Untitled - CGIL Monza e Brianza

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Buongiorno, il mattinale Cgil di oggi Mercoledì 24 giugno E’ necessario cambiare la norma del Jobs Act che viola la privacy dei lavoratori. Le misure varate dal governo Renzi possono infatti assumere toni da Grande Fratello, sconvolgendo il piano dei diritti e aggirando ogni tipo di accordo sindacale, oltre a non dare nessuna soluzione ai problemi reali dell’occupazione. Per questo la Cgil ha lanciato una campagna nazionale “No accordo, no controlli” che è partita ieri con flash mob a Roma e Bari e che proseguirà oggi con un flash mob a Napoli per continuare nei prossimi giorni con mobilitazioni in varie città. Sulla nuova legislazione interviene anche il Garante della privacy, mentre si discutono gli effetti negativi del Jobs Act sulla sicurezza del lavoro. A Palazzo Chigi, intanto, l’aria si fa alquanto tesa. Dall’immigrazione alla scuola, dal rinvio sulla riforma del catasto, passando per le banche e per gli scandali che legano la politica ad attività criminali, sono ormai molti i fronti aperti. E’ previsto per domani il voto di fiducia al Senato sul maxiemendamento della riforma della scuola, mentre il governo promette che gli insegnanti precari saranno assunti nel 2016. Novità anche sul caso De Luca. Ora il premier Renzi avrebbe intenzione di dargli il ben servito. E a Roma non si placa la pressione sul sindaco Marino. Il governo non lo difende. A livello internazionale, a proposito di privacy e controlli scoppia il caso dello spionaggio americano nei confronti di tre presidenti francesi, Chirac, Sarkozy e Hollande. Sul caso Grecia trattativa diplomatica a oltranza. IL JOBS ACT PEGGIO DEL GRANDE FRATELLO. PARTE LA CAMPAGNA CGIL "Il governo ha scelto da che parte stare: non serve più l'accordo sindacale per controllare i lavoratori e si cancellano i limiti previsti dalla legge 300. Il Grande Fratello è niente in confronto a quanto previsto da questo provvedimento". Questa la dura denuncia contro il decreto Semplificazioni rilanciata ieri mattina dalla Cgil con due flash mob a Roma e Bari. Le due iniziative hanno dato il via alla campagna itinerante promossa dalla Cgil nazionale contro le modifiche all'articolo 4 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori sul controllo a distanza previste dal decreto attuativo del Jobs Act. Nei prossimi giorni, con lo slogan 'No accordo no controllo', si terranno altre mobilitazioni in molte piazze d'Italia per sensibilizzare l'opinione pubblica e fare pressione sul Parlamento per ripristinare regole di rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori. Per la Cgil si pone "un problema di dignità e di equilibrio nei confronti dello strapotere aziendale, di maggiori possibilità di ricatto nei confronti delle persone che lavorano, sole e non più tutelate dall'Articolo 4 dello Statuto”. Ma per il sindacato di corso d'Italia non solo si colpiscono ancora una volta i lavoratori, ma lo si fa senza alcun beneficio economico sull'altro piatto della bilancia: "questo decreto non aumenta la competitività delle imprese, non aumenta la produttività del lavoro, non facilita gli investimenti, nazionali o esteri, permette però ad alcune imprese di fare la faccia feroce. Sul sito della Cgil (www.cgil,it) e su rassegna (www.rassegna.it) il video del flash mob di ieri a Roma realizzato dalla redazione di rassegna. “Sui controlli a distanza siamo al colpo di mano”, aveva dichiarato la scorsa settimana Serena Sorrentino, segretaria confederale della Cgil “Intanto non è mai stato detto che nel decreto "semplificazioni" sarebbe entrata la norma sul controllo a distanza dei lavoratori, dall'altro il modo in cui è formulato e la relazione illustrativa pongono un punto di arretramento pesante rispetto al precedente art 4 legge 300, cioè che non occorrerà più l'autorizzazione sindacale o delle direzioni territoriali del ministero per l'assegnazione ai lavoratori degli strumenti utilizzati dallo stesso lavoratore per la prestazione lavorativa pur se da questi derivi la possibilità di controllarlo ( dal telefono la tablet al pc al gps