprietà municipale.
d) Piccoli appezzamenti di terreno assegnati a privati per la coltivazione.
e) Il dato si riferisce a: 10 aree, in gran parte parchi e giardini,di proprietà
dello Stato o di enti privati e da essi gestiti, alcune aree gestite dall’Università,
42 aree sportive, 11 cimiteri, 99 allotment gardens. Sono inclusi 400.000 m2
di superficie ad acqua.
la gestione dell’Amministrazione dei Parchi,
attualmente queste aree sono a carico dell’Amministrazione della Famiglia e dei Bambini.
La cultura danese dedica grande attenzione agli aspetti sociali e all’erogazione di
servizi alla popolazione, incluse le persone
svantaggiate, come i disabili. Qual è l’esperienza maturata nella relazione tra spazi
verdi e portatori di handicap?
J.P.: Giardini dei sensi per disabili sono stati
realizzati in Fælledparken, nel 1996, e in Valbyparken. Alla fine del 2003, in Sundbyøster
Plads è stata creata un’area gioco accessibile
a tutti, inclusi i portatori di handicap. Questi
giardini/aree gioco presentano accorgimenti per
facilitarne l’uso da parte dei disabili. È posta
particolare attenzione ai dislivelli del terreno e
alla pendenza dei percorsi. Sono state messe a
dimora piante che facilitino l’orientamento dei
non vedenti. Nella pianificazione e nello sviluppo dei progetti ci avvaliamo dell’assistenza
delle organizzazioni per i disabili e abbiamo
istituito un consiglio speciale, composto da
persone con handicap, che fornisce il proprio
parere in merito a questi spazi.
È molto importante assicurare condizioni
di adeguata gestione e manutenzione, compito
di cui i nostri giardinieri sono altamente consci.
Il nostro prossimo obiettivo è di realizzare
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PERSONALE E MANUTENZIONE
Personale laureato
Personale tecnico diplomato
Lavoratori specializzati (a)
Altri (b)
Totale addetti al verde pubblico (c)
Superficie a verde pubblico a manutenzione diretta (d) (m2)
Superficie a verde pubblico a manutenzione
a carico di ditte appaltatrici (d) (m2)
Superficie a verde pubblico a manutenzione diretta
per addetto del Ktk (e) (m2/ad.)
53,5
7,5
60,5
69
190,5
10.736.844
163.156
88.007
FINANZIAMENTI E COSTI
Totale finanziamenti municipali (milioni Euro)
In percentuale sul bilancio comunale (%)
Spesa per la manutenzione (f) (milioni Euro)
Spesa per nuove realizzazioni (g) (milioni Euro)
Spesa per amministrazione e pianificazione
incluse spese per personale (milioni Euro)
Totale spesa (milioni Euro)
27,2
0,7
10,9
3,9
12,4
27,2
* I dati si riferiscono al verde gestito dal Dipartimento Strade e Parchi.
a) Giardinieri e carpentieri, oltre a personale che svolge mansioni d’ufficio.
b) Lavoratori non specializzati, tra cui aiuto giardinieri e aiuto carpentieri.
c) Il dato si riferisce al personale degli Uffici Spazio urbano, Costruzione,
Manutenzione del Dipartimento Strade e Parchi e al personale del Kommune
Teknik Københaven (Ktk).
d) Il dato non include la superficie ad acqua.
e) Il Ktk comprende 122 addetti: 1 laureato, 6 tecnici diplomati, 47 giardinieri,
carpentieri e personale d’ufficio, 68 aiuto giardinieri e aiuto carpentieri.
f) Il numero degli interventi di pulizia del verde pubblico è di: 1 al giorno (parchi
storici), 1-3 a settimana (parchi urbani o locali), 1 al mese (aree naturalistiche).
g) Il dato include la spesa per nuove costruzioni.
spazi verdi pubblici accessibili a tutti. Lo scopo
di questo nuovo approccio è di evitare che le
persone svantaggiate si sentano individui
“diversi”, ciò che accade quando si creano
giardini destinati solo a loro.
Copenhagen è conosciuta come la “Città
dei ciclisti”. Quali sono i legami tra il traffico ciclistico e il verde urbano?
J.P.: Il traffico di Copenhagen è caratterizzato dalla presenza di numerosi ciclisti: circa
172mila biciclette e motorini attraversano ogni
giorno il centro cittadino e un abitante su tre
si reca al lavoro in bicicletta. La città ha una
lunga tradizione ed esperienza nel settore; un
sistema di circa 300 chilometri di piste ciclabili è stato realizzato nel corso di un secolo.
Le sistemazioni a verde hanno un ruolo
importante e, accanto ai percorsi tradizionali,
vengono progettate numerose piste ciclabili
verdi (la prima risale agli anni Quaranta).
L’obiettivo è di realizzarne ventuno, per un’estensione di 100 chilometri.
A Copenhagen passato e presente, tradizione e progresso si intrecciano per incontrare le esigenze del futuro. Quali sono i
progetti per il verde urbano municipale?
J.P.: I nostri principali traguardi futuri si delineano lungo due direttrici. La prima è l’elabo-
razione del Manifesto per la politica dei parchi.
Copenhagen è densamente edificata e gli spazi
aperti disponibili per la realizzazione di aree
verdi sono molto limitati. Allo stesso tempo, la
città è in procinto di cambiare la propria immagine. Con l’allontanamento delle forze armate,
del porto industriale e dei commerci tradizionali dal centro città, nuovi siti si rendono disponibili per la popolazione residente. Il nostro
obiettivo è di promuovere la trasformazione
delle aree industriali in parchi.
Il secondo traguardo è preservare e mantenere la nostra eredità verde in condizioni di
buona qualità. Consideriamo questo un obiettivo di estrema importanza.
■
Abstract
A city for people
A differentiated system, constructed over
centuries, is typical of public green areas in
the Danish capital city. In its management
and design, the city administration has chosen
the road of sustainable urban development,
ecology, quality, involvement, attention to
youth, children and disabled people.
Jon Pape, landscape architect, head of the
Urban Space Office and the Part Area in the
Road and Park Department of the Copenhagen City Council tells us more.