a qualsiasi strumento che abbia un microchip!). Anche su questo la Cgil darà battaglia. “Non solo daremo battaglia in Parlamento – dice Sorrentino – ma verificheremo anche con il garante della privacy se ciò è consentibile anche alla luce della raccomandazione del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, che mira a proteggere la privacy dei lavoratori di fronte ai progressi tecnologici che permettono ai datori di lavoro di raccogliere e conservare ogni tipo di informazione”. Sulla campagna della Cgil e sulla bocciatura del Jobs Act da parte del Garante della privacy scrive oggi su Repubblica Fabio Tonacci: “Il Garante boccia il Jobs Act: controlli troppo invasivi” (p.20). Sullo stesso tema scrivono Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano (“Jobs Act, bacchettate anche dal Garante”, p.2) e Antonio Sciotto sul manifesto: “Il Garante: il Jobs Act rispetti la privacy” (p.4). Sempre sul manifesto da segnalare il commento di Vincenzo Vita sulla relazione del Garante e l’iniziativa della Cgil. “Importante la mobilitazione avviata dalla Cgil – scrive Vita – che chiede una profonda modificazione del decreto. E’ bene che cresca in queste ore l’iniziativa, a cominciare dalle commissioni competenti di Camera e Senato. Quel comma va cancellato” (manifesto, p.14). JOBS ACT GRANDE FRATELLO. OGGI IL FLASH MOB A NAPOLI Si svolgerà oggi a Napoli un flash mob di protesta contro il controllo a distanza dei lavoratori, inserito nel Jobs Act. L’appuntamento, organizzato dalla Cgil, è per le 12 in largo Berlinguer di via Toledo. L'iniziativa rientra nell'ambito della campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Confederazione contro il decreto che modifica le norme dello Statuto dei Lavoratori. Il flash mob durerà circa venti minuti e vedrà impegnati un operaio in tuta, un bracciante con la falce, un operatore di call center con microfono‐auricolare, una donna delle pulizie, un edile, una maestra, una commessa. "Questo decreto ‐ afferma il segretario generale della Cgil Napoli Federico Libertino ‐ non aumenta la competitività delle imprese e la produttività del lavoro, non facilita gli investimenti, non ci aiuta a uscire dalla crisi. Permette però ad alcune imprese di fare la faccia feroce con le lavoratrici e i lavoratori". IL JOBS ACT RIDUCE ANCHE LA SICUREZZA SUL LAVORO Il Jobs Act peggiora le condizioni dei lavoratori, anche in materia di salute e sicurezza. Per questo occorre un’azione incisiva di sindacato e patronato per attenuarne gli effetti e offrire nuove garanzie. A fare il punto sulla situazione saranno due giorni di convegno, oggi e domani “L’inidoneità alla mansione per l’infortunio e/o malattia professionale: garantire il diritto alla salute, le tutele e il mantenimento del posto di lavoro”, che intende approfondire l’impegno dell’Inca e della Cgil anche in relazione, appunto, alle novità del Jobs Act e della Legge di stabilità 2015. L’appuntamento è per oggi e giovedì 25 giugno a Roma, presso il Centro congressi Frentani (via dei Frentani 4). “L’idea dell’iniziativa – spiega Sebastiano Calleri, responsabile Salute e sicurezza della Cgil nazionale – nasce dalla lettura dei decreti attuativi del Jobs Act che, come ad esempio per la misura del demansionamento, aggravano sensibilmente le condizioni dei lavoratori” BOERI CONVOCA I SINDACATI DEI PENSIONATI PER IL 9 LUGLIO Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha convocato i sindacati dei pensionati per giovedì 9 luglio alle 17.30 presso la sede dell'istituto. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil avevano richiesto un incontro da oltre tre mesi. Il presidente dell’Istituto Tito Boeri aveva avviato lo scorso 19 marzo un confronto a cui però non aveva ancora dato un seguito. Al centro dei colloqui ci sarà il nuovo protocollo di relazioni tra le organizzazioni e l'Inps. I sindacati dei pensionati si preparano alle due manifestazioni nazionali, il 24 giugno in piazza del Pantheon a Roma e a luglio davanti al Senato in occasione della conversione in legge del decreto del governo sulle pensioni. Presidi e manifestazioni saranno inoltre organizzati in queste settimane in tutti i territori. Lo hanno deciso gli esecutivi unitari di tre sindacati. In questo modo ‐ scrivono ‐ Spi‐Fnp‐Uilp chiedono che il decreto sia migliorato per renderlo più equo e rispondente alla sentenza della Corte Costituzionale. In particolare i sindacati chiedono al Parlamento che sia ristabilito il montante delle pensioni in essere e che sia incrementato il loro importo mensile per impedire che il danno verso i pensionati diventi permanente". I sindacati avevano già valutano positivamente tavolo di confronto con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti che si è aperto lo scorso 15 giugno e che è stato già riconvocato per il prossimo 16 luglio. Ora arriva anche questa nuova convocazione da parte dell'Inps. “OGGI X DOMANI”. IL 18 LUGLIO GLI EDILI IN PIAZZA A ROMA Oggi X domani": questo lo slogan della manifestazione nazionale proclamata per il 18 luglio dagli edili di Cgil Cisl Uil, che si svolgerà a Roma, in Piazza SS. Apostoli, a partire dalle 10. Fillea Filca Feneal scenderanno in piazza per lanciare le loro proposte contro l’insufficiente politica finora messa in atto nel settore delle costruzioni, e contro gli scellerati provvedimenti presi dagli ultimi governi in particolar modo per l’età pensionabile, che deve invece prevedere un’uscita flessibile e senza penalizzazioni per i lavori pesanti e gravosi. “Il settore continua a subire la crisi e le sue conseguenze – spiegano i segretari generali FenealUil Vito Panzarella, Filca Cisl Domenico Pesenti, Fillea Cgil Walter Schiavella ‐ con il crollo devastante dell’occupazione, del lavoro regolare e sicuro, dei redditi e dei consumi e la perdita di legalità e trasparenza. Non possiamo più permetterci di aspettare.” I sindacati lamentano l’insufficienza degli investimenti pubblici e la lentezza con cui il governo tenta di tamponare la situazione, che invece necessita di interventi immediati e fattivi. La manifestazione, che sarà a carattere nazionale, si concentrerà sui temi centrali della riforma previdenziale, del lavoro e degli investimenti, della regolarità e della trasparenza. Per Feneal Filca Fillea è urgente e vitale per i lavoratori del settore intervenire sulle pensioni degli edili e sulla riforma Fornero, sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulla spesa destinata agli investimenti pubblici, sulle regole in materia di qualificazione di impresa, legalità e sicurezza. Hashtag: #ROMA28LUGLIO, #oggiXdomani. Per tutte le informazioni vai al sito della Fillea: www.filleacgil.it. INCA E FILLEA APRONO UNO SPORTELLO IN ROMANIA L’inaugurazione della nuova sede dell’Inca, il patronato della Cgil e della Fillea, il sindacato dei lavoratori edili in Romania si è tenuta ieri mattina a Bucarest preceduta da una conferenza stampa della Presidente Inca Morena Piccinini e del segretario generale della Fillea, Walter Schiavella. Alla presentazione hanno partecipato oltre alla stampa rappresentanze delle istituzioni, del Ministero del Lavoro, del Ministero degli affari esteri e della direzione per i romeni all’estero, Cassa Pensioni Nazionale, Cassa pensioni Municipale di Bucarest, dell’Ambasciata Italiana in Romania, Agenzia Nazionale Occupazione Forze lavoro e i sindacati locali aderenti alla Confederazione europea dei sindacati. L’ufficio Inca‐Fillea Romania, gestito da Virginia Croitoru ed Emilia Spurcaciu, si pone come obiettivo l’assistenza sui temi della sicurezza sociale e previdenziale dei cittadini italiani in Romania e dei cittadini romeni che lavorano o hanno lavorato in Italia. Inoltre ai lavoratori che intendono lavorare in Italia l’ufficio Inca Fillea fornisce informazioni sul mercato del lavoro, sui contratti di lavoro, sui diritti esercitabili in Italia e nel contesto della Unione Europea. Morena Piccinini, tra le altre cose ha ricordato come l’azione di tutela nei confronti dei migranti siano questi italiani e stranieri sia parte integrante del codice genetico della Cgil e del lavoro dell’Inca. Per Walter Schiavella, la categoria Fillea Cgil rappresenta in Italia 340.000 iscritti. Tanti italiani edili andavano in passato nei paesi europei per costruire le nuove città del nostro continente, oggi tanti lavoratori dall’estero vengono in Italia. Nel settore edile in Italia circa il 70% dei lavoratori stranieri, che a loro volta sono un terzo del totale della forza lavoro, provengono dalla Romania. Di questi circa 20000 sono lavoratori iscritti alla Fillea che lavorano in Italia, tornano in Romania o agiscono in un contesto mobilità che sempre più caratterizza il mondo del lavoro. Il nuovo ufficio in Romania si trova nei pressi della centralissima e ben collegata Piata Victoriei in Str. Buzešti, 59 Sui social (www.facebook.com/incaromania) e sul sito dell’Inca tutte le informazioni. L’iniziativa dell’Inca e della Fillea viene ripresa oggi sul Corriere della Sera da Fabio Savelli: “Cgil apre a Bucarest uno sportello per operai rumeni” (p.37). SEGNALAZIONI DALLA STAMPA EUROPA E DINTORNI. Molti gli spunti di riflessione sulla lunga trattativa tra l’Europa e la Grecia. Tre segnalazioni dal Sole 24 ore: il commento di Carlo De Benedetti sulla “deriva dell’Europa burocratica senza una visione”, l’analisi di Walter Riolfi sull’ottimismo dei mercati che offusca il rischio‐Atene e l’approfondimento politico di Vittorio Da Rold, secondo il quale la cancelliera Angela Merkel e il premier greco Tsipras sarebbero uniti dal problema comune dei dissensi interni da governare (Sole, p.8). Sempre sul piano delle politiche europee da segnalare sul Messaggero l’intervento di Marco Piantini e Roberto Castaldi: “Europa, un percorso chiaro verso l’unione politica” (p.11). Molto critica la posizione greca secondo Vassilis Primikiris (rappresentante dell’ala radicale della sinistra greca di Syriza) intervistato oggi da Repubblica: “Debito esagerato, va tagliato subito o niente intesa” (p.12). Sul Corriere della Sera Maurizio Ferrera punta il dito sugli intellettuali. “Intellettuali ancora troppo ingenui e poco ambiziosi sull’Unione europea” (p.1). Sulle questioni legate ai flussi di immigrazione e alle politiche messe in atto dall’Unione europea interviene oggi su La Stampa il presidente Matteo Renzi: “L’Italia salverà i migranti anche senza l’aiuto della Ue” (p.1). POLITICA ITALIANA. Sullo scontro in atto e sulle tante pressioni sul sindaco Marino da segnalare oggi sul Messaggero un commento di Mario Ajello, “La solitudine del sindaco” (p.1). lla necessità di appoggiare le iniziative della sinistra sociale intervengono sul manifesto (p.15) Giorgio Airaudo e Giulio Marcon: “E’ ora, facciamolo”. SULL’UNITA’ SINDACALE. Dopo gli articoli dei giorni scorsi (la lettera del segretario generale della Cgil Susanna Camusso a Cisl e Uil, le risposte di Anna Maria Furlan e di Carmelo Barbagallo), oggi Roberto Mania su Repubblica intervista il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini: “Questa unità è da anni Settanta, serve democrazia” (pagina 20). IN AGENDA Oggi Roma ‐ Centro Congressi Frentani, Auditorium, via dei Frentani 4, ore 9. Assemblea delegati Cgil di Roma e del Lazio. Interviene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Messina ‐ Piazza Unione Europea, salone delle bandiere, ore 9.30. Convegno nazionale Fiom Cgil 'Stesso lavoro, stessi diritti'. Interviene il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari La Spezia ‐ sala Urban Center, via Carpenino, ore 17.30. Iniziativa Cgil La Spezia 'Occupiamoci di casa'. Interviene il segretario confederale della Cgil, Gianna Fracassi Roma. Cgil nazionale, ore 15. Iniziativa ANPI "Adele Bei": incontro seminariale, dal titolo " Vernichtung durch Arbeit" ‐ Annientamento attraverso il lavoro. Si parlerà dell’evento unico e storico della deportazione politica di lavoratori dall’Italia e dall’Europa, Domani Palermo ‐ Teatro Massimo, Piazza Verdi, ore 15.15. Festival del Lavoro 2015 ‐ Dibattito: 'Emergenza occupazione'. Interviene il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino Venerdì Roma ‐ Montesacro, Parco delle Valli, via Conca d’Oro 143, ore 21. Festa de L'Unità di Roma. Interviene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Mattinale chiuso alle 7,30. Rassegna stampa completa in intranet sul portale Cgil a partire dalle 10.30.